L`impianto elettrico domotico, l`evoluzione tecnologica
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L`impianto elettrico domotico, l`evoluzione tecnologica
Meccanismo Complesso -www.meccanismocomplesso.org Articles from Meccanismo Complesso L’impianto elettrico domotico, l’evoluzione tecnologica dell’impianto elettrico tradizionale 2014- 07- 17 17:07:50 BrunoOrsini Introduzione Con il t rascorrere degli anni e con la cont inua evoluzione t ecnica dei mat eriali e dei component i, l’impiant o elet t rico negli edif ici civili e non solo ha int egrat o sempre più il suo ambit o originario di semplice dist ribuzione di energia elet t rica con la moderna t ecnologia Home and Building Automation (HBA) più conosciut a con il t ermine Domotica, parola compost a dall’insieme di “domus”, che in lat ino signif ica casa, e “robotica” disciplina dell’ingegneria che si occupa di st udiare i met odi che permet t ono ad una macchina di realizzare il lavoro umano; nello specif ico dello sviluppo di t ut t e quelle t ecnologie mirat e a migliorare la qualit à della vit a in t ut t i i luoghi abit at i. In realt à la Home Automation riguarda t ut t i i sist emi di aut omazione che int eressano una singola abit azione f ornendo servizi soprat t ut t o a persone che in genere non hanno grande dimest ichezza con sof ist icat e apparecchiat ure elet t roniche per cui generalment e è compost a da disposit ivi che non necessit ano di part icolare compet enza t ecnica specif ica, si pensi ad esempio a persone anziane o disabili che at t raverso un semplice t elecomando o un comando vocale possono ut ilizzare t ut t e le f unzionalit à di un impiant o; ment re la Building Automation riguarda t ut t i i sist emi di aut omazione rif erit i alla gest ione di int eri edif ici in ambit o residenziale (grandi condomini, alberghi), produt t ivo (f abbriche), assist enziale (ospedali, scuole), commerciale (negozi, cent ri commerciali) rivolgendosi prevalent ement e ad operat ori part icolarment e espert i e per quest i mot ivi gest isce f unzionalit à t ecnicament e molt o più complesse ed avanzat e. T ramit e l’ut ilizzo combinat o di elet t rot ecnica, elet t ronica, inf ormat ica e t elecomunicazioni la domot ica st udia e realizza sist emi int egrat i per l’aut omazione di processi e cont rolli at t raverso i quali è quindi possibile ot t enere una migliore qualit à della vit a, maggiore sicurezza e soprat t ut t o un not evole risparmio dei consumi energet ici, Fig.1. Fig.1 Archit et t ura di un sist ema domot ico Le f unzionalit à che possono essere aut omat izzat e at t raverso l’impiego di un sist ema domot ico si possono dist inguere nelle seguent i cat egorie: gestione e controllo dei carichi f anno part e di quest a cat egoria t ut t i gli elet t rodomest ici cosiddet t i “bianchi” ovvero f rigorif eri, f orni, lavat rici, lavast oviglie, scaldabagni, ecc; per ogni carico è possibile olt re alla gest ione e la diagnosi manut ent iva anche il cont rollo a dist anza; gestione ambientale rient rano in quest a cat egoria l’illuminazione, la climat izzazione e la gest ione dell’acqua; ad esempio per l’illuminazione è possibile regolare l’int ensit à luminosa art if iciale negli ambient i int erni in f unzione della luce nat urale alzando o abbassando t apparelle o t ende est erne, oppure è possibile regolare l’int ensit à luminosa di un punt o luce in f unzione di un event o come l’accensione del t elevisore; per la climat izzazione è possibile coordinare il sist ema di riscaldament o o di raf f rescament o con la vent ilazione art if iciale o l’apert ura e la chiusura di f inest re permet t endo la regolazione della t emperat ura di ogni ambient e indipendent ement e dalle condizioni at mosf eriche present i all’est erno; per la gest ione dell’acqua è possibile programmare nel t empo e in f unzione delle condizioni met ereologiche l’irrigazione di giardini, piant e e serre; gestione della sicurez z a rient rano in quest a cat egoria le at t ivit à di ant int rusione e videosorveglianza, la prot ezione da incendi, f ughe di gas e allagament i, richiest e aut omat iche di soccorso per via t elef onica soprat t ut t o nel caso di persone anziane sole o a rischio; gestione dell’inf ormaz ione e della comunicaz ione ricadono sot t o quest a cat egoria il cit of ono, il videocit of ono, il t elef ono, la f ibra ot t ica, la ricezione t elevisiva e sat ellit are, la dif f usione sonora, i servizi a dist anza (t eleservizi); con l’impiego di un sist ema domot ico ad esempio è possibile ascolt are in qualsiasi punt o della casa un programma radiof onico o vedere su un monit or un dvd, oppure indirizzare e/o regist rare le comunicazioni t elef oniche e/o t elevisive su det erminat e apparecchiat ure. Il sistema domotico La carat t erist ica principale di un impiant o domot ico è quella di ut ilizzare una vast a gamma di disposit ivi capaci di comunicare t ra loro all’int erno di un sist ema di gest ione int elligent e globale che comprende t ut t e le t ipologie di impiant o: elet t rico, elet t ronico, idraulico, allarme e videosorveglianza, ant incendio, dat i; di conseguenza l’element o f ondament ale che carat t erizza quest o t ipo di impiant o è la rete di comunicaz ione ovvero un sist ema compost o da una linea f isica di comunicazione che collega i vari component i denominat a mez z o di trasmissione opiù genericament e BUS dal lat ino “omnibus” che signif ica per t ut t i ed è per questo motivo che la sua corretta pronuncia deve essere Bus e non erroneamente Bas come avviene in genere cercando di “inglesiz z are” qualsiasi termine elettrico/elettronico; e una part e digit ale che cost it uisce il linguaggio di comunicazione det t a protocollo di comunicaz ione. In prat ica un sist ema domot ico è compost o da una linea BUS che per mezzo di un prot ocollo di comunicazione digit ale permet t e il dialogo t ra le seguent i cat egorie di disposit ivi, vedi f igura 2: dispositivi