Adorazione Vocazionale gennaio 2015
Transcript
Adorazione Vocazionale gennaio 2015
In cammino verso Cristo … Adorazione Eucaristica LA CHIAMATA... DI DIO ANNO 2015 MESE GENNAIO 1 Introduzione: Cel.: Fratelli e sorelle, stiamo qui davanti a Gesù nascosto nella Santa Eucaristia e vogliamo affidargli tutte le persone: giovani, ragazzi e adulti che si sentono chiamati da Dio a seguire una speciale vocazione. Ma... cosa significa “vocazione”? Vocazione, significa “chiamata”, una chiamata che Dio fa a ciascuno di noi per renderci partecipi di un progetto, che solo Lui conosce. Il Signore chiama, in tanti modi differenti, a volte attraverso persone, avvenimenti, circostanze che per noi possono essere passeggere… ma è proprio in quell’occasione che Dio chiama… mai si stanca di chiamare e mai si stanca di aspettare la risposta! Coro 1: Solleva dalla polvere il debole, dall’immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria. Silenzio di adorazione Coro 1:Poiché con la sua forza l’uomo non prevale. Il Signore distruggerà i suoi avversari! Contro di essi tuonerà dal cielo. Preghiamo insieme il salmo 144 Coro 1: Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s’innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io gioisco per la tua salvezza. Coro 2: Non c’è santo come il Signore, perché non c’è altri all’infuori di te e non c’è roccia come il nostro Dio. Coro 1: Non moltiplicate i discorsi superbi, dalla vostra bocca non esca arroganza, perché il Signore è un Dio che sa tutto e da lui sono ponderate le azioni. Coro 2: L’arco dei forti s’è spezzato, ma i deboli si sono rivestiti di vigore. I sazi si sono venduti per un pane, hanno smesso di farlo gli affamati. Coro 1: La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita. Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Coro 2: Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta. Coro 2: Perché al Signore appartengono i cardini della terra e su di essi egli poggia il mondo. Sui passi dei suoi fedeli egli veglia, ma i malvagi tacciono nelle tenebre. Coro 2: Il Signore giudicherà le estremità della terra; darà forza al suo re, innalzerà la potenza del suo consacrato». Insieme: O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto. Canto. Cel.: O Signore Gesù Cristo, che sempre chiami a seguirti, fa che possiamo ascoltare la tua voce e rispondere alla tua chiamata tendendo l’orecchio e il cuore verso di Te. Continua o Signore, a chiamare giovani alla tua sequela affinché come Samuele possano risponderti: “Parla che il tuo servo ti ascolta…”. Signore Nostro, parlaci nel cuore, parla nel più profondo di noi stessi, abbatti le porte della paura, dei dubbi; parlaci e attiraci a Te con la vocazione che hai preparato per ciascuno di noi. Inviaci, o Signore, la tua luce, che il tuo Santo Spirito possa inondarci di quell’amore eterno e accenderci dal desiderio di seguirti ovunque tu vorrai. Invocazione allo Spirito Santo: LETT. 1: Spirito del Signore, Spirito di saggezza e di discernimento, Spirito di Cristo, Sapienza di Dio, solo tu rischiari il nostro cammino. 2 LETT. 2: Spirito del Signore, Spirito di giustizia e di umiltà, Spirito di Cristo, amico dei poveri, solo tu ispiri le nostre scelte. LETT. 1: Spirito del Signore, Spirito di pace e di unità, Spirito di Cristo, amico dei peccatori, solo tu converti le nostre vite. LETT. 2: Spirito del Signore, Spirito di coraggio e di perseveranza, Spirito di Cristo, testimone fedele, solo tu rendi saldi i nostri cuori. LETT. 1: Spirito del Signore, Spirito di misericordia e di perdono, Spirito di Cristo, dolce e mite di cuore, solo tu sei la dimora dell’uomo in Dio. Canto: Lett. 2: Dal primo libro di Samuele