latte, il futuro è nella programmazione e nei formaggi alternativi.
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latte, il futuro è nella programmazione e nei formaggi alternativi.
Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale chiuso in tipografia il 10 marzo 2016 Anno LXVII - N. 5 - 14 marzo 2016 Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN LATTE, IL FUTURO È NELLA PROGRAMMAZIONE E NEI FORMAGGI ALTERNATIVI. S ul latte i nodi da sciogliere restano tanti, troppi. La fine delle quote ha stravolto la situazione di mercato e Confagricoltura Mantova, attraverso l’incontro tra produttori e presidenti dei consorzi di tutela di Grana Padano e Parmigiano Reggiano - a cui hanno partecipato anche Cia, Coldiretti e Confcooperative - ha provato a delineare nuove strategie per uscire dalla difficile fase di stallo che attanaglia il comparto. Perché - come evidenziato dai relatori della serata - l’unica cosa che conta, ora, è guardare avanti. La domanda è: cosa si può fare per risollevare il mercato? «Per esempio, usare bene uno strumento utile come la programmazione produttiva - ha detto Gabriele Canali dell’università Cattolica del Sacro Cuore - Ma anche tentare strade alternative producendo altri formaggi. Insomma, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca». Fondamentale anche la tutela dei marchi: «Personalmente non firmerei MAIS, SÌ ALL’AGRICOLTURA DI PRECISIONE E ALLE TECNICHE CONSERVATIVE. PAG. 2 mai un Ttip che non riconosca in maniera assolutamente trasparente la provenienza geografica di questi prodotti». Infine una riflessione sull’export perché sì, l’estero è l’unico sbocco interessante, «ma per conquistare altri mercati bisogna avvalersi di studi approfonditi, analisi mirate, e credo che da questo punto di vista i consorzi avrebbero potuto fare di più e meglio». «Programmazione strategica significa anche rinunciare a qualcosa - ha aggiunto Giuseppe Alai, presidente del consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano - Ogni quantità ha i suoi consumatori, ma a prezzo variabile. E qui iniziano i problemi legati al condizionamento reciproco che c’è tra quantità e quotazione. Nessun prodotto va sul mercato facendone fin quando se ne ha voglia. La programmazione strategica, per funzionare, va inserita in un piano strutturale ben più ampio e di cui rappresenterebbe solo un aspetto. Molto resta da fare anche sul fronte della pro- AGRICOLTURA BIOLOGICA, PARTE IL BANDO PER I FINANZIAMENTI. confagricolturamantova.it mozione perché quando si va all’estero bisogna conoscere perfettamente il Paese in cui si va, sapere cosa chiede e in che quantità. Troppo facile dire “noi produciamo un tot e il consorzio ce lo deve vendere”, non è così che funziona. La strada dei piani produttivi è come uno sport individuale, ma che si deve giocare in squadra». Più pessimista Cesare Baldrighi, alla guida del consorzio di tutela de Grana Padano: «Per quanto ci riguarda, abbiamo cercato soprattutto di regolare gli incrementi e combattere la concorrenza dei similari. Se vogliamo difendere il prezzo, è chiaro che dobbiamo essere disposti a perdere una certa fetta di consumatori. Non dimentichiamo che la domanda è scesa a livello internazionale e che per andare all’estero servono le dimensioni. Solo in Italia, il consumo di latte fresco cala dell’8% all’anno e non riesco a non vedere, in prospettiva, una selezione violenta che probabilmente andrà a discapito delle stalle meno attrezzate.». DEROGA NITRATI, VIA LIBERA PER LOMBARDIA E PIEMONTE. PAG. 4 PAG. 8 ATTUALITÀ L’ MAIS, SÌ ALL’AGRICOLTURA DI PRECISIONE E ALLE TECNICHE CONSERVATIVE. Unione europea chiede ai maiscoltori rese più alte e maggiori tutele per l’ambiente. Di introdurre innovazione tecnologica, ma anche aggregazione. Di passare dalle lavorazioni tradizionali a quelle conservative. In sintesi, un cambio di mentalità che premierà i comportamenti più virtuosi. Se ne è parlato ampiamente durante l’incontro dal titolo ‘Mais 2016, agricoltura di precisione, tecniche conservative e opportunità di finanziamento’, organizzato da Confagricoltura Mantova. Un convegno tecnico molto partecipato per prepararsi alle novità che stanno investendo la maiscoltura italiana e europea. Come sottolineato da Roberto Bartolini, agronomo e giornalista: «Ogni azienda dovrebbe provare a coltivare almeno una parte con tecniche di minima lavorazione o di semina su sodo», che evitano l’aratura e riducono l’utilizzo di carburanti e l’emissione di CO2. Bartolini si è inoltre soffermato sull’utilità delle mappe che sono alla base dell’agricoltura di precisione: «Utilizzarle vuol dire produrre di più, anche qualitativamente, laddove è possibile. E diminuire gli input se le condizioni del terreno non danno speranze». Sulle opportunità di finanziamento previste dal Piano di sviluppo rurale si è concentrato, invece, Massimo Battisti, vicedirettore di Confagricoltura Mantova: «Il secondo pilastro della Pac - ha spiegato - ha affidato alla Lombardia 1,2 miliardi di euro da spendere entro il 2020. Tra le misure più importanti, segnalo la 4.1 che riguarda gli incentivi per gli investimenti, con 310 milioni di euro a disposizione e bandi pronti ad aprile. Oppure la numero 10, per l’agroambientale, con 492 milioni di euro e domande aperte dal 31 marzo al 15 maggio. Contributi significativi - ha puntualizzato Battisti - arriveranno anche per il settore agrobiologico». A chiudere la serata l’intervento tecnico di Samuele Tirelli, agronomo Dekalb, focalizzato sulle opportunità offerte dall’agricoltura di precisione e in particolare dalla sperimentazione della semina a rateo variabile, che consente un utilizzo più razionale dei mezzi tecnici a costi più sostenibili. “CHI HA PAURA DEGLI OGM?”