Presentazione di PowerPoint - Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Presentazione di PowerPoint - Facoltà di Medicina e Chirurgia
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA Prof. Loreto Lancia CORSO DI METODOLOGIA DELLA RICERCA INFERMIERISTICA (3 CFU) Obiettivi del corso A conclusione del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di: Comprendere potenzialità e limiti della metodologia della ricerca in ambito biomedico ed assistenziale. Rispondere a quesiti derivanti dalla pratica clinica e gestionale attraverso una lettura critica delle evidenze scientifiche riportate in letteratura. Capire i processi di trasferimento dei risultati della ricerca alla pratica infermieristica. Predisporsi in modo critico all’identificazione di quesiti di pertinenza infermieristica che potrebbero generare ipotesi di ricerca. Hospitals are “held together, glued together, enabled to function …………….. by the nurses” Lewis Thomas (1913 – 1993) Anno e rivista N. Articoli N. Ricerche N.studi/anno 1952-53 Nursing Reaserch 17 14 14 1960 Nursing Reaserch 25 20 20 1970 Nursing Reaserch Int. J. Nursing Studies 66 23 54 9 63 1980 Nursing Reaserch Int. J. Nursing Studies Res.in Nursing and Health Wester J. Nursing Research 76 28 18 14 50 17 16 12 Totale 267 192 95 192 MAGNET HOSPITAL Magnet is the highest award an organization can receive for nursing care as established by the American Nurses Credentialing Center, a division of the American Nurses Association. Magnet Status is awarded to a healthcare organization that has demonstrated provides the very best in nursing and patient care through its support of international nursing professional standards ………. e in Italia? RIDOTTO SVILUPPO DELLA RICERCA LE DIFFICOLTA’ DELLA RICERCA INFERMIERISTICA IN ITALIA CAUSE •Socio-culturali •Politico-organizzative RIDOTTO SVILUPPO DEL NURSING ASPETTI SOCIO-CULTURALI CONNESSI CON LO SVILUPPO DEL NURSING L’evidenza della specificità inf.ca, presupposto necessario per lo sviluppo del nursing, è direttamente influenzata dal modello concettuale di salute prevalente. SALUTE INTEGRITA’ BIO-MEDICA INTEGRITA’ BIO-PSICO-SOCIALE RIDUZIONISMO DOGMATICO INTERDIPENDENZA FUNZIONALE MODELLO TECNICO MODELLO PROFESSIONALE DIPENDENZA PROFESSIONALE SPECIFICITA’ PROFESSIONALE ASPETTI POLITICO-ORGANIZZATIVI CONNESSI CON LO SVILUPPO DEL NURSING Perché è utile la ricerca infermieristica? I pazienti che ricevono interventi basati sulla ricerca riportano risultati migliori dei pazienti che ricevono un’assistenza di routine. È eticamente irrinunciabile erogare interventi dei quali sia stata dimostrata l’efficacia. Interventi efficaci hanno un rapporto costo/benefici più favorevole. La ricerca si trasferisce più rapidamente rispetto alla formazione nella realtà operativa quotidiana. EBM: DEFINIZIONI La medicina basata sulla prova, è quella medicina che si è sviluppata in contrapposizione alla medicina tradizionale, in parte basata sulle impressioni, sulle intuizioni o sul cosiddetto occhio clinico. Silvio Garattini in: Clinical Evidence, Ministero della Salute 2001 EBM: DEFINIZIONI La EBM cerca il più possibile attraverso gli studi clinici controllati, ripetuti più volte per poter realizzare metanalisi, e gli studi osservazionali in condizioni di pratica medica corrente, di stabilire quale tipo di trattamento abbia probabilità di essere utile al paziente in termini di benefici-rischi. Silvio Garattini in: Clinical Evidence, Ministero della Salute 2001 EBM: un po’ di storia 