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Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 4 Febbraio 2015 www.indicatoreweb.it MIRANDOLESE mirandola La ricostruzione del centro storico La presentazione il 14 marzo nel corso di una cerimonia di ringraziamento ai donatori Nuove attrezzature per l'ospedale Un ecografo, tre auto e due letti elettrici coi fondi raccolti da "La Nostra Mirandola" mirandola Mercoledì 4 marzo alle ore 21, presso l’auditorium delle scuole medie “Montanari” di Mirandola, l’Amministrazione comunale incontrerà la cittadinanza per aggiornare sullo stato dei lavori di recupero degli edifici in centro storico e sull’andamento della progettazione di alcune opere di grande impatto. A pag. 3 area nord La rinascita di Cavezzo Il sindaco di Cavezzo, Lisa Luppi, racconta la rinascita del paese, a quasi tre anni dal sisma. A pag. 11 Arriva il cinema in via Brunatti Il moderno Ilecografo nuovo Centro civico Gavello donatodida "La Nostra Mirandola" Un moderno ecografo che ha arricchito la dotazione dell’Unità operativa di Anestesia e Rianiamzione, tre nuove auto per l’assistenza domiciliare e due letti elettrici per la Lungodegenza. Sono le importanti attrezzature donate dall’Associazione Onlus “La Nostra Mirandola” che, grazie all’inesauribile lavoro della presidente Nicoletta Vecchi Arbizzi, raccoglie fondi a favore dell’ospedale di Mirandola e delle strutture sanitarie dell’Area Nord. Le nuove attrezzature saranno presentate ufficialmente sabato 14 marzo alle 10 con una cerimonia per ringraziare pubblicamente l’Associazione, i cittadini e le aziende protagonisti di tanti gesti di solidarietà. L’elenco degli strumenti e delle attrezzature donate negli ultimi anni è lunghissimo e soltanto quelle arrivate l’anno scorso raggiungono un valore commerciale di oltre 440mila euro. Una dimostrazione tangibile della vicinanza della popolazione mirandolese che ha aiutato concretamente il proprio ospedale nel percorso di recupero post sisma. «L’Associazione si prodiga affinché il nostro ospedale e i servizi territoriali rimangano efficienti e fruibili, evitando ai pazienti il disagio dello spostamento in altre strutture e accorciando notevolmente le liste d'attesa – afferma Nicoletta Vecchi Arbizzi – tutto quello che abbiamo donato dimostra in maniera tangibile che volontari, imprenditori e cittadini mirandolesi stanno mettendo cuore e passione per avere strutture sanitarie sempre più moderne e con attrezzature d’avanguardia. A tutti loro va il nostro più sincero ringraziamento». Continua a pag. 16 Torna l'attesissimo appuntamento con il Circolo Pacchioni, che dal 3 al 24 marzo allestirà una rassegna di film presso il Centro Polivalente Brunatti (via Brunatti 1, Mirandola), in collaborazione con l'Associazione Genitori per le Scuole di Mirandola. La rassegna è stata intitolata “Nuovo Cinema Brunatti”, in riferimento a quel Nuovo Cinema Paradiso che nella memoria di Giuseppe Tornatore era una “fenice” risorta dalle ceneri di un incendio che aveva momentaneamente distrutto quella che per il regista era una fabbrica dei sogni. «Ringraziamo il Comune di Mirandola per il patrocinio e il contributo offerti per quest'iniziativa. – afferma il presidente del Circolo Pacchioni Paolo Righini a nome di tutti i soci – Esprimiamo sincera gratitudine anche all'Associazione dei Genitori. Per merito loro oggi abbiamo la possibilità di offrire in un luogo adeguato una serie di appuntamenti all'insegna del cinema di qualità». Si parte la sera del 3 marzo con Grand Budapest Hotel, divertentissima commedia candidata a ben nove premi Oscar, omaggio del regista Wes Anderson al cinema di Ernst Lubitsch popolato da un cast stellare. Secondo appuntamento il 10 marzo con Boyhood. Programma a pag. 24 2 · n. 4 - febbraio 2015 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nelle opinioni dei Capigruppo barbieri-pd «Ricostruzione e legalità» Mirandola e l'Area nord dicono no alla mafia e ad ogni suo tentativo di infiltrazione nella nostra realtà economica e produttiva e lo fanno, ancora una volta, ribadendo e rilanciando la propria storia di uomini e terre dai radicati valori democratici. La lotta all’illegalità e ai tentativi di penetrazione di realtà malavitose è prima di tutto partecipazione, assunzione di responsabilità, condivisione ad alta voce dei problemi e delle possibili soluzioni che sono l'essenza della democrazia. A ribadirlo è stata un’ampia e articolata platea di relatori e cittadini intervenuti sabato 14 febbraio in municipio a Mirandola all'incontro sul tema “Ricostruzione e Legalità, teniamo alta l'attenzione” organizzato dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord. I relatori, il senatore Stefano Vaccari, membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni mafiosi, il dottor Vito Zincani, procuratore di Modena fino al dicembre 2014 e Alberto Silvestri, presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, hanno affrontato con approfondite argomentazioni il tema attualissimo delle infiltrazioni mafiose nel tessuto della ricostruzione. E' stata l'occasione, partendo dall'attualità, per ascoltare le opinioni del pubblico e lanciare un messaggio univoco espresso dal presidente Silvestri: «La ricostruzione non si fermerà. Quanto fatto finora dalla struttura commissariale, in assenza di un quadro normativo nazionale, è incentrato alla massima trasparenza e tracciabilità del flusso di denaro». Riprendendo le parole del dottor Zincani: «La mafia trionfa quando non se ne parla», noi ne vogliamo parlare e lo faremo coinvolgendo direttamente la cittadinanza e le istituzioni, luoghi primari della democrazia. Come Partito Democratico, già nella passata legislatura, presentammo significativi ordini del giorno che nascevano dalla consapevolezza del rischio di infiltrazioni mafiose nelle nostre terre per concludere con la richiesta di un maggior sforzo da parte delle forze dell'ordine e di tutti i soggetti preposti per il contrasto netto di questi fenomeni. Subito dopo il terremoto, il Commissario Errani e i sindaci hanno chiesto alla magistratura e alle forze dell’ordine di mettere in campo strumenti efficaci di controllo e blocco delle possibili attività della malavita organizzata legate alla delicata fase della ricostruzione. Ricordiamo i controlli interforze, il Girer, la White List. Quest'ultima spesso è stata interpretata più come un freno alla ricostruzione che un metodo per permettere di poter spendere in modo corretto denaro pubblico. Crediamo che sia stato giusto aver alzato il grado di attenzione nelle varie fasi di intervento. Ribadiamo la piena fiducia alla Giunta Benatti che insieme ai tecnici comunali sta lavorando da ormai tre anni sulla ricostruzione della nostra città in modo trasparente, col massimo impegno, gestendo sul campo ogni fase degli interventi secondo le regole della pubblica amministrazione. Condividiamo, inoltre, la scelta del presidente della Regione Bonaccini che ha deciso di costituirsi parte civile nei prossimi giorni per eventuali danni materiali e d'immagine confermando la volontà di operare nella massima trasparenza. Le nostre terre si sono sempre contraddistinte negli anni per l'onestà e la laboriosità dei loro cittadini. Dobbiamo tutti fare la nostra parte per contrastare i fenomeni mafiosi e criminali continuando ad affermare, ovunque, culture e comportamenti della legalità, vigilando, come singoli cittadini, come partiti e associazioni, su ogni comportamento proceduralmente dubbioso, denunciando, se necessario, ogni sospetta attività illecita. Paolo Barbieri Capogruppo Pd golinelli-lega nord #Renziacasa il 28 febbraio in Piazza del Popolo a Roma Il Governo Renzi è l'esecutivo delle promesse non mantenute, del “Enrico stai sereno”, della Mogherini che non partecipa agli incontri sulla crisi Ucraina, dei tagli ai Comuni e alle Regioni virtuose, degli accordi e delle leggi salva Berlusconi, dei transfughi parlamentari e dei record negativi del Paese. I numeri del 2014 sono catastrofici: debito pubblico 2.214 miliardi di euro e 133% del Pil (+ 90 miliardi rispetto al 2013); tassazione complessiva al 53%, con un aumento del 300% sulle giovani partite Iva e nuove tasse su autostrade, benzina, alcool, pellet, acqua, Tfr e fondi pensionistici; disoccupazione al 12.9% e giovanile al 42%; 260 le imprese che hanno chiuso ogni giorno; 170 mila clandestini sbarcati con l'operazione mare Nostrum/Triton (di cui 100 mila spariti); indulti mascherati, due svuota carceri (9 mila delinquenti scarcerati anticipatamente in un anno), pene alternative e depenalizzazioni (112 reati con pena non superiore ai 5 anni non punibili penalmente, tra cui furto,spaccio di droga, danneggiamento, truffa, violazione di domicilio e violenza privata). Il giullare di Firenze non è l'ultima speranza per l'Italia, ma anzi, pensiamo che un alternativa sia possibile, pensiamo che siano necessarie soluzioni completamente diverse dalle sue, pensiamo a una moneta diversa dall'euro, a un rapporto diverso con l'Europa dove prevalga l'interesse Nazionale, pensiamo a una tassazione più bassa e più semplice, pensiamo che la marina militare debba difendere i confini e non aiutare gli scafisti, pensiamo che con la Russia si debba dialogare e non farci la guerra, pensiamo che i delinquenti debbano stare in prigione, pensiamo che la priorità sia il lavoro e non la legge elettorale. Per questi motivi e per costruire un'alternativa credibile a Renzi, il 28 febbraio la Lega Nord organizza una grande manifestazione aperta a tutti a Roma in Piazza del Popolo. Dalla provincia di Modena partiranno treni e autobus, per info: 3386032727, Facebook Lega Nord Mirandola www.renziacasa.com Guglielmo Golinelli Capogruppo Lega Nord Padania platis-forza italia «Inchiesta Aemilia: la falla c'è, eccome» A poche ore dagli oltre 100 arresti per mafia il Pd ha già innalzato la sua cortina fumogena per difendere l'indifendibile. Guardate ad esempio questo giornale, L'Indicatore Mirandolese. Nello scorso numero avevano già militarizzato la pubblicazione: a pagina due la locandina enorme di un convegno contro le mafie con protagonisti il sindaco di san Felice e il senatore Vaccari (assessore provinciale durante il primo post terremoto) e poi i soliti articoli autocelebrativi. Il tutto condito dalla visita della sempre verde Rosy Bindi con la Commissione Antimafia. Possibile che i vertici dei nostri enti locali non sapessero proprio nulla? Il sindaco Ferioli di Finale Emilia ha autorizzato un cospicuo pagamento alla Bianchini contro il parere dei suoi funzionari, il Comune ha fatto affidamenti diretti alla ditta del figlio di Bianchini due giorni dopo la sua costituzione, le equivoche intercettazione dell'assessore D'Aiello lasciano poco spazio alla fantasia. Senza dimenticare che anche all'Unione tutti i sindaci e il Pd hanno fatto quadrato attorno a Ferioli quando l'opposizione contestava al sindaco (con delega alle reti e alla telematica) di essere presidente e socio di maggioranza di un'azienda informatica a cui l'Unione stessa appaltava servizi. Certo, quisquilie rispetto al resto, ma dopo Aemilia hanno cambiato le deleghe togliendole a Ferrioli. Come mai? Fino al giorno prima erano quei maliziosi delle opposizioni a pen- sar male. Nella vicenda dell'ndrangheta merita però un posto d'onore il sindaco di San Felice e presidente dell'Unione Area Nord, Alberto Silvestri. Incredibilmente, proprio nel suo territorio, sono sbucati come funghi montagne di rifiuti di amianto. Tonnellate e tonnellate di materiale senza che per tantissimo tempo si intervenisse. Senza dimenticare quello interrato sotto diverse scuole e il campo della Protezione civile di San Biagio. Eppure tutti sono al loro posto. A nessuno è sorto il dubbio di doversi dimettere. Come a nessuno del Pd di Mirandola è venuta voglia di votare il nostro ordine del giorno che chiedeva maggiore trasparenza e l'applicazione puntuale delle norme. La cosa più buffa è sentire gli eredi di Errani autoincensarsi per la puntuale vigilanza. Per favore! La falla c'è, eccome. Se fossero stati così seri non sarebbero sorte vere e proprie montagne di amianto o concessi appalti milionari per la ricostruzione ad aziende oggi accusate di mafia. All'attività di controllo dell'opposizione che ha contribuito significativamente all'avvio del filone d'indagine continuerà, ma confidiamo che la magistratura voglia mettere il naso veramente in tutte le numerose vicende aperte, dai bandi frazionati alle varianti in corso d'opera, passando per i sospetti subappalti del trasporto macerie di Aimag. Antonio Platis capogruppo Forza Italia Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi Segretaria di redazione: Raffaella Girotti Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 22 Mirandola 41037 tel. 0535/29525, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 20 febbraio 2015. Prossimo numero il 12 marzo 2015. Tinchelli-M5S «Vedere per credere, credere per vedere» Non sono bastate due scosse, assolutamente naturali, imprevedibili, sottovalutate, causa di morte e distruzione, a mettere alla prova la tenacia dei cittadini del cratere. Ora a distanza di quasi tre anni, poco è stato fatto. Rallentati dalla latitanza dello Stato e da una burocrazia complicata e asfissiante, dobbiamo registrare e lottare anche contro infiltrazioni di malaffare (‘ndrangheta), che stanno lucrando sulla ricostruzione. «Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso in cui l'una è causa ed effetto dell'altra » e oggi «il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare visto come un male senza rimedio» parole di Raffaele Squitieri, che ben sintetizzano la situazione contro la quale dobbiamo lottare. Quello che sta facendo lo Stato per la lotta contro la corruzione e l'evasione fiscale (ben presente anche prima del terremoto) è sotto gli occhi di chi vuole vedere. Basti pensare che a legiferare contro questi reati, siedono in Parlamento più di cento parlamentari indagati. Cosa possiamo fare noi minoranza per aiutare il nostro Comune e i cittadini a superare questa ennesima prova? Nell'ultimo Consiglio comunale abbiamo chiesto al sindaco, con un ordine del giorno, di rendere il più trasparente possibile gli atti della ricostruzione: dalla rendicontazione delle spese, alle determine e delibere, agli atti e ai regolamenti sugli appalti e reclutamento del personale operativo. Abbiamo proposto di dare la cittadinanza onoraria al magistrato dottor Nino Di Matteo e ci siamo sentiti dire: «Di Matteo chi è?». Questa la domanda che ci hanno posto i consiglieri di maggioranza nell’ultimo Consiglio comunale. Di Matteo è un magistrato che si sta occupando delle indagini sulle stragi di mafia in cui sono stati uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e gli agenti delle rispettive scorte, oltre che sugli omicidi di Rocco Chinnici e Antonino Saetta. E’ uno degli uomini simbolo della lotta alle mafie, che, come abbiamo potuto appurare con le ultime vicende, riguarda anche noi molto da vicino. Avevamo proposto una mozione nell’ultimo Consiglio comunale in cui chiedevamo la cittadinanza onoraria per il magistrato. La nostra mozione è stata respinta con il voto contrario della maggioranza Pd arroccata sulla posizione che: «La cittadinanza onoraria va concessa solo a cittadini che hanno reso un servizio al Comune di Mirandola, quindi legati al territorio». Poco ha valso la nostra puntualizzazione che Antonino Di Matteo sta portando avanti una battaglia nei confronti della mafia, che è ormai chiaro riguarda anche noi da vicino. Avevamo proposto la cittadinanza onoraria per riportare l’attenzione delle persone su questo tema e per dare un messaggio forte: il Comune di Mirandola si oppone alle mafie. In realtà il messaggio forte è stato dato a noi della opposizione. Dopo essersi tutti occupati del tema mafia negli ultimi articoli, nel momento in cui si poteva dare un messaggio chiaro e univoco i nostri consiglieri di maggioranza hanno detto no. Il sindaco invece è uscito a metà della discussione per urgenti e improrogabili impegni. Se consideriamo che i Consigli comunali sono convocati una volta al mese in media e che questo era il primo Consiglio dopo circa due mesi di fermo voluto dall’Amministrazione, ci domandiamo come mai il sindaco non abbia considerato di prendere una sera libera per partecipare alla discussione. Precisiamo che alla cerimonia sarebbe stato presente solo il sindaco non noi del M5S, perché il messaggio che doveva passare andava oltre una questione di partito. La serata del Consiglio ha visto poi rimandata un’altra nostra mozione che richiedeva l’impegno del sindaco e della Amministrazione tutta a non vendere le quote di Aimag a Hera. Questa mozione verrà discussa il prossimo Consiglio comunale a marzo. Vi esortiamo a venire a sostenerci. Aimag deve restare una multiutility dei Comuni fondatori. Venite a sentire le motivazioni che addurranno. Le discussioni in Consiglio faranno capire che anche in un piccolo Comune si vive la stessa situazione che vige nei palazzi “romani”. Le opposizioni alla fine non riescono a decidere nulla, perché comunque non è contemplato il ragionamento del singolo individuo e la libertà di pensiero. Fai parte di un gruppo e devi piegare la testa e dire si o no come una marionetta. Chi tira i fili? Chi obbliga le persone alla perdita della coscienza morale individuale a vantaggio di interessi superiori? Vi aspettiamo il 25 febbraio per i nostri incontri del mercoledì mensili in sala del Consiglio comunale di Mirandola. Inoltre, sabato mattina venite a trovarci in piazza Costituente al banchetto per vedere i Consigli comunali e discutere con noi. Ricordiamo che tutti i giovedì mattina dalle ore 10,30 alle ore 12,30 potete trovarci in municipio nella saletta capigruppo di fianco alla portineria. mail: [email protected], blog: ww.mirandola5stelle.it. Cellulare: 345/4173130. A riveder le stelle Nunzio Tinchelli Consigliere 5 Stelle mirandola Il ringraziamento del Comune ai volontari del Piedibus Un tesserino di riconoscimento e un parapioggia, offerti dall’Associazione genitori di Mirandola, sono stati consegnati nei giorni scorsi ai volontari accompagnatori che consentono la realizzazione del Piedibus cittadino, accompagnando ogni mattina, a turno, per circa 20 minuti i bambini a scuola a piedi. All’iniziativa, che si è svolta nella nuova sala polivalente di via Brunatti, era presente anche l’assessore ai Servizi per la Promozione della Persona Loretta Tromba. L’iniziativa è continuata con una cena a base di pizza che il Comitato direttivo e le loro famiglie hanno spontaneamente offerto. Un grazie quindi, anche dall’Amministrazione comunale, agli accompagnatori che sono: Massimo Bianchini, Rita Brambilla, Isa Casari, Silvio Cattabriga, Libero, Ferrari, Gino Gibertoni, Luciana Giovannini, Anna Gulisano, Aldo Mazzoni, Franco Menga, Tiziana Mulinazzi, Caterina Pacchioni, Ivo Remondi, Anna Maria Ribuoli, Gian Pietro Sgarbi, Elisabetta Sgarbi. n. 4 - febbraio 2015 · post sisma Si farà il punto sull'andamento della progettazione delle opere Si parla della rinascita del centro Mercoledì 4 marzo il Comune organizza un incontro per aggiornare sui lavori Mercoledì 4 marzo alle ore 21, presso l’auditorium delle scuole medie “Montanari” di Mirandola, l’Amministrazione comunale incontrerà la cittadinanza per aggiornare sullo stato dei lavori di recupero degli edifici in centro storico e sull’andamento della progettazione di alcune opere di grande impatto. «Questo 3 appuntamento – spiega l’assessore alla Ricostruzione Roberto Ganzerli – segue quello di illustrazione del Piano organico del centro storico e si inserisce nel percorso di partecipazione che la Giunta ha voluto da prima del terremoto quando, con il Laboratorio di urbanistica, si sono affrontati i temi del Piano strutturale comunale che sostituiva il vecchio Piano regolatore. Oltre ad aggiornare sul progresso della ricostruzione, è importante condividere scelte che potranno cambiare sostanzialmente le potenzialità del nostro centro con tutti i cittadini Mirandolesi. L’obiettivo non è solo quello importantissimo della ricostruzione, ma anche quello di aggiungere elementi innovativi capaci di superare una situazione di crisi che era presente anche prima del sisma. Un esempio è quello della costituzione del mercato alimentare permanente in centro, la cui realizzazione è per ora ipotizzata in piazza Marconi, che potrà accogliere i commercianti delocalizzati ma Roberto Ganzerli anche nuove imprese fornendo un punto di riferimento continuativo per gli acquisti e per consumare sul posto colazione, pranzo o aperitivo serale. Inoltre essendo una struttura gestita direttamente dal Comune potrà essere funzionale anche per contribuire a calmierare gli affitti in centro storico». n. 4 - febbraio 2015 · L'attrezzatura depura il polmone combattendo i processi infiammatori aziende/94 Aferetica migliora i trapianti Grazie a "PerLungs", prodotto dell'innovativa start up nata nell'incubatore mirandolese La start up innovativa Aferetica, nata all’interno dell’incubatore del Parco scientifico e tecnologico di Mirandola e specializzata nell’aferesi terapeutica, è stata scelta dalla Struttura Complessa di Cardiochirurgia dell’ospedale Città della Salute e della Scienza di Torino, primo centro in Italia per i trapianti di polmone, per l’adozione di “PerLungs”, sistema altamente innovativo per il trapianto di polmone, che consiste nell’integrare la procedura di perfusione dell’organo espiantato con l’esclusivo sistema di “rimozione dei mediatori dell’infiammazione”, capace di depurare l’organo combattendone i processi infiammatori. Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, sono circa 400 i pazienti in lista di attesa per il trapianto di polmone in Italia e oltre 2.000 in Europa. Gli obiettivi clinici del sistema terapeutico brevettato da Aferetica puntano a incrementare il numero dei trapianti (di circa il 20%30%) e migliorare l’esito del trapianto di polmone, uno degli organi più fragili e difficilmente trapiantabili. Il sistema “PerLungs” di Aferetica ha avuto già due importanti riconoscimenti: il Bando per le Start Up Innovative e il Bando “Progetti Ricerca e Sviluppo delle Pmi” della Regione Emilia-Romagna. La società fondata da Mauro Atti, precedentemente direttore scientifico e commerciale di Bellco, insieme al business angel e presidente di Assobiomedica Stefano Rimondi, ha recentemente siglato un accordo esclusivo con la società americana CytoSorbents per l’introduzione in Italia di CytoSorb® «un sistema capace di fare la differenza, nella lotta alla sepsi e in situazioni critiche come il trapianto di organi» ha dichiarato Atti. CytoSorb® è un sistema terapeutico “extracorporeo” riconosciuto dall’Unione Europea come innovativo, sicuro ed efficace Via libera alla proroga di un anno per la restituzione dei mutui «Una notizia importante e attesa da noi e dalle imprese dell’area colpita dal sisma del maggio 2012. Una proroga di un anno che accoglie e concretizza il lavoro fatto in sinergia con Parlamento e Governo da Regione, Comuni e rappresentanti del sistema imprenditoriale». Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (foto) e l’assessore regionale alle Atti- vità produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi che hanno accolto con soddisfazione il via libera delle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera alla proroga del termine per iniziare la restituzione del mutuo acceso presso la cassa Depositi e prestiti dalle imprese per pagare tasse e contributi. Termine che era fissato al 30 giugno di quest'anno e che per accompagnare tutta la fase della ricostruzione. Primo tra tutti l’ottenimento da parte della Commissione Europea della proroga per la presentazione delle domande da parte delle aziende agricole». Soddisfazione viene espressa anche dal presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord Alberto Silvestri. «Un risultato per nulla scontato – ha detto Silvestri – che offre un po' di ossigeno alle nostre imprese. Siamo anche soddisfatti per la proroga dei termini per le funzioni associate dei piccoli Comuni». Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della RicercaDirezione Generale per lo Studente, l'Integrazione e la Partecipazione, la Fondazione Matteotti Onlus e la Fondazione di studi storici Filippo Turati Onlus indicono per l'anno scolastico 2014/2015 il Concorso Matteotti 90 per le scuole rivolto agli alunni della scuola secondaria di secondo grado. Il concorso coincide con le celebrazioni del novantesimo anniversario dell'assassinio di Giacomo Matteotti e intende contribuire a ricordare il politico polesano. Per informazioni: www.fondazionematteottiroma.org/ e www. pertini.it/turati.html. di essere l'unica azienda con questo tipo di certificazione nella nostra zona, mentre in tutta Italia ce ne sono solamente 400. Esseti è attiva sul mercato dal 1988 ed è specializzata in costruzione di prototipi di piccole serie; servizi di tornitura, fresatura ed elettroerosione; lavorazione di tutti i tipi di materiali metallici e di materie plastiche; costruzione e montaggio di gruppi completi. L’azienda ha oggi uno stabilimento completamento nuovo in via XXV Aprile 163, climatizzato, progettato con le più moderne tecniche di costruzione e agibile secondo le normative antisismiche. L’area produttiva è costituita da una superficie di 1.500 metri quadrati adibiti alla produzione e 500 metri quadrati a magazzino e montaggio. L’organico dell’azienda è composta da 27 persone. Dal 2005 è attiva la certificazione del sistema di gestione della qualità aziendale conformemente alla normativa Uni En Iso 9001:2008. A dicembre 2014, come detto, la nuova certificazione. «La certificazione non vuole solo attestare la sistematica qualità delle nostre lavorazioni e dei nostri servizi, ma ci stimola anche a cogliere sempre più le esigenze e le aspettative dei clienti nell’ottica del miglioramento continuo», fanno sapere dall’azienda. Malattie autoimmuni, Diabetologia, Reumatologia, Nefrologia e Terapia Intensiva, in alternativa e/o in integrazione a farmaci costosi e a sistemi invasivi. Le intuizioni e il know how di Aferetica provengono da un’esperienza pluridecennale dei fondatori di Aferetica in: Dialisi, Terapia intensiva, Cardiologia e dispositivi biomedicali. Il tessuto di conoscenze ed esperienze prende le mosse da quanto storicamente proprio del territorio mirandolese, per aprire nuove frontiere, sul fronte terapie extracorporee per “depurazione del sangue, degli organi, dell’organismo”. aziende/95 A Mirandola con Esseti la meccanica è certificata L’azienda Esseti meccanica di precisione di Mirandola, nel dicembre 2014, ha superato con successo una visita ispettiva (audit) da parte dell'ente certificatore Tuv per il conseguimento della certificazione secondo la norma Uni En 9100:2009- Sistemi di gestione per la qualità-Requisiti per le organizzazioni dell'aeronautica, dello spazio e della difesa, e per il mantenimento della certificazione secondo la norma Uni En Iso 9001:2008 - Sistemi di gestione per Il sindaco di Mirandola Maino Benatti è stato intervistato dal direttore di Radio Bruno Pierluigi Senatore su legalità e ricostruzione. L’intervista è stata trasmessa il 19 febbraio su Modena Radio City e può essere ascoltata sul sito di Radio Bruno (http://www.radiobruno.it/ intervista-a-maino-benatti/). effetto dell'emendamento approvato dalla Camera è stato spostato al 30 giugno 2016 prolungando anche di 12 mesi il piano di ammortamento. «Dopo questo fondamentale risultato, a cui si aggiunge l’accoglimento della proroga al 31 dicembre del 2015 per l’attivazione delle forma associata per i piccoli Comuni, prosegue – hanno aggiunto Bonaccini e Costi – il dialogo della Regione con i nostri parlamentari e con il Governo sui diversi temi che rimangono aperti per ottenere le altre norme primarie, necessarie ad Le nuove frontiere del biomedicale post sisma INTERVISTA SU LEGALITà E RICOSTRUZIONE sistemica). In Italia, secondo i dati del Giviti (Gruppo Italiano Valutazione Interventi in Terapia Intensiva), sono Aferetica nel fronteggiare patologie letali in terapia intensiva, quali Sepsi e Sirs (sindrome da risposta infiammatoria brevi stati quasi 22.000 i pazienti che, solo nel 2012, hanno sviluppato sepsi severa (tasso di mortalità 40%) e oltre 7.000 quelli che hanno avuto uno shock settico (tasso di mortalità 60%): CytoSorb® ha già dimostrato nel mondo la sua efficacia su migliaia di casi, rivelandosi una strategia vincente per prevenire l’insufficienza multiorgano causata dalla sepsi, con grandi potenzialità nel salvare vite, ottimizzando al contempo i costi di trattamento in Terapia Intensiva. Oltre al progetto di Torino (PerLungs) e alla collaborazione con la statunitense CytoSorbents, Aferetica si è appena classificata al primo posto, insieme all’Università di Bari, Farmalabor, Università del Salento e Cnr-Issa di Lecce, nel Bando “Cluster Tecnologici Regionali” promosso dalla Regione Puglia con il progetto Nature, che intende rivoluzionare il concetto di dialisi, prevenendo la formazione di tossine uremiche e intervenendo sulla loro depurazione. «A solo un anno dalla nascita, Aferetica vede un inizio 2015 eccezionale, ricco di collaborazioni e riconoscimenti - commenta Stefano Rimondi- Anche il progetto Nature conferma le potenzialità dell’aferesi terapeutica. Siamo già in partnership su altri progetti internazionali con Centri di eccellenza quali Istituto Mario Negri, Università di Bologna, Modena, Reggio Emilia, BicoccaMilano, Torino, Goettingen (Germania), Hopital Tenon (Parigi). Siamo orgogliosi – conclude Rimondi - di portare nel mondo “il saper fare di Mirandola”, contribuendo allo slancio innovativo del Parco scientifico e tecnologico, all’interno del cui incubatore siamo nati e nel dare nuove possibilità a tutto il distretto, con almeno 6 aziende del territorio coinvolte nella realizzazione e produzione dei nostri sistemi» Da sinistra, Stefano Rimondi e Mauro Atti di Aferetica Aferetica è una start up innovativa iscritta nel registro nazionale. È nata da circa un anno all’interno dell’incubatore del Parco scientifico e tecnologico di Mirandola. L’ambito d’intervento è l’aferesi terapeutica, la “depurazione/purificazione degli organi” vista come terapia, non ancora valorizzata in tutte le sue effettive potenzialità. La missione è garantire all’aferesi terapeutica il ruolo che le spetta, dando più possibilità e maggiore qualità alla vita. In questo senso, è possibile intervenire con efficacia in vasti e diversificati ambiti clinici, fra cui: Neurologia, 5 la qualità. Con un comunicato Esseti informa A MATTARELLA PIACE IL "GREEN" Goodlink ha ricevuto la medaglia che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, alla sesta edizione della manifestazione “Green Social Festival”, prevista in sedici Comuni delle diverse province dell'Emilia Romagna e già in programma dal 4 febbraio scorso. Nella lettera che accompagna la medaglia si legge tra l'altro: «L'occasione mi è gradita per farle giungere, insieme con l'augurio sentito per il successo dell'iniziativa, i saluti più cordiali». Ricordiamo che il programma del Green Social Festival andrà avanti anche nei mesi di marzo e aprile. ATTENZIONE ALLE TRUFFE La multiutility intercomunale SorgeAqua invita tutti i cittadini a prestare attenzione e a non aprire la porta a sconosciuti anche se in possesso delle credenziali, in quanto SorgeAqua effettua visite a domicilio soltanto su appuntamento e previa conferma con gli interessati. Per informazioni e verifiche contattare gli uffici della multi utility allo 0535/ 91985. In caso di comportamenti anomali contattare le forze dell’ordine del territorio. "MATTEOTTI 90" CONCORSO PER SCUOLE 6 · n. 4 - febbraio 2015 «Se non vi è controllo del territorio, si aprono spazi ai criminali» area nord Il Siulp chiede di alzare l'attenzione Il sindacato invita il dipartimento di polizia a mettere in campo ogni risorsa In occasione della visita del capo della polizia Alessandro Pansa avvenuta lo scorso 12 febbraio a Reggio Emilia, la segreteria provinciale del Sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp) di Modena, in un comunicato stampa, sostiene che «la visita del Prefetto Pansa è un segnale da parte del massimo vertice della polizia riguardo quello che non può e non deve essere considerato mai più un semplice episodio (l’inchiesta Aemilia ndr) ma un fatto concreto che riguarda le province reggiana e modenese. Ecco perché riteniamo utile questa visita per ribadire all’opinione pubblica ed al mondo politico che questi territori hanno l’impellente necessità di maggiore attenzione da parte del dipartimento della Ps sia per quanto riguarda uomini e mezzi che per ogni altra risorsa utile al contrasto delle criminalità: non può esserci spending review quando i territori più produttivi del Paese rischiano di essere piagati da estorsioni, subappalti fittizi, connivenze e corruzione. Modena e la sua provincia, terra operosa e generosa, non possono e non devono essere abbandonate alla feccia della criminalità organizzata, che sfrutta semplicemente il fatto che uno spazio libero può essere immediatamente occupato: se non vi è sufficiente controllo del territorio ed intelligence, ci si può insediare per condurre traffici loschi. Basti pensare che proprio la Bassa - continua la nota stampa - così vastamente interessata da questa ultima e imponente operazione della Dda., è dotata del più piccolo commissariato di Ps (Mirandola) in termini numerici ed è ancora in attesa di una sede definitiva, nonostante siano trascorsi due anni e sette mesi dal sisma del maggio 2012: può essere questa una valida risposta al radicamento della criminalità organizzata? La risposta ci sembra ovvia... Per questi motivi, l’auspicio è quello che la visita del direttore generale della pubblica sicurezza sia il preludio a un’inversione di tendenza in tema uomini e mezzi anche per la provincia di Modena: migliori condizioni lavorative per la polizia significano più sicurezza e quindi maggior benessere per tutta la collettività. A tal fine, saranno incessanti l’attenzione e le attività del Siulp modenese, il quale presto individuerà e pubblicizzerà iniziative per sollecitare l’unico interlocutore in grado di invertire l’attuale tendenza, ovvero il mondo politico». durante e dopo il tragico terremoto di maggio 2012. Mai e poi mai ci saremmo aspettati di esser coinvolti in un’inchiesta sulla criminalità organizzata, anche solo marginalmente, perché il nostro operato è sempre stato rivolto all'interesse dell'amministrazione, dei cittadini finalesi e di nessun altro. Il pensiero di dare un futuro al nostro territorio e a Finale Emilia – conclude Ferioli – non ci consente però di fermarci e per questo si è insediata la nuova responsabile dell'ufficio Lavori Pubblici, l'architetto Francesca Mazzarella, che si occuperà di portare avanti tutte le opere già in cantiere e in fase di progettazione, a cominciare dalla costruzione della nuova scuola media Cesare Frassoni di viale della Rinascita». accusa di aver rallentato il meccanismo rispondo che la sicurezza del cittadino deve essere messa al primo posto e per tutelarla occorre il tempo necessario per operare nel migliore dei modi. Di fronte al pericolo delle infiltrazioni dobbiamo rimanere saldi e andare avanti con la stessa determinazione che abbiamo avuto fino ad oggi». Riguardo all'operazione “Aemilia” il senatore Vaccari ha affermato che l'indagine ha dato un'idea delle dimensioni del fenomeno, che ha coinvolto non solo imprenditori, ma anche giornalisti, “colletti bianchi” e qualche funzionario pubblico. «Le imprese devono dimostrare in modo chiaro la loro estraneità a situazioni sospette - ha detto - Le fasi di appalto e subappalto devono essere monitorate con particolare cura. Occorre accrescere la cultura della legalità e gli strumenti per farlo sono l'informazione e la sensibilizzazione. La commissione antimafia italiana è la più avanzata in Europa: i mezzi e le premesse non ci mancano». Vito Zincani ha rimarcato come l'indebolimento del sistema favorisca la malavita, per questo è necessario rimanere uniti e non cessare il dibattito sul problema. «La mafia prospera quando non se ne parla - ha dichiarato Zincani - Quando c'è informazione la malavita è vulnerabile. La criminalità organizzata ha contraddizioni interne enormi, può essere sconfitta. Come diceva Falcone “La mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”». L’iniziativa è stata moderata dal giornalista Pierluigi Senatore, direttore di Radio Bruno. Ferioli ribadisce la disponibilità ad essere ascoltato su Aemilia area nord «L'illegalità prospera quando mancano le regole» Erano presenti circa 150 persone all'evento “Ricostruzione e legalità” che si è tenuto nel pomeriggio del 14 febbraio presso la Sala consiliare del municipio di Mirandola, organizzato dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord. Relatori dell’incontro sono stati il senatore Stefano Vaccari, l'ex pro- curatore di Modena Vito Zincani e il presidente dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Alberto Silvestri, che in apertura ha parlato delle difficoltà incontrate dalle Amministrazioni locali nel loro tentativo di mantenere la ricostruzione post-terremoto entro i binari della legalità in mancanza di un quadro normativo ben definito. «è ovvio - ha dichiarato Silvestri - che questo deficit, da noi segnalato più volte, non aiuta a risolvere situazioni poco chiare, anche se ci rendiamo conto che delineare nuove normative non è impresa semplice ed immediata. Ritengo che il nostro lavoro sia stato condotto nella maggiore trasparenza possibile. A chi ci Unione attenta agli sviluppi In apertura della seduta del Consiglio dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord che si è tenuta lo scorso 12 febbraio il vicepresidente dell’Unione e sindaco di Medolla Filippo Molinari ha letto ai consiglieri la delibera della Giunta inerente all'operazione “Aemilia”, sottolineando l'importanza di seguire con attenzione la vicenda giudiziaria. In seguito è avvenuta la presentazione del progetto di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2015-2017. In quest'ambito Molinari ha auspicato un miglioramento dei servizi mantenendo l'ottimizzazione delle risorse, obiettivo ritenuto raggiungibile nel prossimo futuro. Ospiti della serata sono stati il presidente e il direttore dell'Azienda pubblica dei Servizi alla Persona (Asp) dell'Unione rispettivamente Paolo Negro e Loreta Gigante, i quali hanno presentato un quadro positivo dell'attività svolta dall'azienda a partire dalla sua nascita ed in particolare nel post-terremoto. La proroga della convenzione tra i nove Comuni dell'Area Nord e l’Unione per l'adesione all'Azienda pubblica dei Servizi alla Persona è stata quindi approvata con immediata eseguibilità con voto favorevole della maggioranza ed astensione della minoranza. finale «Dopo la visita