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Programma MAGGIO 2010 Assessore alla cultura Michele Coppola Direttore regionale Cultura, Turismo e Sport Daniela Formento Responsabile Settore Biblioteche, Archivi e Istituti Culturali Eugenio Pintore Coordinamento Il Circolo dei Lettori Direzione Antonella Parigi Coordinamento programmazione Francesca Vittani e Fabiana Degrassi In collaborazione con Centro Unesco di Torino, Codice. Idee per la cultura, Salone Internazionale del Libro di Torino, FolkClub, Il Mutamento Zona Castalia, Rete Italiana di Cultura Popolare, Slow Food e Università degli Studi di Torino Concorso letterario nazionale Lingua Madre ideato da Daniela Finocchi Con il patrocinio dell’Unesco Redazione Regione Piemonte - Anna Maria Grieco, Giuliano Vergnasco Ufficio stampa Regione Piemonte - Donatella Actis Stilema - Roberta Canevari Grafica Carlo Gaffoglio Design Stampa Graf Art - Venaria Traduzioni a cura di Assointerpreti Lingua Madre è un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte che si compone di proposte eterogenee quali la letteratura, la musica e il teatro. Dal 2009 l’iniziativa è diventata progetto permanente, sviluppando una programmazione continua. A partire da quest’anno si consolida il rapporto con Terra Madre per promuovere un’idea di sviluppo sostenibile, processo in cui la globalizzazione economica consideri, rispetti e valorizzi la diversità delle singole culture, riconoscendo nella memoria e nelle radici alcuni degli elementi identitari degli esseri umani. I contenuti sono il frutto di un lavoro di coordinamento, a cura de Il Circolo dei Lettori, di alcune realtà che da anni lavorano su questo territorio culturale, quali: Centro Unesco di Torino, Codice. Idee per la cultura, Concorso Letterario nazionale Lingua Madre, Salone Internazionale del Libro di Torino, FolkClub, Il Mutamento Zona Castalia, Rete Italiana di Cultura Popolare, Slow Food e Università degli Studi di Torino, con il patrocinio dell’Unesco. Lingua Madre identifica i propri valori di riferimento nelle idee di Memoria, Oralità, Lingua: tre linee guida volte a valorizzare la diversità culturale e linguistica, la conoscenza e la salvaguardia delle comunità e delle memorie storiche, sociali e linguistiche autoctone, riconoscendo l’apporto dell’oralità e della lingua nella definizione consapevole del proprio patrimonio, nella convinzione che l’incontro tra le culture debba avvenire nel rispetto delle singole identità evitando l’omologazione e la scomparsa di patrimoni preziosi per la ricchezza culturale dell’umanità. Nel percorso di ricerca grande rilievo viene dato a chi, nel proprio lavoro artistico, utilizza e valorizza la lingua materna e le tradizioni locali, con una particolare attenzione e sensibilità nei confronti del fenomeno dell’oralità, espressione dello stretto legame tra comunità e cultura. Lingua Madre articola il proprio percorso in un lavoro di ricerca permanente e in momenti di visibilità, così da dare continuità e sviluppo al progetto durante l’intero corso dell’anno. Oltre a numerosi appuntamenti pensati e realizzati in collaborazione con altri enti culturali o istituzionali, Lingua Madre annualmente prevede due principali momenti di espressione: il primo durante il Salone Internazionale del Libro di Torino e il secondo in una settimana autunnale, che, ad anni alterni, può coincidere con Terra Madre o con una serie di eventi organizzati sul territorio della Città di Torino. Michele Coppola Assessore alla Cultura LUOGHI DEGLI EVENTI • Salone del Libro di Torino - Lingotto Fiere - Via Nizza 280, Torino • Il Circolo dei Lettori - Via Bogino 9, Torino • Auditorium Rai - Piazza Rossaro 15, Torino • FolkClub - Via Perrone 3/bis, Torino • Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli - Via San Pietro in Vincoli 28, Torino • Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Via Saluzzo 25/bis, Torino • Fabbrica delle “e” - Associazione Gruppo Abele - Corso Trapani 91/b, Torino • Fondazione Piazza dei Mestieri - Via Durandi 13, Torino Per informazioni su tutti gli appuntamenti in programma: Il Circolo dei Lettori: 011/432 6827 www.circololettori.it/linguamadre Torino Lingotto Fiere PADIGLIONE 3 planimetria 4 maggio ore 21.00 I Auditorium Rai Programma MAGGIO 2010 TORINO LEGENDA Lingua Memoria Oralità Concerti Acoustic Night 10 Concerto straordinario Ingresso: Euro 15,00 - Euro 20,00 Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636 Prevendite: www.listicket.it • www.piemonteitalia.eu 5-8 maggio I Il Circolo dei Lettori Reading, concerti e omaggio a Mahasweta Devi 6 maggio ore 21.00 I FolkClub Iva Bittova in solo Ingresso: Euro 10,00 - Euro 20,00 Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636 Laboratori 10 maggio ore 21.00 I Parrocchia Santi Pietro e Concorso letterario nazionale Lingua Madre 11 maggio ore 21.00 I Fabbrica delle “e” Te a t r o Paolo Apostoli Associazione Gruppo Abele 12 maggio ore 21.00 I Fondazione Piazza dei Mestieri Supplici a Portopalo Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati regia di Gabriele Vacis Le tre serate sono a ingresso con donazione libera a favore dell’Associazione Mamre Onlus di Torino Donazione minima: Euro 5,00 Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori 011/432 6827 13-17 maggio I Salone Internazionale del Libro di Torino - Arena Piemonte Incontri con scrittori, reading, concerti, sessioni di improvvisazione e interventi ludici sul tema della lingua Tra gli ospiti attesi: Shailja Patel, Kamila Shamsie, Cecilia Samartin, Preeta Samarasan, Tahar Lamri, Youssef Ziedan, Siba Shakib, Raj Patel, Breyten Breytenbach, Said Sayrafiezadeh, Susanne Scholl 14 maggio I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli ore 22.00 ?Alos Live set ore 23.00 Void Ov Voices: Attila Csihar in concerto a cura de Il Mutamento Zona Castalia Ingresso: Euro 12,00 - Euro 10,00 Info e prenotazioni: 011/484 944 16 maggio I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli ore 22.00 Odiséa di Tonino Guerra Teatro delle Albe a cura de Il Mutamento Zona Castalia Ingresso: Euro 10,00 - Euro 7,00 Info e prenotazioni: 011/484 944 4 maggio MARTEDÌ ore 21.00 I Auditorium Rai Concerto 6 maggio GIOVEDÌ ore 21.00 I FolkClub 5 maggio MERCOLEDÌ I Il Circolo dei Lettori Concerto Lingua Iva Bittova in solo Con Beppe Gambetta, Patty Larkin (USA), Mike Marshall (USA), Tony McManus (Scozia), Bruce Molsky (USA), Darrell Scott (USA). Voce, violino e straripante creatività A cura di FolkClub ore 18.00 I A cura di FolkClub Iva Bittova, violinista e cantante, è nata nel Nord della Moravia ma da molti anni vive negli Stati Uniti. Ha all’attivo 26 album (di cui otto in solo) e svariate collaborazioni con importanti musicisti (da Pierre Favre a Marc Ribot, per citarne solo due). Si è esibita in tutto il mondo: dal Dvořák Auditorium di Praga alla Carnegie Hall di Londra fino alla Radio Hall di Tokyo. Iva incarna una musica colta ma calda e popolare, che fonde l’avanguardia alle tradizioni gitane delle sue terre d’origine, una musica fatta di melodie dolcissime su cui si innestano, come pennellate nervose, sonorità spiccatamente metropolitane. Omaggio a Mahasweta Devi: scrittrice, attivista, giornalista Con Silvia Gallerano (voce) e Cristina Vetrone (organetto) Introduce e modera Anna Nadotti Intervengono, in dialogo Luca Rastello, Daniela Bezzi, Costanzo Mercugliano (Yatra Onlus) Draupadi, il più noto fra i racconti brevi di Mahasweta Devi, ripercorre con straordianaria intensità la storia di una nomade guerrigliera, simbolo del percorso sociale e culturale della popolazione dei tribali. Acoustic Night, la maratona musicale ideata dal genovese Beppe Gambetta per riunire su un unico palco il meglio dei musicisti acustici del mondo, festeggia la sua decima edizione con una grande anteprima torinese. Un cast stellare, che comprende alcuni dei maggiori artisti americani ed europei del settore, animerà un viaggio lungo una notte alla riscoperta delle radici musicali del continente nord americano, e non solo: dai canti rurali alle sonorità celtiche, da New York a Los Angeles, dal Tennessee al Kentucky e poi ancora oltre l’oceano, fino alla Scozia. Ingresso: Euro 15,00 - Euro 20,00 Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636 Prevendite: www.listicket.it • www.piemonteitalia.eu Ingresso: Euro 20,00 Ridotto minori di 30 anni: Euro 10,00 Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636 Eyes to write Omaggio a Mahasweta Devi