Manuale Gestione delle crisi- completo italiano
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Manuale Gestione delle crisi- completo italiano
03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Elementi di base per la gestione delle crisi sociali europee con impatto transnazionale Manuale del Formatore Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 1 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Il presente manuale è stato tradotto dall’inglese dal sig. Giovanni Pellegrini, Assistente Linguistico e revisionato dal Revisore Interprete Traduttore dott. Lorenzo Lentini presso la S.S.A.I. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 2 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Elementi principali del Corso di Formazione Titolo del corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Durata 8h eventualmente estesa a 16h -formazione di livello medio: questa versione può essere sviluppata in particolare aumentando la durata dell'auto-presentazione dei partecipanti (unità 1),l'analisi del caso di studio (unità 4) e tutte le unità di discussione e feedback; può essere anche aggiunta una unità sulle migliori pratiche Gruppo target Managers di livello medio che lavorano nelle Pubbliche Amministrazioni ( locali o centrali), Protezione Civile e Ufficiali di polizia di livello medio (es. che agiscono nell'ambito di conflitti internazionali e aiuti umanitari), funzionari ad alto livello di decision making e corsisti del settore privato Obiettivi Dare ai partecipanti le principali informazioni e abilità per una migliore comprensione dell'ambiente Dare ai partecipanti gli strumenti per un migliore uso/analisi/selezione di dati e informazioni Aiutare i partecipanti nello sviluppo del decision making Stimolare i partecipanti nell'approccio al problem solving Obiettivi specifici - conoscenza Istituzioni europee e base giuridica relativamente alle crisi sociali Principali attori coinvolti in una crisi sociale europea Principali caratteristiche di una crisi sociale europea (Cosa è una crisi sociale europea? Dove e quando può accadere?Chi sono i principali attori coinvolti?Perchè si sviluppa? Come si sviluppa?) Informazioni e strumenti utili per pianificare e coordinare i lavori del team transnazionale Glossario Obiettivi specifici- capacità Essere in grado di identificare gli ambienti europei Essere in grado di iniziare a pianificare e coordinare i lavori del team transnazionale Essere in grado di identificare i bisogni e le risorse europee (Quale strategia e strumenti possono essere utilizzati per affrontare una crisi sociale europea? Come si possono utilizzare?) Riconoscere i criteri per una negoziazione efficace Riconoscere i criteri per una comunicazione efficace Obiettivi specifici - attitudini Essere di mentalità aperta Avere una attitudine alla multiculturalità Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 3 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Elementi base per la gestione di crisi sociali europee con impatto transnazionale Suddivisione strutturale dell'attività formativa 1° giorno Time 09:00 U1 - Sessione di apertura U2 - Sessione di Brainstorming & testimonianza di gestione di una crisi sociale EU .15 .30 U3 - Lezione:caratteristiche principali di una crisi sociale europea .45 10:00 U4 - Caso di studio: sciopero del traffico .15 .30 .45 U4 - Caso di studio continuazione: Feedback dai partecipanti 11:00 .15 Caffè U5 - Lezione: le strutture europee allertate in caso di crisi sociali .30 .45 12:00 .15 U6 - Caso di studio: Il malcontento sociale transfrontaliero (agricoltori) .30 .45 13:00 .15 .30 Pranzo .45 U7 - Lezione: principali attori nelle strutture europee alleratate in caso di crisi sociale europea 14:00 .15 .30 U8 - Lezione: unità nazionali con legislazioni e regolamenti nazionali fondamentali .45 15:00 .15 .30 .45 Caffè U9 - Gruppi di lavoro: questionario a risposta multipla 16:00 .15 .30 .45 17:00 .15 U10 - Feedback:valutazione sull'apprendimento + domande/risposte .30 .45 U11 - Sessione di chiusura 18:00 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Fine del corso di formazione 4 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 1 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U1 - Sessione di apertura: Benvenuto e auto-presentazione dei partecipanti/formatore - Obiettivi e agenda Orario 9.00 Durata 15' N° Attività Durata 1 2 Auto presentazione Descrizione degli obiettivi formativi 8' 5' 3 Presentazione dell'agenda 2' Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Compiti Supporti Note Formatore Corsisti x x Unità1 x Unità1 Unità1.Assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano l'agenda formativa e che la leggano dettagliatamente x Unità1 Unità1_testo 5 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 “Elementi di base per gestire le crisi sociali europee con impatto transnazionale” Agenda formativa Obiettivi generali: Dare ai partecipanti le informazioni principali e le capacità per una migliore comprensione dell’ambiente Dare ai partecipanti gli strumenti per una migliore selezione/analisi/uso dei dati e delle informazioni Aiutare i partecipanti a sviluppare il decision-making Stimolare i partecipanti tramite un’impostazione di tipo problem-solving Obiettivi particolari Conoscenza Al termine dell’evento formativo i partecipanti avranno acquisito informazioni su: Istituzioni europee e quadro giuridico relativamente alla crisi sociale Principali attori coinvolti nella crisi sociale europea Principali caratteristiche di una crisi sociale europea (che cos'è una crisi sociale della UE? Dove e come può verificarsi? Chi sono i principali attori coinvolti? Perché si sviluppa? Come si sviluppa?) Informazioni e strumenti utili per pianificare e coordinare i lavori del team transnazionale Glossario sulla gestione della crisi sociale UE Capacità Alla fine della sessione formativa i partecipanti saranno in grado di identificare gli ambienti della UE iniziare a pianificare coordinare i lavori di un team transnazionale identificare i bisogni e le risorse della UE (quale strategia e quali strumenti possono essere utilizzati per fronteggiare una crisi sociale della UE? Come li si può utilizzare?) riconoscere i criteri per negoziare efficacemente riconoscere i criteri per comunicare efficacemente Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 6 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Attitudini Alla fine della sessione formativa i partecipanti si sentiranno più fiduciosi ed avranno una visione più aperta ed un’impostazione multiculturale Metodologia formativa il metodo formativo proposto è basato su un alto livello di partecipazione dei corsisti; si sviluppa attraverso differenti momenti di informazione, di analisi del caso e di gruppi di lavoro, di raccolta di feedback e di discussioni, di sessioni di ricerca e di valutazione cognitiva. Tale formazione garantisce ai partecipanti l'acquisizione di conoscenze e di capacità mediante l'uso frequente di raccolta di feedback, di controllo e di momenti di valutazione così come guidati dal formatore. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 7 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Elementi base per la gestione di crisi sociali europee con impatto transnazionale Suddivisione strutturale dell'attività formativa 1° giorno Time 09:00 U1 - Sessione di apertura U2 - Sessione di Brainstorming & testimonianza di gestione di una crisi sociale EU .15 .30 U3 - Lezione:caratteristiche principali di una crisi sociale europea .45 10:00 U4 - Caso di studio: sciopero del traffico .15 .30 .45 U4 - Caso di studio continuazione: Feedback dai partecipanti 11:00 .15 Caffè U5 - Lezione: le strutture europee allertate in caso di crisi sociali .30 .45 12:00 .15 U6 - Caso di studio: Il malcontento sociale transfrontaliero (agricoltori) .30 .45 13:00 .15 .30 Pranzo .45 U7 - Lezione: principali attori nelle strutture europee alleratate in caso di crisi sociale europea 14:00 .15 .30 U8 - Lezione: unità nazionali con legislazioni e regolamenti nazionali fondamentali .45 15:00 .15 .30 .45 Caffè U9 - Gruppi di lavoro: questionario a risposta multipla 16:00 .15 .30 .45 17:00 .15 U10 - Feedback:valutazione sull'apprendimento + domande/risposte .30 .45 U11 - Sessione di chiusura 18:00 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Fine del corso di formazione 8 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 2 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U2 - Sessione di Brainstorming e/o Testimonianza: una esperienza personale nella gestione di una crisi sociale dell'UE Orario 9.15 Durata 30' N° 1 2 Attività Brainstroming: Il formatore scrive la domanda sulla lavagna a fogli(Cosa pensate sia una crisi sociale a livello UE?) Ogni partecipante risponde alla domanda 3 Il formatore scrive le risposte sulla lavagna 4 Il formatore cerca di trovare dei punti di vista comuni Testimonianza: Discorso di qualcuno che ha vissuto direttamente una esperienza nella gestioen di una crisi sociale UE 5 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Durata 1' Compiti Supporti Formatore Corsisti x Lavagna a fogli mobili 8' x x 6' x 15' x 9 Note Assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano la possibilità di esprimersi Scrivere sulla lavagna durante l'esposizione del gruppo Differenti supporti possono essere utilizzati per le diverse testimonianze. 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 3 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U3 - Lezione: caratteristiche principali di una crisi sociale europea/Glossario Orario 9.45 Durata 30' N° 1 2 3 Attività Durata Spiegare cosa è una crisi 10' sociale Eu. Descrivere dove e quando può succedere Descrivere chi sono i principali 10' attori coinvolti Spiegare come e perché si 10' sviluppa; il formatore introduce il glossario Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Compiti Supporti Formatore Corsisti x Diapositive (Unità3) x Diapositive (Unità3) x Diapositive (Unità3), Glossario 10 Note 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Domanda: (di Paulo Gomes) Cosa è una crisi sociale europea con impatto transnazionale? Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Cosa è una crisi sociale europea con impatto transnazionale? Concetto (1) A) 10 caratteristiche principali: •1- situazione eccezionale, relativamente prevedibile e delimitata nello spazio e nel tempo •2- per lo più di natura sociale o umana, con cause differenti: crisi di valori, crisi del modello sociale, esclusione sociale, convinzioni politiche/ideologiche o razziali, crisi finanziarie/economiche, effetti negativi della globalizzazione…; globalizzazione…; • 3-può anche essere la conseguenza di un incidente naturale o tecnologico, disastro o catastrofe, come un terremoto; • 4- l’agente(o gli agenti) può(possono) essere un gruppo sociale/professionale, nazionale o transnazionale, o uno Stato; • 5- è solitamente il risultato di un divario tra richieste/bisogni/aspettative sociali e la capacità/possibilità di risposta delle istituzioni e modelli tradizionali; Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 11 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Cosa è una crisi sociale europea con impatto transnazionale? Concetto (1) A) 10 caratteristiche principali (cont .): (cont.): •6- evolve da uno stato embrionico di dimostrazioni, scioperi, blocchi, azioni violente, vandalismo….; •7- genera gravi conseguenze politiche, sociali, economiche, diplomatiche, di sicurezza e ordine pubblico; •8- in particolare, si ripercuote sullo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia; •9- effetto di imitazione: natura transnazionale, colpisce diversi Stati Membri; •10-un singolo Stato Membro può non avere sufficienti capacità/risorse per affrontare la situazione, e richiedere quindi un supporto esterno, sia politico che materiale; Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Cosa è una crisi sociale europea con impatto transnazionale? Concetto (2) B) questioni da considerare: •1-necessità di adeguare il coordinamento di strutture/meccanismi europei, identificare/combinare risorse, monitorare e fornire una risposta transnazionale, nell’ambito dell’UE (e non solo il meccanismo UE di azione esterna); •2- bilanciamento tra libertà individuali/interesse nazionale; •3- bilanciamento tra la sovranità nazionale e gli interessi nell’Unione; principi di solidarietà e sussidiarietà; •4- il livello di probabilità è in crescita, dovuto alla crescente interdipendenza e interconnessione tra gli Stati Membri,attraverso differenti reti - energia, acqua, comunicazioni, trasporti, sistemi bancari e finanziari -, globalizzazione, globalizzazione, cambiamenti climatici, migrazioni,fallimento del modello europeo di previdenza sociale, perdita di competitività dell’UE, dell’UE, crisi finanziarie/economiche... ; •5 - una miglior comunicazione e politiche mediatiche, sia a livello nazionale che europeo, potrebbero aiutare a prevenire/mitigare efficacemente le conseguenze negative di una crisi sociale. Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 12 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 3: “caratteristiche principali di una crisi sociale UE” Anna Maria Gemma Ranucci – Italy 2010 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 II sistemi sistemi moderni moderni di di protezione protezione civile civile comunemente comunemente fanno fanno una una distinzione tra GRANDI EVENTI, EVENTI distinzione tra GRANDI EVENTI,, dovuti dovuti ad ad interventi interventi umani umani oltre oltre che ambientali, e che ambientali, e CRISI CRISI SOCIALI. SOCIALI. 6 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 13 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Grandi eventi I primi possono essere gestiti dalla programmazione di protezione civile nazionale ed interventi governativi, seguendo le 4 fasi classiche: PREVISIONE PREVENZIONE GESTIONE DELL’EMERGENZA RECUPERO Ma è possibile trattare le altre nella stessa maniera? maniera? 7 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Crisi sociale: una definizione Prima di tutto dobbiamo avere una definizione comune di crisi sociale tra gli stati membri UE, condivisa dalla maggioranza. Il termine “CRISI” è stato storicamente collegato a fattori ed elementi “ECONOMICI”, gli unici capaci di mettere in crisi governi ed istituzioni. 8 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 14 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Crisi sociale - “evoluzione” Dalle crisi esclusivamente legate all’ANDAMENTO DEI RACCOLTI, DISASTRI NATURALI, EPIDEMIE, PENURIE, che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dalle sue origini, un’evoluzione di condizioni sociali ed economiche ha comportato una quasi parallela evoluzione nel concetto di crisi. Attualmente, le persone parlano più di crisi sociale che della crisi economica (il significato vero) che fino a poco tempo fa la generò, o contribuì a generarla. 9 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Quando si può avere una crisi sociale? ““Quando Quando le le strutture strutture pubbliche pubbliche ee le le istituzioni istituzioni governative, governative, locali, locali, nazionali nazionali ed ed internazionali internazionali –– nominate nominate come come mediatori mediatori ee per per gestire gestire conflitti diversi – presentano dei ritardi conflitti diversi – presentano dei ritardi oo mancanze mancanze nell’esaminare nell’esaminare oo rispondere rispondere alle alle richieste di alcuni gruppi sociali” ” sociali richieste di alcuni gruppi sociali” 10 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 15 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Crisi sociale: “contesto” (continua) Le richieste possono pervenire da settori più o meno importanti e significativi, quali organizzazioni sindacali, associazioni, minoranze etniche o religiose, movimenti pacifisti e no-global. Negli ultimi trent’anni, la nostra società ha conosciuto azioni di protesta e scontri a causa del fenomeno della terziarizzazione. 11 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Crisi sociale: “contesto” (continua) Ciò significa due cose: Azioni di protesta che arrivano fino all’industria dei servizi Le conseguenze e gli effetti di queste azioni si sono spostate su una “terza parte”, ovvero gli utenti cittadini. 12 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 16 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Crisi sociale: “contesto” (continua) Basti pensare all’efficacia degli scioperi, anche nel caso di richieste economiche dei servizi di trasporto, ovvero di ferrovieri, personale aereo, spedizionieri, tassisti. L’efficacia è aumentata da un formidabile circo mass mediale: mediale: Le strutture ed istituzioni pubbliche appaiono indebolite davanti all’opinione pubblica per via della sfavorevole pubblicità fatta dai tipici strumenti del villaggio globale; globale; La pressione politica generata dalla mancanza di fiducia e le proteste risultano enormi. . 13 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Altre caratteristiche principali di una crisi sociale Prevedibilità: conseguenze ed effetti, compresa la previsione di costi economici; monitoraggio della durata della crisi. Compatibilità del Sistema : analisi delle possibilità per assicurare contemporaneamente le libertà individuali e l’ordine pubblico. Transnazionalità: possibile allargamento dei disordini e delle proteste ad altri paesi dell’UE, dell’UE, sia per emulazione sia per la presenza di un simile sistema di valori. 14 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 17 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Alcuni suggerimenti sulla crisi sociale… 1. Prevedibilità: Prevedibilità: la crisi economica degli ultimi due anni ha dimostrato che alcuni fattori non sono prevedibili. prevedibili. O meglio, meglio, i dati e le previsioni possono essere inattendibili non solo sul lungo, ma anche sul medio/corto termine. Esempio: Esempio: durata della crisi; numero di lavoratori che perdono il lavoro; recupero economico. 15 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Alcuni suggerimenti sulla crisi sociale… 2.Compatibilità 2.Compatibilità di sistema: sistema: alcuni casi, casi, in Italia ma anche in altri paesi, paesi, hanno dimostrato crescenti difficoltà nell’assicurare contemporaneamente libertà individuale e ordine sociale. Esempio: Esempio: Rosarno (RC) Disordini dovuti alla convivenza di cittadini non UE ed Italiani; Contrasti anche tra differenti gruppi etnici europei. europei. 16 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 18 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Alcuni suggerimenti sulla crisi sociale… 3.Transnazionalità 3.Transnazionalità:: Si stà dimostrando la tendenza all’allargamento a tutti i paesi dell’UE di alcune forme di protesta, per via dell’emulazione e simili sistemi di valori. Esempio: Milano Alcuni gruppi di cittadini non UE hanno adottato azioni di protesta simili a quelle delle periferie francesi 17 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 19 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 4 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U4 - Caso di studio: lo sciopero del traffico - perché è una crisi? Orario 10:15 Durata 30' N° Attività Durata Compiti Supporti Formatore Corsisti x Testo di un caso di studio (Unità4) + note dell'Istruttore (Unità4b) 1 Descrivere l'ambiente 2' 2 Scrivere sulla lavagna la domanda: "perché pensate che questa sia una crisi sociale europea?" Dividere i partecipanti in piccoli gruppi di lavoro (2/3 persone per gruppo) Dare ai partecipanti il testo di caso di studio Leggere il testo di caso di studio 1' x 1' x 1' x 3 4 5 6 Cominciare la discussione di gruppo sulla domanda e trovare una o più possibili risposte Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Ci sono due testi del caso di studio: uno per i corsisti con la descrizione della situazione, un o per il formatore con la "soluzione" Lavagna a fogli mobili 10' x 15' x 20 Note Testo di caso di studio Testo di caso Leggere solo la prima di studio pagina con la situazione dello sciopero del traffico e fare attenzione che tutti i partecipanti abbiano ben compreso il compito 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 4: Studio di un caso “Lo sciopero del traffico” Le riserve totali di idrocarburi a livello mondiale continuano a scendere in modo inesorabile. Il prezzo del petrolio greggio non ha cessato di aumentare negli ultimi mesi ed ha raggiunto la scorsa settimana il record di crescita quale conseguenza di una crescente domanda mondiale, parallelamente ad una produzione relativamente limitata per via dei tetti imposti dai paesi esportatori. Sullo sfondo di una seria crisi economica e finanziaria, i governi nazionali dei paesi dell'Unione Europea non sono, in generale, in grado di ridurre le tasse sul carburante. Al contrario, alcuni Stati membri avvertono il bisogno di aumentare le tasse, in particolare l'imposta sul valore aggiunto. Inoltre, alcuni dei paesi membri hanno persino deciso di applicare dei pedaggi autostradali per ridurre il proprio debito pubblico anche lungo autostrade che fino ad ora erano esenti da pedaggi. In alcuni paesi europei, i piani di austerità imposti dai governi riducono i salari, il consumo privato e la spesa pubblica, abbassando i tassi valutari dell'euro e le importazioni, e al tempo stesso aumentando le tasse e il livello di disoccupazione. Molte imprese di piccola e media grandezza stanno incontrando sempre più difficoltà nel mantenere la propria attività commerciale, mentre la protesta sociale sta aumentando nelle strade di molte città europee. E’ nel quadro di questa situazione complessa e difficile che le unioni commerciali a livello europeo e i dirigenti delle compagnie di trasporto su strada hanno deciso di guidare la protesta e il disagio sociale, esprimendo ai governi e ai media la propria difficoltà nel non poter sopportare questi costi aggiuntivi per la loro attività, la qual cosa, secondo la loro opinione, metterebbe a rischio posti di lavoro e le compagnie stesse nel breve termine. Con l'eccezione della Banca Centrale Europea, le istituzioni dell'Unione Europea hanno poteri limitati per interferire nelle politiche finanziarie degli Stati membri, In alcuni Stati membri, le compagnie di trasporto su strada e i sindacati, guidati sul posto dai camionisti, portano avanti una strategia che mira a bloccare i terminali del petrolio e le raffinerie, i confini e gli accessi ai porti. Essi stanno anche considerando la possibilità di usare ulteriori misure radicali come ad esempio bloccare l'accesso alle principali città europee e/o guidare lentamente sulle principali autostrade transeuropee allo scopo di creare difficoltà nel rifornimento di beni essenziali e, in ultima analisi, di creare caos e alimentare la protesta sociale.. Nel breve termine, il movimento di protesta, spinto dalla rete ben strutturata dei camionisti, rischia di estendersi alla maggioranza dei paesi europei. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 21 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Sulla base di questa informazione, del contesto europeo e delle relazioni transfrontaliere, vi si chiede di considerare le misure che dovrebbero esser prese a livello nazionale ed europeo, e quale informazione dovreste ottenere dal paese/i confinante/i, come pure il tipo di informazione che voi riteniate opportuno fornire loro. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 22 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Articoli di stampa ARTICOLO DI STAMPA N° 1 I camionisti minacciano un nuovo caos per il prezzo del carburante Protesta dei trasportatori per i prezzi della benzina, per le tasse sul carburante e la perdita dei posti di lavoro Trasportatori inferociti minacciano i ministri di rinnovare le loro proteste per i crescenti prezzi della benzina, un'ondata di esuberi e mosse del governo per aumentare le imposte sul carburante. La potenziale azione di protesta è stata rivelata dal gruppo TransAction, che la scorsa estate ha portato 230 camion nelle strade di Londra e che scende ora in campo mentre il costo del petrolio oltrepassa la soglia di $ 72 al barile. Gli operatori dei camion sono furiosi per l'annuncio del governo del 22 aprile scorso di aumentare le imposte sul carburante di due pennies al litro a partire da settembre, dopo aver già incrementato tale imposta di un penny e ottantaquattro all'inizio di quello stesso mese, e di due pennies lo scorso dicembre. La Freight Transport Association dice che il numero dei guidatori di veicoli che trasportano merci pesanti richiedenti un’indennità di disoccupazione è cresciuto nell'anno passato del 355% sino a quasi 15.000 unità. Le liquidazioni su base volontaria in questa parte del settore dei trasporti sono state raddoppiate nel giro di 12 mesi, e quasi la metà dei suoi membri è stato posto in esubero nell'ultimo trimestre del 2008. "Molti trasportatori sono già in ginocchio, ed il ritorno di tasse sul carburante al di sopra dell'inflazione segnerà definitivamente la rovina economica di molti di loro” ha detto il portavoce della FTA, Jo Tanner. "Il prezzo del petrolio non sta salendo a causa di una crescente domanda: viene gonfiato artificialmente dagli speculatori sul mercato. Questo è un altro colpo al settore della logistica, che è già stato duramente colpito dalle tasse governative e dalla recessione." Il prezzo medio del petrolio greggio per le consegne di luglio ha raggiunto $ 72,18 al barile nella giornata odierna - paragonato ai $ 35 di marzo - mentre l'ottimismo degli investitori sulla ripresa economica globale ha spinto il prezzo del petrolio a raggiungere nuovi massimi quest’anno. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 23 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 La BP ha avvertito che il costo del petrolio potrebbe raggiungere i $ 90, mentre il gruppo petrolifero russo Gazprom ha causato ulteriori subbugli parlando della possibilità che sia raggiunto il livello di $ 250 al barile. I valori del petrolio greggio avevano raggiunto quasi $ 150 al barile la scorsa estate, e hanno spinto il prezzo della benzina BP ad un massimo di 120,9 pennies al litro, mentre il diesel ha raggiunto i 134,4 pennies. I sostenitori della TransAction hanno reagito portando i loro camion lungo la London's Park Lane e causando così un conseguente caos nel traffico. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 24 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ARTICOLO DI GIORNALE Nº 2 Lo sciopero dei camionisti è continuato ieri su tutto il territorio della Spagna, mentre il governo di Pedro Luis ha cercato di iniziare un dialogo con gli scioperanti. Si è giunti a convocare i sindacati dei camionisti per affrontare i problemi della professione in un incontro tenutosi ieri. Ma la Fedatrans (federazione dell'associazione trasportatori), l'organizzazione che è all'origine di questo movimento, ha deciso di boicottare frettolosamente questo incontro al vertice. Il blocco del trasporto, con azioni di picchettaggio, ha colpito specialmente gli assi stradali del nord ovest della Spagna. Soprattutto nel settore automobilistico si avverte di più l'effetto dello sciopero. Successivamente, la FASA-Renault, compagnia sussidiaria spagnola della famosa industria francese, ha annunciato sempre nella giornata di ieri la chiusura dei suoi centri di produzione di Valladolid e Palence nei Paesi Baschi, mentre la locale fabbrica della Michelin funziona a metà delle sue capacità e pensa di fermare la produzione senza ulteriori indugi. L'attività della fabbrica della Mercedes Benz di Barcellona è cessata mercoledì, mentre la Opel in Aragona, la Citröen di Vigo e la Nissan a Barcellona hanno chiuso le loro unità ieri. Gli organizzatori del movimento, raccolti in una commissione nazionale dello sciopero, sollecitano un piano di riorganizzazione del settore che preveda un aiuto di 2,3 miliardi di euro equivalenti a 3,2 miliardi di dollari in tre anni, una diminuzione dei prezzi dei carburanti, un ausilio per il pensionamento a sessant'anni ed il riconoscimento di malattie professionali. Questa commissione, che raccoglie 40 associazioni tra cui la Fedatrans, aveva ricevuto mercoledì scorso il sostegno della potente federazione dell'associazione del trasporto spagnolo (Fenadismer) che raccoglie più di 35.000 compagnie. Inoltre, la confederazione dei tassisti della Spagna, a sua volta, ha indetto uno sciopero per lunedì prossimo, avallando le richieste dei camionisti. La Francia, dove uno sciopero simile potrebbe portare a significative concessioni da parte del governo e dei datori di lavoro, si è dichiarata preoccupata per le difficoltà di alcuni trasportatori in seguito ai blocchi. Il centro regionale per l'informazione ed il coordinamento stradale di Bordeaux ha proibito l'attraversamento del confine francospagnolo nei Paesi Baschi ai mezzi pesanti. Il ministro degli interni spagnolo si è impegnato ad assicurare la protezione delle persone e dei veicoli e a prevenire il ripetersi di violenti incidenti come quelli che hanno avuto luogo nella zona di Santander, ha dichiarato il Quay d’Orsay. Un’unità incaricata di rilevare lamentele e centralizzare l'informazione sullo sviluppo dello sciopero è stata costituita nell'ambasciata di Francia a Madrid. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 25 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ARTICOLO DI GIORNALE Nº 3 Migliaia di turisti britannici nel caos mentre uno di loro muore per lo sciopero dei camionisti spagnoli La polizia antisommossa si è scontrata con i camionisti ieri in Spagna dopo che le proteste per i prezzi del carburante erano sfociate in violenza, causando un morto e portando all'arresto di decine di persone. Gli scioperi dei camionisti si sono diffusi oltre il confine con il Portogallo dove è stata registrata un'altra vittima. I turisti diretti in quella regione sono stati avvertiti della carenza di cibo fresco nei negozi e nei ristoranti e che molte stazioni di servizio avevano finito il carburante. Un poliziotto dell’antisommossa assalito in Almeria, Spagna Situazione esplosiva: un camion bruciato durante uno sciopero nei trasporti a Azambuja, a nord di Lisbona. La Spagna ha usato il pugno duro con i camionisti mentre lo sciopero entrava nel suo terzo giorno, utilizzando la polizia antisommossa per eliminare i blocchi ad un punto di attraversamento di confine con la Francia su una principale autostrada fuori Madrid, arrestando decine di persone. Ma i sindacati hanno promesso di continuare a lottare, rifiutando le misure proposte dal governo per porre termine alle proteste nazionali. Uno scioperante è morto quando un furgone si è infranto contro una linea di picchettaggio, ed un protestatario è morto in un incidente simile nel confinante Portogallo. Il principale Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 26 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 aeroporto di Lisbona ha terminato il carburante a causa dello sciopero, con la conseguenza di ritardi nei voli, ma senza cancellazioni degli stessi. Congestione del traffico: i camionisti in Spagna, Francia e Portogallo hanno aumentato le loro proteste contro il crescente prezzo del carburante Sembra che gli scioperanti abbiano cercato di bruciar vivo un guidatore di camion nella sua cabina mentre le violenze in Spagna continuavano ad aumentare. L'uomo, accusato di infrangere lo sciopero, è stato trasportato all'ospedaledi San Isidro, vicino Alicante, con serie ferite al corpo. Una delle industrie spagnole colpite molto duramente dallo sciopero - una ditta che produce automobili - ha avvertito che la sua produzione giornaliera di 13.000 veicoli potrebbe esser fermata perché le parti di ricambio non raggiungono più le sue fabbriche. Lo sciopero è stato indetto da camionisti indipendenti, che rappresentano circa il 20% dei camionisti della Spagna. Essi vogliono un tasso minimo garantito per i loro servizi. Il governo rifiuta di aderire alle loro proposte. I pescatori spagnoli sono in sciopero dal 30 maggio, anche loro per protestare contro i costi del carburante, e ciò causa ulteriori problemi di approvvigionamento per i consumatori. Supermercati, piccoli negozi, bar e ristoranti non sono in grado di rifornirsi delle derrate alimentari essenziali. Ci sono già state proteste a Bruxelles da parte dei pescatori contro i costi del carburante. I camionisti francesi hanno iniziato le proteste, e fra loro alcuni militanti spingono ad incrementare il ritmo dell'azione. Anche in Thailandia e Corea del sud ci sono state proteste collegate ai costi del carburante. Donne che passeggiano accanto agli scaffali vuoti della carne in un supermercato colpito dallo sciopero dei trasporti a Aranjuez, vicino Madrid. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 27 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ARTICOLO DI GIORNALE Nº 4 Un modo più creativo di protestare L'attivismo dei lavoratori non ha bisogno di tenere in ostaggio impiegati, né di minacciare di inquinare i fiumi L'ultima di una serie di minacce violente da parte di lavoratori francesi è arrivata la scorsa settimana, quando 50 camionisti e autotrasportatori ha minacciato di scaricare 8000 l di carburante tossico nella Senna se i loro datori di lavoro non avessero aumentato le rispettive paghe. Uno dei lavoratori ha spiegato l'idea dell'azione distruttiva alla radio francese dicendo che “è l'unico mezzo che abbiamo per ottenere quello che vogliamo”. Un tale atto disperato è abbastanza strano in un paese conosciuto per scioperi di lavoratori svolti in forme più tradizionali. Il 29 gennaio, ad esempio, circa 2,5 milioni di persone hanno dimostrato contro il presidente Nicolas Sarkozy ed il suo governo conservatore a causa della loro linea per gestire la crisi economica. Lo sciopero su scala nazionale ha sigillato efficacemente il paese per un intero giorno e forzato il presidente Sarkozy a concedere € 2.6bn (£ 2.3bn) sotto forma di tagli aggiuntivi alle tasse a favore dei lavoratori. Anche se ciò non si è rivelato sufficiente ed in ultima analisi ha portato ad un altro giorno di scioperi su scala nazionale nel mese di marzo, tutto questo si è rivelato un segno del potere al momento in mano ai lavoratori. Nonostante i disagi causati dai voli cancellati, dai trasporti comunali interrotti e dagli uffici postali chiusi, i sondaggi hanno indicato che il 78% degli elettori francesi si è dichiarato a favore dello sciopero. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 28 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 4: Caso di studio Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U4 - Caso di studio: sciopero del traffico - continuazione. Feedback dai partecipanti/Domande e discussione Orario 10.45 Durata 30´ N° Attività Durata 1 Ogni gruppo di lavoro spiega le 15' soluzioni agli altri partecipanti Compiti Formatore Corsisti x 2 Scrivere le idee dei gruppi sulla 5´ lavagna x 3 Iniziare la discussione su quale 10' possa essere la soluzione più efficiente x Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 29 Supporti Lavagna a fogli mobili x Note Il formatore è provvisto delle note dell'Istruttore (Unità4b) Scrivere sulla lavagna durante l'esposizione del gruppo 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Note per l’istruttore 1 –Premessa La conoscenza degli elementi del sistema di gestione di crisi dell'UE non è molto diffusa, né fra gli Stati membri né all’interno della stessa UE. Il sistema è ancora in via di sviluppo e le informazioni di base su come funziona tale sistema non sono facili da ottenere. 2 – Background A causa della sua complessità e natura multidimensionale, non si suppone che questo studio del caso abbia la soluzione. Al contrario, si richiede ai formatori e ai corsisti di discutere e di riflettere sulle varie problematiche che nascono dallo studio del caso, e si richiede loro di trovare possibili soluzioni conformemente alle leggi vigenti a livello nazionale ed europeo, ai regolamenti, agli attori, alle strutture e meccanismi che mirano a rispondere ad una crisi sociale europea avente impatto transnazionale. 3 - Quadro giuridico Prima di tutto, e conformemente al principio di sussidiarietà, la risposta ad una crisi sociale dovrebbe essere sempre, in primo luogo, fornita dagli attori e strutture nazionali. Se la gravità e la portata della crisi non potessero essere efficacemente gestite e controllate a livello nazionale, ed in particolare se la crisi stesse guadagnando un impatto europeo transnazionale, si richiederebbe agli attori e meccanismi della UE di reagire in base al principio di solidarietà e/o al bisogno di salvaguardare gli interessi dell'Unione Europea. Secondo la nuova clausola di solidarietà del Trattato di Lisbona (Titolo Settimo del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, articolo 222 e disposizioni seguenti), l'Unione e gli Stati membri dovrebbero reagire in modo congiunto se uno Stato membro diventi vittima di un attacco terroristico o di un disastro naturale o causato dall'uomo, a richiesta dello Stato colpito1. 1 Articolo 222:. L'Unione ed i suoi Stati membri agiranno congiuntamente con spirito di solidarietà se uno Stato membro fosse oggetto di un attacco terroristico o vittima di un disastro naturale o causato dall'uomo. L'Unione mobiliterà tutti gli strumenti a sua disposizione, incluse le risorse militari rese disponibili dagli Stati membri, per: (a) —prevenire la minaccia terroristica nel territorio degli Stati membri; — proteggere le istituzioni democratiche e la popolazione civile da qualsiasi attacco terroristico; — assistere uno Stato membro nel suo territorio, a richiesta delle sue autorità politiche, nel caso di un attacco terroristico; (b) assistere uno Stato membro nel suo territorio, a richiesta delle sue autorità politiche, nel caso di un disastro naturale o causato dall'uomo. 2. Se uno Stato membro fosse oggetto di un attacco terroristico o vittima di un disastro naturale o causato dall'uomo, gli altri Stati membri lo assisteranno a richiesta delle autorità politiche del paese colpito. a tal fine gli Stati membri si coordineranno fra loro in seno al Consiglio. 30 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Come statuito nell'articolo 222 (3), una nuova decisione del Consiglio definirà gli assetti per la realizzazione di questa nuova clausola di solidarietà. Nel frattempo, gli esistenti strumenti di gestione di crisi della UE dovranno rispondere nel caso che uno Stato membro colpito abbia bisogno dell'assistenza della UE e dei suoi Stati membri. 4 - Procedure per la formazione Questa è la sequenza di procedure che dovrebbero essere seguite dal formatore in vista di possibili soluzioni della crisi, sia a livello nazionale che dell'Unione Europea: 1. Fornire a tutti i frequentatori le copie dello studio del caso. 2. Leggere all'uditorio lo studio del caso. 3. Chiedere ai frequentatori di leggere lo studio del caso. 4. Chiedere ai frequentatori se ci sia bisogno di spiegare altro. 5. Informare brevemente i frequentatori sul sistema nazionale della gestione di crisi e sugli attori e meccanismi che potrebbero essere implicati nella ricerca di soluzioni per lo studio del caso, in particolare: • Autorità locali • Media • Polizia di ordine pubblico, polizia del traffico, polizia di confine e autorità doganale • Servizi di Intelligence • Autorità di protezione civile e vigili del fuoco • Dipartimento di emergenza sanitaria • Forze armate • Coordinatore nazionale per la sicurezza interna e la gestione delle crisi • Ministero per gli affari esteri • Ministero per gli affari interni • Ministry of Transports ministero dei trasporti • Ufficio del primo ministro 3. Gli assetti per la realizzazione da parte delluunione della clausola di solidarietà saranno definiti con una decisione adottata dal Consiglio che agisce su una proposta congiunta della Commissione e dell'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza. Il Consiglio agirà conformemente all'articolo 31 (1) del trattato sull'Unione Europea in cui questa decisione ha delle implicazioni di difesa. Il Parlamento Europeo sarà corrispondentemente informato. Per gli scopi di questo paragrafo e fermo restando l'articolo 240, il Consiglio sarà assistito dal Comitato per la Sicurezza e la Politica con il supporto delle strutture sviluppate nel contesto della politica di difesa e sicurezza comuni e dal Comitato cui ci si riferisce nell'articolo 71. I due comitati, se necessario, sottoporranno opinioni comuni. 4. Il Consiglio Europeo valuterà regolarmente le minacce che l'Unione di volta in volta affronterà al fine di permettere all'Unione stessa e ai suoi Stati membri di agire efficacemente. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 31 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 • Parlamento • Presidente della Repubblica. 6. Informare brevemente i frequentatori sulle istituzioni della UE ed i suoi meccanismi che potrebbero ricorrere nella ricerca di soluzioni per questo studio del caso, fra gli altri: • Consiglio • Commissione • Presidenza del consiglio • Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza • Parlamento • Corte di giustizia. 7. Possibili soluzioni a livello nazionale (sequenza): • interventi tattici di polizia per fermare o mitigare gli effetti e la diffusione dei blocchi; • Azione del coordinatore nazionale per la sicurezza interna e la gestione di crisi (o figura simile) per gestire l'intervento congiunto di differenti agenti operativi ed istituzioni collegate - forze di sicurezza, servizi di ordine pubblico, compagnie pubbliche e private - a livello nazionale; • Rimozione dei blocchi dopo i negoziati tra il governo e i rappresentanti dei trasporti, i sindacati e le associazioni di categoria; • Coinvolgimento del ministero per gli affari esteri e del primo ministro in un approccio comune ed una risposta congiunta con il paese confinante e a livello di UE. 8. Possibili soluzioni con il coinvolgimento delle istituzioni UE (sequenza): • Coinvolgimento del Consiglio e della Commissione, a livello tecnico, di attori e di meccanismi nella gestione della crisi; • Risposta del meccanismo politico decisionale della UE. 5 – questione da dibattere ulteriormente: come gestire una crisi interna alla UE avente implicazioni di ordine e sicurezza pubblica/sicurezza interna? Le disposizioni del Trattato di Lisbona coprono solamente tre categorie di eventi:: 1) attacchi terroristici; 2) disastri naturali; 3) disastri causati dall’uomo Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 32 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Si è concordi sul fatto che l'Unione Europea, tramite il suo meccanismo di protezione civile ed altri meccanismi e strutture, è stata in grado e sarà in grado di rispondere in modo coerente e coordinato ai differenti tipi di disastri naturali e tecnologici che sono accaduti e potranno accadere nel territorio europeo. Per menzionare soltanto alcuni esempi interni all'Europa ricordiamo gli incendi forestali in estate nei paesi del sud europeo, le alluvioni in Romania e Bulgaria nella primavera/estate del 2005, il terremoto dell'Aquila in Italia nel 2009 e, più recentemente, le inondazioni polacche e ungheresi del 2010. Ma si potrebbe non essere concordi sulla possibilità di intervento della UE e dei suoi Stati membri in eventi causati dall'uomo che vanno oltre la risposta di protezione civile e possono richiedere strumenti come risorse di polizia, giudiziarie o militari per gestire gravi crisi all'interno di uno o più Stati membri. Una delle questioni interessanti ai fini della discussione che risultano dal nuovo Trattato di Lisbona è la portata della clausola di solidarietà. In particolare: come dovremmo interpretare la frase “disastro causato dall'uomo”? Se dovessimo interpretare la parola disastro in senso tecnico e restrittivo, nel senso del termine in uso alla Protezione civile, questo includerebbe soltanto i seguenti quattro tipi di disastri tecnologici: 1) incidenti chimici e industriali; 2) trasporto e stoccaggio di sostanze chimiche; 3) incidenti durante il trasporto; e 4) emergenze di tipo nucleare. Se dovessimo adottare un'interpretazione più estensiva, la clausola di solidarietà potrebbe coprire un concetto più ampio di crisi sociale che includa anche blocchi seri e violenti, sommosse e dimostrazioni che, in ultima analisi, possono compromettere la capacità di un determinato Stato membro di gestire e controllare l'ordine e la sicurezza pubblica. Siamo consapevoli del fatto che l'operato di polizia e la sicurezza interna sono il nucleo ultimo della sovranità nazionale degli Stati membri e, di conseguenza, che un intervento dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri dovrebbe aver luogo soltanto in situazioni molto eccezionali e sempre in accordo con le Nazioni Unite o le disposizioni giuridiche della UE. Tale principio di sovranità è salvaguardato nel Trattato sul Funzionamento della UE2. 2 Articolo 72 (ex Articolo 64(1) TEC e ex Articolo 33 TEU): Questo titolo non intaccherà l'esercizio delle responsabilità che incombono su ogni Stato membro relativamente al mantenimento dell'ordine e sicurezza pubbliche e la salvaguardia della sicurezza interna. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 33 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Ciò nonostante, i recenti eventi di ordine pubblico su vasta scala in alcuni Stati membri quale reazione a serie crisi economiche e finanziarie hanno sollevato la possibilità di uno scenario di mutua assistenza fra l'Unione Europea ed i suoi Stati membri nei confronti di un determinato Stato membro le cui istituzioni democratiche e/o autorità di pubblica sicurezza non siano più in grado di ristabilire la normale situazione. La questione è ancora più pertinente se teniamo a mente che il background di una crisi economica e finanziaria è simile in altri Stati membri e che un problema di ordine pubblico su vasta scala può facilmente estendersi ad altri Stati membri, diventando così un problema transnazionale dell'Unione Europea che richiede una reazione politica e poi tecnica da parte delle istituzioni dell'Unione Europea. La restante questione è la border-line della legittimità dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri nell'interferire con una situazione che ha gli elementi chiave di sovranità nazionale ma che, al tempo stesso, pone un rischio agli interessi dell'Unione Europea quale attore nel settore della sicurezza. La scatola di Pandora, che ora è aperta con le disposizioni della clausola di solidarietà, impegna anche l'Unione Europea e i suoi Stati membri a realizzare un nuovo sistema di gestione della crisi nella UE capace di coprire le tre principali categorie di eventi: attacchi terroristici, disastri naturali e disastri causati dall'uomo. Gli sforzi fatti dall'Unione Europea in queste tre categorie sono variati: 1) in relazione alla prevenzione ed alla lotta agli attacchi terroristici, la UE ha dato una risposta rapida dopo gli attentati di Madrid creando il Coordinatore Antiterrorismo della UE nel marzo del 2004, oltre ad alcuni strumenti legislativi ed alla strategia antiterrorismo della UE; 2) in relazione alla prevenzione di e risposta a disastri naturali, tecnologici ed ambientali, la UE ha cercato di migliorare e rafforzare il meccanismo di protezione civile emanando due decisioni alla fine del 20073; e 3) i progressi nel campo dell'ordine e sicurezza pubbliche e della sicurezza interna sono tuttavia comprensibilmente più lenti e più prudenti che nelle aree precedentemente illustrate, come cercheremo di mostrare. Più recentemente, il Trattato sul Funzionamento della UE ha portato ai seguenti sviluppi: 1) ha aggiornato il mandato generale della UE nel campo della sicurezza interna4; 3 Decisione del Consiglio dell’8 Novembre 2007 (2007/779/EC, Euratom) che stabilisce un meccanismo di protezione civile comunitario (recast); e la Decisione della Commissione del 20 Dicembre 2007 (2008/73/EC, Euratom) che emenda la Decisione 2004/277/EC, Euratom in relazione alle regole per la realizzazione della Decisione del Consiglio 2007/779/EC, Euratom , che a sua volta stabilisce un meccanismo di protezione civile comunitaria. 4 Articolo 67(3): l'Unione si sforzerà di assicurare un alto livello di sicurezza tramite misure volte a prevenire e combattere il crimine, il razzismo e la xenofobia e tramite misure per la cooperazione e il coordinamento 34 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 2) ha stabilito il Comitato Permanente sulla Cooperazione Operativa in materia di Sicurezza Interna (COSI)5;e 3) ha affidato al Consiglio6 il compito di adottare una Strategia7 di Sicurezza Interna alla UE. Secondo il Trattato, il programma di Stoccolma sviluppa alcune linee guida su come migliorare fortemente lo Union Disaster Management (protezione civile dell'unione) nel modo che segue: 1) il Consiglio Europeo esorta il Consiglio e la Commissione a “definire una strategia globale di sicurezza interna all'Unione basata sul bisogno di un'impostazione orizzontale e trasversale allo scopo di poter gestire complesse crisi o disastri naturali o disastri causati dall'uomo”; 2) essa include, fra le varie priorità politiche della UE, la tutela dei cittadini ed il rafforzamento dell'azione penale, della protezione civile e della gestione di disastri8; e 3) sottolinea che l’Unione ha bisogno di basare il suo lavoro sulla solidarietà tra gli Stati membri e di fare pieno uso dell'articolo 222 TFEU. Inoltre, in accordo con la Bozza di Strategia di Sicurezza Interna per l'Unione Europea, i prossimi passi da intraprendere in questo campo sono: 1) il piano di azione per la realizzazione del programma di Stoccolma; 2) una comunicazione sulla Strategia di Sicurezza Interna da adottarsi da parte della Commissione, che includerà proposte orientate all'azione; 3) Ulteriore sviluppo, monitoraggio e implementazione della Strategia di Sicurezza Interna, che deve essere uno dei compiti prioritari del Comitato Permanente sulla Cooperazione Operativa e la Sicurezza Interna (COSI); e 4) la Commissione considererà la fattibilità della creazione di un Fondo di Sicurezza Interna per promuovere la realizzazione della Strategia di Sicurezza Interna. fra autorità di polizia e giudiziarie ed altre autorità competenti, come pure attraverso il reciproco riconoscimento delle sentenze in materia criminale e, se necessario, attraverso l'approssimazione delle leggi penali. 5 Articolo 71 (ex Article 36 TEU): sarà creato un Comitato permanente all'interno del Consiglio al fine di assicurare che la cooperazione operativa sulla sicurezza interna sia promossa e rafforzata all'interno dell'Unione. Fermo restando l'articolo 240, esso faciliterà il coordinamento dell'azione degli Stati membri e delle loro competenti autorità. (…) 6 Articolo 68: il Consiglio Europeo definirà le linee guida strategiche per la pianificazione legislativa ed operativa nel settore della libertà, sicurezza e giustizia. 7 Bozza di strategia sulla sicurezza interna per l’Unione Europea: "Verso un modello europeo sulla sicurezza" (documento del Consiglio con riferimento 7120/10, CO EUR-PREP 8, JAI 182, datato 8 marzo 2010). 8 Il programma di Stoccolma stabilisce la seguente priorità politica: “ un'Europa che protegge: dovrebbe esser messa a punto una strategia di sicurezza interna allo scopo di migliorare ulteriormente la sicurezza nell'Unione e quindi di proteggere le vite e l'incolumità dei cittadini dell'Unione, combattendo il crimine organizzato, il terrorismo ed altre minacce. Detta strategia dovrebbe mirare al rafforzamento della cooperazione in materia di ordine e sicurezza pubbliche, controllo delle frontiere, protezione civile e gestione dei disastri, e ugualmente in materia di cooperazione giudiziaria nel settore penale allo scopo di rendere l'Europa più sicura” (pag. 10) Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 35 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Last but not least, e come menzionato dal Coordinatore Antiterrorismo della UE, “la scomparsa dei pilastri permetterà politiche più integrate in alcune aree e faciliterà tale approccio nell'ambito delle istituzioni della UE, aumentando grandemente l'efficienza del policy making”9. In sintesi, il Trattato di Lisbona apre la strada ad una cooperazione ed una solidarietà più forti tra l'Unione Europea/Stati membri e un determinato Stato membro che abbia bisogno di assistenza per gestire una grave crisi. Tuttavia, un vero sistema di Unione Europea necessita di ulteriore sviluppo particolarmente nelle crisi complesse che vanno oltre la semplice assistenza di protezione civile. 