Programmi primo anno - Minotauro — Istituto di analisi dei codici
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Programmi primo anno - Minotauro — Istituto di analisi dei codici
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto PROGRAMMI I° ANNO 9°corso - Anno 2014/2015 PREADOLESCENZA: CONSULTAZIONE E PSICOTERAPIA Dott.ssa Cristina Colli, dott.ssa Sofia Bignamini Il corso si articola in due parti: 1. SPECIFICITA' DI FUNZIONAMENTO E DI SETTING - Sofia Bignamini – 16 ore Si intende affrontare il tema della specificità del funzionamento psichico in preadolescenza, in un'ottica evolutiva e psicodinamica, che pone l'attenzione sui compiti di crescita propri di questo momento di passaggio tra infanzia e adolescenza e sui vissuti e le rappresentazioni affettive intorno ad essi. Al centro dello scenario psichico preadolescenziale vi è la necessità di impattare con le trasformazioni corporee della pubertà e con i conseguenti riaggiustamenti dell'immagine di sé e delle relazioni. Viene dato spazio alla descrizione, anche attraverso ampie esemplificazioni cliniche, della fisiologica condizione di disorientamento e di scissione tra mente e corpo che caratterizza il preadolescente e alla peculiare qualità che il dolore psichico assume a questa età. Anche dal punto di vista del funzionamento del pensiero, il preadolescente si pone in una specifica condizione intermedia, poiché non ha ancora avuto accesso ad una dimensione pienamente astratta e si trova, per questa ragione, poco in grado di decodificare e rappresentare simbolicamente quanto vissuto sul piano affettivo e corporeo. Ciò rende il preadolescente un soggetto particolarmente difficile da incontrare in un setting psicologico: scarsamente consapevole delle proprie difficoltà o sofferenze, restio ad utilizzare in modo autentico la parola e il pensiero ma anche contrario all'accostarsi regressivo a linguaggi infantili come il gioco o il disegno libero. Vengono portate considerazioni introduttive, anche attraverso esemplificazioni cliniche, in merito alla necessità di strutturare setting e strumenti specifici per questa fase di età. Infine, vengono illustrate, anche attraverso vignette cliniche, alcune problematiche tipiche della preadolescenza di oggi, sulla quale la precocità dei processi pubertari, fisici e psichici, e la diffusa sensibilità narcisistica, generano effetti complessi e di difficile gestione da parte degli adulti. Bibliografia Bignamini S. (2010) Incontrare i preadolescenti. Specificità di setting e linguaggi in Pietropolli Charmet, G., Bignamini, S, Comazzi D. (2010) Psicoterapia evolutiva dell’adolescente. Franco Angeli. Milano Crocetti G, Agosta R. (2007) Preadolescenza. Il bambino caduto dalle fiabe. Pendragon. Bologna Marocco Muttini, C. (2007) Preadolescenza. La vera crisi. Centro Scientifico Via Omboni, 4 – 20129 Milano – tel./ fax: 02 29401545 www.minotauro.it - [email protected] C.F./P. IVA 07511760964 – REA MI-1963889 2. LA CLINICA: STRUMENTI E METODOLOGIA - Cristina Colli 20 ore Nella seconda parte del corso intende focalizzare l’attenzione soprattutto sull’intervento clinico in preadolescenza, individuando le specificità del setting in questa fascia di età, in ciò che lo distingue da un lato nei confronti dell'infanzia, dall’altro nei confronti dell’adolescenza. Si affronterà in particolare il tema dell’intervento di consultazione e psicoterapia con il preadolescente ed il suo contesto, familiare e sociale, a partire da situazioni cliniche. 1. La valutazione diagnostica: si esamineranno alcuni degli strumenti diagnostici specifici di riferimento per questa fase di età: disegni tematici, Wisc, Blacky Test, Patte Noire, TEMAS. 