Amico Coltivatore aprile 2010
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Amico Coltivatore aprile 2010
Anno 61 - Numero 4 aprile 2010 Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti Padova Poste Italiane spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Padova. Abbonamento annuo € 5,00 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa) DEL COLTIVATORE FINBIETICOLA: LE MANI SULLA MARMELLATA? Elezioni regionali: Coldiretti detta l’agenda politica n. 4 - aprile 2010 3 Chiameremo gli amministratori a rispondere sul nostro programma L a buona notizia è che per i prossimi tre anni non torneremo più alle urne. Ci auguriamo che questo contribuisca a farci uscire dal clima di campagna elettorale perenne che negli ultimi tempi ha influenzato non poco il panorama nazionale e regionale. Con l’insediamento della nuova Giunta Regionale guidata dall’ex ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia si apre una nuova fase che vedrà Coldiretti sempre in prima linea per tutelare l’agricoltura del nostro territorio e chiedere agli amministratori conto delle loro scelte e azioni. Come abbiamo detto in occasione dell’incontro che abbiamo organizzato durante la campagna elettorale, il nostro metodo di confronto e di azione sarà determinato dal programma che abbiamo presentato ai candidati. In quell’occasione nessuno ha avuto da ridire sulle proposte operative messe a punto dalla nostra Organizzazione per rilanciare l’agricoltura veneta e padovana, garantire un reddito e un futuro a chi fa impresa, alleggerire il carico burocratico che grava sulle nostre aziende. Anzi, chi è intervenuto al nostro dibattito e chi abbiamo coinvolto a vario titolo ha avuto parole di apprezzamento per l’azione di Coldiretti e ha affermato di condividere il nostro progetto per l’agricoltura e per una Filiera Tutta Agricola e Tutta Italiana. Per scendere nel concreto, abbiamo messo subito in evidenza che la nuova legge regionale sulla Bonifica ha bisogno di essere revisionata, a partire dall’articolo 37 sulla contribuenza. Infatti, poco dopo le elezioni regionali, abbiamo DEL COLTIVATORE Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Padova Direzione e redazione Federazione Provinciale Coldiretti Padova - Via della Croce Rossa, 32 35129 Padova Tel. 049.899.73.11 - Fax 049.899.73.45 - e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Walter Luchetta - Vice Direttore: Nicola Stievano Comitato di redazione: Gabriele Bovo, Lorenza Tasinato, Franco Renesto, Giuseppe Meringolo Grafica: Editex (Soave -VR) - Stampa: Grafiche Busti (Colognola ai Colli - VR) Autorizzazione n. 31 del 4-2-1950 - Tribunale di Padova Iscrizione al R.O.C. n. 2202 Abbonamento annuo € 5,00 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa) convocato gli esponenti politici al primo “tavolo” di lavoro sulla bonifica, di cui vi daremo conto nel prossimo numero dell’Amico del Coltivatore. E questo è solo il primo passo. E’ certo che continueremo ad agire con questo metodo, chiamando “a rapporto” i rappresentanti istituzionali sui temi che ci stanno a cuore, aprendo senza indugi un confronto serrato sui problemi da risolvere, chiedendo soluzioni concrete, azioni rapide ed efficaci. Se non otterremo risposta, non staremo certo in silenzio, se sarà necessario torneremo in piazza, mobiliteremo i nostri imprenditori. In campagna elettorale abbiamo dettato l’agenda ai candidati, ora spetta a noi farla rispettare e non perdere nemmeno un giorno. Per i prossimi cinque anni Coldiretti ha ben chiare le strategie per le quali il settore è pronto: l’avvio operativo della rete commerciale per la Vendita Diretta Organizzata (VDO) in collaborazione con i Consorzi Agrari, il potenziamento del ruolo sussidiario dei CAA (Centro Assistenza Agricola), il riconoscimento dei Confidi agricoli e, tra le urgenze, l’istituzione di una agenzia regionale per il controllo di tutti i flussi di alimenti provenienti dall’estero, prevenendo l’agro-pirateria e preservando i nostri prodotti. Deve, inoltre, essere accresciuta l’efficienza di Avepa diminuendone il costo, perché la burocrazia continua ad essere una palla al piede per la nostra agricoltura. Concludo ricordando un concetto che dovremo sempre tener presente nel nostro impegno quotidiano per l’agricoltura che vogliamo: la forza di Coldiretti sta nella rappresentanza, nella consapevolezza di essere allo stesso tempo la voce della vera agricoltura italiana e l’interlocutore autorevole con le istituzioni ma anche con i cittadini consumatori, i quali guardano alla nostra Organizzazione come riferimento sui temi della sicurezza alimentare, del legame fra tipicità e territorio, dell’origine. E’ una responsabilità di cui tutti dobbiamo essere consapevoli, ma anche uno stimolo per progredire. Il Presidente Marco Calaon Editoriale NUOVO GOVERNO VENETO, SUBITO AL LAVORO 4 n. 4 - aprile 2010 Dalla Regione DEL COLTIVATORE LUCA ZAIA GOVERNATORE VENETO STAFFETTA AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE CON L’ARRIVO DI GIANCARLO GALAN padovana e veneta e l'impegno quotidiano di migliaia di aziende che con il proprio lavoro svolgono un'azione di presidio sul territorio e mettono a disposizione dei consumatori il meglio dell'agroalimentare, pur tra mille difficoltà. Al neo ministro ricordo – conclude Calaon – che Coldiretti sarà sempre in prima linea per difendere l'agricoltura padovana e il reddito delle imprese”. LA NUOVA GIUNTA REGIONALE VENETA L uca Zaia è stato eletto Presidente della Regione del Veneto, l’ex Governatore Giancarlo Galan diventa Ministro delle Politiche Agricole. La “staffetta” fra i due esponenti politici veneti un paio di settimane dopo le elezioni regionali. "Mi impegnerò per dare ai cittadini veneti ciò che, votandomi, hanno chiesto. – ha dichiarato Luca Zaia Una Regione moderna, identitaria, capace di creare opportunità per i giovani e guardare con fiducia e ottimismo al proprio futuro. So che si tratta di una grande responsabilità e di una grande sfida che colgo con impegno ed entusiasmo”. Per quanto riguarda la Giunta, confermata la titolarità dell'assessorato all'Agricoltura a Franco Manzato. Al neo governatore veneto il ringraziamento e l’augurio della Coldiretti. “Lo ringrazio sinceramente – dichiara il presidente di Coldiretti Sergio Marini - per il proficuo impegno a difesa dell’agricoltura italiana portato avanti con coerenza, correttezza e trasparenza nella sua azione di Governo. Con Zaia abbiamo condiviso dure battaglie per contrastare il fur- to di identità e di valore che stanno mettendo a rischio il futuro delle imprese agricole italiane. Il giorno dell’insediamento al Governo del nuovo ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan, Marini ha inviato un messaggio. "Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Ministro delle politiche agricole che siamo certi saprà valorizzare al meglio le enormi potenzialità che offre l'agricoltura italiana nelle sue distintività. ll dialogo costruttivo con il neoministro è il miglior auspicio per l'impegno futuro a difesa dell'identità del Made in Italy e a sostegno del potere contrattuale delle imprese agricole sul mercato. Su questi obiettivi - conclude Marini - ci sarà la piena, leale e trasparente collaborazione della Coldiretti, anche in vista dell'importante negoziato europeo sulla riforma della Politica Agricola Comune che il nuovo Ministro dovrà affrontare, con la forte personalità e la grande esperienza maturata”. "Sicuramente il ministro Galan – aggiunge il presidente di Coldiretti Padova Marco Calaon – terrà in considerazione il valore dell'agricoltura Questi i nuovi assessori con i rispettivi ambiti d’azione: Marino Zorzato – Pdl Vicepresidente e assessore alla Cultura, Istruzione, Urbanistica. Franco Manzato – Lega Agricoltura. Luca Coletto – Lega Sanità. Marino Finozzi – Lega Turismo. Daniele Stival – Lega Protezione civile, Caccia, Identità veneta. Massimo Giorgetti – Pdl Lavori pubblici, Edilizia. Elena Donazzan – Pdl Istruzione, Lavoro, Formazione. Isi Coppola – Pdl Sviluppo economico, Energia, Patti territoriali. Roberto Ciambetti – Lega Bilancio. Maurizo Conte – Lega Ambiente. Remo Sernagiotto – Pdl Politiche