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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 4
Febbraio 2015
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
mirandola
La ricostruzione
del centro storico
La presentazione il 14 marzo nel corso di una cerimonia di ringraziamento ai donatori
Nuove attrezzature per l'ospedale
Un ecografo, tre auto e due letti elettrici coi fondi raccolti da "La Nostra Mirandola"
mirandola
Mercoledì 4 marzo alle ore 21,
presso l’auditorium delle scuole medie
“Montanari” di Mirandola, l’Amministrazione comunale incontrerà la
cittadinanza per aggiornare sullo stato
dei lavori di recupero degli edifici in
centro storico e sull’andamento della
progettazione di alcune opere di grande
impatto.
A pag. 3
area nord
La rinascita
di Cavezzo
Il sindaco di Cavezzo, Lisa Luppi,
racconta la rinascita del paese, a quasi
tre anni dal sisma.
A pag. 11
Arriva il cinema
in via Brunatti
Il moderno
Ilecografo
nuovo Centro
civico
Gavello
donatodida
"La Nostra
Mirandola"
Un moderno ecografo che ha arricchito la dotazione dell’Unità operativa
di Anestesia e Rianiamzione, tre nuove
auto per l’assistenza domiciliare e due
letti elettrici per la Lungodegenza.
Sono le importanti attrezzature donate
dall’Associazione Onlus “La Nostra
Mirandola” che, grazie all’inesauribile lavoro della presidente Nicoletta
Vecchi Arbizzi, raccoglie fondi a favore dell’ospedale di Mirandola e delle
strutture sanitarie dell’Area Nord. Le
nuove attrezzature saranno presentate
ufficialmente sabato 14 marzo alle 10
con una cerimonia per ringraziare pubblicamente l’Associazione, i cittadini e
le aziende protagonisti di tanti gesti di
solidarietà. L’elenco degli strumenti e
delle attrezzature donate negli ultimi
anni è lunghissimo e soltanto quelle
arrivate l’anno scorso raggiungono un
valore commerciale di oltre 440mila
euro. Una dimostrazione tangibile
della vicinanza della popolazione mirandolese che ha aiutato concretamente
il proprio ospedale nel percorso di
recupero post sisma. «L’Associazione
si prodiga affinché il nostro ospedale e
i servizi territoriali rimangano efficienti
e fruibili, evitando ai pazienti il disagio
dello spostamento in altre strutture
e accorciando notevolmente le liste
d'attesa – afferma Nicoletta Vecchi
Arbizzi – tutto quello che abbiamo
donato dimostra in maniera tangibile
che volontari, imprenditori e cittadini
mirandolesi stanno mettendo cuore e
passione per avere strutture sanitarie
sempre più moderne e con attrezzature
d’avanguardia. A tutti loro va il nostro
più sincero ringraziamento».
Continua a pag. 16
Torna l'attesissimo appuntamento
con il Circolo Pacchioni, che dal 3
al 24 marzo allestirà una rassegna
di film presso il Centro Polivalente
Brunatti (via Brunatti 1, Mirandola),
in collaborazione con l'Associazione
Genitori per le Scuole di Mirandola.
La rassegna è stata intitolata “Nuovo
Cinema Brunatti”, in riferimento a
quel Nuovo Cinema Paradiso che nella memoria di Giuseppe Tornatore
era una “fenice” risorta dalle ceneri
di un incendio che aveva momentaneamente distrutto quella che per
il regista era una fabbrica dei sogni.
«Ringraziamo il Comune di
Mirandola per il patrocinio e il contributo offerti per quest'iniziativa.
– afferma il presidente del Circolo
Pacchioni Paolo Righini a nome
di tutti i soci – Esprimiamo sincera
gratitudine anche all'Associazione dei
Genitori. Per merito loro oggi abbiamo la possibilità di offrire in un luogo
adeguato una serie di appuntamenti
all'insegna del cinema di qualità».
Si parte la sera del 3 marzo con
Grand Budapest Hotel, divertentissima commedia candidata a ben nove
premi Oscar, omaggio del regista
Wes Anderson al cinema di Ernst
Lubitsch popolato da un cast stellare.
Secondo appuntamento il 10 marzo
con Boyhood.
Programma a pag. 24
2 · n. 4 - febbraio 2015
Tribuna
I lavori del Consiglio comunale di
Mirandola nelle opinioni
dei Capigruppo
barbieri-pd
«Ricostruzione
e legalità»
Mirandola e l'Area nord dicono no
alla mafia e ad ogni suo tentativo di
infiltrazione nella nostra realtà economica e produttiva e lo fanno, ancora una
volta, ribadendo e rilanciando la propria
storia di uomini e terre dai radicati valori democratici. La lotta all’illegalità
e ai tentativi di penetrazione di realtà
malavitose è prima di tutto partecipazione, assunzione di responsabilità,
condivisione ad alta voce dei problemi
e delle possibili soluzioni che sono
l'essenza della democrazia. A ribadirlo
è stata un’ampia e articolata platea di
relatori e cittadini intervenuti sabato
14 febbraio in municipio a Mirandola
all'incontro sul tema “Ricostruzione
e Legalità, teniamo alta l'attenzione”
organizzato dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord. I relatori, il senatore Stefano Vaccari, membro della
Commissione parlamentare d'inchiesta
sui fenomeni mafiosi, il dottor Vito
Zincani, procuratore di Modena fino
al dicembre 2014 e Alberto Silvestri,
presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, hanno affrontato con
approfondite argomentazioni il tema
attualissimo delle infiltrazioni mafiose
nel tessuto della ricostruzione. E' stata
l'occasione, partendo dall'attualità,
per ascoltare le opinioni del pubblico
e lanciare un messaggio univoco
espresso dal presidente Silvestri: «La
ricostruzione non si fermerà. Quanto
fatto finora dalla struttura commissariale, in assenza di un quadro normativo
nazionale, è incentrato alla massima
trasparenza e tracciabilità del flusso
di denaro». Riprendendo le parole del
dottor Zincani: «La mafia trionfa quando non se ne parla», noi ne vogliamo
parlare e lo faremo coinvolgendo direttamente la cittadinanza e le istituzioni,
luoghi primari della democrazia. Come
Partito Democratico, già nella passata
legislatura, presentammo significativi
ordini del giorno che nascevano dalla
consapevolezza del rischio di infiltrazioni mafiose nelle nostre terre per concludere con la richiesta di un maggior
sforzo da parte delle forze dell'ordine
e di tutti i soggetti preposti per il contrasto netto di questi fenomeni. Subito
dopo il terremoto, il Commissario
Errani e i sindaci hanno chiesto alla
magistratura e alle forze dell’ordine di
mettere in campo strumenti efficaci di
controllo e blocco delle possibili attività della malavita organizzata legate
alla delicata fase della ricostruzione.
Ricordiamo i controlli interforze, il Girer, la White List. Quest'ultima spesso
è stata interpretata più come un freno
alla ricostruzione che un metodo per
permettere di poter spendere in modo
corretto denaro pubblico. Crediamo
che sia stato giusto aver alzato il grado
di attenzione nelle varie fasi di intervento. Ribadiamo la piena fiducia alla
Giunta Benatti che insieme ai tecnici
comunali sta lavorando da ormai tre
anni sulla ricostruzione della nostra
città in modo trasparente, col massimo
impegno, gestendo sul campo ogni fase
degli interventi secondo le regole della
pubblica amministrazione. Condividiamo, inoltre, la scelta del presidente
della Regione Bonaccini che ha deciso
di costituirsi parte civile nei prossimi
giorni per eventuali danni materiali e
d'immagine confermando la volontà
di operare nella massima trasparenza.
Le nostre terre si sono sempre
contraddistinte negli anni per l'onestà e la laboriosità dei loro cittadini.
Dobbiamo tutti fare la nostra parte
per contrastare i fenomeni mafiosi e
criminali continuando ad affermare,
ovunque, culture e comportamenti
della legalità, vigilando, come singoli
cittadini, come partiti e associazioni, su
ogni comportamento proceduralmente
dubbioso, denunciando, se necessario,
ogni sospetta attività illecita.
Paolo Barbieri
Capogruppo Pd
golinelli-lega nord
#Renziacasa il 28 febbraio
in Piazza del Popolo a Roma
Il Governo Renzi
è l'esecutivo delle promesse non mantenute,
del “Enrico stai sereno”,
della Mogherini che non
partecipa agli incontri
sulla crisi Ucraina, dei
tagli ai Comuni e alle
Regioni virtuose, degli
accordi e delle leggi salva
Berlusconi, dei transfughi
parlamentari e dei record
negativi del Paese. I numeri del 2014 sono catastrofici: debito pubblico
2.214 miliardi di euro e
133% del Pil (+ 90 miliardi rispetto al
2013); tassazione complessiva al 53%,
con un aumento del 300% sulle giovani
partite Iva e nuove tasse su autostrade,
benzina, alcool, pellet, acqua, Tfr e
fondi pensionistici; disoccupazione
al 12.9% e giovanile al 42%; 260 le
imprese che hanno chiuso ogni giorno; 170 mila clandestini sbarcati con
l'operazione mare Nostrum/Triton (di
cui 100 mila spariti); indulti mascherati,
due svuota carceri (9 mila delinquenti
scarcerati anticipatamente in un anno),
pene alternative e depenalizzazioni
(112 reati con pena non superiore ai
5 anni non punibili penalmente, tra
cui furto,spaccio di droga, danneggiamento, truffa, violazione di domicilio
e violenza privata).
Il giullare di Firenze
non è l'ultima speranza
per l'Italia, ma anzi,
pensiamo che un alternativa sia possibile,
pensiamo che siano
necessarie soluzioni
completamente diverse
dalle sue, pensiamo
a una moneta diversa
dall'euro, a un rapporto
diverso con l'Europa
dove prevalga l'interesse Nazionale, pensiamo a una tassazione
più bassa e più semplice, pensiamo
che la marina militare debba difendere
i confini e non aiutare gli scafisti,
pensiamo che con la Russia si debba
dialogare e non farci la guerra, pensiamo che i delinquenti debbano stare in
prigione, pensiamo che la priorità sia
il lavoro e non la legge elettorale. Per
questi motivi e per costruire un'alternativa credibile a Renzi, il 28 febbraio
la Lega Nord organizza una grande
manifestazione aperta a tutti a Roma
in Piazza del Popolo. Dalla provincia
di Modena partiranno treni e autobus,
per info: 3386032727, Facebook Lega
Nord Mirandola www.renziacasa.com
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord Padania
platis-forza italia
«Inchiesta Aemilia:
la falla c'è, eccome»
A poche ore dagli
oltre 100 arresti per mafia
il Pd ha già innalzato la
sua cortina fumogena per
difendere l'indifendibile.
Guardate ad esempio
questo giornale, L'Indicatore Mirandolese. Nello
scorso numero avevano
già militarizzato la pubblicazione: a pagina due
la locandina enorme di
un convegno contro le
mafie con protagonisti il
sindaco di san Felice e il
senatore Vaccari (assessore provinciale durante
il primo post terremoto)
e poi i soliti articoli autocelebrativi.
Il tutto condito dalla visita della
sempre verde Rosy Bindi con la Commissione Antimafia.
Possibile che i vertici dei nostri
enti locali non sapessero proprio nulla?
Il sindaco Ferioli di Finale Emilia ha
autorizzato un cospicuo pagamento alla
Bianchini contro il parere dei suoi funzionari, il Comune ha fatto affidamenti
diretti alla ditta del figlio di Bianchini
due giorni dopo la sua costituzione, le
equivoche intercettazione dell'assessore D'Aiello lasciano poco spazio alla
fantasia. Senza dimenticare che anche
all'Unione tutti i sindaci e il Pd hanno
fatto quadrato attorno a Ferioli quando
l'opposizione contestava al sindaco
(con delega alle reti e alla telematica)
di essere presidente e socio di maggioranza di un'azienda informatica a
cui l'Unione stessa appaltava servizi.
Certo, quisquilie rispetto al resto,
ma dopo Aemilia hanno cambiato le
deleghe togliendole a Ferrioli. Come
mai? Fino al giorno prima erano quei
maliziosi delle opposizioni a pen-
sar male. Nella vicenda
dell'ndrangheta merita
però un posto d'onore il
sindaco di San Felice e
presidente dell'Unione
Area Nord, Alberto Silvestri. Incredibilmente,
proprio nel suo territorio,
sono sbucati come funghi montagne di rifiuti
di amianto. Tonnellate
e tonnellate di materiale
senza che per tantissimo
tempo si intervenisse.
Senza dimenticare quello interrato sotto diverse
scuole e il campo della
Protezione civile di San
Biagio. Eppure tutti sono
al loro posto. A nessuno
è sorto il dubbio di doversi dimettere.
Come a nessuno del Pd di Mirandola
è venuta voglia di votare il nostro ordine del giorno che chiedeva maggiore
trasparenza e l'applicazione puntuale
delle norme.
La cosa più buffa è sentire gli
eredi di Errani autoincensarsi per la
puntuale vigilanza. Per favore! La
falla c'è, eccome. Se fossero stati così
seri non sarebbero sorte vere e proprie
montagne di amianto o concessi appalti
milionari per la ricostruzione ad aziende oggi accusate di mafia.
All'attività di controllo dell'opposizione che ha contribuito significativamente all'avvio del filone
d'indagine continuerà, ma confidiamo
che la magistratura voglia mettere il
naso veramente in tutte le numerose
vicende aperte, dai bandi frazionati
alle varianti in corso d'opera, passando
per i sospetti subappalti del trasporto
macerie di Aimag.
Antonio Platis
capogruppo Forza Italia
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95
- Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi
Segretaria di redazione: Raffaella Girotti
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola.
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Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 22 Mirandola 41037 tel. 0535/29525,
fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 20 febbraio 2015.
Prossimo numero il 12 marzo 2015.
Tinchelli-M5S
«Vedere per credere,
credere per vedere»
Non sono bastate
due scosse, assolutamente naturali, imprevedibili, sottovalutate,
causa di morte e distruzione, a mettere
alla prova la tenacia
dei cittadini del cratere. Ora a distanza di
quasi tre anni, poco è
stato fatto. Rallentati
dalla latitanza dello Stato e da una
burocrazia complicata e asfissiante,
dobbiamo registrare e lottare anche contro infiltrazioni di malaffare
(‘ndrangheta), che stanno lucrando
sulla ricostruzione. «Crisi economica e
corruzione procedono di pari passo, in
un circolo vizioso in cui l'una è causa
ed effetto dell'altra » e oggi «il pericolo
più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare visto
come un male senza rimedio» parole di
Raffaele Squitieri, che ben sintetizzano
la situazione contro la quale dobbiamo
lottare. Quello che sta facendo lo Stato per la lotta contro la corruzione e
l'evasione fiscale (ben presente anche
prima del terremoto) è sotto gli occhi
di chi vuole vedere. Basti pensare
che a legiferare contro questi reati,
siedono in Parlamento più di cento
parlamentari indagati. Cosa possiamo
fare noi minoranza per aiutare il nostro
Comune e i cittadini a superare questa
ennesima prova? Nell'ultimo Consiglio
comunale abbiamo chiesto al sindaco,
con un ordine del giorno, di rendere il
più trasparente possibile gli atti della
ricostruzione: dalla rendicontazione
delle spese, alle determine e delibere,
agli atti e ai regolamenti sugli appalti e
reclutamento del personale operativo.
Abbiamo proposto di dare la cittadinanza onoraria al magistrato dottor
Nino Di Matteo e ci siamo sentiti dire:
«Di Matteo chi è?». Questa la domanda che ci hanno posto i consiglieri di
maggioranza nell’ultimo Consiglio comunale. Di Matteo è un magistrato che
si sta occupando delle indagini sulle
stragi di mafia in cui sono stati uccisi
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
e gli agenti delle rispettive scorte, oltre
che sugli omicidi di Rocco Chinnici e
Antonino Saetta. E’ uno degli uomini
simbolo della lotta alle mafie, che,
come abbiamo potuto appurare con
le ultime vicende, riguarda anche noi
molto da vicino. Avevamo proposto
una mozione nell’ultimo Consiglio
comunale in cui chiedevamo la cittadinanza onoraria per il magistrato. La
nostra mozione è stata respinta con
il voto contrario della maggioranza
Pd arroccata sulla posizione che: «La
cittadinanza onoraria va concessa solo
a cittadini che hanno reso un servizio
al Comune di Mirandola, quindi legati
al territorio». Poco ha valso la nostra
puntualizzazione che Antonino Di
Matteo sta portando avanti
una battaglia nei confronti
della mafia, che è ormai chiaro
riguarda anche noi da vicino.
Avevamo proposto la cittadinanza onoraria per riportare
l’attenzione delle persone
su questo tema e per dare un
messaggio forte: il Comune di
Mirandola si oppone alle mafie. In realtà il messaggio forte
è stato dato a noi della opposizione.
Dopo essersi tutti occupati del tema
mafia negli ultimi articoli, nel momento in cui si poteva dare un messaggio
chiaro e univoco i nostri consiglieri
di maggioranza hanno detto no. Il
sindaco invece è uscito a metà della
discussione per urgenti e improrogabili
impegni. Se consideriamo che i Consigli comunali sono convocati una volta
al mese in media e che questo era il
primo Consiglio dopo circa due mesi di
fermo voluto dall’Amministrazione, ci
domandiamo come mai il sindaco non
abbia considerato di prendere una sera
libera per partecipare alla discussione.
Precisiamo che alla cerimonia sarebbe
stato presente solo il sindaco non noi
del M5S, perché il messaggio che doveva passare andava oltre una questione di partito. La serata del Consiglio
ha visto poi rimandata un’altra nostra
mozione che richiedeva l’impegno
del sindaco e della Amministrazione
tutta a non vendere le quote di Aimag
a Hera. Questa mozione verrà discussa
il prossimo Consiglio comunale a marzo. Vi esortiamo a venire a sostenerci.
Aimag deve restare una multiutility
dei Comuni fondatori. Venite a sentire
le motivazioni che addurranno. Le
discussioni in Consiglio faranno capire
che anche in un piccolo Comune si
vive la stessa situazione che vige nei
palazzi “romani”. Le opposizioni alla
fine non riescono a decidere nulla,
perché comunque non è contemplato
il ragionamento del singolo individuo
e la libertà di pensiero. Fai parte di un
gruppo e devi piegare la testa e dire si
o no come una marionetta. Chi tira i
fili? Chi obbliga le persone alla perdita
della coscienza morale individuale a
vantaggio di interessi superiori? Vi
aspettiamo il 25 febbraio per i nostri
incontri del mercoledì mensili in sala
del Consiglio comunale di Mirandola.
Inoltre, sabato mattina venite a trovarci
in piazza Costituente al banchetto per
vedere i Consigli comunali e discutere con noi. Ricordiamo che tutti i
giovedì mattina dalle ore 10,30 alle
ore 12,30 potete trovarci in municipio
nella saletta capigruppo di fianco
alla portineria. mail: [email protected], blog:
ww.mirandola5stelle.it. Cellulare:
345/4173130. A riveder le stelle
Nunzio Tinchelli
Consigliere 5 Stelle
mirandola
Il ringraziamento del Comune
ai volontari del Piedibus
Un tesserino di riconoscimento e un parapioggia,
offerti dall’Associazione
genitori di Mirandola, sono
stati consegnati nei giorni
scorsi ai volontari accompagnatori che consentono
la realizzazione del Piedibus cittadino, accompagnando ogni mattina, a
turno, per circa 20 minuti
i bambini a scuola a piedi.