. L’INCHIESTA DI PRESA DIRETTA LI SCAGIONA, CONFAGRICOLTURA SODDISFATTA. I 2 n Italia non solo è vietata la coltivazione di Organismi geneticamente modificati, ma anche la ricerca in campo aperto. È giustificato questo proibizionismo? Che conseguenze avrà nei prossimi anni? Negli altri paesi europei, pur vigendo una legislazione molto restrittiva, la ricerca sugli Ogm procede e non solo in laboratorio, ma anche nei campi. Questo vuol dire occupazione, generazioni di scienziati che portano avanti il loro lavoro, produzione di brevetti, indotto economico. Insomma, una bella fetta di Pil. È quanto emerso dall’inchiesta di Presa Diretta, trasmessa domenica sera, e incentrata sulla domanda che più di tutte divide l’opinione pubblica: gli Ogm fanno male? Studi scientifici italiani e internazionali come confermato dall’approfondimento del programma condotto da Riccardo Iacona - concordano sul fatto che gli Ogm non interagiscono negativamente con l’uomo o con gli animali. In poche parole, non nuocciono alla salute. A dirlo sono l’Accademia dei Lincei; la Federazione italiana Scienze e Vita, che rappresenta più di 10mila scienziati italiani; la Royal society, la più prestigiosa Accademia delle scienze inglese; l’Organizzazione mondiale della sanità; l’Efsa, ovvero l’Autorità europea sulla sicurezza alimentare e altri ancora. Allora perché quando si parla di Ogm si punta sempre a creare allarmismo nell’opinione pubblica? «Finalmente un’inchiesta imparziale e non denigratoria sugli Ogm, su cui da anni chie- diamo un confronto serio e supportato scientificamente» spiega Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova. Com’è noto, l’organizzazione che presiede ha lanciato una petizione per chiedere la sperimentazione di mais geneticamente modificato. Non solo. Ha portato a Mantova alcuni fra i massimi esperti sull’argomento tra cui la senatrice e scienziata Elena Cattaneo, protagonista di una battaglia per la ricerca senza precedenti; e Dario Bressanini, chimico e divulgatore scientifico che già nel 2010 ha parlato di colture biotech sia alla Millenaria di Gonzaga che al Festivaletteratura. «Ricordiamo che la ricerca pubblica può consentire di studiare miglioramenti anche su colture che non interessano le multinazionali - ha precisato Lasagna - ma che sono importanti per le nostre produzioni di qualità. Come sottolineato più volte, la maggior parte della carne, del latte, dei salumi, formaggi, latticini, yogurt e così via che troviamo sulle nostre tavole hanno nella loro filiera produttiva mais e soia biotech. Però coltivati all’estero. Un paradosso che sta causando danni di proporzioni inimmaginabili. Non ci stancheremo mai di puntare l’indice contro questo controsenso tutto italiano e utilizzeremo ogni mezzo in nostro potere per farla finita con la truffa dell’Ogm brutto e cattivo». SICUREZZA ALIMENTARE, AUMENTANO I PRODOTTI ITALIANI IRREGOLARI. E’ stato recentemente pubblicato dal ministero della Salute un rapporto riguardante le principali problematiche sanitarie emerse nel corso del 2015, mettendo in evidenza i rischi notificati dai Paesi membri. La relazione è stata redatta tramite il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF), che consente di notificare in tempo reale i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti. E, di conseguenza, adottare le opportune misure di salvaguardia. Nel 2015 il sistema di allerta rapido europeo ha rilevato 2.967 notifiche contro le 3.097 del 2014 e le 3.136 del 2013. Si evidenzia, quindi, una diminuzione delle notifiche come avvenuto negli ultimi anni, a partire dal 2012. Di fatto, aumentano i prodotti italiani irregolari. Il nostro è il quinto Paese europeo per numero di notifiche ricevute (era sesto nel 2014), e l’ottavo considerando anche i paesi terzi. Tra ATTUALITÀ le 115 segnalazioni ricevute, la maggior parte riguarda i prodotti della pesca, l’alimentazione animale, frutta e vegetali. Veneto (37), Lombardia ed Emilia Romagna (18) e Piemonte (14) sono le prime tre regioni d’origine dei prodotti interessati dall’allerta. Le principali anomalie sono dovute a contaminazioni microbiologiche - come la presenza di Salmonella, E. coli e Listeria - allergeni non dichiarati in etichetta, micotossine, residui di fitofarmaci (in calo rispetto al 2014), oltre che metalli pesanti (mercurio, cadmio e piombo), additivi e coloranti, immissione di Ogm non autorizzati, presenza di corpi estranei (vetro e metalli), residui di farmaci veterinari. Siamo invece il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, con un totale di 511 notifiche (pari al 17,2%). Nel 2014 le notifiche trasmesse dall’Italia sono state 506 (il 16,3%). Il Paese di origine delle merci per il quale si registrano più notifiche è la Cina (386), seguita da Turchia e India. DIMISSIONI ONLINE, TUTTE LE NOVITÀ. D al 12 marzo