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Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa Le priorità dell’artigianato e delle MPMI per i candidati alle elezioni europee Maggio 2014 Confartigianato Lombardia Viale Vittorio Veneto, 16/a - 20124 Milano - Tel.: 02/2023251 - Fax: 02/2043502 www.confartigianato-lombardia.it - [email protected] Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 1 ARTIGIANATO E MICRO E PICCOLA E MEDIA IMPRESA IN EUROPA Dei 20 milioni di imprese nell'Unione europea di oggi, il 99,8% sono MPMI. Ci sono solo 43.700 imprese con più di 250 dipendenti, e più di 19 milioni di imprese occupano meno di 10 persone - le cosiddette micro-imprese. L'impresa media europea dà lavoro a sei persone. Negli ultimi dieci anni, le PMI hanno creato l'80% del nuovo lavoro. Fatti e cifre: Numero di imprese % Dipendenti % Valore aggiunto lordo (miliardi) % Micro 19,143.521 92,2 38,395.819 29,6 Piccole 1,357.533 6,5 26,771.287 20,6 Medie 226.573 1,1 22,310.205 17,2 PMI 20,727.627 99,8 87,477.311 67,4 Grandi 43.654 0,2 42,318.854 32,6 Totale 20,771.281 100 129,796.165 100 1307 1144 1136 3588 2592 6179 21,2 18,5 18,4 58,1 41,9 100 Fonte: EC - Annual Report on European SMEs 20121 La crisi attuale ha dimostrato ancora una volta che le MPMI hanno svolto un ruolo fondamentale nella recessione economica essendo molto più restie a licenziare i dipendenti in tempi difficili. Il numero di grandi imprese che, durante la prima fase della crisi, ha registrato un calo dell'occupazione è stato il doppio di quello delle piccole imprese e tre volte superiore per le micro imprese, e questo rende le MPMI uno stabilizzatore importante durante i cicli economici. L’Artigianato e le MPMI svolgono un ruolo centrale sia per la formazione professionale, sia per la transizione dalla scuola al mondo del lavoro sia per garantire una forza lavoro qualificata, soprattutto in tempi di alta disoccupazione giovanile. Inoltre, le MPMI svolgono un ruolo chiave come innovatori dell’economia europea, anche se la maggior parte delle micro, piccole e medie imprese non svolgono attività di R&S, intesa nel senso tradizionale. In effetti, le MPMI svolgono innovazione basandosi su imprenditori e dipendenti qualificati e sulla cooperazione con fornitori e clienti, e la loro competitività dipende dalla capacità di migliorare i loro prodotti, servizi e modelli di distribuzione. Le MPMI hanno il potenziale per contribuire al futuro della “green economy” europea, attraverso l'integrazione di efficienti strategie di risorse e lo sviluppo di prodotti e servizi efficienti ed ecologici dell'energia, offrendo così nuove potenzialità per l'occupazione. Infine, l’Artigianato e le MPMI svolgono un ruolo cruciale per la stabilità economica e sociale a livello locale e regionale, in cui le PMI rappresentano la "fibra di base" per la fornitura di beni e servizi per la vita quotidiana. Le MPMI sono al centro anche del cosiddetto modello sociale europeo. 1 http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sme/facts-figures-analysis/performance-review/files/supporting-documents/2012/annual-report_en.pdf Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 2 UNA NUOVA STRATEGIA POLITICA PER L’ARTIGIANATO E LE PMI IN EUROPA L’Unione Europea sembra emergere dalla più lunga recessione che abbia mai attraversato. Tuttavia, questo non rappresenta ancora uno scenario reale per più di 20 milioni di PMI in Europa, come dimostra l’ultimo SME Business Climate Index2 elaborato da UEAPME, l’organizzazione europea alla quale aderiamo. L’economia europea non affronterà un recupero sostenibile senza una ripresa economica dell’Artigianato e delle MPMI, dal momento che questi milioni di imprese rappresentano la spina dorsale della nostra economia e della nostra società. Le MPMI rappresentano i due terzi dell’occupazione e circa il 60% del fatturato in Europa. Le Micro, Piccole e Medie imprese in Italia rappresentano l'80,6% dell'occupazione e il 68,2% del fatturato. Inoltre, le MPMI hanno creato l’85% di nuovi posti di lavoro durante gli ultimi dieci anni e sono il principale motore per l’innovazione in Europa. 2 http://www.ueapme.com/IMG/pdf/140318_Barometer_2014H1.pdf Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 3 L’Europa deve porre le basi per la modernizzazione e la crescita post-crisi. Per far si che questo accada, l’Artigianato e le MPMI chiedono a tutte le Istituzioni Europee di focalizzarsi nel corso del prossimo quinquennio sulle aree politiche individuate rilevanti per le MPMI, quali: - la riduzione della disoccupazione; il miglioramento della competitività industriale; lo stimolo alla crescita economica. Secondo le previsioni della Commissione Europea per l’anno 2014 si registrerà una crescita del PIL dell’1.5%: questa moderata crescita economica non è sufficiente per ridurre significativamente la disoccupazione e creare nuovi posti di lavoro, specialmente per i giovani. Ci troveremo quindi di fronte nei prossimi due anni a un tasso di disoccupazione di circa l’11%. La situazione per l’Eurozona è ancora più preoccupante per entrambi i dati (1.2% crescita e 12% disoccupazione). La crescita prevista per il 2014 per l'Italia è inferiore alla media europea e si attesta a 0,6% Nel 2014 l'Italia presenta un tasso di disoccupazione del 12,8%, maggiore di 2,3 p.p. rispetto a Ue a 28 e di 0.8 p.p. superiore a quello della Eurozona. L’Artigianato e le MPMI chiedono riforme strutturali, sforzi per la reindustrializzazione nonché un trasferimento della spesa finanziaria verso l’economia reale. Ogni posto aggiuntivo creato nel settore manifatturiero può dare vita a 0.5-2 posti di lavoro in altri settori. Non vi è mai stato in Europa così tanto denaro a buon mercato; ciononostante il denaro non viene investito nell’economia reale e le MPMI non beneficiano di questa situazione. Le MPMI ovunque in Europa hanno il potenziale per portare l’economia fuori dalla crisi, ma non sono in grado di farlo nell’ambiente in cui operano attualmente, ciò significa anche che il potenziale dell’Artigianato e delle MPMI non può essere esplorato solo da un approccio di politica macroeconomica. Confartigianato, insieme a UEAPME, insiste anche