Terza parte: Charles Darwin - La sintesi moderna
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Terza parte: Charles Darwin - La sintesi moderna
I MOTORI DELL’EVOLUZIONE PT3 POMERIGGIO DI AGGIORNAMENTO 23.03.2011 PROF. M.A. ZORDAN, Ph.D UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA 1 CHARLES DARWIN LA SINTESI MODERNA 2 Charles Darwin 1809-1882 3 I postulati di Darwin • • • • In ciascuna generazione nasce più progenie di quanta l’ambiente possa sostenere - una frazione della progenie muore senza lasciare discendenza. Gli individui in una popolazione variano nelle loro caratteristiche. Alcune differenze tra individui hanno base genetica. Individui con caratteristiche favorevoli hanno tassi di sopravvivenza e di riproduzione piu’ elevati. Segue: evoluzione per selezione naturale 4 Quanta variabilità esiste in natura? POLIMORFISMI IN NATURA qualche esempio 5 Potentilla glandulosa 6 7 Talee della stessa pianta, di varie sottospecie (ssp), trapiantate dalle zone di origine alle tre località: Stanford (30 msl) Mather (1400 msl) Timberline (3000 msl). Osservazione: capacita’ di sopravvivenza e di crescita nei tre ambienti. 8 Harmonia axyridis 9 15 alleli ad un singolo locus sono responsabili delle variazioni nel disegno delle elitre di Harmonia oxyridis. 10 Variazione nel colore e bandeggio del guscio di Cepaea hortensis Esempio di colorazione criptica (mimetismo) 11 VARIAZIONE NEI CARATTERI QUANTITATIVI 12 Variazione nella dimensione e forma del becco di fringuelli della specie Geospiza (Isole Galapagos) 13 Dimensione della popolazione di Geospiza fortis e grandezza degli individui in funzione di abbondanza, dimensione e durezza dei semi. Dati dall’isola di Daphne Major (Galapagos) 14 CARATTERISTICHE DELLE MUTAZIONI 15 Dove avvengono le mutazioni? Che tipo di mutazioni? Come si originano le mutazioni? In che modo c’entrano con la genetica delle popolazioni? 16 17 18 Struttura tridimensionale del Citocromo C 19 20 21 TIPI DI MUTAZIONE MUTAZIONI PUNTIFORMI 22 Mut. sinonima Mut. missenso Mut. non senso 23 24 25 MECCANISMI DI MUTAZIONE MUTAZIONI NON PUNTIFORMI 26 27 SEQUENZE RIPETUTE E RICOMBINAZIONE 28 Meccanismo di origine di delezioni 29 Meccanismo di origine di inversioni 30 Ruolo importante degli elementi mobili nei genomi degli eucarioti Elementi di probabile origine virale che si trovano integrati nella maggior parte dei genomi. Questi possono essere tuttora funzionali (attivamente trasponibili). Elementi della stessa famiglia costituiscono regioni di omologia all’interno del genoma rendendo possibile appaiamenti tra regioni del genoma che altrimenti non avrebbero avuto omologie. 31 32 GENETICA DI POPOLAZIONE 33 Obiettivi della genetica delle popolazioni Spiegare la diversità genetica a livello di popolazione in termini di: – Meccanismi genetici (segregazione, ricombinazione, trasposizione, mutazione) – Fattori evolutivi (Dimensione della popolazione, modalità di incrocio, distribuzione geografica, migrazione, selezione naturale) 34 Varianti comuni del DNA 35 Quantificazione della variazione genetica • Utile per paragonare geni e popolazioni diverse. • Misure di base: – Frequenza genotipica – Frequenza allelica 36 • Frequenza genica o allelica: frequenza relativa di un allele in una popolazione • Frequenza genotipica: frequenza relativa di un particolare genotipo in una popolazione 37 EQUILIBRIO DI HARDYWEINBERG 38 Incrocio casuale di individui = unione casuale dei gameti Legge di Hardy e Weinberg Spermatozoi A1 p1 A1 p1 Uova A2 p2 A1 A1 A1 A2 A2 p2 A2 A1 A2 A2 Frequenze nella progenie: A1A1 = A1A2 = A2A2 = 39 Più in generale, Legge di Hardy-Weinberg: Frequenze di omozigoti Frequenze di eterozigoti 40 Implicazioni della legge di HW • • Equilibrio nelle frequenze alleliche e genotipiche • Frequenze di HW vengono raggiunte in una singola generazione di incrocio casuale. (in assenza di forze che possono influenzare le frequenze alleliche, l’eredita’ di tipo mendeliano preserva la variazione genetica) 41 Altri assunti del modello di HW •Assenza di mutazione •Popolazione