Veglia di Natale e Messa della Notte
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Veglia di Natale e Messa della Notte
Parrocchia S. Maria delle Grazie Cervino www.parrocchiacervino.it Veglia di Natale e Messa della Notte Un lettore si reca all’ambone e legge (si resta seduti). GUIDA: Siamo radunati nel cuore della notte per rinnovare e rivivere il grande evento dell'incarnazione di Dio in Gesù Cristo, ci prepariamo alimentando la nostra fede e riscaldando la nostra attesa. Siamo usciti dalle nostre case non semplicemente perché non sapevamo che cosa fare o dove andare, ma perché non siamo riusciti a resistere al fascino e al mistero di questa notte. Attraverso la lettura delle Scritture, la preghiera, il silenzio e il canto vogliamo, dunque, prepararci a dare un senso giusto alla nostra presenza e all'azione liturgica che tra poco lo Spirito Santo compirà nel cuore della celebrazione Eucaristica. Dio ci ha radunati questa notte non per recitare il Natale di Gesù, ma per farlo succedere di nuovo nella nostra vita e nella nostra carne per mezzo della fede e della comunione al Corpo di Cristo. Chi vede noi dovrebbe, poter vedere qualcosa di analogo a quello che hanno visto Maria, Giuseppe e i pastori nella stalla di Betlemme: Dio che si fa uomo affinché ogni uomo lo possa avere come compagno della proprio vita. Ognuno di noi potrebbe diventare il segno di un nuovo Natale, che l'amore di Dio per mezzo dello Spirito Santo vuole donare all'umanità. Allora questo Natale, speriamo, farà cantare anch'esso, come il primo, la gloria di Dio e la pace sulla terra, anch'esso farà la gioia e la speranza dei poveri della terra, perché l'amore di Dio per loro ha trovato in noi il volto, il cuore e le mani con cui si offre. Iniziamo questa Veglia, con la recita del salmo 138. In esso il salmista manifesta la certezza che nessuno al mondo è vicino all’uomo quanto Dio. Recitandolo, pensiamo alla nostra vita, alle nostre giornate: non siamo mai soli, in ogni attimo Dio è con noi, così come in questa notte nella quale nasce nel mondo la Salvezza (1c: primo coro; 2c: secondo coro). 1c Signore, tu mi scruti e mi conosci tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. 2c Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. 1 1c Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo. 1c Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. 2c Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. 2c Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. 1c Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. 1c Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. 2c Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»; nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. 2c Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora. - In piedi – Mentre si accende la prima candela, il celebrante dice: C. Abbiamo vissuto, o Signore, attraverso la prima domenica di Avvento, il senso e il valore della Veglia: Volevamo esprimerti la gioia e la certezza dello stare insieme anche attraverso la preghiera. Vogliamo ora rivolgerci alla Vergine Santa, con queste parole: Tutti: O Maria, madre di Gesù e Madre nostra, il tuo cuore si è riempito di gioia quando l’angelo ti ha chiesto di diventare la mamma di Gesù, il Dio con noi. Ecco il nostro cuore riempilo della gioia di Dio, perché faccia luce ai fratelli e la doni a chi è triste. - Seduti Lettore: Dal libro dei profeta Isaia (43,18-21) Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! " Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterà fiumi nella steppa. 'Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. 'Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. Canto: 2 GUIDA: Tante cose nuove Dio fa succedere nella nostra vita e nella nostra comunità parrocchiale, ma il vortice del tempo che imprigiona il nostro spirito non ci dà tregua. Non riusciamo a vedere ciò che nasce. Questa notte Dio non cambia strategia. La potenza del suo amore produrrà un germoglio, che è spuntato in questo tempo di Avvento per coloro hanno accolto la promessa. Mentre si accende la seconda candela, il celebrante dice: C: Abbiamo vissuto, o Signore, attraverso la seconda domenica di Avvento, il senso e il valore della preparazione alla tua venuta: Volevamo esprimerti il desiderio di ascoltare e soprattutto di vivere la tua parola di salvezza. Vogliamo ora rivolgerci alla Vergine Santa, con queste parole: Tutti: O Maria, Madre e Regina della pace, il tuo cuore si è riempito di pace come quello di ogni mamma che porta in sé una nuova creatura. Ecco il nostro cuore: riempilo della pace di Dio perché porti serenità nella nostra vita e la doni a chi ha l’animo pieno di rancore. - Seduti – GUIDA: La nascita di Gesù avvenuta a Betlemme non è un fatto di cui si possa perdere la memoria, né un fatto da ricordare semplicemente. E' un fatto da accogliere e incarnare anche stanotte. Noi stessi ne saremo il segno. Noi stessi ne saremo i testimoni. Noi stessi ne saremo gli annunciatori. Lasciamoci riempire il nostro spirito di forza profetica. La profezia del tempo antico trovi in noi il terreno