La redazione vi aspetta a Settembre con il diario di bordo.

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La redazione vi aspetta a Settembre con il diario di bordo.
DIARIODIBORDO2016
3AGOSTO
LACLINTON,L’ULIVOEISAUDITI
UnarticolodeIlGiornalepubblicaalcunenotiziesullaClintonFoundationmoltoattivainattivitàdi
sviluppoescolarizzazioneversoipaesiafricaniedell’AmericaLatina.Ifinanziamentiprovengono
damoltipaesidelG8edallepiùimportantisocietàcheinItaliasonoFca,enek,Pirelliebanche
Montepaschi,oltrecheAssicurazioniGenerali.
IfinanziamentiitalianisembranorisalirealtempodellapresidenzadelconsigliodiRomanoProdi
nel2006che,poi,erailtempodell’Ulivomondiale,queltentativodicreareunainternazionale
postdemocraticocristianaedisinistraacuilavoraronoProdielostessoD’Alema.Progettopoi
naufragato ma che rappresentò il coinvolgimento dell’Italia nella svolta della globalizzazione
finanziaria a cui il Presidente americano diede il massimo contributo con l’eliminazione della
separazionebancaria.
LacosapiùinteressanteèchelanominaaconsiglieredellaFondazionediHillaryavvienedopola
suainfaustaesperienzadisegretariodiStatosottolapresidenzadiObama.Alledimissioni.come
ricordiamo, fu costretta dopo il gravissimo episodio in Libia nel quale venne trucidato in modo
brutalel’ambasciatoreamericano.L‘azionefuunodegliepisodidell’instabilitàchesiprodussenel
Paese dopo l’eliminazione del regime di Gheddafi, prodotta dai bombardamenti per ’iniziativa
franceseappoggiata,appunto,dall’amministrazioneamericanadellaqualefacevaparteHillary.Lo
smaccofutalecheilsegretaridistatofu,dunque,costrettoalladimissioni.
Male“sorprese”nonfinisconoqui.IlmaggiorecontribuentedellaFondazionecon24milionidi
dollarièl’ArabiaSauditache,comeènotofinanziale“guerresaudite”easuotempoera,tragli
altri,dietroalle“primaverearabe”checontribuironoinmododeterminanteacrearecondizionidi
instabilitànelMedioOrienteenelnordAfrica.
L’appoggio di Obama alla candidatura della Clinton, la linea antirussa e la strategia del caos
portata avanti in Medio Oriente che ha caratterizzato le presidenze Clinton e Obama; la
globalizzazione finanziaria e l’appoggio di Wall Street nella campagna elettorale di Hillary sono
pezzidistinti,madiununicopuzzle.Ecimeravigliamodelmassiccioappoggiodeimediamondiali
versolacandidatademocratica?Quellochecipreoccupaèilbilanciodituttoquesto:aumentano
lediseguaglianze,diminuisconoletuteledellostatosociale,crescel’impoverimentodeicetimedi,
dilagailterrorismoesidelineaall’orizzonteilrischiodiunconflittoinEuropa.Ei“giornaloni”si
dilunganoadarenotiziadelleinfinitegaffedelrepubblicanoTrump.Eccocomevienemanipolata
l’opinionepubblica.
4AGOSTO
TORNANOABOMBARDARE
Unastampaasservitaaipoterinoncompieilsuodoverediinformareecriticareladdovesonostati
compiutierroritragicideiqualiciportiamoeciporteremodietroalungoleconseguenze.
GliStatiUnitihannodeciso-suinvitodiungovernochenonriesceneppureatrovareunasedee
con il dissenso delle altre entità pseudo statali che il caos in Libia ha creato – di effettuare raid
aerei,perunaimprobabileduratadiunmese,alfinedismantellareleposizioniISISchesisono
installatenellazonadiSirte.
Sitrattadiquellaareachevidel’uccisionediGheddafi,volutaeorganizzatadaiservizifrancesi.
Durante l’aggravarsi della crisi il rais libico avvertì l’Europa che si stavano infiltrando nel Paese
formazioni terroriste e tuttavia anche questo argomento - rivelatosi vero – non riuscì a
convincere la Francia, sostenuta di GB e USA, ad evitare quella che si è rivelata come la più
catastroficaazionebellicainNordAfrica,adannodellerelazionipositivechel’Italiaerariuscitaa
creare.Azionetantointeressataquantostupida.
Oggi si ritorna a bombardare la Libia e se ne sta facendo carico Washington e tuttavia è facile
prevedere che le conseguenze si riverbereranno in Europa. Obama autorizzò e fece pressioni
sull’Italia–conlatotaleadesionediGiorgioNapolitano–eObamaritornasulluogodelmisfatto
politicoperriparareconaltribombardamentiall’errorevolutoallora.E0’facileprevederechela
catenadeglierrori-veriorroripolitici–nonsifermerà.