i dipendenti a tempo indeterminato e determinato (operai e impiegati) devono comunicare le proprie dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro per via telematica. Dimissioni rassegnate con modalità diverse sono inefficaci. Vediamo cosa prevedono, nel dettaglio, le nuove disposizioni: • la trasmissione del modulo viene effettuata direttamente dal lavoratore che può delegare questa incombenza a dei soggetti abilitati: patronati, organizzazioni sindacali, enti bilaterali e commissioni di certificazione. • Il modulo, una volta compilato, viene inviato all’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) del datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente. • Il lavoratore ha diritto, nei sette giorni successivi alla trasmissione del modulo, al “ripensamento” attraverso la revoca delle dimissioni o della risoluzione consensuale. In questo caso, il rapporto di lavoro si riattiva dal giorno successivo alla comunicazione di revoca non maturando nulla per il periodo di interruzione. • Un lavoratore - qualora volesse provvedere autonomamente a comunicare le sue dimissioni - dovrà registrarsi sul sito cliclavoro.gov.it (Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali); registrarsi al sito dell’INPS e avere un PIN personale; compilare un modello telematico con i propri Se rassegnate con modalità diverse sono inefficaci. dati, quelli del datore di lavoro e i dati del rapporto di lavoro. E inviare il tutto telematicamente. • Il soggetto finalizzato ad accertare e irrogare la sanzione amministrativa, in caso di alterazione dei moduli da parte del datore di lavoro, è la competente Direzione territoriale del lavoro. La sanzione è compresa tra i 5.000 e 30.000 euro, ferma restando l’ipotesi che il fatto non costituisca un reato. La nuova procedura non è applicabile al lavoro domestico e alle dimissioni o risoluzioni consensuali avvenute davanti alla commissione di conciliazione istituita presso la Direzione territoriale del lavoro, in sede sindacale, davanti alle commissioni di certificazione e in sede giudiziale. Infine, restano escluse dalle nuove disposizioni le dimissioni presentate durante il periodo in cui vige il principio del divieto di licenziamento (es. per la madre fino al compimento dell’anno di età del bambino, per il padre qualora abbia usufruito del periodo garantito in sostituzione della moglie, fino a un anno dall’ingresso in famiglia in caso di adozione). In questi casi le dimissioni vanno convalidate davanti al personale della Direzione territoriale del lavoro. 3 PSR 2014 - 2020 E 4 ntro il prossimo 15 maggio i produttori agricoli che operano nell’ambito dell’agricoltura biologica sono chiamati a presentare domanda di contributo ai sensi della Misura 11 “Agricoltura biologica” del PSR 2014-2020. Questi in sintesi, le disposizioni regionali per la presentazione delle domande. Cosa viene finanziato. La Misura 11 finanzia gli impegni che i richiedenti assumono volontariamente aderendo al metodo di produzione biologica in conformità al regolamento CE n. 834/07 e s.m.i. e al regolamento CE n. 889/08 e s.m.i. Descrizione delle operazioni e degli impegni. La misura 11 è articolata in due operazioni, come segue: 11.1.01 “Conversione all’agricoltura biologica” 11.2.01 “Mantenimento dell’agricoltura biologica”. Le operazioni che compongono la Misura 11 prevedono rispettivamente il sostegno alla conversione dall’agricoltura tradizionale a quella biologica, nonché al suo mantenimento, mediante la compensazione dei maggiori costi e dei minori ricavi che comporta il passaggio da un sistema intensivo più produttivo ad un sistema più sostenibile dal punto di vista ambientale, ma economicamente meno redditizio, a causa dei rischi legati al limitato utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari e alla conseguente perdita o riduzione di produzione. Le suddette operazioni vengono descritte congiuntamente, evidenziando ove opportuno le differenti condizioni. Impegni delle Operazioni 11.1.01 “Conversione all’agricoltura biologica” e 11.2.01 “Mantenimento dell’agricoltura biologica”. La durata degli impegni per le aziende che aderiscono alla Misura 11 nell’anno 2016 è di 6 anni. Gli impegni sottoscritti dal richiedente con la domanda si riferiscono all’anno solare (1° gennaio - 31 dicembre). Gli impegni di Misura per le operazioni 11.1.01 “Conversione all’agricoltura biologica” e 11.2.01 “Mantenimento al metodo di agricoltura biologica” sono i seguenti: A. Adottare/mantenere il metodo di produzione biologica, come definito ai sensi del regolamento (CE) n. 834/2007 e del regolamento (CE) n. 889/2008 e s.m.i, e dal D.M. MIPAAF n. 18354 del 27.11.2009 (Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti comunitari n. 834/2007 e n. 889/2008) su tutta la SAU1 aziendale biologica. B. Sulle superfici richieste a premio deve essere portato a termine il ciclo colturale ordinario, che si conclude con la raccolta delle produzioni destinate ad uso alimentare o zootecnico. Tale impegno si intende rispettato anche per i nuovi impianti di colture frutticole e viticole seppur non ancora produttivi. La perdita della certificazione biologica (iscrizione all’elenco degli operatori biologici) comporta la decadenza totale della AGRICOLTURA BIOLOGICA, PARTE IL BANDO