All’iniziativa, che si è svolta nella nuova sala polivalente di via Brunatti, era
presente anche l’assessore
ai Servizi per la Promozione della Persona Loretta
Tromba. L’iniziativa è continuata con
una cena a base di pizza che il Comitato
direttivo e le loro famiglie hanno spontaneamente offerto. Un grazie quindi,
anche dall’Amministrazione comunale,
agli accompagnatori che sono: Massimo Bianchini, Rita Brambilla, Isa
Casari, Silvio Cattabriga, Libero,
Ferrari, Gino Gibertoni, Luciana
Giovannini, Anna Gulisano, Aldo
Mazzoni, Franco Menga, Tiziana
Mulinazzi, Caterina Pacchioni, Ivo
Remondi, Anna Maria Ribuoli, Gian
Pietro Sgarbi, Elisabetta Sgarbi.
n. 4 - febbraio 2015 ·
post sisma
Si farà il punto sull'andamento della progettazione delle opere
Si parla della rinascita del centro
Mercoledì 4 marzo il Comune organizza un incontro per aggiornare sui lavori
Mercoledì 4 marzo alle ore 21,
presso l’auditorium delle scuole
medie “Montanari” di Mirandola,
l’Amministrazione comunale incontrerà la cittadinanza per aggiornare
sullo stato dei lavori di recupero degli
edifici in centro storico e sull’andamento della progettazione di alcune
opere di grande impatto. «Questo
3
appuntamento – spiega l’assessore
alla Ricostruzione Roberto Ganzerli – segue quello di illustrazione
del Piano organico del centro storico
e si inserisce nel percorso di partecipazione che la Giunta ha voluto da
prima del terremoto quando, con il
Laboratorio di urbanistica, si sono
affrontati i temi del Piano strutturale
comunale che sostituiva il vecchio
Piano regolatore. Oltre ad aggiornare
sul progresso della ricostruzione, è
importante condividere scelte che
potranno cambiare sostanzialmente le
potenzialità del nostro centro con tutti
i cittadini Mirandolesi. L’obiettivo
non è solo quello importantissimo
della ricostruzione, ma anche quello
di aggiungere elementi innovativi
capaci di superare una situazione di
crisi che era presente anche prima
del sisma. Un esempio è quello della
costituzione del mercato alimentare permanente in centro, la cui
realizzazione è per ora ipotizzata in
piazza Marconi, che potrà accogliere i commercianti delocalizzati ma
Roberto
Ganzerli
anche nuove imprese fornendo un
punto di riferimento continuativo
per gli acquisti e per consumare sul
posto colazione, pranzo o aperitivo
serale. Inoltre essendo una struttura
gestita direttamente dal Comune
potrà essere funzionale anche per
contribuire a calmierare gli affitti in
centro storico».
n. 4 - febbraio 2015 ·
L'attrezzatura depura il polmone combattendo i processi infiammatori
aziende/94
Aferetica migliora i trapianti
Grazie a "PerLungs", prodotto dell'innovativa start up nata nell'incubatore mirandolese
La start up innovativa Aferetica,
nata all’interno dell’incubatore del
Parco scientifico e tecnologico di
Mirandola e specializzata nell’aferesi
terapeutica, è stata scelta dalla Struttura Complessa di Cardiochirurgia
dell’ospedale Città della Salute e
della Scienza di Torino, primo centro
in Italia per i trapianti di polmone, per
l’adozione di “PerLungs”, sistema altamente innovativo per il trapianto di
polmone, che consiste nell’integrare
la procedura di perfusione dell’organo espiantato con l’esclusivo sistema
di “rimozione dei mediatori dell’infiammazione”, capace di depurare
l’organo combattendone i processi
infiammatori. Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, sono circa
400 i pazienti in lista di attesa per il
trapianto di polmone in Italia e oltre
2.000 in Europa. Gli obiettivi clinici
del sistema terapeutico brevettato da
Aferetica puntano a incrementare il
numero dei trapianti (di circa il 20%30%) e migliorare l’esito del trapianto di polmone, uno degli organi più
fragili e difficilmente trapiantabili. Il
sistema “PerLungs” di Aferetica ha
avuto già due importanti riconoscimenti: il Bando per le Start Up Innovative e il Bando “Progetti Ricerca
e Sviluppo delle Pmi” della Regione
Emilia-Romagna. La società fondata
da Mauro Atti, precedentemente
direttore scientifico e commerciale
di Bellco, insieme al business angel e
presidente di Assobiomedica Stefano
Rimondi, ha recentemente siglato
un accordo esclusivo con la società
americana CytoSorbents per l’introduzione in Italia di CytoSorb® «un
sistema capace di fare la differenza,
nella lotta alla sepsi e in situazioni
critiche come il trapianto di organi»
ha dichiarato Atti. CytoSorb® è un
sistema terapeutico “extracorporeo”
riconosciuto dall’Unione Europea
come innovativo, sicuro ed efficace
Via libera alla proroga di un anno
per la restituzione dei mutui
«Una notizia importante e attesa da
noi e dalle imprese dell’area colpita dal
sisma del maggio 2012. Una proroga di
un anno che accoglie e concretizza il
lavoro fatto in sinergia con Parlamento e Governo da Regione, Comuni e
rappresentanti del sistema imprenditoriale». Così il presidente della Regione
Emilia-Romagna Stefano Bonaccini
(foto) e l’assessore regionale alle Atti-
vità produttive e alla Ricostruzione post
sisma Palma Costi che hanno accolto
con soddisfazione il via libera delle
Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera alla proroga del
termine per iniziare la restituzione del
mutuo acceso presso la cassa Depositi
e prestiti dalle imprese per pagare tasse
e contributi. Termine che era fissato
al 30 giugno di quest'anno e che per
accompagnare tutta la fase
della ricostruzione. Primo
tra tutti l’ottenimento da
parte della Commissione
Europea della proroga per
la presentazione delle domande da parte delle aziende agricole». Soddisfazione
viene espressa anche dal
presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord
Alberto Silvestri. «Un
risultato per nulla scontato – ha detto
Silvestri – che offre un po' di ossigeno
alle nostre imprese. Siamo anche soddisfatti per la proroga dei termini per le
funzioni associate dei piccoli Comuni».
Il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della RicercaDirezione Generale per lo Studente,
l'Integrazione e la Partecipazione, la
Fondazione Matteotti Onlus e la Fondazione di studi storici Filippo Turati
Onlus indicono per l'anno scolastico
2014/2015 il Concorso Matteotti 90
per le scuole rivolto agli alunni della
scuola secondaria di secondo grado.
Il concorso coincide con le celebrazioni del novantesimo anniversario
dell'assassinio di Giacomo Matteotti
e intende contribuire a ricordare il
politico polesano.
Per informazioni: www.fondazionematteottiroma.org/ e www.
pertini.it/turati.html.
di essere l'unica azienda con questo
tipo di certificazione nella nostra
zona, mentre in tutta Italia ce ne sono
solamente 400. Esseti è attiva sul
mercato dal 1988 ed è specializzata
in costruzione di prototipi di piccole
serie; servizi di tornitura, fresatura ed
elettroerosione; lavorazione di tutti i
tipi di materiali metallici e di materie
plastiche; costruzione e montaggio di
gruppi completi. L’azienda ha oggi
uno stabilimento completamento nuovo
in via XXV Aprile 163, climatizzato,
progettato con le più moderne tecniche
di costruzione e agibile secondo le normative antisismiche. L’area produttiva
è costituita da una superficie di 1.500
metri quadrati adibiti alla produzione
e 500 metri quadrati a magazzino e
montaggio. L’organico dell’azienda è
composta da 27 persone. Dal 2005 è
attiva la certificazione del sistema di
gestione della qualità aziendale conformemente alla normativa Uni En Iso
9001:2008. A dicembre 2014, come
detto, la nuova certificazione.
«La certificazione non vuole solo
attestare la sistematica qualità delle
nostre lavorazioni e dei nostri servizi,
ma ci stimola anche a cogliere sempre
più le esigenze e le aspettative dei
clienti nell’ottica del miglioramento
continuo», fanno sapere dall’azienda.
Malattie autoimmuni, Diabetologia, Reumatologia, Nefrologia e
Terapia Intensiva, in alternativa e/o
in integrazione a farmaci costosi e
a sistemi invasivi. Le intuizioni e il
know how di Aferetica provengono
da un’esperienza pluridecennale dei
fondatori di Aferetica in: Dialisi,
Terapia intensiva, Cardiologia e
dispositivi biomedicali. Il tessuto di
conoscenze ed esperienze prende le
mosse da quanto storicamente proprio
del territorio mirandolese, per aprire
nuove frontiere, sul fronte terapie extracorporee per “depurazione del sangue, degli organi, dell’organismo”.
aziende/95
A Mirandola con Esseti
la meccanica è certificata
L’azienda Esseti meccanica di
precisione di Mirandola, nel dicembre
2014, ha superato con successo una
visita ispettiva (audit) da parte dell'ente
certificatore Tuv per il conseguimento
della certificazione secondo la norma
Uni En 9100:2009- Sistemi di gestione
per la qualità-Requisiti per le organizzazioni dell'aeronautica, dello spazio e
della difesa, e per il mantenimento della
certificazione secondo la norma Uni En
Iso 9001:2008 - Sistemi di gestione per
Il sindaco di Mirandola Maino Benatti è stato intervistato dal
direttore di Radio Bruno Pierluigi
Senatore su legalità e ricostruzione.
L’intervista è stata trasmessa il 19
febbraio su Modena Radio City e
può essere ascoltata sul sito di Radio
Bruno (http://www.radiobruno.it/
intervista-a-maino-benatti/).
effetto dell'emendamento
approvato dalla Camera è
stato spostato al 30 giugno
2016 prolungando anche
di 12 mesi il piano di ammortamento. «Dopo questo
fondamentale risultato, a cui
si aggiunge l’accoglimento
della proroga al 31 dicembre
del 2015 per l’attivazione
delle forma associata per i
piccoli Comuni, prosegue –
hanno aggiunto Bonaccini e Costi – il
dialogo della Regione con i nostri parlamentari e con il Governo sui diversi
temi che rimangono aperti per ottenere
le altre norme primarie, necessarie ad
Le nuove frontiere
del biomedicale
post sisma
INTERVISTA SU LEGALITà
E RICOSTRUZIONE
sistemica). In Italia, secondo i dati del
Giviti (Gruppo Italiano Valutazione
Interventi in Terapia Intensiva), sono
Aferetica
nel fronteggiare patologie letali in
terapia intensiva, quali Sepsi e Sirs
(sindrome da risposta infiammatoria
brevi
stati quasi 22.000 i pazienti che, solo
nel 2012, hanno sviluppato sepsi
severa (tasso di mortalità 40%) e
oltre 7.000 quelli che hanno avuto
uno shock settico (tasso di mortalità
60%): CytoSorb® ha già dimostrato
nel mondo la sua efficacia su migliaia
di casi, rivelandosi una strategia
vincente per prevenire l’insufficienza multiorgano causata dalla sepsi,
con grandi potenzialità nel salvare
vite, ottimizzando al contempo i
costi di trattamento in Terapia Intensiva. Oltre al progetto di Torino
(PerLungs) e alla collaborazione
con la statunitense CytoSorbents,
Aferetica si è appena classificata al
primo posto, insieme all’Università
di Bari, Farmalabor, Università del
Salento e Cnr-Issa di Lecce, nel
Bando “Cluster Tecnologici Regionali” promosso dalla Regione Puglia
con il progetto Nature, che intende
rivoluzionare il concetto di dialisi,
prevenendo la formazione di tossine
uremiche e intervenendo sulla loro
depurazione. «A solo un anno dalla
nascita, Aferetica vede un inizio 2015
eccezionale, ricco di collaborazioni e
riconoscimenti - commenta Stefano
Rimondi- Anche il progetto Nature
conferma le potenzialità dell’aferesi
terapeutica. Siamo già in partnership
su altri progetti internazionali con
Centri di eccellenza quali Istituto
Mario Negri, Università di Bologna,
Modena, Reggio Emilia, BicoccaMilano, Torino, Goettingen (Germania), Hopital Tenon (Parigi). Siamo
orgogliosi – conclude Rimondi - di
portare nel mondo “il saper fare di
Mirandola”, contribuendo allo slancio innovativo del Parco scientifico
e tecnologico, all’interno del cui
incubatore siamo nati e nel dare
nuove possibilità a tutto il distretto,
con almeno 6 aziende del territorio
coinvolte nella realizzazione e produzione dei nostri sistemi»
Da sinistra, Stefano Rimondi e Mauro Atti di Aferetica
Aferetica è una start up innovativa iscritta nel registro nazionale.
È nata da circa un anno all’interno
dell’incubatore del Parco scientifico
e tecnologico di Mirandola. L’ambito
d’intervento è l’aferesi terapeutica,
la “depurazione/purificazione degli
organi” vista come terapia, non
ancora valorizzata in tutte le sue
effettive potenzialità. La missione
è garantire all’aferesi terapeutica il
ruolo che le spetta, dando più possibilità e maggiore qualità alla vita. In
questo senso, è possibile intervenire
con efficacia in vasti e diversificati
ambiti clinici, fra cui: Neurologia,
5
la qualità.
Con un comunicato Esseti informa
A MATTARELLA
PIACE IL "GREEN"
Goodlink ha ricevuto la medaglia
che il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, alla sesta edizione
della manifestazione “Green Social
Festival”, prevista in sedici Comuni
delle diverse province dell'Emilia
Romagna e già in programma dal
4 febbraio scorso. Nella lettera che
accompagna la medaglia si legge tra
l'altro: «L'occasione mi è gradita per
farle giungere, insieme con l'augurio
sentito per il successo dell'iniziativa,
i saluti più cordiali». Ricordiamo
che il programma del Green Social
Festival andrà avanti anche nei mesi
di marzo e aprile.
ATTENZIONE
ALLE TRUFFE
La multiutility intercomunale
SorgeAqua invita tutti i cittadini a
prestare attenzione e a non aprire
la porta a sconosciuti anche se in
possesso delle credenziali, in quanto
SorgeAqua effettua visite a domicilio
soltanto su appuntamento e previa
conferma con gli interessati. Per
informazioni e verifiche contattare
gli uffici della multi utility allo 0535/
91985. In caso di comportamenti
anomali contattare le forze dell’ordine del territorio.
"MATTEOTTI 90"
CONCORSO PER SCUOLE
6 · n. 4 - febbraio 2015
«Se non vi è controllo del territorio, si aprono spazi ai criminali»
area nord
Il Siulp chiede di alzare l'attenzione
Il sindacato invita il dipartimento di polizia a mettere in campo ogni risorsa
In occasione della visita del capo
della polizia Alessandro Pansa avvenuta lo scorso 12 febbraio a Reggio
Emilia, la segreteria provinciale del
Sindacato italiano unitario lavoratori
polizia (Siulp) di Modena, in un
comunicato stampa, sostiene che «la
visita del Prefetto Pansa è un segnale
da parte del massimo vertice della
polizia riguardo quello che non può
e non deve essere considerato mai
più un semplice episodio (l’inchiesta
Aemilia ndr) ma un fatto concreto
che riguarda le province reggiana e
modenese. Ecco perché riteniamo utile
questa visita per ribadire all’opinione
pubblica ed al mondo politico che
questi territori hanno l’impellente
necessità di maggiore attenzione da
parte del dipartimento della Ps sia per
quanto riguarda uomini e mezzi che
per ogni altra risorsa utile al contrasto delle criminalità: non può esserci
spending review quando i territori più
produttivi del Paese rischiano di essere
piagati da estorsioni, subappalti fittizi,
connivenze e corruzione. Modena e la
sua provincia, terra operosa e generosa,
non possono e non devono essere abbandonate alla feccia della criminalità
organizzata, che sfrutta semplicemente
il fatto che uno spazio libero può essere
immediatamente occupato: se non vi
è sufficiente controllo del territorio
ed intelligence, ci si può insediare per
condurre traffici loschi. Basti pensare
che proprio la Bassa - continua la nota
stampa - così vastamente interessata da
questa ultima e imponente operazione
della Dda., è dotata del più piccolo
commissariato di Ps (Mirandola) in
termini numerici ed è ancora in attesa
di una sede definitiva, nonostante siano
trascorsi due anni e sette mesi dal sisma
del maggio 2012: può essere questa una
valida risposta al radicamento della
criminalità organizzata? La risposta ci
sembra ovvia... Per questi motivi, l’auspicio è quello che la visita del direttore
generale della pubblica sicurezza sia il
preludio a un’inversione di tendenza in
tema uomini e mezzi anche per la provincia di Modena: migliori condizioni
lavorative per la polizia significano più
sicurezza e quindi maggior benessere
per tutta la collettività. A tal fine, saranno incessanti l’attenzione e le attività
del Siulp modenese, il quale presto
individuerà e pubblicizzerà iniziative
per sollecitare l’unico interlocutore in
grado di invertire l’attuale tendenza,
ovvero il mondo politico».
durante e dopo il tragico terremoto di maggio
2012. Mai e poi mai ci
saremmo aspettati di
esser coinvolti in un’inchiesta sulla criminalità
organizzata, anche solo
marginalmente, perché
il nostro operato è sempre stato rivolto all'interesse dell'amministrazione, dei cittadini finalesi e
di nessun altro.
Il pensiero di dare un futuro al nostro territorio e a Finale Emilia – conclude Ferioli – non ci consente però
di fermarci e per questo si è insediata
la nuova responsabile dell'ufficio Lavori Pubblici, l'architetto Francesca
Mazzarella, che si occuperà di portare
avanti tutte le opere già in cantiere e
in fase di progettazione, a cominciare
dalla costruzione della nuova scuola
media Cesare Frassoni di viale della
Rinascita».
accusa di aver rallentato il meccanismo
rispondo che la sicurezza del cittadino
deve essere messa al primo posto e per
tutelarla occorre il tempo necessario
per operare nel migliore dei modi. Di
fronte al pericolo delle infiltrazioni
dobbiamo rimanere saldi e andare
avanti con la stessa determinazione che
abbiamo avuto fino ad oggi». Riguardo
all'operazione “Aemilia” il senatore
Vaccari ha affermato che l'indagine
ha dato un'idea delle dimensioni del
fenomeno, che ha coinvolto non solo
imprenditori, ma anche giornalisti,
“colletti bianchi” e qualche funzionario
pubblico. «Le imprese devono dimostrare in modo chiaro la loro estraneità
a situazioni sospette - ha detto - Le
fasi di appalto e subappalto devono
essere monitorate con particolare cura.
Occorre accrescere la cultura della
legalità e gli strumenti per farlo sono
l'informazione e la sensibilizzazione.
La commissione antimafia italiana è
la più avanzata in Europa: i mezzi e le
premesse non ci mancano». Vito Zincani ha rimarcato come l'indebolimento
del sistema favorisca la malavita, per
questo è necessario rimanere uniti e
non cessare il dibattito sul problema.
«La mafia prospera quando non se ne
parla - ha dichiarato Zincani - Quando
c'è informazione la malavita è vulnerabile. La criminalità organizzata ha
contraddizioni interne enormi, può
essere sconfitta. Come diceva Falcone
“La mafia è un fatto umano e come tutti
i fatti umani ha un inizio e avrà anche
una fine”». L’iniziativa è stata moderata dal giornalista Pierluigi Senatore,
direttore di Radio Bruno.
Ferioli ribadisce la disponibilità
ad essere ascoltato su Aemilia
area nord
«L'illegalità prospera
quando mancano le regole»
Erano presenti circa 150 persone
all'evento “Ricostruzione e legalità”
che si è tenuto nel pomeriggio del 14
febbraio presso la Sala consiliare del
municipio di Mirandola, organizzato
dall’Unione Comuni Modenesi Area
Nord. Relatori dell’incontro sono stati
il senatore Stefano Vaccari, l'ex pro-
curatore di Modena Vito Zincani e il
presidente dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Alberto Silvestri, che
in apertura ha parlato delle difficoltà
incontrate dalle Amministrazioni locali
nel loro tentativo di mantenere la ricostruzione post-terremoto entro i binari
della legalità in mancanza di un quadro
normativo ben definito. «è ovvio - ha
dichiarato Silvestri - che questo deficit,
da noi segnalato più volte, non aiuta a
risolvere situazioni poco chiare, anche
se ci rendiamo conto che delineare nuove normative non è impresa semplice
ed immediata. Ritengo che il nostro
lavoro sia stato condotto nella maggiore trasparenza possibile. A chi ci
Unione attenta
agli sviluppi
In apertura della seduta del Consiglio dell'Unione Comuni Modenesi
Area Nord che si è tenuta lo scorso 12
febbraio il vicepresidente dell’Unione
e sindaco di Medolla Filippo Molinari ha letto ai consiglieri la delibera
della Giunta inerente all'operazione
“Aemilia”, sottolineando l'importanza
di seguire con attenzione la vicenda
giudiziaria. In seguito è avvenuta la
presentazione del progetto di bilancio
di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e della relazione previsionale e programmatica per il triennio
2015-2017. In quest'ambito Molinari
ha auspicato un miglioramento dei
servizi mantenendo l'ottimizzazione
delle risorse, obiettivo ritenuto raggiungibile nel prossimo futuro. Ospiti
della serata sono stati il presidente e
il direttore dell'Azienda pubblica dei
Servizi alla Persona (Asp) dell'Unione rispettivamente Paolo Negro e Loreta Gigante, i quali hanno presentato
un quadro positivo dell'attività svolta
dall'azienda a partire dalla sua nascita
ed in particolare nel post-terremoto.
La proroga della convenzione tra
i nove Comuni dell'Area Nord e
l’Unione per l'adesione all'Azienda
pubblica dei Servizi alla Persona è
stata quindi approvata con immediata
eseguibilità con voto favorevole della
maggioranza ed astensione della
minoranza.
finale
«Dopo la visita
della Commissione
parlamentare Antimafia a Modena, voglio
ribadire la mia piena
disponibilità ad esser
ascoltato da Prefettura e Procura – ha
dichiarato il sindaco di
Finale Emilia Fernando Ferioli – per
poter dimostrare la totale trasparenza
dell'Amministrazione e dei suoi atti,
confermando la massima fiducia nello svolgimento dell'inchiesta e nelle
istituzioni che ne sono protagoniste,
a cominciare dalle forze dell'ordine.
Grazie al lavoro dei carabinieri già
molte carte sono nelle mani degli inquirenti, ma siamo pronti a rispondere
a qualsiasi altra richiesta che possa far
luce sul nostro operato.
