Proposta formativa per la filiera del legno - arredo

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Proposta formativa per la filiera del legno - arredo
FEDERLEGNO ARREDO SRL , ASLAM
Proposta formativa per la
filiera del legno - arredo
Catalogo dei percorsi formativi finanziati
Fondimpresa Avviso 3/2010
2
COMPETENZE
TRASVERSALI,
MANAGERIALI,
SOCIAL SKILLS
3
Titolo corso
DECIDERE CON STRATEGIA
Destinatari
Responsabili che hanno necessità di decidere con rapidità ed efficacia in situazioni
anche complesse
Obiettivi
• Comprendere i diversi processi decisionali
• Comunicare con efficacia la decisione e tradurla in un piano d'azione mirato
• Decidere in momenti di crisi o d'urgenza
Temi
• Il processo decisionale
- Elementi costitutivi e caratteristiche
- Processi decisionali e pianificazione
- Politica decisionale aziendale
• Stili decisionali
- Tratti individuali, ruolo ed esperienza
- Percorso di apprendimento
- Rischio della cristallizzazione
- Il triangolo decisionale: orientamento individuale, contesto e
contenuto
• Tipologia di decisioni
-
Irrevocabile/revocabile
Sperimentale/per errori
Graduale/cauta
Condizionale/posticipata
4
• Modalità di decisione
-
Identificazione del problema
Definizione delle responsabilità
Utilizzo di metodi analitici
Valutazione delle ipotesi
Controllo dei rischi
• Decisioni di gruppo
- Gruppi di lavoro e gruppi decisionali
- Errori sistematici
- Supporti di metodo
Durata
16 ore
5
Titolo corso
LA LEADERSHIP ESECUTIVA
Destinatari
Manager che gestiscono gruppi di lavoro, senior manager che desiderano conoscere
i nuovi orientamenti della leadership
Obiettivi
• Essere un punto di riferimento per la leadership diffusa in azienda
• Sviluppare l'approccio migliore per i diversi contesti e i differenti interlocutori
aziendali
• Saper responsabilizzare i collaboratori
• Favorire impegno e coinvolgimento dei propri collaboratori e di tutti gli
interlocutori organizzativi per una performance globale
• Creare un clima aziendale basato sulla fiducia manageriale e sull'apprendimento
costante
• Ridurre l'ansia e lo stress impliciti dell'essere leader
Temi
• Nuovi orizzonti di leadership
- I modelli classici di leadership
- Il manager-leader di oggi
- Nuovi modelli
• La leadership tra arte e stile
- Differenti stili di leadership per la gestione della complessità del
business
- Saper agire nelle differenti situazioni e con interlocutori diversi:
collaboratori, colleghi, opinion leader, stakeholeder
6
• La leadership partecipata
- Favorire l'assunzione di responsabilità a più livelli
- Identificare un percorso per l'apprendimento continuo dei
collaboratori
• Tipologie di leadership
-
Leadership di compito
Leadership relazionale
Leadership motivazionale
Leadership emotiva
• Come sviluppare la propria leadership
- Cronaca delle proprie azioni nei differenti contesti
- Monitoraggio dei risultati
- Azioni di supporto per potenziare i risultati
Durata
16 ore
7
Titolo corso
LA NEGOZIAZIONE COMPLESSA
Destinatari
Manager e Responsabili di Funzione, Professional, Team Leader che si trovano a
negoziare quotidianamente per il raggiungimento degli obiettivi di business
Obiettivi
• Acquisire una mentalità negoziale
• Saper gestire relazioni complesse all'interno e all'esterno dell'azienda
• Saper integrare esigenze e punti di vista differenti
Temi
• Strategie e tattiche per negoziare
-
Piano negoziale
Struttura e ordine dei bisogni negoziali
Evitare le trappole
Strategie per raggiungere il risultato
• Strumenti per negoziare ad alto livello
-
I modelli avanzati per una negoziazione ad elevata professionalità
Sviluppare le proprie doti comunicative
Riconoscere lo stile negoziale dell’altro
L’utilizzo di domande potenti
• La persuasione
- L'arte di persuadere per definire un terreno comune
- Il linguaggio efficace
- Sbloccare le situazioni di stallo negoziale
8
• Migliorare nel tempo
- Impostare un piano di azione individuale
- Indicatori di performance del progresso personale
Durata
16 ore
9
Titolo corso
TEAM BUILDING
Destinatari
Responsabili di area e Direttori di funzione, team leader, responsabili di unità
organizzative
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Trasformare un gruppo di lavoro in un team ad alte prestazioni
Essere consapevoli delle dinamiche di gruppo
Motivare le persone
Mettere in luce le potenzialità di ogni collaboratore
Esercitare il ruolo di leader coach
Mantenere l'efficienza del team, anche in situazioni critiche
Temi
• I gruppi di lavoro in azienda
- I 4 tipi di team: funzionale, interfunzionale, di progetto, aziendale
- Oltre il team: manifestazioni della dinamica di gruppo
• Come creare un team di successo
- Elementi fondamentali per costruire un team di lavoro
- Il ruolo del manager all'interno del team
- Importanza dell'obiettivo in un team come orientamento al
compito
• Come condurre un team ad alti risultati
- Conoscere le dinamiche di gruppo, le fasi di stallo del lavoro e gli
ostacoli epistemologici
- Fare dello stress un alleato per coglierne le opportunità e
gestirne i rischi
10
• Sviluppare il lavoro di gruppo
- Ruoli all'interno del team
- La leadership funzionale
• Il team coaching
- Azioni di coaching verso il gruppo
- Responsabilità del manager nel percorso di sviluppo
Durata
16 ore
11
Titolo corso
LA GESTIONE DEI COLLABORATORI
Destinatari
Capi e quadri intermedi con l'esigenza di perfezionare e potenziare il proprio stile di
direzione e gestione delle risorse umane
Obiettivi
• La relazione con l’altro
• Come motivare
• Valutare le prestazioni ed individuare lo stile di gestione per ottenere il miglior
rendimento
• Coordinare e controllare le attività assegnate
Temi
• Ruoli, compiti e responsabilità
- Il sistema azienda e la definizione dei ruoli
- La connessione tra ruolo, compito e responsabilità
• Stile manageriale
- I vari stili manageriali: punti di forza e debolezza
• Comunicazione
- Tecniche di ascolto attivo
- L’assertività al servizio del capo
• Motivazione
- Concetto di motivazione in azienda
- Evoluzione della motivazione
- Come e quando utilizzare le diverse leve motivazionali
12
• Delega
- Le fasi del processo
• Gestire, valutare e migliorare le prestazioni dei collaboratori
- Caratteristiche di un obiettivo di prestazione e di sviluppo
- Come assegnare obiettivi di prestazione e sviluppo
- Coaching continuo e verifica dei progressi compiuti
Durata
16 ore
13
Titolo corso
LA GESTIONE DEI CONFLITTI
Destinatari
Tutti i dipendenti che si trova a lavorare in situazioni che possono generare conflitti
Manager e Responsabili di funzione, Professional, Manager di Progetto, Team leader
Obiettivi
•
•
•
•
Saper riconoscere ed analizzare situazioni potenzialmente conflittuali
Saper gestire con maggiore efficacia i problemi
Essere consapevoli delle fonti di conflitto
Conoscere gli aspetti del conflitto che fanno evolvere le relazioni
Temi
• Come riconoscere ed affrontare situazioni conflittuali
-
Contrasti e conflitti
Come nascono e si sviluppano le situazioni di conflitto
Quali sono le più comuni cause di conflitto
Riconoscere le diverse tipologie di conflitto
Prevenire e gestire situazioni conflittuali
• Abilità per affrontare situazioni conflittuali
- Riconoscere e gestire le proprie emozioni
- Sviluppare l’ascolto contestuale
• Gestire i conflitti
- Cause e conseguenze dei conflitti interpersonali
14
- Analisi della situazione
- Domande da porsi
- Strategie per la gestione dei conflitti
• Metodi per la risoluzione dei conflitti
- Analizzare gli attori coinvolti
- Comprendere motivazioni e strategie degli attori
- Utilizzare l’empatia
• Gestire il dopo conflitto
- Identificare le nuove opportunità
- Fare delle situazioni conflittuali un motivo di crescita personale,
professionale e di gruppo
Durata
16 ore
15
Titolo corso
ALLENARE I COLLABORATORI
Destinatari
Tutti coloro che gestiscono un gruppo di collaboratori
Obiettivi
• Cogliere tutte le opportunità per la crescita continua dei propri collaboratori
• Definire insieme a loro gli obiettivi di sviluppo
• Affiancarli nel lavoro di progetto
Temi
• Lo strumento del coaching
- Coaching: strumento base della formazione e della crescita
professionale dei collaboratori
- Lo sviluppo del potenziale della risorsa
- Favorire l’empowerment
• Lo stile di coaching
- Individuare ed essere consapevoli del proprio stile di coaching
- Come proporre il coaching ai propri collaboratori: il marketing del
coaching
- Identificare le caratteristiche comportamentali da seguire per
essere un coach efficace
• Le fasi del coaching
- Apprendere la modalità di colloquio con il collaboratore
- Le fasi da attraversare
- La definizione di un piano di azione
• L’uso delle domande
- Saper porre le domande più efficaci attraverso una precisa
metodologia
16
- Ascoltare attivamente l’altro
- Utilizzare il feedback durante il colloquio
• Diffondere la cultura del coaching nel proprio team
- Saper elaborare una strategia di marketing all'interno del proprio
gruppo per promuovere il processo di coaching
- Portare a conoscenza il team dei risultati raggiunti con il coaching
Durata
24 ore
17
Titolo corso
COMUNICARE IN PUBBLICO
Destinatari
Tutti coloro che effettuano presentazioni di lavoro a gruppi all’interno o all’esterno
dell’azienda
Obiettivi
•
•
•
•
•
Apprendere le strategie che rendono la comunicazione efficace
Perfezionare il proprio stile espressivo
I vari livelli della comunicazione
Imparare a costruire una presentazione adatta al contesto
Gestire i fattori emotivi che intervengono durante l’esposizione
Temi
• La comunicazione
- Gli assiomi della comunicazione
- I principali ostacoli e barriere
- Le regole d’oro per farsi capire
• L’emotività
- Essere consapevoli delle emozioni che percepiamo davanti al
pubblico
- Modalità di gestione dell’ansia
- Individuare comportamenti che servano a controllare la propria
emotività
• Il linguaggio
-
Verbale
Del corpo
Il tono di voce
Il look
La gestualità e la mimica
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• La presentazione
- Come progettare il discorso
- La scaletta
• I mezzi di supporto
- Conoscere i vari mezzi espositivi
- L’utilizzo di audiovisivi
• La platea
Durata
16 ore
Mantenere viva l’attenzione del pubblico
Cogliere i segnali deboli
Come gestire i disturbi del pubblico
Come affrontare le situazioni critiche
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Titolo corso
LE RELAZIONI EFFICACI CON LA PNL
Destinatari
Dirigenti, quadri e tutti coloro che sentono la necessità del costante miglioramento
della capacità di comunicare
Obiettivi
• Approfondire l'area comunicazionale secondo la prospettiva di modelli come la
programmazione neuro linguistica e la sistemica