PER I FINANZIAMENTI. domanda in quanto tale fattispecie si configura come impegno essenziale. Combinabilità degli impegni della Misura 11. Per combinabilità si intende la possibilità di adottare, su una stessa particella e per una medesima coltura , contestualmente agli impegni della Misura 11 anche gli impegni a valere su Misure/Operazioni diverse. La Misura 11 è combinabile esclusivamente: a) con le seguenti operazioni della Misura 10 “Pagamenti per impegni agro-climaticoambientali” del PSR 2014-20: - 10.1.03 “Conservazione della biodiversità nelle risaie”; - 10.1.10 “Tecniche di distribuzione degli effluenti di allevamento”; - 10.1.03 “Conservazione della biodiversità nelle risaie” + 10.1.10 “Tecniche di distribuzione degli effluenti di allevamento”; b) con l’azione I “Conservazione della biodiversità nelle risaie” della Misura 214 Pagamenti Agroambientali del PSR 2007-13. Entità del premio annuale. E’ concesso un pagamento annuale per la sola coltura principale, indicata nel campo rotazione primaria del fascicolo aziendale. Ai fini della presente Misura le colture ammesse sono ricondotte ai seguenti gruppi coltura: seminativi, colture orticole, colture arboree, prato permanente e colture foraggere per aziende zootecniche. La durata del periodo di conversione per i seminativi è pari a due anni e per le colture perenni diverse dai prati permanenti, è pari a tre anni, così come previsto dai Regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e s.m.i. Il premio dovuto alle superfici biologiche che per qualsiasi motivo, prima dell’adesione alla Misura 11 o durante il periodo di impegno, abbiano subito da parte dell’Organismo di Controllo a cui afferiscono, un declassamento da “biologico” a “in conversione al metodo biologico”, sarà comunque quello indicato come mantenimento. Il premio relativo al gruppo coltura “Colture foraggere per aziende zootecniche” può essere riconosciuto solo ad aziende zootecniche con allevamento certificato biologico, che reimpieghino, nella dieta delle specie allevate e certificate biologiche, il prodotto ottenuto dalle superfici ammesse a premio utilizzabili (conversione o mantenimento). Il premio quindi non è concesso nel caso in cui il prodotto ottenuto venga ceduto (a titolo oneroso o meno) ad altre aziende biologiche o convenzionali. Le aziende zootecniche con allevamento biologico non hanno l’obbligo di richiedere le superfici aziendali in questo gruppo coltura . Condizioni relative al richiedente. Possono presentare domanda per accedere ai benefici della Misura 11 solo i soggetti che soddisfano contestualmente i requisiti di seguito precisati: 1. risultano essere “agricoltore in attività. 2. hanno presentato notifica d’attività per l’iscrizione all’elenco regionale degli operatori biologici entro il 31 Dicembre 2015 e al momento della domanda sono già iscritti a tale elenco; 3. hanno presentato notifica d’attività per l’iscrizione all’elenco regionale degli operatori biologici entro il 31 Dicembre 2015, al momento della domanda sono in possesso del documento giustificativo rilasciato dall’ Organismo di Controllo (ai sensi dell’art. 9.3 del D.M. n. 18354/2009). I richiedenti che abbiano soddisfatto le condizioni del presente punto 3, non saranno comunque ammissibili alla Misura qualora la loro iscrizione all’elenco regionale degli operatori biologici avvenga oltre la data del 30 giugno 2016. La cancellazione dall’elenco regionale degli operatori biologici, durante il periodo di impegno, comporta la decadenza totale della domanda con conseguente restituzione dei premi percepiti. Condizioni relative alle aziende miste. Le aziende miste sono ammesse ai benefici della Misura 11 solo qualora soddisfino contemporaneamente i seguenti requisiti: a) siano costituite da unità di produzione biologica separate e distinguibili dalle unità non biologiche; la separazione deve essere garantita da fasce tampone, siepi e filari, strade; b) le superfici delle unità di produzione biologica e convenzionale devono essere destinate a colture che non appartengono al medesimo gruppo coltura, di cui al precedente paragrafo 4. Tale criterio deve essere rispettato anche qualora le unità produttive aziendali siano poste in Comuni diversi della Lombardia, anche non contigui, e/o in Regioni confinanti. Le condizioni di cui ai punti a) e b) si intendono rispettate qualora un’azienda mista sia composta da unità di produzione convenzionali site in Regioni non confinanti, in quanto è garantita la separazione fisica tra i corpi aziendali ed è improbabile un utilizzo promiscuo dei mezzi di produzione. Per informazioni e per la presentazione della domanda di aiuto, rivolgersi all’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova, telefono 0376/330711, oppure agli uffici zona. Premi annuali: Gruppo coltura Conversione (Euro/ha) Mantenimento (Euro/ha) Seminativi 375 345 Colture orticole 600 540 Colture arboree e vigneti 900 810 Prato permanente 125 110 Colture foraggere per aziende zootecniche 600 540 PIANO ASSICURATIVO AGRICOLO 2016, CHIARIMENTI OPERATIVI. TECNICO-ECONOMICO I l ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha comunicato nei giorni scorsi alcuni chiarimenti relativi alle modalità di stipula delle polizze di assicurazione agevolate sulle produzioni