n° 10 - FEDIC

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n° 10 - FEDIC
FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB)
ANNO II – n° 10
EDITORIALE
Carissimi,
dopo le tre giornate a Montecatini, sono tornato
a casa molto stanco.
Ma
molto
felice!
Abbiamo trascorso
insieme momenti
molto
belli
ed
Roberto Merlino
abbiamo impiegato
il nostro tempo in modo fruttuoso e
costruttivo.
I vostri volti sorridenti e sereni sono
stati, per me, la più bella testimonianza di una voglia -sincera e
concreta- di costruire insieme una
Federazione sempre migliore e al
passo coi tempi, in un clima di
concordia ed amicizia.
Al momento dei saluti, poi, ho visto
parecchie lacrime ed io stesso avevo
gli occhi lucidi di commozione.
Grazie, cari amici, per questi
momenti così belli!
Speravo di poter trovare un po’ di
riposo al rientro pisano. Ne avevo (e
ne ho!) tanto bisogno. Niente da fare:
in posta elettronica mi attendevano
parecchi problemi-FEDIC da risolvere.
Un
paio
abbastanza
urgenti.
Vabbé,. ho dormito 5 ore e poi ho
trascorso l’intera giornata tra compu-
FEBBRAIO 2014
ter, telefono e studi televisivi (per
inserire nei “Corti di Corte” i vostri
filmati per il “Concorso di Critica”).
Questa ennesima “giornata-FEDIC”,
però, non mi è sembrata faticosa
come altre che l’hanno preceduta:
l’energia che ci siamo trasmessi mi
avrebbe fatto affrontare con leggerezza qualunque problema!
Termino con una raccomandazione:
non perdetevi le opportunità che ci
sono: Concorso Critica Cinematografica, Concorso per film da un
minuto e Festa del Cinema.
Fatele conoscere ai vostri Soci ed
esortateli a partecipare: potete
acquisire iscrizioni gratuite e fare
punteggio per la graduatoria annuale
FEDIC!
Son quasi le 2 e vado a “buttarmi nel
bianco”. Non mi chiamate, tanto ho
staccato i telefoni, e provo a dormire
per 24 ore!
Un abbraccio, forte e affettuoso.
Cell. 328-7275895 [email protected]
Roberto Merlino
Presidente Fedic
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NOTIZIE
RICORDANDO GIOVANNI CROCÈ
Giovanni non è più con noi. E' una
sofferenza dalla quale affiorano tanti
ricordi, da quando proiettava i film al 2°
piano dell'Azienda di Soggiorno di
Montecatini, alla nascita a Milano del
Cineclub Movie Dick, al pianoforte che
suonava con bravura...
E' una tragedia che ci ha colpiti tutti,
dalla madre Pierangela alla moglie
Raffaella, alla sorella Renata e a suo
padre Mino che dopo tre mesi l'ha
raggiunto.
Giovanni Crocè
Era il 27 febbraio 2012 quando
Giovanni Crocè, segretario della FEDIC,
ci ha lasciati a Milano la notte del lunedì
che seguiva l'Assemblea conclusa il
giorno prima a Montecatini, in un clima
ben diverso da quello recente e sereno
del 21 e 22 febbraio 2014.
Da due anni ci ha lasciati per sempre,
apprezzato da chi l'ha conosciuto per le
sue doti, disponibilità, competenza e per
l'impegno con cui affrontava giorno e
notte
il
gravoso
compito
della
segreteria.
Sembra svanire la memoria che dava la
sensazione d'essere padroni del tempo
e di un futuro da vivere con chi ci è
caro. Ma restano la speranza, una
spinta per il futuro, l'energia per
superare
difficoltà
e
problemi,
prevedere i pericoli ed evitarli, credere
all'amicizia di chi ci vuol bene e
continua a volercene come Giovanni.
A Pierangela, Raffaella, Renata e agli
Amici FEDIC un abbraccio.
Massimo Maisetti
Presidente Onorario
Per una Nuova Fedic
NOTIZIE
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CONSIGLIO NAZIONALE E ASSEMBLEA DEI SOCI
La Federazione Nazio
nale dei Cineclub
deve, per Statuto,
indire
l’Assemblea
Nazionale dei Presidenti di Cineclub,
sparsi in tutta Italia,
allo scopo di discutere
problematiche ed iniziative
affinché
i
Sodalizi possano svol
Beppe Rizzo
gere l’attività statutaria nel rispetto delle norme e con l’auspicio
di progressi significativi.
Quest’anno la convocazione è stata
stabilita per i giorni di sabato e domenica
22-23 febbraio, preceduta, a sua volta,
dalla riunione del Consiglio Direttivo per
venerdì 21.
rere momenti di cinema, cioè la proiezione
di alcuni cortometraggi provenienti da
altrettanti Cineclub. Infatti sabato 22 alle
ore 14:30 in una saletta, dell’albergo
ospitante a Montecatini, abbiamo assistito
alla visione delle opere che hanno messo
in evidenza tecniche, contenuti e metodi di
regìa che ogni autore, così, ha potuto
esternare.
Ettore Di Gennaro, della 3dproduction,
mentre illustra le caratteristiche de “IL
GRANDE GIOCO DELL’OsCArs”.
Il Consiglio Direttivo durante la riunione del
venerdì sera.
La prima importante novità di questa
riunione è scaturita da una iniziativa del
Presidente,
Dott.
Roberto
Merlino,
coadiuvato da alcuni Consiglieri: dedicare
una parte delle ore disponibili ad una
attività che permetta ai convenuti di trascor-
Iniziativa senz’altro positiva che ha
permesso di conoscere lo “stato dell’arte” di
alcuni Club i quali, a loro volta, si sono
sentiti gratificati per aver potuto condividere
le fatiche talvolta di mesi per un lavoro
diretto a trasformare in immagini un’idea
che spesso si dimostra vincente.
Nella serata di sabato, dopo cena, ha avuto
inizio l’Assemblea dei Presidenti. Molti i
punti discussi all’ordine del giorno.
Impossibile in questa sede riferire nel
dettaglio. Merita, tuttavia, particolare
attenzione un’iniziativa che, molto probabilmente, servirà da sprone: assegnare pun
NOTIZIE
L’Assemblea dei Presidenti, un incontro molto
propositivo per un futuro ricco di attività.
ti ai Soci secondo il grado di partecipazione
a certi eventi, come la frequentazione alle
varie attività organizzate dalla Fedic.
Insomma, stimolo ad essere più presenti,
più coinvolti, più collaborativi.
Si sono alternati al tavolo dei Relatori, oltre
al Presidente, il Vice Presidente Giorgio
Ricci, la Segretaria Vivian Tullio, la
Tesoriera Antonella Citi, ma tanti sono stati
anche coloro che hanno voluto dare un
contributo alla discussione e che si sono
alternati al microfono.
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fonda discussione, ad agire, adottando a
malincuore provvedimenti drastici. Privare
di tre Cineclub un sodalizio come la Fedic
che pone alla base del suo Statuto la
passione per il Cinema, è qualcosa che fa
a pugni con ogni logica e lascia l’amaro in
bocca. Ma allorché traspare dai comportamenti degli interessati la palese
intenzione di dare un taglio al rapporto che
dovrebbe anche essere affettivo tra
persone che nutrono, o dovrebbero nutrire,
affinità d’intenti, allora non rimane altra
scelta che staccare la spina. Molto, ma
molto a malincuore!
La convocazione ha poi avuto il suo
prosieguo l’indomani mattina, domenica 23
febbraio. Gli interventi di alcuni Presidenti
hanno dato agli astanti il termometro della
situazione.
11
I Relatori: (da sinistra) Antonella Citi, Giorgio
Ricci, Roberto Merlino e Vivian Tullio.
Un problema che l’Assemblea non avrebbe
mai voluto affrontare ha riguardato
l’allontanamento dalla Fedic di tre Cineclub
che, malgrado i reiterati inviti a
regolarizzare la loro posizione – in
particolar
modo
a
riguardo
delle
disposizioni ministeriali – non hanno dato
risposta, obbligando l’Assemblea, dopo pro
Laura Biggi
NOTIZIE
Tutti hanno posto in evidenza il voler dare
nuova linfa al proprio sodalizio in una
prospettiva di sviluppo e di collaborazione
con la Federazione.
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I presenti in diverse occasioni, durante i
lavori, hanno messo in evidenza il piglio
costruttivo con cui egli ha affrontato il primo
anno di presidenza. I risultati non si sono
fatti attendere. La Fedic sta navigando in
acque tranquille e non turbolente. Le
iniziative avanzano e l’orizzonte è pieno di
positività.
Marcello Zeppi
Molto efficaci ed applauditi, tra gli altri,
l’intervento di Laura Biggi, responsabile di
Fedic Scuola, di Marcello Zeppi, Presidente
di FilmVideo, di Pino Ippolito, Revisore dei
conti, di Paolo Micalizzi, responsabile dei
rapporti tra Fedic e Mostra di Venezia.
Paolo Micalizzi
Termino questo breve excursus con una
considerazione: è stato, l’incontro 2014,
caratterizzato da una gran voglia di fare, di
costruire responsabilmente, di dare e
ricevere quegli input che offrano linfa a chi
ha veramente a cuore la sorte della
Federazione,
profondendo
voglia
e
passione. Il tutto secondo le proprie
possibilità e disponibilità.
Un adagio recita: “volere è potere”: se
vogliamo ottenere qualcosa di concreto
possiamo riuscirci, perché chi si ferma è
perduto.
Lunga vita alla Fedic e grazie per i momenti
vissuti in questa “due giorni” in cui abbiamo
respirato il Cinema, quello con la “C”
maiuscola.
Pino Ippolito
Il Presidente Merlino ha quindi svolto il suo
intervento finale, compiacendosi per il
modo positivo con cui si è svolta
quest’anno l’Assemblea.
Beppe Rizzo
Presidente del Cineclub Fedic Alassio
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NOTIZIE
Cosa mi dà la FEDIC?
E’ la domanda più frequente che si sente fare nel nostro ambito. Talvolta quasi in tono di sfida.
