Amico Coltivatore aprile 2010

Transcript

Amico Coltivatore aprile 2010
Anno 61 - Numero 4
aprile 2010
Periodico della Federazione
Provinciale Coldiretti Padova
Poste Italiane spa - Sped. in Abb. Post.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB Padova.
Abbonamento annuo € 5,00
(pagamento assolto tramite versamento
della quota associativa)
DEL COLTIVATORE
FINBIETICOLA: LE MANI
SULLA MARMELLATA?
Elezioni
regionali:
Coldiretti
detta
l’agenda
politica
n. 4 - aprile 2010
3
Chiameremo gli amministratori a rispondere sul nostro programma
L
a buona notizia è
che per i prossimi
tre anni non torneremo più alle urne. Ci auguriamo che questo contribuisca a farci uscire dal clima
di campagna elettorale perenne che negli ultimi tempi ha influenzato non poco
il panorama nazionale e regionale. Con l’insediamento della nuova Giunta Regionale guidata dall’ex ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia si apre una
nuova fase che vedrà Coldiretti sempre in prima linea
per tutelare l’agricoltura del
nostro territorio e chiedere agli amministratori conto
delle loro scelte e azioni. Come abbiamo detto in occasione dell’incontro che abbiamo organizzato durante la campagna elettorale, il
nostro metodo di confronto
e di azione sarà determinato dal programma che abbiamo presentato ai candidati.
In quell’occasione nessuno ha avuto da ridire sulle proposte operative messe a punto dalla nostra Organizzazione per rilanciare l’agricoltura veneta e padovana, garantire un reddito e un futuro a chi fa impresa, alleggerire il carico
burocratico che grava sulle nostre aziende. Anzi, chi
è intervenuto al nostro dibattito e chi abbiamo coinvolto a vario titolo ha avuto parole di apprezzamento per l’azione di Coldiretti
e ha affermato di condividere il nostro progetto per
l’agricoltura e per una Filiera Tutta Agricola e Tutta Italiana.
Per scendere nel concreto,
abbiamo messo subito in
evidenza che la nuova legge regionale sulla Bonifica
ha bisogno di essere revisionata, a partire dall’articolo 37 sulla contribuenza.
Infatti, poco dopo le elezioni regionali, abbiamo
DEL COLTIVATORE
Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Padova
Direzione e redazione
Federazione Provinciale Coldiretti Padova - Via della Croce Rossa, 32
35129 Padova
Tel. 049.899.73.11 - Fax 049.899.73.45 - e-mail: [email protected]
Direttore Responsabile: Walter Luchetta - Vice Direttore: Nicola Stievano
Comitato di redazione:
Gabriele Bovo, Lorenza Tasinato, Franco Renesto, Giuseppe Meringolo
Grafica: Editex (Soave -VR) - Stampa: Grafiche Busti (Colognola ai Colli - VR)
Autorizzazione n. 31 del 4-2-1950 - Tribunale di Padova
Iscrizione al R.O.C. n. 2202
Abbonamento annuo € 5,00
(pagamento assolto tramite versamento della quota associativa)
convocato gli esponenti
politici al primo “tavolo” di
lavoro sulla bonifica, di cui
vi daremo conto nel prossimo numero dell’Amico
del Coltivatore. E questo è
solo il primo passo. E’ certo che continueremo ad
agire con questo metodo,
chiamando “a rapporto” i
rappresentanti istituzionali sui temi che ci stanno a
cuore, aprendo senza indugi un confronto serrato
sui problemi da risolvere,
chiedendo soluzioni concrete, azioni rapide ed efficaci. Se non otterremo risposta, non staremo certo
in silenzio, se sarà necessario torneremo in piazza,
mobiliteremo i nostri imprenditori.
In campagna elettorale abbiamo dettato l’agenda ai
candidati, ora spetta a noi
farla rispettare e non perdere nemmeno un giorno.
Per i prossimi cinque anni Coldiretti ha ben chiare le strategie per le quali
il settore è pronto: l’avvio
operativo della rete commerciale per la Vendita Diretta Organizzata (VDO) in
collaborazione con i Consorzi Agrari, il potenziamento del ruolo sussidiario dei CAA (Centro Assistenza Agricola), il riconoscimento dei Confidi agricoli e, tra le urgenze, l’istituzione di una agenzia regionale per il controllo di
tutti i flussi di alimenti provenienti dall’estero, prevenendo l’agro-pirateria e
preservando i nostri prodotti. Deve, inoltre, essere accresciuta l’efficienza
di Avepa diminuendone il
costo, perché la burocrazia continua ad essere una
palla al piede per la nostra
agricoltura.
Concludo ricordando un
concetto che dovremo
sempre tener presente nel
nostro impegno quotidiano per l’agricoltura che vogliamo: la forza di Coldiretti sta nella rappresentanza, nella consapevolezza di
essere allo stesso tempo la
voce della vera agricoltura italiana e l’interlocutore
autorevole con le istituzioni ma anche con i cittadini
consumatori, i quali guardano alla nostra Organizzazione come riferimento
sui temi della sicurezza alimentare, del legame fra tipicità e territorio, dell’origine. E’ una responsabilità di
cui tutti dobbiamo essere
consapevoli, ma anche uno
stimolo per progredire.
Il Presidente
Marco Calaon
Editoriale
NUOVO GOVERNO VENETO,
SUBITO AL LAVORO
4
n. 4 - aprile 2010
Dalla Regione
DEL COLTIVATORE
LUCA ZAIA GOVERNATORE VENETO
STAFFETTA AL MINISTERO DELLE POLITICHE
AGRICOLE CON L’ARRIVO DI GIANCARLO GALAN
padovana e veneta e l'impegno quotidiano di migliaia di aziende che
con il proprio lavoro svolgono
un'azione di presidio sul territorio e
mettono a disposizione dei consumatori il meglio dell'agroalimentare,
pur tra mille difficoltà. Al neo ministro ricordo – conclude Calaon – che
Coldiretti sarà sempre in prima linea
per difendere l'agricoltura padovana
e il reddito delle imprese”.
LA NUOVA GIUNTA
REGIONALE VENETA
L
uca Zaia è stato eletto Presidente della Regione del Veneto, l’ex Governatore Giancarlo
Galan diventa Ministro delle Politiche Agricole. La “staffetta” fra i due
esponenti politici veneti un paio di
settimane dopo le elezioni regionali.
"Mi impegnerò per dare ai cittadini
veneti ciò che, votandomi, hanno
chiesto. – ha dichiarato Luca Zaia Una Regione moderna, identitaria,
capace di creare opportunità per i
giovani e guardare con fiducia e ottimismo al proprio futuro. So che si
tratta di una grande responsabilità e
di una grande sfida che colgo con
impegno ed entusiasmo”. Per quanto
riguarda la Giunta, confermata la titolarità dell'assessorato all'Agricoltura a Franco Manzato.
Al neo governatore veneto il ringraziamento e l’augurio della Coldiretti.
“Lo ringrazio sinceramente – dichiara il presidente di Coldiretti Sergio
Marini - per il proficuo impegno a difesa dell’agricoltura italiana portato
avanti con coerenza, correttezza e
trasparenza nella sua azione di Governo. Con Zaia abbiamo condiviso
dure battaglie per contrastare il fur-
to di identità e di valore che stanno
mettendo a rischio il futuro delle imprese agricole italiane.
Il giorno dell’insediamento al Governo del nuovo ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan, Marini ha inviato
un messaggio. "Facciamo i migliori
auguri di buon lavoro al nuovo Ministro delle politiche agricole che siamo certi saprà valorizzare al meglio
le enormi potenzialità che offre
l'agricoltura italiana nelle sue distintività. ll dialogo costruttivo con il neoministro è il miglior auspicio per
l'impegno futuro a difesa dell'identità del Made in Italy e a sostegno del
potere contrattuale delle imprese agricole sul mercato. Su questi obiettivi - conclude Marini - ci sarà la piena, leale e trasparente collaborazione della Coldiretti, anche in vista
dell'importante negoziato europeo
sulla riforma della Politica Agricola
Comune che il nuovo Ministro dovrà
affrontare, con la forte personalità e
la grande esperienza maturata”.
"Sicuramente il ministro Galan – aggiunge il presidente di Coldiretti Padova Marco Calaon – terrà in considerazione il valore dell'agricoltura
Questi i nuovi assessori con
i rispettivi ambiti d’azione:
Marino Zorzato – Pdl
Vicepresidente e assessore alla
Cultura, Istruzione, Urbanistica.
Franco Manzato – Lega
Agricoltura.
Luca Coletto – Lega
Sanità.
Marino Finozzi – Lega
Turismo.
Daniele Stival – Lega
Protezione civile, Caccia,
Identità veneta.
Massimo Giorgetti – Pdl
Lavori pubblici, Edilizia.
Elena Donazzan – Pdl
Istruzione, Lavoro, Formazione.
