n° 10 - FEDIC
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n° 10 - FEDIC
FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB) ANNO II – n° 10 EDITORIALE Carissimi, dopo le tre giornate a Montecatini, sono tornato a casa molto stanco. Ma molto felice! Abbiamo trascorso insieme momenti molto belli ed Roberto Merlino abbiamo impiegato il nostro tempo in modo fruttuoso e costruttivo. I vostri volti sorridenti e sereni sono stati, per me, la più bella testimonianza di una voglia -sincera e concreta- di costruire insieme una Federazione sempre migliore e al passo coi tempi, in un clima di concordia ed amicizia. Al momento dei saluti, poi, ho visto parecchie lacrime ed io stesso avevo gli occhi lucidi di commozione. Grazie, cari amici, per questi momenti così belli! Speravo di poter trovare un po’ di riposo al rientro pisano. Ne avevo (e ne ho!) tanto bisogno. Niente da fare: in posta elettronica mi attendevano parecchi problemi-FEDIC da risolvere. Un paio abbastanza urgenti. Vabbé,. ho dormito 5 ore e poi ho trascorso l’intera giornata tra compu- FEBBRAIO 2014 ter, telefono e studi televisivi (per inserire nei “Corti di Corte” i vostri filmati per il “Concorso di Critica”). Questa ennesima “giornata-FEDIC”, però, non mi è sembrata faticosa come altre che l’hanno preceduta: l’energia che ci siamo trasmessi mi avrebbe fatto affrontare con leggerezza qualunque problema! Termino con una raccomandazione: non perdetevi le opportunità che ci sono: Concorso Critica Cinematografica, Concorso per film da un minuto e Festa del Cinema. Fatele conoscere ai vostri Soci ed esortateli a partecipare: potete acquisire iscrizioni gratuite e fare punteggio per la graduatoria annuale FEDIC! Son quasi le 2 e vado a “buttarmi nel bianco”. Non mi chiamate, tanto ho staccato i telefoni, e provo a dormire per 24 ore! Un abbraccio, forte e affettuoso. Cell. 328-7275895 [email protected] Roberto Merlino Presidente Fedic n° 10 – NOTIZIE RICORDANDO GIOVANNI CROCÈ Giovanni non è più con noi. E' una sofferenza dalla quale affiorano tanti ricordi, da quando proiettava i film al 2° piano dell'Azienda di Soggiorno di Montecatini, alla nascita a Milano del Cineclub Movie Dick, al pianoforte che suonava con bravura... E' una tragedia che ci ha colpiti tutti, dalla madre Pierangela alla moglie Raffaella, alla sorella Renata e a suo padre Mino che dopo tre mesi l'ha raggiunto. Giovanni Crocè Era il 27 febbraio 2012 quando Giovanni Crocè, segretario della FEDIC, ci ha lasciati a Milano la notte del lunedì che seguiva l'Assemblea conclusa il giorno prima a Montecatini, in un clima ben diverso da quello recente e sereno del 21 e 22 febbraio 2014. Da due anni ci ha lasciati per sempre, apprezzato da chi l'ha conosciuto per le sue doti, disponibilità, competenza e per l'impegno con cui affrontava giorno e notte il gravoso compito della segreteria. Sembra svanire la memoria che dava la sensazione d'essere padroni del tempo e di un futuro da vivere con chi ci è caro. Ma restano la speranza, una spinta per il futuro, l'energia per superare difficoltà e problemi, prevedere i pericoli ed evitarli, credere all'amicizia di chi ci vuol bene e continua a volercene come Giovanni. A Pierangela, Raffaella, Renata e agli Amici FEDIC un abbraccio. Massimo Maisetti Presidente Onorario Per una Nuova Fedic NOTIZIE n° 10 – CONSIGLIO NAZIONALE E ASSEMBLEA DEI SOCI La Federazione Nazio nale dei Cineclub deve, per Statuto, indire l’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Cineclub, sparsi in tutta Italia, allo scopo di discutere problematiche ed iniziative affinché i Sodalizi possano svol Beppe Rizzo gere l’attività statutaria nel rispetto delle norme e con l’auspicio di progressi significativi. Quest’anno la convocazione è stata stabilita per i giorni di sabato e domenica 22-23 febbraio, preceduta, a sua volta, dalla riunione del Consiglio Direttivo per venerdì 21. rere momenti di cinema, cioè la proiezione di alcuni cortometraggi provenienti da altrettanti Cineclub. Infatti sabato 22 alle ore 14:30 in una saletta, dell’albergo ospitante a Montecatini, abbiamo assistito alla visione delle opere che hanno messo in evidenza tecniche, contenuti e metodi di regìa che ogni autore, così, ha potuto esternare. Ettore Di Gennaro, della 3dproduction, mentre illustra le caratteristiche de “IL GRANDE GIOCO DELL’OsCArs”. Il Consiglio Direttivo durante la riunione del venerdì sera. La prima importante novità di questa riunione è scaturita da una iniziativa del Presidente, Dott. Roberto Merlino, coadiuvato da alcuni Consiglieri: dedicare una parte delle ore disponibili ad una attività che permetta ai convenuti di trascor- Iniziativa senz’altro positiva che ha permesso di conoscere lo “stato dell’arte” di alcuni Club i quali, a loro volta, si sono sentiti gratificati per aver potuto condividere le fatiche talvolta di mesi per un lavoro diretto a trasformare in immagini un’idea che spesso si dimostra vincente. Nella serata di sabato, dopo cena, ha avuto inizio l’Assemblea dei Presidenti. Molti i punti discussi all’ordine del giorno. Impossibile in questa sede riferire nel dettaglio. Merita, tuttavia, particolare attenzione un’iniziativa che, molto probabilmente, servirà da sprone: assegnare pun NOTIZIE L’Assemblea dei Presidenti, un incontro molto propositivo per un futuro ricco di attività. ti ai Soci secondo il grado di partecipazione a certi eventi, come la frequentazione alle varie attività organizzate dalla Fedic. Insomma, stimolo ad essere più presenti, più coinvolti, più collaborativi. Si sono alternati al tavolo dei Relatori, oltre al Presidente, il Vice Presidente Giorgio Ricci, la Segretaria Vivian Tullio, la Tesoriera Antonella Citi, ma tanti sono stati anche coloro che hanno voluto dare un contributo alla discussione e che si sono alternati al microfono. n° 10 – fonda discussione, ad agire, adottando a malincuore provvedimenti drastici. Privare di tre Cineclub un sodalizio come la Fedic che pone alla base del suo Statuto la passione per il Cinema, è qualcosa che fa a pugni con ogni logica e lascia l’amaro in bocca. Ma allorché traspare dai comportamenti degli interessati la palese intenzione di dare un taglio al rapporto che dovrebbe anche essere affettivo tra persone che nutrono, o dovrebbero nutrire, affinità d’intenti, allora non rimane altra scelta che staccare la spina. Molto, ma molto a malincuore! La convocazione ha poi avuto il suo prosieguo l’indomani mattina, domenica 23 febbraio. Gli interventi di alcuni Presidenti hanno dato agli astanti il termometro della situazione. 11 I Relatori: (da sinistra) Antonella Citi, Giorgio Ricci, Roberto Merlino e Vivian Tullio. Un problema che l’Assemblea non avrebbe mai voluto affrontare ha riguardato l’allontanamento dalla Fedic di tre Cineclub che, malgrado i reiterati inviti a regolarizzare la loro posizione – in particolar modo a riguardo delle disposizioni ministeriali – non hanno dato risposta, obbligando l’Assemblea, dopo pro Laura Biggi NOTIZIE Tutti hanno posto in evidenza il voler dare nuova linfa al proprio sodalizio in una prospettiva di sviluppo e di collaborazione con la Federazione. n° 10 – I presenti in diverse occasioni, durante i lavori, hanno messo in evidenza il piglio costruttivo con cui egli ha affrontato il primo anno di presidenza. I risultati non si sono fatti attendere. La Fedic sta navigando in acque tranquille e non turbolente. Le iniziative avanzano e l’orizzonte è pieno di positività. Marcello Zeppi Molto efficaci ed applauditi, tra gli altri, l’intervento di Laura Biggi, responsabile di Fedic Scuola, di Marcello Zeppi, Presidente di FilmVideo, di Pino Ippolito, Revisore dei conti, di Paolo Micalizzi, responsabile dei rapporti tra Fedic e Mostra di Venezia. Paolo Micalizzi Termino questo breve excursus con una considerazione: è stato, l’incontro 2014, caratterizzato da una gran voglia di fare, di costruire responsabilmente, di dare e ricevere quegli input che offrano linfa a chi ha veramente a cuore la sorte della Federazione, profondendo voglia e passione. Il tutto secondo le proprie possibilità e disponibilità. Un adagio recita: “volere è potere”: se vogliamo ottenere qualcosa di concreto possiamo riuscirci, perché chi si ferma è perduto. Lunga vita alla Fedic e grazie per i momenti vissuti in questa “due giorni” in cui abbiamo respirato il Cinema, quello con la “C” maiuscola. Pino Ippolito Il Presidente Merlino ha quindi svolto il suo intervento finale, compiacendosi per il modo positivo con cui si è svolta quest’anno l’Assemblea. Beppe Rizzo Presidente del Cineclub Fedic Alassio n° 10 – NOTIZIE Cosa mi dà la FEDIC? E’ la domanda più frequente che si sente fare nel nostro ambito. Talvolta quasi in tono di sfida. Come una recriminazione di chi si sente “derubato” della quota-tessera. Vediamo di far chiarezza su questo