2. La valutazione familiare: il lavoro con i genitori del preadolescente, con riferimento alla letteratura clinica in ambito psicoanalitico sull'argomento. A partire dalla qualità specifica della relazione del preadolescente con le figure di riferimento affettivo, si esamineranno le modalità di intervento con i genitori sia in fase di consultazione che di psicoterapia. 3. La psicoterapia in preadolescenza: a partire da esperienze cliniche fornite dal docente o reperibili in letteratura e, ove possibile, dagli allievi, si affronterà la discussione di casi esemplificativi, e di protocolli di sedute. Bibliografia Bleiberg E. (2004) Il trattamento dei disturbi di personalità nei bambini e negli adolescenti, Giovanni Fioriti Editore, Roma. Knauer D., Palacio Espasa F. (2012) Difficoltà evolutive e crescita psicologica, Raffaello Cortina, Milano. Kernberg P. et al. (2001) I disturbi di personalità nei bambini e negli adolescenti, Giovanni Fioriti Editore, Roma. Ulteriori indicazioni bibliografiche e di materiale verranno fornite durante il corso PSICOTERAPIA DELL’ADOLESCENZA Prof. Gustavo Pietropolli Charmet – 8 ore Il breve corso introduttivo ha come obiettivo presentare i fondamenti di un modello di presa in carico psicoterapeutica dell’adolescente attento alle problematiche evolutive fasespecifiche dell’adolescenza. Vengono pertanto presentati i principali compiti evolutivi, i motivi per i quali la loro realizzazione può essere interferita da diversi ostacoli, le reazioni dell’adolescente alla percezione del proprio scacco evolutivo e le modalità con le quali cerca di risolvere la perdita del contatto con il percorso di crescita utilizzando comportamenti che generalmente assumono le sembianze di attività patogene. Bibliografia Pietropolli Charmet G. (1999) Adolescente e Psicologo. La consultazione durante la crisi. Franco Angeli, Milano. Montinari G., Pelanda E. (2012) La relazione adolescenti-adulti. Riflessioni psicoanalitiche ed esperienze cliniche. Il Pensiero Scientifico Editore 2 ELEMENTI DI TECNICA PSICOANALITICA Dott.ssa Paola Catarci – 16 ore Obiettivi “Il sicuro convincimento dell’esistenza dell’inconscio”. Al di là dell’evocazione della frase freudiana, è davvero questo l’obiettivo che ricerco nel corso dei seminari; avvicinare gli allievi alla consapevolezza dell’esistenza di una dimensione inconscia che ci determina e ci connota. Considero questa posizione necessaria per poter successivamente avvicinare gli aspetti del metodo psicoanalitico. Contenuti Una breve introduzione storica al periodo delle prime scoperte freudiane; la questione del metodo psicoanalitico e lo statuto epistemologico dei fenomeni inconsci; le caratteristiche tecniche che connotano e differenziano la psicoanalisi da altri approcci psicoterapeutici. Metodo Introduco i temi, cerco i suscitare domande e interventi. Ricorro ad esperienze cliniche mie proprie. Bibliografia Freud S. (1911-12).Tecnica della psicoanalisi. In Opere, vol 6, Boringhieri, Torino, pp.511541. Freud S. (1913-14) Nuovi consigli sulla tecnica della psicoanalisi. In Opere, vol.7 Boringhieri, Torino, pp. 329-374. Traversa C. (1986) Circa un metodo per apprendere un metodo. Rivista di Psicoanalisi, 3, pp. 363-373. PSICOPATOLOGIA GENERALE Dr. Secondo Giacobbi – 24 ore Obiettivi L’obiettivo primario è trasmettere agli allievi una forte sensibilità clinica, che permetta loro di entrare in contatto con il mondo interno del paziente, con il suo vissuto esperienziale e il suo problema. Tale sensibilità non potrà affidarsi solo a criteri di osservazione e di contatto empatico, ma dovrà essere sostenuta e nutrita da nozioni di nosografia