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Workshop tematici della FGDA
Serie “Pensare”
“Il ruolo del settore pubblico nei programmi di microfinanza in Europa”
Secondo appuntamento: Il programma PROGRESS e l’iniziativa JEREMIE
Milano, 15 settembre 2011
Moderatore:
Giampietro Pizzo, Presidente Microfinanza Srl
Relatori:
Riccardo Aguglia, Senior Microfinance Investment Manager, FEI
Laureato in Scienze economiche e bancarie, dottore commercialista e revisore dei conti,
dopo aver lavorato nella creazione di impresa in Sviluppo Italia, ha sviluppato esperienze
in microfinanza a livello internazionale con Fair Finance a Londra dove gestiva il
Microcredit Fund e dal 2010 è Senior MF presso il Fondo Europeo di Investimento.
Andrea Kirschen, Relationship Mandate Manager for Italy, FEI
Il dott. Kirschen è responsabile da settembre 2009 dell’ufficio italiano a Roma del FEI
gestendo le attività del Fondo Europeo per gli Investimenti in Italia il cui obiettivo è di
finanziare piccole e medie imprese attraverso prodotti finanziari strutturati. Previa a questa
esperienza, il dott. Kirschen ha lavorato per diversi anni come Managing Director
dell’ufficio di Roma di DEPFA BANK plc e nell’area di servizi allo sviluppo di Mediocredito
Centrale SpA (attualmente Gruppo UniCredit). Laureato all’Università “La Sapienza” di
Roma con una tesi su European Community Law.
Partecipanti:
NOME & COGNOME
ISTITUZIONE
Loredana Aldegheri
MAG Verona
Anna Barone
FEI-Fondo Europeo per gli Investimenti
Mariarosaria
Becchimanzi
Comune di Milano
Matteo Boccia
Forum per la Finanza Sostenibile
Silvia Bolchi
ACLI
Gianluca Bozzia
Chicomendes
Valentina Bramanti
Fondazione Welfare Ambrosiano
Anna Carrabetta
Promos-Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano
Paola Ciardi
Fondazione un Raggio di Luce
Fabia Congia
Consorzio Etimos
Sara D’Aulerio
SEFEA-Società Europea della Finanza Etica e Alternativa
Diego Dagradi
Fondazione Giordano Dell’Amore
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Workshop tematici della FGDA
Serie “Pensare”
Laura Foschi
Consorzio Etimos
Paola Gabaldi
ARIFL-Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il
Lavoro (Regione Lombardia)
Nazzareno Gabrielli
Banca Popolare Etica
Cinzia Giudici
COSV
Giovanni Giuliano
AZ Leasing
Andrea Golfieri
Ufficio credito CCIIAA Milano
Simona Lanzoni
Fondazione Pangea
Luca Laurini
COOPFOND
Federico Manzoni
Fondazione Giordano Dell’Amore
Patrizia Moggia
Polaris Investment Italia Sgr
Patrizio Monticelli
MAG2 Finance
Andrea Nardone
Fondazione Risorsa Donna
Maria Cristina Negro
Fondazione Giordano Dell’Amore
Stefano Osti
Caritas Vicentina
Adriano Pallaro
Banca Popolare Etica
Filippo Petrolati
Fondazione Cariplo
Mariangela Piredda
Impact Finance
Bruno Robino
FEI-Fondo Europeo per gli Investimenti
Fabio Salviato
FEBEA-Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative
Sabina Siniscalchi
Fondazione Culturale Responsabilità Etica
Alessandro Tocci
PlaNet Finance Italia
Michele Vitale
Eticredito
Katarina Wahlberg
Fondazione Cariplo
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Workshop tematici della FGDA
Serie “Pensare”
Documento di sintesi del workshop
Il 15 settembre 2011 la Fondazione Giordano Dell’Amore, in collaborazione con il Fondo
Europeo per gli Investimenti (FEI), ha organizzato il quinto workshop dal titolo: “Il ruolo del
settore pubblico nei programmi di microfinanza in Europa: Il programma PROGRESS e
l’iniziativa JEREMIE”. Si è trattato di un approfondimento al workshop realizzato in data 23
giugno 2011 sulle politiche europee per la microfinanza in cui sono state presentate le
opportunità offerte e le risorse messe a disposizione dai vari organismi del sistema Europa
(EU, EIB, etc.). Durante la giornata sono stati affrontati in dettaglio i contenuti dello
strumento di microfinanza volto a favorire l'occupazione e l'inclusione sociale in Europa,
denominato "European Progress Microfinance Facility”1, nonché l’Iniziativa JEREMIE
(Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises - Risorse europee congiunte
per le piccole e medie imprese) a favore della finanza sociale. In ambedue i casi sono stati
presentati sia le opportunità offerte che le modalità e i requisiti richiesti per accedere ai
fondi messi a disposizione, nonché i bandi JEREMIE relativi alla finanza sociale per le
regioni Campania e Sicilia.
