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MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 19 Gli aspetti essenziali della riparazione delle lacerazioni cutanee RANDALL T. FORSCH University of Michigan Il medico di famiglia deve essere in grado di eseguire i principali interventi di riparazione di lacerazioni cutanee. Le opzioni disponibili a tale scopo, a livello ambulatoriale, comprendono le suture, gli adesivi tessutali, i punti metallici ed i cerotti chirurgici. Il medico dovrebbe avere familiarità con le diverse tecniche di sutura, che comprendono le suture semplici, le suture “a palla da baseball”, le suture “da materassaio”. Le suture rappresentano il metodo di scelta per la riparazione delle lacerazioni cutanee. In aree caratterizzate da una bassa tensione cutanea, d’altro canto, gli adesivi tessutali ottengono risultati simili alle suture dal punto di vista del livello di soddisfazione dei pazienti, dei tassi di infezione, del rischio di causare cicatrici; rispetto alle suture, inoltre, gli adesivi tessutali possono avere un rapporto costi-benefici favorevole. Nella riparazione di lacerazioni del cuoio capelluto è efficace anche la tecnica che utilizza l’apposizione dei capelli utilizzando un adesivo tessutale. Il dolore pungente associato alle iniezioni locali di anestetici può essere ridotto utilizzando aghi di diametro minore, somministrando lentamente il farmaco, nonché con il riscaldamento o con il tamponamento del farmaco prima dell’iniezione. Altri concetti ormai dimostrati possono essere così riassunti: l’utilizzazione dell’acqua del rubinetto per l’irrigazione delle ferite è sicura; successivamente all’intervento di riparazione, le pomate a base di paraffina decolorata sono altrettanto efficaci delle pomate con antibiotici; la scelta di lasciar inumidire la ferita fin da 12 ore dopo la procedura di riparazione non determina un aumento del rischio di infezioni. Dopo l’intervento di riparazione il paziente deve essere informato ed istruito sull’intervento eseguito e sulle necessità di follow-up. (Am Fam Physician. 2008; 78 (8): 945-951, 952. Copyright © 2008 American Academy of Family Physicians.) I pazienti che subiscono traumi acuti vengono solitamente trattati presso i dipartimenti di urgenza degli ospedali. Il medico di famiglia deve essere tuttavia in grado di trattare le lacerazioni cutanee acute. Ciò presuppone adeguate conoscenze riguardanti la valutazione delle ferite, la loro preparazione e le varie tecniche di riparazione disponibili. Il medico di famiglia deve essere inoltre in grado di valutare la necessità o meno di indirizzare il paziente ad uno specialista chirurgo, e deve essere in grado di assicurare al paziente un’assistenza di follow-up. Valutazione e preparazione della ferita Il medico deve essere in grado di condurre una valutazione immediata della ferita, e deve innanzitutto controllare l’emorragia esercitando una pressione diretta sulla ferita stessa. Il medico deve inoltre procedere ad una raccolta anamnestica, che comprenda un’analisi dei meccanismi di lesione e del tempo trascorso dalla lesione, nonché informazioni generali riguardanti le condizioni di salute del paziente (es. la presenza di diabete, infezione da virus dell’immunodeficienza umana; immunizzazione nei confronti del tetano; allergie a lattice, anestetici locali, cerotti, antibiotici). La ferita va sottoposta ad un’accurata ispezione, volta a valutarne la gravità e l’eventuale interessamento di muscoli, tendini, nervi, vasi sanguigni, ossa. Prima di procedere alla riparazione il medico deve valutare lo stato funzionale e neurovascolare del segmento corporeo interessato dalla lesione. Lacerazioni che determinano l’esposizione di tessuti sottostanti o che continuano a sangui19 - aprile 2009 - Minuti MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 20 Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia della forza delle evidenze): Indicazioni per la pratica clinica Indicazione clinica Livello di Referenza evidenza bibliografica Per l’irrigazione della ferita possono essere utilizzate una soluzione salina o acqua del rubinetto; B sono invece sconsigliati iodio povidone, detergenti e perossido di idrogeno 3,5 Il dolore puntorio associato all’iniezione di un anestetico locale può essere attenuato procedendo B ad una somministrazione lenta ed al tamponamento della soluzione 8 Per la riparazione delle lacerazioni