Come una recriminazione di chi si sente “derubato” della quota-tessera.
Vediamo di far chiarezza su questo punto, perché assolutamente imprescindibile per instaurare
un clima sereno di collaborazione e crescita.
Tanto per cominciare la FEDIC siamo noi: non è un qualcosa di esterno a cui andiamo a pagare
un servizio. Siamo noi stessi che -con una piccola autotassazione- ci dotiamo di un fondo cassa.
A questo si va ad aggiungere un contributo ministeriale che è circa otto volte superiore a quello
che investiamo di tasca nostra.
Bene. Un primo vantaggio è questo: far parte di una realtà che, dopo aver investito “1”, si ritrova
a maneggiare “9” per quelle che sono le sue iniziative. E non mi sembra poco.
Provo a riassumere (in ordine sparso, indipendentemente da quella che può essere
l’“importanza”) i principali vantaggi per un nostro Socio:
1) può proporre al suo Cineclub un’iniziativa nell’ambito dei progetti ministeriali e, di
conseguenza, avere un sostegno economico;
2) può avere visibilità per i suoi film (nel circuito dei Festival Fedic (a), con l’inserimento nella
trasmissione su DiLuccaTV (b), tramite una compilation del proprio Cineclub, trovando
posto nello “Spazio FEDIC” a Venezia (c), venendo selezionato per l’UNICA (d), nell’ambito
della Festa del Cinema (e), con la nuova iniziativa “Uno sguardo ad Est” (f) (grazie a
Filmvideo Montecatini);
3) ha la possibilità di documentarsi ed interagire con altri Autori ed altri Cineclub, oltre ad essere
informato, fare proposte, chiedere spiegazioni ed assistenza (“nuovo Fedic Notizie” e sito
Fedic) (g);
4) può partecipare a iniziative formativo-didattiche a costo politico, sia con lo Stage Nazionale
(h), sia con mini-laboratori all’interno del proprio Cineclub (organizzati in modo autonomo, o
con docenti FEDIC) (i), sia nell’ambito della Festa del Cinema;
5) può partecipare gratuitamente a Festival Fedic e “Vetrine Fedic”;
6) può avere accrediti ed assistenza per partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia, al
Festival Internazionale del Film a Roma e altri eventi;
7) può partecipare ai salotti-Fedic nell’ambito dei Festival Fedic;
8) può usufruire di agevolazioni, convenzioni e sostegno logistico in varie situazioni (Festival,
Convegni, ecc.)
9) può richiedere film della Cineteca con semplice “rimborso spese”
10) può avere rimborsi sul soggiorno a S. Giovanni Valdarno per il Valdarno Cinema Fedic, oltre
ad un buono pasto per 2 giorni
11) può partecipare a Concorsi riservati ai Soci Fedic (per esempio quello sulla sceneggiatura per
film da 1’, o quello per corti da 1’, o quello di “critica”).
12) può leggere on-line la rivista “Carte di Cinema”.
NOTIZIE
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Qualcuno potrebbe dire “Belle, tutte queste cose,... ma io non ne ho mai usufruito”. Mi viene da
rispondere: “Anch’io non ho mai usufruito dei pompieri, però, sapendo che c’è una loro postazione
a pochi chilometri da casa mia, mi sento sicuro! Ergo: anche se ora non ho un progetto da farmi
sostenere, né un film da promuovere,... so che in futuro -se ne avessi bisogno- la Fedic mi
aiuterebbe.
Comunque, al di là di tutto, secondo me la cosa più importante è “far parte di una grande
famiglia” che, come tutte le famiglie degne di questo nome, è lì per accoglierti, proteggerti,
aiutarti, informarti.
Quello che arriva in più (ed è tanto!) è tutto di guadagnato!
(a) Fanno parte della “rete Festival FEDIC” 12 nostri concorsi, per i quali i Soci Fedic hanno vari
privilegi, tra cui
- iscrizione gratuita
- premio FEDIC (esclusivo per loro)
- vetrina FEDIC (possibilità di avere il proprio film in visione pubblica, anche se non è
entrato in concorso
- “salotto FEDIC”: un’occasione d’incontro (generalmente un paio d’ore), in esclusiva, per
ritrovarsi, discutere, proporre...
(b) I nostri Soci possono inserire i loro film su DiLuccaTV: ogni settimana una puntata di
mezzora; tutte le puntate rimangono archiviate e sono consultabili (internet) in qualsiasi
momento e da qualsiasi parte del mondo (attualmente siamo alla 91.a puntata ed abbiamo
materiale già pronto fino a maggio 2014).
(c) Alla Mostra del Cinema di Venezia, da tanti anni, esiste un “forum FEDIC” ed assegniamo il
“Premio FEDIC” ad un lungometraggio professionale.
(d) Tutti gli anni inviamo 4-5 nostri film al Festival Mondiale dell’UNICA (Union Internationale du
Cinéma), di cui siamo membri.
(e) Dal 2014 organizziamo (5 giorni a fine giugno/primi luglio) una “Festa del Cinema” per i nostri
Soci, che si caratterizzerà per 8 mini-laboratori con esperti qualificati, visione e dibattito di
nostri film, con la presenza di critici, ecc. Il tutto ad un costo “politico” di 200,00 euro!
(f) Dallo scorso anno si è aperto un rapporto di scambio e collaborazione con alcuni Paesi
dell’Est Europa e molti nostri film vengono proiettati in Università e Scuole di Cinema.
(g) Il “nuovo FEDIC Notizie” è il nostro “foglio d’informazione” ufficiale, ma dai nostri Cineclub
arrivano altri “giornali”, che diffondiamo a tutti gli interessati; il sito FEDIC (www.fedic.it)
contribuisce ad aggiornare i Soci sugli eventi e sulle opportunità.
(h) Lo Stage Nazionale FEDIC è un nostro fiore all’occhiello: si svolge nel mese di settembre, in
un agriturismo toscano (con ottima cucina!) ed è una full-immersion di 5 giorni. Ogni anno un
argomento nuovo (regia, sceneggiatura, direzione degli attori, fonica, montaggio, ecc.),
sempre sotto la guida di maestri di alto livello. Il tutto ad un costo “politico” di 270,00 euro!
(i) I Cineclub possono chiedere collaborazione alla FEDIC per organizzare nel proprio territorio
laboratori e corsi, di vario tipo e vario livello.
Roberto Merlino
Presidente Fedic
n° 10 –
NOTIZIE
CONCORSO DI SCENEGGIATURA
RISERVATO ALLE SCUOLE PRIMARIE
È stata per noi della rivista “Bambino” sarai tu!” una grande gioia e un grande onore quello di aver dato inizio alla
collaborazione con Roberto Merlino, Presidente Fedic, e Laura Biggi, Responsabile Nazionale Fedic Scuola.
Qui sotto trovate i vincitori del Concorso di Sceneggiatura riservato alle scuole primarie.
Le tre sceneggiature sono già uscite sul numero di Dicembre della rivista “Bambino” sarai tu! ( www.bambinosaraitu.it).
“La bambina sospesa tra due mondi” è stata scritta nel laboratorio di scrittura creativa della classe IV A Saffi di
Carrara dall'insegnante Genoveffa Ghirlanda.
“Chi siamo veramente” invece è stata scritta da Debora Capozzolo, alunna della classe Ia L Scuola Secondaria di
Primo Grado Don Milani di Massa.
“Un ragno rosso in mezzo al mare” è stata scritta da Gabriele Gubellini di 8 anni di Bologna.
LA BAMBINA SOSPESA TRA DUE MONDI
La protagonista della storia è Loubna, una bambina marocchina di nove anni che vive due vite parallele, una in Italia
dove è ben integrata e felice, l’altra in Marocco dove si sente altrettanto integrata e felice. Ogni volta che parte... o
arriva è sempre a casa, perché è cittadina del mondo.
1° Inquadratura esterno giorno alba.
La bambina è seduta in riva al mare, lo sguardo aperto verso l’orizzonte e sorride.
I tiepidi raggi del sole e la brezza accarezzano il suo viso... (sottofondo musica del mare)
(dissolvenza)
2° Inquadratura esterno sera.
la bambina corre felice in riva al mare verso il sole rosso di un tramonto africano e sorride alla vita (sottofondo musiche
e suoni marocchini).
Sullo schermo passa la poesia di Roberto Piumini:
“Quando ride un bambino”.
Quando ride un bambino
sia biondo che bruno
la terra prende un punto.
Quando ride un bambino
sia bianco che nero
il mare prende un punto.
Quando ride un bambino
sia bimbo che bimba
il cielo prende un punto.
Quando ride un bambino
il mondo prende un punto
e forse anche di più.
ROBERTO PIUMINI
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NOTIZIE
CHI SIAMO VERAMENTE?
CHI SIAMO VERAMENTE? INTERNO STANZA VUOTA COMPLETAMENTE BIANCA
CAMPO MEDIO
DEBORAH
Chiusa su se stessa in posizione fetale. Sguardo assorto nel vuoto.
FIGURA INTERA
(Musica)
DEBORAH
Seduta a gambe incrociate.
A scuola mi hanno insegnato che il mondo si è formato dal big bang...
Mostra in mano l’effetto di un big bang virtuale in sovraimpressione.
... e che gli uomini si sono evoluti...
Mostra con l’altra mano in sovrimpressione un video animato sull’evoluzione dell’uomo.
... ma siamo tutti sicuri?
Schiaccia tutte e due le cose con un battito.
FIGURA INTERA
DEBORAH
Appoggiata ad un muro vicino ad un angolo immerso nell’oscurità. Nella parete adiacente si vede un video che mostra
scene di sofferenza. Il mondo è come una grande cella e noi siamo bambole, marionette mosse senza pudore, trattate
come oggetti, rapite della propria vita, mosse da un sistema che da tempo è in atto...
FIGURA INTERA
DEBORAH
Chiusa in se stessa in posizione fetale mentre sul viso si riflettono immagini di scene di indifferenza rispetto alla
sofferenza umana (mendicanti stesi per terra mentre le persone passano indifferenti, etc.).