IL FEI E LA MICROFINANZA IN EUROPA
Considerando che lo scopo principale del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) è
quello di sostenere la creazione, la crescita e lo sviluppo di piccole e medie imprese (PMI)
a livello Europeo attraverso strumenti di capitale di rischio e di garanzia, il Fondo ha
iniziato a occuparsi di microfinanza circa dieci anni fa. Tuttavia solo recentemente tale
settore ha assunto un peso rilevante soprattutto a causa di una maggiore presa di
coscienza da parte della Commissione e del Parlamento Europeo i quali hanno iniziato a
mettere a disposizione importanti risorse.
A livello Europeo la microfinanza si riferisce solamente all’offerta di servizi alle
microimprese2 che di fatto rappresentano il 91% delle imprese dell’UE e il 99% delle startup create nell’UE. Considerando che il 33% di queste start up sono avviate da persone
disoccupate, la microfinanza è considerata uno strumento per combattere la
disoccupazione. Ecco quindi che la Commissione Europea considera il microcredito
(prestito o leasing inferiore a € 25,000) come strumento che permette di supportare lo
sviluppo dell’autoimpiego e delle microimprese con un duplice impatto: un impatto
economico grazie alla creazione di attività generatrici di reddito e un impatto sociale
poiché contribuisce all’inclusione sociale e quindi all’inclusione finanziaria degli individui.
1
European Progress Microfinance Facility (EPMF) è un programma dell’Unione Europea (UE) finanziato dalla
Commissione Europea (CE) e dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) e gestito dal Fondo Europeo degli
Investimenti (FEI)
2
Microimpresa ogni impresa con meno di 10 dipendenti e un volume d’affari ed un Totale Attivo dello Stato Patrimoniale
sotto 2 milioni di EURO (come definito nella Raccomandazione della Commissione 2003/361/EC del 6 Maggio 2003, e
modifiche).
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Serie “Pensare”
Duplice missione della Microfinanza: impatto finanziario e sociale si combinano
Riduzione poverta'
Autoimpiego
Alto
Inclusione Sociale
Empowerment
(Crescita del proprio potenziale)
Creazione di microimprese
Inclusione Finanziaria
Sviluppo Locale
Basso
Impatto Sociale
Riduzione vulnerabilita'
Crescita Economica
Basso
Alto
Impatto Finanziario
Questo duplice impatto della microfinanza ma anche e soprattutto le differenze tra i diversi
stati membri dell’UE in termini di mercati e normative, rendono la microfinanza a livello
Europeo molto variegata. In questo contesto, il FEI ha un ruolo di “acceleratore” e di fatto
come menzionato dallo stesso Dott. Aguglia “il supporto del FEI deve essere integrato con
altre attività/interventi che devono essere messi in atto dalle singole istituzioni al fine di
crescere e raggiungere la sostenibilità”. Con l’obiettivo quindi di raggiungere un impatto
sociale ed economico/finanziario dei propri interventi, il FEI valuta le varie candidature
prendendo in considerazione sia fattori esterni (verso chi e cosa si rivolge l’istituzione di
microfinanza: riduzione della povertà, lotta alla marginalizzazione, miglioramento
dell’impatto sociale, supporto all’autoimpiego, etc.) che fattori interni (come l’istituzione è
gestita internamente in termini di capacità gestionali, governance, gestione del rischio,
rendimento portafoglio, sostenibilità, etc.).