Isi Coppola – Pdl
Sviluppo economico, Energia,
Patti territoriali.
Roberto Ciambetti – Lega
Bilancio.
Maurizo Conte – Lega
Ambiente.
Remo Sernagiotto – Pdl
Politiche sociali.
Renato Chisso – Pdl
Infrastrutture, Viabilità,
Legge speciale per Venezia.
n. 4 - aprile 2010
5
È
un dubbio che ci
“tormenta“, una
domanda che era
meglio se non arrivavamo a porci. Di cosa stiamo parlando? Di soldi, di
tanti milioni di “euri”! Se,
come sembra, dalla sentenza del TAR del Lazio, la
ex Finbieticola, oggi Terrae SpA, presieduta da Federico Vecchioni, avrebbe
distratto dal settore saccarifero centinaia di milioni di euro di soldi pubblici,
le domande che sopra ci
siamo posti troverebbero
una inquietante risposta
affermativa. Se, come sembra, quanto paventato sarà vero, nello specifico noi
avremo un’unica imperativa determinazione: fare
tutto quello che è necessario perché queste somme tornino nelle tasche
dei bieticoltori.
Facendo due calcoli, questi fondi potrebbero essere impiegati per portare
per 10 anni il prezzo minimo delle bietole dagli attuali 34.38 euro/tonnellata
a 40 euro. Quali e quante
sono state le risorse pubbliche impegnate in operazioni estranee al settore
bieticolo-saccarifero?
Quali sono le azioni che i
bieticoltori potranno e dovranno attuare per tutelare i loro legittimi interessi?
Per discutere di tutto questo si sono riuniti a Bologna oltre 1500 bieticoltori che aderiscono a Coldiretti guidati dal Presidente Confederale, Sergio Marini, tra cui 150 arrivati da
Padova, fermamente convinti che la bieticoltura ri-
manga un settore cruciale per il territorio e per il
comparto agricolo.
Un invito alla Commissione di inchiesta istituita dal Ministero delle Politiche Agricole sui fondi
della società Terrae SpA
(già Finbieticola SpA), ad
agire con la massima scrupolosità e sollecitudine
per evitare che le eventuali somme pubbliche
distratte diventino irrecuperabili: questa la richiesta dell’Assemblea,
promossa per sostenere l’emersione della verità. I bieticoltori della Coldiretti hanno, infatti, deciso di intraprendere ogni
azione nelle sedi opportune, a tutela dei legittimi
interessi delle imprese interessate. L’auspicio è che
tutto il mondo della rappresentanza degli agricoltori possa essere unito su
questa vicenda, che non
va assolutamente ricondotta nell’ambito politico o di contrapposizione
tra organizzazioni perché
si tratta semplicemente
di ribadire il fatto che una
società privata non può
far proprie risorse che sarebbero invece degli imprenditori agricoli.
La Commissione, diretta conseguenza della sentenza del Tar del Lazio che
ordinava al Ministero di
esercitare i poteri di vigilanza e sanzionatori sul
settore bieticolo-saccarifero, ha il compito di verificare il corretto ammontare delle somme impegnate dalla società Finbieticola SpA per finalità estranee agli interessi del settore bieticolo-saccarifero,
ha funzioni ispettivo-contabili, procedendo alla ricognizione delle eventuali
Uno scorcio dell'Assemblea dei bieticoltori della Coldiretti.
cifre oggetto di operazioni
non coerenti con le finalità pubblicistiche dell’ente
ed al conseguente recupero di quanto eventualmente dirottato verso altri scopi. Per tutta risposta Terrae SpA ha annunciato appello al Consiglio di Stato,
dando nel contempo mandato ai propri amministratori di valutare ogni azione, a tutela degli interessi
della società, nei confronti del MIPAAF e dei componenti della commissione ministeriale, in relazione a qualsiasi atto eccedente quanto strettamente necessario all’esecuzione della sentenza.
Ma se tutto era a posto ed
in trasparenza, come mai
registriamo questo tipo di
atteggiamento?
Ma allora le mani.....? ! ? ! ? !
Ci dicano la verità! E se i
soldi sono stati “deviati”,
ammettano il fatto e provvedano a farli ritornare nel
loro alveo naturale: ai bieticoltori.
Il direttore
Walter Luchetta
Il punto del Direttore
FINBIETICOLA: LE MANI SULLA MARMELLATA?
6
n. 4 - aprile 2010
In primo piano
DEL COLTIVATORE
ELEZIONI REGIONALI: COLDIRETTI
E DETTA L’AGENDA
“Dal 30 marzo apriremo un confronto serrato sul nostro
“A
rchiviata la campagna elettorale, daremo il via ad un confronto serrato con chi sarà alla
maggioranza e all’opposizione in Consiglio Regionale partendo dal nostro documento
programmatico che indica in
modo inequivocabile le priorità per l’agricoltura veneta,
dalla bonifica alla semplificazione burocratica, dalla tutela
dell’origine alla piena operatività della legge sul km 0”.
Questa la premessa con la
quale il presidente Calaon e il
direttore Luchetta hanno
aperto il confronto con le coalizioni che hanno partecipato
alle Elezioni Regionali. Di fronte ad una platea di oltre 120
dirigenti dell’Organizzazione
sono intervenuti Pergiorgio
Cortelazzo per la coalizione
che sosteneva la candidatura
di Luca Zaia alla presidenza
della Regione, Antonio De
Poli candidato per l’Udc assieme a Stefano Peraro. Assente
ingiustificata la coalizione a
sostegno della presidenza
Bortolussi, pur avendo annunciato da tempo la propria
partecipazione.
In occasione dell’appuntamento elettorale Coldiretti
Padova ha scelto di non stare
alla finestra ma di intervenire
da protagonista nel dibattito
Antonio De Poli
Piergiorgio Cortelazzo
Stefano Peraro
politico facendo sentire la
voce degli imprenditori agricoli e ribadendo le istanze utili per il rilancio dell’intero settore agroalimentare. Coldiretti conferma la linea del confronto a viso aperto sui progetti e non aspetta “suggerimenti” dall’esterno, ma si fa
parte attiva mettendo al primo posto la concretezza che
da sempre la contraddistingue.
“Abbiamo chiesto agli schieramenti di ogni parte politica
– ha detto Calaon - di impegnarsi per il futuro. Le principali azioni che Coldiretti sostiene, con l’obiettivo di consolidare redditi adeguati per
tutte le imprese agricole,
sono finalizzate a sviluppare
una Filiera Tutta Agricola e
Tutta Italiana, firmata dagli
imprenditori agricoli”.
“Scendendo nel dettaglio –
ha proseguito Luchetta l’obiettivo è la realizzazione di
un grande sistema agroalimentare che premi i produttori e i consumatori, offrendo
a questi ultimi prodotti sicuri,
di origine e qualità certa, ad
un giusto prezzo. E’ importante non solo quello che si scrive e si dice, ma soprattutto
quello che si riuscirà a fare.
Ecco allora che dal 30 marzo
chiederemo ai nuovi amministratori della Regione di intervenire da subito su ciò che ci
sta maggiormente a cuore. A
partire dalla legge sulla bonifica, il cui articolo 37 sulla contribuzione “urbana” va assolutamente rivisto, altrimenti i
Consorzi di Bonifica non potranno disporre di cifre ingenti e assolutamente necessarie.
Altro aspetto sul quale ci bat-
teremo sarà la semplificazione burocratica e il ruolo di
Avepa. Vanno ripensate le politiche strutturali per l’agricoltura e chiediamo la piena
operatività della legge sul
“km 0”. Anche sugli Ogm abbiamo chiesto una chiara presa di posizione, consegnando
il documento elaborato dalla
nostra Organizzazione. Quanto ai controlli chiediamo anzitutto una maggiore attenzione nei confronti dei prodotti
importati, a tutela del “made
in Italy” e della redditività
delle nostre imprese”.
Piergiorgio Cortelazzo ha
confermato le perplessità sulla legge di riforma della bonifica e ha assicurato che l’articolo 37 sarà cambiato. “Sul
“km 0” il Veneto si è confermato laboratorio nazionale
ma l’agricoltura soffre di un
eccesso di misure e normative, dall’Unione Europea in
giù, per questo è necessario
lavorare seriamente alla filiera. Va rivista poi l’organizzazione di Avepa perché negli
anni è cresciuta a dismisura,
passando dai 50 dipendenti
preventivati all’inizio ad oltre
370, e ciononostante non
soddisfa le necessità del
mondo agricolo. Il Veneto
n. 4 - aprile 2010
7
programma per una Filiera Tutta Agricola e Tutta Italiana”
non si può governare solo a
colpi di spot ma con azioni
concrete”.