1972: l’epidemiologo scozzese Archibald L. Cochrane dimostra che molti trattamenti medici non avevano giustificazione scientifica. A. L. Cocrane in: Effectiveness and efficiency 1972 1992: comparsa della denominazione “EBM” sul Journal of American Medical Association (JAMA) Florence Nightingale e l’EBN TESTO ORIGINALE “At Florence Nightingale’s House, London. Diagramma polare July the 30th, eighteen hundred and ninety. (coxcombs), utilizzato When I am no longer even a memory, just a per rappresentare i tassi name, I hope my voice may perpetuate the di mortalità durante la great work of all my life. God bless my dear guerra in Crimea (1854old Comrades at Balaclave and bring them 56) safe to shore. Lancia L, Petrucci C. Florence Nightingale: l'efficacia dell'assistenza infermieristica. L'Infermiere 2005; 4: 6 Florence Nightingale e l’EBN Barrack Hospital - Scutari Migliorarono: Il vitto Le corsie Le fognature e i servizi igienici L’igiene personale e ambientale LA MORTALITÀ TRA I RICOVERATI SCESE DRASTICAMENTE Florence Nightingale e l’EBN Cosa inaudita per quei tempi, Florence raccoglie dati e li analizza Diagramma polare (coxcombs), utilizzato per rappresentare i tassi di mortalità nell’ospedale di Scutari (1854-55) Nasce il nursing moderno basato sull’evidenza. Florence Nightingale e l’EBN Nasce il nursing moderno basato su prove di efficacia Florence venne accolta nella Royal Statistical Society (per una donna era impensabile all’epoca!) e più tardi divenne membro onorario della American Statistical Association Florence Nightingale e l’EBN 1860: Florence fonda la prima scuola per infermiere Annessa al Saint Thomas Hospital nel 1860 costituì il primo centro di formazione infermieristica di tipo moderno, la Scuola Nightingale. Delineò il percorso formativo delle infermiere nella durata, nei contenuti e nella ferrea disciplina EBN: trasferimento delle conoscenze FORMAZIONE RICERCA ESPERIENZA E B N PENSIERO CRITICO PRATICA CLINICA MIGLIORE RISORSE Le innovazioni di successo sono quelle che nascono con il contributo degli operatori* SMART DRUG INFUSION PUMP by Massachusetts General Hospital *Von Hippel, E. (2005). Democratizing innovation. Cambridge, MA: The MIT Press. Le innovazioni di successo sono quelle che nascono con il contributo degli operatori* BAR CODE TECHNOLOGY By James A. Haley Veterans’ Hospital ……………….. oppure sono quelle introdotte con il contributo degli operatori A comparison between EASI system 12-lead ECGs and standard-12 lead ECGs for improved clinical nursing practice. Lancia L, et al. (2008). Journal of Clinical Nursing 17(3),370-7. …..oppure sono quelle introdotte con il contributo degli operatori A comparison between EASI system 12-lead ECGs and standard-12 lead ECGs for improved clinical nursing practice. STANDARD EASI j_point (+/-) in mm (mean) S.D. j_point (+/-) in mm (mean) S.D. L1 -0.06 0.22 -0.04 0.32 <0.05 L2 0.35 0.52 0.22 0.67 NS L3 0.49 0.55 0.27 0.5 <0.05 aVR 0.02 0.32 -0.03 0.51 NS aVL -0.18 0.35 -0.05 0.22 <0.05 aVF 0.44 0.58 0.25 0.54 <0.05 V1 0.08 0.56 0.03 0.69 NS V2 0.18 1.07 0.13 1.11 NS V3 0.25 1.22 0.19 1.02 NS V4 0.08 1.08 0.05 0.69 NS V5 -0.05 0.96 0.03 0.74 NS V6 0.09 0.49 0.07 0.56 NS Lead n=1096 Lancia L, et al. (2008). Journal of Clinical Nursing 17(3),370-7. Difference P Percutaneous and Mucocutaneous Exposures in Nursing Students: An Italian Observational Study TABLE I Events: Frequency and distribution Students exposed Number of accidents Number of accidents Hours. /1000 Training 1st YEAR (n 702) 12.82% 16.95% 2nd YEAR (n 756) 10.45% 12.57% 3rd YEAR (n 757) 7.79% 10.44% TOT (n 2215) 10.29% 13.23% 0.43 0.33 0.24 0.33 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 % 15 10 5 0 1° anno 2° anno 3° anno 1° vs 2° 1° vs 3° 1° vs (2°+ 3°) Petrucci C, Alvaro R, Cicolini G, Pisegna Cerone M, Lancia L, (2009). Journal of Nursing Scholarship, 2009; 41(4),337-343. L. Lancia et al. : Nurse Educ Today. 