9 Cfr il “Documento di discussione sulla strategia antiterrorismo della UE”, indirizzato dal Coordinatore antiterrorismo della UE al Consiglio Europeo (documento di riferimento 15359/1/09, REV 1, del 26 Novembre 2009). 36 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 5 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U5 - Lezione: le strutture europee allertate in caso di crisi sociale europea Orario 11.30 Durata 60' N° Attività Durata 1 Il formatore dovrebbe scegliere quali diapositive usare. Compiti Formatore Corsisti x 2 Descrivere un'emergenza UE e 15' il contesto della crisi 3 Descrivere un'emergenza UE e 20' il sistema di coordinamento crisi e le azioni x 4 Descrivere l'emergenza UE e i 25' tipi di crisi e procedure x Partners: ILA - INA – SSAI - IPA x 37 Supporti Note Non è necessario utilizzare una presentazione completa pwp. Il formatore decide quali diapositive proiettare e quali temi affrontare nella lezione. Le diapositive che non saranno mostrate potrebbero essere consegnate ai partecipanti come materiale di riferimento futuro. Diapositive 1-6 (Unità5) Diapositive Mostrando la disapositiva 7-13 n 8, suggerire di guardare (Unità5) il documento "Unità5_tabella01.doc" dove l'immagine è più grande di quella sulle note nella pagina stampata Diapositive Mostrando la dispositiva 14-21 n° 15, suggerire di (Unità5) guardare il documento "Unità5_tabella02.doc"dov e l'immagine è più grande di quella sulle note nella pagina stampata. Dopo la descrizione della diapositiva n°19, descrivere ai partecipanti il documento "Unità5_tabella03.doc" 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unit 5: “Le strutture europee allertate in caso di una crisi sociale nell’UE” Paulo Gomes – Portugal Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Background Aiutare i cittadini durante un’emergenza, crisi o disastro, disastro, sia naturale sia causato dall’uomo, richiede l’efficace fornitura di assistenza ove e quando sia necessaria. Gli Stati Membri sono responsabili della gestione delle emergenze, crisi, o disastri del proprio territorio e nel determinare se vi sia necessità di assistenza esterna. Comunque, molti dei rischi maggiori all’interno e all’esterno della Unione Europea potrebbero avere un effetto su uno o più degli Stati Membri o coinvolgere tutta l’Unione. In tali circostanze, potrebbe essere necessario il sostegno di altri Stati e delle strutture dell’UE. dell’UE. 2 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 38 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Background Nell’affrontare tali situazioni, gli Stati Membri possono avvalersi di meccanismi UE già esistenti gestiti dalla Commissione, in particolare: Centro di Monitoraggio e Informazione della Protezione Civile (Commissione) Centro di Situazione Congiunto (Segretariato del Consiglio) 3 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Background Molti dei rischi maggiori affrontati dall’UE comprendono: Attacchi terroristici convenzionali multipli e coordinati in vari Stati Membri La perdita di fondamentali infrastrutture trans-UE come reti di telecomunicazione, oleodotti o sistemi di controllo di traffico aereo. Una grande emergenza sanitaria, come un’epidemia di influenza o un incidente grave che coinvolge una centrale nucleare in un paese non UE. Terrorismo chimico, biologico, radiologico o nucleare (CBRN), sia nell’UE che in un paese esterno all’UE; alcune di queste situazioni presenterebbero problemi riguardo alla gestione di persone infette che attraversano le frontiere, o entrano nell’UE in aereo. Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 39 4 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Background In tali circostanze, sarà necessario - secondo la natura e della portata dell’emergenza – eseguire sei funzioni chiave: a. Condivisione e accesso alle informazioni b. Supporto c. Rendere possibile l’uniformità di azioni intraprese dai vari Stati Membri, la Commissione e le agenzie UE. d. Rendere possibile il dibattito su decisioni contenziose e. Rendere possibile il dibattito sull’azione esterna collettiva f. Coordinamento dei media 5 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact a. Condivisione e accesso alle informazioni – Allertare e conseguentemente condividere le informazioni, analisi strategiche e valutazioni così che gli Stati membri, e, dove di competenza, le Istituzioni UE, possano prendere le misure necessarie per proteggere i cittadini; b. Supporto – Facilitare la fornitura di mutuo supporto operativo agli Stati Membri che non hanno potenzialità sufficienti per gestire la crisi; c. Ove si può, rendere possibile l’uniformità di azioni intraprese dai vari Stati Membri, Commissione e agenzie UE (Es. tutti gli Stati Membri impongono lo screening d’ingresso? Vietano i voli provenienti da paesi colpiti? Fanno vaccinazioni?) d. Se necessario, rendere possibile il dibattito su decisioni contenziose (Es. gli Stati Membri che hanno i vaccini del vaiolo dovrebbero condividerlo con quelli che non li hanno?) e. Se appropriato, rendere possibile il dibattito su un’azione esterna collettiva (es. supporto a paesi del sud-est asiatico per cercare di controllare un virus pandemico); f. Coordinamento dei Media – coordinare le informazioni che vengono date ai media su punti chiave, per assicurare l’uniformità tra ciò che viene detto dai rappresentanti degli Stati membri e ciò che viene detto da funzionari dell’UE Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 40 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi nell’UE Principi Chiave I seguenti principi chiave dovrebbero regolare gli assetti che possono essere sviluppati allo scopo di fornire, con spirito di solidarietà, una risposta adeguata alle emergenze a livello UE : a. Riflettere il principio di sussidiarietà b. Facilitare gli Stati Membri nel loro lavoro per assicurare coerenza e uniformità nelle loro azioni c. Permettere la cooperazione pragmatica tra le parti coinvolte d. Non arrivare alla costituzione di nuove strutture permanenti e. Rispondere alle necessità di quelle che potrebbero essere crisi in rapida evoluzione f. Avere una singola serie di misure di applicazione generica g. Non trascendere meccanismi esistenti 6 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact a. b. c. d. e. f. g. I principi dovrebbero riflettere il principio di sussidiarietà. Gli Stati Membri hanno la responsabilità primaria di gestire le emergenze nel loro territorio. Qualunque principio dovrà rispettare pienamente le competenze già esistenti; L’UE dovrebbe avere un ruolo strategico, facilitando gli Stati Membri nel loro lavoro per assicurare coerenza ed uniformità nelle azioni, e sfruttando le risorse dell’Unione in supporto alle misure prese dagli Stati Membri colpiti; I principi dovrebbero permettere una collaborazione pragmatica tra tutte le parti che ricoprono tutti i settori politici e le istituzioni; I principi non dovrebbero condurre alla costituzione di nuove strutture permanenti e dovrebbero essere creati all’interno di strutture già esisitenti. Il COREPER, in particolare, avrà un ruolo centrale; I principi dovrebbero essere adeguatamente elastici per rispondere alle necessità di quelle che potrebbero essere crisi in rapida evoluzione, ed in particolare non dovrebbero procrastinare le risposte individuali alla crisi da parte degli Stati Membri; Dovrebbe esserci un solo gruppo di principi di applicabilità generale, che possa poi essere adattato alla specifica necessità di una emergenza; I principi non dovrebbero trascendere meccanismi esistenti come per la trasmissione di dati sensibili. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 41 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Disposizioni di Coordinamento L’ UE ha in posizione delle strutture chiave che possono soddisfare queste necessità: a. Coordinatore del Contro-Terrorismo b. Centro di Situazione Congiunto, per fornire valutazioni di minacce terroristiche c. Centro Monitoraggio e Informazioni della Commissione, supportato a tempo debito da ARGUS, struttura proposta dalla Commissione per il coordinamento della crisi. d. Le strutture ESDP del Consiglio per la gestione crisi, che comprende, per esempio, il reparto militare-civile 7 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Disposizioni di Coordinamento Le nuove disposizioni dovrebbero essere ad-hoc e flessibili, adattabili alle necessità particolari dell’emergenza, ed avere i seguenti componenti 8 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 42 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Azioni È necessario: Rafforzare le capacità di risposta alle emergenze e crisi dell’Unione Europea e Adottare un Manuale per il Coordinamento delle Emergenze e le Crisi UE 9 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Coordinamento Emergenze e Crisi UE Meccanismi Complementari Contributo della protezione civile nel rafforzare le capacità di risposta alle emergenze e crisi dell’UE Proposte della Commissione per creare uno strumento immediatamente disponibile e di risposta rapida e un meccanismo di protezione civile della Comunità Le azioni di protezione civile devono essere viste come un contributo all’attuazione del Piano D’Azione Tsunami che ha richiesto lo sviluppo di una capacità di rapida riposta dell’Unione Europea Sono integrati dal lavoro continuo sulla Struttura Generale per l’utilizzo di mezzi di trasporto militari o utilizzati dall’esercito degli Stati Membri e strumenti di coordinamento ESDP in risposta a disastri UE, oltre a una migliorata cooperazione consolare europea Gli Stati Membri dovrebbero organizzare le strutture interne necessarie per assicurare che siano in grado di reagire rapidamente a richieste di assistenza relative adwith ogni tipoimpact di emergenza o crisi Basic elements for managing European social crisis transnational Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 43 10 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Coordinamento Emergenze e Crisi UE Storia Recente Il Consiglio Europeo e il Consiglio hanno richiesto, in varie occasioni, la creazione di misure UE integrate per la gestione delle crisi con effetti internazionali e la costituzione di misure di coordinamento UE per emergenze e crisi 11 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact • • • • • Hague Programme sul rafforzamento della libertà, sicurezza e giustizia nell’Unione Europea, approvato dal Consiglio Europeo il 5 Novembre 2004, 16054/04, vedi no. 2.4. Piano di Azione dell’Unione Europea sl terremoto e tsunami nell’Oceano Indiano, adottato dal Consiglio il 31 gennaio 2005, 5788/05, vedi n. 13 e 14. Dichiarazione sulla risposta dell’UE ai bombardamenti di Londra, adottato dal Consiglio il 13 luglio 2005, 11158/1/05, vedi no. 7. Strategia anti-terrorismo dell’UE, adotatta dal Consiglio il 1 dicembre 2005, 14469/4/05, vedi n. 32-34. Disposizioni di emergenza e coordinamento ciris dell’UE, adotatte dal Consiglio il 1 dicembre 2005, 15106/05 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 44 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Coordinamento Emergenze e Crisi UE Storia Recente Una lunga procedura di consultazioni è iniziata nell’autunno del 2004. Un gruppo ristretto ha redatto una bozza del manuale UE per il coordinamento di emergenze e crisi, che contiene : Il modus operandi pratico, compreso il flusso di informazioni, delle strutture di risposta alle crisi tra gli Stati Membri e le Istituzioni UE, Una panoramica delle reti UE esistenti e degli strumenti che potrebbero aiutare a coordinare o ad assistere gli Stati Membri nel gestire situazioni specifiche e Una panoramica di accordi bilaterali, multilaterali o regionali già esistenti per affrontare eventuali mancanze. [1] Il Manuale è stato adottato dal Consiglio (JHA) nella sessione del 1-2 giugno 2006. Un report sugli sviluppi dovrebbe essere presentato al Consiglio entro il 30 giugno 2007. 12 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transferof InnovationinMethodologies forEuropeanOfficials: Followup ajointlearningpath CZ/09/LLPLdV/TOI/134011 Coordinamento Emergenze e Crisi UE Manuale UE Stati Membri hanno la Basato sul principio chiave della sussidiarietà: gli responsabilità primaria della gestione delle crisi nel loro territorio Non impone alcun obbligo,nè altera competenze esistenti Mira a riconoscere il valore del mutuo sostegno fornito tra gli Stati Membri nello spirito di solidarietàin risposta ad emergenze di portata significativa È trasversale e si applica sia a crisi interne sia a crisi esterne all’UE e mira ad assistere gli Stati Membri durante le emergenze Non pregiudica le Procedure per la Gestione di Crisi esistenti nel contesto della Comune Politica Estera e della Sicurezza (Titolo V del Trattato UE) La nozione della gestione delle crisi comprende una vasta gamma di settori, compresi: protezione civile, applicazione delle leggi, ordine pubblico e settore privato 13 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 45 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Tipi Variano nel loro effetto, impatto politico e relative attività di risposta: Alcune delle più gravi hanno un impatto talmente grande o un tale significato politico che necessitano di una risposta UE coordinata a livello politico. Rientrano negli accordi UE per il coordinamento delle crisi (CCA), che stabiliscono come le Istituzioni UE e gli Stati Membri coinvolti interagiscono a Bruxelles durante una crisi. Alcuni richiedono l’impegno e a volte il reciproco sostegno operativo dai vicini, da altri Stati Membri, da strutture UE e/o altre organizzazioni, senza la necessità di una risposta UE coordinata a livello politico. Questi casi normalmente rientrano tra gli accordi UE bilaterali, multilaterali (per esempio il centro monitoraggio e informazioni della Commissione [MIC]) o altri accordi, in particolare per gestire le più comuni emergenze transfrontaliere 14 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact • Per casi in cui tali principi non esistono: lista di punti di contatto di default delle Istituzioni europee, di tutti gli Stati Membri e delle relative organizzazioni che possono essere utilizzate in qualunque momento quando è necessario (24/7) un aiuto in risposta ad una emergenza/crisi • Le informazioni fornite permetteranno agli Stati Membri di rispondere rapidamente a situazioni di crisi dando un supporto pratico e operativo al CCA temporaneo e facilitando la collaborazione tra gli Stati Membri • I punti di contatto di default sono situati nelle capitali nazionali e differiscono dai punti di contatto delle Rappresentanze Permanenti a Bruxelles che sono stati designati per l’uso in caso il CCA sia stato attivato Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 46 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Crisis breaks Is Member State able to handle crisis without external help? No Yes Attività da svolgere in caso di crisi emergente MS evaluates National action No political EU coordination required Political EU coordination required RAS SitCen Agreements Manual Info CCA 15 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Il diagramma è una raffigurazione riassuntiva di flussi di informazioni e azioni alternate che devono essere intraprese dagli Stati Membri colpiti a seconda dell’impatto dell’emergenza/crisi emergente Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 47 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Quando scoppia un’emergenza/crisi, lo stato membro coinvolto valuterà se la risposta può essere gestita senza il sostegno di altri paesi o delle istituzioni UE Se la risposta è sì, tutte le attività sono intraprese esclusivamente a livello nazionale senza richiedere l’assistenza di altre nazioni o dell’UE. Lo Stato Membro coinvolte potrebbe comunque – secondo la scala dell’emergenza – informare lo specifico Sistema di Allerta Rapido (Rapid Alert System - RAS) della Commissione (per esempio - MIC) Se la risposta è no, lo Stato Membro valuterà se l’emergenza/crisi è di tale impatto da richiedere: Nessun coordinamento politico a livello UE Coordinamento politico a livello UE Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Se non è richiesto un coordinamento UE a livello politico: • gli Stati Membri colpiti • allerteranno lo specifico RAS (es MIC) e/o • daranno il via ad accordi bi- e multilaterali e /o • consulteranno i contatti di default del manuale. Se è richiesto un coordinamento UE a livello politico: • Le informazioni verranno immediatamente trasmesse al SITCEN Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 48 16 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Procedure nel caso di un’emergenza o crisi Informazioni su qualsiasi emergenza o crisi saranno immediatamente inviate al Segretariato Generale del Consiglio (SITCEN). [1] Il Direttore del Sitcen o il suo delegato passerà immediatamente le informazioni alla Presidenza (ufficiale di turno nella Rappresentazione Permanente), ai Direttori dell’ Ufficio Privato del Segretario Generale e al Vice SG del Consiglio ed alla Commissione [2] La Rappresentanza Permanente della Presidenza (o il suo delegato) si consulterà con il Segretariato del Consiglio (Vice SG o suo delegato) e la Commissione (SG o suo delegato), inoltre ai Rappresentanti Permanenti di tutti gli Stati Membri coinvolti, per determinare se l’emergenza o crisi è avvenuta o anticipata e giustifica l’attivazione degli accordi di coordinamento crisi. [3] 17 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact 1 Il SITCEN è in servizio 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana (numero di telefono +322-281-5000) 2 ARGUS : +322-298-8888 3 La decisione se attivarli o meno verrà presa dalla Presidenza, d’accordo con gli Stati Membri direttamente colpiti, e sulla base del giudizio di esperti, in particolare sul fatto se gli interessi dei diversi Stati membri siano legati a quelli delle Istituzioni UE Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 49 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Procedure nel caso di un’emergenza o crisi (continua) Se la Presidenza (Rappresentante Permanente) decide di convocare un Comitato Gestione Crisi, il Segretariato del Consiglio (SITCEN) e la Commissione saranno immediatamente informati dell’ ora e del luogo della riunione e quali Stati Membri sono da invitare. Se la Presidenza (Rappresentante Permanente) conclude che a questo punto gli accordi devono essere attivati, informerà il Segretariato del Consiglio, la Commissione e gli Stati Membri consultati. 18 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Il Segretariato del Consiglio (SITCEN) convocherà i principali membri del Comitato Gestione Crisi. Manderà un messaggio ai funzionari in servizio di tutte le Rappresentanze Permanenti informandoli che è stato convocato un meeting del Comitato Gestione Crisi. I suddetti funzionari serviranno anche come punto di contatto se il Comitato avesse bisogno di informazioni su quello Stato Membro. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 50 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Procedure nel caso di un’emergenza o crisi (continua) Prima riunione del Comitato Gestione Crisi: - Valutare la situazione e l’eventuale intervento ’UE; - Assicurare una comprensione generale comune della situazione; - Offrire consigli agli Stati Membri sulle azioni comuni; - Sviluppare opzione per il COREPER e per il Consiglio; - Assicurare un seguito adeguato; - Agire come un canale attraverso il quale gli Stati Membri possano comunicare necessità non contemplate dagli accordi attuali; - Assicurare che una strategia di comunicazione comune sia adottata nei confronti dei media. 19 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Composizione del Comitato Gestione Crisi • I principali membri del Comitato Gestione Crisi sono: • Presidenza del Consiglio: il Rappresentante Permanente o la/il sua/suo sostituta designata; • Stati Membri colpiti: il Rappresentante Permanente o la/il sua/suo sostituta designata; • Segretariato Generale del Consiglio: il Vice- Segretario Generale o la/il sua/suo sostituta designata; • Commissione Europea: il Segretario Generale o la/il sua/suo sostituta designata. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 51 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Ruoli del COREPER in contesto CCA Nel caso di emergenze o crisi interne od esterne, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti (COREPER), dato il suo ruolo di coordinatore generale ed il fatto che può essere convocato con poco preavviso, è l’ente centrale che coordina le decisioni di sua competenza. Per fare ciò, dovrà: Ricevere valutazioni dettagliate della situazione ed essere informato sulle misure già intraprese dagli Stati Membri coinvolti e dalle istituzioni Europee; Sempre nel rispetto delle competenze nazionali e degli strumenti della Comunità già esistenti, promuovere il coordinamento e la coerenza delle azioni intraprese dagli Stati Membri; Identificare qualsiasi decisione che deve essere presa dal Consiglio, se necessario, ed assicurare che tali decisioni vengano prese rapidamente. 20 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact In caso di emergenza o crisi, il COREPER verrebbe convocato dalla Presidenza non appena una chiara valutazione della situazione emergesse dal Comitato di Gestione Crisi. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 52 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Emergenze e Crisi UE Procedure Sistemi di sostegno Il Comitato Gestione Crisi è aiutato dalle informazioni, competenze e ricerche inviate dai relativi servizi degli Stati Membri coinvolti, il Segretariato del Consiglio, la Commissione e la Presidenza Quindi convocherà riunioni ad hoc del Gruppo di Sostegno di alti funzionari con competenze relative per condividere le informazioni sulla crisi, compilare reports sulla situazione e identificare problemi ed argomenti per la discussione, decisione e azione. La composizione del Gruppo di Sostegno rifletterà le competenze specifiche e le analisi necessarie per affrontare le circostanze di ogni emergenza (per esempio - trasporti, salute, ambiente, JHA, ecc.). 21 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Il Gruppo di Sostegno dovrebbe fare uso di strutture esistenti che includono: • il Centro di Situazione Congiunto e relativi Sistemi di Allerta Rapidi della Commissione; • Esperti funzionali (es. con conoscenze bio-mediche o in materia di CBRN) • Esperti di risposta (es. con conoscenze di risposta richiesta da incidenti terroristici CBRN e di potenzialità disponibili); • Esperti con conoscenze degli Stati Membri colpiti, e dove appropriato, altri esperti. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 53 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 6 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U6 - Caso di studio: il malcontento sociale transfrontaliero nell' UE Orario 12.30 Durata 30' N° Attività Durata 1 Fornire copie del caso di studio a tutti i partecipanti e leggere loro il caso di studio 5' 2 Chiedere ai partecipanti di leggere il caso di studio. Scrivere sulla lavagna la domanda: "Perche ritenete che sia una crisi sociale UE?" 5´ 4 Iniziare la discussione di gruppo sulle domande contenute nelle note dell'istruttore e trovare una o più risposte possibili. Scrivere le idee dei gruppi sulla lavagna 5 Iniziare la discussione su quale sia la soluzione più efficiente. Feedback dei partecipanti. 10' Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 10' Compiti Supporti Formatore Corsisti x Testo del caso di studio (Unità6) + note dell'Istruttore (Unità6b) x x 54 x Caso di studio(Unità6) testo, lavagna a fogli mobili x Lavagna a fogli mobili x Note Ci sono due testi del caso di studio: uno per i corsisti con la descrizione della situazione, uno per il formatore con la "soluzione" Scrivere sulla lavagna durante l'esposizione del gruppo 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 6: Caso di studio Il malcontento sociale transfrontaliero nell’UE Il malcontento sociale transfrontaliero nell’UE Il malcontento sociale degli agricoltori in una certo Paese comunitario X aumenta durante gli ultimi mesi. Gli agricoltori protestano contro la politica del governo di ritardare i sussidi europei ai lavori agricoli per l’anno precedente. Durante le loro proteste, gli agricoltori avvertono il governo che sono pronti a bloccare i varchi di frontiera con il confinante Paese comunitario Y. Le economie dei due Paesi confinanti X e Y sono interdipendenti e la loro funzionalità è altamente dipendente dallo scambio frontaliero di materiale grezzo e dalla produzione, specialmente nelle industrie dell’abbigliamento e chimiche. Molte persone del Paese Y lavorano come stagionali nel Paese X e inoltre le frontiere fra X e Y sono importanti punti di scambio per i trasporti europei. Ogni giorno innumerevoli camion e tanta gente attraversa il confine in entrambe le direzioni. A causa delle persistenti richieste degli agricoltori, i negoziati tra i sindacati e il governo del Paese X sono falliti. Nonostante il governo prometta di fornire i sussidi nel prossimo futuro, gli agricoltori decidono di bloccare la frontiere con il Paese Y: accatastano macchine agricole e attrezzature ai varchi con il Paese bloccandoli in entrambe le direzioni. Tutti i varchi del confine tra i due Paesi sono bloccati per diverse settimane, il blocco interrompe il traffico regolare in questa parte dell’Europa e le economie di entrambi i Paesi X e Y soffrono gravi perdite. La chiusura del confine influenza anche i legami economici con altri Paesi membri dell’UE. Il governo del Paese Y è in costante contatto con il governo del Paese Y, ma i colloqui non hanno condotto ad alcuna soluzione. Il governo del Paese Y decide di sottoporre il problema alle rispettive istituzioni UE. Considerando le informazioni fornite, nel contesto del Paese Y, del Paese X e delle istituzioni EU, così come le profonde relazioni transfrontaliere delle economie dei due Paesi e la loro posizione geografica chiave, vi viene chiesto di pensare quali appropriate misure potrebbero essere prese a livello dei governi dei due Paesi e delle istituzioni UE. Quali informazioni aggiuntive necessitereste per trovare una soluzione appropriata a questo problema? Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 55 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 6: Caso di studio - Note per gli istruttori 1. 2. 3. 4. 5. Fornire copie del Caso di studio a tutti i partecipanti Leggere il Caso di studio al pubblico Chiedere ai partecipanti stessi di leggere il Caso di studio Chiedere ai partecipanti di porre domande nel caso ci fosse qualcosa da chiarire Istruire sommariamente i partecipanti su quali istituzioni nazionali possono essere coinvolte nella ricerca di soluzioni per questo Caso di studio: • Autorità locali • Ministero degli Affari esteri • Ministero dell’Interno (Polizia di frontiera) • Autorità doganali • Governo • Parlamento 6. Istruire sommariamente i partecipanti su quali istituzioni europee possono essere coinvolte nella ricerca di soluzioni per questo caso di studio: • Parlamento Europeo • Consiglio dell’Unione Europea • Commissione Europea (Commissario europeo per la gestione delle crisi, Commissario europeo per la politica estera europea) • Presidenza europea • Corte di giustizia europea 7. Sequenza di possibili soluzioni a livello nazionale: • Rimozione del blocco dopo negoziati con le autorità locali di entrambi i Paesi. • Coinvolgimento del Ministro degli Affari esteri – negoziati, note • Coinvolgimento del Ministro dell’Interno e delle Autorità doganali nei negoziati tra le agenzie omologhe di entrambi i Paesi • Rimuovere i blocchi dopo i negoziati tra i governi di entrambi i Paesi • Decisione del Parlamento di informare le Istituzioni europee pertinenti – Dichiarazione del Parlamento 8. Possibili soluzioni con coinvolgimento di Istituzioni europee • Informare il Parlamento Europeo – Dichiarazione • Coinvolgere il Consiglio Europeo – mediatore nei negoziati • Coinvolgere la Commissione Europea – Commissari pertinenti • Informare la Presidenza Europea • Portare il caso alla Corte Europea di Giustizia Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 56 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 7 Unità formativa U7 - Lezione: i principali attori nelle strutture UE allertati in caso di crisi sociale nell UE Orario 14.00 Durata 45' N° Attività Durata 1 Il formatore dovrebbe scegliere quali diapositive usare. Compiti Formatore Corsisti x Supporti Note (Unità7) Non è necessario utilizzare una presentazione completa pwp. Il formatore decide quali diapositive proiettare e quali temi affrontare nella lezione. Le diapositive che non saranno mostrate potrebbero essere consegnate ai partecipanti come materiale di riferimento futuro. 2 Descrivere le reti e strumenti 5' UE ed altre Organizzazioni SITCEN 3 Descrivere le reti e strumenti 20' UE ed altre Organizzazioni Commissione x Diapositive 1-3 (Unità7) x 4 Descrivere le reti e strumenti 15' UE ed altre Organizzazioni altri attori a livello UE x 5 Descrivere le reti e strumenti 5´ UE ed altre Organizzazioni Organizzazioni Internazionali x Diapositive Dando le informazioni 4-11 contenute nelle (Unità7) diapositive n°5/10/11 ricordare ai partecipanti che possono trovare la descrizione nel documento "Unità7_Servizi della Commissione.doc" diapositiva Dando le informazioni 12 (Unità7) contenute nella diapositiva ricordare ai partecipanti che possono trovare la descrizione nel documento "Unità7_altri attori dell'UE.doc" Diapositive Dando le informazioni 13-14 contenute nella (Unità7) diapositiva n°13 ricordare ai partecipanti che possono trovare la descrizione nel documento "Unità7_Organizzazioni Internazionali.doc" Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 57 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 7: “Principali attori nelle strutture europee allertati in caso di crisi sociale nell’UE” Paulo Gomes – Portogallo Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 58 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Segretariato Generale del Consiglio dell’Unione Europea Centro congiunto europeo sulle situazioni (SITCEN, EU Joint Situation Centre ) Segue e valuta eventi e situazioni a livello mondiale 24 ore su 24, con particolare attenzione alle regioni di potenziale crisi, crisi, terrorismo e la proliferazione di armi di distruzione di massa. massa. Esso è: collegato ai servizi segreti civili e, tramite il personale militare UE, militari; militari; su sollecitazione di questi, ”, fornisce questi, così come da fonti diplomatiche e “aperte “aperte”, valutazioni politiche e di sicurezza collegato ai servizi di sicurezza nazionale di tutti gli Stati membri e, su sollecitazione di questi, questi, fornisce valutazioni relative al terrorismo e alla loro dimensione interna ed esterna il centro delle reti ufficiali delle comunicazioni sicure (CORTESY and ESDP-net) che collegano il Consiglio ai Ministeri degli Esteri e della Difesa degli Stati membri 2 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Basi legali: Decisione del Segretario Generale /Alto Rappresentante della UE. E’ la colonna portante delle capacità di risposta del Segretariato Generale alle emergenze e crisi. Queste consistono in: • Turno di guardia 7 giorni su 7, 24 ore al giorno. In caso di evento mondiale signigficativo che si ritenga abbia un impatto sulle politiche estere, di sicurezza e di difesa comuni della UE, o in caso di incidente in una delle missioni ESDP dell’UE, l’Ufficiale di Servizio del SITCEN innesca una Procedura Operativa Standard (SOP-Standard Operating Procedure))di allerta. • Il personale militare UE e l’Unità di Polizia allo stesso modo hanno disposizioni di tenersi pronti 24 ore al giorno 7 giorni su 7con uno staff di reperibilità. In caso di incidente, che interessi il personale militare o di polizia, l’Ufficiale in servizio del SITCEN allerterà in primo luogo gli Ufficialimilitari odi polizia in servizio i quali decideranno, dopo essersi consultati con i superiori, sulle eventuali ulteriori misure da prendere. • Se appropriato, il SITCEN allerterà anche il MIC o un altro dei Sistemi di Allerta Rapida della Commissione. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 59 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Segretariato Generale del Consiglio dell’Unione Europea Centro congiunto europeo sulle situazioni (SITCEN, EU Joint Situation Centre ) (continua) Mantiene: Mantiene: collegamenti con i centri nazionali di crisi degli Stati membri. membri. Ha una banca dati di “contatti “contatti”” con chi prende decisioni chiave negli Stati membri e in altri centri di gestione di crisi collegamenti con i centri sulle situazioni in altre organizzazioni internazionali (UN DPKO, UNICEF, OCHA, OSCE, AU, NATO, etc.). Fornisce back-up e sostegno al Segretario Generale/Alto Generale/Alto Rappresentante UE, ai Rappresentanti Speciali UE e ad altri alti funzionari dell’UE così come alle operazioni - sia militari sia civili - di gestione delle crisi 3 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Il SITCEN ha sempre un analista superiore reperibile - Il Manager in Servizio ( Duty Manager-DM), la cui responsabilità è quella di fornire un sostegno analitico e, dove appropriato, supervisionare il lavoro dell’Ufficiale in servizio in una situazione ERP. Il DM è autorizzato anche ad agire per conto della gestione SITCEN in una situazione di emergenza fino al momento in cui potranno essere presenti. Ogni ESDP ha una struttura di sostegno a Bruxelles. Le diverse strutture di sostegno hanno ognuna il proprio Ufficiale UE reperibilel -il Primario Punto di Contatto( the Primary Point of Contact -PPOC). Ona volta allertati dall’Ufficiale in servizio del SITCEN, questi PPOC inizieranno le azioni necessarie, come appropriato. Una delle Unità del SITCEN è l’unità dei Servizi Consolari, la cui responsabilità è quella di collaborare con gli uffici di gestione crisi dei ministeri degli affari esteri dei rispettivi Stati Membri. In caso di un serio incidente che colpisca i cittadini europei, il capo di questa unità sarà allertato, ed assicurerà le ulteriori azioni appropriate in consultazione con la rete di cooperazione consolare. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 60 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Commissione Nel corso degli anni ha sviluppato la capacità operativa di assistere in risposta a una vasta gamma di emergenze tramite svariati sistemi di allerta rapido (RAS ). (RAS). Il 23 Dicembre 2005 ha adottato un sistema generale di allerta rapido chiamato ARGUS. ARGUS. Questo sistema ha due funzioni principali: principali: provvedere una piattaforma interna per lo scambio, scambio, in tempo reale, reale, di informazioni rilevanti tra i servizi della Commissione assicurare un coordinamento politico ad alto livello nel caso di una grave crisi multisettoriale I servizi della Commissione possono domandare al loro Commissario di chiedere al Presidente di attivare il processo di coordinamento. coordinamento. Il Presidente decide la distribuzione delle responsabilità politiche per la risposta della Commissione e la convocazione del Comitato di Coordinamento Crisi (CCC). (CCC). 4 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Sulla base della propria competenza e valutazione, il RAS può identificare una crisi maggiore multisettoriale o una minaccia imminente che richieda un coordinamento politico ad alto livello. Uno specifico processo di coordinamento viene lanciato per gestire una risposta coerente, rapida e coordinata della Commissione, basata sulle informazioni importanti, nel suo dominio di competenza e in collaborazione con le altre istituzioni. ARGUS utilizza una rete di comunicazione elettronica interna per permettere ai Direttorati generali e RAS di scambiarsi informazioni in tempo reale. Così i servizi della Commissione possono migliorare il loro coordinamento ed assicurare una risposta coerente ed efficiente. Tuttavia, la risposta alle crisi nei campi specifici rimane sotto la responsabilità dei RAS settoriali. Le allerte vengono solitamente lanciate dalle pertinenti autorità negli Stati Membri. Le autorità nazionali competenti contattano il RAS pertinente per notificare/informare/richiedere assistenza. Ogni RAS gestisce la crisi attraverso le proprie reti, procedure e competenza e rispettando il proprio mandato. Il CCC è una struttura operativa di gestione crisi che riunisce insieme rappresentanti di alto livello dei servizi di Commissione coinvolti nella risposta alla crisi. Valuterà e monitorerà lo sviluppo della situazione e identificherà problematiche e opzioni per per la decisione e l’azione. Le pertinenti autorità nazionali contattano l’ARGUS tramite lo specifico RAS settoriale. Il Consiglio può chiamare il numero di servizio +32-2-29.88.888. L’Ufficio di sicurezza della Commissione (DS) A Bruxelles è il punto di contatto operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 61 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Commissione (continua) 1) Commissione dell’Ufficio di Servizio 2) Direzione Generale dell’Ufficio Aiuti Umanitari della comunità Europea (DG ECHO) ECHO) 3) Centro Monitoraggio e Informazioni della Protezione Civile (MIC) (MIC) 5 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Decisione del Consiglio del 23 Ottobre 2001 Stabilire Stabilire un unmeccanismo meccanismocomunitario comunitarioper per facilitare facilitare una unarafforzata rafforzata cooperazione cooperazione negli negli interventi interventidi diassistenza assistenza di diProtezione ProtezioneCivile Civile 6 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 62 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Meccanismo di Protezione Civile UE Sviluppato per aiutare ad assicurare una migliore protezione della popolazione ma anche dell’ambiente e delle proprietà, proprietà, nel caso di grave emergenza; emergenza;incidenti naturali, naturali, tecnologici, tecnologici, radiologici o ambientali interni ed esterni alla Comunità, Comunità, incluso gli incidenti di inquinamento marino Entrato in vigore il 1° gennaio 2002 Graduale implementazione di tutti i componenti del meccanismo tramite l’istituzione di regole comuni tra Commissione e Stati membri 7 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Il nuovo meccanismo - struttura Nuove Tecnologie Facilitare Trasporti Lezioni Apprese Meccanismo Comunitario per facilitare una rafforzata cooperazione negli Interventi di Assistenza di Protezione Civile Database Eperti + Squadre Programma Formazione Emergenza Comunità & Sistema Informazioni Centro Monitoraggio & Informazioni Banca dati Risorse Sanitarie Interventi interni & esterni UE Entrato in vigore nel gennaio 2002 8 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 63 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Attivazione del Meccanismo 9 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Commissione (continua) 4) Meccanismo di Risposta alla Crisi 5) Meccanismo di Reazione Rapida [1] 6) Primo sistema di allarme sulle malattie contagiose (EWRS) [2] 7) Sistema di allarme rapido sul cibo e i mangimi (RASFF) 8) Sistema di sorveglianza sulle zoonosi (ADNS) 10 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact [1] Il DG Relex ha una stanza crisi (Unità A4 “Politica di Sicurezza”) che fornisce sostegno, servizi di monitoraggio e informazione sia durante una crisi che durante i periodi di regolari operazioni. [2] L’ EWRSè un sistema telematico che collega le autorità designate negli Stati Membri e nella Commissione. Il sistema permette un immediato scambio di punti di vista sulla valutazione del rischio e la gestione del rischio cruciali per una azione tempestiva per la salute pubblica. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 64 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Commissione (continua) 9) Rete fitosanitaria - organismi pericolosi per le piante (EUROPHYT) 10) Sistema di allerta rapido per prodotti non alimentari (RAPEX) 11) Sistema di allerta rapido nel caso di minacce biologiche e chimiche (BICHAT) [3] 12) Scambio urgente di informazioni radiologiche nella Comunità Europea (ECURIE) 13) Sistema di informazioni doganali (CIS) 11 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact [3] COM(2003)320, 2 Giugno 2003, Comunicazione dalla Commissione, del 2 giugno 2003, al Consiglio e al Parlamento Europeo sulla cooperazione nell’Unione Europea sull’essere preparati e sulla risposta agli attacchi di agenti chimici e biologici (sicurezza sanitaria) LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Altri attori di livello UE 1) Uffici di collegamento 2) Eurojust 3) Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) 4) Schema Europeo di Sorveglianza sull’Influenza (EISS) (EISS) 5) Europol 12 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 65 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Organizzazioni Internazionali 1) Eurocontrol 2) Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (IAEA) (IAEA) 3) Interpol – Centro di Comando e Coordinazione 4) NATO – Centro Euro-Atlantico di Risposta ai Disastri (EADRCC) 5) Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) 6) Nazioni Unite - Ufficio per il coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) 7) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) 13 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Manuale UE Lista dei Documenti di Riferimento The Hague Programme: Strengthening Freedom, Security and Justice in the European Union (2005/C 53/01) EU emergency and crisis co-ordination arrangements 15106/05, Limite, Limite, CAB 48, JAI 469, PROCIV 194 Reinforcing the EU's emergency and crisis response capacities Point 2.4 Management of Crisis within the European Union with cross-border effects 5228/06, Limite, CAB 1, PESC 21, JAI 12, PROCIV 2 Interim EU emergency and crisis coordination arrangements in Brussels 8380/06, Limite, Limite, CAB14, JAI 176, PROCIV 64 14 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 66 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 7: “Principali attori nella struttura europea allertati in caso di crisi sociale nell’UE ” Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni - Commissione 1) Commissione dell’Ufficio di Servizio Attività: Ufficio in servizio 24 ore al giorno 7 giorni su 7 usato per attivare molti altri RAS (= Sistemi di Allarme Rapidi) e Sale CrisiGestione delle crisi (in collegamento con i RAS, Sistemi di allarme rapidi) Base legale: Decisione della Commissione 2001/844 del 29 Novembre 2001 emendante le sue procedure interne – disposizioni della Commissione sulla sicurezza 2) Direzione Generale dell’Ufficio Aiuti Umanitari della Comunità Europea (DG ECHO) Scopo: Fornire una non discriminatoria e apolitica assistenza di emergenza umanitaria di To provide non-discriminatory, apolitical humanitarian emergency assistance in Paesi terzi, direttamente ai beneficiari, mediante parnter, secondo un accertamento continuo dei bisogni e in pieno coordinamento con altri donatori / attori nel campo umanitario. Partecipanti: Lavora con organizzazioni non governative, agenzie specializzate delle Nazioni Unite e organizzazioni internazionali quali il Comitato Internazionale della Croce Rossa o la Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Partner ECHO Base legale: Regolamento del Consiglio (EC) N. 1257/96 del 20 Giugno 1996 riguardante gli aiuti umanitari 3) Centro Monitoraggio e Informazioni della Protezione Civile (MIC) Scopi: Facilitare e sostenere l’assistenza della Protezione civile deglii Stati membri ai Paesi afflitti da disastri e che richiedono assistenza Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 67 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Assicurare che tutti i Paesi partecipanti siano informati dei bisogni sul posto e sostengano la mobilitazione e il coordinamento delle squadre degli Stati membri per assistere il Paese colpito da disastro Mobilitare e inviare in poche ore piccole squadre di esperti per valutare i bisogni specifici sul posto, coordinare le operazioni di assistenza e collegarsi con le autorità competenti e, ove necessario, con le organizzazioni internazionali Offrire supporto tecnico, incluso per esempio immagini via satellite e altri strumenti di previsione meteorologica Essere centro di informazione, raccogliendo per tutta la durata dell’emergenza informazioni convalidate e fornendo regolari aggiornamenti a tutti i Paesi partecipanti. Partecipanti: 25 Paesi membri dell’UE, Bulgaria, Romania, Liechtenstein, Norvegia e Islanda10 Base legale: Decisione del Consiglio 2001/792/EC del 23 Ottobre 2001, che crea un meccanismo comunitario per facilitare una rafforzata cooperazione negli interventi di assistenza di protezione civile 4) Meccanismo di Risposta alla Crisi Attività: Fornire agli altri servizi della Commissione un sostegno scientifico e tecnico e l’accesso alle reti di esperienze e capacità esterne Aree di potenziale reazione: pericoli chimico-biologici:, ambientali-naturalitecnologici; pericoli creati dall’uomo e campo nucleare. 5) Meccanismo di Reazione Rapida Scopo: Rispondere urgentemente ai bisogni dei Paesi che affrontano o stanno per affrontare una crisi Base legale: Regolamento del Consiglio n. 381/2001 del 26 Febbraio February 2001, che ha creato un meccanismo di reazione rapida 6) Primo sistema di allarme sulle malattie contagiose (EWRS) Scopo: Allertare le autorità sanitarie pubbliche negli Stati membri e la Commissione sulle insorgenze a dimensioni sovranazionali. 10 N.d.t: La stesura del testo è precedente all’entrata della Romania e Bulgaria nell’UE. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 68 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Base legale: Decisione della Commissione 200/57/EC del 22 Dicembre 1999 sulle prime minacce e il sistema di risposta per la prevenzione e il controllo delle malattie contagiose (secondo pilastro della Rete sulle Malattie Contagiose che ha avuto inizio nel 1999) 7) Sistema di allarme rapido sul cibo e i mangimi (RASFF) Scopo: Fornire alle autorità di controllo uno strumento effettivo per lo scampio di informazioni sulle misure prese per assicurare la sicurezza degli alimenti. Participanti: Stati membri dell’UE, Paesi EEA-EFTA Base legale: Regolamento (EC) N° 178/2002 che abbozza i principi generali e i requisiti di legge sugli alimenti, vara l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e stabilisce le procedure in materia di sicurezza alimentare (O.J. N° L 31 del 1° Febbraio 2002). 8) Sistema di sorveglianza sulle zoonosi (ADNS) Scopo: Registrare e documentare su alcune zoonosi infettive Fornire informazioni dettagliate sull’insorgere di queste infezioni nei Paesi interessati Consentire un accesso immediato alle informazioni sull’inizio di epidemie animali. Assicurare che il commercio di animali vivi e di prodotti di origine animale non ne risenta immotivatamente Base legale: Direttiva del Consiglio 82/894 (come eemendata dalla Decisione della Commissione 2004/216/EC) sulla notifica di zoonosi all’interno della Comunità 9) Rete fitosanitaria - organismi pericolosi per le piante (EUROPHYT) Scopo: Scambiare informazioni ufficiali tra i Servizi fitosanitari degli Stati membri e la Commissione Partecipanti: I Servizi fitosanitari degli Stati membri e l’Organizzazione per la Protezione delle Piante in Europa e nel Mediterraneo (EPPO – solo come destinatario di alcune informazioni incluse nelle notifiche di intercettazione) Basi legali: Non ci sono basi legali Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 69 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 10) Sistema di Allarme Rapido per prodotti non alimentari (RAPEX) Scopo: Fornire un rapido scambio di informazioni fra gli Stati membri e la Commissione concernenti le misure e le azioni intraprese dalle autorita e/o dai produttori/distributori in relazione ai prodotti al consumo i caso di rischi seri per la salute e la sicurezza dei consumatori. Base legale: Direttiva 2001/95/CE sulal sicurezza generale dei prodotti (GPSD) (2001/95/EC) che redige le procedure in materia di sicurezza dei prodotti 11) Sistema di Allarme Rapido in caso di minacce biologiche e chimiche (BICHAT) Scopo: Stabilire un meccanismo per lo scambio di informazioni, la consultazione e il coordinamento per la gestione delle tematiche inerenti alla salute relative agli attacchi Creare una capacità in tutta Europa per una tempestiva individuazione e identificazione di agenti biologici e chimici che possono essere usati in attacchi e per una rapida e affidabile determinazione e diagnosi dei casi rilevanti Creare una scorta di medicine e una banca dati di servizi sanitari e una struttura di reperibilità per produrre medicine e fornire specialisti sanitari disponibili in caso di attacchi sospetti o in evoluzione. Compilare delle regole e disseminare delle linee guida su come affrontare gli attacchi dal punto di vista sanitario, coordinare la risposta dell’UE e legami con Paesi terzi e organizzazioni internazionali Participanti: Stati membri dell’UE, EEA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia), Bulgaria, Romania 11 Retroscena legislativo: Articolo 4 della Decisione n. 2119/98/ EC del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 settembre 1998 che vara una rete per la sorveglianza e il controllo epidemiologico delle malattie contagiose nella Comunità Articolo 2 della Decisione del Consiglio del 23 Ottobre 2001 che stabilisce un meccanismo comunitario per facilitare una rafforzata cooperazione negli interventi assistenziali di Protezione civile Annesso 1 della Decisione della Commissione del 22 dicembre 1999 sul Primo sistema di allarme e di risposta sulle malattie contagiose, secondo la Decisione n. 2119/98/EC del Parlamento Europeo 11 Vedi nota 1 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 70 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 12) Scambio urgente di informazioni radiologiche nella Comunità Europea (ECURIE) Scopo: Fornire una piattaforma di scambio di informazioni agli Stati partecipanti, al fine di informare sullo stato corrente e prevedibile dell’incidente, condizioni meteorologiche, contromisure a livello nazionale intraprese, ecc. Participanti: Stati membri dell’UE, Svizzera, Bulgaria, Romania12 Base legale: Decisione del Consiglio 87/600/Euratom sugli accordi Comunitari per una prima (rapida?) notifica e scambio di informazioni nel caso di emergenzia radiologica o nucleare. 