nell’avere una strategia microeconomica che sostenga l’Artigianato e le MPMI in Europa e che migliori l’ambiente in cui operano. Per permettere il cambiamento, Confartigianato ritiene che vadano mantenute o addirittura intensificate le sei priorità del passato, al fine di migliorare la competitività delle MPMI in Europa e nel mondo: • un mix di politica economica per garantire crescita, occupazione e stabilità; • un migliore accesso ai finanziamenti; • un migliore accesso ai mercati, alle tecnologie, all’innovazione, alle strutture di supporto e ai servizi pubblici richiesti; • una migliore regolamentazione, tagliando gli oneri amministrativi e rispettando la situazione specifica delle PMI; Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 4 • la promozione dell’imprenditorialità e dello spirito imprenditoriale; • la modernizzazione del funzionamento del mercato del lavoro attraverso il dialogo sociale, la mobilità e le qualifiche. Per raggiungere questi obiettivi, Confartigianato ritiene fondamentale una revisione dello Small Business Act, che pur basandosi sulle priorità attuali, includa delle risposte alle nuove sfide e contenga un meccanismo migliore per garantire un'efficace attuazione. Tuttavia, una nuova e rinforzata politica Europea dell’Artigianato e delle MPMI deve far fronte a nuove sfide e ha bisogno di nuove risposte. L’attuale crisi ci ha mostrato come una forte base industriale è un prerequisito per un’economia europea competitiva capace di crescere e creare posti di lavoro. Una nuova strategia che mira a rafforzare il settore manifatturiero in Europa deve: • avere come target l’intera filiera con un focus specifico sulle MPMI e i servizi relativi; • essere costruita normalizzazione; • sulla ricerca e sull'innovazione e su un sistema forte di dipendere dall'accesso alle risorse e all’energia in condizioni di concorrenza; • necessitare di maggiori sforzi in merito alla digitalizzazione della nostra economia e della società. Infine, il settore dell’energia è diventato un fattore chiave per la competitività industriale. Prezzi elevati dell’energia in Europa non impattano solo sull’industria energetica, ma sono anche diventati un reale ostacolo per la competitività delle MPMI. La futura politica dell’energia deve riflettere meglio gli effetti negativi del prezzo dell’energia sull’Artigianato, sulle MPMI e sulla grande industria in generale. Come Europa nel 2030 rappresenteremo solo il 5% delle emissioni globali di CO2, non c’è alcuna giustificazione affinché si divenga un isolato capofila con una costosa politica di riduzione della CO2. Dopo la revisione intrapresa dalla Commissione, iniziative di efficienza energetica devono essere sviluppate, specialmente nel settore dell’edilizia, che rappresenta circa il 40% del consumo di energia europeo. In poche parole, le politiche per l’Artigianato e le MPMI devono essere integrate in tutte le politiche UE, siano esse politiche per l’industria, l’energia, il clima, l’innovazione, regionali, fiscali, economica o sociale e per l’occupazione. Il “Think Small First”, il “Pensare innanzitutto al piccolo”, principio cardine dello Small Business Act DEVE divenire nella prossima legislatura UE cogente ed un imperativo al quale tutte le politiche europee devono essere improntate. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 5 PRESIDENZA ITALIANA UE SECONDO SEMESTRE 2014 Il semestre di Presidenza italiana dell’UE rappresenta un’importante occasione per portare avanti le priorità del “Sistema Italia”, attraverso la definizione di target e di un’agenda ben definiti che possano tener conto delle istanze che provengono dal tessuto imprenditoriale italiano, in particolare, dall’artigianato e dalle micro, piccole e medie imprese. La necessità di una “svolta europea” nelle politiche per la ripresa e per la crescita può compiersi uscendo fuori dal circolo vizioso di una politica essenzialmente orientata, fino ad ora, all’osservanza di rigidi vincoli di bilanci e dei parametri fissati negli accordi europei, ma che possa e debba essere orientata a misure per il rilancio della competitività nei Paesi dell’Unione. In tal senso il pieno sostegno dell’industrial compact ed al rilancio della manifattura, dovrebbe essere sostenuto da una “proposta” italiana che parta dalla peculiarità e dalle caratteristiche del nostro sistema produttivo. Considerato che, la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea consiste, come noto, nella responsabilità nella gestione e del coordinamento del funzionamento, appunto, del Consiglio, appare inoltre necessario esercitare una forte leadership che possa influenzare positivamente le istituzioni europee nel processo di codecisione che porta all’approvazione delle Direttive, anche in vista dell’adozione di posizioni comuni. Si auspica, quindi, che il neo Parlamento Europeo tenga conto delle esigenze poste dal nuovo contesto economico-produttivo ed operi per un quadro di regole aggiornato rispetto alla nuova realtà politica e sociale. Dobbiamo inoltre essere consapevoli che con la decisione circa il quadro finanziario pluriennale ed i relativi programmi che saranno in vigore fino al 2020, il quadro finanziario ed il quadro generale di tutti i programmi europei di rilievo per le MPMI sono già decisi e stabiliti per tutta la durata del prossimo periodo della Commissione Europea. Per tali ragioni sarebbe opportuno concentrarsi su alcuni dossier in cui l’Unione Europea ha competenze o, almeno, può fare la differenza. Di seguito alcune priorità individuate, in vista di futuri momenti di riflessione e di confronto. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 6 POLITICHE CHE CONSENTANO ALL’ARTIGIANATO E ALLE MPMI DI CREARE CRESCITA, OCCUPAZIONE, BENESSERE E STABILITÀ Creazione di un contesto economico e di business favorevole 1) Una politica adatta a creare crescita e occupazione ed a garantire stabilità; 2) Promuovere una società dell’imprenditorialità in Europa; 3) Stimolare la crescita e la competitività per sostenere la ripresa e raggiungere gli obiettivi di EUROPA 2020 (Industrial Compact) 4) Salute e Sicurezza dei Consumatori: tracciabilità del prodotto, indicazione di origine obbligatoria 5) Migliorare il contesto normativo per l’artigianato e le MPMI Facilitare l’accesso al mercato per l’artigianato e le MPMI 6) Accesso al mercato interno ed esterno, basato sulla concorrenza leale 7) Coinvolgimento ed accesso alle norme tecniche (standardizzazione e normalizzazione) Assicurare l’accesso dell’artigianato e delle MPMI ad un mercato competitivo 8) Credito: garantire un effettivo passaggio dall’accesso al credito all’accesso alla finanza d’impresa anche per le MPMI 9) L’accesso alle competenze ed alle qualifiche in un mercato del lavoro 10) Energia, ambiente e clima devono tener conto della competitività e dovrebbero promuovere l’innovazione Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 7 POLITICHE CHE CONSENTANO ALL’ARTIGIANATO E ALLE MPMI DI CREARE CRESCITA, OCCUPAZIONE, BENESSERE E STABILITÀ CREAZIONE DI FAVOREVOLE UN CONTESTO ECONOMICO E DI BUSINESS 1) UNA POLITICA ADATTA A CREARE CRESCITA E OCCUPAZIONE E A GARANTIRE STABILITÀ Per riportare l’Europa su un percorso di crescita, Confartigianato propone una politica, che abbia un forte focus sulla competitività, sulla crescita e sulla creazione di posti di lavoro senza mettere in pericolo la stabilità a medio termine e la sostenibilità dei sistemi sociali e familiari. Una combinazione di politiche deve trovare il giusto equilibrio tra una riduzione degli squilibri economici e fiscali e incentivi per attrarre investimenti privati. Non c'è dubbio che il consolidamento fiscale riduca il contributo delle famiglie alla crescita del PIL, ma il contributo sarà ancora positivo, fino a quando non ci sarà nessun avanzo nelle spese pubbliche. Tuttavia, il consolidamento fiscale deve essere fatto in modo tale che abbia il minor impatto negativo sulla crescita e questo può essere raggiunto con: • il taglio della spesa corrente piuttosto che quella per investimenti, che ridurrebbe per il futuro le potenzialità di crescita; • il percorso di consolidamento dell’attuale situazione economica, che significa dare priorità alle misure di consolidamento dei disavanzi strutturali di medio termine nei sistemi sociali, perché il mercato finanziario sarà più propenso ad accettare i deficit più elevati, se le spese pubbliche sono maggiormente sostenibili in una prospettiva di medio termine; • orientare le riforme fiscali, le quali devono produrre una riduzione delle imposte sulle attività produttive (cioè del lavoro), piuttosto che sui consumi. In situazioni economiche difficili, gli effetti del risanamento di bilancio devono controbilanciare le misure di rafforzamento e sostegno alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro quali le riforme strutturali, così come gli investimenti in infrastrutture, innovazione e qualificazione. • Le riforme strutturali possono diventare il principale motore di crescita economica, se creano opportunità per gli imprenditori e gli investitori, se i mercati del lavoro modernizzati rispondono alle esigenze delle MPMI e se le riforme rendono le aziende più competitive. • Specialmente le imprese più piccole dipendono dall’alta qualità dei servizi pubblici. Pertanto, deve essere assicurato che questi vengano forniti in maniera efficiente, decentralizzata e conveniente. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 8 2) PROMUOVERE UNA SOCIETÀ DELL'IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA L’Europa non potrà crescere senza il contributo di un maggior numero di imprenditori e un maggiore spirito imprenditoriale. La nuova Commissione ed il nuovo Parlamento europeo deve ribadire il suo invito a un “cambiamento culturale” orientato all’imprenditorialità, poiché l’attuale cultura spesso non è in grado di riconoscere e valorizzare gli sforzi imprenditoriali. Ciò deve essere fatto riconoscendo l’importante ruolo che rivestono le associazioni di imprese intermediarie nell’assistere e orientare le MPMI. • Lo sviluppo dell’insegnamento all’imprenditorialità è di estrema importanza, non solo in ragione del fatto che abbiamo bisogno di nuovi imprenditori che creino e rilevino imprese, ma poiché le MPMI hanno bisogno di lavoratori con uno spirito di iniziativa e di gestione ed amministrazioni che capiscano l’indole degli imprenditori. • L’imprenditorialità e lo spirito di iniziativa devono essere inseriti in tutti i programmi di educazione e formazione, sin dalla più giovane età. Tale materia dovrebbe inoltre essere inclusa nei curricula scolastici, in particolare con un focus sulle MPMI (start-up, imprenditorialità). • La situazione economica delle MPMI deve essere presa in considerazione nelle diverse politiche e la situazione sociale dei proprietari delle piccole imprese in difficoltà deve essere affrontata. • Le procedure amministrative lente sono inaccettabili. Questo è spesso il caso delle autorizzazioni all’esercizio di attività, il che ha un effetto negativo sulla continuità e sulla competitività delle MPMI. Rispettando gli interessi legittimi delle parti coinvolte, e sulla base dei principi già condivisi nella Direttiva "servizi", si dovrebbe assicurare che tali autorizzazioni siano concesse in un lasso di tempo ragionevole. Il numero dei fallimenti sta crescendo, specialmente in tempi di crisi. Perciò sta diventando sempre più importante dare agli imprenditori onesti una seconda chance. Le procedure d’insolvenza devono essere più efficienti ed efficaci. • Per le MPMI è importante ridurre i costi delle procedure, eliminando la censura del fallimento, riducendo la discriminazione degli imprenditori falliti e sviluppando ed espandendo i programmi per seguire, formare, assistere e supportare coloro che iniziano un’attività per una seconda volta, in stretta cooperazione con le organizzazioni d’impresa. • La scusabilità dovrebbe essere garantita entro un anno dal fallimento. La questione relativa al trasferimento delle imprese rimane una delle sfide principali per le MPMI negli anni a venire. Gli ostacoli più grandi ai trasferimenti sono quelli legati al non trovare un valido successore e alla valutazione dell’impresa oltreché legati agli oneri tributari. Altri problemi sono collegati alle autorizzazioni, ai sussidi, a questioni legali e legate al personale (ad esempio le regole di