5AGOSTO
L’AMAEROMA
Infuria la polemica contro la giunta Raggi che ha scelto come assessore ai rifiuti una consulente
dell’AMA l’azienda per la raccolta, che ha lavorato ininterrottamente dai tempi del sindaco
Veltroni, quindi anche in periodi di governo del PD. Quello che , infatti, colpisce è l’attacco del
partitosconfittoalleelezionicheèalcentrodeidisastridiMafiaCapitaleecheora,asolounmese
dall’insediamentodelnuovosindaco,gridaalloscandaloedenuncial’inadeguatezzadeiservizi.
Ma c’è un altro aspetto che emerge nella campagna giornalistica di denuncia della scelta fatta
dalla Raggi . Il quotidiano che guida l’attacco è quel Messaggero il cui editore è Caltagirone un
imprenditore che è direttamente interessato – tra l’altro è importante azionista della
municipalizzata ACEA – alle attività connesse con l’affare “rifiuti” . L’attacco spietato è condotto
controunaltroimprenditorecheperdecennihaavutograndepartenell’attivitàdellosmaltimento
romano - l’avvocato Cerroni – e che, oltre alla proprietà della discarica di Malagrotta, ha una
importantepresenzaneisistemiditrattamentoinItaliaeall’estero.
Comegiàavvenutoinaltrecircostanze,sidimostrachel’anomaliaitaliana–oggifinitaalCorriere
dellaSeraconCairo,machesopravviveinaltresedi–cioèlaproprietàdiquotidianidapartedi
aziendeinteressateagliaffari,èilventochespingeaenunciaregli“scandali”.Unpo’ditempofa’
lostessoMessaggeroattaccòduramentel’imprenditoreedilizioromanoParnasiperlavenditaalla
provinciadiRomadiungrattacieloall’Eur,ancheperchél’operazioneavevavistoBNLassumersila
gestionedegliimmobilidiproprietàdellaProvincia,conlacreazionediunfondoimmobiliare,al
fine di finanziare l’operazione. E chi non ricorda il violentissimo attacco alle ultime decisioni
urbanistichedellagiuntaVeltronidapartedellostessoquotidiano.Percarità,sitrattavadiscelte
politiche e amministrative sbagliate ( la Provincia era un ente in estinzione – l’approvazione di
importanti decisioni urbanistiche cinque minuti prima di sciogliere il consiglio comunale era
certamente sospetta ) che meritavano una decisa critica politica da parte di una opposizione
peraltroinesistente.L’attaccogiornalisticoavevaaltriintenti.
C’è la sensazione,infatti, in tutto questo sciorinare di “scandali” e di “denunce” da parte del
quotidiano di Roma, come dire, l’odore acre di un certo interesse imprenditoriale. E’ ormai
evidente come settori imprenditoriali intervengano direttamente con forza sulle vicende che
girano intorno alla politica. Prima c’era il “filtro” dei partiti. Sono finiti i tempi nei quali un
imprenditore, con un serto ossequio, si rivolgeva a un politico che così la raccontava e gli
chiedeva:“AFra’cheteserve?“.Oggi“Fra’”-chenonèpiùilpoliticodiallora,maèlostesso
imprenditore,destinodelleomonimie-cipensadasolo,conisuoigiornali.E’questoilnuovo
cheavanza?
7AGOSTO
FUGGIREDAALFANO
LasciareAlfanoeilNCD,indubbiamente,ènecessariocomedoverabbandonareunabarcarottae
che fa acqua dappertutto. Renato Schifani , già seconda carica della Repubblica ed importante
riferimento politico siciliano, lasci il partito del ministro dell’interno per ritornare, pare, in Forza
Italia che si caratterizza come un Gran Hotel dal quale si può uscire ed entrare a proprio
piacimento.
E’incomprensibilecomeAlfanocontinuilapoliticadiannientamentodella“sua”forzapolitica,se
non nella ipotesi che, alla fine, sarà accolto nel PD di Renzi che, ormai, ha abbandonato ogni
velleitarioprogettodipartitodellanazione.AncheunpersonaggiocomeGaetanoQuagliariello-
più professore che politico – comprese, a suo tempo, il vicolo cieco nel quale si era cacciato il
NuovoCentroDestra.Nellibro-dialogoconValerioOnida“PerchéèsaggiodirediNo“,scrittoper
contribuire alla campagna per il rifiuto delle riforme renziane, ricorda quando l’Italicum fu
“blindato” alla Camera vietando accordi di coalizione e che queste “ nuove regole elettorali
[diventarono]leggeconilvotodiunasolaparte,utilizzandounostrumentoimpropriocomela
fiducia e, addirittura senza che fosse presente l’intero gruppo di maggioranza relativa”. “Così
concepito quel meccanismo – continua il senatore – non induce affatto un’alternanza bipolare
come va dicendo Renzi. Esso favorisce solo il suo partito e addirittura taglia fuori i sui attuali
partner,costretti(sifaperdire!)adesserealleatifinoall’ultimogiornodellalegislaturaepoi
postidifronteall’alternativatral’annessionenelpartitodelpresidentedelConsiglioeildover
spiegareaiproprielettoricomesipossagovernareinsiemefinoalgiornoprimaepoipresentarsi
comealternativialleelezioni”.