ore 21.00 I Acoustic Night 10 Introduce e modera Anna Nadotti Eyes to write è un progetto per celebrare la figura e l’opera di Mahasweta Devi, scrittrice, giornalista e attivista bengalese impegnata nella difesa dei tribali, dei dalit, degli sfollati per ragioni ambientali e degli ultimi, in una società in cui sussistono profonde tracce di disuguaglianze sociali. Nella sua lunga carriera, Mahasweta Devi ha descritto e dato voce alle oppressioni, ai soprusi e alle ingiustizie subite dalle comunità resistenti, attraverso una scrittura asciutta, lineare e linguisticamente ricchissima. In collaborazione con Associazione Yatra Onlus e Giulio Einaudi editore Omaggio a Mahasweta Devi Reading del racconto Draupadi tratto da La trilogia del seno In collaborazione con Associazione Yatra Onlus e Giulio Einaudi editore Mahasweta Devi in traduzione La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Torino ospiterà il 6 maggio dalle 11 alle 13 in Sala Lauree, via Verdi 10, un incontro su Mahasweta Devi. Intervengono e introducono il dibattito: Paolo Bertinetti (Preside della Facoltà di Lingue), Carmen Concilio (Professore di Letteratura Postcoloniale), Anna Nadotti (traduttrice e consulente editoriale), Costanzo Mercugliano (Associazione Yatra Onlus). È prevista la proiezione della video intervista con Mahasweta Devi dell’editor della Seagull Press, Naveen Kishore. 6 maggio GIOVEDÌ ore 21.00 I Il Circolo dei Lettori Lingua 7 maggio VENERDÌ ore 21.00 I Il Circolo dei Lettori Concerto 8 maggio SABATO ore 21.00 I Il Circolo dei Lettori Memoria Puisija L’amore dall’Egeo al Caspio La stanza sacra del desiderio Poesie e strofette dialettali in musica, strambotti, canzoni tradizionali e originali Le ragioni di un viaggio musicale da Smirne a Baku A cura de Il Gruppo del Cerchio Drammaturgia e regia Carola Benedetto Narrazione Susanna Paisio Danze Simona Paisio e Susanna Paisio Coreografie Dafne Carli e Simona Paisio Costumi Luciana Ciliento Consulenza indologica Alessandro De Salvo Light-design Igor Piumetti Promozione Tania Quercia A cura di Alessandra Patrucco Con Alessandra Patrucco (voce), Franco Montanaro (tamburi a cornice del Sud Italia e del Nord Africa) e con Redi Hasa (violoncello) La cantante e compositrice Alessandra Patrucco incontra il percussionista salentino Franco Montanaro e l’apprezzato violoncellista balcanico Redi Hasa per rivisitare, in un dialogo musicale senza confini stilistici o geografici, la tradizione poetica piemontese, dagli strambotti ai canti contadini fino ad autori moderni come Teresio Malpassuto e Arturo Vercellino. L’amato dialetto, attraverso note migranti e contaminazioni jazz, rinasce finalmente libero da clichè folkloristici e usi caricaturali, per rivelare il potere evocativo e il valore culturale di una lingua antica e ricca di storia. Con Thoni Sorano (voce), Carmelo Siciliano (bouzouki, oud, saz bağlama), Fakhraddin Gafarov (tar, oud, ney, balaban) e Simone Amodeo (daf, zarb) A cura di Thoni Sorano Interviene Alessandro Barbero Greci, curdi, armeni, turchi: in seguito al crollo dell’Impero Ottomano, dopo la Prima Guerra Mondiale, ognuno di questi popoli si è trovato a doversi ricostruire frettolosamente una nuova identità nazionale per affacciarsi allo scenario dell’egemone Europa. Oggi sembrano avere poco in comune, eppure lingua, costumi, musica e poesia testimoniano un’ininterrotta osmosi e consonanza di identità. Lo storico Alessandro Barbero racconta l’anima di questi quattro popoli in una conferenza-concerto, preludio dello spettacolo programmato per il 14 maggio nell’ambito del programma di Lingua Madre al Salone Internazionale del Libro. Il Gruppo del Cerchio mette in scena le storie d’amore più belle della letteratura indiana rielaborando una serie di racconti tratti dalle tradizioni induista, buddhista e islamica: la storia di come la flessuosa dea Pārvatī riuscì a sedurre l’asceta erotico Śiva; la nascita di Ganeśa, il dio dalla testa di elefante; la vita di Siddhārtha; la leggenda del Taj Mahal, fatto costruire come prova d’amore dall’imperatore Mughal Shāh Jahān; per concludere con la storia sufi del mercante che bussa alla porta dell’amata. La narrazione si intreccia ai versi classici della poesia indiana (i kāvya) e alle danze, che spaziano dal tradizionale stile Odissi fino allo scanzonato Bollywood style. 10-11-12 maggio ore 21.00 I Te a t r o LUNEDÌ 10 Parrocchia Santi Pietro e Paolo Apostoli MARTEDÌ 11 Fabbrica delle “e” - Associazione Gruppo Abele MERCOLEDÌ 12 Fondazione Piazza dei Mestieri Supplici a Portopalo Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati Regia Gabriele Vacis Ideazione e drammaturgia Monica Centanni, Gabriele Vacis Con Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis Scenofonia e allestimento Roberto Tarasco Video Michele Fornasero/Giandomenico Musu Collaborazione alla drammaturgia Anna Banfi Coordinamento progettuale Antonia Spaliviero Organizzazione e comunicazione Laura Artoni/Lidia Gavana Un progetto di Change Performing Arts Prodotto da CRT Artificio/Milano Promosso da Università IUAV di Venezia (Centro studi ClassicA), Università di Catania (Facoltà di Lettere e Filosofia - Corso di Laurea in Beni Culturali), Comune di Portopalo di Capopassero e Comune di Siracusa con il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati con il contributo della Regione Sicilia, Assessorato ai BB.CC.AA. e P.I. Sulla costa siciliana, divenuta frontiera delle rotte della disperazione del Mediterraneo, un coinvolgente racconto teatrale, basato sul dramma Le Supplici di Eschilo, che mette in scena la difficile decisione della città di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla guerra, dalla fame, dalla carestia. La spietata logica del respingimento di chi si presenta supplice, alle porte della città, a chiedere aiuto è deprecabile e inaccettabile per le leggi non scritte del codice etico della gente di mare, ma anche per la sensibilità di una comunità civile. Ma non basta la carità, non basta la pietà: solo la dimensione politica - insegna già Eschilo 2500 anni fa - può affrontare e risolvere positivamente, nel segno del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini. Le tre serate sono a ingresso con donazione libera a favore dell’Associazione Mamre Onlus di Torino, dal 2001 impegnata sul territorio nella gestione delle problematiche legate all’immigrazione (www.mamreonlus.org). La donazione minima è di Euro 5,00 Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827 [email protected] Programma13-17 maggio Salone Internazionale del Libro di Torino Arena Piemonte Pad.3 Stand R 102 Gli incontri si svolgono all’Arena Piemonte, salvo dove diversamente indicato (Sala Arancio, Sala Blu e spazi fuori Salone). I laboratori si svolgono nella Sala Arancio. Dove necessario, gli incontri prevedono la traduzione consecutiva dalla lingua originale. Etnopiemonte Insieme a scrittori e musicisti, nell’ottica della contaminazione dei linguaggi, uno spazio fatto di novantanove posti a sedere è dedicato alla degustazione di piatti della tradizione indiana , accompagnati dai colori e dalla musica di Bollywood per rendere ancora più stretto il legame con l’India, paese ospite dell’edizione 2010 del Salone. In collaborazione con il ristorante indiano Passaggio in India. 