• Riconoscere e utilizzare i segnali non verbali, generalmente inconsci, emessi da
noi e dagli altri, per migliorare la possibilità di reciproca comprensione
Temi
• I presupposti della comunicazione
-
Le basi del modello comunicativo e le loro implicazioni in azienda
Il significato della comunicazione interpersonale
La prospettiva sistemica: noi, gli altri, l'azienda
La condivisione dell'esperienza soggettiva
Comportamento e comunicazione nel contesto lavorativo
• Conoscere il nostro modo di percepire
- Il mondo aziendale e il nostro modo di concepirlo
- I filtri percettivi e la distorsione dei messaggi aziendali
- Conoscenza degli interlocutori professionali per
comunicare
• Il rapporto con clienti e collaboratori
-
Le basi di un buon rapporto
Sintonizzarsi con l'altro
La cornice della relazione
L'abilità di leggere i feed-back degli interlocutori
I microsegnali del corpo che "parlano"
Familiarizzare con l'interlocutore
meglio
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- La congruenza e l'incongruenza nella comunicazione e le loro
conseguenze
• La precisione linguistica nella professione: il metamodello
- L'importanza della precisione
- Risparmiare tempo e fatica con il metamodello
- La struttura linguistica superficiale e quella profonda: ciò che
diciamo e ciò che non diciamo
- Comunicare in modo completo e chiaro in azienda
- Portare l'attenzione alle priorità
• L'ascolto percettivo degli interlocutori
- Le regole di un buon ascolto
- La gestione delle non-comunicazioni in azienda attraverso il
metamodello
- Limiti e pregi della generalizzazione del contenuto verbale
- Ripristino della parte di linguaggio mancante
- Interventi per eliminare la deformazione del messaggio
• Tecniche di domande efficaci con collaboratori e clienti: ottenere, verificare,
sapere
- Le tipologie di domande efficaci
- L'uso dei verbi per specificare il messaggio
- La confrontazione delle violazioni del metamodello
Durata
16 ore
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Titolo corso
L’INTELLIGENZA EMOTIVA
Destinatari
Tutto il personale
Obiettivi
•
•
•
•
Migliorare la capacità di reggere lo stress
Auto-motivarsi
Saper gestire le relazioni
Apprendere le caratteristiche di una leadership autentica
Temi
• L’intelligenza emotiva
- Una definizione
- Le principali teorie esistente
- Il risvolto pratico dei contenuti
• L’empatia
- Cosa significa essere empatici
- Strumenti per esercitare l’empatia
- Rendersi consapevoli della propria capacità empatica
• Conoscere se stessi
-
Conosci te stesso
Esercizi di auto-analisi
Essere consapevoli delle proprie emozioni e comportamenti
Cogliere il momento giusto
• Test
- Somministrazione di un test sull’intelligenza emotiva
- Restituzione al gruppo
- Restituzione individuale
22
• L’utilizzo dell’intelligenza emotiva
- Come applicare quanto appreso
- Auto-casi
Durata
16 ore
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RISORSE UMANE
24
Titolo corso
LA FUNZIONE RISORSE UMANE
Destinatari
Tutti coloro che hanno necessità di apprendere le basi della gestione delle risorse
umane e di conoscere le differenti dimensioni della funzione, per Manager,
Responsabili, Team leader e capi progetto di altre funzioni aziendali che gestiscono
collaboratori
Obiettivi
•
•
•
•
Migliorare la conoscenza d'insieme della funzione RU
Identificare i principi della gestione delle risorse umane e il significato delle
politiche del personale
Conoscere le principali leve gestionali
Acquisire strumenti RU immediatamente utilizzabili al rientro in azienda
Temi
• Sfera d’azione della funzione RU
- Conoscere l'evoluzione della funzione
- Le principali sfide della funzione RU
• Ricerca e selezione del personale
-
Conoscere le differenti fasi del processo di selezione
La fase del reclutamento
Il colloquio di selezione
I rischi e gli errori più comuni del processo
• Retribuire e incentivare
- Comprendere cos'è e come funziona un sistema retributivo
- Cogliere le relazioni tra sistema e politica retributiva
• La valutazione come strumento di valorizzazione e motivazione
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- Comprendere l'utilità di un sistema di valutazione
- Conoscere le fasi principali di un processo di valutazione
- Cogliere le relazioni tra le azioni di valutazione e le altre leve
• La formazione
-
Identificare le principali fasi del processo
L’analisi dei bisogni
La progettazione degli interventi formativi
Il monitoraggio delle attività formative
Il feed back della formazione
• Le competenze
- Definizione del concetto e della sua utilità dal punto di vista
aziendale
- La mappa delle professioni e delle competenze
• Clima e benessere organizzativo
- Definire il clima organizzativo
- Conoscere i sistemi di misurazione ed intervento
- Le fasi di un processo di rilevazione del clima aziendale
Durata
16 ore
26
Titolo corso
IL RESPONSABILE RISORSE UMANE
Destinatari
Direttori e Responsabili del Personale di nuova nomina, Responsabili ed assistenti
della Direzione delle Risorse Umane destinati ad assumere responsabilità più ampie,
Direttori e Responsabili di funzioni aziendali con responsabilità di gestione di risorse
umane
Obiettivi
• Pianificare il fabbisogno di risorse umane e gestire il loro inserimento
• Affrontare con successo valutazione, selezione, formazione e sviluppo delle
risorse umane
• Pianificare e gestire gli aspetti contrattuali del rapporto di lavoro
Temi
• La funzione della Direzione del personale
- La Direzione del Personale ed i modelli organizzativi aziendali:
relazioni ed effetti
- Il ruolo del Responsabile del Personale nello sviluppo di
un’efficace politica di gestione delle risorse umane
- L’importanza della comunicazione interna, del clima e della
cultura organizzativa
- Come valutare l’efficacia della Direzione del Personale
• Pianificazione delle risorse umane e predisposizione del budget del
personale
- Definizione del budget del personale
- La definizione dei costi del personale e del costo del lavoro
- I sistemi di controllo dei costi del personale
27
• Le risorse umane come "patrimonio aziendale"
- La valutazione delle P: posizione, prestazione, potenziale e
competenze
- Motivazione e fidelizzazione delle risorse umane
• Le politiche retributive aziendali
- La conoscenza del mercato: le indagini retributive
- Definizione del piano retributivo
- Gli altri strumenti premianti e motivanti
• Ricerca, selezione e inserimento del personale
-
Definizione del profilo
Fonti e meccanismi di reclutamento
I principali strumenti di selezione
Il colloquio di selezione
L’inserimento dei neo assunti
• Formazione e sviluppo
- Analisi dei fabbisogni formativi
- Progettazione e pianificazione degli interventi
- Valutazione della formazione: strumenti pratici
• Mansioni, job rotation e mobilità del lavoratore
- Identificare i diversi tipi di mobilità ed il loro utilizzo
- Mobilità e cambiamento individuale: aspetti psicologici e
organizzativi
- La mobilità professionale: job rotation e piani di carriera
• Gli aspetti normativi e legali nella gestione del personale
- L’instaurazione del rapporto di lavoro
Le varie forme giuridiche per l’instaurazione di un rapporto di
lavoro: lavoro subordinato, lavoro a tempo determinato e
indeterminato, contratti a progetto
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La formalizzazione dell’assunzione: lettera d’impegno e lettera
d’assunzione
L’inserimento del lavoratore: piani programmati e periodo di
prova
- La gestione della malattia del lavoratore, della maternità,
dell'infortunio
Obblighi del lavoratore su comunicazione invio certificato
Controllo della malattia
Licenziamento per malattia
L'assenza per maternità
L'infortunio
- La gestione dei controlli sui lavoratori e del contenzioso
disciplinare
Sistemi di controllo della prestazione lavorativa: presenze,
assenze, attività
Demansionamento: limiti, rischi e possibilità legali
Il contenzioso disciplinare: mobbing e responsabilità del datore
di lavoro
Privacy, Safety e Security
- La negoziazione sindacale e la gestione dei conflitti
I principali diritti e doveri dei lavoratori in materia sindacale
Le relazioni sindacali aziendali
Importanza e rischi della comunicazione interna
- La cessazione del rapporto di lavoro
Le principali cause di cessazione del rapporto di lavoro
Le molteplici forme di licenziamento individuale
Le dimissioni del lavoratore
Altre cause di cessazione del rapporto di lavoro
Aspetti gestionali connessi alla cessazione del rapporto
- La gestione degli esuberi
Cassa Integrazione Ordinaria
Cassa Integrazione Straordinaria
29
Contratti di solidarietà
Licenziamenti collettivi e mobilità
Durata
32 ore
30
Titolo corso
L’AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE
Destinatari
Responsabili di amministrazione e gestione del personale, Responsabili del
Personale, Responsabili e analisti di organizzazione
Obiettivi
• I vari aspetti che compongono il ruolo
• Scegliere gli strumenti per migliorare lo svolgimento dell’attività amministrativa
• Individuare le aree di intervento nelle quali recuperare efficienza ed efficacia
nella gestione delle attività
Temi
• L’organizzazione dell’ufficio amministrazione del personale
-
Il contesto operativo
Compiti e funzioni
I rapporti con le altre funzioni aziendali
Il flusso delle informazioni
Il ruolo del responsabile
• L’affidamento esterno e la gestione diretta
-
I rapporti con i consulenti del lavoro e le società di servizi
L'outsourcing
Quali attività esternalizzare
L'home-service
La gestione diretta
La valutazione dei costi/benefici nelle diverse situazioni
• Gli indicatori di efficacia/efficienza dell'ufficio
- Il livello di servizio
- Il rapporto amministrati/addetti
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- Fattori di complessità
- Indicatori numerici di riferimento
• Ipotesi di miglioramento della performance dell’ufficio
-
Aggiornamento professionale degli addetti
Procedure di riferimento
Accentramento/decentramento di alcune attività
Ripartizione interna delle mansioni
Soluzioni informatiche
Tecniche per il trattamento dei dati
Programmazione e pianificazione del lavoro
Sistemi di controllo
Protezione dati e ambienti di lavoro
• Miglioramento delle attività
-
-
La rilevazione delle presenze
L'addebito automatico delle ore di manodopera
I controlli a monte e in fase elaborativi
Le più moderne soluzioni di trasmissione dati/validazione e
controllo
L'approntamento dei cedolini e i rapporti con i dipendenti
Reportistica e situazioni ad uso gestionale (assenteismo, ferie e
permessi, straordinari, rapporto diretti/indiretti, situazioni
retributive e di organico, ecc.)