Con un team dedicato alla microfinanza e una copertura geografica a livello dei 27 stati
membri dell’UE (possibile allargamento in futuro ai paesi candidati), il FEI offre una serie di
prodotti a carattere rotativo (no risorse a fondo perduto) quali prestiti, partecipazioni e
garanzie. Questi possono essere indirizzati ad un’ampia gamma di intermediari finanziari
quali Banche, Casse di Risparmio e Credito, Banche Cooperative, Istituzioni di
Microfinanza, Agenzie di sviluppo, etc. Il target finale degli interventi è il target classico
del settore della microfinanza: minoranze etniche, donne, start-up, ditte individuali, etc.;
cioè quelle categorie che in genere sono svantaggiate e hanno difficoltà ad avere accesso
al credito e quindi hanno un maggior bisogno di essere sopportati da risorse finanziarie.
Il grafico a continuazione riepiloga le diverse attività di microfinanza realizzate dal FEI.
Pur essendo principalmente orientato all’offerta di fondi o di garanzie, il FEI ha
recentemente iniziato un’iniziativa pilota di assistenza tecnica (Jasmine Assistenza
Tecnica) a beneficio degli intermediari di microfinanza attivi negli stati membri dell’UE
(attualmente 25 IMF ne hanno beneficiato) per la realizzazione di valutazioni istituzionali,
rating, e training.
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Workshop tematici della FGDA
Serie “Pensare”
L’impatto delle operazioni del FEI viene valutato sia in fase d’investimento (valutazione
del valore aggiunto e quindi dell’impatto atteso) che in fase di implementazione
(valutazione del rendimento sociale e quindi dell’impatto generato). Siccome questo
sistema di valutazione d’impatto è stato studiato appositamente per la Progress Facility
che è un’iniziativa molto recente3, attualmente il FEI si è concentrato solo sul primo
aspetto e cioè sull’impatto a livello della valutazione del valore aggiunto nella fase
d’investimento. Nello specifico, il FEI realizza una valutazione a livello di mercato per
definire quali mercati necessitano maggiormente un intervento in quanto, per esempio,
caratterizzati da un alto tasso di disoccupazione, o da un’alta percentuale di persone a
rischio di povertà, o dalla mancanza di opportunità di accesso al credito o da un alto tasso
di rigetto di richieste di microcredito. In quest’ottica, è importante sottolineare che il
mercato di riferimento non è rappresentato dal mercato nazionale ma bensì dal mercato
locale, dalle aree e zone dove il progetto oggetto del finanziamento verrà realizzato. Un
secondo livello nella valutazione del valore aggiunto atteso è rappresentato dalla
istituzione di microfinanza nel senso che il FEI valuta quanto il proprio intervento permetta
alla IMF di raggiungere la sostenibilità, o di migliorare il proprio processo creditizio o la
raccolta dati su gruppi svantaggi ma anche, a livello più generale, di attrarre nuovi
investimenti nel settore o aumentare la consapevolezza del ruolo delle IMFs.