di uscita sono specif iche int erf acce elet t roniche che at t raverso opport uni component i vengono ut ilizzat e dall’ut ent e per at t uare il cont rollo e la realizzazione delle varie necessit à come ad esempio accendere le luci, programmare la t emperat ura ambient e, at t ivare l’irrigazione delle piant e, ecc. Sono i disposit ivi di comando come int errut t ori, pulsant i, deviat ori, programmat ori radio, schermi t ouch-screen e i disposit ivi sensori che raccolgono i segnali provenient i dall’ambient e come i sensori di t emperat ura, di f ughe di gas, di allagament o, gli anemomet ri, ecc; dispositivi di ingresso sono specif iche int erf acce elet t roniche denominat e at t uat ori che raccolgono i segnali provenient i dai disposit ivi di uscit a e int erf acciano la ret e elet t rica con i vari component i dell’impiant o come ad esempio l’aliment azione delle luci, l’apert ura di port e e f inest re, l’accensione o lo spegniment o degli elet t rodomest ici, l’at t ivazione di una pompa ant iallagament o o la chiusura di un’elet t rovalvola in caso di event uali f ughe di gas. Fig.2: Collegament o di un sist ema domot ico I vant aggi di un sist ema domot ico sono molt eplici, dalla separazione f isica t ra le linee di pot enza e quelle di comando, alla semplicit à dell’inst allazione e dei collegament i f ino alla not evole riduzione della quant it à di cavi impiegat i, ma quello più import ant e è senza dubbio la possibilit à di cambiare in qualsiasi moment o la conf igurazione dell’impiant o senza int ervenire sui collegament i. Inf at t i sf rut t ando le pot enzialit à del prot ocollo di comunicazione ad ogni disposit ivo dell’impiant o viene assegnat o un proprio “nome” (indirizzo), per cui ogni component e sa cosa deve f are e quando lo deve f are ma soprat t ut t o con quali alt ri disposit ivi deve f arlo; in quest o modo ad esempio si può variare in ogni moment o la f unzione di un int errut t ore o le azioni di un sensore semplicement e riprogrammando gli indirizzi a cui impart ire i comandi, in quest o modo ad esempio un int errut t ore può divent are un deviat ore oppure un sensore di luminosit à può int ervenire sia sulle t apparelle che sull’illuminazione crepuscolare del giardino semplicement e riprogrammando il sist ema. I sist emi domot ici vengono classif icat i in base alla loro architettura, ovvero al modo in cui i vari disposit ivi sono collegat i e comandat i nonché alla f unzione dell’unit à di comando, nei seguent i t ipi: centraliz z ata in quest o t ipo di archit et t ura esist e una sola unit à di comando cent ralizzat a, i comandi sono gest it i unicament e dall’unit à cent rale in base alla programmazione della sua memoria int erna; i vari disposit ivi connessi al sist ema non sono in grado di comunicare t ra loro, le inf ormazioni provenient i dai sensori e dai comandi e diret t i agli at t uat ori sono sempre gest it i dall’unit à di comando cent ralizzat a, f igura 3; Fig.3 Archit et t ura cent ralizzat a distribuita in quest o t ipo di archit et t ura t ut t i i disposit ivi possiedono una int elligenza propria per cui sono in grado di eseguire det erminat e f unzioni aut onomament e; ad ogni disposit ivo viene assegnat o un nome (indirizzo) univoco, in quest o modo at t raverso un prot ocollo di comunicazione t ut t i i disposit ivi sono in grado di comunicare t ra loro permet t endo la realizzazione di det erminat e f unzionalit à, f igura 4; Fig.4 Archit et t ura dist ribuit a mista associa una unit à di comando cent ralizzat a ad una serie di cent rali derivat e dislocat e nell’edif icio che comunicano t ra loro, è quest a un’archit et t ura molt o ef f icient e ma molt o complessa adat t a soprat t ut t o per la Building Aut omat ion, f igura 5. Fig.5 Archit et t ura mist a Il mezzo di trasmissione Il mezzo di t rasmissione più comunement e def init o BUS (Binary Unit Syst em), è il sist ema impiegat o per il collegament o f isico di t ut t i i disposit ivi di un impiant o domot ico; in genere la scelt a del mezzo t rasmissivo più idoneo deve essere f at t a in f unzione dell’analisi dell’ambient e in cui deve essere ef f et t uat a la connessione, ovvero alla sua est ensione, alla velocit à di rispost a ai comandi, all’immunit à ai dist urbi, non t rascurando un giust o compromesso t ra cost i e prest azioni del sist ema. I mezzi t rasmissivi possibili per la realizzazione di una ret e domot ica sono: onde convogliate (PL, Power Line) consist e nell’ut ilizzazione della ret e di dist ribuzione dell’energia elet t rica che aliment a i vari component i dell’impiant o, in prat ica la t ensione di ret e dist ribuit a viene modulat a con i segnali da t rasmet t ere per cui t ut t i i component i del sist ema vengono collegat i t ra f ase e neut ro at t raverso opport une int erf acce di disaccoppiament o, la comunicazione è bidirezionale ma la t rasmissione nelle due direzioni non può essere simult anea per quest o mot ivo la velocit à di t rasmissione risult a not evolment e bassa; quest o sist ema è part icolarment e adat t o in caso di impiant i esist ent i dove non sarebbe possibile l’inst allazione di nuovi cavi, per cont ro quest o sist ema è pot enzialment e molt o inst abile, la ret e elet t rica inf at t i è sogget t a a dist orsioni e dist urbi imprevedibili che rendono necessaria l’adozione di part icolari f ilt ri di linea sull’impiant o; le regole di connessione sono st abilit e dalla norma EN 50065-1 “T rasmissione del segnale su ret i elet t riche a bassa t ensione nella gamma di f requenza da 3 kHz a 148,5 kHz – Part e 1: Prescrizioni generali, bande di f requenza e dist urbi elet t romagnet ici”; radiof requenz a (RF, Radio Frequency) mediant e quest a t ecnologia è possibile t rasmet t ere inf ormazioni t ra un component e e l’alt ro senza un collegament o f isico ma impiegando le onde elet t romagnet iche in genere di f requenza 433 MHz, 868 MHz e 2,4 GHz modulat e in f requenza, ad