cutanee la sutura rappresenta la tecnica di scelta 5 C Dal punto di vista dei risultati estetici, dei tassi di deiscenza e del rischio di infezioni gli adesivi A tessutali sono simili alle suture 14-17 L’applicazione di paraffina decolorata ad una ferita sterile, con l’obiettivo di promuoverne la B guarigione, è altrettanto efficace dell’applicazione di una crema di antibiotici 25 A = Evidenza coerente, di buona qualità ed orientata sul paziente; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di qualità limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi clinici. Per informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito http://www.aafp.org/afpsort.xml nare necessitano di procedure di riparazione, mentre ferite meno gravi (ad esempio lacerazioni semplici della mano di lunghezza inferiore a 2 cm) possono guarire anche con un trattamento conservativo.1 Gli obiettivi degli interventi di riparazione delle lacerazioni cutanee possono essere così Tabella 1. Indicazioni all’intervento di un chirurgo per la riparazione di lacerazioni Ferite profonde localizzate a livello della mano o del piede Lacerazioni a tutto spessore di palpebre, labbra o padiglioni auricolari Lacerazioni interessanti nervi, arterie, ossa o articolazioni Ferite penetranti di profondità imprecisata Gravi lesioni da schiacciamento Ferite gravemente contaminate che necessitano di un drenaggio Ferite che determinano gravi timori circa i risultati estetici NOTA: L’intervento di un chirurgo va preso in considerazione in presenza delle lesioni descritte qui sopra. La decisione finale se indirizzare o meno il medico dal chirurgo dipende tuttavia dall’esperienza e dalle capacità del medico di famiglia nel trattare la lesione in questione 20 - aprile 2009 - Minuti riassunti: ottenere l’emostasi; evitare lo sviluppo di infezioni; ripristinare la funzione del tessuto interessato; ottenere risultati estetici ottimali con formazione di cicatrici minime. Il tipo di trattamento definitivo delle lacerazioni dipende dal tempo trascorso dalla lesione, dall’estensione e dalla localizzazione della ferita, dalla disponibilità di materiali per eseguire la riparazione, nonché dall’abilità e dall’esperienza del medico. Le linee-guida riguardanti l’invio del paziente da uno specialista chirurgo sono presentate in Tabella 1. L’intervallo di tempo ottimale tra la lesione e la riparazione non è chiaramente definito. La decisione di quando procedere alla riparazione dipende anche da fattori come la localizzazione anatomica della ferita, le condizioni generali di salute del paziente, il meccanismo della lesione e la contaminazione della ferita. Ferite non contaminate possono essere chiuse con successo fino a 12 ore dopo la lesione.2 Lacerazioni “pulite”, riguardanti un tessuto ben vascolarizzato come il volto ed il cuoio capelluto, e che interessano soggetti altrimenti sani possono essere chiuse anche più tardi; in casi del genere occorre tuttavia intraprendere misure per ridurre al minimo il rischio di infezioni. Indipendentemente dalla loro localizzazione, le lacerazioni “più vecchie” possono essere riparate con suture singole interrotte “staccate”, poste sufficientemente vicine ai margini della ferita. Quando non si sviluppa un’infezione, un ap- MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 21 proccio alternativo prevede un bendaggio per 35 giorni, con chiusura primaria ritardata. Se si sviluppa un’infezione la ferita può essere lasciata guarire per seconda intenzione. Entrambi i metodi offrono la possibilità di un risultato estetico accettabile. Una copiosa irrigazione della ferita con soluzione salina o con acqua del rubinetto3 lava via il materiale estraneo e diluisce la concentrazione batterica, diminuendo in tal modo il rischio di infezioni post-riparazione. Il riscaldamento della soluzione utilizzata per l’irrigazione rende l’intervento meno fastidioso per il paziente.4 La soluzione con iodio povidone, il perossido di idrogeno ed i detergenti non devono essere utilizzati, in quanto esercitano effetti tossici sui fibroblasti impedendo la guarigione delle ferite.5 La ferita va copiosamente irrigata con una siringa da 30-60 mL ed un ago di calibro 18 o un angiocatetere, che sono in grado di esercitare l’azione di pulizia con una pressione tale da non danneggiare il tessuto.6 Qualsiasi materiale esterno visibile va rimosso utilizzando delle pinzette; anche i tessuti