della Commissione parlamentare Antimafia a Modena, voglio ribadire la mia piena disponibilità ad esser ascoltato da Prefettura e Procura – ha dichiarato il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli – per poter dimostrare la totale trasparenza dell'Amministrazione e dei suoi atti, confermando la massima fiducia nello svolgimento dell'inchiesta e nelle istituzioni che ne sono protagoniste, a cominciare dalle forze dell'ordine. Grazie al lavoro dei carabinieri già molte carte sono nelle mani degli inquirenti, ma siamo pronti a rispondere a qualsiasi altra richiesta che possa far luce sul nostro operato. Lo dobbiamo soprattutto a tutti quei dipendenti comunali che onestamente hanno lavorato e lavorano, operazione aemilia n. 4 - febbraio 2015 · Nell'operazione della squadra mobile sono finiti in manette in tre area nord Droga, maxi sequestro a San Prospero Settanta chili di hashish nascosti in una Volkswagen parcheggiata in un garage La droga sequestrata a San Prospero Settanta chili di hashish sono stati sequestrati martedì 17 febbraio a San Prospero dalla squadra mobile di Reggio Emilia, con l'aiuto dei colleghi modenesi. La droga, suddivisa in panetti, era nascosta all'interno di un'auto Volkswagen parcheggiata nel garage di un condominio. In manette è finito un marocchino 37enne e altri due connazionali: un ragazzo di 27 anni e una ragazza di 25 anni, che hanno detto di essere residenti in Spagna. Il primo è fratello del 28enne marocchino fermato nei giorni scorsi a Reggio Emilia con 14 chili di hashish, tra panetti e ovuli, con sopra il marchio del Cavallino Rampante, simile a quello della Ferrari. Proprio seguendo quella pista, la polizia reggiana è riuscita a risalire all'ingente quantitativo di stupefacente rinvenuto a San Prospero. Si tratta di uno dei sequestri più importanti mai effettuati in Emilia Romagna. palma costi «Gas a Rivara vicenda chiusa» «La vicenda del deposito di gas a Rivara è definitivamente chiusa. Ciò è attestato con chiarezza da tutti gli atti ufficiali della Regione e del Governo tramite i ministeri competenti. Il “no” è definitivo e rappresentare il contrario è solo un inutile e pretestuoso esercizio demagogico di disinformazione». Così l’assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi sulla vicenda dello stoccaggio di gas naturale a Rivara di San Felice risollevato, nei giorni scorsi, da alcuni esponenti politici. bonifica A San Felice la vicenda amianto è finita in Consiglio comunale Amianto, ufficio postale di Rivara e adesione alla Carta di Pisa. Nella seduta del Consiglio comunale dello scorso 13 febbraio sono stati quattro (due ordini del giorno, una mozione e un’interpellanza) i documenti presentati congiuntamente e votati all’unanimità dalle tre liste: quella di maggioranza “Insieme per San Felice” e quelle di opposizione “SanFeliciani per ReAgire” e “San Felice in Movimento”. Nei primi due, una mozione e un’interpellanza, prima si sono ripercorse tutte le tappe della vicenda amianto, con la richiesta a Provincia, Regione, Governo e ministeri competenti (Ambiente e Salute) di farsi carico della bonifica dei tre siti contaminati su territorio comunale, quindi si è chiesto lo stato dei siti, che attualmente sono in sicurezza, come da comunicazioni di Provincia, Regione, Arpa e Ausl, riportate dal sindaco Alberto Silvestri. Tutto il Consiglio comunale ha poi condiviso la richiesta di mantenere aperto l'ufficio postale di Rivara, che rientra nel piano di chiusure annunciato da Poste Italiane a fine gennaio. Infine, con l’ultimo ordine del giorno, il Consiglio comunale ha chiesto l’avvio dell’iter per l’adozione della Carta di Pisa, codice etico destinato agli enti e agli amministratori locali, in materia di trasparenza e legalità nella pubblica amministrazione. La seduta ha visto una nutrita partecipazione di cittadini. Sul progetto di stoccaggio gas Rivara «la Regione Emilia-Romagna – aggiunge l’assessore Costi – si è espressa più volte negativamente, ribadendo ed argomentando in maniera inequivocabile e netta il proprio parere contrario sulla base di evidenze scientifiche e tecniche». Infatti, con apposite delibere della Giunta regionale (n. 1127/2007 e 211/2010) la Regione ha formulato il proprio parere negativo nell’ambito della procedura di Via ministeriale e con un successivo atto (la delibera n. 512/2012) ha espresso il diniego dell’intesa sull’istanza di accertamento preliminare avanzata dalla Società presso il Ministero dello Sviluppo Economico. A questo atto della Regione segue nell’aprile del 2013 il decreto di rigetto della istanza di concessione di stoccaggio iniziale da parte del 7 brevi RUBAVANO PEZZI DI UN CAMION Avevano pensato di smontare alcuni pezzi di motore e della carrozzeria di un camion parcheggiato lungo la via Cavezzo-Camposanto, ma la pattuglia dei carabinieri di Medolla in perlustrazione lungo quella strada, lo scorso 12 febbraio, li ha notati e si è fermata a controllare. I militari hanno verificato che i due, un uomo e una donna nomadi di Mirandola, stavano rubando pezzi del veicolo e pertanto li hanno arrestati in flagranza. Il 13 febbraio il Giudice per le indagini preliminari di Modena ha convalidato l’arresto, disponendo in attesa del giudizio, gli arresti domiciliari a carico dei due 55enni pregiudicati per reati contro il patrimonio. A CAVEZZO ARRIVA LA CASA DELL'ACQUA A Cavezzo è stata posizionata la casa dell'acqua e ora è possibile rifornirsi di acqua naturale e addizionata di anidride carbonica, con contanti o tessere ricaricabili, al costo di due centesimi al litro. La struttura si trova nel parco di via Marconi, accessibile sette giorni su sette. Questo intervento ha diversi significati: valorizzare l'acqua pubblica, potabile e controllata, ridurre l'abuso delle bottiglie di plastica ed evitare gli sprechi. L'inaugurazione della casa dell’acqua è avvenuta lo scorso 22 febbraio. Ministero dello Sviluppo Economico e nel febbraio del 2014 il Ministero dell’Ambiente archivia il procedimento di valutazione di impatto ambientale sempre relativo allo stoccaggio di gas a Rivara. «Pertanto da più di un anno è certificato dagli atti – prosegue Costi – che il progetto è stato definitivamente bocciato in linea con la posizione di Regione ed enti locali». 8 · n. 4 - febbraio 2015 Tra gli interventi, forniture straordinarie di energia e centri di accoglienza maltempo Dieci milioni di danni per la neve La Protezione civile di Modena ha fornito i primi dati sull'intera provincia Mezzi spalaneve in azione a Mirandola, in piazza Costituente, nelle p La neve in via Emilia, a Modena Ammontano a oltre dieci milioni di euro i danni nel modenese provocati dalle recenti nevicate. Una prima ricognizione è stata fornita dalla Protezione civile della Provincia nel corso del summit con i sindaci che si è svolto lo scorso 11 febbraio. Come spiega Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile provinciale «la Regione ci ha chiesto di effettuare una prima ricognizione dei danni per la richiesta dello stato di emergenza da inviare al Governo. E questi dati sono il frutto di una prima indagine realizzata in base alle indicazioni dei sindaci che prende in esame i costi delle emergenze, quelli per i ripristini e una prima valutazione ai danni alle strutture pubbliche e private, tra cui le tensostrutture crollate, verifica che prosegue nei prossimi giorni». Per la spalatura straordinaria (escluse quindi le risorse per quella ordinaria) e gli interventi sulle alberature sono stati spesi quasi un milione e mezzo di mirandola Una montagna di rami spezzati euro per complessivi 143 interventi; altri 2,6 milioni serviranno per la messa in sicurezza della viabilità e del verde; mentre oltre tre milioni saranno necessari per eliminare i rischi e la messa in sicurezza idrogeologica; quasi 100 mila euro sono stati spesi per l'assistenza alla popolazione, mentre sulle strutture pubbliche danneggiate una prima stima vede danni per oltre 2,6 milioni, ma da aggiornare nei prossimi giorni insieme alla valutazione dei danni alle strutture private, dove per ora sono segnalati dai Comuni danni per oltre 300 mila euro e quelli connessi con la mancata erogazione di energia elettrica. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati anche i dati sull'attività della Protezione civile provinciale dal Centro unificato di Marzaglia che ha seguito e coordinato gli interventi di emergenza in costante contatto con i sindaci, il centro operativo regionale e i gestori dei servizi. «Per i soggetti più fragili - ha le cifre La Provincia ha sparso settemila quintali di sale Per sgomberare dalla neve la rete di oltre mille chilometri di strade provinciali la Provincia di Modena ha speso, dal 4 al 6 febbraio, oltre 350 mila euro di cui 50 mila euro solo per gli interventi urgenti, praticamente su tutta la rete, sulle alberature pericolanti o per rimuovere quelle cadute che impedivano una circolazione regolare. Il sale utilizzato finora supera i sette mila quintali. Occorre comunque guidare con prudenza, con catene o gomme da neve, anche perché, rilevano i tecnici del servizio provinciale Viabilità, con temperature particolarmente rigide l'effetto del sale si attenua fino a diventare nullo. Sulle strade provinciali è caduto oltre un metro di neve in montagna (quasi due al passo delle Radici), mentre in pianura e collina sono caduti dai dieci ai 60 centimetri a seconda delle zone. Le criticità principali sulla viabilità provinciale in pianura sono riconducibili, comunque, alla presenza di numerosi mezzi pesanti, spesso sprovvisti delle dotazioni illustrato Nicolini - sono state messe a disposizione strutture sociosanitarie o alberghiere. Con l'intervento dei quasi 500 volontari abbiamo coordinato l'invio di generatori di corrente in strutture sensibili come Casa Serena a Sassuolo, in abitazioni con criticità specifiche e allevamenti. Per far fronte a eventuali criticità abbiamo allestito anche 14 centri di accoglienza, in collaborazione con i sindaci e in base alle informazioni che avevamo sulle aree interessate dalle interruzioni alla rete. invernali, come conseguenza della chiusura dei caselli autostradali; i problemi maggiori si sono verificati a Nonantola, sulla Vignolese tra il casello di Modena sud e Spilamberto e tra Maranello e Pavullo. Nella serata di venerdì 6 febbraio, comunque, tutte le strade di pianura erano pulite. Il piano neve della Provincia può contare su 169 mezzi: di questi 130 sono spartineve (tutti di ditte private individuate tramite gara d'appalto biennale) di cui 69 in montagna e 61 in pianura; i mezzi spargisale sono 31 messi a disposizione dalle ditte, di cui 17 in montagna e 14 in pianura, oltre a otto mezzi “combinati” cioè sia spartineve che spargisale più le due turbine. Le ditte private, specializzate nella manutenzione invernale e selezionate tramite gara d'appalto sono in tutto 70; per l'impiego fisso di questi mezzi la Provincia nel biennio 2014-2016 sostiene un spesa di 620 mila euro a cui sono da aggiungere le ore di effettivo lavoro durante le nevicate. Le strutture sono state utilizzate da alcune decine di persone visto che gran parte dei cittadini colpiti ha affrontato la situazione autonomamente». I centri di accoglienza sono stati aperti dal 6 febbraio in strutture pubbliche, parrocchiali o polisportive a Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Nonantola, Palagano, Pavullo, Polinago, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Vignola e Zocca per complessivi quasi 500 posti letto disponibili. La montagna, destinata a crescere ancora, creata dai rami raccolti dopo la forte nevicata del 6 febbraio Prosegue il lavoro di raccolta e smaltimento dei rami spezzati e caduti in grande quantità a Mirandola, dopo l’abbondante nevicata e il forte vento della notte del 6 febbraio scorso. Le quattro ditte incaricate (alle quali compete anche l’operazione di smaltimento) stanno ancora lavorando, insieme al Servizio Manutenzione del Comune, per raccogliere tutto il materiale. La “montagna” di rami ha quasi raggiunto i 5 metri d’altezza per 8 di lunghezza e 8 di larghezza, per un totale di oltre 300 metri cubi di legna; ma il lavoro prosegue in questi giorni e la “montagna” è destinata a crescere. UN NUOVO CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE L’Amministrazione provinciale di Modena ha autorizzato lo svolgimento di un nuovo corso per guardie ecologiche volontarie. Le guardie ecologiche volontarie, operanti su tutto il territorio della provincia e con sedi anche nella nostra zona, sono guardie giurate, riconosciute con decreti della Prefettura e della Provincia e disciplinate con una legge della Regione Emilia Romagna. Il nuovo corso gratuito di preparazione all'esame inizierà martedì 17 marzo alle 20,15 presso l'Auditorium di San Possidonio, collegato in teleconferenza con altre sedi nella provincia di Modena. Chi desidera informazioni può rivolgersi all'indirizzo delle guardie ecologiche volontarie di Legambiente [email protected] oppure delle guardie ecologiche volontarie della provincia di Modena [email protected] LAVORI ALLE FOGNE DI FINALE EMILIA Hanno preso il via lo scorso 24 febbraio e proseguiranno per poco più di un mese i cantieri per i lavori sulla rete fognaria, destinati a risolvere in maniera definitiva l'annoso problema degli allagamenti, provocati soprattutto in seguito a temporali estivi, in diverse zone di Finale Emilia. Sorgeaqua, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, interverrà nel quartiere Crocetta, in via Saffi, via Agnini, parte di piazza Garibaldi e via XXV Aprile. L'importo complessivo dei lavori ammonta a circa 120 mila euro, la metà dei quali arriveranno da fondi regionali. PELLACANI PRESIDE DI MEDICINA A UNIMORE Giovanni Pellacani, professore ordinario di malattie cutanee e veneree e direttore della Struttura Complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, è il nuovo presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. In questo senso si è espresso il corpo elettorale della importante struttura accademica , che nella mattinata di giovedì 12 febbraio 2015, lo ha eletto con il 73 per cento dei votanti. Pellacani resterà in carica fino al 31 ottobre 2017. E’ il più giovane presidente eletto nella lunga storia di questa Facoltà. RES MIRANDA ALLA FENICE Il gruppo di rievocazione storica mirandolese “Res Miranda” si riunisce tutti i martedì sera presso il Caffè “La Fenice” di Mirandola in Galleria del Popolo. Il gruppo si occupa di danze medievali e rinascimentali, arceria, mercato medievale, accampamento medievale. L’associazione ha una pagina su Facebook. cani scomparsi Ritrovato il segugio Diana si cerca ancora il setter James è stato smarrito James, un setter inglese bianco/nero, maschio di circa sette anni, castrato, senza collare e brevi con microchip: 981100000223039 intestato al canile di Mirandola. Il cane era stato affidato da poco a una famiglia di Finale Emilia, la quale lo scorso 6 febbraio ha comunicato al canile il suo smarrimento. James è stato visto l’ultima volta lo scorso 13 febbraio, mentre vagava spaesato lungo la tangenziale di Nonantola (a circa 30 km dal luogo di smarrimento!). Chi lo vedesse è pregato di contattare subito Ramona al 339/7034242. è stata invece ritrovata Diana, una femmina di segugio di taglia media smarrita lo scorso 5 febbraio. inserimento lavorativo Nasce la ciclofficina della Cooperativa La Zerla Nasce a Mirandola la ciclofficina “La Zerla” in via XI Settembre 2001 al civico 9. La Cooperativa sociale “La Zerla”, da oltre 14 anni impegnata nell’inserimento lavorativo di giovani con difficoltà, ha attivato un nuovo laboratorio formativo interamente dedicato all’acquisizione dei saperi e delle manualità necessari per il recupero e la riparazione delle biciclette. Per assicurare il “materiale didattico” al nuovo laboratorio formativo, “La Zerla” cerca biciclette da riparare assicurando, anche grazie all’apporto dei tutor formativi, ogni necessaria professionalità. Le riparazioni sono gratuite. Per i soli pezzi di ricambio e i materiali eventualmente necessari è previsto, a discrezione del proprietario della bicicletta, un parziale rimborso spesa nella forma ormai consolidata del contributo in regime di liberalità. Per informazioni e prenotazioni: “La Zerla” telefono e fax 0535/21646. Tutti i giorni lavorativi dalle 8 alle 12 e dalle 13,30 alle 17. E mail: [email protected]. n. 4 - febbraio 2015 · area nord In sette anni sono cresciuti dipendenti e servizi erogati Sono aumentati gli ospiti dell'Asp L'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona dell'Unione ha presentato il bilancio A sette anni dalla sua nascita, l'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (Asp) dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord presenta un bilancio che mette in risalto lo sviluppo conosciuto dall'Azienda in termini di quantità e qualità dei servizi erogati nella sfera della non autosufficienza nel distretto. Dal 2008 Asp ha visto un incremento del numero dei dipendenti (da 74 a 231) e dei servizi erogati (da 4 a 28). Nel 2008 il volume dei ricavi ammontava a circa 5 milioni di euro, aumentati a 13 milioni nell'ultimo bilancio. I ricavi del 2013 si compongono come segue: il 49,58% è dato dalle rette, il 31,21% dagli oneri di rilievo sanitario, il 17,52% dai contributi dei Comuni e la percentuale restante è costituita da altri ricavi. Dal sisma a oggi, in coerenza con le ordinanze della struttura commissariale, è stato accolto un maggior numero di ospiti all’interno dei servizi residenziali e semiresidenziali. Complessivamente gli utenti assistiti nel 2015 sono circa 900. Inoltre, dopo il terremoto, oltre alle strutture residenziali, semiresidenziali e ai servizi a domicilio, Asp ha promosso e realizzato altre strutture, tra cui sette appartamenti con servizi a Concordia e due a San Felice e, Sopra, il nucleo di gravissima disabilità di San Felice, sotto il centro diurno di Mirandola Si parla di disabilità nell’ambito del progetto “Casa Insieme”, tre microresidenze a Medolla, San Felice e Mirandola, ciascuna delle quali composta da sette unità abitative. «L'efficacia del governo delle risorse e le scelte puntuali negli investimenti sono le ragioni del successo dell'azienda - dichiara il presidente di Asp, Paolo Negro - I prossimi obiettivi sono lo sviluppo del progetto “Casa Insieme” in ciascuno dei nove Comuni dell'Area Nord. Simili strutture si trovano già a Medolla, San Felice e Mirandola. Grazie a donazioni e risorse dell’Azienda ne saranno costruite altre nei Comuni di Concordia, Finale Emilia, San Possidonio, Cavezzo, Camposanto e San Prospero. Prossimamente sarà appaltata la realizzazione di un nuovo Centro diurno per disabili a San Felice. Altro traguardo sarà l’imminente avvio dei lavori del nuovo Centro residenziale distrettuale per disabili gravi, che raddoppia l’offerta sul territorio a 20 posti». «La ricostruzione post-sisma ci sta dando l'opportunità di migliorare i servizi offerti - aggiunge il direttore dell'azienda Loreta Gigante - le parole d'ordine sono sicurezza sismica, risparmio energetico e riorganizzazione degli spazi abitativi». noi per loro Si concluderà il 7 marzo il ciclo di incontri “Percorso” organizzato dall’associazione “Noi per Loro” e iniziato a settembre dello scorso anno. L’incontro in programma sabato 7 marzo alle ore 15,30, si svolgerà a San Felice, presso l’Auditorium di viale Campi (di fianco alla biblioteca comunale) e vedrà come relatore il sanfeliciano Simone La Perna, autore del bel libro-testimonianza “Vivo perché qualcuno mi ama”, che è stato invitato dall’associazione a raccontare, in prima persona, la sua difficile e dolorosa esperienza di disabilità perché da essa ha saputo trarre insegnamenti e crescita personale. La Perna ha scelto di essere “intervistato” da alcuni membri dell’associazione in modo da rendere più vivace l’incontro ed è pronto a dialogare con il pubblico presente che vorrà chiedere approfondimenti e soprattutto confrontare la propria esperienza di malattia e limitazione con la sua. Sabato 7 marzo si parlerà di emozioni, sentimenti, scoperte, rim- pianti, strategie mentali di chi subisce un “danno” fisico grave, ma anche delle difficoltà di chi si relaziona alla persona disabile e, ancora, di come la persona disabile percepisce lo sguardo degli altri su di sé. Lo scorso 7 febbraio, invece, la dottoressa Jessica Mandrioli, era stata relatrice all’incontro, sempre organizzato da “Noi per Loro”, che aveva per tema la Sla, patologia neurodegenerativa dovuta a perdita di motoneurone la cui incidenza nella popolazione è di 1/3 casi ogni 100 mila abitanti e aumenta con l’età. Tra le malattie rare è la più frequente e si manifesta con sintomi diversi fra cui deficit di destrezza, rallentamento dei movimenti, spasticità, atrofia muscolare, crampi. All’incontro del 7 febbraio erano presenti 30 persone fra cui familiari, cittadini, volontari e operatori dei Servizi del territorio. Considerato il successo dell’iniziativa informativa, l’associazione “Noi per Loro” intende prolungarla. Il ciclo di incontri “Percorso” infatti, proseguirà senza soluzione di continuità, dopo l’incontro in programma il 7 marzo, a partire da aprile. Info: 345/1579136 (martedì dalle ore 10 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 17). 