13 maggio GIOVEDÌ ore 12.00 I Arena Piemonte Concorso Lingua Madre Concorso letterario nazionale Lingua Madre Futura: la generazione multietnica seconda a nessuno Introduce Daniela Finocchi, ideatrice del Concorso Con Ivan Biga - Cooperativa Sociale Emmanuele Onlus Cecilia Cognigni - Biblioteche Civiche Torino Anna Ferrero - Centro Interculturale Città di Torino Partecipano le autrici del Concorso Lingua Madre Proiezione video Ri-generazioni (seconde generazioni di immigrati) a cura di SteadyCam Letture di Alice Drago Musiche Group Badenya, Progetto “Giovani al Centro” Nativi, migranti, i ragazzi che impropriamente vengono definiti “seconde generazioni” si trovano a vivere - non senza contraddizioni - tra due mondi e due culture, quella d’origine e quella italiana. Senza rinunciare a nessuna delle due, rappresentano le avanguardie dei futuri cittadini e delle future cittadine italiani/e, esponenti di una generazione cosmopolita. Un viaggio attraverso i racconti delle giovani autrici del Concorso Lingua Madre, di origine straniera o italiana, che rappresentano esempi significativi della nuova mappa sociale e culturale italiana, per ragionare insieme sul tema dell’identità quale incontro di più culture. ore 14.00 I Arena Piemonte Memoria ore 15.00 I Arena Piemonte Lingua Dall’India: Karan Mahajan Dalla Romania: Filip Florian Introduce e modera Sebastiano Triulzi Introduce e modera Viorica Nechifor Karan Mahajan (1984) è nato a Nuova Delhi e ha studiato alla Stanford University, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Attualmente vive a Brooklyn, un posto, stando alle sue parole, “dove tutti sono degli scrittori, dei ragazzini, o entrambe le cose”, e collabora con varie riviste fra cui il “New York Sun” e “The Believer”. Il suo primo romanzo, La moglie sbagliata (pubblicato da Garzanti), spaccato irriverente e straordinariamente acuto della moderna società indiana, è stato salutato dalla critica americana come il miglior esordio degli ultimi anni. Filip Florian (1968), giornalista e scrittore romeno, ha lavorato come reporter per “Radio Free Europe” e ha pubblicato racconti in varie riviste letterarie. Ha debuttato come romanziere nel 2005 con Dita mignole, originale affresco noir dell’Europa post-comunista, che racconta con insolita ironia le tragedie del totalitarismo e le vite dimenticate di tante vittime di esecuzioni di massa. Premiato come miglior opera prima dall’Unione degli Scrittori Romeni e tradotto in dieci paesi, il romanzo d’esordio di Florian arriva adesso anche in Italia edito da Fazi. ore 16.00 I Arena Piemonte Memoria Presentazione della collaborazione fra Lingua Madre e Terra Madre Con Carlo Petrini Interviene Antonella Parigi Lingua Madre, progetto permanente con programmazione continua durante l’anno, è vicina con il proprio pensiero fondante a Terra Madre, la rete internazionale di produttori, consumatori, cuochi, accademici, nata per iniziativa dell’associazione Slow Food. La rete di Terra Madre si impegna in 150 diversi paesi per garantire a tutti un cibo buono, pulito e giusto, tutelando i saperi e i territori. Durante il prossimo meeting internazionale di Terra Madre (Torino, 21-25 ottobre 2010), Lingua Madre presenterà una serie di incontri con le comunità linguistiche e con le principali voci contemporanee impegnate nella tutela della “biodiversità culturale”. 13 maggio GIOVEDÌ ore 17.00 I Arena Piemonte Oralità ore 18.00 I Arena Piemonte Lingua L’India in Piemonte: un caso Dall’Egitto: Youssef Ziedan A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare Intervengono Ugo Perone (Assessore alla Cultura Provincia di Torino e Presidente Rete Italiana di Cultura Popolare), Gian Luigi Bravo (Professore Ordinario Università degli Studi di Torino e Presidente Comitato Scientifico Rete Italiana di Cultura Popolare), Antonio Damasco (Direttore Rete Italiana di Cultura Popolare) e Amministrazione Comunale di Pancalieri Introduce e modera Paola Caridi La Rete Italiana di Cultura Popolare da tempo incontra le comunità migranti che vivono sul territorio italiano, col fine di costruire confronti culturali sulle tradizioni orali. È così che dall’aprile del 2009 è iniziato un rapporto di reciproca conoscenza con alcune componenti della Comunità Indiana di Pancalieri, piccolo comune al confine tra la provincia di Torino e quella di Cuneo, dove, su 1900 abitanti, oggi più di duecento provengono dalla regione del Panjab: magnifiche tradizioni orali, dense di poesia e di alta spiritualità, e progetti di integrazione sul loro territorio, sono portati avanti insieme all’amministrazione comunale. Solo la conoscenza antropologica e la rilettura in chiave contemporanea permette alla cultura popolare e alla tradizione di parlare ai contemporanei e solo tramite un dialogo incessante e quotidiano è possibile prendere parte ad una cultura necessaria. Youssef Ziedan (1958), professore egiziano di filosofia islamica e sufismo, è direttore del Centro dei manoscritti e del Museo affiliato alla Biblioteca d’Alessandria. Saggista noto a livello internazionale, ha scritto due romanzi: Zil al-Af ’a (“Ombra del serpente”) e Azazel. Autobiografia di un monaco, che ha vinto nel 2008 il premio internazionale per il miglior romanzo in lingua araba ed è uscito in Italia per Neri Pozza. Opera controversa, che ha suscitato accese polemiche religiose e politiche, la storia di Ipa, monaco cristiano del V secolo, è stata paragonata a Il nome della rosa ed è considerata il primo bestseller di portata mondiale proveniente dal mondo arabo. ore 18.00 I Sala Arancio Laboratori Laboratorio di cucito e tessitura tradizionale A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare Il fascino dei tessuti orientali, i mille colori e la leggerezza dei vestiti indiani: alcune donne provenienti dalla comunità indiana di Pancalieri raccontano le tecniche tradizionali di produzione tessile del loro paese, il loro antico utilizzo, le tinture con colori naturali, le stampe sul tessuto. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827 [email protected] Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili ore 20.30 I Arena Piemonte Concerto Napoli Arab Style Concerto con Pietrarsa (Campania) & Marzuk Mejri (Tunisia) A cura di FolkClub Con Mimmo Maglionico (voce, flauti, ciaramella, duduk, quena, clarone), Marzuk Mejri (voce, darbuka), Sara Tramma (voce, castagnette), Carmine D’Aniello (voce, tammorre, chitarra battente), Gino Evangelista (chitarra portoghese, oud, mandolino), Giosi Cincotti (tastiere,fisarmonica), Antonio Rubino (basso) e Arcangelo Nocerino (batteria). L’ensemble Napoli Arab Style nasce nel 2009 dall’incontro tra Mimmo Maglionico, leader dei napoletani Pietrarsa, e il cantante e percussionista tunisino Marzuk Mejri, direttore artistico dell’Orchestra Arabo Andalusa di Tebourba. Il risultato è una suggestiva fusione di sonorità della tradizione partenopea e magrebina, una musica nuova e insieme antica che riversa in un repertorio originale, composto a più mani dall’eterogeneo gruppo di artisti, le affinità di due culture che da secoli hanno intrecciato la loro storia sulle sponde del Mediterraneo. 14 maggio VENERDÌ ore 11.00 I Arena Piemonte Concorso Lingua Madre Concorso letterario nazionale Lingua Madre Labora: imparare a narrare nell’esperienza dei laboratori Introduce Daniela Finocchi, ideatrice del Concorso Con Cristina Bracchi - Società Italiana delle Letterate Laura Criscuolo - Fondazione Torino Musei Luisa Ricaldone - Università di Torino Proiezione video Un anno nei laboratori - l’esperienza nelle scuole, nei musei, nelle biblioteche Letture di Alice Drago Dopo il successo degli incontri nelle carceri, nelle scuole, nelle biblioteche e nei musei, il Concorso Lingua Madre propone un dialogo sul valore dell’esperienza dei laboratori di narrazione. Attraverso una diversa forma di racconto intimo e personale, stimolano a nuovi modi di conoscenza e aprono nuovi spazi di libertà, rafforzando i valori d’integrazione e di scambio culturale. Le docenti partecipano attivamente allo scambio culturale attraverso la relazione, un profondo ragionare in rapporto ad altre donne che segue il modello materno: esempio di identità e di riferimento anche in culture e mondi assai lontani fra loro. ore 12.00 I Arena Piemonte Memoria ore 13.00 I Arena Piemonte Oralità ore 14.00 I Arena Piemonte Lingua Dalla Somalia: Nadifa Mohamed Dall’Italia: Licia Giaquinto Giochi linguistici Introduce e modera Fabio Geda Introduce e modera Bruno Quaranta Nadifa Mohamed (1981) è una giovane scrittrice somala, trasferitasi con la famiglia in Inghilterra nel 1986, poco prima dello scoppio della guerra civile nella sua patria. Solo nel 2008, terminati gli studi a Oxford, è riuscita a rivedere Hargesia, sua città natale. Mamba Boy, il suo romanzo d’esordio pubblicato da Neri Pozza e ispirato a vicende familiari, è la storia di un bambino di dieci anni che cerca il padre poligamo attraversando l’Africa devastata dalla Seconda Guerra Mondiale. Uscito in gennaio in Inghilterra e Stati Uniti, è stato già paragonato a Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini. Licia Giaquinto è nata in Irpinia (in provincia di Avellino), dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Laureata in Lingue, ha vissuto a Parigi e oggi si divide fra Bologna e Amalfi. Ha cominciato scrivendo poesie e il suo primo romanzo, Fa così anche il lupo, storia corale in un villaggio dell’Irpinia, è stato pubblicato da Feltrinelli. Ambientato nella sua terra d’origine è anche il suo ultimo libro, La ianara, appena uscito per Adelphi: suggestivo racconto, in bilico fra realismo e magia, che rievoca un mondo arcaico destinato a scomparire travolto dalla modernità. Conducono Anna Boario e Francesco Mele A cura di Codice. Idee per la Cultura In ogni cultura i giochi linguistici rispecchiano la vitalità di una lingua, la sua flessibilità, la capacità di adeguarsi ai mutamenti storici e sociali. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, Codice. Idee per la cultura torna dunque a proporre nuovi format di gioco basati sulla malleabilità della lingua e sui contenuti semantici di alcune parole chiave, coerenti con i temi del Salone. Trasformazioni, neologismi, calembour, cruciverba diventano un piacevole mezzo per scoprire il potere evocativo delle parole e per trasformare il linguaggio da semplice strumento condiviso in atto creativo. 14 maggio VENERDÌ ore 15.00 I Arena Piemonte Lingua ore 16.00 I Arena Piemonte Memoria Dal Ciad: Nimrod Dall’Iran: Siba Shakib Introduce e modera Anna Paola Mossetto Introduce e modera Farian Sabahi Nimrod (1959), pseudonimo di Nimrod Bena Djangrang, è romanziere, poeta e saggista. Nato in Ciad, vive attualmente in Francia, dove le sue raccolte poetiche hanno ricevuto numerosi premi letterari. Nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo, Le gambe di Alice, delicata e sensuale storia d’amore fra un giovane insegnante e una sua allieva, in fuga dalla guerra civile che devasta il Ciad. Vincitore del Prix Thyde Monnier, il romanzo è uscito anche in Italia per le edizioni nottetempo. Siba Shakib, scrittrice, giornalista, attivista politica e documentarista iraniana, è nata e cresciuta a Teheran e ha vissuto a lungo in Afghanistan. I suoi film e documentari raccontano la vita del popolo afgano e soprattutto denunciano la drammatica condizione delle donne nel paese dei talebani. Ha pubblicato due romanzi, entrambi bestseller internazionali, editi in Italia da Piemme: Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere (2008), tradotto in 27 lingue e vincitore del PEN Prize, e La bambina che non esisteva (2009), storia della piccola Samir-Samira, cresciuta come un maschio in un paese dove nascere donna può essere il peggiore dei castighi. ore 17.00 I Arena Piemonte Concerto Dj-set di musica indiana: Dj Aery Music Junction A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare Le culture tradizionali possono essere trasmesse alle nuove generazioni, lasciando segni e tracce prolifiche e vitali, solo se incontrano le espressioni contemporanee. Il ritmo e la musica segnano il tempo di feste e riti del passato, ma rispecchiano anche gusti e desideri dei giovani di seconda generazione. ore 17.30 I Arena Piemonte Memoria Dalla Siria: Samar Yazbek Introduce e modera Cecilia Zecchinelli Samar Yazbek (1970), scrittrice, giornalista e sceneggiatrice siriana, vive a Damasco, dove lavora per la televisione e per il magazine elettronico “Nisà Suriya”, dedicato ai diritti umani e ai problemi delle donne. Nel 2004, un suo reportage sulle spose-bambine ha ricevuto il premio per l’informazione sociale dell’Unesco. Anche i suoi libri affrontano di petto vari tabù sociali e iniquità della Siria moderna. Il suo terzo romanzo, Il profumo della cannella, pubblicato in Italia da Castelvecchi, attraverso un coraggioso racconto di omosessualità femminile, getta una luce inedita sui rapporti tra i sessi nel mondo arabo contemporaneo. 14 maggio VENERDÌ ore 18.00 I Sala Arancio Laboratori Laboratorio di Mehndi all’Henné Disegno sul corpo A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare Mehndi è un termine indiano per indicare un tatuaggio temporaneo eseguito con henné naturale rosso, dipinto su mani e piedi. In India è parte del rito nuziale e coinvolge tutte le donne della famiglia. Una mistura di polvere di henné, tè o caffè, succo di limone e olii essenziali, viene applicata a mano libera con piccoli bastoni o coni di plastica per formare complessi disegni, simbolo di buon auspicio e protezione per la nuova vita che si va a incominciare. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827 [email protected] Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili ore 18.30 I Arena Piemonte Memoria ore 21.00 I Arena Piemonte ore 22.00 I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli Concerto Concerto Dall’Angola: Helder Macedo e Pepetela L’amore dall’Egeo al Caspio ?Alos Live set Intervengono Lucio Caracciolo e Paolo Sannella Canti d’amore e separazione da Grecia, Turchia e Azerbaijan A cura de Il Mutamento Zona Castalia Helder Macedo (1935), scrittore portoghese, nato in Sudafrica e vissuto a lungo in Mozambico, partecipò alla resistenza contro la dittatura di Salazar. Ex Ministro della cultura in Portogallo, ha esordito come romanziere nel 1991. Il suo primo libro, Da qualche parte in Africa uscito per Diabasis, racconta il passato coloniale del Portogallo e, partendo dall’Africa, scopre le radici della contemporaneità portoghese. Pepetela (1941), pseudonimo di Artur Carlos Mauricio Pestana dos Santos, è considerato oggi il più importane scrittore angolano. Dopo aver combattuto, nel 1969, con il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola, è stato ministro dell’Educazione e attualmente insegna Sociologia all’Università di Luanda. Il suo romanzo più noto, La generazione dell’utopia (1991), edito in Italia da Diabasis, abbraccia trent’anni di storia dell’Angola, tracciando un ritratto disincantato di un paese a cavallo tra guerre di indipendenza e lotte intestine. Con Thoni Sorano (voce), Carmelo Siciliano (bouzouki, oud, saz bağlama), Fakhraddin Gafarov (tar, oud, saz), Sinan Cem Eroğlu (kaval) e Simone Amodeo (daf, zarb) Thoni Sorano, cantante di musica sufi turca e persiana e autore di colonne sonore, incontra il polistrumentista catanese Carmelo Siciliano, esperto di musica greca, e il virtuoso Fakhraddin Gafarov, suonatore di tar, strumento tradizionale caucasico. Sulle note di antichi strumenti come il saz e il bouzouki, nasce così un suggestivo percorso musicale fra canti popolari d’amore e di separazione del Mediterraneo, dalle coste della Grecia alla Turchia, dalle steppe dell’Anatolia al Mar Caspio. Ospiti della serata Simone Amodeo alle percussioni e da Istanbul Sinan Cem Eroğlu, suonatore di kaval. Il live set ?Alos ha riscosso notevole successo nelle sue tournée in Slovenia, Svizzera, Francia, Portogallo e Italia Nel 2006 esce il disco ?ALOS “Ricordi Indelebili” che viene presentato con un tour in Italia e Slovenia. La performance musicale e multisensoriale “cooking music” della signorina Alos nasce nel 2003; un live set di canto, chitarra, violino, cibo, mostra di arti visive “L’indiscreta” su musiche create appositamente per lei da DJ Tonnerre , Mae Starr e Christian Rainer, che coinvolge i cinque sensi e crea un’ interazione totale con il pubblico. Ingresso con biglietto unico per i due concerti (?Alos e Void Ov Voices: Attila Csihar): Euro 12,00 - Euro 10,00 Info e prenotazioni: 011/484 944 14 maggio VENERDÌ ore 23.00 I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli Concerto 15 maggio SABATO ore 11.00 I Arena Piemonte Lingua ore 12.00 I Arena Piemonte Memoria Void Ov Voices: Attila Csihar in concerto Da Haiti: Jean Euphele Milcé Dall’India: Raj Patel A cura de Il Mutamento Zona Castalia Introduce e modera Lucia Goracci Introduce e modera Benedetto Vecchi Noto per il suo eclettismo, il cantante ungherese Attila Csihar è passato da band black metal come i Tormentor o i Mayhem alla musica elettronica e sperimentale di formazioni come i Sunn O))) di Steve O’Malley, collaborando con artisti come Oren Ambarchi, Merzbow, Current 93 e Larsen. Ora in veste di solista, accompagna la sua straordinaria voce, definita dalla critica “operistica”, con loops e texture sonore in una suggestiva esplorazione della sua lingua nativa, l’ungherese, e dei limiti della vocalità umana. Jean Euphele Milcé (1969), scrittore haitiano, esperto di lingua creola e insegnante di letteratura, dal 2000 vive e lavora in Svizzera, in esilio volontario dal suo paese. Con L’alfabeto delle notti, edito in Italia da Gorée, ha vinto il premio letterario Georges-Nicole Opera Prima. Noir d’autore, il romanzo d’esordio di Milcé è un viaggio nel cuore nero di Haiti: un commerciante ebreo, bianco e omosessuale, indaga sulla morte del suo amante attraversando la tragica realtà del paese, tra riti voodoo, violenza e povertà. Haiti come non era mai stata raccontata: una lunga discesa agli inferi all’ombra della dittatura di Duvalier. Raj Patel, economista anglo-indiano e studioso