Accantonamenti e stanziamenti per il costo del lavoro
Controlli formali e di merito per la liquidazione delle note spese
• Un sistema informativo integrato per l'amministrazione e gestione del
personale
-
La definizione delle esigenze
L’impatto organizzativo di nuove soluzioni
La "software - selection": requisiti e modalità
Ruolo, fasi, tempi e interventi applicativi
• Gli strumenti di gestione
- I supporti di riferimento
- Le cartelle del personale
- I documenti di input e gli elaborati
32
- I sistemi di archiviazione
- Il data base del personale
Durata
24 ore
33
Titolo corso
IL CONTROLLO DEI COSTI DEL PERSONALE
Destinatari
Responsabili amministrativi, assistenti alla direzione del personale o amministrativa,
direttori del personale, collaboratori dei servizi del personale, responsabili del
budget
Obiettivi
• Calcolare il rapporto costo/efficacia di un servizi
• Valutare il mutamento di metodi di lavoro con conseguente scelta di
automazione delle operazioni
• Conoscere quali informazioni chiedere all'EDP
• Suddividere i costi secondo diverse modalità significative dal punto di vista
organizzativo
• Calcolare il costo delle retribuzioni e relativi costi accessori e fare quindi delle
concrete previsioni
• Analizzare le diverse cause responsabili della lievitazione per categorie di
lavoratori
• Prevedere l'incidenza che il costo del lavoro interno ha sul risultato economico
Temi
• Il costo del lavoro nel sistema economico e in azienda
- Incidenza, obiettivi, strumenti
- Riferimenti normativi e aspetti gestionali aziendali (elementi
della retribuzione, trattamenti, assoggettamenti, oneri,
accantonamenti)
- L'organizzazione del lavoro nella struttura aziendale (uffici
preposti, modalità operative, supporti)
- Trattamento informatico dei dati e gli interventi manuali
(soluzioni, opportunità, processi operativi)
• I più diffusi criteri di definizione del C.d.L.
34
- Costi unitari
- Costo complessivo
- C.d.L. per unità di prodotto
•
Costo orario di trasformazione
• Sistema informativo e documentazione di base per l'elaborazione dei costi
-
Ore lavorative
Organici e loro ripartizione
Medie retributive
Oneri a carico azienda
Trattamento di fine rapporto
Analisi delle voci retributive in funzione del trattamento
contributivo e della diversa incidenza sugli istituti contrattuali
Retribuzioni in denaro o in natura legate alla presenza o
produttività
Retribuzioni erogate per conto di enti previdenziali e loro
integrazioni
Fringe benefit, valori convenzionali, rimborsi spese
Retribuzioni differite e di fine rapporto
La riorganizzazione del cedolino in funzione dell'analisi ed
elaborazione dei dati
L'individuazione dei gruppi omogenei di dipendenti (centro di
costo)
La rilevazione delle presenze e delle ore dirette
La rilevazione e il controllo dei costi
Il controllo gestionale attraverso gli indici di efficienza
I rapporti fra l'ufficio del personale e l'ufficio costi
Le varie configurazioni di costo e di prezzo
Il budget del personale
Il consuntivo e gli scostamenti nel corso dell'anno
• Struttura e metodologia di calcolo
- Le componenti del C.d.L. (retribuzione diretta, differita,
accessoria, oneri, accantonamenti)
- Il costo orario della manodopera
- Il costo mensile per intermedi, impiegati e dirigenti
• Analisi dei consuntivi - Formulazione dei budget
35
-
Analisi dei consuntivi
Costo base
Ore teoriche da lavorare
Fattori d'inflazionamento
Quadro macroeconomico
Autoanalisi
Politiche aziendali
Eventuali variazioni normative di legge
Eventuale incidenza di accordi legati ai vari livelli di
contrattazione
• Gestione operativa
- Indicatori di controllo
- Indicatori gestionali
- Modulistica di riferimento
• Consuntivazione
-
Durata
24 ore
Procedure di consuntivazione
Rapporti funzionali nella struttura organizzativa
L'acquisizione dei dati
Conteggio degli oneri complementari
L'oscillazione del C.d.L.
Analisi degli scostamenti e interventi correttivi
Riscontri contabili e di budget
36
PROJECT
MANAGEMENT
37
Titolo corso
IL PROJECT MANAGEMENT
Destinatari
•
•
•
•
Capi Progetto di nuova nomina
Capi Progetto che abbiano un’esperienza iniziale e che desiderino confrontarsi
formalizzare le proprie conoscenze
Capi Progetto EDP
Tutti coloro coinvolti in azienda nella gestione di un progetto
Obiettivi
• Realizzare concretamente un progetto:
-
Definizione degli obiettivi
Definizione dei compiti e delle responsabilitàù
Costituzione del team
Definizione del budget
Pianificazione
Gestione delle relazioni con il team
Controllo dell’avanzamento
Preparazione e presentazione dei report
Temi
• La definizione degli obiettivi di progetto e la stesura del capitolato
-
Start up del progetto
Fissare gli obiettivi
Identificare il ventaglio di decisioni iniziali
Redigere il capitolato
Redigere il documento di lancio
• La definizione dell’organigramma delle attività (WBS)
- Decomposizione del progetto in macro attività specifiche
- Descrizione esaustiva delle singole micro attività
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• La costituzione del team di progetto (OBS)
- Definire i rapporti tra servizi, membri del team e responsabile di
progetto in relazione ai compiti
- Allocare le risorse e definire le responsabilità
- Le caratteristiche di un team efficace e i diversi stadi di
evoluzione
- Le regole di una delega efficace
• La definizione del budget iniziale del progetto
• La negoziazione
- Negoziare per cooperare
- Preparare e condurre una negoziazione
• La pianificazione del progetto
- Tecniche di pianificazione (PERT e GANTT)
- Costruire un planning
- Analizzare i vincoli e le durate ed identificare il cammino critico e
i margini di variabilità
- Fissare i mile-stone per l’avanzamento
- Cenni sui software
• L'analisi dei rischi
- Individuazione delle fonti di rischio
- Misura e trattamento
- Tecniche di gestione del rischio
• La gestione della riunione
- Organizzare e condurre una riunione di progetto
- Identificare e gestire i 3 tipi di riunione (avvio, avanzamento,
piano d’azione)
- Il controllo dell’avanzamento
- Verificare le scadenze e quantificare ciò che resta da fare
- Analizzare lo stato di avanzamento
- Reagire in caso di scarto rispetto alle previsioni
39
• La gestione del conflitto
- Reagire di fronte a una situazione conflittuale
- Identificare i tipi di conflitto e conoscere l’approccio adatto
- Saper gestire i comportamenti aggressivi
• La preparazione della reportistica
- Redigere il rapporto scritto per informare della situazione di
avanzamento del progetto
- Formalizzare la comunicazione
Durata
24 ore
40
Titolo corso
LE CAPACITA’ MANAGERIALI DEL PROJECT MANAGEMENT
Destinatari
Project e Product Manager, Manager motivati a migliorarsi nella gestione dei
progetti
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Gestire persone con cultura e formazione differente
Motivare e coinvolgere i membri del team
Ottenere il massimo dalle potenzialità del gruppo
Gestire le situazioni conflittuali
Coordinare le riunioni di progetto
Negoziare per ottenere mezzi e risorse
Temi
• Caratteristiche di un gruppo di lavoro
-
Ruoli chiave dei membri del gruppo
Individuare le peculiarità della squadra
Organizzare il lavoro: ruoli, deleghe, momenti di controllo
Elementi che caratterizzano il processo decisionale del team
La cooperazione
• Costruire un team di progetto
- Selezionare le risorse più adatte per creare un team
multifunzionale
- Definire ruoli, regole di lavoro, responsabilità ed obiettivi
• Guidare il team di progetto
-
Coinvolgere tutti i membri del team
Comunicare all’interno del gruppo
Motivare le persone
Come e quando delegare
Valorizzare le differenze esistenti nel team
41
• Gestire team lontani, virtuali, multiculturali
- Riconoscere differenze e similitudini nei comportamenti delle
diverse persone
- Comprendere le strategie per gestire un team multiculturale
- Gestire il team attraverso la competenza e la fiducia
- Comunicare attraverso gli strumenti elettronici
- Saper individuare e gestire i conflitti legati alla comunicazione a
distanza
• Esercitare la leadership nel team
- Basi della leadership
- Creare consenso
- Adattare il proprio stile di management alle particolari situazioni
• Comunicazione all'interno del team
- Tecniche di comunicazione nella gestione di progetto
- Riunioni di progetto per coinvolgere e motivare il team
- Tecniche per gestire i diversi tipi di riunione (start up,
avanzamento, chiusura)
• Negoziare efficacemente
Psicologia della negoziazione
Tipi di negoziazione
Capacità relazionali e strategiche
Cooperare con il cliente e con la gerarchia dei membri del team
di progetto
- Integrare il progetto nella vita quotidiana dell'azienda
-
• Gestire i conflitti
- I diversi tipi di conflitto: di contenuto o di relazione
- Principali tecniche di risoluzione dei conflitti
- Favorire il confronto di esperienze
Durata
24 ore
42
ORGANIZZAZIONE E
SVILUPPO
ORGANIZZATIVO
43
Titolo corso
STRUMENTI PER ANALISTI DI ORGANIZZAZIONE
Destinatari
Analisti di Organizzazione, Responsabili di funzione, Analisti di Sistema e
Programmatori
Obiettivi
•
•
•
•
•
Condurre con successo interventi di analisi organizzativa
Analizzare ed ottimizzare procedure, processi, unità organizzative
Dimensionare gli organici
Condurre efficacemente colloqui ed interviste
Gestire le relazioni con le varie funzioni
Temi
• METODOLOGIA PER LA CONDUZIONE Dl UN'ANALISI ORGANIZZATIVA
Ruolo dell’Analista di Organizzazione
- Evoluzione del ruolo
- Posizionamento dell’organizzazione nei confronti delle altre
funzioni aziendali
- Ruoli coinvolti nell’ analisi organizzativa
Metodologie
-
Identificazione dei bisogni del committente
Formalizzazione degli obiettivi e ambito dell’intervento
Costituzione del team di lavoro
Assegnazione di responsabilità e compiti
Analisi della situazione esistente (AS IS)
Approccio O.R.C.R.