Lo dobbiamo soprattutto a tutti
quei dipendenti comunali che onestamente hanno lavorato e lavorano,
operazione aemilia
n. 4 - febbraio 2015 ·
Nell'operazione della squadra mobile sono finiti in manette in tre
area nord
Droga, maxi sequestro a San Prospero
Settanta chili di hashish nascosti in una Volkswagen parcheggiata in un garage
La droga sequestrata
a San Prospero
Settanta chili di hashish sono
stati sequestrati martedì 17 febbraio
a San Prospero dalla squadra mobile
di Reggio Emilia, con l'aiuto dei colleghi modenesi. La droga, suddivisa
in panetti, era nascosta all'interno di
un'auto Volkswagen parcheggiata nel
garage di un condominio. In manette
è finito un marocchino 37enne e altri
due connazionali: un ragazzo di 27
anni e una ragazza di 25 anni, che
hanno detto di essere residenti in
Spagna. Il primo è fratello del 28enne
marocchino fermato nei giorni scorsi a Reggio Emilia con 14 chili di
hashish, tra panetti e ovuli, con sopra
il marchio del Cavallino Rampante,
simile a quello della Ferrari. Proprio
seguendo quella pista, la polizia reggiana è riuscita a risalire all'ingente
quantitativo di stupefacente rinvenuto
a San Prospero. Si tratta di uno dei
sequestri più importanti mai effettuati
in Emilia Romagna.
palma costi
«Gas a Rivara
vicenda chiusa»
«La vicenda del deposito di gas a
Rivara è definitivamente chiusa. Ciò è
attestato con chiarezza da tutti gli atti
ufficiali della Regione e del Governo
tramite i ministeri competenti. Il “no”
è definitivo e rappresentare il contrario
è solo un inutile e pretestuoso esercizio demagogico di disinformazione».
Così l’assessore regionale alle Attività
produttive e alla Ricostruzione post
sisma Palma Costi sulla vicenda dello
stoccaggio di gas naturale a Rivara
di San Felice risollevato, nei giorni
scorsi, da alcuni esponenti politici.
bonifica
A San Felice la vicenda amianto
è finita in Consiglio comunale
Amianto, ufficio
postale di Rivara e
adesione alla Carta di
Pisa. Nella seduta del
Consiglio comunale
dello scorso 13 febbraio sono stati quattro (due ordini del
giorno, una mozione
e un’interpellanza) i
documenti presentati
congiuntamente e votati all’unanimità
dalle tre liste: quella di maggioranza
“Insieme per San Felice” e quelle di
opposizione “SanFeliciani per ReAgire” e “San Felice in Movimento”. Nei
primi due, una mozione e un’interpellanza, prima si sono ripercorse tutte le
tappe della vicenda amianto, con la
richiesta a Provincia, Regione, Governo e ministeri competenti (Ambiente
e Salute) di farsi carico della bonifica
dei tre siti contaminati su territorio
comunale, quindi si
è chiesto lo stato dei
siti, che attualmente
sono in sicurezza,
come da comunicazioni di Provincia, Regione, Arpa
e Ausl, riportate dal
sindaco Alberto Silvestri. Tutto il Consiglio comunale ha
poi condiviso la richiesta di mantenere
aperto l'ufficio postale di Rivara, che
rientra nel piano di chiusure annunciato da Poste Italiane a fine gennaio.
Infine, con l’ultimo ordine del giorno,
il Consiglio comunale ha chiesto l’avvio dell’iter per l’adozione della Carta
di Pisa, codice etico destinato agli enti
e agli amministratori locali, in materia
di trasparenza e legalità nella pubblica
amministrazione. La seduta ha visto
una nutrita partecipazione di cittadini.
Sul progetto di stoccaggio gas
Rivara «la Regione Emilia-Romagna
– aggiunge l’assessore Costi – si è
espressa più volte negativamente, ribadendo ed argomentando in maniera
inequivocabile e netta il proprio parere
contrario sulla base di evidenze scientifiche e tecniche». Infatti, con apposite delibere della Giunta regionale (n.
1127/2007 e 211/2010) la Regione ha
formulato il proprio parere negativo
nell’ambito della procedura di Via
ministeriale e con un successivo atto
(la delibera n. 512/2012) ha espresso
il diniego dell’intesa sull’istanza di
accertamento preliminare avanzata
dalla Società presso il Ministero dello
Sviluppo Economico.
A questo atto della Regione segue nell’aprile del 2013 il decreto di
rigetto della istanza di concessione
di stoccaggio iniziale da parte del
7
brevi
RUBAVANO PEZZI
DI UN CAMION
Avevano pensato di smontare alcuni pezzi di motore e della carrozzeria di un camion parcheggiato lungo
la via Cavezzo-Camposanto, ma la
pattuglia dei carabinieri di Medolla in
perlustrazione lungo quella strada, lo
scorso 12 febbraio, li ha notati e si è
fermata a controllare. I militari hanno
verificato che i due, un uomo e una
donna nomadi di Mirandola, stavano
rubando pezzi del veicolo e pertanto
li hanno arrestati in flagranza. Il 13
febbraio il Giudice per le indagini
preliminari di Modena ha convalidato l’arresto, disponendo in attesa
del giudizio, gli arresti domiciliari a
carico dei due 55enni pregiudicati per
reati contro il patrimonio.
A CAVEZZO ARRIVA
LA CASA DELL'ACQUA
A Cavezzo è stata posizionata la
casa dell'acqua e ora è possibile rifornirsi di acqua naturale e addizionata di
anidride carbonica, con contanti o tessere ricaricabili, al costo di due centesimi al litro. La struttura si trova nel
parco di via Marconi, accessibile sette
giorni su sette. Questo intervento ha
diversi significati: valorizzare l'acqua
pubblica, potabile e controllata, ridurre l'abuso delle bottiglie di plastica ed
evitare gli sprechi. L'inaugurazione
della casa dell’acqua è avvenuta lo
scorso 22 febbraio.
Ministero dello Sviluppo Economico
e nel febbraio del 2014 il Ministero
dell’Ambiente archivia il procedimento di valutazione di impatto ambientale
sempre relativo allo stoccaggio di gas
a Rivara. «Pertanto da più di un anno è
certificato dagli atti – prosegue Costi –
che il progetto è stato definitivamente
bocciato in linea con la posizione di
Regione ed enti locali».
8 · n. 4 - febbraio 2015
Tra gli interventi, forniture straordinarie di energia e centri di accoglienza
maltempo
Dieci milioni di danni per la neve
La Protezione civile di Modena ha fornito i primi dati sull'intera provincia
Mezzi spalaneve in azione a Mirandola, in piazza
Costituente, nelle p
La neve in via Emilia,
a Modena
Ammontano a oltre dieci milioni
di euro i danni nel modenese provocati dalle recenti nevicate. Una
prima ricognizione è stata fornita dalla
Protezione civile della Provincia nel
corso del summit con i sindaci che si
è svolto lo scorso 11 febbraio. Come
spiega Rita Nicolini, responsabile
della Protezione civile provinciale
«la Regione ci ha chiesto di effettuare
una prima ricognizione dei danni per
la richiesta dello stato di emergenza
da inviare al Governo. E questi dati
sono il frutto di una prima indagine
realizzata in base alle indicazioni dei
sindaci che prende in esame i costi
delle emergenze, quelli per i ripristini
e una prima valutazione ai danni alle
strutture pubbliche e private, tra cui
le tensostrutture crollate, verifica che
prosegue nei prossimi giorni». Per la
spalatura straordinaria (escluse quindi
le risorse per quella ordinaria) e gli
interventi sulle alberature sono stati
spesi quasi un milione e mezzo di
mirandola
Una montagna
di rami spezzati
euro per complessivi 143 interventi;
altri 2,6 milioni serviranno per la
messa in sicurezza della viabilità e del
verde; mentre oltre tre milioni saranno
necessari per eliminare i rischi e la
messa in sicurezza idrogeologica; quasi 100 mila euro sono stati spesi per
l'assistenza alla popolazione, mentre
sulle strutture pubbliche danneggiate
una prima stima vede danni per oltre
2,6 milioni, ma da aggiornare nei prossimi giorni insieme alla valutazione
dei danni alle strutture private, dove
per ora sono segnalati dai Comuni
danni per oltre 300 mila euro e quelli
connessi con la mancata erogazione
di energia elettrica. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati anche i dati
sull'attività della Protezione civile
provinciale dal Centro unificato di
Marzaglia che ha seguito e coordinato
gli interventi di emergenza in costante contatto con i sindaci, il centro
operativo regionale e i gestori dei
servizi. «Per i soggetti più fragili - ha
le cifre
La Provincia ha sparso
settemila quintali di sale
Per sgomberare dalla neve la
rete di oltre mille chilometri di
strade provinciali la Provincia di
Modena ha speso, dal 4 al 6 febbraio, oltre 350 mila euro di cui 50 mila
euro solo per gli interventi urgenti,
praticamente su tutta la rete, sulle
alberature pericolanti o per rimuovere quelle cadute che impedivano
una circolazione regolare. Il sale
utilizzato finora supera i sette mila
quintali. Occorre comunque guidare
con prudenza, con catene o gomme
da neve, anche perché, rilevano
i tecnici del servizio provinciale
Viabilità, con temperature particolarmente rigide l'effetto del sale si
attenua fino a diventare nullo. Sulle
strade provinciali è caduto oltre un
metro di neve in montagna (quasi
due al passo delle Radici), mentre
in pianura e collina sono caduti dai
dieci ai 60 centimetri a seconda
delle zone. Le criticità principali
sulla viabilità provinciale in pianura
sono riconducibili, comunque, alla
presenza di numerosi mezzi pesanti,
spesso sprovvisti delle dotazioni
illustrato Nicolini - sono state messe a
disposizione strutture sociosanitarie o
alberghiere. Con l'intervento dei quasi
500 volontari abbiamo coordinato
l'invio di generatori di corrente in
strutture sensibili come Casa Serena
a Sassuolo, in abitazioni con criticità
specifiche e allevamenti. Per far fronte
a eventuali criticità abbiamo allestito
anche 14 centri di accoglienza, in collaborazione con i sindaci e in base alle
informazioni che avevamo sulle aree
interessate dalle interruzioni alla rete.
invernali, come conseguenza della
chiusura dei caselli autostradali; i
problemi maggiori si sono verificati
a Nonantola, sulla Vignolese tra il
casello di Modena sud e Spilamberto e tra Maranello e Pavullo.
Nella serata di venerdì 6 febbraio,
comunque, tutte le strade di pianura
erano pulite. Il piano neve della
Provincia può contare su 169 mezzi: di questi 130 sono spartineve
(tutti di ditte private individuate
tramite gara d'appalto biennale) di
cui 69 in montagna e 61 in pianura;
i mezzi spargisale sono 31 messi a
disposizione dalle ditte, di cui 17
in montagna e 14 in pianura, oltre
a otto mezzi “combinati” cioè sia
spartineve che spargisale più le due
turbine. Le ditte private, specializzate nella manutenzione invernale
e selezionate tramite gara d'appalto
sono in tutto 70; per l'impiego
fisso di questi mezzi la Provincia
nel biennio 2014-2016 sostiene un
spesa di 620 mila euro a cui sono da
aggiungere le ore di effettivo lavoro
durante le nevicate.
Le strutture sono state utilizzate da alcune decine di persone visto che gran
parte dei cittadini colpiti ha affrontato
la situazione autonomamente». I
centri di accoglienza sono stati aperti
dal 6 febbraio in strutture pubbliche,
parrocchiali o polisportive a Carpi,
Castelfranco Emilia, Castelnuovo
Rangone, Castelvetro, Fiorano, Nonantola, Palagano, Pavullo, Polinago,
Savignano sul Panaro, Serramazzoni,
Vignola e Zocca per complessivi quasi
500 posti letto disponibili.
La montagna, destinata a crescere
ancora, creata dai rami raccolti
dopo la forte nevicata del 6 febbraio
Prosegue il lavoro di raccolta e
smaltimento dei rami spezzati e caduti
in grande quantità a Mirandola, dopo
l’abbondante nevicata e il forte vento
della notte del 6 febbraio scorso. Le
quattro ditte incaricate (alle quali
compete anche l’operazione di smaltimento) stanno ancora lavorando,
insieme al Servizio Manutenzione
del Comune, per raccogliere tutto il
materiale. La “montagna” di rami ha
quasi raggiunto i 5 metri d’altezza per
8 di lunghezza e 8 di larghezza, per un
totale di oltre 300 metri cubi di legna;
ma il lavoro prosegue in questi giorni
e la “montagna” è destinata a crescere.
UN NUOVO CORSO PER
GUARDIE ECOLOGICHE
L’Amministrazione provinciale di
Modena ha autorizzato lo svolgimento
di un nuovo corso per guardie ecologiche volontarie. Le guardie ecologiche
volontarie, operanti su tutto il territorio
della provincia e con sedi anche nella
nostra zona, sono guardie giurate, riconosciute con decreti della Prefettura e
della Provincia e disciplinate con una
legge della Regione Emilia Romagna.
Il nuovo corso gratuito di preparazione
all'esame inizierà martedì 17 marzo
alle 20,15 presso l'Auditorium di San
Possidonio, collegato in teleconferenza
con altre sedi nella provincia di Modena. Chi desidera informazioni può
rivolgersi all'indirizzo delle guardie
ecologiche volontarie di Legambiente
[email protected] oppure delle
guardie ecologiche volontarie della
provincia di Modena [email protected]
LAVORI ALLE FOGNE
DI FINALE EMILIA
Hanno preso il via lo scorso
24 febbraio e proseguiranno per
poco più di un mese i cantieri per i
lavori sulla rete fognaria, destinati
a risolvere in maniera definitiva
l'annoso problema degli allagamenti,
provocati soprattutto in seguito a
temporali estivi, in diverse zone di
Finale Emilia.
Sorgeaqua, in collaborazione
con l'Amministrazione comunale,
interverrà nel quartiere Crocetta, in
via Saffi, via Agnini, parte di piazza
Garibaldi e via XXV Aprile. L'importo complessivo dei lavori ammonta a
circa 120 mila euro, la metà dei quali
arriveranno da fondi regionali.
PELLACANI PRESIDE
DI MEDICINA A UNIMORE
Giovanni Pellacani, professore
ordinario di malattie cutanee e veneree e direttore della Struttura Complessa di Dermatologia dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Modena,
è il nuovo presidente della Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università
degli Studi di Modena e Reggio
Emilia. In questo senso si è espresso
il corpo elettorale della importante
struttura accademica , che nella mattinata di giovedì 12 febbraio 2015,
lo ha eletto con il 73 per cento dei
votanti. Pellacani resterà in carica fino
al 31 ottobre 2017. E’ il più giovane
presidente eletto nella lunga storia di
questa Facoltà.
RES MIRANDA
ALLA FENICE
Il gruppo di rievocazione storica
mirandolese “Res Miranda” si riunisce tutti i martedì sera presso il Caffè
“La Fenice” di Mirandola in Galleria
del Popolo.
Il gruppo si occupa di danze
medievali e rinascimentali, arceria,
mercato medievale, accampamento
medievale. L’associazione ha una
pagina su Facebook.
cani scomparsi
Ritrovato il segugio Diana
si cerca ancora il setter James
è stato smarrito James, un setter
inglese bianco/nero, maschio di circa
sette anni, castrato, senza collare e
brevi
con microchip: 981100000223039
intestato al canile di Mirandola. Il
cane era stato affidato da poco a
una famiglia di Finale Emilia, la
quale lo scorso 6 febbraio ha comunicato al canile il suo smarrimento.
James è stato visto l’ultima volta lo
scorso 13 febbraio, mentre vagava
spaesato lungo la tangenziale di
Nonantola (a circa 30 km dal luogo
di smarrimento!). Chi lo vedesse è
pregato di contattare subito Ramona
al 339/7034242. è stata invece ritrovata Diana, una femmina di segugio
di taglia media smarrita lo scorso 5
febbraio.
inserimento lavorativo
Nasce la ciclofficina
della Cooperativa La Zerla
Nasce a
Mirandola la
ciclofficina “La
Zerla” in via XI
Settembre 2001
al civico 9.
La Cooperativa sociale “La
Zerla”, da oltre
14 anni impegnata nell’inserimento lavorativo di
giovani con difficoltà, ha attivato
un nuovo laboratorio formativo
interamente dedicato all’acquisizione dei saperi e delle manualità necessari per il recupero e la riparazione
delle biciclette.
Per assicurare il “materiale
didattico” al nuovo laboratorio formativo, “La Zerla” cerca biciclette
da riparare assicurando, anche grazie
all’apporto dei tutor formativi, ogni
necessaria professionalità. Le riparazioni sono gratuite.
Per i soli pezzi di ricambio e i
materiali eventualmente necessari
è previsto, a discrezione del proprietario della bicicletta, un parziale
rimborso spesa nella forma ormai
consolidata del contributo in regime
di liberalità.
Per informazioni e prenotazioni: “La Zerla” telefono e fax
0535/21646. Tutti i giorni lavorativi
dalle 8 alle 12 e dalle 13,30 alle 17.
E mail: [email protected].
n. 4 - febbraio 2015 ·
area nord
In sette anni sono cresciuti dipendenti e servizi erogati
Sono aumentati gli ospiti dell'Asp
L'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona dell'Unione ha presentato il bilancio
A sette anni dalla sua nascita,
l'Azienda Pubblica di Servizi alla
Persona (Asp) dell'Unione Comuni
Modenesi Area Nord presenta un bilancio che mette in risalto lo sviluppo
conosciuto dall'Azienda in termini di
quantità e qualità dei servizi erogati
nella sfera della non autosufficienza
nel distretto. Dal 2008 Asp ha visto un
incremento del numero dei dipendenti
(da 74 a 231) e dei servizi erogati (da
4 a 28). Nel 2008 il volume dei ricavi
ammontava a circa 5 milioni di euro,
aumentati a 13 milioni nell'ultimo bilancio. I ricavi del 2013 si compongono come segue: il 49,58% è dato dalle
rette, il 31,21% dagli oneri di rilievo
sanitario, il 17,52% dai contributi dei
Comuni e la percentuale restante è
costituita da altri ricavi. Dal sisma
a oggi, in coerenza con le ordinanze
della struttura commissariale, è stato
accolto un maggior numero di ospiti
all’interno dei servizi residenziali e
semiresidenziali. Complessivamente
gli utenti assistiti nel 2015 sono circa
900. Inoltre, dopo il terremoto, oltre
alle strutture residenziali, semiresidenziali e ai servizi a domicilio, Asp ha
promosso e realizzato altre strutture,
tra cui sette appartamenti con servizi
a Concordia e due a San Felice e,
Sopra, il nucleo di gravissima disabilità di San Felice, sotto il centro diurno di
Mirandola
Si parla di
disabilità
nell’ambito del progetto “Casa Insieme”, tre microresidenze a Medolla,
San Felice e Mirandola, ciascuna delle
quali composta da sette unità abitative.
«L'efficacia del governo delle risorse
e le scelte puntuali negli investimenti
sono le ragioni del successo dell'azienda - dichiara il presidente di Asp, Paolo Negro - I prossimi obiettivi sono lo
sviluppo del progetto “Casa Insieme”
in ciascuno dei nove Comuni dell'Area
Nord. Simili strutture si trovano già a
Medolla, San Felice e Mirandola. Grazie a donazioni e risorse dell’Azienda
ne saranno costruite altre nei Comuni
di Concordia, Finale Emilia, San
Possidonio, Cavezzo, Camposanto e
San Prospero.
Prossimamente sarà appaltata
la realizzazione di un nuovo Centro
diurno per disabili a San Felice. Altro
traguardo sarà l’imminente avvio dei
lavori del nuovo Centro residenziale
distrettuale per disabili gravi, che
raddoppia l’offerta sul territorio a 20
posti». «La ricostruzione post-sisma ci
sta dando l'opportunità di migliorare
i servizi offerti - aggiunge il direttore
dell'azienda Loreta Gigante - le parole d'ordine sono sicurezza sismica,
risparmio energetico e riorganizzazione degli spazi abitativi».
noi per loro
Si concluderà il 7 marzo il ciclo
di incontri “Percorso” organizzato
dall’associazione “Noi per Loro” e
iniziato a settembre dello scorso anno.
L’incontro in programma sabato 7
marzo alle ore 15,30, si svolgerà a San
Felice, presso l’Auditorium di viale
Campi (di fianco alla biblioteca comunale) e vedrà come relatore il sanfeliciano Simone La Perna, autore del
bel libro-testimonianza “Vivo perché
qualcuno mi ama”, che è stato invitato
dall’associazione a raccontare, in prima persona, la sua difficile e dolorosa
esperienza di disabilità perché da essa
ha saputo trarre insegnamenti e crescita personale. La Perna ha scelto di
essere “intervistato” da alcuni membri
dell’associazione in modo da rendere
più vivace l’incontro ed è pronto a
dialogare con il pubblico presente
che vorrà chiedere approfondimenti
e soprattutto confrontare la propria
esperienza di malattia e limitazione
con la sua. Sabato 7 marzo si parlerà
di emozioni, sentimenti, scoperte, rim-
pianti, strategie mentali di chi subisce
un “danno” fisico grave, ma anche
delle difficoltà di chi si relaziona alla
persona disabile e, ancora, di come la
persona disabile percepisce lo sguardo
degli altri su di sé.