10AGOSTO
LAGRANDESTRATEGIADIVLADIMIRPUTIN
RecepTayypErdoganchesoloqualchesettimaneprimaavevaabbattutounaereorussocheper
pochisecondiavevasconfinatointerritorioturco,dopoformaliscuse,sièrecatonelsontuoso
palazzoKonstantinovskijdiSanPietroburgoperincontrarePutin.Dafondamentalealleatodegli
Stati Uniti nel Medio Oriente, il leader turco si è trasformato in un possibile cointeressato alla
strategiadiMoscainunpuntochiavenonsoloperl’areamediorientale,maperlastessapolitica
europea.,Nell’incontro,siè,infatti,parlatoanchedi“affari”,comelaeliminazionedellesanzioni
allaRussiaelaripresadelprogettoperl’oleodottoTurkStreamchepotràrifornirel’Europadasud,
sostituendo–loevidenziamoconamarezza-ilprogettodell’Enicancellatoperl’ossequiodiRenzi
allapoliticastatunitense,finoallalesionedegliinteressinazionali.
Ma,comeavvienenellegrandistrategiepolitiche,l’economianonèlaquestionecentrale,essa
seguelapolitica.Infatti,comequalcunohagiàrilevato,(SapellisuIlMessagerodel22luglio)la
politica di Erdogan ha come “suo vero obiettivo … ridimensionare il ruolo degli Stati Uniti e
dell’Europa in Turchia” e, ovviamente, questo intento coincide con la necessità per Putin di
svincolarsidaltentativodegliUSA–edinparticolarediObama–dimantenereMoscainunruolo
regionale.
QuestasvoltaconsenteancheallaCinadiinserirsinelgiocoperinvestiresullanuovaviadellaseta
e,nonacaso,sullaSiria–snodostrategico-leposizionirussaecinesecoincidono.
Quello che colpisce maggiormente della iniziativa del leader russo è la sua capacità di uscire
dall’angolo nel quale sistematicamente Washington tenta di chiuderlo. Così è stato sulla Siria,
analogamentesull’UcrainaedoraneiriguardidellaTurchia.
Nonsoloèunalezioneperl’Europa,masarebbeancheunaoccasioneperchéilContinenteinizia
pensare una strategia di interesse geopolitico a scala europea, senza farsi condurre per mano
dallapoliticaesteraamericana.
12AGOSTO
“UNARIFORMACRICCAIOLA“
Sulnumerodiluglio/agostodellerivistaStudiCattolicimensiledistudiediattualitàcheperla
partediteologiaseguegliinsegnamentidiJosemariaEscivàappareunarticolodiLodovicoFesta
sul referendum confermativo delle riforme costituzionali dal titolo già di per sé indicativo: In
ottobre,attenzioneanonsbagliare”.
Aldilàdeglispecificicontenutidellariformaloscrittorecritical’indirizzocomplessivodeldisegno
politicodelpremier:“Siamoinpresenzadiunaconsorteriachevuolegovernareunanazioneallo
sbando,perdelegadipoteriglobaliediStatieuropei,dallalorofortiquandoriesconoaincludere
il più ampio arco di realtà politiche e sociali nazionali”. “La soluzione che Renzi ha in testa -
prosegue – frutto non dell’ambizione di un nuovo dittatore ma dei disegni piuttosto di un
ciccaiolodastrapaese(copyrightRinoFormica)èunsistemachesireggesullospingereunlargo
arco di forze ai margini delle istituzioni ( a destra la Lega a sinistra i grillini ) creando così uno
spaziopergovernareassecondandopoterineutriesovranazionaliconsideratisostanzialmente
incontestabili”.“Ilprogetto-secondol’analisidiFesta-nonèprivodirealismo:visonopotenti
forze innanzitutto internazionali che lo sostengono e vi è anche una elaborazione teorica
centratasullosvuotamentodellademocraziapoliticachelogiustifica”.
Lariformacostituzionaleèconsideratoun“provvedimentorozzoesbagliato”.“laCostituzione–
precisa–puòesserecambiatainmegliodachiabbiaunagrandevisioneeimpongaunariforma
sistemicadafarpoiassorbireallanazione”ecital’esempiodiCharlesDeGaulle,ma,chiarisce,
“nonècertoquestoilcasodell’attualeriformacriccaiola”.
14AGOSTO
“SONOSOLOUNOCHEHAAVUTODEIGRANDIMAESTRI”
Cosìsiesprimeva–raccontaSilviaGuidisul’OsservatoreRomano–EttoreBernabei,quando,nelle
interviste,glisichiedevadi“definirsiconunafrase”.
E’mortoungrandevecchiocheèstato,giornalista,managerpubblicopiùcheprivato,direttore
della RAI e, in ultimo, fondatore della “squadra Lux” che, con la collaborazione di figli e nipoti,
producefiction“perriportareilrapportoconDioalcentrodellacomunicazione”.
