Gin Tonic Mania

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Gin Tonic Mania
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il corriere vinicolo n. 33
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26 Ottobre 2015
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infiniti mondi da scoprire
A cura di Manuel Messina - Planet One Service
I marchi di gin sono
tantissimi e ognuno gioca
con botaniche differenti.
A ognuno il suo
S
emplice è bello. Ed
è proprio la semplicità, in coppia con l’eleganza, a caratterizzare il Gin
Tonic. Il celebre cocktail è oggi
protagonista indiscusso di una
moda che sta rivoluzionando il
mercato in maniera sensibile.
Partiamo dalle basi…
Per inquadrare il fenomeno è
doveroso conoscere il cocktail
e i suoi ingredienti. La ricetta
include gin, acqua tonica, una
fettina di limone e ghiaccio in
abbondanza per mantenere gli
ingredienti alla giusta temperatura ed evitare che i cubetti
si sciolgano.
Partiamo dal gin: chiamato
in origine “jenever” (ginepro),
fu messo a punto nel 1650 dal
medico olandese Franciscus
Sylvius che cercava di sfruttare
i presunti benefici delle bacche
di ginepro per la circolazione
sanguigna. Di certo il dottor
Sylvius non immaginava gli
eventuali effetti indesiderati
dati da un eccessivo consumo.
Il gin si realizza attraverso la
distillazione di un fermentato
a base di frumento ed orzo in
cui vengono messi a macerare
i cosiddetti botanicals e cioè un
composto di erbe, spezie, piante
e radici, nel quale, ovviamente,
figurano le bacche di ginepro.
Scegliere un gin può diventare
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Planet One Service è il primo network in Italia
per la formazione e consulenze nel settore
beverage.
In venticinque anni di attività l’azienda,
consapevole dell’importanza della Formazione
per gli operatori del settore, ha sviluppato
una rete di 14 sedi in Italia dove è possibile
seguire corsi con attestato certificato in
anche difficile. In particolare
gli indecisi potrebbero trovarsi smarriti di fronte alle innumerevoli tipologie e prodotti di
brand differenti. L’importante
è ricordarsi di scegliere sempre
un prodotto di qualità, pena la
buona riuscita del cocktail.
Passiamo poi all’acqua tonica;
anch’essa dev’essere selezionata con buonsenso: no agli
aromi artificiali, si va sul sicuro
scegliendo quelle che contengono vero chinino. Dopotutto la
tonica è parte integrante della
ricetta originale del Gin Tonic
proprio grazie al chinino che
veniva trattato per curare febbre e malaria. A metà del 1700
infatti, i soldati dell’Esercito
Reale Inglese che soffrivano di
malaria e scorbuto prendevano
una miscela di tre ingredienti:
il chinino per combattere la
malaria, accompagnato da una
razione di gin che infondeva
coraggio e da limette che apportavano vitamina C.
Anche le decorazioni del Gin
Tonic sono variegate: si va dal
tradizionale spicchio di lime
fino a soluzioni più elaborate
come rosmarino, bacche, frutta
essiccata”.
L’esplosione
della Gintoneria
Da composto medicinale a cocktail classico il passo è breve
per il Gin Tonic e la sua fama si
allarga a macchia d’olio dall’Inghilterra a tutta l’Europa, diventando un vero must in posti
come la Spagna dove le gintonerie, locali dove si utilizza solo
gin come base per i cocktail,
sono una vera e propria istituzione. A Madrid è di rigore una
sosta al Gin Club, pioniere fra i
locali che hanno rilanciato la
moda del Gin Tonic. Immancabile poi provare la versione del
cocktail proposta dal Dry Martini di Barcellona, per sei anni
di fila premiato fra i 50 migliori
bar del mondo.
Anche l’Italia si difende alla
grande: a Milano c’è La Gintoneria di Davide con le sue 150 e
più etichette di gin da tutto il
mondo e una selezione di piatti
a sorpresa per accompagnare i
sapori esclusivi dei vari spirits.