successione). • Accrescere la consapevolezza tra gli imprenditori che “invecchiano” rimane una Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 9 questione centrale (e questo già nelle fasi molto precoci). • E’ necessario dare attività di coaching e di accompagnamento con riguardo a tutti gli ambiti: preparazione psicologica ed emotiva, così come relativamente ai problemi tecnici e legali. Inoltre, il buon funzionamento dei mercati e dei database può favorire questo complesso processo. Le imprese potranno sopravvivere solo se agiranno in maniera socialmente responsabile. La responsabilità sociale deve essere parte del consueto esercizio dell’impresa e deve essere un concetto di sostegno per le MPMI. • La politica europea dovrebbe riflettere nuovamente per mantenere la natura volontaria della Responsabilità sociale d’impresa (RSI/CSR) e riconoscere gli sforzi e le specificità delle MPMI. • Deve sostenere il processo di capacity-building per le organizzazioni intermediarie delle PMI per migliorare la qualità e la disponibilità delle attività di consiglio in merito alla CSR per le piccole e medie imprese. • L’educazione alla responsabilità (sociale) delle imprese può evitare percezioni ingiustificate che le persone hanno nei confronti del mondo imprenditoriale. 3) STIMOLARE LA CRESCITA E LA COMPETITIVITA’ PER SOSTENERE LA Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 10 RIPRESA E RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI EUROPA 2020 La Commissione europea ha adottato a gennaio di quest'anno due comunicazioni (Per una rinascita industriale europea - COM (2014) final - e "Una prospettiva per il mercato interno dei prodotti industriali" - COM (2014) 25 final) che hanno delineato le linee di intervento per dare concreta attuazione al nuovo approccio alla politica industriale che si è andato definendo, soprattutto su impulso della Commissione e del Parlamento europeo, a partire dalla Strategia Europa 2020 per la crescita e l'occupazione. Tale approccio è volto a porre nuovamente l'industria e, soprattutto il settore manifatturiero, al cuore del modello di crescita dell'economia dell'UE ed a questo scopo integra l'obiettivo di promuovere la competitività industriale in tutte le politiche dell'Unione europea, attraverso interventi sia di carattere trasversale che per i singoli settori. In particolare, nella comunicazione sulla rinascita industriale sono individuate alcune priorità, strettamente connesse al rilancio ed alla creazione delle migliori condizioni di contesto per la competitività delle MPMI, con l’obiettivo di invertire la tendenza al declino, aumentando la quota del settore manifatturiero nell'economia europea portandola dal 15,6 % (dato del 2011) al 20% del PIL entro il 2020, proprio in considerazione del ruolo essenziale che tale settore riveste nell’economia europea. Risulta necessario pensare concretamente allo sviluppo e alla crescita dell’Europa concependo un sistema economico, industriale e sociale che sappia sostenere le MPMI, rifondando l'economia sul ruolo della piccola impresa, sulla persona e sulla famiglia. Per il rilancio del manifatturiero - l'Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa dopo la Germania - è necessario, quindi, focalizzarsi su alcuni degli aspetti per ridare competitività all'Europa. Bisognerebbe, quindi, partire dall’effettivo tessuto produttivo europeo, tenendo conto, quindi, della “distintività” che caratterizza la tradizione manifatturiera italiana: una tradizione manifatturiera, in cui è molto forte la componente umana e il “saper fare” (di carattere artigianale), e caratterizzata da un mix di caratteristiche (design, qualità produttiva, ecc) che incontrano ancora oggi il favore e le aspettative dei consumatori mondiali disposti a riconoscerne il valore. Infine, è fondamentale poter coniugare i principi dello “Small Business Act” (a partire Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 11 dal “Pensare innanzitutto al piccolo” – “Think Small First”) e declinarli in stretta sinergia con la rinascita industriale europea con particolare riferimento al nostro Paese a quel manifatturiero, a quelle micro, piccole e medie imprese locali che hanno reso grande nel mondo il Made in Italy, il saper fare italiano, le nostre eccellenze dell'artigianato. PRIORITA’ Artigianato e MPMI hanno bisogno: - di un contesto economico adatto alle loro esigenze e ai loro bisogni; - di un sostegno continuo, (durante tutte le fasi del ciclo di vita) per facilitare la crescita, la concorrenza e l’accesso a tutti gli strumenti utili a tale scopo; - un rafforzamento ed una maggior applicazione del principio "Pensare anzitutto al piccolo"; - una normativa standardizzata che possa prendere in considerazione i loro interessi; 4) SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI: TRACCIABILITÀ Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia DEL 12 PRODOTTO, “MADE IN”, INDICAZIONE DI ORIGINE OBBLIGATORIA Il 13 febbraio del 2013 la Commissione Europea ha presentato un pacchetto per la sicurezza dei prodotti. All’interno del pacchetto la COM (2013)78 è la proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti per i consumatori che definisce una serie di norme volte ad assicurare la piena tracciabilità dei prodotti. Il nodo centrale della proposta per il Made in Italy è rappresentato dall’articolo 7 sull’indicazione di origine controllata. Il 15 aprile 2014, nel corso dell'ultima sessione plenaria prima delle elezioni, il Parlamento europeo ha approvato, in prima lettura, la proposta di Regolamento sul Pacchetto sicurezza dei prodotti con 485 voti a favore, 130 contrari e 27 astenuti. La suddetta proposta introduce all’ articolo 7, il concetto di tracciabilità del prodotto e l’indicazione obbligatoria sull’origine dei prodotti non alimentari. Sotto questo profilo, infatti, il primo interesse delle imprese nel contesto del mercato interno UE, ma in particolare delle imprese italiane, è che il consumatore possa facilmente scegliere, sulla base dell’origine dei prodotti, i prodotti provenienti dai mercati esterni all’UE, sia per introdurre condizioni di reciprocità con gli altri grandi attori del commercio globale (dagli USA alla Cina), sia