di politiche alimentari, ha lavorato per la Banca Mondiale e per il World Trade Organization, prima di impegnarsi in campagne internazionali contro queste stesse organizzazioni. Attualmente insegna all’Università di KwaZulu-Natal in Sudafrica e all’Università della California. Feltrinelli ha pubblicato in Italia i suoi due saggi più famosi: I padroni del cibo (2008), indagine scioccante sul sistema di controllo delle risorse alimentari mondiali, e il recente Il valore delle cose e l’illusione del liberismo (2010), lucida analisi che smonta uno ad uno i dogmi dell’economia liberista. Ingresso con biglietto unico per i due concerti (?Alos e Void Ov Voices: Attila Csihar): Euro 12,00 - Euro 10,00 Info e prenotazioni: 011/484 944 15 maggio SABATO ore 13.00 I Arena Piemonte Lingua ore 14.00 I Arena Piemonte Memoria ore 15.00 I Arena Piemonte Memoria ore 15.00 I Sala Arancio Laboratori Giochi linguistici Dalla Malesia: Preeta Samarasan Dal Sudafrica: Breyten Breytenbach Seminario con Raj Patel Conducono Anna Boario e Francesco Mele A cura di Codice. Idee per la Cultura Introduce e modera Monica Capuani Intervengono Edoardo Sanguineti, Maria Teresa Carbone, Bianca Maria Bruno Modera Stefano Gallerani Intervengono Silvia Ceriani e Franca Roiatti A cura di Slow Food In ogni cultura i giochi linguistici rispecchiano la vitalità di una lingua, la sua flessibilità, la capacità di adeguarsi ai mutamenti storici e sociali. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, Codice. Idee per la cultura torna dunque a proporre nuovi format di gioco basati sulla malleabilità della lingua e sui contenuti semantici di alcune parole chiave, coerenti con i temi del Salone. Trasformazioni, neologismi, calembour, cruciverba diventano un piacevole mezzo per scoprire il potere evocativo delle parole e per trasformare il linguaggio da semplice strumento condiviso in atto creativo. Preeta Samarasan, nata e cresciuta in Malesia, si è trasferita negli Stati Uniti durante l’adolescenza. Laureata in Musicologia, oggi vive in Francia. Tutto il giorno è sera (Einaudi), finalista all’Orange Prize e al Commonwealth Writers’ Prize, è il suo primo romanzo. Sontuosa saga famigliare sullo sfondo del complesso intreccio etnico della Malesia post-coloniale, il libro ripercorre le vicende di tre generazioni di donne, svelando inconfessabili segreti sepolti da secoli e insieme raccontando la storia di un intero popolo. Breyten Breytenbach (1939), scrittore, poeta e pittore sudafricano, insegna scrittura creativa all’Università di New York. Attivista politico durante il periodo dell’apartheid, lasciò il Sudafrica nei primi anni ’60 per trasferirsi in Francia. Il suo ritorno clandestino in patria, nel 1975, gli costò l’arresto e sette anni di carcere con l’accusa di essere un membro del KGB. Quegli anni sono raccontati nel bestseller internazionale Le veritiere confessioni di un terrorista albino (1985), già pubblicato in Italia da Costa&Nolan e ora ritradotto per i tipi di Alet: a vent’anni dalla fine dell’apartheid, una riflessione sconvolgente e preziosa per comprendere le contraddizioni del Sudafrica. La crisi alimentare è come uno tsunami che travolge sia il Sud sia il Nord del mondo, mettendo in luce l’estrema vulnerabilità dell’attuale sistema-cibo. Molti sono i problemi “sul piatto”: i biocarburanti, la prospettiva di una nuova Rivoluzione verde, il land grabbing, la contraddizione di un pianeta iniquamente suddiviso fra denutriti e obesi. Raj Patel, attivista, accademico impegnato sulle tematiche alimentari e autore, tra gli altri, di Food Rebellions! - La crisi e la fame di giustizia (Slow Food Editore) ne discute con Silvia Ceriani e Franca Roiatti, giornalista e autrice di Il nuovo colonialismo - Caccia alle terre coltivabili (Università Bocconi Editore). 15 maggio SABATO ore 16.00 I Arena Piemonte Oralità ore 17.30 I Arena Piemonte Memoria Dall’India: Shailja Patel Dall’Iran: Said Sayrafiezadeh Migritude - Performance poetica Introduce e modera Hamid Ziarati Introduce e modera Igiaba Scego Sedici sari spuntano da un grosso baule da corredo: li ha spediti una madre alla figlia “moderna” e testarda, nella speranza che capisca e si pieghi alla tradizione. Lei li srotola uno a uno e intanto racconta: storie di migrazione, di guerra e di sopravvivenza quotidiana, diaspore e povertà, cronache di famiglia e testimonianze dai tanti “invisibili” del mondo globalizzato. Shailja Patel, poetessa afroindiana nata e cresciuta in Kenya, attivista in diversi movimenti pacifisti e femministi, attraverso la forma recitativa della spoken word propone una riflessione sui processi coloniali e postcoloniali, tra storia e toccante testimonianza di vita. Il primo movimento di Migritude, Quando parla il Sari: La madre è stato pubblicato in Italia da LietoColle. Said Sayrafiezadeh (1968) è nato a New York da padre iraniano e madre ebrea americana, entrambi membri del Partito dei Lavoratori Socialisti. Il suo primo romanzo, Quando verrà la rivoluzione avremo tutti lo skateboard, racconta con irresistibile e feroce umorismo l’adolescenza americana di un “figlio di comunisti”, fra incomprensibili raduni politici, scorpacciate clandestine di tv e l’invidia per gli skate dei coetanei, oggetto del desiderio promesso in regalo quando il proletariato vincerà la sua battaglia... Il libro, uscito in Italia per nottetempo, è stato inserito dal New York Times fra i dieci migliori del 2009. ore 18.30 I Arena Piemonte Memoria ore 19.00 I Sala Blu Memoria Dalla Guinea Equatoriale: Donato Ndongo Memorie di Piemonte. I saperi della tradizione Interviene Lucia Goracci Presentano Piercarlo Grimaldi (Professore ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Pollenzo-Bra) e Marco Revelli (Presidente della Fondazione Nuto Revelli) Donato Ndongo (1950), giornalista e scrittore della Guinea Equatoriale, costretto a lasciare il suo paese per motivi politici, attualmente vive in Spagna. Autore di saggi e romanzi, è stato direttore del Centro Studi Africani dell’Università di Murcia. Nel romanzo Il metrò, edito in Italia da Gorée, racconta la drammatica odissea di un uomo che, inseguendo la speranza di una vita diversa, lascia il suo villaggio nel cuore dell’Africa per raggiungere l’Europa, dove si scontrerà con la società dei “bianchi” e le difficoltà di integrazione. Con un ritmo narrativo che ricorda i cantastorie africani, Ndongo traccia un memorabile affresco dell’Africa post-coloniale e contemporanea. Interviene Daniela Formento (Direttore regionale Cultura, Turismo e Sport) Oltre trent’anni di ricerche nel Piemonte della tradizione hanno permesso di raccogliere un patrimonio unico di informazioni etnoantropologiche e saperi in via di sparizione. Il progetto, che coinvolge l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo-Bra e la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo, con la collaborazione degli Istituti Storici della Resistenza in Piemonte e dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza in Torino, si propone dunque di creare la banca Memorie di Piemonte: i saperi della tradizione, ovvero un serbatoio di conoscenze organizzate per territori, tempi, tematiche, a cui affiancare l’istituzione dell’archivio I gesti e le parole della Resistenza, destinato a raccogliere testimonianze in video dei protagonisti della Liberazione. 