PRIMISSIMO PIANO
DEBORAH
In piedi in uno spazio buio con una fioca luce proiettata sul viso
Chi sono io per dire tutto questo?
PRIMO PIANO
Io non sono nessuno e del mondo non sono che un puntino...
PIANO MEDIO
7 ma credo che già molti sono coloro che si sono accorti di questa misera condizione...
FIGURA INTERA
... ed hanno paura...
(Si vedono molti bambini girarmi intorno).
CAMPO LUNGO
... di essere scoperti, di essere considerati "diversi"7
CAMPO LUNGHISSIMO
... di diventare "puntini" di una geometria "diversa"...senza basi né altezze.
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NOTIZIE
UN RAGNO ROSSO IN MEZZO AL MARE
ESTERNO GIORNO, PRIMO POMERIGGIO, SULLA RIVA DEL MARE
Gabriele, 8 anni
“Babbo, cosa è quell’isola lontana?”.
Babbo
“Non è un’isola, guarda meglio7”.
Gabriele
“Sembra un ragno rosso in mezzo al mare”.
Babbo
“E’ una piattaforma petrolifera, guardala con lo zoom
della macchina fotografica digitale7 Prova!”.
Gabriele
(Guardando attraverso il teleobiettivo fotografico).
“Che bella7 Quanto mi piacerebbe vederla da vicino!”.
Babbo
“Davvero ti piacerebbe? Se vuoi posso interessarmi per cercare
qualcuno che possa portarci fino a là”.
Gabriele
“Siiii! Che bello! Vado subito a dirlo alla mamma!”.
ESTERNO GIORNO, SU UN MOTOSCAFO AD UNA VELOCITA’ DI CIRCA 70 KM/H
Babbo
“Eccola! Guarda, ecco le piattaforme petrolifere!”
Gabriele
“Come sono alte7. Perché sono dipinte di rosso?“.
Babbo
“Sono alte 85 metri, e sono dipinte di rosso perché siano più identificabili,
nelle giornate di scarsa visibilità. Però non possiamo avvicinarci più di così”.
Gabriele
“Ehi, ma, ma c’è qualcuno su che ci sta camminando sopra! Ehi, signore!”7
Un tecnico
“Hello , how are you?”.
Gabriele
“Come si sta lassu’?”.
Un tecnico (in un italiano stentato)
“ Molto bene, grazie. E voi?”.
Gabriele
“ Bene, grazie. Di che paese è lei?”
Tecnico
“I’m coming from Nederland. Vengo dall’Olanda. Come mai voi siete qui?”
Gabriele
“Volevamo vedere il ragno rosso da vicino”.
Un tecnico
“What? Che cosa?”
Gabriele
“Il ragno rosso, volevamo vedere il ragno rosso che si vede in mezzo al mare!”
Il babbo, la mamma, il motoscafista e il tecnico: “Ah! Ah! Ah! Ah!”.
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NOTIZIE
ATTIVITÀ DEI CINECLUB FEDIC
NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
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NOTIZIE
BACKSTAGE
CINEVIDEOCLUB PESARO
"La mia notte" è il primo
cortometraggio che realizzo.
Fino ad ora mi sono
occupato, anche professionalmente, solo del montaggio di materiale girato da
altri. Per lo più matrimoni,
filmati pubblicitari, reportage
di viaggio. Ho voluto mettermi alla prova con un
soggetto "ideato e pensato"
prima di girare, partendo da
una traccia scritta per essere
letta fuori campo, che si è
poi modificata fino alla
stesura finale.
L'idea di base era quella di
trasporre ed interpretare attraverso immagini, momenti
di riflessione sul proprio vissuto. Credo che
la notte sia il momento ideale della giornata
per riflettere.
Il personaggio principale è chiamato Vita,
perché è appunto questo che rappresenta:
la vita, la mia. Chiara Rizzatti impersona
idealmente il mio vissuto, ed il suo
camminare
continuo rappresenta lo
scorrere della esistenza, che procede
inesorabile "anche quando ero immobile".
Gli episodi non raccontano quindi momenti da me realmente vissuti, ma ne
sono una rappresentazione esemplificativa, del mio modo di compiere scelte, delle
mie indecisioni, dei miei abbagli, delle mie
illusioni.
Il racconto è una sorta di
ammissione di (ovvia) fallibilità, del disagio di fronteggiare i propri errori senza
derogare alle proprie responsabilità, prima che colpe.
Qualcuno penserà che si
tratta di un pessimismo
eccessivo. Credo che delle
cose fatte bene ci sia poco
da dire, e farlo in prima
persona è di una noia
assoluta. Inoltre io ritengo si
tratti in realtà di concreto
realismo, un sano razionalismo al quale tento di
ispirarmi
quotidianamente
che io trovo sintetizzato in
maniera formidabile da Bertrand Russel: «la vita retta è quella ispirata
dall'amore e guidata dalla conoscenza».
Ma in una frase di un dialogo tagliato nel
montaggio finale, ma che nei fatti rimane
una realtà, Vita dice a me: «del resto la
notte è anche desiderio!».
Claudio Venanzini
Fedic Cinevideoclub Pesaro
n° 10 –
NOTIZIE
LA MIA NOTTE
SCHEDA DEL FILM
Titolo:
LA MIA NOTTE dorata 10'30"
Personaggi e interpreti:
VITA
IL LITIGIO
LA COPPIA
IL MAGO
IL DISEGNATORE
VOCE
Chiara Rizzatti
Wladi Ricciatti
Cristina Quiriconi Luca Radi
William Fulvi
Clemente Rizzatti
Claudio Venanzini
Girato a Pesaro e Novilara nell'agosto e settembre 2013
Riprese in AVCHD con telecamera Panasonic HMC 41
Montato in Apple Pro Res con Final Cut Pro
Supporto di distribuzione DVD e BLURAY
In data 9.2.2014 allo Spazio Nobili di Montelabbate (PU) è stato presentato, nell'ambito della mostra "Percorsi
trasversali", il cortometraggio "La mia notte", opera prima di Claudio Venanzini.
A sinistra, il regista Claudio Venanzini impegnato in una fase delle riprese; a
destra l’attrice Chiara Rizzatti in una intensa espressione interpretativa.
Narrazione per episodi simbolici di introspezioni e riflessioni sul vissuto dell'autore. Girato tutto in notturna ed
in BN, ha come interprete principale Chiara Rizzatti alla sua prima esperienza come attrice, nel personaggio
Vita. La durata del film è di 10'30", sottolineati da una sofisticata colonna sonora e da una voce fuori campo
dello stesso Venanzini.
Film a budget zero, realizzato totalmente grazie alla passione dei partecipanti al progetto.
Claudio Venanzini
UN COMMENTO SCRITTO
Un video introspettivo, che coglie la notte come momento di profonde riflessioni per cercare la chiarezza che la luce
del giorno non sa dare. Un lento cammino attraverso ricordi e consapevolezza di scelte fatte per istinto. Lo specchio
della propria vita illuminata dal buio della notte, dalle tenui luci che rischiarano il percorso intrapreso e che la
fantasia interpreta con i desideri mai realizzati.
Modificare la strada sulla quale si svolge la vita non è facile e, forse, è troppo tardi per trovare il coraggio di
affrontare cambiamenti radicali. Il rifugio della “notte”, quindi, è il tentativo di cercare una “seconda vita che si
pretende di vivere”!
Non sempre i pensieri ci aiutano ad interpretare nel modo giusto la realtà, talvolta, ci confondono e, così, paure e
certezze si mescolano dando origine ad illusioni. Nella “notte” si cerca, quasi disperatamente, un aiuto per riuscire a
“vedere”, per essere capaci di non mentire a se stessi. Istanti che la luce dell’alba oscurerà per allontanare le verità
nascoste.
Un video che si avvale di una buona fotografia in bianco e nero sostenuta da un’interessante colonna sonora. Una
“voice over” brechtiana non troppo coinvolgente ma abbastanza funzionale all’atmosfera espressa nel racconto.
Un’opera prima che, certamente, merita attenzione.
Giorgio Sabbatini
NOTIZIE
n° 10 –
L’INTERVISTA
Ettore Di Gennaro intervista
Adriano Graffi
La 3dproduction é ormai da 20 anni impegnata a
diffondere cultura cinematografica e sviluppare
e coltivare i talenti dei propri iscritti. Oggi vi
presentiamo
Antonietta
Tognino,
iscritta
all'associazione, e membro fondatore della 3d.
La donna dietro tanti volti e speaker (voice
over). Buona lettura.
Come sei arrivata in
3dproduction?
Il primo incontro con i
fondatori della 3D è
avvenuto nel 1993,
quando l'associazione
non esisteva ancora.
Ma il mio primo ruolo
attivo arriva nel 1999.
Antonietta Tognino
Q u ale è il tuo percorso artistico/professionale che ti ha portato a
questo?
Il mondo artistico è piuttosto lontano dalla mia vita
professionale anche se ne sono sempre stata
attratta. Da ragazza per guadagnarmi qualcosa
d’estate partivo per fare animazione nei villaggi
turistici e ogni occasione era buona per fare teatro
ma l’esperienza che mi ha segnata seppur minima è
stato lavorare in radio. Mi piace molto partecipare
mettendoci solo la voce.
Hai avuto solo ruoli di attore?
No.
Hai seguito qualche corso/lettura/stage?
No, ma tanta gavetta in animazione e in radio.
Facciamo un esempio concreto: per il corto
INDIANA JEANS, di cosa hai dovuto tener
conto?
Il corto lo ricordo con piacere, ritengo sia molto
bello, eravamo in tanti e la location si prestava per
tutte le riprese, anche la casa molto comoda. Mi
piacerebbe ritornarci.
Ero piuttosto preparata ed è stato divertente calarsi
nei panni della cattiva di turno. Su internet ho rivisto
qualche scena del film originale e ho adattato su di
me il personaggio scimmiottando non solo
l’atteggiamento ma anche la cadenza, il mio
personaggio è così lontano dall’originale, che
ritengo sia perfetto!!!