Lo scorso 7 febbraio, invece, la
dottoressa Jessica Mandrioli, era
stata relatrice all’incontro, sempre
organizzato da “Noi per Loro”, che
aveva per tema la Sla, patologia neurodegenerativa dovuta a perdita di
motoneurone la cui incidenza nella
popolazione è di 1/3 casi ogni 100
mila abitanti e aumenta con l’età. Tra
le malattie rare è la più frequente e
si manifesta con sintomi diversi fra
cui deficit di destrezza, rallentamento
dei movimenti, spasticità, atrofia
muscolare, crampi. All’incontro del
7 febbraio erano presenti 30 persone
fra cui familiari, cittadini, volontari
e operatori dei Servizi del territorio.
Considerato il successo dell’iniziativa
informativa, l’associazione “Noi per
Loro” intende prolungarla. Il ciclo di
incontri “Percorso” infatti, proseguirà
senza soluzione di continuità, dopo
l’incontro in programma il 7 marzo,
a partire da aprile. Info: 345/1579136
(martedì dalle ore 10 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 17).
9
brevi
HELGA SCHNEIDER
A SAN FELICE
Sabato 28 febbraio a San Felice
presso l'auditorium della biblioteca
comunale di Via Campi 41/B, alle
17,30 si svolgerà l’incontro con la
scrittrice e testimone Helga Schneider.
L'appuntamento, che era stato rinviato
causa maltempo, si pone come prosecuzione del percorso iniziato negli
anni scorsi, per non dimenticare la
storia e la tragedia vissuta da tanti negli
anni del nazifascismo e della guerra,
nell'ambito delle iniziative legate alla
Giornata della Memoria 2015. Organizza la biblioteca.
CERCASI FOTO E FILMATI
DEL TORNADO 2013
La redazione dello Spino cerca foto
e filmati del tornado che si è abbattuto
su San Martino Spino il 3 maggio 2013.
Il materiale sarà utilizzato per allestire
la mostra “Dal tornado alla ricostruzione” che si svolgerà dal 3 maggio 2015,
in occasione dell’inaugurazione del
Palaeventi di via Zanzur. Il materiale
deve pervenire entro il 30 marzo 2015.
Foto e filmati possono essere inviati per
mail all’indirizzo redazione.lospino@
gmail.com, per posta all’indirizzo via
Valli 445, o consegnato direttamente ad
Andrea Cerchi telefono 334/7823681.
«GRAZIE A GIGLIOLI
E AL SUO STAFF»
Vorrei ringraziare pubblicamente
il dottor Fabio Giglioli, direttore
dell’Unità Operativa di Medicina interna dell'ospedale di Mirandola. Mio
marito è stato a lungo ricoverato presso
il Santa Maria Bianca e dobbiamo
sicuramente la guarigione al dottor
Fabio Gilioli che, con grandissima
professionalità, competenza, tenacia e
umanità ha saputo, coadiuvato dai suoi
collaboratori e dal personale infermieristico, trovare la soluzione e riportarlo
di nuovo in salute: è stata una lunga ma
vittoriosa battaglia. Voglio segnalare
questa cosa perché si parla spesso di
malasanità, ma ci sono anche cose belle
e siamo fortunati a Mirandola ad avere
questo nuovo primario che ci fa onore.
Grazie con tutto il cuore.
Saura Mattioli
n. 4 - febbraio 2015 ·
post sisma
«Tra dieci anni avremo un paese moderno e con nuove opportunità»
Cavezzo riparte con grandi progetti
11
Lisa Luppi
Il Sindaco Lisa Luppi fa il punto sulla ricostruzione: «Il 2015 sarà un anno di svolta»
Sindaco Luppi, a oltre due anni
e mezzo dal sisma, qual è l’attuale situazione post terremoto
a Cavezzo?
«Anche Cavezzo, come altri Comuni limitrofi, è stato devastato dal
terremoto del 2012 e, seppure tra tante
difficoltà, l’intero territorio comunale è
attualmente interessato dalla ricostruzione. Il 2014 è stato un anno determinante, sia per le numerose concessioni
di contributo alla ricostruzione erogate
per i fabbricati residenziali, sia per
l’inizio dei lavori di recupero degli edifici pubblici. è realistico pensare che
nel 2015 verrà presentata sul Mude, la
quasi totalità di domande di contributo
alla ricostruzione degli edifici residenziali. Attraverso l’approvazione del 2°
stralcio del Piano della Ricostruzione
si potrà dare maggiore respiro anche
alle grandi realtà produttive del territorio. Si prevede inoltre il ripristino
di tutti gli edifici pubblici destinati
alle attività sportive entro la fine del
2015. L’assistenza alla popolazione
è stata garantita per tutto il 2014 e
continuerà anche nel 2015, anche se
diventa sempre più necessario, organizzare una graduale dismissione dei
moduli abitativi provvisori, localizzati
nell’area di via Da Vinci, garantendo
contemporaneamente un progressivo
rientro alle abitazioni».
Quali sono, a suo giudizio, le
scelte più vincenti adottate fino
ad ora?
«La realizzazione del nuovo polo
scolastico congiunto alla palestra e
all’aula magna, su un’idea di Renzo
Piano, rappresenta un intervento
di ricostruzione post-sisma, che ha
riscontrato il maggior gradimento
dell’opinione pubblica. L’Amministrazione comunale si è posta fin dai primi
mesi post-sisma l’obiettivo prioritario
di mantenere vivo il centro storico.
Per questo motivo sono state collocate nell’ex scuola media le principali
funzioni amministrative al servizio
dei cittadini, inoltre è stato fortemente
sostenuto il progetto di realizzazione
della casa della salute, che offrirà alla
comunità tutti i servizi sanitari del territorio (ambulatori medici, pediatrici,
Cup, centro vaccinazioni..). Alla rivitalizzazione del centro ha contribuito
anche il progetto commerciale 5.9 che
ha visto la concentrazione in piazza
Martiri della maggior parte degli
esercizi commerciali, delocalizzati a
seguito del sisma».
Parliamo delle abitazioni private. A che punto è la ricostruzione a Cavezzo? Quante sono
Il rendering della ristrutturazione della
palestra di via Allende. Sopra, quello del
nuovo municipio. In alto, Lisa Luppi
le domande Mude? Quanti i
contributi assegnati finora?
Alla data del 31 dicembre 2014
sono state depositate su piattaforma
Mude 261 richieste di contributo e 387
dichiarazioni di impegno a presentare
domanda entro i termini. Sono state
accettate 252 domande, relative a: 88
edifici con livello di inagibilità B (temporaneamente inagibili); 21 edifici con
livello di inagibilità C (parzialmente
inagibile); 143 edifici con livello di
inagibilità E (totalmente inagibili) di
cui.30 E0, 37 E1, 19 E2 e 57 E3. Da
dicembre 2012 al 31 dicembre 2014
Cavezzo ha assegnato complessivamente 68.608.510 euro per contributi
alla riparazione e/o ricostruzione di
edifici a uso abitativo e fabbricati rurali
strumentali. Per 56 edifici la richiesta
di contributo è già stata chiusa e il
Comune ha già comunicato all’istituto
di credito prescelto, l’ordine a liquidare
totalmente il contributo dovuto. Per
125 edifici invece è già stata emessa
ordinanza di assegnazione contributo
e vengono costantemente seguiti gli
stati di avanzamento lavori. Per 71
edifici infine è in corso l’istruttoria che
avrà conclusione con l’emissione della
relativa ordinanza di assegnazione
contributo».
Cosa può dirci invece degli edifici
pubblici?
«Il patrimonio pubblico è stato fortemente danneggiato dal sisma, quindi
l’impegno è massimo su numerosi
progetti, con l’obiettivo di riprogrammare gli spazi pubblici, in modo più
funzionale, sostenibile e adeguato alle
esigenze. Al momento attuale sono
terminati i lavori di completamento
del nuovo polo scolastico, sono stati
aperti i cantieri del bocciodromo e del
palazzetto dello sport. Si sta svolgendo
la gara d’appalto per la demolizione e
la ricostruzione della palestra di via Allende, mentre il ripristino dei cimiteri è
in fase progettuale avanzata. Lo stesso
vale per la progettazione relativa alla
riconversione dell’ex scuola elementare del centro in nuova sede municipale.
Infine sono iniziati i lavori per la realizzazione del primo stralcio della casa
della salute presso l’ex scuola media,
progetto nato grazie alla collaborazione
tra Amministrazione comunale e Asl».
Lei è diventata sindaco in un
momento molto difficile per la
sua comunità colpita dal terremoto. Come sta vivendo questa
esperienza?
«Sicuramente si tratta di un’esperienza molto impegnativa e difficile,
ma allo stesso tempo gratificante,
perché mi offre la possibilità di essere
al servizio della comunità e delle sue
esigenze, in un momento di forte
bisogno. Ogni giorno si lavora alla
costruzione di un futuro per Cavezzo
e per i suoi cittadini, con l’obiettivo di
offrire delle opportunità per chi vive e
lavora in questo territorio».
Sconcerto e indignazione ha
suscitato, in tutta la Bassa, la
notizia di infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori
di ricostruzione. Qual è la sua
opinione?
«Il venire alla luce di questi gravissimi fenomeni ha indignato amministratori e cittadini. L’assenza di
una normativa nazionale alla base del
processo di ricostruzione ha generato
un grave deficit, che la Regione ha
colmato attraverso il sistema delle ordinanze. Più volte il sistema di verifiche
e controlli è stato interpretato come un
appesantimento burocratico, ma evidentemente era necessario a garanzia
del cittadino. Il lavoro dell’Amministrazione comunale si è svolto nella
maggiore trasparenza possibile e deve
continuare in questo modo, perché la ricostruzione è un processo che non deve
subire rallentamenti e deve garantire il
rispetto della massima legalità».
Come si immagina Cavezzo tra
10 anni?
«Immagino un paese al passo con i
tempi, in cui il processo di ricostruzione abbia compiuto il suo corso e in cui i
segni tangibili del sisma non siano più
evidenti nel nostro quotidiano. Voglio
pensare che ogni cittadino con l’abitazione danneggiata o crollata a seguito
del sisma sia riuscito a ricostruirla, così
come tutti gli spazi pubblici siano stati
restituiti alla collettività. Voglio pensare che le attività produttive presenti sul
territorio possano promuovere lavoro
e nuove opportunità, che sia superata
l’attuale crisi economica.
Immagino una comunità proiettata verso il futuro, consapevole della
propria identità e dei propri valori e
radicata nel territorio».
n. 4 - febbraio 2015 ·
Dentro e fuori le classi si promuove la cultura della prevenzione
mirandola
Giovani esperti nel rischio sismico
Gli studenti del "Galilei" hanno fatto le guide volontarie alla mostra "Io non tremo"
Grande successo per la mostra “Io
non tremo: il rischio sismico in mostra
a Mirandola”, organizzata dall'Unione
Comuni Modenesi Area Nord-Centro
di educazione ambientale “La Raganella” presso la sede del “Galilei” dal
9 al 22 febbraio. L’esposizione, come
nel 2014, è stata possibile grazie alla
preziosa collaborazione delle Associazioni di Promozione Sociale “Amici
del Galilei”, dell'Istituto “Aldini
Valeriani-Sirani” di Bologna e dell'Associazione “Io non tremo” di Rimini.
Grande novità di quest’anno che, tra
le guide volontarie per le visite guidate, c’erano anche alcuni studenti del
“Galilei” di Mirandola, istruiti dall'ingegnere Giovanni Manieri. I giovani
Nando Gambale, Matteo Guicciardi,
Luca Hu, Riccardo Incerti, Simone
Motta, Federico Rossi, Simone
Infante, Lorenzo Morselli e Mattia
Savoia, si sono impegnati con grande
entusiasmo e hanno coinvolto i loro
coetanei illustrando le varie tematiche
della mostra e promuovendo così la
cultura del rischio sismico. La scuola
l'iniziativa
Donato un defibrillatore
alla Croce Blu di Mirandola
Alla presenza del sindaco di
Mirandola Maino Benatti, del direttore del distretto 2 di Mirandola
Mario Meschieri, del presidente
dell’associazione Croce Blu di
Mirandola Luigi Casetta, di Guido
Zaccarelli e di tutte le associazioni,
aziende e privati cittadini che hanno
aderito all’iniziativa, giovedì sera 12
febbraio, presso l’auditorium della
scuola media di Mirandola, è stato
consegnato il defibrillatore, modello
Powerheart G5 Kit, semi-automatico
defibrillatore bifasico alla Croce Blu
d Mirandola. Il presidente Luigi Casetta ha posto l’attenzione sul gesto
di generosità che ha consentito di
completare la dotazione delle tre am-
mirandolese ha infatti sottoscritto un
accordo di rete tra istituti superiori di
secondo grado per la creazione di una
rete di istituzioni scolastiche rivolta
alla riduzione del rischio sismico
denominata “Rete Resism”.
bulanze dell’associazione. Un passo
avanti importante che permette ai
volontari della Croce Blu di migliorare il livello e gli standard di qualità
dei servizi offerti e di garantire un
valido sostegno alla comunità locale
e alla struttura sanitaria di riferimento
territoriale. Il sindaco
Benatti ha sottolineato l’importanza del
“valore del bene comune” che attraverso
l’azione corale favorisce la diffusione di
un clima di serenità
nella nostra comunità e incoraggia, elevandolo, il senso di
appartenenza e di partecipazione alla vita
di tutti i giorni. «Un
punto di riferimento
importante – ha detto
il sindaco - non solo
per tutti noi, ma per
i giovani che vedono in questo agire il
modo per valorizzare
le persone e il loro
futuro». Il direttore del distretto di
Mirandola Mario Meschieri si è soffermato sull’importanza del defibrillatore come momento fondamentale
dell’agire sociale per intervenire nei
momenti fondamentali della vita
delle persone. La conoscenza delle
metodologie nell’uso del defibrillatore e la competenza acquisita con i
corsi permettono di sfruttare al meglio le potenzialità del defibrillatore.
Un passo avanti della tecnologia per
il distretto sanitario e per il territorio.
Guido Zaccarelli, che ha organizzato
la raccolta fondi, nel ringraziare tutti
coloro che hanno aderito all’iniziativa, si è soffermato sul valore del
tempo, della vita e del dono fondato
sul principio di reciprocità: «Un dare
senza perdere e un prendere senza
togliere». Zaccarelli ha poi messo
in evidenza il “found raising” come
strumento capace di promuovere
iniziative tese a coinvolgere donatori
nell’investire in progetti che abbiano
una sostenibilità sociale, unendo
più persone verso l’agire comune e
favorendo la nascita di nuove relazioni in grado di sviluppare «strutture
discorsive orientate a diffondere il
valore del bene comune». Il direttore
sanitario della Croce Blu Geminiano
Bandiera ha illustrato le condizioni
nelle quali una persona può trovarsi
nel caso di arresto cardiaco, le manovre da mettere in atto in attesa
dell’arrivo dei primi soccorsi e se
adeguatamente formati, nell’utilizzare il defibrillatore. Il pubblico ha
assistito al corso pratico preparato
per l’occasione dai volontari. Il valore etico e sociale dell’iniziativa è
stato motivo d’orgoglio per aziende,
associazioni e privati cittadini che
hanno permesso con un semplice
gesto di ottenere un grande risultato
per la comunità mirandolese e per
l’intero comprensorio.
13
antonio Lanfranchi
Il ricordo
del Vescovo
Grandissimo cordoglio ha suscitato anche nella Bassa la scomparsa,
avvenuta lo scorso 17 febbraio, di
monsignor Antonio Lanfranchi,
Vescovo della diocesi di Modena e
Nonantola. Il 15 gennaio era stato
ricoverato al Policlinico di Modena
nel reparto di Ematologia, in seguito
ad una ricaduta della leucemia che
la scorsa estate lo aveva costretto
a un lungo ricovero. Dimesso il 6
febbraio scorso, aveva continuato le
cure a domicilio, poi era tornato di
nuovo in ospedale dove si è spento.
68 anni, originario del Piacentino,
monsignor Lanfranchi era arrivato
a Modena nel 2010 dopo sette anni
trascorsi alla guida della diocesi
di Cesena-Sarsina. Era vice presidente della Conferenza Episcopale
dell’Emilia Romagna. Monsignor
Lanfranchi è stato il centesimo vescovo della diocesi di Modena. Tantissime le attestazioni di cordoglio.
«Voglio esprimere ai familiari, alla
curia di Modena e alla parrocchia di
Finale Emilia, il cordoglio dell'amministrazione e di tutta la città per
la scomparsa di monsignor Antonio
Lanfranchi. Il nostro vescovo – ha
detto il sindaco di Finale Emilia,
Fernando Ferioli – ci è stato molto
vicino, materialmente e spiritualmente, dopo il tragico terremoto di
maggio 2012. Ricordo con grande
commozione la celebrazione della
prima messa dopo il terremoto nella
tenda allestita nel parco del Seminario e della prima funzione religiosa
proprio nella chiesa del Seminario,
la prima a essere riaperta in tutta
l'area colpita dal sisma». Anche il
Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina ha espresso vicinanza
all’Arcidiocedi di Modena. «Nel
periodo della malattia – ha scritto
Cavina – Lanfranchi è stato testimonianza per tutti noi, esempio di come
si possa affrontare la sofferenza con
serenità e abbandono alla volontà
di Dio».
n. 4 - febbraio 2015 ·
15
Aiuti anche alla riqualificazione delle strutture dei chioschi
mirandola
Contributi per sostituire le serrande
Il Comune finanzia commercianti e artigiani che installano vetri antisfondamento
Il Comune di Mirandola finanzia
anche quest’anno gli interventi attuati
negli esercizi commerciali o artigianali
di servizio, iniziati nel corso del 2014
e conclusi entro il 30 giugno 2015. I
lavori riguardano sostituzione delle
serrande con vetri antisfondamento
e altri serramenti che consentono la
visione dell’interno del locale; l’installazione di sistemi antintrusione e
di videosorveglianza; la sostituzione
di vetri antisfondamento e della vetrina
esterna; la riqualificazione delle strutture dei chioschi. Tutti gli interventi
devono recepire quanto previsto dal
vigente Piano regolatore. Sono finanziabili i lavori effettuati in chioschi,
negozi o locali dell’artigianato ubicati
su tutto il territorio comunale. Le do-
mande devono essere presentate entro
il 30 giugno 2015 al Servizio Interventi
Economici del Comune, allegando
anche la documentazione fotografica
dello stato di fatto esistente prima
dell’intervento. Le spese sostenute,
attestate dall’imponibile riportato sulle
fatture, sono finanziabili anche al 100
per cento ma fino a un massimo di 775
euro per ciascuna vetrina e fino ad un
massimo di due vetrine per esercizio
commerciale o per locale dell'artigianato di servizio; di 775 euro per l'installazione di sistemi antintrusione e per i
sistemi di videosorveglianza; di mille
euro per la riqualificazione dei chioschi
autorizzati in modo permanente. Per
maggiori informazioni www.comune.
mirandola.mo.it.
area nord
Unione dei Comuni e Inps aiutano
le persone non autosufficienti
medolla
Sui banchi
il primo soccorso
Il Consiglio dei ragazzi, della
scuola media di Medolla ha organizzato
una serie di incontri per informare
gli alunni sulle pratiche di primo
soccorso. Tre ragazzi volontari della
Croce Blu di Medolla/San Felice hanno
incontrato a turno tutte le classi della
scuola in auditorium nei sabati 7, 14 e
21 gennaio. Hanno inizialmente fatto
un breve quiz su come si sarebbero
Unione Comuni Modenesi Area
Nord e Inps hanno sostenuto anche
quest'anno un progetto destinato a
dipendenti pubblici e pensionati della
gestione Inps-Gestione dipendenti
pubblici e i loro familiari di primo
grado di qualunque età che si trovino
in una condizione di non autosufficienza. I soggetti non autosufficienti
devono risiedere in uno dei nove
Comuni dell'Area Nord (Camposanto,
Cavezzo, Concordia, Finale Emilia,
Medolla, Mirandola, San Felice, San
Possidonio e San Prospero). Obiettivo
è sostenere l'assistenza domiciliare,
ritenendo di grande importanza mantenere la persona non autosufficiente
nel suo habitat familiare, garantendole
i servizi. Per accedere ai vari benefici
del progetto occorre presentare la domanda presso gli sportelli dei Servizi
Sociali dei Comuni aderenti entro il
31 marzo 2015.
comportati gli alunni se qualcuno fosse
stato male, facendo loro alzare dei cartellini colorati a seconda della risposta
scelta e fornendo successivamente le
debite spiegazioni e le informazioni
sulla corretta prassi da seguire. Sono
poi passati alla pratica utilizzando un
manichino “Resusci-Anne”. I volontari
hanno insegnato alle classi le manovre
di disostruzione e il massaggio cardiaco. Imbarazzante per alcuni, facile per
altri, ma tutti ci hanno provato almeno
una volta. Un gruppo ha persino cercato di rianimare il manichino usando
un pallone di rianimazione Ambu in
silicone. Agli alunni è piaciuta parti-
colarmente la parte pratica eseguita direttamente sul manichino funzionante e
cercando di seguire la giusta procedura.
