Auriga – Regolamento Assemblea 2011b

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Auriga – Regolamento Assemblea 2011b
Zona Auriga
Roma Nord Est
Regolamento Assemblea e Convegno Capi della
ZONA AURIGA – Roma Nord Est
(Il presente Regolamento è stato approvato dall'A.Z. 16.10.2005 ed emendato ed adeguato a Statuto e Regolamento
AGESCI approvati dal C.G. 2011 ed al regolamento dell’A.R. vigente dall’A.Z. del 24/10/2010)
1.
COMPOSIZIONE
Tutti i capi e gli assistenti ecclesiastici (nel complesso definiti soci adulti ex art. 6
e segg. Statuto AGESCI) censiti in zona fanno parte del Convegno Capi e
dell’Assemblea di Zona.
2.
DIRITTI
1. Convegno Capi: hanno diritto di parola e voto tutti i soci adulti in censiti in
zona
2. Assemblea di Zona:
a. Tutti i soci adulti censiti in zona hanno diritto di parola, voto e di elettorato
attivo;
b. Tutti i soci adulti in zona tranne gli Adulti in formazione hanno diritto di
elettorato passivo;
3.
CONVOCAZIONE
I Responsabili di Zona congiuntamente o, in caso di loro impossibilità i
Responsabili Regionali congiuntamente, hanno la responsabilità di convocare tutti
i capi e A.E. censiti in zona. La convocazione deve indicare sede, orari e ordine
del giorno.
In particolare:
1. Convegno Capi: è convocato con frequenza adeguata alla durata stabilita dal
Progetto di Zona
2. Assemblea di Zona: è convocata almeno una volta l’anno. In via ordinaria è
fissata ad inizio anno nel calendario di Zona deliberato dal Consiglio; in via
straordinaria è convocata, tramite comunicazione al Consiglio di Zona, almeno
15 giorni prima della data prevista
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4.
COMPITI
1. L’Assemblea di Zona ha il compito di:
a. Approvare il Progetto di Zona e verificare quello giunto a scadenza;
b. Stabilire il numero di componenti del Comitato di Zona;
c. Eleggere tra i Capi e i Capi temporaneamente non in servizio censiti nella
Zona, i Responsabili di Zona e gli altri membri del Comitato di Zona;
d. Discutere le linee del progetto regionale;
e. Approvare i bilanci della zona;
f. Deliberare l’eventuale delega al Consiglio di Zona di tutte le competenze
del Comitato qualora il numero dei gruppi che compongono la Zona sia
inferiore al numero minimo indicato nel Regolamento; in questo caso
l’approvazione e la verifica del Programma di Zona competono
all’Assemblea;
g. Deliberare, facendole proprie, in merito alle candidature a ruoli e/o
incarichi nelle strutture associative superiori.
2. Il Convegno Capi ha il compito di:
a. Leggere lo stato dell’associazione e della realtà giovanile nel territorio della
zona;
b. Individuare e analizzare le esigenze dei soci adulti della zona;
c. Elaborare ed approvare le linee d'indirizzo del Progetto di Zona, indicando
priorità, obiettivi e la durata (tra i due e i quattro anni).
5.
ARGOMENTI E DURATA
1. Nell’ambito di quanto stabilito dallo Statuto, il Convegno capi e l’Assemblea di
Zona hanno per oggetto gli argomenti all’ordine del giorno.
2. A cura del Comitato di Zona, gli argomenti sono portati a conoscenza del
Consiglio di Zona almeno 30 giorni prima dello svolgimento dell’evento.
3. Il Consiglio di Zona determina, sulla base degli argomenti in discussione,
l’ordine del giorno e la durata dell’evento.
4. I Responsabili di Zona possono portare delle variazioni all’ordine del giorno
già stabilito comunicandole al Consiglio di Zona entro 15 giorni dallo
svolgimento dell’evento. E sarà loro cura far pervenire contestualmente
materiale illustrativo eventualmente prodotto per l’occasione.
6.
VALIDITA’
Assemblea e Convegno sono validamente costituiti qualunque sia il numero degli
aventi diritto presenti.
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7.
ORGANI
1. Presidenza: è composta da una Capo e un Capo espressi dal Consiglio di
Zona. Viene insediata all’apertura del Convegno/Assemblea dai Responsabili
di Zona.
2. Segreteria: è composta da almeno cinque Soci Adulti censiti in zona, due con
funzioni di segreteria e tre con funzioni di scrutatori. E’ proposta dalla
presidenza all’inizio dei lavori e acclamata dal Convegno/Assemblea.
3. Comitato mozioni: è composto da due/tre Soci Adulti censiti in zona (almeno
uno brevettato) di cui uno assume le funzioni di Presidente. E’ proposto dalla
presidenza ed acclamato dal Convegno/Assemblea.
