a rebours - Il-Cubo
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a rebours - Il-Cubo
A REBOURS A Rebours inizia come romanzo naturalista, ma diventa poi una summa, in cui le esperienze potrebbero moltiplicarsi all’infinito. Vangelo del decadentismo, l’opera inaugura un nuovo stile: Huysmans vuole descrivere la modernità e per farlo si avvale di un linguaggio elaborato (un francese artificiale ed estremamente letterari) e della destrutturazione completa della trama. La vita viene rappresentata come è: un cercare di tirare avanti.Non parla di proletari o borghesi ma parla della nobiltà, regalando personaggi non più monolitici ma con una psicologia. Infine, nella ricerca dell’artificialità descrive donne-mostri, creature fuori dall’ordinario come la ventriloqua o la contorsionista. La notice La notice, vero romanzo che apre a una serie di monografie, è un riassunto biografico del protagonista: l’educazione in convento, la vita mondana e infine il ritiro solitario nella casa di Des Esseintes. Il periodo temporale della storia è costituito dai due mesi durante i quali vediamo le possibilità che si aprono con la nuova vita intrapresa, mentre numerose sono le analessi. Des Esseintes è un nevrotico che cerca l’assoluto in una serie di esperienze estreme che si rivelano fallimentari. Misogino e misantropo, sogna un deserto confortevole perché neanche con i compagni di studi, letterati, si trova bene. Non riesce a fuggire dallo spleen, ma teme la morte. Abbandona Parigi alla ricerca di un posto brutto, dove vivere isolato. Capitolo 1 Questo capitolo descrive il trasloco e lo studio. La nuova casa dell’esteta, del cercatore dell’assoluto, viene confrontata con quella vecchia del dandy. Il dandy pratica l’estetismo e cerca l’assoluto tramite l’artificio, trasformando se stesso in opera d’arte per sconvolgere i borghesi. Des Esseintes, che segue la moda dell’anglomania, decide di ritirarsi e continua a cercare l’assoluto, ma non per il mondo. Se prima portava donne e amici nella sala in cui dava lezioni di dandysmo, qui il contatto con la gente è escluso. Vive alla luce artificiale, conformandosi all’idea di Poe che la preferisce a quella naturale, e inizia una monografia sui colori. L’arredamento è formato da mobili spesso ecclesiastici, punteggiati da libri. Sul leggio c’è un glossario in latino del periodo argenteo (ai decadenti non piace la latinità classica) e sul camino troviamo due sonetti di Baudelaire e un poema in prosa. I vetri sono colorati. Capitolo 2 La camera da pranzo soddisfa il bisogno di viaggio ed è fatta come se fosse l’interno di una nave. L’illusione deve essere completa, così la servitù deve spruzzare catrame per dare un 1 odore adeguato alla sala e inoltre viene fatto costruire un anello intorno alla circonferenza della stanza dove è costruito un acquario con acqua di mare, alghe e pesci meccanici. Nella sala c’è il grande libro di avventura di Poe, Gordon Pym. Des Esseintes teorizza qui l’inutilità del movimento e l’efficacia dell’artificiale: si anticipa il suo finto viaggio a Londra, realizzato semplicemente andando a mangiare in un ristorante inglese per evocare la capitale senza andarci realmente. Capitolo 4 La ricerca è volta al diverso, al di là, a quello che è inusuale, perché ciò che è ovunque si vede ovunque e alla fine annoia. Si cerca la sorpresa, lo sconcertante. A questo mira la monografia della pietra, in cui viene citato l’opale (la cui lucentezza è legata al calore umano). La memoria involontaria di Des Esseintes dimostra che tutto è unito e legato da analogie. Capitolo 9 Il ricordo della storia d’amore con la donna ventriloqua. Des Esseintes le fa raccontare da storia della Sfinge presente nella Tentation de Saint-Antoine: la Sfinge (mitologia egizia) cerca di unirsi alla Chimera (mitologia greca) ma i due mostri non possono accoppiarsi. È la metafora dell’assoluto che non si può raggiungere, dell’impossibilità della passione. Capitolo 10 La monografia dei profumi rappresenta l’artificiale attraverso la combinazione ricercata degli odori. Capitolo 11 L’esotismo è qui limitato all’Olanda, grande porto che riceve dell’Oriente, e all’Inghilterra, patria del dandysmo. L’unico viaggio risolutivo è la morte. Il protagonista si crea il proprio viaggio in Inghilterra: gira in una fittizia Londra dentro Parigi, in cui la Senna diventa il Tamigi. Torna a casa soddisfatto di aver compiuto un viaggio senza averne i disagi. Capitolo 12 Tornato dal “viaggi” la nevrosi è attenuata. La monografia dei moderni letterati cattolici elogia Baudelaire, a suo modo considerato religioso. Huysmans spiega lo spleen: l’età critica non sono la gioventù o la vecchiaia, ma la maturità ferita. Balzac e Stendhal sono romantici, non realisti: usano l’effetto di reale ma sempre al fine di parlare della passione assoluta. 2 Il Romanticismo di Barbery d’Aurevilly è così spinto da arrivare ai temi del Decadentismo. Questo autore, che dopo un breve periodo da ateo e semisocialista torna ad essere fermamente bigotto, è elogiato da Huysmans all’interno del capitolo. Mette in scena situazioni fantastiche, misteriose e demoniache, non sopporta il realismo e soprattutto Flaubert e Zola. Tra i suoi titolo poco ortodosso vengono qui citati Il prete sposato e Le diaboliche, storie di donne malvagie. 3