La rinascita del Fairchild Boloingbroke Mk.IV
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La rinascita del Fairchild Boloingbroke Mk.IV
La rinascita del Fairchild Boloingbroke Mk.IV-T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n.10201 G-BPIV Roberto Maria Patriarca Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 1 Restauro Bristol Blenheim Mk.I & IV “Spirit of Britain First” Presso l’hangar 2 dell’IWM Imperial War Museum di Duxford è in corso la rinascita di un Bristol Blenheim Mk.I & Mk.IV. In pratica si tratta del restauro di due Blenheim Type Mk.I e Mk.IV in un solo Blenheim Mk.I. Com’è possibile suddetto fatto? Il 19 agosto 2003 il Fairchild Boloingbroke Mk.IV T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n.10201 G-BPIV rientrava dopo aver svolto un dinamic display ed era in fase di atterraggio (corto finale) sullo airfield di Duxford, attuale sede dell’IWM (Imperial War Museum) e di importanti operatori privati di Warbird/Vintage, avente una pista di 4.931ft. (1.503mt.) asfaltata con orientamento 06/24. L’esemplare c/n.10201 per dieci anni dal 1993 al 2003 è stato l’unico Bristol Blenheim Mk.IV-T esistente nel mondo ad avere l’airworthy (certificato di aero-navigabilità). Doveva essere un atterraggio a vista di normale routine di tutta tranquillità. Così non fu! Prima di posare le ruote sull’asfalto della pista impattava rovinosamente su un’elevazione del terreno nei pressi della superstrada M11, la quale scorre ortogonalmente rispetto all’asse pista, provocando un crash-landing particolarmente rovinoso per il Fairchild Boloingbroke Mk.IV-T (Bristol Blenheim Mk-IV-T), c/n.10201 G-BPIV, il quale subì gravi ed estesi danni. Airfield Duxford Nell’impatto con il terreno la fusoliera è stata compressa in avanti e dietro l’ala. L’ala ha subito notevoli danni, mentre i due motori radiali Bristol Mercury XX da 9 cilindri erano entrambi Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 2 danneggiati, in particolare il motore sinistro nell’impatto con il terrapieno si era staccato dall’ala, mentre una gamba del carrello principale venne strappata nell’impatto con il terreno e l’altra conficcatesi nell’ala medesima. Conseguentemente le pale dell’elica erano state vistosamente deformate nell’urto con il terrapieno. Dopo tutti questi danni, la nota positiva è sia il pilota ed il co-pilota/navigatore uscirono indenni dal crash-landing, anzi a detta di alcuni testimoni oculari dell’incidente li videro uscire precipitevolmente dall’abitacolo e correre il più velocemente lontano dalla carlinga del Blenheim. Reazione naturale al timore che l’impatto avesse provocato la fuoriuscita di benzina avio dai serbatoi con il conseguente pericolo di propagazione d’incendio con il conseguente rischio di una esplosione. Quindi la logica reazione umana alla forte emozione subita! Intorno ai resti del Blenheim si respirava costernazione e tristezza avvolta da un’atmosfera di totale pessimismo sulle possibilità di ricupero della cellula dell’aereo. Ci si aggrappò letteralmente a quello che era rimasto della struttura dell’aereo nella totale speranza di un miracolo nel poterlo ricuperare ancora una volta. Però siamo nell’old english orgogliosa e fiera dei suoi figli che hanno combattuto nella WWII,infatti non passa giorno, mese ed anno che non si commemorano i loro caduti con toccanti cerimonie a perpetuo ricordo del loro sacrificio. Ricordandosi del nome “Britain First” dato al Bristol Type 142 costruito su richiesta del magnate della stampa inglese Harold Harmsworth,1st Viscount Rothermere, Il quale volle dimostrare polemicamente di possedere un aereo commerciale a 6 posti per il trasporto postale-passeggeri più veloce dei biplani da caccia in dotazione alla RAF negli anni ’30. Il primo volo del “Britain First” si effettuò dal Bristol airport Filton, Gloucestershire il 12 aprile 1935, suddetto esemplare è da considerarsi il padre (progenitore) del successivo Type 142M (Military) Bristol Blenheim Mk.I . Pertanto in questi anni si è iniziata una lenta opera di restauro, la quale è sconfinata