per contrastare con maggiore efficacia usi fraudolenti o elusivi dell’indicazione “made in” (che il produttore può volontariamente apporre sui prodotti ai sensi della legislazione armonizzata i vigore, quando l’ultima trasformazione sostanziale o prevalente è realizzata nel Paese dove ha sede l’azienda), sia per poter rintracciare il produttore extra-ue quando si verifichi una situazione di potenziale pericolo per la salute o per la sicurezza del consumatore steso, ai fini di consentire alle autorità di controllo di porre in essere tutti i provvedimenti o le azioni di tutela necessarie per la salvaguardia del consumatore finale. Le iniziative a favore della tracciabilità dei prodotti sono fondamentali , inoltre, per il conseguente aumento di “fiducia” dei consumatore e per contrastare la contraffazione e la criminalità ad essa legata. Confartigianato ha svolto una forte azione di lobbying nei confronti dei Parlamentari europei, allo scopo di sensibilizzarli su tale tematica e sostenere l’approvazione dell’art. 7. L’introduzione dell’art.7 che stabilisce l'obbligo di indicare l'origine del prodotto, rappresenta, quindi, una traguardo importante per le micro e piccole imprese artigiane italiane. Il testo approvato in prima lettura verrà presentato dopo l’elezione del nuovo emiciclo al Consiglio dell’UE affinché si riesca ad ottenere un accordo in sede di Trilogo (Commissione, PE e Consiglio). In questo senso, il semestre di Presidenza italiana al Consiglio dell’UE e l’azione che i futuri parlamentari italiani potranno svolgere, rappresenta un’occasione fondamentale per concludere rapidamente l’iter della proposta di regolamento con l’approvazione definitiva del provvedimento. 5) MIGLIORARE IL CONTESTO NORMATIVO PER L’ARTIGIANATO E LE MPMI Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 13 Le piccole imprese sono le prime a soffrire per la burocrazia e la legislazione complessa. La legislazione deve essere strutturata adeguatamente al fine di creare un contesto normativo positivo per lo sviluppo delle piccole imprese e dell’imprenditoria. Gli imprenditori devono tuttora dedicare troppo tempo alla burocrazia e, nonostante il gran numero di iniziative a livello europeo, nazionale e regionale, l’impressione è che non ci sia ancora un miglioramento. Per garantire un piano di parità e di concorrenza leale, le MPMI necessitano di un contesto più semplice, più affidabile e competitivo. Gli sforzi per ridurre la burocrazia devono essere condotti insieme da tutte le istituzioni dell'UE (Commissione, Consiglio e Parlamento) e dagli Stati membri. Per tale ragione è estremamente importante ridurre gli inutili oneri burocratici e i costi amministrativi per le piccole imprese a tutti i livelli, attraverso: • Una coerente applicazione del principio “Pensare innanzitutto al piccolo”, il che significa che la legislazione deve essere adattata alle caratteristiche delle MPMI. Il principio “only once”, “solo una volta”, deve essere applicato quando possibile, così come il principio di proporzionalità (basato sul rischio). • Le politiche devono basarsi su esperienze pratiche e concrete, il che implica che la legislazione deve essere adottata solo quando ciò è realmente necessario. Ciononostante, non è necessariamente una questione di minor legislazione ma migliore legislazione. • Qualsiasi proposta legislativa deve essere oggetto di una valutazione di impatto (costi-benefici) neutrale e indipendente, comprendente uno SME test obbligatorio, in quanto le MPMI tendono ad essere colpite, più che proporzionalmente, dai carichi burocratici e amministrativi. Le valutazioni di impatto devono prendere più in considerazione il punto di vista delle parti interessate o almeno di quelle che sono più colpite (le MPMI in particolare). Le bozze delle valutazioni di impatto dovrebbero essere oggetto di consultazione pubblica. Le valutazioni di impatto dovrebbero riservare particolare attenzione ai costi di conformità, non solo ai costi amministrativi. In questo modo è possibile quantificare i costi di questi oneri per le imprese. Pertanto il livello europeo, sia Commissione che Parlamento, dovrà cooperare con gli Stati Membri per raccogliere le informazioni e i dati. Gli Stati membri dovrebbero inoltre essere incoraggiati a introdurre sistematicamente lo SME test o un sistema equivalente nei processi di decision making. • Inoltre, ogni ulteriore requisito, dovrebbe essere oggetto di una valutazione degli oneri e dei benefici (burden-benefit-assessment) e le modifiche introdotte nel corso del processo legislativo che cambiano sostanzialmente il contenuto della proposta dovrebbero anch’esse essere oggetto di una valutazione d’impatto. • Stabilire degli obbiettivi quantitativi continua ad avere importanza politica, ma devono essere degli obbiettivi precisi. Per le imprese la riduzione dei costi di conformità (obbiettivo del 25% entro i tempi stabiliti) è molto più importante della riduzione dei oneri amministrativi. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 14 • Il “Gold-plating”, la pratica di eccedere i termini per l’implementazione della legislazione UE e di aggiungere clausule non dovute e non necessarie, è una delle fonti principali della burocrazia. Gli Stati membri possono e devono adattare la legislazione UE alle circostanze nazionali, ma devono assicurare che la loro azione non generi ulteriori oneri. Al fine di evitare il “Gold Plating”, Confartigianato sostiene ulteriori direttive per una maggiore armonizzazione o l’uso di regolamenti nelle aree in cui è possibile. • Il programma REFIT (che ha delineato la strategia in tema di qualità della regolazione che trae spunto dalla valutazione ex post della legislazione ponendo attenzione anche agli oneri regolatori) è un buon esercizio per controllare la legislazione esistente e ridurre gli oneri legislativi. Ciononostante, esso dovrebbe essere implementato adeguatamente per permettere che si esprimi pienamente il suo potenziale. Inoltre, lo scoreboard REFIT potrebbe essere un primo passo positivo in avanti per monitorare se le iniziative di semplificazione suggerite dalla Commissione siano rispettate o meno nel corso del processo di decision-making