Sulla necessità del minor carico burocratico si è soffermato Antonio De Poli: “Vanno riviste le impostazioni di
Avepa e anche di Veneto
Agricoltura. La Regione deve
essere un ente di programmazione e di controllo, deve
darsi delle regole precise a
partire
dall’approvazione
dello Statuto, dovrà costruire
certezze anche per il settore
dell’agricoltura. Noi siamo
pronti ad avviare un percorso importante con le imprese agricole”. Un ragionamento proseguito da Stefano Peraro che si è soffermato sulla
collaborazione fra mondo
politico e associazioni di categoria su problematiche
fondamentali come la gestione delle acque e la pianificazione urbanistica.
Non sono mancati gli interventi dal pubblico, composto
da imprenditori agricoli di
ogni età e di diverse specializzazioni, provenienti da ogni
parte della provincia. La richiesta più pressante è stata
quella di una maggiore attenzione nei confronti dell’agricoltura, non solo in campagna elettorale, che si concretizzi nella convinzione che
qualsiasi provvedimento va
posto all’interno dello sviluppo e del consolidamento
della Filiera Tutta Agricola Tutta Italiana firmata dagli agricoltori.
In primo piano
INCONTRA LE COALIZIONI POLITICHE
PER L’AGRICOLTURA
8
n. 4 - aprile 2010
n. 4 - aprile 2010
9
I MINISTRI FAZIO E PRESTIGIACOMO FIRMANO IL DECRETO DI STOP
I
l mais geneticamente modificato Mon810 non sara’ seminato
in Italia. Con le controfirme dei
ministri della Salute Ferruccio Fazio
e dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo al decreto predisposto dall’ex
ministro dell’agricoltura e ora presidente del Veneto Luca Zaia è stata
respinta la domanda di coltivare
ibridi di mais geneticamente modificati.
“Apprezziamo la decisione coerente
e tempestiva dei Ministri Fazio e
Stefania Prestigiacomo di negare la
richiesta di messa in coltura di mais
transgenico con la controfirma al
decreto interministeriale del ministro delle Politiche Agricole Luca
Zaia - ha commentato il presidente
della Coldiretti Sergio Marini nel
sottolineare che “il decreto nasce
dalla decisione di negare l’autorizzazione alla semina del mais geneticamente
modificato
assunta
all’unanimità dalla Commissione
per le sementi istituita presso il Ministero delle politiche agricole e
della quale fanno parte rappresentanti del Ministero delle Politiche
Agricole, dell’Ambiente, della Salute
e le regioni italiane tra le più importanti dal punto di vista agricolo”.
I crescenti dubbi sul piano sanitario
e ambientale nel corso del 2009
hanno peraltro portato anche il governo tedesco a vietare il mais Mon
810 a seguito di nuove acquisizioni
circa gli effetti negativi sull’apparato
intestinale, sugli organismi del terreno e sulla dispersione del polline,
con contaminazioni derivanti dalla
impollinazione incrociata tra coltivazioni transgeniche e non.
Dopo il divieto posto anche in Germania si sono ridotti a soli sei, su
ventisette, i Paesi Europei dove si
coltivano organismi geneticamente
modificati (ogm) con un drastico
crollo del 12 per cento delle semine
che ha interessato tutti i paesi interessati (Spagna, Repubblica Ceca,
Romania e Slovacchia), tranne la Polonia che ha mantenuto la stessa superficie coltivata, mentre solo per il
Portogallo è aumentata, secondo
una analisi della Coldiretti sul rapporto annuale 2009 dell’“International Service for the Acquisition of
Agri-biotech Applications” (ISAAA).
Il drastico crollo nei terreni seminati
con organismi geneticamente modificati in Europa nel 2009 conferma
che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per
l’ambiente, non c’è neanche convenienza economica. Il fatto che, anche
dove è possibile la coltivazione, gli
agricoltori riducano le semine è la
più concreta dimostrazione che conclude la Coldiretti - per gli ogm
attualmente in commercio non c’è
quella miracolosa convenienza economica che le multinazionali e i loro
“tifosi” propagandano.
Nel frattempo in Veneto è compatto
il fronte del “No agli Ogm”. I rappresentanti di Coldiretti, Cia, Cna Alimentare, Confartigianato, Legapesca, Unci, Federconsumatori, Adiconsum, Slow Food, Vas, Wwf, Legambiente si sono riuniti nella sede
regionale di Coldiretti per affrontare
l’emergenza provocata dal rischio di
contaminazione dei terreni in conseguenza della coltivazione di organismi geneticamente modificati.
L’iniziativa è conseguente all’autoriz-
zazione comunitaria per la coltivazione della patata transgenica e dalla recente sentenza del Consiglio di
Stato che ha ordinato al Ministero
delle Politiche Agricole di concludere il procedimento autorizzatorio per
la messa in coltura di mais Ogm, anche in mancanza delle linee guida di
coesistenza regionali.
Tutti i convocati si sono espressi concordando sul fatto che gli organismi
geneticamente modificati consegnano nelle mani di pochi potenti la
rovina della biodiversità, patrimonio
etico intangibile dell’umanità e del
pianeta intero.
La questione si riflette ovviamente
anche nella nostra regione dove ben
oltre 83 mila imprese agricole coltivano più di 820 mila ettari realizzando una produzione che sfiora i 5 miliardi di euro con un livello di produttività che è già molto tanto da toccare i 6.000 euro per ettaro collocando
così il Veneto ai vertici mondiali.
Questo il senso del sollecito rivolto
dalla “squadra anti ogm” all’assessore regionale all’agricoltura Franco
Manzato, presente all’incontro, che
ha ribadito il suo no agli ogm netto
ed argomentato come tale è il suo
impegno per la difesa dell’agricoltura veneta il reddito delle aziende
agricole garantendo nel contempo
ai consumatori il diritto ad avere
prodotti di provenienza certa, dal
gusto vario, dalla squisitezza senza
pari.
Attualità
COLDIRETTI CAPOFILA DELLA COALIZIONE NO OGM
10
n. 4 - aprile 2010
n. 4 - aprile 2010
11
Dal Ministero dello Sviluppo Economico 20 milioni di euro per macchine, attrezzature agricole e di movimento terra
È
entrato in vigore il decreto attuativo che definisce le modalità per la concessione degli
incentivi al settore delle macchine ed
attrezzature agricole oltre che per
movimento terra da parte del ministero dello Sviluppo Economico.
Le risorse messe a disposizione ammontano a 20 milioni di euro. Relativamente alle procedure di funzionamento, il Ministero dello Sviluppo
Economico ha sottoscritto una convenzione con Poste Italiane per il disbrigo di tutte le pratiche. Poste Italiane renderà attivo un call center che
risponderà a tutti i quesiti e i dubbi
sulle procedure di funzionalità.
Le domande saranno finanziate in
base all’ordine di arrivo, a decorrere
dal 6 aprile, sino all’esaurimento delle
risorse messe a disposizione, pari a 20
milioni.
Le prime indicazioni fornite dal Ministero prevedono il 10% di incentivo statale sul costo del listino, a
condizione che il concessionario o il
venditore pratichi uno sconto di
pari misura sul prezzo di listino, per
l’acquisto di macchine agricole e
movimento terra, comprese quelle
operatrici a motore. Le macchine
dovranno essere esclusivamente
della stessa tipologia e con potenza
non superiore del 50% all’originale
rottamato.
Le novità
ROTTAMAZIONE TRATTORI, ARRIVA L’INCENTIVO
12
n. 4 - aprile 2010
La normativa
DEL COLTIVATORE
PSR & CONDIZIONALITÀ
La Regione chiarisce alcune implicazioni
L
a Condizionalità rappresenta
per tutte le aziende interessate dalla Domanda unica e/o
da altri aiuti diretti un requisito orizzontale di base.
Le aziende che percepiscono i pagamenti agroambientali (misura
214) del PSR 2007-2013, oltre alla
condizionalità, devono rispettare i
requisiti minimi previsti dall’art. 13
del D.M. n. 30125 del 22 dicembre
2009, in materia di fertilizzanti e fitofarmaci.
Per quanto riguarda l’uso dei fertilizzanti, i requisiti si traducono
nella verifica del rispetto delle Dgr
2495/2006 e 2493/2007, anche
nelle ordinarie e non solo nelle
zone vulnerabili ai nitrati. Dal lato
pratico, tenuto conto degli obblighi (comunicazione preventiva,
stoccaggi, rispetto del limite di
340 kg di N da effluenti per ettaro
e per anno e epoche di spandimento) stabiliti dalle delibere citate a carico delle aziende zootecniche e/o degli utilizzatori di effluenti, non aggiunge nulla di particolare.