e psicopatologia, nelle quali l’approccio psicodinamico sarà centrale e decisivo. L’obiettivo non sarà tanto la capacità di inquadrare il caso clinico in caselle nosografiche ed in contenitori psicopatologici, ma ancor di più la capacità di riconoscere nel singolo caso clinico la presenza di una pluralità, non necessariamente strutturata, di aspetti psicopatologici e psicodinamici, e di riconoscere modalità di funzionamento e potenzialità della persona anche al di là del discorso psicopatologico. Un obiettivo importante del corso sarà altresì creare una connessione organica tra psicopatologia e psicodiagnostica. A questo riguardo sarà riservata particolare attenzione al manuale PDM. Il programma si propone di porre le basi della formazione degli allievi del primo anno alla psicopatologia. Prima di arrivare a descrivere, e interpretare anche in termini eziologici, le varie configurazioni nosografiche, gli allievi saranno familiarizzati con concetti teorici ed approcci metodologici, che consentano loro un apprendimento e poi un uso della psicopatologia orientata in senso psicoanalitico e con una forte e dominante 3 caratterizzazione clinica ed empirica. Di qui l'integrazione dell'aspetto descrittivo e fenomenologico con gli aspetti dimensionale e psicodinamico; quest'ultimo, a sua volta, sarà proposto in termini antideterministici (complessità, circolarità, sovradeterminazione, nachtraglichkeit) e nello sforzo dialettico di integrare vertici abitualmente polarizzati (intra vs inter, conflitto vs deficit, fantasia vs realtà, socio-evolutivo vs psico-evolutivo ecc). Saranno ripresi e chiariti alcuni concetti-base della clinica psicoanalitica con qualche riferimento alla storia della psicoanalisi, principalmente diretto ad esemplificare e sottolineare la pluralità delle teorie e dei modelli nella psicoanalisi. Quanto al discorso nosografico, esso sarà inteso non in termini categoriali, ma dimensionali, e proporrà inquadramenti psicodiagnostici sia di livello (Mc Williams) sia di tipologia psicopatologica (isteria piuttosto che nevrosi ossessiva ad esempio ecc). Tale tipologia sarà individuata, in riferimento alle concrete situazioni cliniche, in termini sindromici e di costellazione, nonché di doppia diagnosi. Molto utile l'esercizio della diagnosi differenziale. Dopo le lezioni iniziali, di carattere teorico e metodologico generale, singole lezioni saranno riservate alle grandi aree psicopatologiche e precisamente: le nevrosi, l'area borderline, le patologie narcisistiche, la depressione (due lezioni), i disturbi di personalità (due lezioni). Le varie principali strutture psicopatologiche saranno esposte nella loro fenomenologia sintomatica, nella loro configurazione psicodinamica e nella loro eziologia (variabile nelle varie scuole clinico-teoriche). Le lezioni teoriche saranno esemplificate con situazioni e casi clinici della pratica professionale del docente, anche con un raffronto tra DSM e PDM. Bibliografia Mc Williams N. (1999) La diagnosi psicoanalitica. Astrolabio, Roma. Gabbard G. (2001 e seguenti) Psichiatria psicodinamica. Raffaello Cortina, Milano. Albasi C. (2009) Psicopatologia e ragionamento clinico. Raffaello Cortina, Milano. Amadei G. (2002) Come si ammala la mente. Il Mulino, Bologna. Le letture via via consigliate dovranno essere fatte da tutti gli allievi, anche se, di volta in volta solo uno di loro dovrà a turno brevemente relazionare su una di esse. La lezione coniugherà aspetti di frontalità tradizionale e aspetti di interattività dialogica. MODELLI EVOLUTIVI IN PSICOANALISI: LO SVILUPPO DELL’ADOLESCENTE Dott. Matteo Lancini - 16 ore Obiettivi Presentare il contributo