in una vera ricostruzione dell’aereo con una altrettanta vera opera di “cannibalizzazione”. I danni subiti erano così gravi che era impossibile ripararli, quindi alcune parti dovevano essere interamente sostituite. Ma dove si poteva ricuperare un altro muso del Bristol Blenheim Mk.IV-T, un aereo costruito negli anni ’40? Detto fatto! In Gran Bretagna vi è il vero e proprio culto della conservazione, avvalorato ancor più nel mondo anglosassone dai collezionisti di “vintage” legati da un sentimento di “confraternità” molto forte. Per fortuna vi era la possibilità di avere un altro muso rappresentato da quello del Blenheim Mk.I Serial L6739 in ottimo stato, quindi….rapida telefonata, rapidissimi accordi …… si cambierà il muso del Blenheim incidentatosi da Mk.IV-T Serial 9893 ritorna ad essere Mk.I in una lenta e minuziosa ricostruzione. Il muso originale della Mk.IV -T verrà rottamato? Niente affatto. E’ peccato sacrilego. Viene pertanto anch’esso restaurato e portato ai vecchi splendori. Poi lo si metterà in bella mostra statica accanto al ricostituito Blenheim Mk.I più fortunato perché potrà ritornare nell’azzurro cielo. Il Bristol Blenheim Mk.IV c/n.10201 era stato costruito originalmente come Fairchild Bolingbroke IV-T (Trainer) su licenza Canadian la versione da addestramento specifica per i componenti dello equipaggio quali: il navigatore/puntatore ed il mitragliere /operatore radio. Questo Blenheim Mk.IV-T rappresenta uno dei 676 esemplari costruiti in Canada sotto il nome di Bolingbroke (nickname Bolly). Gli ultimi cinquantasette esemplari furono equipaggiati con motori Bristol Mercury XX da 9 cilindri stellari raffreddati ad aria da 920CV, anche cinquantuno cellule furono completate, ma con la fine della WWII, non sono state consegnate alla RCAF Royal Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 3 Canadian Air Force.Il Fairchild Bolingbroke IV-T (Bristol Blenheim IV-T) c/n.10201 effettuò il primo volo nel maggio ’42. Entrò in servizio nella RCAF Royal Canadian Air Force il 18 maggio 1943 e dopo la WWII è stato radiato in data 15 maggio 1946. Venne in seguito acquistato da operatori civili, poi nel gennaio 1988 arrivò all’Aircraft Restoration Co. di Duxford per iniziare il lungo restauro da poterlo riportare in condizioni di volo. Il primo volo dopo il restauro fu effettuato il 22 maggio 1987, registrato come G-MKIV con il marking V6028, il code GB-D rappresentante il Bristol Blenheim Mk.IV No.105 Sqn. del Wg Cdr Hughie Edwards VC, DFC. Purtroppo solo dopo quattro settimane dal suo primo decollo andò incidentato. Common Creative License Bristol Blenheim Mk.IV GB-D (V6028) No.105 Sqn. RAF Wg.Cdr.Hughie Edwards VC DFC con i colori standard di dark earth/dark green sopra il colore sky della parte ventrale della fusoliera e superficie alare inferiore . Questo esemplare di Bristol Blenheim prese parte al raid su Brema del 4 luglio 1941. Notare il pacco inferiore posizionato sotto la prua in cui si trovano alloggiate II-mtg. 0.303in. sparanti all’indietro per coprire il settore posteriore. No.105 Sqn. “Fortis in Proeliis” Ma come l’araba fenice, risorse con molti sacrifici ed ore di lavoro fu rimesso in condizioni di volo per effettuare il primo volo post-restauro il 28 maggio 1993. Ma il destino era in agguato! Per arrivare dieci anni dopo il 18 agosto 2003 al fatidico impatto con il terrapieno in fase di landing sulla pista di Duxford procurandosi pesanti e gravi danni. Attualmente il restauro è in pieno svolgimento per poterlo riportare al più presto in condizioni di volo con l’acquisizione dell’airworthly (certificato di aeronavigabilità ) come Bristol Blenheim Mk.I. il tutto richiede una grande quantità di tempo per i lavori non disgiunta da una richiesta continua Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 4 di denaro.Saranno questi due parametri tempo e denaro a determinare quando il Bristol Blenheim Mk.I potrà ritornare nel suo elemento naturale chiamato cielo,continuando la leggenda dell’Araba Fenice. Al momento del crash-landing il Fairchild Boloingbroke