OBD II / EOBD
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OBD II / EOBD
Mercedes-Benz Service Inserire un'immagine dalle dimensioni 215x148 mm Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Mercedes-Benz Service Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) Descrizione tecnica per il Servizio Assistenza Daimler AG · Technische Information und Werkstatteinrichtung (GSP/TI) · D-70546 Stuttgart Chrysle – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Dati editoriali Ordinazione delle informazioni per l'officina: Tutte le informazioni per l'officina di GSP/TI su carta stampata, come ad esempio descrizioni generali, descrizioni dei sistemi, descrizioni del funzionamento, guide pratiche, prontuari dati tecnici e adesivi, possono essere ordinate nel modo seguente: In Germania tramite il nostro GSP/TI-Shop su Internet http://gsp-ti-shop.de o in alternativa E-mail: [email protected] Telefono: +49-(0)18 05/0 10-79 79 Telefax: +49-(0)18 05/0 10-79 78 chrysle Fuori dalla Germania Si prega di rivolgersi al responsabile per il Vostro mercato. Portfolio prodotti Informazioni dettagliate sul nostro portfolio prodotti completo sono disponibili anche nel nostro portale Internet. http://open-after-sales.daimler.com chrysl e Domande e suggerimenti Per qualsiasi altra domanda, chiarimento o suggerimento riguardante il presente prodotto contattateci. 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Aggiornato al: 07 / 2007 – Indice Prefazione 5 Informazioni generali Diagnosi on-board 6 Dati storici 7 Norme legali 8 Norme legali / Sistema Assistenza Diagnosi 11 Principi fondamentali Accesso dati 12 Dati OBD 14 Codice di guasto 15 Memoria guasti 16 Sorveglianza / caratteristiche identificative 17 Procedimento di controllo 18 Codice readiness 19 Diagnosi on-board motori a benzina Sistemi e componenti sorvegliati 20 Diagnosi on-board motori diesel Sistemi e componenti sorvegliati 22 Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 3 Indice Analisi gas di scarico Analisi gas di scarico secondo NEFZ 24 Analisi gas di scarico con OBD 24 Componenti del sistema Presa di test per la diagnosi 26 Spia di controllo diagnosi motore / CHECK ENGINE 27 Appendice 4 Abbreviazioni 28 Direttive e norme 30 Indice analitico 31 Appunti 32 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Prefazione Gentile Lettore, in questo opuscolo vengono presentati i sistemi "diagnosi on-board II (OBD II)" e "diagnosi on-board europea (EOBD)". La presente descrizione non è valida per un veicolo specifico. Essa descrive i requisiti OBD II/EOBD e la loro implementazione nei modelli di autovetture Mercedes-Benz. Con questa descrizione intendiamo offrirLe una panoramica generale di questi nuovi sistemi. Il presente opuscolo è destinato in particolare ai tecnici e meccanici delle officine di manutenzione e funge da ponte tra le descrizioni generali e le informazioni dettagliate nel sistema di informazione per l'officina (WIS) e nel sistema di assistenza diagnosi (DAS). La presente Descrizione di sistema non intende costituire una guida per la riparazione o la diagnosi di guasti tecnici. A questo scopo sono infatti disponibili, come di consueto, i sistemi WIS e DAS. Modifiche e novità verranno diffuse esclusivamente nei corrispondenti documenti in WIS. Pertanto le informazioni contenute nella Descrizione di sistema possono differire da quelle del WIS. Tutti i dati tecnici indicati nell'opuscolo sono aggiornati alla data della chiusura redazionale nel febbraio 2007 e possono quindi differire da quelli di serie. La Descrizione di sistema è incentrata sull'illustrazione generica dei sistemi, del principio di funzionamento generale e dei nessi funzionali: • • • • Basi generali e legali Struttura e funzionamento Correlazione tra gli elementi all'interno dei sistemi Correlazione tra i sistemi e i loro componenti Daimler AG Chrysle Technische Information und Werkstatteinrichtung (GSP/TI) Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 5 Informazioni generali Diagnosi on-board Die La diagnosi on-board II (OBDII) è un sistema di diagnosi montato nel veicolo (on-board). Le normative per OBDII comprendono, tra l'altro, i seguenti obiettivi/condizioni preliminari: Il sistema di diagnosi OBD è integrato nella cen- tralina di gestione motore (PCM = Powertrain Control Module) e sorveglia continuamente tutti i componenti e sistemi del veicolo rilevanti per i gas di scarico. • Presa di diagnosi normalizzata secondo "SAE J1962 o ISO 15031-3" nella zona del vano piedi conducente • Codici guasto normalizzati DTC (Diagnostic Trouble Codes) per tutti i costruttori secondo "SAE J2012 o ISO 15031-6" • Lettura dei dati OBD (DTC, PID (Parameter Identifier) e InfoTypes (dati di identificazione veicolo)) con il protocollo dati di diagnosi secondo "SAE J1979 o ISO15031-5" • Visualizzazione dei dati OBD (DTC, PID e InfoTypes) con una normale apparecchiatura di diagnosi disponibile in commercio secondo "SAE J1978 o ISO 15031-4" • Visualizzazione delle condizioni di funzionamento (dati di specificazione guasto) in cui si verifica un guasto • Determinazione quando e come (MIL) deve essere visualizzato un guasto rilevante per i gas di scarico • Denominazioni e abbreviazioni standardizzate dei componenti e sistemi secondo "SAE J1930 o ISO 15031-2" Un eventuale guasto viene visualizzato al con- ducente tramite la spia guasti MIL (Malfunction Indicator Lamp). Contemporaneamente il guasto viene memorizzato nella memoria guasti della centralina di gestione motore dove può essere letto e cancellato con qualsiasi apparecchiatura di diagnosi (Generic Scan Tool) disponibile in commercio. Compiti: • Sorveglianza continua di tutti i componenti e sistemi rilevanti per i gas di scarico • Riconoscimento e visualizzazione immediati di aumenti essenziali del livello di emissioni per l'intero ciclo di vita del veicolo Obiettivi: • Assicurazione di livelli di emissione costantemente bassi • Protezione dei componenti rilevanti per i gas di scarico, ad es. del catalizzatore, da accensioni errate Proposte per l'implementazione dei suddetti obiettivi vengono elaborate dall'ente americano SAE (Society of Automotive Engineers). Tali proposte della SAE costituiscono, normalmente, la base per le normative ISO (International Organization for Standardization) riguardanti OBDII. $ Diagnosi on-board I (OBD I) I veicoli OBD I non sono dotati della presa di diagnosi normalizzata nell'abitacolo, bensì di una presa di diagnosi nel vano motore. OBD I, inoltre, non è normalizzata il che significa che le funzionalità e le versioni differiscono da un costruttore all'altro. 6 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – L'introduzione di norme legali sulla riduzione delle emissioni di gas di scarico divenne improcrastinabile quando ,nel 1943, sopra Los Angeles (California, USA) si formava sempre più spesso un enorme cappa di smog con un diametro di quasi 100 km. Iniziò allora il lungo percorso per la riduzione e sorveglianza delle emissioni di gas di scarico degli autoveicoli: 1960 Prima legge californiana sulla protezione della qualità dell'aria da parte di CARB (California Air Resources Board) 1966 Prima norma californiana sui gas di scarico per HC+CO 1975 Primo catalizzatore a 2 vie 1992 Introduzione della norma sui gas di scarico EURO 1 nell'UE 1996 Introduzione di OBD II negli USA Introduzione della norma sui gas di scarico EURO 2 nell'UE 2000 Introduzione della norma sui gas di scarico EURO 3 nell'UE Informazioni generali Dati storici Introduzione di EOBD (OBDII) per motori a benzina nell'UE 2003 Introduzione di EOBD (OBDII) per motori diesel nell'UE 2005 Introduzione della norma sui gas di scarico EURO 4 nell'UE 1976 Primo catalizzatore a 3 vie e quindi introduzione di benzina senza piombo 1979 Introduzione di OBDI in California $ 1988 Determinazione di norme per OBDI da parte di SAE Il fenomeno dello smog è caratterizzato dalla presenza nell'aria di sostanze nocive in concentrazioni tali da compromettere la salute e la visibilità. 