punto, perché assolutamente imprescindibile per instaurare un clima sereno di collaborazione e crescita. Tanto per cominciare la FEDIC siamo noi: non è un qualcosa di esterno a cui andiamo a pagare un servizio. Siamo noi stessi che -con una piccola autotassazione- ci dotiamo di un fondo cassa. A questo si va ad aggiungere un contributo ministeriale che è circa otto volte superiore a quello che investiamo di tasca nostra. Bene. Un primo vantaggio è questo: far parte di una realtà che, dopo aver investito “1”, si ritrova a maneggiare “9” per quelle che sono le sue iniziative. E non mi sembra poco. Provo a riassumere (in ordine sparso, indipendentemente da quella che può essere l’“importanza”) i principali vantaggi per un nostro Socio: 1) può proporre al suo Cineclub un’iniziativa nell’ambito dei progetti ministeriali e, di conseguenza, avere un sostegno economico; 2) può avere visibilità per i suoi film (nel circuito dei Festival Fedic (a), con l’inserimento nella trasmissione su DiLuccaTV (b), tramite una compilation del proprio Cineclub, trovando posto nello “Spazio FEDIC” a Venezia (c), venendo selezionato per l’UNICA (d), nell’ambito della Festa del Cinema (e), con la nuova iniziativa “Uno sguardo ad Est” (f) (grazie a Filmvideo Montecatini); 3) ha la possibilità di documentarsi ed interagire con altri Autori ed altri Cineclub, oltre ad essere informato, fare proposte, chiedere spiegazioni ed assistenza (“nuovo Fedic Notizie” e sito Fedic) (g); 4) può partecipare a iniziative formativo-didattiche a costo politico, sia con lo Stage Nazionale (h), sia con mini-laboratori all’interno del proprio Cineclub (organizzati in modo autonomo, o con docenti FEDIC) (i), sia nell’ambito della Festa del Cinema; 5) può partecipare gratuitamente a Festival Fedic e “Vetrine Fedic”; 6) può avere accrediti ed assistenza per partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia, al Festival Internazionale del Film a Roma e altri eventi; 7) può partecipare ai salotti-Fedic nell’ambito dei Festival Fedic; 8) può usufruire di agevolazioni, convenzioni e sostegno logistico in varie situazioni (Festival, Convegni, ecc.) 9) può richiedere film della Cineteca con semplice “rimborso spese” 10) può avere rimborsi sul soggiorno a S. Giovanni Valdarno per il Valdarno Cinema Fedic, oltre ad un buono pasto per 2 giorni 11) può partecipare a Concorsi riservati ai Soci Fedic (per esempio quello sulla sceneggiatura per film da 1’, o quello per corti da 1’, o quello di “critica”). 12) può leggere on-line la rivista “Carte di Cinema”. NOTIZIE n° 10 – Qualcuno potrebbe dire “Belle, tutte queste cose,... ma io non ne ho mai usufruito”. Mi viene da rispondere: “Anch’io non ho mai usufruito dei pompieri, però, sapendo che c’è una loro postazione a pochi chilometri da casa mia, mi sento sicuro! Ergo: anche se ora non ho un progetto da farmi sostenere, né un film da promuovere,... so che in futuro -se ne avessi bisogno- la Fedic mi aiuterebbe. Comunque, al di là di tutto, secondo me la cosa più importante è “far parte di una grande famiglia” che, come tutte le famiglie degne di questo nome, è lì per accoglierti, proteggerti, aiutarti, informarti. Quello che arriva in più (ed è tanto!) è tutto di guadagnato! (a) Fanno parte della “rete Festival FEDIC” 12 nostri concorsi, per i quali i Soci Fedic hanno vari privilegi, tra cui - iscrizione gratuita - premio FEDIC (esclusivo per loro) - vetrina FEDIC (possibilità di avere il proprio film in visione pubblica, anche se non è entrato in concorso - “salotto FEDIC”: un’occasione d’incontro (generalmente un paio d’ore), in esclusiva, per ritrovarsi, discutere, proporre... (b) I nostri Soci possono inserire i loro film su DiLuccaTV: ogni settimana una puntata di mezzora; tutte le puntate rimangono archiviate e sono consultabili (internet) in qualsiasi momento e da qualsiasi parte del mondo (attualmente siamo alla 91.a puntata ed abbiamo materiale già pronto fino a maggio 2014). (c) Alla Mostra del Cinema di Venezia, da tanti anni, esiste un “forum FEDIC” ed assegniamo il “Premio FEDIC” ad un lungometraggio professionale. (d) Tutti gli anni inviamo 4-5 nostri film al Festival Mondiale dell’UNICA (Union Internationale du Cinéma), di cui siamo membri. (e) Dal 2014 organizziamo (5 giorni a fine giugno/primi luglio) una “Festa del Cinema” per i nostri Soci, che si caratterizzerà per 8 mini-laboratori con esperti qualificati, visione e dibattito di nostri film, con la presenza di critici, ecc. Il tutto ad un costo “politico” di 200,00 euro! (f) Dallo scorso anno si è aperto un rapporto di scambio e collaborazione con alcuni Paesi dell’Est Europa e molti nostri film vengono proiettati in Università e Scuole di Cinema. (g) Il “nuovo FEDIC Notizie” è il nostro “foglio d’informazione” ufficiale, ma dai nostri Cineclub arrivano altri “giornali”, che diffondiamo a tutti gli interessati; il sito FEDIC (www.fedic.it) contribuisce ad aggiornare i Soci sugli eventi e sulle opportunità. (h) Lo Stage Nazionale FEDIC è un nostro fiore all’occhiello: si svolge nel mese di settembre, in un agriturismo toscano (con ottima cucina!) ed è una full-immersion di 5 giorni. Ogni anno un argomento nuovo (regia, sceneggiatura, direzione degli attori, fonica, montaggio, ecc.), sempre sotto la guida di maestri di alto livello. Il tutto ad un costo “politico” di 270,00 euro! (i) I Cineclub possono chiedere collaborazione alla FEDIC per organizzare nel proprio territorio laboratori e corsi, di vario tipo e vario livello. Roberto Merlino Presidente Fedic n° 10 – NOTIZIE CONCORSO DI SCENEGGIATURA RISERVATO ALLE SCUOLE PRIMARIE È stata per noi della rivista “Bambino” sarai tu!” una grande gioia e un grande onore quello di aver dato inizio alla collaborazione con Roberto Merlino, Presidente Fedic, e Laura Biggi, Responsabile Nazionale Fedic Scuola. Qui sotto trovate i vincitori del Concorso di Sceneggiatura riservato alle scuole primarie. Le tre sceneggiature sono già uscite sul numero di Dicembre della rivista “Bambino” sarai tu! ( www.bambinosaraitu.it). “La bambina sospesa tra due mondi” è stata scritta nel laboratorio di scrittura creativa della classe IV A Saffi di Carrara dall'insegnante Genoveffa Ghirlanda. “Chi siamo veramente” invece è stata scritta da Debora Capozzolo, alunna della classe Ia L Scuola Secondaria di Primo Grado Don Milani di Massa. “Un ragno rosso in mezzo al mare” è stata scritta da Gabriele Gubellini di 8 anni di Bologna. LA BAMBINA SOSPESA TRA DUE MONDI La protagonista della storia è Loubna, una bambina marocchina di nove anni che vive due vite parallele, una in Italia dove è ben integrata e felice, l’altra in Marocco dove si sente altrettanto integrata e felice. Ogni volta che parte... o arriva è sempre a casa, perché è cittadina del mondo. 1° Inquadratura esterno giorno alba. La bambina è seduta in riva al mare, lo sguardo aperto verso l’orizzonte e sorride. I tiepidi raggi del sole e la brezza accarezzano il suo viso... (sottofondo musica del mare) (dissolvenza) 2° Inquadratura esterno sera. la bambina corre felice in riva al mare verso il sole rosso di un tramonto africano e sorride alla vita (sottofondo musiche e suoni marocchini). Sullo schermo passa la poesia di Roberto Piumini: “Quando ride un bambino”. Quando ride un bambino sia biondo che bruno la terra prende un punto. Quando ride un bambino sia bianco che nero il mare prende un punto. Quando ride un bambino sia bimbo che bimba il cielo prende un punto. Quando ride un bambino il mondo prende un punto e forse anche di più. ROBERTO PIUMINI n° 10 – NOTIZIE CHI SIAMO VERAMENTE? CHI SIAMO VERAMENTE? INTERNO STANZA VUOTA COMPLETAMENTE BIANCA CAMPO MEDIO DEBORAH Chiusa su se stessa in posizione fetale. Sguardo assorto nel vuoto. FIGURA INTERA (Musica) DEBORAH Seduta a gambe incrociate. A scuola mi hanno insegnato che il mondo si è formato dal big bang... Mostra in mano l’effetto di un big bang virtuale in sovraimpressione. ... e che gli uomini si sono evoluti... Mostra con l’altra mano in sovrimpressione un video animato sull’evoluzione dell’uomo. ... ma siamo tutti sicuri? Schiaccia tutte e due le cose con un battito. FIGURA INTERA DEBORAH Appoggiata ad un muro vicino ad un angolo immerso nell’oscurità. Nella parete adiacente si vede un video che mostra scene di sofferenza. Il mondo è come una grande cella e noi siamo bambole, marionette mosse senza pudore, trattate come oggetti, rapite della propria vita, mosse da un sistema che da tempo è in atto... FIGURA INTERA DEBORAH Chiusa in se stessa in posizione fetale mentre sul viso si riflettono immagini di scene di indifferenza rispetto alla sofferenza umana (mendicanti stesi per terra mentre le persone passano indifferenti, etc.). PRIMISSIMO PIANO DEBORAH In piedi in uno spazio buio con una fioca luce proiettata sul viso Chi sono io per dire tutto questo? PRIMO PIANO Io non sono nessuno e del mondo non sono che un puntino... PIANO MEDIO 7 ma credo che già molti sono coloro che si sono accorti di questa misera condizione... FIGURA INTERA ... ed hanno paura... (Si vedono molti bambini girarmi intorno). CAMPO LUNGO ... di essere scoperti, di essere considerati "diversi"7 CAMPO LUNGHISSIMO ... di diventare "puntini" di una geometria "diversa"...senza basi né altezze. n° 10 – NOTIZIE UN RAGNO ROSSO IN MEZZO AL MARE ESTERNO GIORNO, PRIMO POMERIGGIO, SULLA RIVA DEL MARE Gabriele, 8 anni “Babbo, cosa è quell’isola lontana?”