Mk.IV-T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n. 10201 registrato come G-BPIV era l’unico al mondo con il certificato di aeronavigabilità avente lo schema di colori, il marking e il code raffigurante il Bristol Blenheim Mk.IV R3821 UX-N No.82 Sqn. rappresentante il Blenheim Mk.IV pilotato dal Flt.Lt. Robert Hale abbattuto nel cielo di Aalborg il 13.08.1940 ad opera della batteria 3/FlaK Abt.615 i cui proiettili colpirono in pieno l’aereo facendolo precipitare. L’equipaggio oltre al comandante/pilota Flt.Lt. Robert Hale era composto dal navigatore/puntatore Sgt.Oliver Ralston e dal mitragliere/operatore radio Sgt. Alfred Boland. Tutti i membri dell’equipaggio perirono nell’esplosione del Blenheim nell’impatto con il terreno non essendo riuscito l’equipaggio a sganciare precedentemente il carico offensivo. Nota particolare Il Fairchild Boloingbroke Mk.IV-T c/n.10201 (Construction number/Numero di costruzione) registrato come G-BPIV ha ricevuto diverse markings e codes nella sua vita di aereo “vintage” a rappresentare diversi Bristol Blenheim Mk.IV operativi nella Royal Air Force. FAIRCHILD BOLINGBROKE IV-T (BRISTOL BLENHEIM IV-T) ,c/n.10201 G-BPIV Periodo Marking Code Reparto 1991 – 1995 RAF Z5722 WM – Z No. 68 Sqn. 1996 – 1999 RAF L8841 QY – C No.254 Sqn. RAF Coastal Command 2000 – 2005 RAF R3821 UX – N No. 82 Sqn. RAF Bomber Command No. 68 Sqn. “Vzdy Pripraven” “Sempre pronto” No.82 Sqn. “Super omnia Ubique” “Su tutte le cose ovunque” No.254 Sqn. “Fljgavakta ok ljosta” “Di volare,di guardare e di attaccare” L’attuale Bristol Blenheim in fase di ricostruzione precedentemente all’ultimo incidente era costituito da una fusoliera appartenente al RCAF c/n.10201, mentre le ali appartenevano allo esemplare di Blenheim RCAF c/n.9073. La versione più numerosa costruita del Fairchild Bolingbroke è stata la versione Mk IV-T, utilizzata come aereo trainer. In totale 457 Mk IV-T (Trainer) furono costruiti, con le prime consegne nel marzo ‘42. Da questa versione multi-pürpose del Fairchild Bolinbroke dal quantitativo iniziale 350 esemplari montavano motori radiali Bristol Mercury XV, seguito da un ordine di 107 equipaggiati con motori radiali Bristol Mercury XX da 9 cilindri raffreddati ad aria, alimentati con benzina avio a basso Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 5 numero di ottani. Furono ulteriormente costruite e completate 51 cellule, le quali non vennero mai consegnate causa il concludersi della WWII. Da questa produzione generale sei esemplari di Fairchild Bolinbroke Mk.IV-T (Trainer) furono convertiti nella versione Mk.IV-TT a doppi comandi. A completarne l’opera di conversione ben ottantanove furono modificati ed adattati in Tug Mk.Target (IVTT) (Aerobersaglio). L’intero programma di ricostituzione/restauro del Fairchild Boloingbroke Mk.IV-T c/n.10201 è sostenuto dalla “The Blenheim Society”, la quale in origine è stata istituita per ricordare e commemorare gli equipaggi del Bristol Blenheim,”the light day bomber”. Durante la World War II questi uomini erano conosciuti come “Blenheim Boys” data la loro giovanissima età. Nel 2012 sono stati festeggiati i 75years (1937 – 2012) dal primo volo del Bristol Blenheim Type 142 (Mk.I) avvenuto il 25 giugno 1936 al Bristol airport Filton, Gloucestershire. L’attuale Blenheim c/n.10201 in ricostruzione presso l’hangar 2 (è un doppio hangar type T2, eretto nel 1970) è di proprietà della Blenheim Duxford Ltd. Dal 2003 sono stati fatti grandi passi sulla via della completa restituzione del Blenheim al volo per la terza volta sotto forma di Type Mk.I grazie alla professionalità della ARCo Aircraft Restoration Co.Duxford, l’appoggio incondizionato della Blenheim Society e l’apporto costante di un gruppo di volontari. È in fase di completa ricostruzione avendo subito una sostituzione del naso portandolo da Mk.IV alla versione Mk.I. e ricordando di un precedente inserimento di una sezione centrale della fusoliera proveniente dal c/n.10038. Attualmente lo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione è da ritenersi buono. Le ali e la