Canada, terra promessa per i rossi italiani

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Canada, terra promessa per i rossi italiani
>> ATTUALITÀ / TENDENZE
CANADA, TERRA PROMESSA
PER I ROSSI ITALIANI
di Anna Gagliardi
Cresce l’export verso
un paese
dove il consumo
di vino è in crescita.
Dazi ragionevoli
nonostante
gli acquisti
da monopolio
e ottime prospettive
grazie al recente
accordo bilaterale
C
anada, Brasile e Giap­
pone sono i Paesi ex­
traeuropei che nei pri­
mi tre mesi del 2014 hanno
mostrato incrementi di volume
di vino e mosti importati, seb­
bene con controvalori economi­
ci talvolta in negativo. Lo dice
Ismea nel Report relativo al pri­
mo trimestre di quest’anno, in
cui si evidenzia, nel complesso,
una battuta d’arresto negli
scambi internazionali: 22,5
milioni di ettolitri venduti, pari
all’1% in meno rispetto allo
stesso periodo del 2013. Il se­
gno negativo è imputabile so­
prattutto al commercio di vino
sfuso, ­7% di volume e ­15% in
valore, mentre i confezionati
sono stabili a 12 milioni di etto­
litri e un valore di 3,87 miliardi,
in calo del 3%.
Il Canada è tra i primi cinque
mercati nell’export vitivinicolo
Fig. 1 ­ Consumo di vino in Canada (2013)
italiano, con confortanti segna­
li di crescita del consumo pro
capite (soprattutto nel Québec,
con circa 24 litri/anno) che de­
terminano potenziali ulteriori
spazi di mercato. Il prodotto
importato proviene principal­
mente dalla Francia (28%), se­
guita dagli Stati Uniti (26%),
quindi da Italia (25%), Austra­
lia (14%) e Spagna (7%).
Il Board controlla
in due modi
La Camera di commercio italia­
na in Canada ha diffuso i dati
relativi al consumo di vino (an­
no 2013): i rossi sono i preferi­
ti, con il 54,5%, seguiti dai
bianchi, con il 33,5%, dagli
Zona per zona
Québec. In questa provincia il 7 bottiglie su 10 sono di vini rossi, provenienti per lo più da Francia
e Italia. Il Québec è l’unico territorio canadese in cui le vendite di vino sono comparabili, per
volumi, a quelle di birra, ma superiori in termini di valore. Le regioni italiane in crescita sono
Veneto e Toscana, mentre si segnala una lieve diminuzione per Piemonte, Sicilia e Sardegna (dati
luglio 2014 ­ CCIAA Italiana in Canada).
Ontario. Nella seconda regione di diffusione del vino italiano aumentano le vendite di vini di
fascia medio­alta, tra i 12 e i 15 dollari. Tra gli italiani primeggiano il Prosecco e il Pinot Grigio.
British Columbia. In questa provincia l’Italia deve vedersela con la concorrenza di California e
Australia. Si vendono 63,4 milioni di litri di vino, con un’alta percentuale di produzione locale.
Nova Scotia. Qui i vini italiani stanno superando in vendite quelli degli USA e sono terzi per
volume e valore economico. L’interesse dei consumatori si sta concentrando sull’origine e la
qualità del prodotto. Tra le tendenze di consumo si segnala anche una popolarità in crescita per i
vini aromatici.
l Anna Gagliardi
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VIGNEVINI n.9 settembre 2014
ATTUALITÀ / TENDENZE <<
Fig. 2 ­ Importazioni di vino dall’Italia per province
canadesi, 2013
La provenienza dell’export verso il Canada
Regione/Provincia
Québec
Ontario
Campania
23
15
Calabria
5
4
Emilia­Romagna
57
5
Lombardia
12
4
Piemonte
333
161
Marche
39
2
Sardegna
22
6
Sicilia
124
35
Veneto
254
198
Toscana
497
280
Puglia
42
32
Area/Provincia
British Columbia
Nord­ovest
121
Nord­est
93
Centro­occidentale
161
Centro­orientale
35
Sud e Isole
57
spumanti (7%) e dai rosé
(3,3%). Lo Champagne rag­
giunge soltanto lo 0,3%.
La commercializzazione dei vi­
ni e degli alcolici in Canada è
riservata ai Liquor Control Bo­
ards, che in ogni Provincia e
Territorio detengono il mono­
polio dell’importazione e della
distribuzione. Le procedure e
le misure adottate variano poi
da Provincia a Provincia. I mo­
nopoli provinciali operano, per
i vini importati, in due modi
differenti: per l’importazione
“pubblica” , dopo i controlli, i
vini selezionati vengono inseri­
ti nei listini di vendita del Bo­
ard e commercializzati attra­
VIGNEVINI n.9 settembre 2014
Fig. 3 ­ Primi 10 fornitori italiani di vino in Canada
verso le reti controllate. L’im­
portazione “privata” riguarda
vini che non sono inclusi nei
listini del Board, è sempre con­
trollata dal monopolio ma è ri­
volta principalmente a catego­
rie specifiche, come ristorato­
ri, associazioni di gourmet,
sommelier etc…Per il Quebec
il monopolio è detenuto dalla
SAQ, Société des Alcols di
Quebec.