LA EUROPEAN PROGRESS MICROFINANCE FACILITY (EPMF)
Si tratta di un fondo rotativo composto di risorse messe a disposizione del FEI dalla
Commissione Europea (100 milioni di euro in 4 anni) e dalla Banca Europea per gli
Investimenti (fino a 100 milioni di euro). Il FEI seleziona gli intermediari finanziari pubblici o
privati che forniscono microcredito e/o garanzie su microcrediti a due categorie di
beneficiari come definiti dal Parlamento Europeo nella Decisione 283 del 2010: 1)
microimprese gestite da soggetti svantaggiati o 2) microimprese che assumono soggetti
svantaggiati. Si tratta quindi di uno strumento creato con l’obiettivo di favorire la
realizzazione di progetti d’impresa che creino posti di lavoro.
3
La EPMF è iniziata ufficialmente a luglio 2010 per l’offerta di garanzie e a novembre 2010 per l’offerta di fondi.
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Serie “Pensare”
I prodotti del EPMF sono raggruppali in due grandi tipologie:
- Prodotti cash che possono essere prestiti senior4, prestiti subordinati/partecipazioni5, o
prestiti con rischio condiviso6. Questa tipologia è operativa da novembre 2010 e il
processo di selezione ha inizio tramite contatto diretto dell’intermediario con il FEI.
- Garanzie che coprono il capitale dell’intermediario fino ad un 75% del singolo prestito
con un tetto pari al 20% del portafoglio di prestiti. Possono essere dirette o indirette.
Questa tipologia è operativa da luglio 2010 e il processo di selezione degli intermediari
si basa su Call for Expression of Interest alla pagina web del FEI (www.eif.org)
A continuazione si riassumono le principali caratteristiche delle due tipologie di prodotti:
Prodotti cash
Strumenti Finanziari
Lunghezza
Strumenti
indicativa
- Prestiti senior e subordinati
- Prestiti con rischio condiviso
- Investimenti in partecipazioni
degli
- Presiti: 5 - 6 anni
- Investimenti in partecipazioni: 6 – 8 anni. Una strategia d’uscita deve
essere identificata ex-ante.
Tassi d’interesse
- Prestiti: fissi o variabili basati sul EURIBOR o sui tassi medi
d’interesse a livello nazionale
- investimenti in partecipazioni: dividendi che possono essere o non
essere richiesti
Valuta
Tutte le valute dei 27 Stati membri dell’UE soggette a specifici limiti
Metodologia
per
la
valutazione della controparte
Metodologie di
internamente
rating
e
di
analisi
dell’investimento
sviluppate
Garanzie
Durata
Copre le perdite sui prestiti, generate nei primi 3 anni dalla firma del
contratto di garanzia
Copertura
Fino al 75% del microcredito/garanzia
Tetto massimo
Fino al 20% del portafoglio, basato sulle perdite attese
Commissioni
Commissione d’impegno, se prevista, nessun premio dovrà essere
pagato
Commissione d’impegno
Pagata dall’Intermediario se il portafoglio non raggiunge almeno il 90%
del volume accordato entro il periodo di disponibilità
Volume accordato
Il volume che l’intermediario dovrà raggiungere entro il periodo di
disponibilità
Periodo di disponibilità
Fino a 24 mesi
4
L’intero portafoglio generato con prestito del FEI (no condivisione del rischio).
Per i prestiti subordinati i fondi del FEI devono essere uniti con fondi propri dell’intermediario nella misura di 1:1
mentre che per le partecipazioni l’apporto dell’intermediario deve essere di 2:1. Se l’intermediario avesse altri prestiti in
essere e in caso di problemi di insolvenza, il prestito del FEI sarebbe uno degli ultimi che dovrebbe essere ripagato).
6
I fondi del FEI devono essere uniti con i fondi propri dell’intermediario e (al meno 1 a 1) e il FEI coprirà le perdite
fino al 50% eccetto la prima perdita (2.5%).
5
6
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Attualmente il FEI ha realizzato accordi all’interno della EPMF con 7 intermediari
prevalentemente tramite l’offerta di prestiti senior e qualche garanzia mentre che entro fine
2011 verrà realizzato il primo prestito con rischio condiviso ed entro il 2012 prevede
raggiungere un totale di 22 concrete operazioni su 15 Paesi dell’UE.