sezione centrale è stata completata e montata, sono da terminare gli allestimenti interni. In questo momento il grosso dei lavori sono concentrati nella sezione anteriore dell’aereo, il cosiddetto naso, ricordando ancora una volta la conversione in Type Mk.I. Ora vi è da considerare tutto il lavoro da effettuarsi sui sistemi, quali: l’impianto idraulico e le tubature, l’impianto elettrico e le strumentazioni, tutto l’insieme dei cablaggi. Una particolare attenzione è stata posta ai due motori danneggiati, i quali sono stati smontati in ogni loro parte e componente per controllare e per riparare o per ricostruire le parti danneggiate. Il tutto poi è stato riassemblato in attesa dei lavori delle restanti componenti dell’aereo siano conclusi per essere poi istallati. Basta dire che alcuni cilindri sono stati inviati in USA per un trattamento cromo ceramico. Il 22 e 24 giugno 2012 la cellula è stata portata fuori per la prima volta dall’hangar 2 al rimorchio di un trattore. Nel mese di dicembre sono stati istallati Il timone di profondità insieme ai piani di coda con i loro relativi cavi di comando. L’attesa del ritorno al volo del Fairchild Bolinbroke Mk.I (Bristol Blenheim Mk.I) è trepidante in tutti gli appassionati di aerei vintage sparsi nel mondo, ma si dovrà aspettare ancora qualche anno, con il delicato suggerimento questa volta di dargli dei marking e code di Squadrons più fortunati rispetto ai precedenti. A tale proposito si è stabilito che al termine della ricostruzione il Bristol Blenheim Mk.I ( nickname “The Old’Un”) avrà marking e code rappresentanti un Blenheim in dotazione al No.113 Sqn. RAF. Il No.113 Sqn. ri-equipaggiato dal marzo ’40 con il Bristol Blenheim Mk.IV insieme ai No.45, 55 Sqns. equipaggiati con il Bristol Blenheim Mk.I prese parte all’indomani della dichiarazione di Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 6 No.113 Sqn. “Velox et Vindex” “Veloce e Vendicatore” guerra di Mussolini del 10 giugno 1940 ad una missione di bombardamento con una formazione di 26 Bristol Blenheim Mk.I /Mk.IV sull’aeroporto della Regia Aeronautica Italiana di El Aden,Tobruk in Libia. In codesta prima missione di bombardamento sul Fronte dell’Africa Settentrionale la RAF perse per abbattimento 2 Blenheims Mk.I (alcune fonti dicono 4 Blenheim) ad opera dei Fiat CR-32 del 2°Stormo Caccia con un terzo Blenheim gravemente danneggiato da obbligarlo ad un atterraggio d’emergenza al suo rientro. No.113 Poster Sqn. con le esilaranti scritte di ironia con il medico dello Squadron posizionato sulla coda del Bristol Blenheim . Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 7 Nel marzo 1941 il No.113 Sqn. viene trasferito in Grecia dove perse completamente tutti i suoi rimanenti Blenheims Mk.IV quando subì un attacco di bombardamento il 14 aprile 1941 da parte della Luftwaffe sull’aeroporto di rischiaramento di Menidi,Grecia, per poi essere ritirato (evacuato) il personale a Creta e poi in Egitto dove si trasferì in seguito in Palestina per riequipaggiarsi e ricostituirsi. Nel giugno 1941 partecipa all’Operation Crusader, bombardando gli aeroporti e le retrovie italiane. Con la dichiarazione di guerra del Giappone fu trasferito sul Fronte dell’Estremo Oriente (Far East) per partecipare al vano tentativo di difesa della Birmania e poi alla sua riconquista. Utilizzò il Bristol Blenheim Mk.V “Bisley” fino al settembre ’43 per poi transitare sul Hawker Hurricane IIC La RAF nel corso della WWII, specialmente nella prima parte, ebbe pesanti perdite di aerei ed equipaggi negli Squadrons dotati di Blenheims, così pure alla fine degli anni ’30, prima della dichiarazione di guerra, vi fu una perdita del 10% della forza di Blenheims causata da incidenti di volo, ancor più dovuto all’assenza di opportuni OCU Operational Conversion Unit. Quindi meditate gente! Ricordando all’equipaggio incaricato di portarlo in volo ogni qualvolta salirà a bordo prima delle procedure di take-off non sia dimentico di proferire le seguenti parole: occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio….. seguito da