europeo dagli Stati Membri e dai co-legislatori. Comunque, c’è bisogno di maggior chiarezza circa la metodologia utilizzata dal programma REFIT. REACH, il regolamento sulle sostanze chimiche, è divenuto uno dei regolamenti europei più pesanti per le MPMI ed un sinonimo di oneri amministrativi, cosa che è stata anche provata dalla revisione di REACH del 2013, la quale conferma che l’implementazione di REACH ha un impatto maggiormente negativo sulle MPMI. Pertanto, le raccomandazioni di Confartigianato per migliorare REACH sono: • Sviluppare una strategia europea per sostenere e informare le MPMI e allocare sufficienti risorse per l’implementazione della stessa. • Introdurre un “grace period” (periodo di grazia) realistico per le MPMI che hanno sottostimato il carico di lavoro relativo alla registrazione o che non erano consapevoli dell’obbligo di registrare e che non hanno pertanto registrato la loro sostanza entro il termine stabilito. • Regole più generose per le PMI in relazione alle deadline, ad esempio il feedback è accettato e tenuto in considerazione anche molto tempo dopo la scadenza delle dealine ufficiali. • Ogni cambiamento legale nel testo deve essere accompagnato da una valutazione di impatto dettagliata relativa alle MPMI. • Una forte riallocazione delle risorse dell’ECHA per sostenere le imprese, anche in loco negli Stati Membri. • Monitoraggio degli sviluppi della condivisione dei dati e dei costi (data- and cost-sharing (SIEF)) relativi alla discriminazione delle MPMI. • Stabilire un ente di supporto per le MPMI, ufficiale, competente e non burocratico, contro la discriminazione collegata a REACH. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 15 FACILITARE L’ACCESSO AL MERCATO PER L’ARTIGIANATO E LE PMI 6) ACCESSO AL MERCATO INTERNO ED ESTERNO, BASATO SULLA CONCORRENZA LEALE La residua barriera nel mercato interno deve essere rimossa. Gli oneri amministrativi elevati per le attività transfrontaliere e la mancanza di norme comunitarie ostacolano le piccole imprese, soprattutto nel settore dei servizi, nel trarre profitto da un mercato più ampio. Pertanto, Confartigianato chiede ai candidati alle elezioni europee di: • Garantire un giusto equilibrio tra un più facile riconoscimento delle qualifiche tra gli Stati membri e sistemi di professioni regolamentate che dimostrino di garantire l'alta qualità dei servizi e la sostenibilità dell’imprenditorialità, favorendo l’introduzione di principi armonizzati che rendano omogeneo il quadro competitivo.. • Implementare in tutti gli Stati Membri la Direttiva Servizi, tenendo conto della situazione specifica di ciascuno Stato membro e del del principio di sussiduarietà che lascia a ciascuno Stato membro la possibilità di trattare le specifiche questioni di accesso al mercato, nel quadro definito dei principi della libera circolazione . Gli sportelli unici previsti dalla Direttiva sui Servizi dovrebbero divenire finalmente pienamente operativi e offrire informazioni comparabili, complete e facilmente accessibili. • Continuare a lavorare su una base comune per il calcolo delle imposte che gravano sulle imprese nel contesto di un’accresciuta cooperazione. • Al fine di continuare a rimanere tutti sullo stesso livello, le regole e le norme concordate devono essere correttamente e pienamente attuate nel tempo e applicate in tutti gli Stati membri. Ulteriori sforzi dovrebbero essere compiuti dalla Commissione Europea per evitare le distorsioni della concorrenza che stanno colpendo soprattutto le MPMI. • Le MPMI hanno bisogno di cogliere le opportunità offerte dagli sviluppi del digitale. Esse necessitano innanzitutto di informazioni imparziali e obiettive ottenute attraverso la sensibilizzazione e il sostegno verso il passaggio al digitale, introducendo ad esempio soluzioni che prevedano l’utilizzo del cloud. Le opportunità offerte dagli sviluppi nel commercio elettronico devono essere pienamente colte da tutte le imprese. Allo stesso tempo, la lotta contro la criminalità informatica e la sensibilizzazione su questo problema tra le MPMI deve diventare una priorità. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 16 Il commercio internazionale con i paesi terzi diventa sempre più importante per le MPMI e deve essere migliorato per accrescere la competitività globale dell'Europa. Tuttavia, le relazioni commerciali internazionali devono essere fondate sulla concorrenza leale e le MPMI devono essere efficacemente protette contro comportamenti illeciti di concorrenti esterni. • Mentre Confartigianato è in generale favorevole al TTIP, in quanto esso potrebbe portare a una crescita economica e un aumento dell'occupazione nell'UE, l'impatto sulle MPMI attive a livello non-internazionale e sull'intera comunità delle MPMI deve essere valutato e preso in considerazione durante il processo di negoziazione. • Gli strumenti esistenti di difesa commerciale come anti-sovvenzioni e antidumping necessitano di essere meglio adattati alle MPMI. Oggi è molto difficile per le PMI presentare un reclamo a causa della quantità di informazioni necessarie per dimostrare il danno subito ed i costi elevati che esso ha comportato. • Sostenere l'internazionalizzazione delle MPMI attraverso un "programma del tipo: formare il formatore" rivolto a tutte le organizzazioni rappresentative delle MPMI. Il nuovo programma massimizzerebbe i risultati e raggiungerebbe un numero molto più ampio di MPMI. • Le MPMI sono le imprese più vulnerabili, in quanto vittime della criminalità organizzata internazionale e specialmente della criminalità transfrontaliera (contraffazione, rapine, furti di autocarri, macchine da cantiere e strumenti, etc.). La Commissione Europea dovrebbe elaborare un piano d'azione, basato sulla sensibilizzazione, l’informazione, gli strumenti per aiutare le MPMI e una maggiore cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 17 7) COINVOLGIMENTO ED ACCESSO ALLE NORME (standardizzazione e normalizzazione) L’unificazione delle norme è lo strumento principale per l’accesso al mercato interno per la maggior parte dei prodotti, servizi e processi di produzione. Norme uniche creano benefici significativi per le imprese e offrono un vantaggio