esempio at t raverso gli st andard Wi-Fi, ZigBee, Bluet oot h. Quest o sist ema è part icolarment e adat t o in st rut t ure di valore art ist ico in cui sarebbe problemat ica qualsiasi inst allazione muraria oppure nel caso di piccole modif iche in st rut t ure esist ent i; per cont ro i suoi limit i risiedono nel f at t o che le bande di f requenza impiegabili non sono ancora st andardizzat e a livello mondiale, non è garant it a un’adeguat a sicurezza in quant o la comunicazione può essere f acilment e dist urbat a e soprat t ut t o si andrebbe ad accrescere not evolment e il livello di inquinament o elet t romagnet ico present e all’int erno delle abit azioni; Inf rarossi (IR, Inf ra Red) è un sist ema di collegament o senza f ili che sf rut t a le onde elet t romagnet iche nel campo dell’inf rarosso, al vant aggio dell’assenza di un collegament o f isico present ano lo svant aggio della comunicazione unidirezionale e la f ort e at t enuazione in presenza di ost acoli; f ibra ottica è cost it uit a da sot t ili e leggerissime f ibre di vet ro che sf rut t ano la t rasmissione e la modulazione della luce (led o laser), risult a t ot alment e immune dai dist urbi elet t romagnet ici ed è part icolarment e indicat a per collegare grandissime dist anze permet t endo la realizzazione di ret i molt o vast e ad alt a velocit à; per cont ro i cavi in f ibra ot t ica in quant o molt o delicat i e con connessioni complesse richiedono part icolari e cost osi accorgiment i in f ase di inst allazione, inolt re il loro cost o è not evolment e alt o. doppino intrecciato (T P, T wised Pair) è cost it uit o da una coppia di condut t ori in rame isolat i t ra loro che provvede olt re allo scambio di inf ormazioni t ra i vari component i anche alla loro aliment azione elet t rica; la soluzione maggiorment e impiegat a è un cavo a doppino int recciat o ad elica (t wist at o) con passo allungat o e schermat o per evit are che le inf ormazioni in t ransit o lungo il cavo siano dist urbat e da int erf erenze elet t romagnet iche. In relazione alla presenza o meno di una schermat ura i doppini si dist inguono, vedi f igura 6, in: UT P (Unshielded T wist ed Pair); FT P (Foiled T wist ed Pair); ST P (Shielded T wist ed Pair); S-FT P (Shielded Foiled T wist ed Pair). Fig.6: Doppini int recciat i Il sist ema bus con doppino int recciat o è quello che esalt a al meglio le pot enzialit à dei sist emi domot ici di home aut omat ion t ant o da essere il mezzo di t rasmissione più usat o, af f idabile, di f acile inst allazione, con una buona velocit à di t rasmissione superiore a 100 Mb/s e soprat t ut t o con cost i not evolment e bassi. E’ bene chiarire però, che la linea bus di un sistema domotico non deve essere considerata come una linea di trasmissione dati per telecomunicaz ioni e distribuz ione multimediale caratteriz z ata da una determinata larghez z a di banda e in grado di trasmettere inf ormaz ioni complesse ad alta velocità, ma è una linea che deve trasmettere inf ormaz ioni di qualità limitata e a bassa velocità. A t ale proposit o, la norma EN 50090-9-1 “Home and Building Elect ronic Syst em” def inisce le seguent i classi HBES per le linee bus: classe 1 garant isce i requisit i necessari alla t rasmissione di comandi e cont rolli; classe 2 garant isce i requisit i della classe 1 più la t rasmissione audio e video a bassa velocit à; classe 3 aggiunge ai requisit i della classe 2 la t rasmissione di segnali video complessi ad alt a velocit à. Negli at t uali sist emi domot ici vengono impiegat e esclusivament e linee bus di classe 1 e 2, ad esempio la classe 1 viene ut ilizzat a per comandi di illuminazione, riscaldament o, condizionament o, vent ilazione o per allarmi ant int rusione, allagament o, gas, incendio; ment re la classe 2 viene ut ilizzat a per t elef ono, cit of ono e videocit of ono, dif f usione sonora, videocont rollo. Il protocollo di comunicazione Il sist ema di comunicazione, più comunement e def init o linguaggio, con cui i vari component i dell’impiant o domot ico dialogano t ra di loro at t raverso il mezzo di t rasmissione è det t o “protocollo di comunicaz ione” che può essere di t ipo: proprietario è un prot ocollo di comunicazione gest it o esclusivament e dal produt t ore delle apparecchiat ure che non rende disponibile alcuna inf ormazione sulle sue carat t erist iche di f unzionament o, per quest o mot ivo può comunicare con apparecchiat ure di alt ri cost rut t ori solo con l’uso di specif iche int erf acce f ornit e dal gest ore st esso del prot ocollo; in genere si t rat t a di sist emi molt o economici che vengono ut ilizzat i per realizzare impiant i di piccole e medie dimensioni; standardiz z ato o aperto è un prot ocollo di comunicazione apert o a qualsiasi cost rut t ore e consent e una t ot ale interoperabilità dei component i ovvero le specif iche di f unzionament o dei disposit ivi vengono rese di dominio pubblico in modo t ale che qualsiasi cost rut t ore può decidere di realizzare disposit ivi int eroperant i con quest o prot ocollo. Un prot ocollo st andardizzat o, in genere, è gest it o da un ent e t erzo (consorzio di varie aziende) che si occupa olt re che dello sviluppo t ecnico anche della cert if icazione dei produt t ori e dei component i. In prat ica si t rat t a di sist emi di comunicazione molt o complessi ed evolut i che rendono possibile la realizzazione di grandi impiant i. At t ualment e esist e un grande numero di prot ocolli di comunicazione, di seguit o vengono riport at i quelli principali: Bluetooth nat o nel 1998 dalla collaborazione t ra IBM, Int el, Ericsson, T oshiba e Nokia è ut ilizzat o soprat t ut t o dai maggiori produt t ori di apparecchiat ure di elet t ronica ed inf ormat ica, not o come st andard IEEE 802.15.1ut ilizza un sist ema t rasmissivo a radio f requenza a 2,4 GHz e può comunicare ad una dist anza massima di alcune decine di met ri con una velocit à di 1 Mb/s; Ethernet nasce a livello