Definizione delle priorità
Controllo di avanzamento
Strumenti a disposizione per la pianificazione
Supporti informatici per la programmazione
Ricerca delle soluzioni (diagramma di Ishikawa)
44
- Proposta di soluzioni (TO BE Hypotesys)
- Soluzione scelta (TO BE e GAP Analisys)
- Fase di chiusura dell’intervento
- valutazione dei risultati raggiunti
- capitalizzazione dell’esperienza d’analisi
Approccio per la gestione del cambiamento
- Cosa significa introdurre dei cambiamenti organizzativi
- Regole da rispettare per il successo delle azioni da implementare
• STRUMENTI PER L'ANALISI ORGANIZZATIVA
Analisi delle strutture organizzative: l'approccio sistemico
- Tipi di struttura organizzativa
- Metodologia di progettazione di un'unità organizzativa
- Vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni
Analisi della singola unità organizzativa
- Individuare la mission dell'unità organizzativa
- Mappare attività, procedure, processi, competenze
- Mappare le risorse ed assegnarle ad attività, procedure, processi
e competenze
- Polivalenza delle risorse
Gestire efficacemente i colloqui/intervista per la raccolta dei dati
-
Aspetti pratici della comunicazione interpersonale
Fasi logiche di gestione di un colloquio
Come raccogliere i dati e loro informazioni
Come chiudere il colloquio
Come assicurare partecipazione e coinvolgimento
dell'intervistato
Strumenti per la diagnosi organizzativa
-
Considerare le variabili dell'approccio sistemico
Analisi del valore
Analisi ABC (Metodo di Pareto)
Regola delle 5W e delle 2H
45
- Metodo delle osservazioni istantanee: work sampling per la
determinazione della ripartizione delle attività e dei carichi
- Albero delle decisioni
- Questionario aperto e questionario chiuso
Analisi dei tempi
-
Come monitorare il lavoro
Calcolo dei tempi standard
Metodo dell'autocontrollo
Dimensionamento degli organici
Analisi delle procedure
-
Metodologia per analisi ed attuazione di una procedura
Rappresentazione grafica dei processi di lavoro
Supporti informatici per la costruzione di un flow chart
Lead time reduction: ridurre i tempi di esecuzione delle attività
Indici di flusso e tempi di flusso
Analisi dei processi
- Cos'è un processo
- Identificare i processi della propria azienda o di un'unità
organizzativa
- Mappare i processi primari, di supporto e ausiliari
- Indicatori associati ai processi (key performance indicators)
- Ruoli nella gestione ed organizzazione di un approccio per
processi
Risoluzione dei problemi
- Brainstorming
- Problem solving
- Diagramma di Ishikawa
46
Aspetti economici degli interventi realizzati
- Quali aspetti valutare (costi cessanti, costi emergenti)
- Calcolo del risparmio netto e del payback period
Durata
32 ore
47
Titolo corso
CORSO BASE DI BUSINESS INTELLIGENCE
Destinatari
Analisti di Organizzazione, Responsabili di funzione, Analisti di Sistema e
Programmatori
Obiettivi
• Acquisire tecniche e strumenti di gestione delle informazioni utili a supportare
processi decisionali.
Temi
• Introduzione
- Cos’è la Business Intelligence
- A chi si rivolge e perché
• Impatto della BI nei processi decisionali e in termini economici
• Strumenti e metodologie applicate nella BI
- Overview degli strumenti principali
- Le tecniche di Business Intelligence
• I dati e le informazioni
- Organizzazione
- Gestione
- Lettura
• Dal report alla dashboard
• Analisi statistica e storica dei dati
Durata
8 ore
48
Titolo corso
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E GESTIONE STRATEGICA DELLA PROPRIETÁ
INTELLETTUALE
Destinatari
Personale che si occupa di innovazione e proprietà intellettuale.
Obiettivi
• Conoscere le attuali esigenze di innovazione, di protezione
intellettuale/industriale e del trasferimento tecnologico
• Grazie ad una preparazione specialistica proposta, acquisire strumenti e metodi
di gestione di marchi, brevetti, diritti d’autore, disegni e modelli, software
• Sviluppare la capacità di valorizzare l’aspetto economico di idee ed individuare il
giusto canale di finanziamento
• Sviluppare l’abilità di promuovere e potenziare processi di innovazione all’interno
delle imprese, generando stretti legami tra il sistema della ricerca e quello
industriale
Temi
• L’innovazione ed il trasferimento tecnologico
- Definizione
- Obiettivi e strategie
• Spin-off e venture capital come leva di competitività E principali fonti di crescita
economica
• Distretti industriali
•
Caratteristiche e propensione all’innovazione
• Il Trasferimento Tecnologico
- Strumenti e metodologie per concretizzare le azioni di supporto
all’innovazione
- Metodologie e diagnosi dell’innovazione
49
• L’intervento in azienda
• L`informazione brevettuale e la valutazione del portafoglio brevettale
• Modulistica per la registrazione di un marchio, brevetto, diritto d’autore
• La valorizzazione della proprietà intellettuale nel processo di innovazione
- Identificazione di una strategia efficace
- Estensione dei contratti afferenti ai diritti di proprietà
intellettuale
- Tipologie di contratti stipulati con l’estero per lo sfruttamento dei
diritti della proprietà intellettuale
- Risoluzione delle controversie e tutela legale dei diritti di
proprietà intellettuale
- Contenzioso nella proprietà intellettuale software.
