Percezione del colore
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Percezione del colore
Percezione del colore (2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell’Informazione Università di Milano [email protected] http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/GiuseppeBoccignone_webpage/Modelli_Percezione.html Dove siamo arrivati.... Livello psicologico Livello neurofisiologico Dove siamo arrivati.... Teoria tricromatica C = R(R) + G(G) + B(B) osservatore standard CIE Young Livello psicologico Helmholtz Esperimenti di Maxwell Newton Livello neurofisiologico Elaborazione del colore //visione tricromatica: l’osservatore standard CIE • Assumendo di osservare una luce di radianza spettrale Le(!) i valori di tristimolo in coordinate CIE X,Y, Z sono • cosa sono queste curve? Elaborazione del colore //visione tricromatica: l’osservatore standard CIE • Abbiamo modellato il nostro osservatore monocromatico come Fotorecettori Irradianza E dell’immagine Strati interni della retina Segnale neurale Mapping Non-Lineare! Elaborazione del colore //visione tricromatica: l’osservatore standard CIE • V(!) è detta • curva di risposta spettrale dell'occhio umano • funzione di efficienza luminosa fotopica spettrale relativa V(!) Elaborazione del colore //visione tricromatica: l’osservatore standard CIE • Assumendo di osservare una luce di radianza spettrale Le(!) i valori di tristimolo in coordinate CIE X,Y, Z sono y(!) =V(!) luminosità Elaborazione del colore //visione tricromatica: l’osservatore standard CIE • Modelliamo il nostro osservatore standard come Fotorecettori Irradianza E proporzionale alla radianza L dell’immagine Strati interni della retina Segnale neurale Mapping Non-Lineare! Elaborazione del colore //visione tricromatica: l’osservatore standard CIE • I valori di tristimolo dell’osservatore standard CIE sono lontani dalla risposta spettrale reale dei coni Elaborazione del colore //visione tricromatica: diagramma di cromaticità • Nel 1931 la Commissione Internazionale per l’Illuminazione (CIE) definì un diagramma di cromaticità standard che comprendeva tutte le tinte visibili dall’occhio umano. • Dal sistema a tre primari immaginari (colori ipersaturi non visibili) si può passare tramite una operazione di normalizzazione a una rappresentazione a due parametri dello spazio dei colori visualizzabile su un piano. Diagramma di cromaticità x, y Elaborazione del colore //visione tricromatica: diagramma di cromaticità • Il gamut di un monitor Diagramma di cromaticità x, y Elaborazione del colore //visione tricromatica: diagramma di cromaticità • Modelli percettivi: Tutti i colori esperiti da una persona con un sistema visivo normale si possono descrivere utilizzando tre dimensioni: • Tinta • Saturazione • Luminosità Elaborazione del colore //visione tricromatica: RGB Elaborazione del colore //visione tricromatica: spazi di colore HSI (HSV) • Lo spazio dei colori percettivo: • Tinta (Hue): L’aspetto cromatico del colore • Saturazione (Saturation): La “purezza” cromatica di una tinta. • Una luce bianca ha saturazione zero • Un rosso sangue è un rosso saturo. • Luminosità (Brightness): La distanza dal colore nero nello spazio dei colori Ogni possibile esperienza cromatica può essere rappresentata come un punto in questo spazio tridimensionale Elaborazione del colore //visione tricromatica: spazi di colore HSI (HSV) Elaborazione del colore //visione tricromatica: spazi di colore HSI (HSV) • Trasformazione non lineare Problemi per la teoria tricromatica //i colori impossibili • Non esiste un verde rossastro o un rosso verdastro, né un blu giallastro o un giallo bluastro • Il giallo viene percepito come un colore “puro”, diversamente da colori ibridi come l’arancione o il viola: • eppure il giallo è il risultato della combinazione additiva di verde e rosso • rosso-verde è percepito come giallo ma non è possibile percepire un colore come verde-rossastro. • Perché? Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza • Teoria dell’opponenza cromatica: ha preso vita dall’intuizione di Ewald Hering (1834-1918) circa alcuni colori impossibili (e.g., un rosso verdognolo, o un blu ingiallito). • I colori primitivi sono quattro invece di tre. • La teoria dell’opponenza cromatica suggerisce allora che la percezione dei colori sia basata su la risposta di tre meccanismi che operano sull’opponenza di due colori: • rosso-verde, • blu-giallo • (il terzo meccanismo bianco-nero è acromatico) Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza Dove siamo arrivati.... Teoria degli opponenti osservatore standard CIE C = R(R) + G(G) + B(B) Hering Young Livello psicologico Helmholtz Esperimenti di Maxwell Spazi percettivi HSI Newton Livello neurofisiologico ? Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello retinico Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello retinico Dalla retina a NGL • Vie parvo- e magno- cellulare Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL Classe M (cellule A o P") 10% Classe P (cellule B o P#) 90% -non sono selettive per le lunghezze d’onda -sono selettive per le basse frequenze spaziali -hanno una risposta transiente (fasica) -hanno una maggiore velocità di conduzione -campo dendritico largo -sono selettive per le lunghezze d’onda -sono selettive per le alte frequenze spaziali (dettagli) -hanno una risposta lenta e sostenuta (tonica) -campo dendritico più stretto Alta convergenza Strati magnocellulari del NGL Analisi di movimento Bassa convergenza Strati parvocellulari del NGL Analisi di forme e colore Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL • Le cellule gangliari hanno una organizzazione centro periferia. • Questa può essere la base per un meccanismo di opponenza cromatica. • Nel Nucleo Genicolato Laterale, le cellule P (sistema parvocellulare) mostrano meccanismi di opponenza cromatica. • Tre meccanismi: • Opponenza Rosso-Verde • Opponenza Blu-Giallo • Opponenza Bianco-Nero Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL • I coni M e L possiedono una sensibilità molto simile. In molti casi le loro risposte saranno quasi equivalenti. • Un segnale M + L ci informa della luminosità totale della luce. • I coni M e L differiscono però quanto basta a discriminare fra i colori. • Un segnale L - M ci informa sulla discriminazione cromatica provenienteda due tipi di coni. • La restante informazione necessaria proviene dalla differenza di risposta fra i coni M e L e quella dei coni C. • Quindi: (M + L) - C e C - (M + L). Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL • Cellula ad opponenza cromatica: un neurone la cui attività è basata sulla differenza fra gruppi di coni • L-M • M-L • -L+M • -M + L • C - (M + L) Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL • Cellula ad opponenza cromatica: un neurone la cui attività è basata sulla differenza fra gruppi di coni Una cellula RG incrementa l’attività con stimolazione rossa (R) decrementa l’attività in risposta la luce verde (G). Segnala +R-G Segnalazione opposta: presenza di verde, assenza di rosso (+G-R). Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL S M-L M L-M L S-(L+M) 1 stadio (retina) (L+M)-S 2 stadio (NGL) Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello NGL 1 stadio (retina) 2 stadio (retina+NGL) Processi opponenti //post-immagini • Post-immagine: Una immagine visiva che è ancora visibile dopo che lo stimolo è scomparso • Questo è un buon metodo per vedere l’opponenza dei colori in azione • Post-Immagine negativa: una post immagine la cui polarità è opposta a quella dell’immagine di partenza. • La luce produce post immagini nere. • I colori post immagini complementari: rosso produce verde; giallo produce blu Processi opponenti //post-immagini • Quando si guarda uno stimolo rosso, le cellule che segnalano la presenza di rosso si affaticano. • Quando si guarda allo schermo vuoto hanno attività ridotta • Normalmente codificano la presenza di rosso o l’assenza di verde • la riduzione di attività è interpretata dal cervello come presenza di verde (afterimage verde) Dove siamo arrivati.... Teoria degli opponenti osservatore standard CIE C = R(R) + G(G) + B(B) Hering Young Livello psicologico Helmholtz Esperimenti di Maxwell Spazi percettivi HSI Newton Livello neurofisiologico Dal laboratorio al mondo • Alcuni problemi che emergono prepotentemente quando si studiano i colori fuori dal laboratorio: • La costanza del colore • La riflettanza La costanza del colore • Le costanze percettive come la costanza di luminosità e colore sono caratteristiche fondamentali per il sistema visivo. • Parametri quali luminosità, colore sarebbero inutili se variassero in differenti condizioni di visibilità e di illuminazione • Il sistema visivo ha quindi sviluppato meccanismi per garantire che le diverse caratteristiche di un oggetto siano percepitecome costanti in differenti condizioni • (tuttavia bisogna essere abbastanza costanti, ma non troppo...) La costanza del colore • Una delle più importanti funzioni del sistema visivo è essere in grado di riconoscere un oggetto in differenti condizioni di visibilità. • Durante il giorno il contenuto spettrale della luce varia notevolmente, modificando il contenuto spettrale della luce riflessa dall’oggetto. • Le superfici e gli oggetti, però, conservano la loro colorazione apparente. La costanza del colore E R L x R = N° fotoni emessi x % fotoni riflessi = Spettro di irradiamento x Spettro di riflettanza = E La costanza del colore L N° fotoni riflessi Spettro di radianza La costanza del colore La costanza del colore La costanza del colore La costanza del colore //Land, McCann, McKee, Taylor La costanza del colore //Land, McCann, McKee, Taylor La costanza del colore //Land, McCann, McKee, Taylor La costanza del colore • Abbiamo visto che il colore dipende dalla sorgente di illuminazione Macbeth colour checker Luce del giorno Tungsteno La costanza del colore • Se conosciamo le caratteristiche della sorgente, possiamo correggere Colore sorgente Tungsteno Colour Correction La costanza del colore • Se non conosciamo le caratteristiche della sorgente, possiamo stimarle Illuminant Estimation ? Colour Correction 53 La costanza del colore //perchè è possibile • Vincoli fisici che permettono la costanza del colore: • Una buona stima dell’illuminanate • Assunzioni circa le