Quanta fatica scegliere un gestore

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Quanta fatica scegliere un gestore
Progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive
Direttore: Paolo Landi - Direttore Responsabile: Francesco Guzzardi - Amministrazione:
Adiconsum, Via G. M. Lancisi 25, 00161 Roma - Registrazione Tribunale di Roma n. 350
del 9.06.88 - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L 46/2004) art.1,
comma 2, DCB Roma -
REDAZIONE: Luisa Fabiano, Laura Galli, Maria Giovanna Baldon - GRAFICA E
IMPAGINAZIONE: Claudia Galli - Vignetta di Francesco Iorio
r
A
u ot a
libera...
Ancora ricordo quel giorno in cui le mie certezze
cominciarono a vacillare.
Tempo prima avevo realizzato che la matematica
non era il mio mestiere, che a divisioni e sottrazioni provvedevano alla grande capaci macchinette
sui cui tasti bastava pigiare per ottenere numeri di
ogni taglia, senza turbare il dolce torpore di un
cervello a riposo… roba da ingegneri i numeri!
Vuoi mettere con la perfetta comprensione della
nostra lingua, con la conoscenza del significato di
termini ormai desueti, con l'abilità di inserire la
citazione "ad hoc" (appunto!) nei momenti topici
della conversazione: insomma, proprio quella che
si definisce "persona di media intelligenza e cultura superiore".
Poi un giorno - "quel" giorno - il duro impatto con
la realtà: io che sapevo cosa fosse una
sineddoche… non riuscivo a leggere la mia bolletta
del gas!!!
Eh, sì di fronte a quel foglio di carta - infarcito di
sigle incomprensibili, di numeri con stuoli di decimali…- ogni certezza scomparve, ogni presunzione si smorzò, ogni velleità venne ridimensionata.
Al loro posto tanto sconforto e la triste consapevolezza che, da quel giorno, la matematica non era
più la mia sola nemica.
LUCE...DEI MIEI OCCHI
Italiani in bolletta per colpa delle bollette: anche il gesto
più banale ci costa “un occhio”
V
i raccontiamo quanto contano i “servizi
segreti” a casa vostra
L’indagine Adiconsum: una famiglia consuma
Vi facciamo notare che...
Occhio al risparmio
Occhio alle furbizie
L a tariffa creativa
Lo strano caso del Sig. Rossi
Goccia a goccia
Consumate, consumate, tanto è già pagato. E
l’ambiente?
Q
uanta fatica, per scegliere un gestore
Telefono amico (però quanto mi costi...)
L’odissea degli utenti Telecom
Come ogni estate che si rispetti le famiglie italiane si trovano a dover fare i conti con i rincari: della spesa al supermercato, delle vacanze, dell'ICI, della tassa sui rifiuti e, come se non bastasse, delle bollette della corrente elettrica. Un'estate davvero "rovente" su tutti i
fronti: il portafogli si svuota, il caldo aumenta, le scadenze dei vari pagamenti incalzano…Cosa fare? Verrebbe da dire: "Non ci resta che
piangere!". Invece noi ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo a fare i conti. E riflettiamo su come, almeno, ogni consumatore può limitare i danni, comportandosi razionalmente.
La doverosa riflessione politica, poi. Privatizzazione, liberalizzazione, concorrenza, qualità del servizio, attenzione al cliente: a che punto
siamo? Ancora in cammino, certamente, come vedremo insieme. Un caso fra tutti: i prezzi dell'energia nel nostro Paese risultano essere
tra i più alti in Europa. Il perché? La risposta è nelle parole del Presidente dell'Antitrust, Giuseppe Tesauro, che individua tra le cause: la
presenza di operatori dominanti e quindi la mancanza di concorrenza, ma soprattutto il fatto che il nostro sistema di generazione dell’elettricità è basato su centrali obsolete e alimentate con combustibili fossili, estremamente costosi.
Problemi analoghi, cioè di tipo strutturale, persistono nei settori del gas e della telefonia fissa: una liberalizzazione compiuta, capace di
determinare abbassamento dei costi per l’utente e miglioramento della qualità del servizio, è ancora lontana.