Il tuo apporto si concretizza solo durante la
lavorazione di un corto? O anche per eventi,
manifestazioni, corsi, doppiaggi, lavori di
speakeraggio?
Il mio apporto è a 360 gradi, anche logistico.
Come è il tuo approccio con i ruoli che
interpreti?
Me ne rammarico ma per questioni di tempo e un
po' superficiale, spesso mi faccio suggerire cosa
fare al momento della ripresa senza leggere l’intera
storia.
Recentemente hai svolto un lungo lavoro di
speakeraggio
(voice
over)
per
una
multinazionale farmaceutica. In cosa é consistito
tale lavoro? Che difficoltà hai incontrato?
Ho registrato un file audio di oltre un ora, un
manuale tecnico per istruire gli informatori scientifici
sulle qualità di un nuovo medicinale.
La difficoltà stava non
solo nella lettura di
termini ed espressioni
chimiche e nell'indovinare la dizione di
parole in inglese che
non sono di uso
frequente,
ma
nel
capire il testo, per
renderlo, con le pause
giuste, possibilmente
interessante, sonoro e
comprensibile.
Che consigli dai a chi
Ettore Di Gennaro
volesse
cimentarsi
nel tuo ruolo?
Di provarci e esercitarsi con un testo, registrando la
propria voce e ascoltandosi dopo qualche giorno
per correggere le inflessioni.
Hai idee o progetti che vorresti realizzare?
Mi piacerebbe far conoscere a più persone la nostra
associazione ed aprirci a nuove idee.
Ringraziamo Antonietta e presto avremo modo di
vedere il suo contributo nella prossima storia che
sarà presentata a fine 2014: L'invasione degli
Ultrapolpi.
Ettore Di Gennaro
n° 10 –
NOTIZIE
Come essere presenti in TV
I CORTI FEDIC SU DILUCCATV
Prosegue la collaborazione tra FEDIC e DiLuccaTV, relativamente alla trasmissione “I Corti di Corte”, a cui tutti i
Soci possono aderire.
I “Corti di Corte” sono visibili in televisione sul canale 89 (non più 633!) del digitale terrestre. In streaming si
possono seguire su Internet, al sito www.dilucca.it. e tutte le puntate sono visibili “on demand” in qualunque
momento.
Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutti i mercoledì alle ore
21 e può essere visualizzata con il seguente link:
http://www.dilucca.it/listatrasmissioni/approfondimenti/corti-di-corte?start=20
Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail:
[email protected]
Cell: 328-7275895.
Programma marzo 2014:
5 marzo 2014 91.a
Beppe Rizzo: “’A livella” (‘9), “Incontro” (‘3); “Alfred (il re del brivido si confessa)” (15’).
12 marzo 2014 92.a
1.a puntata x Concorso Critica
“Delitto passional” di Nicolò Zaccarini (32’30”).
19 marzo 2014 93.a
2.a puntata x Concorso Critica
“La memoria fonte di libertà” di Giorgio Sabbatini (21’25”).
“E se tutto non finisse” di Valerio Cibrario (11’10”).
26 marzo 2014 94.a
3.a puntata x Concorso Critica
“Rescue me” di Franco Valtellina (3’40”).
“Nowhere” di Davide Abate e Enrico Caroti Ghelli (4’51”).
“Cose vere” di Lorenzo Caravello (3’18”).
“Blue lady” di Gabriella Vecchi ( 6’30”).
“La frenetica Londra” di Giorgio Savio (4’40”).
“Vendetta” di Andrea Lato (6’30”).
Programma aprile 2014:
2 aprile 2014 95.a
4.a puntata x Concorso Critica
“Questa valle è la nostra valle” di Luigi Mezzacappa (5’44”).
“Una promessa è una promessa” di Massimo Alborghetti (7’30”).
“Contrasti” di Giuseppe Leto (8’00”).
“Craco” di Giuliano Iemmi (2’33”).
“Laboratorio cinema scuola materna” di Laura Biggi (4’44”).
n° 10 –
NOTIZIE
CONCORSO CRITICA-FILM FEDIC
Abbiamo voluto allargare questo Concorso, coinvolgendo tutti i Soci FEDIC (inizialmente era limitato ai Presidenti
presenti all’Assemblea di Montecatini). I 15 film da “criticare” saranno visibili su DiLuccaTV nella trasmissione FEDIC
“I Corti di Corte”, distribuiti in 4 puntate a partire dal 12 marzo 2014. Sul “nuovo FEDIC Notizie” sarà pubblicato il
calendario delle puntate. I film possono essere visionati, in tutta comodità, anche in seguito, sul sito www.dilucca.it
Per vedere “I Corti di Corte” su internet ci sono 2 modalità differenti:
1) Accedendo al sito www.dilucca.it, si può vedere la puntata in streaming, in homepage, in tempo reale (cioè
all'orario in cui va in onda): basta clicckare su “play” del video livestream, in evidenza in homepage.
2) Altra possibilità di vederla dal sito è “on demand” (significa che le puntate son sempre disponibili): in homepage
clicckare su “trasmissioni” e si apre una pagina con vari programmi, tra cui “Corti di Corte”, che va clicckato x passare
ad una pagina con tutte le puntate, pronte per essere visionate.
Chi partecipa al Concorso può fare un commento critico a uno o più film (anche tutti e 15). I lavori saranno valutati
da una qualificata Giuria. I migliori saranno pubblicati e i vincitori premiati.
REGOLAMENTO
1) possono partecipare tutti i Soci FEDIC, gratuitamente
2) ogni critica dovrà avere una lunghezza compresa tra le 3 e le 10 righe dattiloscritte
3) ogni critica dovrà essere “a sé stante”, nel senso che non si può redigere una critica rivolta a più film
contemporaneamente
4) ogni scheda dovrà riportare il titolo del film, oltre a nome e cognome del recensore e Cineclub di
appartenenza
5) ogni recensore può partecipare con una o più schede (fino a 15), relative ai diversi film presentati
6) le schede vanno inviate alla Segreteria ([email protected]) e alla Presidenza ([email protected])
entro il 10 aprile 2014
7) i lavori verranno valutati da una qualificata Giuria
8) i lavori migliori verranno inseriti in una pubblicazione (si pensa ad una sorta di e-book) a cura della FEDIC
9) i primi 5 autori classificati saranno premiati con 3 tessere ciascuno, valide per il 2015
Per dubbi e chiarimenti: Roberto Merlino 328-7275895.
ELENCO DEI FILM DA ANALIZZARE
Delitto passional
La “memoria” fonte di libertà
E se tutto non finisse
Rescue me
Nowhere
Cose vere
Blue lady
La frenetica Londra
Vendetta
Questa valle è la nostra valle
Una promessa è una promessa
Contrasti
Craco
Lab. cinema scuola materna
Videogiornale FEDIC 2013
32’30”
21’25”
11’10”
3’40”
4’51”
3’18”
6’30”
4’40”
6’30”
5’44”
7’30”
8’00”
2’33”
4’44”
67’44”
di
di
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di
di
di
Nicolò Zaccarini
Giorgio Sabbatini
Valerio Cibrario
Franco Valtellina
D. Abate e E. Caroti Ghelli
Lorenzo Caravello
Gabriella Vecchi
Giorgio Savio
Andrea Lato
Luigi Mezzacappa
Massimo Alborghetti
Giuseppe Leto
Giuliano Iemmi
Laura Biggi
Giorgio Sabbatini
Circolo Savonese Cineamatori
Cineclub Piemonte
Cinevideo
Cinevideo Club Bergamo
Corte Tripoli Cinematografica
Cineamatori delle Apuane
Cinevideo
Cineclub Piemonte
Movie Dick Crocé, Milano
Cinevideo
Cinevideo Club Bergamo
Cineclub Piemonte
Cinevideo
Cineamatori delle Apuane
Cineclub Piemonte
n° 10 –
NOTIZIE
CONCORSO x CORTO da 1’
utilizzando (a scelta) una tra le 5 sceneggiature
selezionate ed inserite nel sito FEDIC
PROROGA SCADENZA
Vi ricordiamo che è ancora possibile partecipare al Concorso FEDIC per film da 1’
poiché, la data di scadenza per la presentazione delle opere, è stata prorogata al
31 maggio 2014
Sono, inoltre, ammessi anche i Soci FEDIC iscritti nel 2014.
Ricordiamo a Tutti i Soci Fedic che dal 15 marzo 2014 le iscrizioni alla 1a FESTA DEL
CINEMA saranno aperte anche ai non tesserati e i pochi posti ancora a disposizione si
completeranno in breve tempo.
Pertanto, i Soci interessati sono invitati ad inviare le loro adesioni al più presto a Roberto
Merlino: cell. 328-7275895 [email protected]
n° 10 –
NOTIZIE
COMUNICATI STAMPA
Premio "Franco Basaglia" a Valdarno Cinema Fedic
Dalla 32° edizione di Valdarno Cinema Fedic, che si svolgerà a San Giovanni Valdarno (AR) dal 7 all'11 maggio, ci sarà un nuovo
riconoscimento. Grazie alla collaborazione tra il Centro di promozione della salute Franco Basaglia di Arezzo e il festival verrà
assegnato il "Premio Franco Basaglia", del valore di 500 euro, "all'Opera che meglio rappresenti le tematiche della salute
mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo".
Ricordiamo che il bando per la partecipazione al Concorso scade mercoledì 5 marzo 2014. Il bando stesso, con tutte le indicazioni
per iscrivere le opere e con la scheda di iscrizione, può essere reperito sul sito web della manifestazione, all’indirizzo
www.cinemafedic.it.
FESTIVAL
65° Filmvideo Montecatini
Regolamento 2014
Luogo: Montecatini Terme (Pt) Italia Con proiezioni itineranti a Pisa, Pistoia, Firenze, IRS-MISFF
Date: 12 - 19 ottobre 2014
LINK ENTRY FORM: http://filmvideomontecatini.grybov.com/register
1.
PREMESSA
1.1.
