Generi degli anime
Transcript
Generi degli anime
111 1.3 Generi degli anime 1.3.1 I robot giganti: "Mazinga zeta è nato grazie ad un ingorgo.Anni fa'rimasi imbottigliato nella ressa di Tokyo e per un attimo immaginai di diventare un essere gigante per districarmene"8 . Con questa dichiarazione tanto semplice quanto sbalorditiva, Nagai Go, svela come è nato uno dei personaggi destinati a cambiare il volto dell' animazione giapponese ed a farla conoscere in tutto il mondo. Nato nel 1945 ,questo prolifico autore di manga ed anime ha cominciato a lavorare nel 1965 in qualità di assistente di un altro famosissimo mangaka: Ishinomori Shotaro. Un paio di anni dopo comincia a realizzare manga in proprio, facendosi notare soprattutto con opere umoristiche, erotiche (ad es.Harenchi Gakuen; Scuola senza pudore) e fortemente Horror e violente. Nel 1972, dopo la fama ottenuta con la serie animata Devilman, ha l'idea di realizzare un manga ed un anime su un robot gigante. Il fumetto parte nel settembre di quell' anno sul settimanale Shōnen Jump, mentre la serie televisiva dall' omonimo titolo Mazinger Z (92 episodi prodotti dalla Toei Animation), lo segue poco dopo. Mazinger Z è incentrato sulle vicende del giovane pilota Kabuto Kōji che riesce a guidare questo robot grazie all' Hover Pilder, un piccolo mezzo volante che si incastona nella testa di Mazinga trasformandosi in una cabina di controllo. Il robot è stato costruito dal nonno di Kōji, il dr.Kabuto, per contrastare il dr.Hell, intenzionato a conquistare la Terra grazie ad altri robot meccanici, anticamente costruiti dalla civiltà cretese e scoperti dai due scienziati, un tempo colleghi,nel corso di una spedizione archeologica. Il dr.Kabuto muore nel primo scontro, ma Koji continua la lotta aiutato dal professor Yumi, dalla figlia di quest'ultimo, Sayaka,che pilota il robot gigante Aphrodite A. In realtà Mazinga Z non è stato il primo robot dell' animazione giapponese. 8 Davide Castellazzi Animeland Firenze 1999. Comment [m1]: 222 Già nel 1963, infatti, era apparso sui teleschermi Tetsuwan Atomu; sempre in quell' anno era apparso sulle TV giapponesi Eight Men (56 episodi prodotti dalla TCJ), storia di un detective assassinato, la cui memoria viene trasferita dal professor Tani all' interno di un androide dalle straordinarie facoltà. Mazinger Z, segna comunque, l'avvio ad una nuova generazione di robot che si caratterizza per una più stretta simbiosi tra il pilota e il suo robot.Alla guida di Mazinga, Kōji riesce a muovere il gigantesco robot come preferisce, quasi si trattasse di un prolungamento del proprio corpo. Non solo: ogni colpo inflitto al robot viene percepito dal pilota come se fosse colpito in prima persona; Kōji sente il dolore e grida sotto i colpi dell' avversario, oppure appare vistosamente affaticato dopo la lotta con il nemico.Tutto ciò aumenta quindi l' effetto drammatico di ogni scontro ed il coinvolgimento dello spettatore che, immedesimandosi nell' eroe, è a sua volta il ricettore di queste sensazioni.Nagai fa poi un gran uso della tecnologia. Si tratta ancora di una tecnologia abbastanza rudimentale se non addirittura impossibile :armi incredibili come pugni a razzo, raggi fotonici, missili,ecc...sono inseriti in un contesto fortemente dinamico, spettacolare e drammatico. Inoltre, Nagai è il primo a cercare di dare una verosimiglianza alle sue creature meccaniche -mostrando spaccati di robot e piante di avveniristiche basi- ed introducendo nel mondo degli anime il Giappone tecnologico , che in quegli anni sta entrando prepontemente nel mercato mondiale. La tecnologia per Nagai ha due facce:quella terribile dei "cattivi" e quella rassicurante dei "buoni", come se la potenzialità degli oggetti tecnologici variasse in base a chi li usa. Il successo di Mazinger Z fu clamoroso. Nel '75, sulla scia di tale successo, Nagai realizza Kotetsu Jeeg (Jeeg, robot d' acciaio, 48 