. Babbo “Non è un’isola, guarda meglio7”. Gabriele “Sembra un ragno rosso in mezzo al mare”. Babbo “E’ una piattaforma petrolifera, guardala con lo zoom della macchina fotografica digitale7 Prova!”. Gabriele (Guardando attraverso il teleobiettivo fotografico). “Che bella7 Quanto mi piacerebbe vederla da vicino!”. Babbo “Davvero ti piacerebbe? Se vuoi posso interessarmi per cercare qualcuno che possa portarci fino a là”. Gabriele “Siiii! Che bello! Vado subito a dirlo alla mamma!”. ESTERNO GIORNO, SU UN MOTOSCAFO AD UNA VELOCITA’ DI CIRCA 70 KM/H Babbo “Eccola! Guarda, ecco le piattaforme petrolifere!” Gabriele “Come sono alte7. Perché sono dipinte di rosso?“. Babbo “Sono alte 85 metri, e sono dipinte di rosso perché siano più identificabili, nelle giornate di scarsa visibilità. Però non possiamo avvicinarci più di così”. Gabriele “Ehi, ma, ma c’è qualcuno su che ci sta camminando sopra! Ehi, signore!”7 Un tecnico “Hello , how are you?”. Gabriele “Come si sta lassu’?”. Un tecnico (in un italiano stentato) “ Molto bene, grazie. E voi?”. Gabriele “ Bene, grazie. Di che paese è lei?” Tecnico “I’m coming from Nederland. Vengo dall’Olanda. Come mai voi siete qui?” Gabriele “Volevamo vedere il ragno rosso da vicino”. Un tecnico “What? Che cosa?” Gabriele “Il ragno rosso, volevamo vedere il ragno rosso che si vede in mezzo al mare!” Il babbo, la mamma, il motoscafista e il tecnico: “Ah! Ah! Ah! Ah!”. n° 10 – NOTIZIE ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC NOTIZIE n° 10 – NOTIZIE n° 10 – NOTIZIE n° 10 – NOTIZIE n° 10 – NOTIZIE n° 10 – n° 10 – NOTIZIE BACKSTAGE CINEVIDEOCLUB PESARO "La mia notte" è il primo cortometraggio che realizzo. Fino ad ora mi sono occupato, anche professionalmente, solo del montaggio di materiale girato da altri. Per lo più matrimoni, filmati pubblicitari, reportage di viaggio. Ho voluto mettermi alla prova con un soggetto "ideato e pensato" prima di girare, partendo da una traccia scritta per essere letta fuori campo, che si è poi modificata fino alla stesura finale. L'idea di base era quella di trasporre ed interpretare attraverso immagini, momenti di riflessione sul proprio vissuto. Credo che la notte sia il momento ideale della giornata per riflettere. Il personaggio principale è chiamato Vita, perché è appunto questo che rappresenta: la vita, la mia. Chiara Rizzatti impersona idealmente il mio vissuto, ed il suo camminare continuo rappresenta lo scorrere della esistenza, che procede inesorabile "anche quando ero immobile". Gli episodi non raccontano quindi momenti da me realmente vissuti, ma ne sono una rappresentazione esemplificativa, del mio modo di compiere scelte, delle mie indecisioni, dei miei abbagli, delle mie illusioni. Il racconto è una sorta di ammissione di (ovvia) fallibilità, del disagio di fronteggiare i propri errori senza derogare alle proprie responsabilità, prima che colpe. Qualcuno penserà che si tratta di un pessimismo eccessivo. Credo che delle cose fatte bene ci sia poco da dire, e farlo in prima persona è di una noia assoluta. Inoltre io ritengo si tratti in realtà di concreto realismo, un sano razionalismo al quale tento di ispirarmi quotidianamente che io trovo sintetizzato in maniera formidabile da Bertrand Russel: «la vita retta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza». Ma in una frase di un dialogo tagliato nel montaggio finale, ma che nei fatti rimane una realtà, Vita dice a me: «del resto la notte è anche desiderio!». Claudio Venanzini Fedic Cinevideoclub Pesaro n° 10 – NOTIZIE LA MIA NOTTE SCHEDA DEL FILM Titolo: LA MIA NOTTE dorata 10'30" Personaggi e interpreti: VITA IL LITIGIO LA COPPIA IL MAGO IL DISEGNATORE VOCE Chiara Rizzatti Wladi Ricciatti Cristina Quiriconi Luca Radi William Fulvi Clemente Rizzatti Claudio Venanzini Girato a Pesaro e Novilara nell'agosto e settembre 2013 Riprese in AVCHD con telecamera Panasonic HMC 41 Montato in Apple Pro Res con Final Cut Pro Supporto di distribuzione DVD e BLURAY In data 9.2.2014 allo Spazio Nobili di Montelabbate (PU) è stato presentato, nell'ambito della mostra "Percorsi trasversali", il cortometraggio "La mia notte", opera prima di Claudio Venanzini. A sinistra, il regista Claudio Venanzini impegnato in una fase delle riprese; a destra l’attrice Chiara Rizzatti in una intensa espressione interpretativa. Narrazione per episodi simbolici di introspezioni e riflessioni sul vissuto dell'autore. Girato tutto in notturna ed in BN, ha come interprete principale Chiara Rizzatti alla sua prima esperienza come attrice, nel personaggio Vita. La durata del film è di 10'30", sottolineati da una sofisticata colonna sonora e da una voce fuori campo dello stesso Venanzini. Film a budget zero, realizzato totalmente grazie alla passione dei partecipanti al progetto. Claudio Venanzini UN COMMENTO SCRITTO Un video introspettivo, che coglie la notte come momento di profonde riflessioni per cercare la chiarezza che la luce del giorno non sa dare. Un lento cammino attraverso ricordi e consapevolezza di scelte fatte per istinto. Lo specchio della propria vita illuminata dal buio della notte, dalle tenui luci che rischiarano il percorso intrapreso e che la fantasia interpreta con i desideri mai realizzati. Modificare la strada sulla quale si svolge la vita non è facile e, forse, è troppo tardi per trovare il coraggio di affrontare cambiamenti radicali. Il rifugio della “notte”, quindi, è il tentativo di cercare una “seconda vita che si pretende di vivere”! Non sempre i pensieri ci aiutano ad interpretare nel modo giusto la realtà, talvolta, ci confondono e, così, paure e certezze si mescolano dando origine ad illusioni. Nella “notte” si cerca, quasi disperatamente, un aiuto per riuscire a “vedere”, per essere capaci di non mentire a se stessi. Istanti che la luce dell’alba oscurerà per allontanare le verità nascoste. Un video che si avvale di una buona fotografia in bianco e nero sostenuta da un’interessante colonna sonora. Una “voice over” brechtiana non troppo coinvolgente ma abbastanza funzionale all’atmosfera espressa nel racconto. Un’opera prima che, certamente, merita attenzione. Giorgio Sabbatini NOTIZIE n° 10 – L’INTERVISTA Ettore Di Gennaro intervista Adriano Graffi La 3dproduction é ormai da 20 anni impegnata a diffondere cultura cinematografica e sviluppare e coltivare i talenti dei propri iscritti. Oggi vi presentiamo Antonietta Tognino, iscritta all'associazione, e membro fondatore della 3d. La donna dietro tanti volti e speaker (voice over). Buona lettura. Come sei arrivata in 3dproduction? Il primo incontro con i fondatori della 3D è avvenuto nel 1993, quando l'associazione non esisteva ancora. Ma il mio primo ruolo attivo arriva nel 1999. Antonietta Tognino Q u ale è il tuo percorso artistico/professionale che ti ha portato a questo? Il mondo artistico è piuttosto lontano dalla mia vita professionale anche se ne sono sempre stata attratta. Da ragazza per guadagnarmi qualcosa d’estate partivo per fare animazione nei villaggi turistici e ogni occasione era buona per fare teatro ma l’esperienza che mi ha segnata seppur minima è stato lavorare in radio. Mi piace molto partecipare mettendoci solo la voce. Hai avuto solo ruoli di attore? No. Hai seguito qualche corso/lettura/stage? No, ma tanta gavetta in animazione e in radio. Facciamo un esempio concreto: per il corto INDIANA JEANS, di cosa hai dovuto tener conto? Il corto lo ricordo con piacere, ritengo sia molto bello, eravamo in tanti e la location si prestava per tutte le riprese, anche la casa molto comoda. Mi piacerebbe ritornarci. Ero piuttosto preparata ed è stato divertente calarsi nei panni della cattiva di turno. Su internet ho rivisto qualche scena del film originale e ho adattato su di me il personaggio scimmiottando non solo l’atteggiamento ma anche la cadenza, il mio personaggio è così lontano dall’originale, che ritengo sia perfetto!!! Il tuo apporto si concretizza solo durante la lavorazione di un corto? O anche per eventi, manifestazioni, corsi, doppiaggi, lavori di speakeraggio? Il mio apporto è a 360 gradi, anche logistico. Come è il tuo approccio con i ruoli che interpreti? Me ne rammarico ma per questioni di tempo e un po' superficiale, spesso mi faccio suggerire cosa fare al momento della