• Tecniche di comunicazione efficaci per le PMI
• Ruolo, attività, strumenti informatici a supporto Informazione documentale
delle Camere di Commercio
• Il fabbisogno finanziario di un progetto e valutazione dei rischi di impresa
- Meccanismi di finanziamento
- Metodologie di progettazione
- Gestione di progetti di R&S
Durata
60 ore
50
Titolo del corso
LE METAFORE DELL’ORGANIZZAZIONE
Destinatari
Dirigenti e responsabili di funzione
Obiettivi
Conoscere i fondamenti dell’organizzazione aziendale per apprendere le
caratteristiche della propria e gli strumenti per il miglioramento continuo
Temi
• Teorie di organizzazione
• Le metafore che raccontano l’impresa
• Test di autodiagnosi aziendale
• I punti di forza e debolezza dei vari modelli
• Come tendere all’eccellenza nel proprio modello di riferimento
• Cosa si apprende dalle immagini
Durata
8 ore
51
AMMINISTRAZIONE E
FINANZA
52
Titolo corso:
IL BILANCIO E I FLUSSI FINANZIARI
Destinatari
Quadri e responsabili di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire
conoscenze nell'area economico - finanziaria
Obiettivi
• Comprendere il significato delle informazioni contenute nei documenti di bilancio
• Conoscere le modalità di rappresentazione dei dati iscritti nel bilancio
• Effettuare un'analisi della redditività, dell'efficacia nella gestione del capitale
investito in azienda e della solidità finanziaria
• Determinare il fabbisogno finanziario dell'impresa e conoscere le principali
modalità di rappresentazione del rendiconto finanziario
Temi
• Gli aspetti economici e finanziari della gestione
• Il bilancio come sintesi della gestione
- Il conto economico
- Lo stato patrimoniale
• Le riclassificazioni del bilancio
- Il collegamento tra le alternative possibili
- Le esigenze informative dell’ azienda
• L'analisi del bilancio aziendale rispetto agli esercizi precedenti e al settore
- Indici di liquidità
- Indici di struttura
- Indici di efficienza
- Indici di redditività
• Il flusso di cassa, il flusso dei fondi e la determinazione dei fabbisogni
finanziari
53
• L'impatto del capitale circolante sul fabbisogno finanziario
• La costruzione di un modello di simulazione economico-finanziaria
Durata
16 ore
54
Titolo corso
FONDAMENTI DI FINANZA
Destinatari
Coloro che, operando in azienda o nelle istituzioni creditizie, desiderino avvicinarsi
con gradualità e consapevolezza al mondo degli strumenti e dei mercati mobiliari
Obiettivi
• Offrire una visione d'insieme delle competenze indispensabili per poter operare
con successo nel settore dell'intermediazione finanziaria o nella finanza
d'impresa
• Esaminare le caratteristiche degli strumenti finanziari oggi più diffusi
Temi
• L'analisi degli scenari economici
Politica economica e politica monetaria
Gli strumenti di politica economica
Gli strumenti di politica monetaria
L'analisi di scenario: ciclo economico, tassi di interesse, tassi di
cambio
- Fonti informative per le previsioni di scenario economico
-
• Mercati e strumenti finanziari
•
Flussi di domanda e offerta di capitali
I soggetti: investitori, prenditori, intermediari
Tipologie d’intermediari finanziari
I mercati finanziari: funzioni e tipologie
Gli strumenti finanziari
Rendimento e rischio finanziario
I tassi d'interesse
- La nozione di tasso d’interesse
- I tassi interbancari di breve periodo
- I tassi interbancari di medio e lungo periodo
55
- Mercati domestici ed Euromercato
- La struttura dei rendimenti per scadenze
•
I tassi di cambio
-
La nozione di tasso di cambio
I sistemi di quotazione
Tassi di cambio incrociati o cross rates
Tassi di cambio reciproci
I principali operatori sul mercato dei cambi
• I titoli di debito
- La nozione di strumento obbligazionario
- Rendimento e rischio negli strumenti obbligazionari
- La gestione del rischio di liquidità
- La misurazione del rischio di credito: il rating degli strumenti
obbligazionari
- La misurazione del rischio di mercato: durata finanziaria,
deviazione standard, value at risk
• I titoli di capitale
- I titoli azionari: nozione e tipologie
- Diritti patrimoniali e diritti amministrativi
- Rendimento e rischio nell’investimento azionario
- La misurazione del rischio di mercato: volatilità e indice beta
- La valutazione dei titoli azionari
- Gli indici di valutazione sintetica
• Gli strumenti derivati
- I tassi d’interesse a termine
- I tassi di cambio a termine
- Gli interest rate swaps
- I currency swaps
- Le opzioni finanziarie
- Il mercato dei financial futures
56
•
I titoli strutturati
- Le obbligazioni subordinate
- Le obbligazioni strutturate
- I covered warrants
- Operazioni di cartolarizzazione e titoli asset backed
- Rendimento e rischio nei titoli strutturati
• Finanza mobiliare e finanza d'impresa
Durata
16 ore
La prospettiva delle imprese
Costo del capitale e scelte di struttura finanziaria
La prospettiva degli investitori
Profili di rischio e rendimento, ottimizzazione di portafoglio
Quadro di sintesi
57
Titolo corso
BUDGET FINANZIARIO
Destinatari
Responsabili Finanziari e Assistenti, Responsabili Tesoreria e Assistenti, Responsabili
Amministrazione, Controller, tutte le funzioni interessate a una conoscenza delle
relazioni esistenti tra aspetti economici e manifestazioni patrimoniali - finanziarie e
monetarie
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Redigere un budget finanziario partendo dal budget economico
Utilizzare un modello standard e personalizzare il budget
Definire la gestione finanziaria
Misurare il fabbisogno di capitale circolante
Valutare il fabbisogno finanziario globale: circolante e fixed assets
Migliorare la performance attraverso una gestione equilibrata e dinamica dei
rischi finanziari
Temi
• Budget finanziario: contenuti
- Il bilancio aziendale, strumento indispensabile per una corretta
analisi finanziaria
- Business plan e budget finanziario
- La funzione finanziaria nell'organizzazione aziendale
- Indici di equilibrio finanziario di bilancio
- Capitale investito, capitale disponibile
- Costo del capitale
•
Budget finanziario: obiettivi
- Tradurre gli obiettivi strategici in numeri condivisi
- Identificare le necessità di finanziamento selezionare le migliori
modalità di raccolta
- Ottimizzare l'impiego del capitale disponibile
- Avere uno strumento utile per negoziare con i partner finanziari
58
• Stesura del budget finanziario
- Collegamento con il conto economico
- Definizione degli obiettivi patrimoniali e finanziari
- Prevedere gli investimenti e quantificarne i fabbisogni:
approccio top down o bottom up
previsioni di risultati
quantificare gli investimenti per lo sviluppo
quantificare interventi di manutenzione straordinaria o
rinnovamento
- Procedura per la determinazione degli oneri finanziari
- Rapporto impresa/banche nell'ottica di Basilea 2: rating
- Identificare gli indici chiave per misurare:
redditività operativa e leverage
equilibrio finanziario tra mezzi propri e di terzi a breve e lungo
termine
• Testare la solidità del budget
- Costruire un sistema di simulazione
- Analisi di sensibilità e creazione di scenari
- Comprendere le leve attivabili in termini di finanziamenti
• Gestione finanziaria: il capitale circolante
-
Fattori sistematici che influenzano il capitale circolante
Calcolo dei principali indicatori gestionali
Diagnosi della struttura patrimoniale e della gestione finanziaria
Ricerca delle possibile cause di squilibrio finanziario dovute al
capitale circolante
• Monitorare gli investimenti
- Impatto economico/finanziario sulla struttura aziendale delle
decisioni di investimento
- Valutazioni di convenienza: tecniche di discount cash flow (NPV,
IRR, Pay Back finanziario)
- Il ritorno dell'investimento: operazione finanziaria complessa
- I diversi controlli da prevedere
• Interpretare, analizzare, intervenire
59
- Relazione tra le diverse configurazioni di cash flow ed equilibrio
finanziario
- Cause di squilibrio economico-finanziario ed individuazione delle
azioni correttive per il riequilibrio
• Gestire il rischio finanziario
Quantificazione del rischio finanziario
Rischio di cambio e rischio di tasso
Copertura dell'esposizione
Mercato monetario e mercato finanziario
Acquisizione e parcheggio della liquidità: BOT-P/T-obbligazioni,
depositi
- Criteri per la scelta dei principali strumenti di copertura: derivati
di copertura
- Analisi delle interrelazioni tra tassi di cambio e tassi d'interesse
- Analisi dei possibili scenari ed identificazione delle migliori
strategie di copertura
-
• Presentare il budget finanziario
-
Le 7 regole per convincere
Come presentarlo: comunicazione scritta e verbale
Assicurare la coerenza dei messaggi tra i diversi attori presenti
Le 10 principali cause di insuccesso nella presentazione
• Budget finanziario e decisioni di medio periodo
- Politica finanziaria relativa al capitale circolante e a quello fisso
- Determinazione della massima crescita aziendale in condizioni di
equilibrio
- Validazione definitiva degli obiettivi e della loro compatibilità con
le risorse aziendali
- Verifica finanziaria della fattibilità del budget economico
Durata
16 ore
60
Titolo corso
RIDURRE I COSTI AZIENDALI
Destinatari
Coloro che si occupano di controllo di gestione, responsabili, quadri amministrativi o
funzioni coinvolte nell'analisi della struttura dei costi (industrializzazione, qualità)
Obiettivi
• Fornire gli elementi necessari ad approntare dei validi strumenti per la
rilevazione e per la successiva analisi dei costi al fine di realizzare piani e azioni
idonee
• Facilitare l'apprendimento di metodologie più adatte a conoscere la vera
struttura dei costi, eliminare tutti gli sprechi
• Combattere le cause dell'inefficienza
Temi
• Controllo di gestione
- Attività di pianificazione e controllo
- Ruoli e posizionamento della funzione
- Obiettivi aziendali e obiettivi del controllo
• Il sistema di controllo interno
- Obiettivi di efficacia ed efficienza operativa
- I processi di controllo
- Modalità di raggiungimento dei fini
• Le informazioni per la gestione
- Relazione tra obiettivi e informazioni necessarie
