Giovanni Pierluigi da Palestrina -Kyrie dalla Missa Papae Marcelli -
Transcript
Giovanni Pierluigi da Palestrina -Kyrie dalla Missa Papae Marcelli -
La settimana della musica(16-22Maggio2016) CapirelamusicaAscoltiattivi(SCUOLAPRIMARIAESECONDARIA) GiovanniPierluigidaPalestrina-KyriedallaMissaPapaeMarcelli- Giovanni Pierluigi da Palestrina LaMissapapaeMarcellièunamessaaseivoci compostadaGiovanniPierluigidaPalestrina,intitolataapapaMarcelloIIededicataaFilippoIIdi Spagna. Scritta probabilmente nel 1562, fu eseguita ad ogni rito per l'incoronazione papale fino al 1958, anno di insediamento di Giovanni XXIII). È la messa più famosa di Palestrina, sia per il valore intrinseco, sia per le leggende che si sonotramandate intorno a quest'opera, che valsero al suo autoreiltitolodi"salvatoredellamusicapolifonicadachiesa". Questo il racconto tradizionale: Palestrina aveva composto la messa nel 1555 in onore di Papa Marcello, salito al soglio pontificio nell'aprile di quell'anno e morto dopo sole tre settimane: questo papa, umanista ed intellettuale ma non molto interessato agli studi musicali, nel suo brevissimopontificatoeratuttaviariuscitoadimprimereun'improntaprofondissimanellamusica dachiesaallorquandoavevaconvocatoicantoridellasuacappellailVenerdìSantodel1555(terzo giornodelsuoregno)perinformarlicheilrepertorioinusoeratropporiccomentrelamusicaper il Triduo Pasquale doveva essere più in sintonia con il carattere dell'occasione e, per quanto possibile,leparoledovevanoesserechiaramentecomprensibili. InqueimesiPalestrina,chefacevapartedellacompaginedellaCappellaSistinanonostantefosse sposato,composelasuamessasecondoidesideratapapali. Nelfrattempo,eraincorsoilConciliodiTrento,apertosinel1545(sichiusepoinel1563):durante i lavori emerse frai cardinali l'esigenza di depurare la musica da chiesa da una deriva ormai divenutainaccettabile,conl'esecuzionedimusichecomplicatissime,estremamentesfarzose,incui motivi profani, magari derivati perfino da canzoni licenzioseo scurrili, venivano adattati a testi liturgicicheeranoperòormaiincomprensibilidatalasovrapposizionedellenumeroselineevocali el'abbondanzadegliabbellimenti. Il Concilio nominò una commissione apposita, di cui fecero parte otto cardinali fra cui due "commissari", san Carlo Borromeo e VitellozzoVitelli, allo scopo di effettuare un vero e proprio processo:l'imputatadivennelapolifoniastessa,chepapaeporporativolevanobandiredeltutto infavorediunritornoalsologregoriano. Venne quindi effettuata una sorta di istruttoria, durante la quale a difesa della polifonia si pose proprio Palestrina, cherispolverò la sua messa con la quale intendeva dimostrare che si poteva continuare a scrivere polifonia usando lineepulite e cantabili che permettessero una chiara declamazionedeldrammanaturaledeltesto.Palestrinasottoposeilsuolavoroaicommissariil19 giugno1565,el'esecuzionediunamessatantobellaquantorigorosaecoerenteconidettamidel Concilio convinse i cardinali a non abolire la polifonia: fu così che Palestrina ne divenne ilsalvatore. PERCOMINCIARE 1) ascoltiamoecerchiamodiriconoscerequantevocicisonoesesonopariodispari 2) prendiamomatita,pennaecolorie……buondivertimento
Documenti analoghi
la missa papae marcelli - Procura Generale dell`Oratorio di San
testo, come talora poteva accadere. Grande cura è stata impiegata nel sottoporre il testo alla musica,
proprio in virtù di quella che appariva come primaria preoccupazione di Palestrina e del suo i...
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA E L`AMBIENTE DI PADRE
di oltre cento scudi dal Papa che temette di perderlo e che, nel 1580, lo chiamò nuovamente alla guida del
coro di San Pietro.
Ricevette, contemporaneamente, l’incarico di emendare gli antichi can...