"lo bambino con gli occhiali", un concorso per 350 studenti

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"lo bambino con gli occhiali", un concorso per 350 studenti
"lo bambino con gli occhiali", un concorso per 350 studenti
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II Teatro Comunale di Belluno é stato preso d'assalto dai 350 giovanissimi studenti bellunesi, che hanno partecipato al concorso del Giovani industriali "Io bambino con gli occhiali". Premiati gli elaborati migliori: il primo premio tra le classi è andato all'Istituto Lollino di Belluno.
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I bambini. e gli occhiali
tra tartarughe e maghi miopi.
350 studenti hanno preso parte al concorso ideato dai Giovani imprenditori
La vittoria va alle quinte classi della primaria dell'Agosti e a Deborah Caldart
di Martina Reolon
1 BELLUNO
Dalla piccola tartaruga che vince le Olimpiadi di tiro con l'arco grazie a degli occhiali che le
permettono di vedere bene il
bersaglio all'amicizia tra un
bambino e una montatura parlante, passando per un mago
miope e un imprenditore
dell'occhialeria in erba. Quattro le classi che ieri mattina, al
Teatro comunale di Belluno,
sono state premiate nell'ambito del concorso "Io bambino
con gli occhiali", indetto dal
Gruppo giovani imprenditori
di Confindustria Belluno e Sipao, con la collaborazione di
Camera di commercio e diverse imprese locali. Il concorso
era rivolto ai bambini delle
scuole primarie della provincia di Belluno e prevedeva
l'ideazione di una fiaba su un
tema legato all'occhialeria.
«Siamo orgogliosi perché si
tratta del primo progetto fatto
con i più piccoli», evidenzia il
presidente dei Giovani imprenditori Jury De Col, «vogliamo
essere sempre più vicini alla
scuola, anche per creare un
collegamento con territorio e
impresa. Il progetto è stato apprezzato anche in altre parti
d'Italia e alcune associazioni
pensano di riproporlo calandolo nelle realtà aziendali locali».
Sedici le classi partecipanti,
per un totale di circa 350 bambini e ragazzi: il progetto si è rivolto anche agli studenti del Liceo "Leonardo Da Vinci" di
Belluno, ai quali era dato il
compito di illustrare le fiabe
vincitrici. E a vincere il primo
premio è stata la fiaba
"Occhiali da campione", realizzata dai bambini delle classi
5AA e B dell'Istituto "Agosti".
Al secondo posto "Un'amicizia
magica" della 4AB della primaria di Pedavena e terzo premio
per "La fine di un incubo!"
scritta dagli alunni della classe
3AB della scuola "Rino Sorio"
di Belluno. Ad aggiudicarsi il
premio speciale le classi 3A, 4A
e 5A della primaria di Vallada
Agordina con "Il bambino che
guardava lontano". Tutte favole, lette dagli studenti dell'indi-
rizzo Scienze umane del "Da
Vinci", in cui i più piccoli hanno dimostrato grande creatività, ma anche una matura conoscenza e consapevolezza delle
potenzialità del territorio. Ricordando sempre che portare
gli occhiali non è "da sfigati",
ma anzi è un tocco in più sul vi -
sodiuna persona.
Ma le fiabe hanno anche dato vita a una pubblicazione, illustrata dai tre vincitori della
sezione
del
concorso
"Creatività", per le scuole superiori, tutti del "Da Vinci": al primo posto Deborah Caldart, al
secondo Lara Netto e terzo gradino del podio per Lorena Musanni, premiate da Bruno Palmegiani, "creative director"
del marchio Police.
«Si sente tante volte parlare
di un mondo della scuola che
non funziona», sottolinea Palmegiani, «oggi invece ho visto
ragazzi preparatissimi». E i
bambini hanno dimostrato tutto il loro amore per il proprio
territorio anche esibendosi in
coro con "La canzone di Tommy" e, vestiti di rosso, bianco e
verde, creando sul palco la
bandiera italiana.
Alcune im agi ! delle premiazioni del concorso "lo bambino con gli occhiali"svoltesi al Teatro Comunale. In alto a destra la classe dell 'Agosti vincitrice