2013 Dec;33(12):1501-5 L. Lancia et al. : Nurse Educ Today. 2013 Dec;33(12):1501-5 L. Lancia et al. : Nurse Educ Today. 2013 Dec;33(12):1501-5 METODO SCIENTIFICO = APPROCCIO SISTEMATICO E LOGICO ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI, BASATO SUI DATI E SULLA VERIFICA DELLE IPOTESI. Parola chiave: R I P R O D U C I B I L I T A’ ALCUNI AMBITI DELLA RICERCA BIOMEDICA Frequenza del problema (misure di prevalenza e di incidenza) Causa del problema (studi clinici osservazionali) Trattamento del problema (studi clinici sperimentali) APPROCCI INVESTIGATIVI NELLA RICERCA BIOMEDICA STUDI SPERIMENTALI (CLINICI) STUDI OSSERVAZIONALI (EPIDEMIOLOGICI) Approccio investigativo STUDI SPERIMENTALI Sono studi in cui il ricercatore interviene attivamente modificando alcuni parametri e valutando gli effetti del suo intervento. Per motivi etici sono più diffusi nella ricerca preclinica. Approccio investigativo STUDI OSSERVAZIONALI Sono studi attraverso i quali si indaga la probabilità di sviluppare la malattia in rapporto all’esposizione a fattori di rischio. Non vi è alcun intervento da parte del ricercatore che si limita a raccogliere i dati ed a confrontarli. Hanno un livello di evidenza minore di quelli sperimentali, rispetto ai quali, pero’, sono solitamente meno costosi. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE STUDI SPERIMENTALI (Requisiti) Rappresentatività del campione Gruppi (sperimentale e controllo) Dimensione della ricerca Determinazione degli effetti e cecità Limiti spaziali Limiti temporali STUDI SPERIMENTALI (Clinici) Effectiveness of intravenous thrombolytic treatment in acute myocardial infarction. Gruppo Italiano per lo Studio della Streptochinasi nell'Infarto Miocardico (GISSI). In an unblinded trial of intravenous streptokinase (SK) in early acute myocardial infarction, 11 806 patients in one hundred and seventy-six coronary care units were enrolled over 17 months. Patients admitted within 12 h after the onset of symptoms and with no contraindications to SK were randomised to receive SK in addition to usual treatment and complete data were obtained in 11 712. At 21 days overall hospital mortality was 10.7% in SK recipients versus 13% in controls, an 18% reduction (p = 0.0002, relative risk 0.81). Lancet. 1986 Feb 22;1(8478):397-402 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE STUDI OSSERVAZIONALI Studi di prevalenza (cross-sectional studies) Studi longitudinali (cohort studies) Studi caso controllo (case-control studies) CROSS-SECTIONAL STUDIES Define target population Take sample Devise case definition Complete case-ascertainment Analysis La stima della prevalenza può essere utile per prevedere i bisogni di assistenza sanitaria. Essendo influenzata dalla durata della malattia, non può essere usata per valutarne la correlazione con i fattori di rischio. Per tale valutazione sono necessari studi di coorte. COHORT STUDIES Define hipothesis Define the cohort (year of birth, stable population, industrial exposure, ecc) Identify exposed and non-exposed (questionnaire, clinical measurements, occupational