Calcolo Vettoriale I - Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica
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Calcolo Vettoriale I - Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica
Ingegneria dei Sistemi Elettrici_2°a (ultima modifica 08/03/2010) Prima di definire le grandezze di base e le costanti universali del modello elettromagnetico per poter sviluppare i vari temi dell’elettromagnetismo, si intende richiamare le regole fondamentali delle operazioni dell’algebra e calcolo vettoriale. M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 1 Alcune grandezze elettromagnetiche sono: • scalari: cariche, corrente e energia, altre sono • vettoriali: come l’intensità del campo elettrico e magnetico. Entrambe possono essere funzioni del tempo e della posizione spaziale (o punto). Per un tempo e un punto dati: • una grandezza scalare è completamente definita dalla sua ampiezza, espressa da un numero positivo o negativo nella unità di misura relativa. • una grandezza vettoriale richiede la definizione della sua ampiezza , direzione e verso. M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 2 Per specificare la direzione di un vettore nello spazio tridimensionale sono necessari tre valori numerici che dipendono dalla scelta del sistema di coordinate : •sistema di coordinate cartesiane •sistema di coordinate cilindriche •sistema di coordinate sferiche. La scelta del sistema di coordinate è legato alle caratteristiche geometriche del problema che si sta esaminando. Le espressioni generali delle leggi e teoremi riguardanti l’elettromagnetismo sono indipendenti dal sistema di coordinate adottato. M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 3 Algebra vettoriale Una grandezza vettoriale A può essere scritta come: A=a A dove A • è il vettore di dimensioni unitarie avente la A stessa direzione e verso di A e a= • A è l’ampiezza o modulo di A Graficamente: M. Usai A Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 4 Somma di due vettori A e B: B A C = A+ B Può essere ottenuta: • con la regola del parallelogramma (parallelogram rule) C B A • con la regola del testa-coda (head-to-tail rule) Per la somma valgono: • la proprietà commutativa: • la proprietà assocciativa: M. Usai C B A A+ B = B + A e A + (B + C ) = ( A + B ) + C Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 5 La differenza di due vettori può essere definita come la somma del primo vettore più il vettore opposto del secondo: A − B = A + (− B ) B B −B A M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a A A− B 6 Prodotto di Vettori Prodotto di un vettore per uno scalare positivo: k A = a (kA ) L’ampiezza di A cambia di k volte, mentre la direzione e il verso rimangono invariate. Il prodotto tra due vettori può essere di due tipi: • prodotto scalare o • prodotto vettoriale. M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 7 Il prodotto scalare ( scalar or dot product) tra due vettori: A ⋅ B = A B cosθ AB è uno scalare pari al prodotto delle ampiezze di A e di B per il coseno dell’angolo più piccolo tra A e B che risulta minore di 180°. B θ AB Esso è • positivo per θ AB < 90° (B cosθ AB ) A • negativo per θ AB > 90° • nullo per θ AB = 90° (vettori perpendicolari) ed è uguale al prodotto della ampiezza di un vettore per la proiezione dell’altro vettore nella direzione del primo. M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 8 Evidentemente si ha che: A ⋅ A = A2 e A = A ⋅ A Per il prodotto valgono: • la proprietà commutativa: A ⋅ B = B ⋅ A e • la proprietà distributiva: A ⋅ (B + C ) = (A ⋅ B) + (A ⋅ C ) Inoltre risulta non definibile il prodotto scalare: A ⋅B⋅C M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 9 Il prodotto vettoriale ( vector or cross product) tra due vettori: A × B = a n A B sinθ AB è un vettore perpendicolare al piano contente i vettori A e B La cui ampiezza è pari a A B sinθ AB numericamente uguale all’area del parallelogramma formato dai vettori A e B Il verso e la direzione sono deducibili con la regola della mano destra (B sinθ AB ) A×B B an θ AB A M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 10 Per il prodotto vettoriale • non è valida la proprietà commutativa: A × B = −B × A • vale la proprietà distributiva: A × (B + C ) = (A × B) + (A × C ) • non è valida la proprietà associativa: A × (B × C ) ≠ (A × B)× C M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 11 Si possono definire due tipi di prodotti di tre vettori: •Prodotto triplo scalare: A ⋅ (B × C ) = B ⋅ (C × A) = C ⋅ ( A × B ) A ⋅ (B × C ) = − A ⋅ (C × B ) = − B ⋅ (A × C ) = −C ⋅ (B × A) •Prodotto triplo vettoriale: A × (B × C ) = B ( A ⋅ C ) − C ( A ⋅ B ) M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 12 Sistemi di coordinate Nello spazio tridimensionale un punto è localizzato dalla intersezione di tre piani. Quando le tre superfici sono perpendicolari tra di loro il sistema è chiamato sistema a coordinate ortogonali e i vettori unitari nelle tre direzioni delle