Nelle parole di rievocazione non ci convincono quelle di suo genero , il giornalista - peraltro
capace–MinolichenetentasuIlGiornaleunritrattogradevoleasinistra(“nominòEnzoBiagi
direttoredelTG1”,“aprìletribunepolitichealleopposizioni”,“valorizzògrandinomi:traglialtri
Zavoli, Camilleri, Fabiano Fabiani, Furio colombo” ). Il “vecchio” era quanto di più ostico per la
nuova sinistra vezzeggiata da finanza e massoneria. Denunciò nel libro intervista con Giorgio
Dell’Arti, “L’uomo di fiducia”, la vicenda del Britannia non escludendo l’influenza della
Massonerianellevicendepoliticheitaliane.Eratoscanoequindiavevaavutomododiosservare
questo fenomeno a partire dalla regione dove venne fondata la prima loggia d’Italia. Era stato
presidente dell’Italstat quell’importante strumento dell’economia pubblica che, insieme ad altre
realtà imprenditoriali aveva contribuito allo sviluppo ed alla modernizzazione del Paese. La sua
concezione della cristianità si identificava con quella dell ‘Opus Dei, la sua lettura delle cose
d’Italia coincideva con quella di Amintore Fanfani con il quale collaborò addirittura anche in
qualchemissionediplomatica.Chefuperlui,senz’altrounodeigrandimaestri,oltreaisacerdoti
cheavevafrequentatodagiovane.
L’Italia del tempo di Bernabei era ancora un Paese che esprimeva personaggi che sapevano
interpretare la realtà e lavorare per migliorarla, che univano cultura, esperienza, saggezza,
coraggio.L’Italiadellapoliticafortenonpiegataallavolontàdeipoteriedegliinteressi,internied
internazionali. Una Italia ancora cattolica che non si vergognava di esserlo e che , anzi, in ciò vi
ritenevaessercileragionidel”primato”.
18AGOSTO
ILDOPPIOEURODIJOSEPHSTIGLITZ
Il Nobel Stiglitz, come si sa, oltre a essere stato uno dei consiglieri economici di Clinton è
intervenuto spesso criticando l’Euro e considerandolo una delle cause della stagnazione
economicadell’Europa.
Rilancia la sua critica alla moneta unica in questi giorni anche perché sta uscendo un suo libro
dedicatoall’argomento:“L’euroelasuaminacciaalfuturodell’Europa”.“E’importantecheci
siaunatransizionefuoridall’euro,conundivorzioamichevole,possibilmenteraggiungibilecon
unpassaggioadunsistemadieuroflessibile,conun’areapiùfortealNordeunapiùdeboleal
Sud”.
Le reazione , come prevedibile, sono state assai polemiche anche se attenuate nei toni per
l’autorevolezza del personaggio. Senza addentarci nel merito delle argomentazioni che rinviamo
alla lettura del libro ci soffermiamo sul punto che l’economista ritiene non perpetuabile
nell’attualestatodellecoseecioèildebitopubblicodeglistatimeridionalidell’Europa:unvero
macigno da rimuovere attraverso una loro “ridenominazione”, cioè una svalutazione attraverso
meccanismipiùflessibili.
Ora a parte ogni considerazione di tecnica economica è evidente che la montagna di debiti che
l’Italiaeglialtripaesihannoaccumulatononsaràinnessuncasorimossaanchesesiattuassero
feroci politiche di riduzione della spesa pubblica anche perché politicamente impossibili da
proporreeneppuresedovessetornareacrescereilPil,maisufficientementeingradodiridurredi
qualchedecinadipuntiundebitoormaigigantesco.Allorachecosarappresentaquestodebitose
nonilcondizionamentoperenneallapoliticadeglistati.Inparticolarel’Italiadamoltiannidetiene
unodeimiglioriavanziprimari,cioèladifferenzatraentrateeuscitedellostatosenzailcaricodel
rimborsodellerateedegliinteressisuldebito.Ildebitoèunacordaalcollo,un“vincoloesterno”
allalibertàeconomicaesocialedelloStatononneiriguardidibanchecentralipubbliche,nédei
propricittadinicheprestanosoldialloStatoacquisendotitoli,poichéquestaèsolounamodesta
parte del debito complessivo. Il debito è collocato per la maggior parte presso banche private
internazionali , così come è avvenuto nell’ultimo ventennio con la globalizzazione finanziaria.
GianoAccamesosteneva,asuotempo,ederaall’iniziodiquelfenomenodifinanziarizzazionee
di globalizzazione che poi divenne enorme , che “la finanza ha espropriato la democrazia” ,
restringendolalibertàdeglistatiedeiparlamenti,riducendoilbenesseresocialeegliistitutidi
difesadeipiùdeboli,impoverendointerecategoriechepotevanodefinirsidicetomedio.
OraletesidiStiglitzpotrebberoaprireunconfrontoseriosuquestitemi,tuttaviasaràdifficileche
emerganopolitichechetentinodisottrarrelademocraziarispettoaquestovincolo.Lafinanzaeil
suo potere non si celano solo nei conti della grandi banche, ma, attraverso organizzazioni non
governative,media,multinazionalieuniversità,hannoinvasoecondizionanoilmododiesseree
dipensaredegliuomini,privandolidellalibertàedellacapacitàcritica.