exposure records, etc) Exclude cases who already have the disease Follow up Monitor for outcome events Gli studi di coorte (o longitudinali) implicano il “follow-up” degli individui. COHORT STUDIES L’infezione cronica di Epatite B (HBV) può essere la causa del carcinoma epatocellulare (HCC)? HCC NO TOTALE HBsAg HCC SI SI 40 (a) 3.414 (b) 3.454 NO 1 (c) 19.252 (d) 19.253 TOTALE 41 22.666 22.707 Risk of HCC in HBsAg pos = 40/3.454 (a/a+b) = 0,01158 Risk of HCC in HBsAg neg = 1/19.253 (c/c+d) = 0,00005 Relative risk (RR) = 0,01158 / 0,00005 = 223 Il rischio d’insorgenza di un carcinoma epatocellulare è 223 volte più alto negli individui ’HBs Ag positivi rispetto a quelli negativi. Beasley et al. Lancet 1981 1129-33 COHORT STUDIES PROSPETTICI PROPRIAMENTE DETTI STUDI DI COORTE PROSPETTICI STORICI COHORT STUDIES PRO CONTRO Studiano le esposizioni rare Inefficaci nelle malattie rare Studiano gli effetti multipli delle esposizioni (es. fumo) Se non sono storici consumano molte risorse Dimostrano le associazioni temporali Bias per perdite in follow up (dropout) Minimizzano i bias nelle misura delle esposizioni Misurano l’incidenza della malattia CASE CONTROL STUDIES Identify cases Recruit control subjects without the diseases from the same population Test cases and controls for prior exposure to the suspected risk factor Analyse results Gli studi di caso-controllo sono utili per investigare malattie rare CASE CONTROL STUDIES Cigarette smoking and lung cancer (LC) SMOKERS NON SMOKERS TOTALE LC SI LC NO TOTALE 647 (a) 622 (b) 1269 2 27 (d) 29 649 1298 (c) 649 a x d 647x27 OR (Odds Ratio) = c x b = 622x2 = 14,04 Il rischio d’insorgenza di tumore al polmone è 14.04 volte più alto nei fumatori rispetto ai non fumatori. Doll and Hill BMJ 1950: 739-748 CASE CONTROL STUDIES Esposti e non esposti a lavorazioni industriali tra pazienti con tumore alla vescica e controlli INDUSTRIA TUMORE SI TUMORE NO SI 118 69 TOTALE 187 NO 257 299 556 TOTALE 375 368 743 OR= 118x299 = 1,99 257x69 I lavoratori dell’industria in esame hanno un rischio stimato 1,99 volte più alto di contrarre il tumore rispetto alla popolazione non esposta che si assume avere rischio pari a 1. STUDI SPERIMENTALI VS STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI Esito sfavorevole Esito favorevole Farmaco (a) (b) Placebo (c) (d) STUDI OSSERVAZIONALI Esito sfavorevole Esito favorevole Rischio SI (a) (b) Rischio NO (c) (d) FATTORE CONFONDENTE FATTORE DI ESPOSIZIONE MALATTIA FATTORE CONFONDENTE E’ un terzo elemento indipendentemente associato all’esposizione che costituisce anche un fattore di rischio per la malattia FATTORE CONFONDENTE INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE’ 78 (a) 1322 (b) 1400 POCO CAFFE’ 48 (c) 1352 (d) 1400 TOTALE 126 2674 1298 OR = (a x d) / (b x c) = 1,66 FATTORE CONFONDENTE INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE’ 78 (a) 1322 (b) 1400 POCO CAFFE’ 48 (c) 1352 (d) 1400 TOTALE 126 2674 2800 OR = (a x d) / (b x c) = 1.66 , 95 % CI =1.15÷2.40 L’intervallo di confidenza è una misura di precisione della stima (e, quindi, deve contenere la stima) FATTORE CONFONDENTE INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE’ 78 (a) 1322 (b) 1400 POCO CAFFE’ 48 (c) 1352 (d) 1400 TOTALE 126 2674 2800 …… un ricercatore scettico sul risultato osservato stratifica i soggetti in fumatori e non fumatori ……. INFARTO SI INFARTO NO CONSUMO DI CAFFE’ CONSUMO DI CAFFE’ POCO MOLTO POCO MOLTO FUMATORI’ 28 70 372 930 NON FUMATORI 20 8 