ripresa senza leggere l’intera storia. Recentemente hai svolto un lungo lavoro di speakeraggio (voice over) per una multinazionale farmaceutica. In cosa é consistito tale lavoro? Che difficoltà hai incontrato? Ho registrato un file audio di oltre un ora, un manuale tecnico per istruire gli informatori scientifici sulle qualità di un nuovo medicinale. La difficoltà stava non solo nella lettura di termini ed espressioni chimiche e nell'indovinare la dizione di parole in inglese che non sono di uso frequente, ma nel capire il testo, per renderlo, con le pause giuste, possibilmente interessante, sonoro e comprensibile. Che consigli dai a chi Ettore Di Gennaro volesse cimentarsi nel tuo ruolo? Di provarci e esercitarsi con un testo, registrando la propria voce e ascoltandosi dopo qualche giorno per correggere le inflessioni. Hai idee o progetti che vorresti realizzare? Mi piacerebbe far conoscere a più persone la nostra associazione ed aprirci a nuove idee. Ringraziamo Antonietta e presto avremo modo di vedere il suo contributo nella prossima storia che sarà presentata a fine 2014: L'invasione degli Ultrapolpi. Ettore Di Gennaro n° 10 – NOTIZIE Come essere presenti in TV I CORTI FEDIC SU DILUCCATV Prosegue la collaborazione tra FEDIC e DiLuccaTV, relativamente alla trasmissione “I Corti di Corte”, a cui tutti i Soci possono aderire. I “Corti di Corte” sono visibili in televisione sul canale 89 (non più 633!) del digitale terrestre. In streaming si possono seguire su Internet, al sito www.dilucca.it. e tutte le puntate sono visibili “on demand” in qualunque momento. Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutti i mercoledì alle ore 21 e può essere visualizzata con il seguente link: http://www.dilucca.it/listatrasmissioni/approfondimenti/corti-di-corte?start=20 Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail: [email protected] Cell: 328-7275895. Programma marzo 2014: 5 marzo 2014 91.a Beppe Rizzo: “’A livella” (‘9), “Incontro” (‘3); “Alfred (il re del brivido si confessa)” (15’). 12 marzo 2014 92.a 1.a puntata x Concorso Critica “Delitto passional” di Nicolò Zaccarini (32’30”). 19 marzo 2014 93.a 2.a puntata x Concorso Critica “La memoria fonte di libertà” di Giorgio Sabbatini (21’25”). “E se tutto non finisse” di Valerio Cibrario (11’10”). 26 marzo 2014 94.a 3.a puntata x Concorso Critica “Rescue me” di Franco Valtellina (3’40”). “Nowhere” di Davide Abate e Enrico Caroti Ghelli (4’51”). “Cose vere” di Lorenzo Caravello (3’18”). “Blue lady” di Gabriella Vecchi ( 6’30”). “La frenetica Londra” di Giorgio Savio (4’40”). “Vendetta” di Andrea Lato (6’30”). Programma aprile 2014: 2 aprile 2014 95.a 4.a puntata x Concorso Critica “Questa valle è la nostra valle” di Luigi Mezzacappa (5’44”). “Una promessa è una promessa” di Massimo Alborghetti (7’30”). “Contrasti” di Giuseppe Leto (8’00”). “Craco” di Giuliano Iemmi (2’33”). “Laboratorio cinema scuola materna” di Laura Biggi (4’44”). n° 10 – NOTIZIE CONCORSO CRITICA-FILM FEDIC Abbiamo voluto allargare questo Concorso, coinvolgendo tutti i Soci FEDIC (inizialmente era limitato ai Presidenti presenti all’Assemblea di Montecatini). I 15 film da “criticare” saranno visibili su DiLuccaTV nella trasmissione FEDIC “I Corti di Corte”, distribuiti in 4 puntate a partire dal 12 marzo 2014. Sul “nuovo FEDIC Notizie” sarà pubblicato il calendario delle puntate. I film possono essere visionati, in tutta comodità, anche in seguito, sul sito www.dilucca.it Per vedere “I Corti di Corte” su internet ci sono 2 modalità differenti: 1) Accedendo al sito www.dilucca.it, si può vedere la puntata in streaming, in homepage, in tempo reale (cioè all'orario in cui va in onda): basta clicckare su “play” del video livestream, in evidenza in homepage. 2) Altra possibilità di vederla dal sito è “on demand” (significa che le puntate son sempre disponibili): in homepage clicckare su “trasmissioni” e si apre una pagina con vari programmi, tra cui “Corti di Corte”, che va clicckato x passare ad una pagina con tutte le puntate, pronte per essere visionate. Chi partecipa al Concorso può fare un commento critico a uno o più film (anche tutti e 15). I lavori saranno valutati da una qualificata Giuria. I migliori saranno pubblicati e i vincitori premiati. REGOLAMENTO 1) possono partecipare tutti i Soci FEDIC, gratuitamente 2) ogni critica dovrà avere una lunghezza compresa tra le 3 e le 10 righe dattiloscritte 3) ogni critica dovrà essere “a sé stante”, nel senso che non si può redigere una critica rivolta a più film contemporaneamente 4) ogni scheda dovrà riportare il titolo del film, oltre a nome e cognome del recensore e Cineclub di appartenenza 5) ogni recensore può partecipare con una o più schede (fino a 15), relative ai diversi film presentati 6) le schede vanno inviate alla Segreteria ([email protected]) e alla Presidenza ([email protected]) entro il 10 aprile 2014 7) i lavori verranno valutati da una qualificata Giuria 8) i lavori migliori verranno inseriti in una pubblicazione (si pensa ad una sorta di e-book) a cura della FEDIC 9) i primi 5 autori classificati saranno premiati con 3 tessere ciascuno, valide per il 2015 Per dubbi e chiarimenti: Roberto Merlino 328-7275895. ELENCO DEI FILM DA ANALIZZARE Delitto passional La “memoria” fonte di libertà E se tutto non finisse Rescue me Nowhere Cose vere Blue lady La frenetica Londra Vendetta Questa valle è la nostra valle Una promessa è una promessa Contrasti Craco Lab. cinema scuola materna Videogiornale FEDIC 2013 32’30” 21’25” 11’10” 3’40” 4’51” 3’18” 6’30” 4’40” 6’30” 5’44” 7’30” 8’00” 2’33” 4’44” 67’44” di di di di di di di di di di di di di di di Nicolò Zaccarini Giorgio Sabbatini Valerio Cibrario Franco Valtellina D. Abate e E. Caroti Ghelli Lorenzo Caravello Gabriella Vecchi Giorgio Savio Andrea Lato Luigi Mezzacappa Massimo Alborghetti Giuseppe Leto Giuliano Iemmi Laura Biggi Giorgio Sabbatini Circolo Savonese Cineamatori Cineclub Piemonte Cinevideo Cinevideo Club Bergamo Corte Tripoli Cinematografica Cineamatori delle Apuane Cinevideo Cineclub Piemonte Movie Dick Crocé, Milano Cinevideo Cinevideo Club Bergamo Cineclub Piemonte Cinevideo Cineamatori delle Apuane Cineclub Piemonte n° 10 – NOTIZIE CONCORSO x CORTO da 1’ utilizzando (a scelta) una tra le 5 sceneggiature selezionate ed inserite nel sito FEDIC PROROGA SCADENZA Vi ricordiamo che è ancora possibile partecipare al Concorso FEDIC per film da 1’ poiché, la data di scadenza per la presentazione delle opere, è stata prorogata al 31 maggio 2014 Sono, inoltre, ammessi anche i Soci FEDIC iscritti nel 2014. Ricordiamo a Tutti i Soci Fedic che dal 15 marzo 2014 le iscrizioni alla 1a FESTA DEL CINEMA saranno aperte anche ai non tesserati e i pochi posti ancora a disposizione si completeranno in breve tempo. Pertanto, i Soci interessati sono invitati ad inviare le loro adesioni al più presto a Roberto Merlino: cell. 328-7275895 [email protected] n° 10 – NOTIZIE COMUNICATI STAMPA Premio "Franco Basaglia" a Valdarno Cinema Fedic Dalla 32° edizione di Valdarno Cinema Fedic, che si svolgerà a San Giovanni Valdarno (AR) dal 7 all'11 maggio, ci sarà un nuovo riconoscimento. Grazie alla collaborazione tra il Centro di promozione della salute Franco Basaglia di Arezzo e il festival verrà assegnato il "Premio Franco Basaglia", del valore di 500 euro, "all'Opera che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo". Ricordiamo che il bando per la partecipazione al Concorso scade mercoledì 5 marzo 2014. Il bando stesso, con tutte le indicazioni per iscrivere le opere e con la scheda di iscrizione, può essere reperito sul sito web della manifestazione, all’indirizzo www.cinemafedic.it. FESTIVAL 65° Filmvideo Montecatini Regolamento 2014 Luogo: Montecatini Terme (Pt) Italia Con proiezioni itineranti a Pisa, Pistoia, Firenze, IRS-MISFF Date: 12 - 19 ottobre 2014 LINK ENTRY FORM: http://filmvideomontecatini.grybov.com/register 1. PREMESSA 1.1. La partecipazione al concorso è aperta a tutte le opere realizzate dal 1 gennaio 2012 di durata non superiore ai 40 minuti. Le opere già presentate in altre manifestazioni italiane o straniere possono regolarmente partecipare ed ambire a tutti i premi. 1.2. Il Concorso Internazionale di FilmVideo prevede le sezioni competitive sotto indicate: 1.2.1. Sezione “Concorso Internazionale” è rivolta, ai filmmakers di tutto il mondo. 1.2.2. Sezione “Università e Scuole di Cinema” rivolta alle scuole di cinema e ai loro allievi che potranno inviarci i cortometraggi realizzati nel corso della loro formazione o le opere di diploma/laurea. 1.2.3. Sezione “Guardando ad Est” si rivolge prevalentemente ma non esclusivamente a filmmakers dei seguenti Paesi: Baltici-BalcaniciCSI, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Obiettivo è realizzare un focus sui nuovi autori di questa importante area culturale. Possono partecipare a questa sezione anche opere realizzate in collaborazione e/o in co-produzione con filmmakers, autori, produttori, Cineclub e Scuole Italiane e Internazionali. 