La partecipazione al concorso è aperta a tutte le opere realizzate dal 1 gennaio 2012 di durata non superiore ai 40 minuti. Le opere già
presentate in altre manifestazioni italiane o straniere possono regolarmente partecipare ed ambire a tutti i premi.
1.2.
Il Concorso Internazionale di FilmVideo prevede le sezioni competitive sotto indicate:
1.2.1. Sezione “Concorso Internazionale” è rivolta, ai filmmakers di tutto il mondo.
1.2.2. Sezione “Università e Scuole di Cinema” rivolta alle scuole di cinema e ai loro allievi che potranno inviarci i cortometraggi realizzati
nel corso della loro formazione o le opere di diploma/laurea.
1.2.3. Sezione “Guardando ad Est” si rivolge prevalentemente ma non esclusivamente a filmmakers dei seguenti Paesi: Baltici-BalcaniciCSI, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Obiettivo è realizzare un focus sui nuovi autori di questa importante area culturale. Possono
partecipare a questa sezione anche opere realizzate in collaborazione e/o in co-produzione con filmmakers, autori, produttori, Cineclub e
Scuole Italiane e Internazionali.
1.2.4. Sezione “Vetrina Fedic” si rivolge agli autori e membri FEDIC. La proiezione dell’opera sarà assicurata solo con i sottotitoli in Inglese
necessari per presentarle nel Circuito Internazionale IRS-MISFF e in presenza dell’autore. Ai Soci Fedic sono garantite agevolazioni per la
presenza al Festival.
1.3.
Le opere per essere accettate dovranno appartenere ad almeno una delle sezioni previste, da contrassegnare nella scheda
d’iscrizione. Sono accettate le iscrizioni a più Sezioni.
1.4.
Per tutte le sezioni competitive FilmVideo 2014 prenderà in esame opere di vari generi: Animazione, Documentario, Fiction, Guardando
ad Est, Scuole di Cinema, Sperimentale, Video-Art, Videoclip.
1.5.
L’Autore o gli Autori sono i soli responsabili del contenuto dell’opera, delle immagini e delle musiche utilizzate.
.
4.
COME PARTECIPARE
4.1. Per partecipare al festival è necessario iscrivere l’opera entro e non oltre il 31 maggio 2014 tramite compilazione del modulo online sul
sito www.filmvideomontecatini.it e inviarla all’indirizzo:
Associazione Montecatini Cinema
Via G.di Vittorio 7
50023 Tavarnuzze (FI)
Italia
Per consultare l’intero regolamento:
http://filmvideomontecatini.jimdo.com/italiano/regolamento-2014/
NOTIZIE
n° 10 –
n° 10 –
NOTIZIE
NEWS
Regolamento Interno
Art.1
In relazione all’art.1 dello Statuto, l’adesione della FEDIC ad Associazioni ed Enti nazionali e internazionali operanti nella cultura e nel cinema avviene con la nomina
contestuale di un proprio referente.
Art.2
Dando per acquisita la conoscenza di leggi e norme dello Stato Italiano che regolano costituzione e vita di Enti e/o Associazioni, pure i Cineclub FEDIC devono avere un
numero di Soci che renda possibile il raggiungimento degli scopi statutari. Questo numero minimo è di cinque Soci.
Art.3
E’ buona norma che un Presidente che non partecipa all’Assemblea deleghi un Socio del proprio Cineclub; quando ciò non fosse possibile può delegare un Socio di altro
Cineclub, facendo pervenire la delega, anche tramite posta elettronica, a Presidenza e Segreteria, entro tre giorni dall’Assemblea.
Art.4
Gli organizzatori di Festival-FEDIC [“ministeriali” e non] considerino che una sinergia virtuosa è foriera di vantaggi per tutti. Alcune peculiarità dovrebbero essere presenti in tutti
i Festival-FEDIC: 1) Logo-FEDIC ben evidente in tutto ciò che riguarda il Festival;
2) assegnazione del “Premio FEDIC” e, se possibile, “Premio Fedic-Scuola”
3) “Vetrina FEDIC” per film-FEDIC che, pur non entrati in Concorso, meritino di essere presentati in pubblico;
4) “Salotto FEDIC”: ritrovo tra Soci in locale adeguato, con possibilità di fare amicizie, gettare le basi per scambi di idee e progetti, discutere -in una sorta di tavola rotonda- un
argomento prestabilito. Sarebbe auspicabile, inoltre, che qualche Festival FEDIC si proponesse nel ruolo di “ospitante” per un’Assemblea Soci, una Riunione di Consiglio o un
Convegno di Cinema.
Art.5
I Cineclub contribuiscono alla gestione della FEDIC con una quota annua di 80,00 euro + 10,00 per ogni Socio, da versare in una unica soluzione entro l’Assemblea Generale
di inizio anno (gennaio-febbraio). I Cineclub che, in quella occasione, iscrivono almeno 15 Soci hanno la quota-Cineclub a metà (40,00 euro); quelli che iscrivono almeno 30
Soci non hanno quota-Cineclub. Ex: a) Cineclub con 11 Soci 80,00 + 110,00 = 190,00 b) Cineclub con 22 Soci 40,00 + 220,00 = 260,00 c) Cineclub con 34 Soci 340,00
euro
Art.6
I Cineclub hanno il dovere di presentare i resoconti richiesti dal Ministero. Chi non lo fa, nei modi e nei tempi stabiliti, crea un grave ostacolo al lavoro della Segreteria, della
Presidenza e del Consiglio.
Art.7
A fine anno i 3 Cineclub che hanno dimostrato andamento maggiormente virtuoso vengono gratificati con tre “bonus”, da destinare all’acquisto di materiale o per iniziative
come la didattica o ad eventi finalizzati alla divulgazione della cultura cinematografica (rispettivamente di 1.500,00-1.000,00-500,00 euro). Per poter quantificare in modo
oggettivo una classifica a punti, è stata progettata la tabella sottostante. L’anno successivo i tre Cineclub vincitori ripartono da zero, mentre gli altri vanno avanti col punteggio
acquisito. Trattandosi di un “investimento” che la FEDIC fa su Cineclub e Soci, l’unico vincolo per i premiati è quello di risultare iscritti anche per l’anno successivo.
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per ogni Socio iscritto a febbraio; ½ punto per quelli iscritti dopo
per ogni presenza allo Stage Nazionale FEDIC (½ punto a quelli del Club locale)
per ogni presenza ad eventi “segnalati” (a cura della Presidenza e/o della Segreteria)
per ogni presenza al forum FEDIC del Festival di Venezia
per ogni presenza al festival UNICA
ai Festival che danno il Premio FEDIC
ai Festival con “sezione scuola” ed attribuzione del Premio “Fedic Scuola”
ai Cineclub che organizzano laboratori scolastici
ai Cineclub che producono cortometraggi con la scuola
ai Cineclub che organizzano proiezioni nella scuola
ai Festival che fanno la vetrina FEDIC
ai Festival che organizzano il Salotto FEDIC
ai Festival con il logo FEDIC in bella evidenza nel materiale grafico e pubblicitario
al Cineclub che mette in bella evidenza il logo FEDIC nella home page del proprio sito
per il Cineclub che realizza una compilation (durata minima 20’ ) e ne mette a disposizione 10 copie
per la consegna corretta e nei tempi dovuti delle relazioni di fine anno x il Ministero
a chi incentiva la creazione di un club direttamente o indirettamente; in caso di Concorso di più club i 5 punti vanno equamente divisi;
per organizzazione Festa del Cinema
per ogni presenza alla Festa del Cinema, ½ per i “locali”
per organizzazione Stage Nazionale FEDIC
partecipazione Assemblea dei Presidenti
Art.8
Il 10% di quanto ricevuto per Progetti Ministeriali (istituzionali e non) viene devoluto alla FEDIC che lo utilizza per promuovere e sostenere iniziative a favore dei Cineclub e dei
Soci.
Art.9
Non saranno accettati Progetti Ministeriali da parte di quei Cineclub che, nell’anno in corso, non abbiano totalizzato almeno 15 punti (relativamente alla tabella approvata).
Art.10
Il presente Regolamento Interno è concepito come strumento per un buon funzionamento della Federazione. Come tale potrà subire aggiustamenti e variazioni, a seconda di
situazioni e prospettive in cambiamento. Ogni Socio può far pervenire suggerimenti e richieste al Presidente FEDIC che, a sua volta, sottoporrà le argomentazioni al Consiglio.
Tutte le eventuali variazioni saranno presentate all’Assemblea dei Presidenti per ricevere (o meno) l’approvazione.
L’Assemblea delega il Consiglio a prevedere e applicare deroghe per particolari situazioni “critiche”.
Approvato all’unanimità nell’Assemblea del 17 febbraio 2013
Aggiornato all’unanimità nell’Assemblea del 22 febbraio 2014
n° 10 –
NOTIZIE
DAI CINECLUB
PROIEZIONI PROGRAMMATE
CINECLUB FEDIC
SANGIOVANNESE
FEBBRAIO 2014
martedì 11 febbraio
ore 21.30 al Masaccio d'Essai
Lunchbox (Dabba)
REGIA: Ritesh Batra
INTERPRETI: Irrfan Khan, Nimrat Kaur, Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith, Bharati Achrekar
GENERE: Drammatico
DURATA: 105 min
PAESE: India, Francia, Germania, USA
ANNO: 2013
DISTRIBUZIONE: Academy2
USCITA: 28 Novembre 2013
A Mumbai, ogni mattina, un'efficiente rete di fattorini consegna sui luoghi di lavoro i cestini da pranzo preparati dalle
mogli dei lavoratori. Un giorno, a causa di una consegna sbagliata, la casalinga Ila Singh, abitante in un quartiere
borghese indù, viene a contatto con Saajan Thomas, uomo solitario che vive in un vecchio quartiere cristiano, minacciato
dai grattacieli di moderna costruzione. I due, senza conoscersi, iniziano una singolare corrispondenza attraverso i cestini
del pranzo.