episodi, Toei Animation) dove propone un nuovo robot ed una nuova idea. La simbiosi tra uomo e macchina viene portata ai massimi livelli :il corpo di Hiroshi si trasforma nella testa di Jeeg, mentre i rimanenti pezzi gli vengono lanciati da un' astronave per agganciarsi a formare il robot gigante. Tutto ciò può accadere perchè il professor Shiba, padre di Hiroshi , ha nascosto un' antica campana di bronzo nel petto del figlio, 333 sacrificandone il lato umano, pur di proteggere la Terra dal terribile popolo degli Haniwa9 che vuole conquistarla. Jeeg è dal punto di vista umano una delle serie robotiche di Nagai più drammatiche. Il giovane protagonista sente fortemente la sua diversità, arrivando perfino a considerarsi un mostro, e solo con gran fatica riesce ad accettare sè stesso ed il proprio ruolo. Ai fini del successo, il successivo Ufo robot Grendizer (Goldrake oppure Atlas Ufo Robot,1975,74 episodi, Toei Animation) rappresenta per Nagai l' apice della popolarità. In questa serie, il principe alieno Duke guida il robot Goldrake per difendere la Terra dagli invasori alieni di Vega, gli stessi che hanno distrutto il suo pianeta natale. Nelle opere di Nagai viene data una grande importanza ai personaggi minori: quasi sempre sono presenti un geniale scienziato (in genere identificato come professore), una ragazza alta e snella ed uno o più comprimari bassi e grotteschi.Grande attenzione è data ai cattivispesso dal fascino macabro-che il più delle volte sono rettili, mummie, alieni dalla doppia personalità, mostrando la passione dell'autore per l' horror e le leggende più tenebrose. Nagai Go ebbe anche il merito di avviare attraverso la fondazione della casa produttrice Araki Production una generazione di professionisti, di perfezionare le tecniche d' animazione ed il linguaggio degli anime. Promotrice di serie robotiche significative in quegli anni fu anche la Nippon Sunrise, uno studio esistente dal 1972. Al proposito, ricordiamo la serie ivi realizzata nel '78D: Muteki Kojin Daitarn 3( Daitarn 3, l' invincibile uomo d'acciaio",48 episodi). La trama può essere così riassunta: il professor Haran in una colonia terrestre crea su Marte il cyborg Don Zauker, che impadronitosi del potere trasforma tutti gli uomini della base in meganoidi cyborg ai suoi ordini e si appresta a conquistare la Terra.A fronteggiarlo c'è 9 Gli haniwa sono considerati i più antichi oggetti dell’ arte giapponese;statuette di argilla risalenti all’ età Jōmon (8000-300 a.C,chiamata così per lo stile “marcato a corda”(=jomon)del vasellame).Si ritrovarono queste statuette soprattutto nei sepolcri di personaggi importanti e rappresentavano utensili,ecc.. animali,persone, 444 Haran Banjo, figlio del professore, che sfuggito sulla Terra a bordo del Daitarn è pronto a dare battaglia. Sulla traccia drammatica si innestano però ironia e siuazioni comiche.Haran Banjo (che nel primo episodio si presenta allo stesso modo di James Bond:<<Mi chiamo Banjo,Haran Banjo…>> sa essere freddo e deciso nei momenti cruciali della lotta con i meganoidi, ma appare decisamente più rilassato nei momenti di calma, capace di scherzare e di giocare, assumendo atteggiamenti divertenti o grotteschi e regalando in tal modo alla serie maggiori sfumature. Utilissimi a questo scopo sono i personaggi comprimari, gli assistenti di Banjo: le bellissime Reika e Beauty, il piccolo Toppi ed il serio Garrison. Abilissimi nel cacciarsi nei guai, ma anche nell' aiutare Banjo i quattro assistanti forniscono spunti per gag ed avventure. L'ironia verrà ripresa dalla stessa Sunrise con Muteki Robot Trider G7 ( L'invincibile robot Trider G7",1980,50 episodi). In questo anime Takeo Watta , bambino di 12 anni deve sostituire il padre deceduto alla guida del Trider G7, robot della sua ditta (la Takeo General Company) che offre servigi di trsporto spaziale a pagamento e che viene spesso assunta per ostacolare le azioni