1.2.4. Sezione “Vetrina Fedic” si rivolge agli autori e membri FEDIC. La proiezione dell’opera sarà assicurata solo con i sottotitoli in Inglese necessari per presentarle nel Circuito Internazionale IRS-MISFF e in presenza dell’autore. Ai Soci Fedic sono garantite agevolazioni per la presenza al Festival. 1.3. Le opere per essere accettate dovranno appartenere ad almeno una delle sezioni previste, da contrassegnare nella scheda d’iscrizione. Sono accettate le iscrizioni a più Sezioni. 1.4. Per tutte le sezioni competitive FilmVideo 2014 prenderà in esame opere di vari generi: Animazione, Documentario, Fiction, Guardando ad Est, Scuole di Cinema, Sperimentale, Video-Art, Videoclip. 1.5. L’Autore o gli Autori sono i soli responsabili del contenuto dell’opera, delle immagini e delle musiche utilizzate. . 4. COME PARTECIPARE 4.1. Per partecipare al festival è necessario iscrivere l’opera entro e non oltre il 31 maggio 2014 tramite compilazione del modulo online sul sito www.filmvideomontecatini.it e inviarla all’indirizzo: Associazione Montecatini Cinema Via G.di Vittorio 7 50023 Tavarnuzze (FI) Italia Per consultare l’intero regolamento: http://filmvideomontecatini.jimdo.com/italiano/regolamento-2014/ NOTIZIE n° 10 – n° 10 – NOTIZIE NEWS Regolamento Interno Art.1 In relazione all’art.1 dello Statuto, l’adesione della FEDIC ad Associazioni ed Enti nazionali e internazionali operanti nella cultura e nel cinema avviene con la nomina contestuale di un proprio referente. Art.2 Dando per acquisita la conoscenza di leggi e norme dello Stato Italiano che regolano costituzione e vita di Enti e/o Associazioni, pure i Cineclub FEDIC devono avere un numero di Soci che renda possibile il raggiungimento degli scopi statutari. Questo numero minimo è di cinque Soci. Art.3 E’ buona norma che un Presidente che non partecipa all’Assemblea deleghi un Socio del proprio Cineclub; quando ciò non fosse possibile può delegare un Socio di altro Cineclub, facendo pervenire la delega, anche tramite posta elettronica, a Presidenza e Segreteria, entro tre giorni dall’Assemblea. Art.4 Gli organizzatori di Festival-FEDIC [“ministeriali” e non] considerino che una sinergia virtuosa è foriera di vantaggi per tutti. Alcune peculiarità dovrebbero essere presenti in tutti i Festival-FEDIC: 1) Logo-FEDIC ben evidente in tutto ciò che riguarda il Festival; 2) assegnazione del “Premio FEDIC” e, se possibile, “Premio Fedic-Scuola” 3) “Vetrina FEDIC” per film-FEDIC che, pur non entrati in Concorso, meritino di essere presentati in pubblico; 4) “Salotto FEDIC”: ritrovo tra Soci in locale adeguato, con possibilità di fare amicizie, gettare le basi per scambi di idee e progetti, discutere -in una sorta di tavola rotonda- un argomento prestabilito. Sarebbe auspicabile, inoltre, che qualche Festival FEDIC si proponesse nel ruolo di “ospitante” per un’Assemblea Soci, una Riunione di Consiglio o un Convegno di Cinema. Art.5 I Cineclub contribuiscono alla gestione della FEDIC con una quota annua di 80,00 euro + 10,00 per ogni Socio, da versare in una unica soluzione entro l’Assemblea Generale di inizio anno (gennaio-febbraio). I Cineclub che, in quella occasione, iscrivono almeno 15 Soci hanno la quota-Cineclub a metà (40,00 euro); quelli che iscrivono almeno 30 Soci non hanno quota-Cineclub. Ex: a) Cineclub con 11 Soci 80,00 + 110,00 = 190,00 b) Cineclub con 22 Soci 40,00 + 220,00 = 260,00 c) Cineclub con 34 Soci 340,00 euro Art.6 I Cineclub hanno il dovere di presentare i resoconti richiesti dal Ministero. Chi non lo fa, nei modi e nei tempi stabiliti, crea un grave ostacolo al lavoro della Segreteria, della Presidenza e del Consiglio. Art.7 A fine anno i 3 Cineclub che hanno dimostrato andamento maggiormente virtuoso vengono gratificati con tre “bonus”, da destinare all’acquisto di materiale o per iniziative come la didattica o ad eventi finalizzati alla divulgazione della cultura cinematografica (rispettivamente di 1.500,00-1.000,00-500,00 euro). Per poter quantificare in modo oggettivo una classifica a punti, è stata progettata la tabella sottostante. L’anno successivo i tre Cineclub vincitori ripartono da zero, mentre gli altri vanno avanti col punteggio acquisito. Trattandosi di un “investimento” che la FEDIC fa su Cineclub e Soci, l’unico vincolo per i premiati è quello di risultare iscritti anche per l’anno successivo. 1 1 1 1 1 2 1 2 2 1 2 2 2 2 5 5 5 2 1 2 2 punto punto punto punto punto punti punto punti punti punto punti punti punti punti punti punti punti punti punto punti punti per ogni Socio iscritto a febbraio; ½ punto per quelli iscritti dopo per ogni presenza allo Stage Nazionale FEDIC (½ punto a quelli del Club locale) per ogni presenza ad eventi “segnalati” (a cura della Presidenza e/o della Segreteria) per ogni presenza al forum FEDIC del Festival di Venezia per ogni presenza al festival UNICA ai Festival che danno il Premio FEDIC ai Festival con “sezione scuola” ed attribuzione del Premio “Fedic Scuola” ai Cineclub che organizzano laboratori scolastici ai Cineclub che producono cortometraggi con la scuola ai Cineclub che organizzano proiezioni nella scuola ai Festival che fanno la vetrina FEDIC ai Festival che organizzano il Salotto FEDIC ai Festival con il logo FEDIC in bella evidenza nel materiale grafico e pubblicitario al Cineclub che mette in bella evidenza il logo FEDIC nella home page del proprio sito per il Cineclub che realizza una compilation (durata minima 20’ ) e ne mette a disposizione 10 copie per la consegna corretta e nei tempi dovuti delle relazioni di fine anno x il Ministero a chi incentiva la creazione di un club direttamente o indirettamente; in caso di Concorso di più club i 5 punti vanno equamente divisi; per organizzazione Festa del Cinema per ogni presenza alla Festa del Cinema, ½ per i “locali” per organizzazione Stage Nazionale FEDIC partecipazione Assemblea dei Presidenti Art.8 Il 10% di quanto ricevuto per Progetti Ministeriali (istituzionali e non) viene devoluto alla FEDIC che lo utilizza per promuovere e sostenere iniziative a favore dei Cineclub e dei Soci. Art.9 Non saranno accettati Progetti Ministeriali da parte di quei Cineclub che, nell’anno in corso, non abbiano totalizzato almeno 15 punti (relativamente alla tabella approvata). Art.10 Il presente Regolamento Interno è concepito come strumento per un buon funzionamento della Federazione. Come tale potrà subire aggiustamenti e variazioni, a seconda di situazioni e prospettive in cambiamento. Ogni Socio può far pervenire suggerimenti e richieste al Presidente FEDIC che, a sua volta, sottoporrà le argomentazioni al Consiglio. Tutte le eventuali variazioni saranno presentate all’Assemblea dei Presidenti per ricevere (o meno) l’approvazione. L’Assemblea delega il Consiglio a prevedere e applicare deroghe per particolari situazioni “critiche”. Approvato all’unanimità nell’Assemblea del 17 febbraio 2013 Aggiornato all’unanimità nell’Assemblea del 22 febbraio 2014 n° 10 – NOTIZIE DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE FEBBRAIO 2014 martedì 11 febbraio ore 21.30 al Masaccio d'Essai Lunchbox (Dabba) REGIA: Ritesh Batra INTERPRETI: Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith, Bharati Achrekar GENERE: Drammatico DURATA: 105 min PAESE: India, Francia, Germania, USA ANNO: 2013 DISTRIBUZIONE: Academy2 USCITA: 28 Novembre 2013 A Mumbai, ogni mattina, un'efficiente rete di fattorini consegna sui luoghi di lavoro i cestini da pranzo preparati dalle mogli dei lavoratori. Un giorno, a causa di una consegna sbagliata, la casalinga Ila Singh, abitante in un quartiere borghese indù, viene a contatto con Saajan Thomas, uomo solitario che vive in un vecchio quartiere cristiano, minacciato dai grattacieli di moderna costruzione. I due, senza conoscersi, iniziano una singolare corrispondenza attraverso i cestini del pranzo. Martedì 18 febbraio ore 21.30 Il tocco del peccato (Tian Zhu Ding) Vincitore Miglior sceneggiatura Cannes Film Festival 2013 REGIA: Jia Zhang-Ke. INTERPRETI: Zhao Tao, Jiang Wu, Wang Baoqiang, Lanshan Luo GENERE: Drammatico DURATA: 129 min. PAESE: Cina, Giappone ANNO: 2013 DISTRIBUZIONE: Officine Ubu USCITA: 21 Novembre 2013 Quattro storie ambientate in zone della Cina e in epoche diverse si intrecciano. Si va dall'imponente metropoli del sud di Guangzhou alle cittadine rurali nella provincia di Shanxi. Un ritratto attuale della Cina, attraverso quattro storie differenti. Il film, diretto da Jia Zhang-ke è stato presentato a Cannes 2013, dove ha vinto un premio per la sceneggiatura. martedì 25 febbraio ore 21.30 al Masaccio d'Essai Blue Jasmine 3 nomination Oscar 2014: Migliore