1990 Determinazione delle prime norme sui gas di scarico "LEV" per gli USA da parte di CARB Smog sopra Los Angeles CO Monossido di carbonio HC Idrocarburi H2O2 Perossido di idrogeno NMVOC Non Methane Volatile Organic Compounds (composti organici volatili tranne metano) Ossidi di azoto NOX UV Raggi ultravioletti Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 7 Informazioni generali Norme legali Le norme legali più importanti riguardanti OBD, sono stati definiti nell'UE, negli USA e in Giappone e vengono descritte qui di seguito. Gli altri paesi, ammesso che richiedano una forma qualsiasi di OBD, attualmente adottano di norma uno dei tre suddetti standard. Tenendo presenti i continui aggiornamenti, in caso di necessità si consiglia di controllare i requisiti OBD dei singoli paesi. EU I componenti e sistemi da sorvegliare nei motori a benzina sono i seguenti: • Rendimento del catalizzatore (per quanto riguarda HC) • Perdite di colpi • Sonde ossigeno • Elettronica del sistema di emissione evaporazione • Altri componenti e sistemi la cui avaria/anomalia provoca il superamento dei valori soglia limite OBD • Disturbi nei circuiti di commutazione dei componenti della catena cinematica rilevanti per le emissioni collegati alla centralina di comando Nell'UE la diagnosi on-board II (OBD II) viene denominata diagnosi on-board europea (EOBD). L'Europa presenta una densità abitativa almeno pari a quella della California. Pertanto le prescrizioni quasi sempre sono state adottate. La base legale nell'UE è costituita dalla direttiva "70/220/CEE", in particolare dal "Allegato XI". EOBD è prescritta nei seguenti casi: I componenti e sistemi da sorvegliare nei motori diesel sono i seguenti: • Filtro per il particolato • Sistema d'iniezione carburante • Altri componenti o sistemi la cui avaria/anomalia provoca il superamento dei valori soglia limite OBD • Disturbi nei circuiti di commutazione dei componenti della catena cinematica rilevanti per le emissioni collegati alla centralina di comando • Motori a benzina per autovetture a partire dal 2000 per i nuovi modelli di vetture, e a partire dal 2001 per tutti i modelli di vetture • Motori diesel per autovetture a partire dal 2003 per i nuovi modelli di vetture, e a partire dal 2004 per tutti i modelli di vetture EOBD è prescritta per tutte le autovetture e per i veicoli industriali leggeri con un peso massimo complessivo ammesso fino a 2.500 kg e al massimo 9 posti a sedere. Per i valori soglia OBD (delle emissioni di gas di scarico) a partire dai quali i guasti devono essere visualizzati, vengono definiti, indipendentemente dai valori limite di controllo dei tipi, dei valori limite "assoluti" (fissi) per le emissioni di CO, HC, NOX e PM. Categorie gas di scarico EURO 1 (a partire dal 1992) EURO 2 (a partire dal 1996) EURO 3 (a partire dal 2000) $ Certificazione di tipi nuovi Il controllo del sistema EOBD avviene in base a "70/220/CEE, Allegato XI, Appendice 1". Secondo quanto stabilito nel "Appendice 2", generalmente è possibile raggruppare motori differenti (con gestione del motore simile) in cosiddette famiglie OBD. EURO 4 (a partire dal 2005) EURO 5 (a partire dal 2009) 8 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – USA La base legale per OBDII, a partire dall'anno di produzione 2004, è costituito dal "CCR (California Code of Regulations), title 13, section 1968.2". I requisiti stabiliti dall'ente per la protezione dell'ambiente EPA (Environmental Protection Agency) sono quasi sempre coperti dal CARB (California Air Resources Board) e sono validi per tutte le autovetture con fino a 12 posti a sedere e per autocarri piccoli fino a 6.350 kg. I valori soglia limite OBD (delle emissioni di gas di scarico) a partire dai quali i guasti devono essere visualizzati, vengono definiti in maniera moltiplicativa. Ciò significa che i valori limite sono "relativi" (valore limite moltiplicato per 1,5 della rispettiva categoria gas di scarico). In questo modo risultano quindi livelli differenti di emissioni ammesse per le varie categorie di gas di scarico in base ai quali il veicolo viene certificato. I componenti e sistemi da sorvegliare sono i seguenti: • • • • • • • • • • • • Rendimento del catalizzatore Riscaldamento del catalizzatore Perdite di colpi (anche per motori diesel) Impianto per i gas di evaporazione del carburante Impianto dell'aria secondario Impianto del carburante Sonde ossigeno Sistema AGR (ricircolo gas di scarico) Sistema PCV (sfiato del basamento) Impianto di raffreddamento Sistema A/C (climatizzatore) Sistema VVT (variatore di fase degli alberi a camme) • Sistema per la riduzione dell'ozono • Filtro per il particolato • Altri componenti e sistemi rilevanti per le emissioni, o componenti il cui guasto impedisce la diagnosi di un altro componente (comprehensive components) Informazioni generali Norme legali Categorie gas di scarico LEV I (1994-2003) e LEV II (2003-2010) sulla base della norma CARB del 1990: • TLEV = Transitional Low Emission Vehicle (a partire dal 1994) • LEV = Low Emission Vehicle (a partire dal 1997) • ULEV = Ultra Low Emission Vehicle (a partire dal 1997) • ILEV = Inherently Low Emission Vehicle (a partire dal 2000) • SULEV = Super Ultra Low Emission Vehicle (a partire dal 2000 • PZEV = Partial Zero Emission Vehicles (a partire dal 2002) • AT PZEV = Advanced Technology Partial Zero Emission Vehicles (a partire dal 2002) • ZEV = Zero Emission Vehicles (a partire dal 2002) Categorie gas di scarico Tier 1 (1994-2003) e Tier 2 (a partire dal 2004) sulla base della norma EPA • LDV = Light Duty Vehicle (1994-2003) • LDV Diesel= Light Duty Vehicle Diesel (1994-2003) • Bin 1 - Bin 10 (a partire dal 2004), con corrispondenza approssimativa: Bin 9 = LEV I-Cars Bin 5 = LEV II-Cars Bin 1 = ZEV-Cars $ Certificazione di tipi nuovi Il costruttore del veicolo deve fornire i dati del test del sistema OBD di uno o due veicoli di prova di durata. I veicoli di prova di durata dello stesso modello vengono suddivisi (a seconda dei numeri di vendita) in diversi gruppi di controllo. In base ai gruppi di controllo previsti dal costruttore l'ente preposto sceglie uno o due veicoli da sottoporre al controllo. Da 1 a 5 gruppi di controllo viene scelto un veicolo, da 6 a 10 gruppi di controllo due veicoli. Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 9 Informazioni generali Norme legali Particolarità della direttiva californiana CARB Il "Rate Based Monitoring" (RBM), denominato anche "In-Use Monitoring Performance Ratio", è stato introdotto gradualmente in California a partire dall'anno di produzione 2005 e richiede per una molteplicità di diagnosi un numero minimo di eventi. A tal fine vengono formati dei rapporti (ratio). Il contatore di una ratio viene aumentato quando una diagnosi si è svolta in modo tale che sarebbe stato rilevato un guasto. Il nominatore aumenta dopo ogni ciclo di marcia in cui sono state soddisfatte le seguenti condizioni: • Durata di marcia almeno 10 min (di cui 5 min ad una velocità superiore a 25 mph) • Fase continua di funzionamento motore al minimo di > 30 s • Temperatura esterna > - 7 °C (20 °F) • Altitudine < 2.440 m (8.000 ft) Per i seguenti componenti e sistemi ci devono essere dei contatori/nominatori nella centralina di comando OBD i quali devono essere leggibili con un'apparecchiatura di diagnosi: • • • • • Catalizzatore Sonda ossigeno Perdita serbatoio carburante (perdita ø > 0.5 mm) Sistema AGR (ricircolo gas di scarico) Sistema VVT (variatore di fase degli alberi a camme) • Impianto dell'aria secondario PVE comunicazione (a partire dall'anno di produzione 2005) • Controllo automatizzato della comunicazione OBD e della memorizzazione corretta dei codici guasto (DTC), nonché altri controlli di contenuto per quanto riguarda