L’INIZIATIVA JEREMIE
JEREMIE (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises) è un’iniziativa
della Commissione Europea (DG REGIO) lanciata nell’ottobre 2005 che potenzialmente
combina risorse della Commissione Europea, del FEI, della BEI, delle Autorità Pubbliche
Nazionali e Regionali e di Istituti Finanziari Internazionali (IFI).
Lo strumento ha come obiettivo generale di:
- incrementare l’adattabilità dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori nell’ottica di
aumentare l’imprenditorialità, l’innovazione e la creazione di nuove imprese;
- migliorare l’accesso al mercato del lavoro, attraverso l’inclusione sociale dei giovani;
- promuovere il lavoro autonomo ed indipendente (incluse le cooperative);
- rafforzare l’inclusione sociale delle persone svantaggiate, attraverso la promozione
delle iniziative imprenditoriali volte a combattere tutte le forme di discriminazione.
La selezione degli intermediari finanziari viene fatta tramite appello (manifestazione di
interesse) in cui i candidati devono dimostrare una buona copertura del mercato e del
territorio locale, una strategia chiara, una “management fee” ragionevole, un buon livello di
esperienza ed un bilancio soddisfacente nel credito alle PMI e all’inclusione sociale7. Nello
specifico, gli intermediari finanziari vengono selezionati in base a una serie di criteri che
possono essere raggruppati in due livelli. Ad un primo livello (eleggibilità) viene verificato
se l’intermediario è autorizzato ad operare, è in grado di porre in essere i prestiti e la
manifestazione d’interesse è stata compilata nel rispetto delle condizioni richieste. Le
proposte che rispondono ai criteri di eleggibilità vengono valutate sulla base di una griglia
di criteri8 predefinita e viene assegnato un punteggio per ogni criterio:. Una volta stilata la
graduatoria, può emergere uno o più intermediari in quanto magari un solo intermediario
non richiede l’intero plafond o esistono più soggetti meritevoli.
La controparte nazionale o regionale deve inserire l’iniziativa Jeremie nel suo programma
operativo e dichiararne gli obiettivi (settori e imprese beneficiarie) fornendo quindi una
serie di linee guida al comitato d’investimento di cui ne vigila l’operato avendo di fatto
delegato al FEI la gestione del fondo stesso9.
Ad oggi, il FEI ha realizzato 30 delle 59 operazioni previste per un ammontare di 551,9
milioni di euro pari a quasi il 50% del fondo disponibile.
7
Sono ammesse joint-ventures tra intermediari finanziari e ONG o ONLUS che si occupano di coaching e mentoring.
Criteri qualitativi di valutazione: rating (da confermare), impegno dell’IF (volume dei prestiti che l’IF mette a
disposizione), politica di prezzo, capacità di operare sul territorio regionale, altri termini e condizioni, tasso di cofinanziamento, tutoring e mentoring, livello di management fees richiesto, standing finanziario dell’IF, capacità
creditizia dell’IF, qualità dei sistemi informatici.
9
Laddove esiste una finanziaria regionale in grado di svolgere le funzioni di gestore del fondo, il FEI lascia appunto la
gestione del fondo al soggetto locale come succede in Lombardia dove Jeremie è gestito da Finlombarda.
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Jeremie: paesi e operazioni
Paese Regione
Grecia
Romania
Lettonia
Lituania
Slovacchia
LanguedocRoussillon
Campania
Cipro
Bulgaria
Sicila
Malta
Sicilia FSE
TOTAL
2007
2008
2008
2008
2008
Fondo
di Part.