Al termine della lezione i ragazzi volontari hanno consegnato un diploma di
partecipazione, un volantino sugli orari
dei corsi dello stesso genere per adulti e
un laccetto della Croce Blu da mettere
al collo. Gli studenti sono così tornati
a casa con la curiosità di partecipare
al corso extrascolastico, ma con la
speranza di non dover mai mettere in
pratica le procedure imparate.
Irene Rebecchi,
consigliere
Consiglio comunale
dei ragazzi 2015
provincia
Domande di diritti di reimpianto
per chi avvia o amplia vigneti
Gli agricoltori che intendono
avviare o ampliare un vigneto possono fare domanda per la richiesta
dei diritti di reimpianto provenienti
dalla riserva regionale. La Regione
nei giorni scorsi ha approvato le
modalità per mettere a disposizione questi diritti di superficie vitata,
scaduti al 31 luglio 2014 e non
utilizzati in passato. L'obiettivo è
di offrire una nuova opportunità
alle imprese agricole che intendono puntare sulla produzione
vitivinicola. Le domande devono
essere presentate alla Provincia di
Modena entro il 2 marzo 2015 ne-
gli uffici del Servizio alle Imprese
Agricole della Provincia a Modena
e negli uffici di Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola. Tutte le
informazioni sono disponibili nel
sito www.agrimodena.it.
Nel territorio modenese sono
disponibili diritti corrispondenti
a 69 ettari di superficie vitata, con
un costo di tre mila euro a ettaro;
è prevista tuttavia la concessione
gratuita ai giovani agricoltori (con
meno di 40 anni) che si sono insediati per la prima volta in qualità
di titolare di azienda nei precedenti
24 mesi.
16 · n. 4 - febbraio 2015
dalla prima
Lo strumento per l'Anestesia finanziato da Baraldini Quirino e da studenti
Ecografi, auto e letti per l'ospedale
Nuove donazioni per 80 mila euro grazie alle raccolte fondi de "La Nostra Mirandola"
mirandola
Uno dei letti donati da "La Nostra
Mirandola". A
destra, l'ecografo
L’ecografo, che ha un valore di
circa 30mila euro, è stato elargito
grazie alle donazioni dell’azienda
Baraldini Quirino costruzioni, di 15
classi delle scuole medie e primarie
di Mirandola e San Prospero e di tanti
donatori. Lo strumento è già in dotazione all'Unità Operativa di Anestesia
e Rianimazione del Santa Maria Bianca diretta da Antonio Masciullo. Un
importante servizio che oltre ad assicurare l'attività anestesiologica di sala
operatoria, eroga prestazioni sanitarie
per il controllo del dolore acuto e cronico. Il Servizio di Anestesia a partire
da febbraio ha incrementato l’attività
Attività motoria e merenda sana
con il progetto "Giovani e salute"
chirurgico-anestesiologica a favore
degli altri reparti dell’ospedale. Oltre
a questo realizza attività di terapia del
dolore: trenta ore settimanali di ambulatorio che nel 2014 hanno permesso
di erogare circa 3.500 prestazioni
per pazienti provenienti da tutta la
provincia di Modena. E’ stata inoltre
da poco avviata la collaborazione tra
il Servizio di Anestesia con l'equipe di
Otorinolaringoiatria dell’ospedale di
Carpi, diretta da Stefano Galli, per gli
interventi di rinochirurgia nell'ospedale di Mirandola. L’ecografo donato
dalla “Nostra Mirandola” è un eccellente supporto all’attività e viene
utilizzato per le terapie infusionali per
malati oncologici, per anestesia e per
la terapia del dolore.
Sono state anche donate tre nuove automobili che hanno un valore
complessivo di circa 45mila euro che
andranno in dotazione all’Assistenza
domiciliare, un servizio fondamentale
rivolto a tutti i cittadini che hanno
necessità di assistenza sanitaria a
casa. Completano le donazioni due
letti elettrici per il Reparto di Lungodegenza del valore di 5mila euro
acquistati grazie alle offerte derivanti
dai calendari 2015 realizzati da “La
Nostra Mirandola”.
Ha preso il via lo scorso 21 gennaio
il percorso “Mi diverto così” rivolto a
ragazzi di età compresa tra 11 e 13 anni.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di comunità “Giovani e salute”. Il
percorso organizzato in particolare da
Uisp prevede l'offerta di attività motoria/ricreativa di due ore alla settimana,
in collaborazione con associazioni
sportive e sempre alla presenza di un
educatore formato, per 18 ragazzi delle
prime e delle seconde classi della scuola secondaria di I grado di Mirandola.
L'attività si integra con la proposta di
una merenda salutare offerta da Conad
e un momento di confronto sulle scelte
alimentari dei ragazzi stessi. Il percorso
è sottoposto a continuo monitoraggio,
per essere eventualmente arricchito o
modificato con l'apporto critico degli
iscritti. Il progetto prevede anche una
propria articolazione a San Martino
Spino, con l'adesione di 12 ragazzi che
si incontrano con un educatore presso
il nuovo Palaeventi ogni lunedì dalle
14,30 alle 16,30. Sono stati effettuati
tre incontri a febbraio, mentre ne sono
in programma cinque a marzo, tre in
aprile e quattro a maggio, per un totale
di 15 incontri. Alle 16 è prevista la
merenda dei ragazzi, offerta dal Conad
di San Martino Spino.
n. 4 - febbraio 2015 ·
ospedale
17
I figli del medico anestesista hanno scoperto una targa ricordo
Donazioni in memoria di Carla Guidi
Tre apparecchiature ad altrettanti reparti del Santa Maria Bianca
Amici e colleghi di Maria Carla Guidi insieme ai figli, nel corso della cerimonia
Maria
Carla
Guidi
In ricordo di Maria Carla Guidi, medico responsabile dell’Anestesia dell’ospedale di Mirandola,
deceduta il 22 maggio 2014, sono
state donate tre apparecchiature ad
altrettanti reparti del nosocomio mirandolese. La donazione, promossa
dai figli di Maria Carla Guidi, Sara,
Luca e Marcello Tomasini, insieme
a Nicoletta Vecchi Arbizzi e Samir
Abou Merhi, consiste in un pulsossimetro portatile, strumento che serve ad ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue
e che misura la frequenza cardiaca.
I tre apparecchi sono stati donati al
reparto di Anestesia (la consegna è
stata effettuata al responsabile dottor
Antonio Masciullo), alla Chirurgia
(responsabile dottor Enzo Villa) e
all'Ostetricia e Ginecologia (responsabile dottor Alessandro Ferrari).
Nell’occasione i figli, unitamente ad
amici e colleghi, hanno scoperto una
targa con una frase molto toccante
di Khalil Gibran, cara al medico
scomparso. «Una grande donna e
un grande medico, con un impegno
pionieristico sul territorio nella
“terapia del dolore” a domicilio».
Così l’Amministrazione comunale
di Mirandola aveva voluto ricordare
Maria Carla Guidi, già consigliere
comunale, deceduta il 22 maggio
2014. «Mancheranno la sua professionalità e dedizione sul lavoro,
la grande umanità e il suo impegno
nei confronti dei concittadini nel
mandato consigliare 2004-2009.
Il suo esempio resterà indelebile».
Maria Carla Guidi era stata assunta
nel 1980 dall'allora Usl n. 15 con
sede lavorativa presso l'ospedale di
Mirandola, prima come assistente
medico supplente poi come dirigente
medico. Dall'agosto 2005 aveva assunto il ruolo di direttore dell'Unità
Operativa di Anestesia e Rianimazione degli ospedali di Mirandola e
Finale Emilia, ruolo che ha onorato
finché ha potuto. In questi anni ha
svolto con passione e competenza
la sua professione prodigandosi in
particolare sul tema della terapia
antalgica: restano come traccia di
questo suo impegno l'istituzione
dell'ambulatorio di Unità Cure Continue (Ucc) e l'ambulatorio di terapia
antalgica, che in questi anni hanno
accolto, valutato e preso in carico
centinaia di pazienti provenienti
dell'area dei nove Comuni e da tutto
il territorio modenese. Carla Guidi
era anche socia del Circolo Medico
“Mario Merighi”, che la ricorda con
immutato affetto.
n. 4 - febbraio 2015 ·
mirandola
Nella sezione persone primo posto per un medico alle primissime armi...
L'oscar di Mobimed va all'anti-Ebola
Nel secondo concorso fotografico vince uno scatto sul dispositivo inventato a Concordia
Carletti e Paolo Poggioli, ha scelto
36 foto, fra le 79 pervenute, che sono
state esposte nel Foyer del Teatro dal
21 febbraio. Dalle 36 foto sono state
selezionate quelle più meritevoli. La
scelta è stata fatta in funzione della
fantasia/originalità, della qualità e
della pertinenza. Sono stati consegnati
sedici premi: un monitor full Hd da
21,5 pollici è andato al vincitore in
assoluto; un buono da 50 euro, spendibile nel negozio “Le 4 Stagioni”
di Medolla, è stato dato alla foto più
originale; i primi di ogni sezione
sono stati premiati con un disco rigido
esterno da 1 tera; i secondi con una
Power Bank da 3000 mAh, i terzi
con una chiavetta Usb da 32 giga; i
quarti, come premio di consolazione,
con un pacco di carta fotografica da
50 fogli. Sia nella sezione “persone/
ambiente”, che in quella “disposable”,
i quarti classificati sono stati due a
pari merito. Le 36 foto selezionate
sono esposte nel Foyer del Teatro, e
vi rimarranno fino al primo marzo. A
tutti i 37 partecipanti è stata consegnata una medaglietta ricordo.
brevi
RASSEGNA JAZZ
A SAN FELICE
Ha preso il via lo scorso 20
febbraio all’Auditorium di viale
Campi a San Felice, la rassegna
jazz “Piani diversi”. Il secondo
appuntamento della manifestazione
è previsto per giovedì 26 marzo con
il trio vocale tutto al femminile Le
Scat Noir che proporrà standard
jazz (e non solo) ri-arrangiati per
tre voci a cappella, intervallati da
momenti strumentali di violino e
pianoforte. Terzo e ultimo concerto
della rassegna giovedì 9 aprile con il
Duo Manuzzi-Tagliani, con Roberto
Manuzzi (musicista già al fianco di
“mostri sacri” come Paolo Fresu,
Enrico Rava e Francesco Guccini)
al sax e Paola Tagliani al pianoforte,
per un repertorio che attraversa tutto
il ‘900. Inizio concerti alle ore 21.
Ingresso libero.
VISITA ALLA MOSTRA
LA SERA E I NOTTURNI
Sopra, a sinistra,
"L'anti-Ebola. Usa
e getta" di Michael
Dotti, primo premio
assoluto e primo sezione disposable; a
destra, "La consegna
salvavita, ma attenzione all'imballaggio" di
Robert Scott, quarto
nella sezione persone
e ambienti. Sotto, a
sinistra, "Operazione
in corso" di Chiara
Roversi, primo per
fantasia/originalità e
primo nella sezione
persone e ambienti;
a destra, "Auno Tec
check control" di Paolo Ferrari, primo nella
sezione macchine.
Lo scorso 22 febbraio, presso
il Foyer del Teatro di Mirandola,
l’assessore alla Promozione della
Città e del Territorio Alessandra
Mantovani e Paolo Poggioli hanno consegnato i premi ai vincitori
della seconda edizione del concorso
fotografico Fotomed2. Il regolamento del concorso, nato nel 2012,
in occasione del cinquantenario del
medicale mirandolese, richiedeva la
partecipazione, con foto riguardanti
il comparto medicale, secondo tre
soggetti tematici: persone e ambienti,
disposable (usa e getta) e macchine.
La partecipazione al concorso era
completamente gratuita. L’iniziativa
è stata organizzata da Mobimed, la
mostra permanente del biomedicale
mirandolese e dal “Distretto Biomedicale Mirandolese”, con il supporto
del Comune di Mirandola. I costi sono
stati sostenuti dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Mirandola, dalla
ditta BBraun, dalla ditta Lean e dalle
“4 stagioni” di Medolla. Una giuria
composta da Andrea Parrino, Lara
Dallolio, Fabio Montella, Matteo
19
i vincitori
1° premio assoluto: Michael Dotti
con la foto intitolata “L’anti-Ebola.
Usa e getta”.
Premio “Fantasia/originalità” a
Chiara Roversi con la foto intitolata
“Operazione in corso”.
1° premio sezione macchine: Paolo
Ferrari con la foto intitolata “Auno
Tec check control”
2° premio sezione macchine: Paolo
Mangoni con la foto intitolata “Cappa per Anaerobiosi”
3° premio sezione macchine: Paolo
Ferrari con la foto intitolata “Auno
Tec Motion”
4° premio sezione macchine: Andrea
Reggiani con la foto intitolata “Preparazione al training”.
1° premio sezione disposable: Michael Dotti con la foto “L’anti-Ebola”.
2° premio sezione disposable: Loretta Napolitano con la foto intitolata
“Cuore e dolcezza dell’operatore”
3° premio sezione disposable: Chiara Denti con la foto intitolata “Il
pozzetto della vita”
4° premio ex aequo sezione disposable: Giuliano Reggiani con la foto
intitolata “Tubing”
4° premio ex aequo sezione disposable: Valentina Agnusdei con la foto
intitolata “Goccia plastica”.
1° premio sezione persone e ambienti: Chiara Roversi con la foto
intitolata “Operazione in corso”
2° premio sezione persone e ambienti: Chiara Roversi con la foto
intitolata “Pronta per la puntura?”
3° premio sezione persone e ambienti: Paolo Mangoni con la foto
intitolata “Il microbiologo”
4° premio ex aequo persone/ambienti: Simone Ceretti con la foto intitolata “Il riposo della Camera bianca”
4° premio ex aequo persone/ambienti: Robert Scott con la foto intitolata
“La consegna “salvavita”, ma attenzione all’imballaggio (India)”.
Lunedì 6 aprile si svolgerà una
gita a Vicenza per visitare la mostra
“Tutankhamon, Caravaggio, Van
Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi
al Novecento”. La partenza è fissata
davanti alle ex scuole elementari di
via Circonvallazione di Mirandola
alle 9. Il costo della visita è di 45
euro, comprensivo del viaggio di
andata e ritorno con minibus da 19
posti, biglietto di entrata alla mostra
(fissata alle 13,30), audio guide e
guida esperta per illustrare i capolavori esposti. Sono esclusi pasti e
bevande. La gita si concluderà con
la visita guidata della Basilica Palladiana. Prenotazione e pagamento
del biglietto presso Tintarella Viaggi
di Mirandola in piazza Costituente,
entro il 5 marzo. L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Donne
in centro”. Nel caso non venga raggiunto il numero di 18 partecipanti,
l’associazione restituirà la somma
versata. Ulteriori informazioni al
370/3068286.
CORALI PROTAGONISTE
ANCHE IN VATICANO
Le corali modenesi protagoniste
in Vaticano. Lo scorso 7 febbraio,
infatti, le corali modenesi “Cappella
Musicale Abbaziale della Concattredale di Modena-Nonantola” di
Nonantola, la corale “Lorenzo Perosi” di Campogalliano e la corale
“Agape” di San Felice erano in
Vaticano per animare la celebrazione eucaristica delle ore 17 presso
l'altare maggiore della Basilica di
San Pietro. Le corali sono state
dirette da Paolo Zoboli e Diego
Magagnoli con i maestri organisti
Mauro Martinelli e Lucio Diegoli.
n. 4 - febbraio 2015 ·
mirandola
21
Si parla anche di chiesa, ambiente, lavoro, emarginazione e informazione
Politica e legalità nella Carta Scout
Un documento ufficiale Agesci tratta temi di forte attualità per l'Area Nord
la lettera
«Caro elettore,
partecipa»
Lo scorso 8 febbraio ci siamo ritrovati dopo l’esperienza della Route
Nazionale per lavorare sui punti principali della Carta di Coraggio, documento
ufficiale dell’Agesci che è stato scritto
da 300 ragazzi chiamati a rappresentare
gli oltre 30 mila presenti a San Rossore
(Pisa) lo scorso agosto. L’iniziativa
dell'8 febbraio era organizzata dalla
Zona di Carpi e vi hanno preso parte
rover e scolte (cioè i ragazzi scout dai
17 ai 20 anni) dei gruppi di Mirandola,
Medolla, Limidi e Carpi. Attraverso
i laboratori tenuti dai nostri capi clan
abbiamo riflettuto più concretamente
sui temi della Carta: legalità, amore,
politica, chiesa, ambiente e territorio,
lavoro, emarginazione, informazione,
educazione e scuola, pace e non violenza. Con questo ambizioso ed importante
documento ci impegniamo a diffondere
l’idea di politica come servizio al bene
comune. Per questo nel corso del laboratorio abbiamo discusso e riflettuto se
e in che modo la politica stessa possa
essere un bene di e per tutti. Stimolante
è stato poi l’incontro con l' assessore
alle Politiche Sociali del Comune di
Mirandola Loretta Tromba, ospite del
laboratorio, la quale ci ha ricordato che
fare politica dovrebbe consistere in un
confronto continuo per comprendere
meglio le problematiche dentro e fuori
il nostro territorio e creare coscienze in
grado di valutare, contro l'indifferenza e
la pigrizia che spesso ci fanno dire che
«la colpa è degli altri». É proprio da qui
che bisogna partire, da noi, con coraggio!
Irene, 19 anni "Mirandola 1"
Caro elettore,
vivi in un paese meraviglioso. Ti
è stato dato molto; tante persone dai
tempi più antichi si sono spese per
far fiorire la nostra civiltà al centro
di quello che era il “mare nostrum”,
il mar Mediterraneo. Generazioni si
sono susseguite e hanno camminato
anche sul tuo giardino di casa, nella
tua scuola o sul tuo luogo di lavoro,
dove ti rechi ogni giorno (magari anche sbuffando). Hai ricevuto tanto e
come cittadino ogni giorno ti verrebbe chiesto di donare tanto. Non hai
un compito facile, soprattutto perché
non è qualcosa per cui riceverai uno
stipendio o dei ringraziamenti speciali: è qualcosa che fai nel tuo piccolo,
che può, tuttavia, condizionare il
futuro di molti. Caro elettore, abbi
la voglia e la forza di donare un po’
di te stesso anche sapendo che non
verrai ricompensato: non avere paura
di spenderti per qualcosa di comune,
perché anche tu sei “il comune”.
Non vivere da “passivo”, non essere
succube di ciò che ti accade, ma vivi
in prima persona l’oggi. Informati
su ciò che ti sta sucedendo intorno e
prendi la posizione che ti sembra più
giusta. Non essere ignavo, ma allo
stesso tempo non essere superficiale
e assicurati di aver considerato più
punti di vista, senza infossarti subito
in uno. Travolgi le persone più pigre
nella tua ricerca di sapere perché
tutti hanno sete di informazione,
solo che alcuni si accontentano di
colmarla con bicchieri versati da
altri. Caro elettore, renditi conto
che l’ignoranza, nel 2015, è una
scelta! L’ignorante, nel senso più
latino e più vero del termine, è
“colui che non sa” ma tu, che vivi
ogni giorno nel nostro Paese, come
puoi ignorare questioni riguardanti
la tua stessa casa? Ti chiedo dunque
di votare, di sentirti parte di questo
fantastico gruppo e di poter dire, tra
qualche anno: «In quel momento,
io c’ero». Non votando dimostri di
non voler vivere appieno la tua vita,
di non voler godere dei tuoi diritti,
di lasciare che qualcun altro (magari
proprio quel vicino che lascia che le
foglie del suo albero cadono sul tuo
cortile) prenda le decisioni al tuo
posto. Ma tu hai l’occasione di giocartela davvero! Oh elettore, non ti
rendi conto di quanto il tuo voto sia
importante perché è insostituibile.
Nessuno può votare per te, tuttavia
tu puoi lasciare che altri decidano.
Non ti sembra questo un enorme
spreco di opportunità? Allora ti
chiedo di informarti, di prendere
delle decisioni e di schierarti per
infilare nell’urna la tua opinione,
che può cambiare il destino di molti.