attrice protagonista - Cate Blanchett Migliore attrice non protagonista - Sally Hawkins Migliore sceneggiatura originale - Woody Allen n° 10 – NOTIZIE REGIA: Woody Allen. INTERPRETI: Alec Baldwin, Cate Blanchett, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay. GENERE: Commedia drammatica DURATA:98 min PAESE: USA ANNO: 2013. DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia USCITA: 5 Dicembre2013 La ricca casalinga newyorkese Jasmine è costretta a rifugiarsi a San Francisco dalla sorella Ginger quando il suo matrimonio con un finanziere di Wall Street frana miseramente. Qui Jasmine non trova di meglio che passare il tempo criticando le relazioni sentimentali presenti e passate di Ginger. Woody Allen firma un dramma al femminile con una Cate Blanchett che ha conquistato la critica affiancata da Sally Hawkins e Alec Baldwin. Il film è incentrato su una socialité newyorkese che si vede costretta a trasferirsi dalla sorella, che vive a San Francisco e ovviamente non può garantirle lo stesso tenore di vita che aveva prima. Una convivenza forzata che si rivelerà più difficile del previsto. Lunedì 13 gennaio 2014 CORTOMETRAGGI AMATORIALI FEDIC Dagli anni '50 agli anni '60, il cinema amatoriale attraverso quattro produzioni del cineclub FEDIC di Sanremo, materiale che fa ora parte del Centro di Documentazione Adriano Asti. Adriano Asti (classe 1926), ammiraglio della Marina Italiana, è stato un video amatore, dapprima responsabile dell'ufficio cinema del Ministero della Marina, soggettista e sceneggiatore di alcuni film commerciali, e successivamente presidente della FEDIC Nazionale. I film di stasera hanno tutti in comune la regia di Alfredo Moreschi del quale, assieme a Gabriele Candiolo, abbiamo già proiettato l'anno scorso l'animazione "Incantesimo di mezzogiorno" (1957) e, assieme al Candiolo e a Gino Marinuzzi, "Le avventure dell'altro io" (1955). Il primo corto "Antico frantoio" è un documentario sulla lavorazione dell'olio di oliva, girato da Moreschi assieme a Candiolo e ad un altro sanremese di origine sarda, Duilio Cossu, amico di Italo Calvino e di Eugenio Scalfari, (nel racconto di Calvino "Avanguardisti a Mentone" ispirerà il personaggio di Biancone). Il secondo, "Gli ugolanti", è una sorta di reportage sull'ambiente canoro sanremese nel periodo degli "urlatori", realizzato da Moreschi assieme ad Ario Calvini e Ruggero d'Ambrosi. É un documento oramai storico che ci mostra il fermento delle innumerevoli nuove promesse che animano la cittadina ligure a ridosso del Festival della canzone. "Il gallo", è anche questo, come i precedenti, un film senza parlato, realizzato da Moreschi e Ario Calvini, che, tra il grottesco e il sarcastico, mette in scena alcuni momenti della giornata di un "vitellone", quindici anni dopo il film di Fellini. L'ultimo cortometraggio, "Anna e il divo", realizzato dalla coppia Moreschi / Candiolo assieme ad Ario Calvini e un certo Lorenzelli, fu girato a Isolabona, un piccolo borgo montano della Val Nervia, in provincia di Imperia. É una piccola fiction, l'unico lavoro della serata con attori, che racconta le illusioni causate nella mente di una romantica ragazzina dall'incontro con un divo dei fotoromanzi che per caso una sera si trova bloccato nel paesino per un guasto all'auto. Alloggiato nell'albergo gestito dalla madre della ragazzina, ripartirà il mattino successivo, cancellando bruscamente le dolci illusioni della giovane. Gabriele Candiolo, Alfredo Moreschi e Duilio Cossu: "Antico Frantoio" 1959 (10,28 min.) Ario Calvini, Alfredo Moreschi e Ruggero D'Ambrosi: "Gli ugolanti" 1964 (25,05 min.) Ario Calvini e Alfredo Moreschi: "Il gallo" 1967 (21,18 min.) Gabriele Candiolo, Alfredo Moreschi, Ario Calvini, Lorenzelli: "Anna e il divo" 1962 (12,09 min.) Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari n° 10 – NOTIZIE CorresponDANCEs IL CINEMA E LA DANZA SI INCONTRANO in sei cortometraggi d’autore Non mere riprese di spettacoli di danza, bensì opere che esplorano le diverse potenzialità del linguaggio cinematografico in coreografie realizzate essenzialmente per dei film, senza trascurare i diversi apporti tecnologici che amplificano le possibilità espressive del cinema e, possiamo ammirarlo stasera, dell'arte tersicorea stessa. Lunedì 20 gennaio 2014 IL PROGRAMMA DELLA SERATA Norman McLaren: Pas de deux (1967, Canada, 13,19 min.), coreografia di Ludmilla Chiriaeff, con Margaret Mercier e Vincent Warren Nato in Scozia (1914), inizia la sua carrriera giovanissimo negli anni '30, fortemente influenzato dallo stile di Eisenstein. Nel 1936 partecipa alla Guerra civile spagnola come cineoperatore, poi si trasferisce a New York, dove continua a sperimentare su un'altra dozzina di film la pittura direttamente su celluloide. Nel 1941 approda al National Film Board of Canada (NFB), diventando l'autore-simbolo della cinematografia d'animazione di quel paese, approfondendo tecniche diverse come il disegno animato, la pixillation (l'inserimento di attori veri in sequenze animate), l' animazione ottenuta con la carta ritagliata, la stop-motion, l'elaborazione dei suoni mediante intervento diretto sulla banda sonora. Il suo lavoro più famoso è il cortometraggio Neighbours (1952), in cui sperimenta una nuova tecnica: l'animazione di vere persone, opera che gli valse l'Oscar al miglior cortometraggio documentario. É scomparso nel 1987 a Montreal in Canada. Gary Lebel: Dans la lune (2008, Francia, 4,53 min.) con Audrey Hornu e Hervé Ringeisen Racconto danzato, ispirato ad una musica di Guillaume Jullien, un momento di dolcezza e poesia visto attraverso gli occhi di una bambina. (dal Festival UNICA del 2010) Tore Cubeddu: La danza dei coltelli (2003, Italia, 3,27 min.) Nato in Svizzera nel 1975, dal 1986 vive Sardegna, a Seneghe, dove ha iniziato a coltivare il suo amore per il cinema e il teatro, realizzando diversi spettacoli teatrali e alcuni brevi video sul paese. Dopo il diploma all’istituto d’arte di Oristano, si trasferisce in Germania, iscrivendosi alla Maximilian Universität di Monaco di Baviera, dove studia il tedesco. Si laurea in Filosofia a Cagliari (tesi su Kandinsky), frequenta il Master in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino e dal 2004 lavora presso la Provincia di Oristano, all’Ufìtziu de sa Limba e de sa Cultura Sarda. Ha scritto diversi pezzi teatrali e brevi soggetti e attualmente collabora con diversi registi sardi curandone, in particolare, le sceneggiature. Questo cortometraggio d'esordio è una sorta di sublimazione musicale delle sue esperienze di cameriere a Monaco di Baviera (le riprese sono effettuate in un ristorante di Torino). Conor Horgan: Deep End Dance (2010, Ireland, 2010, 6,20 min.) con Madge Bolger e David Bolger Il regista irlandese mette in scena questa danza tra madre e figlio, emozionante e a tratti toccante, immersi nell'acqua e, a partire dal titolo, in un insieme di elementi simbolici. (dal Sardinia Film festival del 2011) Hans Beenhakker: Shake-off (2007, Netherland, 9,20 min.) con Prince Credell Hans Beenhakker si diploma alla Rotterdam dance Academy, collabora sin negli anni ’80 con Pina Bausch e Philip Glass. Dal 2002 inizia a realizzare corti centrati sulla danza e nel 2003 è tra gli ideatori del Cinedans (Annual Dance Film Festival Amsterdam). Questo corto, registrato in un unico piano sequenza (o meglio in long take) utilizzando una Mark Roberts Motion Control Rigs, una sorta di videocamera computerizzata, mette in scena la danza del ballerino Prince Credell. Norman McLaren: Narcissus (1983, Canada, 21,43 min.), coreografia di Fernand Nault, con Jean-Louis Morin, Sylvie Kinal e Sylvain Lafortune Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari n° 10 – NOTIZIE ANIMAZIONI Lunedì 27 gennaio 2014 stop-motion (passo uno), immagini di sintesi, computer-grafica e (di)segni animati di Norman McLaren Norman McLaren: Neighbours (1952, Canada, 8,00 min.), Il suo lavoro più famoso, nel quale sperimenta una nuova tecnica: non più segni e disegni realizzati in vari modi, ma un'animazione di vere persone (mix di riprese a velocità normale e passo-uno), opera che gli vale l'Oscar al miglior cortometraggio. Albert Radl: Prinz Ratte (2011, Germania, 14,34 min.) Animazione in claymation (pupazzi in plastilina o simili, animati in stop-motion). É una favola che ha tutto ciò di cui una favola necessita: un castello, un principe e una principessa, un drago un ammiratore segreto e delle forti emozioni. Tuttavia, il finale è del tutto inaspettato e viene rivelata una poco comune verità riguardo i piccoli eroi e i grandi desideri. (dal Sardinia Film festival del 2011) Ameleto Cascio: Genesis (2010, Italia, 3,20 min.) Animazione in tecnica mista ( animazione in stop-motion + riprese di un attore rielaborati in post-produzione) In un paesaggio industriale e