speriment ale negli anni 70 e le sue specif iche sono st at e st abilit e con lo st andard IEEE 802.3 ut ilizza come mezzi di t rasmissione f ibra ot t ica e doppino int recciat o e può comunicare con una velocit à f ino a 1 Gb/s; ut ilizzat o soprat t ut t o in campo indust riale per il cont rollo di grandi impiant i aut omat izzat i recent ement e, soprat t ut t o a seguit o della dif f usione di int ernet , viene impiegat o anche in campo residenziale per la creazione di ret i locali; X-10 è un prot ocollo present e sul mercat o da olt re vent i anni e dif f uso soprat t ut t o negli St at i Unit i, è un sist ema unidirezionale con disponibilit à massima di 256 disposit ivi che ut ilizza come mezzo di t rasmissione le onde convogliat e sull’impiant o elet t rico in bassa t ensione, il sist ema di comando a dist anza ut ilizza t elecomandi a inf rarossi, è un prot ocollo molt o lent o (60 bit al secondo) ma molt o semplice da inst allare e da ut ilizzare; Z igBee not o come prot ocollo IEEE 802.15.4 in prat ica è l’evoluzione del Bluet oot h, carat t erizzat o dalla sicurezza e dalla possibilit à di support are un grandissimo numero di disposit ivi, per cont ro ha una velocit à di comunicazione molt o bassa; Jini è una t ecnologia sof t ware derivat a da Java con la quale è possibile la conf igurazione aut omat ica, ogni disposit ivo cont iene il sof t ware di sist ema con il quale è possibile dialogare con t ut t i gli alt ri component i; il sist ema viene considerat o privo di un organismo di cont rollo cent rale, in prat ica cost it uit o da t ant e ent it à indipendent i ma in grado di comunicare t ra loro; UPnP (Universal Plug and Play) è sviluppat o da Microsof t e permet t e ai vari disposit ivi di comunicare t ra loro oppure at t raverso apparecchiat ure di int erf accia come comput er e/o decodif icat ori; HBS (Home Bus System) realizzat o da un consorzio di societ à giapponesi nel 1988, ut ilizza un mezzo di t rasmissione alquant o complesso compost o da due cavi coassiali e ot t o doppini int recciat i; può gest ire qualsiasi apparat o domest ico con part icolare riguardo ai disposit ivi audio e video; LonWorks è conosciut o anche come ANSI/EIA 701.9-A-1999,una singola ret e può support are f ino a 32 000 disposit ivi diversi; olt re che per l’aut omazione HBES viene impiegat o ad esempio in campo indust riale e commerciale dall’Enel con i nuovi cont at ori int elligent i per la misurazione dei consumi elet t rici e i t eleservizi, per il cont rollo degli ascensori, nella diagnost ica dei circuit i st ampat i, nella st rument azione medica e nella prot ezione ant incendio; Konnex (KNX) è un consorzio nat o nel 1999 dalla collaborazione t ra EIBA (European Inst allat ion Bus Associat ion), BCI (Bat ibus Club Int ernat ional) e EHSA (European Home Syst em Associat ion) con lo scopo di realizzare un sist ema complet o e st andardizzat o per il cont rollo e la gest ione dall’aut omazione in edif ici residenziali, commerciali e indust riali, non vincolat o ad un unico f ornit ore o ad un unico set t ore indust riale. Lo standard KNX (Konnex) Lo standard KNX è quello che si è impost o maggiorment e nel mercat o mondiale, at t ualment e è il più import ant e e dif f uso nel set t ore dell’aut omazione per il t erziario e il residenziale; con olt re 300 cost rut t ori e più di 15000 disposit ivi cert if icat i, rappresent a un sist ema di comunicazione e cert if icazione riconosciut o a livello mondiale. Lo st andard KNX nasce nel 1999 per mezzo della f ondazione Konnex f ormat a dalla f usione di t re associazioni europee: EIB (European Inst allat ion Bus), BCI (Bat ibus Club Int ernat ional), EHSA (European Home Syst em Associat ion), è basat o principalment e sulle specif iche EIB complet at e con alcuni meccanismi di conf igurazione sviluppat i da BCI e EHSA, impiega come mezzi di t rasmissione il doppino int recciat o, le onde convogliat e a 110 kHz e 132 kHz, la radiof requenza a 868 MHz e i raggi inf rarossi. Fig.7: il logo della Konnex At t ualment e è riconosciut o come st andard europeo secondo la normat iva CENELEC EN50090 e CEI EN 13321-1, dal 2006 è st at o approvat o come st andard int ernazionale secondo la normat iva ISO/IEC 14543-3 ed è approvat o anche come st andard cinese GB/Z 20965. Una volt a t erminat a l’inst allazione di t ut t i i component i dell’impiant o ovvero dopo aver ef f et t uat o t ut t i i collegament i della linea bus e t ut t i i collegament i elet t rici delle varie ut enze, occorre at t ivare la procedura di comunicazione t ra i vari disposit ivi ef f et t uando una specif ica operazione di conf igurazione; quest a operazione è possibile ut ilizzando un part icolare sof t ware denominat o ET S (at t ualment e Engineering T ool Sof tware, in origine denominat o EIB T ool Sof t ware) che è part e int egrant e dello st andard KNX con il quale è possibile ef f et t uare olt re alla conf igurazione e messa in servizio iniziale anche la diagnost ica ed il monit oraggio del sist ema indipendent ement e dal cost rut t ore diagnost ica ed il monit oraggio del sist ema indipendent ement e dal cost rut t ore dei disposit ivi. Il sof t ware ET S viene commercializzat o dal consorzio Konnex in t re versioni: Demo versione dimost rat iva a t it olo grat uit o ut ilizzabile solo per piccolissimi proget t i di prova; Lite versione leggera con f unzioni limit at e per la realizzazione di proget t i medio/piccoli; Prof essional versione prof essionale complet a di t ut t e le f unzioni per la realizzazione anche di impiant i di grandi e grandissime dimensioni. T ramit e il sof t ware ET S inst allat o su un comput er è possibile operare la conf igurazione indipendent ement e dall’impiant o ovvero senza essere collegat i alla linea bus (of f line), una volt a t erminat a la conf igurazione sul comput er ci si può collegare all’impiant o t ramit e opport una int erf accia, ad esempio RS232, USB, Et hernet , ecc, ed ef f et