21AGOSTO
L’UOMOCHESUGGERIVAAIPOTENTIORAACOLLOQUIOCON“ILGIOVANECAUDILLO“
EugenioScalfariperdecinediannièstatoilgranconsiglieredelpotereitaliano.Haconosciuto,
intervistatoe“consigliato”tutti.
Agiugnoinoccasionedella“Repubblicadelleidee”avevaintervistatoRenziedisseallorochese
noncambiavalaleggeelettoraleavrebbevotatoNoalreferendumsullariformacostituzionale.
Allavigiliadell’incontrodiVentoteneritornaacolloquioconilpremierequestavoltaconunpo’
piùdipiaggerianeelogial’azionepolitica,asserendoche“ilsuoruoloeuropeostacrescendo”.
Pertanto, ne deduce, che il premier italiano potrebbe dare nell’incontro a tre la linea e,
soprattutto, lanciare la proposta di istituire la figura di un Ministro delle finanze europeo, tesi
sostenutaanchedaDraghi.Peccatochediquestaideanonsenevedràtraccianeipropositifinali
dell’incontro.DelrestolepropostediScalfarinonhannomaiavutograndesuccesso.
Nonabbiamomaiavutograndesimpatiaperl’exfondatoreedirettorediRepubblica,anchesegli
riconosciamounagrandeprofessionalità,appresadaArrigoBenedetticheasuavoltafutributario
della straordinaria vena culturale e giornalistica di Leo Longanesi. Dell’ appartenenza a questa
grande scuola giornalistica , Eugenio Scalfari, non ha acquisito quel tono aristocratico e
anticonformista che appartennero a Benedetti e Longanesi, ma spesso ha espresso invece toni
accondiscendentiversoilpotereistituzionale,sempreparzialmentemescolatoadunaimpronta
professionale.
Proprioperaverrincontratotuttinonpuònonaverprovatodisagionelconferireconl’exsindaco
di Firenze che Paolo Ostellino – tempra assai più coriacea – ha saputo, sferzatamente, definire
come“ungiovanecaudillo,maleducatoditalento”.
Unaregolasportivasconsigliadiproseguirelacarrieraquandononsièpiùingradodicompetere
adeguatamente.SulvialedeltramontoScalfarisiaccontentadifarelosparringpartnerdel
giovanecaudillo.
22AGOSTO
CARRONCANCELLAGIUSSANI
Nonfapiùnotizial’allontanamenodiCLdiCarronrispettoaquelladidonGiussani.
Rimini da tempo ha smesso di costruire la diversità di CL e si configura sempre più come una
passerellaistituzionaletral’”antiegemonismo”diCarroneleesigenzeoperativedellaCompagnia
delleOpere.
Tuttavia,comeavvienespessoneicambiamenti,nonsipalesaladiversitàrispettoalprecedente
conunacriticaevidente.Silasciascorrereilnuovoequestobasta.
Nell’intervistaalCorrieredellaSera,tuttavia,questavoltaCarronrendeesplicitalasuadiversità
rispetto a Giussani con una critica che pur nel felpato eloquio del religioso , appare drastica e
pococaritatevole.
Alla domanda dell’intelligente Paolo De Vico sulla milizia di CL contro la secolarizzazione ed il
Sessantotto, la guida spirituale risponde con decisione: “ Don Giussani spiegò ex post che ci
eravamomossidauna‘insicurezzaesistenziale’,avevamoaccettatolostessocampodigiocodi
coloro che criticavamo” e precisa “ alla fine siamo stati una presenza reattiva quando avremmo
dovutoessereunapresenzaoriginale.CLperviverenonhabisognodiunnemico.Evaleanche
perl’Islam”.
Paroledurissime.Vieneconsideratounerrorelacriticaalsecolarismo,all’edonismosessantottino,
alnichilismodelmoderno,alrelativismodiunacertaculturaeteologia–definito“dittatura”da
BenedettoXVI–alpensierounico,veicolatodal“potere”,chesieradiffusoinqueltempodalle
università alla società, nei media e nelle case editrici. CL con la forte ispirazione di Del Noce
compresetuttoquestoeproprioperlasua“originalità”potetteintervenireformandotantigiovani
.Oratuttoquesto,secondoCarron,fuunerrore:lasualineaègiuntaalpuntodinonritorno.CL
siè“liberata”didonGiussani.
23AGOSTO
VENTOTENE,MESSINA…MAL’EUROPARICHIEDEALTRO
Con enfasi, sui media si è dato grande risalto all’incontro di Ventotene tra Melkel, Hollande e
Renzi,sullelontaneormedelManifestodeglianni’40.Allacrisil’Europaormainonrispondeconla
politica,maconlamediaticità.