Intanto, auspichiamo un intervento veloce ed efficace dal nostro governo per allentare la morsa del caro-vita, divenuta davvero insostenibile per tante famiglie italiane, che non riescono più ad arrivare alla fine del mese.
Vi raccontiamo quanto contano
i “servizi segreti” a casa vostra
L
e lamentele che giungono ogni anno ad
Adiconsum in materia di bollette sono
innumerevoli. Problemi di fatturazione a
parte, l'indignazione per il caro-tariffe è sempre
elevata. Il Bilancio di una famiglia media risente in
modo crescente di queste spese che, all'incremento "fisiologico" dei consumi (pensiamo a quelli elettrici e telefonici) si trovano a dover far fronte, quando possibile, con una estenuante e continua ricerca del fornitore più conveniente:
Vodafone, Tim, Wind o 3? E per la telefonia fissa?
E per il servizio connettività Internet? Chi ha le idee
chiare sul proprio profilo di utenza e sul profilo
tariffario più adeguato è certamente in minoranza.
La nostra inchiesta non tenta l'impresa titanica di
comparare costi e condizioni contrattuali, peraltro continuamente mutevoli. Abbiamo deciso di
limitarci a fare osservazioni sull'incidenza dei
costi fissi, delle tasse e del consumo effettivo nelle
bollette, nonché sul peso complessivo della spesa
per utenze nel budget annuo della famiglia, che
come vedremo è ben superiore a quello stimato
dall'ISTAT.
L'inchiesta è basata sui consumi reali di una famiglia con reddito medio (20.000 Euro netti), composta da 4 persone, abitante in una casa di circa
110 mq ed un giardino di 40 mq. Acquisite le ultime bollette, ci siamo messi a fare due conti: 2000
€ l'anno! Di cui ben 575 per IVA e imposte varie...
L’INDAGINE ADICONSUM:
UNA FAMIGLIA CONSUMA...
Luce elettrica
Enel
Gas metano
Italgas
Telefono fisso
Telecom
Acqua e
depurazione
Periodo fatturazione
bimestrale
bimestrale
bimestrale
quadrimestrale
Consumo annuo
2437 Kwh
1536 m3
scatti 972 *
267 m3
Spesa per canone annuo
€ 32,64
€ 31,20
€ 145,68
Spesa per consumo annuo
€ 229,73
€ 522,18
€ 147, 36
€ 23,49
€ 15,48
noleggio
€ 89,37
depurazione
Altre spese annue
Spesa per imposte annuo
€ 16,24
€ 277,26
Spesa per IVA annuo
€ 24,59(10%)
Tot. Spesa annua
€ 303,20
€ 996,64
€ 370,12
€ 124,08
Spesa mensile
€ 25,27
€ 83,05
€ 30,84
€ 10,34
Canone
10,70%
3,13%
39,37%
Consumi
75.70 %
52,39%
43,90%
90,91%
IVA e tasse
75.70 %
44,47%
16,64%
9,09%
€ 166,00 (20%) € 61.60 (20%)
€ 11,28 (10%)
Pesano sulla bolletta:
*Scatti telefonici: 702 per telefonate locali,120 per interurbane, 150 verso cellulari.
Vi raccontiamo quanto contano
i “servizi segreti” a casa vostra
VI FACCIAMO NOTARE CHE...
1.
Spesa mensile per le varie utenze va dai
10 Euro per l'acqua e la depurazione agli
83 Euro per gas e riscaldamento. In totale sono circa 165 Euro al mese necessari a coprire i vari servizi: ciò significa che su base annua
stiamo parlando di poco meno di 2000 Euro.
2.
Canone: questa spesa dovrebbe essere a
nostro avviso limitatissima, trattandosi di
un servizio di interesse generale, ma in
taluni casi (Telecom) incide per circa il 40% sulla
fattura media: chi ha consumi modesti paga invece quasi solo canone. Non sarebbe più ragionevole redistribuire questo costo sulla tariffa e imputarlo in proporzione ai consumi, piuttosto che
mantenerlo elevato e fisso, come se fosse una
vera e propria tassa?
3.
Tasse e tributi: le differenze sono notevoli tra un servizio e l'altro. L'IVA oscilla
dal 10% al 20%, ma in taluni casi (gas
metano) all'IVA si aggiungono le imposte e tasse
locali, facendo aumentare in modo considerevole
il carico fiscale: quasi metà della bolletta.