Neanche la capitale si fa mancare il suo antro di miscelazione ricercata: The Gin Corner
dell’Hotel Adriano di Roma
offre al cliente più di 80 gin da
tutto il mondo da degustare
con ingredienti rigorosamente
freschi.
E sempre in Italia è nato tre
anni fa The Gin Day, l’evento
che ogni settembre riunisce a
Milano bartender, mixologist,
imprenditori, distributori, media e altri operatori per celebrare e conoscere il gin.
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varie specializzazioni fra cui bartending, flair,
caffetteria e manageriali.
Con oltre 12.000 clienti, l’azienda si occupa
di consulenze verso il mondo dell’industria e
distribuzione bevande, realizza progetti ad hoc
per pubblici esercizi e start up di nuovi locali,
organizzazione di bar-catering per eventi e
vendita di bar equipment.
Il mercato del gin
Neanche a dirlo, la moda del Gin
Tonic ha subito messo in moto
il mercato del beverage che si
è attivato per implementare
la distribuzione dei prodotti.
Come è già stato detto i marchi
di gin sono tantissimi e ognuno
di questi gioca con botaniche
differenti: lo scozzese Hendrick’s vanta un gusto delicato
e profumatissimo con nuance
floreali, Gin Mare ha un animo
tutto mediterraneo con note di
basilico, timo, rosmarino, agrumi e la tipica oliva Arbequina.
Grande classico del mercato è
l’inglese Bombay Sapphire con
la sua bottiglia azzurra e le dieci botaniche che vanno dalla
liquirizia cinese alle mandorle
e limoni spagnoli passando per
angelica, violette e altri ancora.
Il “neonato” Bulldog, creato nel
2007 e lanciato l’anno scorso sul
mercato italiano, è un prodotto vegan-friendly creato da un
ex-banchiere appassionato di
gin che si è lasciato ispirare dai
suoi viaggi intorno al mondo.
Le dodici botaniche tracciano
infatti un affascinante viaggio
aromatico che rimbalza dalla
Cina all’India, dalla Turchia al
Marocco attraversando poi Spagna, Italia, Francia e Germania.
Il mondo del gin inoltre riserva
anche curiose sorprese come
per esempio l’Unicorn Tears
Gin Liqueur dalle forti note
di buccia d’arancia candita e
sciroppo d’acero con scaglie
d’argento commestibili che
ricordano appunto le lacrime
d’unicorno.
Calvin Klein ha invece accontentato chi il gin tonic vuole portarselo sulla pelle: ogni
spruzzo della fragranza CK One
Summer 2015 infatti scatena un
accordo ghiacciato che ricorda
l’aroma del cocktail con un tocco di agrumi frizzanti e bacche
di ginepro. Insomma, è proprio
il caso di dire sento odore… di
cocktail!
il corriere vinicolo n. 33
26 Ottobre 2015
Da maggio a ottobre 2015 i trainer dei corsi
Planet One sono ospiti a Expo 2015 nel Cluster
Cacao e Cioccolato con una serie di incontri
sulla miscelazione golosa a base di cacao e
cioccolato.
Per ulteriori informazioni sull’azienda e seguire
le ultime novità sul mondo del bartending è
possibile visitare www.planetone.it
L’identità
del Gin
Tonic
Descrizione sensoriale:
Il Gin Tonic è un mondo da
scoprire, a seconda del gin
utilizzato vengono fuori
botaniche diverse. Ci sono gin
che donano un retrolfattivo di
cardamomo o ancora agrumi.
Il tono è speziato con una base
di ginepro.
Gusto: Leggermente
amarognolo
Preferito da: Uomini
Età media: Sopra i 30 anni
L’esperienza per i veri amanti
del Gin: la visita fra natura
e architettura alla distilleria
Bombay Sapphire a Laverstoke Mill
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