sociali. Renato Chisso – Pdl Infrastrutture, Viabilità, Legge speciale per Venezia. n. 4 - aprile 2010 5 È un dubbio che ci “tormenta“, una domanda che era meglio se non arrivavamo a porci. Di cosa stiamo parlando? Di soldi, di tanti milioni di “euri”! Se, come sembra, dalla sentenza del TAR del Lazio, la ex Finbieticola, oggi Terrae SpA, presieduta da Federico Vecchioni, avrebbe distratto dal settore saccarifero centinaia di milioni di euro di soldi pubblici, le domande che sopra ci siamo posti troverebbero una inquietante risposta affermativa. Se, come sembra, quanto paventato sarà vero, nello specifico noi avremo un’unica imperativa determinazione: fare tutto quello che è necessario perché queste somme tornino nelle tasche dei bieticoltori. Facendo due calcoli, questi fondi potrebbero essere impiegati per portare per 10 anni il prezzo minimo delle bietole dagli attuali 34.38 euro/tonnellata a 40 euro. Quali e quante sono state le risorse pubbliche impegnate in operazioni estranee al settore bieticolo-saccarifero? Quali sono le azioni che i bieticoltori potranno e dovranno attuare per tutelare i loro legittimi interessi? Per discutere di tutto questo si sono riuniti a Bologna oltre 1500 bieticoltori che aderiscono a Coldiretti guidati dal Presidente Confederale, Sergio Marini, tra cui 150 arrivati da Padova, fermamente convinti che la bieticoltura ri- manga un settore cruciale per il territorio e per il comparto agricolo. Un invito alla Commissione di inchiesta istituita dal Ministero delle Politiche Agricole sui fondi della società Terrae SpA (già Finbieticola SpA), ad agire con la massima scrupolosità e sollecitudine per evitare che le eventuali somme pubbliche distratte diventino irrecuperabili: questa la richiesta dell’Assemblea, promossa per sostenere l’emersione della verità. I bieticoltori della Coldiretti hanno, infatti, deciso di intraprendere ogni azione nelle sedi opportune, a tutela dei legittimi interessi delle imprese interessate. L’auspicio è che tutto il mondo della rappresentanza degli agricoltori possa essere unito su questa vicenda, che non va assolutamente ricondotta nell’ambito politico o di contrapposizione tra organizzazioni perché si tratta semplicemente di ribadire il fatto che una società privata non può far proprie risorse che sarebbero invece degli imprenditori agricoli. La Commissione, diretta conseguenza della sentenza del Tar del Lazio che ordinava al Ministero di esercitare i poteri di vigilanza e sanzionatori sul settore bieticolo-saccarifero, ha il compito di verificare il corretto ammontare delle somme impegnate dalla società Finbieticola SpA per finalità estranee agli interessi del settore bieticolo-saccarifero, ha funzioni ispettivo-contabili, procedendo alla ricognizione delle eventuali Uno scorcio dell'Assemblea dei bieticoltori della Coldiretti. cifre oggetto di operazioni non coerenti con le finalità pubblicistiche dell’ente ed al conseguente recupero di quanto eventualmente dirottato verso altri scopi. Per tutta risposta Terrae SpA ha annunciato appello al Consiglio di Stato, dando nel contempo mandato ai propri amministratori di valutare ogni azione, a tutela degli interessi della società, nei confronti del MIPAAF e dei componenti della commissione ministeriale, in relazione a qualsiasi atto eccedente quanto strettamente necessario all’esecuzione della sentenza. Ma se tutto era a posto ed in trasparenza, come mai registriamo questo tipo di atteggiamento? Ma allora le mani.....? ! ? ! ? ! Ci dicano la verità! E se i soldi sono stati “deviati”, ammettano il fatto e provvedano a farli ritornare nel loro alveo naturale: ai bieticoltori. Il direttore Walter Luchetta Il punto del Direttore FINBIETICOLA: LE MANI SULLA MARMELLATA? 6 n. 4 - aprile 2010 In primo piano DEL COLTIVATORE ELEZIONI REGIONALI: COLDIRETTI E DETTA L’AGENDA “Dal 30 marzo apriremo un confronto serrato sul nostro “A rchiviata la campagna elettorale, daremo il via ad un confronto serrato con chi sarà alla maggioranza e all’opposizione in Consiglio Regionale partendo dal nostro documento programmatico che indica in modo inequivocabile le priorità per l’agricoltura veneta, dalla bonifica alla semplificazione burocratica, dalla tutela dell’origine alla piena operatività della legge sul km 0”. Questa la premessa con la quale il presidente Calaon e il direttore Luchetta hanno aperto il confronto con le coalizioni che hanno partecipato alle Elezioni Regionali. Di fronte ad una platea di oltre 120 dirigenti dell’Organizzazione sono intervenuti Pergiorgio Cortelazzo per la coalizione che sosteneva la candidatura di Luca Zaia alla presidenza della Regione, Antonio De Poli candidato per l’Udc assieme a Stefano Peraro. Assente ingiustificata la coalizione a sostegno della presidenza Bortolussi, pur avendo annunciato da tempo la propria partecipazione. In occasione dell’appuntamento elettorale Coldiretti Padova ha scelto di non stare alla finestra ma di intervenire da protagonista nel dibattito Antonio De Poli Piergiorgio Cortelazzo Stefano Peraro politico facendo sentire la voce degli imprenditori agricoli e ribadendo le istanze utili per il rilancio dell’intero settore agroalimentare. Coldiretti conferma la linea del confronto a viso aperto sui progetti e non aspetta “suggerimenti” dall’esterno, ma si fa parte attiva mettendo al primo posto la concretezza che da sempre la contraddistingue. “Abbiamo chiesto agli schieramenti di ogni parte politica – ha detto Calaon - di impegnarsi per il futuro. Le principali azioni che Coldiretti sostiene, con l’obiettivo di consolidare redditi adeguati per tutte le imprese agricole, sono finalizzate a sviluppare una Filiera Tutta Agricola e Tutta Italiana, firmata dagli imprenditori agricoli”. “Scendendo nel dettaglio – ha proseguito Luchetta l’obiettivo è la realizzazione di un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e i consumatori, offrendo a questi ultimi prodotti sicuri, di origine e qualità certa, ad un giusto prezzo. E’ importante non solo quello che si scrive e si dice, ma soprattutto quello che si riuscirà a fare. Ecco allora che dal 30 marzo chiederemo ai nuovi amministratori della Regione di intervenire da subito su ciò che ci sta maggiormente a cuore. A partire dalla legge sulla bonifica, il cui articolo 37 sulla contribuzione “urbana” va assolutamente rivisto, altrimenti i Consorzi di Bonifica non potranno disporre di cifre ingenti e assolutamente necessarie. Altro aspetto sul quale ci bat- teremo sarà la semplificazione burocratica e il ruolo di Avepa. Vanno ripensate le politiche strutturali per l’agricoltura e chiediamo la piena operatività della legge sul “km 0”. Anche sugli Ogm abbiamo chiesto una chiara presa di posizione, consegnando il documento elaborato dalla nostra Organizzazione. Quanto ai controlli chiediamo anzitutto una maggiore attenzione nei confronti dei prodotti importati, a tutela del “made in Italy” e della redditività delle nostre imprese”. Piergiorgio Cortelazzo ha confermato le perplessità sulla legge di riforma della bonifica e ha assicurato che l’articolo 37 sarà cambiato. “Sul “km 0” il Veneto si è confermato laboratorio nazionale ma l’agricoltura soffre di un eccesso di misure e normative, dall’Unione Europea in giù, per questo è necessario lavorare seriamente alla filiera. Va rivista poi l’organizzazione di Avepa perché negli anni è cresciuta a dismisura, passando dai 50 dipendenti preventivati all’inizio ad oltre 370, e ciononostante non soddisfa le necessità del mondo agricolo. Il Veneto n. 4 - aprile 2010 7 programma per una Filiera Tutta Agricola e Tutta Italiana” non si può governare solo a colpi di spot ma con azioni concrete”. Sulla necessità del minor carico burocratico si è soffermato Antonio De Poli: “Vanno riviste le impostazioni di Avepa e anche di Veneto Agricoltura. La Regione deve essere un ente di programmazione e di controllo, deve darsi delle regole precise a partire dall’approvazione dello Statuto, dovrà costruire certezze anche per il settore dell’agricoltura. Noi siamo pronti ad avviare un percorso importante con le imprese agricole”. Un ragionamento proseguito da Stefano Peraro che si è soffermato sulla collaborazione fra