piratesche di società senza scrupoli. Le avventure di Watta oscillano quindi tra il suo quotidiano -la scuola, le spese dell' azienda(di cui è diventato presidente), i consigli materni-ed i combattimenti spaziali. Nel 1988 arriva però una nuova ventata di aria fresca per i robot giganti .Vede la luce Patlabor, che segna l'inizio di serie robotiche inserite a tutti gli effetti nel quotidiano. I robot dell' animazione nipponica, da enormi ed onnipotenti sono diventati mezzi di dimensioni quasi umane , che è possibile vedere al lavoro nelle zone più a rischio di Tōkyō .L'idea di Patlabor nasce all' inizio degli anni '80 e si sviluppa in un piccolo bar sito nel distretto di Nerima,ove era solito riunirsi un piccolo gruppo di amici per discutere di manga ed anime.Questo gruppo verrà chiamato successivamente Headgear, composto da alcuni importantissimi personaggi del mondo dell' animazione: Oshii Mamoru(regista), Takada Akemi (character designer), Kazunori Ito (sceneggiatore) Masami Yuki(mangaka). 555 Questo gruppo voleva creare uno stile nuovo, staccare il genere robotico dai soliti combattimenti; una storia più realistica in cui i robot venissero usati come mezzi ausiliari degli uomini nelle attività quotidiane. Nel 1995 appare la serie Neon Genesis Evangelion (26 episodi , Studio Gainax) che conquista masse di spettatori di Tōkyō e dintorni. Questa serie, famosissima in Giappone, si apre così: "Anno 2000 d.C ,un meteorite ad altissima densità si schianta sull' Antartide ,sciogliendone calotta polare , è il più grande cataclisma che la storia ricordi. Sono passati quindici anni da allora , proprio mentre il pianeta inizia ad intravedere la luce della ricostruzione, l' umanità è chimata ad affrontare dei nuovi nemici, detti Angeli , esseri dalle origini sconosciute che attaccano l'uno dopo l'altro.Per contrastare la loro venuta , gli uomini hanno costituito le macchine multifunzionali Evangelion". Questa serie fu realizzata dallo Studio Gainax , gruppo già famoso nel mondo dell' animazione. Alla guida dei tre Evangelion , troviamo tre adolescenti: Shinji, Rei e Asuka.Shinji è il figlio del comandante della Nerv (l'organizzazione che ha costruito gli Evangelion), decide di essere pilota per dimostrare al padre di non essere un vigliacco.Rei, introversa e taciturna è molto legata al padre di Shinji.Asuka è allegra e decisa, pretende molto da sè stessa e dagli altri. Il regista Anno Hideaki, si concentra in questa serie ssoprattutto sui personaggi e sulle loro tensioni emotive.Con Evangelion i robot sono entrati a tutti i diritti nel ventunesimo secolo e hanno raggiunto livelli altissimi per quanto riguarda le tecniche dell' animazione. Perché la scelta degli autori giapponesi è stata quella di creare dei robot giganti? Molto probabilmente i fattori che motivarono tale scelta possono essere molteplici: in primo luogo un compito di estrema difficoltà e delicatezza come la difesa della Terra dalle invasioni aliene necessitava di macchine altamente tecnologiche e dalle dimensioni e forza sovrumane. Inoltre, soltanto personaggi simili possono stimolare l’immaginazione dei bambini che molte volte si immedesimano nei personaggi degli anime per superare a volte la banalità della quotidianità. 666 I bambini vogliono sognare, immaginarsi diversi, diventare invincibili per poter sconfiggere il nemico, ed è proprio alla fantasia dei telespettatori che si rivolgono gli autori giapponesi .
Documenti analoghi
CS SRF ONO arte
occidentale racconta la storia dei Super Robot dell’animazione giapponese durante il periodo del loro
massimo splendore: Super Robot Files – 1963/1978, il libro nato dalla collaborazione tra il
col...
presentano IL RITORNO PIU` ATTESO!!
televisivo di intrattenimento di maggior successo nella storia televisiva dei due paesi. In Francia e'
ricordato per essere l'unico programma ad aver raggiunto una percentuale d'ascolto del 100%,
m...