Nazionale (20 marzo 2007)

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Nazionale (20 marzo 2007)
20
CRONACHE
SOS SANITÀ
Quotidiano Nazionale MARTEDÌ 20 MARZO 2007
Trasfusione sbagliata
Ci sono due indagati
SCAMBIO
Le sacche di sangue
sono state invertite
(Fotogramma)
Verona, medico e infermiere nei guai
— VERONA —
servazione durante e dopo la trasfusione per un temN ERRORE TRAGICO quanto banale: po appropriato a evidenziare eventuali reazioni trauno scambio di sacche di sangue per il quale sfusionali. Proprio l’esistenza di questa procedura
sono indagati un medico e un infermiere ha consentito di scoprire l’errore entro pochissimi
dell’ospedale veronese di Borgo Trento. A iscriverli muniti, ma la reazione immunitaria si era già innenel registro degli indagati per omicidio colposo è sta- scata. Ora sarà l’autopsia a stabilire le cause certe del
to il sostituto procuratore veronese Carlo Villani che decesso».
ha disposto per oggi l’autopsia sul corpo di Giovanni
Ferranti, il pensionato di 65 anni residente nel Pole- IL DIRETTORE GENERALE conclude evidensine morto venerdì scorso, settanta giorni dopo esse- ziando di aver «agito con trasparenza sia nei confronre stato sottoposto a una trasfusione sbagliata in se- ti dei familiari che sono stati subito avvertiti dell’acguito a un intervento chirurgico per l’applicazione caduto, sia attivandoci secondo quanto previsto in
di tre by-pass al cuore.
questi casi con le segnalazioni dovute, al ministero
Spetta a Valerio Alberti, direttore generale della Salute, alla Regione Veneto e alla procura». Fladell’Azienda ospedaliera di Verona, dare le spiega- vio Tosi, assessore regionale alla Sanità, è diretto:
zioni che tutti si aspettano: «Siamo profondamente «Chi sbaglia deve pagare: è un atto doverso verso i
vicini alla famiglia e siamo costernati
familiari del paziente deceduto. La Reper questo incidente attribuibile a un
gione Veneto si aspetta che vengano
I FIGLI
errore umano accaduto in un ospedaadottati pesanti provvedimenti».
«I sanitari ci hanno Vivono a Grugliasco, nel Torinese, i
le che ha la massima attenzione per le
procedure di sicurezza e la qualità dedue figli di Ferranti, Enza e Salvatore.
chiesto scusa
gli atti medici.Tant’è che siamo Ma chi ci restituisce Stanno valutando se chiedere l’assil’ospedale del Veneto con il maggior
stenza di un legale e avviare una causa
nostro padre?»
numero di unità operative certificate
per l’eventuale risarcimento del danIso 9001:2000 per la qualità e trasfonno: «Siamo sconvolti — dicono — nodiamo ogni anno circa 50 mila unità di emocompo- stro padre si fidava di quella struttura e la sua vita
nenti, senza che negli ultimi dieci anni si sia verifica- non ce la possono restituire. Quello che è successo è
to alcun errore di questo tipo».
ingiustificabile. Anche se i medici ci hanno chiesto
scusa».
EPPURE STAVOLTA qualcosa non è andato nel Intanto a Grillara, frazione di Ariano Polesine, Carla
verso giusto nell’ospedale di Verona e per questo Leardini, la compagna di Giovanni Ferranti, è rimal’azienda ha aperto un’indagine interna. «Da noi esi- sta sola. «Nessuno può rimediare a quello che è sucstono precise procedure per ogni atto medico, com- cesso. Alla terza settimana dopo l’operazione avevo
presa la trasfusione. È previsto un doppio controllo. ripreso a sperare, ma l’illusione è durata poco perché
L’infermiere verifica l’identità fra ricevente e nomi- ha iniziato a stare sempre peggio. Il resto, si sa».
nativo al quale l’unità di sangue è stata assegnata, riportato sia sulla sacca che sul modulo di assegnazio- OGGI VERRÀ CONFERITO l’incarico per l’aune; tale verifica viene quindi ripetuta — sottolinea topsia e il pm ha convocato i familiari della vittima
Alberti — dal medico che effettua la trasfusione e in tribunale. «Non so se i figli di Giovanni vorranno
controlla la compatibilità fra gruppo sanguigno del andare. Io non ce la faccio — ammette la donna —
paziente e gruppo dell’unità da trasfondere. La tra- perché sono distrutta per l’influenza che non mi fa
sfusione deve essere eseguita sotto la responsabilità stare in piedi e il dolore che provo».
del medico e il paziente deve essere tenuto sotto osDonatella Barbetta
U
DOCENZE DA BARI INCHIESTA SUI BANDI DI MEDICINA IN VARI ATENEI
Concorsi truccati, ecco la cupola
— BARI —
confermato — a detta degli inquirenti — il contenuto della
denuncia.
U
N VERO E PROPRIO
mercato. A questo era
stato trasformato, secondo l’accusa della procura di Bari, il sistema dei concorsi per docenti al Policlinico. Un favore
sollecitato da qualche barone
— per ottenere il via libero a un
suo protetto — in cambio di un
trattamento analogo riservato a
un altro concorrente che si presentava a un concorso gestito
dal potente ‘questuante’. E così
il mercato di protezioni e raccomandazioni avrebbe coinvolto
ben cinque concorsi per docente di medicina interna di prima
e seconda fascia banditi da diverse università italiane.