devitalizzati vanno rimossi allo scopo di ridurre il rischio di infezioni. Corpi estranei localizzati nelle vicinanze di vasi sanguigni, nervi e articolazioni vanno rimossi con cautela; in questi casi il medico di famiglia deve prendere in considerazione l’opportunità di un intervento di un chirurgo. I peli vanno tagliati, non rasati, per prevenire contaminazioni della ferita;7 il taglio delle sopracciglia è invece sconsigliato. Per ferite di piccole dimensioni è indicata, in caso di necessità, un’anestesia locale con lidocaina all’1% (10 mg / mL) o con bubivacaina allo 0,25% (2,5 mg / mL). Ferite di dimensioni maggiori interessanti gli arti possono invece richiedere un blocco regionale, in modo da evitare di somministrare gli anestetici locali a dosaggi tossici (lidocaina 3-5 mg / kg senza adrenalina, e fino a 7 mg / kg con adrenalina; bupivacaina 1-2 mg / kg senza adrenalina, e fino a 3 mg / kg con adrenalina). L’adrenalina, che viene somministrata allo scopo di ridurre le emorragie sfruttando la sua azione di vasocostrizione, è sconsigliabile quando le ferite interessano aree anatomiche con arteriole terminali, come le dita, il naso, il pene e i lobi auricolari. Il dolore pungente associato alla somministrazione dell’anestetico locale può essere ridotto utilizzando un ago di diametro minore (25-30), adottando una somministrazione lenta del farmaco, riscaldando la soluzione prima della somministrazione, oppure tamponando la soluzione con bicarbonato di sodio (1 mL di bicarbonato di sodio / 10 mL di anestetico locale). Nei pazienti allergici alle forme amidiche degli anestetici locali possono essere utilizzate iniezioni intradermiche di difenidramina all’1% (preparata aggiungendo 1 mL di difenidramina, 50 mg / mL di soluzione, a 4 mL di soluzione salina sterile), farmaco dotato di effetti anestetici locali. Soprattutto nei bambini e nei pazienti che non tollerano le iniezioni possono essere utilizzati anestetici topici, come ad esempio creme di lidocaina / prilocaina. La crema viene applicata sulla cute intatta, con successiva applicazione di un bendaggio occlusivo 1-4 ore prima della procedura di riparazione. Nei neonati l’applicazione non deve essere di durata superiore ad un’ora, per evitare i rischi di metaemoglobinemia acquisita.9 Tecniche di riparazione delle lacerazioni Le opzioni disponibili a livello ambulatoriale per la riparazione delle lacerazioni comprendono le suture, gli adesivi tessutali, i punti metallici ed i cerotti chirurgici. I medici di famiglia devono essere in grado di utilizzare queste tecniche, e devono essere inoltre in grado di scegliere tra i diversi metodi in modo da ottenere i risultati ottimali. Le suture sono indicate nei pazienti con ferite che necessitano di una significativa pulizia ed asportazione dei tessuti necrotici, oppure una chiusura che coinvolga più strati di tessuto. Per lesioni localizzate in aree cutanee sottoposte a tensioni elevate, come ad esempio al di sopra di articolazioni, oppure in aree caratterizzate da uno spesso strato di derma, come ad esempio a livello del dorso, sono consigliabili le suture o i punti metallici. Lesioni localizzate in aree con bassa tensione cutanea, come ad esempio a livello di volto, faccia anteriore della gamba, superficie dorsale della mano, possono essere efficacemente riparate con adesivi tessutali; ciò vale in particolare per i pazienti di età pediatrica.10 Le tecniche di riparazioni delle lacerazioni seguono alcuni principi generali, indipendenti dal metodo di chiusura. Le procedure devono essere asettiche, comprendendo anche il campo chirurgico e i guanti. Occorre inoltre seguire le precauzioni standard riguardanti i liquidi cor21 - aprile 2009 - Minuti MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 23 porei. Le ferite profonde necessitano di interventi di chiusura che devono riguardare più strati di tessuto, utilizzando una sutura assorbibile e possibilmente un drenaggio temporaneo, allo scopo di ridurre il rischio di ematomi o di successive infezioni. Una chiusura a più strati può ottenere i risultati estetici migliori, in quanto consente di portare più vicini i margini della ferita, e di diminuire la tensione tessutale a livello della ferita stessa. Suture Le suture rappresentano la tecnica di scelta per la riparazione delle lacerazioni. 