leggi l`articolo - contributi del dr. cataldo greco

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LANCIAMO IL NOSTRO SOS AI GIOVANI ‐ NECKNOMINATION ‐ ‐ LA FOLLE MODA TRA I RAGAZZI: IL GIOCO ALCOLICO ‐ ‐ SFIDE PER INVITARE A BERE DI PIÙ ‐ di Cataldo Greco ‐ Si chiama "Necknomination" ed è l'ultima follia che impazza fra i giovani di mezzo mondo. Un trionfo di vuoti, bottiglie di birra e vino nonché superalcolici spesso mischiati a droghe, in un cocktail dagli effetti devastanti. ‐ Vuoti a perdere la vita, visto che in poche settimane si contano già cinque vittime (quelli denunciati) e ci sono forti sospetti su come siano maturati altrettanti casi di coma etilico. Teatro dell'assurdo gioco, il Web. ‐ Qui i ragazzi, le ragazze e, purtroppo, ultimamente anche un numero crescente di adulti, si sfidano a chi beve di più e filmano le loro imprese per poi lanciarle in rete. E alla fine del video, come nei reality, la nomination: il concorrente indica i nomi degli amici che a loro volta dovranno ubriacarsi, pena l'esposizione al pubblico ludibrio. Ai vertici di Facebook, dove è stato creato il gruppo "Necknomination" che registra ormai decine di migliaia di iscritti, sono arrivate numerose proteste per le immagini e i commenti shockanti pubblicati. Ma la risposta è stata che la pagina non viola alcun regolamento e quindi non verrà soppressa. Il gioco del vuoto a perdere la vita ha già ucciso cinque ragazzi. Uno in Australia, due in Inghilterra e due a Dublino. Il Professor Paolo Crepet, noto psichiatra, ha spiegato in una recente intervista, come nasce il bisogno di sentirsi protagonisti, di ricevere applausi, consensi e congratulazioni, ma anche insulti, parolacce e minacce. Va bene qualunque cosa pur di ritrovarsi al centro dell'attenzione. Nel passato se ne sono viste e sentite tante ma quest'ultima moda è una cosa disgustosa, che provoca una tristezza infinita, e qualche riflessione. E a questo proposito Paolo Crepet non esita a dire 1 che «sarebbe ora di finirla con gli elogi alla rete, rendiamoci conto che in realtà è una fogna dove finisce di tutto e di più. Si può dire? È permesso non considerare Zuckerberg un genio, non celebrare facebook come l'invenzione del secolo e riconoscere che al mondo c'è di meglio? Penso non solo a questa vicenda ma, arriverei, anche perfino al fenomeno del grillismo, alla delazione via internet. Ai miei tempi ‐ continua lo psichiatra ‐ per mettere in cattiva luce qualcuno si usavano le lettere anonime, che se non altro richiedevano applicazione e fantasia, un minimo di cervello insomma, oggi non serve perché basta un gesto meccanico, un click. Ecco un'altra cosa tristissima, lo spreco dei talenti: centinaia di giovani che passano giornate intere senza far nulla, con la complicità dei genitori. E già questo è un modo per buttarsi via, anche senza alcol e droga». I genitori, appunto: dove sono? La risposta di Crepet è molto semplice: «Anche loro su internet a bere con i figli, che mi pare l'aspetto più terribile di questa vicenda. O stanno facendo qualche altro gioco o chattano allegramente: ognuno nella sua stanza con il suo PC, con i suoi amici e magari l'amante. Oppure ci sono ma non vedono e non sentono. Una volta l'indifferenza era il male peggiore, ora è l'ipotesi migliore». Quali sono le vie d'uscita? «Una sola: il futuro. Ma il problema è che i ragazzi sono concentrati solo sul presente, la sublimazione dei loro desideri si consuma adesso: mi ubriaco in video (o con gli amici in maniera riservata) per vivere dieci minuti da eroe, faccio la baby squillo così stasera posso comprarmi il cellulare o il vestito all'ultimo grido. Ma se vuoi tutto e subito a quindici anni, a trenta o quarant'anni cosa farai?». Perché all'inizio il "drinking game", ovvero, "gioco del bere" ‐come si dice ‐ trova il suo habitat nei pub e per quanto fosse pericoloso rientrava ancora nei canoni di una qualunque sbornia con gli amici. Invece nella versione evoluta, diciamo così, è diventato un vero e proprio capolavoro di autodistruzione che raggiunge l'apoteosi quando i "protagonisti" del video, una volta inzuppati ben bene di alcol, decidono di lanciarsi in imprese il più possibile estreme. Si beve fino a stordirsi, si filma lo spettacolo con il cellulare indicando poi i nomi di amici che a loro volta dovranno cimentarsi nel gioco, infine si carica in rete il video perché tutti possano ammirare e imparare. Tradotto in una parola, "Necknomination": da "Neck" che in 2 inglese significa collo (in questo caso di bottiglia), e "Nomination", la scelta dei futuri concorrenti. Nata in Australia, questa catena maledetta si è propagata con rapidità impressionante prima negli Stati Uniti d'America e poi in Europa dove ha trovato terreno fertile soprattutto in Inghilterra e in Irlanda e ora sta prendendo terreno anche in Italia. La giornalista Laura Alatri ha assistito alla scena di un "ragazzo che infila nel mixer una manciata di larve e insetti, un po’ di latte, vodka in abbondanza. Poi frulla tutto per pochi secondi e lo trangugia quasi di un fiato. Roba che fa venire il voltastomaco non solo a vederlo, ma anche a scriverlo. Invece lui sorride all'obiettivo, mentre poi sputa, orgoglioso di aver portato a termine l'impresa". C'è chi si offre un frullato di topo e si è appreso da alcune incredibili testimonianze in seguito a regolare denuncia che "una ragazza entrata in un supermercato mentre tracanna gin si spoglia fino a restare completamente nuda. Si è visto, inoltre, un ragazzo (già adulto) in reggiseno e mutandine di pizzo che si ubriaca e poi fa tremare l'obiettivo ruttando, mentre un altro ragazzo che riempie il water di vino e ci si infila a testa in giù mentre un amico lo tiene per le gambe. Né, potevano mancare da questo triste elenco quelli che si fanno riprendere mentre guidano in uno stato molto vicino alla perdita di coscienza. Inutile sottolineare che più è scioccante il video, più si moltiplicano i commenti estasiati degli utenti. La popolazione a rischio per il binge drinking, la bevuta collettiva, attualmente, è nella fascia 18‐24 anni. Gli italiani in gara per ora (salvo eccezioni) sembrano concentrati esclusivamente sulle bravate già note con la bottiglia in mano, senza corollario. In compenso da qualche giorno hanno introdotto due novità. La prima è che al gioco si sono affacciati anche alcuni genitori, non si sa bene se per curiosità o con l'illusione di vigilare sui figli. La seconda, la vergogna capitale di cui si vocifera a Roma: pare che esistano bar convenzionati dove per la modica cifra di 20‐25 euro ci si può ubriacare a forfait per tutta la notte, ricevendo in "omaggio" braccialetto e t‐shirt col logo. Per farsi riconoscere ancora meglio. 3