Con molto affetto,
Francesca, 20 anni Carpi
22 · n. 4 - febbraio 2015
saperi e sapori
Salumi, confetture e nutella: si accompagna a ogni golosità
Gnocco fritto per far baracca
Preceduto nella Bassa dall'articolo "il", è il piatto tipico delle serate in compagnia
Secondo la grammatica italiana
l'articolo corretto per precedere la
parola “gnocco” è “lo”, ma ormai
è uso e costume nella Bassa usare
l'articolo “il”, forse per conferire
maggiore importanza e specificità
a questa pietanza. Famoso in tutto
il mondo, il gnocco fritto assume
diverse denominazioni a seconda
della zona che ne produce una propria variante: Torta Fritta in quel di
Parma, Crescentina nel Bolognese,
Chisulén a Ferrara. La Regione
Emilia- Romagna e il Ministero delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali hanno incluso il gnocco fritto,
con la settima revisione, nell'elenco
dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (Pat). La ricetta prevede
500grammi di farina, 70grammi di
strutto, circa 180grammi di acqua
frizzante, sale, lievito, birra e la frittura nello strutto come vuole la tradizione. Ingredienti semplici ma che
richiedono una grande esperienza per
poter ottenere un prodotto morbido,
gonfio e friabile. La pancia deve essere gonfia di aria bollente che, una
volta schiacciata leggermente con la
forchetta, esce di colpo e permette di
farcire il gnocco con salumi, confetture o, per i più audaci, con nutella. è
un piatto che mostra la sua italianità
mirandola
"Al Borgo" di viale Gramsci
le foto di Massimo Secchi
sia per la preparazione che per gli
abbinamenti di cui necessita. Viene
infatti accompagnato da una vasta
varietà di salumi, orgoglio della produzione emiliana e da alcuni formaggi dal sapore più tenue. Il suo calore,
avvolgente ed accogliente, enfatizza
i profumi intensi dei salumi ed amalgama la loro salinità e crudezza con il
gonfiore della pasta fritta e croccante
al punto giusto. Per noi della zona è
ormai un piatto quasi scontato, da
serata in gruppo a far baracca, ma
nel mondo è un'unicità, una particolarità che deve essere esaltata e
promossa come merita. Dove poter
cenare con dei buonissimi gnocchi
fritti? Il consiglio del mese è la Trattoria Il Voltone a Cavezzo. Uscirete
certamente sazi e soddisfatti da una
qualità senza paragoni.
Sara Luppi
Potrà essere visitata da 2 al 31
marzo a Mirandola, presso la Galleria commerciale “Al Borgo” di
viale Gramsci, “The various lives
of women”, la mostra fotografica di
Massimo Secchi. «Ho voluto esporre queste fotografie in occasione del
mese di marzo, il mese della festa
delle donne – spiega Secchi – Non
voglio aggiungere nulla a quanto
già si conosce sulle donne. Queste
immagini rappresentano soltanto
alcune scene, che ho immortalato
durante i miei viaggi, nelle quali le
donne sono protagoniste. Alcune di
loro hanno accettato di buon grado di
essere fotografate, altre le ho riprese
da lontano per non alterare la spontaneità delle scene. Di tutti gli scatti
ho precisi ricordi: della fanciulla di
Danzica con i piccioni, completamente estraniata dalla realtà in una
personalissima danza; della madre
di Mantova persa nei suoi pensieri;
dell’anziana signora in sella alla
sua bici da corsa a Glorenza; delle
ragazze di Amsterdam davanti alla
casa di Anna Frank; della ragazza
dai capelli verdi di Helsinki…Un
piccolo e sincero omaggio a tutte
loro».
n. 4 - febbraio 2015 ·
Il fascicolo della rappresaglia finì con altri nell'Armadio della vergogna
mirandola
Quei cinque ragazzi uccisi da nessuno
Resta senza un colpevole la brutale uccisione dei giovani impiccati ai platani nel 1945
La commemorazione del 22 febbraio 2015. Con le fasce tricolori, da sinistra, il sindaco di Mirandola Maino Benatti, il primo cittadino di Montese Luciano Mazza,
l'assessore Cesare Galantini di Carpi e il sindaco di Castelnuovo Rangone Carlo
Bruzzi. A destra, Pier Luigi Borellini Gualdi dell'Anpi legge le biografie dei cinque
partigiani impiccati. Sotto, due omaggi del passato, quando le targhe erano ancora
sugli alberi (oggi sostituiti dai pali). A sinistra, mons. Golinelli benedice le targhe
commemorative, il 23 febbraio 1975; a destra, la celebrazione del 25 aprile 1983: si
riconosce il sindaco Sauro Secchi con la fascia tricolore
Su iniziativa di Anpi e Comune di
Mirandola sono stati commemorati lo
scorso 22 febbraio, in viale 5 Martiri,
i partigiani Darfo Dallai, Cesare
Degani, Aristide Ricci, Remo Ricci
e Giorgio Ruggeri. Alla cerimonia,
che si è svolta sotto una pioggia battente, hanno preso parte anche alcuni
amministratori dei Comuni di Carpi,
Castelnuovo Rangone e Montese, dove
i cinque giovani erano nati.
I partigiani furono impiccati la
sera del 22 febbraio 1945, un giovedì,
per rappresaglia dopo la morte di un
tedesco. A 70 anni di distanza, quel
crimine rimane senza colpevoli.
Era uno dei periodi più “bui” della
città e l’uccisione, due giorni prima,
di un sottufficiale germanico (forse
ad opera di un suo stesso commilitone) scatenò la brutale reazione del
Comando militare tedesco di stanza a
Mirandola. I corpi dei cinque giovani
partigiani furono lasciati appesi agli
Darfo Dallai, nato a Carpi l’11
gennaio 1916, apparteneva alla Divisione Modena Montagna, Brigata
“Matteotti”. Era noto con il nome di
battaglia di “Nigra”.
Cesare Degani era nato a Castelnuovo Rangone il 22 settembre 1921.
Di professione contadino, apparteneva alla Divisione II Modena Pianura,
Brigata “Morro”.
Aristide Ricci era nato a Montese il 13 novembre 1923. Col nome
di battaglia “Luigi” apparteneva
alla Divisione Modena Montagna,
Brigata “Matteotti”.
Remo Ricci era nato a Montese
il 27 giugno 1920. Apparteneva alla
Divisione Modena Montagna, Brigata “Matteotti”.
Giorgio Ruggeri era nato a
Montese il 5 febbraio 1921. Col
nome di battaglia “Barba” apparteneva alla Divisione Modena Montagna,
Brigata “Matteotti”.
alberi di fronte alla Casa del fascio, per
molte ore, come monito agli appartenenti alla Resistenza e alla popolazione. Dagli atti processuali emerge che
il capitano veterinario Enrico Winkler
(o Winhler), che dirigeva la fabbrica
di salumi Montorsi occupata dalle
truppe germaniche, venne catturato
ed interrogato dagli Alleati dopo la
guerra, ma si difese dicendo di aver
ubbidito ad ordini superiori. I carabinieri di Mirandola, su richiesta del
la prima volta, con mezzi di fortuna,
proprio la notte di Natale del 1944.
La professoressa Pullè ha riadattato
il testo così che i ragazzi delle medie
potessero inscenare la cornice storica,
interpretando Guareschi, Coppola e
gli altri prigionieri in Germania, oltre
che calarsi nei panni dei principali
personaggi della favola: il bambino
Albertino, la nonna, la lucciola ed il
cagnolino Flick che partono per un
incredibile viaggio verso il campo di
concentramento dove si trova rinchiuso
il padre del protagonista; lasciando
invece ai bambini di elementari ed asilo
le inserzioni più fantasiose ed inverosimili del racconto. I più piccoli, sotto
la guida delle maestre della primaria:
Emilia Nuzzo, Alessandra Bergamo,
Patrizia Righi e dell’infanzia: Chiara
Cantiello, Angela Gaglione, Annalisa
Iacopini e Germana Pedrazzoli, si
sono infatti cimentati in divertenti
scenette, impersonando animaletti del
bosco, volatili e api. Delle musiche si
è interamente occupata la professoressa Piva che agli spartiti originali ha
intercalato parti di musica moderna e
suoni fuori campo. Di grande impatto
anche le coreografie, sulla scesa si sono
succeduti angeli combattenti, uomini
completamente vestiti di nero e madri
addolorate, mentre Sara Salvioli ha
deliziato il pubblico in sala con un
assolo di danza classica. Come già
l’anno scorso, accanto alle parti recitate sono stati proiettati diversi filmati,
Paolo Righini, che si è occupato di
registrazione e montaggio, ha scelto
in modo efficace di utilizzare diversi
linguaggi cinematografici. I ragazzi,
passata la tensione e superata la paura
del palcoscenico, si dicono orgogliosi
dell’esperienza fatta e dei risultati ottenuti. Alessandro Luppi (in scena il
padre di Albertino), Jacopo Tavernelli
(Flick), Benedetta Pozzi (che ha interpretato la nonna) hanno vissuto con
grande entusiasmo questa esperienza
che ha anche consentito loro di recepire il significato e l’importanza della
Giornata della Memoria. Il sindaco
di Cavezzo Lisa Luppi e la dirigente
scolastica Stefania Bigi, presenti alla
rappresentazione, sono rimaste davvero colpite dall’impegno e dalla serietà
degli attori dilettanti, tanto che la preside ha voluto complimentarsi in una
lettera rivolta ad insegnanti ed alunni:
«Ho apprezzato moltissimo la profondità dei contenuti, la ricchezza dei
linguaggi espressivi utilizzati, la serietà
degli attori sulla scena, l’originalità dei
costumi, la passione che tutti voi avete
messo in questa preziosa iniziativa.
Bravi! Continuate a coltivare i vostri
talenti!» ha scritto la Bigi.
Ilenia Giarretta
le vittime
area nord
A Cavezzo grande spettacolo
per il Giorno della Memoria
Ormai è quasi un appuntamento
fisso quello con i ragazzi della scuola media di Cavezzo che ogni anno
organizzano uno spettacolo in occasione della Giornata della Memoria.
Quest’anno, però, alla serata del 7
febbraio al Teatro 29 di Mirandola,
hanno partecipato gli alunni di tutti e
tre gli ordini dell’istituto comprensivo
di Cavezzo: i bambini della sezione dei
cinque anni della scuola dell’infanzia,
le classi quinte della scuola primaria e
le terze della scuola secondaria di pri-
mo grado. Onore al merito alle ormai
“collaudate” professoresse Cosetta
Piva e Giovanna Pullè che con creatività, originalità e impegno hanno trovato un tema adatto a essere interpretato
contemporaneamente da bambini e
ragazzi di età così diverse: “La favola
di Natale” di Giovannino Guareschi.
Il testo, scritto e illustrato da Guareschi durante il periodo di detenzione
nel campo di prigionia di Sandbostel,
accompagnato dalle musiche di Arturo Coppola è stato rappresentato per
brevi
IL CARNEVALE
DI FINALE EMILIA
In seguito ai rinvii per il maltempo, la 39° edizione del tradizionale carnevale dei bambini di
Finale Emilia, si concluderà con gli
ultimi due appuntamenti domenica
1 e 8 marzo a partire dalle 14,30.
Ci saranno carri, maschere, musica,
cascate di coriandoli e dolciumi e
tanta allegria, oltre a punti di degustazione gastronomica con frittelle,
gnocco fritto e altre specialità locali.
I bambini sono accolti sui carri e
sul trenino in un’allegra bolgia che
continua fino al calar del sole, in un
clima familiare di divertimento. E in
ossequio alla consolidata tradizione
non è previsto un biglietto di entrata
ma la possibilità di un’offerta libera
per sostenere la manifestazione. Per
informazioni contattare la segreteria del carnevale, telefono: 348/
5435794.
NUOVO CORSO
DI INFORMATICA
sostituto procuratore militare Leoni,
indagarono su di lui per «violenza
con omicidio e maltrattamenti verso
la popolazione», ma non riuscirono ad
interrogare nessun testimone dei fatti
né ad individuare gli autori materiali di
quell’episodio efferato. Persino il podestà di Mirandola, Alberto Paltrinieri, protestò coi tedeschi per il «senso di
orrore e la generale riprovazione» che
la popolazione aveva provato dopo la
strage. Winkler rimase nelle mani degli
Alleati fino al 1947, quando venne
trasferito in Germania o Austria per
ulteriori interrogatori, ma di lui poi si
persero le tracce. Nel 1960 il fascicolo
con gli atti processuali fu occultato nel
famoso “Armadio della vergogna” e
venne scoperto soltanto nel 1994. Il
colpevole (che a questo dovrebbe essere morto) non venne mai processato.
Altre notizie sulla vicenda sono state
pubblicate sui numeri 3/2002 e 3/2005
di questo giornale.
I martiri
impiccati
23
Grazie ad una collaborazione tra Auser e Circolo Culturale
Aquaragia e all’ospitalità dell’istituto Luosi di Mirandola, riparte in
città il corso base di informatica.
Dall’accensione del computer alla
navigazione in internet, saranno
insegnati i concetti utili a destreggiarsi con la tecnologia informatica
attuale. Un importante sguardo sarà
rivolto anche sui più diffusi social
forum come Facebook e Twitter
e sugli utili strumenti di comunicazione come posta elettronica e
Skype. Il corso sarà sviluppato su
sei lezioni da due ore ciascuna, con
frequenza bi-settimanale (lunedì
e giovedì) dal 16 marzo e si terrà
presso il laboratorio informatico
dell’istituto Luosi di Mirandola. Per
informazioni e iscrizioni telefonare
allo 0535/23274.
MEMORIE ISPIRATE
DA PRIMO GUERZONI
“Memorie ispirate da Primo Guerzoni” è il titolo del libro uscito lo
scorso dicembre in cui, attraverso
documenti, foto e testimonianze, viene
ricostruita la vita del conosciuto docente di educazione fisica di San Martino
Spino, scomparso nel 1992, che fu
anche giocatore e allenatore della Sanmartinese e direttore per alcuni anni
della piscina comunale di Poggio Rusco. Chi fosse interessato all’acquisto
del volume, curato dal figlio Massimo,
può telefonare al 338/4904759.
MOBIMED RIPARTE
CON LE HAPPY HOURS
“I benefici di una fabbricazione
“paperless” per i produttori di Dispositivi Medicali. Caso specifico del
Gruppo Sorin di Saluggia-Camstar
Mes (Manufacturing Execution Systems)” è il titolo del primo appuntamento di Happy Hours Tecniche, i
seminari con aperitivo, che si svolgerà
giovedì 19 marzo alle 17 presso la
saletta del Caffè La Fenice in via Pico
a Mirandola. Riprende così il ciclo di
incontri, organizzato anche nel 2013
e 2014. Ogni giovedì sarà presentato
un argomento d’interesse per tutte le
aziende del biomedicale.
n. 4 - febbraio 2015 ·
Veniva montata al giardino "alto" in aprile e tolta a fine ottobre
amarcord
Quando si sognava con la giostrina
Costruita da Otello Benatti fu ceduta a Quirino Mantovani per 600 lire
piccoli aerei. I bambini si divertivano
moltissimo, le mamme un po’ meno,
“costrette” ad ascoltare sempre i soliti
20 dischi che venivano riproposti ad
oltranza. Se la passava meglio Lorenzo
che trascorreva il tempo parlottando con
le ragazzine sue coetanee. Il giardino a
quei tempi era controllato da un custode.
Nel centro c’era il chiosco della signora
Romanina, mentre nei lati a nord e
sud c’erano due vasche coi pesci rossi.
Nella parte vicina all’incrocio tra viale
5 Martiri e la via Agnini, montavano
nei mesi di luglio e agosto una struttura
per la vendita di cocomeri e meloni,
sempre affollata dai mirandolesi e anche
da parecchi camionisti di passaggio. A
ovest del giardino c’è ancora il palazzo
ex Gil che diventerà sede della polizia.
Quirino Mantovani
Nel giardino “Nino Lolli” (il giardino “alto”) di Mirandola, tra la fine
degli anni Sessanta e l’inizio degli anni
Settanta, c’era una giostra per i bambini, costruita da Otello Benatti che me
l’aveva ceduta per 600 lire. La giostra
veniva montata in aprile e rimaneva in
funzione fino alla fine di ottobre. Per me
era un passatempo e capitava a volte,
per lavoro o quando alla domenica
mattina partecipavo a qualche gare di
pesca, che non riuscissi ad andare ad
avviarla e così se ne occupava il mio
cognato 13 enne Lorenzo Rebecchi.
Vicino alla giostra c’era la cassa, dove
si vendevano i biglietti. Il costo era di 20
lire l’uno, ma con cento lire si potevano
fare sei giri. La giostra funzionava con
una leva e la durata di un giro veniva
misurato con una clessidra di 3 minuti.
C’era naturalmente anche un giradischi
a 33 giri, collegato a un altoparlante.
Qualche volta per cambiare i dischi,
Lorenzo urtava involontariamente il
braccio del giradischi facendo gracchiare l’altoparlante. Quando alla domenica
tornavo dalla gara di pesca, controllavo
sempre la scatola delle puntine del
giradischi e tutte le volte notavo che
ne mancavano diverse. Così facevo arrabbiare Lorenzo e gli dicevo: «Adesso
vediamo quante puntine hai rovinato,
che te le sconto dal tuo stipendio». Poi
facevo una risata per fargli capire che
scherzavo. Le attrazioni della giostra
erano: cinque automobili, un cavallino,
una moto, un girello (“prilen”), una
carrozza, mentre al centro c’erano tre
Sopra, la
giostrina.
Sotto,
Lorenzo
Rebecchi
mentre
sistema i
giochi
mirandola
Dodici studenti del "Luosi"
al Salone del gusto di Quimper
Dodici alunni dell'istituto Luosi
di Mirandola, accompagnati dalle
loro insegnanti di francese Eva Baraldi e Sandra Paltrinieri, hanno
partecipato, dal 20 al 23 febbraio, al
Salone del gusto di Quimper in Bretagna. Si tratta di un progetto europeo
bilaterale, iniziato lo scorso, con il
liceo Sainte Therese di Quimper.
Lo scopo della presenza al Salone
di Quimper era di far conoscere e
promuovere i prodotti dell'eccellenza
enogastronomia modenese (parmigiano, salumi, aceto balsamico e
lambrusco). Otto importanti aziende
locali hanno sponsorizzato il progetto
con i loro prodotti.
Lo scambio continuerà nel mese
di maggio con la partecipazione alla
fiera di Mirandola dei corrispondenti
bretoni, accompagnati dalla loro
insegnante Peggy Panetta. Quale
migliore occasione per imparare una
lingua straniera?
i libri di greta
Penso che non ci sia mai stato, né
esisterà mai più, un romanzo come
“La Signora Dalloway” di Virginia
Woolf. Ho finito di leggerlo appena
due minuti fa e, come nel libro, diversi pensieri mi si sono accavallati
nella mente e volevano così tante
spiegazioni che ho dovuto prendere
carta e penna per elaborarli. Ho letto
da qualche giorno anche il saggio
“Una stanza tutta per sé” della Woolf,
e consiglio di leggerlo a tutti quanti,
specialmente alle donne.
Nel saggio, infatti, l’autrice scrive a proposito dell’emancipazione
femminile e del potere che le donne
dovrebbero pretendere e non si parla
delle moderne, assurde e ridicole
“quote rosa”, ma dell’importanza per
una donna di prendere in mano la sua
vita. La Woolf dice loro di andare
contro gli schemi dell’epoca e di
alzarsi e di difendere i propri diritti
attraverso soprattutto buona educazione e cultura.
E’ buffo come una scrittrice morta
suicida nel 1941 dia a me la vitalità
che sento in questo momento, ma è
così.
Non mi capitava dai tempi delle prime letture di Jane Austen
di “innamorarmi” di un’autrice in
questo modo. E chi ama la Austen
e ha conosciuto Mr. Darcy, che cosa
potrebbe dire di fronte a Peter Walsh
che compare in Mrs Dalloway?
In questo libro tutto è fuori dagli
schemi. Le frasi sono lunghissime
perché sono esattamente la trascrizione dei pensieri e delle emozioni
dei protagonisti.
La trama, invece, è molto semplice: Clarissa Dalloway organizza
una festa e tutto il racconto si svolge
nell’arco della giornata che terminerà, appunto, con il party. La storia
che lega i personaggi, però, ci viene
raccontata attraverso i loro ricordi, a
piccoli passi, dandoci solo un assaggio e lasciando la maggior parte dei
particolari alla nostra immaginazione.
Adoro questa libertà che mi regala,
adoro il modo in cui entra così a fondo
nelle emozioni e amo come descrive
la natura. Lo fa così bene, con così
tanta cura dei dettagli, che sembra di
essere al suo fianco mentre passeggia
sui viali davanti a un college, o mentre
fa camminare tra i parchi Mr. Walsh e
Mr. Whitbread. L’altro giorno, lungo i
viali della Circonvallazione, ho visto
cadere una foglia proprio davanti a
me e mi sono fermata pensando a lei,
perché sono sicura che anche lei si
sarebbe fermata a contemplarla. Le
sue parole e la sua scrittura mi hanno
brevi
GLI ORARI DELLE
POSTE DI GAVELLO
La riapertura dell’ufficio postale
di Gavello avverrà venerdì 27 febbraio, con inaugurazione ufficiale alle
11. L’ufficio sarà aperto al pubblico:
lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore
8,20 alle ore 13,45.