980 392 TOTALE 48 78 1352 1322 FATTORE CONFONDENTE FUMATORI INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE’ 70 (a) 930 (b) 1000 POCO CAFFE’ 28 (c) 372 (d) 400 TOTALE 98 1302 1400 OR=1 INC=98/1400=7% NON FUMATORI INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE’ 8 (a) 392 (b) 400 POCO CAFFE’ 20 (c) 980 (d) 1000 TOTALE 28 1372 1400 OR=1 INC=28/1400=2% FATTORE CONFONDENTE …………ed ora non teniamo più conto del caffè …… INFARTO SI INFARTO NO TOTALE FUMATORI 98 (a) 1302 (b) 1400 NON FUMATORI 28 (c) 1372 (d) 1400 TOTALE 126 2674 2800 OR=3.69, 95% CI=2.41÷5.65 STUDI EPIDEMIOLOGICI STUDI SPERIMENTALI (Clinici) •Popolazione •Campione STUDI OSSERVAZIONALI (Epidem.) Trasversali Di coorte (o longitudinali) Caso-controllo •Gruppi •Randomizzazione •Cecità •Limiti temporali •Limiti spaziali Prospettici Prospettici storici EBM: opposizioni La medicina è un’arte Esperienza clinica ed intuizione rappresentano valori irrinunciabili Eccessiva enfatizzazione scientifiche delle pubblicazioni Evidence Based Nursing Per EBN si intende il processo per mezzo del quale le infermiere e gli infermieri assumono le decisioni cliniche utilizzando le migliori ricerche disponibili, la loro esperienza clinica e le preferenze del paziente, in un contesto di risorse disponibili. Di Censo A., Cullum N., Ciliska D., Impmementing evidence based nursing: some misconception [Editorial], Evidence Based Nursing 1998; 1:38-40 EBN: trasferimento delle conoscenze FORMAZIONE RICERCA ESPERIENZA E B N PENSIERO CRITICO PRATICA CLINICA MIGLIORE RISORSE LINEE GUIDA DEFINIZIONE Le linee guida sono raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo sistematico, con lo scopo di aiutare operatori e pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche* * Institute of Medicine LINEE GUIDA OBIETTIVI riduzione della variabilità dei comportamenti diffusione di nuove acquisizioni con notevole impatto positivo sui pazienti diffusione di pratiche meno costose a parità di efficacia riduzione dei rischi per i pazienti LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI LINEE GUIDA BANCHE DATI www.pnlg.it www.guideline.gov www.cdc.gov www.cma.ca/cpgs/ htpp://Show.cee.hw.ac.uk/sign/home.htm LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO LINEE GUIDA GRUPPO DI LAVORO Operatori interessati Metodologi (In assenza di conflitto di interessi) LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO FONDAMENTI SCIENTIFICI LINEE GUIDA FONDAMENTI SCIENTIFICI Banche bibliografiche Medline Mbase Cinahl Cochrane library Riviste di letteratura scientifica Evidence Based Medicine Evidence Based Nursing LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO FONDAMENTI SCIENTIFICI PARERE DEGLI ESPERTI LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO FONDAMENTI SCIENTIFICI PARERE DEGLI ESPERTI CONTENUTI LINEE GUIDA CONTENUTI La linea guida deve essere chiara, concisa e contenere applicazioni riproducibili Attenzione agli aspetti organizzativi, gestionali ed etici Le raccomandazioni dovrebbero essere distinte per “livello di evidenza” PIRAMIDE DELLE EVIDENZE APPROCCIO SPERIMENTALE SR e MA Revisioni sistematiche / meta-analisi (studi di studi) RCDBS Studi Controllati Random. in Doppio Cieco Studi di coorte APPROCCIO OSSERVAZIONALE Studi caso-controllo Serie di Casi Case-Report Idee, Editoriali, Opinioni di esperti Ricerca su animali Ricerca in vitro Le raccomandazioni sono divise per livelli di evidenza I = studi randomizzati e controllati di grosse dimensioni, con differenze