Complessivamente la famiglia spende più di 500
Euro tra IVA e imposte e tasse. La situazione si
aggraverà ulteriormente quando la trasformazione da tassa a tariffa (con un aggravio del 10%) per
i rifiuti sarà estesa in tutta Italia.
4.
Ta r i f fe
sociali:
nella
te l e fo n i a vi è stata una qualche riduzione (attualmente beneficiano di uno sconto sul canone circa
100mila utenti). Sull'energia elettrica la tariffa scontata si applica ai primi 1700 Kwh di consumi annui:
ne beneficiano quindi gli utenti con bassi consumi e
e non come sarebbe opportuno solamente le famiglie meno abbienti.
5.
Trasparenza della bolletta: considerevoli
miglioramenti sono stati realizzati nella
trasparenza della bolletta su elettricità,
gas, telefono. Minor trasparenza risulta sulle bollette dei servizi locali; ma anche qui vi sono eccezioni.
6.
Conciliazione: solo con Telecom è in
atto, da alcuni anni, una procedura conciliativa; analoghe procedure sono in corso
di discussione per quel che riguarda i servizi
energetici.
7.
Una curiosità: un Kwh (nel caso analizzato) costa circa 12 cent (240 lire). Secondo
dati Enel relativi al 2002, il trasporto e la
produzione incidono per il 41%, il combustibile
per 37%, gli oneri di sistema per il 12% e le imposte per il 10%.
OCCHIO AL RISPARMIO...
sostituzione boiler elettrico con scaldabagno a gas
sostituzione forno elettrico cucina con forno a gas
lampade a risparmio energia dove c'è un utilizzo prolungato
Luce elettrica uso di una "ciabatta" per spengere durante la notte: tv, vrc, decoder…
per il futuro, una riduzione sarà possibile per i consumi notturni e per i week-end, tramite la tariffa bioraria
(oggi limitata ai soli consumi elevati)
nel riscaldamento individuale le nuove caldaie ad alto rendimento consentono significativi risparmi
nel riscaldamento centralizzato la formula "contratto a risparmio di energia" prevede l'IVA al 10% rispetto al
normale 20%; inoltre, i contabilizzatori del calore per appartamento evitano sprechi e si paga l'energia effetGas metano tivamente consumata
Consultare i nuovi gestori: per inserirsi nel mercato propongono tariffe più convenienti
Telefonia
fissa
attenzione a nuovi gestori: possono essere più convenienti di Telecom
è possibile dare disdetta del "noleggio dell'apparecchio": si risparmiano circa 16 euro all'anno
evitare telefonate verso i cellulari (meglio farle tramite un altro cellulare)
Acqua
attenzione a le fasce di consumo assegnata: per ogni m3 consumato in più vi è un costo maggiore (meglio
richiedere nuova fascia)
il bagno in vasca ha un consumo tre volte quello della doccia
la riparazione di perdite dal rubinetto costa meno che l'acqua perduta
Rifiuti
la raccolta differenziata può permettere di contenere la spesa complessiva
Vi raccontiamo quanto contano
i “servizi segreti” a casa vostra
OCCHIO ALLE FURBIZIE
controllare se il consumo presunto corrisponde a quello effettivo
se il contatore elettronico salta continuamente chiedere una verifica per escludere che non sia tarato corLuce elettrica rettamente, prima di decidere di passare a una potenza superiore
le interruzioni di corrente senza preavviso danno diritto a risarcimenti: i danni subiti, però, vanno documentati
controllare se il consumo presunto corrisponde a quello effettivo: in caso di difformità sostanziali, inviare
Gas metano l'autolettura
Telefonia
fissa
Acqua
Rifiuti
attenzione ai servizi telefonici a pagamento (899…) se ingiustamente fatturati, vanno contestati e il relativo costo sarà scalato sulla bolletta successiva
anche le chiamate al 412 oggi non sono più gratuite
attenzione ai nuovi servizi (es. teleconomy): se non richiesti nessun pagamento è dovuto, neanche per
l'attivazione!