IERI MATTINA i magistrati
hanno ordinato ai carabinieri
perquisizioni e sequestri nel policlinico del capoluogo pugliese
e in abitazioni, cliniche e studi
medici di Milano, Novara, Palermo e Foggia. Indagati dieci
docenti di medicina interna di
(foto Germogli)
diverse università italiane —
cinque sono baresi, due foggiani, uno è milanese, gli altri due
sono residenti a Novara e Palermo — ai quali i pm inquirenti,
Francesca Romana Pirrelli e
Emanuele De Maria, contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, abuso
d’ufficio e falsità ideologica.
Al vaglio dei magistrati è la posizione di altri due medici i cui
nomi potrebbero finire presto
nel registro degli indagati.
L’indagine è scattato dopo un
esposto al quale sono scaturite
intercettazioni che avrebbero
NON È LA PRIMA volta che
da Bari partono indagini contro
i baroni che manipolano i concorsi. Nel giugno del 2004 cinque cardiologi di fama europea
vennero arrestati su ordine del
gip barese Giuseppe De Benedictis. Anche allora l’ipotesi investigativa era di aver costituito
un’associazione per delinquere,
attraverso la quale avevano fatto vincere a candidati a loro graditi diversi concorsi per docente ordinario e associato e per ricercatore nelle cattedre di cardiologia delle università di Bari, Firenze e Pisa.
NEL 2005 si scoperchiò poi il filone di ‘parentopoli’ tra i docenti del Policlinico barese. I rampolli dei baroni avevano trovato, quasi tutti, un dottorato di ricerca o un incarico nella stessa
clinica del padre o dello zio o
del cugino.
Nino Femiani
쩨 BY-PASS
Giovanni Ferranti, 65 anni,
viene operato al cuore
il 4 gennaio nell’ospedale
Borgo Trento di Verona
쩨 L’ERRORE
Poi la trasfusione, per pochi
minuti, con sangue
incompatibile: l’uomo
morirà dopo 70 giorni
MICROCHIP E CODICE A BARRE SULLE SACCHE
LE REGOLE PER UN SANGUE SICURO
MICROCHIP per i dati dei pazienti — dal nome al gruppo
sanguigno —, codici a barre per distinguere le sacche di
sangue e controlli incrociati sono i cardini della strategia
scelta da alcuni ospedali italiani — ancora pochissimi,
tra cui Forlì, Bolzano e Padova — per la sicurezza delle
trasfusioni. Sistemi che richiedono investimenti di milioni
di euro: è previsto che ogni sacca in uscita dal centro
trasfusionale sia contraddistinta da da un codice
a barre e poi sigillata con una protezione che si disattiva
solo quando i dati contenuti nel codice sono identici
a quelli contenuti nel microchip del paziente.
✝
Munita dei conforti religiosi è mancata all’affetto dei suoi cari
Anna Torrigiani
di Scilla Doria Lamba
Con profondo dolore e immenso affetto lo annunciano i figli LAURA e SERGIO con CHIARA; VITTORIO e ANGIOLINA con GIOVANNA e LUCA e le piccole LUDOVICA e OTTAVIA, ELISABETTA e FRANCESCO; ENRICO e RAFFAELLA con ELENA e ALESSANDRO con il piccolo ANDREA, MATTEO e ANNA; EVELINA e PIERO con JACOPO e TOMASO; ELISABETTA con AGOSTINO, BENEDETTA, ALBERTO e BIANCA.
Un ringraziamento particolare per le amorevoli cure prestate ad AUGUSTA, INNA, IVANA,
PAOLA, SILVANA, ANGELA, ODA e MARCO STIZZI. Speciale gratitudine al Prof.
PIERLUIGI GATTO e al Prof. ANDREA BACIGALUPO per la preziosa dedizione e l’affettuosa e continuativa assistenza.
Il Santo Rosario verrà recitato oggi 20 marzo
nella Chiesa di San Filippo Neri, via Lomellini
12, alle ore 19,00 e i funerali saranno celebrati mercoledì 21 marzo alle ore 16,30 nella
chiesa di Redabue-Masio (Alessandria).
Genova, 20 marzo 2007.
I nipoti PICKI, GIO’ e LUCA con LUDI e OTTI,
LISI e BUBI; NENA e ALE con ANDREA,
MATTE e ANNA; APO e TOMMI; GHITO, MINI, BIRO e TATI ricordano con immenso affetto la loro adorata
NONNA
Anna
Genova, 20 marzo 2007.
Il Dipartimento di Statistica si unisce al dolore
del Preside della Facoltà di Economia Prof.
GIAMPIERO NIGRO per la perdita della madre
SIG.RA
Nerina
Firenze, 20 marzo 2007.
VALERIO e MARUSCA, NEDO e FERNANDA si associano al dolore della famiglia COLI
per la perdita del carissimo e indimenticabile
amico
Roberto
Certaldo, 20 marzo 2007.
Franco Leone
Oggi è un anno che ci ha lasciato.
GIANNA, MARIA CHIARA e ROBY lo ricordano con immutato, immenso amore.
La sua figura di marito e padre esemplare, la
sua generosa comprensione, la quotidiana
operosità di tutta una vita, la serena accettazione della sofferenza nella sua lunga malattia, la preziosa amicizia con quanti l’hanno stimato e gli hanno voluto bene, sono valori che
rimarranno sempre nei loro cuori.
Firenze, 20 marzo 2007.
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