- Cosa controllare? Come controllare? Diversi stili a confronto
- Controllo delle risorse e controllo delle attività lungo la catena
del valore
• I costi tipici aziendali
- Variabili e fissi
- Diretti e indiretti
61
- Speciali e comuni
• I costi standard
-
Determinazione dei costi standard
Sistema costi standard
Analisi degli scostamenti
Costi standard di prodotto: costo standard normale, competitivo,
strategico
• Tecniche di costing
-
Full costing
Direct costing
Direct costing evoluto
Il target costing
• I costi industriali
-
Concetto, classificazione e tipologie ù
I costi di struttura
Il sistema dei centri di costo
Centri di costo e loro organizzazione
Le nature di costo
L'allocazione dei costi sui centri
Il calcolo delle tariffe
La valorizzazione del prodotto
Il processo di pianificazione
• L'analisi degli investimenti
-
Tipologie e classificazione degli investimenti
Misurazione dei valori d’investimento
ROI
Pay Back Period
Net Present Value
Nuove metodologie
• I costi commerciali
- I costi della struttura
- I costi delle vendite:
62
- rete diretta, rete a provvigioni, i resi commerciali, le rettifiche dei
prezzi in fattura, note di credito per prezzi speciali, note di
credito per premi di fine anno
- I costi del marketing: sul prodotto, sui media, promozionali
• I costi della logistica
- Scorte
- Magazzino
- Trasporti
• I costi finanziari
-
Creazione e strutturazione di un piano dei flussi di cassa
Oneri bancari
Costi da leasing
Costi da factoring
-
Logiche di sistema
Commerciale
Produzione
Logistica
Investimenti
• Il budget
• Strumenti quantitativi per il controllo dei prezzi
- Politiche dei prezzi:
- le logiche del margine di contribuzione
- le quote di mercato
• Risultato aziendale e responsabilità
- Metodologie per la determinazione
- Analisi dei risultati economici e finanziari
- Metodologie d’intervento
Durata
16 ore
63
Titolo corso
CREDIT MANAGEMENT
Destinatari
Credit Manager, Responsabili Amministrativi, Responsabili Vendite, Responsabili
Commerciali rete diretta e indiretta, Responsabili Contabilità Clienti, Responsabili
Finanziari che abbiano la necessità di approfondire le tecniche del credito
Obiettivi
• Sviluppare un modello decisionale attraverso il coordinamento delle informazioni
disponibili per la valutazione ed il monitoraggio dei rischi
• Impostare il processo di recupero crediti
• Applicare metodologie di scoring: valutare il cliente al fine di attribuirgli il rating
specifico
• Analizzare e valutare l’affidabilità del cliente per la determinazione di un fido:
metodologie di calcolo ed applicazione pratica
• Identificare le situazioni di crisi e gestire i clienti in difficoltà
• Ricoprire efficacemente il proprio ruolo e preparare un piano d'azione
Temi
• Il credito clienti e la sua rilevanza nella gestione aziendale
- Importanza del credito clienti nell'economia attuale
- Il credito nel sistema paese Italia e nell'UE
- Incidenza dei ritardi di pagamento sulla tesoreria e sui risultati
aziendali
- Disposizioni legislative relative ai ritardi di pagamento
- Clausole a protezione delle condizioni generali di vendita
- Vantaggi e svantaggi dei diversi mezzi di pagamento
• Il Credit Manager
-
Ruolo strategico
Obiettivi, componenti ed attività della funzione
Posizionamento del Credit Manager
Relazione con la direzione commerciale e la rete vendita
64
• Credit Policy
- Analisi marginale: combinare gestione dei rischi e dinamismo
commerciale
- Come segmentare i clienti in relazione al livello di rischio e ai
tempi di ritardo
- Sviluppare modelli di scoring preventivi e consuntivi
- Scegliere e diffondere i criteri finanziari discriminanti nella
valutazione del cliente
- Cenni sulle logiche di Basilea II
• Valutare il rischio cliente
- Fonti esterne: analisi commerciali, assicurazione crediti, altri
fornitori
- Metodi tradizionali di valutazione e metodo dei punti di rischio
- Determinare i criteri di rischio specifico
- Strumenti di analisi: il binomio base di valutazione qualitativa
- Collaborazione con la struttura commerciale
- Conoscere lo storico delle abitudini di pagamento dei clienti
• Gestione dei fidi
- Calcolare un massimale di scoperto autorizzato, compatibile con
il volume d'affari e con il rischio
- Esposizione globale dell'impresa in termini di credito
- Mix ottimale per tipologia di credito e cliente
- Individuare la funzione interna che sovrintenda alle regole
generali per la gestione dei fidi, in accordo con le politiche
commerciali ed aziendali
- Definire le procedure interne per stabilire i diversi livelli di
competenza, autorizzazioni e responsabilità per chi concede i fidi
- Definire le responsabilità per la gestione e la revisione fidi
- Aumenti di fido ordinari e straordinari
• Gestire gli incassi per prevenire i rischi
- Distinguere tra ritardi innocui e ritardi di rischio
- Saper differenziare tra ritardi di pagamento per cause interne o
esterne
65
- Attivare l'intervento dei commerciali per la prevenzione ed il
sollecito
- Associare i commerciali nei meccanismi di valutazione continua
del rischio cliente
• Gestire efficacemente il recupero crediti
Segmentare le posizioni in relazione al rischio
Scegliere la modalità di sollecito più adatta alla classe di rischio
Definire il calendario solleciti
Il metodo delle 4 tappe del recupero crediti telefonico
Scheda cliente e contabilità clienti come strumenti del recupero
crediti
- Applicare i 5 principi della negoziazione
-
• Tableau de bord della funzione
- Tableau de bord: indicatori di performance e indicatori gestionali
- Scelta degli indicatori DSO; aging schedale
- Come utilizzare il report periodico
• Sistemi di protezione del credito
- Garanzie reali e personali a fronte dei crediti
- Come assicurare i crediti
- Accantonamenti a fronte di perdite sui crediti: aspetti gestionali e
fiscali
• Gestire i crediti di clienti in crisi
- Identificare le situazioni di crisi
- Conoscere la normativa a difesa del creditore: procedure e criteri
di scelta
- Come e quando realizzare in autonomia un ingiunzione di
pagamento
- L'ingiunzione di pagamento europea
- Gestire le conseguenze del fallimento di un'impresa cliente
Durata
16 ore
66
Titolo corso
TECNICHE DI RECUPERO CREDITI
Destinatari
Personale operativo addetto al recupero crediti
Obiettivi
• Stabilire un programma di gestione di recupero crediti
• Migliorare le capacità di recupero crediti
• Adattare lo stile di comunicazione al mezzo (telefono, e-mail, ...) e alla tipologia
di cliente
• Programmare e controllare le telefonate di riscossione crediti
• Identificare il tipo di debitore per agire in modo appropriato
• Opporsi alle lamentele
• Gestire il recupero quando non è possibile il pagamento intero
Temi
• La relazione con il cliente
-
Rispettivi ruoli
Il valore del cliente per l'impresa
I diversi tipi di clienti: nuovi, fedeli, strategici
Ruolo del recupero crediti e responsabilità sugli incassi
Relazione con la forza vendita
• Principi comportamentali alla base di una politica di riscossione efficiente
- Assertività come elemento fondamentale del processo
comunicativo
- Importanza del fattore "empatia"
- La difesa dell'impresa e il rinforzo della relazione con il cliente
- Fondamenti legislativi alla base della relazione
• Mirare all'efficacia: definire obiettivi a breve e lungo termine
- Stabilire per iscritto gli obiettivi di recupero crediti
- Controllare i risultati e adattare gli obiettivi in loro funzione
- Preparare i passi successivi al primo risultato
67
• Tecniche di comunicazione efficace per il sollecito telefonico
- Condizionamenti e motivazioni
- Necessità e bisogni
- Meccanismo decisionale
• Fare telefonate efficaci
- Preparare un "flow chart" telefonico
- Gestire le tre fasi della telefonata: esposizione, risposta,
confutazione
- Gestire le telefonate senza perderne mai il controllo
- L’utilizzo del tono di voce
- Esprimersi in modo sintetico
- Espressioni positive e tecniche da non usare
- Utilizzare le diverse forme di domanda
- Focalizzare la discussione sul pagamento
- Fare la telefonata finale, convincere il debitore ed ottenere un
impegno preciso
• Gestione delle chiamate difficili
-
Mantenere le distanze con un cliente manipolatore
Rispondere senza aggressività a clienti aggressivi e in malafede
Gestire le proprie emozioni e quelle del cliente
Evitare espressioni che scatenano l'aggressività
Sapere dire di no e mantenere la relazione aperta
• Uso della lettera nel recupero crediti
- Come scrivere per essere compresi chiaramente
- Pianificare il numero e il contenuto delle lettere
- Le diverse tipologie a seconda del cliente e del grado di sollecito
• Comportamenti utili a gestire le situazioni di maggiore criticità
- Problem solving applicato alla gestione delle lamentele
- L’empatia
Durata
16 ore
68
Titolo corso
FONDAMENTI DEL CONTROLLO DI GESTIONE
Destinatari
Controllori di gestione di recente nomina o che vogliano consolidare le loro
conoscenze, Responsabili Amministrativi che intendano sviluppare in azienda il
controllo di gestione
Obiettivi
• Possedere una visione d'insieme del processo di controllo di gestione
• Conoscere in maniera approfondita strumenti e tecniche del controllo di gestione
• Saper attivare un sistema di controllo di gestione adattandolo al proprio settore
di appartenenza
• Determinare ed analizzare gli scostamenti
• Progettare una procedura di budget
• Avere cognizioni sulle tecniche metodologiche per la valutazione economica dei
progetti aziendali
• Accrescere il valore del controllo di gestione nella propria azienda
• Interagire con la Direzione Generale e i colleghi di funzione in maniera efficace
Temi
• Il controllo di gestione
- Missione, obiettivi e strumenti
- Relazione tra controllo di gestione e altre funzioni aziendali
- Come dare un'immagine positiva della funzione
• Come tenere sotto controllo i parametri chiave dell'equilibrio finanziario
- Saper leggere un bilancio e un conto economico
- I principali indicatori dell'analisi finanziaria: attività, profittabilità
(EBITDA, ...), capitale investito (ROCE, ...), finanziamenti (FCF, ...)