attenzione che il calcolo sul consumo sia fatto regolarmente ogni trimestre, poiché una fatturazione non
corretta sposta il consumo su una fascia tariffaria più elevata
i vuoti d'aria nelle tubazioni possono falsare la lettura del contatore
il costo della depurazione presuppone l'esistenza del servizio o l'investimento in corso per la sua realizzazione; se non c'è questa spesa può essere contestata
il passaggio, previsto dalla Legge, da "tassa" sui rifiuti a "tariffa" ha come conseguenza l'imputazione dell'IVA
e quindi un aumento del 10% sul costo del servizio; in alcuni comuni ha già avuto luogo
LA CARTA DEI SERVIZI
Per ogni servizio è prevista la cosiddetta "Carta
dei Servizi", dove sono evidenziati diritti-doveri
del gestore: tempi, modi, costi per i vari servizi;
procedure di reclamo.
Quando si ravvisa un comportamento scorretto o
poco chiaro del Gestore, è opportuno segnalarlo
anche alle Associazioni Consumatori ([email protected]), oltre che all'Autorità del settore (es: il consumo presunto si può
prestare al raggiro degli utenti: pagando in anticipo quote rilevanti non dovute,
il consumatore diventa la banca del Gestore ad interessi zero).
Con alcuni gestori per i reclami non risolti sono previste procedure conciliative da attivarsi tramite le Associazioni Consumatori (già in vigore con Telecom
e con alcuni gestori locali per l'acqua, in discussione con Enel e Italgas).
Un utilizzo responsabile e consapevole dei vari servizi, oltre a far diminuire i
costi sulla bolletta, evita inutili sprechi con maggior tutela dell'ambiente.
La tariffa creativa
LO STRANO CASO DEL SIG. ROSSI
U
n malcapitato utente del servizio di
fornitura idrica ACEA di Roma (per
convenzione lo chiameremo "Sig.
Rossi") ci ha interessato al suo caso, che
definire bizzarro è sicuramente riduttivo: ve
lo raccontiamo, anche se non la pensano
così al Call Center dell'azienda, che
al nostro consumatore ha offerto,
molto, molto generosamente, una
dilazione del folle pagamento
richiesto, ma non la nuova fatturazione, semplicemente corretta, che
invece era opportuna. Quanto al
servizio legale ACEA, dopo un mese
e mezzo non ha ancora risposto alla
lettera di reclamo. La storia inizia
così: il nostro amico pensionato,
che risiede in campagna, ha ottenuto un
allaccio alla rete idrica ad ottobre del 2002.
Da allora ha ricevuto e regolarmente pagato
bollette di importo modesto, pochi Euro.
Trattandosi di una famiglia di anziani la
cosa non ha destato sospetti, ma in ogni
caso il Sig. Rossi era pronto a pagare un
eventuale conguaglio dei consumi. E' arrivato, eccome, il conguaglio: 583 Euro, ad Aprile
2004. Difficoltà di interpretazione della bolletta a parte, ha capito che c'era un errore
macroscopico: la quasi totalità del consumo
era calcolata sulla tariffa più elevata, quella
di "terza eccedenza", ben 2,59 Euro al metro
cubo. Questo nonostante la progressione
tariffaria preveda costi minimi per
la prima fascia di consumi (26
metri cubi a trimestre), da applicarsi ad ogni bolletta. In pratica al
Sig. Rossi è stato negato il diritto ad
usufruire della tariffa agevolata e di
quella di prima eccedenza, ad ogni
trimestre. Dunque la mancata lettura del contatore da parte
dell'ACEA ha causato un danno
ingiusto all'utente ed un guadagno
ingiusto all'azienda: per calcolare correttamente la bolletta dovevano essere imputati
23 metri cubi per 6 trimestri (138 totali) in
tariffa agevolata, ed i rimanenti 100 metri
cubi in prima eccedenza. Il risultato appare
apprezzabilmente diverso ad ogni persona
di buon senso. Non evidentemente all'impiegato dell'azienda che ha rifiutato di correggere la fattura: viva la tariffa creativa!
LA LETTERA DEL SIG. ROSSI AD ACEA
Spett. le ACEA ATO 2 S.p.A.