buono per diventare compimento questa notte. Ascoltiamo Dal libro dei profeta Isaia (11, 1-4) Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore,non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. Canto: GUIDA: E se Gesù questa notte non nascesse? E’ proprio un ipotesi così improbabile? Siamo così abituati a mettere il Natale nei nostri programmi e nei nostri calendari, che neppure ci sfiora un'ipotesi del genere. Eppure il rischio di un Natale senza Gesù che nasce è più presente di quanto non si creda. Infatti il Natale per molti è già passato con gli ultimi acquisti e gli 3 ultimi regali nell'ultimo negozio che ha abbassato le saracinesche. Rimane la messa di mezzanotte. Ma è poco più che una formalità. La solita storia di duemila anni fa, carica sempre di suggestione e di poesia, e il solito invito ad essere un po’ più buoni e più attenti ai bisogni dei poveri. Dunque per la maggior parte, forse, un Natale senza novità, rivolto solo al passato. Probabilmente ben pochi si aspettano che Gesù nasca di nuovo, che prenda carne nella nostra umanità… Quanti di noi, qui presenti, aspettiamo una cosa del genere? E se Gesù non nasce, tutto rimane come prima. Il Natale è solo un giorno di memoria di uno che non c'è più. La speranza dei poveri poco più che una illusione. L'inizio di una umanità nuova ancora una volta rinviata. Se Gesù non nasce questa notte è come tutte le altre notti e domani sarà solo un giorno in più per tutti. Riflettiamo. Il rischio che Gesù non nasca c'è davvero, ed è nel cuore di ciascuno. Mentre si accende la terza candela, il celebrante dice: C: Abbiamo vissuto, o Signore, attraverso la terza domenica di Avvento, il senso e il valore dell’umiltà: Solo attraverso l’espressione dell’amore comunitario saremo capaci di costruire la civiltà dell’amore. Vogliamo ora rivolgerci alla Vergine Santa, con queste parole: Tutti: O Maria, Madre dell’amore e del servizio, il tuo cuore si è aperto al servizio come quello di ogni mamma chiamata ad allevare una nuova creatura. Ecco il nostro cuore: riempilo dell’amore di Dio perché riscaldi la nostra vita e lo metta al servizio di chi è povero. C.: Gesù è il germoglio sbocciato dalla radice di Jesse, dalla fertile terra di Maria, ricolmo dei doni dello Spirito. Gesù è il braccio potente che ci guida nelle regioni della vera libertà a gustare i frutti di un mondo che sa amare come ama Dio. Gesù è il compimento di tutte le promesse annunciate per mezzo dei profeti. Invochiamo la sua venuta nel cuore e nella vita di noi tutti qui presenti e diciamo insieme: Rit. Signore Gesù, ascolta la nostra preghiera! LETTORE: O Sapienza che esci dalla bocca dell'Altissimo, ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza: vieni e insegnaci la via della saggezza. Rit. Signore Gesù, ascolta la nostra preghiera! O Signore, guida della casa d’Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto, e sul monte Sinai gli hai dato la legge: Vieni a liberarci con braccio potente. Rit. Signore Gesù, ascolta la nostra preghiera! O germoglio di Jesse, che t’innalzi come segno per i popoli: tacciano davanti a te i re della terra e le nazioni t’invochino : vieni a liberarci, non tardare. Rit. Signore Gesù, ascolta la nostra preghiera! O Astro che sorgi, splendore della luce eterna , sole di giustizia : vieni illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra della morte Rit. Signore Gesù, ascolta la nostra preghiera! 4 O re delle genti , atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno, vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra. Rit. Signore Gesù, ascolta la nostra preghiera! C.: Venga il Signore, l’Emmanuele, il sole di giustizia, il santo germoglio che l’amore di Dio fa sbocciare nel terreno umano di quest’ assemblea. Accogliamo nello stupore e nella gioia il mistero di un evento che ricolma di senso e di futuro la nostra vita e la nostra storia . Risplenda in questa notte sul volto di quest’assemblea la luce di Cristo Salvatore e ciascuno in questa notte possa diventare la sua incarnazione. Mentre si accende la quarta candela, il celebrante dice: C: Abbiamo vissuto, o Signore, attraverso la quarta domenica di Avvento, il senso e il valore della fiducia: Solo attraverso la fede potremo accogliere il mistero della tua Incarnazione nella povertà del nostro cuore. Per questo, ci rivolgiamo alla Vergine Santa, con queste parole: Tutti: O Maria, Madre della speranza, il tuo cuore si è riempito di fiducia come quello di ogni mamma che pensa al futuro della sua creatura. Eco il nostro cuore: riempilo della fiducia di Dio perché dia speranza alla nostra vita e la doni a chi non crede più nella vita. PREGHIERA CONCLUSIVA Tutti: Padre Santo, togli il velo dai nostri occhi affinché possiamo accogliere nella fede il tuo Cristo che viene. Sia Lui la stella che ci guida nel cammino e che ci riempie di gioia! La sua luce rischiari le tenebre del nostro cuore,quando ci aggiriamo in calcoli e logiche che ignorano il tuo sguardo e la tua mano su di noi. La tua luce smascheri anche la qualità di tante nostre preoccupazioni mosse non dal tuo santo