vegetali per il 2016. In particolare, i chiarimenti vertono su: • in caso di reimpiego in Azienda di produzioni erbacee da destinare ad alimentazione del bestiame (escluse le colture permanenti) o utilizzo come biomasse per la produzione di energia rinnovabile con impianto aziendale, al posto della documentazione probatoria della resa (fatture, bollettini di conferimento, perizie ecc.), è ammesso l’utilizzo del dato di riferimento medio (“benchmark”) calcolato da ISMEA secondo le modalità previste dal decreto dell’Autorità di gestione del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020 n. 11709 del 29 maggio 2015; • relativamente all’obbligo di assicurare l’intera produzione aziendale ottenuta da terreni ubicati nello stesso comune per specie vegetale, il MIPAAF ha specificato che: “questo è finalizzato esclusivamente a tenere separate le produzioni sotto protezione (reti antigrandine, teli, impianti antibrina, ecc,) rispetto a quelle in pieno campo, in quanto ai fini assicurativi devono essere considerati prodotti diversi perché, pur appartenendo alla stessa “specie vegetale”, sono soggetti a rischi diversi; per tutto il resto dei prodotti vegetali si deve far riferimento alle specie vegetali senza distinguere, ad esempio, le varietà precoci dalle tardive o sulla base dell’utilizzazione del prodotto, es. mais da granella e mais da insilato. Tale principio, oltre a costituire un obbligo per l’accesso agli aiuti, deve essere considerato dal perito assicurativo in sede di stima dei danni per accertare il superamento della soglia di danno del 30% ai fini dell’accesso al risarcimento.” Il Consorzio Agridifesa Lombardia ha in corso la stipula di convenzioni con tutte le maggiori compagnie assicuratrici per la copertura delle produzioni vegetali. Per tutte le informazioni, rivolgersi agli uffici di Agridifesa Lombardia, telefono 389-5436262 o consultare il sito www.agridifesalombardia.it AFLATOSSINE DEL LATTE, RAFFORZATI I CONTROLLI NELLE AZIENDE. I servizi veterinari regionali hanno emesso una nota divulgativa inerente il piano di sorveglianza 2016 sulle aflatossine. Gli uffici della Regione Lombardia, considerato il perdurare della criticità rappresentata dal rischio di presenza aflatossina m1 nel latte prodotto e in attesa di raccogliere ulteriori dati dallo specifico piano di sorveglianza, chiedono che le aziende di trasformazione di latte e gli allevamenti di produzione modifichino i loro piani di autocontrollo aumentando il numero dei campioni per la ricerca di aflatossina m1 previsti sul latte in entrata. Tale frequenza, sino a nuove indicazioni , dovrà essere almeno settimanale negli impianti di trasformazione e ad ogni cambio della razione alimentare negli allevamenti di vacche da latte. Le indicazioni date devono tenere conto della tipologia strutturale delle strutture da sottoporre a controllo. Nel caso in cui le soluzioni adottate non porteranno, nel breve periodo, a un significativo miglioramento della situazione, gli uffici della Sanità prevedono di adottare le procedure straordinarie di controllo, previste dal ministero della Salute. DEROGA NITRATI, VIA LIBERA PER LOMBARDIA E PIEMONTE. L a Lombardia e il Piemonte hanno ottenuto il via libera della direzione generale Ambiente della Commissione europea alla deroga sui limiti di spandimento previsti dalla direttiva nitrati per il quadriennio 2016-2019. Le aziende agricole di entrambe le regioni potranno superare il vincolo dei 170 chilogrammi annuali di azoto per ettaro derivato da effluenti zootecnici nelle zone vulnerabili, fino ad arrivare a 250 chilogrammi. Perché la decisione diventi operativa, sarà necessario che la Commissione europea emani un apposito atto esecutivo contenente, tra l’altro, le regole Le domande di adesione potranno essere presentate entro il 30 giugno. transitorie per l’applicazione della deroga entro quest’anno. L’atto della Commissione è previsto per fine aprile. Secondo le intenzioni della direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia, le domande di adesione alla deroga potranno essere presentate entro il 30 giugno. 5 CONFAGRICARD Con CONFAGRICARD vogliamo rendere ancor più vantaggiosa la tua adesione alla nostra Organizzazione. Pagando la quota associativa del 2016 avrai subito la Tua CONFAGRICARD, una tessera che grazie ad un pacchetto di convenzioni con Ditte e negozi della nostra provincia ti permetterà di ottenere a fronte dei tuoi futuri acquisti molti risparmi e anche vantaggi nella gestione della tua azienda. Per essere sempre aggiornato sulle offerte e le iniziative di CONFAGRICARD è possibile consultare oltre al nostro periodico “L’Agricoltura Mantovana”, il sito confagricolturamantova.it alla sezione “CONFAGRICARD” oppure rivolgersi al nostro ufficio “Segreteria CONFAGRICARD” T 0376/330708. POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO POLIAMBULATORIO ANGELO CUSTODE Direttore Sanitario Dott.ssa CHIARA BARALDI Via dei Toscani 109 Loc. 