5 In presenza di lacerazioni profonde, che interessano più strati di tessuto, possono essere utilizzate suture assorbibili, come ad esempio quelle a base di polyglactin 910, acido poliglicolico e poliglecaprone 25. Pur avvenendo con velocità diverse, il riassorbimento è in genere completo entro 48 settimane. Le suture con filo di nylon e le suture con monofilamenti non assorbibili (es. polipropilene) devono essere invece infine rimosse. Il ruolo delle suture assorbibili nella chiusura di aree con bassa tensione cutanea è ancora in fase di valutazione. I tassi di deiscenza della ferita, i risultati estetici ed i rischi di infezione, per le suture assorbibili, sembrano infatti essere simili a quelli delle suture non-assorbibili; in considerazione del fatto che non devono essere rimosse, le strutture assorbibili presentano pertanto un rapporto costi-benefici più favore- Figura 1. Tecniche di sutura per la riparazione di lacerazioni. A) Sutura singola interrotta. B) Sutura “a palla da baseball”. C) Chiusura “a palla da baseball” sub-cuticolare. Figura 2. Tecnica appropriata per l’applicazione di un punto di sutura singolo interrotto per l’eversione e la chiusura della ferita. L’ago deve penetrare la cute con un angolo di 90°, con la sutura che segue la curvatura dell’ago; ciò viene ottenuto dall’operatore mediante torsione del polso. Figura 3. Sutura “da materassaio” ad angolo. Notare come la sutura rimane sottocuticolare nel lembo in modo da evitare di interrompere l’apporto di sangue. vole.11,12 Le suture con filo di seta non vengono più utilizzate a livello cutaneo a causa della scarsa forza di tensione ed all’elevata reattività tessutale. Risultati estetici ottimali vengono ottenuti utilizzando il filo di sutura più fine possibile, scelto in base allo spessore della cute ed alla tensione a livello della ferita. In termini generali, fili di sutura da 3-0 o 4-0 sono indicati a livello del tronco, da 4-0 o 5-0 a livello degli arti o del cuoio capelluto, e da 5-0 o 6-0 a livello del volto. In determinate popolazioni di pazienti possono essere utilizzati, a livello del cuoio capelluto, fili di sutura di colore blu, in modo da differenziare le suture dai capelli. Le lacerazioni della mucosa (es. bocca, lingua, genitali) associate ad emorragie significative o sufficientemente profonde da interessare gli strati muscolari, o che potrebbero avere outcome estetici o funzionali significativi, devono essere riparate utilizzando un filo da sutura 3-0 o 4-0. Dopo aver preparato la ferita occorre selezionare la tecnica di sutura più appropriata. Ferite profonde che interessano più strati di tessuto vanno riparate utilizzando suture assorbibili, singole e interrotte (a punti staccati) (Figura 1A). La maggior parte delle altre lesioni può essere efficacemente chiusa con suture non-assorbibili singole interrotte. Questa tecnica causa un’eversione dei margini della ferita (Figura 2), che compensa l’eventuale retrazione della 23 - aprile 2009 - Minuti MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 27 cicatrice durante la guariDopo aver completato la rigione. 13 Tradizionalmente parazione la ferita va pulita la sutura viene iniziata a metà con una soluzione salina stedella lunghezza della ferita, rile e va poi bendata in maed i punti di sutura succesniera appropriata. In pazienti sivi vengono posti simmecon lacerazioni localizzate tricamente rispetto alla parte al di sopra di articolazioni, mediale, fino a quando la queste ultime possono esferita viene chiusa. sere temporaneamente imLa sutura “da materassaio” mobilizzate, allo scopo di orizzontale può rappresen- Figura 4. Tecnica appropriata per l’applicazione di un migliorare il comfort per il tare la tecnica ottimale per adesivo tessutale per la riparazione di lacerazioni. Os- paziente e per facilitare la la chiusura di ferite con di- servare l’avvicinamento dei margini della ferita ed il guarigione. fetto di tessuto o di ferite sottile strato di adesivo tessutale. Adesivi tessutali ad alta tensione, oppure di Gli adesivi tessutali, come ferite localizzate su cute fragile; la tecnica consente infatti di trasmettere la il 2-octilcianoacrilato, sono simili alle suture tensione lungo i margini della ferita. La sutura dal punto di vista dei risultati estetici, dei tassi “da materassaio” verticale è indicata per otte- di deiscenza e del rischio di infezioni.15-17 nere l’eversione dei margini della ferita in aree Gli adesivi tessutali possono d’altro canto essere che tenderebbero verso l’inversione, come