i dati supportati (PID), in base alla specifica di controllo secondo "SAE J1699-3" • 1 veicolo di ciascuna categoria di gestione motore approvata per ogni anno di produzione (incl. combinazione di architettura del veicolo, gestione del cambio e centralina di comando serbatoio carburante) • Impiego di un adattatore di comunicazione per il controllo secondo "SAE J2534-1" • Controlli entro un mese dopo SONP (Start of Normal Production) PVE sorveglianza • Controllo di ogni singola diagnosi OBD per quanto riguarda la registrazione di codici guasto e l'attivazione MIL • L'ente seleziona 1 veicolo per ogni gruppo di controllo per la dimostrazione PVE • Complessivamente 6 veicoli qualora vengano certificati più di 10 gruppi di controllo • Controlli entro 6 mesi dopo SONP PVE RBM (per modelli RBM) • 15 veicoli di ogni categoria di gruppo di controllo precedentemente approvata (stesse strategie OBD, calibrature simili e ratio analoghe) • E' possibile la riduzione, previa autorizzazione, del numero di veicoli per gruppi di controllo con bassi numeri di vendita • Controlli entro 6 mesi dopo SONP Certificazione di tipi nuovi I controlli PVE (Production Vehicle Evaluation) per la certificazione si suddividono in tre sottopunti e devono essere effettuati sui veicoli di serie: • PVE comunicazione • PVE sorveglianza • PVE RBM 10 $ Criteri per il raggruppamento delle gestioni motore • Software per la realizzazione "Mode 01-09" identico • Protocollo di diagnosi identico • Message Timing (tempi di trasferimento segnali) identico • Quantità dei "Data Stream Parameter Mode 01" supportati identica b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Giappone ECE Il Giappone definisce OBDII (USA) e EOBD (EU) come standard equivalenti. In alcuni punti il Giappone stabilisce comunque dei requisiti autonomi che comunque non hanno ancora dato origine a delle normative di legge. Attualmente in Europa (ECE) vengono riconosciuti gli standard OBD dell'UE, degli USA o del Giappone. I seguenti valori, componenti e sistemi devono essere sorvegliati: • • • • • • • • • • • • • • • Pressione atmosferica pressione collettore di aspirazione Temperatura aria aspirata/di sovralimentazione Temperatura del liquido di raffreddamento Angolo valvola a farfalla Riconoscimento del cilindro Angolo di manovella/n. di giri albero motore Misuratore della massa d'aria Sonda ossigeno Riscaldamento della sonda Sistema di accensione Impianto di scarico Alimentazione del carburante Sistema AGR Altri componenti rilevanti per le emissioni A causa delle possibili modifiche si consiglia comunque di raccogliere informazioni dettagliate per i singoli casi. Informazioni generali Norme legali / Sistema Assistenza Diagnosi Sistema Assistenza Diagnosi (DAS) DAS è l'apparecchiatura di diagnosi specifica di Mercedes-Benz che consente, oltre alle funzioni di diagnosi OBD, un'ampia diagnosi di tutti i sistemi del veicolo (ad es. gestione del motore, autotelaio, sistema audio e climatizzatore). In DAS sono memorizzate, inoltre, per i singoli codici guasto, descrizioni dettagliate dei guasti e avvertenze per la loro individuazione. Le funzionalità specifiche di diagnosi OBD non sono solo più ampie, ma hanno anche una struttura diversa rispetto alla normale apparecchiatura di diagnosi OBD/EOBD disponibile in commercio. $ Giappone L'ente giapponese "MLIT" (Ministry of Land, Infrastructure and Transport of Japan) sta elaborando, dal 2003, una nuove legge OBD la cui entrata in vigore, per gli importatori, è prevista per il 2008 o 2009. Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 11 Principi fondamentali Accesso dati Apparecchiatura di diagnosi Cablaggio CAN L'accesso ai dati OBD generali nella centralina di gestione motore può essere effettuato con una qualsiasi apparecchiatura di diagnosi (Generic Scan Tool) secondo "SAE J1978" o "ISO 15031-4", disponibile in commercio. Con DAS (Sistema Assistenza Diagnosi) è possibile accedere alle funzionalità di diagnosi specifiche di Mercedes-Benz. Il sistema di diagnosi on-board condivide il cablaggio CAN della centralina di gestione motore con le altre centraline di comando del veicolo. Interfaccia dati L'interfaccia tra l'apparecchiatura di diagnosi e il veicolo è costituita dalla presa di diagnosi (per Mercedes-Benz presa di test per la diagnosi) normalizzata secondo "SAE J1962" o "ISO 15031-3" per quanto riguarda la posizione di montaggio. la forma della presa e l'occupazione. I dati OBD vengono trasmessi in entrambe le direzioni (bidirezionale) attraverso un'interfaccia seriale secondo "ISO14230-4", o attraverso un'interfaccia CAN secondo "ISO15765-4". 1 2 3 12 Ciò consente, ad es., il rilevamento di guasti del cambio automatico da parte della corrispondente centralina di comando del cambio, o delle irregolarità del fondo stradale (per il riconoscimento di perdite di colpi/stabilità di funzionamento) da parte della centralina di comando ESP. A tal fine è necessario che le centraline di comando comunicanti tra di loro si sorveglino a vicenda e che in caso di avaria di una centralina di comando vengano memorizzati i corrispondenti codici guasto. Trasmissione di dati a utenti di altre marche I costruttori automobilistici sono tenuti a rendere disponibili ed accessibili i dati di riparazione e di diagnosi a utenti di altre marche, ad eccezione della cosiddetta "proprietà intellettuale" dei costruttori, come ad es. i brevetti. Apparecchiatura di diagnosi disponibile in commercio (Generic Scan Tool) Presa di diagnosi Centralina di gestione motore b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Protocolli di trasmissione Protezione dalla manipolazione I parametri e valori leggibili sono identici in tutti i veicoli; ma vengono utilizzati, a tal fine, dei protocolli di trasmissione diversi. Tutti i codici dei calcolatori e i parametri di esercizio riprogrammabili (ad es. curve caratteristiche del motore) devono essere protetti da manipolazioni non autorizzate e avere un livello di protezione corrispondente almeno alle disposizioni secondo "SAE J2186 o ISO 15031-7". Ciò vale, comunque, soltanto nel caso in cui lo scambio di dati avvenga, con i protocolli di trasmissione descritti, tramite la presa di diagnosi (presa di test per la diagnosi). Nei veicoli Mercedes-Benz sono stati utilizzati, finora, i protocolli di trasmissione KWP e KWP 2000 attraverso la "K-Line"; dal 2004 ca. viene, invece, utilizzato il protocollo di trasmissione CAN per OBD. Il protocollo di trasmissione CAN è permesso dal 2003 e diventerà obbligatorio negli USA a partire dal 2008. A partire dalla serie 204, la comunicazione di diagnosi avviene esclusivamente con il protocollo di trasmissione CAN attraverso il "CAN della diagnosi" che offre il vantaggio di una maggiore velocità di trasmissione dati di 500 kBit/s, rispetto ai 10,4 kBit/s della "K-Line" utilizzata in precedenza. Esiste, inoltre, la possibilità di eseguire contemporaneamente la diagnosi parallela di diverse centraline di comando. Principi fondamentali Accesso dati Nei veicoli Mercedes-Benz la protezione dalla manipolazione viene assicurata mediante una codifica SCN (SCN = Software Calibration Number) o, per i veicoli USA, mediante una codifica CVN (CVN = Calibration Verification Number, denominato anche CAL-ID = Calibration Identification). Il codice SCN o CVN è costituito da 16 cifre e documenta il hardware e software individuali di ogni singola centralina di comando del veicolo. Tramite la somma di controllo del software della centralina di comando e la sua calibratura, negli USA è possibile provare qualsiasi sostituzione e manipolazione di una centralina di comando o del suo software. Protocollo di trasmissione Norma ISO Norma SAE Velocità di trasmissione KWP (Key Word Protocol) ISO 9141-2 SAE J1979 10,4 kBit/s KWP 2000 (Key Word Protocol) ISO 14230-4 SAE J1979 10,4 kBit/s VPWM (Variable Pulse Width Modulation) — SAE J1850 