Nessunasostanzaemoltademagogiaconl’usodiincrociatoriefanfare,tantoèverocheunodei
pochiosservatoriseridellecoseinternazionalicomeSergioRomano,nelfondodelCorrieredella
Sera ha scritto: “ E’ stato giusto, in questi giorni, ricordare l’importanza del Manifesto di
Ventotene nella storia dell’integrazione. Ma esiste un altro ricordo, forse più calzante, a cui
dovremmo ispirarci”. “Nel 1954” continua l’ex ambasciatore “dopo il voto contro la Comunità
europea di difesa nel Parlamento francese, i leader e i partiti europeisti furono investiti da una
ondatadiscetticismoedipessimismo.ReagironoconunaconferenzachesitenneaMessinanel
giugnodel1955egettòlebasiperlaistituzionedelMercatoComuneaRoma,inCampidoglio,
nel 1957”. E nelal comunità economica europe. indicati nell’importante settore strategico
dell’energiaatomicaMessina,undiciannidopofudiscenalapolitica.Oggi,infatti,piùchediun
riferimento ideale c’è bisogno di un costrutto politico . Nel 1955 l’Italia invitò i 6 ministri degli
esteri dei Paesi, cioè tutta l’Europa politica, esclusa la GB che seguiva un disegno diverso e
alternativo, perché fallita la CED per colpa della Francia, si dovevano individuare le linee e i
progettiperlaripresadiunapoliticadiintegrazioneechefuronoindicatinelsettorestrategico
dell’energiaatomicaenellacomunitàeconomicaeuropea.Il1955aMessinaful’eventocruciale
perilrilanciodeldisegnoeuropeistaCertoil“funzionalismo”cheguidavalescelte,allalunga,si
risolse nella tecnocrazia di Bruxelles ( a Messina fu istituito un “comitato di esperti” ) e nella
preponderanza del ruolo delle banche ( il solo disegno economico, fallito quello della politica
esteraedidifesa,sfociòinquellofinanziario).
L’Europadiogginonpuòcontinuareadesseregovernatadallasovranitàfinanziariaedhabisogno,
penailfallimento,diunapoliticaforte.AVentoteneitreprimiministridiunaEuropadei27non
nerappresentanolaguida,infondoanchelostessoassefrancotedescocontaormaipoco.Gli
stati sono condizionati perfino dalle sfide elettorali interne: è difficile guidare un continente se
nonsiècertineppuredelpropriopotereinterno.Ilritornoagli“idealifederalistidiSpinelli”hail
saporediunafugadaunaimpotenzapoliticaperunaEuropachenonriesceagestireneppurele
quoteperl’immigrazione.
25AGOSTO
“ITALICUM”DISCONOSCIUTO
EugenioScalfariversusMatteoRenzi.Purrivalutandoloeaffermandoche“ilsuoruoloeuropeo
stacrescendo”,ildecanodeigiornalistiqualchegiornofa’lohaavvertito:seperdeilreferendum
”dovràcambiaremestiere”e,perevitarlo,haunastrada“laleggeelettoralevaprofondamente
modificata”. Anche tempo addietro era stato esplicito: “se non modifica l’italicum voterò No al
referendumcostituzionale”.IlfondatorediRepubblicafapartediquelmilieuche,asuotempo,lo
prese per mano , lo ha condotto alla vittoria delle primarie e alla segreteria del pd, fino alla
Presidenza del consiglio. Renzi è avvertito. Per adesso ha pensato bene di rivedere la
personalizzazione del referendum che con altezzosità e leggerezza aveva scelto. Sulla legge
elettorale – come non è nel suo costume – al momento se ne è tirato fuori, ma fa trapelare
disponibilità.
Nelsuostessopartito,apartelaminoranzasempreprontaalpenultimatum,sifannosemprepiù
numerose le prese di posizione per un cambiamento della legge elettorale. Inizialmente per
ammetterelecoalizioni,poimanmano–esoprattuttodopoirisultatidelleamministrativeconla
drastica sconfitta di Fassino a Torino – a guardare con sospetto al ballottaggio è stato anche
qualche esponente “renziano” ( Galli , Fiano, Rughetti ) ; infine su queste preoccupazioni era
calata l’intervista di Giorgio Napolitano al Foglio del 20 luglio : “ una revisione del sistema
elettoralecredosiadaconsiderare,nelsensodinonpuntareatuttiicostisulballottaggio,che
rischia , nel contesto attuale , di lasciare la direzione del paese ad una forza politica di troppo
ristrettalegittimazionenelvotodelprimoturno”.Criticaimportanteperilpd,sensibileairischi
cheilpartitocorrerebbe.Tuttaviaanchequestaautorevole“considerazione”indurrebbeRenzia
muoversi secondo quella logica che Gaetano Quagliariello definisce basata sull’ennesimo “
interventosulleregoleistituzionalidettatodainteressidiparteecontingentienondaunavisione
lungimirante”. Così come la decisione di impedire le coalizioni “anche al secondo turno”, fece
emergerelastrategia–erailtempoillusoriodelpartitodellanazione-diuna“annessionealPd”,
difficiledaspiegareaglielettoriperglialleaticentristi.
Ritocchiinsufficienti,modificheinteressateeprivedirespiro,allarmismieconfusione.L’Italicum
sta subendo un inesorabile processo di disconoscimento. Il sospetto, però, è che anche questo
rientrinellastrategiaelettoralediRenzi,peralleggerirelecritichesulleriformecostituzionaliefar
vincereilSi.Poisivedrà.