Ufficio Legale e Responsabile della Fatturazione
Piazzale Ostiense, 2 - 00154 Roma
Roma, 16 giugno 2004
Oggetto: reclamo sulla fattura n. ……….. del 06/04/04
Utenza idrica n. ………..
Con riferimento all'utenza sopra indicata, stipulata il 15/10/2002, ho ricevuto le fatture precedenti al primo trimestre 2004 di importo
irrisorio, regolarmente pagate.
Con l'ultima fattura, individuata in oggetto, l'intero consumo del periodo 15 ottobre 2002- 24 febbraio 2004 è stato imputato al singolo trimestre (ma con calcolo su 180 giorni!), con il risultato di applicare la tariffa agevolata (0,126 €/mc) soltanto ai primi 46 metri cubi
di acqua erogata, la tariffa di prima eccedenza ai successivi 24 metri cubi, la tariffa di seconda eccedenza ai successivi 22 metri cubi,
mentre i rimanenti 147 metri cubi di consumo sono stati tutti imputati alla tariffa di terza eccedenza, al costo esoso di € 2,592/mc.
Poiché il contatore si trova all'esterno della proprietà ed è di libero accesso per la lettura da parte degli addetti, non è imputabile all'utente la mancata esecuzione delle letture. Peraltro la lettura di 1 metro cubo di consumi, che ACEA dichiara di aver effettuato in data
25/08/03 (9 mesi e 15 gg dopo l'attivazione dell'utenza, con famiglia già residente di tre persone) non sembra affatto attendibile, considerato che i rimanenti 238 mc di consumo sarebbero stati usufruiti tutti nei successivi 6 mesi.
Dopo ben due mesi di tentativi al telefono per contattare il call center al numero verde 800130330, i cui operatori (quando si riesce a
parlare con qualcuno!) spesso si dichiarano non competenti e impossibilitati, al momento, a passare il personale degli uffici preposti, ho ricevuto risposta negativa alla richiesta di ricalcolare la fattura.
Con la presente chiedo pertanto formalmente di emettere nuova fattura con appropriata distribuzione del consumo sull'intero periodo di utenza (ott. 02/ feb 04) e applicare le tariffe progressive su ciascun trimestre, in modo che la mia famiglia, monoreddito e composta di tre anziani, possa regolarmente usufruire delle tariffe agevolate e di prima eccedenza secondo il consumo reale.
Nel frattempo comunico che non procederò al pagamento della somma di € 583 fatturatami, diffidando codesta spettabile azienda dal
procedere al distacco dell'utenza.
In attesa di vostro cortese riscontro porgo distinti saluti.
(lettera firmata)
La tariffa creativa
GOCCIA A GOCCIA
L
Prezzi) n. 45-46 del 1974 e n. 26 del 1975.
Qui riportiamo le tariffe desunte da una fattura
dell'ACEA di Roma: per ciascuna fascia di
consumo è prevista una tariffa progressivamente più elevata, come è giusto che sia in
un’ottica di disincentivazione allo spreco.
Salvo le sorprese che vedremo fra poco.
a determinazione delle tariffe dell'acqua,
sia per uso domestico che non, si basa
sul “Metodo normalizzato per definire le
componenti di costo e determinare la tariffa di
riferimento”,
approvato
con
Decreto
Ministeriale del 1/08/1996, che ha modificato il
sistema tariffario precedente basato sui provvedimenti C.I.P. (Comitato Interministeriale
TABELLA TARIFFE ACQUA
Tipo di tariffa
Limite consumo trimestrale in
m/c
Costo in euro per m/c
agevolata
23 mese
0,126
prima eccedenza
46
0,650
seconda eccedenza
69
1,323
terza eccedenza
92 e oltre
2,592
CONSUMATE, CONSUMATE,TANTO È GIÀ PAGATO!
E L'AMBIENTE?
L
risorse idriche: sapendo che indipendentemente dal
comportamento parsimonioso l'acqua si paga in
quantità fissa minima piuttosto ragguardevole, gli
utenti tendono a sprecarla.