13) Sistema di informazioni doganali (CIS) Scopo: Gestire diversi strumenti informatici per aiutare tutti i flussi di informazioni e meccanismi di controllo necesari all’amministrazione uniforme dell’Unione Doganale. Base legale: Decisione n. 253/2003/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio che adotta il programma Dogane 2007 (operazione, manutenzione, sviluppo e miglioramento dei sistemi di scambio elettronico di informazioni fra amministrazioni nazionali) 12 vedi nota 1 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 71 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 7: “Principali attori nella struttura europea allertati in caso di crisi sociale nell’UE” Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Organizzazioni internazionali 1) Eurocontrol Attività: EUROCONTROL sviluppa, coordina e pianifica l’implementazione – a breve, medio e lungo termine – delle strategie del traffico aereo pan-europeo e i loro piani di azione associati in uno sforzo collettivo che coinvolge autorità nazionali, fornitori di servizi di navigazione aerea, gli utenti di spazio aereo civile e militare, aeroporti, industria, organizzazioni professionali e competenti istituzioni europee. Le attività cardine di EUROCONTROL coprono l’intero arco delle operazioni di servizio “gate-to-gate” della navigazione aerea, dalla gestione strategica e tattica dei flussi alla formazione dei controllori; dal controllo regionale dello spazio aereo allo sviluppo di tecnologie e procedure d’avanguardia e di comprovata sicurezza, nonché la raccolta delle tariffe di navigazione aerea. Scopo: EUROCONTROL è l’organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea. Quest’organizzazione civile e militare ha come primo obiettivo lo sviluppo di un sistema pan-europeo di gestione del traffico aereo (ATM) senza interruzione È l’organizzazione Europea per la sicurezza del traffico aereo. Stati membri: Albania, Armenia, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica di Serbia e Montenegro, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 72 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Base legale: La Convenzione EUROCONTROL del 1960, aggiornata nel 1997: Questa Convenzione aggiornata entrerà in pieno vigore al momento della sua ratifica da tutti gli Stati membri. 2) Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (IAEA) Attività: La IAEA lavora per usi sani, sicuri e pacifici della scienza e tecnologia nucleare. I suoi ruoli chiave contribuiscono alla pace e alla sicurezza internazionale, e agli Obiettivi Mondiali del Millennio per lo sviluppo sociale, economico e ambientale. Tre pilastri principali – o aree di lavoro – sono alla base di questa missione: 1. Promuovere le precauzioni e le verifiche 2. Promuovere la sicurezza e la sorveglianza 3. Promuovere la scienza e la tecnologia Scopo: La IAEA è il centro mondiale della cooperazione nel campo nucleare. Venne costituita come organizzazione mondiale “Atomi per la Pace” nel 1957, all’interno della famiglia delle Nazioni Unite. L’Agenzia lavora con i suoi Stati membri e con partner multipli in tutto il mondo per promuove delle sane, sicure e pacifiche tecnologie nucleari. Basi legali: Lo Statuto venne approvato il 23 ottobre 1956, ed è entrato in vigore il 29 luglio 1957. E’ stato emendato tre volte 3) Interpol – Centro di Comando e Coordinamento Attività: Il Centro di Comando e Coordinamento collega il Segretariato Generale dell’Interpol, gli Uffici nazionali centrali in tutti i 184 Paesi membri e gli uffici regionali. Le attività del Centro di Comando e Coordinamento operano su tre funzioni basilari: o determinare il livello prioritario di ogni messaggio ricevuto dal Segretariato Generale e rispondere alle richieste urgenti in tempo reale. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 73 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 o Coordinare lo scambio di “intelligence” e informazioni per operazioni importanti che coinvolgano diversi Paesi. o Assumere un ruolo di gestione delle crisi durante incidenti seri quali attacchi terroristici, e coordinare un’assistenza specializzata Scopo: Il lavoro del Centro di Comando e Coordinamento fa pieno uso di un numero di servizi offerti dall’Interpol, compresi: ricerche istantanee in banche dati di dati nominativi; emissione prioritaria di avvisi dell’Interpol; supporto investigativo per la ricerca e cattura dei latitanti; supporto e coordinamento degli sforzi per l’identificazione di vittime di disastri (DVI) Un'altra funzione cruciale del Centro di Comando e Coordinamento è il coordinamento del dispiegamento delle Squadre di Risposta Incidente (IRT) nei siti di grandi disastri o attacchi terroristici. In tempi recenti le IRT sono state inviate in Bangladesh e a Bali, in Indonesia, a seguito di attacchi terroristici. Ci sono vari altri servizi forniti dal Centro di Comando e Coordinamento, inclusa la pubblicazione degli “Avvisi Arancioni” (Orange Notices), che sono usate per avvertire la polizia, le istituzioni pubbliche e altre organizzazioni internazionali sulle minacce potenziali poste dalle armi nascoste, pacchi bomba e altri oggetti o materiali pericolosi Partecipanti: 184 Paesi membri in tutto il mondo Basi legali: ICPO – Costituzione e Regolamenti generali dell’Interpol 4) NATO – Centro Euro-Atlantico di Risposta ai Disastri (EADRCC) Attività: Il Centro di Coordinamento Euro-Atlantico di Risposta ai Disastri (EADRCC), nel caso di disastro naturale o tecnologico all’interno dell’area geografica EAPC (=Consiglio del Partenariato Euro-Atlantico): o Informerà il Segretario Generale della NATO e tramite lui l’EAPC così come il Comitato Civile per la Pianificazione delle Emergenze sui disastri nei Paesi EAPC, e richiederà l’assistenza internazionale; o coordinerà la risposta ai disastri all’interno dell’area EAPC su richiesta del Paese colpito; o promuoverà la partecipazione dei Paesi EAPC nella Unità EADRU (Euro-Atlantic Disaster Response Unit - Unità Euro-Atlantica di Risposta ai Disastri) Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 74 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 o agirà per le nazioni EAPC come strumento per la condivisione delle informazioni sull’assistenza ai disastri Tutti questi compiti sono condotti in stretta cooperazione con l’OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs = Ufficio per il coordinamento degli Affari umanitari) delle Nazioni Unite Scopo: Punto focale per coordinare gli sforzi di soccorso ai disastri nei 46 Paesi EAPC nel caso di disastri naturali o tecnologici all’interno dell’area geografica EAPC Membri: Albania, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan, Ucraina, Ungheria, Uzbekistan Base giuridica: L’istituzione dell’EADRCC venne ratificata dai Ministri EAPC il 29 maggio 1998 e fu inaugurata il 3 giugno 1998 4) Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) Attività: A termini della convenzione, l’OPCW intraprende molte attività in tutto il mondo, compresi: o Lavorare per convincere quei Paesi che non l’hanno ancora fatto a sottoscrivere la Convenzione; o Controllare e confermare la distruzione delle armi chimiche esistenti; o Monitorare alcune attività dell’industria chimica per ridurre il rischio che alcuni prodotti chimici commerciali vengano utilizzati per produrre armi; o Fornire assistenza e protezione ai Paesi membri se sono stati attaccati o minacciati di attacco con armi chimiche, anche da terroristi; e o Promuovere la cooperazione internazionale per l’uso pacifico della chimica. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 75 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Scopo: L’OPCW gioca un importante ruolo nel limitare i metodi di guerra evitando l’uso di una delle più orribili armi e lavorando al fine di eliminare completamente un’intera categoria di armi di distruzione di massa L’OPCW è un’organizzazione internazionale indipendente, che lavora nell’interesse dei Paesi membri. L’OPCW coopera con le Nazioni Unite. Partecipanti: Stato della partecipazione alla Convenzione sulle Armi Chimiche alla data del 25 marzo 2006: 178 Stati. Base giuridica: Stabilita nel 1997 dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione sulle Armi Chimiche 6) Nazioni Unite- Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) Attività: Il coordinamento umanitario è basato sulla convinzione che un approccio coerente a una risposta alle emergenze renderà massimi i suoi benefici e minimizzerà le insidie. In breve che l’intero vale più della somma delle sue parti. Tramite le strutture approvate e le politiche messe in atto dal Comitato Permanente interforze, l’OCHA conduce il suo ruolo di coordinamento tramite: o Lo sviluppo di strategie comuni o La valutazione delle situazioni e dei bisogni o La convocazione di forum di coordinamento o Mobilitando le risorse o Affrontando problemi comuni o Amministrando il coordinamento di strumenti e meccanismi Uffici Nazionali dell’OCHA: Angola, Burundi, Chad, Colombia, Eritrea, Etiopia, Federazione Russa, Guinea, Haiti, Indonesia, Iran, Liberia, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Serbia e Montenegro, Sierra Leone, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Tagikistan, Territori palestinesi occupati, Uganda, Zimbabwe. Base legale: Risoluzione 46/182 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 76 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 7) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) Scopo: Obiettivo del WHO, come stabilito nella sua Costituzione, è il raggiungimento da parte di tutti i popoli del livello di salute più elevato possibile. La salute è definita, nella Costituzione del WHO, come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non come mera assenza di malattia o infermità. Stati membri: Il WHO ha 192 Stati membri, inclusi tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite ad eccezione del Liechtenstein, e 2 Stati non membri dell’ONU, Niue e le Isole Cook. I territori che non sono membri dell’ONU possono unirsi come Membri associati (con piena informazione ma con limiti sulla partecipazione e i diritti di voto)se approvati da un voto dell’Assemblea. Portorico e Tokelau sono Membri associati. A queste entità può essere conferito anche lo status di osservatori – gli esempi includono l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e il Vaticano. Taiwan sta conducendo una campagna per lo status di osservatore, con l’opposizione della Cina che è già membro del WHO e considera Taiwan parte integrante della Cina stessa. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 77 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 7: “Principali attori nella struttura europea allertati in caso di crisi sociale nell’UE” Panoramica delle reti e degli strumenti UE e altre organizzazioni Altri attori a livello europeo 1) Uffici di collegamento Contatto: Attraverso il Centro Situazionale Congiunto (SitCen) del Segretariato del Consiglio Attività: Rete di cooperazione tra i Ministeri dell’Interno degli Stati membri nel campo della sicurezza interna 2) Eurojust Attività: Eurojust stimola e migliora il coordinamento delle indagini e dell’azione penale fra le autorità competenti negli Stati membri. Eurojust migliora la cooperazione fra le autorità competenti degli Stati membri, in particolare facilitando l’attuazione della mutua assistenza legale internazionale e l’attuazione delle richieste di estradizione. Eurojust sostiene le autorità competenti degli Stati membri al fine di rendere le loro indagini e azioni penali più effettive quando so occupano di crimini transfrontalieri. Scopo: Eurojust è un nuovo organismo europeo fondato nel 2002 per migliorare l’efficacia delle autorità competenti all’interno degli Stati membri quando stanno conducendo indagini o azioni penali contro grandi crimini transfrontalieri e organizzati. Eurojust è la prima rete permanente di autorità giudiziarie ad essere fondata al mondo. Eurojust ospita riunioni, con servizi d’interpretariato, tra investigatori e procuratori da diversi Stati che affrontano singoli casi a livello strategico e tipi specifici di criminalità. Eurojust ricopre un ruolo unico come nuovo corpo permanente nell’area legale europea. La sua missione è di migliorare lo sviluppo della cooperazione in tutta Europa sui casi di giustizia criminale. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 78 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Partecipanti: Il Collegio di Eurojust è ora comporto da 25 membri nazionali, ciascuno nominato da ogni Stato EU membro. Base legale: Decisione del Consiglio del 28 febbraio 2002 che fonda l’Eurojust con lo scopo di rafforzare la lotta contro il crimini più gravi (2002/187/JHA) 3) Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) Attività: Il Centro sviluppa la sorveglianza epidemiologica a livello europeo. In questo lavoro, il Centro potrebbe usare sia il proprio staff sia lo staff di reti dedicate alla sorveglianza sia, in alcuni casi, subappaltare alcuni compiti a un centro nazionale di eccellenza. Il Centro potrebbe anche identificare e mantenere reti di laboratori di riferimento e migliorare gli schemi di sicurezza di qualità dei laboratori microbiologici. Scopo: Per essere efficace, il primo sistema di allerta e risposta (EWRS) richiede una disponibilità 24 ore su 24 di specialisti in malattie contagiose. Mentre la responsabilità dell’azione resterà agli Stati membri e alla Commissione, l’operatività tecnica del EWRS sarà portata avanti dal Centro e dalle sue reti. Partecipanti: Tutti i 25 Paesi membri dell’EU, Islanda, Liechtenstein, Norvegia Base Legale: Direttiva (EC) n. 851/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 che fonda un Centro europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie 4) Schema Europeo di Sorveglianza sull’Influenza (EISS) Attività: L’EISS aiuta a ridurre il carico di malattie associate all’influenza in Europa raccogliendo e scambiando tempestive informazioni sull’attività dell’influenza, contribuendo alla determinazione annuale del contenuto del vaccino antinfluenzale, fornendo informazioni utili sull’influenza al personale sanitario e al pubblico e contribuendo alle attività preparatorio alla pandemia influenzale in Europa. Scopo dell’EISS è contribuire alla riduzione della morbosità e della mortalità dell’influenza in Europa. Scopo: raccogliere e scambiare informazioni tempestive sull’attività dell’influenza in Europa; aggregare, interpretare e rendere pubblicamente disponibili i dati clinici e virologici riguardanti l’attività dell’influenza in Europa; rafforzare, e armonizzare quando necessario, i metodi epidemiologici e virologici, basati soprattutto sul modello della sorveglianza integrata, per valutare l’attività dell’influenza in Europa; Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 79 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 contribuire alla determinazione annuale del contenuto del vaccino antinfluenzale ; monitorare le politiche di prevenzione e controllo dell’influenza in Europa, incluso l’utilizzo del vaccino antinfluenzale; contribuire alla pianificazione e alla risposta dell’Europa all’influenza pandemica tramite la sorveglianza, le indagini e la resa di informazioni; promuovere la ricerca a sostegno degli obiettivi sopra riportati; fondare e rendere operativa in Europa una Rete Comunitaria di laboratori di riferimento nazionale per l’influenza umana. Partecipanti: Tutti i 25 Stati membri dell’Unione Europea, Norvegia, Romania e Svizzera 5) Europol Attività: L’Europol è l’Organizzazione di Polizia Europea il cui scopo è migliorare l’efficacia e la cooperazione delle autorità competenti negli Stati membri nella prevenzione e il contrasto al terrorismo, al traffico illegale di droga e altre gravi forme di crimine organizzato internazionale. Partecipanti: I Membri dell’UE Base legale: Convenzione Europol Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 80 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 8 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U8 - Lezione: unità nazionali con le legislazioni e regolamenti nazionali di base Orario 14.45 Durata 60' N° Attività 1 Il formatore utilizza le relative presentazioni nazionali e descrive la legislazione nazionale che sia attinente all'argomento delle crisi sociali. 2 Descrivere i regolamenti nazionali 3 Domande e risposte Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Durata Compiti formatore Corsisti x x Diapositive (Unità8_CZ, Unità8_BG, Unità8_IT, Unità8_PT) Diapositive x 81 Supporti Note Il formatore potrebbe usare le presentazioni nazionali degli altri paesi per una comparazione. 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 8: unità nazionale STRUTTURA DELLA GESTIONE DI CRISI NAZIONALE Sistema nazionale di gestione crisi Bulgaria 1 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 “ DEVE ESSERE RICORDATO CHE NULLA E’ E’ PIU’ PIU’ DIFFICILE DA PIANIFICARE, PIU’ PIU’ DUBBIO A SUCCEDERE O PIU’ PIU’ PERICOLOSO DA GESTIRE CHE LA CREAZIONE DI UN NUOVO SISTEMA. PER COLUI CHE LO PROPONE, CIO’ CIO’ PRODUCE L’INIMICIZIA DI COLORO I QUALI TRAGGONO PROFITTO NEL PRESERVARE L’ L’ANTICO E SOLO DEI TIEPIDI SOSTENITORI IN COLORO CHE SAREBBERO AVVANTAGGIATI DAL NUOVO” NUOVO” Machiavelli (15 (1515) NICCOLO MACCHIAVELLI 2 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 82 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 MATERIA DI LEGGE DELLA GESTIONE DELLA CRISI DETERMINARE RUOLI E RESPONSABILITA’ RESPONSABILITA’ DI ISTITUZIONI GOVERNATIVE A LIVELLO NAZIONALE, REGIONALE E LOCALE 3 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LA CRISI E’: QUALUNQUE CAMBIAMENTO NEL MODO DI VITA PERMANENTE DI TERRITORI, SITI, SETTORI ECONOMICI E VITA SOCIALE O AMBIENTE, CAUSATO DA ATTIVITA’ ATTIVITA’ UMANA O DA FENOMENI NATURALI, A CAUSA DEL QUALE LE CONDIZIONI DI ESISTENZA E REALIZZAZIONE DI ATTIVITA’ ATTIVITA’ NELL’ NELL’AMBIENTE STESSO SIANO CONSIDEREVOLMENTE DANNEGGIATE 4 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 83 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 IL DISASTRO E’: UN EVENTO O UNA SERIE DI EVENTI, CAUSATI DA FENOMENI NATURALI, AVVENIMENTI,INCIDENTI E ALTRE EMERGENZE CHE COLPISCONO E MINACCIANO LA VITA O LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE, LA PROPRIETA’ PROPRIETA’ E L’AMBIENTE IN PORTATA TALE DA RICHIEDERE L’APPLICAZIONE DI MISURE IMMEDIATE O IL COINVOLGIMENTO DI FORZE SPECIALI E L’ L’UTILIZZO DI SPECIALI RISORSE 5 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 GESTIONE DELLA CRISI SERIE DI AZIONI, CONDOTTE DA ISTITUZIONI COMPETENTI, CHE HANNO LO SCOPO DI PREVENIRE IL VERIFICARSI E LO SVILUPPO DI SITUAZIONI DI CRISI E LORO GESTIONE 6 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 84 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI IL SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI (NCMS-National Crisis Management system) VIENE SVILUPPATO PER GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI IL SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI STABILISCE AZIONI PER PREVENIRE E GESTIRE LE CRISI NEL TERRITORIO DEL PAESE, E OLTRE I SUOI CONFINI, LADDOVE DEBBA ADEMPIERE AD OBBLIGHI CHE SONO MATERIA DI LEGGE INTERNAZIONALE E DI CUI LA BULGARIA SIA PARTE 7 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI IL SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI SI SVILUPPA SIA A LIVELLO CENTRALE CHE LOCALE IL SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI INCLUDE: ORGANI DI GESTIONE; CENTRI DI GESTIONE; SISTEMA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE; FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI. 8 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 85 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI IL NCMS FORNISCE: VALUTAZIONE E ANALISI DEL RISCHIO; PRONTEZZA E SUPPORTO A REAGIRE IN SITUAZIONI DI CRISI; SCAMBIO DI INFORMAZIONI; USO EFFICACE DI RISORSE DISPONIBILI; COORDINAMENTO DI ATTIVITA’ ATTIVITA’ DI FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI 9 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 SISTEMA NAZIONALE GESTIONE CRISI ASSEMBLEA NAZIONALE COMMISSIONI: • POLITICA ESTERA E DIFESA ; • SICUREZZA INTERNA E ORDINE CIVILE • DISASTRI, EMERGENZE, CATASTROFI CONSIGLIO DEI MINISTRI PRESIDENTE CONSIGLIO DI SICUREZZA CONSIGLIO CONSULTIVO COMMISSIONE SULLA RICOSTRUZIONE E IL SOSTEGNO DI SICUREZZA NAZIONALE N N C R S STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI E W S CENTRO NAZIONALE DI GESTIONE CRISI N EU C M S A S ?????????? CMC ???????? C I REGIONALE ?????????? E ?? ????? S ORGANIZZAZIO NI NON GOVERNATIVE MI MOD FORZE ARMATE Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA LOCALE MINISTERI SERVIZI SPECIALI PROTEZIONE CIVILE 86 E AGENZIE DI STATO CENTRO NAZIONALE DI COORDINAMENTO SANITARIO 10 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE LA GESTIONE DI CRISI E’ E’APPLICATA DA : ORGANISMI CENTRALI DI GOVERNO; ORGANISMI REGIONALI DI GOVERNO; ORGANISMI DI CUI ALL’ ALL’ ART. 19, ART. 4 DELLA LEGGE SULL’ SULL’AMMINISTRAZIONE QUANDO ESERCITA I SUOI POTERI, IL CONSIGLIO DEI MINISTRI E’ E’ ASSISTITO DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA 11 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI: SVILUPPA LA POLITICA NAZIONALE E GESTISCE L’ATTUAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA’ ATTIVITA’ DI GESTIONE CRISI; SVILUPPA E GESTISCE IL SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI; PRENDE DECISIONI PER LA PARTECIPAZIONE NONMILITARE NELLA GESTIONE DELLA CRISI E FORNISCE AIUTI UMANITARI AGLI ALTRI PAESI; PERMETTE AIUTO INTERNAZIONALE NON-MILITARE IN STATO DI CRISI SUL TERRITORIO DEL PAESE; 12 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 87 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI: DICHIARA LO STATO DI CRISI SUL TERRITORIO DELL’ DELL’INTERO PAESE O PARTI DI ESSO E DETERMINA LE NECESSARIE RESTRIZIONI E MISURE; PRENDE DECISIONI RIGUARDO ALLA MOBILITAZIONE DELLE RISORSE CIVILI; PRENDE DECISIONI PER L’ L’EVACUAZIONE DI PERSONE E ANIMALI, COME ANCHE PER LO SPOSTAMENTO DI VALORI MATERIALI E CULTURALI AL DI FUORI DELLE REGIONI IN PERICOLO; CONVALIDA IL PIANO NAZIONALE PER LA GESTIONE DELLA CRISI, APPROVA UN PROGRAMMA NAZIONALE E UN PIANO NAZIONALE ANNUALE PER LA PROTEZIONE DI INFRASTRUTTURE VITALI; 13 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI: DETERMINA IL TIPO, LE CONDIZIONI, E L’ L’ORDINE DI CREAZIONE, USO E RECUPERO DELLE RISORSE DI GESTIONE CRISI DETERMINA LE PERSONE GIURIDICHE E I PROPRIETARI UNICI A CUI, IN CONFORMITA’ CONFORMITA’ CON LE PROPRIE ATTIVITA’ ATTIVITA’, VENGONO ASSEGNATI COMPITI E FUNZIONI DELLA PIANIFICAZIONE E GESTIONE CRISI; ASSEGNA LO SVILUPPO DI METODOLOGIE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO; 14 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 88 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI: : ORGANIZZA LO SVILUPPO E L’ L’UTILIZZO DEL SISTEMA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DI GESTIONE CRISI; ORGANIZZA LO SVILUPPO DI UN SISTEMA NAZIONALE DI PRIMO AVVERTIMENTO E UN SISTEMA NAZIONALE DI ALLERTA 15 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE IL CONSIGLIO DI SICUREZZA: ANALIZZA I RISCHI DI EVENTO DI CRISI E PROPONE MISURE PREVENTIVE; PROPONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI DICHIARARE STATO DI CRISI; PROPONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI LA PARTECIPAZIONE IN OPERAZIONI DI GESTIONE CRISI; PREPARA IL REPORT ANNUALE DI PRONTEZZA DEL PAESE NELLA GESTIONE DELLA CRISI. 16 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 89 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI: IN CASO DI CRISI, IL CONSIGLIO DEI MINISTRI STABILISCE UNO STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI LO STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI INCLUDE MINISTRI, VICE MINISTRI E CAPI DI AGENZIE DI STATO LO STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI : CONDUCE ANALISI SULLA SITUAZIONE, SULLA PRONTEZZA DELLE FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI COME ANCHE SULLE MISURE PRESE PER SUPERARE LA CRISI; 17 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI: ORGANIZZA E COORDINA LE ATTIVITA’ ATTIVITA’ DEI MINISTRI, GOVERNATORI,SINDACI, IN RELAZIONE ALLA GESTIONE DELLA CRISI; CONTROLLA L’ L’ESECUZIONE DEI COMPITI E L’ L’APPLICAZIONE DI MISURE PREVENTIVE O DI GESTIONE CRISI; PROPONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI LA MOBILITAZIONE DI RISORSE CIVILI, L’ L’EVACUAZIONE DI PERSONE E ANIMALI DALLE REGIONI IN PERICOLO COME ANCHE L’ L’EVACUAZIONE DI BENI MATERIALI E CULTURALI; PROPONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI PRENDERE DECISIONI SULL’ SULL’UTILIZZO DELLE RISORSE DI CRISI. 18 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 90 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE MINISTRI E CAPI DI AGENZIE DI STATO: I MINISTRI E GLI ORGANISMI DI CUI ALL’ ALL’ ART. 19, PARA. 4 DELLA LEGGE DELL’ DELL’AMMINISTRAZIONE: CONDUCONO ATTIVITA’ ATTIVITA’ DI GESTIONE CRISI IN BASE ALLE PROPRIE FUNZIONI GIURIDICHE E COMPETENZE; ORGANIZZAZNO LO SVILUPPO E L’ L’APPROVAZIONE DI PIANI DI GESTIONE CRISI; ORGANIZZANO LO SVILUPPO E L’ L’APPROVAZIONE DI PROGRAMMI PER LA PROTEZIONE DI INFRASTRUTTURE CRUCIALI; 19 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE MINISTRI E CAPI DI AGENZIE DI STATO: SVILUPPANO E MANTENGONO: I SISTEMI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DEI DIPARTIMENTI; REGISTRI DI OGGETTI E SISTEMI DI INFRASTRUTTURE CRUCIALI DEI DIPARTIMENTI; ORGANIZZANO L’ L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PER AZIONI DI GESTIONE CRISI IN STRUTTURE SUBORDINATE; PIANIFICANO E STANZIANO I BUDGETS PER LE ATTIVITA’ ATTIVITA’ DI GESTIONE CRISI; ORGANIZZANO LO SVILUPPO DI METODOLOGIE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO. 20 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 91 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE MINISTRI E CAPI DI AGENZIE DI STATO: ISTITUISCONO FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI; PREPARANO FORZE E RISORSE PER LA PARTECIPAZIONE ALLE OPERAZIONI DI GESTIONE CRISI DEI SISTEMI ALLEATI DI GESTIONE CRISI. I MINISTRI E I CAPI DELLE AGENZIE DI STATO SONO ASSISTITI DAI CONSIGLI DI SICUREZZA E GESTIONE CRISI DEI DIPARTIMENTI. 21 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE GOVERNATORI REGIONALI : ORGANIZZANO E GESTISCONO LA PROTEZIONE DAI DISASTRI; ORGANIZZANO LO SVILUPPO E L’ L’APPROVAZIONE DI PIANI REGIONALI PER LA PROTEZIONE DAI DISASTRI; APPROVANO I PIANI REGIONALI PER LA GESTIONE DELLE CONSEGUENZE; ORGANIZZANO L’ L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE DELLA PROTEZIONE DAI DISASTRI NELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI; ORGANIZZANO E CONTROLLANO L’ L’APPLICAZONE DI MISURE PREVENTIVE DI GESTIONE CRISI; FORNISCONO INFORMAZIONI PER IL PIANO NAZIONALE PER LA PROTEZIONE DAI DISASTRI; ORGANIZZANO LA DICHIARAZIONE DI DISASTRI E EMERGENZE; PRESENTANO UN REPORT ANNUALE SULLE ATTIVITA’ ATTIVITA’ RELATIVE ALLA PROTEZIONE IN SITUAZIONI DI EMERGENZA E DISASTRI NATURALI. 