competitivo fondamentale per le MPMI. Le norme sono uno strumento fondamentale per ridurre le barriere commerciali nel mercato interno e completare l'integrazione economica europea. Le MPMI in particolare risultano svantaggiate. Non solo non dispongono di risorse finanziarie e umane per prendere parte al processo, ma non sono neanche ancora ben consapevoli dei benefici degli standard. Per questo motivo la Commissione ha già contribuito finanziariamente e politicamente all’istituzione dell’Associazione Small Business Standards associazione europea finalizzata a sostenere e rafforzare la partecipazione delle PMI al processo di unificazione delle norme. SBS ha bisogno di continuare a sviluppare il suo ruolo nella definizione di standard all’interno dei tre organismi europei di normalizzazione. Esso consisterebbe nei seguenti punti: • La responsabilità di SBS ha bisogno di essere ampliata per fornire informazioni migliori sull'esistenza di norme nei settori delle MPMI al fine di migliorare la trasparenza. • Strumenti e strategie di comunicazione devono essere sviluppati per sfruttare appieno i vantaggi economici delle norme per l'artigianato e le MPMI. • Sono necessari miglioramenti anche nell'accesso ai documenti, spesso molto costosi. Dovrebbero essere fornite alle MPMI informazioni compatte sulle norme in vigore per i rispettivi settori. • Al fine di ottenere un efficace coinvolgimento degli interessi delle MPMI nel processo di standardizzazione, creare standard più favorevoli e quindi migliorare la competitività delle MPMI. • Garantire che il processo di normazione tecnica non sia surrettiziamente orientato ad introdurre barriere di accesso al mercato per i produttori più piccoli. ASSICURARE L’ACCESSO DELL’ARTIGIANATO E DELLE MPMI AD UN MERCATO COMPETITIVO Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 18 8) CREDITO: garantire un effettivo passaggio dall’accesso al credito all’accesso alla finanza d’impresa anche per le MPMI La stragrande maggioranza delle piccole imprese dipenderà anche in futuro dai prestiti (credito, prestiti e leasing) quando si tratta di finanziamenti esterni. Allo stesso tempo, le MPMI devono affrontare sempre più difficoltà per accedere ai finanziamenti esterni, soprattutto per i progetti "rischiosi" come start-up aziendale, innovazione, internazionalizzazione e trasferimenti di imprese. Sul lato dell'offerta, in particolare le grandi banche commerciali soffrono ancora della crisi finanziaria è hanno forti limitazioni nel fornire liquidità e per farsi carico di rischi aggiuntivi. Entrambi i fattori stanno limitando le possibilità delle MPMI di realizzare progetti di investimento che costituiscono una precondizione per la ripresa dell’economia reale. Pertanto Confartigianato richiede un approccio nuovo e più ampio, per garantire un accesso sufficiente ai finanziamenti e per incanalare l'enorme quantità di denaro disponibile in investimenti nell'economia reale, che comprenda: • Il completamento della riforma della regolamentazione del settore dei servizi finanziari (Union Banking, la ristrutturazione delle banche , Solvency II), in un modo che preveda incentivi ad investire preferibilmente nell'economia reale e che garantisca l'accesso ai finanziamenti a lungo termine (indice di liquidità, cartolarizzazione di alta qualità): • La creazione di un quadro di sostegno per le forme alternative di finanziamento come i “crowd funding”, che assicurano una protezione per gli investitori, ma non intralciano il mercato a causa di ulteriori e costosi regolamenti. • Un aumento dell’affidabilità creditizia delle MPMI abolendo disincentivi fiscali per i finanziamenti azionari, migliorare l'educazione finanziaria ed una migliore informazione sulle nuove ed alternative forme di finanziamento. • Un miglioramento della situazione di cassa delle MPMI attuando e applicando la direttiva su i ritardi di pagamento. • la piena valorizzazione delle “banche di territorio” attraverso un ambiente normativo semplificato, che le renda in grado di servire le piccole imprese locali , in linea con le loro esigenze e a costi inferiori. • Una proroga del sostegno pubblico tramite garanzie a strumenti “mezzanini” quali prestiti subordinati o certificati di partecipazione o cartolarizzazione, utilizzando le nuove possibilità offerte dai programmi europei (COSME e Orizzonte 2020) e dai Fondi strutturali europei di investimento. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 19 9) L'ACCESSO ALLE COMPETENZE E ALLE QUALIFICHE IN UN MERCATO DEL LAVORO MODERNIZZATO L'Unione europea non sarà in grado di superare il preoccupante livello elevato del tasso di disoccupazione, particolarmente quella giovanile, dovuta in gran parte alla crisi, senza modernizzazione i mercati del lavoro attraverso riforme e misure che stimolano la creazione di posti di lavoro, la promozione della partecipazione all'occupazione e assicurando competenze e qualifiche in linea con i bisogni degli artigiani e delle MPMI. Pertanto, Confartigianato raccomanda le seguenti misure: • Promuovere e rafforzare l'istruzione professionale e i sistemi di formazione basati sul lavoro come uno dei modi migliori per facilitare la transizione dalla scuola al lavoro e tra gli stessi lavori e fornire le competenze necessarie ai datori di lavoro per coprire nuovi posti di lavoro e per garantire un elevato livello di apprendimento e l’occupabilità dei lavoratori. • Promuovere il riconoscimento delle competenze informali acquisite sul lavoro sul posto, al fine di facilitare l'accesso alla formazione continua e l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori. • Rafforzare l'accesso alla formazione continua per combattere la disoccupazione e sostenere l'occupabilità dei lavoratori durante la creazione di incentivi finanziari mirati agli investimenti delle MPMI e mettere in atto un’offerta formativa adeguata alle MPMI. • Promuovere la cooperazione transfrontaliera, la mobilità regionale e settoriale per rispondere meglio alla domanda dei posti di lavoro e affrontare le competenze disallineate massimizzando il potenziale della rete EURES e dei servizi alle MPMI per far corrispondere meglio le offerte di lavoro e la disponibilità dei lavoratori. • Implementare lo “Youth guarantee” in un modo intelligente che faccia pienamente fronte alle esigenze di competenze del mercato del lavoro a breve e medio termine. • avviare un riesame delle regole europee in materia di orario di lavoro., in modo da adeguarne la regolamentazione ai bisogni delle MPMI in tema di flessibilità dell'orario di lavoro e di organizzazione del lavoro, che tenendo anche conto delle continue innovazioni organizzative, dell’introduzione di nuove metodologie di lavoro e di nuovi lavori. L’altra sfida è quella di coniugare maggiore produttività, flessibilità, sicurezza dell’ambiente di lavoro, protezione sociale dei lavoratori, occupatibilità. Ciò è possibile favorendo le buone pratiche della contrattazione collettiva, soprattutto di quella integrativa (aziendale o territoriale), la bilateralità, la sussidiarietà, la partecipazione, le politiche di welfare to work. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 20 Pertanto, Confartigianato raccomanda , in particolare, robuste e stabili politiche di promozione e di incentivazione a sostegno della contrattazione collettiva decentrata (aziendale o territoriale), della bilateralità e del welfare contrattuale, attraverso strumenti (in particolare, semplificazioni normative, premialità, incentivazioni contributive/fiscali) che siano facilmente fruibili da parte delle micro e piccole imprese. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 21 10) ENERGIA, AMBIENTE E CLIMA DEVONO TENER CONTO COMPETITIVITÀ E DOVREBBERO PROMUOVERE L'INNOVAZIONE DELLA La politica climatica non dovrebbe compromettere la competitività della nostra economia e in particolare delle MPMI . Confartigianato ritiene che : • l'impegno dell'UE nel nuovo accordo globale sul clima deve essere proporzionale alle ambizioni e agli impegni delle altre parti e, quindi, dovrebbe essere deciso solo nel corso della conferenza di Parigi 2015 o successivamente; • l'obiettivo di riduzione dei gas serra deve essere realisticamente raggiungibile e non ostacolare la base industriale in Europa. • per combattere contro l'alto costo dell’energia, il lavoro sulla liberalizzazione e sul decentramento del mercato energetico deve essere continuato. L'efficienza energetica può contribuire a ridurre le bollette energetiche delle MPMI con investimenti prioritari, che sono considerati degli extra-costi non sempre benvenuti. Inoltre, i miglioramenti dell'efficienza energetica sono una grande opportunità per le MPMI che operano nel settore edile come fornitori di attrezzature per l'efficienza energetica e le tecniche di costruzione. Purtroppo, le MPMI del settore costruzioni non possono accedere a questo mercato poiché le grandi aziende energetiche controllano il mercato (vale a dire la creazione di proprie controllate, ecc.). Tali pratiche interrompono la concorrenza nel mercato dei servizi energetici a svantaggio delle MPMI indipendenti. In questa area, Confartigianato chiede : • la tempestiva attuazione della legislazione in tutta l'UE; • l'accesso delle MPMI al mercato dei servizi energetici; • programmi di informazione nazionale, formazione e assistenza tecnica alle MPMI; • programmi di sostegno finanziario per consentire alle MPMI di effettuare gli investimenti di efficienza energetica necessari, ridurre il loro consumo di energia ed, infine , ridurre i costi. Per quanto riguarda le fonti energetiche rinnovabili (FER), la situazione attuale, in cui i costi dei regimi di sostegno sono passati alle piccole imprese spesso esonera l'industria ad alta intensità energetica, non può più essere accettata, in quanto contribuisce a mantenere i costi energetici elevati. Nonostante questo, Confartigianato sostiene con forza l'espansione delle energie rinnovabili, in quanto, le energie rinnovabili rappresentano un settore economico importante per le MPMI poiché molte di esse sono specializzate in installazione e manutenzione delle attrezzature FER. Tuttavia , questo deve essere realizzato al minor costo possibile, mediante: Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 22 • la creazione delle infrastrutture necessarie, compresa la tecnologia smart grid (reti intelligenti) • investimenti in innovazione nel settore dello stoccaggio di energia • un migliore coordinamento delle misure nazionali e regimi di sostegno • un facile accesso al mercato FER per le MPMI, soprattutto per le quelle nel settore delle costruzioni • lo sviluppo di sistemi decentrati alternativi in cui micro - generazione, meglio se alimentata con fonti rinnovabili locali e il CHP, fonti che svolgono un ruolo importante La tabella di marcia per un'Europa di risorse efficienti riconosce l'importante ruolo delle MPMI nel contribuire ad una crescita sostenibile basata su un uso efficiente delle risorse e basse emissioni di carbonio. Allo stesso modo, il nono Principio dello “Small Business Act” adottato nel 2008 si concentra sul "consentire alle MPMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità di business". La Commissione europea si è mostrata consapevole del fatto che le MPMI hanno bisogno di apportare miglioramenti nelle loro risorse e nel consumo di energia e questo è il motivo per cui è attualmente al lavoro sul Piano d'azione verde per le MPMI. Confartigianato accoglie con favore questa iniziativa e si aspetta di promuovere adeguatamente la prestazione di servizi di sostegno alle MPMI per: • coinvolge diverse reti , tra i quali le organizzazioni delle MPMI ; • focalizzazione a livello locale / regionale del fatto che la vicinanza alla piccole e medie imprese è un fattore molto importante quando si tratta di fornire servizi di supporto. Il piano d'azione verde per le PMI dovrebbero prevedere le seguenti misure di sostegno esclusivamente alle MPMI e alle microimprese: campagne di sensibilizzazione, di coaching e di orientamento, corsi di formazione e il necessario adeguamento delle competenze, un facile accesso ai finanziamenti. Inoltre, i nuovi programmi di finanziamento possono supportare l'erogazione delle misure di sostegno per le MPMI nel campo delle risorse e l'efficienza energetica. Verso una strategia per l’artigianato e le MPMI in Europa – Confartigianato Lombardia 23