Per quanto riguarda l’uso di fitofarmaci, le aziende che percepiscono i
pagamenti agroambientali sono
tenute verificare l’attrezzatura per
l’irrorazione con cadenza almeno
quinquennale e a rispettare le prescrizioni nelle aree sensibili ai fitofarmaci (100 Comuni dell’Alta pianura veneta già vulnerabili ai nitrati) per quanto riguarda le quantità
e concentrazioni di utilizzo. Nelle
aree sensibili ai fitofarmaci, le
aziende devono rispettate le eventuali specifiche indicate in etichetta per le medesime zone. Ritornando alla verifica delle attrezzature, si
specifica che il quinquennio decorre dal 2008 e che questa verifica
può essere svolta:
- presso delle officine autorizzate
(con attestato da conservare in fascicolo);
- tramite apposita certificazione di
un tecnico abilitato (da conservare
in fascicolo).
Tenuto conto del periodo di 5 anni,
un eventuale controllo (Avepa) volto
alla verifica dell’attrezzatura che dia
esito negativo non può tradursi in
una penalità. Tuttavia, se entro il
quinquennio l’azienda non procede
alla verifica dell’attrezzatura, potrà
essere revocato il pagamento agroambientale nella sua totalità.
Di seguito, si riassume in un prospetto quanto espresso:
Azienda
Norme da rispettare
Recepimento
Beneficiaria
PU e altri aiuti diretti
1°) Condizionalità
Dgr 4081/2009
3°) Impegni specifici
misura 214
Dgr 199/2008 e
s.m.i.
2°) Requisiti minimi
Circolare Agea
ACIU.2008 n.
1485
1°) Condizionalità
Dgr 4081/2009
Beneficiaria
misura 214
del PSR
2007-2013
Note
Riguardanti l’uso
di fertilizzanti e
fitosanitari
Nota bene: un’infrazione al primo livello di condizionalità in un’azienda beneficiaria del Pagamento unico e della misura 214 comporta delle penalizzazioni sia sul
Pagamento unico che sulla misura 214. Un’infrazione al secondo livello di condizionalità comporta delle penalizzazioni, nella medesima azienda, sulla misura
214, così come delle eventuali infrazioni agli impegni specifici.
n. 4 - aprile 2010
13
D
opo la pubblicazione dei Criteri di Gestione Obbligatori nello scorso numero dell’Amico del Coltivatore, riportiamo in queste pagine le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali che le aziende devono rispettare per accedere alla Domanda Unica di Pagamento, alla domanda di Piano
di Sviluppo Rurale, alla domanda di Ristrutturazione e riconversione vigenti e alla domanda di Premio di estirpazione vigneti.
Per ogni ulteriore informazione tutti gli interessati possono rivolgersi agli Uffici di Zona di Impresa Verde – Coldiretti Padova.
Le norme che rappresentano le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali sono state ridotte, passando dalle
originarie sette a CINQUE OBIETTIVI che possono essere riassunti in modo schematico nei seguenti punti:
OBBIETTIVO 1 protezione del suolo contro l’erosione
OBBIETTIVO 2 mantenimento livello di sostanza organica del suolo
OBBIETTIVO 3 mantenimento della struttura del suolo
OBBIETTIVO 4 evitare il deterioramento degli habitat
OBBIETTIVO 5 protezione e gestione delle risorse idriche
All’interno di ciascun obbiettivo sono state definite delle
NORME contenenti un insieme di STANDARD,ovvero le
disposizioni agronomiche e ambientali alle quali le aziende debbono attenersi.
OBBIETTIVO 1: Erosione del Suolo
Proteggere il suolo mediante misure idonee
NORMA 1 MISURE PER LA PROTEZIONE DEL SUOLO
La norma si applica esclusivamente ai terreni in pendenza dei
comuni della Regione Veneto che presentano almeno il 10% di
superficie con erosione superiore a a parametri definiti, in assenza di sistemazioni, quando questi manifestano fenomeni
erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse.
Non si applica nelle superfici stabilmente inerbite o impegnate in colture che permangono per l’intera annata agraria.
STANDARD 1.1 Realizzazione di solchi acquai temporanei.
Divieto di effettuare livellamenti non autorizzati.
Manutenzione della rete idraulica aziendale.
DEROGHE sono ammesse nel caso di rischio di stabilità
del mezzo meccanico, in assenza di canali (naturali o artificiali) dove convogliare l’acqua, in suoli con evidenti fenomeni di soliflusso (frane). In caso di ricorso alla deroga, è
necessario eseguire fasce inerbite ad andamento trasversale rispetto alla massima pendenza, larghe più di 5 metri
e distanti tra loro meno di 60 metri.
STANDARD 1.2 Copertura minima del suolo sulle superfici a seminativo ritirate dalla produzione e su tutti i
terreni che manifestano fenomeni erosivi.
DEROGHE sono ammesse nel caso di sovescio, terreni interessati da rispirstino di habitat o biotopi, estirpazione
e/o reimpianto di vigneti.
STANDARD 1.3 Divieto di eliminare i terrazzamenti esistenti.
DEROGHE sono ammesse in caso di rimodellamento dei
terrazzamenti.
OBBIETTIVO 2: Sostanza organica del suolo
Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante opportune pratiche
NORMA 2 MISURE PER IL MANTENIMENTO DEI LIVELLI DI SOSTANZA ORGANICA NEL SUOLO
La norma si applica a tutte le superfici a seminativo.
STANDARD 2.1 divieto di bruciatura delle stoppie,
delle paglie e dei residui colturali lasciati in campo successivamente alla raccolta.
DEROGHE Sono ammesse nel caso di superfici investite a
riso o per emergenze di carattere fitosanitario.
STANDARD 2.2 Non potranno avere durata superiore a cinque anni le monosuccessioni di cereali; il computo parte dal 2008.
DEROGHE Sono ammesse nelle monosuccessione di riso,
per mantenere il livello di sostanza organica nel terreno,
su specifiche prescrizioni.
OBBIETTIVO 3: Struttura del suolo
Mantenere la struttura del suolo mediante misure
adeguate
Speciale
CONDIZIONALITÀ DEGLI AUTI PAC PER IL 2010
LE BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI
14
n. 4 - aprile 2010
Speciale
DEL COLTIVATORE
NORMA 3 MISURE PER LA PROTEZIONE
DELLA STRUTTURA DEL SUOLO
La norma si applica a tutte le superfici beneficiarie di pagamenti diretti.
STANDARD 3.1 L’esecuzione delle lavorazioni del terreno va fatta in condizioni di umidità appropriate e con modalità di uso delle macchine tali da non favorire il deterioramento della struttura del suolo.
OBBIETTIVO 4: Livello minimo di mantenimento
Assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat
NORMA 4 MISURE PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI E DEGLI HABITAT
STANDARD 4.1 Divieto di riduzione della superficie
a pascolo permanente, divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi, esclusione
delle lavorazioni del terreno.
Sulle superfici pascolate è consentita l’effettuazione di
uno sfalcio annuale.
In assenza di pascolamento è obbligatoria l’ esecuzione di
almeno uno sfalcio l’anno.
Lo standard si applica alle superfici a pascolo permanente.
DEROGHE su specifici provvedimenti
STANDARD 4.2 Attuare pratiche agronomiche consistenti in operazioni di sfalcio o altro operazioni equivalenti
(trinciatura) almeno una volta l’anno e non oltre il 10 ottobre.
Obbligo della realizzazione di fasce antincendio
Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di
pagamenti diretti ad esclusione di oliveti, vigneti, pascolo
permanente.
DEROGHE Sono ammesse nel caso di superfici ordinariamente coltivate e gestite o per il contenimento delle infestanti.
STANDARD 4.3 Attuazione di tecniche colturali specifiche per oliveti e vigneti.
oliveti una potatura almeno una volta ogni cinque anni, eliminare i rovi ogni tre anni, spollonatura almeno una volta ogni tre anni.
vigneti la potatura invernale entro il 30 maggio, eliminare
i rovi almeno una volta ogni tre anni.
Lo standard si applica a oliveti e vigneti.
DEROGHE Sono ammesse per motivi fitosanitari o su terreni in aree di parchi nazionali e regionali.
STANDARD 4.4 rispetto dei provvedimenti nazionali
e regionali di tutela e conservazione degli elementi caratteristici del paesaggio.
Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di
pagamenti diretti.
DEROGHE Sono ammesse per motivazioni di ordine fitosanitario, in formazioni che non presentino caratteri di
permanenza e tipicità, per interventi di ordinaria manutenzione, per la eliminazione di soggetti appartenenti a
specie invadenti.
STANDARD 4.5 divieto di estirpazione degli olivi.
Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di
pagamenti diretti.
DEROGHE Sono ammesse nel caso di reimpianto autorizzato o estirpazione autorizzata o per motivi fitosanitari.
STANDARD 4.6 Tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette al rispetto della densità di bestiame da pascolo per ettaro di superficie pascolata:
- carico minimo non inferiore a 0,2 UBA /Ha
- carico massimo non superiore a 4 UBA /ha
Lo standard si applica alle superfici a pascolo permanente.