Se si considera che in alcuni casi i valori minimi
impegnati sono paragonabili ai normali consumi
domestici di 150/200 mc/anno, non a torto la
Commissione europea ha individuato in essi un
ostacolo alle politiche di sostenibilità dell'uso delle
Benché la delibera n. 120 del 21 dicembre 2001
abbia previsto una riduzione del valore del minimo
impegnato, moltissimi sono gli utenti che continuano ancora a pagarlo, mentre nei casi in cui è stato
abolito ciò è avvenuto contestualmente al forte
aumento del canone o delle tariffe
a fatturazione all'utente del "volume minimo
garantito o impegnato" di acqua, che viene
fatto pagare indipendentemente dal consumo
effettivo, rappresenta un disincentivo all'uso corretto e consapevole delle riserve idriche.
ARRIVA LA TARIFFA BIORARIA PER L’ENERGIA ELETTRICA
Come si è potuto apprendere dalla stampa in questi giorni, dal 1° luglio è entrata in vigore Due, la tariffa bioraria di Enel, nata dopo una battaglia decennale della nostra associazione per abbassare il costo dell'elettricità nelle ore notturne e nei giorni festivi.
Grazie all'utilizzo di un contatore elettronico, al momento installato solo a 4 milioni di utenti, sarà possibile pagare meno il sabato e la domenica e tutti gli altri giorni dalle 20.00 alle 7.00 (fascia blu).
Apparentemente la cosa sembrerebbe davvero più vicina alle esigenze degli utenti, ma
non è proprio così!
Chi usufruisce di questa tariffa che, invece di essere opzionale dovrebbe essere
obbligatoria, sono solo coloro che consumano più di 4.200 kWh all'anno (125 Euro a
bolletta) e non certamente le famiglie medie, con un consumo medio annuale di
2.400/2.700 kWh.
Quali i vantaggi di questa tariffa? Nelle ore notturne è possibile spostare il consumo di
elettrodomestici veri divoratori di energia come: la lavatrice (200-300 kWh per 3-5 lavaggi settimanali), la lavastoviglie (250-350 kWh per 5-7 lavaggi settimanali), il boiler elettrico (2000-2500 kWh per 5-6 mesi l'anno) con un conseguente risparmio economico. A
questo si aggiunge il ridotto rischio di blackout e la riduzione delle produzione di energia di centrali meno efficienti e di conseguenza più costose.
Quanta fatica scegliere un gestore
TELEFONO AMICO (PERO’ QUANTO MI COSTI...)
I
l continuo bombardamento pubblicitario degli
operatori di rete fissa e mobile con innumerevoli e allettanti (spesso solo apparentemente!)
offerte rende ancora più difficile riuscire a fare
una scelta perché tanti sono gli elementi da considerare: non solo i prezzi delle telefonate, ma
anche il costo dello scatto alla risposta, del cano-
OPERATORE
TIPO DI
TARIFFA
CANONE ZERO
VOCE ZERO
WIND
HAPPY CITY
HAPPY NIGHT
COSTO
€ CENT/MIN
IVA INCLUSA
ne mensile, le fasce orarie più vantaggiose in base
alle esigenze d'uso. Insomma, benché il ventaglio
di scelte negli anni si sia moltiplicato vertiginosamente, ritrovarsi a pagare delle spese mensili fisse
troppo alte, servizi non richiesti attivati arbitrariamente, vedere modificate delle offerte a tutto
svantaggio dell'utente, non è affatto inusuale.
TIPO DI
TELEFONATA
GIORNI
ORARIO
LOCALE
NAZIONALE
TUTTI
00:00-24:00
20
VERSO CELL.
WIND
TUTTI
00:00-24:00
26
VERSO CELL.
ALTRI
OPERATORI
TUTTI
1,80
PRIMI 400
MIN/MESE
GRATIS
LOCALE
TUTTI
08:00-20.00
95
LOCALE
TUTTI
20.00-08:00
11
NAZIONALE
TUTTI
00:00-24:00
20
VERSO CELL.
WIND
TUTTI
00:00-24:00
26
VERSO CELL.
ALTRI
OPERATORI
TUTTI
1,80
LOCALE
TUTTI
08:00-20.00
GRATIS
LOCALE
TUTTI
20.00-08:00
11
NAZIONALE
TUTTI
08:00-20.00
GRATIS
NAZIONALE
TUTTI
20.00-08:00
20
VERSO CELL.
WIND
TUTTI
26
VERSO CELL.