mondo politico e associazioni di categoria su problematiche fondamentali come la gestione delle acque e la pianificazione urbanistica. Non sono mancati gli interventi dal pubblico, composto da imprenditori agricoli di ogni età e di diverse specializzazioni, provenienti da ogni parte della provincia. La richiesta più pressante è stata quella di una maggiore attenzione nei confronti dell’agricoltura, non solo in campagna elettorale, che si concretizzi nella convinzione che qualsiasi provvedimento va posto all’interno dello sviluppo e del consolidamento della Filiera Tutta Agricola Tutta Italiana firmata dagli agricoltori. In primo piano INCONTRA LE COALIZIONI POLITICHE PER L’AGRICOLTURA 8 n. 4 - aprile 2010 n. 4 - aprile 2010 9 I MINISTRI FAZIO E PRESTIGIACOMO FIRMANO IL DECRETO DI STOP I l mais geneticamente modificato Mon810 non sara’ seminato in Italia. Con le controfirme dei ministri della Salute Ferruccio Fazio e dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo al decreto predisposto dall’ex ministro dell’agricoltura e ora presidente del Veneto Luca Zaia è stata respinta la domanda di coltivare ibridi di mais geneticamente modificati. “Apprezziamo la decisione coerente e tempestiva dei Ministri Fazio e Stefania Prestigiacomo di negare la richiesta di messa in coltura di mais transgenico con la controfirma al decreto interministeriale del ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia - ha commentato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “il decreto nasce dalla decisione di negare l’autorizzazione alla semina del mais geneticamente modificato assunta all’unanimità dalla Commissione per le sementi istituita presso il Ministero delle politiche agricole e della quale fanno parte rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole, dell’Ambiente, della Salute e le regioni italiane tra le più importanti dal punto di vista agricolo”. I crescenti dubbi sul piano sanitario e ambientale nel corso del 2009 hanno peraltro portato anche il governo tedesco a vietare il mais Mon 810 a seguito di nuove acquisizioni circa gli effetti negativi sull’apparato intestinale, sugli organismi del terreno e sulla dispersione del polline, con contaminazioni derivanti dalla impollinazione incrociata tra coltivazioni transgeniche e non. Dopo il divieto posto anche in Germania si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi Europei dove si coltivano organismi geneticamente modificati (ogm) con un drastico crollo del 12 per cento delle semine che ha interessato tutti i paesi interessati (Spagna, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia), tranne la Polonia che ha mantenuto la stessa superficie coltivata, mentre solo per il Portogallo è aumentata, secondo una analisi della Coldiretti sul rapporto annuale 2009 dell’“International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA). Il drastico crollo nei terreni seminati con organismi geneticamente modificati in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per l’ambiente, non c’è neanche convenienza economica. Il fatto che, anche dove è possibile la coltivazione, gli agricoltori riducano le semine è la più concreta dimostrazione che conclude la Coldiretti - per gli ogm attualmente in commercio non c’è quella miracolosa convenienza economica che le multinazionali e i loro “tifosi” propagandano. Nel frattempo in Veneto è compatto il fronte del “No agli Ogm”. I rappresentanti di Coldiretti, Cia, Cna Alimentare, Confartigianato, Legapesca, Unci, Federconsumatori, Adiconsum, Slow Food, Vas, Wwf, Legambiente si sono riuniti nella sede regionale di Coldiretti per affrontare l’emergenza provocata dal rischio di contaminazione dei terreni in conseguenza della coltivazione di organismi geneticamente modificati. L’iniziativa è conseguente all’autoriz- zazione comunitaria per la coltivazione della patata transgenica e dalla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha ordinato al Ministero delle Politiche Agricole di concludere il procedimento autorizzatorio per la messa in coltura di mais Ogm, anche in mancanza delle linee guida di coesistenza regionali. Tutti i convocati si sono espressi concordando sul fatto che gli organismi geneticamente modificati consegnano nelle mani di pochi potenti la rovina della biodiversità, patrimonio etico intangibile dell’umanità e del pianeta intero. La questione si riflette ovviamente anche nella nostra regione dove ben oltre 83 mila imprese agricole coltivano più di 820 mila ettari realizzando una produzione che sfiora i 5 miliardi di euro con un livello di produttività che è già molto tanto da toccare i 6.000 euro per ettaro collocando così il Veneto ai vertici mondiali. Questo il senso del sollecito rivolto dalla “squadra anti ogm” all’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, presente all’incontro, che ha ribadito il suo no agli ogm netto ed argomentato come tale è il suo impegno per la difesa dell’agricoltura veneta il reddito delle aziende agricole garantendo nel contempo ai consumatori il diritto ad avere prodotti di provenienza certa, dal gusto vario, dalla squisitezza senza pari. Attualità COLDIRETTI CAPOFILA DELLA COALIZIONE NO OGM 10 n. 4 - aprile 2010 n. 4 - aprile 2010 11 Dal Ministero dello Sviluppo Economico 20 milioni di euro per macchine, attrezzature agricole e di movimento terra È entrato in vigore il decreto attuativo che definisce le modalità per la concessione degli incentivi al settore delle macchine ed attrezzature agricole oltre che per movimento terra da parte del ministero dello Sviluppo Economico. Le risorse messe a disposizione ammontano a 20 milioni di euro. Relativamente alle procedure di funzionamento, il Ministero dello Sviluppo Economico ha sottoscritto una convenzione con Poste Italiane per il disbrigo di tutte le pratiche. Poste Italiane renderà attivo un call center che risponderà a tutti i quesiti e i dubbi sulle procedure di funzionalità. Le domande saranno finanziate in base all’ordine di arrivo, a decorrere dal 6 aprile, sino all’esaurimento delle risorse messe a disposizione, pari a 20 milioni. Le prime indicazioni fornite dal Ministero prevedono il 10% di incentivo statale sul costo del listino, a condizione che il concessionario o il venditore pratichi uno sconto di pari misura sul prezzo di listino, per l’acquisto di macchine agricole e movimento terra, comprese quelle operatrici a motore. Le macchine dovranno essere esclusivamente della stessa tipologia e con potenza non superiore del 50% all’originale rottamato. Le novità ROTTAMAZIONE TRATTORI, ARRIVA L’INCENTIVO 12 n. 4 - aprile 2010 La normativa DEL COLTIVATORE PSR & CONDIZIONALITÀ La Regione chiarisce alcune implicazioni L a Condizionalità rappresenta per tutte le aziende interessate dalla Domanda unica e/o da altri aiuti diretti un requisito orizzontale di base. Le aziende che percepiscono i pagamenti agroambientali (misura 214) del PSR 2007-2013, oltre alla condizionalità, devono rispettare i requisiti minimi previsti dall’art. 13 del D.M. n. 30125 del 22 dicembre 2009, in materia di fertilizzanti e fitofarmaci. Per quanto riguarda l’uso dei fertilizzanti, i requisiti si traducono nella verifica del rispetto delle Dgr 2495/2006 e 2493/2007, anche nelle ordinarie e non solo nelle zone vulnerabili ai nitrati. Dal lato pratico, tenuto conto degli obblighi (comunicazione preventiva, stoccaggi, rispetto del limite di 340 kg di N da effluenti per ettaro e per anno e epoche di spandimento) stabiliti dalle delibere citate a carico delle aziende zootecniche e/o degli utilizzatori di effluenti, non aggiunge nulla di particolare. Per quanto riguarda l’uso di fitofarmaci, le aziende che percepiscono i pagamenti agroambientali sono tenute verificare l’attrezzatura per l’irrorazione con cadenza almeno quinquennale e a rispettare le prescrizioni nelle aree sensibili ai fitofarmaci (100 Comuni dell’Alta pianura veneta già vulnerabili ai nitrati) per quanto riguarda le quantità e concentrazioni di utilizzo. Nelle aree sensibili ai fitofarmaci, le aziende devono rispettate le eventuali specifiche indicate in etichetta per le medesime zone. Ritornando alla verifica delle attrezzature, si specifica che