4. Servizio di accoglienza: è composto da uno/tre Soci Adulti ed istituito a cura
del Comitato di Zona che ne nomina il capo responsabile. Può avvalersi della
collaborazione di rover e scolte.
8.
FUNZIONAMENTO
1. Accoglienza
a. E’ un servizio di registrazione dei partecipanti, ha il compito di determinare
gli aventi diritto al voto e all’elettorato attivo, sulla base dei censimenti
correnti alla data dell’Assemblea/Convegno e nei termini previsti dal
presente regolamento. Eventuali variazioni devono essere comunicate a
cura dei gruppi e registrato dal servizio.
b. Il servizio ha inizio 1 ora prima e termina 30 minuti dopo l’orario indicato
nella convocazione per l’apertura dei lavori. Nel caso i lavori si svolgano in
due giorni, il servizio si ripete con la medesima tempistica con riferimento
all’orario di ripresa previsto all’ordine dei lavori. Possono iscriversi coloro
che abbiano comunicato ai Responsabili di Zona l’impossibilità a
partecipare nei tempi previsti. E’ compito di questi ultimi darne notizia al
responsabile del servizio di accoglienza.
c. Al termine previsto, il/la capo responsabile comunica alla presidenza il
numero dei partecipanti e il numero degli aventi diritto al voto.
2. Inizio lavori
a. I Responsabili di Zona indicano al Convegno/Assemblea, i capi designati
dal Consiglio di Zona a presiedere i lavori.
b. La presidenza, una volta insediata, propone per l’approvazione al
Convegno/Assemblea il comitato mozioni e la segreteria di presidenza.
c. In apertura, i presidenti espongono il calendario e le modalità dei lavori,
con eventuale costituzione di commissioni o gruppi di lavoro e indicazione
di capi incaricati di seguirne le attività, comprendendo anche le modalità
delle votazioni e delle elezioni.
d. Possono essere presentate richieste di modifica dell’ordine del giorno ed
eventuali inserimenti di argomenti di particolare rilevanza da chiunque
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faccia richiesta di intervento alla Presidenza. I presidenti, nell’ordine danno
la parola per non più di tre minuti, chiudendo comunque la discussione
entro 15 minuti dall’inizio dell’Assemblea.
e. Sono poste ai voti le varie proposte di ordine dei lavori, a cura del
comitato mozioni, a partire dalla indicazione che più si discosta
dall’originaria.
f. Approvato l’ordine del giorno, i presidenti danno inizio ai lavori secondo le
modalità prestabilite.
3. Segreteria e verbalizzazione
a. La segreteria provvede a redigere il verbale; esso deve contenere:
I. La composizione degli organi Assembleari;
II. L’ordine del giorno approvato;
III. Sintesi degli interventi;
IV. Gli argomenti di cui è stato chiesto l’inserimento fuori ordine del
giorno e le decisioni in merito;
V. Il testo delle mozioni ed il risultato delle relative votazioni
VI. La sintesi delle interrogazioni e delle risposte;
VII. Le candidature
VIII. I risultati delle elezioni
b. Come allegati, il verbale deve contenere il testo di tutte le mozioni e le
raccomandazioni presentate.
c. Ogni partecipante del Convegno/Assemblea può chiedere che il suo
intervento sia messo a verbale, per intero o per sintesi, presentando il
testo prima della chiusura dei lavori.
d. Il verbale, al termine dei lavori, deve essere sottoscritto dalla segreteria e
dalla presidenza.
4. Lavori preparatori:
a. I gruppi o commissioni di lavoro, presieduti da capi con compiti di
coordinamento precedentemente designati, svolgono il compito di istruire
gli argomenti per la discussione e la votazione in Assemblea.
b. I gruppi o commissioni di lavoro e chiunque lo desidera può presentare nei
tempi stabiliti dalla presidenza il testo scritto di mozioni ed emendamenti a
mozioni.
c. Su proposta del Consiglio di Zona, previa approvazione dell’Assemblea ad
inizio lavori, in modo anche da garantire la presenza di tutti i gruppi della
zona, è possibile prevedere che i gruppi di lavoro abbiano potere
deliberante, nel senso che le decisioni prese hanno effetto immediato,
senza la necessità di alcuna votazione in Assemblea plenaria.
5. Comitato mozioni e registrazione mozioni
a. Il comitato mozioni riceve, nei termini fissati dalla presidenza, il testo
scritto delle mozioni presentate e firmate dai proponenti;
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b. Il comitato mozioni d’intesa con i proponenti può apportare modifiche al
testo presentato;
c. Il comitato mozioni coordina tra loro mozioni riguardanti il medesimo
argomento e di contenuto analogo, esprimendo il parere sulla priorità di
voto in ordine rispetto alla “radicalità” dell’intervento.