timore, ma dal miope desiderio di conservare i nostri piccoli e vani tesori, senza accogliere la straordinaria ricchezza che tu doni ad ognuno di noi con la tua salvezza. Amen PROCLAMAZIONE DELLA NASCITA DEL SALVATORE Sac: Trascorsi molti secoli da quando Dio aveva creato il mondo e aveva fatto l’uomo a sua immagine; e molti secoli da quando era cessato il diluvio e l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace; ventuno secoli dopo la nascita di Abramo, nostro padre; tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè; circa mille anni dopo l’unzione di Davide quale re di Israele; nella sessantacinquesima settimana, secondo la profezia di Daniele; all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade; nell’anno 752 dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua piissima venuta, essendo stato concepito per opera dello Spinto Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, Dio fatto uomo. Oggi è il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo secondo la natura umana. Celebriamo dunque il Natale del Signore, esordio della nostra redenzione. Rallegriamoci tutti e, uniti ai cori celesti cantiamo l’inno degli Angeli. 5 Canto di ingresso alla Messa della Notte Processione con il Bambino Gesù per la chiesa verso l’Altare. (Arrivati all’Altare, il Celebrante incensa il Bambino e l’Altare; poi intona il canto del GLORIA) COLLETTA SALMO RESPONSORIALE: (Sal 95) O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo... A: Amen Rit: Oggi è nato per noi il Salvatore. Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome. R. Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R. LITURGIA DELLA PAROLA PRIMA LETTURA Is 9,1-6 Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta. R. Dal libro del profeta Isaìa Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. Parola di Dio A.: Rendiamo grazie a Dio Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli. R. SECONDA LETTURA Tt 2,11-14 Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. Parola di Dio A.: Rendiamo grazie a Dio CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore. Alleluia. 6 Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. VANGELO Lc 2,1-14 Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». Parola del Signore A.: Lode a te o Cristo PREGHIERA DEI FEDELI C. In questa notte di luce in cui è nato l’Emmanuele, il Dio-con-noi, preghiamo per tutti coloro che in questo mondo credono e sperano nella salvezza e per quanti attendono di conoscerlo. Preghiamo insieme e diciamo: Dio-con-noi, ascoltaci. 1. Signore Gesù, la grazia della tua nascita renda la Chiesa attenta e generosa nel trasmettere la fede in te e testimoni la vera carità, preghiamo. 2. Signore Gesù, nostra gioia e nostra pace, dona alle nazioni di promuovere la fratellanza e l’amore tra tutti i popoli, preghiamo. 3. Signore Gesù, che sei nato a Betlemme accolto da Maria e da Giuseppe, fa’ che tutti i bambini che aprono gli occhi alla vita siano accolti ed amati, preghiamo. PROFESSIONE DI FEDE 4. Signore Gesù, come i pastori che hanno ricevuto per primi l’annuncio della salvezza, rendici attenti e disponibili alle tante povertà che incontriamo sul nostro cammino, preghiamo. Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della 5. Signore Gesù, la tua luce che brilla in questa notte illumini la nostra vita. Ci apra a te e ci faccia scoprire la tua presenza che opera nei nostri giorni, preghiamo. 7 C. Figlio del Padre mandato a condividere le nostre fatiche e le nostre speranze, infondi nei cuori la certezza della tua continua presenza e del tuo amore. Fa’ che tutta l’umanità ti lodi e glorifichi il tuo nome. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. T. Amen. RITI DI CONCLUSIONE DOPO LA COMUNIONE O Dio, che ci hai convocati a celebrare nella gioia la nascita del Redentore, fa' che testimoniamo nella vita l'annunzio della salvezza, per giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore Amen. LITURGIA EUCARISTICA SULLE OFFERTE Accetta, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce, e per questo misterioso scambio di doni trasformaci nel Cristo Tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore. T – Amen. Un Bambino è il Dio-con-noi Accogliere Gesù nella nostra vita Eravamo pronti ad abbassarci di fronte alla potenza di Dio, ma Dio ci visita come un bambino, fragile e bisognoso di tutto. Eravamo disposti a riconoscere la sapienza di Dio, ma Dio ci viene incontro nella semplicità di un bambino. Eravamo sicuri nel rappresentare Dio con gli emblemi della ricchezza, ma La festa del Natale non è solamente il ricordo di una nascita, di un avvenimento accaduto in un passato definitivamente sepolto, di cui si conserverebbe la nostalgia e l'emozione.. .Festeggiare il Natale oggi significa accogliere Gesù nella nostra vita, permettergli di nascere e di crescere nei nostri cuori, mettere i nostri passi sulle sue orme e diventare suoi amici. Dio arriva come un povero, e sono i poveri che lo incontrano per primi. È Natale! Dio è venuto ad essere Uno di noi! Auguri… 8
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