statisticamente molto significative – buone metanalisi IIa = altri studi controllati randomizzati IIb = studi sperimentali controllati non randomizzati IIIa = studi osservazionali longitudinali e caso-controllo IIIb = studi osservazionali di associazione IV = studi di casistica senza controlli V = parere di esperti Evidence Based Nursing Presupposti •Capacità di decision making •Capacità di pensiero critico Un qualsiasi atto infermieristico è “evidence based” quando è progettato, orientato al risultato e confrontato con la ricerca. IL PENSIERO CRITICO E’ un’attività mentale intenzionale necessaria a trasferire le conoscenze teoriche del nursing all’esercizio professionale ed implica: •Razionalità e fondatezza •Riflessione •Capacità ed atteggiamenti •Pensiero creativo •Conoscenze (cliniche e statistiche) Evidence Based Nursing A quali domande risponde? • E’ giusto quello che sto’ facendo? • Ci sono alternative a questo trattamento? • Quali potrebbero essere le reazioni del paziente? • ecc. DUBBIO CONOSCENZE Evidence Based Nursing ATTENZIONE Non confondete l’EBN con la ricerca ! La ricerca è la metodologia per accrescere le conoscenze di una disciplina: è un’indagine sistematica intrapresa per scoprire fatti o relazioni e raggiungere conclusioni usando un metodo scientifico. EBN: le fasi del processo Conversione del dubbio in quesito clinico definito Ricerca delle migliori prove di efficacia nelle banche dati biomediche Analisi critica Integrazione nella pratica clinica e rivalutazione della performance professionale E B N A review of current literature (metodi e risultati di 16 studi) Hospital Nurse Staffing and Patient Outcomes Diane Heinz Dimensions of Critical Carte Nursing; Jan/Feb 2004, Vol. 23 Issue 1, p.44-51 Obiettivo degli studi Nurse staffing Patient outcomes •Mortality •Length of stay •Patient complication EFFICACIA CLINICA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN OSPEDALE L’assistenza infermieristica se adeguata e qualificata riduce gli eventi avversi e migliora la qualità di vita. Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. Aiken LH, ed altri JAMA 2002 Oct 23-30;288(16):2040-1 Jack Needlman, ed altri Nurse- staffing levels and the quality of care in Hospitals The New England Journal of Medicine 2002 n.22-346:1715-1722 Infermieri e mortalità dei pazienti La presenza di infermieri specializzati, l’incremento del rapporto infermieri/pazienti e la maggiore abilità degli infermieri si correlano con una diminuzione del tasso di mortalità. Aiken LH …….Hospital restructuring: does it adversely affect care and outcomes? J Nurs Admin 2000; 30(10):457-465. Czaplinski PJ……The effect of staff nursing on length of stay and mortality. Med Care 1998;36(12):1626-1638. Bond CA ……Health care professional staffing, hospital characteristics, and hospital mortality rates. Pharmacotherapy 1999;19(2):130-138. Tourangeau AE……Nursing related determinants of 30-day mortality for hospitalized patients.Canadian J Nurs Res.2002;33(4):71-88. Aiken LH…….Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. JAMA.2002.288(16):1987-1993 Infermieri e lunghezza della degenza Alcuni studi hanno trovato in media un incremento della lunghezza della degenza correlato ad un abbassamento del rapporto numerico infermieri/pazienti Czaplinski PJ……The effect of staff nursing on length of stay and mortality. Med Care 1998;36(12):1626-1638. Aiken LH ……..organization and outcomes of impatient AIDS care. Med Care.1999;37(8):760-772 Amaravadi RK ……ICU nurse-to patient ratio is associated with complication and resource use after esophagectomy. Intensive Care Med. 2000;26:1857-1862 Needleman J ……Nurse staffing levels and quality of care in Hospitals. N Engl J Med 2002;346:1715-1722 Infermieri e complicanze Molti studi hanno confermato una relazione inversa tra numero di infermieri ed eventi avversi quali: cadute, errori nella somministrazione dei farmaci, aumento dell’incidenza delle ulcere da decubito. Aiken LH…….Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. JAMA.2002.288(16):1987-1993. Dang D ……Postoperative complications:Does intensive care unit staff nursing make a difference? Heart Lung 2002;31(3):219-228. Blegan MA …. Nurse staffing and patient outcomes. Nurs Res 1998;47(1):43-50. Kovner C …..Nurse staffing levels and adverse events following surgery in US hospitals. Image:J Nurse Scholar.1998;30(4):315-321. Pronovost PJ ….. Intensive care unit staffing and the risk of complications after abdominal aortic surgery. Effect Clin Pract 2001; 4 (5):199-206 Needleman J ……Nurse staffing levels and quality of care in Hospitals. N Engl J Med 2002;346:1715-1722 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS A REVIEW OF THE LITERATURE Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, 03092402, Mar 2000, Vol.31, Issue 3 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS REVIEW OF THE LITERATURE A Definizione: Le iniezioni intramuscolari costituiscono uno dei più diffusi metodi per la somministrazione della terapia. In letteratura sono descritte diverse tecniche di cui è necessario approfondire le conoscenze per orientare la pratica clinica Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, 03092402, Mar 2000, Vol.31, Issue 3 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS REVIEW OF THE LITERATURE A Obiettivo: Individuare, attraverso la ricerca bibliografica, i principi che possano fungere da linee guida nella preparazione e somministrazione della terapia intramuscolare. Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, 03092402, Mar 2000, Vol.31, Issue 3 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS REVIEW OF THE LITERATURE A Materiali e metodi: La ricerca è stata condotta consultando Medline, Cinhal, testi infermieristici. Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, 03092402, Mar 2000, Vol.31, Issue 3 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS REVIEW OF THE LITERATURE Risultati: Organizzazione della conoscenze su: •Sito di iniezione •Lesioni associate alla somm.ne intramuscolare •Selezione dell’ago •Volume somministrato A EBN E PRATICA CLINICA GUIDELINES FOR THE PREVENTION OF INTRAVASCULAR CATHETER-RELATED INFECTION CDC of Atlanta. August,2002 •Cat.1A: fortemente raccomandato per l’implementazione e fortemente supportato da studi ben disegnati sperimentali, clinici o epidemiologici. •Cat.1B: fortemente raccomandato per l’implementazione e supportato da alcuni studi sperimentali, clinici o epidemiologici ed un forte razionale teorico. •Cat.C: richiesto da regolamentazioni federali. •Cat.II: suggerito per l’implementazione e supportato da studi clinici o epidemiologici suggestivi o da un forte razionale teorico. •Problema irrisolto: non sufficienti evidenze EBN E PRATICA CLINICA GUIDELINES FOR THE PREVENTION OF INTRAVASCULAR CATHETER-RELATED INFECTION •Igiene delle mani (1A) •Uso di tecniche asettiche durante l’inserzione (1A) •Utilizzare gli arti superiori negli adulti (1A) •Disinfezione del sito con Clorexidina al 