Martedì 18 febbraio
ore 21.30
Il tocco del peccato (Tian Zhu Ding)
Vincitore Miglior sceneggiatura Cannes Film Festival 2013
REGIA: Jia Zhang-Ke.
INTERPRETI: Zhao Tao, Jiang Wu, Wang Baoqiang, Lanshan Luo
GENERE: Drammatico
DURATA: 129 min.
PAESE: Cina, Giappone
ANNO: 2013
DISTRIBUZIONE: Officine Ubu
USCITA: 21 Novembre 2013
Quattro storie ambientate in zone della Cina e in epoche diverse si intrecciano. Si va dall'imponente metropoli del sud di
Guangzhou alle cittadine rurali nella provincia di Shanxi.
Un ritratto attuale della Cina, attraverso quattro storie differenti. Il film, diretto da Jia Zhang-ke è stato presentato a
Cannes 2013, dove ha vinto un premio per la sceneggiatura.
martedì 25 febbraio
ore 21.30 al Masaccio d'Essai
Blue Jasmine
3 nomination Oscar 2014:
Migliore attrice protagonista - Cate Blanchett
Migliore attrice non protagonista - Sally Hawkins
Migliore sceneggiatura originale - Woody Allen
n° 10 –
NOTIZIE
REGIA: Woody Allen.
INTERPRETI: Alec Baldwin, Cate Blanchett, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay.
GENERE: Commedia drammatica
DURATA:98 min
PAESE: USA
ANNO: 2013.
DISTRIBUZIONE: Warner Bros Italia
USCITA: 5 Dicembre2013
La ricca casalinga newyorkese Jasmine è costretta a rifugiarsi a San Francisco dalla sorella Ginger quando il suo matrimonio
con un finanziere di Wall Street frana miseramente. Qui Jasmine non trova di meglio che passare il tempo criticando le
relazioni sentimentali presenti e passate di Ginger.
Woody Allen firma un dramma al femminile con una Cate Blanchett che ha conquistato la critica affiancata da Sally Hawkins
e Alec Baldwin. Il film è incentrato su una socialité newyorkese che si vede costretta a trasferirsi dalla sorella, che vive a San
Francisco e ovviamente non può garantirle lo stesso tenore di vita che aveva prima. Una convivenza forzata che si rivelerà
più difficile del previsto.
Lunedì 13 gennaio 2014
CORTOMETRAGGI AMATORIALI FEDIC
Dagli anni '50 agli anni '60, il cinema amatoriale attraverso quattro produzioni del cineclub FEDIC di Sanremo, materiale che
fa ora parte del Centro di Documentazione Adriano Asti.
Adriano Asti (classe 1926), ammiraglio della Marina Italiana, è stato un video amatore, dapprima responsabile dell'ufficio
cinema del Ministero della Marina, soggettista e sceneggiatore di alcuni film commerciali, e successivamente presidente
della FEDIC Nazionale.
I film di stasera hanno tutti in comune la regia di Alfredo Moreschi del quale, assieme a Gabriele Candiolo, abbiamo già
proiettato l'anno scorso l'animazione "Incantesimo di mezzogiorno" (1957) e, assieme al Candiolo e a Gino Marinuzzi, "Le
avventure dell'altro io" (1955).
Il primo corto "Antico frantoio" è un documentario sulla lavorazione dell'olio di oliva, girato da Moreschi assieme a Candiolo
e ad un altro sanremese di origine sarda, Duilio Cossu, amico di Italo Calvino e di Eugenio Scalfari, (nel racconto di Calvino
"Avanguardisti a Mentone" ispirerà il personaggio di Biancone).
Il secondo, "Gli ugolanti", è una sorta di reportage sull'ambiente canoro sanremese nel periodo degli "urlatori", realizzato da
Moreschi assieme ad Ario Calvini e Ruggero d'Ambrosi. É un documento oramai storico che ci mostra il fermento delle
innumerevoli nuove promesse che animano la cittadina ligure a ridosso del Festival della canzone.
"Il gallo", è anche questo, come i precedenti, un film senza parlato, realizzato da Moreschi e Ario Calvini, che, tra il
grottesco e il sarcastico, mette in scena alcuni momenti della giornata di un "vitellone", quindici anni dopo il film di Fellini.
L'ultimo cortometraggio, "Anna e il divo", realizzato dalla coppia Moreschi / Candiolo assieme ad Ario Calvini e un certo
Lorenzelli, fu girato a Isolabona, un piccolo borgo montano della Val Nervia, in provincia di Imperia. É una piccola fiction,
l'unico lavoro della serata con attori, che racconta le illusioni causate nella mente di una romantica ragazzina dall'incontro
con un divo dei fotoromanzi che per caso una sera si trova bloccato nel paesino per un guasto all'auto. Alloggiato
nell'albergo gestito dalla madre della ragazzina, ripartirà il mattino successivo, cancellando bruscamente le dolci illusioni
della giovane.
Gabriele Candiolo, Alfredo Moreschi e Duilio Cossu:
"Antico Frantoio" 1959 (10,28 min.)
Ario Calvini, Alfredo Moreschi e Ruggero D'Ambrosi:
"Gli ugolanti" 1964 (25,05 min.)
Ario Calvini e Alfredo Moreschi:
"Il gallo" 1967 (21,18 min.)
Gabriele Candiolo, Alfredo Moreschi, Ario Calvini, Lorenzelli:
"Anna e il divo" 1962 (12,09 min.)
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
n° 10 –
NOTIZIE
CorresponDANCEs
IL CINEMA E LA DANZA SI INCONTRANO
in sei cortometraggi d’autore
Non mere riprese di spettacoli di danza, bensì opere che esplorano le diverse potenzialità del linguaggio
cinematografico in coreografie realizzate essenzialmente per dei film, senza trascurare i diversi apporti tecnologici che
amplificano le possibilità espressive del cinema e, possiamo ammirarlo stasera, dell'arte tersicorea stessa.
Lunedì 20 gennaio 2014
IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Norman McLaren: Pas de deux (1967, Canada, 13,19 min.),
coreografia di Ludmilla Chiriaeff, con Margaret Mercier e Vincent Warren
Nato in Scozia (1914), inizia la sua carrriera giovanissimo negli anni '30, fortemente influenzato dallo stile di Eisenstein. Nel 1936
partecipa alla Guerra civile spagnola come cineoperatore, poi si trasferisce a New York, dove continua a sperimentare su un'altra
dozzina di film la pittura direttamente su celluloide. Nel 1941 approda al National Film Board of Canada (NFB), diventando
l'autore-simbolo della cinematografia d'animazione di quel paese, approfondendo tecniche diverse come il disegno animato, la
pixillation (l'inserimento di attori veri in sequenze animate), l' animazione ottenuta con la carta ritagliata, la stop-motion,
l'elaborazione dei suoni mediante intervento diretto sulla banda sonora. Il suo lavoro più famoso è il cortometraggio Neighbours
(1952), in cui sperimenta una nuova tecnica: l'animazione di vere persone, opera che gli valse l'Oscar al miglior cortometraggio
documentario. É scomparso nel 1987 a Montreal in Canada.
Gary Lebel: Dans la lune (2008, Francia, 4,53 min.) con Audrey Hornu e Hervé Ringeisen
Racconto danzato, ispirato ad una musica di Guillaume Jullien, un momento di dolcezza e poesia visto attraverso gli occhi di
una bambina. (dal Festival UNICA del 2010)
Tore Cubeddu: La danza dei coltelli (2003, Italia, 3,27 min.)
Nato in Svizzera nel 1975, dal 1986 vive Sardegna, a Seneghe, dove ha iniziato a coltivare il suo amore per il cinema e il teatro,
realizzando diversi spettacoli teatrali e alcuni brevi video sul paese. Dopo il diploma all’istituto d’arte di Oristano, si trasferisce in
Germania, iscrivendosi alla Maximilian Universität di Monaco di Baviera, dove studia il tedesco. Si laurea in Filosofia a Cagliari
(tesi su Kandinsky), frequenta il Master in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino e dal 2004 lavora presso la
Provincia di Oristano, all’Ufìtziu de sa Limba e de sa Cultura Sarda. Ha scritto diversi pezzi teatrali e brevi soggetti e attualmente
collabora con diversi registi sardi curandone, in particolare, le sceneggiature.
Questo cortometraggio d'esordio è una sorta di sublimazione musicale delle sue esperienze di cameriere a Monaco di Baviera (le
riprese sono effettuate in un ristorante di Torino).
Conor Horgan: Deep End Dance (2010, Ireland, 2010, 6,20 min.)
con Madge Bolger e David Bolger
Il regista irlandese mette in scena questa danza tra madre e figlio, emozionante e a tratti toccante, immersi nell'acqua e, a
partire dal titolo, in un insieme di elementi simbolici. (dal Sardinia Film festival del 2011)
Hans Beenhakker: Shake-off (2007, Netherland, 9,20 min.) con Prince Credell
Hans Beenhakker si diploma alla Rotterdam dance Academy, collabora sin negli anni ’80 con Pina Bausch e Philip Glass. Dal
2002 inizia a realizzare corti centrati sulla danza e nel 2003 è tra gli ideatori del Cinedans (Annual Dance Film Festival
Amsterdam). Questo corto, registrato in un unico piano sequenza (o meglio in long take) utilizzando una Mark Roberts Motion
Control Rigs, una sorta di videocamera computerizzata, mette in scena la danza del ballerino Prince Credell.
Norman McLaren: Narcissus (1983, Canada, 21,43 min.),
coreografia di Fernand Nault, con Jean-Louis Morin, Sylvie Kinal e Sylvain Lafortune
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
n° 10 –
NOTIZIE
ANIMAZIONI
Lunedì 27 gennaio 2014
stop-motion (passo uno), immagini di sintesi, computer-grafica
e (di)segni animati di Norman McLaren
Norman McLaren: Neighbours (1952, Canada, 8,00 min.),
Il suo lavoro più famoso, nel quale sperimenta una nuova tecnica: non più segni e disegni realizzati in vari modi, ma
un'animazione di vere persone (mix di riprese a velocità normale e passo-uno), opera che gli vale l'Oscar al miglior
cortometraggio.