OBBIETTIVO 5: Protezione e gestione delle risorse
idriche
Proteggere le acque dall’inquinamento e dal ruscellamento e gestire l’utilizzo delle risorse idriche
NORMA 5 MISURE PER LA PROTEZIONE E LA GESTIONE DELLE ACQUE
Lo standard si applica a tutte le superfici beneficiarie di
pagamenti diretti
STANDARD 5.1 rispetto delle procedure di autorizzazione nell’ utilizzo acque ai fini di irrigazione.
STANDARD 5.2 introduzione di fasce tampone lungo
i corsi d’acqua (dal 1 gennaio 2012).
n. 4 - aprile 2010
15
Facendo seguito a quanto pubblicato a pagina 17 dell'ultimo numero
dell'Amico del Coltivatore pubblichiamo una serie di delucidazioni sul sistema di tracciabilità "Sistri" applicato al
settore primario.
Che cos’è?
Il 13 gennaio 2010 è stato pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il Decreto che istituisce il sistema di controllo e tracciabilità
dei rifiuti “SISTRI”. Il sistema è stato congeniato allo scopo di tracciare attraverso l’informatica l’intera filiera dei rifiuti
speciali tra i quali ricadono quelli prodotti nell’ambito delle attività agricole.
Quindi, con l’uso di dispositivi elettronici (chiavette USB e black box da istallare
sui veicoli), verranno sostituiti gli adempimenti cartacei attualmente vigenti:
formulario di trasporto, MUD e Registro
dei rifiuti. Il sistema di controllo connesso al SISTRI è gestito dal Comando dei
Carabinieri per la Tutela dell’ambiente.
Chi è obbligato a iscriversi
Sono tenute all’iscrizione le imprese e
gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi nonché le imprese che raccolgono e
trasportano i propri rifiuti pericolosi. Ne
consegue che anche gli agricoltori che
producono rifiuti pericolosi con un volume d’affari inferiore ad 8.000 €, esentati dal MUD e dal Registro dalla vecchia
normativa, devono iscriversi al SISTRI.
Gli agricoltori che producono solo rifiuti
speciali non pericolosi possono aderire
al SISTRI su base volontaria.
Quanto costa?
L’iscrizione annua per le imprese con
meno di 10 dipendenti ammonta a 120
€, per le imprese con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 50 il contributo annuale è pari a 180 euro e, infine,
per quelle con più di 50 dipendenti, il
contributo è pari a 300 euro. Inoltre, coloro che trasportano in conto proprio i
rifiuti pericolosi prodotti devono versare un contributo di 100 € per ogni veicolo (per i primi due veicoli, 150 dal terzo
veicolo in poi) e dotare ciascun veicolo
di un dispositivo elettronico definito
black box. Questo supporto traccia il
percorso del rifiuto in tempo reale.
In termini operativi cosa comporta?
Il produttore di rifiuto pericoloso iscritto
al SISTRI, sia in caso di conferimento tramite porta a porta, sia quando effettua il
trasporto in conto proprio è tenuto al caricamento informatico dei dati concernenti il rifiuto prodotto nella chiavetta
USB per la loro successiva trasmissione
sulla black box e, alla fine del percorso,
presso il centro di raccolta/riciclaggio.
Ci sono delle esenzioni dal SISTRI per
le imprese agricole?
È prevista l’esenzione per i produttori di
rifiuti (pericolosi) agricoli che li conferiscono, previa convenzione a circuiti organizzati di raccolta (servizio pubblico
di raccolta o privati). L’esenzione opera
però solo nel caso di trasporto e conferimento dei propri rifiuti in modo occasionale e saltuario per quantitativi che
non eccedano i 30 chilogrammi o litri.
Questa esenzione è applicata sia nel
caso del trasporto dei propri rifiuti verso
il centro di raccolta, sia quando si effettua il conferimento presso la propria
azienda con il sistema porta e porta.
L’esenzione può essere più ampia?
Gli Accordi di programma stipulati in
Veneto per la gestione dei rifiuti prodotti da attività agricole consentono alcuni
margini di manovra. Infatti, fino alla
puntuale definizione di “saltuario ed occasionale” è, innanzitutto, possibile indicare, negli accordi di programma, un
preciso criterio quantitativo e in via interpretativa colmare alcuni vuoti della
disciplina di riferimento. Inoltre, con gli
accordi, in generale, è possibile disporre
semplificazioni amministrative e burocratiche, nel rispetto delle previsioni comunitarie. Coldiretti, nell’ambito dei lavori di recepimento della direttiva quadro in materia di rifiuti, ha chiesto di
definire con esattezza tale criterio: nelle
more di un prossimo chiarimento ministeriale, sembra comunque potersi
considerare esonerata – salve valutazioni particolari da verificare caso
per caso – una frequenza, irregolare
e discontinua, di tre trasporti l’anno.
Valutazioni conclusive
L’esenzione introdotta a favore esclusivo delle imprese agricole è stata proposta dalla Coldiretti per salvaguardare le
aziende che producono modesti quantitativi di rifiuti speciali agricoli pericolosi. Infatti, il sistema SISTRI determinerebbe, a carico di queste imprese, oneri
economici e burocratici assolutamente
sproporzionati rispetto all’utilità pratica
del sistema di tracciabilità.
La Federazione provinciale ha già avviato apposite negoziazioni al fine di creare virtuosi circuiti di raccolta con gli enti
pubblici e di verificare la possibilità, con
gli stessi, di adottare ulteriori semplificazioni amministrative, nel rispetto delle
previsioni comunitarie.
La normativa
ULTERIORI APPROFONDIMENTI SUI RIFIUTI - SISTRI
16
n. 4 - aprile 2010
Fiscale
DEL COLTIVATORE
DETASSAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN MACCHINARI
L
a Legge Tremonti-ter, consente di
escludere dall’imposizione sul reddito d’impresa un importo pari al
50 per cento del valore degli investimenti
in nuovi macchinari, compresi in una apposita tabella, fatti a decorrere dal 1° luglio 2009 e fino al 30 giugno 2010.
La Tremonti-ter si applica a tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato,
in relazione alle attività produttive che
producono redditi d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica. Non
si applica ai soggetti titolari di reddito
di lavoro autonomo né agli agricoltori
che dichiarano solo reddito agrario.
Possono accedere al beneficio, ad
esempio:
- gli imprenditori agricoli che svolgono attività di agriturismo;
- gli imprenditori che conseguono
redditi d’impresa come commercio,
conto terzi, attività di manutenzione
del verde, attività di servizi connessi e
ogni altra attività d’impresa.
- gli imprenditori agricoli che dichiarano redditi di allevamento eccedentari
L’agevolazione spetta per l’acquisto di
macchinari e apparecchiature nuove.
Vi elenchiamo di seguito alcune tabelle ATECO di produzioni che identificano i beni interessati alla detassazione:
28.3 FABBRICAZIONE DI MACCHI-
NE PER L’AGRICOLTURA E LA SILVICOLTURA
28.30 Fabbricazione di macchine
per l’agricoltura e la silvicoltura
28.30.1 Fabbricazione di trattori
agricoli
28.30.10 Fabbricazione di trattori
agricoli
- fabbricazione di trattori agricoli su
ruote utilizzati in agricoltura e in silvicoltura
- fabbricazione di motocoltivatori
28.30.9 Fabbricazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia
28.30.90 Fabbricazione di altre
macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia
- fabbricazione di motozappe condotte a piedi
- fabbricazione di falciatrici, inclusi i
tosaerba
- fabbricazione di rimorchi o semirimorchi autocaricatori e autoscaricatori, per uso agricolo
- fabbricazione di macchine agricole
per la preparazione del terreno, la
piantatura o la concimazione:
aratri, spanditori di concime, seminatrici, erpici eccetera
- fabbricazione di macchine per la
raccolta o la trebbiatura dei prodotti
agricoli: mietitrici, trebbiatrici,
selezionatrici eccetera
- fabbricazione di mungitrici
- fabbricazione di irroratrici per uso
agricolo
- fabbricazione di macchine agricole
di altro tipo: incubatrici ed allevatrici
per l’avicoltura, macchine per
l’apicoltura, apparecchi per la preparazione del mangime eccetera, macchine per pulire, vagliare o selezionare uova, frutta eccetera
- fabbricazione di macchine per irrigazione
Dalla classe 28.30 sono escluse:
- fabbricazione di utensili agricoli non a
motore per l’impiego a mano, cfr. 25.73
- fabbricazione di trasportatori per allevamenti, cfr. 28.22
- fabbricazione di utensili portatili a
motore, cfr. 28.24
- fabbricazione di scrematrici, cfr. 28.93
- fabbricazione di macchine per pulire,
selezionare o calibrare i semi, le granaglie o i legumi secchi da
granella, cfr. 28.93
- fabbricazione di trattori stradali per
semi-rimorchi, cfr. 29.10
- fabbricazione di rimorchi o semi-rimorchi stradali, cfr. 29.20
L’agevolazione consiste nell’esclusione dal reddito di impresa di un importo determinato in funzione degli investimenti pari al 50% del loro costo.