10,4 kBit/s PWM (Pulse Width Modulation) — SAE J1850 41,6 kBit/s CAN (Controller Area Network) ISO 15765-4 — 500 kBit/s Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 13 Principi fondamentali Dati OBD Dati OBD generali Dati di specificazione guasto (Mode $02) I dati OBD generali, che devono essere accessibili a tutti, sono quei dati necessari per l'ispezione, la diagnosi, la manutenzione o la riparazione di componenti e sistemi di un veicolo rilevanti per le emissioni. Oltre al guasto verificatosi vengono memorizzati i parametri e le condizioni di esercizio, cioè i cosiddetti dati di specificazione guasto (Freeze Frame Data). I seguenti dati possono essere letti secondo "SAE J1979" o "ISO 15031-5": • Mode $01: Valori effettivi e dati di diagnosi del sistema OBD rilevanti per le emissioni • Mode $02: Freeze Frame Data (dati di specificazione guasto) • Mode $03: Stored DTC (codici guasto dei guasti attualmente presenti, memorizzati, rilevanti per le emissioni) • Mode $04: Cancellazione di tutti i codici guasto rilevanti per le emissioni • Mode $05: Valori di regolazione del circuiti di regolazione lambda • Mode $06: Risultati dei controlli dei sistemi sorvegliati ciclicamente • Mode $07: Pending DTC (codici guasto dei guasti rilevanti per le emissioni riconosciuti, non ancora memorizzati, del ciclo di marcia attuale e di quello precedente) • Mode $08: Codici guasto e funzionalità di diagnosi specifici del veicolo (ad es. avvio di controlli ciclici) • Mode $09: Caratteristiche identificative del veicolo Se lo stesso guasto si verifica una seconda volta, vengono memorizzati anche questi dati di specificazione guasto. Se il guasto continua a ripresentarsi gli ultimi dati di specificazione guasto memorizzati vengono aggiornati. Ciò significa che si possono leggere i dati di specificazione guasto della prima e dell'ultima volta in cui un guasto si è verificato. I dati di specificazione guasto sono, ad es.: • • • • • • • • • Velocità del veicolo N. di giri motore Temperatura del liquido di raffreddamento Pressione collettore di aspirazione Temperatura dell'aria di aspirazione Tensione di alimentazione Stato di carico del motore Valore di adattamento della miscela Stato della regolazione lambda Valori effettivi e dati di diagnosi del sistema OBD rilevanti per le emissioni (Mode $01) Tutti i valori effettivi rilevanti per le emissioni (dati real-time) dei singoli componenti e sistemi vengono visualizzati. $ Attraverso il sistema di diagnosi on-board in futuro sarà possibile accedere anche ad altri sistemi elettronici del veicolo riguardanti la sicurezza attiva e passiva del veicolo stesso. 14 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – I guasti riconosciuti vengono memorizzati sotto forma di codici guasto (DTC) secondo "SAE J2012 o ISO 15031-6". Il codice guasto è costituito da un valore alfanumerico a 5 cifre (1 lettera e 4 numeri). I codici P0xxx (Mode $03 e $07) sono codici normalizzati rilevanti per le emissioni. Struttura dei codici guasto Ogni costruttore automobilistico può utilizzare, inoltre, ulteriori codici P1xxx (Mode $08) quando nella centralina di gestione motore vengono integrate delle funzioni supplementari (oltre ai requisiti stabiliti dal legislatore) che devono essere diagnosticabili. Nella maggior parte dei casi i codici P1xxx possono essere decodificati solo con un'apparecchiatura di diagnosi specifica del costruttore (per Mercedes-Benz con DAS). Principi fondamentali Codice di guasto 1ª cifra indica il sistema che ha segnalato il guasto: • • • • B = Body (carrozzeria) C = Chassis (autotelaio) P = Powertrain (trazione) U = Network (rete, ad es. bus dati CAN) 2ª cifra indica il tipo di codice guasto: • 0 = Codice OBD normalizzato • 1 = Codice costruttore 3ª cifra indica il gruppo in cui il guasto si è verificato: • • • • • • • • 1 = Dosaggio carburante e aria 2 = Iniettori 3 = Sistema di accensione e perdite di colpi 4 = Altri sistemi per la riduzione delle emissioni 5 = Minimo e velocità del veicolo 6 = Computer di bordo e altri output 7 = Cambio 8 = Cambio 4ª cifra indica il componente difettoso e il tipo di guasto, ad es. (420): • Tasso di conversione catalizzatore (bancata 1) troppo basso Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 15 Principi fondamentali Memoria guasti Riconoscimento guasti Guasto indiretto La centralina di gestione motore controlla continuamente la plausibilità dei propri segnali in ingresso e in uscita e riscontra eventuali guasti. Il riconoscimento dei guasti e la loro memorizzazione si distingue nel modo seguente: In caso di riconoscimento e di memorizzazione di un segnale errato, vengono interrotti tutti i controllo in cui tale segnale serve come parametro di confronto (cosiddetto asservimento trasversale). In tal modo si impedisce la memorizzazione di guasti indiretti. • Guasto continuamente presente • Contatto difettoso verificatosi durante la marcia visualizzazione guasto Vengono riconosciute la frequenza e la durata dei seguenti guasti: • Segnali sopra o sotto al valore limite (ad.es. interruzione del cavo, cortocircuito, sensore guasto) • Combinazione illogica di diversi segnali • Circuito di regolazione (ad es. regolazione lambda) al limite inferiore o superiore dell'intervallo di regolazione • Guasti nelle catene funzionali (controlli mancanti, ad es. durante l'iniezione aria secondaria o la rigenerazione) • Messaggi di guasti attraverso il bus dati CAN (ad es. dalla centralina di comando VGS, ESP o KLA) Memorizzazione dei guasti Pending DTC (Mode $07) Pending DTC sono dei guasti rilevanti per le emissioni attualmente rilevati nel ciclo di marcia attuale e quello precedente. Essi rimangono memorizzati, fino alla loro conferma (presenza in due cicli di marcia consecutivi), sotto forma di un codici guasto nel Mode $07. Quando un guasto si verifica in due cicli di marcia consecutivi si accende la spia di segnalazione guasto MIL (per Mercedes-Benz la spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE). In caso di mancate accensioni dannose per il catalizzatore, la spia MIL lampeggia fino a quando vengono riconosciute le mancate accensioni e successivamente si accende a luce fissa per l'intero (rimanente) ciclo di marcia. La segnalazione guasto tramite die MIL si spegne automaticamente dopo 3 cicli di marcia consecutivi senza disturbi. Cancellazione guasti (Mode $04) I guasti memorizzati vengono cancellati automaticamente dalla memoria guasti solo dopo 40 cicli di marcia consecutivi senza disturbi. E' comunque possibile cancellarli (in seguito ad una riparazione con esito positivo) con una qualsiasi apparecchiatura di diagnosi disponibile in commercio, o mediante DAS. Memorizzazione dei guasti Stored DTC (Mode $03) Quando un guasto accertato si presenta in due cicli di marcia consecutivi, il Pending DTC viene trasformato in Stored DTC che viene memorizzato nella memoria guasti della centralina di gestione motore. $ Ciclo di marcia (driving cycle) Un ciclo di marcia è costituito dall'avviamento del motore, dalla marcia e dallo spegnimento del motore, con un aumento della temperatura del liquido di raffreddamento di almeno 22 °C a almeno 70 °C. 16 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Valori dei circuiti di regolazione lambda (Mode $05) I segnali in uscita e i controlli delle sonde lambda vengono rappresentati nel loro contesto temporale. Ciò consente l'analisi precisa delle sonde lambda. Sorveglianza ciclica (Mode $06) La sorveglianza ciclica viene eseguita per i componenti e sistemi che non sono sempre attivi. La rigenerazione, ad es., avviene soltanto durante l'esercizio di marcia nella fascia di carico parziale del motore e quindi può essere sorvegliata solo in quella fase di esercizio del motore stesso. I seguenti componenti e sistemi vengono sorvegliati ciclicamente: • Funzionamento catalizzatore (per motori a benzina) • Riscaldamento catalizzatore (per motori a benzina) • Sonde lambda (invecchiamento e regolazione per motori a benzina) • Riscaldamento della sonda lambda • Rigenerazione (per motori a benzina) • Iniezione aria secondaria (per motori a benzina) • Ricircolo gas di scarico • Riconoscimento stabilità di funzionamento (per motori diesel) • Impianto del carburante (per motori diesel) • Controllo tenuta serbatoio carburante (per motori a benzina USA) Sorveglianza continua Autocontrollo centralina di gestione motore La centralina di gestione motore controlla regolarmente il suo software e hardware per: • • • • Errori di programma del software Disturbi nei moduli di memoria Guasti del microprocessore Difetti di funzionamento delle interfacce dati Principi fondamentali Sorveglianza / caratteristiche identificative Gli eventuali guasti rilevanti per le emissioni accertati, vengono visualizzati tramite la spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE. Dati OBD specifici del costruttore (Mode $08) Questi dati di diagnosi OBD leggibili sono specifici per ogni veicolo e valutabili solo entro certi limiti, a seconda del costruttore (vedi anche: codice P1xxx, pagina 15). Possono essere eseguite, inoltre, delle funzionalità di diagnosi specifiche del veicolo (ad es. avvio di controlli ciclici). Caratteristiche identificative (Mode $09) Il consueto numero di telaio è stato sostituito da un VIN (Vehicle Identification Number) normalizzato a livello mondiale. Il VIN è costituito da 17 cifre (combinazione alfanumerica). Alle cifre ad uno a undici è stato assegnato un significato speciale (costruttore, anno di costruzione, ...), mentre le cifre da dodici a diciassette costituiscono il numero di serie progressivo del veicolo. Sorveglianza continua significa la sorveglianza permanente dall'avviamento del motore fino a accensione OFF. I seguenti componenti e sistemi vengono sorvegliati continuamente: • Riconoscimento perdite di colpi (per motori a benzina) • Autoadattamento della formazione della miscela (per motori a benzina) • Percorso aria di aspirazione (per motori diesel) • Impianto di preriscaldamento (per motori diesel) • Cambio automatico • Tutti gli altri componenti rilevanti per le emissioni Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 17 Principi fondamentali Procedimento di controllo Per il procedimento di controllo si distingue tra il controllo dei componenti e il controllo delle catene funzionali. Controllo dei componenti Il controllo dei componenti consiste nel controllo diretto di un componente e comprende quanto segue: • Sorveglianza dell'alimentazione di tensione e dei circuiti elettrici • Confronto dei segnali dei sensori con altri segnali dei sensori e con i valori di confronto memorizzati Questo controllo può portare a tre differenti risultati: • Segnale presente (controllo superato) • Segnale non presente (guasto) • Segnale presente ma non plausibile (guasto) Esempio: catena funzionale rigenerazione Temporizzando la valvola di commutazione della rigenerazione nella fascia di carico parziale del motore la valvola stessa viene sporadicamente aperta e i gas di carburante accumulati nel serbatoio carbone attivo vengono aspirati dal motore. Con questo procedimento la miscela di combustione viene arricchita. Valutando il segnale della sonda lambda (a monte del catalizzatore) la centralina di gestione motore rileva un contenuto minore di ossigeno nei gas di scarico e quindi una miscela di combustione arricchita. Qualora il segnale della sonda lambda non dovesse variare all'inizio della rigenerazione, è presente un guasto della rigenerazione stessa. Controllo delle catene funzionali Il controllo delle catene funzionali consiste nel controllo indiretto della ripercussione di una variazione comandata. In questa maniera vengono controllati singoli componenti e sistemi per i quali non è possibile eseguire il controllo dei componenti. La catena funzionale è un procedimento comandato di causa ed effetto. La centralina di gestione motore comanda uno o più componenti (causa) e valuta i segnali risultanti dei sensori (effetto). La centralina di gestione motore confronta cioè i segnali dei sensori con i valori di confronto memorizzati riscontrando così il funzionamento senza disturbi o meno di componenti e sistemi. Tramite i controlli delle catene funzionali vengono sorvegliati i seguenti componenti e sistemi: • Riconoscimento perdite di colpi/stabilità di funzionamento • Autoadattamento della formazione della miscela • Immissione di aria secondaria • Rigenerazione • Prova di tenuta del serbatoio carburante • Funzionamento del catalizzatore • Sonde lambda (invecchiamento e regolazione) • Riscaldamento della sonda lambda • Ricircolo gas di scarico 18 1 2 3 Segnale sonda lambda prima della rigenerazione Attivazione valvola di commutazione della rigenerazione Segnale sonda lambda all'inizio della rigenerazione G3/2 Sonda lambda a monte del catalizzatore N3/10 Centralina di comando ME (centralina di gestione motore) Y58/1 Valvola di commutazione rigenerazione b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Per poter valutare il funzionamento senza disturbi o meno dei componenti e sistemi sorvegliati ciclicamente al momento della lettura della memoria guasti, questi stessi componenti e sistemi devono trovarsi in uno stato di disponibilità al controllo. Lo stato di disponibilità al controllo di un componente o sistema viene rappresentato mediante il codice readiness.. Mediante il codice readiness viene riconosciuto se i controlli per il riconoscimento guasti si sono svolti almeno una volta e il componente o il sistema sono quindi attivi. Lo stato di disponibilità al controllo viene rilevato almeno una volta per ogni ciclo di marcia e, se lo stato di disponibilità al controllo è presente, viene impostato il codice readiness. Ciò significa che per impostare il codice readiness è sufficiente che il veicolo abbia controllato almeno una volta tutti i componenti appartenenti a un determinato sistema. Il risultato del controllo è ininfluente al fine dell'impostazione del codice readiness, esso cioè viene impostato anche se viene accertato un guasto di un sistema o di un componente. Cancellando i codici guasto (Mode $04) tutti i codici readiness vengono azzerati automaticamente. Realizzazione dello stato di disponibilità per il controllo Se manca lo stato di disponibilità per il controllo per alcuni sistemi (tranne per il ricircolo gas di scarico) o componenti, lo si può realizzare con l'apparecchiatura di diagnosi. A tal fine il procedimento delle catene funzionali viene avviato manualmente tramite una voce di menu del software di diagnosi. Principi fondamentali Codice readiness La struttura e il tipo di visualizzazione del codice readiness dipendono dai seguenti fattori: • • • • Casa automobilistica Tipo di veicolo Motore Lettore Esempio: visualizzazione del codice readiness Il codice readiness viene impostato per i seguenti componenti e sistemi dopo che sono stati controllati: • Funzionamento catalizzatore (per motori a benzina) • Sonde lambda (invecchiamento e regolazione) (per motori a benzina) • Riscaldamento della sonda lambda • Rigenerazione (per motori a benzina) • Iniezione aria secondaria (per motori a benzina) • Ricircolo gas di scarico • Riconoscimento stabilità di funzionamento (per motori diesel) • Impianto del carburante (per motori diesel) • Controllo tenuta serbatoio carburante (per motori a benzina USA) Stato di disponibilità per il controllo Controllo concluso Catalizzatore — Sonde lambda (invecchiamento e funzionamento) — Riscaldamento della sonda lambda X Rigenerazione X Immissione di aria secondaria X Ricircolo gas di scarico — Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 19 Diagnosi on-board motori a benzina Sistemi e componenti sorvegliati Segnali di ingresso A16/x B2/5 B4/3 B6/x B11/4 B17 B28 Sensore di battito in testa Misuratore massa d'aria a film caldo Trasduttore pressione serbatoio carburante (per modelli USA) Trasduttore di Hall albero a camme Sonda termica liquido di raffreddamento Sonda termica aria di aspirazione Trasduttore di pressione (collettore di aspirazione) Il sistema di diagnosi on-board dei motori a benzina comprende la sorveglianza dei seguenti sistemi e componenti rilevanti per i gas di scarico, con l'esempio dell'iniezione nel canale: Sorveglianza funzionamento catalizzatore La sorveglianza del funzionamento perfetto del catalizzatore (tasso di trasformazione) avviene mediante una seconda sonda lambda montata a valle del catalizzatore. Sorveglianza riscaldamento della sonda lambda Sonda lambda a monte del KAT (sonda lambda ad ampio spettro): la diagnosi del riscaldamento della sonda lambda consiste nel controllo della resistenza di calibratura e della cella di Nernst dopo l'avviamento del motore, e nella sorveglianza della velocità di reazione della sonda lambda. Sonda lambda a valle del KAT (sonda Nernst): la diagnosi del riscaldamento della sonda consiste nel controllo della resistenza della cella di Nernst e del circuito elettrico di riscaldamento. 