22 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 92 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE GOVERNATORI REGIONALI : IN CASO DI EMERGENZA O DISASTRO : ATTUANO IL PIANO REGIONALE PER LA PROTEZIONE CONTRO I DISASTRI; DICHIARANO LO STATO DI EMERGENZA SUL TERRITORIO DELLA REGIONE O PARTI DI ESSA; SCAMBIANO INFORMAZIONI CON IL CENTRO/STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI; ORGANIZZANO, COORDINANO E CONTROLLANO ASSISTENZA E RECUPERO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA; COORDINANO LE OPERAZIONI DI RICERCA E SALVATAGGIO E I LAVORI DI RECUPERO NELL’ NELL’EMERGENZA SUL TERRITORIO DELLA REGIONE; 23 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE CENTRI DI GESTIONE CRISI: IL CENTRO NAZIONALE DI GESTIONE CRISI VIENE CREATO ALL’ ALL’INTERNO DELL’ DELL’AMMINISTRAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IN SITUAZIONI DI CRISI, IL CENTRO NAZIONALE DI GESTIONE CRISI E’ E’ ASSISTITO DAL GRUPPO ESPERTO INTERDIPARTIMENTALE IL CENTRO NAZIONALE DI GESTIONE CRISI: ASSISTE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LO STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI NEL GESTIRE E COORDINARE LE AZIONI DEGLI ORGANI DI GOVERNO CENTRALI E LOCALI; CONDUCE ANALISI E VALUTAZIONI DELLA SITUAZIONE, PROPONE L’ L’ATTUAZIONE DI MISURE PREVENTIVE E GUIDA LE OPERAZIONI DI GESTIONE CRISI; Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 93 24 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE CENTRI DI GESTIONE CRISI : INFORMA IL PRIMO MINISTRO SULLA SITUAZIONE DELLA CRISI, COORDINA LE AZIONI IMMEDIATE FINO AL MOMENTO DELLA CREAZIONE DELLO STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI; FORNISCE ALLE ISTITUZIONI INFORMAZIONI SULLA GESTIONE DELLA CRISI; INSIEME AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI ORGANIZZA LA COOPERAZIONE CON LA NATO, LA UE ED ALTRI SISTEMI DI GESTIONE CRISI; ORGANIZZA LO SVILUPPO DI UN PROGRAMMA NAZIONALE E UN PIANO NAZIONALE ANNUALE PER LA PROTEZIONE DI INFRASTRUTTURE VITALI; MANTIENE: UN REGISTRO CENTRALE DELLE FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI; 25 elements for managing European social crisis with transnational impact Basic UN REGISTRO CENTRALE DELLE INFRASTRUTTURE VITALI; LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE CENTRI DI GESTIONE CRISI : LO STAFF NAZIONALE DI GESTIONE CRISI: MANTIENE IL COMPITO OPERATIVO CONTINUATIVO; MANTIENE PRONTO ALL’ ALL’USO IL SISTEMA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE; FORNISCE LA SORVEGLIANZA, L’ L’ANALISI E LA VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE; SVILUPPA LA PREVISIONE DI GESTIONE CRISI; I CENTRI DI GESTIONE CRISI: CRISI: DANNO I SEGNALI DI ALLERTA DI UNO STATO DI CRISI; FORNISCONO SCAMBI DI INFORMAZIONI NEL PROCESSO DI GESTIONE CRISI; CREANO E MANTENGONO UN DATABASE DI GESTIONE CRISI; SVILUPPANO PIANI DI GESTIONE CRISI. Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 94 26 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ORGANISMI DI GESTIONE FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI: LE FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI SONO: STRUTTURE PRESSO LE AMMINISTRAZIONI GOVERNATIVE; COSTITUZIONI DI ENTITA’ ENTITA’ GIURIDICHE; GRUPPI DI CENTRI MEDICI DI PRIMO SOCCORSO ED ALTRI CENTRI MEDICI O OSPEDALI; FORMAZIONI VOLONTARIE SECONDO LA LEGGE DI PROTEZIONE DAI DISASTRI. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DETERMINA GLI ORGANI GOVERNATIVI CHE ISTITUISCONO LE FORZE DI REAZIONE ALLA CRISI. 27 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ALLARME DI CRISI ALLARME NEL SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI : IL SISTEMA NAZIONALE DI ALLARME E’ E’ UN SOTTOSISTEMA DEL SISTEMA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DI GESTIONE CRISI; RETE DI COMUNICAZIONE PER LE CHIAMATE DI EMERGENZA; MASS MEDIA . L’ORGANO GOVERNATIVO CHE CONDUCE LE LE ATTIVITA’ ATTIVITA’ DI GESTIONE CRISI INFORMA LA POPOLAZIONE 28 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 95 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 PIANIFICAZIONE DI GESTIONE CRISI GLI ORGANISMI DI GESTIONE CRISI SVILUPPANO: UN PIANO ANNUALE; PIANO DI GESTIONE CRISI IL PIANO DI GESTIONE CRISI INCLUDE: PREVISIONI DEI RISCHI; VALUTAZIONE FORZE DI POSSIBILI CONSEGUENZE DI CRISI; DI REAZIONE ALLA CRISI; GESTIONE ALLARMI CRISI E CONSEGUENTI MISURE DI GESTIONE; DI CRISI. 29 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 REAZIONE ALLA CRISI LE MISURE PREVENTIVE PER LA GESTIONE DELLA CRISI INCLUDONO: MONITORAGGIO, ANALISI E VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE E DEL RISCHIO, ALLERTE DI CRISI E PIANIFICAZIONE DI AZIONE DI GESTIONE CRISI. IN CASI DI AUMENTATI RISCHI O MINACCE DI CRISI, GLI ORGANISMI DI GESTIONE CRISI ANNUNCIANO LO STATO DI ALLERTA E RELATIVE MISURE E PRECAUZIONI. IN CASO DI ATTO TERRORISTICO O UTILIZZO DI ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA, VENGONO PIANIFICATE E APPLICATE SPECIALI MISURE DI GESTIONE CRISI. 30 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 96 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 REAZIONE ALLA CRISI LE MISURE SPECIALI DI GESTIONE CRISI INCLUDONO: UN MAGGIORE SCAMBIO DI INFORMAZIONI, L’INTERRUZIONE DI SPOSTAMENTO NON REGOLATO DI PERSONE E MATERIALI UN MAGGIORE CONTROLLO SULL’ SULL’USO DI ARMI IL CONTROLLO SUL TRASPORTO E L’ L’ACCESSO AD IMPIANTI NUCLEARI 31 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 SISTEMA NAZIONALE DI GESTIONE CRISI COL D-R ENG. MITKO STOYKOV [email protected] 32 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 97 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unit 8: Unità Nazionale Repubblica Ceca LEGISLAZIONE ED IMPOSTAZIONI DELLA REPUBBLICA CECA NEL RISPONDERE ALLE CRISI SOCIALI A LIVELLO DI FUNZIONARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Assoc. Prof. Dr. Dana Procházková, PhD., D.Sc. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 98 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 CONTESTO DI SICUREZZA. Scopo - territorio sicuro / organizzazione sicura, avendo il potenziale sviluppo sostenibile. Interessi pubblici di base protetti (beni) BEZPECÍ SICUREZZA+ A SVILUPPO UDRŽITELNÝ ROZVOJ SOSTENIBILE INFRASTRUKTURY A TECHNOLOGIE ŽIVOTNÍ PROSTREDÍ MAJETEK A VEREJNÉ BLAHO ŽIVOTY A ZDRAVÍ LIDÍ Gi interessi protetti dell’organizzazione sono: ambiente - tutti gli interessi di Vite umane e salute base protetti, - esecuzione di compiti per cui infrastrutture Proprietà e l’organizzazione è e welfare stata creata, tecnologie - prosperità (profitto), - Armonia legislativa SICUREZZA BEZPECNOST con il rispetto degli obblighi verso lo Stato Security (sicurezza) è uno stato di sistema nel quale vi è una probabilità “accettabile” che avvenga un danno agli interessi protetti (ossia: si è quasi sicuri che il danno non avverrà). A ciò appartiene anche una certa stabilità sicura del sistema nel tempo e nello spazio, ossia uno sviluppo sostenibile nel tempo e nello spazio). Safety (sicurezza) è un insieme di misure umane di attività per assicurare la sicurezza e lo sviluppo sostenibile del sistema e i suoi interessi protetti. Concetto: territorio e organizzazione = complesso recepito come sistema = soggetto gestito Ogni soggetto gestito è un sistema aperto, es. il suo stato è determinato non solo da processi e fenomeni all’interno ma anche da processi e fenomeni nelle sue vicinanze, es.nella società umana,ambiente, sistema planetario, galassia e altri grandi sistemi. Territorio sicuro – tutti gli interessi protetti di base sono in sicurezza e possono essere sviluppati in modo sostenibile. Organizzazione sicura – tutti gli interessi protetti di organizzazione sono in sicurezza e possono essere sviluppati in modo sostenibile. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 99 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Nella gestione è necessaro distinguere Disastri – Pericolo Rischio - Emergenza In relazione alle fonti di rischio In relazione agli interessi protetti Contesti: • Il sistema umano è un sistema dinamico aperto in cui ci sono processi, azioni, fenomeni ed eventi le cui fonti sono all’interno ed all’esterno del sistema. I loro risultati sono i disastri. L’accadimento di un disastro in un certo luogo e tempo dipende dalle proporzioni e dalla natura fisica di un disastro, come pure dal grado di vulnerabilità e dal numero degli interessi protetti in un dato luogo, con conseguenti perdite e danni agli interessi protetti, e quindi una conseguente emergenza. • DISASTRI EMERGENZE CONSEGUENZE cause Prevenzione, rinnovamento Risultati di processi V ýs ledk y proce su e all’interno probíhajícdella ích v Terra ne i all’esterno uvnitr pla nety Zeme Prontezza, Reazione Výsl edk y proce su Risultati di processi v lids kém tel e, nel corpo umano, v chová ní lidí a comportamento e processocietà u v li ds ké spolecnos ti V ýsl edky proces Risultati di u a processi cinnostíe attività i nstalova nýc h lidmi create dall’uomo DISASTRI POHROMY Intera kce Interazioni plane ty Zedella me aTerra e dell’ambiente životního prostre dí con le attività umane na c innosti lidí Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Nell’ambiente, società umana e in infrastrutture vitali 100 V nitrní zá vislos ti Interdipendenze v lidsk ém ystému naturali escreate prirozenénel nebo dall’uomo sistema l idmi vumano ytvorené 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Malattie umane, animali e di piante naturali Erosione del paesaggio e contaminazione dell’ambiente causate dalle attività umane DISASTRI Colpe del comportamento Fenomeni umano progettati Colpe della società umana Incidenti tecnologici e fallimenti di infrastrutture e tecnologie Interdipendenze naturali e create dall’uomo nel sistema umano Reazione della Terra e dell’ambiente alle attività umane Disastro condizioni impatti SISTEMA SISTEMA NEL DISASTRO Le conseguenze sono i risultati della resilienza, vulnerabilità, adattabilità e impatti del sistema NESSUNA AZIONE PICCOLO CAMBIAMENTO CAMBIAMENTI CON DANNI Concezione di possibilità del comportamento di sistema nel disastro. L’ago della bilancia che decide sulle conseguenze è la vulnerabilità del sistema (soggetto gestito). Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 101 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Evento straordinario infortunio EMERGENZA alluvione Condizioni di emergenza di elettricità, riscaldamento, gas,acqua, cibo etc Colpa esterna di sicurezza Colpa interna di sicurezza Epidemia e pandemia catastrofe debiti, indebitamenti e fenomeni simili calamità I principali problemi odierni dei soggetti gestiti, vale a dire di un dato sistema dei sistemi, sono osservabili in presenza di disastri che vanno oltre il prevedibile o di disastri male affrontati. Essi diventano causa di crisi sociali. životy, zdravísalute a bezpečí lidí vita umana, e sicurezza proprietà majetek benessere veřejné blaho Nadprojektová Disastro / Extrémní estremo pohroma životní prostředí ambiente PROBLEMI energetika energia interdipendenze acqua vodní hospodářství kanalizace fogne impatti Dopady diretto přímé doprava trasporti Comunicazione e aand telekomunikace IT IT infrastrutture secondario druhotné infrastruktura . Misure preparate připravená mitigazione zmdi írňující opatření Finanza+banche finance a banky nouzové služby Servizi d’emergenza základní Utilità dislužby base Oggi soffriamo per la criticità delle infrastrutture. veřejná správa amministrazione nucleare jaderné technologie tecnologie chemické chimica biotechnologie biotecnologia Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Esse esistono nel: - corpo umano, - società umana, - ambiente, - infrastruttura e li attraversano. 102 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 La buona gestione (e buon governo) del soggetto gestito DEVE essere basata su una pianificazione PROATTIVA, STRATEGICA E QUALIFICATA, che consideri la NATURA DI SISTEMA del soggetto, ES. DEVE interconnetere sistematicamente TUTTI I SETTORI DI VITALE IMPORTANZA all’interno e all’esterno del soggetto per assicurare la sua sicurezza e lo sviluppo sostenibile. Gestione di sicurezza e sviluppo sostenibile del soggetto gestito Gestione di emergenza (I ruoli speciali sono di pertinenza dei servizi di emergenza) Gestione delle crisi (sopravvivenza + continuità) La buona governance dei soggetti gestiti è data dalla gestione della sicurezza in forma di gestione di progetto e processo, nel quale il ruolo principale è svolto dalla “negoziazione” dei rischi Il sistema di gestione della sicurezza ed i suoi livelli Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 103 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 STRUMENTI con i quali gli esseri umani assicurano sicurezza e sviluppo sostenibile del sistema, in altre parole la conservazione e la protezione degli interessi protetti sono: • sistema interconnesso di gestione (strategico, tattico e operativo basato su dati qualificati, valutazioni professionali e metodi corretti di decision-making, • istruzione ed educazione dei cittadini, • scienza, ricerca e TSO (Organizzazione di supporto tecnico) / organizzazioni professionali che assicurano il sostegno professionale al settore pubblico e privato, • istruzione specifica e formazione dei lavoratori tecnici e di gestione, • standards, norme e regolamenti tecnici, medici, ecologici, sociali, cyber, etc., • ispezioni / controlli interni di gestione, • unità professionali per rispondere alle emergenze, • sistemi di risposta alle situazioni critiche, • pianificazione – sicurezza (es. uso del territorio), emergenza e crisi, • gestione specifica per rispondere alle situazioni critiche (nella Rep. Ceca si usa la dicitura “gestione della crisi”; nel resto del mondo si usa di più la gestione di risposta o la gestione del disastro con impatto catastrofico). La giurisdizione è la capacità e l’autorità di intraprendere azioni sulla base della conoscenza. capacità conoscenza autorità GIURISDIZIONE Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 104 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Informazioni rilevanti per la gestione della sicurezza 1. Relazione tra disastri e situazione di emergenza. 2. Considerare tutti i possibili disastri NOUZOVÁ SITUACE – cioè l’AVVICINARSI DI OGNI RISCHIO. EMERGENZA POHROMA DISASTRI • Corretta comprensione della sicurezza integrale – cioè considerare anche i rischi trasversali e incrociati. • Buon governo della sicurezza integrale nel soggetto gestito – cioè la gestione dei rischi trasversali e incrociati. NÁSLEDEK CONSEGUENZE PRÍCINA CAUSA lSvolgono un ruolo laR vulnerabilità locale, oli hrajemístnízranitelnost, i fallimenti del sistema selháníochranných systému, protetto, le responsabilità chybynella lidí pririsposta odezve, aj. umane ecc. odezva Risposta + + připravenost preparazione prevence Prevenzione ++obnova rinnovo Z . č . 1 /1 99 3 S b. Z. č. 7 6/ 20 02 S b . Z. č . 2 3/ 19 91 S b . Z . č . 1 14/ 19 92 S b . Z. č. 2/ 19 69 S b . Z . č . 2 74/ 2 001 S b. V yh l . č. 23 6/ 20 02 S b . Z. č. 1 28 /2 00 0 S b . Z. č. 129 / 200 0 S b . V yh l . č . 4 71/ 2 001 S b. V yh l . č . 4 70/ 20 01 S b. Z . č . 13 1/ 20 00 S b . Z .č . 2 58 /2 000 S b. V yh l . č . 2 12/ 20 02 S b. Z . č . 1 83/ 20 00 S b . N O RNORMALE M Á LN Í S IT U A C E Z . č . 1 7/ 199 2 S b . V y hl . č. 1 95 /2 00 2 S b p r ev e n ti v n+í opreparazione p a tře n í prevenzione Z . č . 1 23/ 19 98 S b . Z . č . 10 0/ 20 01 S b . LEGISLAZIONE sulle ALLUVIONI p ř i p ra v en o st V yh l. č. 59 0/ 20 02 S b . V yh l . č . 5 00/ 2 006 S b. M eto d ic ké p o ky ny No rm y ČS N a TN V Z á k o nn° č. Legge . 2 54 / 2 00 1 Z . č . 23 9/ 20 00 S b . N O U ZO V Á S IT U A C E EMERGENZA - risposta o p a tř e n í k e z v l ád n u tí p o vo d n ě, o d e z v a Z . č . 2 38/ 2 000 S b. Z . č . 5 53/ 1 991 S b. CRISI K R IZ O V Á S ITU A C E Z . č. 22 2/ 19 99 S b . Z . č. 2 40 /2 00 0 S b . V y hl . č. 3 28 /2 00 1 S b . Z . č. 1 10 /1 99 8 S b . obnov a RINNOVAMENTO Z . č . 2 41/ 20 00 S b. V y hl . č. 4 34 /1 99 2 S b. Z . č . 13 3/ 19 85 S b . Z . č. 19 /1 99 9 S b . Z . č . 2 83/ 1 991 S b. Z . č . 1 2/ 200 2 S b . Nař . v. č . 4 62/ 20 00 S b . V y hl . č . 1 86 /2 00 2 S b. V yh l . č . 2 70/ 1 998 S b. ZN Á Z O RN ĚN Í P ŘEH L ED U L EG I SL AT I VY - PO V O DN Ě LEGISLAZIONE SULLE ALLUVIONI NELLA REP. CECA Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 105 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Contiene misure professionali ed anche organizzative ai fini della sicurezza GESTIONE DELLA SICUREZZA LEGGE SPECIALE: ad es. IL DANNO TOTALE NON DEVE ESSERE SUPERIORE A: - 0,1% del budget annuale, - assicurazione annuale, - n = numero di vittime umane, - m = danni accertati alla salute, alla proprietà, ecc. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA In caso di necessità di risposta, le IZS o le unità speciali (lo HZS, il PČR, Il servizio sanitario, ecc.) vengono interessate ai sensi delle leggi speciali GESTIONE DELLE EMERGENZE La risposta Odezva se è regolata řídí dalla krizovým legge sulle zákonem crisi GESTIONE DELLE CRISI Nel decisionmaking del soggetto gestito devono esserci standards stabiliti per determinare l’accettabilità, . IZS – sistema integrato di recupero HZS – servizi antincendio e soccorso PČR – Polizia della Repubblica Ceca ACCETTABILITA’ DEL RISCHIO PROBABILITA’ NON ACCETTABILE Necessaria riduzione del rischio mitigazione del rischio ACCETTABILE MATRICE DI RISCHIO ACCETTABILE CONDIZIONATAMENTE MAGNITUDINE Nel determinare differenti livelli di rischio, partiamo dalla valutazione dell’impatto sugli interessi protetti, ricalcolato secondo l’unità selezionata di territorio e l’unità selezionata di tempo. L’uso delle finanze assicura la commensurabilità delle quantità. 106 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 La strategia gestionale per garantire la sicurezza e lo sviluppo sostenibile del soggetto gestito consiste nel negoziare con i rischi. In tale ambito, secondo le attuali possibilità della società umana, noi utilzziamo diversi modi per affrontare i rischi: - parte del rischio è ridotto, ad es. con misure preventive si evita il verificarsi del rischio, - parte del rischio è mitigato, ad es. con misure preventive e con la prepara zione (sistemi di allerta ed altre misure di emergenza e gestione della crisi) gli impatti non accettabili sono ridotti o evitati, - parte del rischio è ri-assicurato, - parte del rischio per il quale vi sono risorse pronte per la risposta ed il rinnovamento, - parte del rischio per il quale è stato preparato un piano contingente, ad es. per quella parte di rischio che non è controllabile o troppo costosa o poco frequente. A ciò si aggiunge la ripartizione dell’abbattimento del rischio fra tutti gli stakeholders. La ripartizione in una buona gestione è effettuata secondo la regola che tutti gli stakeholders hanno responsabilità nell’abbattimento del rischio, e che l’abbattimento del rischio reale è assegnato al soggetto la cui preparazione risulta essere la migliore. Gestione del Gestione del rischio Determinazione del rischio Analisi del rischio Controllo e mitigazione del rischio DecisionMaking Valutazione del rischio rischio Concetto Pubblico della legislazione etica Riduzione del rischio Risposta e rinnovamento Comunicazione del rischio Accettazione pubblica del rischio Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 107 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Valutazione del rischio Analisi del rischiodi disastro Identificazione del rischio di disastro Criteri per un rischio accettabile/tollerabile Selezione dello scenario del disastro Leg islazione Stima della probabilità di accadimento di uno scenario catastrofico Giudizio critico Stima della vulnerabilità del territorio rispetto a un dato disastro Lezione ap presa per il decision-making sul rischio Serie di impatti di un disastro previsto nel territorio Stima del rischio di disastro Risposta e rinnovamento Riduzione del rischio Attività di emergenza Pr evenz io n e Evacuazione P ro tezion e-m itig az io ne Pian i di em erg en za Sostegno e assistenza materiale Pian i di evacuaz i on e Rinnovamento/assistenza post- disastro Sistemi di aller ta Esercizi e ad destr am en to Valutazionedellasicurezzanelterritorio Gestionedelasicurezzasulterritorio D(1)… .D(n)Gestionedelrischiodidisastro RRD(1) RRD(2) Determ inazionedelrischioresiduo Dopolagestionedelrischiodidisastrosulterritorio Livellodisicurezza Valutazionedellasicurezza ALTREMISURE M onitoraggio RRD(3) … RRD(i) Decision-Making sullasicurezza … RRD(n-1) Decision-M aking Accettabile sullasicurezza Non-Accettabile Rischioresiduointegrale Accettabile Nonaccettabile RRD(n) Attuazionedellem isure Monitoraggio Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Identificazionedellecause Valutazionedelrischio edeterm inazione persingolidisastri dellem isure 108 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Incidente stradale a un’autocisterna Sostanze pericolose Sostanze pericolose NO SI Nessun pericolo Scoppio incendio Falla Scoppio, incendio,falla Scoppio, incendio Scoppio, incendio, falla falla Lavori di recupero e liquidazione Lavori di stabilizzazione SI Lavori di stabilizzazione NO Contaminazione ambientale SI Contaminazione ambientale NO BONIFICA DEL TERRITORIO DATI FONDAMENTALI PER LE CONDIZIONI DI CRISI – 4 stati (stato di guerra, stato di minaccia, stato di emergenza, stato di pericolo) • Nome dello stato di crisi: stato di guerra • Legislazione: Costituzione –Atto No. 1/1993 Col., Articolo No. 43, Act No. 110 /1998 Col., sulla sicurezza della RC, articolo No. 2 • Organismo promotore: Parlamento • Motivo: Se la Repubblica Ceca viene attaccata o se deve adempiere a impegni contrattuali internazionali sulla difesa comune contro gli attacchi • Territorio: Stato • Durata: Non limitata Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 109 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 • Nome dello stato: Stato di minaccia • Legislazione: Atto No.110/1998 Col., Articolo No. 7 • Organismo promotore: Parlamento su proposta del governo • Motivo: Se vi è una minaccia imminente alla sovranità di stato o alla integrità territoriale dello stato o ai suoi fondamenti democratici. • Territorio: - intero stato - territorio statale limitato • Durata: Non limitata • Nome dello stato di crisi: stato di emergenza • Legislazione: Atto No. 110/1998 Col., Articoli No. 5 and No.6 • Organismo promotore: Governo (Presidente del Governo) • Motivo: In caso di disastri (naturali, tecnologici – es. incidenti industriali, ecologici o altri - epidemie, problemi economici, attacchi terroristici ecc.), che minaccia in larga misura le vite umane e la salute o i beni pubblici o la sicurezza interna. • Territorio: - intero stato - limitato territorio statale • Durata : Massimo 30 giorni Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 110 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 • Nome dello stato di crisi: stato di pericolo • Legislazione: Legge n° 240/2000 Col., sulla gestione delle crisi (legge sulle crisi) • Organismo promotore: Presidente del Consiglio Regionale, Sindaco di Praga • Motivo: in caso di disastro naturale o ecologico o di incidente industriale o altro pericolo che minacci vite umane. Salute, beni pubblici, ambiente o sicurezza interna o ordine pubblico se l’intensità del pericolo non raggiunge grande estensione e se non è possibile evitare il pericolo con le attuali attività della pubblica amministrazione e delle IZS. • Territorio: - intera regione - parte di regione • Durata: al massimo 30 giorni (prolungamento con approvazione del governo) Campi problematici della gestione di sicurezza sono: 1 Che disastri possono avvenire in un soggetto gestito e che impatti possono avere? 2 Dove possono avvenire dei disastri e come si propagano i relativi impatti nella gestione del soggetto? 3 In base a quali condizioni possono avvenire dei disastri nel soggetto gestito e quali condizioni possono causare un’escalation dei loro impatti? 4 Quanto spesso possono avvenire dei disastri in un soggetto gestito? 5 A partire da quale ampiezza i disastri hanno impatti indesiderabili nel soggetto gestito causando danni agli interessi protetti? 6 Qual è l’ampiezza max. possibile (prevista) di un disastro in un soggetto gestito? 7 Quali danni agli interessi protetti possono essere causati dal massimo disastro possibile determinato su uno specifico livello di credibilità? E quali possono essere gli impatti sul soggetto gestito? 8 Che cosa è possibile fare nel soggetto gestito contro impatti catastrofici indesiderabili nel settore della pianificazione di sicurezza, dell’urbanizzazione, progettazione, costruzione e operatività di oggetti ed infrastrutture civili e tecnologiche, e forse in altri settori come il monitoraggio, l’ispezione, l’istruzione, ecc. allo scopo di prevenire il verificarsi di disastri, dove possibile, o almeno di prevenire o mitigare gli impatti indesiderabili tramite misure preventive, preparazione, risposta adeguata al disastro, e tramite il rinnovamento, se dobbiamo considerare il principio della prevenzione delle perdite e l’obiettivo dello sviluppo sostenibile? 9 Quali sono le misure necessarie contro i disastri reali nel soggetto gestito nei settori tecnici, organizzativi, finanziari, sociali, legali, educativi e formativi? Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 111 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 • 10. Quali rischi inaccettabili e residui (cioè impatti indesiderabili con probabilità di accadimento superiore ad un limite stabilito) relativamente a disastri in soggetti gestiti resteranno possibili, qualora il soggetto gestito può assicurare misure razionali nei campi tecnici, organizzativi, finanziari, sociali, legali, educativi e formativi? 11. Come organizzare la risposta al disastro, quali sono le priorità,i punti critici,ecc.? 12. Come operare il rinnovamento del soggetto gestito*) e dei suoi interessi protetti allo scopo di usare razionalmente risorse, forze e mezzi per impedire ulteriori perdite, migliorare la resistenza a possibili disastri e sviluppare ulteriormente il soggetto gestito in relazione agli elementi dai quali dipende (ambiente, beni mobili ed immobili, infrastrutture, servizi, ecc.)