- Definizione e determinazione del capitale investito e del relativo
costo
69
- Analisi economico-finanziaria della gestione aziendale: leva
economica, leva del capitale investito, leva del costo del capitale
• Analizzare il sistema di obiettivi societari
- Identificare gli obiettivi e il loro valore come strumenti di
misurazione delle performance
- Definizione degli obiettivi nella struttura aziendale generale e per
funzioni
• Costruire il tableau de bord aziendale
-
La funzionalità del tableau de bord
I cinque principi della sua concezione
I differenti tipi di indicatori
Spiegare e vendere il tableau de bord alle altre funzioni
I sistemi di gestione del tableau de bord
• Contabilità gestionale
- Definizione di principi e modalità di analisi
- Definizione di centro di costo e centro di profitto
- Scopi della contabilità industriale e collegamenti con la
contabilità generale
- Contabilità, costi storici e l'importanza di un costo programmato
- Contabilità dei costi standard e loro controllo
• Definizione e classificazione dei costi
Le diverse classificazioni
Definizione dei costi per natura e per destinazione
Programmazione e controllo dei costi diretti e indiretti
Costi della non qualità
Criteri di ripartizione dei costi indiretti
Sistemi di ripartizione dei costi indiretti: la ripartizione sulla base
dei volumi o della capacità
- Programmazione strategica e controllo dei costi indiretti
- Costi unitari standard a capacità e ad assorbimento
-
• La logica di gestione dei costi
70
-
Logica delle due metodologie: full vs direct
Direct come strumento di breve periodo
Full come strumento di medio-lungo periodo
Politica dei prezzi: goal price, floorprice, marketprice
• Utilizzare il metodo ABC (Activity Based Costing)
-
Identificare le attività e le fonti dei costi
Valorizzare e stimare i costi relativi
Attivare il metodo: superare le complessità di esecuzione
Utilizzare il tableau di controllo trasversale come supporto
all'ABM (Activity Based Management)
• Attivare il sistema di controllo aziendale
- Coerenza tra organizzazione e definizione delle aree di
responsabilità
- Collegare gli obiettivi con le performance e con i parametri di
controllo
- Condividere il sistema e responsabilizzare i manager nella
gestione della condivisione
- Pianificare i momenti di controllo e gestire le riunioni di
confronto
• Controllo di gestione e budget
- Il tableau de bord strategico dell'impresa: Balanced Score Card
- I diversi tipi di budget in funzione degli obiettivi
- Budget e controllo di gestione: strumenti di incentivazione e
valutazione delle performance aziendali
- Budget rigido e budget flessibile, budget base zero
- Redazione del budget di un'azienda industriale e delle diverse
funzioni:
- scambi intercentro via ripartizioni contabili, via valore
dell'attività
- determinazione della capacità produttiva e del costo standard
- determinazione delle varianze di volume
- budget globale e di prodotto
• Valutazione degli investimenti
- Criteri di scelta di un investimento
71
- Definizione e calcolo della redditività degli investimenti
- Cenni sulle metodologie per la determinazione di NPV, IRR,
Payback Time
- Valutazione del rischio
• Il sistema di reporting
- La funzione dei report:
- a chi devono essere indirizzati;
-come devono essere preparati;
-quando devono essere presentati;
-che cosa devono contenere
Durata
24 ore
Report della direzione generale e report direzionali
Report per centro di costo
Report di prodotto
Report degli scostamenti
Report degli investimenti in immobilizzazioni
72
Titolo corso
CONTROLLO DI GESTIONE AVANZATO
Destinatari
Responsabili Amministrativi e Finanziari che gestiscono il sistema di controllo di
gestione di una piccola media impresa, Controller e Senior del controllo di gestione
Obiettivi
• Migliorare le performance del controllo di gestione
• Sviluppare le abilità necessarie ad identificare le aree critiche del controllo di
gestione ed a proporre le eventuali azioni correttive
• Affinare l'analisi critica sulla significatività delle informazioni, per fare un check
up sul proprio sistema di controllo
• Valutare criticamente le tendenze evolutive delle varie aree del controllo di
gestione
• Stimolare le altre direzioni verso piani di miglioramento
• Essere un reale "consulente" per le altre funzioni aziendali
Temi
• Progettazione del sistema di controllo di gestione
- Approfondire la conoscenza dell'impresa: strategia e leve
competitive
- Determinazione e programmazione degli obiettivi aziendali e dei
parametri di controllo
- Progettazione a livello di azienda, di centro di costo, di
prodotto/servizio
- Ruolo del controlling nell’organizzazione aziendale e sua struttura
operativa
- Saper identificare le aree di rischio societario: quantificare gli
effetti e prevedere le situazioni ipotizzabili
• Obiettivi nel breve e nel lungo periodo
73
- Nel breve periodo: massimizzazione del margine di contribuzione
via costi e ricavi
- Nel lungo periodo: creazione di valore grazie alla produzione cash
flow
- Come tenere sotto controllo le attività ai diversi livelli
organizzativi
- Diagnosi esterna: segmentazione e matrici strategiche
- Diagnosi interna: creazione di valore e fattori chiave di successo
- Analisi SWOT: formazione, forze, debolezze, rischi e opportunità
• La gestione degli elementi di controllo: i costi
- Classificare i costi in funzione della presa di decisioni
- La struttura di costo di prodotto/servizio: costi standard e
ripartizione costi comuni
- Logica full vs direct
- Analisi di variabilità dei costi operativi e strategici
- Il controllo dei centri produttivi tramite gli standard
- Il controllo dei centri ausiliari tramite gli scambi intercentro via
tariffa contabile, standard, di mercato
- Il controllo degli altri centri tramite il carico di lavoro
- Target Costing e Life Cycle Cost
• Activity Based-Costing & Activity Base Budgeting
-
La definizione di "processo" e di "attività"
Individuazione del driver per la ripartizione dei costi
Calcolo dei costi sulla base dell'attività assorbita
Eliminazione dei costi a non valore aggiunto quale strumento per
ottenere vantaggi
• Il controllo rispetto al budget per creare valore
- Budget: finalità, obiettivi e relazione con il business plan
- Il controllo budgetario
- budget economico
- budget finanziario
- budget degli investimenti
- analisi degli scostamenti tra i dati consuntivi e quelli
programmati (budget)
74
- Utilizzo dell’analisi degli scostamenti a supporto del
miglioramento dell’efficienza aziendale
• Come analizzare investimenti e progetti
- Gli investimenti nell'economia dell'azienda
- Criteri di scelta degli investimenti aziendali
- Principi e metodologie dei calcoli di convenienza
- metodi di tipo economico: payback period
- metodi di tipo finanziario: net present value, internal rate of
return
- Tipologia di investimento: considerazioni in merito al calcolo di
convenienza
- determinazione del cash flow
- calcolo del costo del capitale
• Il reporting
-
Il sistema di reporting come strumento decisionale
Report della Direzione Generale e per le altre direzioni
Report dei centri di costo
Report di prodotto
Report di business
Report di progetto
Report sul capitale circolante
Report sulle varianze
• Come valorizzare i risultati e avviare le altre funzioni aziendali
Diventare un "consulente interno"
Gestire le situazioni delicate e gli interlocutori difficili
Utilizzare il metodo dei 3 registri: fatti, opinioni, emozioni
Selezionare il metodo comunicativo più adatto per il tipo di
argomento e occasione
- Facilitare il lavoro in team di persone con esperienze diverse
-
Durata
16 ore
75
Titolo corso
CONTROLLO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE
Destinatari
Direttori e Responsabili di Stabilimento e di Produzione, Controller, Responsabili
Ingegneria di Produzione, Responsabili Product Costing, Tutte le persone delle aree
produzione, logistica, approvvigionamenti, ingegneria e qualità con la necessità di
dialogare efficacemente con la funzione finanza, migliorare la gestione delle attività
ed implementare progetti di riduzione costi
Obiettivi
• Organizzare il sistema di controllo e gestione dei costi dei prodotti e delle unità
organizzative
• Razionalizzare i processi produttivi attraverso un controllo dei costi orientato ai
processi
• Ridurre i costi di trasformazione attraverso l’individuazione ed eliminazione delle
attività non a valore aggiunto
• Implementare un programma di riduzione costi
• Realizzare una corretta valutazione e scelta di make or buy
• Valutare l’impatto economico di un progetto aziendale
• Farsi comprendere e ottenere collaborazione da interlocutori tecnici e
specialistici
Temi
• Il ruolo del controllo di gestione
•
•
Obiettivi e strategie del controllo di gestione in produzione
- identificazione delle aree di responsabilità
- obiettivi a valore aggiunto
Collaborare con successo con le altre funzioni aziendali
• Misurare le prestazioni in produzione
•
Indicatori di performance: efficacia ed efficienza
76
•
•
•
Indicatori di efficienza in produzione: rese, produttività dei macchinari e
produttività della manodopera
Utilizzo del work sampling per l’analisi e recupero di produttività di macchinari
e manodopera
I 12 indicatori dell'efficienza industriale
• Fondamenti di contabilità generale ed applicazioni operative
•
•
•
•
Bilancio di esercizio
Stato patrimoniale
Conto economico
Utilizzo degli indici per valutare il rischio
• Misurare le prestazioni delle unità organizzative e determinare il costo dei
prodotti: la contabilità analitica
•
•
•
•
•
Classificazione dei costi: fissi/variabili, diretti/indiretti, di prodotto/di periodo,
evitabili/non evitabili
Struttura e rilevazione corretta dei costi
Definizione di centro di costo, centro di spesa e centro di profitto in relazione