20 B37 B70 CAN G3/x Trasduttore pedale acceleratore Trasduttore di Hall albero motore Controller Area Network Sonde O2 a monte e a valle del KAT (sonde lambda) M16/6 Attuatore valvola a farfalla N3/10 Centralina di comando ME Y3/8n4 Centralina di comando gestione cambio ad integrazione completa Sorveglianza sonde lambda Mediante la sorveglianza della frequenza di regolazione lambda e della velocità di reazione della sonda lambda a monte del KAT, vengono riconosciuti la regolazione corretta e l'invecchiamento della sonda lambda stessa. Sorveglianza autoadattamento formazione della miscela Sorvegliando il segnale della sonda lambda a monte del KAT vengono riconosciuti le anomalie durante l'autoadattamento della formazione della miscela. Riconoscimento perdite di colpi Per proteggere il catalizzatore dal sovraccarico termico in caso di perdite di colpi, il funzionamento del motore viene permanentemente sorvegliato. Le perdite di colpi vengono riconosciute valutando le oscillazioni minime del n. di giri motore (n. di giri albero motore). b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Diagnosi on-board motori a benzina Sistemi e componenti sorvegliati Segnali d'uscita A1e26 A1e58 CAN G3/x Spia di controllo CHECK ENGINE (per gli USA) Spia di controllo diagnosi motore (tranne USA) Controller Area Network Sonde O2 a monte e a valle del KAT (sonde lambda) M16/6 Attuatore valvola a farfalla M33 Pompa dell'aria elettrica N3/10 Centralina di comando ME Sorveglianza iniezione aria secondaria L'iniezione aria secondaria porta il catalizzatore più rapidamente alla temperatura di esercizio. Il suo funzionamento viene controllato mediante il segnale della sonda lambda a monte del KAT. Sorveglianza rigenerazione Valutando il segnale della sonda lambda a monte del KAT viene riconosciuto l'arricchimento della miscela di combustione all'abilitazione della rigenerazione. Sorveglianza cambio automatico Il cambio automatico viene controllato dalla centralina di comando cambio ad integrazione completa per la presenza di guasti. Il messaggio sulla presenza di un guasto viene inviato sul bus dati CAN alla centralina di comando ME o, a partire da 06/2007, memorizzato e gestito direttamente dalla centralina di comando cambio ad integrazione completa. T1/x X11/4 Y32 Y49/x Y58/1 Y58/4 Y62/x Bobine di accensione Presa di test per la diagnosi Valvola di commutazione pompa dell'aria Elettromagneti attuatori albero a camme Valvola di commutazione rigenerazione Valvola di intercettazione serbatoio carbone attivo (per modelli USA) Iniettori di carburante Sorveglianza di altri componenti rilevanti per i gas di scarico • Trasduttore pedale dell'acceleratore • Sonda termica aria di aspirazione e liquido di raffreddamento • Trasduttore di pressione condotto aspirazione • Trasduttore di Hall albero a camme e albero motore • Elettromagneti attuatori albero a camme • Centralina di comando ME (centralina di gestione motore) • Iniettori di carburante • Bobine di accensione • Sensore di battito in testa • Misuratore della massa d'aria a film caldo • Attuatore valvola a farfalla Controllo tenuta serbatoio carburante (per USA) Durante la sorveglianza dell'impianto di ventilazione e di sfiato dell'impianto serbatoio carburante vengono riconosciute eventuali perdite mediante l'applicazione di una depressione. La funzione di sorveglianza consente, inoltre, di accertare dei guasti sulla valvola di intercettazione serbatoio carbone attivo. Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 21 Diagnosi on-board motori diesel Sistemi e componenti sorvegliati Segnali di ingresso B2/5 B4/6 B5/1 B6/x B11/4 B17/8 B19/x B28/5 B28/8 B37 Misuratore massa d'aria a film caldo Sensore pressione rail Trasduttore pressione di sovralimentazione Trasduttore di Hall albero a camme Sonda termica liquido di raffreddamento Sonda termica aria di sovralimentazione Sonda termica gas di scarico (per DPF) Trasduttore di pressione a valle del filtro aria Trasduttore differenza di pressione (per DPF) Trasduttore pedale acceleratore Il sistema di diagnosi on-board comprende, nei motori diesel, la sorveglianza dei seguenti sistemi e componenti rilevanti per i gas di scarico: Sorveglianza riscaldamento della sonda lambda La diagnosi del riscaldamento della sonda lambda (sonda lambda ad ampio spettro) consiste nel controllo della resistenza di calibratura e della cella di Nernst dopo l'avviamento del motore, e nella sorveglianza della velocità di reazione della sonda lambda. Sorveglianza sonda lambda Mediante la sorveglianza della frequenza di regolazione lambda e della velocità di reazione della sonda lambda, vengono riconosciuti la regolazione corretta e l'invecchiamento della sonda lambda stessa. 22 B50 B70 CAN G3/x M16/5 N3/9 N14/3 R9 Y3/8n4 Sonda termica carburante Trasduttore di Hall albero motore Controller Area Network Sonde O2 a monte del KAT (sonde lambda) Attuatore della valvola a farfalla Centralina di comando CDI Stadio finale tempo di incandescenza Candelette ad incandescenza Centralina di comando gestione cambio ad integrazione completa Riconoscimento stabilità di funzionamento Per proteggere il catalizzatore dal sovraccarico termico in caso di perdite di colpi, il funzionamento del motore (stabilità di funzionamento) viene continuamente sorvegliato. Le perdite di colpi vengono riconosciute valutando le oscillazioni minime del n. di giri motore (n. di giri albero motore). Sorveglianza impianto di preriscaldamento Lo stadio finale tempo di incandescenza controlla se stesso e le candelette ad incandescenza e segnala la presenza di eventuali guasti alla centralina di comando CDI. b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Diagnosi on-board motori diesel Sistemi e componenti sorvegliati Segnali d'uscita A1e16 A1e26 A1e58 CAN G3/x M16/5 M55 N3/9 Spia di controllo preriscaldamento Spia di controllo CHECK ENGINE (per gli USA) Spia di controllo diagnosi motore (tranne USA) Controller Area Network Sonde O2 a monte del KAT (sonde lambda) Attuatore della valvola a farfalla Motorino esclusione condotto di immissione Centralina di comando CDI Sorveglianza cambio automatico Il cambio automatico viene controllato dalla centralina di comando cambio ad integrazione completa per la presenza di guasti. Il messaggio sulla presenza di un guasto viene inviato sul bus dati CAN alla centralina di comando CDI o, a partire da 06/2007, memorizzato e gestito direttamente dalla centralina di comando cambio ad integrazione completa. Sorveglianza ricircolo gas di scarico Il funzionamento del ricircolo gas di scarico viene controllato mediante una verifica dell'attuatore del ricircolo dei gas di scarico e la valutazione del segnale sonda lambda. Sorveglianza filtro per il