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MAURO Pediatria (Auxologia-diabetologia) BONTEMPI Dott. FRANCO Chirurgia Vascolare - Brescia BELLOSTA Dott. RAFFAELLO Pneumologia allergologia - MN ROSA Dott.ssa ANNA Dermatologia (Carpi) COTENA Dott.ssa CLAUDIA Posturologia - Siena PICCHIONI Dott. LIVIO Do in - MN LIPRERI FAUSTA Psichiatria- O.C. Carlo Poma (Mn) DEGLI ESPOSTI Dott. MARCO Ecografia Generale - Clinica S. Clemente (MN) DI RITO Dott.ssa ROSA Psichiatria-Psicoterapia BERTONI Dott.ssa SILVIA Ecografia Generale O,C, Carlo Poma (MN) BONIOTTI Dott. VITTORIO Psicologia - MN CASTELLANI Dott.ssa FEDERICA Ematologia VECCHI Dott. ROMANO Psicologia - MN NEGRI Dott. EMILIANO Endocrinologia -MMG - Curtatone BARALDI Dott.ssa CHIARA Psicologia - MN PUGLIA Dott.ssa LAURA Endocrinologia diabetologia O.C. Negrar Vr SORGATO Dott.ssa CLAUDIA Psicologia - psicoterapia -MN RUBINI Dott.ssa ELENA Fisiatria Mn MICHELONI Dott.ssa CHIARA Psicologia cognitivo comportamentale . MN - CASONI Dott.ssa ELISA Fisioterapia - Consulenza Educativo/Riabilitativa SCARPARI LUCA Psicologia dell’età evolutiva, cognitivo comportamentale BORGATO Dott.ssa MARIANNA Fisioterapia - MN BOTTURA ROBERTO Psicologia relazionale e della famiglia - MN - STIZZOLI Dott.ssa MONICA Fisioterapia - MN ZANCA D.O. MATTEO Psicomotricità FERRARI PAOLA Fisioterapia - MN CARANTINI IRENE Terapia del dolore MACCABRUNI Dott. FRANCESCO Gastroenterologia -Cl. Pederzoli Peschiera -Vr- SGARBI Dott.ssa DANIELA Urologia BONDAVALLI Dott. CANDIDO Tipologia: restauro mobili antichi - falegnameria - serramenti - ristrutturazioni - inferiate - e messa in sicurezza con sistemi anti-effrazione e vasta esposizione mobili. Offriamo qualsiasi tipo di assistenza per quanto riguarda la ristrutturazione ed il mantenimento della casa. I campi in cui operiamo con esperienza trentennale sono: FALEGNAMERIA SU MISURA ristrutturazione mobili antichi, serramenti in legno, realizzazioni mobili su misura- traslocchi, riparazioni tapparelle, ripristino porte, tapparelle, scuretti in legno, parquet o altre pavimentazioni in legno, scale per interni, manutenzione tetti in legno, interventi riparazioni generiche e siamo specializzati anche nella installazione di sistemi di sicurezza antiscasso anche quando le chiusure di porte e finestre normalmente utilizzate non sono sufficienti a prevenire furti. CARPENTERIA METALLICA Serramenti in alluminio, legno e ferro . Fornitura posa in opera e riparazione e zanzariere - Fornitura e posa recinzioni, inferiate, cancelli, scale, tettoie, Porte blindate, sostituzione vetri IMPIANTISTICA ELETTRICA ED IDRAULICA GENERICA Nel nostro magazzino troverete inoltre una vasta scelta di mobili vecchi e antichi. Agevolazioni per i possessori di Confagricard: Sconto del 10%. L’ELENCO CONTINUERÀ SUI PROSSIMI NUMERI MANTOVA Listino n. 10 Giovedì 10 marzo 2016 FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. € 184,00 - 190,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 164,00 167,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. € 164,00 - 167,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. € 159,00 - 162,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. € 151,00 - 156,00 Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non quotato Andamento del mercato: calmo FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna del 03 marzo 2016 €/ton) Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%) 236,00 - 241,00 Buono mercantile (77/78 kg/hl,ce 1,5+1,5%,b.50/60%,v.8%,p11,5%) 226,00 - 231,00 Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) non quotato Andamento del mercato: in diminuzione GRANOTURCO: Granoturco nazionale-alimentare-u.max 14%-conforme ai Reg.UE 1881/2006;1126/2007;165/2010 alla ton. non quotato Granoturco nazionale-zoot.-aflat. B1 inf. a 0,005 ppm (5ppb)-DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)-u.max 14% alla ton. 167,00 - 169,00 Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. € 161,00 - 163,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. € 168,00 - 170,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € 169,00 - 171,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € 177,00 - 179,00 Granella verde, umidità al 25% uso foraggero non quotato Trinciati di mais 1° raccolto non quotato Andamento del mercato: calmo SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. € 331,00 - 334,00 Semi di soia esteri (franco arrivo) non quotato Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) 337,00 - 342,00 Andamento del mercato: buono CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. € 156,00 - 160,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. € 161,00 - 165,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 162,00 - 167,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del com- IL MERCATO DELLA SETTIMANA pratore) alla ton. € 166,00 - 171,00 Andamento del mercato: calmo FORAGGIO SECCO Maggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 90,00 - 95,00 Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 80,00 - 85,00 Fieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 70,00 - 75,00 Fieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non quotato Fieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € 60,00 - 65,00 Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina alla ton. € 90,00 - 95,00 Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in cascina alla ton. € 110,00 - 115,00 Andamento del mercato: calmo (prezzi indicativi) PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. € non quotato da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. € 