il quinquennio decorre dal 2008 e che questa verifica può essere svolta: - presso delle officine autorizzate (con attestato da conservare in fascicolo); - tramite apposita certificazione di un tecnico abilitato (da conservare in fascicolo). Tenuto conto del periodo di 5 anni, un eventuale controllo (Avepa) volto alla verifica dell’attrezzatura che dia esito negativo non può tradursi in una penalità. Tuttavia, se entro il quinquennio l’azienda non procede alla verifica dell’attrezzatura, potrà essere revocato il pagamento agroambientale nella sua totalità. Di seguito, si riassume in un prospetto quanto espresso: Azienda Norme da rispettare Recepimento Beneficiaria PU e altri aiuti diretti 1°) Condizionalità Dgr 4081/2009 3°) Impegni specifici misura 214 Dgr 199/2008 e s.m.i. 2°) Requisiti minimi Circolare Agea ACIU.2008 n. 1485 1°) Condizionalità Dgr 4081/2009 Beneficiaria misura 214 del PSR 2007-2013 Note Riguardanti l’uso di fertilizzanti e fitosanitari Nota bene: un’infrazione al primo livello di condizionalità in un’azienda beneficiaria del Pagamento unico e della misura 214 comporta delle penalizzazioni sia sul Pagamento unico che sulla misura 214. Un’infrazione al secondo livello di condizionalità comporta delle penalizzazioni, nella medesima azienda, sulla misura 214, così come delle eventuali infrazioni agli impegni specifici. n. 4 - aprile 2010 13 D opo la pubblicazione dei Criteri di Gestione Obbligatori nello scorso numero dell’Amico del Coltivatore, riportiamo in queste pagine le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali che le aziende devono rispettare per accedere alla Domanda Unica di Pagamento, alla domanda di Piano di Sviluppo Rurale, alla domanda di Ristrutturazione e riconversione vigenti e alla domanda di Premio di estirpazione vigneti. Per ogni ulteriore informazione tutti gli interessati possono rivolgersi agli Uffici di Zona di Impresa Verde – Coldiretti Padova. Le norme che rappresentano le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali sono state ridotte, passando dalle originarie sette a CINQUE OBIETTIVI che possono essere riassunti in modo schematico nei seguenti punti: OBBIETTIVO 1 protezione del suolo contro l’erosione OBBIETTIVO 2 mantenimento livello di sostanza organica del suolo OBBIETTIVO 3 mantenimento della struttura del suolo OBBIETTIVO 4 evitare il deterioramento degli habitat OBBIETTIVO 5 protezione e gestione delle risorse idriche All’interno di ciascun obbiettivo sono state definite delle NORME contenenti un insieme di STANDARD,ovvero le disposizioni agronomiche e ambientali alle quali le aziende debbono attenersi. OBBIETTIVO 1: Erosione del Suolo Proteggere il suolo mediante misure idonee NORMA 1 MISURE PER LA PROTEZIONE DEL SUOLO La norma si applica esclusivamente ai terreni in pendenza dei comuni della Regione Veneto che presentano almeno il 10% di superficie con erosione superiore a a parametri definiti, in assenza di sistemazioni, quando questi manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse. Non si applica nelle superfici stabilmente inerbite o impegnate in colture che permangono per l’intera annata agraria. STANDARD 1.1 Realizzazione di solchi acquai temporanei. Divieto di effettuare livellamenti non autorizzati. Manutenzione della rete idraulica aziendale. DEROGHE sono ammesse nel caso di rischio di stabilità del mezzo meccanico, in assenza di canali (naturali o artificiali) dove convogliare l’acqua, in suoli con evidenti fenomeni di soliflusso (frane). In caso di ricorso alla deroga, è necessario eseguire fasce inerbite ad andamento trasversale rispetto alla massima pendenza, larghe più di 5 metri e distanti tra loro meno di 60 metri. STANDARD 1.2 Copertura minima del suolo sulle superfici a seminativo ritirate dalla produzione e su tutti i terreni che manifestano fenomeni erosivi. DEROGHE sono ammesse nel caso di sovescio, terreni interessati da rispirstino di habitat o biotopi, estirpazione e/o reimpianto di vigneti. STANDARD 1.3 Divieto di eliminare i terrazzamenti esistenti. DEROGHE sono ammesse in caso di rimodellamento dei terrazzamenti. OBBIETTIVO 2: Sostanza organica del suolo Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante opportune pratiche NORMA 2 MISURE PER IL MANTENIMENTO DEI LIVELLI DI SOSTANZA ORGANICA NEL SUOLO La norma si applica a tutte le superfici a seminativo. STANDARD 2.1 divieto di bruciatura delle stoppie, delle paglie e dei residui colturali lasciati in campo successivamente alla raccolta. DEROGHE Sono ammesse nel caso di superfici investite a riso o per emergenze di carattere fitosanitario. STANDARD 2.2 Non potranno avere durata superiore a cinque anni le monosuccessioni di cereali; il computo parte dal 2008. DEROGHE Sono ammesse nelle monosuccessione di riso, per mantenere il livello di sostanza organica nel terreno, su specifiche prescrizioni. OBBIETTIVO 3: Struttura del suolo Mantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate Speciale CONDIZIONALITÀ DEGLI AUTI PAC PER IL 2010 LE BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI 14 n. 4 - aprile 2010 Speciale DEL COLTIVATORE NORMA 3 MISURE PER LA PROTEZIONE DELLA STRUTTURA DEL SUOLO La norma si applica a tutte le superfici beneficiarie di pagamenti diretti. STANDARD 3.1 L’esecuzione delle lavorazioni del terreno va fatta in condizioni di umidità appropriate e con modalità di uso delle macchine tali da non favorire il deterioramento della struttura del suolo. OBBIETTIVO 4: Livello minimo di mantenimento Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat NORMA 4 MISURE PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI E DEGLI HABITAT STANDARD 4.1 Divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente, divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi, esclusione delle lavorazioni del terreno. Sulle superfici pascolate è consentita l’effettuazione di uno sfalcio annuale. In assenza di pascolamento è obbligatoria l’ esecuzione di almeno uno sfalcio l’anno. Lo standard si applica alle superfici a pascolo permanente. DEROGHE su specifici provvedimenti STANDARD 4.2 Attuare pratiche agronomiche consistenti in operazioni di sfalcio o altro operazioni equivalenti (trinciatura) almeno una volta l’anno e non oltre il 10 ottobre. Obbligo della realizzazione di fasce antincendio Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di pagamenti diretti ad esclusione di oliveti, vigneti, pascolo permanente. DEROGHE Sono ammesse nel caso di superfici ordinariamente coltivate e gestite o per il contenimento delle infestanti. STANDARD 4.3 Attuazione di tecniche colturali specifiche per oliveti e vigneti. oliveti una potatura almeno una volta ogni cinque anni, eliminare i rovi ogni tre anni, spollonatura almeno una volta ogni tre anni. vigneti la potatura invernale entro il 30 maggio, eliminare i rovi almeno una volta ogni tre anni. Lo standard si applica a oliveti e vigneti. DEROGHE Sono ammesse per motivi fitosanitari o su terreni in aree di parchi nazionali e regionali. STANDARD 4.4 rispetto dei provvedimenti nazionali e regionali di tutela e conservazione degli elementi caratteristici del paesaggio. Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di pagamenti diretti. DEROGHE Sono ammesse per motivazioni di ordine fitosanitario, in formazioni che non presentino caratteri di permanenza e tipicità, per interventi di ordinaria manutenzione, per la eliminazione di soggetti appartenenti a specie invadenti. STANDARD 4.5 divieto di estirpazione degli olivi. Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di pagamenti diretti. DEROGHE Sono ammesse nel caso di reimpianto autorizzato o estirpazione autorizzata o per motivi fitosanitari. STANDARD 4.6 Tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette al rispetto della densità di bestiame da pascolo per ettaro di superficie pascolata: - carico minimo non inferiore a 0,2 UBA /Ha - carico massimo non superiore a 4 UBA /ha Lo standard si applica alle superfici a pascolo permanente. OBBIETTIVO 5: Protezione e gestione delle risorse idriche Proteggere le acque dall’inquinamento e dal ruscellamento e gestire l’utilizzo delle risorse idriche NORMA 5 MISURE PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di pagamenti diretti STANDARD 5.1 rispetto delle procedure di autorizzazione nell’ utilizzo acque ai fini di irrigazione. STANDARD 5.2 introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua (dal 1 gennaio 2012). n. 4 - aprile 2010 15 Facendo seguito a quanto pubblicato a pagina 17 dell'ultimo numero dell'Amico del Coltivatore pubblichiamo una serie di delucidazioni sul sistema di tracciabilità "Sistri" applicato al settore primario. Che cos’è? Il 13 gennaio 2010 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che istituisce il sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti “SISTRI”. Il sistema è stato congeniato allo scopo di tracciare attraverso l’informatica l’intera filiera dei rifiuti speciali tra i quali ricadono quelli prodotti nell’ambito delle attività agricole. Quindi, con l’uso di dispositivi elettronici (chiavette USB e black box da istallare sui veicoli), verranno sostituiti gli adempimenti cartacei attualmente vigenti: formulario di trasporto, MUD e Registro dei rifiuti. Il sistema di controllo connesso al SISTRI è gestito dal Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’ambiente. Chi è obbligato a iscriversi Sono tenute all’iscrizione le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi nonché le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi. Ne consegue che anche gli agricoltori che producono rifiuti pericolosi con un volume d’affari inferiore ad 8.000 €, esentati dal MUD e dal Registro dalla vecchia normativa, devono iscriversi al SISTRI. Gli agricoltori che producono solo rifiuti speciali non pericolosi possono aderire al SISTRI su base volontaria. Quanto costa? L’iscrizione annua per le imprese con meno di 10 dipendenti ammonta a 120 €, per le imprese con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 50 il contributo annuale è pari a 180 euro e, infine, per quelle con più di 50 dipendenti, il contributo è pari a 300 euro. Inoltre, coloro che trasportano in conto proprio i rifiuti pericolosi prodotti devono versare un contributo di 100 € per ogni veicolo (per i primi due veicoli, 150 dal terzo veicolo in poi) e dotare ciascun veicolo di un dispositivo elettronico definito black box. Questo supporto traccia il percorso del rifiuto in tempo reale. In termini operativi cosa comporta? Il produttore di rifiuto pericoloso iscritto al SISTRI, sia in caso di conferimento tramite porta a porta, sia quando effettua il trasporto in conto proprio è tenuto al caricamento informatico dei dati concernenti il rifiuto prodotto nella chiavetta USB per la loro successiva trasmissione sulla black box e, alla fine del percorso, presso il centro di raccolta/riciclaggio. Ci sono delle esenzioni dal SISTRI per le imprese agricole? È prevista l’esenzione per i produttori di rifiuti (pericolosi) agricoli che li conferiscono, previa convenzione a circuiti organizzati di raccolta (servizio pubblico di raccolta o privati). L’esenzione opera però solo nel caso di trasporto e conferimento dei propri rifiuti in modo occasionale e saltuario per quantitativi che non eccedano i 30 chilogrammi o litri. Questa esenzione è applicata sia nel caso del trasporto dei propri rifiuti verso il centro di raccolta, sia quando si effettua il conferimento presso la propria azienda con il sistema porta e porta. L’esenzione può essere più ampia? Gli Accordi di programma stipulati in Veneto per la gestione dei rifiuti prodotti da attività agricole consentono alcuni margini di manovra. Infatti, fino alla puntuale definizione di “saltuario ed occasionale” è, innanzitutto, possibile indicare, negli accordi di programma, un preciso criterio quantitativo e in via interpretativa colmare alcuni vuoti della disciplina di riferimento. Inoltre, con gli accordi, in generale, è possibile disporre semplificazioni amministrative e burocratiche, nel rispetto delle previsioni comunitarie. Coldiretti, nell’ambito dei lavori di recepimento della direttiva quadro in materia di rifiuti, ha chiesto di definire con esattezza tale criterio: nelle more di un prossimo chiarimento ministeriale, sembra comunque potersi considerare esonerata – salve valutazioni particolari da verificare caso per caso – una frequenza, irregolare e discontinua, di tre trasporti l’anno. Valutazioni conclusive L’esenzione introdotta a favore esclusivo delle imprese agricole è stata proposta dalla Coldiretti per salvaguardare le aziende che producono modesti quantitativi di rifiuti speciali agricoli pericolosi. Infatti, il sistema SISTRI determinerebbe, a carico di queste imprese, oneri economici e burocratici assolutamente sproporzionati rispetto all’utilità pratica del sistema di tracciabilità. La Federazione provinciale ha già avviato apposite negoziazioni al fine di creare virtuosi circuiti di raccolta con gli enti pubblici e di verificare la possibilità, con gli stessi, di adottare ulteriori semplificazioni amministrative, nel rispetto delle previsioni comunitarie. La normativa ULTERIORI APPROFONDIMENTI SUI RIFIUTI - SISTRI 16 n. 4 - aprile 2010 Fiscale DEL COLTIVATORE DETASSAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN MACCHINARI L a Legge Tremonti-ter, consente di escludere dall’imposizione sul reddito d’impresa un importo pari al 50 per cento del valore degli investimenti in nuovi macchinari, compresi in una apposita tabella, fatti a decorrere dal 1° luglio 2009 e fino al 30 giugno 2010. La Tremonti-ter si applica a tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato, in relazione alle attività produttive che producono redditi d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica. Non si applica ai soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo né agli agricoltori che dichiarano solo reddito agrario. Possono accedere al beneficio, ad esempio: - gli imprenditori agricoli che svolgono attività di agriturismo; - gli imprenditori che conseguono redditi d’impresa come commercio, conto terzi, attività di manutenzione del verde, attività di servizi connessi e ogni altra attività d’impresa. - gli imprenditori agricoli che dichiarano redditi di allevamento eccedentari L’agevolazione spetta per l’acquisto di macchinari e apparecchiature nuove. Vi elenchiamo di seguito alcune tabelle ATECO di produzioni che identificano i beni interessati alla detassazione: 28.3 FABBRICAZIONE DI MACCHI- NE PER L’AGRICOLTURA E LA SILVICOLTURA 28.30 Fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura 28.30.1 Fabbricazione di trattori agricoli 28.30.10 Fabbricazione di trattori agricoli - fabbricazione di trattori agricoli su ruote utilizzati in agricoltura e in silvicoltura - fabbricazione di motocoltivatori 28.30.9 Fabbricazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia 28.30.90 Fabbricazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia - fabbricazione di motozappe condotte a piedi - fabbricazione di falciatrici, inclusi i tosaerba - fabbricazione di rimorchi o semirimorchi autocaricatori e autoscaricatori, per uso agricolo - fabbricazione di macchine agricole per la preparazione del terreno, la piantatura o la concimazione: aratri, spanditori di concime, seminatrici, erpici eccetera - fabbricazione di macchine per la raccolta o la trebbiatura dei prodotti agricoli: mietitrici, trebbiatrici, selezionatrici eccetera - fabbricazione di mungitrici - fabbricazione di irroratrici per uso agricolo - fabbricazione di macchine agricole di altro tipo: incubatrici ed allevatrici per l’avicoltura, macchine per l’apicoltura, apparecchi per la preparazione del mangime eccetera, macchine per pulire, vagliare o selezionare uova, frutta eccetera - fabbricazione di macchine per irrigazione Dalla classe 28.30 sono escluse: - fabbricazione di utensili agricoli non a motore per l’impiego a mano, cfr. 25.73 - fabbricazione di trasportatori per allevamenti, cfr. 28.22 - fabbricazione di utensili portatili a motore, cfr. 28.24 - fabbricazione di scrematrici, cfr. 28.93 - fabbricazione di macchine per pulire, selezionare o calibrare i semi, le granaglie o i legumi secchi da granella, cfr. 28.93 - fabbricazione di trattori stradali per semi-rimorchi, cfr. 29.10 - fabbricazione di rimorchi o semi-rimorchi stradali, cfr. 