Albert Radl: Prinz Ratte (2011, Germania, 14,34 min.)
Animazione in claymation (pupazzi in plastilina o simili, animati in stop-motion). É una favola che ha tutto ciò di cui una favola
necessita: un castello, un principe e una principessa, un drago un ammiratore segreto e delle forti emozioni. Tuttavia, il finale è
del tutto inaspettato e viene rivelata una poco comune verità riguardo i piccoli eroi e i grandi desideri. (dal Sardinia Film festival
del 2011)
Ameleto Cascio: Genesis (2010, Italia, 3,20 min.)
Animazione in tecnica mista ( animazione in stop-motion + riprese di un attore rielaborati in post-produzione) In un paesaggio
industriale e desolante spuntano come delle piante elementi metallici dal terreno. In un altro ambiente una figura inquietante
con una maschera antigas si agita cercando di uscire da quella dimensione claustrofobica. Un video che vuole esprimere il
difficile rapporto tra naturale e artificiale attraverso la rappresentazione della nascita di una pianta. (dal Montecatini Film
Festival del 2011)
Marcelo Tannure: Involução (2011, Brasile, 9,11 min.)
Immagini di sintesi old style. Che prezzo dovremmo pagare per il consumo sregolato del pianeta? Il prezzo è troppo alto!! (dal
Sardinia Film festival del 2011)
Muriel Gravouil: Down another day (2010, Spagna, 5,40 min.)
Immagini di sintesi, o Computer Graphic, i personaggi sembrano pupazzi una volta effettuato il rendering. L’equipaggio di un
piccolo aeroplano di fronte a un’avaria in pieno volo. Pilota e co-pilota litigano per l’ultimo paracadute. (dal Sardinia Film
festival del 2011)
Jaime Maestro: Friendsheep (2010, Spagna, 7,00 min.)
Immagini di sintesi o Computer Graphic, i personaggi sembrano pupazzi una volta effettuato il rendering. Video realizzato
interamente dagli alunni del corso di animazione della scuola spagnola PrimeFrame: Un lupo ottiene un posto in un ufficio
pieno di succulente e sexy pecorelle. Con gran fatica cerca di combattere il suo istinto ma, come si dice, il lupo perde il pelo.....
(dal Festival UNICA del 2012)
Sam Chen: Amazonia (2010, USA, 5,00 min.)
Buona animazione in Computer Graphic. Due rane amiche formano una squadra per cercare cibo nella foresta pluviale
Amazzonica, ma le cose si mettono male quando da cacciatori rischiano di trasformarsi in prede. (dal Sardinia Film festival del
2011)
Norman McLaren: Le merle (1958, Canada, 4,39 min.),
All'apparenza un'animazione semplice, in realtà il video parte da un'idea semplicissima (una canzoncina popolare francocanadese che ad strofa descrive una parte del corpo perduta dal merlo che viene di volta in volta aggiunta all'elenco, come altri
motivi popolari tipo "Alouette", "Alla fiera dell'est" e "Nella vecchia fattoria") che viene graficamente interpretata da un merlo
stilizzato da pochi segni animati (bianco su blu), in un vorticoso crescendo di complessità.
Nato in Scozia (1914), Norman McLaren inizia la sua carriera giovanissimo negli anni '30, fortemente influenzato dallo stile di
Eisenstein. Nel 1936 partecipa alla Guerra civile spagnola come cineoperatore, poi si trasferisce a New York, dove continua a
sperimentare su un'altra dozzina di film la pittura direttamente su celluloide. Nel 1941 approda al National Film Board of
Canada (NFB), diventando l'autore-simbolo della cinematografia d'animazione di quel paese, approfondendo tecniche diverse
come il disegno animato, la pixillation (l'inserimento di attori veri in sequenze animate), l' animazione ottenuta con la carta
ritagliata, la stop-motion, l'elaborazione dei suoni mediante intervento diretto sulla banda sonora. É scomparso nel 1987 a
Montreal in Canada.
Norman McLaren
Le merle
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
n° 10 –
NOTIZIE
GUERRA!
FICC
L'attività comune di valorizzare il patrimonio filmografico degli autori FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) di ieri e oggi
attraverso la rete dei Circoli FICC (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema), rappresenta un concreto inizio per dare
slancio unitario al ruolo e all'attività culturale delle Associazioni, come asserito nel documento sottoscritto il 30 giugno 2012
da nove Associazioni nazionali di cultura cinematografica [ANCCI ( Associazione Nazionale Circoli Cinematografici Italiani),
CGS (Cinecircoli Giovanili Socio-Culturali), CINIT (Cineforum Italiano), CSC (Centro Studi Cinematografici), FIC (Federazione
Italiana Cineforum), UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI), UICC (Unione Italiana dei Circoli del Cinema), oltre a
FEDIC e FICC ], a seguito di un Convegno significativamente intitolato 'L'Associazionismo culturale agli albori del XXI
secolo: l'impegno dell'operatore culturale e il rogo della cultura", organizzato nell'ambito del VII Sardinia Film Festival
dal Cineclub Fedic di Sassari.
Lunedì 3 febbraio 2014
Dalla Ia guerra mondiale alla guerra in Iraq, sei cortometraggi
Rares Kovesdi & Doru Pop: Playground (dal Montecatini FilmVideo del 2009)
(2008, Francia-Romania, 3,04 min. - lingua: inglese - sottotitoli: italiano)
Una battaglia con soldatini americani di plastica, un campo da gioco che è un campo di battaglia, un bambino che gioca in
spiaggia con la madre e la voce off di un noto personaggio dell'attualità politica, una serie di elementi che fanno di questo
lavoro, semplice come un video amatoriale, un cortometraggio altamente simbolico.
Bruno Collet: Le jour de gloire (dal Montecatini FilmVideo del 2008) - 2007, Francia, 6,10 min.
Cortometraggio d'animazione (claymation): nelle trincee del fronte francese della guerra 1914-18, i soldati escono dai profondi
tunnel scavati nella terra, come vermi di un cibo avariato, e si preparano all'attacco; l'unica luce è quella rossastra dei
bengala. Colpiti dal nemico torneranno ad essere terra, e infine il bronzo della statua al milite ignoto, ai margini di una strada
dove le auto sfrecciano distrattamente.
Renate Wihan: Adieu Mon amour (dal Festival UNICA del 2010)
(2010, Austria, 11,22 min. - lingua: tedesco - sottotitoli: inglese)
Costruito attorno ad un immaginario carteggio tra un soldato tedesco di stanza in Normandia e la sua compagna, l'autore ci
racconta gli eventi del D-Day del giugno 1944 con immagini di repertorio.
Dima Lleva: La chanson (песента) (dal Festival UNICA del 2011)
(2011, Bulgaria, 13,00 min. - lingua: tedesco - sottotitoli: francese / inglese)
L'autore bulgaro racconta le genesi di una canzone, "Lili Marleen", attraverso le vicissitudini del suo compositore Norbert
Schultze, che mette in musica un poemetto di Hans Laip, e della sua più famosa interprete, Lale Andersen. Ma il film è
soprattutto la storia della canzone, che per anni ha incantato soldati di fronti opposti, ed ha continuato anche nel dopoquerra
ad essere cantata, longeva come i suoi autori e interpreti.
Nuno Portugal: O vôo da papoila (Il volo del papavero)
(2011, Portogallo, 15,10 min. - lingua: portoghese - sottotitoli: inglese)
Un fotografo, partendo da un'immagine simbolo della rivoluzione portoghese "dei garofani " del 1974 ( la celebre foto di un
soldato accanto ad un bambino ) cerca di organizzare una retrospettiva fotografica su quell'evento contattando proprio quel
soldato e quel bambino, oramai adulto, simboli viventi dei protagonisti di allora, l'esercito che organizzò la rivoluzione e il
popolo che rinasceva dopo anni di dittatura.
Rimane però atrocemente deluso da ciò che trova. Film fortemente simbolico e critico sulla
realtà attuale del Portogallo e sul suo vuoto di prospettive. E in sottofondo, l'eco di una
canzone simbolo della rivoluzione del '74, "Somos livres":"Un gabbiano volava, volava, ali
di vento, cuore di mare. Come lui, siamo liberi di volare, non torneremo indietro".
Paolo Sassanelli: Uerra (dal Sardinia Film festival del 2011)
(2009, Italia, 15,50 min. - lingua: barese - sottotitoli: italiano)
Il cortometraggio, realizzato dall'attore Paolo Sassanelli (il cineclub FEDIC aveva proiettato
nel 2011 "La preda" di Francesco Apice, nel quale era protagonista), è ambientato in un
quartiere popolare di Bari nell'immediato dopoguerra, e racconta con brio lo scontro tra due
vicini di casa, piuttosto bega personale che diverbio politico, con i bambini che si
inseriscono nella vicenda a modo loro imitando gli adulti che fanno la guerra.
Poi intervengono gli Americani...
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
n° 10 –
NOTIZIE
"LA STRADA DEL DESTIN"
(2013, 50 min.)
un film di Tore Ximenes
(socio FEDIC)
Lunedì 17 febbraio 2014
È la terza volta che il cineclub FEDIC presenta dei film di Tore Ximenes, stavolta con un lavoro del 2013 che, pur mantenendo
alcuni suoi tratti caratteristici (il racconto di un percorso non lineare, l'utilizzo delle citazioni, e soprattutto una leggera ironia
come legante), rivela sicuramente una maggiore complessità rispetto ai precedenti cortometraggi. "La strada del destin" non ha
un vero e proprio inizio, nè una fine distinguibile come tale: al cappello iniziale degli esterni in una Cagliari bagnata dalla
pioggia (lo stesso titolo è tratto da un verso della canzone "Camminando sotto la pioggia" del Trio Lescano) e l'ingresso di due
delle interpreti in una sala cinematografica, corrisponde un finale nel quale le stesse abbandonano la sala, ahimè deserta,
mentre sullo schermo domina il sorriso di De Niro nell'ultima sequenza di "C'era una volta in America". La prima scena si
svolge tra le tombe del cimitero di Bonaria (la fine?) mentre l'ultima termina su una coppia di giovani in una spiaggia (l'alba?), e
in mezzo a questo apparente rovesciamento, i continui salti di blocchi tematici potrebbero far pensare ad un andamento a
cerchi concentrici, ma sin dalle prime azioni dei personaggi, è percepibile una struttura non tanto circolare quanto a gomitolo,
nel senso che le strade da loro percorse si dipanano e si aggrovigliano tra i sette colli di Cagliari per tutti i 50 minuti, per cui
paiono dissolversi non solo le coordinate spaziali ma anche quelle temporali, e non si riesce a individuare un centro, un punto,
cui fare riferimento.