45,00 - 50,00 Andamento del mercato: stazionario RISONE Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 450,00 520,00 Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 640,00 - 690,00 Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 650,00 - 700,00 Andamento del mercato: calmo RISO: Vialone nano alla ton. € 1.300,00 - 1.390,00 Carnaroli alla ton. € 1.540,00 - 1.590,00 Arborio alla ton. € 1.480,00 - 1.530,00 Andamento del mercato: calmo FORMAGGIO GRANA PADANO Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,500 - 6,600 Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,250 - 7,350 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,750 - 7,850 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg € 5,350 - 5,500 Andamento del mercato: calmo FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 8,250 - 8,450 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,950 - 9,100 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 9,500 - 9,700 Andamento del mercato: stazionario BURRO: Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. € 1,150 Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,350 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,350 Andamento del mercato: calmo SUINI da allevamento (a peso vivo) del peso: di 7 Kg al capo € 51,200 di 15 kg. al kg. € 4,460 di 25 kg. al kg. € 3,090 di 30 kg. al kg. € 2,920 di 40 kg. al kg. € 2,360 di 50 kg. al kg. € 1,940 di 65 kg. al kg. € 1,520 di 80 kg. al kg. € 1,350 di 100 kg. al kg. € 1,330 Andamento del mercato: buono SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato oltre 180 kg. al kg. € non quotato Andamento del mercato: non quotato VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,790 - 0,890 vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,560 - 0,660 vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,390 - 0,490 Andamento del mercato: stazionario VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,330 - 2,450 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 2,010 - 2,110 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,840 - 2,990 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,620 - 2,710 Andamento del mercato: stazionario Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. € non quotato da 46 a 55 kg. al kg. € 1,450 - 1,650 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,350 - 1,550 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg. dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese: da 46 a 55 kg. al kg. € 1,850 - 2,050 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,850 - 2,050 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. € 3,700 - 4,200 da 56 a 70 kg. al kg. € 4,200 - 4,700 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi) VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,050 - 2,150 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 1,900 - 2,000 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,050 - 2,150 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 1,630 - 1,730 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 1,780 - 1,880 Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 1,550 - 1,650 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 1,600 - 1,700 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,150 - 1,300 Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,300 - 1,400 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,400 - 1,500 Andamento del mercato: stazionario VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 350 a 380 kg. al kg. € 4,740 - 4,890 da 381 a 400 kg. al kg. € 4,580 - 4,680 da 401 kg. e oltre al kg. € 4,380 - 4,480 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 380 a 420 kg. al kg. € 4,420 - 4,500 da 421 a 450 kg. al kg. € 4,380 - 4,470 da 451 kg. e oltre al kg. € 4,230 - 4,310 Andamento del mercato: stazionario SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. € 4,890 - 4,990 da 271 a 300 kg. al kg. € 4,630 - 4,730 da 301 kg. e oltre al kg. € 4,560 - 4,620 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 260 a 300 kg. al kg. € 4,410 - 4,510 da 301 a 340 kg. al kg. € 4,370 - 4,470 da 341 kg. e oltre al kg. € 4,350 - 4,450 Andamento del mercato: stazionario Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 07 marzo 2016 Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,8800 - 0,920 Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 0,9800 - 1,020 Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 0,9800 - 1,020 Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 07 marzo 2016 Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100 pz 8,7000 - 8,9000 Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100 pz 9,7000 - 9,9000 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100 pz 10,700 - 10,900 Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100 pz 12,700 - 12,900 GASOLIO AGRICOLO Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 29 febbraio 2016 - Fino a litri 1.000 €/Lt 0,677 - da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,666 - da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,653 - da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,644 - oltre litri 10.000 €/Lt. 0,639 Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova ANNUNCI