29.20 L’agevolazione consiste nell’esclusione dal reddito di impresa di un importo determinato in funzione degli investimenti pari al 50% del loro costo. L’esclusione dall’imposizione sul reddito di impresa in nuovi macchinari e nuove apparecchiature può essere fruita “esclusivamente” in sede di determinazione del saldo IRPEF/IRES dei periodi d’imposta interessati., senza quindi incidere sul calcolo e versamento degli acconti dovuti, che dovranno essere determinati, secondo le modalità ordinarie, comunque al lordo dell’agevolazione. Il comma 3 dell’articolo 5 prevede che “L’incentivo fiscale è revocato se l’imprenditore cede a terzi o destina i beni oggetto degli investimenti a finalità estranee all’esercizio di impresa prima del secondo periodo di imposta successivo all’acquisto”. n. 4 - aprile 2010 17 L ’Inps ha aggiornato le indennità di maternità per l’anno 2010. Per il periodo di gravidanza e per quello successivo al parto, le coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali, hanno diritto ad un assegno che viene corrisposto per un periodo complessivo di cinque mesi. In aggiunta, le neomamme nel caso in cui si astengano dal lavoro entro il primo anno di vita del bambino hanno diritto ad un’indennità giornaliera per tre mesi (il cosiddetto congedo parentale). Vediamo nel dettaglio le principali novità. L’indennità di maternità Alle madri coltivatrici dirette, colone e mezzadre, imprenditrici agricole, per i due mesi precedenti il parto e per i tre mesi successivi, è riconosciuta un’indennità giornaliera pari all’80% delle retribuzioni convenzionali. L’Inps ha comunicato che il nuovo limite minimo di retribuzione giornaliera su cui calcolare tale indennità è pari a 38,69 euro. Pertanto, per l’anno in corso per le coltivatrici l’assegno è pari a 30,95 euro al giorno. L’indennità di maternità deve essere richiesta all’Inps entro il termine di prescrizione di un anno decorrente dal giorno successivo all’ultimo giorno indennizzabile (tre mesi dopo il parto). I congedi parentali Le lavoratrici autonome agricole madri possono inoltre chiedere di astenersi dal lavoro per tre mesi entro il primo anno di età del bambino, con conseguente diritto ad un’indennità corrisposta dall’Inps pari al 30% della retribuzione convenzionale (per l’anno in corso pari a 11,60 euro al giorno). Tale indennità spetta solo in caso di effettiva interruzione dell’attività lavorativa, che deve essere attestata dall’interessata mediante dichiarazione di responsabilità. Conseguentemente è sospeso in tale periodo l’obbligo di versare la contribuzione all’Inps (il periodo è comunque coperto da contribuzione figurativa). Per non perdere i benefici riconosciuti in caso di maternità, raccomandiamo alle lavoratrici interessate di rivolgersi per tempo al Patronato Epaca. Gli operatori Epaca forni- ranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predisponendo tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps. I nostri uffici di Padova e provincia sono a completa disposizione. NUOVI LIMITI DI REDDITO PER GLI ASSEGNI FAMILIARI Sono aumentati i limiti di reddito per essere considerati familiari a carico e la soglia per la concessione degli assegni. Epaca Coldiretti sottolinea che in alcuni casi tali limiti sono utili per stabilire alcuni benefici come l’esenzione dal ticket sanitario. Chi ha diritto ai trattamenti di famiglia Coltivatori diretti, mezzadri e coloni in attività possono chiedere gli assegni familiari. Ai lavoratori autonomi in pensione (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani, commercianti) spettano quote di maggiorazione sulla pensione. Beneficiari dell’assegno I trattamenti di famiglia possono essere richiesti per i figli, i fratelli, le sorelle e i nipoti, minori o inabili, apprendisti o studenti (fino a 21 anni se apprendisti o studenti di scuola media superiore; fino a 26 anni se studenti universitari e non oltre la durata del corso legale di laurea). Per i pensionati l’assegno spetta anche per il coniuge. Per il pagamento degli assegni è necessario che i familiari vivano a carico del richiedente e che il nucleo familiare non superi determinati limiti di reddito. I limiti di reddito Per il 2010 si considera a carico il familiare che abbia redditi personali non superiori ai seguenti importi mensili: 649,19 euro per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio o equiparato; 1.136,08 per due genitori. Limite di reddito complessivo dell’intero nucleo per il 2010 (fonte Inps) Nucleo familiare Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione per il primo figlio e per il genitore a carico e equiparati Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione di tutti gli assegni familiari o quote di maggiorazione 1 persona Euro 8.570,36 - 2 persone Euro 14.221,56 Euro 17.031,82 3 persone Euro 18.286,24 Euro 21.896,08 4 persone Euro 21.831,31 Euro 26.152,66 5 persone Euro 25.393,40 Euro 30.409,26 6 persone Euro 28.778,83 Euro 34.464,36 7 o più Euro 32.163,65 Euro 38.518,78 Tali limiti sono aumentati del • 10% per i vedovi, divorziati, separati legalmente, abbandonati, celibi o nubili • 50% se fanno parte del nucleo familiare totalmente inabili • 60% se ricorrono entrambe le condizioni Per ottenere gli assegni familiari è necessario presentare domanda all’Inps tramite il Patronato Epaca. La previdenza ASSEGNI DI MATERNITÀ: ECCO I NUOVI IMPORTI 18 n. 4 - aprile 2010 I movimenti DEL COLTIVATORE “VOGLIAMO ESSERE PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO” Il delegato padovano Francesco Dellai racconta l’Assemblea elettiva di Coldiretti Giovani Impresa I l 23 e 24 marzo si è tenuta a Roma l’Assemblea Elettiva di Coldiretti Giovani Impresa. La due giorni di lavori presso la sede nazionale di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi ha visto la partecipazione di tutti i Delegati e Segretari provinciali, oltre ovviamente all’esecutivo nazionale del quale era presente come componente nonché Vice Delegato nazionale uscente il nostro Nicola Zaggia. A lui e a tutto l’Esecutivo uscente vanno i miei vivi ringraziamenti per l’ottimo lavoro in occasione del passaggio storico al quale abbiamo assistito, che ha visto il nostro Movimento Giovanile divenire Coldiretti Giovani Impresa. Questo processo dà ora la possibilità a noi giovani imprenditori di Coldiretti di essere a tutti gli effetti parte integrante dell’Organizzazione, con grandi possibilità ma allo stesso tempo responsabilità. Non a caso il motto dell’Assemblea recitava: “La Filiera Agricola Tutta Italiana: una passione da coltivare…e divulgare”. Su questo slogan si è incentrata la Relazione del Delegato nazionale uscente Donato Fanelli, che ha voluto ribadire chiaramente quanto sia importante il cambiamento che abbiamo costruito assieme, che si estrinseca soprattutto nel nuovo rapporto tra i giovani e tutta l’Organizzazione, giovani non solo nella manovalanza, ma forza trainante di quello che Coldiretti vuole essere. Dobbiamo però fare tutti la nostra parte perché le partite che stiamo giocando ora peseranno sul nostro futuro. Ecco perché allora dobbiamo per primi noi giovani portare avanti con forza il progetto di Filiera Agricola Tutta Italiana, Alberto Mantovanelli (a destra) con il delegato nazionale Vittorio Sangiorgio di Caserta progetto che può essere assieme alla cooperazione l’unica via di salvezza per l’agroalimentare italiano, detentore di un patrimonio di prodotti tipici, territorialità e sicurezza alimentare. Non possiamo certo pensare di essere competitivi in un mercato globale senza l’ identificazione che ci contraddistingue e che ci ha fatto guadagnare la fiducia nel consumatore italiano e non solo, puntando magari sugli OGM come qualcuno vorrebbe. La dimensione media dell’azienda agricola italiana è di poco più di 6 ettari e il piccolo aumento di produzione che avremo a fronte di una standardizzazione del prodotto di certo non risolverebbe i problemi delle nostre aziende. Se non avessimo i prodotti DOP, IGP e così via, avremo dovuto chiudere da un bel pezzo perché non sarebbe stato impossibile reggere il confronto con paesi nei quali i costi di produzione sono molto ma molto inferiori e con i quali sicuramente