t uare il download permet t endo così all’impiant o di f unzionare aut onomament e; l’operazione è analoga se si ha la necessit à di ef f et t uare modif iche o cont rolli su un impiant o esist ent e. Il consorzio Konnex at t raverso rigorosi cont rolli cert if ica e garant isce olt re i vari cost rut t ori anche i component i che vengono cert if icat i sulla base di t re modalit à di conf igurazione: – S-Mode (System Mode) è un meccanismo di conf igurazione molt o avanzat o che richiede personale alt ament e specializzat o, at t raverso l’impiego del sof t ware ET S è adat t o per la realizzazione di impiant i complessi con sof ist icat e f unzioni di cont rollo; – E-Mode (Easy Mode) i component i con quest a modalit à di conf igurazione sono realizzat i con un insieme di paramet ri di def ault che permet t ono una rapida e f acile inst allazione anche da part e di personale con una limit at a preparazione t ecnica; – A-Mode (Automatic Mode) è un meccanismo di conf igurazione che comprende disposit ivi che possono conf igurarsi aut omat icament e senza l’int ervent o di t ecnici part icolarment e espert i e per quest o ut ilizzabili diret t ament e dall’ut ent e f inale. La st rut t ura di un sist ema KNX, vedi f igura 8, è compost a da vari disposit ivi raggruppat i in linee appart enent i ad un cert o numero di aree collegat e t ra loro at t raverso il mezzo di t rasmissione; ogni linea può raggruppare al massimo 64 disposit ivi, ogni area può essere compost a al massimo da 15 linee e ogni sist ema può comprendere al massimo 15 aree, di conseguenza ad ogni singolo sist ema è possibile connet t ere f ino a 14400 disposit ivi diversi. Fig.8: Archit et t ura dello st andard Konnex Le varie linee sono collegat e a quelle principali at t raverso gli accoppiat ori di linea AL, ment re le linee principali possono essere collegat e f ra loro at t raverso gli accoppiat ori di area AA; gli accoppiat ori hanno la f unzione di isolare elet t ricament e le part i del sist ema in modo t ale che un event uale guast o elet t rico di un singolo disposit ivo non compromet t a il f unzionament o dell’int ero sist ema. Il collegament o f ra le linee e la dorsale può essere realizzat o indif f erent ement e in qualsiasi modo, vedi f igura 9, devono però essere rispet t at e le seguent i condizioni dello st andard KNX: lunghezza massima di una singola linea 1000 m; numero massimo dei disposit ivi su una singola linea 64; dist anza massima t ra due disposit ivi 700 m; dist anza massima di un disposit ivo rispet t o all’aliment at ore 350 m; numero massimo di aliment at ori per ogni linea 2, post i a 200 m uno dall’alt ro; in presenza di 30 o più disposit ivi collegat i su una linea bus di lunghezza inf eriore o uguale a 10 m occorre posizionare l’aliment at ore nelle immediat e vicinanze. Fig.9: Collegament i della linea Bus Lo st andard KNX suddivide i disposit ivi in due cat egorie: – dispositivi di sistema sono gli aliment at ori a bassissima t ensione di sicurezza 24 V in corrent e cont inua e i vari accoppiat ori ovvero t ut t i quei disposit ivi che svolgono le at t ivit à di support o al sist ema; – dispositivi dedicati che consent ono l’at t uazione delle f unzionalit à del sist ema come i sensori, i comandi, gli at t uat ori. Quest i disposit ivi sono compost i da due unit à dist int e una esclusivament e f unzionale come ad esempio il t ast o di un pulsant e o una sonda di int ensit à luminosa o di velocit à del vent o, e una esclusivament e elet t ronica denominat a BCU (Bus Coupling Unit ) che diret t ament e connessa con la linea bus consent e lo scambio e l’int erpret azione dei segnali t ra l’unit à f unzionale e il rest o dell’impiant o. L’unit à BCU è un vero e proprio micro comput er compost a da: un microprocessore; una memoria EEPROM (Elect ronically Erasable Programmable Memory) che gest isce i paramet ri di conf igurazione; una memoria ROM (Read Only Memory) che gest isce il sist ema operat ivo; una memoria RAM (Random Access Memory) che gest isce i comandi e lo st at o del disposit ivo; un modulo di t rasmissione che permet t e il disaccoppiament o dei segnali dall’aliment azione, vedi f igura 10. Fig.10: St rut t ura di un disposit ivo dedicat o Konnex Il prot ocollo di comunicazione Konnex è basat o sulla t rasmissione digit ale dei dat i di t ipo seriale nella quale l’inf ormazione è f ormat a dalla sequenza di bit (il più piccolo element o nel sist ema numerico binario, la sequenza di 8 bit f ormano 1 byt e) ognuno dei quali può assumere il valore di 1 oppure 0. In prat ica lo st at o logico 1 equivale al valore della t ensione di aliment azione del sist ema, ment re lo st at o logico 0 equivale alla riduzione del valore della t ensione di aliment azione con un impulso della durat a di 35 μs. La comunicazione avviene con l’invio di messaggi chiamat i telegrammi in presenza di un qualsiasi event o come l’azionament o di un pulsant e o lo st at o di un sensore, vedi f igura 11; nell’int ervallo T 1 il disposit ivo verif ica che la linea bus non sia impegnat a da alt ri t elegrammi, al t ermine della t rasmissione del t elegramma il/i disposit ivo/i dest inat ario/i con il t empo T 2 verif ica la corret t a ricezione e a verif ica posit iva invia la conf erma; nel caso in cui il t elegramma non viene ricevut o in modo corret t o la sua t rasmissione può essere ripet ut a f ino a t re volt e, se la ricezione del t elegramma non viene conf ermat a la procedura viene int errot t a ed è regist rat a nella memoria del mit t ent e. Ciascun t elegramma è cost it uit o da diversi campi suddivisi in pacchet t i da 8 bit più alcune inf ormazioni per verif icare errori di t rasmissione; in prat ica un t elegramma è cost it uit o in successione dai seguent i campi: campo di controllo cont iene inf ormazioni di cont rollo per il disposit ivo ricevent e al f ine di ordinare il t raf f ico di t elegrammi; campo indiriz z o cont iene il nome del disposit ivo che