L’esclusione dall’imposizione sul reddito di impresa in nuovi macchinari
e nuove apparecchiature può essere
fruita “esclusivamente” in sede di determinazione del saldo IRPEF/IRES
dei periodi d’imposta interessati.,
senza quindi incidere sul calcolo e
versamento degli acconti dovuti, che
dovranno essere determinati, secondo le modalità ordinarie, comunque
al lordo dell’agevolazione.
Il comma 3 dell’articolo 5 prevede
che “L’incentivo fiscale è revocato se
l’imprenditore cede a terzi o destina
i beni oggetto degli investimenti a finalità estranee all’esercizio di impresa
prima del secondo periodo di imposta
successivo all’acquisto”.
n. 4 - aprile 2010
17
L
’Inps ha aggiornato le indennità
di maternità per l’anno 2010.
Per il periodo di gravidanza e
per quello successivo al parto, le coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali,
hanno diritto ad un assegno che viene
corrisposto per un periodo complessivo di cinque mesi.
In aggiunta, le neomamme nel caso in
cui si astengano dal lavoro entro il primo anno di vita del bambino hanno
diritto ad un’indennità giornaliera per
tre mesi (il cosiddetto congedo parentale). Vediamo nel dettaglio le principali novità.
L’indennità di maternità
Alle madri coltivatrici dirette, colone e
mezzadre, imprenditrici agricole, per i
due mesi precedenti il parto e per i tre
mesi successivi, è riconosciuta un’indennità giornaliera pari all’80% delle
retribuzioni convenzionali. L’Inps ha
comunicato che il nuovo limite minimo di retribuzione giornaliera su cui
calcolare tale indennità è pari a 38,69
euro. Pertanto, per l’anno in corso per
le coltivatrici l’assegno è pari a 30,95
euro al giorno.
L’indennità di maternità deve essere
richiesta all’Inps entro il termine di
prescrizione di un anno decorrente dal
giorno successivo all’ultimo giorno indennizzabile (tre mesi dopo il parto).
I congedi parentali
Le lavoratrici autonome agricole madri possono inoltre chiedere di astenersi dal lavoro per tre mesi entro il
primo anno di età del bambino, con
conseguente diritto ad un’indennità
corrisposta dall’Inps pari al 30% della
retribuzione convenzionale (per
l’anno in corso pari a 11,60 euro al
giorno).
Tale indennità spetta solo in caso di effettiva interruzione dell’attività lavorativa, che deve essere attestata dall’interessata mediante dichiarazione di
responsabilità.
Conseguentemente è sospeso in
tale periodo l’obbligo di versare la
contribuzione all’Inps (il periodo è
comunque coperto da contribuzione figurativa).
Per non perdere i benefici riconosciuti in caso di maternità, raccomandiamo alle lavoratrici interessate di rivolgersi per tempo al Patronato Epaca. Gli operatori Epaca forni-
ranno gratuitamente tutta l’assistenza
necessaria, predisponendo tutta la documentazione che deve essere inviata
all’Inps. I nostri uffici di Padova e provincia sono a completa disposizione.
NUOVI LIMITI DI REDDITO PER GLI ASSEGNI FAMILIARI
Sono aumentati i limiti di reddito per essere considerati familiari a carico e la
soglia per la concessione degli assegni. Epaca Coldiretti sottolinea che in alcuni
casi tali limiti sono utili per stabilire alcuni benefici come l’esenzione dal ticket
sanitario.
Chi ha diritto ai trattamenti di famiglia
Coltivatori diretti, mezzadri e coloni in attività possono chiedere gli assegni familiari. Ai lavoratori autonomi in pensione (coltivatori diretti, coloni e mezzadri,
artigiani, commercianti) spettano quote di maggiorazione sulla pensione.
Beneficiari dell’assegno
I trattamenti di famiglia possono essere richiesti per i figli, i fratelli, le sorelle e i
nipoti, minori o inabili, apprendisti o studenti (fino a 21 anni se apprendisti o
studenti di scuola media superiore; fino a 26 anni se studenti universitari e non
oltre la durata del corso legale di laurea).
Per i pensionati l’assegno spetta anche per il coniuge. Per il pagamento degli
assegni è necessario che i familiari vivano a carico del richiedente e che il nucleo
familiare non superi determinati limiti di reddito.
I limiti di reddito
Per il 2010 si considera a carico il familiare che abbia redditi personali non superiori ai seguenti importi mensili: 649,19 euro per il coniuge, per un genitore, per
ciascun figlio o equiparato; 1.136,08 per due genitori.
Limite di reddito complessivo dell’intero nucleo per il 2010 (fonte Inps)
Nucleo
familiare
Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione per il primo figlio e
per il genitore a carico e equiparati
Reddito familiare annuo oltre il quale cessa la corresponsione di tutti gli assegni familiari o quote di maggiorazione
1 persona
Euro 8.570,36
-
2 persone
Euro 14.221,56
Euro 17.031,82
3 persone
Euro 18.286,24
Euro 21.896,08
4 persone
Euro 21.831,31
Euro 26.152,66
5 persone
Euro 25.393,40
Euro 30.409,26
6 persone
Euro 28.778,83
Euro 34.464,36
7 o più
Euro 32.163,65
Euro 38.518,78
Tali limiti sono aumentati del
• 10% per i vedovi, divorziati, separati legalmente, abbandonati, celibi o nubili
• 50% se fanno parte del nucleo familiare totalmente inabili
• 60% se ricorrono entrambe le condizioni Per ottenere gli assegni familiari è
necessario presentare domanda all’Inps tramite il Patronato Epaca.
La previdenza
ASSEGNI DI MATERNITÀ: ECCO I NUOVI IMPORTI
18
n. 4 - aprile 2010
I movimenti
DEL COLTIVATORE
“VOGLIAMO ESSERE PROTAGONISTI
DEL NOSTRO FUTURO”
Il delegato padovano Francesco Dellai racconta l’Assemblea elettiva
di Coldiretti Giovani Impresa
I
l 23 e 24 marzo si è tenuta a
Roma l’Assemblea Elettiva di
Coldiretti Giovani Impresa. La
due giorni di lavori presso la sede
nazionale di Coldiretti a Palazzo
Rospigliosi ha visto la partecipazione di tutti i Delegati e Segretari
provinciali,
oltre
ovviamente
all’esecutivo nazionale del quale
era presente come componente
nonché Vice Delegato nazionale uscente il nostro Nicola Zaggia. A lui
e a tutto l’Esecutivo uscente vanno
i miei vivi ringraziamenti per l’ottimo lavoro in occasione del passaggio storico al quale abbiamo assistito, che ha visto il nostro Movimento Giovanile divenire Coldiretti
Giovani Impresa. Questo processo
dà ora la possibilità a noi giovani
imprenditori di Coldiretti di essere
a tutti gli effetti parte integrante
dell’Organizzazione, con grandi
possibilità ma allo stesso tempo responsabilità. Non a caso il motto
dell’Assemblea recitava: “La Filiera
Agricola Tutta Italiana: una passione da coltivare…e divulgare”. Su
questo slogan si è incentrata la Relazione del Delegato nazionale uscente Donato Fanelli, che ha voluto ribadire chiaramente quanto sia
importante il cambiamento che
abbiamo costruito assieme, che si
estrinseca soprattutto nel nuovo
rapporto tra i giovani e tutta l’Organizzazione, giovani non solo nella manovalanza, ma forza trainante
di quello che Coldiretti vuole essere. Dobbiamo però fare tutti la nostra parte perché le partite che
stiamo giocando ora peseranno sul
nostro futuro. Ecco perché allora
dobbiamo per primi noi giovani
portare avanti con forza il progetto
di Filiera Agricola Tutta Italiana,
Alberto Mantovanelli
(a destra) con il
delegato nazionale
Vittorio Sangiorgio
di Caserta
progetto che può essere assieme
alla cooperazione l’unica via di salvezza per l’agroalimentare italiano,
detentore di un patrimonio di prodotti tipici, territorialità e sicurezza
alimentare. Non possiamo certo
pensare di essere competitivi in un
mercato globale senza l’ identificazione che ci contraddistingue e
che ci ha fatto guadagnare la fiducia nel consumatore italiano e non
solo, puntando magari sugli OGM
come qualcuno vorrebbe. La dimensione media dell’azienda agricola italiana è di poco più di 6 ettari e il piccolo aumento di produzione che avremo a fronte di una standardizzazione del prodotto di certo
non risolverebbe i problemi delle
nostre aziende. Se non avessimo i
prodotti DOP, IGP e così via, avremo dovuto chiudere da un bel pezzo perché non sarebbe stato impossibile reggere il confronto con
paesi nei quali i costi di produzione
sono molto ma molto inferiori e
con i quali sicuramente non riusciamo a essere competitivi.