9 brevi HELGA SCHNEIDER A SAN FELICE Sabato 28 febbraio a San Felice presso l'auditorium della biblioteca comunale di Via Campi 41/B, alle 17,30 si svolgerà l’incontro con la scrittrice e testimone Helga Schneider. L'appuntamento, che era stato rinviato causa maltempo, si pone come prosecuzione del percorso iniziato negli anni scorsi, per non dimenticare la storia e la tragedia vissuta da tanti negli anni del nazifascismo e della guerra, nell'ambito delle iniziative legate alla Giornata della Memoria 2015. Organizza la biblioteca. CERCASI FOTO E FILMATI DEL TORNADO 2013 La redazione dello Spino cerca foto e filmati del tornado che si è abbattuto su San Martino Spino il 3 maggio 2013. Il materiale sarà utilizzato per allestire la mostra “Dal tornado alla ricostruzione” che si svolgerà dal 3 maggio 2015, in occasione dell’inaugurazione del Palaeventi di via Zanzur. Il materiale deve pervenire entro il 30 marzo 2015. Foto e filmati possono essere inviati per mail all’indirizzo redazione.lospino@ gmail.com, per posta all’indirizzo via Valli 445, o consegnato direttamente ad Andrea Cerchi telefono 334/7823681. «GRAZIE A GIGLIOLI E AL SUO STAFF» Vorrei ringraziare pubblicamente il dottor Fabio Giglioli, direttore dell’Unità Operativa di Medicina interna dell'ospedale di Mirandola. Mio marito è stato a lungo ricoverato presso il Santa Maria Bianca e dobbiamo sicuramente la guarigione al dottor Fabio Gilioli che, con grandissima professionalità, competenza, tenacia e umanità ha saputo, coadiuvato dai suoi collaboratori e dal personale infermieristico, trovare la soluzione e riportarlo di nuovo in salute: è stata una lunga ma vittoriosa battaglia. Voglio segnalare questa cosa perché si parla spesso di malasanità, ma ci sono anche cose belle e siamo fortunati a Mirandola ad avere questo nuovo primario che ci fa onore. Grazie con tutto il cuore. Saura Mattioli n. 4 - febbraio 2015 · post sisma «Tra dieci anni avremo un paese moderno e con nuove opportunità» Cavezzo riparte con grandi progetti 11 Lisa Luppi Il Sindaco Lisa Luppi fa il punto sulla ricostruzione: «Il 2015 sarà un anno di svolta» Sindaco Luppi, a oltre due anni e mezzo dal sisma, qual è l’attuale situazione post terremoto a Cavezzo? «Anche Cavezzo, come altri Comuni limitrofi, è stato devastato dal terremoto del 2012 e, seppure tra tante difficoltà, l’intero territorio comunale è attualmente interessato dalla ricostruzione. Il 2014 è stato un anno determinante, sia per le numerose concessioni di contributo alla ricostruzione erogate per i fabbricati residenziali, sia per l’inizio dei lavori di recupero degli edifici pubblici. è realistico pensare che nel 2015 verrà presentata sul Mude, la quasi totalità di domande di contributo alla ricostruzione degli edifici residenziali. Attraverso l’approvazione del 2° stralcio del Piano della Ricostruzione si potrà dare maggiore respiro anche alle grandi realtà produttive del territorio. Si prevede inoltre il ripristino di tutti gli edifici pubblici destinati alle attività sportive entro la fine del 2015. L’assistenza alla popolazione è stata garantita per tutto il 2014 e continuerà anche nel 2015, anche se diventa sempre più necessario, organizzare una graduale dismissione dei moduli abitativi provvisori, localizzati nell’area di via Da Vinci, garantendo contemporaneamente un progressivo rientro alle abitazioni». Quali sono, a suo giudizio, le scelte più vincenti adottate fino ad ora? «La realizzazione del nuovo polo scolastico congiunto alla palestra e all’aula magna, su un’idea di Renzo Piano, rappresenta un intervento di ricostruzione post-sisma, che ha riscontrato il maggior gradimento dell’opinione pubblica. L’Amministrazione comunale si è posta fin dai primi mesi post-sisma l’obiettivo prioritario di mantenere vivo il centro storico. Per questo motivo sono state collocate nell’ex scuola media le principali funzioni amministrative al servizio dei cittadini, inoltre è stato fortemente sostenuto il progetto di realizzazione della casa della salute, che offrirà alla comunità tutti i servizi sanitari del territorio (ambulatori medici, pediatrici, Cup, centro vaccinazioni..). Alla rivitalizzazione del centro ha contribuito anche il progetto commerciale 5.9 che ha visto la concentrazione in piazza Martiri della maggior parte degli esercizi commerciali, delocalizzati a seguito del sisma». Parliamo delle abitazioni private. A che punto è la ricostruzione a Cavezzo? Quante sono Il rendering della ristrutturazione della palestra di via Allende. Sopra, quello del nuovo municipio. In alto, Lisa Luppi le domande Mude? Quanti i contributi assegnati finora? Alla data del 31 dicembre 2014 sono state depositate su piattaforma Mude 261 richieste di contributo e 387 dichiarazioni di impegno a presentare domanda entro i termini. Sono state accettate 252 domande, relative a: 88 edifici con livello di inagibilità B (temporaneamente inagibili); 21 edifici con livello di inagibilità C (parzialmente inagibile); 143 edifici con livello di inagibilità E (totalmente inagibili) di cui.30 E0, 37 E1, 19 E2 e 57 E3. Da dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 Cavezzo ha assegnato complessivamente 68.608.510 euro per contributi alla riparazione e/o ricostruzione di edifici a uso abitativo e fabbricati rurali strumentali. Per 56 edifici la richiesta di contributo è già stata chiusa e il Comune ha già comunicato all’istituto di credito prescelto, l’ordine a liquidare totalmente il contributo dovuto. Per 125 edifici invece è già stata emessa ordinanza di assegnazione contributo e vengono costantemente seguiti gli stati di avanzamento lavori. Per 71 edifici infine è in corso l’istruttoria che avrà conclusione con l’emissione della relativa ordinanza di assegnazione contributo». Cosa può dirci invece degli edifici pubblici? «Il patrimonio pubblico è stato fortemente danneggiato dal sisma, quindi l’impegno è massimo su numerosi progetti, con l’obiettivo di riprogrammare gli spazi pubblici, in modo più funzionale, sostenibile e adeguato alle esigenze. Al momento attuale sono terminati i lavori di completamento del nuovo polo scolastico, sono stati aperti i cantieri del bocciodromo e del palazzetto dello sport. Si sta svolgendo la gara d’appalto per la demolizione e la ricostruzione della palestra di via Allende, mentre il ripristino dei cimiteri è in fase progettuale avanzata. Lo stesso vale per la progettazione relativa alla riconversione dell’ex scuola elementare del centro in nuova sede municipale. Infine sono iniziati i lavori per la realizzazione del primo stralcio della casa della salute presso l’ex scuola media, progetto nato grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale e Asl». Lei è diventata sindaco in un momento molto difficile per la sua comunità colpita dal terremoto. Come sta vivendo questa esperienza? «Sicuramente si tratta di un’esperienza molto impegnativa e difficile, ma allo stesso tempo gratificante, perché mi offre la possibilità di essere al servizio della comunità e delle sue esigenze, in un momento di forte bisogno. Ogni giorno si lavora alla costruzione di un futuro per Cavezzo e per i suoi cittadini, con l’obiettivo di offrire delle opportunità per chi vive e lavora in questo territorio». Sconcerto e indignazione ha suscitato, in tutta la Bassa, la notizia di infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori di ricostruzione. Qual è la sua opinione? «Il venire alla luce di questi gravissimi fenomeni ha indignato amministratori e cittadini. L’assenza di una normativa nazionale alla base del processo di ricostruzione ha generato un grave deficit, che la Regione ha colmato attraverso il sistema delle ordinanze. Più volte il sistema di verifiche e controlli è stato interpretato come un appesantimento burocratico, ma evidentemente era necessario a garanzia del cittadino. Il lavoro dell’Amministrazione comunale si è svolto nella maggiore trasparenza possibile e deve continuare in questo modo, perché la ricostruzione è un processo che non deve subire rallentamenti e deve garantire il rispetto della massima legalità». Come si immagina Cavezzo tra 10 anni? «Immagino un paese al passo con i tempi, in cui il processo di ricostruzione abbia compiuto il suo corso e in cui i segni tangibili del sisma non siano più evidenti nel nostro quotidiano. Voglio pensare che ogni cittadino con l’abitazione danneggiata o crollata a seguito del sisma sia riuscito a ricostruirla, così come tutti gli spazi pubblici siano stati restituiti alla collettività. Voglio pensare che le attività produttive presenti sul territorio possano promuovere lavoro e nuove opportunità, che sia superata l’attuale crisi economica. Immagino una comunità proiettata verso il futuro, consapevole della propria identità e dei propri valori e radicata nel territorio». n. 4 - febbraio 2015 · Dentro e fuori le classi si promuove la cultura della prevenzione mirandola Giovani esperti nel rischio sismico Gli studenti del "Galilei" hanno fatto le guide volontarie alla mostra "Io non tremo" Grande successo per la mostra “Io non tremo: il rischio sismico in mostra a Mirandola”, organizzata dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord-Centro di educazione ambientale “La Raganella” presso la sede del “Galilei” dal 9 al 22 febbraio. L’esposizione, come nel 2014, è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione delle Associazioni di Promozione Sociale “Amici del Galilei”, dell'Istituto “Aldini Valeriani-Sirani” di Bologna e dell'Associazione “Io non tremo” di Rimini. Grande novità di quest’anno che, tra le guide volontarie per le visite guidate, c’erano anche alcuni studenti del “Galilei” di Mirandola, istruiti dall'ingegnere Giovanni Manieri. I giovani Nando Gambale, Matteo Guicciardi, Luca Hu, Riccardo Incerti, Simone Motta, Federico Rossi, Simone Infante, Lorenzo Morselli e Mattia Savoia, si sono impegnati con grande entusiasmo e hanno coinvolto i loro coetanei illustrando le varie tematiche della mostra e promuovendo così la cultura del rischio sismico. La scuola l'iniziativa Donato un defibrillatore alla Croce Blu di Mirandola Alla presenza del sindaco di Mirandola Maino Benatti, del direttore del distretto 2 di Mirandola Mario Meschieri, del presidente dell’associazione Croce Blu di Mirandola Luigi Casetta, di Guido Zaccarelli e di tutte le associazioni, aziende e privati cittadini che hanno aderito all’iniziativa, giovedì sera 12 febbraio, presso l’auditorium della scuola media di Mirandola, è stato consegnato il defibrillatore, modello Powerheart G5 Kit, semi-automatico defibrillatore bifasico alla Croce Blu d Mirandola. Il presidente Luigi Casetta ha posto l’attenzione sul gesto di generosità che ha consentito di completare la dotazione delle tre am- mirandolese ha infatti sottoscritto un accordo di rete tra istituti superiori di secondo grado per la creazione di una rete di istituzioni scolastiche rivolta alla riduzione del rischio sismico denominata “Rete Resism”. bulanze dell’associazione. Un passo avanti importante che permette ai volontari della Croce Blu di migliorare il livello e gli standard di qualità dei servizi offerti e di garantire un valido sostegno alla comunità locale e alla struttura sanitaria di riferimento territoriale. Il sindaco Benatti ha sottolineato l’importanza del “valore del bene comune” che attraverso l’azione corale favorisce la diffusione di un clima di serenità nella nostra comunità e incoraggia, elevandolo, il senso di appartenenza e di partecipazione alla vita di tutti i giorni. «Un punto di riferimento importante – ha detto il sindaco - non solo per tutti noi, ma per i giovani che vedono in questo agire il modo per valorizzare le persone e il loro futuro». Il direttore del distretto di Mirandola Mario Meschieri si è soffermato sull’importanza del defibrillatore come momento fondamentale dell’agire sociale per intervenire nei momenti fondamentali della vita delle persone. La conoscenza delle metodologie nell’uso del defibrillatore e la competenza acquisita con i corsi permettono di sfruttare al meglio le potenzialità del defibrillatore. Un passo avanti della tecnologia per il distretto sanitario e per il territorio. Guido Zaccarelli, che ha organizzato la raccolta fondi, nel ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa, si è soffermato sul valore del tempo, della vita e del dono fondato sul principio di reciprocità: «Un dare senza perdere e un prendere senza togliere». Zaccarelli ha poi messo in evidenza il “found raising” come strumento capace di promuovere iniziative tese a coinvolgere donatori nell’investire in progetti che abbiano una sostenibilità sociale, unendo più persone verso l’agire comune e favorendo la nascita di nuove relazioni in grado di sviluppare «strutture discorsive orientate a diffondere il valore del bene comune». Il direttore sanitario della Croce Blu Geminiano Bandiera ha illustrato le condizioni nelle quali una persona può trovarsi nel caso di arresto cardiaco, le manovre da mettere in atto in attesa dell’arrivo dei primi soccorsi e se adeguatamente formati, nell’utilizzare il defibrillatore. Il pubblico ha assistito al corso pratico preparato per l’occasione dai volontari. Il valore etico e sociale dell’iniziativa è stato motivo d’orgoglio per aziende, associazioni e privati cittadini che hanno permesso con un semplice gesto di ottenere un grande risultato per la comunità mirandolese e per l’intero comprensorio. 13 antonio Lanfranchi Il ricordo del Vescovo Grandissimo cordoglio ha suscitato anche nella Bassa la scomparsa, avvenuta lo scorso 17 febbraio, di monsignor Antonio Lanfranchi, Vescovo della diocesi di Modena e Nonantola. Il 15 gennaio era stato ricoverato al Policlinico di Modena nel reparto di Ematologia, in seguito ad una ricaduta della leucemia che la scorsa estate lo aveva costretto a un lungo ricovero. Dimesso il 6 febbraio scorso, aveva continuato le cure a domicilio, poi era tornato di nuovo in ospedale dove si è spento. 68 anni, originario del Piacentino, monsignor Lanfranchi era arrivato a Modena nel 2010 dopo sette anni trascorsi alla guida della diocesi di Cesena-Sarsina. Era vice presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna. Monsignor Lanfranchi è stato il centesimo vescovo della diocesi di Modena. Tantissime le attestazioni di cordoglio. «Voglio esprimere ai familiari, alla curia di Modena e alla parrocchia di Finale Emilia, il cordoglio dell'amministrazione e di tutta la città per la scomparsa di monsignor Antonio Lanfranchi. Il nostro vescovo – ha detto il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli – ci è stato molto vicino, materialmente e spiritualmente, dopo il tragico terremoto di maggio 2012. Ricordo con grande commozione la celebrazione della prima messa dopo il terremoto nella tenda allestita nel parco del Seminario e della prima funzione religiosa proprio nella chiesa del Seminario, la prima a essere riaperta in tutta l'area colpita dal sisma». Anche il Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina ha espresso vicinanza all’Arcidiocedi di Modena. «Nel periodo della malattia – ha scritto Cavina – Lanfranchi è stato testimonianza per tutti noi, esempio di come si possa affrontare la sofferenza con serenità e abbandono alla volontà di Dio». n. 4 - febbraio 2015 · 15 Aiuti anche alla riqualificazione delle strutture dei chioschi mirandola Contributi per sostituire le serrande Il Comune finanzia commercianti e artigiani che installano vetri antisfondamento Il Comune di Mirandola finanzia anche quest’anno gli interventi attuati negli esercizi commerciali o artigianali di servizio, iniziati nel corso del 2014 e conclusi entro il 30 giugno 2015. I lavori riguardano sostituzione delle serrande con vetri antisfondamento e altri serramenti che consentono la visione dell’interno del locale; l’installazione di sistemi antintrusione e di videosorveglianza; la sostituzione di vetri antisfondamento e della vetrina esterna; la riqualificazione delle strutture dei chioschi. Tutti gli interventi devono recepire quanto previsto dal vigente Piano regolatore. Sono finanziabili i lavori effettuati in chioschi, negozi o locali dell’artigianato ubicati su tutto il territorio comunale. Le do- mande devono essere presentate entro il 30 giugno 2015 al Servizio Interventi Economici del Comune, allegando anche la documentazione fotografica dello stato di fatto esistente prima dell’intervento. Le spese sostenute, attestate dall’imponibile riportato sulle fatture, sono finanziabili anche al 100 per cento ma fino a un massimo di 775 euro per ciascuna vetrina e fino ad un massimo di due vetrine per esercizio commerciale o per locale dell'artigianato di servizio; di 775 euro per l'installazione di sistemi antintrusione e per i sistemi di videosorveglianza; di mille euro per la riqualificazione dei chioschi autorizzati in modo permanente. Per maggiori informazioni www.comune. mirandola.mo.it. area nord Unione dei Comuni e Inps aiutano le persone non autosufficienti medolla Sui banchi il primo soccorso Il Consiglio dei ragazzi, della scuola media di Medolla ha organizzato una serie di incontri per informare gli alunni sulle pratiche di primo soccorso. Tre ragazzi volontari della Croce Blu di Medolla/San Felice hanno incontrato a turno tutte le classi della scuola in auditorium nei sabati 7, 14 e 21 gennaio. Hanno inizialmente fatto un breve quiz su come si sarebbero Unione Comuni Modenesi Area Nord e Inps hanno sostenuto anche quest'anno un progetto destinato a dipendenti pubblici e pensionati della gestione Inps-Gestione dipendenti pubblici e i loro familiari di primo grado di qualunque età che si trovino in una