non riusciamo a essere competitivi. Tra i molti ospiti intervenuti all’Assemblea, il Segretario Organizzativo Coldiretti Vincenzo Gesmundo, il Presidente Sergio Marini e il Ministro delle Politiche agricole e forestali Luca Zaia i quali con i vari interventi non hanno che aumentato in noi la convinzione che il consumatore, anche se in un momento di crisi generale, quando possibile preferisce certamente un prodotto che viene dalla nostra terra e dai nostri contadini, piuttosto che ripiegare su ciò che ha viaggiato per migliaia di km e che in quanto a qualità e sicurezza alimentare difficilmente sarà lo stesso. Una confortante conferma viene dal continuo aumento dei mercati di Campagna Amica al quale stiamo assistendo anche nella nostra provincia. La fase finale dell’assemblea ha visto la proclamazione del nuovo Delegato Nazionale Vittorio Sangiorgio e del nuovo Esecutivo Nazionale nel quale è entrato a far parte anche il nostro Delegato Regionale Alberto Mantovanelli. Sicuro che sapranno fare tesoro del lavoro svolto finora dall’esecutivo uscente e continuare nella direzione giusta auguro ad ognuno di loro buon lavoro. Francesco Dellai Delegato Coldiretti Giovani Impresa Padova n. 4 - aprile 2010 19 D opo il successo della precedente edizione torna, nell’ambito del progetto” Campagna Amica in… classe”, il concorso “La ricetta buona e possibile”, rivolto alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Padova, che potranno inviare entro il prossimo 7 maggio una ricetta i cui ingredienti siano prodotti stagionali padovani. Il concorso, promosso da Coldiretti Padova insieme a Camera di Commercio e all’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Padova, si inserisce nel progetto di “Educazione alla Campagna Amica”, ed è stato pensato e costruito con l’obiettivo di stimolare i ragazzi e i loro genitori alla scoperta di informazioni utili per un’alimentazione sana e corretta, per far conoscere i prodotti agricoli ed agro-alimentari del territorio padovano e la loro stagionalità ed invitare alla riflessione sull’utilizzazione delle ricette e come la scelta degli ingredienti da portare in tavola si ripercuota nello stimolare i giovani a mangia- FATTORIE DIDATTICHE E VENDITA DIRETTA 30 MAGGIO CENTRO CONGRESSI “PAPA LUCIANI” Il 30 maggio al Centro Congressi “Papa Luciani”, nel pomeriggio, Coldiretti – Campagna Amica Padova organizza una giornata dedicata alle Fattorie Didattiche e alla vendita diretta. Alla sera sarà organizzata una cena a “Km 0”. Le aziende interessate a partecipare sono pregate di contattare al più presto e dare la propria adesione a Cinzia Alicardo. re anche frutta e verdura. L’edizione 2010 ha per tema la ricetta stagionale che piace e fa bene dal punto di vista dei ragazzi, ossia: “I giovani propongono le loro ricette con i prodotti padovani”. Il concorso prevede l’ideazione o il recupero di ricette con i prodotti padovani pensate, e realizzate, con gli “aggiustamenti”, gli adattamenti graditi dai ragazzi, ricette con la loro personalizzazione per essere più gradevoli o accattivanti. In particolare l’elaborato dovrà sviluppare una ricetta scelta dalla classe partecipante ed essere completa di tutte le informazioni necessarie alla sua realizzazione. Per ogni ingrediente primario dovrà essere indicata l’origine (dove è stato prodotto, allevato, ecc.), il tipo di imballaggio o confezione nel quale è stato acquistato, il volume di rifiuti prodotti (riciclabili o meno) e le possibili soluzioni per ridurli. L’obiettivo è quello di stimolare le classi a valutare la possibilità di usare la propria creatività per adattare al proprio gusto le ricette quotidiane e capire come la stagionalità, con i suoi prodotti ed ingredienti, influenzi il consumo, il gusto, il piacere della tavola; la convenienza economica e ambientale dei prodotti del territorio e, quindi, legati al volgere delle stagioni. La ricetta potrà essere inoltre corredata da fotografie e/o disegni, illustrazioni o altro del piatto proposto. Il materiale di utilizzo è libero. I premi consistono nella cena di fine anno offerta alla classe vincitrice in uno degli agriturismi di Terranostra – Coldiretti Padova e in super ceste con i prodotti del territorio. La festa di premiazione verrà organizzata entro maggio e nell’occasione saranno esposti tutti i lavori delle scuole. Gli elaborati dovranno essere consegnati nella sede di Coldiretti Padova. Educazione alimentare CAMPAGNA AMICA IN… CLASSE CONCORSO LA RICETTA BUONA E POSSIBILE 20 n. 4 - aprile 2010 Campagna Amica DEL COLTIVATORE IL MERCATO A KM ZERO “DALLA TERRA ALLA TAVOLA” FESTEGGIA IL PRIMO COMPLEANNO E RINNOVA LA CONVENZIONE CON LE AZIENDE DI COLDIRETTI PADOVA C ompie un anno il farmer’s market “Dalla Terra alla Tavola” aTencarola di Selvazzano. Dodici mesi di successi per il mercato di prodotti agricoli a “km 0” venduti direttamente dalle aziende del territorio, dodici mesi di interesse crescente da parte dei consumatori che scelgono la spesa dall’agricoltore all’insegna della tipicità, dell’origine, della qualità e anche della convenienza del prezzo. Per festeggiare il primo anniversario dell’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comu- nale di Selvazzano e da Coldiretti Padova la cerimonia di rinnovo della convenzione si è tenuta proprio fra le bancarelle del farmer’s market insieme ai produttori e ai cittadini – consumatori. La convenzione è stata rinno- IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI SUL TERRITORIO Per gli aggiornamenti consultare il sito www.padova.coldiretti.it 1. Sabato 1° maggio, Saccolongo. Mercatino dell’antiquariato e promozione prodotti del territorio. Per informazioni e adesioni contattare il Capo Zona di Saccolongo Michele Danielli tel 049 8055556 e-mail [email protected] 2. Montegrotto Terme, Domenica 2 maggio, Festa dei fiori. Oltre ai fiori è possibile proporre anche gli altri prodotti del territorio. Per informazioni contattare Cinzia Alicardo 3. Camposampiero, Domenica 9 maggio, in occasione della Festa della Fragola ci sarà un’area per la promozione e vendita dei prodotti del territorio. Per informazioni e adesioni contattare il Segretario di Zona Sig. Giovanni Zin. 4. Tribano, Domenica 9 maggio, nell’ambito di “Maggio a Tribano”, promosso dall’assessorato del comune di Tribano, sarà organizzata la 27° Mostra Provinciale dell’asparago Bianco. Chi è interessato a partecipare alla mostra-concorso contatti Albino Baccini. Nella stessa giornata sarà organizzata un’iniziativa di promozione e vendita prodotti. Per informazioni e adesioni contattare il Capo Zona Albino Baccini. 5. Farmer’s Market o Mercati degli agricoltori: Stiamo organizzando l’apertura di altri farmer’s market in Padova e Provincia. È necessario comunicare al proprio segretario di zona oppure a Cinzia Alicardo con opportuna urgenza la propria disponibilità a partecipare, il giorno (o i giorni) di preferenza e l’area di interesse (oltre ai prodotti a disposizione e in quale periodo dell’anno). 