15 maggio 16 maggio SABATO ore 20.00 I Sala Blu Concerto Quel che resta è la voce Un progetto a cura dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte - Direzione Cultura, Turismo e Sport A cura di Marinella Ollino Con Antonio Damasco (voce), Lindita Kopliku (piano), Zhoanna Guli (violino) Voci registrate: David Lembi (voce congolese), Denice Prelipcean (voce rumena), Lalli (voce piemontese e voce siciliana), Lorenzo Geninatti (voce francoprovenzale), Magalì Berardo (voce occitana), Teresa Geninatti (voce francoprovenzale) e Vaishali Raokhande (voce indiana) Il punto di partenza sono due opere letterarie molto diverse tra loro: il romanzo La canzone di Colombano di Alessandro Perissinotto, una storia tutta piemontese, risalente alla metà del Cinquecento ma che reca in sé tracce di profonda attualità, e i versi della poetessa iraniana Farrokhzad Forugh, che denunciano l’oppressione delle donne attraverso l’uso della forma poetica. Su questa base un gruppo di attori e musicisti ha costruito un suggestivo tessuto sonoro fatto di musiche e lingue appartenenti a tradizioni lontane: un’armoniosa babele per scoprire che, alla fine, davvero quel che resta è la voce, al di là di tutte le differenze. DOMENICA ore 21.00 I Arena Piemonte Concorso Lingua Madre Concorso letterario nazionale Lingua Madre Senzavoce, senzaterra, soli - Spettacolo teatrale Introduce Daniela Finocchi, ideatrice del concorso Con Beppe Gromi - Compagnia Fabula Rasa Patrizia Nicola - Autrice teatrale Renzo Sicco - Assemblea Teatro In scena: Sonia Aimiuwu, Francesca Carnevali, Veronique Esteve, Laura Malaterra, Esther Ruggiero Disegno luci: Stefano Fusaro Sculture sottili: Massimo Valz Brenta Scenografia: Don Juan Coreografia: Antonella Usai Musica dal vivo: fisarmonica Roberto Agagliate, chitarra Laura Malaterra Regia: Beppe Gromi Le donne migranti tracciano un percorso tra le storie di ieri, quasi dimenticate, e quelle di oggi. Le voci tratte dai racconti del Concorso Lingua Madre, sospese tra la concretezza del bisogno e la forza dell’immaginazione, si fanno corpo e movimento, aprono su microcosmi, schegge di vita e sentimenti in cui è possibile rispecchiarsi. Contro il silenzio assordante, l’assuefazione alle notizie di sbarchi e morti, la cecità frettolosa, un invito all’ascolto reciproco e alla condivisione, senza pregiudizi, con curiosità e rispetto. Perché siamo tutti in volo tra il presente e il domani, siamo tutti migranti. ore 11.00 I Arena Piemonte Memoria ore 12.00 I Arena Piemonte Memoria Dall’Etiopia: Maaza Mengiste Dalla Siria: Farouk Mardam-Bey Introduce e modera Angelo Del Boca Introduce e modera Elisabetta Bartuli In collaborazione con Slow Food Maaza Mengiste (1973) è nata ad Addis Abeba, in Etiopia. Dopo la caduta dell’imperatore Hailè Selassiè, è scampata agli orrori della rivoluzione rifugiandosi prima in Nigeria, poi in Kenya e infine negli Stati Uniti. Si è laureata in Scrittura Creativa alla New York University, dove insegna. Il suo romanzo d’esordio, Lo sguardo del leone (edito in Italia da Neri Pozza), è stato definito “un Dottor Zivago africano”: attraverso le vicende di un medico e dei suoi due figli, racconta gli anni bui che seguirono la caduta della monarchia etiope e il regime di terrore instaurato dal consiglio militare della rivoluzione. Farouk Mardam-Bey (1944), giornalista siriano nato a Damasco, è membro del comitato di redazione della “Revue d’études palestiniennes” e consigliere culturale presso l’Institut Du Monde Arabe di Parigi. Dirige la collana di narrativa araba dell’editore francese Actes Sud e ha pubblicato il saggio Gerusalemme. Il sacro e il politico, scritto con Elias Sanbar (Bollati Boringhieri, 2002). Diventato famoso in Francia come critico culinario, ha raccolto i suoi articoli sulla cucina araba, pubblicati per anni sotto lo pseudonimo di Ziryab, nel volume La cucina di Ziryab (Edizioni Lavoro, 2000). 16 maggio DOMENICA ore 13.00 I Arena Piemonte Lingua ore 14.00 I Arena Piemonte ore 15.00 I Arena Piemonte ore 15.00 I Sala Arancio Memoria Memoria Giochi linguistici Dal Pakistan: Kamila Shamsie Dalla Cecenia: Susanne Scholl Africagiocando Conducono Anna Boario e Francesco Mele A cura di Codice. Idee per la Cultura Introduce e modera Livia Manera Introduce e modera Monica Capuani Laboratorio ludico educativo Kamila Shamsie (1973), apprezzata scrittrice anglopakistana, è una firma prestigiosa dell’ “Indipendent” e del “Guardian” per le questioni relative al Pakistan, all’India e all’Afghanistan. Per la sua opera d’esordio, In the City by the Sea, ha ricevuto nel 1999 il premio letterario assegnato dal primo ministro pakistano. In Italia sono usciti, per Ponte alle Grazie, i romanzi Sale e zafferano (2001), Kartografia (2004), Versi spezzati (2005) e il recente Ombre bruciate (2010), epica vicenda di disastri scampati e affrontati, che abbraccia con straordinaria maestria sei decenni di storia, dalla bomba atomica su Nagasaki alla tragedia dell’11 settembre. Susanne Scholl (1949), giornalista austriaca, ha lavorato nella redazione tedesca di Radio Österreich International, nella sezione esteri dell’Austria Presse Agentur (APA) e infine, nel 1986, in quella per l’Europa Orientale della rete televisiva austriaca ORF. Nel 1989 è stata inviata dall’ORF a Bonn e nel 1991 a Mosca, dove ha diretto la redazione dal 1994 al 1997. Nel 2006 ha girato un film sulla Russia dopo Anna Politkowskaja, lavoro che le ha procurato non pochi problemi con la polizia russa. Nel 2007 le sono stati inoltre assegnati i premi giornalistici Axel-Corti e Concordia, per il coraggio e l’obiettività dimostrate nel corso della sua lunga esperienza giornalistica nelle exrepubbliche sovietiche. Ragazze della guerra, pubblicato in Italia da Voland, raccoglie testimonianze delle donne cecene sulle difficoltà di ogni giorno dall’inizio delle ostilità politiche e militari con Mosca. In ogni cultura i giochi linguistici rispecchiano la vitalità di una lingua, la sua flessibilità, la capacità di adeguarsi ai mutamenti storici e sociali. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, Codice. Idee per la cultura torna dunque a proporre nuovi format di gioco basati sulla malleabilità della lingua e sui contenuti semantici di alcune parole chiave, coerenti con i temi del Salone. Trasformazioni, neologismi, calembour, cruciverba diventano un piacevole mezzo per scoprire il potere evocativo delle parole e per trasformare il linguaggio da semplice strumento condiviso in atto creativo. Laboratori Conducono Valentina Acava Mmaka e Peter Kuria Asamba In Africa i bambini non hanno le play station, la barbie, il lego o il computer. In Africa i bambini giocano con ciò che offre la natura o riciclando materiale di scarto, e nel riutilizzare e trasformare elementi già esistenti salvaguardano il loro patrimonio ambientale. Valentina Acava Mmaka e Peter Kuria Asamba propongono un laboratorio per riscoprire la gioia di costruirsi da soli il proprio giocattolo. Attraverso favole e leggende tradizionali, guideranno i bambini fino alle origini dei più antichi giochi africani, stimolandone ingegno e fantasia nella creazione di oggetti unici e preziosi perchè fatti con le proprie mani. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827 [email protected] Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili 16 maggio DOMENICA ore 16.00 I Arena Piemonte Oralità ore 17.00 I Arena Piemonte Memoria Da Cuba: Mirta Portillo Da Cuba: Cecilia Samartin Un’antica storia afrocubana - Performance canora Introduce e modera Alessandra Casella Drammaturgia, regia e narrazione Mirta Portillo Mirta Portillo, narratrice orale cubana, attrice e artista figurativa, ha cominciato la sua carriera di cantadora scrivendo racconti per bambini. Nel 1998 ha fondato il “Parquecito de los Cuentos”, un luogo dove i bambini imparano ad ascoltare, raccontare e scrivere storie. Per la sua attività ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e ha partecipato a vari festival internazionali dedicati all’arte del racconto orale. La sua performance canora riporta alla memoria, attraverso i racconti della tradizione orale, il sequestro degli uomini, delle donne e dei bambini rapiti in Africa e portati come schiavi a Cuba, i loro tentativi di mantenere intatte le loro credenze religiose e le caratteristiche di alcune delle principali divinità Yorrubbà. Cecilia Samartin (1961), nata all’Havana durante la rivoluzione castrista, è cresciuta a Los Angeles e vive tuttora in California. Psicologa specializzata in terapia della famiglia, è autrice di alcuni romanzi di successo tradotti in tutta Europa: per le sue storie di esilio e viaggi alla ricerca di se stessi è già stata acclamata come “la nuova Isabel Allende”. Anche Señor Peregrino, uscito nel 2005 e appena tradotto da Bompiani, è la storia di un doppio viaggio: quello di una giovane cubana che arriva negli Stati Uniti per cancellare un difetto fisico che la deturpa e quello di un vecchio signore e del suo pellegrinaggio a Santiago de Compostela. ore 17.00 I Sala Arancio Laboratori Laboratorio di Rangoli - disegni con la sabbia colorata beneaugurante A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare Il Rangoli, la decorazione di muri e spiazzi con polveri colorate, è la forma d’arte tradizionale più popolare in India. Complesse geometrie o intricati motivi di fiori e animali vengono composti con misture di polveri, semi e fiori, farine e succo di lime, di fronte ai templi o sugli usci delle case in occasione di varie festività religiose. Ogni regione indiana ha la sua tecnica e ogni famiglia le sue tradizioni, tramandate di madre in figlia con straordinari risultati di precisione e bellezza. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827 [email protected] Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili ore 18.00 I Arena Piemonte Memoria Dal Kenya: Valentina Acava Mmaka Introduce e modera Luciano Del Sette Valentina Acava Mmaka (1971), nata a Roma, ha vissuto in Kenya e in Sudafrica. Giornalista, scrittrice e poetessa, si occupa di mediazione interculturale lavorando per scuole e associazioni, in Italia e in Africa. Con il suo compagno Peter Wis Kuria Asamba, artista acrobata e musicista, ha scelto di essere “migrante al contrario”, risalendo controcorrente i flussi migratori che dall’Africa si riversano in Italia. Nel romanzo autobiografico Il viaggio capovolto, uscito da Epoché, racconta un’Africa lontana da retorica e stereotipi, tracciando un acuto confronto con l’Italia di oggi, fra eccessi e contraddizioni. A seguire, performance acrobatica di Peter Wis Kuria Asamba e Aenea Amin Ochaka (Kenya) 16 maggio 17 maggio DOMENICA ore 20.30 I Arena Piemonte Concerto LUNEDÌ ore 22.00 I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli Te a t r o ore 11.00 I Arena Piemonte Memoria Franca Masu in concerto Odiséa di Tonino Guerra Dall’India: Samina Ali Con Franca Masu (voce), Salvatore Maltana (contrabbasso), Alessandro Girotto (chitarra) e Roger Soler (percussioni). Teatro delle Albe Introduce e modera Claudio Gorlier A cura di FolkClub Definita dalla critica “una diva della canzone mediterranea”, Franca Masu, figlia d’arte ed ex insegnante di lettere riconvertita alla musica, è l’esponente più internazionale dell’antica cultura catalana che ancora vive nel piccolo centro marinaro di Alghero. Dal jazz al canto tradizionale mediterraneo, dal Fado al tango argentino, la cantante sarda si è costruita disco dopo disco una sua originalissima identità artistica che l’ha fatta apprezzare dalla critica internazionale e l’ha portata ad esibirsi in festival e rassegne in tutto il mondo. Traduzione Giuseppe Bellosi “Lettura selvatica” di Roberto Magnani A cura di Marco Martinelli Tecnico suono e luci Luca Fagioli Produzione Ravenna Teatro A cura del Mutamento Zona Castalia Il dialetto come lingua incarnata, un pozzo da cui attingere visioni e immaginario, un contatto con i fantasmi dei nostri antenati: il ravennate Teatro delle Albe ne ha fatto uno dei cardini irrinunciabili della sua poetica, con esiti altissimi. E al dialetto romagnolo si rivolge ancora per affrontare il viaggio di Ulisse, attraverso una doppia riscrittura dell’opera omerica: quella del poeta Tonino Guerra e quella dello studioso di tradizioni romagnole Giuseppe Bellosi. Solo in scena, accompagnato dalla musica di Bach, Roberto Magnani si lascia così guidare dal suono familiare del dialetto della sua terra per raccontare i mondi lontani percorsi da Ulisse. Ingresso a pagamento: Euro 10,00 - Euro 7,00 Info e prenotazioni: 011/484 944 Samina Ali, giovane autrice indo-americana, nata a Hyderabad, si trasferì negli Stati Uniti con la famiglia a soli sei mesi di età. Da allora però ha sempre trascorso metà di ogni anno in India, frequentando anche le scuole del suo paese d’origine. Nel suo romanzo d’esordio, Giorni di pioggia a Madras (2004), pubblicato in Italia da e/o, racconta, con espliciti spunti autobiografici, le vicende di una giovane indiana musulmana che, tornata dagli Stati Uniti nella sua città natale, si trova ad affrontare difficoltà, tabù e contraddizioni di una moderna comunità musulmana. ore 12.00 I Arena Piemonte Concorso Lingua Madre Concorso letterario nazionale Lingua Madre Premiazione V° Concorso letterario nazionale Lingua Madre Introducono: Ernesto Ferrero (Direttore editoriale Salone Internazionale del Libro) e Daniela Finocchi (ideatrice del Concorso) Consegnerà i premi Alketa Kosova, vincitrice della IV° edizione del Concorso Parteciperanno alla premiazione: Michele Coppola, Assessore Regionale alla Cultura Giovanna Quaglia, Assessore Regionale alle Pari Opportunità Sabrina Gambino, Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Rappresentanze diplomatiche dei Paesi d’origine delle vincitrici Letture animate di Francesca Carnevali Proiezioni video: • Lingua Madre Duemilanove, un anno di racconti, presentazioni, interviste, incontri attraverso l’Italia (idd.produzioni) • Booktrailer Lingua Madre - Racconti di donne straniere in Italia (idd.produzioni) • Spot promozionale (APD Torino) 17 maggio LUNEDÌ ore 14.00 I Arena Piemonte Memoria ore 15.00 I Arena Piemonte Lingua ore 16.00 I Arena Piemonte Oralità ore 17.00 I Arena Piemonte Lingua Dal Perù: Oscar Colchado Lucio Dal Marocco: Abdelfattah Kilito Da Cuba: Mirta Portillo Dall’Algeria: Tahar Lamri Introduce e modera Antonio Melis Intervengono Maria Elena Paniconi ed Elisabetta Bartuli Un’antica storia afrocubana - Performance canora Oscar Colchado Lucio (1947), poeta e scrittore peruviano, insegna Lingua e letteratura ispanica a Lima ed è tra i fondatori del “Grupo Literario Isla Blanca”. Autore di romanzi e racconti per ragazzi molto apprezzati in America Latina, ha vinto numerosi premi letterari e un suo libro per ragazzi, Cholito en los Andes mágicos, è diventato il soggetto di una popolare serie televisiva. Rosa Coltello, uscito nel 1997 e ora pubblicato in Italia da Gorée, racconta, attraverso un visionario viaggio nell’aldilà, il periodo sanguinoso dei guerriglieri di Sendero Luminoso, il gruppo rivoluzionario maoista che divise il Perù negli anni ’80 e tornato di recente a colpire il paese. Abdelfattah Kilito (1945), intellettuale marocchino e docente di letteratura presso la Facoltà di Lettere Muhammad V di Rabat, è autore di diversi saggi di critica letteraria, alcuni dei quali tradotti e apprezzati anche in Italia: L’autore e i suoi doppi. Saggio sulla letteratura araba classica (Einaudi 1988) e L’occhio e l’ago. Saggio sulle “Mille e una notte” (il Melangolo 1994). La raccolta Esplorazioni, pubblicata in Italia da Mesogea, segna il suo esordio nella narrativa con quattro storie in bilico tra ironia e inquietudine, affacciate sui paradossi della vita quotidiana e delle relazioni umane. Il pellegrinaggio della voce - Performance poetica con accompagnamento musicale Drammaturgia, regia e narrazione Mirta Portillo Mirta Portillo, narratrice orale cubana, attrice e artista figurativa, ha cominciato la sua carriera di cantadora scrivendo racconti per bambini. Nel 1998 ha fondato il “Parquecito de los Cuentos”, un luogo dove i bambini imparano ad ascoltare, raccontare e scrivere storie. Per la sua attività ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e ha partecipato a vari festival internazionali dedicati all’arte del racconto orale. La sua performance canora riporta alla memoria, attraverso i racconti della tradizione orale, il sequestro degli uomini, delle donne e dei bambini rapiti in Africa e portati come schiavi a Cuba, i loro tentativi di mantenere intatte le loro credenze religiose e le caratteristiche di alcune delle principali divinità Yorrubbà. Tahar Lamri (1958) è nato ad Algeri e, dopo aver vissuto in Libia, in Francia e in altri paesi europei, dal 1986 si è stabilito in Italia. Scrittore, saggista e traduttore, si occupa di multiculturalismo e letteratura della migrazione, partecipando e organizzando convegni e seminari. Ha scelto di scrivere in italiano, lingua di adozione che nei suoi libri rivela l’eco antica di altri idiomi e, contaminata con l’arabo, il dialetto algerino e il francese, si fa specchio di un fecondo meticciato culturale. La performance poetica è tratta dal libro di racconti edito da Mangrovie I sessanta nomi dell’amore, che racchiude la storia dell’incontro tra un uomo e una donna, dotati ambedue di eccezionale libertà ed intelligenza e del coraggio di rinunciarvi, per essere solo l’altro per l’altro e permettere il raro dispiegare della dialettica tra amanti che, pur sembrando impossibile, è di unica bellezza. 