condizione di non autosufficienza. I soggetti non autosufficienti devono risiedere in uno dei nove Comuni dell'Area Nord (Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio e San Prospero). Obiettivo è sostenere l'assistenza domiciliare, ritenendo di grande importanza mantenere la persona non autosufficiente nel suo habitat familiare, garantendole i servizi. Per accedere ai vari benefici del progetto occorre presentare la domanda presso gli sportelli dei Servizi Sociali dei Comuni aderenti entro il 31 marzo 2015. comportati gli alunni se qualcuno fosse stato male, facendo loro alzare dei cartellini colorati a seconda della risposta scelta e fornendo successivamente le debite spiegazioni e le informazioni sulla corretta prassi da seguire. Sono poi passati alla pratica utilizzando un manichino “Resusci-Anne”. I volontari hanno insegnato alle classi le manovre di disostruzione e il massaggio cardiaco. Imbarazzante per alcuni, facile per altri, ma tutti ci hanno provato almeno una volta. Un gruppo ha persino cercato di rianimare il manichino usando un pallone di rianimazione Ambu in silicone. Agli alunni è piaciuta parti- colarmente la parte pratica eseguita direttamente sul manichino funzionante e cercando di seguire la giusta procedura. Al termine della lezione i ragazzi volontari hanno consegnato un diploma di partecipazione, un volantino sugli orari dei corsi dello stesso genere per adulti e un laccetto della Croce Blu da mettere al collo. Gli studenti sono così tornati a casa con la curiosità di partecipare al corso extrascolastico, ma con la speranza di non dover mai mettere in pratica le procedure imparate. Irene Rebecchi, consigliere Consiglio comunale dei ragazzi 2015 provincia Domande di diritti di reimpianto per chi avvia o amplia vigneti Gli agricoltori che intendono avviare o ampliare un vigneto possono fare domanda per la richiesta dei diritti di reimpianto provenienti dalla riserva regionale. La Regione nei giorni scorsi ha approvato le modalità per mettere a disposizione questi diritti di superficie vitata, scaduti al 31 luglio 2014 e non utilizzati in passato. L'obiettivo è di offrire una nuova opportunità alle imprese agricole che intendono puntare sulla produzione vitivinicola. Le domande devono essere presentate alla Provincia di Modena entro il 2 marzo 2015 ne- gli uffici del Servizio alle Imprese Agricole della Provincia a Modena e negli uffici di Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.agrimodena.it. Nel territorio modenese sono disponibili diritti corrispondenti a 69 ettari di superficie vitata, con un costo di tre mila euro a ettaro; è prevista tuttavia la concessione gratuita ai giovani agricoltori (con meno di 40 anni) che si sono insediati per la prima volta in qualità di titolare di azienda nei precedenti 24 mesi. 16 · n. 4 - febbraio 2015 dalla prima Lo strumento per l'Anestesia finanziato da Baraldini Quirino e da studenti Ecografi, auto e letti per l'ospedale Nuove donazioni per 80 mila euro grazie alle raccolte fondi de "La Nostra Mirandola" mirandola Uno dei letti donati da "La Nostra Mirandola". A destra, l'ecografo L’ecografo, che ha un valore di circa 30mila euro, è stato elargito grazie alle donazioni dell’azienda Baraldini Quirino costruzioni, di 15 classi delle scuole medie e primarie di Mirandola e San Prospero e di tanti donatori. Lo strumento è già in dotazione all'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del Santa Maria Bianca diretta da Antonio Masciullo. Un importante servizio che oltre ad assicurare l'attività anestesiologica di sala operatoria, eroga prestazioni sanitarie per il controllo del dolore acuto e cronico. Il Servizio di Anestesia a partire da febbraio ha incrementato l’attività Attività motoria e merenda sana con il progetto "Giovani e salute" chirurgico-anestesiologica a favore degli altri reparti dell’ospedale. Oltre a questo realizza attività di terapia del dolore: trenta ore settimanali di ambulatorio che nel 2014 hanno permesso di erogare circa 3.500 prestazioni per pazienti provenienti da tutta la provincia di Modena. E’ stata inoltre da poco avviata la collaborazione tra il Servizio di Anestesia con l'equipe di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Carpi, diretta da Stefano Galli, per gli interventi di rinochirurgia nell'ospedale di Mirandola. L’ecografo donato dalla “Nostra Mirandola” è un eccellente supporto all’attività e viene utilizzato per le terapie infusionali per malati oncologici, per anestesia e per la terapia del dolore. Sono state anche donate tre nuove automobili che hanno un valore complessivo di circa 45mila euro che andranno in dotazione all’Assistenza domiciliare, un servizio fondamentale rivolto a tutti i cittadini che hanno necessità di assistenza sanitaria a casa. Completano le donazioni due letti elettrici per il Reparto di Lungodegenza del valore di 5mila euro acquistati grazie alle offerte derivanti dai calendari 2015 realizzati da “La Nostra Mirandola”. Ha preso il via lo scorso 21 gennaio il percorso “Mi diverto così” rivolto a ragazzi di età compresa tra 11 e 13 anni. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di comunità “Giovani e salute”. Il percorso organizzato in particolare da Uisp prevede l'offerta di attività motoria/ricreativa di due ore alla settimana, in collaborazione con associazioni sportive e sempre alla presenza di un educatore formato, per 18 ragazzi delle prime e delle seconde classi della scuola secondaria di I grado di Mirandola. L'attività si integra con la proposta di una merenda salutare offerta da Conad e un momento di confronto sulle scelte alimentari dei ragazzi stessi. Il percorso è sottoposto a continuo monitoraggio, per essere eventualmente arricchito o modificato con l'apporto critico degli iscritti. Il progetto prevede anche una propria articolazione a San Martino Spino, con l'adesione di 12 ragazzi che si incontrano con un educatore presso il nuovo Palaeventi ogni lunedì dalle 14,30 alle 16,30. Sono stati effettuati tre incontri a febbraio, mentre ne sono in programma cinque a marzo, tre in aprile e quattro a maggio, per un totale di 15 incontri. Alle 16 è prevista la merenda dei ragazzi, offerta dal Conad di San Martino Spino. n. 4 - febbraio 2015 · ospedale 17 I figli del medico anestesista hanno scoperto una targa ricordo Donazioni in memoria di Carla Guidi Tre apparecchiature ad altrettanti reparti del Santa Maria Bianca Amici e colleghi di Maria Carla Guidi insieme ai figli, nel corso della cerimonia Maria Carla Guidi In ricordo di Maria Carla Guidi, medico responsabile dell’Anestesia dell’ospedale di Mirandola, deceduta il 22 maggio 2014, sono state donate tre apparecchiature ad altrettanti reparti del nosocomio mirandolese. La donazione, promossa dai figli di Maria Carla Guidi, Sara, Luca e Marcello Tomasini, insieme a Nicoletta Vecchi Arbizzi e Samir Abou Merhi, consiste in un pulsossimetro portatile, strumento che serve ad ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue e che misura la frequenza cardiaca. I tre apparecchi sono stati donati al reparto di Anestesia (la consegna è stata effettuata al responsabile dottor Antonio Masciullo), alla Chirurgia (responsabile dottor Enzo Villa) e all'Ostetricia e Ginecologia (responsabile dottor Alessandro Ferrari). Nell’occasione i figli, unitamente ad amici e colleghi, hanno scoperto una targa con una frase molto toccante di Khalil Gibran, cara al medico scomparso. «Una grande donna e un grande medico, con un impegno pionieristico sul territorio nella “terapia del dolore” a domicilio». Così l’Amministrazione comunale di Mirandola aveva voluto ricordare Maria Carla Guidi, già consigliere comunale, deceduta il 22 maggio 2014. «Mancheranno la sua professionalità e dedizione sul lavoro, la grande umanità e il suo impegno nei confronti dei concittadini nel mandato consigliare 2004-2009. Il suo esempio resterà indelebile». Maria Carla Guidi era stata assunta nel 1980 dall'allora Usl n. 15 con sede lavorativa presso l'ospedale di Mirandola, prima come assistente medico supplente poi come dirigente medico. Dall'agosto 2005 aveva assunto il ruolo di direttore dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione degli ospedali di Mirandola e Finale Emilia, ruolo che ha onorato finché ha potuto. In questi anni ha svolto con passione e competenza la sua professione prodigandosi in particolare sul tema della terapia antalgica: restano come traccia di questo suo impegno l'istituzione dell'ambulatorio di Unità Cure Continue (Ucc) e l'ambulatorio di terapia antalgica, che in questi anni hanno accolto, valutato e preso in carico centinaia di pazienti provenienti dell'area dei nove Comuni e da tutto il territorio modenese. Carla Guidi era anche socia del Circolo Medico “Mario Merighi”, che la ricorda con immutato affetto. n. 4 - febbraio 2015 · mirandola Nella sezione persone primo posto per un medico alle primissime armi... L'oscar di Mobimed va all'anti-Ebola Nel secondo concorso fotografico vince uno scatto sul dispositivo inventato a Concordia Carletti e Paolo Poggioli, ha scelto 36 foto, fra le 79 pervenute, che sono state esposte nel Foyer del Teatro dal 21 febbraio. Dalle 36 foto sono state selezionate quelle più meritevoli. La scelta è stata fatta in funzione della fantasia/originalità, della qualità e della pertinenza. Sono stati consegnati sedici premi: un monitor full Hd da 21,5 pollici è andato al vincitore in assoluto; un buono da 50 euro, spendibile nel negozio “Le 4 Stagioni” di Medolla, è stato dato alla foto più originale; i primi di ogni sezione sono stati premiati con un disco rigido esterno da 1 tera; i secondi con una Power Bank da 3000 mAh, i terzi con una chiavetta Usb da 32 giga; i quarti, come premio di consolazione, con un pacco di carta fotografica da 50 fogli. Sia nella sezione “persone/ ambiente”, che in quella “disposable”, i quarti classificati sono stati due a pari merito. Le 36 foto selezionate sono esposte nel Foyer del Teatro, e vi rimarranno fino al primo marzo. A tutti i 37 partecipanti è stata consegnata una medaglietta ricordo. brevi RASSEGNA JAZZ A SAN FELICE Ha preso il via lo scorso 20 febbraio all’Auditorium di viale Campi a San Felice, la rassegna jazz “Piani diversi”. Il secondo appuntamento della manifestazione è previsto per giovedì 26 marzo con il trio vocale tutto al femminile Le Scat Noir che proporrà standard jazz (e non solo) ri-arrangiati per tre voci a cappella, intervallati da momenti strumentali di violino e pianoforte. Terzo e ultimo concerto della rassegna giovedì 9 aprile con il Duo Manuzzi-Tagliani, con Roberto Manuzzi (musicista già al fianco di “mostri sacri” come Paolo Fresu, Enrico Rava e Francesco Guccini) al sax e Paola Tagliani al pianoforte, per un repertorio che attraversa tutto il ‘900. Inizio concerti alle ore 21. Ingresso libero. VISITA ALLA MOSTRA LA SERA E I NOTTURNI Sopra, a sinistra, "L'anti-Ebola. Usa e getta" di Michael Dotti, primo premio assoluto e primo sezione disposable; a destra, "La consegna salvavita, ma attenzione all'imballaggio" di Robert Scott, quarto nella sezione persone e ambienti. Sotto, a sinistra, "Operazione in corso" di Chiara Roversi, primo per fantasia/originalità e primo nella sezione persone e ambienti; a destra, "Auno Tec check control" di Paolo Ferrari, primo nella sezione macchine. Lo scorso 22 febbraio, presso il Foyer del Teatro di Mirandola, l’assessore alla Promozione della Città e del Territorio Alessandra Mantovani e Paolo Poggioli hanno consegnato i premi ai vincitori della seconda edizione del concorso fotografico Fotomed2. Il regolamento del concorso, nato nel 2012, in occasione del cinquantenario del medicale mirandolese, richiedeva la partecipazione, con foto riguardanti il comparto medicale, secondo tre soggetti tematici: persone e ambienti, disposable (usa e getta) e macchine. La partecipazione al concorso era completamente gratuita. L’iniziativa è stata organizzata da Mobimed, la mostra permanente del biomedicale mirandolese e dal “Distretto Biomedicale Mirandolese”, con il supporto del Comune di Mirandola. I costi sono stati sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, dalla ditta BBraun, dalla ditta Lean e dalle “4 stagioni” di Medolla. Una giuria composta da Andrea Parrino, Lara Dallolio, Fabio Montella, Matteo 19 i vincitori 1° premio assoluto: Michael Dotti con la foto intitolata “L’anti-Ebola. Usa e getta”. Premio “Fantasia/originalità” a Chiara Roversi con la foto intitolata “Operazione in corso”. 1° premio sezione macchine: Paolo Ferrari con la foto intitolata “Auno Tec check control” 2° premio sezione macchine: Paolo Mangoni con la foto intitolata “Cappa per Anaerobiosi” 3° premio sezione macchine: Paolo Ferrari con la foto intitolata “Auno Tec Motion” 4° premio sezione macchine: Andrea Reggiani con la foto intitolata “Preparazione al training”. 1° premio sezione disposable: Michael Dotti con la foto “L’anti-Ebola”. 2° premio sezione disposable: Loretta Napolitano con la foto intitolata “Cuore e dolcezza dell’operatore” 3° premio sezione disposable: Chiara Denti con la foto intitolata “Il pozzetto della vita” 4° premio ex aequo sezione disposable: Giuliano Reggiani con la foto intitolata “Tubing” 4° premio ex aequo sezione disposable: Valentina Agnusdei con la foto intitolata “Goccia plastica”. 1° premio sezione persone e ambienti: Chiara Roversi con la foto intitolata “Operazione in corso” 2° premio sezione persone e ambienti: Chiara Roversi con la foto intitolata “Pronta per la puntura?” 3° premio sezione persone e ambienti: Paolo Mangoni con la foto intitolata “Il microbiologo” 4° premio ex aequo persone/ambienti: Simone Ceretti con la foto intitolata “Il riposo della Camera bianca” 4° premio ex aequo persone/ambienti: Robert Scott con la foto intitolata “La consegna “salvavita”, ma attenzione all’imballaggio (India)”. Lunedì 6 aprile si svolgerà una gita a Vicenza per visitare la mostra “Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”. La partenza è fissata davanti alle ex scuole elementari di via Circonvallazione di Mirandola alle 9. Il costo della visita è di 45 euro, comprensivo del viaggio di andata e ritorno con minibus da 19 posti, biglietto di entrata alla mostra (fissata alle 13,30), audio guide e guida esperta per illustrare i capolavori esposti. Sono esclusi pasti e bevande. La gita si concluderà con la visita guidata della Basilica Palladiana. Prenotazione e pagamento del biglietto presso Tintarella Viaggi di Mirandola in piazza Costituente, entro il 5 marzo. L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Donne in centro”. Nel caso non venga raggiunto il numero di 18 partecipanti, l’associazione restituirà la somma versata. Ulteriori informazioni al 370/3068286. CORALI PROTAGONISTE ANCHE IN VATICANO Le corali modenesi protagoniste in Vaticano. Lo scorso 7 febbraio, infatti, le corali modenesi “Cappella Musicale Abbaziale della Concattredale di Modena-Nonantola” di Nonantola, la corale “Lorenzo Perosi” di Campogalliano e la corale “Agape” di San Felice erano in Vaticano per animare la celebrazione eucaristica delle ore 17 presso l'altare maggiore della Basilica di San Pietro. Le corali sono state dirette da Paolo Zoboli e Diego Magagnoli con i maestri organisti Mauro Martinelli e Lucio Diegoli. n. 4 - febbraio 2015 · mirandola 21 Si parla anche di chiesa, ambiente, lavoro, emarginazione e informazione Politica e legalità nella Carta Scout Un documento ufficiale Agesci tratta temi di forte attualità per l'Area Nord la lettera «Caro elettore, partecipa» Lo scorso 8 febbraio ci siamo ritrovati dopo l’esperienza della Route Nazionale per lavorare sui punti principali della Carta di Coraggio, documento ufficiale dell’Agesci che è stato scritto da 300 ragazzi chiamati a rappresentare gli oltre 30 mila presenti a San Rossore (Pisa) lo scorso agosto. L’iniziativa dell'8 febbraio era organizzata dalla Zona di Carpi e vi hanno preso parte rover e scolte (cioè i ragazzi scout dai 17 ai 20 anni) dei gruppi di Mirandola, Medolla, Limidi e Carpi. Attraverso i laboratori tenuti dai nostri capi clan abbiamo riflettuto più concretamente sui temi della Carta: legalità, amore, politica, chiesa, ambiente e territorio, lavoro, emarginazione, informazione, educazione e scuola, pace e non violenza. Con questo ambizioso ed importante documento ci impegniamo a diffondere l’idea di politica come servizio al bene comune. Per questo nel corso del laboratorio abbiamo discusso e riflettuto se e in che modo la politica stessa possa essere un bene di e per tutti. Stimolante è stato poi l’incontro con l' assessore alle Politiche Sociali del Comune di Mirandola Loretta Tromba, ospite del laboratorio, la quale ci ha ricordato che fare politica dovrebbe consistere in un confronto continuo per comprendere meglio le problematiche dentro e fuori il nostro territorio e creare coscienze in grado di valutare, contro l'indifferenza e la pigrizia che spesso ci fanno dire che «la colpa è degli altri». É proprio da qui che bisogna partire, da noi, con coraggio! Irene, 19 anni "Mirandola 1" Caro elettore, vivi in un paese meraviglioso. Ti è stato dato molto; tante persone dai tempi più antichi si sono spese per far fiorire la nostra civiltà al centro di quello che era il “mare nostrum”, il mar Mediterraneo. Generazioni si sono susseguite e hanno camminato anche sul tuo giardino di casa, nella tua scuola o sul tuo luogo di lavoro, dove ti rechi ogni giorno (magari anche sbuffando). Hai ricevuto tanto e come cittadino ogni giorno ti verrebbe chiesto di donare tanto. Non hai un compito facile, soprattutto perché non è qualcosa per cui riceverai uno stipendio o dei ringraziamenti speciali: è qualcosa che fai nel tuo piccolo, che può, tuttavia, condizionare il futuro di molti. Caro elettore, abbi la voglia e la forza di donare un po’ di te stesso anche sapendo che non verrai ricompensato: non avere paura di spenderti per qualcosa di comune, perché anche tu sei “il comune”. Non vivere da “passivo”, non essere succube di ciò che ti accade, ma vivi in prima persona l’oggi. Informati su ciò che ti sta sucedendo intorno e prendi la posizione che ti sembra più giusta. Non essere ignavo, ma allo stesso tempo non essere superficiale e assicurati di aver considerato più punti di vista, senza infossarti subito in uno. Travolgi le persone più pigre nella tua ricerca di sapere perché tutti hanno sete di informazione, solo che alcuni si accontentano di colmarla con bicchieri versati da altri. Caro elettore, renditi conto che l’ignoranza, nel 2015, è una scelta! L’ignorante, nel senso più latino e più vero del termine, è “colui che non sa” ma tu, che vivi ogni giorno nel nostro Paese, come puoi ignorare questioni riguardanti la tua stessa casa? Ti chiedo dunque di votare, di sentirti parte di questo fantastico gruppo e di poter dire, tra qualche anno: «In quel momento, io c’ero». Non votando dimostri di non voler vivere appieno la tua vita, di non voler godere dei tuoi diritti, di lasciare che qualcun altro (magari proprio quel vicino che lascia che le foglie del suo albero cadono sul tuo cortile) prenda le decisioni al tuo posto. Ma tu hai l’occasione di giocartela davvero! Oh elettore, non ti rendi conto di quanto il tuo voto sia importante perché è insostituibile. Nessuno può votare per te, tuttavia tu puoi lasciare che altri decidano. Non ti sembra questo un enorme spreco di opportunità? Allora ti chiedo di informarti, di prendere delle decisioni e di schierarti per infilare