Tra i molti ospiti intervenuti all’Assemblea, il Segretario Organizzativo
Coldiretti Vincenzo Gesmundo, il
Presidente Sergio
Marini e il Ministro
delle Politiche agricole e forestali
Luca Zaia i quali
con i vari interventi non hanno che
aumentato in noi la convinzione che
il consumatore, anche se in un momento di crisi generale, quando possibile preferisce certamente un prodotto che viene dalla nostra terra e
dai nostri contadini, piuttosto che ripiegare su ciò che ha viaggiato per
migliaia di km e che in quanto a qualità e sicurezza alimentare difficilmente sarà lo stesso. Una confortante conferma viene dal continuo aumento dei mercati di Campagna
Amica al quale stiamo assistendo anche nella nostra provincia.
La fase finale dell’assemblea ha visto la proclamazione del nuovo
Delegato Nazionale Vittorio Sangiorgio e del nuovo Esecutivo Nazionale nel quale è entrato a far
parte anche il nostro Delegato Regionale Alberto Mantovanelli. Sicuro che sapranno fare tesoro del lavoro svolto finora dall’esecutivo uscente e continuare nella direzione
giusta auguro ad ognuno di loro
buon lavoro.
Francesco Dellai
Delegato Coldiretti
Giovani Impresa Padova
n. 4 - aprile 2010
19
D
opo il successo della precedente
edizione
torna,
nell’ambito del progetto”
Campagna Amica in… classe”, il concorso “La ricetta buona e possibile”,
rivolto alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della
provincia di Padova, che potranno
inviare entro il prossimo 7 maggio
una ricetta i cui ingredienti siano
prodotti stagionali padovani.
Il concorso, promosso da Coldiretti
Padova insieme a Camera di Commercio e all’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Padova, si
inserisce nel progetto di “Educazione alla Campagna Amica”, ed è
stato pensato e costruito con
l’obiettivo di stimolare i ragazzi e i
loro genitori alla scoperta di informazioni utili per un’alimentazione
sana e corretta, per far conoscere i
prodotti agricoli ed agro-alimentari del territorio padovano e la loro
stagionalità ed invitare alla riflessione sull’utilizzazione delle ricette
e come la scelta degli ingredienti
da portare in tavola si ripercuota
nello stimolare i giovani a mangia-
FATTORIE DIDATTICHE E VENDITA DIRETTA
30 MAGGIO
CENTRO CONGRESSI “PAPA LUCIANI”
Il 30 maggio al Centro Congressi “Papa Luciani”, nel pomeriggio,
Coldiretti – Campagna Amica Padova organizza una giornata dedicata alle Fattorie Didattiche e alla vendita diretta. Alla sera
sarà organizzata una cena a “Km 0”. Le aziende interessate a
partecipare sono pregate di contattare al più presto e dare la
propria adesione a Cinzia Alicardo.
re anche frutta e verdura.
L’edizione 2010 ha per tema la ricetta stagionale che piace e fa bene
dal punto di vista dei ragazzi, ossia:
“I giovani propongono le loro ricette con i prodotti padovani”.
Il concorso prevede l’ideazione o il
recupero di ricette con i prodotti
padovani pensate, e realizzate, con
gli “aggiustamenti”, gli adattamenti
graditi dai ragazzi, ricette con la loro personalizzazione per essere più
gradevoli o accattivanti. In particolare l’elaborato dovrà sviluppare
una ricetta scelta dalla classe partecipante ed essere completa di tutte
le informazioni necessarie alla sua
realizzazione.
Per ogni ingrediente primario dovrà essere indicata l’origine (dove è
stato prodotto, allevato, ecc.), il tipo di imballaggio o confezione nel
quale è stato acquistato, il volume
di rifiuti prodotti (riciclabili o meno) e le possibili soluzioni per ridurli.
L’obiettivo è quello di stimolare le
classi a valutare la possibilità di
usare la propria creatività per adattare al proprio gusto le ricette quotidiane e capire come la stagionalità, con i suoi prodotti ed ingredienti, influenzi il consumo, il gusto, il
piacere della tavola; la convenienza
economica e ambientale dei prodotti del territorio e, quindi, legati
al volgere delle stagioni. La ricetta
potrà essere inoltre corredata da
fotografie e/o disegni, illustrazioni
o altro del piatto proposto. Il materiale di utilizzo è libero.
I premi consistono nella cena di fine anno offerta alla classe vincitrice
in uno degli agriturismi di Terranostra – Coldiretti Padova e in super
ceste con i prodotti del territorio.
La festa di premiazione verrà organizzata entro maggio e nell’occasione saranno esposti tutti i lavori
delle scuole. Gli elaborati dovranno
essere consegnati nella sede di Coldiretti Padova.
Educazione alimentare
CAMPAGNA AMICA IN… CLASSE
CONCORSO LA RICETTA BUONA E POSSIBILE
20
n. 4 - aprile 2010
Campagna Amica
DEL COLTIVATORE
IL MERCATO A KM ZERO “DALLA TERRA ALLA TAVOLA”
FESTEGGIA IL PRIMO COMPLEANNO E RINNOVA LA CONVENZIONE
CON LE AZIENDE DI COLDIRETTI PADOVA
C
ompie un anno il farmer’s market “Dalla
Terra alla Tavola”
aTencarola di Selvazzano.
Dodici mesi di successi per il
mercato di prodotti agricoli a
“km 0” venduti direttamente
dalle aziende del territorio,
dodici mesi di interesse crescente da parte dei consumatori che scelgono la spesa
dall’agricoltore all’insegna
della tipicità, dell’origine,
della qualità e anche della
convenienza del prezzo.
Per festeggiare il primo anniversario dell’iniziativa voluta
dall’Amministrazione Comu-
nale di Selvazzano e da Coldiretti Padova la cerimonia
di rinnovo della convenzione si è tenuta proprio fra le
bancarelle del farmer’s market insieme ai produttori e ai
cittadini – consumatori. La
convenzione è stata rinno-
IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI SUL TERRITORIO
Per gli aggiornamenti consultare il sito www.padova.coldiretti.it
1. Sabato 1° maggio, Saccolongo. Mercatino dell’antiquariato e promozione prodotti del
territorio. Per informazioni e adesioni contattare il Capo Zona di Saccolongo Michele Danielli tel 049 8055556 e-mail [email protected]
2. Montegrotto Terme, Domenica 2 maggio, Festa dei fiori. Oltre ai fiori è possibile proporre anche gli altri prodotti del territorio. Per informazioni contattare Cinzia Alicardo
3. Camposampiero, Domenica 9 maggio, in occasione della Festa della Fragola ci sarà
un’area per la promozione e vendita dei prodotti del territorio. Per informazioni e adesioni
contattare il Segretario di Zona Sig. Giovanni Zin.
4. Tribano, Domenica 9 maggio, nell’ambito di “Maggio a Tribano”, promosso dall’assessorato del comune di Tribano, sarà organizzata la 27° Mostra Provinciale dell’asparago
Bianco. Chi è interessato a partecipare alla mostra-concorso contatti Albino Baccini. Nella
stessa giornata sarà organizzata un’iniziativa di promozione e vendita prodotti. Per informazioni e adesioni contattare il Capo Zona Albino Baccini.
5. Farmer’s Market o Mercati degli agricoltori: Stiamo organizzando l’apertura di altri
farmer’s market in Padova e Provincia. È necessario comunicare al proprio segretario di zona
oppure a Cinzia Alicardo con opportuna urgenza la propria disponibilità a partecipare, il
giorno (o i giorni) di preferenza e l’area di interesse (oltre ai prodotti a disposizione e in quale periodo dell’anno).
6. Cadoneghe, Farmer market dai primi di maggio. L’iniziativa promozionale per far conoscere il nuovo mercato è in calendario per il 1° maggio. Per informazioni: Cinzia Alicardo
7. Cittadella, mercato degli agricoltori il giovedì o il venerdì mattina, a partire da 29
o 30 aprile. Per informazioni contattare il Capo Zona di Cittadella Sig. Gastone Ranzato tel.
049 5970545 e-mail [email protected] oppure Cinzia Alicardo.
vata dall’assessore del Comune di Selvazzano Andrea
Sanguin e dal direttore di
Coldiretti Padova Walter Luchetta. “Ringraziamo l’assessore Sanguin e il sindaco
Enoch Soranzo per la disponibilità a proseguire l’esperienza di uno dei più vivaci e
frequentati agrimercati della
nostra provincia. – ha dichiarato Luchetta – Per le nostre
aziende è un ulteriore stimolo a proseguire su questa
strada, forti dell’appoggio
delle Amministrazioni Locali
e dei consumatori, che accolgono sempre con interesse le nostre iniziative sul territorio”.