teorico e clinico di alcuni dei più importanti psicoanalisti dell’adolescenza e i concetti chiave della psicodinamica dello sviluppo adolescenziale dalla nascita della disciplina ai giorni nostri. Inquadrare le origini e l’evolversi degli studi psicoanalitici sull’adolescenza che hanno condotto ai più recenti orientamenti teorici e clinici, attraverso l’analisi delle differenze nel modo di accogliere e trattare l’adolescente. Contenuti L’adolescenza alle origini della psicoanalisi: il contributo di S. Freud. Il contributo di A. Freud, D.W. Winnicott, P. Blos, E. Erikson, D. Meltzer, M. M.E. Laufer, F. Ladame, X. Pommereau, P. Jeammet, R. Cahn, A. Novelletto, T. Senise. La relazione psicoterapeutica con l’adolescente nell’epoca della virtualità. 4 Modalità didattiche Presentazione dei concetti teorici, interpretativi e di teoria della tecnica elaborati dai diversi autori, attraverso la lettura e discussione dei casi clinici trattati dagli autori stessi e presenti in vari libri e articoli della letteratura psicoanalitica. Bibliografia Lancini M. (2010) Cent’anni di adolescenza. Contributi psicoanalitici. Franco Angeli, Milano. Altri riferimenti bibliografici Articoli e brani degli autori sopra citati, tratti, ad esempio, dai seguenti testi: Aliprandi M. T., Pelanda E., Senise T. (1990) Psicoterapia breve di individuazione. La metodologia di Tommaso Senise nella consultazione con l’adolescente, Feltrinelli, Milano (terza edizione riveduta, 1994). Blos P. (1962) L’adolescenza: un’interpretazione psicoanalitica, Angeli, Milano,1971. Blos P. (1979) L’adolescenza come fase di transizione, Armando, Roma,1988. Cahn R. (1998) L’adolescenza nella psicoanalisi. L’avventura della soggettivazione, Borla, Roma, 2000. Erikson E. (1968) Gioventù e crisi d’identità, Armando, Roma,1974. Jeammet P. (1992) Psicopatologia dell’adolescenza, Borla, Roma, 1999. Laufer M., Laufer M. E. (1984) Adolescenza e breakdown evolutivo, Bollati Boringhieri, Torino, 1986. Meltzer D, Harris M. (1979) Quaderni di psicoterapia infantile. Psicopatologia dell’adolescenza, vol. 1, Borla, Roma. Novelletto A. (1986) Psichiatria psicoanalitica dell’adolescenza, Borla, Roma. (seconda edizione riveduta e ampliata, 1991). Pietropolli Charmet G. (1999) Adolescente e psicologo. La consultazione durante la crisi, Franco Angeli, Milano. Pietropolli Charmet G. (2000) I nuovi adolescenti. Padri e madri di fronte a una sfida, Raffaello Cortina, Milano. Senise T. (1989) (a cura di) L’adolescente come paziente. Intervento medico e psicologico, Angeli, Milano (seconda edizione, 1991). Winnicott D. W. (1968) La famiglia e lo sviluppo dell’individuo, Armando, Roma. Winnicott D. W. (1984) Il bambino deprivato, Cortina, Milano, 1986. TEORIE E TECNICHE DELLA PSICOTERAPIA Dr. Alfio Maggiolini – 28 ore Obiettivi Il corso nella parte teorica si propone di fornire una definizione di psicoterapia psicoanalitica, confrontando un paradigma evolutivo con quello medico e relazionale, indicandone i principali fattori terapeutici. Da un punto di vista tecnico saranno presentati i criteri per l’impostazione del setting (contesto, frequenza delle sedute, durata, pagamenti), per favorire l’alleanza terapeutica, illustrando i concetti di transfert e di interpretazione. Gli studenti al termine del corso dovrebbero essere in grado di: - riconoscere le dimensioni diagnostica, relazionale e evolutiva nel trattamento. - riconoscere i fattori terapeutici - definire gli obiettivi di una psicoterapia psicoanalitica breve - distinguere interpretazione descrittiva e mutativa o risimbolizzazione. - individuare un circolo vizioso disfunzionale. 