nell’urna la tua opinione, che può cambiare il destino di molti. Con molto affetto, Francesca, 20 anni Carpi 22 · n. 4 - febbraio 2015 saperi e sapori Salumi, confetture e nutella: si accompagna a ogni golosità Gnocco fritto per far baracca Preceduto nella Bassa dall'articolo "il", è il piatto tipico delle serate in compagnia Secondo la grammatica italiana l'articolo corretto per precedere la parola “gnocco” è “lo”, ma ormai è uso e costume nella Bassa usare l'articolo “il”, forse per conferire maggiore importanza e specificità a questa pietanza. Famoso in tutto il mondo, il gnocco fritto assume diverse denominazioni a seconda della zona che ne produce una propria variante: Torta Fritta in quel di Parma, Crescentina nel Bolognese, Chisulén a Ferrara. La Regione Emilia- Romagna e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali hanno incluso il gnocco fritto, con la settima revisione, nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (Pat). La ricetta prevede 500grammi di farina, 70grammi di strutto, circa 180grammi di acqua frizzante, sale, lievito, birra e la frittura nello strutto come vuole la tradizione. Ingredienti semplici ma che richiedono una grande esperienza per poter ottenere un prodotto morbido, gonfio e friabile. La pancia deve essere gonfia di aria bollente che, una volta schiacciata leggermente con la forchetta, esce di colpo e permette di farcire il gnocco con salumi, confetture o, per i più audaci, con nutella. è un piatto che mostra la sua italianità mirandola "Al Borgo" di viale Gramsci le foto di Massimo Secchi sia per la preparazione che per gli abbinamenti di cui necessita. Viene infatti accompagnato da una vasta varietà di salumi, orgoglio della produzione emiliana e da alcuni formaggi dal sapore più tenue. Il suo calore, avvolgente ed accogliente, enfatizza i profumi intensi dei salumi ed amalgama la loro salinità e crudezza con il gonfiore della pasta fritta e croccante al punto giusto. Per noi della zona è ormai un piatto quasi scontato, da serata in gruppo a far baracca, ma nel mondo è un'unicità, una particolarità che deve essere esaltata e promossa come merita. Dove poter cenare con dei buonissimi gnocchi fritti? Il consiglio del mese è la Trattoria Il Voltone a Cavezzo. Uscirete certamente sazi e soddisfatti da una qualità senza paragoni. Sara Luppi Potrà essere visitata da 2 al 31 marzo a Mirandola, presso la Galleria commerciale “Al Borgo” di viale Gramsci, “The various lives of women”, la mostra fotografica di Massimo Secchi. «Ho voluto esporre queste fotografie in occasione del mese di marzo, il mese della festa delle donne – spiega Secchi – Non voglio aggiungere nulla a quanto già si conosce sulle donne. Queste immagini rappresentano soltanto alcune scene, che ho immortalato durante i miei viaggi, nelle quali le donne sono protagoniste. Alcune di loro hanno accettato di buon grado di essere fotografate, altre le ho riprese da lontano per non alterare la spontaneità delle scene. Di tutti gli scatti ho precisi ricordi: della fanciulla di Danzica con i piccioni, completamente estraniata dalla realtà in una personalissima danza; della madre di Mantova persa nei suoi pensieri; dell’anziana signora in sella alla sua bici da corsa a Glorenza; delle ragazze di Amsterdam davanti alla casa di Anna Frank; della ragazza dai capelli verdi di Helsinki…Un piccolo e sincero omaggio a tutte loro». n. 4 - febbraio 2015 · Il fascicolo della rappresaglia finì con altri nell'Armadio della vergogna mirandola Quei cinque ragazzi uccisi da nessuno Resta senza un colpevole la brutale uccisione dei giovani impiccati ai platani nel 1945 La commemorazione del 22 febbraio 2015. Con le fasce tricolori, da sinistra, il sindaco di Mirandola Maino Benatti, il primo cittadino di Montese Luciano Mazza, l'assessore Cesare Galantini di Carpi e il sindaco di Castelnuovo Rangone Carlo Bruzzi. A destra, Pier Luigi Borellini Gualdi dell'Anpi legge le biografie dei cinque partigiani impiccati. Sotto, due omaggi del passato, quando le targhe erano ancora sugli alberi (oggi sostituiti dai pali). A sinistra, mons. Golinelli benedice le targhe commemorative, il 23 febbraio 1975; a destra, la celebrazione del 25 aprile 1983: si riconosce il sindaco Sauro Secchi con la fascia tricolore Su iniziativa di Anpi e Comune di Mirandola sono stati commemorati lo scorso 22 febbraio, in viale 5 Martiri, i partigiani Darfo Dallai, Cesare Degani, Aristide Ricci, Remo Ricci e Giorgio Ruggeri. Alla cerimonia, che si è svolta sotto una pioggia battente, hanno preso parte anche alcuni amministratori dei Comuni di Carpi, Castelnuovo Rangone e Montese, dove i cinque giovani erano nati. I partigiani furono impiccati la sera del 22 febbraio 1945, un giovedì, per rappresaglia dopo la morte di un tedesco. A 70 anni di distanza, quel crimine rimane senza colpevoli. Era uno dei periodi più “bui” della città e l’uccisione, due giorni prima, di un sottufficiale germanico (forse ad opera di un suo stesso commilitone) scatenò la brutale reazione del Comando militare tedesco di stanza a Mirandola. I corpi dei cinque giovani partigiani furono lasciati appesi agli Darfo Dallai, nato a Carpi l’11 gennaio 1916, apparteneva alla Divisione Modena Montagna, Brigata “Matteotti”. Era noto con il nome di battaglia di “Nigra”. Cesare Degani era nato a Castelnuovo Rangone il 22 settembre 1921. Di professione contadino, apparteneva alla Divisione II Modena Pianura, Brigata “Morro”. Aristide Ricci era nato a Montese il 13 novembre 1923. Col nome di battaglia “Luigi” apparteneva alla Divisione Modena Montagna, Brigata “Matteotti”. Remo Ricci era nato a Montese il 27 giugno 1920. Apparteneva alla Divisione Modena Montagna, Brigata “Matteotti”. Giorgio Ruggeri era nato a Montese il 5 febbraio 1921. Col nome di battaglia “Barba” apparteneva alla Divisione Modena Montagna, Brigata “Matteotti”. alberi di fronte alla Casa del fascio, per molte ore, come monito agli appartenenti alla Resistenza e alla popolazione. Dagli atti processuali emerge che il capitano veterinario Enrico Winkler (o Winhler), che dirigeva la fabbrica di salumi Montorsi occupata dalle truppe germaniche, venne catturato ed interrogato dagli Alleati dopo la guerra, ma si difese dicendo di aver ubbidito ad ordini superiori. I carabinieri di Mirandola, su richiesta del la prima volta, con mezzi di fortuna, proprio la notte di Natale del 1944. La professoressa Pullè ha riadattato il testo così che i ragazzi delle medie potessero inscenare la cornice storica, interpretando Guareschi, Coppola e gli altri prigionieri in Germania, oltre che calarsi nei panni dei principali personaggi della favola: il bambino Albertino, la nonna, la lucciola ed il cagnolino Flick che partono per un incredibile viaggio verso il campo di concentramento dove si trova rinchiuso il padre del protagonista; lasciando invece ai bambini di elementari ed asilo le inserzioni più fantasiose ed inverosimili del racconto. I più piccoli, sotto la guida delle maestre della primaria: Emilia Nuzzo, Alessandra Bergamo, Patrizia Righi e dell’infanzia: Chiara Cantiello, Angela Gaglione, Annalisa Iacopini e Germana Pedrazzoli, si sono infatti cimentati in divertenti scenette, impersonando animaletti del bosco, volatili e api. Delle musiche si è interamente occupata la professoressa Piva che agli spartiti originali ha intercalato parti di musica moderna e suoni fuori campo. Di grande impatto anche le coreografie, sulla scesa si sono succeduti angeli combattenti, uomini completamente vestiti di nero e madri addolorate, mentre Sara Salvioli ha deliziato il pubblico in sala con un assolo di danza classica. Come già l’anno scorso, accanto alle parti recitate sono stati proiettati diversi filmati, Paolo Righini, che si è occupato di registrazione e montaggio, ha scelto in modo efficace di utilizzare diversi linguaggi cinematografici. I ragazzi, passata la tensione e superata la paura del palcoscenico, si dicono orgogliosi dell’esperienza fatta e dei risultati ottenuti. Alessandro Luppi (in scena il padre di Albertino), Jacopo Tavernelli (Flick), Benedetta Pozzi (che ha interpretato la nonna) hanno vissuto con grande entusiasmo questa esperienza che ha anche consentito loro di recepire il significato e l’importanza della Giornata della Memoria. Il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi e la dirigente scolastica Stefania Bigi, presenti alla rappresentazione, sono rimaste davvero colpite dall’impegno e dalla serietà degli attori dilettanti, tanto che la preside ha voluto complimentarsi in una lettera rivolta ad insegnanti ed alunni: «Ho apprezzato moltissimo la profondità dei contenuti, la ricchezza dei linguaggi espressivi utilizzati, la serietà degli attori sulla scena, l’originalità dei costumi, la passione che tutti voi avete messo in questa preziosa iniziativa. Bravi! Continuate a coltivare i vostri talenti!» ha scritto la Bigi. Ilenia Giarretta le vittime area nord A Cavezzo grande spettacolo per il Giorno della Memoria Ormai è quasi un appuntamento fisso quello con i ragazzi della scuola media di Cavezzo che ogni anno organizzano uno spettacolo in occasione della Giornata della Memoria. Quest’anno, però, alla serata del 7 febbraio al Teatro 29 di Mirandola, hanno partecipato gli alunni di tutti e tre gli ordini dell’istituto comprensivo di Cavezzo: i bambini della sezione dei cinque anni della scuola dell’infanzia, le classi quinte della scuola primaria e le terze della scuola secondaria di pri- mo grado. Onore al merito alle ormai “collaudate” professoresse Cosetta Piva e Giovanna Pullè che con creatività, originalità e impegno hanno trovato un tema adatto a essere interpretato contemporaneamente da bambini e ragazzi di età così diverse: “La favola di Natale” di Giovannino Guareschi. Il testo, scritto e illustrato da Guareschi durante il periodo di detenzione nel campo di prigionia di Sandbostel, accompagnato dalle musiche di Arturo Coppola è stato rappresentato per brevi IL CARNEVALE DI FINALE EMILIA In seguito ai rinvii per il maltempo, la 39° edizione del tradizionale carnevale dei bambini di Finale Emilia, si concluderà con gli ultimi due appuntamenti domenica 1 e 8 marzo a partire dalle 14,30. Ci saranno carri, maschere, musica, cascate di coriandoli e dolciumi e tanta allegria, oltre a punti di degustazione gastronomica con frittelle, gnocco fritto e altre specialità locali. I bambini sono accolti sui carri e sul trenino in un’allegra bolgia che continua fino al calar del sole, in un clima familiare di divertimento. E in ossequio alla consolidata tradizione non è previsto un biglietto di entrata ma la possibilità di un’offerta libera per sostenere la manifestazione. Per informazioni contattare la segreteria del carnevale, telefono: 348/ 5435794. NUOVO CORSO DI INFORMATICA sostituto procuratore militare Leoni, indagarono su di lui per «violenza con omicidio e maltrattamenti verso la popolazione», ma non riuscirono ad interrogare nessun testimone dei fatti né ad individuare gli autori materiali di quell’episodio efferato. Persino il podestà di Mirandola, Alberto Paltrinieri, protestò coi tedeschi per il «senso di orrore e la generale riprovazione» che la popolazione aveva provato dopo la strage. Winkler rimase nelle mani degli Alleati fino al 1947, quando venne trasferito in Germania o Austria per ulteriori interrogatori, ma di lui poi si persero le tracce. Nel 1960 il fascicolo con gli atti processuali fu occultato nel famoso “Armadio della vergogna” e venne scoperto soltanto nel 1994. Il colpevole (che a questo dovrebbe essere morto) non venne mai processato. Altre notizie sulla vicenda sono state pubblicate sui numeri 3/2002 e 3/2005 di questo giornale. I martiri impiccati 23 Grazie ad una collaborazione tra Auser e Circolo Culturale Aquaragia e all’ospitalità dell’istituto Luosi di Mirandola, riparte in città il corso base di informatica. Dall’accensione del computer alla navigazione in internet, saranno insegnati i concetti utili a destreggiarsi con la tecnologia informatica attuale. Un importante sguardo sarà rivolto anche sui più diffusi social forum come Facebook e Twitter e sugli utili strumenti di comunicazione come posta elettronica e Skype. Il corso sarà sviluppato su sei lezioni da due ore ciascuna, con frequenza bi-settimanale (lunedì e giovedì) dal 16 marzo e si terrà presso il laboratorio informatico dell’istituto Luosi di Mirandola. Per informazioni e iscrizioni telefonare allo 0535/23274. MEMORIE ISPIRATE DA PRIMO GUERZONI “Memorie ispirate da Primo Guerzoni” è il titolo del libro uscito lo scorso dicembre in cui, attraverso documenti, foto e testimonianze, viene ricostruita la vita del conosciuto docente di educazione fisica di San Martino Spino, scomparso nel 1992, che fu anche giocatore e allenatore della Sanmartinese e direttore per alcuni anni della piscina comunale di Poggio Rusco. Chi fosse interessato all’acquisto del volume, curato dal figlio Massimo, può telefonare al 338/4904759. MOBIMED RIPARTE CON LE HAPPY HOURS “I benefici di una fabbricazione “paperless” per i produttori di Dispositivi Medicali. Caso specifico del Gruppo Sorin di Saluggia-Camstar Mes (Manufacturing Execution Systems)” è il titolo del primo appuntamento di Happy Hours Tecniche, i seminari con aperitivo, che si svolgerà giovedì 19 marzo alle 17 presso la saletta del Caffè La Fenice in via Pico a Mirandola. Riprende così il ciclo di incontri, organizzato anche nel 2013 e 2014. Ogni giovedì sarà presentato un argomento d’interesse per tutte le aziende del biomedicale. n. 4 - febbraio 2015 · Veniva montata al giardino "alto" in aprile e tolta a fine ottobre amarcord Quando si sognava con la giostrina Costruita da Otello Benatti fu ceduta a Quirino Mantovani per 600 lire piccoli aerei. I bambini si divertivano moltissimo, le mamme un po’ meno, “costrette” ad ascoltare sempre i soliti 20 dischi che venivano riproposti ad oltranza. Se la passava meglio Lorenzo che trascorreva il tempo parlottando con le ragazzine sue coetanee. Il giardino a quei tempi era controllato da un custode. Nel centro c’era il chiosco della signora Romanina, mentre nei lati a nord e sud c’erano due vasche coi pesci rossi. Nella parte vicina all’incrocio tra viale 5 Martiri e la via Agnini, montavano nei mesi di luglio e agosto una struttura per la vendita di cocomeri e meloni, sempre affollata dai mirandolesi e anche da parecchi camionisti di passaggio. A ovest del giardino c’è ancora il palazzo ex Gil che diventerà sede della polizia. Quirino Mantovani Nel giardino “Nino Lolli” (il giardino “alto”) di Mirandola, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, c’era una giostra per i bambini, costruita da Otello Benatti che me l’aveva ceduta per 600 lire. La giostra veniva montata in aprile e rimaneva in funzione fino alla fine di ottobre. Per me era un passatempo e capitava a volte, per lavoro o quando alla domenica mattina partecipavo a qualche gare di pesca, che non riuscissi ad andare ad avviarla e così se ne occupava il mio cognato 13 enne Lorenzo Rebecchi. Vicino alla giostra c’era la cassa, dove si vendevano i biglietti. Il costo era di 20 lire l’uno, ma con cento lire si potevano fare sei giri. La giostra funzionava con una leva e la durata di un giro veniva misurato con una clessidra di 3 minuti. C’era naturalmente anche un giradischi a 33 giri, collegato a un altoparlante. Qualche volta per cambiare i dischi, Lorenzo urtava involontariamente il braccio del giradischi facendo gracchiare l’altoparlante. Quando alla domenica tornavo dalla gara di pesca, controllavo sempre la scatola delle puntine del giradischi e tutte le volte notavo che ne mancavano diverse. Così facevo arrabbiare Lorenzo e gli dicevo: «Adesso vediamo quante puntine hai rovinato, che te le sconto dal tuo stipendio». Poi facevo una risata per fargli capire che scherzavo. Le attrazioni della giostra erano: cinque automobili, un cavallino, una moto, un girello (“prilen”), una carrozza, mentre al centro c’erano tre Sopra, la giostrina. Sotto, Lorenzo Rebecchi mentre sistema i giochi mirandola Dodici studenti del "Luosi" al Salone del gusto di Quimper Dodici alunni dell'istituto Luosi di Mirandola, accompagnati dalle loro insegnanti di francese Eva Baraldi e Sandra Paltrinieri, hanno partecipato, dal 20 al 23 febbraio, al Salone del gusto di Quimper in Bretagna. Si tratta di un progetto europeo bilaterale, iniziato lo scorso, con il liceo Sainte Therese di Quimper. Lo scopo della presenza al Salone di Quimper era di far conoscere e promuovere i prodotti dell'eccellenza enogastronomia modenese (parmigiano, salumi, aceto balsamico e lambrusco). Otto importanti aziende locali hanno sponsorizzato il progetto con i loro prodotti. Lo scambio continuerà nel mese di maggio con la partecipazione alla fiera di Mirandola dei corrispondenti bretoni, accompagnati dalla loro insegnante Peggy Panetta. Quale migliore occasione per imparare una lingua straniera? i libri di greta Penso che non ci sia mai stato, né esisterà mai più, un romanzo come “La Signora Dalloway” di Virginia Woolf. Ho finito di leggerlo appena due minuti fa e, come nel libro, diversi pensieri mi si sono accavallati nella mente e volevano così tante spiegazioni che ho dovuto prendere carta e penna per elaborarli. Ho letto da qualche giorno anche il saggio “Una stanza tutta per sé” della Woolf, e consiglio di leggerlo a tutti quanti, specialmente alle donne. Nel saggio, infatti, l’autrice scrive a proposito dell’emancipazione femminile e del potere che le donne dovrebbero pretendere e non si parla delle moderne, assurde e ridicole “quote rosa”, ma dell’importanza per una donna di prendere in mano la sua vita. La Woolf dice loro di andare contro gli schemi dell’epoca e di alzarsi e di difendere i propri diritti attraverso soprattutto buona educazione e cultura. E’ buffo come una scrittrice morta suicida nel 1941 dia a me la vitalità che sento in questo momento, ma è così. Non mi capitava dai tempi delle prime letture di Jane Austen di “innamorarmi” di un’autrice in questo modo. E chi ama la Austen e ha conosciuto Mr. Darcy, che cosa potrebbe dire di fronte a Peter Walsh che compare in Mrs Dalloway? In questo libro tutto è fuori dagli schemi. Le frasi sono lunghissime perché sono esattamente la trascrizione dei pensieri e delle emozioni dei protagonisti. La trama, invece, è molto semplice: Clarissa Dalloway organizza una festa e tutto il racconto si svolge nell’arco della giornata che terminerà, appunto, con il party. La storia che lega i personaggi, però, ci viene raccontata attraverso i loro ricordi, a piccoli passi, dandoci solo un assaggio e lasciando la maggior parte dei particolari alla nostra immaginazione. Adoro questa libertà che mi regala, adoro il modo in cui entra così a fondo nelle emozioni e amo come descrive la natura. Lo fa così bene, con così tanta cura dei dettagli, che sembra di essere al suo fianco mentre passeggia sui viali davanti a un college, o mentre fa camminare tra i parchi Mr. Walsh e Mr. Whitbread. L’altro giorno, lungo i viali della Circonvallazione, ho visto cadere una foglia proprio davanti a me e mi sono fermata pensando a lei, perché sono sicura che anche lei si sarebbe fermata a contemplarla. Le sue parole e la sua scrittura mi hanno brevi GLI ORARI DELLE POSTE DI GAVELLO La riapertura dell’ufficio postale di Gavello avverrà venerdì 27 febbraio, con inaugurazione ufficiale alle 11. L’ufficio sarà aperto al pubblico: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,20 alle