coordinate sono chiamati vettori base. Tra i diversi sistemi di coordinate ortogonali, i più comuni sono: • sistema di coordinate cartesiane o rettangolari •sistema di coordinate cilindriche •sistema di coordinate sferiche M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 13 Sistema di coordinate cartesiane o rettangolari Un punto P(x1, y1, z1) in coordinate cartesiane è l’intersezione di tre piani specificati da: x = x1 , y = y1 e z = z1, z az P(x, y, z) ay ax z1 y1 x1 y x I versori degli assi soddisfano le seguenti relazioni: ax × ay = az ay × az = ax az × ax = ay M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 14 Un vettore A in coordinate cartesiane può essere scritto come: A = a x Ax + a y A y + a z Az Il prodotto scalare di due vettori A e B è: A ⋅ B = A x B x + A y B y + A z Bz l prodotto vettoriale di due vettori A e B è: A × B = a x (A y Bz − Az B y ) + a y (Az B x − Ax Bz ) + a z (Ax B y − A y B x ) ax = Ax Bx M. Usai ay Ay By az Az Bz Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 15 In coordinate cartesiane una lunghezza differenziale è espressa da: d l = a x dx + a y dy + a z dz una area differenziale è espressa da: ds x = dy dz ds y = dx dz , ds z = dx dy e un volume differenziale è espresso da: dv = dx dy dz M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 16 Sistema di coordinate cilindriche In coordinate cilindriche un punto P(r1, φ1, z1) è l’intersezione di una superficie cilindrica r = r1 con un semipiano contenente l’asse z, che forma un angolo φ = φ1 con il piano xz e un piano parallelo al piano xy per z = z1. z az z1 x M. Usai aΦ ar P(r1, φ1, z1) r1 y φ1 Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 17 I versori degli assi soddisfano le seguenti relazioni: a r × aΦ = a z aφ × a z = ar a z × ar = aφ Un vettore A in coordinate cilindriche può essere scritto come A = a r Ar + a φ Aφ + a z Az In coordinate cilindriche una lunghezza differenziale è espressa da: d l = a r dr + a φ r dφ + a z dz M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 18 In coordinate cilindriche una area differenziale è espressa da: ds x = r dφ dz ds φ = dr dz, ds z = r dr dφ e un volume differenziale è espresso da: dv = r dr dφ dz M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 19 Le relazioni tra le componenti di un vettore A in coordinate cilindriche a coordinate cartesiane: ⎡ Ax ⎤ ⎡cos φ ⎢ A ⎥ = ⎢ sin φ ⎢ y⎥ ⎢ ⎢⎣ Az ⎥⎦ ⎢⎣ 0 − sin φ cos φ 0 0 ⎤ ⎡ Ar ⎤ 0 ⎥ ⎢ Aφ ⎥ ⎥⎢ ⎥ 1⎥⎦ ⎣⎢ Az ⎥⎦ Le formule di conversione dalle coordinate cilindriche alle coordinate cartesiane e inverse sono: ⎧ x = r cosφ ⎪ ⎨ y = r sinφ ⎪z = z ⎩ M. Usai ⎧ r = x2 + y2 ⎪ ⎪ -1 y ⎨φ = tan x ⎪ ⎪⎩ z = z Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 20 Sistema di coordinate sferiche In cord. c. un punto P(R1, φ1, θ1) è definito dalla intersezione di: • una superficie sferica centrata nell’origine di raggio R = R1 • con un cono circolare con il vertice nell’origine degli assi e l’asse coincidente con l’asse z e un semiangolo pari a θ=θ1, e • un semipiano contenente l’asse z con un semipiano contenente l’asse z, che forma con il piano xz un angolo φ = φ1. z θ1 a R aθ aΦ P(R1, φ1, θ 1) R1 x M. Usai φ1 Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a y 21 I versori degli assi soddisfano le seguenti relazioni: a R × aθ = a φ aθ × a φ = a R a φ × a R = aθ Un vettore A in coordinate sferiche può essere scritto come A = a R AR + aθ Aθ + a φ Aφ In coordinate sferiche una lunghezza differenziale è espressa da: d l = a R dR + a θ R dθ + a φ R sinθ dφ M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 22 In coordinate sferiche una area differenziale è espressa da: ds R = R 2 dθ dφ dsθ = R sinθ dR dφ dsφ = R dR dθ e un volume differenziale è espresso da: dv = R 2 sinθ dR dθ dφ M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 23 Le formule di conversione dalle coordinate sferiche alle coordinate cartesiane e inverse sono: ⎧ x = R sinθ cosφ ⎪ ⎨ y = r sinθ sinφ ⎪ z = R cosθ ⎩ M. Usai ⎧ ⎪ R = x2 + y2 + z2 ⎪ ⎪ -1 y ⎨φ = tan x ⎪ ⎪ x2 + y2 −1 ⎪θ = tan z ⎩ Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 24 Integrali contenenti funzioni vettoriali Nell’elettromagnetismo sono utilizzati integrali che contengono funzioni vettoriali del tipo: ∫ F dv che si risolve scomponendo da prima la grandezza vettoriale nelle sue tre componenti relative al sistema di coordinate adottato e facendo la somma dei tre integrali scalari. v ∫ V dl dove V è una funzione scalare e dl è un c incremento differenziale di lunghezza e C è il percorso di integrazione. M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 25 In coordinate cartesiane: ∫ V dl = ∫ V(x,y,z) ⎡⎣ a x dx + a y dy + a z dz ⎤⎦ oppure C C ∫ V dl = a x ∫ V(x,y,z) dx + a y ∫ V(x,y,z) dy + a z ∫ V(x,y,z) dz C C C C ∫ F ⋅dl è un integrale lineare nel quale l’integrando rappresenta la componente del vettore F nella direzione del percorso di integrazione. C M. Usai Ingegneria dei Sistemi Elettrici_ 2a 26
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