ad applicati alla cute più rapidamente, non richieesempio la cute della regione posteriore del dono alcuna anestesia e non necessitano di follow-up, in quanto si eliminano spontaneamente collo o superfici cutanee concave.14 Una variante, nota come sutura “da materas- entro 5-10 giorni. Gli adesivi tessutali agiscono saio” ad angolo (Figura 3) è ideale per la chiu- formando una barriera protettiva che favorisce sura di un margine di ferita triangolare, in quanto la guarigione della ferita, e possono avere effetti non mette a rischio l’apporto di sangue, e quindi antimicrobici.18 riduce, in teoria, il rischio di necrosi a livello Anche se gli adesivi tessutali hanno un costo didella punta. La sutura “a palla da baseball” (Fi- retto per unità più elevato rispetto alle suture, il gura 1B) viene utilizzata per la riparazione di rapporto costi-benefici è più favorevole, grazie ferite lunghe, a bassa tensione, mentre le suture alla rapidità di applicazione ed alla mancanza di “a palla da baseball” sub-cuticolari (Figura 1C) un follow-up.19 La bassa forza di tensione degli sono ideali per chiudere lacerazioni di piccole adesivi tessutali li rende inadatti per la riparadimensioni in aree con bassa tensione, in cui gli zione di lesioni in aree con tensione elevata, aspetti estetici sono importanti, come ad esem- come ad esempio la cute posta al di sopra di articolazioni (tranne nei casi in cui l’area viene pio a livello del volto. immobilizzata). Gli adesivi tessutali sono ideali per lacerazioni Tabella 2. Tempi per la rimozione di suture semplici riguardanti segmenti corporei immoe punti. bilizzati. Gli adesivi tessutali sono invece controindicati in pazienti con un rischio elevato di Localizzazione della lesione Tempo di rimozione (giorni) scarsa guarigione delle ferite (ad esempio i paVolto 3-5 zienti immunodepressi o diabetici), oppure in presenza di lacerazioni contaminate, complesse Cuoio capelluto 7-10 o frastagliate. Gli adesivi tessutali non vanno Arti superiori 7-10 applicati su superfici mucose o su aree che mantengono l’umidità, come l’inguine o l’ascella.15 Tronco 10-14 L’apprendimento delle modalità di applicazione Arti inferiori 10-14 degli adesivi tessutali è più semplice e rapido rispetto all’esecuzione di suture.20 Mani o piedi 10-14 La Figura 4 illustra la tecnica appropriata. Dopo Palmi delle mani o piante 14-21 averla irrigata, la ferita va asciugata con una dei piedi garza sterile e va posta in una posizione orizzontale; una particolare cautela va seguita per le le27 - aprile 2009 - Minuti MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 28 Tabella 3. Linee-guida per la profilassi antitetanica in pazienti adulti sottoposti ad interventi di riparazione di lesioni Lesione pulita e di piccole dimensioni Tutte le altre lesioni* Storia di tossoide Tdap o Td tetanico absorbito TIG Tdap o Td TIG Ignota o meno di 3 dosi Sì No Sì Sì Più di 3 dosi No # No No § No NOTA: Le linee-guida si applicano a pazienti di età compresa tra 19 e 64 anni Td = vaccino con tossoidi del tetano e della difterite; Tdap = vaccino con tossoidi del tetano e della difterite e vaccino della pertosse acellulare; TIG = immunoglobuline tetaniche * Ad esempio, ma non solo, ferite contaminate con terra, feci, terriccio o saliva; lesioni da punture; avulsioni; lesioni derivanti da proiettili, lesioni da schiacciamento, ustioni o congelamenti # Sì, sono passati almeno 10 anni dall’ultima dose di vaccino contenente tossoide tetanico § Sì, sono passati almeno 5 anni dall’ultima dose di vaccino contenente tossoide tetanico Modificata da Kretsinger K, Broder KR, Cortese MM, et al. Preventing tetanus, diphteria, and pertussis among adults: use of tetanus toxoid, reduced diphteria toxoid and acellular pertussis vaccine recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) and recommendation of ACIP, supported by the Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee (HICPAC), for the use of Tdap among health-care personnel. MMWR Recomm Rep. 2006, 55 (RR-17): 25 sioni poste nelle vicinanze degli occhi. I margini della ferita vengono avvicinati dal medico utilizzando le dita coperte da guanti. L’adesivo viene poi applicato al di sopra della ferita in uno strato sottile, con una sovrapposizione di 5 mm da ciascun lato. L’adesivo viene applicato in 3-4 strati, osservando un intervallo di 30 secondi tra un’applicazione e l’altra. La forza di tensione