ore 13,45. ALL'ISTITUTO LUOSI CONSEGNA DIPLOMI Sabato 28 febbraio nella sede di via Barozzi a Mirandola, l’Istituto di istruzione superiore Giuseppe Luosi, a partire dalle ore 10, organizza per la prima volta in modo ufficiale la consegna dei certificati di qualifica conseguiti dagli alunni delle classi terze nel corso dell’anno scolastico 2013-2014. Il conseguimento del certificato di qualifica interviene al termine del triennio ed è subordinato al superamento di un esame, tenuto da esperti esterni alla scuola e totalmente indipendente, sia nei contenuti che nell’esito, dal percorso di istruzione che, al termine del quinto anno, conduce invece all’acquisizione del diploma. Il titolo ha validità sia nel territorio nazionale che nell’ambito europeo. Per la prima volta lo scorso anno, l’istituto Luosi ha aggiunto, accanto alla qualifica tradizionale di Oas-Operatore Amministrativo Segretariale, quella nuova di OpvOperatore Punto Vendita. Gli studenti, quindi, a partire dallo scorso anno hanno la possibilità di scegliere tra due percorsi diversi. L’indirizzo di studio Oas rientra nella migliore tradizione dell’istituto e permette agli studenti di acquisire competenze relativamente ad attività segretariali, tra le quali spiccano organizzazione di riunioni, elaborazioni di informazioni e di documenti contabili. L’indirizzo di studio Opv, introdotto per rispondere alle richieste delle aziende del territorio, così come emerso da recenti statistiche della Camera di Commercio, consente agli studenti di specializzarsi nel campo dell’assistenza clienti, nell’organizzazione di spazi espositivi, nella registrazione delle merci vendute e cura degli incassi. L’istituto si augura che tale cerimonia incontri il gradimento degli alunni, delle loro famiglie e del territorio e, soprattutto, dia il giusto riconoscimento ai 50 ragazzi che sono riusciti a raggiungere il loro obbiettivo. Jurida Osmani, Jenny Lala, Giovanna Pepe, Martina Bonara III A Cattaneo la mostra Un fiume di emozioni con "La Signora Dalloway" Sui binari del tempo con quattro mirandolesi stregata e ho già pronti altri due suoi libri sul comodino. Probabilmente ero l’unica persona che ancora non aveva letto niente di suo, ma se c’è ancora una persona che invece non lo ha mai fatto, allora dico a questa persona: «Corri subito a rimediare!». Non si può vivere senza aver letto i libri di Virginia Woolf, o meglio, forse si può, ma dopo averla conosciuta, tutto sembra più bello, affascinante, raffinato. Greta Sala greta-allaboutgreta.blogspot.com www.facebook.com/allaboutgreta • Titolo: La Signora Dalloway • Autore: Virginia Woolf • Editore: Mondadori • Anno: 2013 • Pagine: 179 • Prezzo: 9 euro Potrà essere visitata per tutto marzo la mostra fotografica “Sui binari del tempo” ospitata presso la galleria del ristorante Amarcord Motor Valley di Sant’Agata Bolognese (Bo). L’esposizione sarà aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 19 alle 24. Tra i fotografi che hanno partecipato anche il cittadino onorario mirandolese Gianni Berengo Gardin. La mostra racconta, attraverso le immagini, la storia della linea ferroviaria Pistoia Bologna. A fare da modelle per alcuni scatti si sono prestate anche tre mirandolesi: Luisa Franciosi, Anna Gulisano e Gilda (sopra, insieme a Berengo Gardin), contattate attraverso il Photo Club Eyes di San Felice. Una foto con Luisa Franciosi (qui a destra) è stata scelta anche per la locandina della mostra. 25 26 · n. 4 - febbraio 2015 circolo medico Le nuove frontiere della chirurgia estetica Pietro Loschi. Sotto, un momento della serata “Innovazioni in chirurgia estetica” era il titolo della serata, organizzata lo scorso 13 febbraio dal Circolo Medico “M.Merighi”, presieduto da Nunzio Borelli, in collaborazione con il Centro Medico di Mirandola. Relatore dell’affollata iniziativa, che si è svolta al ristorante “La Cantina” di Medolla, è stato Pietro Loschi, chirurgo estetico presso l’Ieo (Istituto Europeo Oncologico) di Milano. Di seguito alcuni passaggi dell’intervento di Loschi: Il principale intervento al seno, riguarda la mastoplastica additiva, che rimane l’intervento estetico ancor oggi più richiesto, eseguibile sia con le moderne protesi in silicone, sia con autotrapianto di tessuto adiposo, proprio della paziente. Al contrario, la mastoplastica riduttiva tratta il disagio opposto, provocato dall’ipetrofia mammaria /gigantomastia, risolvendo le problematiche a essa correlate quali lombalgia e comparsa di ernie. Infine il lifting del seno, chiamato tecnicamente “mastopessi”, permette il sollevamento del seno mantenendo il medesimo volume mammario. Il trattamento delle varie asimmetrie mammarie, tipiche dell’età giovanile, è pure di pertinenza del chirurgo plastico estetico. La regione mammaria non risparmia neppure l’uomo: quando la ghiandola e/o il tessuto adiposo crescono in eccesso si manifesta una condizione chiamata “ginecomastia”, che può essere trattata con ottimi risultati sia con lipoaspirazione che con la reale asportazione del tessuto in eccesso. L’addome e i fianchi possono beneficiare di trattamento aspirativo mediante liposcultura su diversi piani, sfruttando la capacità elastica del mantello cutaneo di aderire e “riappicicarsi” ai piani profondi, oppure della famosa “addominoplastica, mini oppure completa”, che prevede l’asportazione dell’esubero cutaneo adiposo addominale mantenendo l’incisione nascosta a livello pubico, e la concomitante eventuale correzione di diastasi o ernie della parete addominale. Il medesimo trattamento si esegue per le cosce, che beneficiano di trattamento lipoaspirativo sia per l’interno coscia, sia anteriormente che lateralmente a livello dei trocanteri; oppure in caso di un franco eccesso cutaneo, il ”lifting cosce” ne riduce la ridondanza ritensionando la cute, e sfruttando la posizione nascosta delle cicatrici a livello inguinale. Intervento su misura per le braccia è la “brachioplastica”, volta ad asportarne l’eccesso cutaneo con una piccola cicatrice nella faccia interna delle stesse, invisibile a braccia chiuse. Il viso da sempre è la "roccaforte" del chirurgo plastico. La rassegna prevede l’introduzione dei principali trattamenti di medicina estetica, quali il botulino, che attenua le rughe della regione frontale e laterale degli occhi, cosi come si impiega per il trattamento dell’ipersudorazione di ascelle-mani e piedi. Degni di menzione sono i filler, cioè le famose odiate e amate “punturine”. Loschi ha sottolineato la maggior sicurezza dell’impiego di prodotti riassorbibili a medio/lungo termine quali l’acido ialuronico, contrariamente a quelli permanenti, al fine di ripristinare il volume laddove i compartimenti del viso l’hanno perso e i loro legamenti hanno perso tonicità, tipo guance, mento e solchi sottorbitari, oppure correggendo le rughe/ inestetismi tra gli occhi, nelle guance, il cosiddetto “codice a barre”delle labbra, o trattando la definizione del contorno labbra. Tra i più comuni interventi ambulatoriali eseguibili in anestesia locale o con lieve sedazione sono state presentatate la “blefaroplastica”, ossia l’asportazione dell’eccesso cutaneo della palpebra superiore o inferiore e l’otoplastica, cioè la correzione delle cosiddette orecchie “a sventola”, o orecchie prominenti, trattate sia in adolescenza che in età adulta. L’intensa carrellata del viso, con fotografie dei risultati postoperatori, ha introdotto il trattamento dei difetti del naso mediante rinoplastica o la semplice e meno invasiva correzione dello stesso con filler, terminando nel lifting del viso, volto al ritensionamento di guance/collo che hanno perso tonicità. Il moderno “autotrapianto adiposo”, che prevede l’autoiniezione del tessuto adiposo, prelevato poco prima da fianchi o addome, trova vasto impiego negli inestetismi e nelle perdite di volume dei compartimenti del viso, sfruttando l’effetto riempitivo dei lobuli adiposi e quello biorivitalizzante delle cellule staminali in esso contenute. Tale principio viene sfruttato per il ringiovanimento delle mani, del collo, per il trattamento di cicatrici avvallate o depresse, per la ridefinizione dei glutei. L’ampia casistica si è poi soffermata sul trattamento delle cicatrici: quelle di natura ipertrofica, passibili di trattamenti poco invasivi quali applicazioni di pomate specifiche o placchette di silicone, oppure iniezione di cortisonici, o trattate con asportazione e una sorta di radioterapia postoperatoria denominata brachiterapia, al fine di diminuirne l’alto rischio di recidiva. Ma Loschi ha anche parlato delle cicatrici diastasate, la cui indicazione è prettamente la revisione chirurgica e di quelle “avvallate o depresse” che beneficiano di rimozione delle aderenze sottostanti e iniezione di riempitivi quali l’autotrapianto del tessuto adiposo. Un accenno infine, alla chirurgia vaginale, oggi in continua espansione per quanto concerne trattamenti estetici con filler e tessuto adiposo volti al ringiovanimento di grandi e piccole labbra. n. 4 - febbraio 2015 · mirandola In collaborazione con l'associazione "Al Barnardon" Via Milazzo, quanti ricordi Continua il racconto di Franco Gambuzzi sulla strada della sua infanzia Uno scorcio di via Milazzo con le vecchie indicazioni dei luoghi. Nella foto sotto, Adolfo Pollastri, in tuta da lavoro, mentre visita l'asilo dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, alla fine degli anni Quaranta. Pollastri, deceduto il 26 agosto 1984, è stato uno dei principali protagonisti della Resistenza e della ricostruzione di Mirandola dopo la seconda guerra mondiale. Partigiano, è stato assessore del Comune (dal 1946 al 1964) e consigliere (fino al 1975) In collaborazione con il sito internet www.albarnardon.it, continua la pubblicazione dei ricordi di Franco Gambuzzi su via Milazzo. Sono ripassato di recente in via Milazzo e la cosa che mi ha colpito maggiormente è il silenzio. Non una voce, un rumore, nulla. La vita pulsante della città si è ormai trasferita altrove. E la responsabilità non è solo del terremoto che ha colpito questa terra. Da troppo tempo botteghe e attività hanno abbandonato il centro storico, sono state costrette a lasciare quelle strade di cui erano un vero e proprio presidio di convivenza e condivisione umana. Mentre percorrevo questa mia vecchia strada ripensavo a quegli anni, per come i nostri giochi di allora fossero scanditi dai richiami delle nostre madri, dalle sgridate di qualcuno a cui avevamo invaso gli spazi, dai rumori tipici delle officine e dei laboratori degli artigiani e dei bottegai che popolavano con noi quei luoghi. I ricordi affluiscono in modo disordinato e la memoria troppo spesso fallisce. Lasciando la piazza, passando dal voltone, arrivo allo slargo dove Milazzo e Marsala si dividono, o sarebbe meglio dire, si congiungono. Questo slargo è chiamato, da sempre, “Le Tre Zucchette” probabile nome di una antica osteria (o forse, molto più verosimilmente, la vecchia osteria si era chiamata così richiamandosi al tipico copricapo ebraico, magari ci abitavano tre rabbini). Dove aveva il proprio laboratorio di falegnameria Adolfo Pollastri c'è una serranda chiusa. Ricordo come mi soffermassi spesso, davanti alla sua vetrinetta, a guardare le bocce da gioco, tutte di legno, con incisioni di fantasiosi ricami. Ai miei occhi di bambino la sua figura aveva assunto un ché di eroico, anche per i discorsi origliati tra i grandi, per il suo essere stato uno dei capi della lotta partigiana e questo mi giustifica il fatto che guardassi a lui con rispetto e anche con un po' di timore. Tanto che quando, giocando a pallone nello spiazzo, mi sentivo in dovere, magari dando sulla voce a qualche amico, di impedire che il pallone finisse contro i vetri della sua vetrina. A dire il vero non è che lui, con il suo atteggiamento molto riservato e discreto, facesse molto per mettersi in evidenza, anzi lo ricordo curvo sul tornio con gli occhiali sul naso, nel suo camice scuro. Questo mio timore reverenziale mi rimase anche quando, qualche anno più tardi, già più grandicello, grazie 27 a mio zio Elmer, assistetti a una rappresentazione di “Otello” nel palco che condividevano le loro famiglie, in Teatro Nuovo. Rispettosamente, mi ero seduto dietro e ricordo il mio meravigliato stupore quando mi fece sedere alla balaustra lasciandomi il suo posto. Di recente ho visto in rete una vecchia foto risalente alla fine degli anni '40, dove viene ripreso mentre, probabilmente parte di una delegazione, visita l'asilo nido di viale della Libertà (ex Onmi) durante la distribuzione dei pasti. In secondo piano, nella sua tuta da lavoro. Sono consapevole di come ci si ricostruisca una personalissima immagine della propria memoria, probabilmente non sempre aderente alla realtà, tuttavia di lui mi è rimasto il ricordo di una persona di grande dignità e onestà intellettuale che, dopo la stagione della ribellione e della lotta, è ritornato al proprio lavoro nel suo piccolo laboratorio alle “Tre Zucchette”. La via Milazzo era il nostro campo di gioco, via Verdi era troppo trafficata. Per giocare a pallone, sullo slargo delle Tre Zucchette, usavamo come porta il portone del magazzino del salumiere (aveva il negozio sotto il portico in piazza) proprio all'imbocco del viottolo che porta al voltone. Come canestro il segnale tondo di divieto d'accesso allo stesso viottolo. Proprio a fianco del laboratorio di Adolfo Pollastri c'era, dopo essersi trasferita da via Verdi, la rosticceria della Benvenuta, la mamma del mio amico e compagno di scuola Claudio Sgarbi. Abitavano nell'appartamento sopra la bottega. Chissà se Claudio si ricorda ancora di come, qualche volta, a scuola, lo convincevo a scambiare il mio panino con le sue frittelle di baccalà. Mi piaceva quell'odorino di fritto e di polenta che usciva da quella bottega, soprattutto nei giorni di mercato. Proprio di fronte aveva la sua officina elettromeccanica Enore Fontana, il papà di Oden, altro mio compagno di scuola. In quel piccolo quartiere, tra le vie Milazzo, Marsala e Verdi, abitavano altri miei coetanei (Libero, Umberto, Vittorio, Vilmo, Maurizio, Marione, Gabriele, Evasio.... Silvano e ne dimentico sicuramente qualcuno) e da ciò si può facilmente comprendere come la nostra vita si svolgesse tra casa e scuola, strada e bottega. In questa parte di città operavano anche altri artigiani come i fabbri fratelli Benatti, la falegnameria di Guagliumi, il bilanciaio Gino Golinelli (mio padrone di casa, del tutto insofferente, impossibile giocare davanti alla sua bottega), i commercianti Malaguti (ingrosso di generi alimentari, chi non ricorda il budino Ebo) e Ganzerli (anche loro grossisti) oltre a Genore e l'Alberina (fruttivendoli, parenti della Speranza) e al vinaio Gigion. Se poi ci si spostava più in là si potevano incontrare la lattaia Clementina, i barbieri Valerio e Nini, Anna la parrucchiera, la cartoleria della Sivia, il forno dell'Alfonsina Ascari. Mi si scuserà se sovrappongo nomi e luoghi (sicuramente ci sono dei difetti consequenziali nella loro contemporaneità) ma nella mia memoria sono presenti esattamente lì, indipendentemente dai tempi. Franco Gambuzzi MEDOLLA E san prospero Il baule della memoria per non dimenticare la Shoah Quest’anno le classi terze della scuola secondaria di 1° grado dell’istituto comprensivo di Medolla e San Prospero, per ricordare la Shoah, sono andate in scena con “Il baule della memoria”. La rappresentazione ha avuto luogo presso il teatro “Troisi” di Nonantola il 29 gennaio 2015 alle ore 21 ed è stata replicata il 31 gennaio 2015 alle ore 10 a Cibeno di Carpi, rivolta alle classi terze della scuola secondaria di 1° grado dell’istituto. È stata messa in scena la storia di due anziane signore ebree che si ritrovano a ripercorrere i ricordi dei tempi passati: dalla segregazione, a seguito delle leggi razziali, alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz. I ricordi si snodavano, in un angolo del palcoscenico in cui si trovava la soffitta, attraverso il ritrovamento di oggetti appartenuti al passato; dall’altra parte del palco gli stessi trovavano rappresentazione scenica con canti, brani musicali, scene drammatizzate, video e immagini di repertorio che ne costituivano la scenografia. L’esito della rappresentazione è il risultato della sinergia di competenze di docenti di diverse discipline (lettere, arte e immagine, musica) che da anni lavorano a questo progetto: Maria Antonietta ha scritto il copione, Grazia Mimmo ha curato la ricerca delle immagini e relativa proiezione, Rachele Paltrinieri ha curato la recitazione insieme a Giu- seppe Di Noto che ha anche realizzato la scenografia della soffitta, Claudio Bergamini ha diretto i brani musicali e le canzoni, Francesca Bergamini ha ideato la coreografia delle danze. Tutti gli anni gli alunni stupiscono per l’impegno profuso e l’atteggiamento corretto e responsabile. Sicuramente è un modo più diretto e coinvolgente per avvicinare i ragazzi a un evento storico così lontano da loro, con l’intento di dare valore ai principi di libertà, giustizia, uguaglianza per costruire un futuro migliore. n. 4 - febbraio 2015 · Era discendente della famiglia dei Principi della Mirandola la curiosità I segreti dell'archivio della duchessa Cayetana de Alba, scomparsa il 20 novembre 2014, conservava documenti dei Pico La duchessa di Alba Cayetana FitzJames Stuart y Silva. A destra, la lettera di ringraziamento, firmata di suo pugno, per la copia del libro El Duque de la Mirandola di cui Cecilia Cotti le ha fatto omaggio. Il 20 novembre 2014 si spegneva a Siviglia, Cayetana Fitz-James Stuart y Silva, più familiarmente Cayetana de Alba. Nata nel Palazzo di Liria di Madrid il 28 marzo 1926, era XVIII duchessa di Alba dal 1953 e terza donna della famiglia a ostentare per diritto proprio il titolo, dopo María Teresa Álvarez de Toledo y Haro (XI duchessa nel periodo 1739-1755) e la famosa musa di Goya, María del Pilar Teresa Cayetana de Silva y Álvarez de Toledo (XIII duchessa dal 1778 al 1802). La sua scomparsa ha destato una vasta eco anche fuori dalla Spagna, non solo perché la sua morte è avvenuta curiosamente lo stesso giorno in cui nel 1975 avveniva quella del generale Franco, ma perché secondo il libro Guinness dei Primati Cayetana ostentava 46 titoli in totale, più di qualsiasi altro nobile al mondo, oltre a possedere un patrimonio di circa un miliardo di euro. Malgrado ciò, la duchessa era molto affabile, molto vicina alla gente comune, che la ammirava per la sua spontaneità, per il suo carattere deciso e volitivo, per la sua anticonvenzionalità, che la spingeva spesso a comportarsi in modo ben diverso da quello previ- 13 marzo Alle Macine per un viaggio nel repertorio del grande jazz “Lady Ella & Lady Day” è il titolo del concerto jazz che si svolgerà venerdì 13 marzo presso il ristorante pizzeria “Le Macine” di Mirandola, alle 21. Si tratta di un viaggio nel repertorio di due grandi jazz singer ideato dalla cantante Monica Perboni e supportato egregiamente dalla chitarra di Giorgia Hannoush e dal piano di Andrea Papini. Il progetto propone una selezione di brani molto amati da Monica Perboni, apprezzati proprio grazie all’interpretazione straordinaria di Lady Ella e Lady Day e manipolati nel rispetto del testo originale, ma anche nello spazio di libertà interpretativa della voce e degli strumenti, chitarra e piano, che trovano una perfetta intesa ritmica e armonica. Ella Fitzgerald (1917–1996) e mirandola In mostra alla Degusteria le "Ispirazioni" di Zadea