5 Argomenti Che cos’è la psicoterapia. Breve inquadramento storico della nascita e sviluppo della psicoterapia. Paradigmi della psicoterapia (medico, relazionale, evolutivo). Questioni sull’efficacia della psicoterapia. I fattori terapeutici Principi di psicoterapia psicoanalitica Interpretazione e relazione Interpretazione descrittiva e mutativa Esperienza emozionale correttiva Setting nella psicoterapia psicoanalitica Transfert Neutralità e astinenza Alleanza terapeutica Psicoterapia supportiva e espressiva Psicoterapia focale, sintomo e struttura Psicoterapia cognitivo-comportamentale Consultazione e psicoterapia Psicoterapia sistemica Metodo Il corso prevede lezioni teoriche, presentazione di casi da parte del docente e dei partecipanti, analisi di sedute attraverso materiale video o trascrizioni. Bibliografia Gabbard G. (2010) Le psicoterapie. Teorie e modelli di intervento. Raffaello Cortina Editore Altri testi consigliati Maggiolini A. (2010) Ruoli affettivi e psicoterapia dell’adolescente. Alexander F. (1946) La esperienza emozionale correttiva, capitoli di Franz Alexander, Thomas M. French et al., Psychoanalytic Therapy: Principles and Application. New York: Ronald Press, 1946, Psicoterapia e scienze umane, 1993, XXVII, 2: 85-101. Strachey J. (1934) The Nature of the Therapeutic Action of Psycho-Analysis. International Journal of Psycho-Analysis, vol. 15,127–159. ELEMENTI DI PSICOTERAPIA DI GRUPPO Cristina Saottini – 8 ore Obiettivi Il corso intende fornire gli elementi di base per conoscere le principali correnti in psicoterapia di gruppo. Saranno inoltre affrontati i fattori terapeutici della terapia di gruppo e analizzate le strutture e le funzione dei gruppi nei diversi contesti di utilizzo, con particolare attenzione ai gruppi omogenei nei contesti istituzionali. Bibliografia Saottini C. (2004) I gruppi a conduzione psicoanalitica. In Lang M., del Corno F. (a cura di) Trattamenti nei setting di gruppo. Franco Angeli, Milano Corbella S. Girelli R. Marinelli S. (a cura di) (2004) Gruppi Omogenei. Borla, Roma. 6 PSICODIAGNOSTICA. L’UTILIZZO CLINICO DEI TEST PROIETTIVI NELLA CLINICA DELL’ADOLESCENZA Dott.ssa Elena Riva – 28 ore (di cui 20 svolte dalle Dott.ssa Bignamini e Dott.ssa Marcazzan) Obiettivi Il corso sull’utilizzo clinico dei test proiettivi nella consultazione con l’adolescente è articolato su base biennale (I e II anno). L’obiettivo del primo anno del corso è di fornire elementi utili alla valutazione diagnostica in età evolutiva attraverso l’utilizzo di tecniche proiettive, integrando diagnosi psicodinamica e bilancio evolutivo. Programma Le lezioni introduttive del corso verteranno sui seguenti argomenti: - la valutazione diagnostica nella clinica dell’adolescenza: organizzazioni di personalità e bilancio evolutivo; - la funzione della restituzione al servizio dello sviluppo di competenze riflessive e del processo di soggettivazione; - le tecniche proiettive: presentazione del test di Rorschach e del TAT. Il corso sarà completato dalle lezioni condotte dalla dott.ssa Sofia Bignamini e della dott.ssa Alessandra Marcazzan sulla somministrazione e codifica dei test di Rorschach e TAT, che integreranno aspetti di presentazione teorica e laboratori. Il metodo di codifica e interpretazione che viene utilizzato è quello della Scuola di Psicologia Proiettiva di Parigi, orientato a un’interpretazione psicodinamica e psicoanalitica dei test proiettivi. Bibliografia Le letture consigliate nell’ambito del corso sono tratte dal seguente elenco: Sulla valutazione psicodinamica: Chabert C. (2006) Psicoanalisi e metodi proiettivi, Borla, Roma. Dazzi, Lingiardi, Gazzillo (2009) La diagnosi in psicologia clinica, Raffaello