2% - Iodofori – alcool 70% •Evitare applicazione routinaria di antibiotici topici (1A) •Sostituire il CVP ed ogni 72-96 (1A) •Infondere le soluzioni contenenti lipidi entro 24 ore (1B) •Completare le infusioni di sangue ed emoderivati entro 4 ore (1B) CDC of Atlanta. August,2002 EBN E PRATICA CLINICA GUIDELINES FOR THE PREVENTION OF INTRAVASCULAR CATHETER-RELATED INFECTION •Porre i tappi a tutte le estremità dei rubinetti non utilizzate (1B) •Miscelare le soluzioni parenterali sotto cappa (1B) •Utilizzare fiale monodosi ove possibile (II) •Lavare routinariamente il CVP con Soluz. Fisiologica o con soluz. contenente eparina (10 U.I./ml) nel caso in cui il CVP è stato usato per prelievo di sangue (1B) •Mancano evidenze sull’uso topico routinario di vasodilatatori antinfiammatori per ridurre il rischio di flebiti (problema irrisolto) ed •Non utilizzare routinariamente filtri nelle linee di infusione al finne di prevenire il rischio infettivo (1A) CDC of Atlanta. August,2002 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Definizione Il cateterismo vescicale viene utilizzato nel 15-25% dei pazienti ospedalizzati e puo’ rappresentare un rischio per lo sviluppo di infezioni delle vie urinarie Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Obiettivo Sintesi delle migliori evidenze disponibili nella gestione del catetere vescicale Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Materiali e metodi Ricerca nelle banche dati di revisioni sistematiche. Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Risultati: Approfondimento delle conoscenze su: •Cateterismo di breve durata •Cateterismo in asepsi VS cateterismo puliito •Cura del meato •Sistema di raccolta •Immissione nel sistema di raccolta di sostanze disinfettanti o antibiotiche per la riduzione della batteriuria Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000 EBN E PRATICA CLINICA PROVE DI EFFICACIA DELLA GINNASTICA VESCICALE PRIMA DELLA RIMOZIONE DEL CATETERE Patelli M., Ruggeri M., Centro studi EBN Attività 2002:14-22 Risultati: La ginnastica vescicale è una pratica inutile e dannosa basata su un razionale smentito dalla fisiologia della minzione EBN E PRATICA CLINICA DOES DRAWING UP TECNIQUE INFLUENCE PATIENTS’ PERCEPTION OF PAIN AT THE INJECTION SITE? Rock D., Australian and New Zeland journal of Mental Health Nursing, 2000, 9, 147-151 Risultati: Non esistono differenze significative in termini di percezione del dolore se si cambia o non si cambia ago dopo aspirazione per la somm.ne i.m. di neurolettici EBN E PRATICA CLINICA NURSES’ PRACTICE NOT EVIDENCE BASED Averis A.,Pearson A., Australian Nursing Journal Oct.2003, Vol. 11 Issue 4, p.22 Risultati: Oltre 200 “important gaps” con l’evidenza in più di 20 aree di intervento infermieristico in Australia EBN: perché? I pazienti che ricevono interventi basati sull’evidenza riportano risultati migliori dei pazienti che ricevono un’assistenza di routine. È eticamente irrinunciabile erogare interventi dei quali sia stata dimostrata l’efficacia. Interventi efficaci hanno costo/benefici più favorevole. un rapporto La ricerca si trasferisce più rapidamente rispetto alla formazione nella realtà operativa quotidiana. Testi consigliati: "Metodologia della Ricerca Infermieristica" - McGraw-Hill; Geri Lo Biondo-Wood Judith Haber; Edizione italiana a cura di Julita Sansoni. "Manuale per la ricerca infermieristica"; M.Fiamminghi, O. Passera, A. Simmini; Casa editrice Ambrosiana.
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