6. Dibattito in Assemblea plenaria
a. La presidenza, data lettura del testo della mozione, invita alla
presentazione uno dei proponenti.
b. La presidenza regola il dibattito secondo l’elenco delle prenotazioni degli
interventi.
c. La presidenza, tenuto conto del numero delle mozioni presentate,
determina il tempo massimo da assegnare a ciascuna di esse per il
dibattito, al fine di garantire la corretta discussione di tutte le mozioni.
d. Esaurita la discussione, i proponenti hanno facoltà di inserire nella mozione
quanto emerso dal dibattito, in qualità di emendamento.
e. Il proponente ha sempre diritto ad una replica finale.
f. Chiunque può richiedere alla presidenza di porre in votazione una mozione
per punti separati, qualora ciò non stravolga la consequenzialità logica
della stessa a giudizio del comitato mozioni (che acquisisce il parere dei
proponenti).
7. Votazioni
a. Esaurita la discussione, la presidenza pone in votazione la mozione, se
necessario previa rilettura.
b. I voti sono espressi mediante alzata di mano simultanea.
c. La votazione è valida se si sono espressi la metà più uno dei presenti
aventi diritto al voto.
d. I voti favorevoli, i contrari e gli astenuti vengono conteggiati
separatamente.
e. Le mozioni sono accolte se i favorevoli sono il 50% + 1 dei voti espressi.
f. La presidenza pone nuovamente in votazione, per non più di due volte, le
mozioni sulle quali si è svolta una votazione non valida ai sensi del comma
c).
8. La Mozioni d’ordine
a. È lo strumento per apportare variazione al corso dei lavori;
b. Deve essere sottoscritta da almeno il 10% degli iscritti al
Convegno/Assemblea;
c. Deve essere presentata alla presidenza;
d. Deve essere letta dalla presidenza all’Assemblea al termine dell’intervento
in corso;
e. Viene messa ai voti dopo un intervento a favore e uno contrario;
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f. La presentazione da parte della presidenza non è soggetta ai vincoli di cui
sopra;
g. Nel caso in cui essa faccia richiesta di uno spostamento della chiusura dei
lavori, essa non può essere presentata oltre i quindici minuti prima
dell’orario previsto di chiusura;
h. Per essere approvata, i voti favorevoli devono essere superiori al 50% più
uno degli aventi diritto.
9. Interrogazioni
a. Possono essere formulate interrogazioni ai Responsabili di Zona relative a
eventi di vita associativa di zona e/o regione
b. Chiunque può presentare interrogazioni, per iscritto, entro le due ore
successive all’inizio dei lavori.
c. In ogni Assemblea deve essere previsto uno spazio dedicato alle
interrogazioni, non superiore ai venti minuti precedenti le votazioni
d. Il presentatore ha diritto di illustrare l’interrogazione per un tempo non
superiore ai tre minuti.
e. I Responsabili di Zona hanno facoltà di dare risposta alle interrogazioni per
un tempo non superiore ai cinque minuti
f. A seguito della risposta, può essere presentata una mozione fuori ordine
del giorno, sottoscritta da almeno 10% degli iscritti, che è inserita nei
lavori con tempi e modalità stabilite dalla presidenza.
10. Modifiche al regolamento
a. Il testo delle mozioni di modifica al regolamento deve essere allegato alla
convocazione dell’Assemblea
b. Le mozioni vengono poste in votazione per ultime
c. Le mozioni, per essere approvate, devono ricevere i voti favorevoli di 2/3
degli iscritti aventi diritto di voto.
d. Le
modifiche
approvate
entrano
in
vigore
a
partire
dall’Assemblea/Convegno successivo
e. Il regolamento modificato è fatto pervenire a tutti i gruppi a cura del
Comitato di Zona.
f. Gli aggiornamenti al presente regolamento derivanti da modifiche allo
Statuto AGESCI hanno immediata efficacia.
11. Deliberazioni nulle
a. Ogni deliberazione dell’Assemblea/Convegno è nulla se in contrasto con
quanto stabilito dallo Statuto, dal regolamento AGESCI o da delibere del
Consiglio Generale vincolanti per le zone.