E’evidenteallorachesulleregoleelettoralioccorrerebbefareunpo’dichiarezza,riflettendosu
alcunipuntinodali.
L’argomento che con quelle attuali si potrebbe verificare la vittoria di un partito antisistema è
importante,maanchetroppoviziatodauninteresse,allimite,pocodemocratico.Laquestione
fondamentalenonèquelladiconoscerelaseradellevotazionichihavintoleelezioniegovernerà
–comesièsbandieratocontinuamentelungotuttol’iterdell’attualeriforma,-maqualiforze
politicherappresentinolamaggioranzaelettoraleequindisianolegittimateagovernare.Nonpuò
essere–paradossalmente–laCortediCassazionehavalidareilvincenteagovernare,maglieletti
in Parlamento, perché se il modello politico è, senza infingimenti, quello parlamentare e non
presidenziale,questaèlasolastradapoliticacostituzionalmentestabilita.Ilmodellopoliticoche
laleggeelettorale,inmodosurrettizio,propone,èquelladell’elezionedirettadelpremiereche
consentirebbealsuopartitodieleggersidasolotuttigliorganidigaranzia,senzaqueicontrappesi
chesonopresentiintuttiisistemipresidenziali.
Unmeccanismodivoto,poi,nonpuòtrasformareunaminoranzaelettoraleinunamaggioranza
parlamentare; non a caso proprio su questo punto la Corte Costituzionale ha dichiarato
l’illegittimità delle regole precedenti, con le quali è stato eletto l’attuale Parlamento, perché
troppoaltoilpremiodimaggioranza.
Inquantoal“recentetripolarismo”,ragione–secondoNapolitano–perevitareildoppioturno,
occorrerebbeaffermare,invece,unaltroconcettoecioècheilpluralismodelleculturepolitiche
italianerenderischiosorestringerleinun“lettodiProcuste”cheassegniunicamenteapochissime
forze ( due-tre ) la rappresentanza parlamentare . Il rispetto per questa specificità potrebbe
renderepossibileadottareunproporzionalismocorrettochelimitileforzediminorconsenso
(esempio3–5percento)adundirittoditribunaedallealtre(oltretalesoglia)assegnerebbe
unarappresentanzacherisulterebbepotenziata,masempreproporzionataalconsensoeffettivo.
La formazione di governi di coalizione – essendo difficile che una forza politica ottenga la
maggioranza assoluta – verrebbe resa più stabile con la norma della sfiducia costruttiva che
costituisce una sorta di vincolo di programma e che in Germania, ha consentito stabilità di
governo , non solo con il sostanziale bipartitismo, ma anche nell’attuale proliferazione partitica.
Peraltro, anche la possibile necessità di isolare posizioni politiche che, pur ottenendo un ampio
consenso, risulterebbero influenzate da tendenze antisistema, avverrebbe attraverso accordi
maggioritariche,innomediunatuteladelleragionifondamentalidellaCostituzione,potrebbero
governare su di un programma di compromesso . Questo presupporrebbe che , una volta per
tutte,siabbandoniquellimiteculturaleepoliticocheperdecenni-daldopoguerrae,purtroppo,
ancorpiùdaglianninovanta-havistolareciprocadelegittimazionetraleforzepolitichee,quindi,
l’impossibilitàdistabilireunaconvintacomunebasediadesioneall’ideacheè,soprattutto,ilvoto
popolarealegittimareunaforzapolitica,oltrechel’adesionecompletaaiprincipidemocraticie
costituzionali.
Insomma,ladifficilecondizionepoliticaeistituzionaledell’Italia,imporrebbechesiabbandoni
quell’eternogiocotatticoedegliinteressidiparteeneltemporimasto,primadellosvolgimento
delreferendum,sitorniaconfrontarsisullaleggeelettorale.Ildilemmahaunasuasemplicità:osi
cambianoprimaleregoledelvoto,riaprendo,inqualchemodo,alproporzionalismoosivotaNo
sudiunariformacostituzionale,definitadaautorevolicostituzionalisti“pasticciata”e“nébella,
nécondivisa”.
27AGOSTO
TERREMOTOADAMATRICE.DOPOLACOMMOZIONECOMERICOSTRUIRE?
Maicomeinquestegranditragedieciaccorgiamodicomelecomunitàsianounmondopienodi
valoriediumanità.Cirendiamoche,soprattuttoneipiccolicentri,lavitaèunaimmensarealtà
fatta di affetti , di beni , di cose semplici, ma ricche . A volte siamo indotti a pensare che la
quotidianitàinquesticomunioneiloroborghiminorisiatropposempliceepocoutileedinvece
scopriamo,purtroppoinquestecircostanze,che,èinessechesimanifestaconpiùcompiutezza
l’uomo,lafamiglia,illavoro,lerelazionisociali.Tutto.
Edèsconvolgentepensarechequestavitapoggiatasullarealtà,vengaannullatadaunevento
chespazzaviatuttoquesto.IlbollettinodellaProtezionecivilecheaggiornailnumerodeimortie
dei salvati dalle macerie non può dar conto di ciò che ogni singola vittima ha rappresentato. Ci
pensanoiquotidianioletrasmissionitelevisiveaoffrireadunpubblicopiùcuriosochecommosso
ilricordodiciòcheognunoharappresentato.Maquestoèunricordoeffimerochedurailtempo
diunascoltoodiunalettura,mentresarannoiparentiivicini,gliamici,acercaredicolmare,con
unricordoindelebile,ilvuotoche,improvvisamente,sièaperto.