particolato diesel (DPF) Il DPF viene controllato attraverso il trasduttore differenza di pressione, mediante la misurazione della pressione dei gas di scarico a monte e a valle del DPF. N14/3 R9 X11/4 Y27/x Y74 Y76/x Y94 Y100 Stadio finale tempo di incandescenza Candelette ad incandescenza Presa di test per la diagnosi Attuatore del ricircolo dei gas di scarico Valvola di regolazione pressione Iniettori di carburante Valvola di regolazione portata Attuatore pressione di sovralimentazione Sorveglianza di altri componenti rilevanti per i gas di scarico • Trasduttore pedale dell'acceleratore • Sonda termica aria di sovralimentazione e liquido di raffreddamento • Trasduttore di pressione a valle del filtro aria e aria di sovralimentazione • Trasduttore di Hall albero a camme e albero motore • Misuratore della massa d'aria a film caldo • Centralina di comando CDI (centralina di gestione motore) • Iniettori di carburante • Sensore di pressione del rail • Valvola di regolazione pressione • Valvola di regolazione portata • Sonda termica carburante • Attuatore pressione di sovralimentazione • Attuatore valvola a farfalla • Motorino per esclusione condotto di immissione • Sonda termica gas di scarico (per DPF) Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 23 Analisi gas di scarico Analisi gas di scarico secondo NEFZ Analisi gas di scarico per la certificazione Analisi gas di scarico per veicoli con OBD Per certificare i nuovi tipi di veicoli, le vetture di prova devono superare l'analisi gas di scarico in un ciclo di marcia normalizzato. In occasione dell'analisi gas di scarico (AU) da eseguire ogni 2 anni, deve essere controllata anche la diagnosi on-board, a partire dalle seguenti date d'impiego: Esempio EU: Il nuovo ciclo di marcia europeo (NEFZ) serve, all'interno dell'UE, come base per il rilevamento delle emissioni di sostanze nocive e del consumo di carburante. Esso è costituito da un ciclo di marcia urbano (UDC = Urban Driving Cycle) e da un ciclo extraurbano (EUDC = Extra Urban Driving Cycle). Questi cicli di marcia devono simulare sul banco di prova a rulli delle situazioni di marcia tipiche. Un ciclo di prova NEFZ ha la seguente struttura: • • • • Avviamento a freddo a 20°C Durata di 20 min Percorso di 11 km Velocità massima di 120 km/h Il test dei gas di scarico per la certificazione è costituito da un ciclo di prova UDC e da uno EUDC. Le emissioni di sostanze nocive misurate vengono poi convertite sul percorso effettuato. • Motori a benzina per autovetture a partire dal 2000 per i nuovi modelli di vetture, e a partire dal 2001 per tutti i modelli di vetture • Motori diesel per autovetture a partire dal 2003 per i nuovi modelli di vetture, e a partire dal 2004 per tutti i modelli di vetture Se durante il controllo vengono accertati dei codici guasto o altri scostamenti, la targhetta AU (analisi gas di scarico) non viene rilasciata. AU con OBD in caso di data della prima immatricolazione fino a 31.12.2005 1. Controllo visivo La spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE deve accendersi con accensione ON e spegnersi dopo l'avviamento del motore. 2. Controllo Controllo dei dati del sistema rilevanti per le emissioni di sostanze nocive: i valori nominali predefiniti da costruttore automobilistico devono essere rispettati. Nuovo ciclo di marcia europeo (NEFZ) UDC Urban Driving Cycle (ciclo di marcia urbano) EUDC Extra Urban Driving Cycle (ciclo di marcia extraurbano) 24 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Con il motore e il catalizzatore a temperatura di esercizio, si devono leggere i seguenti dati tramite la presa di test per la diagnosi: • Memoria guasti • Dati del sistema rilevanti per le emissioni di sostanze nocive: - n. di giri al minimo - temperatura motore - valori effettivi che consentono di valutare il funzionamento regolare del sistema di depurazione gas di scarico Nel tubo terminale di scarico devono essere controllati, inoltre, i seguenti parametri: • Valore lambda con uno scostamento ammesso del r 2 % al minimo aumentato • Contenuto CO nei gas di scarico al minimo aumentato (almeno 2.500/min) Se il costruttore non ha predefinito un valore lambda (O) si deve adottare come valore ammesso O = da 0,97 a 1,03. Per il contenuto CO al minimo aumentato è ammessa, per EURO 3, una quota massima di emissioni di 0,3 Vol %, mentre per EURO 4 il valore massimo ammesso è di 0,2 Vol % (incluse tutte le tolleranze). AU in caso di data della prima immatricolazione a partire da 01.01.2006 Per veicoli con data della prima immatricolazione a partire da 01.01.2006 è sufficiente il controllo visivo, nonché la lettura e il controllo dei dati rilevanti per i gas di scarico memorizzati nel veicolo, ad es. i codici guasto e i codici readiness. Analisi gas di scarico Analisi gas di scarico con OBD Per il controllo AU in officina ciò significa: • La spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE deve accendersi con accensione ON e spegnersi dopo l'avviamento del motore • La memoria guasti non deve contenere codici guasto rilevanti per le emissioni • I test di sorveglianza OBD continui e ciclici devono essere regolari (codice readiness impostato) • Controllo visivo dell'impianto di scarico per completezza, tenuta e danneggiamento La misurazione dei gas di scarico nel tubo terminale di scarico viene quindi soppressa, a meno che il collaudatore non riscontri un guasto evidente nel sistema di depurazione gas di scarico, o non tutti i codici readiness siano impostati. Per il controllo AU in officina ciò significa: • La spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE deve accendersi con accensione ON e spegnersi dopo l'avviamento del motore • La memoria guasti non deve contenere codici guasto rilevanti per le emissioni • Il n. di giri al minimo deve essere in tolleranza • La temperatura motore e altri valori effettivi devono essere leggibili tramite la presa di test per la diagnosi • Misurazione dei gas di scarico nel tubo terminale di scarico $ Memoria guasti In nessun caso la memoria guasti deve essere cancellata poco prima del controllo AU, perché così verrebbero azzerati anche i risultati dei test di sorveglianza OBD (codici readiness). Prima di poter eseguire il controllo AU il veicolo dovrebbe quindi effettuare diversi cicli di marcia, o la disponibilità al controllo (codice readiness) dovrebbe essere ripristinata manualmente per tutti i sistemi ciclicamente sorvegliati. Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 25 Componenti del sistema Presa di test per la diagnosi Die La presa di test per la diagnosi è costituita, nei veicoli Mercedes-Benz, dall'interfaccia normalizzata tra l'apparecchiatura di diagnosi (DAS o Generic Scan Tool) e sistema OBD II/EOBD del veicolo. Per quanto riguarda la struttura, la posizione di mon-taggio e il tipo dei dati da trasmettere, la presa di test è normalizzata secondo "ISO15031-3" o "SAE J1962". Il connettore a spina della presa di test ha una struttura ed un'occupazione minima (occupazione dei pin) prescritte. La rimanente occupazione varia a seconda del costruttore, cioè ogni costruttore può inserire ulteriori accessi dati o di diagnosi, o dati di sensori supplementari. X11/4 Presa di test per la diagnosi Posizione di montaggio La posizione di montaggio deve essere scelta in maniera tale da essere facilmente accessibile per il personale di manutenzione e da essere protetta da danni accidentali in condizioni d'uso normali. Essa deve trovarsi nella zona della plancia portastrumenti lato conducente (fino a max 300 mm accanto all'asse longitudinale del veicolo in direzione passeggero anteriore). Occupazione pin 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 26 Specifico del costruttore Trasferimento dati secondo SAE J1850 (negativo) Specifico del costruttore (per Mercedes-Benz fino a 2004: segnale del n. di giri motore TNA/TD) Massa del veicolo (mors. 