invia il t elegramma e quello del disposit ivo al quale è dest inat o; campo dati cont iene le ist ruzioni da eseguire come un comando o un rilevament o o un allarme; campo sicurez z a cont iene le inf ormazioni di verif ica e sicurezza af f inchè un t elegramma non venga rilanciat o in cont inuazione; campo conf erma cont iene le inf ormazioni relat ive alla corret t a ricezione del messaggio da part e del dest inat ario. Fig.11: St rut t ura del t elegramma Al f ine di evit are inut ili ripet izioni in caso di linea bus occupat a o di un messaggio di allarme, il sist ema è in grado di assegnare ai t elegrammi uno st at o di priorit à nel seguent e ordine: LOW nessuna priorit à, messaggio normale con priorit à bassa; HIGH per comandi rapidi, priorit à media; ALLARM per messaggi di allarme, priorit à alt a; SYST EM per messaggi di gest ione del sist ema, priorit à alt issima. Il Panorama normativo Il sist ema normat ivo per quant o riguarda la Home and Building Elect ronic Syst em vede coinvolt i i seguent i organismi: CENELEC con il T C205; ISO/IEC JT C 1/SC 25 “Int erconnessione di apparecchiat ure di t ecnologia dell’inf ormazione”; CEI con il CT 205 “Sist emi bus per edif ici”; La serie normat iva più import ant e per quant o riguarda la HBES (Home and Building Elect ronic Syst em) è la CENELEC EN 50090 (recepit a in It alia come CEI EN 50090) che suddivisa in nove sezioni, st abilisce: i requisit i del sist ema e dei component i; i crit eri per la proget t azione, l’inst allazione, la verif ica e il collaudo, vedi f igura 12. Fig.12: St rut t ura della norma EN 50090 Alt re norme t ecniche di rif eriment o sono: CEI 0-2 Guida per la def inizione della document azione di proget t o degli impiant i elet t rici; CEI 64-8 Impiant i elet t rici ut ilizzat ori di bassa t ensione. Sist emi per la dist ribuzione dell’energia elet t rica; CEI 64-50 Guida per l’int egrazione nell’edif icio degli impiant i elet t rici ut ilizzat ori e per la predisposizione di impiant i ausiliari, t elef onici e di t rasmissione dat i; CEI 64-100-1-2 Guida per la predisposizione delle inf rast rut t ure per gli impiant i elet t rici, elet t ronici e per le comunicazioni; CEI 79-3 Impiant i di rilevament o e segnalazione int rusione, f urt o, sabot aggio e aggressione; CEI 83-11 Guida per i sist emi bus negli edif ici pregevoli per rilevanza st orica ed art ist ica; CEI 100-7 Guida per l’applicazione delle Norme sugli impiant i di ricezione t elevisiva; CEI 103-1 Impiant i t elef onici int erni; CEI 205-2 Guida ai sist emi bus su doppino per l’aut omazione nella casa e negli edif ici, secondo le norme CEI EN 50090; CEI 205-14 Guida alla proget t azione, inst allazione e collaudo degli impiant i HBES; CEI 205-18 Guida all’impiego dei sist emi di aut omazione degli impiant i t ecnici negli edif ici. Ident if icazione degli schemi f unzionali e st ima del cont ribut o alla riduzione del f abbisogno energet ico di un edif icio; CEI 205-24 Requisit i generali per i sist emi elet t ronici per la casa e l’edif icio (HBES) e sist emi di aut omazione e cont rollo di edif ici (BACS); CEI 306-2 Guida per il cablaggio per t elecomunicazioni e dist ribuzione mult imediale negli edif ici residenziali; CEI 306-6 Sist emi di cablaggio generico. Requisit i generali e uf f ici; CEI EN 50173-1 T ecnologia dell’inf ormazione – Sist emi di cablaggio st rut t urat o – Requisit i generali; CEI EN 50173-4 T ecnologia dell’inf ormazione – Sist emi di cablaggio st rut t urat o – Abit azioni; CEI EN 50174-1 T ecnologia dell’inf ormazione – Inst allazione del cablaggio – Specif iche ed assicurazione della qualit à; CEI EN 50174-2 T ecnologia dell’inf ormazione – Inst allazione del cablaggio – Pianif icazione e crit eri di inst allazione all’int erno degli edif ici; UNI 9795 Sist emi f issi aut omat ici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio. L’evoluzione della progettazione impiantistica elettrica Con l’impiego della domot ica non è più suf f icient e realizzare un corret t o dimensionament o e cablaggio per garant ire la f unzionalit à di un impiant o elet t rico ma occorre una corret t a programmazione; rispet t o alle ormai obsolet e inst allazioni elet t riche t radizionali un sist ema domot ico present a not evoli vant aggi met t endo a disposizione degli ut ilizzat ori dell’impiant o t ut t e quelle f unzioni di aut omazione, comf ort e sicurezza che garant iscono una migliore qualit à della vit a int egrando le seguent i f unzionalit à: gest ione riscaldament o, condizionament o e vent ilazione; gest ione dei carichi elet t rici con dist acco di quelli non priorit ari (lavat rice, f orno, ecc.) in caso di superament o della pot enza impegnat a; accensione, spegniment o e regolazione aut omat ica dell’int ensit à dell’illuminazione degli ambient i; creazione di scenari predef init i at t uabili aut omat icament e; chiusura o apert ura di t ende ed oscurant i in base alle condizioni climat iche est erne; monit oraggio dei locali a dist anza mediant e t elecamere; gest ione degli allarmi t ecnici (ant incendio, ant int rusione, allagament i, f ughe di gas); gest ione della t elef onia; gest ione della dif f usione sonora e t elevisiva; cont rollo e monit oraggio dell’ef f icienza energet ica t ramit e let t ura, visualizzazione e paramet rizzazione dei valori dei cont at ori con cont abilizzazione, elaborazione graf ica e st orici dei consumi; gest ione delle zone di allarme; cont rollo degli int errut t ori di prot ezione inst allat i nei quadri elet t rici. A seguit o di quest a rapida evoluzione t ecnologica anche la proget t azione di un impiant o elet t rico ha subit o una radicale t rasf ormazione, da semplice proget t azione impiant ist ica elet t ricaè divent at a progettaz ione impiantistica integrata. In part icolare si parla di proget t azione impiant ist ica int egrat a quando non vi è più una net t a separazione t ra i diversi t ipi di impiant o inst allat i in un edif