ALTRI
OPERATORI
TUTTI
1,25
DAL 2° MIN.
00:00-24:00
00:00-24:00
00:00-24:00
00:00-24:00
Quanta fatica scegliere un gestore
OPERATORE
TIPO DI
TARIFFA
COSTO
€ CENT/MIN
IVA INCLUSA
TIPO DI
TELEFONATA
GIORNI
ORARIO
TELE2 SENZA LIMITI
1
URBANE
INTERURBANE
TUTTI
00:00-24:00
TELE2 SENZA
TEMPO
O
ADDEBITO ALLA
RISPOSTA 9,95
URBANE
INTERURBANE
TUTTI
00:00-24:00
TELE2
OPZIONE DOPO LE
20.00
1,62
URBANE
TUTTI
08:00-20.00
TUTTI
20.00-08:00
TELE 2
GRATIS
TELE2
SENZA ORARIO
MATTINO
URBANE
9,90
INTERURBANE
TUTTI
08:00-20.00
GRATIS
INTERURBANE
TUTTI
20.00-08:00
21,8
VERSO CELL. ITALIANI
13,8
VERSO CELL. ITALIANI
90
LUN.-VEN.
SABATO
08:00-20.00
08.00-13.00
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
20.00-08:00
00.00-08.00
00.13-24.00
URBANE
TUTTI
00.00-08.00
00.14-24.00
GRATIS
URBANE
TUTTI
08.00-14.00
9
INTERURBANE
TUTTI
00.00-08.00
00.14-24.00
GRATIS
INTERURBANE
TUTTI
08.00-14.00
22,30
VERSO CELL. ITALIANI
LUN.-VEN
08.00-18.30
14,30
VERSO CELL. ITALIANI
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
18.30-08.00
TUTTI
00.00-14.00
00.20-24.00
TUTTI
00.14-20.00
TELE2 SENZA ORARIO POMERIGGIO
90
26
GRATIS
URBANE
URBANE
26
9
INTERURBANE
TUTTI
00.00-14.00
00.20-24.00
26
GRATIS
INTERURBANE
TUTTI
00.14-20.00
26
22,30
VERSO CELL. ITALIANI
LUN.-VEN.
26
14,30
VERSO CELL. ITALIANI
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
08.00-18.30
18.30-08.00
Quanta fatica scegliere un gestore
TISCALI
OPERATORE
TELECOM
OPERATORE
TIPO DI
TARIFFA
COSTO
€ CENT/MIN
IVA INCLUSA
TIPO DI
TELEFONATA
GIORNI
ORARIO
TUTTO TISCALI TIME
1,1
URBANE
LUN.-VEN
08.00-18.30
0,59
URBANE
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
7
INTERURBANE
LUN.-VEN
2
INTERURBANE
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
21,8
VERSO CELLULARI
LUN.-VEN
14,3
VERSO CELLULARI
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
1,19
URBANE
TUTTI
00.00-24.00
1,19
INTERURBANE
TUTTI
00.00-24.00
21,8
VERSO CELLULARI
LUN.-VEN
08.00-18.30
14,3
VERSO CELLULARI
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
COSTO
€ CENT/MIN
IVA INCLUSA
TIPO DI
TELEFONATA
GIORNI
ORARIO
1,90
URBANE
LUN.-VEN
SABATO
08.00-18.30
1,09
URBANE
LUN.-VEN
SABATO E FESTIVI
18.30-08.00
00.00-24.00
10,69
INTERURBANE
LUN.-VEN
08.00-18.30
3,10
INTERURBANE
LUN.-VEN
SAB. DOM. FEST.
18.30-08.00
00.00-24.00
21,85
VERS
CELLULARI TIM
LUN.-VEN
08.00-18.30
14,40
VERS
CELLULARI TIM
21,36
VERSO CELLULARI
VODAFONE OMNITEL
LUN.-VEN
00.00-24.00
14,40
VERSO CELLULARI
VODAFONE OMNITEL
LUN.-VEN
SAB. E FEST.
00.00-24.00
31,18
VERSO CELLULARI
WIND
LUN.-VEN
14,40
VERSO CELLULARI
WIND
LUN.-VEN
SAB. E FEST.