Presso la Degusteria di Mirandola la pittrice Zadea di Venezia espone le sue opere a olio fino al 28 febbraio con la mostra dal titolo “Ispirazioni poetiche” in collaborazione con l’Archivio Monografico dell’Arte Italiana. Zadea si dedica alla pittura da oltre 30 anni. Ha partecipato su invito a rassegne regionali e nazionali, ricevendo importanti premi e segnalazioni di rilievo. Abilitata all'insegnamento, diplomata all'Accademia di Roma (Sezioni Arti Applicate) ha studiato nudo all'Accademia “Ettore Tifo” di Venezia. Ha insegnato anatomia artistica presso il Centro Didattico Accademia di Padova e pittura al Centro Culturale “Bibliò”. Dirige corsi di pittura presso il suo studio in collaborazione con il Gruppo Arti Visive di Vittorio Veneto (Tv). Nelle opere di Zadea si evince tutta la cultura pittorica del sto dal protocollo. Pur cosciente della disapprovazione dei benpensanti e sfidando quella dei suoi stessi figli, tutti frutto del suo primo matrimonio con Luis Martínez de Irujo, il 5 ottobre 2011 convolava a terze nozze con Alfonso Díez Carabantes, appartenente a tutt’altra classe sociale e più giovane di lei di quasi 25 anni. Tre mesi prima, il 4 luglio, onde evitare litigi prima e dopo la sua morte e mettere a tacere le malelingue, aveva convocato tutti i suoi rampolli nello studio del notaio madrileno Luis Núñez per spartire in vita la sua immensa fortuna. La defunta duchessa per noi mirandolesi è comunque notizia ben al di là del gossip. L’archivio del suo palazzo madrileno è stato il punto di partenza delle mie ricerche volte a ricostruire Billie Holiday (1915–1959) sono vissute nella stessa epoca ed hanno interpretato le canzoni della tradizione jazz americana in modo completamente diverso, esprimendo due aspetti della vocalità altrettanto affascinanti; la prima con una tecnica vocale straordinaria e dedita all’improvvisazione nella maniera tipica degli strumenti a fiato, lo scat-singing, la seconda con un range vocale più limitato, ma con un’interpretazione visceralmente ed emozionalmente vissuta nel corpo della canzone stessa, ispirata dal jazz strumentale, ma nel senso della modulazione delle frasi e soprattutto del tempo. nostro secolo. L’artista trasmette la semplicità delle cose attraverso un uso ragionato del colore e un utilizzo razionale della forma. Tutte le sue opere riflettono questo aspetto attraverso una sensibilità stilistica aliena da ogni riferimento accademico per comunicare la dinamicità della vita. Il suo intento è riuscire a esprimere i sentimenti più profondi per trasformarli in concrete emozioni vitali. Ed è proprio attraverso il suo carattere conoscitivo che l’artista manifesta con il suo stato d’animo impressioni e riflessioni per cercare sempre il meglio per se stessa e per gli altri. Zadea paragona la forza dell'animo umano alla forza della natura: utilizza la figura umana per rappresentare fuoco, aria, terra, acqua, quali condizioni energetiche essenziali alla vita stessa. Tecnica, colori, luci e immaginazione rivelano l’intimo desiderio dell'artista di comunicare differenti stati d’animo. Note d'ispirazione poetica si fanno più intense quando la composizione si trasfigura nel sogno, assemblando scene differenti. Zadea nelle proprie creazioni trasmette a pieno la sua interpretazione onirica delle azioni umane. In ultima analisi tutte le opere dell’artista manifestano una vitalità e un’energia primordiali attraverso una figurazione che è intensa forma espressionista dell’immagine umana. Antonio Castellana la biografia del nostro ultimo duca Francesco Maria Pico. Cayetana discendeva infatti direttamente dal re Giacomo II d’Inghilterra attraverso il figlio illegittimo avuto dalla sua amante Arabella Churchill, antenata del primo ministro britannico Winston Churchill (1874-1965). Il figlio illegittimo in questione era James Fitz-James Stuart, I duca di Berwick, nientemeno che il nonno paterno di María Guadalupe, seconda moglie del nostro duca. Giacomo II venne deposto dal trono inglese nel 1688 perché si era pubblicamente dichiarato cattolico. La sua fede religiosa, da un lato, e l’ammirazione che aveva nei confronti del governo di suo cugino Luigi XIV di Francia, possibile indizio di velleità assolutistiche, dall’altro, portarono il Parlamento di Londra a sostituirlo con sua figlia Maria, protestante, che prese 29 le redini del regno insieme al marito Guglielmo III d'Orange (1650-1702). Il collegamento dei Pico con la deposta casa reale inglese non deriva solo dal matrimonio dell’ultimo duca con un membro della famiglia Berwick, ma anche da quello di Maria Beatrice d’Este (1658-1718), figlia del duca Alfonso IV, con Giacomo II stesso. Un collegamento, se si vuole, ancora più importante, perché riguarda il ramo legittimo dei suoi discendenti. Dopo un primo matrimonio con Anna Hyde, figlia del primo ministro Edward Hyde, conte di Clarendon, Giacomo II aveva sposato in seconde nozze Maria Beatrice, la cui prozia Anna Beatrice era andata in sposa ad Alessandro II Pico della Mirandola. Laura, sorella di Alfonso III d’Este (padre di Anna Beatrice) aveva a sua volta sposato Alessandro I Pico. Il I duca di Berwick era nato prima del secondo matrimonio del padre, ma non c’erano mai state rivalità tra prole legittima e illegittima né dissapori familiari dovuti alle precedenti avventure del sovrano. Maria Beatrice, anzi, si era sempre mostrata così condiscendente da fare, insieme al marito, da madrina di battesimo (1698) a James Francis (1696-1738), II duca di Berwick, figlio di James Fitz-James e padre di María Guadalupe. Non c’è da stupirsi che James Francis divenisse un convinto giacobita, uno dei principali sostenitori del ritorno sul trono britannico degli Stuart. Cecilia Cotti, autrice del volume El Duque de la Mirandola. Francesco Maria Pico alla corte di Madrid (1715-1747) Monica perboni, a sinistra, con Giorgia Hannoush in libreria e a teatro Il Re dei formatori presenta il nuovo best seller Mi presento sono Giada Balugani, personal trainer kinesiologo. Il mio lavoro consiste nel portare le persone a raggiungere i loro obiettivi di benessere psico fisico. I miei studi e la mia passione per l'arte del movimento, le discipline olistiche ed energetiche mi hanno portato a comprendere che il benessere della persona è reale quando la mente, il corpo e lo spirito sono in equilibrio. Questa continua ricerca ha trasformato la mia passione nel mio lavoro o meglio nella mia mission, ossia essere strumento d'evoluzione per gli altri. La kinesiologia è “un’arte” per la salute, rivolta al benessere della persona, allo sviluppo del suo potenziale e al miglioramento della qualità della vita. Da anni collaboro con palestre e centri della zona come Spazio Fitness dove tengo corsi olistici come lo yoga, il pilates e kardio metabolic system, nei quali attivando la muscolatura profonda si migliora l’estetica e la postura senza tralasciare il benessere osteoarticolare.. Anche per allenare la mente ci sono dei coach ed io sono molto onorata di collaborare con il primo formatore europeo in crescita personale: Roberto Re che ha portato la formazione comportamentale ed emozionale rivolta ai risultati in Italia 25 anni fa. Re allena i più grandi sportivi, ha scritto tre best seller, ad oggi ci sono 16 centri di formazione nazionali, dove più di mille persone vengono allenate settimanalmente con risultati eccezionali. A 10 anni dall'uscita dell'ultimo libro è partito il tour di presentazione per l'ultimo nato: “Cambiare senza paura” che insegna ad affrontare la sfida del cambiamento. Un tema importante e che riguarda tutti noi, specialmente in questo momento storico. Il 26 febbraio il tour toccherà Bologna, presso il teatro Auditorium Manzoni con tre ore di seminario, in cui Roberto Re spiegherà come affrontare e vincere la sfida del cambiamento con strategie pratiche da applicare da subito nella vita di tutti i giorni. Giada Balugani [email protected] 30 · n. 4 - febbraio 2015 area nord Il sodalizio conta più di 240 tesserati tra atleti e dirigenti La Polisportiva Cavezzo è sul web Per la società un nuovo sito Internet con informazioni aggiornate sulle squadre www.cavezzocalcio.it. è il nuovo sito internet della Polisportiva Cavezzo, dove è possibile trovare informazioni su tutte le squadre sia del settore giovanile che della prima squadra con risultati sempre aggiornati sulla partite disputate. Sul sito ci sono anche approfondimenti sulla storia del calcio a Cavezzo dal 1963 a oggi, con tante informazioni inedite e foto storiche. Una novità importante per una società che conta più di 240 tesserati tra settore giovanile dilettanti e dirigenti. Sul sito anche video e la possibilità di seguire in diretta web la partita di calcio. pattinaggio artistico Atlete Pico al Mariele Ventre Una giornata speciale per il Settore Pattinaggio della Polisportiva G.Pico di Mirandola, quella andata in scena lo scorso 7 febbraio. Speciale come sempre, quando si parla di un appuntamento atteso come il Trofeo Mariele Ventre, quest'anno alla diciannovesima edizione, per la seconda volta consecutiva di scena al Pala Panini di Modena, con la cornice di pubblico delle grandi occasioni. Tanti ospiti d’onore, a partire da don Luigi Ciotti, ma soprattutto 1.200 bambini, a comporre trenta gruppi per altrettante esibizioni sulle note dei successi dello Zecchino d'Oro, alcuni dei numeri di una manifestazione che unisce sport e solidarietà, intitolata alla fondatrice del Piccolo Coro dell'Antoniano. La Pico si è presentata all'appuntamento con una nuova coreografia sulle musiche del “Torero Camomillo”, con oltre sessanta atleti dai 3 ai 14 anni, tra ballerine di flamenco, matador e tori. LA LETTERA «Le palestre non sono troppe» Sull'ultimo numero de L'Indicatore Mirandolese, il Consigliere comunale e Capogruppo di Forza Italia Antonio Platis, all'interno di una più articolata e in parte condivisibile argomentazione riferita alla cosiddetta “Operazione Aemilia”, ha ancora una volta ribadito il suo dissenso per la presenza di un eccessivo numero di impianti sportivi coperti nel Comune di Mirandola. Cito testualmente: «... senza dimenticare le mille e più palestre costruite in ogni cantone…». Credo sia il caso di proporre un diverso punto di vista, anche per una forma di rispetto verso gli oltre 450 tesserati della Polisportiva G. Pico all'interno della quale presto, da alcuni anni, il mio servizio di volontario. A questi 450 tesserati devono essere aggiunti quelli delle altre società sportive del territorio: si superano senza fatica le 1.000 unità, in gran parte costituite da ragazzi e ragazze al di sotto dei 18 anni. Sono proprio loro i principali fruitori di queste strutture, sia durante l'orario scolastico che al di fuori di esso. In prima battuta, è necessario ricordare che a tutt'oggi, in città, sono disponibili meno palestre comunali (cinque) rispetto a quelle esistenti prima del terremoto (sei più le due palestre dell'Istituto Tecnico Industriale). A parte il Palazzetto dello Sport (costruito circa 30 anni fa e bisognoso di non più rinviabili interventi di manutenzione, ma questo è un altro discorso), tutte le palestre sono impianti scolastici, al servizio delle migliaia di studenti della città. Infatti, durante la settimana, le società sportive mirandolesi possono di norma usufruire degli impianti solo dopo le 16,30 perché le strutture sono prima impegnate per le ore di educazione fisica previste dai programmi scolastici. Un'ultima considerazione: ancora oggi alcune attività (nel caso specifico della Polisportiva G. Pico si fa riferimento a danza e balli latino-americani) sono svolte al di fuori del circuito delle palestre comunali e, più in generale, quasi tutte le discipline sportive hanno dovuto ridurre, proprio per il minor numero di impianti attualmente esistenti ed agibili, il monte-ore a disposizione di atlete ed atleti. Per cui e questo è un parere inevitabilmente di parte, ben vengano impianti sportivi moderni, efficienti ed accoglienti: a noi dirigenti delle società sportive del territorio toccherà l'onere e l'onore, di riempire questi impianti, migliorando ed incrementando la proposta di attività fisiche rivolte a giovani e “diversamente” giovani. Stefano Baraldi Pollisportiva G. Pico Mirandola n. 4 - febbraio 2015 · 31 La conduzione è stata affidata a un gruppo di giovani arti marziali Un anno di svolta per il Karate Inizio 2015 positivo per il settore della Stadium, dopo l'avvicendamento tecnico Foto d'archivio del Karate Stadium Il 2015 ha avuto un inizio molto positivo per il settore Karate della Polisportiva Stadium Mirandola, in termini di presenze con nuovi iscritti e tesserati. Ne abbiamo parlato con Paolo Smerieri presidente della Stadium. Presidente, un avvio di 2015 positivo che ha visto anche grandi cambiamenti nel Karate della Stadium. «Siamo soddisfatti per l’incremento di iscritti che abbiamo registra- to. Un risultato confortante anche alla luce delle decisioni tecnico/gestionali assunte dal 1 gennaio 2015, con l'avvicendamento alla conduzione tecnica del settore Karate affidata adesso a un gruppo di giovani, peraltro cresciuti da noi negli anni. Questi ragazzi potranno giovarsi della fattiva collaborazione del maestro Marco Leoni che mette a disposizione la sua indiscussa esperienza tecnica. è stata una decisione sofferta e ci preme ricordare anche il maestro Dino Ghelli che, non condividendo questa soluzione, ha preferito rinunciare all'incarico; ciò non ci esime dall'esprimere il più profondo ringraziamento per il lavoro svolto, ricordando la sua lunga e proficua collaborazione con la Stadium». Al momento quanti sono i tesserati? «A tutt'oggi i tesserati della Polisportiva, nel settore Karate, sono più di cento. L’attività è svolta anche in impianti dei Comuni limitrofi, con importanti risultati, nelle diverse categorie, sia a livello regionale che nazionale». Quali sono le manifestazioni più significative in programma? «Ci preme particolarmente ricordare che la Polisportiva ripeterà anche nel 2015, nel mese di aprile in data da definire, la manifestazione dedicata alle persone diversamente abili, denominata “Karate for all - Karate per wushu kungfu Matilde Bettinazzi non si ferma Ora punta ai Mondiali di Giacarta è in predicato per partecipare ai Campionati mondiali di Wushu Kungfu, che si svolgeranno a Giacarta, in Indonesia, nel novembre del 2015, la 16 enne mirandolese Matilde Bettinazzi, studentessa del liceo scientifico “Galilei” di Mirandola. Un traguardo importante per una giovane atleta, allenata dal maestro Gilberto Paglia, che riesce a conciliare studio e attività agonistica di alto livello. Il suo segreto? «Basta sapere organizzarsi» spiega lei. E addirittura il suo maestro si spinge a indicarla come «modello da seguire, visto che molti ragazzi – ha detto Paglia – si “perdono facilmente” durante questa delicata età. Matilde invece è una ragazzina con la testa sulle spalle che si impegna parecchio nello studio in cui ha ottimi risultati e che dedica molte ore di allenamento settimanali al Wushu». Matilde ha iniziato a praticare Wushu Kungfu a 9 Mirandola sale in Vespa domenica 24 maggio Sono diverse le iniziative che il Moto Club Spidy di Mirandola ha in cantiere per il 2015. L’associazione sta infatti organizzando il primo Vespa incontro “Mirandola in Vespa” che si svolgerà domenica 24 maggio. In programma anche il 23esimo motoraduno nazionale “Città della Mirandola” previsto per sabato e domenica 27 e 28 brevi LIQUIDATO IL CRAS DI DICEMBRE-GENNAIO Matilde Bettinazzi sul gradino più alto del podio a Bucarest è stato liquidato dal Comune di Mirandola il “contributo per l’autonoma sistemazione”, relativo al bimestre dicembre 2014-gennaio 2015. anni nella scuola che il maestro Paglia aveva appena avviato a Mirandola. E il suo impegno è aumentato sempre di più, arrivando ad allenarsi quattro volte alla settimana, con un ulteriore giorno di allenamento il sabato o la domenica. I risultati non sono mancarti. Matilde ha vinto varie competizioni a livello regionale e nazionale, partecipando anche a gare internazionali nelle quali ha ben figurato. Ma sono stati il primo e il secondo posti raggiunti ai Campionati nazionali che le hanno spalancato le porte della Nazionale, partecipando così nel maggio del 2014 al Campionato europeo di Bucarest (Romania) dove ha ottenuto un primo, un secondo e quarto posto nelle categorie armi corte e lunghe. Al momento è “sotto osservazione” da parte dei tecnici che stanno selezionando gli atleti per la spedizione italiana ai Mondiali di Giacarta. motoraduno giugno. Oltre ad ammirare i mezzi a due ruote, sarà proposta una dimostrazione di body painting (la pittura sui corpi) che avrà come tema le moto. L’intento è di riportare momenti di spensieratezza e aggregazione in centro. Il 6 settembre, in occasione della Festa del Volontariato, il Moto Club Spidy sta preparando infine l’ottavo raduno di “Auto d’altri tempi”. tutti”, dove i protagonisti in campo saranno ragazzi e ragazze meno fortunati. Per una giornata saranno loro i campioni. Mi auguro infine che dopo il sisma del 2012 che ha portato a tutte le attività sportive enormi problemi, i risultati in termini di presenze in palestra, siano il segnale di un effettivo e definitivo rilancio del settore Karate e di tutte le discipline sportive presenti nel territorio». LETTURE PER BIMBI A CAMPOSANTO Sono due gli appuntamenti in programma a Camposanto per i bambini. Sabato 28 febbraio presso la biblioteca, alle 10, lettura animata: “La piccola Simo va a scuola”. Sabato 7 marzo, invece, sempre alle 10, presso la palestra “Bovolenta”, si svolgerà l’iniziativa “In palestra con mamma e papà”, organizzata dal Centro per le famiglie dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord. Entrambe le iniziative, per bimbi dai 4 ai 7 anni, sono gratuite, ma è consigliabile la prenotazione in biblioteca. Per altre informazioni visitare il sito internet del Comune: https://www.comune. camposanto.mo.it/ crevalcore 400 spettatori con Arckadia per ricordare Anna Fabbri La scuola di danza Arckadia con sede a San Felice e a Crevalcore (Bo) ha organizzato lo scorso 11 gennaio il Primo Memorial “Little Butterfly” dedicato ad Anna Fabbri, una giovanissima e talentuosa allieva scomparsa prematuramente per una grave malattia. L’evento si è tenuto presso l’Audi- torium Primo Maggio a Crevalcore con oltre 400 spettatori, 10 scuole di danza coinvolte, 20 bellissime coreografie e 100 danzatori under 14 che si sono esibiti per ricordare Anna. Lo spettacolo, molto emozionante e toccante, ha ricordato una giovane ballerina e, grazie a lei e ai suoi famigliari, i quali hanno voluto fortemente questa serata, sono stati devoluti i proventi dell’incasso a favore del reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Sant’Anna di Ferrara. Hanno partecipato allo spettacolo le scuole di danza: Arckadia di Katia Calzolari e Claudia Minozzi, San Felice e Crevalcore; Khorovodarte di Sonia Greco, Licia Baraldi, Cristiana Cappi, Mirandola; Les Arts di Alessia Goldoni, Mirandola; Tersicore di Licia Baraldi, Finale Emilia; Mumo Musical di Eron Borelli con Nadezda Sviridova, Modena; Dimadance di Cecialia Milanti e Laucine El Assaoui, Modena; Coreutica Talentho di Marina Finozzi, Modena; 100 City Ballet di Simonetta Dall’ Olio, Cento; Dance Attitude di Elena Copelli, Castelfranco Emilia; Ordinary Out Dance Project di Leyla Filippetti, Salò del Garda. Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l’evento con uno scopo così importante.