icio, il risult at o è un unico sist ema mult if unzione programmabile capace di cont rollare, coordinare e comandare le varie f unzioni sia localment e che a dist anza. Negli impiant i t radizionali i vari proget t ist i operano in modo indipendent e l’uno dall’alt ro, nel caso invece di un impiant o domot ico occorre una f at t iva e cost ant e int erazione t ra le varie proget t azioni impiant ist iche e di conseguenza t ra i vari inst allat ori: l’elet t ricist a, l’idraulico, il serrament ist a, l’ant ennist a, l’elet t ronico, l’inf ormat ico. La dif f usione di equipaggiament i elet t ronici sempre più sof ist icat i nell’ambit o domest ico è divent at o ormai un f enomeno inarrest abile che rende di f ondament ale import anza un’at t ivit à di cont inuo coordinament o t ra le diverse proget t azioni impiant ist iche che deve essere assunt a dal progettista domotico (System Integrator) con compet enze soprat t ut t o elet t riche ma anche orient at e alla gest ione della casa, alle t elecomunicazioni, alla sicurezza di cose e persone, all’int rat t eniment o, alla t ermoidraulica, all’inf ormat ica; in pratica la f igura prof essionale del progettista domotico (System Integrator) è la naturale evoluz ione del tradiz ionale progettista elettrico. Quest a nuova f igura prof essionale deve essere perf et t ament e a conoscenza delle esigenze t ecnologiche di t ut t i gli impiant i di un det erminat o edif icio garant endo una perf et t a sint onia con t ut t e le alt re f igure prof essionali al f ine di ot t enere le migliori soluzioni possibili e soprat t ut t o t ut elare il commit t ent e dalle f acili ed economiche soluzioni non st andardizzat e. Le fasi della progettazione impiantistica integrata Il compit o di un buon proget t ist a domot ico, così come avviene anche per la proget t azione elet t rica t radizionale, olt re ovviament e a quello di un corret t o dimensionament o delle linee e delle prot ezioni è anche quello di at t uare una procedura di esecuzione del proget t o che deve essere realizzat a rispet t ando nell’ordine le seguent i f asi: 1. analisi delle esigenz e e necessità del committente in quest a f ase preliminare è necessario rivolgersi diret t ament e ai dist ribut ori dei servizi in modo t ale da f ar emergere in maniera chiara t ut t e le necessit à e f unzionalit à da soddisf are, in quest a f ase errori di valut azione ed event uali incomprensioni comport ano errat e proget t azioni e di conseguenza errat e inst allazioni dei sist emi; 2. valutaz ione degli impianti e relativi componenti in quest a f ase è necessario predisporre un accurat o elenco di t ut t i gli impiant i e le relat ive apparecchiat ure da inst allare evidenziando t ut t e le modalit à di cont rollo e comando delle varie f unzioni in modo da evit are incongruenze e incompat ibilit à t ra gli impiant i ed il sist ema di cont rollo; 3. scelta del sistema domotico in quest a f ase devono essere scelt i t ut t i i component i del sist ema domot ico, la cent rale di comando e cont rollo con event uali f ut ure espansioni, il mezzo di t rasmissione, il prot ocollo di comunicazione, i disposit ivi di uscit a e di ingresso; le scelt e ef f et t uat e devono ot t enere un giust o compromesso t ra esigenze da soddisf are, carat t erist iche f unzionali del sist ema e cost i; 4. elaboraz ione del progetto in quest a f ase vengono def init e le posizioni delle apparecchiat ure (quadri elet t rici, cent rali di cont rollo, comandi, at t uat ori, sensori, apparecchiat ure di videocont rollo, ecc) e si realizzano layout planimet rici con la disposizione di t ut t e le apparecchiat ure e i comandi, delle scat ole di derivazione, dei quadri elet t rici, delle cent rali di comando con i relat ivi schemi; si def iniscono gli schemi elet t rici dei quadri e si esegue il calcolo delle linee di pot enza e delle prot ezioni, si def iniscono inolt re event uali part icolari inst allat ivi st ret t ament e dipendent i dalla complessit à del proget t o; 5. mappa dei segnali e dei comandi, schema delle connessioni si t rat t a di predisporre apposit e t abelle allo scopo di def inire gli indirizzi di t ut t i i disposit ivi di ingresso e di uscit a del sist ema e le relat ive connessioni, t enendo cont o di t ut t e le necessit à e f unzioni richiest e dal commit t ent e; 6. specif iche e prescriz ioni per la programmaz ione e manutenz ione del sistema in quest a f ase occorre predisporre t ut t a la document azione necessaria per una corret t a programmazione e messa in f unzione del sist ema nonché le prescrizioni per la manut enzione ordinaria dell’impiant o. Alcuni consigli utili Con la cont inua evoluzione t ecnologica ed energet ica a livello mondiale, soprat t ut t o all’impiant ist ica elet t rica, è richiest o un cont inuo adeguament o alle moderne t ecnologie al f ine di realizzare impiant i sempre più sof ist icat i in rispet t o delle prescrizioni normat ive relat ive soprat t ut t o al raggiungiment o di un consist ent e risparmio energet ico; a quest o proposit o non c’è alcun dubbio sugli innumerevoli vant aggi che si possono ot t enere con la realizzazione di un impiant o domot ico, per quest i mot ivi in f ase di proget t azione e di inst allazione è bene rispet t are le seguent i raccomandazioni: valut are con molt a at t enzione l’impiego degli at t uat ori e il loro collegament o al carico che ovviament e deve essere il più breve possibile, quest o al f ine di evit are scat ole di derivazione con un numero eccessivo e a volt e inut ile di at t uat ori; durant e la posa dei cavi è necessario applicare una corret t a e indelebile nomenclat ura alle linee elet t riche e di comunicazione, molt o spesso in prossimit à di quadri e scat ole di derivazione ci si t rova di f ront e ad un groviglio indist int o di cavi con l’impossibilit à di ef f et t uare qualsiasi operazione soprat t ut t o in caso di una event uale modif ica; le linee elet t riche di aliment azione