ALL'ISTITUTO LUOSI
CONSEGNA DIPLOMI
Sabato 28 febbraio nella sede di
via Barozzi a Mirandola, l’Istituto di
istruzione superiore Giuseppe Luosi,
a partire dalle ore 10, organizza per
la prima volta in modo ufficiale la
consegna dei certificati di qualifica
conseguiti dagli alunni delle classi
terze nel corso dell’anno scolastico
2013-2014. Il conseguimento del
certificato di qualifica interviene al
termine del triennio ed è subordinato
al superamento di un esame, tenuto da
esperti esterni alla scuola e totalmente
indipendente, sia nei contenuti che
nell’esito, dal percorso di istruzione che, al termine del quinto anno,
conduce invece all’acquisizione del
diploma. Il titolo ha validità sia nel
territorio nazionale che nell’ambito
europeo. Per la prima volta lo scorso
anno, l’istituto Luosi ha aggiunto,
accanto alla qualifica tradizionale
di Oas-Operatore Amministrativo
Segretariale, quella nuova di OpvOperatore Punto Vendita. Gli studenti, quindi, a partire dallo scorso
anno hanno la possibilità di scegliere
tra due percorsi diversi. L’indirizzo
di studio Oas rientra nella migliore
tradizione dell’istituto e permette
agli studenti di acquisire competenze
relativamente ad attività segretariali,
tra le quali spiccano organizzazione
di riunioni, elaborazioni di informazioni e di documenti contabili. L’indirizzo di studio Opv, introdotto per
rispondere alle richieste delle aziende
del territorio, così come emerso da
recenti statistiche della Camera di
Commercio, consente agli studenti
di specializzarsi nel campo dell’assistenza clienti, nell’organizzazione di
spazi espositivi, nella registrazione
delle merci vendute e cura degli
incassi. L’istituto si augura che tale
cerimonia incontri il gradimento
degli alunni, delle loro famiglie e del
territorio e, soprattutto, dia il giusto
riconoscimento ai 50 ragazzi che
sono riusciti a raggiungere il loro
obbiettivo.
Jurida Osmani, Jenny Lala,
Giovanna Pepe, Martina Bonara
III A Cattaneo
la mostra
Un fiume di emozioni
con "La Signora Dalloway"
Sui binari del tempo
con quattro mirandolesi
stregata e ho già pronti altri due suoi
libri sul comodino. Probabilmente ero
l’unica persona che ancora non aveva
letto niente di suo, ma se c’è ancora
una persona che invece non lo ha mai
fatto, allora dico a questa persona:
«Corri subito a rimediare!».
Non si può vivere senza aver letto
i libri di Virginia Woolf, o meglio, forse si può, ma dopo averla conosciuta,
tutto sembra più bello, affascinante,
raffinato.
Greta Sala
greta-allaboutgreta.blogspot.com
www.facebook.com/allaboutgreta
• Titolo: La Signora Dalloway
• Autore: Virginia Woolf
• Editore: Mondadori
• Anno: 2013
• Pagine: 179
• Prezzo: 9 euro
Potrà essere visitata per tutto marzo la
mostra fotografica “Sui
binari del tempo” ospitata presso la galleria
del ristorante Amarcord Motor Valley di
Sant’Agata Bolognese
(Bo). L’esposizione sarà
aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 19 alle
24. Tra i fotografi che
hanno partecipato anche il cittadino onorario
mirandolese Gianni Berengo Gardin. La mostra racconta, attraverso
le immagini, la storia
della linea ferroviaria
Pistoia Bologna. A fare
da modelle per alcuni
scatti si sono prestate
anche tre mirandolesi:
Luisa Franciosi, Anna
Gulisano e Gilda (sopra, insieme a Berengo
Gardin), contattate attraverso il Photo Club
Eyes di San Felice. Una
foto con Luisa Franciosi
(qui a destra) è stata
scelta anche per la locandina della mostra.
25
26 · n. 4 - febbraio 2015
circolo medico
Le nuove frontiere
della chirurgia estetica
Pietro Loschi.
Sotto, un
momento della
serata
“Innovazioni in chirurgia estetica”
era il titolo della serata, organizzata
lo scorso 13 febbraio dal Circolo
Medico “M.Merighi”, presieduto da
Nunzio Borelli, in collaborazione
con il Centro Medico di Mirandola.
Relatore dell’affollata iniziativa, che
si è svolta al ristorante “La Cantina”
di Medolla, è stato Pietro Loschi,
chirurgo estetico presso l’Ieo (Istituto
Europeo Oncologico) di Milano.
Di seguito alcuni passaggi dell’intervento di Loschi:
Il principale intervento al seno,
riguarda la mastoplastica additiva,
che rimane l’intervento estetico ancor
oggi più richiesto, eseguibile sia con
le moderne protesi in silicone, sia
con autotrapianto di tessuto adiposo,
proprio della paziente. Al contrario, la
mastoplastica riduttiva tratta il disagio opposto, provocato dall’ipetrofia
mammaria /gigantomastia, risolvendo le problematiche a essa correlate
quali lombalgia e comparsa di ernie.
Infine il lifting del seno, chiamato
tecnicamente “mastopessi”, permette
il sollevamento del seno mantenendo
il medesimo volume mammario. Il
trattamento delle varie asimmetrie
mammarie, tipiche dell’età giovanile,
è pure di pertinenza del chirurgo plastico estetico. La regione mammaria
non risparmia neppure l’uomo: quando la ghiandola e/o il tessuto adiposo
crescono in eccesso si manifesta una
condizione chiamata “ginecomastia”,
che può essere trattata con ottimi
risultati sia con lipoaspirazione che
con la reale asportazione del tessuto
in eccesso. L’addome e i fianchi
possono beneficiare di trattamento
aspirativo mediante liposcultura su
diversi piani, sfruttando la capacità
elastica del mantello cutaneo di aderire
e “riappicicarsi” ai piani profondi, oppure della famosa “addominoplastica,
mini oppure completa”, che prevede
l’asportazione dell’esubero cutaneo
adiposo addominale mantenendo
l’incisione nascosta a livello pubico, e
la concomitante eventuale correzione
di diastasi o ernie della parete addominale. Il medesimo trattamento si
esegue per le cosce, che beneficiano
di trattamento lipoaspirativo sia per
l’interno coscia, sia anteriormente che
lateralmente a livello dei trocanteri;
oppure in caso di un franco eccesso
cutaneo, il ”lifting cosce” ne riduce
la ridondanza ritensionando la cute, e
sfruttando la posizione nascosta delle
cicatrici a livello inguinale.
Intervento su misura per le braccia è la “brachioplastica”, volta ad
asportarne l’eccesso cutaneo con una
piccola cicatrice nella faccia interna
delle stesse, invisibile a braccia chiuse.
Il viso da sempre è la "roccaforte"
del chirurgo plastico.
La rassegna prevede l’introduzione dei principali trattamenti di
medicina estetica, quali il botulino,
che attenua le rughe della regione
frontale e laterale degli occhi, cosi
come si impiega per il trattamento
dell’ipersudorazione di ascelle-mani
e piedi. Degni di menzione sono i
filler, cioè le famose odiate e amate
“punturine”. Loschi ha sottolineato
la maggior sicurezza dell’impiego di
prodotti riassorbibili a medio/lungo
termine quali l’acido ialuronico, contrariamente a quelli permanenti, al
fine di ripristinare il volume laddove
i compartimenti del viso l’hanno perso
e i loro legamenti hanno perso tonicità,
tipo guance, mento e solchi sottorbitari, oppure correggendo le rughe/
inestetismi tra gli occhi, nelle guance,
il cosiddetto “codice a barre”delle
labbra, o trattando la definizione del
contorno labbra.
Tra i più comuni interventi ambulatoriali eseguibili in anestesia
locale o con lieve sedazione sono state
presentatate la “blefaroplastica”, ossia
l’asportazione dell’eccesso cutaneo
della palpebra superiore o inferiore e
l’otoplastica, cioè la correzione delle
cosiddette orecchie “a sventola”, o
orecchie prominenti, trattate sia in
adolescenza che in età adulta.
L’intensa carrellata del viso, con
fotografie dei risultati postoperatori,
ha introdotto il trattamento dei difetti
del naso mediante rinoplastica o la
semplice e meno invasiva correzione
dello stesso con filler, terminando
nel lifting del viso, volto al ritensionamento di guance/collo che hanno
perso tonicità.
Il moderno “autotrapianto adiposo”, che prevede l’autoiniezione
del tessuto adiposo, prelevato poco
prima da fianchi o addome, trova vasto
impiego negli inestetismi e nelle perdite di volume dei compartimenti del
viso, sfruttando l’effetto riempitivo
dei lobuli adiposi e quello biorivitalizzante delle cellule staminali in
esso contenute. Tale principio viene
sfruttato per il ringiovanimento delle
mani, del collo, per il trattamento di
cicatrici avvallate o depresse, per la
ridefinizione dei glutei.
L’ampia casistica si è poi soffermata sul trattamento delle cicatrici:
quelle di natura ipertrofica, passibili
di trattamenti poco invasivi quali applicazioni di pomate specifiche o placchette di silicone, oppure iniezione di
cortisonici, o trattate con asportazione
e una sorta di radioterapia postoperatoria denominata brachiterapia, al fine
di diminuirne l’alto rischio di recidiva.
Ma Loschi ha anche parlato delle
cicatrici diastasate, la cui indicazione
è prettamente la revisione chirurgica
e di quelle “avvallate o depresse”
che beneficiano di rimozione delle
aderenze sottostanti e iniezione di
riempitivi quali l’autotrapianto del
tessuto adiposo. Un accenno infine,
alla chirurgia vaginale, oggi in continua espansione per quanto concerne
trattamenti estetici con filler e tessuto
adiposo volti al ringiovanimento di
grandi e piccole labbra.
n. 4 - febbraio 2015 ·
mirandola
In collaborazione con l'associazione "Al Barnardon"
Via Milazzo, quanti ricordi
Continua il racconto di Franco Gambuzzi sulla strada della sua infanzia
Uno scorcio di via Milazzo con le vecchie indicazioni dei luoghi.
Nella foto sotto, Adolfo Pollastri, in tuta da lavoro,
mentre visita l'asilo dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, alla fine degli anni Quaranta.
Pollastri, deceduto il 26 agosto 1984, è stato uno
dei principali protagonisti della Resistenza e della
ricostruzione di Mirandola dopo la seconda guerra
mondiale. Partigiano, è stato assessore del Comune
(dal 1946 al 1964) e consigliere (fino al 1975)
In collaborazione con il sito
internet www.albarnardon.it, continua la pubblicazione dei ricordi di
Franco Gambuzzi su via Milazzo.
Sono ripassato di recente in via
Milazzo e la cosa che mi ha colpito
maggiormente è il silenzio. Non una
voce, un rumore, nulla. La vita pulsante della città si è ormai trasferita
altrove. E la responsabilità non è solo
del terremoto che ha colpito questa
terra. Da troppo tempo botteghe e
attività hanno abbandonato il centro
storico, sono state costrette a lasciare
quelle strade di cui erano un vero e
proprio presidio di convivenza e condivisione umana. Mentre percorrevo
questa mia vecchia strada ripensavo
a quegli anni, per come i nostri giochi
di allora fossero scanditi dai richiami
delle nostre madri, dalle sgridate di
qualcuno a cui avevamo invaso gli
spazi, dai rumori tipici delle officine
e dei laboratori degli artigiani e dei
bottegai che popolavano con noi quei
luoghi. I ricordi affluiscono in modo
disordinato e la memoria troppo spesso fallisce. Lasciando la piazza, passando dal voltone, arrivo allo slargo
dove Milazzo e Marsala si dividono, o
sarebbe meglio dire, si congiungono.
Questo slargo è chiamato, da sempre,
“Le Tre Zucchette” probabile nome di
una antica osteria (o forse, molto più
verosimilmente, la vecchia osteria si
era chiamata così richiamandosi al
tipico copricapo ebraico, magari ci
abitavano tre rabbini). Dove aveva il
proprio laboratorio di falegnameria
Adolfo Pollastri c'è una serranda
chiusa. Ricordo come mi soffermassi
spesso, davanti alla sua vetrinetta, a
guardare le bocce da gioco, tutte di legno, con incisioni di fantasiosi ricami.
Ai miei occhi di bambino la sua figura
aveva assunto un ché di eroico, anche
per i discorsi origliati tra i grandi, per
il suo essere stato uno dei capi della
lotta partigiana e questo mi giustifica
il fatto che guardassi a lui con rispetto
e anche con un po' di timore. Tanto
che quando, giocando a pallone nello
spiazzo, mi sentivo in dovere, magari
dando sulla voce a qualche amico, di
impedire che il pallone finisse contro
i vetri della sua vetrina. A dire il vero
non è che lui, con il suo atteggiamento
molto riservato e discreto, facesse
molto per mettersi in evidenza, anzi
lo ricordo curvo sul tornio con gli occhiali sul naso, nel suo camice scuro.
Questo mio timore reverenziale mi
rimase anche quando, qualche anno
più tardi, già più grandicello, grazie
27
a mio zio Elmer, assistetti a una rappresentazione di “Otello” nel palco
che condividevano le loro famiglie,
in Teatro Nuovo. Rispettosamente,
mi ero seduto dietro e ricordo il mio
meravigliato stupore quando mi fece
sedere alla balaustra lasciandomi il
suo posto. Di recente ho visto in rete
una vecchia foto risalente alla fine
degli anni '40, dove viene ripreso
mentre, probabilmente parte di una
delegazione, visita l'asilo nido di
viale della Libertà (ex Onmi) durante
la distribuzione dei pasti. In secondo
piano, nella sua tuta da lavoro. Sono
consapevole di come ci si ricostruisca
una personalissima immagine della
propria memoria, probabilmente non
sempre aderente alla realtà, tuttavia
di lui mi è rimasto il ricordo di una
persona di grande dignità e onestà intellettuale che, dopo la stagione della
ribellione e della lotta, è ritornato al
proprio lavoro nel suo piccolo laboratorio alle “Tre Zucchette”.
La via Milazzo era il nostro
campo di gioco, via Verdi era troppo
trafficata. Per giocare a pallone, sullo
slargo delle Tre Zucchette, usavamo
come porta il portone del magazzino
del salumiere (aveva il negozio sotto
il portico in piazza) proprio all'imbocco del viottolo che porta al voltone.
Come canestro il segnale tondo di
divieto d'accesso allo stesso viottolo.
Proprio a fianco del laboratorio di
Adolfo Pollastri c'era, dopo essersi
trasferita da via Verdi, la rosticceria
della Benvenuta, la mamma del mio
amico e compagno di scuola Claudio
Sgarbi. Abitavano nell'appartamento
sopra la bottega. Chissà se Claudio si
ricorda ancora di come, qualche volta,
a scuola, lo convincevo a scambiare
il mio panino con le sue frittelle di
baccalà. Mi piaceva quell'odorino
di fritto e di polenta che usciva da
quella bottega, soprattutto nei giorni
di mercato. Proprio di fronte aveva la
sua officina elettromeccanica Enore
Fontana, il papà di Oden, altro mio
compagno di scuola. In quel piccolo
quartiere, tra le vie Milazzo, Marsala
e Verdi, abitavano altri miei coetanei
(Libero, Umberto, Vittorio, Vilmo, Maurizio, Marione, Gabriele,
Evasio.... Silvano e ne dimentico
sicuramente qualcuno) e da ciò si
può facilmente comprendere come
la nostra vita si svolgesse tra casa
e scuola, strada e bottega. In questa
parte di città operavano anche altri
artigiani come i fabbri fratelli Benatti, la falegnameria di Guagliumi,
il bilanciaio Gino Golinelli (mio
padrone di casa, del tutto insofferente,
impossibile giocare davanti alla sua
bottega), i commercianti Malaguti
(ingrosso di generi alimentari, chi
non ricorda il budino Ebo) e Ganzerli
(anche loro grossisti) oltre a Genore e
l'Alberina (fruttivendoli, parenti della Speranza) e al vinaio Gigion. Se
poi ci si spostava più in là si potevano
incontrare la lattaia Clementina,
i barbieri Valerio e Nini, Anna la
parrucchiera, la cartoleria della Sivia,
il forno dell'Alfonsina Ascari. Mi si
scuserà se sovrappongo nomi e luoghi
(sicuramente ci sono dei difetti consequenziali nella loro contemporaneità)
ma nella mia memoria sono presenti
esattamente lì, indipendentemente
dai tempi.
Franco Gambuzzi
MEDOLLA E san prospero
Il baule della memoria
per non dimenticare la Shoah
Quest’anno le classi terze della
scuola secondaria di 1° grado dell’istituto comprensivo di Medolla e San
Prospero, per ricordare la Shoah, sono
andate in scena con “Il baule della
memoria”. La rappresentazione ha
avuto luogo presso il teatro “Troisi” di
Nonantola il 29 gennaio 2015 alle ore
21 ed è stata replicata il 31 gennaio
2015 alle ore 10 a Cibeno di Carpi,
rivolta alle classi terze della scuola
secondaria di 1° grado dell’istituto.
È stata messa in scena la storia di due
anziane signore ebree che si ritrovano a ripercorrere i ricordi dei tempi
passati: dalla segregazione, a seguito
delle leggi razziali, alla deportazione
nel campo di concentramento di
Auschwitz. I ricordi si snodavano,
in un angolo del palcoscenico in cui
si trovava la soffitta, attraverso il
ritrovamento di oggetti appartenuti
al passato; dall’altra parte del palco
gli stessi trovavano rappresentazione
scenica con canti, brani musicali, scene drammatizzate, video e immagini
di repertorio che ne costituivano la
scenografia. L’esito della rappresentazione è il risultato della sinergia
di competenze di docenti di diverse
discipline (lettere, arte e immagine,
musica) che da anni lavorano a questo
progetto: Maria Antonietta ha scritto
il copione, Grazia Mimmo ha curato
la ricerca delle immagini e relativa
proiezione, Rachele Paltrinieri ha
curato la recitazione insieme a Giu-
seppe Di Noto che ha anche realizzato
la scenografia della soffitta, Claudio
Bergamini ha diretto i brani musicali
e le canzoni, Francesca Bergamini
ha ideato la coreografia delle danze.
Tutti gli anni gli alunni stupiscono per
l’impegno profuso e l’atteggiamento
corretto e responsabile. Sicuramente è
un modo più diretto e coinvolgente per
avvicinare i ragazzi a un evento storico
così lontano da loro, con l’intento
di dare valore ai principi di libertà,
giustizia, uguaglianza per costruire un
futuro migliore.
n. 4 - febbraio 2015 ·
Era discendente della famiglia dei Principi della Mirandola
la curiosità
I segreti dell'archivio della duchessa
Cayetana de Alba, scomparsa il 20 novembre 2014, conservava documenti dei Pico
La duchessa di Alba Cayetana FitzJames Stuart y Silva. A destra, la lettera di ringraziamento, firmata di suo
pugno, per la copia del libro El Duque
de la Mirandola di cui Cecilia Cotti le ha
fatto omaggio.
Il 20 novembre 2014 si spegneva a
Siviglia, Cayetana Fitz-James Stuart
y Silva, più familiarmente Cayetana
de Alba. Nata nel Palazzo di Liria di
Madrid il 28 marzo 1926, era XVIII
duchessa di Alba dal 1953 e terza
donna della famiglia a ostentare per
diritto proprio il titolo, dopo María
Teresa Álvarez de Toledo y Haro
(XI duchessa nel periodo 1739-1755)
e la famosa musa di Goya, María
del Pilar Teresa Cayetana de Silva
y Álvarez de Toledo (XIII duchessa
dal 1778 al 1802). La sua scomparsa
ha destato una vasta eco anche fuori
dalla Spagna, non solo perché la sua
morte è avvenuta curiosamente lo
stesso giorno in cui nel 1975 avveniva
quella del generale Franco, ma perché
secondo il libro Guinness dei Primati
Cayetana ostentava 46 titoli in totale,
più di qualsiasi altro nobile al mondo,
oltre a possedere un patrimonio di circa
un miliardo di euro.
Malgrado ciò, la duchessa era
molto affabile, molto vicina alla gente
comune, che la ammirava per la sua
spontaneità, per il suo carattere deciso e
volitivo, per la sua anticonvenzionalità,
che la spingeva spesso a comportarsi
in modo ben diverso da quello previ-
13 marzo
Alle Macine per un viaggio
nel repertorio del grande jazz
“Lady Ella & Lady Day” è il titolo del concerto jazz che si svolgerà
venerdì 13 marzo presso il ristorante
pizzeria “Le Macine” di Mirandola,
alle 21.
Si tratta di un viaggio nel repertorio di due grandi jazz singer ideato
dalla cantante Monica Perboni e
supportato egregiamente dalla chitarra di Giorgia Hannoush e dal
piano di Andrea Papini. Il progetto
propone una selezione di brani molto
amati da Monica Perboni, apprezzati
proprio grazie all’interpretazione
straordinaria di Lady Ella e Lady
Day e manipolati nel rispetto del
testo originale, ma anche nello spazio
di libertà interpretativa della voce e
degli strumenti, chitarra e piano, che
trovano una perfetta intesa ritmica e
armonica.
Ella Fitzgerald (1917–1996) e
mirandola
In mostra alla Degusteria
le "Ispirazioni" di Zadea
Presso la Degusteria di Mirandola
la pittrice Zadea di Venezia espone le
sue opere a olio fino al 28 febbraio con
la mostra dal titolo “Ispirazioni poetiche” in collaborazione con l’Archivio
Monografico dell’Arte Italiana. Zadea
si dedica alla pittura da oltre 30 anni.