31) Massa elettronica (mors. 31) Bus dati CAN (high) secondo ISO15765-4 Trasferimento dati secondo ISO 9141-2 (cavo K) Specifico del costruttore (per Mercedes-Benz: mors. 15/87) Specifico del costruttore Trasferimento dati secondo SAE J1850 (positivo) Specifico del costruttore Specifico del costruttore Specifico del costruttore Bus dati CAN (low) secondo ISO15765-4 Trasferimento dati secondo ISO 9141-2 (cavo L) Positivo della batteria (mors. 30) b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – Nei veicoli Mercedes-Benz, la spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE è il dispositivo di visualizzazione guasti (MIL = Malfunction Indicator Lamp) prescritto che segnala al conducente la presenza di guasti rilevanti per le emissioni. Questa spia si trova nello strumento combinato ed è costituita da un "simbolo motore giallo" normalizzato secondo ISO o, nei veicoli USA, dalla scritta gialla "check engine". Componenti del sistema Spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE La spia di controllo viene attivata dalla centralina di gestione motore. Illuminazione La spia di controllo si accende con accensione ON fino all'avviamento motore (test di funzionamento); mentre si accende a luce fissa dopo che un guasto rilevante per le emissioni si è verificato in due cicli di marcia consecutivi. A1e58 Spia di controllo diagnosi motore Un guasto rilevante per le emissioni memorizzato già in precedenza nella memoria guasti, viene visualizzato immediatamente qualora si verificasse nuovamente. Quando un guasto viene classificato come dannoso per il catalizzatore (ad es. perdite di colpi con maggiore frequenza) la spia di controllo lampeggia. Spegnimento La spia di controllo si spegne dopo che un guasto rilevato non si è più presentato per tre cicli di marcia consecutivi, o quando la memoria guasti viene cancellata (in seguito ad una riparazione). A1e26 Spia di controllo CHECK ENGINE (per gli USA) $ I guasti riconosciuti non rilevanti per le emissioni vengono memorizzati nella memoria guasti, ma non visualizzati al conducente tramite la spia di controllo diagnosi motore/CHECK ENGINE. Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 27 Appendice 28 Abbreviazioni A/C EPA Air Conditioning Environmental Protection Agency (USA) AGR EU Ricircolo gas di scarico Unione Europea AU EUDC Analisi gas di scarico Ciclo extraurbano CAN ESP Controller Area Network Programma elettronico di stabilità CARB EWG California Air Resources Board (California) Comunità Economica Europea CDI ISO Iniezione diesel Common Rail International Organization for Standardization CCR KAT California Code of Regulations Catalizzatore CVN KWP Calibration Verification Number Key Word Protocol DAS LEV Sistema assistenza diagnosi Low Emission Vehicle DPF LKW Filtro per il particolato diesel Autocarro DTC ME Diagnostic Trouble Code Motronic con pedale elettronico dell'acceleratore ECE MIL Economic Commission for Europe Malfunction Indicator Lamp EOBD MLIT Diagnosi europea on-board Ministry of Land, Infrastructure and Transport of Japan b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – NEFZ SONP Nuovo ciclo di marcia europeo Start of Normal Production OBD VGS Diagnosi on-board Comando cambio ad integrazione completa UDC VIN Urban Driving Cycle Vehicle Identification Number USA VPWM United States of America Variable Pulse Width Modulation PCM VVT Powertrain Control Module Variable Valve Timing PCV WIS Positive Crankcase Ventilation Sistema di informazione per l'officina Appendice Abbreviazioni PID Parameter Identifier PKW Autovettura PVE Production Vehicle Evaluation (California) PWM Pulse Width Modulation RBM Rate Based Monitoring SAE Society of Automotive Engineers (USA) SCN Software Calibration Number Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 29 Appendice Direttive e norme Direttiva Norma ISO Norma SAE 70/220/CEE Allegato XI — — Base legale OBDII a partire dall'anno di produzione 2004 negli USA CCR title 13 section 1968.2 — — Modalità test di diagnosi (Mode 1...9) — ISO 15031-5 SAE J1979 Codici guasto standardizzati (DTC) — ISO 15031-6 SAE J2012 Segnalazione guasto con lettore standard (Generic Scan Tool) — ISO 15031-4 SAE J1978 Denominazioni e abbreviazioni standardizzati di componenti e sistemi — ISO 15031-2 SAE J1930 Presa di diagnosi — ISO 15031-3 SAE J1962 Protezione dalla manipolazione — ISO 15031-7 SAE J2186 Protocollo di trasmissione KWP — ISO 9141-2 SAE J1979 Protocollo di trasmissione KWP 2000 — ISO 14230-4 SAE J1979 Protocollo di trasmissione VPWM — — SAE J1850 Protocollo di trasmissione PWM — — SAE J1850 Protocollo di trasmissione CAN — ISO 15765-4 — Base legale all'interno dell'UE 30 b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – A M Analisi gas di scarico con OBD . . . . . . . . . . . 24 Apparecchiatura di diagnosi . . . . . . . . . . . . . 12 Memorizzazione dei guasti Pending DTC . . . . . 16 Memorizzazione dei guasti Stored DTC . . . . . . 16 B N Basi legali ECE . . . . . Basi legali in California Basi legali in Giappone Basi legali negli USA . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Appendice Indice analitico NEFZ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Norme legali UE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 . . . . . . . . . . . . . . . . 11 . . . . . . . . . . . . . . . . .9 C Cablaggio CAN . . . . . . . . . . . . . . . . Cancellazione guasti . . . . . . . . . . . . . Caratteristiche identificative . . . . . . . . . Catena funzionale . . . . . . . . . . . . . . . Centralina di gestione motore autocontrollo Ciclo di marcia . . . . . . . . . . . . . . . . . Codice guasto . . . . . . . . . . . . . . . . . Codice readiness . . . . . . . . . . . . . . . Codifica CVN . . . . . . . . . . . . . . . . . Codifica SCN . . . . . . . . . . . . . . . . . . Controllo dei componenti . . . . . . . . . . Controllo delle catene funzionali . . . . . . . . . . 12 . . . . 16 Presa di test per la diagnosi . . Procedimento di controllo . . . Protezione dalla manipolazione Protocolli di trasmissione . . . . . . . . . . . . . . 26 . . . . . . . . . . . 18 . . . . . . . . . . . 13 . . . . . . . . . . . 13 . . . . 17 . . . . 18 R . . . . 17 Riassunto direttive e norme . . . . . . . . . . . . . 30 Riconoscimento guasti . . . . . . . . . . . . . . . . 16 . . . . 16 . . . . 15 . . . . 19 . . . . 13 . . . . 13 . . . . 18 . . . . 18 D Dati di specificazione guasto . . Dati OBD specifici del costruttore Dati storici OBD . . . . . . . . . . Diagnosi on-board I . . . . . . . . Diagnosi on-board II . . . . . . . P . . . . . . . . . . 14 . . . . . . . . . . 17 . . . . . . . . . . .7 . . . . . . . . . . .6 . . . . . . . . . . .6 S Segnali di ingresso motori a benzina Segnali di ingresso motori diesel . . Segnali in uscita motori a benzina . Segnali in uscita motori diesel . . . Sistema Assistenza Diagnosi . . . . Sorveglianza ciclica . . . . . . . . . Sorveglianza continua . . . . . . . . Spia di controllo CHECK ENGINE . . Spia di controllo diagnosi motore . Stato di disponibilità per il controllo . . . . . . . . 20 . . . . . . . . 22 . . . . . . . . 21 . . . . . . . . 23 . . . . . . . . 11 . . . . . . . . 17 . . . . . . . . 17 . . . . . . . . 27 . . . . . . . . 27 . . . . . . . . 19 T Test dei gas di scarico per la certificazione . . . . 24 G Guasto indiretto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 I Interfaccia dati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 V Valori dei circuiti di regolazione lambda . . . . . . 17 visualizzazione guasto . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) b – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 – 31 Appendice 32 Appunti b Descrizione del sistema diagnosi on-board II (OBD II / EOBD) – Per questa stampa non è previsto l'aggiornamento da parte del servizio modifiche. Aggiornato al: 07 / 2007 –
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