ECONOMICI Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola? Invia il testo dell’annuncio a: [email protected] VENDO Carro miscelatore semovente Unifast di 20 mc, in buono stato. Per informazioni, telefonare al n. 339-7744196 UNIPEG SOC. COOP. AGRICOLA Sede Legale - Reggio Emilia Via Due Canali 13 Tel 0522 2371 Sede Operativa - Pegognaga (Mn) Strada Chiaviche 36 Tel 0376 5541 Fax 0376 554200 www.unipeg.it ANDAMENTO - PREZZI DEI BOVINI - PESO MORTO Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini Design: fachiro.com Stampa: Publi Paolini Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949 Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001 7 ESTERO AGROALIMENTARE SERBO, CRESCONO LE ESPORTAZIONI. I La ministra dell’Agricoltura serba, Snežana Bogosavljevic’ Boškovic’, ha reso noto che la Serbia, nel 2015, ha esportato prodotti agroalimentari per un valore di 2,6 miliardi di euro, realizzando un surplus pari a 1, 2 miliardi. Si tratta di un risultato particolarmente significativo, tenendo conto del crollo dei prezzi dei prodotti agricoli del 19-20% rispetto al 2014. Il calo si è registrato soprattutto nel settore lattiero caseario (28,5%) e in quello delle carni (15%). Per quanto riguarda le esportazioni verso il mercato russo, invece, si registra un netto incremento di frutta e verdura, con un aumento di circa il 50% rispetto al 2014. Tendenza che, stando alle previsioni, si dovrebbe mantenere anche per quest’anno. Facile immaginare che alla base di questo fenomeno ci sia l’embargo imposto dalla Russia alle produzioni europee. (Fonte: ICE Agenzia). UCRAINA, VOLA L’EXPORT DI FRUMENTO. N el periodo compreso tra luglio del 2015 e gennaio del 2016 le esportazioni di frumento dell’Ucraina hanno toccato quota 10,99 milioni di tonnellate. Si tratta di un aumento di quasi il 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La Tailandia si conferma essere il maggior importatore di frumento ucraino e l’Indonesia, la Malesia e le Filippine continuano ad aumentare gli acquisti dal Paese. Nello stesso periodo le esportazioni di frumento dirette verso i Paesi del sud-est Asiatico hanno raggiunto quota 3,489 milioni di tonnellate contro gli 1,212 milioni di tonnellate dell’anno precedente. Nella stagione 2015/16 questi Paesi hanno importato il 32% di tutte le esportazioni ucraine di frumento (rispetto all’11% dello scorso anno). In base alle stime diffuse dalla UkrAgroConsult, nella stagione in corso l’Ucraina potrebbe esportare una quantità record di frumento, pari a 14 milioni di tonnellate. Nei primi sette mesi dell’anno commerciale il Paese ha spedito all’estero il 78% della sua capacità di esportazione della commodity. (Fonte: “Black sea grain” tramite Agra press). SUCCESSO PER IL BIOLOGICO ITALIANO IN EUROPA. I dati recentemente pubblicati sull’export delle produzioni biologiche in Italia dimostrano l’importanza del comparto. Il fatturato sviluppato nel 2014 è stato di 1,4 miliardi di euro, ovvero il 4% dell’export agroalimentare italiano. Val la pena ricordare che il 24% del prodotto bio nazionale è destinato a raggiunge i mercati internazionali. I principali Paesi di sbocco sono la Germania (24%), la Francia (20%) e quelli del nord Europa in generale. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di riferimento extra UE (4%). La frutta e gli ortaggi sono i primi prodotti esportati (20%), seguiti dagli ali- menti sostitutivi del latte (bevande vegetali, soia, ecc.) con il 16%. Secondo un’analisi del Nomisma, la propensione verso i mercati esteri sarà molto forte nei prossimi anni. Ben il 57% delle aziende bio italiane ha manifestato l’intenzione di farlo. (Fonte: Confagricoltura, SINAB, ISMEA). ISRAELE, BENE L’EXPORT DI VINO. I n base ai dati divulgati dall’Israel Export and International Cooperation Institute, nel 2015 le esportazioni di vino israeliano sono aumentate del 6% sull’anno precedente, per un valore di 39 milioni di US$. Da un’analisi effettuata dal Dipartimento Economico dell’Export Institute, l’Asia è risultato essere il Continente dove è stata esportata la maggior parte di vino ed altre bevande alcoliche. In particolare le esportazioni israeliane verso l’Asia sono aumentate del 16% (per un valore di 2.6 milioni di US$) e quelle verso il Nord America sono cresciute dell’8% (25 mi- lioni di dollari), mentre l’export verso l’Unione Europea ha segnato una diminuzione del 18% attribuita principalmente alla crisi dell’euro. L’Export Institute ha divulgato anche alcuni dati riferiti al mercato locale: in Israele sono presenti circa 300 aziende vinicole che producono annualmente un totale di 40 milioni di bottiglie di vino ed alcolici, più 10 milioni di bottiglie di succo d’uva. Il 20% della produzione locale risulta destinata all’export. (Fonte: ICE Agenzia). RUSSIA, BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI DI MAIS E SOIA DAGLI USA. L 8 a Russia ha bloccato dallo scorso 15 febbraio le importazioni di mais e di soia dagli Stati Uniti. La motivazione tecnica alla base di questo ulteriore blocco dell’import da parte della Federazione è la mancanza del rispetto degli standard fitosanitari richiesti dalle autorità di Mosca. Lo rende noto l’ente russo che si occupa dei controlli in agricoltura e zootecnia, Rosselkhoznadzor. (Fonte: ANSA). confagricolturamantova.it