6. Cadoneghe, Farmer market dai primi di maggio. L’iniziativa promozionale per far conoscere il nuovo mercato è in calendario per il 1° maggio. Per informazioni: Cinzia Alicardo 7. Cittadella, mercato degli agricoltori il giovedì o il venerdì mattina, a partire da 29 o 30 aprile. Per informazioni contattare il Capo Zona di Cittadella Sig. Gastone Ranzato tel. 049 5970545 e-mail [email protected] oppure Cinzia Alicardo. vata dall’assessore del Comune di Selvazzano Andrea Sanguin e dal direttore di Coldiretti Padova Walter Luchetta. “Ringraziamo l’assessore Sanguin e il sindaco Enoch Soranzo per la disponibilità a proseguire l’esperienza di uno dei più vivaci e frequentati agrimercati della nostra provincia. – ha dichiarato Luchetta – Per le nostre aziende è un ulteriore stimolo a proseguire su questa strada, forti dell’appoggio delle Amministrazioni Locali e dei consumatori, che accolgono sempre con interesse le nostre iniziative sul territorio”. Con l’occasione Coldiretti ha presentato la nuova iniziativa per la promozione dei prodotti orticoli padovani, distribuendo in omaggio oltre trecento kit di assaggio della linea “Fatto Qui” insieme ai relativi questionari. n. 4 - aprile 2010 21 Debutta la linea di ortaggi coltivati, trasformati e distribuiti interamente nel territorio della Bassa Padovana. Al via la sperimentazione con campioni omaggio nei farmer’s market di Coldiretti Padova U n patto forte fra agricoltura e industria di trasformazione per accorciare la filiera e offrire al consumatore l’opportunità di scegliere prodotti coltivati, trasformati e distribuiti nel territorio padovano. Sotto questi auspici debutta “Fatto Qui. Fresco, Sano, Solo Padovano”, iniziativa promossa da Coldiretti Padova e Camera di Commercio in collaborazione con tre aziende agricole padovane e con l'industria Valbona di Lozzo Atestino, per la valorizzazione delle produzioni orticole di qualità della Bassa Padovana. La prima fase sperimentale è stata presentata in Camera di Commercio a Padova insieme con i prodotti orticoli che saranno distribuiti nei farmer’s market di Coldiretti Padova per raccogliere le impressioni dei consumatori. Sono stati individuati quattro prodotti per la fase sperimentale: zucca grigliata in olio extra vergine di oliva, salsa alla zucca, r a d i c c h i o rosso grigliato in olio extra vergine di oliva, peperoni lombardi aromatizzati all’aceto di vino, prodotti dalle aziende agricole di Coldiretti, trasformati e confezionati dalla Valbona. Fra marzo e aprile i prodotti “Fatto Qui” sono stati proposti in degustazione nei farmer’s market di Noventa Padovana, Tencarola di Selvazzano, Monselice, Este. Durante gli incontri sono stati distribuiti in omaggio 50 kit di assaggio dei prodotti insieme ad un questionario per valutare il parere dei consumatori. Chi ha riconsegnato il questionario presso uno dei farmer’s market Coldiretti ha ricevuto un altro kit di prodotti. Le informazioni raccolte saranno preziose per mettere a punto i passaggi successivi del progetto, ampliare la gamma dei prodotti e stabilire la strategia di promozione e distribuzione. Le aziende coinvolte nel progetto “Fatto Qui” sono l’azienda agricola Bressan Luciano e Figli di Santa Margherita d’Adige, la Fattoria del Sole di Santa Margherita d’Adige e l'azienda agricola Dalla Villa Gianni e Marco di Barbona. “Con questa iniziativa – spiega Maurizia Dosso, vice segretario generale della Camera di Commercio di Padova – vogliamo far conoscere e promuovere i prodotti orticoli del nostro territorio grazie alla collaborazione fra i produttori e le imprese agroalimentari”. “Il percorso nato con Valbona – aggiunge il direttore Luchetta, – ha portato a stringere un solido patto fra agricoltura e industria di trasformazione direttamente sul nostro territorio. Gli imprenditori agricoli ci mettono la faccia e il nome fino in fondo, accettando la sfida di non essere più dei semplici fornitori di prodotti. Mentre la legge sull’etichettatura trova delle resistenze noi con questa iniziativa dimostriamo di essere già andati oltre. Il consumatore ha tutto il diritto di poter scegliere i prodotti dall’origine garantita direttamente dagli agricoltori. Con “Fatto Qui” diamo una risposta concreta e verificabile da chiunque. Da questa sana alleanza sia l’agricoltura che l’in- dustria dovranno avere il giusto. E’ una scommessa importante, che vinceremo con l’appoggio dei consumatori, da sempre dalla nostra parte”. “Vogliamo creare nuove opportunità di reddito per le imprese agricole in questo momento difficile. – aggiunge il presidente Calaon – E’ un modo per dare vigore all’economia del territorio e creare un circolo virtuoso che premi chi sceglie l’origine, la trasparenza e la qualità. Abbiamo scelto di promuovere questa linea nei famer’s market per raggiungere anzitutto i consumatori che già conoscono e cercano i prodotti del territorio. Migliaia di persone che ogni settimana fanno acquisti a “km zero”, e pensare che quando siamo partiti più di qualcuno sorrideva”. Cristina Marchetti, amministratore delegato di Valbona conferma che “la filiera corta è attuabile e questa importante collaborazione con l’agricoltura ne è la prova tangibile. Al termine della fase sperimentale valuteremo insieme l’esito dei questionari e metteremo a punto la strategia per una presenza autorevole sul mercato, compresa la grande distribuzione”. Il progetto “FATTO QUI. FRESCO, SANO, SOLO PADOVANO” LA FILIERA CORTA E L’ETICHETTATURA SONO REALTÀ 22 n. 4 - aprile 2010 I movimenti DEL COLTIVATORE COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA A ROMA Non è mancata la visita alla città, con la partecipazione alla Santa Messa T re giorni a Roma per gli imprenditori padovani di Coldiretti Giovani Impresa, che hanno avuto l’occasione di conoscere da vicino la struttura della Confederazione Nazionale Coldiretti nonché del Ministero dell’Agrciltura. Al Ministero sono stati accolti da Franco Contarin, che ha illustrato compiti e funzioni del Dicastero. Interessante al visita alla biblioteca, nella quale sono custoditi ben un milione e mezzo di volumi, distribuiti su tre piani e ordinati per materia; un patrimonio significato per le ricerche storiche relative alle denominazioni di qualità (Doc, Dop, ecc.) e la denominazione delle relative aree di produzione. I giovani hanno fatto tappa a Palazzo Rospigliosi, sede della Confederazione Nazionale Coldiretti, dove sono stati accolti dal Segretario Generale Franco Pasquali e da Cecilia Lucaroni, i quali hanno illustrato il lavoro quotidiano di Coldiretti a servizio delle imprese agricole. Al termine una graditissima sorpresa nella sala nella sala del Consiglio Confederale, dove i giovani pa- celebrata di fronte alla tomba di Papa Giovanni Paolo II. dovani sono stati salutati personalmente dal Presidente Franco Marini. FEDERPENSIONATI, SEMINARIO A RIMINI PER CONOSCERE E APPROFONDIRE S i sono tenuti a Rimini cinque giorni di incontri di informazione e socializzazione organizzati dalla Federpensionati che hanno interessato i Dirigenti delle Associazioni Provinciali Pensionati del Veneto guidati dal Presidente regionale Giovanni Cassandro e dal Segretario regionale Alberto Bertin. La delegazione dei pensionati padovani era guidata dal presidente Resio Veronese. Oltre al Presidente Natale Carlotto e al Segretario nazionale Danilo Elia, che hanno diretto i lavori, hanno partecipato agli incontri il Direttore Generale Epaca, Fiorito Leo che ha ricordato come sia necessario indirizzare l’azione del Governo verso la famiglia attribuendole maggiori risorse economiche, così come accade in tutti gli Stati GITA TRIESTE E MIRAMARE 19 e 26 MAGGIO Aperte le iscrizioni alla gira a Trieste e Miramare organizzata dall’Associazione Provinciale Pensionati di Coldiretti Padova. Due le uscite in programma: il 19 maggio per la Bassa Padovana e il 26 maggio per l’Alta Padovana. Per informazioni sulla quota di partecipazione e le iscrizioni rivolgersi al più presto agli Uffici di Zona e comunque entro il 14 maggio. moderni che affrontano il tema delle politiche sociali, e Mimma Rubino (Epaca Roma), che ha illustrato ai partecipanti la nuova procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile. Il Presidente Carlotto ha poi illustrato il progetto per avviare, in collaborazione con una importante compagnia di assicurazioni, una campagna assicurativa che coinvolga i pensionati che sono sprovvisti di copertura assicurativa INAIL ma che, proprio per il fatto di continuare a svolgere attività lavorativa , sono sottoposti a rischio infortunio. Sempre il Presidente Carlotto ha informato dell’iniziativa di assegnare a tutti i soci pensionati , una tessera che garantirà una assistenza sanitaria 24/24h attraverso un numero telefonico a cui il pensionato potrà rivolgersi per chiedere assistenza e informazioni sanitarie. E’ intervenuto anche il Presidente di Coldiretti Sergio Marini che ha affrontato temi cruciali come gli aiuti comunitari PAC che, in un futuro non lontano, dovranno essere assegnati solo a chi svolge professionalmente l’attività agricola ed è iscritto alla previdenza, ha inoltre illustrato il progetto Coldiretti per una Filiera Agricola Tutta Italiana. Ai momenti di formazione e dibattito si sono uniti momenti di socializzazione con la visita a San Marino, all’acquario di Cattolica e al Delta del Po. Venerdì 30 APRILE 2010 alle ore 9.00