Con l’occasione Coldiretti ha
presentato la nuova iniziativa per la promozione dei
prodotti orticoli padovani,
distribuendo in omaggio oltre trecento kit di assaggio
della linea “Fatto Qui” insieme ai relativi questionari.
n. 4 - aprile 2010
21
Debutta la linea di ortaggi coltivati, trasformati e
distribuiti interamente nel territorio della Bassa Padovana. Al via la sperimentazione con campioni
omaggio nei farmer’s market di Coldiretti Padova
U
n patto forte fra agricoltura e industria di
trasformazione per
accorciare la filiera e offrire al
consumatore l’opportunità di
scegliere prodotti coltivati, trasformati e distribuiti nel territorio padovano. Sotto questi
auspici debutta “Fatto Qui. Fresco, Sano, Solo Padovano”, iniziativa promossa da Coldiretti
Padova e Camera di Commercio in collaborazione con tre
aziende agricole padovane e
con l'industria Valbona di Lozzo Atestino, per la valorizzazione delle produzioni orticole di
qualità della Bassa Padovana.
La prima fase sperimentale è
stata presentata in Camera di
Commercio a Padova insieme
con i prodotti orticoli che saranno distribuiti nei farmer’s
market di Coldiretti Padova per
raccogliere le impressioni dei
consumatori. Sono stati individuati quattro prodotti per la fase sperimentale: zucca grigliata in olio extra vergine di oliva,
salsa alla zucca, r a d i c c h i o
rosso grigliato in olio extra vergine di oliva, peperoni lombardi aromatizzati all’aceto di vino,
prodotti dalle aziende agricole
di Coldiretti, trasformati e confezionati dalla Valbona.
Fra marzo e aprile i prodotti
“Fatto Qui” sono stati proposti
in degustazione nei farmer’s
market di Noventa Padovana,
Tencarola di Selvazzano, Monselice, Este. Durante gli incontri sono stati distribuiti in
omaggio 50 kit di assaggio dei
prodotti insieme ad un questionario per valutare il parere
dei consumatori. Chi ha riconsegnato il questionario presso
uno dei farmer’s market Coldiretti ha ricevuto un altro kit di
prodotti. Le informazioni raccolte saranno preziose per
mettere a punto i passaggi
successivi del progetto, ampliare la gamma dei prodotti e
stabilire la strategia di promozione e distribuzione.
Le aziende coinvolte nel progetto “Fatto Qui” sono l’azienda agricola Bressan Luciano e
Figli di Santa Margherita d’Adige, la Fattoria del Sole di Santa
Margherita d’Adige e l'azienda
agricola Dalla Villa Gianni e
Marco di Barbona.
“Con questa iniziativa – spiega
Maurizia Dosso, vice segretario
generale della Camera di Commercio di Padova – vogliamo
far conoscere e promuovere i
prodotti orticoli del nostro territorio grazie alla collaborazione fra i produttori e le imprese
agroalimentari”.
“Il percorso nato con Valbona
– aggiunge il direttore Luchetta, – ha portato a stringere un
solido patto fra agricoltura e
industria di trasformazione direttamente sul nostro territorio. Gli imprenditori agricoli ci
mettono la faccia e il nome fino in fondo, accettando la sfida di non essere più dei semplici fornitori di prodotti. Mentre la legge sull’etichettatura
trova delle resistenze noi con
questa iniziativa dimostriamo
di essere già andati oltre. Il
consumatore ha tutto il diritto
di poter scegliere i prodotti
dall’origine garantita direttamente dagli agricoltori. Con
“Fatto Qui” diamo una risposta
concreta e verificabile da
chiunque. Da questa sana alleanza sia l’agricoltura che l’in-
dustria dovranno avere il giusto. E’ una scommessa importante, che vinceremo con l’appoggio dei consumatori, da
sempre dalla nostra parte”.
“Vogliamo creare nuove opportunità di reddito per le imprese agricole in questo momento difficile. – aggiunge il
presidente Calaon – E’ un modo per dare vigore all’economia del territorio e creare un
circolo virtuoso che premi chi
sceglie l’origine, la trasparenza
e la qualità. Abbiamo scelto di
promuovere questa linea nei
famer’s market per raggiungere anzitutto i consumatori
che già conoscono e cercano i
prodotti del territorio. Migliaia
di persone che ogni settimana
fanno acquisti a “km zero”, e
pensare che quando siamo
partiti più di qualcuno sorrideva”.
Cristina Marchetti, amministratore delegato di Valbona conferma che “la filiera corta è attuabile e questa importante
collaborazione con l’agricoltura
ne è la prova tangibile. Al termine della fase sperimentale valuteremo insieme l’esito dei questionari e metteremo a punto la
strategia per una presenza autorevole sul mercato, compresa
la grande distribuzione”.
Il progetto
“FATTO QUI. FRESCO, SANO, SOLO PADOVANO”
LA FILIERA CORTA E L’ETICHETTATURA SONO REALTÀ
22
n. 4 - aprile 2010
I movimenti
DEL COLTIVATORE
COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA A ROMA
Non è mancata la visita
alla città, con la partecipazione alla Santa Messa
T
re giorni a Roma per
gli imprenditori padovani di Coldiretti
Giovani Impresa, che hanno
avuto l’occasione di conoscere da vicino la struttura
della Confederazione Nazionale Coldiretti nonché del
Ministero dell’Agrciltura. Al
Ministero sono stati accolti
da Franco Contarin, che ha
illustrato compiti e funzioni
del Dicastero. Interessante al
visita alla biblioteca, nella
quale sono custoditi ben un
milione e mezzo di volumi,
distribuiti su tre piani e ordinati per materia; un patrimonio significato per le ricerche
storiche relative alle denominazioni di qualità (Doc,
Dop, ecc.) e la denominazione delle relative aree di produzione.
I giovani hanno fatto tappa a Palazzo Rospigliosi,
sede della Confederazione Nazionale Coldiretti,
dove sono stati accolti dal
Segretario Generale Franco Pasquali e da Cecilia
Lucaroni, i quali hanno illustrato il lavoro quotidiano di Coldiretti a servizio
delle imprese agricole. Al
termine una graditissima
sorpresa nella sala nella
sala del Consiglio Confederale, dove i giovani pa-
celebrata di fronte alla
tomba di Papa Giovanni
Paolo II.
dovani sono stati salutati
personalmente dal Presidente Franco Marini.
FEDERPENSIONATI, SEMINARIO A RIMINI
PER CONOSCERE E APPROFONDIRE
S
i sono tenuti a Rimini cinque giorni di incontri di informazione e socializzazione
organizzati dalla Federpensionati che hanno
interessato i Dirigenti delle Associazioni Provinciali Pensionati del Veneto guidati dal Presidente regionale Giovanni Cassandro e dal
Segretario regionale Alberto Bertin. La delegazione dei pensionati padovani era guidata
dal presidente Resio Veronese.
Oltre al Presidente Natale Carlotto e al Segretario nazionale Danilo Elia, che hanno
diretto i lavori, hanno partecipato agli incontri il Direttore Generale Epaca, Fiorito
Leo che ha ricordato come sia necessario
indirizzare l’azione del Governo verso la famiglia attribuendole maggiori risorse economiche, così come accade in tutti gli Stati
GITA TRIESTE E MIRAMARE
19 e 26 MAGGIO
Aperte le iscrizioni alla gira a Trieste e
Miramare organizzata dall’Associazione Provinciale Pensionati di Coldiretti Padova. Due le uscite in programma: il 19 maggio per la Bassa Padovana e il 26 maggio per l’Alta Padovana. Per informazioni sulla quota di
partecipazione e le iscrizioni rivolgersi al più presto agli Uffici di Zona e comunque entro il 14 maggio.
moderni che affrontano il tema delle politiche sociali, e Mimma Rubino (Epaca Roma),
che ha illustrato ai partecipanti la nuova
procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile. Il Presidente Carlotto ha poi illustrato il progetto per avviare, in collaborazione con una importante compagnia di
assicurazioni, una campagna assicurativa
che coinvolga i pensionati che sono sprovvisti di copertura assicurativa INAIL ma che,
proprio per il fatto di continuare a svolgere
attività lavorativa , sono sottoposti a rischio
infortunio.
Sempre il Presidente Carlotto ha informato
dell’iniziativa di assegnare a tutti i soci pensionati , una tessera che garantirà una assistenza sanitaria 24/24h attraverso un numero telefonico a cui il pensionato potrà
rivolgersi per chiedere assistenza e informazioni sanitarie.
E’ intervenuto anche il Presidente di Coldiretti Sergio Marini che ha affrontato temi
cruciali come gli aiuti comunitari PAC che,
in un futuro non lontano, dovranno essere
assegnati solo a chi svolge professionalmente l’attività agricola ed è iscritto alla
previdenza, ha inoltre illustrato il progetto
Coldiretti per una Filiera Agricola Tutta Italiana. Ai momenti di formazione e dibattito
si sono uniti momenti di socializzazione
con la visita a San Marino, all’acquario di
Cattolica e al Delta del Po.
Venerdì 30 APRILE 2010
alle ore 9.00