per le varie ut enze t ipo lampade, gruppi prese, mot ori, ecc, devono essere port at e diret t ament e sulle ut enze e devono essere prot et t e at t raverso uno o più quadri elet t rici esat t ament e come avviene per un impiant o t radizionale rispet t ando le vigent i normat ive che regolano gli impiant i elet t rici in bassa t ensione; nessuna norma invece prescrive che il collegament o bus a doppino int recciat o sia realizzat o in una t ubazione dedicat a, è necessario però che siano rispet t at e le prescrizioni normat ive relat ive alla t ensione di isolament o dei diversi cavi present i nella st essa t ubazione; a causa del f at t o che un impiant o domot ico, a dif f erenza di un impiant o t radizionale, non può essere operat ivo f ino alla def init iva programmazione è consigliabile ut ilizzare at t uat ori con la f unzione di azionament o manuale per permet t ere un collaudo f unzionale delle linee elet t riche prima della def init iva programmazione del sist ema, in quest o modo event uali malf unzionament i possono essere imput at i solo ad errori di programmazione; alla luce della nuova norma CEI 64-8 set t ima edizione che int roduce anche prescrizioni per gli impiant i realizzat i con soluzioni domot iche, alla cont inua dif f usione di impiant i per la produzione di energia da f ont e rinnovabile come ad esempio il f ot ovolt aico e alla norma CEI 0-21 relat iva alla regola t ecnica per la connessione di ut ent i at t ivi e passivi alle ret i di bassa t ensione delle imprese dist ribut rici di energia elet t rica; è evident e che la realizzazione del classico quadro elet t rico generale da 12/24 moduli DIN generalment e post o a f ianco della port a d’ingresso non è più suf f icient e ma è necessario usuf ruire di un vero e proprio locale tecnico dove pot er sist emare e gest ire t ut t e le apparecchiat ure che le norme richiedono e che la moderna impiant ist ica met t e a disposizione del proget t ist a e dell’inst allat ore. La superf icie del locale t ecnico deve essere ovviament e f unzione della superf icie di est ensione dell’int ero impiant o e della sua complessit à, soprat t ut t o in presenza di varie cent raline di comando e diversi disposit ivi di cont rollo (cont rollo carichi, videosorveglianza, T V, videocit of ono, ant int rusione, ant incendio, dif f usione sonora, dist ribuzione dat i, ecc.). In part icolare dovrà essere in grado di cont enere almeno, come dot azione minima: due quadri a paret e per il mont aggio di apparecchiat ure f ino a 24 moduli DIN su ogni f ila, uno dedicat o esclusivament e alla dist ribuzione di pot enza e uno per la dist ribuzione dei comandi, cont rolli, segnali T V, dat i, t elef ono, allarmi t ecnici; ai f ini di una corret t a operat ivit à det t o locale t ecnico dovrà essere f acilment e raggiungibile, individuabile mediant e apposit a t arghet t a sulla port a ed essere sit uat o possibilment e nelle vicinanze dell’ingresso principale compat ibilment e con le esigenze archit et t oniche; la realizzazione di un impiant o domot ico risult a est remament e razionale ma anche molt o onerosa in t ermini di predisposizione dell’impiant o, è pert ant o sconsigliabile l’impiego di quest a soluzione nel caso di rist rut t urazione ment re è sicurament e molt o vant aggiosa in caso di nuova inst allazione; quando si deve int ervenire su un impiant o esist ent e, è bene valut are con molt a at t enzione il panorama delle of f ert e dei vari cost rut t ori, il mercat o pot rebbe of f rire soluzioni delle quali moment aneament e non si è a conoscenza; una proget t azione impiant ist ica int egrat a si può rit enere corret t ament e realizzat a solo se non si limit a esclusivament e alle necessit à moment anee, pert ant o è buona norma realizzarla in modo da permet t ere con f acilit à una sua possibile evoluzione f ut ura, ad esempio nella proget t azione dei quadri elet t rici e di comando è pref eribile ut ilizzare involucri con una percent uale di moduli liberi maggiore di quella previst a dalle normat ive, ment re nella posa delle t ubazioni è bene prevederne alcune libere soprat t ut t o nella dist ribuzione principale (quadri e dorsali). a dif f erenza di un impiant o elet t rico t radizionale dove ogni f unzione f a rif eriment o ad un cablaggio separat o e soprat t ut t o dedicat o, ad esempio un int errut t ore può comandare solo il circuit o su cui è inst allat o oppure un anemomet ro può comandare solo le t ende est erne; in un impiant o domot ico non esist ono f unzioni scont at e, per mezzo di una ef f icient e programmazione degli indirizzi è la capacit à e soprat t ut t o l’esperienza del proget t ist a che riesce a sf rut t are in modo vant aggioso la possibilit à di colloquio int elligent e t ra i vari disposit ivi, ad esempio le inf ormazioni di un sensore possono essere ut ilizzat e per una vast a gamma di compit i oppure; quest o f a si che un impiant o domot ico ef f icient e non è il risult at o della quant it à e qualit à dei component i inst allat i ma è solo ed esclusivament e il risult at o delle capacit à del proget t ist a. L’impiant o elet t rico domot ico, l’evoluzione t ecnologica dell’impiant o elet t rico t radizionale was last modif ied: luglio 17t h, 2014 by BrunoOrsini Google+ Clicca per condividere su Google+ (Si apre in una nuova f inest ra) Clicca per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova f inest ra) Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova f inest ra) Clicca per condividere su Pint erest (Si apre in una nuova f inest ra) Clicca per condividere su T wit t er (Si apre in una nuova f inest ra) Clicca per condividere su T umblr (Si apre in una nuova f inest ra) Click t o share on What sApp (Si apre in una nuova f inest ra) Fai clic per condividere su Delicious (Si apre in una nuova f inest ra) Clicca per inviare l'art icolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova f inest ra) Mi piace: Mi piace Caricament o...