In occasione di un meeting or­
ganizzato da Confagricoltura a
Roma, specifico per il commer­
cio enologico in Canada, i buyer
d’oltreoceano hanno spiegato
che i criteri di selezione dei mo­
nopoli sono improntati soprat­
tutto sulla qualità del vino e il
suo rapporto con il prezzo, sulla
notorietà del prodotto ed even­
tuali premi ricevuti, mentre si
sta accentuando l’attenzione
alla produzione biologica e ai
vitigni autoctoni.
Prezzi ragionevoli
Come si stabilisce il prezzo? Si
prenda ad esempio un prodotto
che passa tramite la SAQ: nel­
l’ipotesi in cui il prezzo all’origi­
ne (quanto va al produttore) sia
4,5 euro, a questo si deve ag­
giungere il prezzo della promo­
zione (1 euro) e la commissione
del 10% per l’agente. Il prezzo
di vendita alla SAQ diventa
16,85 dollari, cifra che include
la raccolta dal produttore, il tra­
sporto, la dogana, tasse e acci­
se, manutenzione e magazzino.
Confagricoltura, nel focus di
approfondimento suI Canada,
ha evidenziato che la tariffa
media doganale ad valorem è
bassa, aggirandosi sullo 0,3%:
questo fa sì che il mercato ca­
nadese sia tra i più interessanti
a livello internazionale. Si ag­
giunga il fatto che – continua
Confagricoltura ­ il negoziato
bilaterale tra Unione Europea e
Canada ha portato a un accordo
di liberalizzazione degli scam­
bi che sicuramente impatterà
sull’export di tutto l’agroali­
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>> ATTUALITÀ / TENDENZE
Importazioni di vino in Québec
2011
2012
2013
Quota % 13
Var & 13­12
Francia
151
171
183
37,5
7,4
Italia
93
108
113
23,1
5,1
Stati Uniti
48
46
50
10,2
7,1
Spagna
32
33
37
7,5
11,0
Australia
27
32
30
6,2
­4,1
Portogallo
16
16
17
3,5
5,9
Cile
12
16
16
3,2
0,8
Altri
37
43
43
8,8
1,1
TOTALE
416
464
489
100
5,5
Note: periodo gennaio­agosto /Dati in Milioni di Dollari canadesi
Importazioni di vino in Ontario
2011
2012
2013
Quota % 13
Var & 13­12
Stati Uniti
59
86
106
24,9
23,2
Italia
79
96
94
22,1
­2,6
Francia
60
60
63
14,9
5,5
Australia
65
61
55
13,0
­9,2
Cile
24
25
22
5,3
­12,3
Argentina
19
22
20
4,7
­9,7
Nuova Zelanda
12
17
16
3,8
­1,6
Altri
41
49
48
11,2
­2,4
TOTALE
359
415
423
100
2,00
Note: periodo gennaio­agosto/dati in Milioni di Dollari canadesi
mentare nell’area, vino com­
preso, e sulla regolamentazio­
ne del commercio in merito, ad
esempio, alle norme sull’eti­
chettatura o il mutuo ricono­
scimento delle denominazioni,
tema assai delicato. L’accordo
con il Canada, inoltre, potreb­
be essere un valido schema di
riferimento per il negoziato in
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corso tra l’Unione Europea e gli
Stati Uniti per il cosiddetto
TTIP, Transatlantic Trade and
Investment Partnership.
Il Québec parla
francese
ma beve italiano
Una panoramica sul posiziona­
mento del vino italiano nelle va­
rie Province canadesi conferma
il Québec al primo posto, con il
43% delle importazioni (189
milioni di litri, con una crescita
del 4,7% nell’ultimo anno), se­
guito dall’Ontario con il 35% e,
a distanza, da Alberta, British
Columbia, Nova Scotia.
Secondo la Camera di commer­
cio italiana in Canada le vendite
di vino aumentano a discapito
di birra e superalcolici e rappre­
sentano il 31% del valore delle
vendite di bevande alcoliche.
In particolare, crescono le ven­
dite di vini nella fascia di prezzo
tra i 10 e i 20 dollari a scapito
di quelli della fascia più bassa,
tra i 5 e i 10 dollari. Il prezzo
medio di una bottiglia al consu­
matore è di 16 dollari.
I vini italiani attualmente più
presenti sul mercato canadese
provengono dalla Toscana, che
detiene il primato sia in Qué­
bec, sia in Ontario, seguita dal
Piemonte, dal Veneto e dalla
Sicilia. Per dare continuità al­
le iniziative volte al mercato
canadese, nell’ambito del
“Progetto Canada” promosso
dal Ministero dello Sviluppo
Economico con Ice e Confin­
dustria, Confagricoltura par­
teciperà a una missione com­
merciale esclusivamente dedi­
cata al comparto alimentare,
dal 23 al 27 marzo 2015, con
tappe a Montreal, Vancouver e
Toronto.
l
VIGNEVINI n.9 settembre 2014