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12. Elezioni
a. Candidature:
I. Chiunque può proporre all’Assemblea candidature ai posti vacanti;
II. Nel caso il candidato non sia presente in Assemblea, i proponenti
devono far pervenire alla presidenza accettazione scritta da parte
dello stesso;
III. È compito dei presidenti stabilire il termine improrogabile di
presentazione candidature
b. Modalità di voto
I. Le elezioni avvengono a scrutinio segreto;
II. La votazione è valida se ha votato il 50% più uno degli iscritti aventi
diritto di voto;
III. Ogni elettore può esprimere tante preferenze quanti sono i posti
vacanti per ciascuno dei due sessi;
IV. I candidati al Comitato di Zona sono eletti qualora ottengano almeno
i 2/3 dei voti espressi validamente nelle prime due votazioni, ovvero
la maggioranza semplice nelle successive votazioni
c. Candidature a incarichi elettivi nelle strutture associative superiori alla
zona:
Al fine di presentare candidature come espressione della zona in
Assemblea regionale, le stesse possono essere proposte al voto
dell’Assemblea che delibera a maggioranza semplice.
DEFINIZIONI STATUTARIE
Convegno capi:
convocato secondo l’art. 26 con una frequenza regolata dal Progetto di
Zona
Assemblea di Zona:
convocata secondo l’art. 27 almeno una volta l’anno
Socio adulto:
come definito dall’art. 6
Capo:
come definito dall’art. 7
Adulto in formazione:
come definito dall’art. 7
Assistente Ecclesiastico:
sacerdote riconosciuto dallo Statuto AGESCI art. 9
Capo a disposizione:
Capo censito che per un periodo limitato previsto dal Regolamento non
svolge alcun servizio in Associazione, art. 8
Elettorato attivo:
Soci Adulti che hanno diritto di eleggere ai sensi art. 27
Elettorato passivo:
diritto di essere eletti riconosciuto ai Soci Adulti che hanno concluso l’iter
di Fo.Ca. (cfr. art. 27 comma 3)
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Per la riflessione sugli astenuti si rimanda alla mozione 02-2011 Consiglio Generale.
Per la riflessione sull’elezione degli IABZ si rimanda alle mozioni 5/2006 Convegno Capi e 2/2006
Assemblea.
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Convegno di Zona Auriga - domenica 12 marzo 2006 - Mozione nr. 5
Il Convegno Capi dei capi della zona Auriga relativamente all’area di lavoro Metodo indica il seguente
percorso prevedendo che lo stesso venga realizzato in anni quattro
1. di approfondimento e riferimento del metodo con l’obiettivo di migliorare la proposta fatta nei
gruppi stimolando le staff e facendole sentire supportate dall’associazione locale. La
consapevolezza pedagogica dei capi sarà, quindi, il frutto di un percorso sul metodo che
necessita della disponibilità di un riferimento associativo necessario a conoscere e condividere
i punti fermi del metodo, nonché stimolare il senso critico e la competenza dei capi.
2. l’inserimento degli IAB in Comitato attraverso l’allargamento dello stesso costituirà l’elemento
portante di questa struttura. Gli IAB quindi saranno chiamati a condividere con il Comitato la
responsabilità di essere il riferimento locale dell’Associazione rispetto alla metodologia
specifica e alle “nuove sensibilità” associative, partecipando al livello regionale sia come
occasione formativa al ruolo, che di partecipazione associativa. Tale formazione garantirà il
ruolo di riferimento metodologico della branca
3. nell’ottica di supportare l’azione degli IAB come espressione del comitato, il programma
annuale di branca e il progetto dell’evento saranno valutati in consiglio che, come organo
consultivo darà indicazioni agli IAB. Il comitato avrà il compito di valutare e di tradurre le
indicazioni del consiglio in direttive ufficiali della zona alle branche
4. l’evento di branca è per i capi uno strumento di sperimentazione delle scelte e delle attenzioni
maturate in branca; per le unità come esperienza insieme “semplice ed esemplare” di
proposta della metodologia della branca in cui gli strumenti peculiari della branca vengono
vissuti in pieno.
5. il Consiglio ad inizio d’anno fissa il calendario di zona, eventi compresi.
6. si abbia occasione di approfondimento metodologico rivolto a tutti
i capi della zona,
mantenendo un taglio di formazione più prettamente pedagogico che dia ai capi gli strumenti
per guardare alla proposta in termini globali nel cammino di crescita dei ragazzi
Assemblea di Zona Auriga - domenica 22 ottobre 2006 - Mozione nr. 2
L'assemblea dei capi della zona Auriga
Considerato che l'articolo 30 dello Statuto, come approvato dal Consiglio Generale 2006, prevede che
almeno tre membri del Comitato di Zona, in assenza di Incaricati alle Branche appositamente nominati,
abbiano cura delle tre branche;
Fatto proprio lo spirito della mozione 5 comma 2 approvata dal Convegno di Zona del 12 marzo 2006;
Considerata l'odierna elezione di membri al collegio nel Comitato di Zona,
IMPEGNA
il Comitato di Zona, in assenza di Incaricati alle Branche appositamente nominati, che le deleghe per
la cura delle singole branche siano attribuite considerando le indicazioni espresse in sede presentazione
della candidatura a membro del Comitato di Zona.
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