Pur nella comprensione per le esigenze dell’informazione non ci entusiasma la pietà mediatica,
mentresentiamoinveceilbisognodipregareperlevitespezzateconsemplicitàepartecipazione
enonconilclicdeltelecomando.Anchel’assediodelleintervisteaisoccorritori,distraendolidal
lorodurissimolavoro,noncipiace.Persaperelasituazionecibastanoibollettinieleconferenza
stampa della protezione civile. Ci entusiasma la gioia del vigile del fuoco per una bimba salvata
chesiesprimeinmezzoallerovineedaquellichefannosquadra.Unagioiasenzatelecamereè
ancorapiùgrande.
Mentre ci affliggono questi pensieri sentiamo le prime dichiarazioni sulla ricostruzione velate
dall’intento politico . Ricostruire Amatrice lì dove era è giusto perché è una storia di secoli che
neancheilterremotodevecancellare.Tuttaviasappiamo-emoltifannofintadiignorare-che
unaricostruzionedeicentristoricirichiede,perunaseriediragioni,tempilunghichevannodai
cinque ai dieci anni. E nel frattempo ? Una cosa deve essere evitata : quello che successe tante
volteechesièverificatoanchenelterremotodiquattroannifa’inEmiliaecioèl’usodicontainer
ocaseprefabbricatechesonoinvivibili.Conintentisquisitamenteesolopoliticisicriticanolecase
realizzate a l’Aquila dal governo Berlusconi che consentirono dopo tre mesi agli sfollati di poter
abitareinabitazionepiùchedecenti.RenziconungestomediaticoèandatoaparlareconRenzo
Piano . Ma cosa c’entra un Archistar con una soluzione che richiede conoscenza di procedure,
capacità di mettere su cantieri e soluzioni territoriali locali difficili, ma da realizzare in tempi di
emergenza?
Sarà come sarà . Non è il tempo delle polemiche, per decenni pane quotidiano della sinistra,
ancheinmomentineiqualioccorrevacoesionenazionale.Sidecidanelgirodipochissimigiorni
cosa fare e dove fare per l’emergenza, mentre si pensi a come ricostruire il Paese dove era e
comeera.Dopotanteparoleequalchecommozionemediaticaditroppononcifateassisterea
scene del passato anche recente che ben conosciamo. Date soluzioni immediate più che
dignitose e non fate vivere a questa gente ,che ha perso tutto, anche l’onta di passare anni in
ghettidiprefabbricati.InEmilia,dopo4anni,ancoraunterzodeiterremotativiveinabitazionidi
fortuna, fu una scelta del presidente regionale Errani. Queste cose in Italia non debbono più
accadere.L’autorevole“nonvidimenticheremo”devecominciaredaqui.
31AGOSTO
L’UCCISIONEDIALADNANIDIMOSTRACHEADALEPPOSICOMBATTELABATTAGLIADECISIVA
Con tutte le prudenze per eventuali false comunicazioni, l’agenzia dell’ISIS ha annunciato che il
portavoce del movimento – personaggio di estremo rilievo nell’organizzazione - è stato ucciso
mentre si trovava ad Aleppo . Non è chiaro per mano di chi, perché nella città siriana operano
russi,ribelli,curdiegliStatiUniti.Certoèchequestapresenzaelasuauccisionedimostranoche
ad Aleppo si combatte una battaglia decisiva per la presenza del terrorismo jihadista e per la
permanenza del regime di Assad . Le esitazioni di Washington e la pressione dei media per una
tregue umanitaria - senza contare che i russi stessi avevano sperimentato l’impossibilità di
realizzarla-avevanosollecitatounapausadegliscontriedeibombardamentinellaCittà.Tuttavia
anche un osservatore serio come Sergio Romano aveva scritto su Il Corriere della Sera del 13
agosto “l’impossibilità di un ponte per Aleppo” perché “Gli interventi umanitari sono possibili
quandotutteleparticombattenti,ancheseperragionidiverse,hannointeresseapigliarefiatoperqualche
giorno”.”Ma–avevaconcluso-quando,atortooaragione,gliattaccantiritengonodiessereinvistadella
vittoria, come in questo caso, sperare che interrompano le operazioni è probabilmente illusorio. Assad e
Putin sono autoritari e spregiudicati, ma anche molti generali democratici, durante la Seconda guerra
mondiale,nonsisonocomportatidiversamente”.
Questauccisionedimostraquindichenelloscontrodecisivosiarriveràfinoinfondo,mentregliargomenti
“umanitari”,purrispettabiliinunconflittonelqualetuttihannomessoqualcosaperrenderloquantopiù
cruento possibile , velano spesso interessi strategici differenti e, forse, qualche cedimento o
sottovalutazioneneiriguardidelterrorismo.