? 13. Qual è la forma di gestione adatta al rinnovamento del soggetto gestito ed alla performance dei suoi interessi protetti*) in seguito a disastro, e come è possibile realizzare tutto ciò? 14. In che modo il soggetto gestito crea la riserva monetaria per il proprio rinnovamento razionale e per i propri interessi protetti*) dopo il disastro? *) Si tratta degli interessi protetti che possono essere rinnovati. Le vite umane non possono essere rinnovate: nella reazione, quindi, l’attenzione principale è rivolta al salvataggio delle vite umane. SOMMARIO Lo scopo della società attuale è avere un sistema umano sicuro con uno sviluppo sostenibile. La sostenibilità è intesa come la capacità di raggiungere determinati scopi in un dato spazio e in un dato tempo. LA GESTIONE STRATEGICA E’ DIRETTA AD UNA SOSTENIBILITA’ A LUNGA SCADENZA. Il suo scopo è l’integrità del sistema perché le utilità di sistema supportano le funzioni di sostegno vitali. Il concetto di gestione strategica considera gli umani come parte di un sistema, integra le attività umane con la protezione dell’ambiente naturale e reagisce sensibilmente ai bisogni umani in contesti di ecosistema. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 112 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Il SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA HA 3 LIVELLI. • Ogni livello ha le sue particolarità. • I livelli sono interconnessi e diretti verso un’unico scopo. • Sono responsabili della gestione della sicurezza gli organismi competenti della pubblica amministrazione. • Tutti gli stakeholders hanno dei compiti. LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E’ UN PROCESSO CONTINUO. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 113 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unit 8: Unità nazionale Italia 1 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Grandi Eventi e Gestione della Crisi: Una raccolta di base aggiornata di norme nazionali Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Interno – Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 114 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Servizio di Protezione Civile Se nella maggioranza dei paesi europei la protezione civile è centralizzata in una sola agenzia, in Italia il servizio di protezione civile coinvolge tutte le istituzioni. (1) (1)Legge 24.02.1992, n.225 “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile ”. La prima legge quadro era del 1970. Prima del 1992 la protezione civile era sotto la giurisdizione del Ministero dell’Interno e di un Ministero indipendente. Oggi è sotto il diretto controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La moderna protezione civile è nata dopo i terremoti in Friuli (1976) e in Irpinia- Campania (1980) . Le due emergenze sono state gestite da Giuseppe Zamberletti, Commissario Straordinario e padre della protezione civile italiana. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico3 e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Sistema di Protezione Civile Prima di tutto le amministrazioni locali: • Comuni • Consorzi di Comuni nelle zone montane • Province • Regioni sono chiamate a occuparsi delle emergenze e hanno la responsabilità di gestirle. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico4 e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 115 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Sistema di Protezione Civile In ogni Comune, Provincia e Regione, anche in quelle con autonomia speciale, un ufficio di protezione civile ha un ruolo attivo nel sistema. Infatti la struttura organizzativa è fondata sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico5 e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Sistema di Protezione Civile I comuni , consorzi di comuni nelle zone montane, montane, provincie e regioni, regioni, sono coinvolti nel sistema di gestione delle emergenze.Le emergenze.Le amministrazioni locali ed autorità hanno, hanno, per legge, legge, piena responsabilità nella protezione civile. . civile Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico6 e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 116 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Sistema di Protezione Civile (2) (3) Regioni e province con autonomia speciale hanno la stessa responsabilità (2) Valle d’Aosta,Trentino Alto Adige,Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia (3) Trento e Bolzano Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico7 e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Sistema di Protezione Civile A livello nazionale, all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – CPD(Civil CPD(Civil Protection Department) Department) – coordina le attività e gli altri comitati. A volte il CPD gestisce direttamente le emergenze,almeno durante i primi giorni, o anche mesi, a seconda delle loro dimensioni. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico8 e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 117 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Risorse e patrimonio del CPD Circa 800 funzionari lavorano nel CPD Il bilancio 2009 del CPD è poco più di 2 miliardi di euro • 1,2 miliardi sono stati utilizzati per pagare i debiti contratti per il lavoro di ricostruzione • 600 milioni sono stati assegnati alla Regione Abruzzo • 114 milioni sono stati assegnati per rendere sicuri gli edifici, edifici, • 160 milioni ogni anno vengono utilizzati per i salari, salari, per 19 Canadair, Canadair, per la rete metereologica radar, per la gestione di controllo sismico. sismico. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico9 e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Componenti della Protezione Civile In caso di emergenza, emergenza, il CPD può mobilitare tutti i componenti del Servizio di Protezione Civile4) ( • Vigili del Fuoco , componenti di base; • Forze di Polizia , locali e nazionali; • Forze Armate; • Istituti di Ricerca; • Compagnie di servizio energetico e telefonico; (5) • Croce Rossa e altre 3990 organizzazioni volontarie, in grado di riunire circa 1.200.000 membri. (4) Legge 24.02.1992, n. 225 art.11 (5) DPR 08.02.2001 , n.194. “Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile”. 10 Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 118 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 “ Metodo di Augusto ” L’imperatore Augusto sosteneva che il valore di un progetto diminuisce con l’aumentare della complessità dell’evento. Il sistema di coordinamento delle emergenze è ispirata dalla massima: • Il sistema permette ad ogni rappresentante di “funzione di servizio attivo” (volontario, sicurezza, etc.) etc.) una diretta interazione. 11 Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 (6) Dalle emergenze alla gestione dei Grandi Eventi L’allargamento delle funzioni del CPD inizia nel 2001. L’idea era quella di garantire una gestione veloce degli eventi complessi e di evitare la lentezza delle procedure burocratiche, in modo da essere pronti in tempo necessario. (6) La concezione di “Grandi Eventi” è stata introdotta nel sistema nella protezione civile con il decreto legge 07.09.2001, n.343, convertito , con modifiche, nelle legge 09.11.2001,n.401. Il grande evento è identificato, di volta in volta, da una delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Capo Dipartimento della protezione civile. 12 Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 119 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Dalle emergenze alla gestione dei Grandi Eventi (7) Le gare di appalto sono state in questo modo sottratte alle regole ordinarie di stanziamento e al controllo della Corte dei Conti di Stato. (7)Per il terremoto in Abruzzo in 300 giorni sono state fatte 286 gare d’appalto 13 Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Grandi Eventi 2001/2010 Il CPD ha gestito circa 40 grandi eventi. Spesso, i grande eventi sono stati religiosi o sportivi. Talvolta, i grande eventi sono tutt’altro che imprevedibili ( 10) o vicini nel tempo. (11) (8) (9) (8) Cerimonie di canonizzazione di Padre Pio e Josè Maria Escrivà, beatificazione di MadreTeresa di Calcutta, visite italiane di Papa Benedetto. (9 ) pre-regata della 32° Coppa America di navigazi one, campionato mondiale di motocicletta di Varese , Giochi Olimpici invernali di Torino. (10) Congresso europeo sulle famiglie allargate,ogni emergenza sui rifiuti. (11) Il CPD è stato coinvolto in vertici mondiali, Il G8 alla Maddalena (tenutosi invece all’Aquila), e ha dato un contributo nella preparazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 14 Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 120 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Stato di applicazione del Regolamento Europeo Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico 15 e Difesa Civile LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Leggi Europee vincolanti Decisione 23.10.01 del Consiglio dell’UE(2001/792/CE,EURATOM) • Art. 2 : comunicazione, comunicazione, in caso di emergenza o di minaccia di emergenza con effetti transnazionali. transnazionali. • Art. Art. 3 : Attività di Protezione Civile fuori dal territorio italiano, quale regola di cooperazione per gli Stati Membri. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico 16 e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 121 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Regolamenti europei programmatici Decisione del Consiglio UE 19.12.1997 (98/22/EC) Programma di azione sugli obiettivi della Protezione Civile: • Prevenzione di rischio e danno in caso di calamità naturali; • Promozione del livello formativo delle persone coinvolte nelle organizzazioni di protezione civile; • Identificazione e studio delle cause di calamità naturali e disastri tecnologici; • Miglioramento dei metodi e delle tecniche di intervento nelle emergenze; • Informazione, educazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Viceprefetto Gemma Ranucci– Ministero dell’Iinterno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico 17 e Difesa Civile Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 122 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 8: Unità nazionale STRUTTURA NAZIONALE DI GESTIONE DELLA CRISI Sistema nazionale di gestione crisi Portogallo Paulo Gomes Luglio 2010 1 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 1) Sistema portoghese di sicurezza nazionale A. Quadro giuridico La Legge di Sicurezza Interna del 2008 è basata su un concetto strategico innovativo ed olistico di sicurezza interna, interna, che, che, aggiornando le minacce e i rischi, rischi, ha permesso di istituire un Sistema Integrato di Sicurezza Interna. Interna. Questo sistema ha una geometria variabile e include un numero allargato di attori, attori, sia pubblici che privati, privati, civili e militari, militari, nazionali e locali, locali, diretti da un Segretario Generale, Generale, che è il caposaldo del sistema. sistema. 2 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 123 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Il modello di geometria variabile Servizi di Polizia Municipale Sistema Fiscale e Doganale Emergenza Medica Protezione Civile Prigione e Sistemi di libertà vigilata ISS 4 principali Forze/Servizi di polizia: Pubblica Sicurezza, Gendarmeria, Frontiera/immigrazione e polizia criminale SG-ISS Forze Armate Compagnie private di Sicurezza Altri importanti attori Sistema di giustizia penale Guardie Notturne Servizio di Intelligence Autorità Marittima SG-ISS SegretarioGenerale di Sistema di Sicurezza Interna Autorità di Aviazione Civile 3 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 C. Il Segretario Generale: Generale: caposaldo del sistema Dipendente direttamente dal PrimoPrimo-Ministro, Ministro, e con lo status di Segretario di Stato: Stato: – assicura il coordinamento, la direzione, il comando e il controllo delle Forze e Servizi di Polizia, Polizia, in situazioni speciali; speciali; – assicura l’articolazione tra La Difesa Nazionale e Sicurezza e i Sistemi di Protezione Civile; – Coopera con il Sistema Nazionale di Intelligence; – Gestisce e fornisce servizi comuni e assicura la interoperabilità interoperabilità e l’accesso ai sistemi di informazione. informazione. 4 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 124 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 C. Il Segretario Generale: poteri 1 –Coordinamento - armonizzazione di misure, misure, piani o operazioni tra le forze e i servizi di polizia, polizia, e loro articolazione con altri organismi pubblici o privati, privati, nazionali e internazionali, internazionali, in conformità conformità con il “Piano generale sul coordinamento, coordinamento, controllo e comando operativo delle forze e i servizi di sicurezza” sicurezza”; - articolazione con il Sistema Integrato delle Operazioni di Sicurezza; Sicurezza; - collegamento con strutture private, incluse compagnie private di sicurezza, sicurezza, ovvero quelle che gestiscono infrastrutture cruciali. cruciali. 5 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 C. Il Segretario Generale: poteri 2 –Controllo - articolazione delle forze e servizi di sicurezza nelle loro missioni e compiti specifici, specifici, limitati dalla loro natura, natura, tempo o spazio, spazio, che implicano una azione comune, comune, in conformità conformità al “Piano generale sul coordinamento, coordinamento, controllo e comando operativo” operativo”; - tramite i loro rispettivi comandanti in capo, capo, l’articolazione delle forze e servizi di sicurezza necessari per: a) sorveglianza di eventi maggiori o internazionali o altre operazioni pianificate di alto rischio o minaccia, basate su una comune decisione dei Ministri degli Affari Interni e della Giustizia; b) gestione di gravi incidenti tattici di polizia. 6 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 125 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 C. Il Segretario Generale: Generale: poteri 3 – Comando Operativo: Operativo: - in situazioni straordinarie, straordinarie, determinate dal Primo Ministro dopo giustificata comunicazione al Presidente della Repubblica, Repubblica, come attacchi terroristici o gravi incidenti o catastrofi che richiedono un’ un’azione comune e combinata delle forze e servizi di sicurezza e, probabilmente del Sistema Integrato per le Operazioni di Sicurezza, queste sono messe alla dipendenza operativa del Segretario Generale del Sistema di Sicurezza Interna, tramite i loro massimi capi;; - nell’ nell’ambito di questi poteri straordinari, straordinari, il Segretario Generale del Sistema di Sicurezza Interna ha poteri di pianificazione e assegnazione di missioni o compiti che richiedono un intervento comune di differenti forze e servizi di sicurezza, sicurezza, come anche di controllare la loro esecuzione, esecuzione, secondo il Piano Generale. Generale. 7 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 2. Il Sistema Portoghese di Protezione Civile Struttura ed Organizzazione i) Struttura di Protezione Civile ii) Struttura delle Operazioni (SIOPS)* * Sistema Integrato per le Operazioni di Sicurezza 8 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 126 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione Direzione Organismi Coordinamen to Protezione Civile Esecuzione Coordinamen to Istituzionale Organismi SIOPS Comando Operativo 9 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione 10 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 127 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione i) Protezione Civile 11 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione i) Protezione Civile 12 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 128 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione i) Protezione Civile 13 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione ii) Operazioni - SIOPS 14 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 129 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione ii) Operazioni - SIOPS 15 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 A. Struttura e Organizzazione 16 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 130 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Qual è la sequenza della procedura? 17 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Quando? • Allerta: Allerta quando c’è la necessità di adottare misure reattive speciali o preventive. • Contingenza: Contingenza quando c’è la necessità di adottare misure reattive speciali o preventive non disponibili a livello municipale. • Calamità Calamità: quando, a causa dell’intensità prevedibile di un incidente, si riconosca la necessità di adottare misure eccezionali che mirano a prevenire, reagire e ristabilire le normali condizioni di vita nelle zone colpite. 18 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 131 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Chi? Sindaco: Sindaco: situazione di allerta. allerta. Governatore Provinciale: Provinciale: situazioni di allerta o contingenza (in consultazione con i sindaci). sindaci). Ministro degli Affari Interni: Interni: situazioni di allerta o contingenza. contingenza. Governo: Governo: situazioni di calamità calamità (Delibera (Delibera del Consiglio dei Ministri o Decreto Congiunto del Primo Ministro e del Ministro degli Affari Interni). Interni). 19 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Ulteriori procedure Allerta: Allerta: - convocazione della riunione del Comitato Municipale della Protezione Civile; Civile; - creazione di procedure adeguate per il coordinamento tecnico e operativo dei servizi ed agenti della protezione civile, civile, come anche delle risorse da essere utilizzate; utilizzate; - creazione di linee guida sulle procedure per il coordinamento dell’ dell’intervento delle forze di polizia; polizia; - scelta di misure preventive adeguate; adeguate; - speciali doveri di collaborazione dei mezzi di comunicazione. comunicazione. 20 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 132 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Ulteriori Procedure Contingenza: Contingenza: - convocazione della riunione del Comitato Municipale della Protezione Civile; - attuazione di piani di emergenza municipali e/o provinciali per le zone colpite; colpite; scelta di misure preventive adeguate; speciali doveri di collaborazione dei mezzi di comunicazione; - - creazione di procedure adeguate per il coordinamento tecnico e operativo dei servizi ed agenti della protezione civile, civile, come anche delle risorse da utilizzare; creazione di linee guida sulle procedure per il coordinamento dell’ dell’intervento delle forze di polizia. 21 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Ulteriori Procedure Contingenza (cont .):: (cont.) - - Partners: ILA - INA – SSAI - IPA creazione di specifiche linee guida sull’ sull’attività attività operativa degli agenti di protezione civile; civile; creazione di criteri strutturali sull’ sull’intervento esterno e il coordinamento operativo delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, Armate, aumentando il livello di prontezza, prontezza, conformemente al relativo piano di emergenza; emergenza; richiedere e mettere sotto la coordinazione della struttura per il coordinamento e il controllo delle risorse disponibili, disponibili, tutti i sistemi di sorveglianza e rilevamento del rischio, rischio, come anche le istituzioni la cui conoscenza è importante per la previsione, previsione, rilevamento, rilevamento, valutazione e avvertimento del rischio, rischio, unitamente alla pianificazione 22 dell’ dell’emergenza. emergenza. 133 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Ulteriori Procedure Calamità Calamità: - convocazione della riunione del Comitato Municipale della Protezione Civile; - attuazione del piano di emergenza nazionale; nazionale; scelta di misure preventive adeguate; - - speciali doveri di collaborazione dei mezzi di comunicazione; - creazione di procedure adeguate per il coordinamento tecnico e operativo dei servizi ed agenti della protezione civile, civile, come anche delle risorse da utilizzare; - creazione di linee guida sulle procedure per il coordinamento dell’ dell’intervento delle forze di polizia. 23 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Ulteriori Procedure Calamità .):: Calamità (cont (cont.) - - - Partners: ILA - INA – SSAI - IPA creazione di specifiche linee guida sull’ sull’attività attività operativa degli agenti di protezione civile; civile; creazione di criteri strutturali sull’ sull’intervento esterno e il coordinamento operativo delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, Armate, aumentando il livello di prontezza, prontezza, conformemente al relativo piano di emergenza; emergenza; richiedere e mettere sotto la coordinazione della struttura per il coordinamento e il controllo delle risorse disponibili, disponibili, tutti i sistemi di sorveglianza e rilevamento del rischio, rischio, come anche le istituzioni la cui conoscenza è importante per la previsione, previsione, rilevamento, rilevamento, valutazione e avvertimento del rischio, rischio, unitamente alla pianificazione dell’ dell’emergenza; emergenza; stabilire limiti sanitari e di sicurezza. 134 24 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Dichiarazione Ulteriori Procedure Calamità Calamità(cont.) cont.):: - stabilire limiti/ limiti/condizioni sulla mobilità mobilità o la presenza di persone, persone, animali o veicoli, veicoli, attraverso controlli collettivi per evitare epidemie; epidemie; - razionalizzare l’uso dei servizi pubblicipubblici- trasporti, trasporti, comunicazioni, comunicazioni, fornitura di energia e acqua-, acqua-, come anche il consumo di beni essenziali; essenziali; - determinare la mobilitazione civile delle persone per un determinato periodo di tempo; - per ragioni di sicurezza, sicurezza, possono essere stabilite restrizioni sull’ sull’accesso e la circolazione di persone non coinvolte nelle operazioni, operazioni, inclusi i mass media. 25 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Notifica Chi notifica? 26 Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 135 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Esecuzione Che mette in atto il Piano? 27 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Esecuzione Poteri dei Comitati (Provinciali (Provinciali e Municipali): Municipali): promuovere la stesura, stesura, monitorare l’esecuzione e sottoporre all’approvazione del Comitato Nazionale, i piani di emergenza provinciali o municipali; municipali; monitorare le politiche direttamente collegate al sistema di protezione civile, civile, sviluppate da agenti pubblici; pubblici; determinare l’esecuzione dei piani; piani; promuovere esercizi di simulazione o addestramenti operativi, per migliorare l’efficacia degli attori della protezione civile coinvolti. 28 coinvolti. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 136 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 – 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for Euroepan Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 B. Attivazione del sistema Esecuzione In caso di grave incidente: incidente: Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Attivare il Meccanismo di Protezione Civile della Comunità Comunità, per facilitare la collaborazione rinforzata negli interventi della protezione civile; civile; Raccogliere, Raccogliere, attraverso verifiche o ricerche, ricerche, tutte le informazioni necessarie per una completa analisi dell’ dell’incidente,con incidente,con la collaborazione degli organismi competenti; I Servizi Municipali di Protezione Civile vengono informati immediatamente sull’ sull’incidente; incidente; Se necessario, necessario, emergenza. emergenza. attivano 137 il piano esterno di29 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 9 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U9 - Gruppo di lavoro: creare tre gruppi di lavoro e dare a ciascuno di loro un compito su come gestire una crisi di scipero del traffico/ questionario a risposta multipla Orario 16.00 Durata 75' N° Attività Durata 1 Dividere i partecipanti in 2/3 gruppi 2 Mostrare con il proiettore le diverse missioni dei gruppi 3 Ogni gruppo sceglie una missione 4 Dare ad ogni gruppo un foglio con le linee guida e le informazioni su come gestire i propri obiettivi 1' 5 Ogni gruppo scrive un testo in cui sono spiegate tutte le azioni della missione 6 Prima della pausa caffè, dare ai partecipanti il questionario a risposta multipla sull'apprendimento 7 Riempire il questionario a risposta multipla sull'apprendimento e restituirlo al formatore 45' Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 5' Compiti Formatore Corsisti x x 3' 3' 3' Supporti Note Diapositive (Unità9) x x Istruzioni dei gruppi(Unità9 _Linee guidaA, Unità9_linee guidaB, Unità9_linee guidaC) Le missioni dei tre gruppi sono: - Identificazione dell'ambiente e attori in una crisi sociale UE - Identificazione dei bisogni e risorse UE - Strategia e strumenti per un primo piano di azione Questionario sull'apprendi mento(Unità9 _questionario sull'apprendi mento) Il questionario comprende anche domande relative al caso di studio della Unità6.Se il formatore non ha incluso questo caso, dovrebbe saltare la seconda parte del questionario. x x 15' x 138 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009 - 2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 9: Gruppi di lavoro Gruppo 1 - Identificazione dell’ambiente e degli attori in una crisi sociale dell’UE Gruppo 2 - Identificazione dei bisogni e risorse dell’UE Gruppo 3 - Strategia e strumenti per un primo piano d’azione 1 Basic elements for managing European social crisis with transnational impact Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 139 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 9: “Linee guida gruppo di lavoro A” Identificazione di ambiente e attori in una crisi sociale dell’UE Immaginiamo che nel vostro paese succeda ciò che segue: Le strade sono interrotte a causa di qualche disastro naturale; I supermercati sono chiusi a causa di uno sciopero Non vi è accesso a una parte della città o del paese a causa di un disastro naturale o di uno sciopero; Vi è una interruzione di corrente dovuta ad una scarsità generale Possiamo definire i suddetti casi come crisi sociali? Si No Quali sono i cambiamenti comuni in un ambiente sociale in tutti i casi sopra menzionati? Identificare alcuni dei cambiamenti comuni: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Chi sono gli attori responsabili della soluzione delle crisi sociali? Identificare gli attori a livello municipale nel vostro paese: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Identificare gli attori a livello statale nel vostro paese ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 140 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Perché alcune crisi sociali nel vostro paese possono avere un impatto in altri paesi europei? Identificare alcuni cambiamenti sociali che possono avvenire in altri paesi europei: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 141 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 9: “Linee guida gruppo di lavoro B” Identificazione di bisogni e risorse dell’UE Immaginiamo che nel vostro paese succeda ciò che segue: Le strade sono interrotte a causa di qualche disastro naturale; I supermercati sono chiusi a causa di uno sciopero Non vi è accesso a una parte della città o del paese a causa di un disastro naturale o di uno sciopero; Vi è una interruzione di corrente dovuta ad una scarsità generale Quali sono le risorse necessarie per risolvere crisi sociali come quelle sopra menzionate? Identificare delle risorse a livello municipale nel vostro paese: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Identificare delle risorse a livello statale nel vostro paese: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Si rende necessario limitare l’impatto della crisi sociale negli altri paesi europei? Si No Quali sono le risorse necessarie per limitare le conseguenze delle crisi sociali negli altri paesi europei? Identificare le risorse europee cui si deve il superamento delle conseguenze delle crisi sociali nell’UE: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 142 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 9: “Linee guida gruppo di lavoro C” Strategia e strumenti per un primo piano d’azione Immaginiamo che nel vostro paese succeda ciò che segue: Le strade sono interrotte a causa di qualche disastro naturale; I supermercati sono chiusi a causa di uno sciopero Non vi è accesso a una parte della città o del paese a causa di un disastro naturale o di uno sciopero; Vi è una interruzione di corrente dovuta ad una scarsità generale E’ necessaria una strategia per superare le crisi sociali? Si No Perché è necessaria la strategia? Descrivere qualche ragione: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Quale deve essere lo scopo principale della strategia? Indicare uno scopo principale ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Quali devono essere gli scopi della strategia a livello operativo? Definire alcuni scopi a livello operativo: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 143 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Quali sono le misure necessarie per l’attuazione della strategia? Definire alcune misure: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Quali sono le principali fasi del piano di azione della strategia? Indicare le principali fasi: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. Quali sono gli strumenti necessari per l’esecuzione del piano d’azione? Identificare i principali strumenti per ogni fase del piano: per la prima fase: ………………….. ………………….. ………………….. per la seconda fase: ………………….. ………………….. ………………….. …e così via. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 144 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 9: “Questionario di valutazione di apprendimento ” (casi di studio) 1. Considerate le conseguenze dell’impatto transnazionale di uno sciopero dei camionisti in Francia: a) Restrizioni sul libero movimento dei cittadini; b) Aumento di ingorghi di traffico nella città; c) Restrizioni sul trasporto delle merci; d) Restrizioni sulle comunicazioni veloci di affari; e) incremento del traffico ferroviario e automobilistico; f) diminuzione del giro d’affari totale nelle zone interessate dallo sciopero; g) aumento delle emissioni negative nell’aria; h) paralisi dell’attività economica del paese; 2. Selezionare le risorse dell’UE che possano dare un aiuto al governo per porre fine allo sciopero: a) Parlamento europeo b) Corte di giustizia europea c) Commissione europea d) Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e) Fondo Monetario Internazionale 3. Selezionare lo scopo principale della strategia per il superamento dello sciopero: a) Successo delle negoziazioni tra i sindacati e gli impiegati dei trasportatori stradali; b) Annuncio del Ministero dei Trasporti della direttiva europea “eurovignettе”; 4. Descrivete la vostra esperienza in un caso simile di sciopero, se ce ne sono stati, nel vostro paese. Indicare le conseguenze di impatto trans-nazionale dello sciopero, le risorse statali ed europee intervenute nella risoluzione del problema, e la strategia che avete attuato per la risoluzione del problema ………………………………………….……………………………………………… …………………………….…………………………………………………………… ……………………………….………………………………………………………… ……………………………..…………………………………………….…………….. ………………………………………….……………………………………………… Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 145 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 ……………………………….………………………………………………………… ……………………………………….………………………………………………… 5. Cosa ha causato un malcontento sociale di agricoltori nel paese X? a) Le insufficienti sovvenzioni nazionali fornite dal governo del paese X agli affari agricoli. b) La restrizione politica del governo del paese X rispetto all’esportazione di prodotti agricoli nel paese Y. c) La politica del governo del paese X di ritardare i sussidi dell’UE per l’agricoltura dell’anno precedente. d) La restrizione politica del governo del paese Y nei confronti dell’importazione di prodotti agricoli del paese X La risposta corretta è la C 6. Durante le loro proteste, gli agricoltori avvisano il governo che bloccheranno: a) Il Parlamento Nazionale b) Il Ministero dell’Agricoltura c) Il Ministero degli Affari Esteri d) Le entrate di confine con il paese Y La risposta corretta è la D 7. Le economie dei paesi X e Y dipendono da: a) La distribuzione transfrontaliera di materie prime b) La distribuzione transfrontaliera di produzione industriale chimica e sartoriale c) La distribuzione transfrontaliera di attrezzi agricoli d) La distribuzione transfrontaliera di forza lavoro dal paese X al paese Y e) La distribuzione transfrontaliera di forza lavoro dal paese Y al paese X f) La distribuzione transfrontaliera di forza lavoro dall’Ue al paese X Le risposte corrette sono A, B ed E 8. I varchi di confine tra il paese X e il paese Y sono: a) Valichi di confine principali tra Asia ed Europa b) Valichi di confine per merci e persone in ambedue le direzioni c) Valichi di confine per attrezzi e prodotti agricoli Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 146 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 d) Valichi di confine principali tra paesi dell’UE e paesi non dell’UE e) Valichi di confine principali per il trasporto europeo f) Valichi di confine principali per il trasporto asiatico Le risposte corrette sono B ed E 9. Selezionare la ragione del fallimento delle negoziazioni tra i sindacati e il governo del paese X: a) Le negoziazioni tra i sindacati e il governo del paese X sono fallite a causa dell’inflessibilità del governo. b) Le negoziazioni tra i sindacati e il governo del paese X sono fallite a causa dell’inflessibilità degli agricoltori. La risposta corretta è la B, perchè: Il governo ha una politica flessibile e promette di dare sovvenzioni nel prossimo futuro. Gli agricoltori sono inflessibili a causa delle loro richieste persistenti. 10. Selezionare il modo in cui gli agricoltori bloccano i varchi di confine tra il paese X e Y: a) Gli agricoltori del paese X ammassano i loro attrezzi agricoli sui valichi di confine con il paese Y. b) Gli agricoltori del paese X riversano i loro prodotti agricoli sui varchi di confine con il paese Y. La risposta esatta è A, perchè: Gli agricoltori hanno accatastato le loro macchine ed attrezzi agricoli ai varchi di confine. Gli agricoltori non utilizzano prodotti agricoli per chiudere i varchi di confine. 11. I blocchi ai varchi: a) Interrompono il traffico regolare nella regione b) Interrompono le regolari attività agricole c) Causano gravi perdite per le economie dei paesi X e Y d) Causano gravi perdite per l’economia mondiale e) Colpiscono i legami economici tra gli stati membri dell’UE f) Colpiscono i legami economici tra paesi UE e non-UE Le risposte corrette sono A, C ed E. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 147 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 12. A quali paese Y? a) b) c) istituzioni si può rivolgere per il problema della crisi il governo del Consiglio dell’UE , MIC, SITCEN Commissione dell’UE, MIC, SITCEN Consiglio dell’UE, Commissione dell’UE, Parlamento dell’UE, Corte di giustizia dell’UE, , Presidenza dell’UE d) Presidenza dell’UE, Commissione dell’UE La risposta esatta è la C 13. A chi decide di indirizzare il problema il governo del paeseY? a) Sindacati del paese X b) Governo del paese Y c) Parlamento del paese X d) Rispettive istituzioni UE La risposta corretta è D 14. Collega i possibili risultati dei coinvolti organismi UE di gestione della crisi, relativi a soluzioni di crisi sociale, alle relative istituzioni e centri UE 1 Parlamento dell’UE 2 Consiglio dell’UE 3 Commissione dell’UE 4 Presidenza dell’UE 5 Corte di Giustizia dell’UE 6 Centro Situazionale Congiunto dell’UE 7 Centro di Informazione e Monitoraggio dell’UE A mediatore nelle negoziazioni B dichiarazione C coinvolgimento dei commissari D esposizione del caso E informare gli stati membri F sostegno del decision making del Consiglio G informare I corretti abbinamenti sono: 1b; 2a; 3c; 4g, 5d; 6f; 7e; Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 148 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 10 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U10 - Feedback: valutazione sull'apprendimento/Feedback dai partecipanti/Domande e discussione Orario 17.15 Durata 30' N° Attività 1 Presentazione dei risultati dei gruppi di lavoro ai partecipanti. Scrivere le principali attività di tutte e tre le missioni sulla lavagna 2 Cominciare la discussione sull'efficienza e l'efficacia di tutte le soluzioni,comparate a quella realmente adottata 3 Dare ai partecipanti (per gruppi) un feedback sul questionario a risposta multipla sull'apprendimento Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Durata 10' Compiti Supporti Formatore Corsisti x Lavagna a fogli mobili 10' x 10' x 149 x Questionario sull'apprendimento (Unità9_questionario sull'apprendimento) Note Scrivere sulla lavagna durante l'esposizione del gruppo 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 11 Corso di formazione Elementi di base per gestire le crisi sociali europee di impatto transnazionale Unità formativa U11 - sessione di chiusura - reazione e sommario Orario 17.45 Durata 15' N° Attività 1 Breve riassunto delle attività della giornata - verificare che tutti gli obiettivi della formazione siano stati raggiunti 2 Dare ai partecipanti il questionario di valutazione di reazione 3 Riempire il questionario di valutazione di reazione e restituirlo al formatore Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Durata 5' 1' Compiti Supporti Formatore Corsisti x Agenda del meeting x 4' x 150 Questionario di reazione(Unità11 _valutazione di reazione) Note 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Unità 11: “Valutazione di Reazione” Questionario di valutazione sul seminario 1. Il seminario ha soddisfatto le tue aspettative? Si In parte Non abbastanza Per niente 2. Cosa ti ha dato questo seminario? Nuove conoscenze riguardo le istituzioni europee, che possono aiutare il governo in casi simili; Aiuto per scambiare buone pratiche europee; Creare un approccio unificato per la soluzione di casi simili in ogni stato membro; Il seminario sistemizza unicamente la mia esperienza precedente; Il seminario non mi da tutte le informazioni su come le nostre istituzioni nazionali devono comunicare con le istituzioni europee in questo caso. 3. Valuta il tuo docente con un voto: 5 (eccellente), 4 (buono) 3 (scarso) Osservazioni riguardo: Conoscenze Capacità di presentazione Capacità di facilitazione Nome del docente: 4. Cosa pensi riguardo ai materiali formativi (specifica se i materiali formativi potranno esserti utilii nella pratica futura)? ……………………………………………….………………………………………… ………………………………………………………….……………………………… ……………………………………………………….………………………………… …………………………………………………...…………………………………….. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 151 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 5. Dai suggerimenti sul contenuto del seminario (cosa vorresti imparare da questo tipo di seminario?) ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… 6. Cosa pensi della durata del seminario: è sufficiente? …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. 7. Specifica cosa pensi riguardo all’organizzazione del seminario ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………… Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 152 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 GLOSSARY - GLOSSARIO Ability capacità Abuse Abuso Accessibility accessibilità Acceleration accelerazione Achievement raggiungimento Alarm allarme Alert allerta Segnale dato per avvertire di un pericolo prossimo ma meno imminente che nel caso di un allarme. Assessment valutazione L'atto o risultato del giudicare la prestazione di qualcosa o qualcuno. B Biological disaster disastro biologico Disastro causato dall'esposizione di organismi viventi a germi e sostanze tossiche. C Chemical accident incidente chimico Perdita accidentale avvenuta durante la produzione, il trasporto o il trattamento di sostanze chimiche pericolose. Civil defence difesa civile Il sistema di misure, normalmente gestite da un'agenzia governativa, per proteggere la popolazione civile durante una guerra, per rispondere a disastri e per prevenire e mitigare le conseguenze di grandi emergenze in tempo di pace. Claims Rivendicazione L'asserire un diritto (di ottenere denaro o beni) Climatic change cambiamento climatico Cambiamento osservato nel clima a livello globale, regionale o subregionale causato da processi naturali e/o interventi umani Atto del lavorare congiuntamente A Collaboration collaborazione Crisis crisi Partners: ILA - INA – SSAI - IPA L'abilità o la cognizione di fare qualcosa. Trattamento crudele o inumano. La qualità di essere a disposizione in caso di bisogno. Un cambiamento di velocità nel tempo. L'atto di realizzare qualcosa. Segnale dato per avvertire di un pericolo. Una condizione instabile, negli affari politici, sociali o economici, che implica imminenti cambiamenti significativi o decisivi. 153 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 D Cohesion (social) Coesione (sociale) Solidarietà tra membri di una società caratterizzata dal rifiuto dell'esclusione sociale. Damage classification classificazione dei danni Valutazione e registrazione dei danni alle strutture, risorse o oggetti. Database Banca dati Un archivio organizzato di informazioni correlate. Data collection platform Unità di misurazione automatica con radio trasmittente (DCP) per fornire contatti e trasmissione di dati via satellite. piattaforma di collezione dati E Declaration of disaster dichiarazione di disastro Dichiarazione ufficiale di uno stato di emergenza conseguente al verificarsi di una calamità su vasta scala al fine di attivare misure reattive. Disaster disastro Una grave interruzione delle funzioni di una società che causa diffuse perdite umane, materiali o ambientali eccedenti la capacità della società colpita di reagire usando solo le proprie risorse. Disaster legislation legislazione anticalamità Insieme di leggi e regolamenti che regolano e stabiliscono responsabilità per la gestione dei disastri attraverso le varie fasi. Disaster management gestione delle calamità L'insieme delle decisioni politiche ed amministrative e conseguenti operazioni. Disaster response reazione alle calamità L'insieme delle decisioni e delle azioni prese durante e dopo una calamità, ivi compresi l'immediato aiuto umanitario, il ripristino e la ricostruzione. Disaster team squadra anticalamità Gruppo multidisciplinare e multisettoriale di persone qualificate a valutare un disastro e portare i necessari aiuti. Disease control controllo delle malattie All policies, precautions and measures taken to prevent the outbreak or spread of communicable diseases. Qualsiasi misura, precauzione o politica atta a prevenire lo scoppio o la diffusione di epidemie. Elements at risk elementi a rischio La popolazione, gli edifici, opere di ingegneria civile, attività economiche, servizi pubblici, utilità ed infrastrutture ecc. esposte ad un pericolo. Emergency emergenza Un evento improvviso e solitamente imprevisto che richiede misure immediate per minimizzarne le conseguenze negative. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA 154 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 F G H Emergency operations centre (EOC) centro operazioni di emergenza Environmental degradation degrado ambientale Organismo ufficialmente designato per la direzione ed il coordinamento delle attività nella fase di risposta ad un disastro. Exercise esercitazione La ripetizione di un'attività per aumentare le proprie capacità. Experience esperienza Expert esperto Conoscenza o capacità ottenute dalla pratica. First aid primo soccorso Le cure immediate ma temporanee date alle vittime di un incidente o di una malattia improvvisa atte a evitare complicazioni, ridurre la sofferenza e mantenerle in vita fino a quando avranno l'assistenza di un servizio competente o di un medico. Forecast previsione Dichiarazione o stima statistica sull'accadimento di un evento futuro. Tale termine viene utilizzato con significati diversi in discipline diverse, oltre al settore della previsione. Famine carestia Una catastrofica carenza di cibo che affligge un gran numero di persone per motivi climatici, ambientali e socio economici. Global globale Government governo Riguardante l'intero pianeta. Group gruppo Un qualsiasi numero di entità considerate come un'unità. Hazard pericolo Un evento minaccioso o la probabilità che si verifichi un fenomeno potenzialmente dannoso in un determinato momento e zona. Una sostanza o materiale che un'autorità competente ha stabilito essere in grado di mettere a serio rischio la salute, la sicurezza e le cose. Hazardous material materiale pericoloso I Intensity intensità Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Modificazione sfavorevole dello Stato ecologico ed ambientale causato da processi naturali e/o interventi umani. Una persona molto capace o altamente preparata ed informata in un campo specifico. È l'organismo che rappresenta l'autorità governativa di una unità politica. Grado o livello di qualità di un'operazione. 155 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 Inclusion (social) inclusione (sociale) Integrazione di un gruppo sociale di minoranza l'opposto di esclusione sociale. K Knowledge conoscenza Il risultato psicologico della dell'apprendimento e del ragionamento. L Land Degradation degradazione del terreno Progressivo Deterioramento del terreno risultante da fenomeni naturali o interventi umani. Laws leggi Una serie di regolamenti creati per controllare le azioni ed il comportamento delle persone. Lifelines Le strutture e i sistemi pubblici che forniscono servizi vitali di base come l'acqua potabile, la corrente elettrica, i servizi sanitari, le comunicazioni e i trasporti. Logistics logistica La gamma di attività operative che riguardano la fornitura, la gestione, il trasporto e la distribuzione di materiali. Applicabile anche al trasporto delle persone. Media media Tutti i mezzi di comunicazione quali i giornali, la radio e la tv che forniscono al pubblico notizie, intrattenimento, informazione, ecc. Mitigation mitigazione Misure intraprese prima che un disastro abbia luogo miranti a ridurre o eliminare l'impatto del disastro stesso sulla società e sull'ambiente. Mobile Satellite Communication System (SATCOM) Sistema mobile di comunicazione satellitare Monitoring monitoraggio E’ utilizzato quando gli altri sistemi di comunicazione non sono più funzionanti. Need bisogno qualcosa che si richiede o di cui si necessita. Non-governmental organization (NGO) organizzazione non governativa Organizzazione non di lucro operante a livello locale, nazionale o internazionale. Distinto da un'associazione governativa in quanto priva di legame legale con un governo nazionale. Non-profit non di lucro Official funzionario Non motivato da scopi commerciali. M N O Partners: ILA - INA – SSAI - IPA percezione, Sistema che permette la continua osservazione, misurazione e valutazione del progresso di un processo o fenomeno al fine di prendere misure correttive. Pubblico dipendente incaricato di una particolare area che lavora per il bene dei cittadini. 156 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 P R Oil spill spargimento di petrolio La contaminazione di petrolio di un tratto di terra o di mare. Panic panico Una schiacciante sensazione di paura ed ansia. Policies politiche Linee tematiche che razionalizzano il corso dell'azione di governo. Pollution inquinamento Degrado di uno o più elementi o aspetti dell'ambiente causato da rifiuti industriali, chimici o biologici provenienti da scarti di prodotti manufatti o dalla gestione sbagliata di risorse ambientali. Population at risk popolazione a rischio Una parte ben definita della popolazione le cui vite, beni e sostentamento sono minacciati da determinati pericoli. Prediction predizione Enunciazione di un evento atteso. Preparedness preparazione Prevention prevenzione Attività atte a minimizzare effetti dannosi. Refugees rifugiati Secondo la legislazione internazionale si tratta di persone che abbiano la fondata paura di essere perseguiti per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica, per lo più al di fuori del proprio paese di nazionalità, e che siano incapaci di ritornare in quel paese o godere della sua protezione. Può anche trattarsi di un esodo in massa di genti in seguito a conflitti o disastri naturali che si spostino al di fuori del proprio paese di origine. Resettlement reinsediamento Azioni necessarie per il permanente insediamento di persone in una zona differente dal loro luogo di origine. Risk rischio Perdite previste (di vite, persone ferite, proprietà danneggiate, attività economica interrotta) a causa di un pericolo in una determinata zona e momento specifico. Basandosi su un calcolo matematico, il rischio è il prodotto di un pericolo e della conseguente vulnerabilità. Roots radici La condizione di appartenere a un determinato gruppo o luogo in virtù di discendenza etnica, sociale o culturale. Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Comprende attività atte a fornire una protezione permanente da effetti dannosi. Essa include l'ingegneria ed anche Misure legislative. 157 03/05/11LEONARDO DA VINCI TRANSFER OF INNOVATION PROJECT 2009-2011 Transfer of Innovation in Methodologies for European Officials: Follow up a joint learning path CZ/09/LLP-LdV/TOI/134011 S T U V Sanitation Interventi sanitari L'applicazione di misure tecniche mirate ad assicurare e migliorare in generale l'igiene nella società, compresa la raccolta, l'evacuazione e lo smaltimento di rifiuti liquidi e solidi, oltre a misure per creare un ambiente favorevole alla salute e alla prevenzione delle malattie. Shelter rifugio Protezione fisica per le vittime di disastri che non hanno più l'accesso a strutture abitative normali. Social counselling consulenza sociale Servizio che fornisce alle persone le informazioni necessarie, fa da tramite per i servizi di mantenimento ed offre varie possibilità su come risolvere i loro problemi. Di solito la consulenza sociale fa parte dei servizi sociali oppure è fornita da un ente indipendente. Society società Un gruppo di individui con propria organizzazione culturale ed economica Strike sciopero Sospensione del lavoro da parte di un gruppo per ottenere retribuzioni più alte o condizioni di lavoro migliori. Team squadra Technology transfer (or cooperation) trasferimento di tecnologia (o cooperazione) Un'unità di cooperazione. Theory teoria Un sistema organizzato di conoscenze accettate applicabili in varie circostanze per spiegare un determinato tipo di fenomeni. Movimento di persone o automobili, autocarri o altri veicoli. Radicalmente distinto da altri e senza eguali. Traffic traffico Unique unico Voluntary agencies agenzie di volontariato W Warning avvertimento Z Zone zona Partners: ILA - INA – SSAI - IPA Informazioni ed attrezzature fornite da un Paese ad un altro unitamente alla responsabilità per l’addestramento delle persone che useranno queste informazioni, tecnologie o attrezzature. Agenzie non governative o organismi che esistono in paesi del mondo in grado di ampliare il loro raggio d'azione dal livello locale a quello nazionale ed internazionale. Sono composte di persone addestrate a fornire assistenza in caso di disastri o altri problemi sociali. Inoltro di un messaggio che segnala un pericolo imminente spesso contenente anche consigli sulle relative misure di protezione Una regione geografica circoscritta caratterizzata da alcuni elementi distintivi. 158