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I.I.S. “FERRARIS-FERMI” - I.T.T. “Galileo Ferraris” - Verona PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA Anno scolastico 2016/2017 INDIRIZZO: Chimica, Materiali e Biotecnologie – ARTICOLAZIONE: Chimica e Materiali DISCIPLINA “TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI ” - SECONDO BIENNIO – CLASSE QUARTA LIBRO DI TESTO: S.Natoli, M.Calatozzolo “Tecnologie Chimiche Industriali” - Volume Secondo, seconda edizione - Edisco COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Nella rosa delle otto competenze chiave europee, lo studio delle tecnologie chimiche industriali nel secondo biennio concorre a sviluppare in particolar modo: 1) competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia 2) spirito di iniziativa e imprenditorialità COMPETENZE: La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: 1) acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate 2) individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali 3) utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni 4) essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate 5) intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici 6) elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio 7) controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza 8) redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali CONOSCENZE Mod. 1. BILANCIO DI MATERIA E DI ENERGIA (5 ore) - Grandezze utili nei bilanci di materia: frazioni molari, frazioni di massa; - Elementi di termodinamica: principio zero e primo principio. energia interna e entalpia; calcolo di entalpie, calori latenti. - Generalità sui bilanci di materia e di energia. - Bilanci e dimensionamento. ABILITA’ - Conoscere e descrivere i principi teorici su cui si basano i bilanci di materia e di energia di un impianto. - saper applicare le nozioni di termodinamica nei bilanci di energia. - saper calcolare l’entalpia di un sistema termodinamico o determinare il suo valore per mezzo di grafici - Saper applicare i bilanci di materia e di energia in assenza di reazioni chimiche a casi concreti. VALUTAZIONE STRUMENTI DI VALUTAZIONE Prove disciplinari Attività laboratoriali Numero minimo di prove per quadrimestre: 2 Mod. 2. SCAMBIO TERMICO ( 27 ore) - Metodi di trasmissione del calore: conduzione, convezione ed irraggiamento. - Coibentazione - Scambio termico tra fluidi: calcolo del coefficiente globale di scambio - Apparecchi per lo scambio termico: descrizione, bilanci di energia e dimensionamento - Controllo automatico degli scambiatori di calore - Produzione del caldo e del freddo. Modulo 3. EVAPORAZIONE (25ore) - Elementi di termodinamica: tensione di vapore, pressioni parziali, evaporazione, ebollizione, innalzamento ebullioscopio - Determinazione Teb e λeb in soluzioni reali - Bilanci di materia e energia - Dimensionamento di un evaporatore a singolo effetto - Problemi tecnologici nell'evaporazione - Evaporatori industriali e apparecchiature ausiliarie - Impianti a multipli effetti equi e controcorrente; impianti con termocompressione: dimensionamento. - Controllo automatico di evaporatori • Conoscere e descrivere i principi teorici delle modalità di trasmissione del calore. • Saper determinare la resistenza di una parete semplice e complessa ed il coefficiente globale di scambio relativo ad alcuni semplici apparecchi industriali. • Conoscere le caratteristiche dei più diffusi apparecchi per lo scambio termico e saper discutere la scelta del tipo di scambiatore più idoneo ad una data operazione. • Saper scegliere e quantificare il fluido di servizio necessario ad una operazione. • Saper determinare la superficie di scambio necessaria ad eseguire una data operazione. • Conoscere i principali schemi di regolazione degli scambiatori e saperli discutere e realizzare graficamente. • Saper descrivere i principi su cui si basa l'evaporazione industriale di soluzioni. • Saper dimensionare un impianto di evaporazione a semplice e a multiplo effetto • Saper dimensionare le apparecchiature per il vuoto correlate agli impianti di evaporazione • Saper discutere la scelta del tipo di evaporatore più idoneo ad una data operazione. • Conoscere, descrivere e realizzare graficamente i principali schemi di regolazione degli evaporatori industriali - Modulo 4. CRISTALLIZZAZIONE (5 ore) -Generalità: aspetti teorici e rendimento - Cristallizzatori industriali - Bilanci di materia ed energia nei cristallizzatori - Controllo automatico di cristallizzatori • Descrivere i principi su cui si basa la cristallizzazione • Saper descrivere le caratteristiche dei principali cristallizzatori industriali e saper scegliere il tipo di impianto più adatto • Conoscere, descrivere e realizzare graficamente schemi di processo e schemi di regolazione di cristallizatori industriali. CRITERI DI VALUTAZIONE Si applica una scala di voti da 1 a 10 facendo riferimento alla griglia del POFT. Si adottano tutte le modalità di verifica orale e scritta che si ritengono opportune per accertare le conoscenze e le competenze degli alunni, comprese le prove strutturate, semistrutturate e laboratoriali. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Si allega la griglia di valutazione delle prove scritte adottata dal Coordinamento di Materia. Per le modalità di recupero si fa riferimento a quanto previsto nel POFT. Modulo 5. ESSICCAMENTO (27 ore) - Generalità, aspetti teorici, diagramma igrometrico, aria essiccativa - Bilanci di materia in un essiccatore - Essiccamento di solidi: tecniche ed apparecchi - Controllo automatico di essiccatori - La liofilizzazione • Conoscere e discutere i principi teorici dell’essiccamento • Saper usare il diagramma igrometrico per determinare le grandezze utilizzate in igrometria • Saper descrivere le caratteristiche dei principali essiccatori industriali e saper scegliere il tipo di impianto più adatto • Conoscere, descrivere e realizzare graficamente schemi di processo e schemi di regolazione di essiccatori industriali Modulo 6. SCHEMI DI PROCESSO DI IMPIANTI CHIMICI (10 ore ) - Disegno e commento di schemi di processo secondo la programmazione del PEP • Saper realizzare graficamente, commentare e discutere, schemi di processo delle operazioni unitarie studiate, completi di controlli e regolazioni automatiche. DATA ______________________ Firma del Coordinatore di Materia _________________________________________