fonti di luce • Assunzioni circa le superfici La costanza del colore Le fragole sono ancora rosse La costanza del colore //Bloj, Kersten, Hurlbert La costanza del colore //perchè è possibile • Vincoli fisici che permettono la costanza del colore: • Una buona stima dell’illuminanate • Assunzioni circa le fonti di luce • Assunzioni circa le superfici Incident Light Body Reflected Light (object colour) Material surface Surface Reflected Light (light source colour) Absorption Scattering Colorant • Esempio il colore della nostra pelle La costanza del colore //Teoria retinex (E. Land) • Secondo la teoria Retinex, il sistema visivo calcola la riflettanza delle varie superfici del campo visivo e percepisce il loro colore, confrontando il grado con cui superfici adiacenti riflettono tre lunghezze d’onda separate (corta, media e lunga). Original image Retinex image Dove siamo arrivati.... Costanza del colore osservatore standard CIE C = R(R) + G(G) + B(B) Hering Young Livello psicologico Helmholtz Spazi percettivi HSI Costanza colore Newton Livello neurofisiologico ? Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello V1 Le cellule sensibili ai colori sono organizzate in formazioni cilindriche chiamate BLOB che attraversano i diversi strati e sono localizzate secondo l a t o p o g r a fi a d e l l e c o l o n n e d i dominanza oculare. Nella corteccia le afferenze provenienti dalle cellule ad opponenza semplice si accoppiano in modo da dare origine a cellule ad opponenza doppia, le quali sono particolarmente numerose a livello dei blob. Via magnocellulare: localizzazione e movimento (dove) Vie parvicellulare- blob: percezione dei colori e parvicellulare-interblob: analisi delle forme (cosa) Vie binoculari tridimensionalità dell’oggetto Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello V1 Le cellule sensibili ai colori sono organizzate in formazioni cilindriche chiamate BLOB che attraversano i diversi strati e sono localizzate secondo l a t o p o g r a fi a d e l l e c o l o n n e d i dominanza oculare. Nella corteccia le afferenze provenienti dalle cellule ad opponenza semplice si accoppiano in modo da dare origine a cellule ad opponenza doppia, le quali sono particolarmente numerose a livello dei blob. Via magnocellulare: localizzazione e movimento (dove) Vie parvicellulare- blob: percezione dei colori e parvicellulare-interblob: analisi delle forme (cosa) Vie binoculari tridimensionalità dell’oggetto Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello V1 • Le cellule a opponenza doppia della corteccia visiva (di scimmia) rispondono al contrasto di colore tra aree adiacenti del campo visivo. Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: il livello V1 • Vantaggi Maggior selettività al colore • Esempio: G = V + R • L’opponente R risponde a G e R • La doppia opponente solo a R Elaborazione del colore //teoria dell’opponenza: un modello al livello V1 Dove siamo arrivati.... Costanza del colore osservatore standard CIE C = R(R) + G(G) + B(B) Hering Young Livello psicologico Helmholtz Spazi percettivi HSI Costanza colore Newton Livello neurofisiologico ? Le basi biologiche della costanza del colore • Le cellule cromatiche di V1 hanno campi recettivi piccoli, e rispondano alla lunghezza d’onda, non al “colore”. • In V4 le risposte sono correlate con la percezione cromatica (umana). • La lesione di V4 nelle scimmie non compromette la loro capacità di discriminare le lunghezze d'onda, ma danneggia la costanza dei colori L’area V4 nell’uomo Le basi biologiche della costanza del colore • Le cellule cromatiche di V1 hanno campi recettivi piccoli, e rispondano alla lunghezza d’onda, non al “colore”. • In V4 le risposte sono correlate con la percezione cromatica (umana). • La lesione di V4 nelle scimmie non compromette la loro capacità di discriminare le lunghezze d'onda, ma danneggia la costanza dei colori L’area V4 nell’uomo Le basi biologiche della costanza del colore Walsh V PNAS 1999;96:13594-13596 L’area V4 nell’uomo Dove siamo arrivati.... Costanza del colore osservatore standard CIE C = R(R) + G(G) + B(B) Hering Young Livello psicologico Helmholtz Spazi percettivi HSI Costanza colore Newton Livello neurofisiologico ? L’evoluzione della visione dei colori nei primati • Tutti i mammiferi non primati studiati finora sono dicromatici. • Si pensa che il secondo sito genico sul cromosoma X derivi da una duplicazione genica avvenuta 35-40 milioni di anni fa • La tricromia e’ un vantaggio nella gran parte delle situazioni (riconoscimento di frutta matura ecc) L’evoluzione della visione dei colori nei primati // a cosa serve il colore? L’evoluzione della visione dei colori nei primati // a cosa serve il colore? • Gli esperimenti sugli animali aiutano a comprendere la visione dei colori negli umani: • I fiori mandano avvisi attraverso i colori per le api proponendo uno scambio di cibo per sesso (per l’impollinazione) • Alcuni pesci tropicali e i tucani hanno parte del loro corpo vivamente colorata come segnale sessuale Ma il colore non basta
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– Assunzioni circa i le fonti di luce
– Assunzioni circa le superfici