di grandi dimensioni •Assenza di selezione naturale •Assenza di migrazione •Incroci casuali 42 Forze che influiscono sulle frequenze alleliche 1. Mutazione 2. Migrazione 3. Selezione 4. Deriva genetica 43 DERIVA GENETICA 44 Da Li (1997) Molecular Evolution Sinauer Press 45 Deriva Genetica Alleli raggiungeranno una frequenza di 0 o 1 Diversità genetica diminuisce Effetto piu’ sentito da piccole popolazioni 46 4 popolazioni 2 con N=25 2 con N=250 Da Li (1997) Molecular Evolution, Sinauer Press 47 Piccoli cambiamenti nelle frequenze alleliche si sommano attraverso le generazioni, in quelle popolazioni nelle quali i cambiamenti casualmente sono sempre nella stessa direzione. Una volta perso un allele non c’e’ modo di tornare indietro. 107 popolazioni, soggette a deriva nel tempo tutte le Dros sono bw75/bw75 tutte le Dros sono bw/bw Da Hartl e Clark (1997) Principles of Population Genetics Sinauer Press Dati da Buri (1956) 48 Deriva e mutazione 49 Deriva Genetica: Effetto del “collo di bottiglia” “Alleli” nella popolazione originale “Alleli” rimanenti dopo il Collo di bottiglia 50 Effetto collo di bottiglia Ghepardo Acynonyx jubatus 51 Elefante marino del Nord Mirounga angustirostris Effetto Collo di bottiglia • Ridotti a 20 individui nel 1896 • Oggi 30,000 individui, con praticamente nessuna diversita’ genetica rilevabile 52 Bisonte Europeo (Bison bonasus) 2000 anni fa’ diffuso in tutta Europa (dalla Gran Bretagna alla Siberia). Secolo XI, praticamente estinto in Europa Occidentale. Nel 2000 si contavano 3000 animali in Europa dell’est tutti 53 Panda gigante (Ailuropoda melanoleuca) I dati sul genoma del Panda (2002) mostrano evidenza di un collo di bottiglia probabilmente verificatosi circa 43.000 anni fa’. 54 Hamster Syriano (Mesocricetus auratus). La maggior parte degli animali esistenti derivano da un unica nidiata trovata nel deserto Syriano intorno al 1930. 55 Pino Wollemi (Wollemia nobilis) unica specie del genere Wollemia, famiglia delle Araucariaceae. Pianta Australiana scoperta nel 1994. Test genetici rivelarono che i circa 100 individui esistenti (in tre località vicine) sono geneticamente indistinguibili. 56 Deriva Genetica: Effetto del fondatore • Cambiamento nelle frequenze alleliche quando una nuova popolazione ha origine da pochi individui. p.es., pochi pesci vengono introdotti in un lago. p.es., pochi uccelli raggiungono un’isola. 57 Effetto del fondatore Dopo l’ eruzione di Krakatoa nel 1883, fu cancellata ogni traccia di vita esistente sull’isola. Situazione ideale per lo studio della ricolonizzazione da parte di nuove specie. Un altro studio in corso sta seguendo la biocolonizzazione di Surtsey, Islanda, una nuova isola vulcanica nata dopo un eruzione vulcanica avvenuta tra il 1963 ed il 1967. 58 Scorpaenidae Pesce leone Pterois volitans Effetto fondatore •Nuova popolazione atlantica, forse da solo 10 individui •Introdotto a Key Biscayne (Florida) quando un acquario della costa si ruppe durante l’uragano Andrew nel 1992. Inoltre, il rilascio intenzionale di pesci da acquario ha contribuito alla popolazione della Florida. 59 MIGRAZIONE 60 Migrazione • Introduzione di alleli in una popolazione da una sorgente esterna. 61 Cambiamento nella frequenza allelica dovuto a migrazione dpmig = m(Pm-Po) dove: Pm = freq. allelica nei migranti Po = freq. allelica nella popolazione originaria m = proporzione di migranti nella popolazione mista. 62 Esempio di migrazione 100 daini in una riserva (tutti bb, p0 = 0; q0 = 1) introduciamo 100 daini Bb (pm = .5; qm = .5 ) Δ p = m(pm - po) = .5(.5 - 0) = .25 nuovo p = p0 + Δ p = 0 + .25 = .25 = f(B) nuovo q = q0 + Δ q = 1 - .25 = .75 = f(b) 63 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 64 POPULATION GENETICS Matthew B. Hamilton Wiley-Blackwell Editor (2009) INTRODUCTION TO POPULATION GENETICS Richard Halliburton Pearson/Prentice Hall Editor (2004) PRINCIPLES OF POPULATION GENETICS (Third Edition) Daniel L. Hartl and Andrew Clark Sinauer Associates Editor (1997) 65 66
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