desolante spuntano come delle piante elementi metallici dal terreno. In un altro ambiente una figura inquietante con una maschera antigas si agita cercando di uscire da quella dimensione claustrofobica. Un video che vuole esprimere il difficile rapporto tra naturale e artificiale attraverso la rappresentazione della nascita di una pianta. (dal Montecatini Film Festival del 2011) Marcelo Tannure: Involução (2011, Brasile, 9,11 min.) Immagini di sintesi old style. Che prezzo dovremmo pagare per il consumo sregolato del pianeta? Il prezzo è troppo alto!! (dal Sardinia Film festival del 2011) Muriel Gravouil: Down another day (2010, Spagna, 5,40 min.) Immagini di sintesi, o Computer Graphic, i personaggi sembrano pupazzi una volta effettuato il rendering. L’equipaggio di un piccolo aeroplano di fronte a un’avaria in pieno volo. Pilota e co-pilota litigano per l’ultimo paracadute. (dal Sardinia Film festival del 2011) Jaime Maestro: Friendsheep (2010, Spagna, 7,00 min.) Immagini di sintesi o Computer Graphic, i personaggi sembrano pupazzi una volta effettuato il rendering. Video realizzato interamente dagli alunni del corso di animazione della scuola spagnola PrimeFrame: Un lupo ottiene un posto in un ufficio pieno di succulente e sexy pecorelle. Con gran fatica cerca di combattere il suo istinto ma, come si dice, il lupo perde il pelo..... (dal Festival UNICA del 2012) Sam Chen: Amazonia (2010, USA, 5,00 min.) Buona animazione in Computer Graphic. Due rane amiche formano una squadra per cercare cibo nella foresta pluviale Amazzonica, ma le cose si mettono male quando da cacciatori rischiano di trasformarsi in prede. (dal Sardinia Film festival del 2011) Norman McLaren: Le merle (1958, Canada, 4,39 min.), All'apparenza un'animazione semplice, in realtà il video parte da un'idea semplicissima (una canzoncina popolare francocanadese che ad strofa descrive una parte del corpo perduta dal merlo che viene di volta in volta aggiunta all'elenco, come altri motivi popolari tipo "Alouette", "Alla fiera dell'est" e "Nella vecchia fattoria") che viene graficamente interpretata da un merlo stilizzato da pochi segni animati (bianco su blu), in un vorticoso crescendo di complessità. Nato in Scozia (1914), Norman McLaren inizia la sua carriera giovanissimo negli anni '30, fortemente influenzato dallo stile di Eisenstein. Nel 1936 partecipa alla Guerra civile spagnola come cineoperatore, poi si trasferisce a New York, dove continua a sperimentare su un'altra dozzina di film la pittura direttamente su celluloide. Nel 1941 approda al National Film Board of Canada (NFB), diventando l'autore-simbolo della cinematografia d'animazione di quel paese, approfondendo tecniche diverse come il disegno animato, la pixillation (l'inserimento di attori veri in sequenze animate), l' animazione ottenuta con la carta ritagliata, la stop-motion, l'elaborazione dei suoni mediante intervento diretto sulla banda sonora. É scomparso nel 1987 a Montreal in Canada. Norman McLaren Le merle Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari n° 10 – NOTIZIE GUERRA! FICC L'attività comune di valorizzare il patrimonio filmografico degli autori FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) di ieri e oggi attraverso la rete dei Circoli FICC (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), rappresenta un concreto inizio per dare slancio unitario al ruolo e all'attività culturale delle Associazioni, come asserito nel documento sottoscritto il 30 giugno 2012 da nove Associazioni nazionali di cultura cinematografica [ANCCI ( Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani), CGS (Cinecircoli Giovanili Socio-Culturali), CINIT (Cineforum Italiano), CSC (Centro Studi Cinematografici), FIC (Federazione Italiana Cineforum), UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI), UICC (Unione Italiana dei Circoli del Cinema), oltre a FEDIC e FICC ], a seguito di un Convegno significativamente intitolato 'L'Associazionismo culturale agli albori del XXI secolo: l'impegno dell'operatore culturale e il rogo della cultura", organizzato nell'ambito del VII Sardinia Film Festival dal Cineclub Fedic di Sassari. Lunedì 3 febbraio 2014 Dalla Ia guerra mondiale alla guerra in Iraq, sei cortometraggi Rares Kovesdi & Doru Pop: Playground (dal Montecatini FilmVideo del 2009) (2008, Francia-Romania, 3,04 min. - lingua: inglese - sottotitoli: italiano) Una battaglia con soldatini americani di plastica, un campo da gioco che è un campo di battaglia, un bambino che gioca in spiaggia con la madre e la voce off di un noto personaggio dell'attualità politica, una serie di elementi che fanno di questo lavoro, semplice come un video amatoriale, un cortometraggio altamente simbolico. Bruno Collet: Le jour de gloire (dal Montecatini FilmVideo del 2008) - 2007, Francia, 6,10 min. Cortometraggio d'animazione (claymation): nelle trincee del fronte francese della guerra 1914-18, i soldati escono dai profondi tunnel scavati nella terra, come vermi di un cibo avariato, e si preparano all'attacco; l'unica luce è quella rossastra dei bengala. Colpiti dal nemico torneranno ad essere terra, e infine il bronzo della statua al milite ignoto, ai margini di una strada dove le auto sfrecciano distrattamente. Renate Wihan: Adieu Mon amour (dal Festival UNICA del 2010) (2010, Austria, 11,22 min. - lingua: tedesco - sottotitoli: inglese) Costruito attorno ad un immaginario carteggio tra un soldato tedesco di stanza in Normandia e la sua compagna, l'autore ci racconta gli eventi del D-Day del giugno 1944 con immagini di repertorio. Dima Lleva: La chanson (песента) (dal Festival UNICA del 2011) (2011, Bulgaria, 13,00 min. - lingua: tedesco - sottotitoli: francese / inglese) L'autore bulgaro racconta le genesi di una canzone, "Lili Marleen", attraverso le vicissitudini del suo compositore Norbert Schultze, che mette in musica un poemetto di Hans Laip, e della sua più famosa interprete, Lale Andersen. Ma il film è soprattutto la storia della canzone, che per anni ha incantato soldati di fronti opposti, ed ha continuato anche nel dopoquerra ad essere cantata, longeva come i suoi autori e interpreti. Nuno Portugal: O vôo da papoila (Il volo del papavero) (2011, Portogallo, 15,10 min. - lingua: portoghese - sottotitoli: inglese) Un fotografo, partendo da un'immagine simbolo della rivoluzione portoghese "dei garofani " del 1974 ( la celebre foto di un soldato accanto ad un bambino ) cerca di organizzare una retrospettiva fotografica su quell'evento contattando proprio quel soldato e quel bambino, oramai adulto, simboli viventi dei protagonisti di allora, l'esercito che organizzò la rivoluzione e il popolo che rinasceva dopo anni di dittatura. Rimane però atrocemente deluso da ciò che trova. Film fortemente simbolico e critico sulla realtà attuale del Portogallo e sul suo vuoto di prospettive. E in sottofondo, l'eco di una canzone simbolo della rivoluzione del '74, "Somos livres":"Un gabbiano volava, volava, ali di vento, cuore di mare. Come lui, siamo liberi di volare, non torneremo indietro". Paolo Sassanelli: Uerra (dal Sardinia Film festival del 2011) (2009, Italia, 15,50 min. - lingua: barese - sottotitoli: italiano) Il cortometraggio, realizzato dall'attore Paolo Sassanelli (il cineclub FEDIC aveva proiettato nel 2011 "La preda" di Francesco Apice, nel quale era protagonista), è ambientato in un quartiere popolare di Bari nell'immediato dopoguerra, e racconta con brio lo scontro tra due vicini di casa, piuttosto bega personale che diverbio politico, con i bambini che si inseriscono nella vicenda a modo loro imitando gli adulti che fanno la guerra. Poi intervengono gli Americani... Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari n° 10 – NOTIZIE "LA STRADA DEL DESTIN" (2013, 50 min.) un film di Tore Ximenes (socio FEDIC) Lunedì 17 febbraio 2014 È la terza volta che il cineclub FEDIC presenta dei film di Tore Ximenes, stavolta con un lavoro del 2013 che, pur mantenendo alcuni suoi tratti caratteristici (il racconto di un percorso non lineare, l'utilizzo delle citazioni, e soprattutto una leggera ironia come legante), rivela sicuramente una maggiore complessità rispetto ai precedenti cortometraggi. "La strada del destin" non ha un vero e proprio inizio, nè una fine distinguibile come tale: al cappello iniziale degli esterni in una Cagliari bagnata dalla pioggia (lo stesso titolo è tratto da un verso della canzone "Camminando sotto la pioggia" del Trio Lescano) e l'ingresso di due delle interpreti in una sala cinematografica, corrisponde un finale nel quale le stesse abbandonano la sala, ahimè deserta, mentre sullo schermo domina il sorriso di De Niro nell'ultima sequenza di "C'era una volta in America". La prima scena si svolge tra le tombe del cimitero di Bonaria (la fine?) mentre l'ultima termina su una coppia di giovani in una spiaggia (l'alba?), e in mezzo a questo apparente rovesciamento, i continui salti di blocchi tematici potrebbero far pensare ad un andamento a cerchi concentrici, ma sin dalle prime azioni dei personaggi, è percepibile una struttura non tanto circolare quanto a gomitolo, nel senso che le strade da loro percorse si dipanano e si aggrovigliano tra i sette colli di Cagliari per tutti i 50 minuti, per cui paiono dissolversi non solo le coordinate spaziali ma anche quelle temporali, e non si riesce a individuare un centro, un punto, cui fare riferimento. Eppure man mano che procede questo kaleidoscopico film, tra le carrellate orizzontali lungo i quartieri storici della città, incrociate con prospettive verticali, tra i richiami a reminiscenze lontane nel tempo, tra un flusso continuo di citazioni varie, si comincia a cogliere il nucleo attorno al quale si struttura tutto il lavoro, ovvero Tore Ximenes stesso che, contrariamente ai precedenti corti, qui non compare mai, ma si racconta attraverso le parole dei suoi personaggi, che poi sono citazioni e parafrasi di film, canzoni e libri, di cui è interamente intessuto il film: Buñuel in primis, Chaplin (il film nel film), Kubrick, Leone, Guccini, intrecciati tra loro e spesso condensati in personaggi che appaiono e scompaiono sullo schermo: il frate che cita le parole di Dio al profeta Osea della Bibbia, mediate però dal buñueliano "La via lattea", mentre risuona il canto di Fra Melitone de "La forza del destino" di Verdi; l'Alice di Lewis Carrol in pose da Lolita di Kubrick, ecc... Ma la materia di cui è fatta la "trama" de "La strada del destin" sono soprattutto le parole di Ximenes stesso, i rimandi ai suoi precedenti corti, alle sue canzoni e al suo libro "L'angelo essenziale" le cui tracce affiorano significativamente punteggiando come pietre miliari i vari percorsi. Sino al finale nel quale la fiction apparentemente si svela per bocca degli interpreti con l'usuale humour ximenesiano. È tutto il mondo del poliedrico regista che si struttura nel film, dando forma e sostanza ad un lavoro che diventa un modo privilegiato per l'espressione di sè. Sullo schermo non vedremo Tore Ximenes, ma la sua sublimazione in opera cinematografica: l'autore. Se è vero che negli ultimi tempi il cineclub FEDIC ha avuto modo di riscontrare la crescita esponenziale di giovani autori che, provenendo da scuole nazionali e internazionali di cinema, si cimentano nella creazione di cortometraggi nel tentativo di percorrere la strada che porta ad un cinema più professionale, con risultati che, dal punto di vista tecnico, sono da prendere in seria considerazione, è altrettanto vero che il cinema amatoriale, scevro da considerazioni di "mercato" e volutamente limitato nei mezzi, è potenzialmente più libero ed oppone alla minore qualità tecnica una più duttile aderenza all'ispirazione personale. In Ximenes è evidente come la sua produzione cinematografica traduca un prepotente desiderio di raccontarsi e, coadiuvato in ciò da una folta schiera di "fans", procede con andamento altalenante ("swing" come il brano del Trio Lescano), giocando con le parole, le parole cantate e le parole che affiorano dalla sua memoria cinematografica, lontano da schemi precostituiti, alla ricerca di una cifra stilistica personale che coinvolga lo spettatore in un gradevole gioco di specchi e lo avvolga in una rete di echi culturali tra i quali barcamenarsi. Tore Ximenes (attore, pittore, cantantautore, musicista, scrittore, regista), si forma artisticamente negli anni ’70 con il gruppo teatrale dei “Compagni di Scena”. È autore di sigle per trasmissioni TV, scrive alcuni testi di narrativa (“L’angelo essenziale” e “18 W 123 Street, New York”), e compone canzoni, testo e musica, che esegue personalmente e per le quali elabora poi dei videoclip. Da “one man band” a “one man troupe” il passo sarà breve: inizia a creare dei corto e medio-metraggi (videoclip e reportages di viaggi soprattutto, documentari e fiction surreali) sviluppando una stile personale. Da due anni è socio del cineclub FEDIC di Cagliari. Pio Bruno n° 10 – NOTIZIE SERATA DEDICATA ALL'AUTORE Theo Putzu Lunedì 24 febbraio 2014 Theo Putzu è un giovane autore sardo, originario di S.Gavino, che da alcuni anni produce videoclip musicali e spot pubblicitari, oltre a cortometraggi a soggetto, che sta ottenendo diversi riconoscimenti e non solo a livello nazionale. Oltre che per la qualità dei suoi video, è riconoscibile tra l'altro per una tecnica particolare che si rivela un efficace modulo espressivo personale, e che assume la valenza di tratto stilistico distintivo. Una tecnica già di per sè complessa (stop motion), con la quale si cimenta in alcuni videoclip, viene infatti utilizzata dall'autore non tanto per animare ciò che è per natura statico come in genere si vede nelle classiche animazioni di questo tipo (oggetti, pupazzi, plastiline, ecc...), bensì per connotare alcune scene, nelle quali si muovono personaggi in carne ed ossa, che acquisiscono così un'aspetto surreale, vagamente onirico, realizzando sequenze che apparentemente non avrebbero alcuna necessità del "passo uno". Tale manipolazione dell'oggettività, quasi che l'azione proceda non per aggiunta di fotogrammi ma venga alterata da sottrazioni di frames, combinata a una sapiente fotografia e ad altre elaborazioni tecniche (time lapse) danno ai suoi lavori una cadenza unica che ben si presta ad eleganti creazioni di fiction seducenti, quasi ammalianti, come dimostrano i due corti che fanno parte della "duologia della memoria". La presenza dell'autore in sala ci permetterà di capire meglio tali scelte stilistiche. due videoclip "OUTSET" videoclip del gruppo Diverting Duo - 2012, 3,25 min. (album: "We lend you a memory" - etichetta: Zahr Records) Regia, fotografia e montaggio: Theo Putzu. SPECIFICHE TECNICHE: girato con videocamera analogica LOMOKINO, 20 rullini e 2200 foto. "THE LETTER" videoclip del gruppo LE-LI - 2011, 3,00 min. (album: "Black Album" - etichetta: Garrincha Dischi) Soggetto, animazione, montaggio e regia: Theo Putzu. Fotografia: Tommaso Alvisi.. SPECIFICHE TECNICHE: girato in tecnica Stop Motion, composto da 2000 fotocopie (fogli A4) e da centinaia di lettere animate a passo uno. due cortometraggi che fanno parte della “duoliogis drlla memoria” "PAPER MEMORIES" - 2010, 7,25 min.(cortometraggio che ha già vinto una sessantina di premi e riconoscimenti tra i quali quello per il MIGLIOR CORTO SPERIMENTALE al Montecatini Film Video del 2011 ) Sceneggiatura, fotografia, montaggio e Regia: Theo Putzu, Sound Design: Martin Ortega Granella. Musica: Miguel Marin. Cast: Josep Vilavert Manyá - Elena España. SPECIFICHE TECNICHE: tecnica Stop Motion (circa 4000 foto) girato con Reflex Digitale Canon 450D. "Un anziano signore cerca la sua felicità dentro vecchie foto. Due mondi divisi dall'incapacità di sognare...". n° 10 – NOTIZIE "COME FOGLIE_" - 2014, 7,20 min. (inedito) Montaggio, Correzione Colore, Sceneggiatura e Regia: Theo Putzu. Fotografia: Theo Putzu e Gabriele Novasi. Post-Produzione: Salvatore Murgia, Sound Design: Martin Ortega Granella. Musica: Velvet Score, Cast: Silvia Cesari. SPECIFICHE TECNICHE: tecnica Stop Motion/Time Lapse (circa 4000 foto) girato con Reflex Digitale Canon 5D. "Una ragazza, dopo tanti anni, torna nella sua vecchia casa d'infanzia. Frammenti del passato lasceranno spazio a nuovi ricordi ancora da scrivere." Theo Putzu è nato a San Gavino Monreale (Cagliari) nel 1978. Nel febbraio del 2006 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze, corso di Scenografia, indirizzo cinematografico. Negli stessi anni frequenta la scuola-Laboratorio cinematografico “IMMAGINA” di Firenze, corsi di Regia e Sceneggiatura. Nel biennio 2008/2010 frequenta un Master in Regia Cinematografica presso il CECC - Centre d'Estudis Cinematogràfics de Catalunya – Barcellona. L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni della Società Umanitaria - Cineteca Sarda viale Trieste 118 – Cagliari INGRESSO LIBERO Pio Bruno Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari Testi: Roberto Merlino, Massimo Maisetti, Beppe Rizzo, Fedic Scuola, Laura Biggi, Cinevideo Club Fedic Bergamo, Pierantonio Leidi, Claudio Venanzini, Giorgio Sabbatini, Ettore Di Gennaro, Antonietta Tognino, DiLucca.TV, Valdarno Cinema Fedic, FilmVideo Montecatini, FanoInternationalFilmFestival, Cineclub Fedic Sangiovannese, Cineclub Fedic Cagliari, Pio Bruno. Fotografie: G. Sabbatini, Paolo Sabbatini, Pierantonio Leidi, Cinzia Bonopera, Clemente Rizzatti, Chiara Oshi Vanni, Walter Vanni. Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini. Supplemento a “Carte di Cinema” Direttore Responsabile: Massimo Maisetti Redazione: Giorgio Sabbatini Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino E-mail: [email protected]