In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». Momento di riflessione personale: Breve meditazione: Eli e Samuele: quando Dio ne chiama due per volta G.: Se c’è crisi di vocazioni è anzitutto crisi di coloro che dovrebbero chiamare, della loro sonnolenza vocazionale, come nel caso di Eli. Con una punta paradossale: nella vocazione di Samuele anche Eli viene ri-chiamato dal Signore e messo davanti alle sue responsabilità. Anche questo è chiamata; chiamata che giunge a Eli, il sacerdote, attraverso Samuele, il giovane scelto da Dio; all’animatore vocazionale tramite il chiamato. (di Amedeo Cencini) “Non ti ho chiamato…, torna a dormire!” Lett. 1: Di notte, mentre tutti dormono, il Signore chiama Samuele. Che si tratti della voce divina all’inizio non è subito chiaro, né al chiamato, né a chi dovrebbe fare da tramite in questo dialogo. Per questo Samuele va da Eli, pensando che sia stato lui a chiamarlo. Ne ha una rispost a all’apparenza innocua, ma che in realtà è sconcertante sulla bocca del sacerdote: “Non ti ho chiamato…, torna a dormire!”. Purtroppo è vero: Eli non l’aveva chiamato, e proprio questo è il problema: Eli non l’aveva chiamato, e non solo in quel momento, ma non l’aveva mai “chiamato”, il rapporto stabilito con lui non era di tipo vocazionale, Samuele era per lui appena un aiutante, una presenza utile e nulla più. E non solo, ma Eli nemmeno capisce che si tratti della voce del Signore, e non trova niente di meglio che continuare a dormire e invitare Samuele a… fare altrettanto. 3 Lett. 2: Non possiamo non pensare, di fronte a questa figura di sacerdote, ai tanti sacerdoti che sembrano non avere – ahimé – alcuna passione vocazionale, che non hanno mai chiamato nessuno o che non hanno mai di fatto prestato la loro voce all’Eterno chiamante, e che – di conseguenza – non sanno neppure riconoscere la chiamata del Signore, e indicarla al giovane chiamato. Se c’è crisi di vocazioni è anzitutto crisi di coloro che dovrebbero chiamare, della loro assordante afasia e sconcertante apatia e sonnolenza vocazionale. “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” Lett. 1: Al terzo appello Eli in qualche modo si riscatta; come anni prima aveva alla fine creduto alle lacrime di Anna, la madre, così ora capisce che è il Signore a chiamare Samuele, il figlio, e gli dà il consiglio giusto, da vero animatore vocazionale: ascoltare il Signore, senz’alcuna invadenza da parte sua. In fondo Eli è persona umile e libera. E svela a Samuele, e a tutti noi, un segreto prezioso: il Signore ci rivolge continuamente la sua parola, non c’è un istante della nostra vita in cui non risuoni una sua parola, che non è mai rara, neanche lo era ai tempi di Eli, semmai è raro trovare un credente in costante ascolto. Com’è vero che la vita parla se c’è un cuore che ascolta, così è per Dio e la sua parola. Se impariamo ad ascoltare, Dio non cessa di chiamarci. C’è stato qualcuno o qualche situazione che mi ha fatto conoscere Dio? Rileggendo il brano di Samuele, cosa mi è rimasto nel cuore? Su quali punti desidero “ascoltare la chiamata di Dio” per la mia vita? Lett. 2: È così che Samuele conosce il Signore e la sua vocazione. Ed è così che anche Eli viene risvegliato dal suo torpore, duramente rimproverato e ri-chiamato dal Signore e messo davanti alle sue responsabilità. Anche questo è chiamata. Ed è singolare che giunga a Eli, il sacerdote, attraverso Samuele, il giovane scelto e chiamato da Dio; all’anziano tramite il giovane; all’animatore vocazionale tramite il chiamato. La vocazione è sempre un fatto relazionale-comunitario-ecclesiale. Domande per la riflessione: Cosa vuole esprimere il brano di Samuele? E per me, il Signore con queste parole, cosa vuole dirmi? 4