Trasporto di ovociti ed embrioni - Azienda Ospedaliera Santa Maria
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Trasporto di ovociti ed embrioni - Azienda Ospedaliera Santa Maria
Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 5 “Friuli Occidentale” Via della Vecchia Ceramica, 1 – 33170 Pordenone C.F. e P.I. 01772890933 – PEC [email protected] Presidio Ospedaliero di Pordenone - Sacile Via Montereale 24 - Pordenone S.S.D. di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Banca del Seme e degli Ovociti Responsabile: Dott. Francesco Tomei Trasporto di materiale crioconservato ad/ da altro Centro di PMA: DI COSA DI TRATTA: Nel caso in cui una coppia con materiale biologico crioconservato voglia cambiare il centro presso il quale eseguire il trattamento PMA da scongelamento ha diritto di chiederne il trasporto. Di conseguenza, si presenta la necessità di eseguire la movimentazione. Questo aspetto però richiede il rispetto puntuale di alcune regole che possano aiutare gli operatori dei centri. La necessità sorge sia perché lo stoccaggio a lungo termine del materiale biologico avviene in immersione in azoto liquido a -196°C, sostanza potenzialmente pericolosa e da maneggiare con cura e precauzioni, sia perché il trasporto è reso particolarmente critico dalle caratteristiche di unicità delle cellule germinali. Il materiale biologico crioconservato in un centro PMA appartiene alla categoria “prodotti biologici” cioè materiali biologici finiti ad uso umano secondo la classificazione delle Nazioni Unite estratta dalle raccomandazioni dell’ONU. “In occasione del trasferimento tra centri, devono essere messe in atto procedure per preservare la qualità e la sicurezza dei gameti e degli embrioni.” (Art.14, comma 3, Legge 40/2004). ITER: Il trasporto del proprio materiale crioconservato da o verso altro Centro di Fecondazione Assistita certificato dal Centro Nazionale Trapianti è possibile e viene effettuato da ed a carico del paziente previa accordi con il Centro Inviante ed in Centro Ricevente. Nel dettaglio, è necessario rispettare una ricca documentazione indispensabile in tale procedura: fax di richiesta del Centro ricevente, copia del consenso della coppia alle procedure di fecondazione assistita o copia del consenso della o del paziente alla crioconservazione, notizie tecniche sul materiale biologico, esami infettivologici, prescrizioni per il Trasportatore, documento con il quale la persona che effettua il trasporto si impegna a rispettare le condizioni necessarie per il trasporto sicuro, etichettatura dell’imballaggio, modulo che il Centro ricevente dovrà spedire via fax per confermare la ricezione dei campioni. Le modalità di trasporto prevedono l'uso di criocontenitori certificati che devono consentire lo spostamento del materiale senza che lo stesso subisca variazioni di temperatura. I campioni vitrificati sono più sensibili ai cambiamenti di temperatura di quelli crioconservati con il metodo lento (McDonald, Fertil Steril 2011), necessitando di una costante immersione del campione in azoto liquido durante tutto il trasporto. È corretto perciò precisare che con l’ utilizzo degli attuali contenitori a disposizione in commercio (dry-shipper) il trasporto soprattutto di ovociti vitrificati, ad oggi, non dà mediamente i buoni risultati in termini di sopravvivenza, forniti da “mini-banche da trasporto” che garantiscono l’immersione completa del campione in azoto anche per lunghe distanze. Modalità: Il paziente e il Centro PMA interessato devono contattare il Laboratorio della nostra Struttura per concordare la data del ricevimento o invio materiale crioconservato, per l’invio o ricevimento della documentazione richiesta (secondo le indicazioni previste dalla normativa vigente) (Accordo Stato-Regioni-Province Autonome di Trento e Bolzano del 15 marzo 2012) ed i modi d'acquisto e tempi di preparazione del criocontenitore per il trasporto del materiale (vedi sito internet : criocontenitore trasporto).