completa viene ottenuta dopo 2,5 minuti. Le pomate a base di antibiotici e di paraffina decolorata possono rimuovere gli adesivi tessutali; i pazienti devono essere pertanto istruiti a non utilizzare tali pomate. Le suture condotte con tecnica di apposizione dei capelli (Figura 5) possono essere utilizzate per ottenere la chiusura di lesioni localizzate a 28 - aprile 2009 - Minuti livello del cuoio capelluto. La tecnica è indicata per lesioni che non sanguinano attivamente, di lunghezza inferiore a 10 cm, ed in presenza di capelli di lunghezza superiore a 3 cm. Ciuffi di capelli ai due lati della ferita vengono avvicinati tra loro e vengono temporaneamente bloccati con una semplice torsione, per essere poi fissati in maniera più stabile con l’applicazione di una goccia di adesivo tessutale. La tecnica può essere condotta anche da non medici, ed è associata a cicatrici minori, minori complicanze 21 e ad un rapporto costi-benefici più favorevole rispetto alle suture.22 Altre tecniche Per la riparazione di lacerazioni vengono frequentemente utilizzati anche i punti di acciaio inossidabile o di materiale assorbibile. Le cucitrici automatiche, solitamente utilizzate nella riparazione di ferite chirurgiche, sono consigliate per ottenere la chiusura di lesioni in aree di cute spessa, a livello degli arti, del tronco e del cuoio capelluto, ma non a livello del volto, del collo, delle mani e dei piedi. I punti di acciaio inossidabile non vanno utilizzati per la chiusura di lesioni del cuoio capelluto di pazienti in cui si preveda l’esecuzione di tomografie computerizzate o di esami di imaging mediante risonanza magnetica del capo. Una rapida applicazione dei punti è indicata in pazienti con traumi multipli o in condizioni di intossicazione. I cerotti chirurgici sono efficaci per ottenere la riparazione di lacerazioni di piccole dimensioni, semplici, localizzate in aree di bassa tensione con margini ben avvicinabili; la scarsa forza di tensione dei cerotti chirurgici può tuttavia causare una deiscenza della ferita. Inoltre la tintura di benzoina può provocare una reazione infiammatoria locale. I cerotti chirurgici hanno un ruolo nella riparazione di lacerazioni in area pre-tibiale, dove possono ottenere una più rapida guarigione della ferita ed un rischio minore di necrosi.23 Follow-up Le indicazioni riguardanti il follow-up delle lesioni sottoposte a riparazione sono simili, indipendentemente dalla tecnica utilizzata. Tradizionalmente i pazienti vengono consigliati a mantenere la ferita pulita e asciutta, utilizzando un bendaggio protettivo, per almeno 24 ore dopo la procedura di riparazione. Secondo uno MINUTI SCIENTIFICA 187 X la Stampa:Layout 1 06/04/09 14:01 Pagina 29 studio, d’altro canto, la decisione di lasciare la ferita scoperta e inumidita dopo 12 ore non aumenterebbe i tassi di infezione.24 Per prevenire le infezioni e promuovere la guarigione della ferita (quando non si utilizzano adesivi tessutali) può essere applicata quotidianamente una crema di antibiotici o di paraffina decolorata. Gli antibiotici e la paraffina decolorata sono, da questo punto di vista, egualmente efficaci.25,26 Il tempo che occorre attendere prima di procedere alla rimozione di suture o di punti dipende dalla localizzazione della ferita (Tabella 2). Nei pazienti con lacerazioni occorre valutare la situazione riguardante l’immunizzazione tetanica. La Tabella 3 riassume le linee-guida per la profilassi anti-tetanica nei pazienti con lacerazioni, secondo quanto previsto dai Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti.27 Dopo la procedura di riparazione i pazienti devono ricevere istruzioni riguardanti il riconoscimento di eventuali segni di infezione, nonché le necessità di assistenza di follow-up. Gli Autori Il Dr. Randall T. Forsch è Assistant Professor presso il Dipartimento di Medicina di Famiglia, University of Michigan Medical School, di Ann Arbor, Michigan (Stati Uniti). L’autore non riferisce interessi economici con gli argomenti trattati nell’articolo. Note bibliografiche 1. Quinn J, Cummings S, Callaham M, et al. Suturing versus conservative management of lacerations of the hand. BMJ. 2002;325(7359):299. 2. Berk WA, Osbourne DD, Taylor DD. Evaluation of the ‘golden period’ for wound repair. Ann Emerg Med. 1988;17(5):496-500. 3. Fernandez R, Griffiths R, Ussia C. Water for wound cleansing. 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