numero 06 – giugno 2008
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numero 06 – giugno 2008
NUMERO 06 – GIUGNO 2008 INDICE • Alcol e droghe: dalla Scozia linee guida per trattamento integrato • Marijuana: assunzione prolungata riduce volume ippocampo e amigdala • Prevenzione HIV/AIDS in Italia: politiche di marketing sociale in Bocconi il 27 giugno • Cocaina: gli effetti a lungo termine sul cervello • Disturbo bipolare aumenta rischio dipendenza negli adolescenti • Cocaina: studio NIDA su efficacia trattamenti farmacologici • Ernest Gallo Clinic: fattori neurotrofici per combattere alcoldipendenza • Nuova pubblicazione: Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe • Amfetamine: aumentano il rischio di infarto Questa Newsletter è uno strumento informativo per gli operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze realizzato dallo Staff Dronet in collaborazione con vari centri di ricerca e di informazione nazionali ed internazionali. Per la produzione delle informazioni si utilizzano motori di ricerca e siti specializzati come ad esempio NIDA, Medline, UNODC, EMCDDA, United Nations Office on Drugs and Crime, Osservatorio Fumo, Alcool e Droga, ISS. Con questa iniziativa si vuole agevolare la circolazione di informazioni scientifiche all’interno della Dronet Community riguardanti l’area delle Dipendenze in maniera rapida e stimolante lasciando agli operatori in un secondo momento la possibilità di collegarsi alle fonti originarie per eventuali e successivi approfondimenti. L’opportunità di disporre di strumenti di questo tipo deve essere colta a pieno dagli operatori con l’invito contemporaneo e segnalarci eventuali miglioramenti e indicazioni per rendere più utile questa iniziativa. Il Direttore Dott. Giovanni Serpelloni A USO INTERNO • NIDA: nel 2007 tossicità marijuana (THC) ai massimi livelli degli ultimi 30 anni • Cocaina e gravidanza: NIDA studia cause malformazioni fetali • Droghe e minori: una guida ai trattamenti efficaci dall'agenzia britannica NTA • Sigarette responsabili della perdita di memoria • Più di 8.000 gli effetti collaterali dei farmaci cannabinoidi: dal Canada la prima rassegna sistematica in materia • Alla ricerca di "strategie condivise" contro le droghe, convegno FICT il 26 a Roma • I danni dell'alcol a lobo frontale e cervelletto • 26 giugno 2008: giornata mondiale contro la droga • Italia; la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze nel 2007 • Ketamina e schizofrenia: da Cambridge studio cognitivo con neuroimmagine • Cannabis in Europa, una "antologia" a firma EMCDDA Alcol e droghe: dalla Scozia linee guida per trattamento integrato 03-06-2008 Il Governo scozzese ha appena pubblicato un nuovo documento relativo al trattamento integrato per i consumatori di alcol e droghe, dal titolo “Integrated Care for Drug or Alcohol Users: Principles and Practice Update 2008”. Redatto dal comitato consultivo scozzese sull’abuso di droghe (SACDM), il documento propone nuove linee guida sul trattamento integrato, alla luce dei recenti sviluppi in materia di tossicodipendenze. Le linee guida illustrano le principali prove scientifiche, i principi chiave e le good practice del trattamento integrato in un contesto di forte collaborazione tra istituzioni sanitarie e istituzioni sociali. Sebbene alcuni interventi per il trattamento della dipendenza da droghe differiscano da quelli utilizzati per la cura dell’alcolismo, tuttavia gli elementi chiave del trattamento integrato sono comuni a qualsiasi tipo di dipendenza. Il documento rappresenta una guida pratica che offre numerosi spunti per gli operatori del settore, sia per i dirigenti che per i medici di medicina generale. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: Governo scozzese Marijuana: assunzione prolungata riduce volume ippocampo e amigdala 04-06-2008 L’uso intensivo e prolungato di marijuana potrebbe essere associato alla riduzione volumetrica di due importanti strutture cerebrali, l’ippocampo e l’amigdala. Lo sostiene un recente studio pubblicato a giugno su Archives of General Psychiatry, condotto presso il Melbourne Neuropsychiatry Centre, dell’Università di Melbourne, Australia. L’indagine ha coinvolto 15 soggetti, selezionati secondo i criteri di “utilizzo intensivo” di marijuana (più di 5 spinelli al giorno) e per un tempo prolungato (oltre 10 anni), esenti da disturbi mentali o neurologici, con esclusione dei poliassuntori. Sono state utilizzate tecniche di neuroimmagine a risonanza magnetica strutturale per effettuare le analisi volumetriche delle regioni cerebrali considerate. Secondo Murat Yucel, autrice dello studio, nei forti utilizzatori di marijuana il volume dell’ippocampo risulta inferiore al normale del 12%, quello dell’amigdala del 7%. I risultati mostrano come un forte uso quotidiano e prolungato di questa sostanza abbia effetti nocivi sui tessuti cerebrali ma anche sulla salute mentale. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: Archives of General Psychiatry Prevenzione HIV/AIDS in Italia: politiche di marketing sociale in Bocconi il 27 giugno 05-06-2008 Organizzato dal Customer & Service Science lab, il centro di ricerca applicata sui temi dell'orientamento al cliente e della competitività nei settori dei servizi dell’Università Bocconi, il 27 giugno 2008 si svolgerà a Milano il convegno “E liberaci dal male. Le politiche di marketing sociale per la prevenzione dell'HIV/AIDS in Italia”. L’evento rappresenterà un’occasione di confronto per stimolare il dibattito su uno dei problemi sanitari più gravi che i governi di tutto il mondo hanno dovuto affrontare negli ultimi 25 anni, la lotta contro l’AIDS. Nell’ambito del colloquium verranno presentati i dati di diffusione del virus HIV e sarà discusso il ruolo del marketing sociale nella prevenzione di questa malattia. Saranno, inoltre, analizzate le differenti strategie di comunicazione volte a promuovere e veicolare messaggi di promozione di comportamenti e stili di vita sani e responsabili. DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 2/13 Interverranno: Enrico Valdani e Isabella Soscia (Università Bocconi) Emilio Tanzi (SDA Bocconi) Luca Pietrantoni (Università di Bologna) Giovanni Serpelloni e Elisabetta Simeoni (Centro di Medicina Preventiva ULSS 20 Regione Veneto) Massimo Oldrini e Lella Cosmaro (LILA Milano ONLUS). Staff Dronet CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno FONTE: Università Bocconi Cocaina: gli effetti a lungo termine sul cervello 06-06-2008 Uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry di maggio fornisce ulteriori informazioni sugli effetti a lungo termine dell’uso di cocaina, che provoca gravi danni al cervello conseguenti a modifiche nella quantità e nella funzionalità di numerose proteine. Lo studio, condotto presso la Wake Forest University School of Medicine USA, è stato realizzato analizzando le modificazioni delle proteine nel cervello in un gruppo di primati con dipendenza da cocaina e in un gruppo di controllo. I ricercatori, Scott Hemby e Leonard Howell, hanno confrontato le modificazioni a carico delle proteine citosoliche all’interno del nucleo accumbens con elettroforesi e "Pro-Q Diamond phosphoprotein", tecnica di fluorescenza per la determinazione rapida della fosforilazione delle proteine. I risultati dell’indagine hanno reso possibile un’ampia valutazione dei cambiamenti biochimici che avvengono nel cervello di soggetti dipendenti da cocaina. Tali modificazioni sono profonde ed interessano la struttura cellulare, il metabolismo, la trasmissione e la funzione mitocondriale dei neuroni. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Molecular Psychiatry Disturbo bipolare aumenta rischio dipendenza negli adolescenti 09-06-2008 Gli adolescenti affetti da disturbo bipolare sarebbero maggiormente predisposti all’uso di alcol, tabacco e droghe. Lo afferma uno studio pubblicato a giugno su Drug and Alcohol Dependance e coordinato da Timothy Wilens, direttore del Substance Abuse Services presso il Massachusetts General Hospital Pediatric Psychopharmacology. Secondo i ricercatori oltre il 20% dei bambini e degli adolescenti in trattamento per problemi psichiatrici soffrirebbe di disturbo bipolare, con sintomi e sbalzi d’umore particolarmente drammatici e frequenti, non riscontrati negli adulti affetti dalla stessa patologia psichiatrica. Lo studio, ha coinvolto 105 adolescenti diagnosticati con disturbo bipolare, raffrontati ad un gruppo di controllo di 98 giovani, con un’età media di 14 anni. Rispetto a ciascun gruppo è stata valutata l’incidenza dell’uso/dipendenza da alcol, da tabacco e droghe. I bipolari hanno mostrato i punteggi più alti. Il 34% di loro, infatti, fumava o aveva una dipendenza da alcol o altre sostanze, fenomeno riscontrato solo nel 4% dei controlli. I dati, inoltre, hanno evidenziato come i giovani affetti da disturbo bipolare che hanno manifestato la malattia durante l’adolescenza sarebbero più esposti al rischio di dipendenza da alcol o droghe, rispetto a coloro che hanno manifestato la patologia durante l’infanzia. Tuttavia se, come ipotizzano i ricercatori, il disturbo bipolare precede l’uso di sostanze psicoattive, si potrebbero prevedere specifici interventi per ridurre il rischio di abuso di alcol e droghe. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Drug and Alcohol Dependance DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 3/13 Cocaina: studio NIDA su efficacia trattamenti farmacologici 10-06-2008 Il National Institute on Drug Abuse ha pubblicato su Addiction Science di giugno una rassegna a cura di Kyle Kampaman dedicata ai più recenti progressi della ricerca per il trattamento farmacologico della dipendenza da sostanze stimolanti, tra cui la cocaina. Le recenti scoperte nel campo della neurobiologia, che hanno permesso di avere una maggiore comprensione dei processi alla base della dipendenza da stimolanti (cocaina e amfetamine), hanno permesso di sviluppare diversi trattamenti farmacologici per la cura della dipendenza. Questi si caratterizzano per differenti molecole di base che possono aiutare i pazienti nell’astinenza come il modafinil, il propranololo e il bupropione, oppure ad evitare le recidive come come topiramato, tiagabine, disulfiram, potenziatori GABA. In particolare, un trattamento ancora in fase di sperimentazione è il “vaccino anticocaina” (TACD) che stimola la produzione di specifici anticorpi che si legano alle molecole della cocaina impedendo a queste di attraversare la barriera ematoencefalica, cioè l’accesso della cocaina al sistema nervoso centrale. I risultati preliminari ottenuti dimostrerebbero la capacità del vaccino di ridurre l’effetto euforizzante della cocaina. Infine, l’autore ribadisce l’importanza della terapia comportamentale quale supporto al trattamento farmacologico, in quanto dimostratasi molto efficace soprattutto nella fase iniziale di astinenza nella terapia dei pazienti con dipendenza da cocaina. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: NIDA Ernest Gallo Clinic: fattori neurotrofici per combattere alcoldipendenza 11-06-2008 Aumentando i livelli di una specifica proteina del cervello, in soggetti con dipendenza da alcol, si ridurrebbe rapidamente il consumo di alcol prevenendo anche le ricadute. Lo sostiene uno studio pubblicato a giugno su Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori dell’Ernest Gallo Clinic and Research Center dell’Università della California di San Francisco, hanno condotto lo studio su alcuni topi in laboratorio scoprendo che un aumento dei livelli della proteina cerebrale GDNF, fattore neurotrofico derivato da cellule gliali, ridurrebbe il consumo di alcol. Per la prima volta è stata dimostrata la possibilità di bloccare le ricadute alcoliche senza interferire con i meccanismi naturali della gratificazione, problema verificatosi invece con altri trattamenti farmacologici per la cura dell’alcolismo. I ricercatori sono riusciti a definire con esattezza la regione cerebrale dove questa proteina agisce, l’area tegmentale ventrale (VTA), fortemente coinvolta nei processi di dipendenza. È stata stabilita, inoltre, la tempistica degli effetti: trascorsi 10 minuti dall’immissione della proteina nel VTA in topi dipendenti da alcol, i ricercatori hanno osservato una riduzione significativa della ricerca della sostanza. In una seconda fase, è stata resa disponibile dell’acqua zuccherata agli stessi topi trattati con GDNF, dimostrando che l’aumento di questa proteina non inibirebbe i naturali comportamenti di ricerca del piacere. Infine, la terza fase dello studio ha dimostrato la capacità di questa proteina di prevenire le ricadute. I topi una volta abituati all’alcol ne erano privati; quando la sostanza era resa nuovamente disponibile, i topi adottavano comportamenti recidivi simili a quelli umani. Invece, i topi che erano stati trattati con GDNF e sottoposti allo stesso esperimento, non mostravano comportamenti di ricerca dell’alcol. Tali scoperte possono costituire i presupposti per la messa a punto di nuovi trattamenti farmacologici per la cura dell’alcolismo. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Ernest Gallo Clinic and Research Center DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 4/13 Nuova pubblicazione: Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe 12-06-2008 Segnaliamo la pubblicazione di un nuovo manuale no profit, “Drugs Early Warning System. Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe” a cura del Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto. La pubblicazione propone un’analisi approfondita sui sistemi di allerta precoce non solo nell’ambito delle droghe ma a tutti i livelli, al fine di definire i criteri e una modellistica per la realizzazione di un sistema operativo innovativo di allerta per le droghe. Tale analisi si colloca nell’ambito del progetto nazionale Sistema di Allerta Rapida Droghe Sintetiche (REITOX 2) promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale, per la realizzazione di un Sistema di Allerta in Italia. L’obiettivo è quello di sviluppare un linguaggio tecnico e modelli condivisi dagli attori coinvolti, le Regioni e le Amministrazioni centrali deputate alla protezione della salute pubblica, che permetta loro una comunicazione rapida, agevole e tempestiva al fine di individuare precocemente la comparsa di nuove droghe e di gestire le situazioni di rischio ad esse correlate. Il manuale, oltre ad offrire numerose indicazioni pratiche ed operative, propone anche il software “Geo Drugs Alert”, per la gestione e la georeferenziazione delle segnalazioni e delle allerte per i danni da droghe. Il software costituisce uno strumento innovativo nella gestione delle informazioni per impedire l’emergere o il diffondersi di intossicazioni acute diffusive sul territorio. L’attivazione di risposte precoci è garantita dalla tempestività di attivazione, dalla specificità delle informazioni, dalla sensibilità e dall’efficacia preventiva, criteri sulla base dei quali questo software è stato realizzato. La pubblicazione è disponibile anche on-line al sito http://allerta.dronet.org. Staff Dronet CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Dipartimento delle Dipendenze Amfetamine: aumentano il rischio di infarto 13-06-2008 I ricercatori, della University of Texas Southwestern Medical Center at Dallas, hanno condotto uno studio longitudinale esaminando le cartelle cliniche di più 3 milioni di persone, di età compresa tra i 18 e i 44 anni, che erano stati ricoverati tra il 2000 e il 2003, individuando una correlazione tra uso di amfetamine e infarto. Lo studio, che sarà pubblicato a luglio su Drug and Alcohol Dependence, è stato realizzato utilizzando un’analisi di regressione logistica multipla che ha riguardato numerosi indicatori, tra i quali l’uso di cocaina, alcol e tabacco, ipertensione, diabete mellito, disturbi del metabolismo lipidico, obesità e malattie congenite. Dall’analisi dei dati è emersa una relazione significativa tra uso di amfetamine ed infarto miocardico (AMI), con una misura del rischio OR pari a 1,61 in un intervallo di confidenza al 95% compreso tra 1.24 e 2.04. Arthur Westover, principale autore dello studio, ha osservato un aumento significativo nel periodo osservato della percentuale di infarti tra i consumatori di amfetamine. Il rischio di infarto imputabile all’uso di amfetamine, cui è esposta la popolazione nello stato del Texas, è pari allo 0,2%. La prevalenza d’uso di amfetamine varia secondo l’area geografica considerata, con picchi riscontrati in corrispondenza delle regioni del Nord e del Panhandle del Texas. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Drug and Alcohol Dependance DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 5/13 NIDA: nel 2007 tossicità marijuana (THC) ai massimi livelli degli ultimi 30 anni 16-06-2008 La potenza della marijuana ha raggiunto, l’anno scorso, livelli mai toccati prima in più di 30 anni, esponendo a rischi ancora più gravi la salute di chi la assume ritenendola “innocua”. L’Office of National Drug Control Policy (ONDCP) and the National Institute on Drug Abuse (NIDA) hanno reso pubblico l’ultimo studio condotto dalla University of Mississippi's Potency Monitoring Project, che si occupa di monitorare la quantità media di THC, il principio psicoattivo della cannabis, contenuta nella droga sequestrata dalle Forze di Polizia. Lo studio è stato condotto analizzando i dati relativi a 62.797 campioni di cannabis, dei quali 1.302 di hashish e 468 di olio di hashish, sostanze sequestrate dalle forze di polizia in 48 stati a partire dal 1975. Secondo l’ultimo rapporto diffuso, la quantità media di THC contenuta nella marijuana è cresciuta del 9,6% nel 2007, rispetto all’8,75% dell’anno precedente. Dal 1983 la potenza della marijuana è più che raddoppiata, passando da una quantità media di principio attivo inferiore al 4% al 9,6% del 2007. L’accresciuta potenza della marijuana è attribuita ad una sofisticazione delle tecniche di produzione messe in atto dai trafficanti negli Stati Uniti e in Canada. Il direttore del NIDA, Nora Volkow, che ha finanziato lo studio, si è dichiarata preoccupata per gli effetti nocivi legati alla maggiore tossicità della marijuana disponibile sul mercato, che potrebbe comportare anche gravi danni mentali innescando delle trasformazioni neuronali che possono condurre alla dipendenza. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Office of National Drug Control Policy ONDCP Cocaina e gravidanza: NIDA studia cause malformazioni fetali 17-06-2008 L’esposizione prenatale alla cocaina è causa di malformazioni morfologiche e comportamentali. L’assunzione della cocaina in gravidanza innescherebbe un meccanismo di inibizione dello sviluppo delle cellule progenitrici neuronali (e/o la loro apoptosi), e giocherebbe un ruolo fondamentale nel provocare queste anomalie. I ricercatori del NIDA e del National Institutes of Health, hanno cercato di identificare le molecole responsabili di mediare gli effetti della cocaina sulla regolazione del ciclo cellulare. È stata impiegata l’analisi microarray seguita da una transcriptasi inversa della PCR (Polymerase Chain Reaction) per esaminare la risposta della cocaina e il ciclo cellulare correlato all’interno delle cellule progenitrici neuronali, dove l’esposizione alla sostanza provoca un effetto cellulare regressivo interferendo nella transizione G1-S. Le anomalie della ciclina A2 sono state riscontrate anche in cellule neurali primarie e nelle cellule progenitrici A2B5 trattate con cocaina, così come nei cervelli di feti di ratti esposti alla cocaina in utero. I risultati dello studio dimostrerebbero che, al fine di neutralizzare gli effetti della cocaina, sarebbe necessario invertire il processo di regressione della ciclina A attraverso la transizione genica. La regressione della ciclina A è innescata dal metabolismo ossidativo della cocaina che, se inibito dagli inibitori dei P450, potrebbe fornire una strategia di prevenzione per neutralizzare gli effetti dannosi della cocaina sullo sviluppo del cervello del feto. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Plos Medicine DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 6/13 Droghe e minori: una guida ai trattamenti efficaci dall'agenzia britannica NTA 18-06-2008 La National Treatment Agency (NTA), governativa britannica che si occupa di trattamento delle dipendenze, ha pubblicato un documento di consultazione sull'efficacia dei trattamenti destinati ai minori per uso e dipendenza da droghe, al fine di diffondere le "best practice" fra gli operatori del settore con riferimento alle più recenti esperienze fondate sull'evidenza scientifica e clinica. L’uso di droghe da parte dei giovani rappresenta un ambito di interesse per il mondo della ricerca relativamente recente, mentre solitamente gli studi si sono dedicati a temi quali la vulnerabilità alla dipendenza o gli interventi educativi e di prevenzione. Inoltre, i precedenti manuali pratici si sono basati sui risultati delle ricerche per il trattamento della dipendenza negli adulti e non negli adolescenti. Questo rapporto, invece, è stato sviluppato sulla base di una revisione sistematica della letteratura e delle principali ricerche pubblicate su riviste dedicate all’adolescenza, focalizzate sull'abuso di sostanze in questa fascia d'età. Le evidenze scientifiche disponibili sul fenomeno dell’uso di sostanze da parte dei giovani non permettono ancora di formulare decisioni definitive in merito ai trattamenti, tuttavia le informazioni e le good practice presentate si basano sui più recenti contributi. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Altro FONTE: National Treatment Agency Sigarette responsabili della perdita di memoria 19-06-2008 Il fumo di sigaretta sembrerebbe associato ad un maggior rischio di perdita di memoria nei fumatori di mezza età. È quanto emerso da uno studio pubblicato su Archives of Internal Medicine condotto dai ricercatori dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale di Villejuif, Francia. L’analisi dell’associazione tra l’uso di tabacco e le funzioni cognitive nei fumatori di mezza età è stata eseguita esaminando i dati di uno studio precedente, il Whitehall II (1985-1988), che aveva coinvolto 10.308 partecipanti di età compresa tra i 35 e i 55 anni. I ricercatori hanno raffrontato i dati dello studio relativi all’uso di tabacco con quelli ottenuti in una fase successiva tra il 1997 e il 1999, durante la quale 5388 partecipanti sono stati sottoposti a test di tipo cognitivo (prove sulla memoria, ragionamento, linguaggio). I risultati dell’indagine rivelano che gli ex-fumatori della prima fase avevano un 30% in meno di probabilità di perdere le capacità linguistiche (vocaboli e facilità di parola), mentre erano più esposti al rischio di decesso e di mancata partecipazione ai test. Invece, i fumatori nella fase del follow-up ottenevano punteggi inferiori rispetto a chi non aveva mai fumato, e rientravano nella fascia più bassa corrispondente alle performance cognitive. In conclusione il fumo di sigaretta risulta associato al rischio di perdita di memoria nei fumatori di mezza età, anche se tale associazione potrebbe essere sottostimata a causa di una maggiore probabilità di decesso dei fumatori e per il loro rifiuto a sottoporsi a prove cognitive. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Archives of International Medicine DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 7/13 Più di 8.000 gli effetti collaterali dei farmaci cannabinoidi: dal Canada la prima rassegna sistematica in materia 20-06-2008 E' la prima rassegna nel suo genere ed è stata elaborata a partire da più di 1700 studi, condotti negli ultimi 40 anni, sulla pericolosità e sugli effetti collaterali dell'uso "terapeutico" di cannabis e cannabinoidi nel mondo. Il crescente interesse in merito all’uso “terapeutico” di farmaci a base di sostanze cannabinoidi solleva numerosi interrogativi in merito alla sicurezza degli stessi e ai possibili effetti collaterali. Mentre gli effetti nocivi derivanti dall’uso ricreazionale di cannabis sono stati ampiamente descritti, non vi è ancora ampia disponibilità di informazioni in merito agli effetti collaterali procurati dall’uso “terapeutico” di cannabinoidi. Le revisioni sistematiche sugli effetti derivanti dall’uso di cannabis hanno permesso di stabilire che questa sostanza rappresenta un fattore di rischio per psicosi, cancro e deficit neurocognitivi (vedi nostre news precedenti). Al fine di disporre di una raccolta sistematica di dati sugli effetti avversi osservati per l’uso terapeutico di cannabis, Wang Tongton del Canadian Institutes of Health Research ha condotto una revisione degli studi pubblicati negli ultimi 40 anni sui farmaci a base di cannabinoidi. Gli approcci metodologici adottati per valutare la sicurezza degli agenti terapeutici sono molteplici, compresi gli studi clinici randomizzati controllati, gli studi osservazionali e gli studi di farmacovigilanza. L’analisi si è focalizzata su 31 indagini, 23 studi clinici randomizzati controllati e 8 studi osservazionali, selezionati tra 321 ricerche che possedevano idonei requisiti ma che si riferivano all’uso ricreazionale di cannabis. Sono stati individuati un totale di 8371 effetti collaterali, riferiti dai partecipanti sottoposti ai trattamenti “terapeutici” con cannabinoidi. Tuttavia secondo Wang, coordinatore dello studio, alcune indagini cliniche non fornivano informazioni in merito alla sicurezza dei farmaci testati, oppure mancavano di accuratezza nella descrizione degli effetti collaterali riscontrati. I disturbi più frequentemente descritti coinvolgono il sistema nervoso, i reni e le vie urinarie, il metabolismo e l’alimentazione, il sistema respiratorio, linfatico, cardiovascolare, oltre a disturbi mentali e psichici. Gli studi analizzati rivelano che l’uso a breve termine di farmaci cannabinoidi aumenterebbe il rischio di effetti collaterali. Wang evidenzia come il rischio associato a terapie di lungo periodo non è stato ancora sufficientemente indagato dalla ricerca degli ultimi 40 anni, facendo emergere la necessità di condurre ulteriori studi clinici a lungo termine per definire meglio le questioni di sicurezza correlate all’uso “terapeutico” di questi farmaci. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Canadian Medical Association Journal DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 8/13 Alla ricerca di "strategie condivise" contro le droghe, convegno FICT il 26 a Roma 23-06-2008 Il 26 giugno 2008 si svolgerà a Roma la tavola rotonda dal titolo “Educare, Prevenire, Prendersi cura: confronto per una strategia condivisa”, organizzata dalla Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (FICT) in collaborazione con l'Istituto Internazionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI). L’evento si svolge in occasione della Giornata Internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga indetta dalle Nazioni Unite, proponendosi quale occasione di confronto e stimolo del dibattito nell’ambito delle strategie educative e di prevenzione, oltre che cura, delle dipendenze. Intervengono alla manifestazione: Carlo Giovanardi - Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla droga, famiglia e servizio civile, Mimmo Battaglia - Presidente FICT Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, Franco Taverna – Fondazione Exodus, Andrea Olivero - Presidente ACLI Ass.ni cristiane lavoratori italiani, Michele Marchetti – CSI Centro Sportivo Italiano, Mauro Bignami - FOI Forum degli Oratori Italiani, Sandro Calvani - Direttore dell'UNICRI Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia, Riccardo Turrini Vita - Direttore Generale della Direzione generale dell'esecuzione penale esterna. L'evento si svolgerà a Roma il 26 giugno presso la Sala Conferenza dell'UNICEF in via Palestro, n. 68 dalle ore 10,30 alle ore 13,30, modera Mariafederica Massobrio, portavoce FICT. Durante la tavola rotonda Sandro Calvani, direttore dell'UNICRI leggerà il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Staff Dronet CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno FONTE: Federazione Italiana Comunità Terapeutiche I danni dell'alcol a lobo frontale e cervelletto 24-06-2008 L’uso cronico di alcol potrebbe ridurre il numero di geni necessari alle cellule cerebrali per rispondere a insulina e IGF (fattore di crescita insulino simile), portando a una neurodegenerazione simile a quella provocata dal diabete mellito. Lo sostiene uno studio che sarà pubblicato a settembre in Alcoholism: Clinical & Experimental Research, condotto da Suzanne de la Monte professore di neuropatologia e neuroscienze cliniche presso il Rhode Island Hospital della Brown University, USA. I ricercatori hanno esaminato post-mortem i tessuti cerebrali di un campione di alcolisti cronici (età media 57,7 anni), confrontandoli con quelli di un gruppo di controllo. L’analisi si è concentrata su due particolari regioni del cervello particolarmente colpite dagli effetti tossici dell’alcol: il verme del cervelletto e la parte anteriore del giro del cingolo. I risultati dello studio mostrano come nei cervelli di alcolisti cronici si sviluppi una resistenza all’insulina e all’IGF proprio in queste aree. La resistenza del cervelletto e del lobo frontale a insulina / IGF è stata associata a una perdita di neuroni e di connessioni neuronali e a una diminuzione del numero di neurotrasmettitori necessari all’apprendimento, alla memoria e alle funzioni motorie. Lo studio, inoltre, ha evidenziato come tale resistenza all’insulina risulti simile a quella innescata dal diabete di tipo 2, aprendo quindi la strada alla possibilità di trattare i danni provocati al cervello dall’alcol rendendo le cellule più reattive a tali fattori di crescita. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Alcoholism: Clinical & Experimental Research DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 9/13 26 giugno 2008: giornata mondiale contro la droga 25-06-2008 Il 26 giugno 2008 è la giornata mondiale contro il consumo e il traffico illecito di droga, indetta annualmente dall’Ufficio contro la Droga e il Crimine delle Nazioni Unite (UNODC) al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questo problema sociale. “Non c'è nessun individuo, famiglia o comunità che può ritenersi al sicuro; le droghe possono creare dipendenza fisica e psichica nei consumatori, la coltivazione della droga e i cartelli della droga esercitano un controllo coercitivo nei confronti dei coltivatori, il traffico illecito ed il crimine ad esso correlato insidiano le comunità” si legge nella nota stampa UNODC. L'obiettivo della campagna è quello di mobilitare il sostegno a favore del controllo di questo fenomeno sociale, sviluppando un programma di interventi articolato in tre anni e inaugurato nel 2007. Quest’anno la campagna verte sul fenomeno della coltivazione e della produzione di droga nel mondo. “La droga controlla la tua vita? Nella tua vita e nella tua comunità nessuno spazio alla droga” è lo slogan. In occasione di questa giornata i Dipartimenti delle Dipendenze e tutte le istituzioni pubbliche e del privato sociale che operano nel settore organizzeranno numerosi interventi di prevenzione, informazione e sensibilizzazione destinati alla popolazione generale. L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) è l’agenzia leader nel contrasto a droga, crimine internazionale e terrorismo. Operativo dal 1971, l’ufficio conta circa 500 funzionari distribuiti tra Vienna, sede centrale, e un network di 21 sedi regionali e nazionali, cui si affiancano due uffici di raccordo a New York e Bruxelles. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: UNODC Italia; la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze nel 2007 26-06-2008 “Una battaglia che si può vincere. La droga è come la spazzatura: va rimossa” con questo messaggio il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega in materia di tossicodipendenze, On. Sen. Carlo Giovanardi, ha aperto la conferenza stampa (registrazione video della conferenza stampa) per la presentazione della "Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia per l’anno 2007". Durante la relazione sono stati presentati i dati salienti in merito al fenomeno delle tossicodipendenze, alle prevalenze d’uso delle sostanze psicoattive in Italia, all’atteggiamento degli italiani nei confronti delle droghe, la percezione della pericolosità e della accessibilità alle sostanze. Secondo il rapporto, infatti, il 90% degli italiani disapprova decisamente il consumo di ogni tipo di droga, sia quella che viene definita “pesante”, sia quella che viene erroneamente considerata “leggera”, ritenendolo pericoloso per la salute delle persone. Nel 2007 aumenta la diffusione del consumo di cannabis, l’1,4% della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni la consuma quotidianamente. L’incremento maggiore si è osservato nei consumatori di genere femminile. Rimangono sostanzialmente invariati, invece, i consumi di cocaina ed eroina, mentre segnano un lieve aumento l’uso di sostanze stimolanti e allucinogeni, anche se tali incrementi diventano significativi considerando il consumo di queste sostanze fra gli studenti. Il 31,3% degli Italiani (fra i 15 ed i 64 anni) ed il 51% degli studenti (fra i 15 ed i 19 anni) ritiene "facile o piuttosto facile" reperire in breve tempo una qualsiasi sostanza psicoattiva illegale. La discoteca rappresenta il luogo dove gli studenti riescono a reperire con più facilità tutte le sostanze. La sostanza percepita come maggiormente accessibile è la cannabis a seguire cocaina, stimolanti, eroina e allucinogeni. DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 10/13 Sale il numero delle persone che muoiono a causa di overdose: nel 2007, con 589 decessi, si e' registrato un incremento del 6% rispetto l’anno precedente, mentre sono 320 mila i bisognosi di cure. I costi di questo fenomeno sociale sono ingenti, oltre 10 miliardi di euro il peso che deve sostenere la collettività sotto il profilo sociale, prossima ai 2 miliardi la stima delle risorse socio sanitarie utilizzate, il 7% in più rispetto al 2006. Nel 2007 in tutte le Regioni e P.A. sono state condotte, a differenti livelli, attività di reinserimento sociale di tossicodipendenti (o ex), ed i campi maggiormente interessati sono stati quelli dell'occupazione e istruzione/formazione (attraverso l'erogazione di borse lavoro e/o tirocini o il reinserimento lavorativo), seguita da assistenza sociale di base (l'assistenza sociale e psicologica per le relazioni familiari dei consumatori, l'assistenza economica o legale) e da interventi in tema di alloggio (servizi o sussidi per l'affitto). Tra gli interventi di prevenzione selettiva e mirata realizzati nel 2007 in Italia, sono da evidenziare diversi progetti rivolti in particolare ai giovani nei cosiddetti contesti ricreazionali (frequentatori di stadi di calcio, concerti, rave party, pub e locali notturni). Il numero di controlli svolti per guida in stato di ebbrezza e sotto l'influenza di sostanze psicoattive illegali nel 2007 dalle FF.00., rispetto all'anno precedente, è cresciuto del 200%. Staff Dronet CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Governo Italiano Ketamina e schizofrenia: da Cambridge studio cognitivo con neuroimmagine 27-06-2008 Soggetti sani di mente sotto l’effetto di ketamina mostrano sintomi psicotici che variano in base alla abituale risposta del cervello a stimoli cognitivi, secondo quanto dimostrano i risultati di uno studio condotto con risonanza magnetica per imaging (MRI). Lo studio, coordinato da Paul Fletcher dell’Università di Cambridge UK e pubblicato su Journal of Neuroscience, dimostrerebbe che i sintomi psicotici hanno distinte basi biologiche che spiegherebbero perché il quadro sintomatico della schizofrenia vari così tanto nella popolazione. Indagini precedenti avrebbero dimostrato che l’uso di ketamina, da parte di soggetti privi di disturbi mentali, potrebbe rappresentare un modello transitorio per la schizofrenia. I ricercatori hanno coinvolto nello studio un gruppo di persone, prive di disturbi mentali e con un quoziente intellettivo medio di 113, senza alcuna esperienza pregressa d’uso di alcol e droghe. I partecipanti, ai quali era somministrata ketamina o placebo, venivano monitorati con scanner MRI durante lo svolgimento di test cognitivi. A distanza di un mese l’esperimento era ripetuto invertendo, però, la somministrazione delle sostanze. I ricercatori hanno osservato che gli schemi di attivazione cerebrale individuati tramite MRI durante lo svolgimento di compiti cognitivi, sotto l’effetto placebo, erano fortemente predittori dei sintomi psicotici che gli stessi individui avrebbero manifestato sotto l’effetto di ketamina. Gli schemi di attivazione cerebrale osservati nello studio - dicono i ricercatori di Cambridge potrebbero rappresentare indicatori di vulnerabilità per la predizione dell’insorgenza della sindrome schizofrenica. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Journal of Neuroscience DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 11/13 Cannabis in Europa, una "antologia" a firma EMCDDA 30-06-2008 "Cannabis da fumare, da mangiare, da bere o, semplicemente, come argomento di cui parlare: sembra che nel mondo ci sia grande appetito per questa sostanza". Questo si legge in apertura della nota stampa dell'Osservatorio Europeo Droghe e Tossicodipendenze (EMCDDA) relativa alla pubblicazione in due volumi di una vera e propria "antologia" di oltre 700 pagine che fa il punto sullo stato dell'arte di normative, trattamenti e "dibattiti" sulla cannabis in Europa. Si calcola che un cittadino europeo adulto su cinque abbia provato la cannabis almeno una volta nella vita, mentre più di 13 milioni di europei ne hanno fatto uso nell’ultimo mese. E a livello mondiale ogni anno sono prodotte quasi 50 000 tonnellate di cannabis destinata al consumo, sotto forma di erba o di resina. Non sorprende, quindi, che questa sostanza si sia trasformata in un fenomeno culturale controverso. La monografia si basa sul concetto che la cannabis non è una sostanza statica e sempre uguale a se stessa, bensì un prodotto dinamico soggetto a una graduale evoluzione in termini di potenza, prevalenza e coltivazione. La pubblicazione contiene interventi rapidi, ma incisivi, di esperti autorevoli incentrati su una serie di tematiche correlate alla cannabis, accompagnati da suggerimenti per ulteriori letture di approfondimento. Un breve editoriale fornisce un’introduzione sintetica a ciascun argomento trattato, richiamando a volte l’attenzione su aspetti delicati dal punto di vista politico e sulla necessità di esaminare il problema con “occhio critico”. Questa antologia sulla cannabis è quindi un valido strumento sia per coloro che si avvicinano al fenomeno per la prima volta sia per i professionisti del settore, per i quali funge da utile compendio. Due volumi per un pubblico eterogeneo La monografia è suddivisa in due volumi, ciascuno a sua volta articolato in tre parti. La scelta di dividere la pubblicazione in due volumi nasce da una serie di esigenze diverse. Pur essendo l’uno un’integrazione dell’altro, entrambi si rivolgono a un pubblico leggermente diverso. Il Volume 1 è incentrato sulla trattazione degli aspetti politici, legislativi, economici e sociali connessi con il fenomeno della cannabis. Il pubblico a cui si rivolge, quindi, comprende responsabili politici, sociologi, storici, giornalisti e autorità giudiziarie e di polizia. Il secondo volume, invece, è stato pensato per gli operatori del settore, che si occupano di trattamento, prevenzione e assistenza sanitaria. Nel Volume 1 l’antologia ripercorre la storia della cannabis, gli eventi degli anni Sessanta e Settanta nel Regno Unito, i recenti sviluppi nei nuovi Stati membri dell’Unione europea, l'evoluzione osservata a livello politico nei confronti di questo fenomeno, il commercio di resina di cannabis dal Marocco all’Europa settentrionale, la nascita dei bar (coffee shop) nei Paesi Bassi. Se è vero che alcuni di questi articoli inquadrano soltanto alcuni tasselli del complesso mosaico della cannabis, altrettanto certo è che essi riescono comunque a far luce sulla molteplicità di approcci adottati nel tempo in Europa nei confronti del fenomeno. Il Volume 2 contiene informazioni generiche sugli effetti del consumo di cannabis per la salute, da una prospettiva sia individuale che di sanità pubblica, nonché descrizioni degli attuali modelli del consumo di cannabis in Europa, tra la popolazione in generale e tra gli adolescenti, e descrizioni della domanda di trattamento dei disturbi legati al consumo di questa sostanza in Europa. Una serie di studi di casi illustrano la percezione che i consumatori di cannabis in Finlandia hanno verso tale abitudine, l’aumento della domanda di trattamento in Germania e gli effetti specifici del consumo di cannabis sulla guida. Dai problemi mondiali alle esperienze locali, un elemento comune a entrambi i volumi è il tentativo di integrare i capitoli generali con casi di studio specifici, che offrono una visione da vicino, più dettagliata, dell’argomento. Ogni sezione si apre con una serie di capitoli che forniscono un’introduzione generale a ciascun aspetto selezionato, spesso di carattere enciclopedico, corredata di una sintesi sullo stato attuale della ricerca scientifica. Quindi il campo si restringe su un tema specifico, con la presentazione di uno studio di caso. Il risultato è un volume che, accanto a una panoramica generale degli aspetti critici del consumo di cannabis, propone numerosi riferimenti a un’ampia gamma di fonti tecniche e suggerimenti per ulteriori approfondimenti. Staff Dronet CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione FONTE: EMCDDA DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – GIUGNO 2008 pag. 12/13 NEWSLETTER MENSILE DEL NETWORK NAZIONALE SULLE DIPENDENZE NUMERO 06/2008 – GIUGNO 2008 Direttore Scientifico: Dott. Giovanni Serpelloni Staff Dronet: Dott. Marco Mozzoni Dott.ssa Diana Candio Dipartimento delle Dipendenze – Azienda ULSS 20 Verona – Regione del Veneto Via Germania, 20 - 37136 Verona Tel. 045 8076211 Fax. 045 8622239 e-mail:[email protected] Se non vuoi più ricevere questa Newsletter Dronet invia una email con scritto “NO” all’indirizzo [email protected] Partecipa anche tu alla realizzazione della Newsletter. Invia spunti, idee e segnalazioni per pubblicazioni. AD USO INTERNO
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NUMERO 7 – LUGLIO 2009 NUMERO 4 – APRILE 2010
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