un lieve tocco ai……. a completamento scaramantico e procedurale, visto le precedenti sfortunate dinamiche createsi e subite. Dati Tecnici Fairchild Boloingbroke Mk.IV (Bristol Blenheim Mk.IV) Catatteristiche Tecniche Prestazioni Lunghezza: 13.03 m. Vel.di crociera/Cruise: 322 km/h Altezza: 3.00 m. Vel.max./Max.speed: 464 km/h a 4.570 m. Ap.alare: 17.17 m. Autonomia: 2.995 Km. a 274 km/h 2 Sup.alare: 43.60 m Tangenza max. operativa: 8.230 m. Peso a vuoto: 4.470 kg. Rateo di salita: 7,5 m/s Peso a pieno carico: 6.250 kg. Carico alare: 143 kg/m2 Max,al decollo: 6.591 kg. Potenza/Rapp.peso (Power/mass): 0,24 kW/kg Motori: 2x Bristol Mercury XV 9 cilindri raffreddati ad aria da 920CV (685kW) a 9.250 ft/2.820 m. Armamento: 1 mtg. fissa 0,303in. (7,7mm.) Browning; 1 mtg. mobile 0,303in. (7,7mm.) Browning in torretta dorsale / Type Mk.IVT(Trainer) 2 mtg. mobile 0,303in. (7,7mm.) Browning in torretta dorsale Type C Carico Bombe: 2 x 500 lb.(230 kg.) o 4 x 250 lb. (114 Kg) Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 8 Common Creative License Fairchild Bolingbroke IV-T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n.10201 G-BPIV con il Marking/Code L8841/ WM-Z del No.68 Sqn. Questo esemplare rappresenta il Blenheim IVF del Wing Captain (Wg.Cdr.) Max Aitken CO (Comander Officer) No.68 Sqn.. Andò perso a RAF Coltishall, Norfolk il 6 giugno 1942 in fase di take-off causa errore di pilotaggio da parte del pilota per non aver chiuso le griglie di raffredda mento andando ad urtare un’asta portabandiera dell’aeroporto.. Common Creative License Fairchild Bolingbroke IV-T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n.10201 G-BPIV con il Marking/Code R3821/ UX-N del No.82 Sqn. RAF Bomber Command. Lo UX-N rappresenta il Bristol Blenheim Mk.IV al comando del Flt.Lt. Robert Hale pilota, Sgt.Oliver Ralston navigatore/puntatore e Sgt. Alfred Boland mitragliere/ /operatore radio abbattuti con il loro aereo il 13 agosto 1940 durante il fallito attacco all’aeroporto di Aalborg-West. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 9 Common Creative License Fairchild Bolingbroke IV-T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n.10201 G-BPIV Marking/Code L8841/ QYC No.254 Sqn. RAF Coastal Command. Stato attuale di avanzamento dei lavori di ricostruzione del FAIRCHILD BOLINGBROKE IV-T (BRISTOL BLENHEIM IV-T) c/n.10201 G-BPIV. © Robby Patriarca Torretta elettrica divensiva dorsale Type B.!Mk.I del Bristol Blenheim Mk.I dotata di Imtg. da 0.303in. (7,7mm) Browning. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 10 © Robby Patriarca © Robby Patriarca Visione generale lato destro del Fairchild Bolingbroke IV-T (Bristol Blenheim Mk.IV-T) c/n.10201 G-BPIV in restauro, in cui si è utilizzata una sezione centrale della fusoliera Blenheim c/n.1003 38, il muso Type Mk.I L6739. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 11 © Robby Patriarca © Robby Patriarca Le ali (c/n 9073) sono state definitivamente collocate nella sezione della fusoliera (c/n.10201) nella quale si è pure utilizzata una sezione centrale del c/n.10038. Il naso montato è Type Mk.I. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 12 © Robby Patriarca Primo piano del frontale Type Mk.I del Blenheim Mk.I Serial L6739 installato nella cellula del Bristol Blenheim c/n.10201. Notare la scritta del nickname: The Old Un”. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 13 © Robby Patriarca Il frontale originario Serial L9893 del Bristol Blenheim Type IV-T c/n.10201 G-BPIV in restauro presso l’hangar 2, IWM Duxford, Cambs. © Robby Patriarca Interno del cockpit del Bristol Blenheim Type IV-T c/n.10201 G-BPIV in restauro presso l’hangar 2 IWM Duxford, Cambs. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 14 © Robby Patriarca Modellino del Bristol Blenheim Mk.V “Bisley” posizionato al di sotto del “big old broche” in fase di ricostruzione del Blenheim Mk.I. Documento di proprietà dell’Associazione Volo e Cultura “Ali d’Oro” http://www.associazionealidoro.it 15
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