(EUR m)
250
100
91.5
210
100
2008
30
4
4
3
3
27
2008
2009
2009
2009
2010
2010
90
20
199
60
10
15
1 175,5
3
2
5
2
1
1
38
3
2
5
2
1
32
2
2
9
2
1
1
59
1
2
5
1
30
70
18
78.4
8.8
551.9
Data
N.ro manif. N.ro manif.
d’interesse d’interesse
previste
pubblicate
4
4
3
3
3
2
5
5
5
1
N.ro
operaz.
previste
11
4
6
12
6
N.ro
operaz.
firmate
3
2
5
8
-
Ammont.
firmati
(EUR m)
90
63
78.7
118
-
Come evidenzia la tabella precedente, in Italia sono state realizzate due manifestazioni
d’interesse (Regione Campania e Regione Sicilia) a beneficio di Imprese e Cooperative
attive nel settore sociale o che svolgono attività finalizzate al miglioramento sociale. Lo
scopo principale delle due call è di aiutare i soggetti svantaggiati (donne imprenditrici, gli
immigranti, i disabili, gli ex-detenuti, etc.) migliorandone le condizioni di lavoro, l’accesso al
credito e quindi la loro inclusione sociale (finanza sociale). Il prodotto è il Funded Risk
Sharing Product per l’Inclusione Sociale le cui principali caratteristiche sono:
- Attivo finanziabile: attivo fisso e circolante
- Ammontare e durata prestiti: max. €100.000 - max. 8 anni
- Tasso di co-finanziamento: minimo 30%
- Condivisione del rischio: p, sulla base del tasso di co-finanziamento.
- Periodo di disponibilità: 36 mesi dalla firma dell’Accordo FEI-IF
- Costo per le PMI: prestiti con tasso e condizioni richieste dall’istituzione finanziaria sulla
sua quota di co-finanziamento. Il JHF non applicherà interessi sulla porzione di cofinanziamento JEREMIE (Tasso 0%).
- Esborsi all’IF in tranches, ex-ante o ex-post, in base alle richieste di utilizzo. A
differenza della EPMF dove c’è una dotazione di risorse, nel caso di Jeremie
l’attivazione dei fondi avviene sulla base dell’impiego e quindi non esiste alcun effetto di
tesoreria a livello di intermediario finanziario.
- Esborso dei prestiti alle PMI, entro 36 mesi dalla firma del contratto tra PMI eleggibili ed
IF
- Pubblicità: gli IF dovranno porre in essere un’adeguata campagna pubblicitaria e dare
visibilità all’Iniziativa JEREMIE, in linea con politiche UE e regionali
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Serie “Pensare”
CONCLUSIONI
Una delle principali lezioni per il futuro della microfinance facility è rappresentato dalla
necessità di accompagnare lo strumento finanziario almeno in due altri ambiti: capacity
building e servizi non finanziari. Questi aspetti sono oggi al centro di un dibattito all’interno
del FEI (e non solo) il quale come riportato dal Dott. Aguglia ne ha anche iniziato a parlare
con la Commissione Europea. Sicuramente se ci sarà un prolungamento della EMPF fino
al 2013, una parte delle risorse sarà indirizzata appunto al capacity building come
strumento preparatorio nel senso che i prestiti del FEI potranno essere usati non soltanto
per il portafoglio ma anche per sostenere spese amministrative (personale, apertura nuove
agenzie, etc.). Con riferimento al supporto ai beneficiari con servizi non finanziari
(assistenza tecnica), il FEI sta lavorando con la UE anche se il problema rimane a livello
regionale perché tali servizi possono essere finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE)
che, come succede per esempio nel caso italiano, viene poi gestito a livello regionale e
quindi sono le singole regioni che decidono su come utilizzare tali fondi.
Questo aspetto si ricollega ad un altro tema importante per il futuro relazionato al vuoto
esistente tra livello comunitario e livello regionale nel senso manca attualmente in Italia un
livello nazionale. Le istituzioni di fatto negoziano gli strumenti o a Lussemburgo o in alcune
regioni quando invece sarebbe importante avere strumenti di copertura finanziaria che
abbiano un utilizzo a livello nazionale.
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