Cortina Editore, Milano. Finn S. (2009) Nei panni dei nostri clienti, Giunti OS, Firenze. Riva E.,Trionfi C. (2004) La valutazione. in Maggiolini A., Pietropolli Charmet G. (a cura di) Manuale di psicologia dell’adolescenza, Franco Angeli, Milano. Testi base sul Rorschach: Klopfer La tecnica Rorschach Manuale introduttivo, OS, Firenze. Chabert C. (I988) Il Rorschach in clinica adulta, un’interpretazione psicoanalitica. Hoepli, Firenze. Chabert C. et al. (1994) I test proiettivi in adolescenza: Rorschach e TAT. Raffaello Cortina Editore, Milano. Testi base sul TAT: Aliprandi M.T., Bassetti A., Riva E. (1994) L’adolescente fra realtà e fantasma. Franco Angeli, Milano. Brelet F. (1994) TAT Fantasma e situazione proiettiva. Raffaello Cortina Editore, Milano. 7 PROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONE AFFETTIVA E SOGGETTIVAZIONE Dr. Diego Miscioscia – 16 ore Obiettivi Far acquisire agli allievi le nozioni psicologiche più importanti relative alla conoscenza dei processi di simbolizzazione cognitiva e affettiva, con particolare riferimento alla teoria dei codici affettivi di Franco Fornari. Argomenti - Il contributo di Fornari - Storia delle origini del Minotauro - Il concetto di coinema - Il concetto di codice affettivo - Il concetto di cultura affettiva - Il metodo di analisi della cultura affettiva - La costruzione di una griglia per interviste - La concezione della normalità e della patologia in Fornari. Modalità didattiche Lezione frontale, analisi e discussione di esempi clinici e di analisi istituzionale, analisi dei processi di simbolizzazione degli allievi attraverso l’uso d’interviste e di tecniche creative. Nel corso degli incontri saranno forniti esempi di analisi del testo e di analisi della cultura affettiva istituzionale. Bibliografia Autori Vari (2005), Regolazione affettiva, mentalizzazione e sviluppo del Sé, Raffaello Cortina Editore, Milano. Fornari F. (2011), Scritti Scelti, Raffaello Cortina Editore, Milano. PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO Dott.ssa Savina Cordiale – 16 ore Obiettivi Il ciclo di lezioni si propone di fornire agli allievi la conoscenza e gli strumenti teoricoclinici-metodologici della tecnica dell'Osservazione psicodinamica partecipe del soggetto in età evolutiva, all'interno del suo contesto naturale (es. famiglia, scuola) e/o nell'ambito degli ambienti di aiuto. Contenuti 1. Teorie del processo di sviluppo con particolare riferimento al pensiero di Sigmund Freud, Anna Freud, Margaret Mahler, René Spitz, Daniel Stern. 2. Il funzionamento mentale nel pensiero di Winnicott, con particolare riferimento alle teorie sullo sviluppo emozionale primario, la preoccupazione materna primaria, fenomeni ed oggetti transizionali, evoluzione della teoria del gioco. 3. Lo sviluppo psichico in adolescenza nel pensiero di Arnaldo Novelletto, con particolare riferimento ai concetti di segretezza, esperienze transizionali e transfert nella prima adolescenza, crisi adolescenziale e funzione dell'adulto di riferimento. 8 Modalità didattiche Le lezioni si svolgeranno secondo il modello del seminario teorico-clinico. Per facilitare la comprensione e la partecipazione attiva degli studenti, a momenti di didattica frontale si alterneranno la presentazione di esemplificazioni cliniche e discussioni di gruppo secondo i principi del circle time. Bibliografia consigliata Novelletto A. (1991). Psichiatria psicoanalitica dell'adolescenza. Borla, Roma. Tyson Ph., Tyson R. (1990). Teorie psicoanalitiche dello sviluppo: una visione integrata. Borla, Roma, 1995. Winnicott D. (1958). Dalla pediatria alla psicoanalisi. Martinelli, Firenze, 1975. Winnicott