17 maggio LUNEDÌ ore 18.00 I Arena Piemonte Memoria ore 18.00 I Sala Arancio Laboratori ore 20.00 I Arena Piemonte Concerto Dalla Somalia: Mohamed Aden Sheick Quando i libri erano di stoffa Shashank Subramaniam duo in concerto Intervengono Pietro Petrucci e Pietro Marcenaro Laboratorio ludico educativo Con Shashank Subramanyam (flauto) e Neyveli Venkatesh (mridangam) Mohamed Aden Sheikh (1936), chirurgo somalo laureato in Italia, è stato uno dei principali dirigenti politici del regime di Siad Barre. Finito in prigione una prima volta nel 1975, per ragioni politiche, fu fatto arrestare di nuovo dal dittatore nel 1982 con l’accusa di cospirazione. Tornato in libertà dopo sei anni di isolamento carcerario, si è trasferito in Italia dove ha ripreso ad esercitare la professione di medico. In La Somalia era un’isola dei Caraibi, pubblicato da Diabasis e curato dal giornalista Pietro Petrucci, Sheikh ripercorre la sua storia e insieme quella, da noi quasi sconosciuta, della Somalia e dell’Italia coloniale, fra giochi di potere e scontri di culture. Conduce Peter Wis Kuria Asamba Attingendo dalla vasta tradizione orale di miti e leggende dell’Africa orientale, Peter Wis Kuria Asamba, artista, acrobata e musicista, guiderà i partecipanti al laboratorio nella realizzazione di un vero libro di stoffa secondo l’uso delle antiche società africane. Dall’ascolto di una fiaba in lingua kiswahilli si passerà alla sua drammatizzazione, traduzione e interpretazione, per arrivare infine ad una trasposizione iconografica utilizzando splendidi tessuti tradizionali. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827 [email protected] Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili A cura di FolkClub Il giovane maestro indiano Shashank Subramanyam è considerato il più importante flautista della musica tradizionale del Karnataka, regione dell’India Meridionale. Figlio d’arte e precocissimo talento, ha cominciato la sua carriera suonando il violino, per poi passare al flauto sotto la guida del leggendario maestro Mahalingam. Dall’età di undici anni tiene concerti in tutto il mondo, ospite dei più prestigiosi teatri e istituzioni culturali. Accompagnato dal maestro Venkatesh, suonatore di mridangam (strumento a percussione indiano), porta a Torino le sonorità e la straordinaria tecnica della musica classica indiana. Bando concorso CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE LINGUA MADRE Art.1 Sono ammesse al “Concorso letterario nazionale Lingua Madre” dell’anno 2010/2011, tutte le donne straniere residenti in Italia, anche di seconda o terza generazione, che desiderino esprimere e approfondire il rapporto tra la propria identità, le proprie radici e il paese che le ospita, cioè l’Italia. Sono ammesse altresì tutte le donne italiane che vogliano raccontare storie di donne straniere che hanno conosciuto, amato, incontrato e che hanno saputo trasmettere loro “altre” identità. Art.2 Il titolo del concorso é “Lingua Madre”, sviluppato in due sezioni: a) Le donne straniere raccontano b) Le donne italiane raccontano le donne straniere Art.3 Le opere, di lunghezza non superiore alle 5 cartelle (9 mila battute circa), devono pervenire entro il 31/12/10, insieme a nome, cognome, indirizzo, data e luogo di nascita, recapito telefonico, e-mail e nazionalità esclusivamente per posta a: Concorso letterario nazionale Lingua Madre CASELLA POSTALE 427, Via Alfieri, 10 - 10121 Torino Centro (Informazioni: www.concorsolinguamadre.it [email protected] • tel/fax 011 447 62 83). Art.4 Ogni concorrente può partecipare con un solo racconto inedito, da presentare in tre copie, stampate o scritte a mano in stampatello. Su tutte le copie devono essere riportati: nome, cognome, indirizzo, data e luogo di nascita, recapito telefonico, e-mail e nazionalità. Gli elaborati inviati non verranno restituiti. Art.5 Si richiede di scrivere in italiano, perché l’Italia è il paese di residenza e il luogo dove il Concorso è bandito ma è consentita, anzi incoraggiata, la collaborazione tra donne straniere e donne italiane nel caso l’uso della lingua italiana scritta presenti delle difficoltà. Tutto questo nello spirito della valorizzazione dell’intreccio culturale che è prima di tutto intreccio relazionale: assistenza non è affatto perdita sul piano identitario, al contrario è proprio nella relazione che l’identità si afferma in modo positivo e non preclusivo. Art.6 La giuria, le cui decisioni sono inappellabili, è composta da scrittrici/tori, giornaliste/i, rappresentanti politiche/ci e studiose del pensiero femminile. Art.7 Premi. Le prime tre classificate della sezione Le Donne Straniere Raccontano più una della sezione Le Donne Italiane Raccontano le Donne Straniere si aggiudicheranno un premio in denaro (1° classificata 1000 euro, 2° classificata 500 euro, 3° classificata 400 euro, premio Sezione Speciale Donne Italiane Raccontano le Donne Straniere 400 euro), un diploma e la partecipazione alla premiazione durante il Salone Internazionale del Libro di Torino 2011. Saranno inoltre coinvolte in attività e presentazioni a discrezione del Concorso. Art.8 Premio speciale SlowFood-Terra Madre. Un ulteriore premio consistente nella pubblicazione sulla rivista SlowFood, offerto da Slow Food-Terra Madre, verrà assegnato all’autrice straniera del racconto maggiormente ispirato ai temi legati al cibo ed alla sua produzione, tra quelli selezionati dalla giuria del Concorso (maggiori informazioni su www.slowfood.it • www.terramadre.info). Art.9 Premio speciale Torino Film Festival. Un ulteriore premio consistente nell’abbonamento gratuito a Torino Film Festival 2011, offerto da Torino Film Festival, verrà assegnato all’autrice straniera del racconto maggiormente adatto ad essere trasposto in sceneggiatura cinematografica, tra quelli selezionati dalla giuria del Concorso. Art.10 Premio speciale Rotary Club Torino Mole Antonelliana. Un ulteriore premio di 800 euro (ottocento euro) offerto dal Rotary Club Torino Mole Antonelliana verrà assegnato all’autrice straniera del racconto maggiormente ispirato ai temi della pace e della tolleranza nel mondo, tra quelli selezionati dalla giuria del Concorso. Art.11 Premio speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Un ulteriore premio verrà offerto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Sono ammesse tutte le donne straniere residenti in Italia, che desiderino esprimere, con un unico scatto fotografico, il rapporto tra la propria identità, le proprie radici e il paese che le ospita, cioè l’Italia. Sono ammesse anche tutte le donne italiane che vogliano rappresentare con uno scatto fotografico le storie di donne straniere. Le fotografie dovranno pervenire entro il 31 dicembre 2010 su supporto digitale alla casella postale del Concorso oppure tramite e-mail a [email protected]. Le immagini saranno sottoposte alla valutazione di una giuria di esperti designata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: gli scatti selezionati saranno esposti in Fondazione nel corso di una mostra nell’autunno 2011. Inoltre, la giuria attribuirà un Premio allo scatto migliore. Le autrici potranno concorrere sia con una fotografia sia con fotografia e racconto (come da art.1). Art.12 Premio speciale Giuria Popolare. I dieci racconti finalisti saranno consultabili e potranno essere votati sul sito del Salone del Libro www.salonelibro.it. entro il 30/04/2011. L’autrice del racconto più votato dai lettori riceverà in premio alcune prestigiose pubblicazioni artistiche. Fra tutti coloro che parteciperanno alla votazione, verrà estratto un nome a sorte che riceverà in premio i libri del Concorso Lingua Madre e l’ingresso gratuito al Salone del Libro. Art.13 Tutti i testi selezionati saranno pubblicati in un libro edito nel corso del 2011, di cui sarà assegnata copia alle autrici. Art.14 Le concorrenti rinunciano al diritto economico d’autore. La proprietà letteraria sarà del Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Art.15 Alle vincitrici e alle autrici delle opere selezionate sarà inviata comunicazione dell’esito del concorso entro il 30/04/2011 e contestualmente sarà indicata la data e il luogo della cerimonia di premiazione. Art.16 Ai sensi della legge 675/96 si comunica che tutti i dati personali dei quali il Concorso letterario nazionale Lingua Madre entrerà in possesso, saranno usati solo per quanto attiene il Concorso e le attività collegate. I dati raccolti non verranno in alcun caso comunicati o diffusi a terzi per finalità diverse da quelle del Concorso. Art.17 La partecipazione al Concorso comporta l’accettazione di tutte le norme contenute nel presente bando. La non accettazione, anche di una sola di queste, annulla la partecipazione al Concorso. Il programma potrebbe subire variazioni Vi preghiamo pertanto di verificarlo sul sito www.circololettori.it/linguamadre che verrà costantemente aggiornato In collaborazione con Con il patrocinio di
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