Eppure man mano che procede questo kaleidoscopico film, tra le carrellate orizzontali lungo i quartieri storici della città,
incrociate con prospettive verticali, tra i richiami a reminiscenze lontane nel tempo, tra un flusso continuo di citazioni varie, si
comincia a cogliere il nucleo attorno al quale si struttura tutto il lavoro, ovvero Tore Ximenes stesso che, contrariamente ai
precedenti corti, qui non compare mai, ma si racconta attraverso le parole dei suoi personaggi, che poi sono citazioni e
parafrasi di film, canzoni e libri, di cui è interamente intessuto il film: Buñuel in primis, Chaplin (il film nel film), Kubrick, Leone,
Guccini, intrecciati tra loro e spesso condensati in personaggi che appaiono e scompaiono sullo schermo: il frate che cita le
parole di Dio al profeta Osea della Bibbia, mediate però dal buñueliano "La via lattea", mentre risuona il canto di Fra Melitone
de "La forza del destino" di Verdi; l'Alice di Lewis Carrol in pose da Lolita di Kubrick, ecc...
Ma la materia di cui è fatta la "trama" de "La strada del destin" sono soprattutto le parole di Ximenes stesso, i rimandi ai suoi
precedenti corti, alle sue canzoni e al suo libro "L'angelo essenziale" le cui tracce affiorano significativamente punteggiando
come pietre miliari i vari percorsi. Sino al finale nel quale la fiction apparentemente si svela per bocca degli interpreti con
l'usuale humour ximenesiano. È tutto il mondo del poliedrico regista che si struttura nel film, dando forma e sostanza ad un
lavoro che diventa un modo privilegiato per l'espressione di sè. Sullo schermo non vedremo Tore Ximenes, ma la sua
sublimazione in opera cinematografica: l'autore.
Se è vero che negli ultimi tempi il cineclub FEDIC ha avuto modo di
riscontrare la crescita esponenziale di giovani autori che, provenendo da
scuole nazionali e internazionali di cinema, si cimentano nella creazione
di cortometraggi nel tentativo di percorrere la strada che porta ad un
cinema più professionale, con risultati che, dal punto di vista tecnico,
sono da prendere in seria considerazione, è altrettanto vero che il cinema
amatoriale, scevro da considerazioni di "mercato" e volutamente limitato
nei mezzi, è potenzialmente più libero ed oppone alla minore qualità
tecnica una più duttile aderenza all'ispirazione personale.
In Ximenes è evidente come la sua produzione cinematografica traduca
un prepotente desiderio di raccontarsi e, coadiuvato in ciò da una folta
schiera di "fans", procede con andamento altalenante ("swing" come il
brano del Trio Lescano), giocando con le parole, le parole cantate e le
parole che affiorano dalla sua memoria cinematografica, lontano da
schemi precostituiti, alla ricerca di una cifra stilistica personale che
coinvolga lo spettatore in un gradevole gioco di specchi e lo avvolga in
una rete di echi culturali tra i quali barcamenarsi.
Tore Ximenes (attore, pittore, cantantautore, musicista, scrittore, regista), si
forma artisticamente negli anni ’70 con il gruppo teatrale dei “Compagni di
Scena”. È autore di sigle per trasmissioni TV, scrive alcuni testi di narrativa
(“L’angelo essenziale” e “18 W 123 Street, New York”), e compone canzoni,
testo e musica, che esegue personalmente e per le quali elabora poi dei
videoclip. Da “one man band” a “one man troupe” il passo sarà breve: inizia a
creare dei corto e medio-metraggi (videoclip e reportages di viaggi soprattutto,
documentari e fiction surreali) sviluppando una stile personale. Da due anni è
socio del cineclub FEDIC di Cagliari.
Pio Bruno
n° 10 –
NOTIZIE
SERATA DEDICATA ALL'AUTORE
Theo Putzu
Lunedì 24 febbraio 2014
Theo Putzu è un giovane autore sardo, originario di S.Gavino, che da alcuni anni produce videoclip musicali
e spot pubblicitari, oltre a cortometraggi a soggetto, che sta ottenendo diversi riconoscimenti e non solo a
livello nazionale. Oltre che per la qualità dei suoi video, è riconoscibile tra l'altro per una tecnica
particolare che si rivela un efficace modulo espressivo personale, e che assume la valenza di tratto stilistico
distintivo. Una tecnica già di per sè complessa (stop motion), con la quale si cimenta in alcuni videoclip,
viene infatti utilizzata dall'autore non tanto per animare ciò che è per natura statico come in genere si vede
nelle classiche animazioni di questo tipo (oggetti, pupazzi, plastiline, ecc...), bensì per connotare alcune
scene, nelle quali si muovono personaggi in carne ed ossa, che acquisiscono così un'aspetto surreale,
vagamente onirico, realizzando sequenze che apparentemente non avrebbero alcuna necessità del "passo
uno". Tale manipolazione dell'oggettività, quasi che l'azione proceda non per aggiunta di fotogrammi ma
venga alterata da sottrazioni di frames, combinata a una sapiente fotografia e ad altre elaborazioni tecniche
(time lapse) danno ai suoi lavori una cadenza unica che ben si presta ad eleganti creazioni di fiction
seducenti, quasi ammalianti, come dimostrano i due corti che fanno parte della "duologia della memoria".
La presenza dell'autore in sala ci permetterà di capire meglio tali scelte stilistiche.
due videoclip
"OUTSET" videoclip del gruppo Diverting Duo - 2012, 3,25 min.
(album: "We lend you a memory" - etichetta: Zahr Records)
Regia, fotografia e montaggio: Theo Putzu.
SPECIFICHE TECNICHE: girato con videocamera analogica LOMOKINO, 20 rullini e 2200 foto.
"THE LETTER" videoclip del gruppo LE-LI - 2011, 3,00 min.
(album: "Black Album" - etichetta: Garrincha Dischi)
Soggetto, animazione, montaggio e regia: Theo Putzu.
Fotografia: Tommaso Alvisi..
SPECIFICHE TECNICHE: girato in tecnica Stop Motion, composto da 2000 fotocopie (fogli A4) e
da centinaia di lettere animate a passo uno.
due cortometraggi che fanno parte della “duoliogis drlla memoria”
"PAPER MEMORIES" - 2010, 7,25 min.(cortometraggio che ha già vinto una sessantina di premi
e riconoscimenti tra i quali quello per il MIGLIOR CORTO SPERIMENTALE al Montecatini Film
Video del 2011 )
Sceneggiatura, fotografia, montaggio e Regia: Theo Putzu,
Sound Design: Martin Ortega Granella.
Musica: Miguel Marin.
Cast: Josep Vilavert Manyá - Elena España.
SPECIFICHE TECNICHE: tecnica Stop Motion (circa 4000 foto) girato con Reflex Digitale Canon
450D.
"Un anziano signore cerca la sua felicità dentro vecchie foto. Due mondi divisi dall'incapacità di sognare...".
n° 10 –
NOTIZIE
"COME FOGLIE_" - 2014, 7,20 min. (inedito)
Montaggio, Correzione Colore, Sceneggiatura e Regia: Theo Putzu.
Fotografia: Theo Putzu e Gabriele Novasi.
Post-Produzione: Salvatore Murgia, Sound Design: Martin
Ortega Granella.
Musica: Velvet Score, Cast: Silvia Cesari.
SPECIFICHE TECNICHE: tecnica Stop Motion/Time Lapse (circa 4000 foto) girato con Reflex
Digitale Canon 5D.
"Una ragazza, dopo tanti anni, torna nella sua vecchia casa d'infanzia. Frammenti del passato lasceranno
spazio a nuovi ricordi ancora da scrivere."
Theo Putzu è nato a San Gavino Monreale (Cagliari) nel 1978.
Nel febbraio del
2006 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze, corso di Scenografia,
indirizzo cinematografico.
Negli stessi anni frequenta la scuola-Laboratorio
cinematografico “IMMAGINA” di Firenze, corsi di Regia e Sceneggiatura.
Nel biennio 2008/2010 frequenta un Master in Regia Cinematografica presso il
CECC - Centre d'Estudis Cinematogràfics de Catalunya – Barcellona.
L’appuntamento è alle ore 20,30
presso la sala proiezioni della Società Umanitaria - Cineteca Sarda
viale Trieste 118 – Cagliari
INGRESSO LIBERO
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC - Cagliari
Testi: Roberto Merlino, Massimo Maisetti, Beppe Rizzo,
Fedic Scuola, Laura Biggi, Cinevideo Club Fedic Bergamo,
Pierantonio Leidi, Claudio Venanzini, Giorgio Sabbatini, Ettore
Di Gennaro, Antonietta Tognino, DiLucca.TV, Valdarno
Cinema Fedic, FilmVideo Montecatini, FanoInternationalFilmFestival, Cineclub Fedic Sangiovannese, Cineclub
Fedic Cagliari, Pio Bruno.
Fotografie: G. Sabbatini, Paolo Sabbatini, Pierantonio Leidi,
Cinzia Bonopera, Clemente Rizzatti, Chiara Oshi Vanni,
Walter Vanni.
Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini.
Supplemento a “Carte di Cinema”
Direttore Responsabile: Massimo Maisetti
Redazione: Giorgio Sabbatini
Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino
E-mail: [email protected]