D. (1971). Gioco e realtà. Armando, Roma, 1974. ADOLESCENZA E PREVENZIONE Dott.ssa Katia Provantini, Dott. Franco Giori – 16 ore Obiettivi Il corso ha come obiettivo di presentare alcune riflessioni in tema di prevenzione in adolescenza. In particolare si vogliono approfondire le questioni connesse alla possibilità di realizzare un'azione clinica, promuovere un cambiamento o ridurre una sofferenza, anche in contesti non clinici. Verranno presentate alcune riflessioni circa gli obiettivi ragionevolmente perseguibili nelle campagne di prevenzione, alcune delle modalità di intervento preventivo sperimentate in questi anni al Minotauro, l'esperienza della progettazione integrata tra Istituzioni e Servizi del territorio che hanno, tra i loro fini, la prevenzione del disagio in età evolutiva. Verranno presentate in grande sintesi le linee guida di un modello di prevenzione a orientamento psicoanalitico supportato dalla teoria dei codici affettivi, con una carrellata che comprenda il senso e i risultati delle passate esperienze Minotauro in ambito scolastico, mostrando le differenze rispetto ad altri modelli. Un breve cenno anche al concetto di prevenzione nel lavoro clinico limitatamente all’analisi delle condizioni che facilitano l’alleanza nel primo approccio con genitori e ragazzi e i fattori di rischio di un precoce abbandono della consultazione. Contenuti Di seguito, in estrema sintesi i contenuti delle lezioni/esercitazioni con una orientativa suddivisione dell’area trattata dai due docenti: 1. Modelli di prevenzione; prevenzione a orientamento psicoanalitico ispirato dalla teoria dei codici affettivi; il concetto di rischio e di prevenzione in adolescenza; rischi evolutivi e rischi antievolutivi; gruppo classe e culture affettive. Fondamenti teorici di tali interventi. Esperienze di laboratorio attivo in cui riflettere sulla sintonia del modello evolutivo con i principi dell’analisi del sé (nel nostro caso del sé gruppale e cioè delle culture affettive dei gruppi) (cura di Franco Giori). 2. Le politiche di prevenzione negli ultimi 30 anni in Italia: potenzialità e limiti; principali disagi verso cui sono state progettate campagne di prevenzione; prevenzione primaria e secondaria; obiettivi raggiungibili con attività sul contesto; metodologia ricerche qualiquantitative su cui si organizzano gli interventi di prevenzione (a cura di Katia Provantini). Modalità Lezioni frontali ed esercitazioni; in particolare qualche ora verrà dedicata ad una esperienza di laboratorio che riguarda un aspetto più specialistico del tema in questione e cioè l’uso del testo nella formazione: il gruppo potrà avere l’occasione di vivere una 9 esperienza “in diretta” di questo strumento formativo (lavorando su un racconto, spezzone di film etc.); attraverso questo momento personalmente ed emotivamente vissuto gli allievi potranno immaginare e discutere l’applicabilità dello stesso strumento diretto a gruppi di formazione per ragazzi o adulti. Bibliografia: Giori F. (1998) Adolescenza e rischio. Franco Angeli, Milano. Le Breton D. (1995) Passione del Rischio. Edizioni Gruppo Abele, Torino. Lancini M. (2007) Genitori e psicologo: madri e padri di adolescenti in consultazione, Franco Angeli, Milano. Maggiolini A., (2003) Sballare per crescere? La prevenzione delle droghe a scuola, Franco Angeli. Melazzini C., (2011), Insegnare al principe di Danimarca, Sellerio, Palermo. Pontecorvo C., Ajello A.M., Zucchermaglio C. (a cura di), (2000) I contesti sociali dell'apprendimento, Casa Editrice Ambrosiana. Buccoliero E., Soio C., Tinarelli A.,(1999), Modelli di valutazione della prevenzione primaria in Europa, Franco Angeli. 10