18.30-08.00
00.00-24.00
29,38
VERSO CELLULARI
H3G
LUN.-VEN
08.00-18.30
14,40
VERSO CELLULARI
H3G
TUTTO TISCALI
TIPO DI
TARIFFA
LUN.-VEN
SAB. E FEST.
LUN.-VEN
SAB. E FEST.
18.30-08.00
00.00-24.00
08.00-18.30
18.30-08.00
00.00-24.00
08.00-18.30
18.30-08.00
00.00-24.00
18.30-08.00
00.00-24.00
18.30-08.00
00.00-24.00
18.30-08.00
00.00-24.00
Quanta fatica scegliere un gestore
L'ODISSEA DEGLI UTENTI TELECOM
M
a i problemi per gli utenti non sono
legati purtroppo solo ai costi, ma anche
alle difficoltà, spesso insuperabili, con le
quali ci si scontra quando viene attivato un servizio non richiesto, si vuole cambiare tariffa, quando vengono addebitate delle telefonate non effettuate o si passa da un operatore ad un altro.
Benché sia alquanto difficile per un cittadino
comune fronteggiare lo strapotere degli operatori,
le leggi ed i regolamenti cavillosi, esistono delle
sentenze favorevoli all'utente che ribadiscono il
principio dell'onere della prova spettante a chi pretende i pagamenti e non il contrario: per es. la sentenza del Giudice di pace di Gualdo Tadino del 13
gennaio 1999 o quella del tribunale di Roma del 22
settembre 2000. È possibile anche ricorrere anche
alla procedura di Conciliazione per una soluzione
extragiudiziale delle controversie per i clienti
Telecom, ma non mancano le storie infinite come
quella che segue.
UNA LETTERA
Sono un signore di mezza età della provincia di Avellino che per più di 20 anni si è dedicato, tra mille
difficoltà, alla propria attività di produzione di capi di abbigliamento. A gennaio del 2001, per cessata
attività, ho disdetto tutti i contratti delle varie utenze, compreso quello del telefono fisso per il quale
ho richiesto di cambiare il tipo di contratto (business) ed intestarlo a me. Ho provveduto, tramite raccomandata, proprio come mi aveva consigliato un addetto della Telecom, ad inviare tutta la documentazione che dimostrasse la cessata attività e la richiesta, fornendo tutti i dati, per cambiare tipo di contratto da uso industriale a privato e l'indirizzo attuale, per mantenere lo stesso numero di telefono, subentrando alla società. Il risultato? Ad oggi, agosto 2004, dopo innumerevoli telefonate, intercessioni di
persone conoscenti e via di seguito, l'unica cosa che ho ottenuto è stata che ho mantenuto lo stesso
numero di telefono, che l'utenza è intestata al sottoscritto, ma le fatture dei consumi arrivano all'indirizzo della mia vecchia residenza di 15 anni fa, ed il contratto, bella cosa! è ancora quello business.
E la storia continua…
VIVA LA LIBERTA'
L
a liberalizzazione e la privatizzazione
sono processi lunghi e difficili, talvolta
ambiziosi (è il caso dei "monopoli
naturali" come elettricità e gas), da cui si
pretende scaturiscano più concorrenza,
più servizio, più qualità. In una parola il
sogno di tutti gli utenti, promossi al rango
di "clienti" e presumibilmente oggetto di
rinnovate politiche "consumer oriented".
La realtà è che le grandi aziende ex monopoliste e le nuove concorrenti sono schiacciate
dalla riduzione dei costi e attuano politiche di
taglio dei servizi di assistenza alla clientela (pensiamo ad esempio agli sportelli aperti al pubblico,
come dicevamo sopra), esternalizzazione di funzioni commerciali - con conseguenze talvolta disastrose - tagli e utilizzo di lavoro interinale nei call center (personale poco esperto, malpagato e spesso
con turnover di pochi mesi). In più spesso si fanno
la guerra, o magari soltanto un sano ostruzionismo,
per
l'utilizo
delle infrastrutture (il caso della telefonia fissa è eclatante): il
consumatore ne fa le spese, come sempre, confuso
e soverchiato dal mare magnum delle regole temporanee e dei compromessi storici che segnano
questa lunga e difficole transizione. Domani, però,
è un altro giorno.