Ha partecipato su invito a rassegne regionali e nazionali, ricevendo importanti premi e segnalazioni di rilievo.
Abilitata all'insegnamento, diplomata
all'Accademia di Roma (Sezioni Arti
Applicate) ha studiato nudo all'Accademia “Ettore Tifo” di Venezia. Ha
insegnato anatomia artistica presso
il Centro Didattico Accademia di
Padova e pittura al Centro Culturale “Bibliò”. Dirige corsi di pittura
presso il suo studio in collaborazione
con il Gruppo Arti Visive di Vittorio
Veneto (Tv). Nelle opere di Zadea si
evince tutta la cultura pittorica del
sto dal protocollo. Pur
cosciente della
disapprovazione
dei benpensanti
e sfidando quella dei suoi stessi
figli, tutti frutto
del suo primo matrimonio con Luis
Martínez de Irujo,
il 5 ottobre 2011
convolava a terze
nozze con Alfonso Díez Carabantes, appartenente a
tutt’altra classe sociale e più giovane di lei
di quasi 25 anni. Tre
mesi prima, il 4 luglio, onde evitare litigi
prima e
dopo la sua morte e mettere a tacere
le malelingue, aveva convocato tutti
i suoi rampolli nello studio del notaio
madrileno Luis Núñez per spartire in
vita la sua immensa fortuna.
La defunta duchessa per noi mirandolesi è comunque notizia ben al di là
del gossip. L’archivio del suo palazzo
madrileno è stato il punto di partenza
delle mie ricerche volte a ricostruire
Billie Holiday (1915–1959) sono
vissute nella stessa epoca ed hanno interpretato le canzoni della
tradizione jazz americana in modo
completamente diverso, esprimendo
due aspetti della vocalità altrettanto
affascinanti; la prima con una tecnica vocale straordinaria e dedita
all’improvvisazione nella maniera
tipica degli strumenti a fiato, lo
scat-singing, la seconda con un
range vocale più limitato, ma con
un’interpretazione visceralmente ed
emozionalmente vissuta nel corpo
della canzone stessa, ispirata dal
jazz strumentale, ma nel senso della
modulazione delle frasi e soprattutto
del tempo.
nostro secolo. L’artista trasmette la
semplicità delle cose attraverso un
uso ragionato del colore e un utilizzo
razionale della forma. Tutte le sue
opere riflettono questo aspetto attraverso una sensibilità stilistica aliena
da ogni riferimento accademico per comunicare
la dinamicità della vita.
Il suo intento è riuscire
a esprimere i sentimenti
più profondi per trasformarli in concrete emozioni vitali. Ed è proprio
attraverso il suo carattere
conoscitivo che l’artista
manifesta con il suo stato
d’animo impressioni e
riflessioni per cercare
sempre il meglio per se
stessa e per gli altri.
Zadea paragona la
forza dell'animo umano
alla forza della natura:
utilizza la figura umana
per rappresentare fuoco,
aria, terra, acqua, quali
condizioni energetiche
essenziali alla vita stessa.
Tecnica, colori, luci e
immaginazione rivelano l’intimo desiderio
dell'artista di comunicare
differenti stati d’animo.
Note d'ispirazione poetica si fanno più intense
quando la composizione
si trasfigura nel sogno,
assemblando scene differenti. Zadea
nelle proprie creazioni trasmette a
pieno la sua interpretazione onirica
delle azioni umane. In ultima analisi
tutte le opere dell’artista manifestano
una vitalità e un’energia primordiali
attraverso una figurazione che è
intensa forma espressionista dell’immagine umana.
Antonio Castellana
la biografia del nostro
ultimo duca Francesco
Maria Pico. Cayetana
discendeva infatti direttamente dal re Giacomo II
d’Inghilterra attraverso il figlio illegittimo
avuto dalla sua amante
Arabella Churchill,
antenata del primo
ministro britannico
Winston Churchill
(1874-1965).
Il figlio illegittimo in questione era
James Fitz-James
Stuart, I duca di
Berwick, nientemeno che il nonno paterno di
María Guadalupe, seconda moglie
del nostro duca. Giacomo II venne deposto dal trono inglese nel 1688 perché
si era pubblicamente dichiarato cattolico. La sua fede religiosa, da un lato, e
l’ammirazione che aveva nei confronti
del governo di suo cugino Luigi XIV
di Francia, possibile indizio di velleità
assolutistiche, dall’altro, portarono il
Parlamento di Londra a sostituirlo con
sua figlia Maria, protestante, che prese
29
le redini del regno insieme al marito
Guglielmo III d'Orange (1650-1702).
Il collegamento dei Pico con la deposta
casa reale inglese non deriva solo dal
matrimonio dell’ultimo duca con un
membro della famiglia Berwick, ma
anche da quello di Maria Beatrice
d’Este (1658-1718), figlia del duca
Alfonso IV, con Giacomo II stesso.
Un collegamento, se si vuole, ancora
più importante, perché riguarda il ramo
legittimo dei suoi discendenti. Dopo un
primo matrimonio con Anna Hyde,
figlia del primo ministro Edward
Hyde, conte di Clarendon, Giacomo II
aveva sposato in seconde nozze Maria
Beatrice, la cui prozia Anna Beatrice
era andata in sposa ad Alessandro II
Pico della Mirandola. Laura, sorella
di Alfonso III d’Este (padre di Anna
Beatrice) aveva a sua volta sposato
Alessandro I Pico. Il I duca di Berwick
era nato prima del secondo matrimonio
del padre, ma non c’erano mai state
rivalità tra prole legittima e illegittima
né dissapori familiari dovuti alle precedenti avventure del sovrano.
Maria Beatrice, anzi, si era sempre mostrata così condiscendente da
fare, insieme al marito, da madrina
di battesimo (1698) a James Francis
(1696-1738), II duca di Berwick, figlio
di James Fitz-James e padre di María
Guadalupe. Non c’è da stupirsi che
James Francis divenisse un convinto
giacobita, uno dei principali sostenitori
del ritorno sul trono britannico degli
Stuart.
Cecilia Cotti,
autrice del volume
El Duque de la Mirandola.
Francesco Maria Pico alla corte di
Madrid (1715-1747)
Monica perboni, a
sinistra, con Giorgia
Hannoush
in libreria e a teatro
Il Re dei formatori
presenta il nuovo best seller
Mi presento sono Giada Balugani,
personal trainer kinesiologo. Il mio
lavoro consiste nel portare le persone
a raggiungere i loro obiettivi di benessere psico fisico. I miei studi e la mia
passione per l'arte del movimento, le
discipline olistiche ed energetiche mi
hanno portato a comprendere che il
benessere della persona è reale quando
la mente, il corpo e lo spirito sono in
equilibrio. Questa continua ricerca ha
trasformato la mia passione nel mio
lavoro o meglio nella mia mission, ossia
essere strumento d'evoluzione per gli
altri. La kinesiologia è “un’arte” per la
salute, rivolta al benessere della persona, allo sviluppo del suo potenziale
e al miglioramento della qualità della
vita. Da anni collaboro con palestre e
centri della zona come Spazio Fitness
dove tengo corsi olistici come lo yoga,
il pilates e kardio metabolic system, nei
quali attivando la muscolatura profonda
si migliora l’estetica e la postura senza
tralasciare il benessere osteoarticolare..
Anche per allenare la mente ci sono dei
coach ed io sono molto onorata di collaborare con il primo formatore europeo
in crescita personale: Roberto Re che
ha portato la formazione comportamentale ed emozionale rivolta ai risultati in
Italia 25 anni fa. Re allena i più grandi
sportivi, ha scritto tre best seller, ad
oggi ci sono 16 centri di formazione
nazionali, dove più di mille persone
vengono allenate settimanalmente
con risultati eccezionali. A 10 anni
dall'uscita dell'ultimo libro è partito il
tour di presentazione per l'ultimo nato:
“Cambiare senza paura” che insegna
ad affrontare la sfida del cambiamento.
Un tema importante e che riguarda tutti
noi, specialmente in questo momento
storico. Il 26 febbraio il tour toccherà
Bologna, presso il teatro Auditorium
Manzoni con tre ore di seminario, in cui
Roberto Re spiegherà come affrontare
e vincere la sfida del cambiamento con
strategie pratiche da applicare da subito
nella vita di tutti i giorni.
Giada Balugani
[email protected]
30 · n. 4 - febbraio 2015
area nord
Il sodalizio conta più di 240 tesserati tra atleti e dirigenti
La Polisportiva Cavezzo è sul web
Per la società un nuovo sito Internet con informazioni aggiornate sulle squadre
www.cavezzocalcio.it. è il nuovo sito internet della Polisportiva
Cavezzo, dove è possibile trovare
informazioni su tutte le squadre
sia del settore giovanile che della
prima squadra con risultati sempre
aggiornati sulla partite disputate. Sul
sito ci sono anche approfondimenti
sulla storia del calcio a Cavezzo dal
1963 a oggi, con tante informazioni
inedite e foto storiche.
Una novità importante per una
società che conta più di 240 tesserati tra settore giovanile dilettanti e
dirigenti.
Sul sito anche video e la possibilità di seguire in diretta web la
partita di calcio.
pattinaggio artistico
Atlete Pico al
Mariele Ventre
Una giornata speciale per il Settore Pattinaggio della Polisportiva
G.Pico di Mirandola, quella andata
in scena lo scorso 7 febbraio. Speciale come sempre, quando si parla
di un appuntamento atteso come il
Trofeo Mariele Ventre, quest'anno
alla diciannovesima edizione, per la
seconda volta consecutiva di scena al
Pala Panini di Modena, con la cornice
di pubblico delle grandi occasioni.
Tanti ospiti d’onore, a partire da don
Luigi Ciotti, ma soprattutto 1.200
bambini, a comporre trenta gruppi
per altrettante esibizioni sulle note
dei successi dello Zecchino d'Oro,
alcuni dei numeri di una manifestazione che unisce sport e solidarietà,
intitolata alla fondatrice del Piccolo
Coro dell'Antoniano. La Pico si è
presentata all'appuntamento con una
nuova coreografia sulle musiche
del “Torero Camomillo”, con oltre
sessanta atleti dai 3 ai 14 anni, tra
ballerine di flamenco, matador e tori.
LA LETTERA
«Le palestre non
sono troppe»
Sull'ultimo numero de L'Indicatore Mirandolese, il Consigliere
comunale e Capogruppo di Forza
Italia Antonio Platis, all'interno di una
più articolata e in parte condivisibile
argomentazione riferita alla cosiddetta
“Operazione Aemilia”, ha ancora una
volta ribadito il suo dissenso per la
presenza di un eccessivo numero di
impianti sportivi coperti nel Comune di Mirandola. Cito testualmente:
«... senza dimenticare le mille e più
palestre costruite in ogni cantone…».
Credo sia il caso di proporre un diverso
punto di vista, anche per una forma di
rispetto verso gli oltre 450 tesserati
della Polisportiva G. Pico all'interno
della quale presto, da alcuni anni, il
mio servizio di volontario. A questi
450 tesserati devono essere aggiunti
quelli delle altre società sportive del
territorio: si superano senza fatica le
1.000 unità, in gran parte costituite
da ragazzi e ragazze al di sotto dei
18 anni. Sono proprio loro i principali fruitori di queste strutture, sia
durante l'orario scolastico che al di
fuori di esso. In prima battuta, è necessario ricordare che a tutt'oggi, in
città, sono disponibili meno palestre
comunali (cinque) rispetto a quelle
esistenti prima del terremoto (sei più
le due palestre dell'Istituto Tecnico
Industriale). A parte il Palazzetto
dello Sport (costruito circa 30 anni
fa e bisognoso di non più rinviabili
interventi di manutenzione, ma questo
è un altro discorso), tutte le palestre
sono impianti scolastici, al servizio
delle migliaia di studenti della città.
Infatti, durante la settimana, le società
sportive mirandolesi possono di norma
usufruire degli impianti solo dopo le
16,30 perché le strutture sono prima
impegnate per le ore di educazione fisica previste dai programmi scolastici.
Un'ultima considerazione: ancora oggi
alcune attività (nel caso specifico della
Polisportiva G. Pico si fa riferimento
a danza e balli latino-americani) sono
svolte al di fuori del circuito delle
palestre comunali e, più in generale, quasi tutte le discipline sportive
hanno dovuto ridurre, proprio per il
minor numero di impianti attualmente
esistenti ed agibili, il monte-ore a disposizione di atlete ed atleti. Per cui e
questo è un parere inevitabilmente di
parte, ben vengano impianti sportivi
moderni, efficienti ed accoglienti: a
noi dirigenti delle società sportive del
territorio toccherà l'onere e l'onore,
di riempire questi impianti, migliorando ed incrementando la proposta
di attività fisiche rivolte a giovani e
“diversamente” giovani.
Stefano Baraldi
Pollisportiva G. Pico
Mirandola
n. 4 - febbraio 2015 ·
31
La conduzione è stata affidata a un gruppo di giovani
arti marziali
Un anno di svolta per il Karate
Inizio 2015 positivo per il settore della Stadium, dopo l'avvicendamento tecnico
Foto d'archivio del Karate Stadium
Il 2015 ha avuto un inizio molto
positivo per il settore Karate della
Polisportiva Stadium Mirandola, in
termini di presenze con nuovi iscritti e
tesserati. Ne abbiamo parlato con Paolo Smerieri presidente della Stadium.
Presidente, un avvio di 2015 positivo che ha visto anche grandi
cambiamenti nel Karate della
Stadium.
«Siamo soddisfatti per l’incremento di iscritti che abbiamo registra-
to. Un risultato confortante anche alla
luce delle decisioni tecnico/gestionali
assunte dal 1 gennaio 2015, con l'avvicendamento alla conduzione tecnica
del settore Karate affidata adesso a un
gruppo di giovani, peraltro cresciuti da
noi negli anni. Questi ragazzi potranno
giovarsi della fattiva collaborazione
del maestro Marco Leoni che mette
a disposizione la sua indiscussa esperienza tecnica. è stata una decisione
sofferta e ci preme ricordare anche il
maestro Dino Ghelli che, non condividendo questa soluzione, ha preferito
rinunciare all'incarico; ciò non ci
esime dall'esprimere il più profondo
ringraziamento per il lavoro svolto,
ricordando la sua lunga e proficua
collaborazione con la Stadium».
Al momento quanti sono i tesserati?
«A tutt'oggi i tesserati della Polisportiva, nel settore Karate, sono più
di cento. L’attività è svolta anche in
impianti dei Comuni limitrofi, con
importanti risultati, nelle diverse
categorie, sia a livello regionale che
nazionale».
Quali sono le manifestazioni più
significative in programma?
«Ci preme particolarmente ricordare che la Polisportiva ripeterà anche
nel 2015, nel mese di aprile in data da
definire, la manifestazione dedicata
alle persone diversamente abili, denominata “Karate for all - Karate per
wushu kungfu
Matilde Bettinazzi non si ferma
Ora punta ai Mondiali di Giacarta
è in predicato per partecipare
ai Campionati mondiali di Wushu
Kungfu, che si svolgeranno a Giacarta, in Indonesia, nel novembre del
2015, la 16 enne mirandolese Matilde
Bettinazzi, studentessa del liceo
scientifico “Galilei” di Mirandola. Un
traguardo importante per una giovane
atleta, allenata dal maestro Gilberto
Paglia, che riesce a conciliare studio e
attività agonistica di alto livello. Il suo
segreto? «Basta sapere organizzarsi»
spiega lei. E addirittura il suo maestro
si spinge a indicarla come «modello
da seguire, visto che molti ragazzi – ha
detto Paglia – si “perdono facilmente”
durante questa delicata età. Matilde
invece è una ragazzina con la testa
sulle spalle che si impegna parecchio
nello studio in cui ha ottimi risultati e
che dedica molte ore di allenamento
settimanali al Wushu». Matilde ha
iniziato a praticare Wushu Kungfu a 9
Mirandola sale in Vespa
domenica 24 maggio
Sono diverse le iniziative che il
Moto Club Spidy di Mirandola ha in
cantiere per il 2015. L’associazione
sta infatti organizzando il primo Vespa
incontro “Mirandola in Vespa” che
si svolgerà domenica 24 maggio. In
programma anche il 23esimo motoraduno nazionale “Città della Mirandola”
previsto per sabato e domenica 27 e 28
brevi
LIQUIDATO IL CRAS
DI DICEMBRE-GENNAIO
Matilde Bettinazzi sul gradino
più alto del podio a Bucarest
è stato liquidato dal Comune di
Mirandola il “contributo per l’autonoma sistemazione”, relativo al bimestre
dicembre 2014-gennaio 2015.
anni nella scuola che il maestro Paglia
aveva appena avviato a Mirandola. E
il suo impegno è aumentato sempre
di più, arrivando ad allenarsi quattro
volte alla settimana, con un ulteriore
giorno di allenamento il sabato o la
domenica. I risultati non sono mancarti. Matilde ha vinto varie competizioni a livello regionale e nazionale,
partecipando anche a gare internazionali nelle quali ha ben figurato. Ma
sono stati il primo e il secondo posti
raggiunti ai Campionati nazionali che
le hanno spalancato le porte della Nazionale, partecipando così nel maggio
del 2014 al Campionato europeo di
Bucarest (Romania) dove ha ottenuto
un primo, un secondo e quarto posto
nelle categorie armi corte e lunghe.
Al momento è “sotto osservazione”
da parte dei tecnici che stanno selezionando gli atleti per la spedizione
italiana ai Mondiali di Giacarta.
motoraduno
giugno. Oltre ad ammirare i mezzi a due
ruote, sarà proposta una dimostrazione
di body painting (la pittura sui corpi)
che avrà come tema le moto. L’intento
è di riportare momenti di spensieratezza
e aggregazione in centro. Il 6 settembre,
in occasione della Festa del Volontariato,
il Moto Club Spidy sta preparando infine
l’ottavo raduno di “Auto d’altri tempi”.
tutti”, dove i protagonisti in campo
saranno ragazzi e ragazze meno fortunati. Per una giornata saranno loro
i campioni.
Mi auguro infine che dopo il
sisma del 2012 che ha portato a tutte
le attività sportive enormi problemi, i
risultati in termini di presenze in palestra, siano il segnale di un effettivo
e definitivo rilancio del settore Karate
e di tutte le discipline sportive presenti
nel territorio».
LETTURE PER BIMBI
A CAMPOSANTO
Sono due gli appuntamenti in programma a Camposanto per i bambini.
Sabato 28 febbraio presso la biblioteca, alle 10, lettura animata: “La
piccola Simo va a scuola”. Sabato 7
marzo, invece, sempre alle 10, presso
la palestra “Bovolenta”, si svolgerà
l’iniziativa “In palestra con mamma
e papà”, organizzata dal Centro per
le famiglie dell'Unione Comuni
Modenesi Area Nord. Entrambe le
iniziative, per bimbi dai 4 ai 7 anni,
sono gratuite, ma è consigliabile la
prenotazione in biblioteca. Per altre
informazioni visitare il sito internet
del Comune: https://www.comune.
camposanto.mo.it/
crevalcore
400 spettatori con Arckadia
per ricordare Anna Fabbri
La scuola di danza Arckadia con
sede a San Felice e a Crevalcore (Bo)
ha organizzato lo scorso 11 gennaio
il Primo Memorial “Little Butterfly”
dedicato ad Anna Fabbri, una giovanissima e talentuosa allieva scomparsa
prematuramente per una grave malattia. L’evento si è tenuto presso l’Audi-
torium Primo Maggio a Crevalcore con
oltre 400 spettatori, 10 scuole di danza
coinvolte, 20 bellissime coreografie
e 100 danzatori under 14 che si sono
esibiti per ricordare Anna. Lo spettacolo, molto emozionante e toccante,
ha ricordato una giovane ballerina e,
grazie a lei e ai suoi famigliari, i quali
hanno voluto fortemente questa serata,
sono stati devoluti i proventi dell’incasso a favore del reparto di oncologia
pediatrica dell’ospedale Sant’Anna di
Ferrara. Hanno partecipato allo spettacolo le scuole di danza: Arckadia di
Katia Calzolari e Claudia Minozzi,
San Felice e Crevalcore; Khorovodarte di Sonia Greco, Licia Baraldi,
Cristiana Cappi, Mirandola; Les
Arts di Alessia Goldoni, Mirandola;
Tersicore di Licia Baraldi, Finale
Emilia; Mumo Musical di Eron Borelli con Nadezda Sviridova, Modena;
Dimadance di Cecialia Milanti e
Laucine El Assaoui, Modena; Coreutica Talentho di Marina Finozzi,
Modena; 100 City Ballet di Simonetta
Dall’ Olio, Cento; Dance Attitude di
Elena Copelli, Castelfranco Emilia;
Ordinary Out Dance Project di Leyla
Filippetti, Salò del Garda. Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che
hanno contribuito a realizzare l’evento
con uno scopo così importante.