alle diverse tipologie produttive e necessità di controllo
Calcolo del costo delle unità organizzative e dei prodotti
Evoluzione nel controllo dei costi indiretti
• Scegliere il sistema di contabilità analitica più appropriato
•
•
•
•
•
Quale modello di contabilità industriale utilizzare per creare un efficace
sistema di controllo di gestione
Sistemi direct/full costing: vantaggi, svantaggi, convenienze d’impiego
Modalità tradizionali di rilevazione dei costi
- Process Costing orientato al processo produttivo
- Operation Costing
- Job Order Costing o contabilità per commessa
Activity Based Costing: vantaggi, svantaggi e suggerimenti operativi
Attribuzione dei costi di periodo e calcolo del costo pieno aziendale
• Migliorare i costi di gestione delle scorte
•
•
•
•
Come calcolare i costi di ordinazione, di mantenimento e rottura stock
Calcolo del lotto economico di acquisto e di produzione
Contabilizzazione delle giacenze
Utilizzo dei costi per le decisioni operative
77
•
•
•
Analisi di break even
Margine di contribuzione ed ottimizzazione del product mix
Scelte di make or buy tattico e strategico
• Valutare i progetti di investimento e di riduzione costi
•
•
•
Vantaggi e svantaggi delle principali tecniche di valutazione di investimento
- Payback period
- Net Present Value (valore attuale netto)
- Internal Rate of Return (tasso interno di rendimento)
- indice di redditività
Scelta tra opzioni alternative ed analisi lease or buy
Valutazione di progetti di riduzione costi
• Definire il budget, controllare i risultati ed analizzare gli scostamenti
-
Finalità ed utilizzi pratici del budget
Definizione dei budget operativi
Cenni di budget finanziario
Misura e controllo dei risultati ed analisi degli scostamenti
• Implementare ed utilizzare un sistema di Balanced Scorecard
- Limiti dei sistemi tradizionali di misura delle performance
- Implementazione di un sistema di Balanced Scorecard
• Come utilizzare gli strumenti per la riduzione dei costi di produzione
Target costing
Tecnica delle 5S
Utilizzo dello SMED per ridurre i costi di set up
TPM
Metodologie di analisi cost reduction (attività a valore
aggiunto/non a valore aggiunto)
- Riduzione dei costi attraverso l’analisi del valore
-
• Come implementare un programma di riduzione dei costi operativi
- Definire compiti e responsabilità delle funzioni coinvolte per la
riduzione dei costi
- Come gestire le professionalità coinvolte: aspetti
comportamentali e relazionali del gruppo di lavoro
78
- Analizzare i driver di costo ed identificare le opportunità di
miglioramento
- Implementare un sistema per il controllo e la realizzazione dei
progetti di miglioramento
Durata
16 ore
79
Titolo corso
CONTROLLO DI GESTIONE NELLA DIREZIONE COMMERCIALE
Destinatari
Direttori Commerciali, Direttori Vendite, Direttori di Rete, Capi Area, Key Account
Manager
Obiettivi
• Conoscere ed utilizzare gli strumenti di controllo specifici delle vendite
• Valutare gli effetti delle scelte commerciali sui risultati complessivi aziendale
• Governare il processo completo dalla vendita all'incasso
Temi
• Il ciclo virtuoso dello sviluppo aziendale
-
Redditività del capitale investito
Ottimizzare i pilastri della gestione aziendale
Leve gestionali e indici di controllo
Ciclo di pianificazione - controllo - intervento
• Dalla marginalità alla liquidità
Costi commerciali variabili e fissi
Margine di contribuzione
Margine operativo commerciale
"Sensitivity" del margine operativo alle variazioni di volume (leva
operativa)
- Trading cash flow
-
• Come governare la redditività dei prodotti
-
Domanda ed offerta
Saturazione della produzione
Elasticità della domanda al prezzo
Strategia di prezzo
80
- Controllo del prezzo di vendita
- Break even point
• Punti di controllo nel ciclo di vendita
- Calcolare i costi commerciali e la marginalità reale delle azioni di
vendita
- piano copertura clienti
- ciclo di vendita
- costo di ogni atto di vendita
- marginalità del prodotto
- margine netto dell'operazione di vendita
- Calcolare il costo del turn over dei venditori
• Punti di controllo nel processo "order to collection"
- Calcolare il fido cliente
- Tecnica del punteggio: credit scoring
- Calcolare la perdita di profitto
- causata dal ritardo delle vendite o delle consegne avendo la
merce in magazzino
- causata dal ritardo nell'emissione fattura
• Cenni sul Capitale Impiegato
- Fixed assets
- Working capital
• Calcolare gli effetti finanziari della crescita dell'attività di vendita
- Variazione del Capitale Circolante Commerciale
- Necessità di finanziamento
• Calcolare gli effetti del credito commerciale sul conto economico e sullo
stato patrimoniale
• Calcolare i risultati attesi all'avvio di una nuova attività commerciale
- Risultati economici
81
- Flussi di cassa
- Oneri di finanziamento dell'attività commercialeù
- Alcuni indici di controllo
Durata
16 ore
82
Titolo corso
CONTABILITA’ CLIENTI
Destinatari
Capi Contabili e Responsabili contabilità clienti, Impiegati dei servizi contabili,
incaricati della contabilità clienti, Addetti alla fatturazione attiva, Incaricati alla
contabilizzazione degli incassi, Addetti al credit management interessati alla
disciplina contabile e fiscale dei crediti
Obiettivi
• Conoscere in modo approfondito i metodi della contabilità clienti
• Accrescere l'efficacia dei lavori contabili dell'area
• Comprendere le regole fondamentali di una corretta rappresentazione contabile
del rapporto commerciale
Temi
• Aspetti giuridici nella relazione con il cliente
- Basi del contratto di vendita
- Regole e modalità della fatturazione
- Clausole relative al pagamento
• Registrare le operazioni del ciclo attivo
- Registrazione e gestione contabile di operazioni di vendita, di
cessioni di beni e di prestazioni di servizi
- Gestione contabile dei costi e degli oneri accessori di vendita,
trasporti, sconti e abbuoni, provvigioni, commissioni
- Esportazioni e vendite intracomunitarie
- Il trattamento delle poste rettificative delle operazioni attive:
resi, abbuoni, sconti ed arrotondamenti
• Documenti della contabilità clienti
83
- Diversi tipi di fattura: immediata, differita, export,
intracomunitaria
- Ricevuta fiscale e scontrino fiscale
- Note di variazione
- Bolla di accompagnamento e documento di trasporto
- Elenchi intracomunitari
- Operazioni attive con Stato di San Marino e Città del Vaticano
• IVA nelle operazioni del ciclo attivo
-Principi generali- presupposti oggettivi, soggettivi e territoriali
- base imponibile e relative esclusioni
- Imponibile, imposta e registrazioni contabili
- Adempimenti di fatturazione e registrazione previsti dalla
disciplina IVA
- Modello di versamento unificato F24
• Mezzi di pagamento (contabilizzazione)
- Il concetto di titolo di credito: classificazione, legittimazione e
trasferimento del diritto di credito
- Principali mezzi di pagamento
- Gestione contabile del titolo di credito
• Contabilità nelle vendite
- Analisi dei saldi periodica ed assestamenti di competenza
- Lavori in corso su ordinazione (cenni)
- Libri obbligatori prescritti dal codice civile e dalla normativa
fiscale
- Formalità nella gestione dei libri obbligatori
- Obbligo di conservazione della documentazione ai fini civilistici e
fiscali
- Archiviazione sostitutiva
• Contabilità clienti nella chiusura dei conti
-
Scritture di assestamento di competenza
Presentazione e valutazione in bilancio del credito commerciale
Rispetto dei principi contabili nazionali ed internazionali
Rappresentazione in bilancio dei crediti in valuta
84
• Contabilità clienti e recupero crediti
- Gestione del credito: in sofferenza, in contenzioso, in insolvenza
- Accantonamento a fondo svalutazione crediti, fondo fiscale e
fondo tassato
- Utilizzo del fondo
- Rilevazione della perdita sui crediti
• Possibili accertamenti fiscali sulla contabilità clienti
- DPR n. 441/97: presunzione d'acquisto e di cessione
- Sistema sanzionatorio e ravvedimento operoso
Durata
16 ore
85
Titolo corso
CONTABILITA’ FORNITORI
Destinatari
Capo Contabili e Responsabili contabilità fornitori, Addetti alla contabilità fornitori,
Addetti alla contabilità generale
Obiettivi
•
•
•
•
Avere una visione trasversale del processo di acquisto e dei suoi rischi
Conoscere gli aspetti fiscali, contrattuali e di bilancio
Controllare e contabilizzare le fatture
Gestire l'IVA nelle operazioni d'acquisto
Temi
• Il ciclo passivo
- Riconoscimento del fabbisogno
- Richiesta d'acquisto
- Ordine e tipologie di contratti: compravendita, appalto, contratto
d'opera
- Applicazione delle condizioni generali
- Clausole contrattuali nel commercio internazionale: incoterms
- Obbligazioni legate ai ritardi nel pagamento
- Ricezione
- Processo di accounting payable: controllo e verifica, risoluzione e
discrepanze, registrazione, gestione pagamento
• Documenti della contabilità fornitori
-
Controllo formale sul documento
Controllo delle condizioni pattuite (riscontro)
Autorizzazione al pagamento
Analisi della documentazione
- documenti di trasporto
- bollette doganali
- fatture nazionali, estere, intracomunitarie
- autofatture
86
- schede carburanti
- ricevute e scontrini fiscali
- note di credito e di variazione
• IVA nelle operazioni del ciclo passivo
- Principi generali
- presupposti oggettivi, soggettivi, territoriali
- base imponibile e relative esclusioni
- Regole e condizioni di detraibilità dell'IVA
- Trattamento dell'imposta non detraibile
- IVA e acquisti intracomunitari
- IVA e importazioni
- Prestazioni di servizio intracomunitarie
- Reverse charge
- Modello di versamento unificato F24
• Registrare le operazioni del ciclo passivo
-
-
Acquisti di beni materiali e immateriali
Acquisti di servizi, leasing, consulenze, collaborazioni
Imputazione contabile delle fatture
Contabilizzazione delle spese accessorie dell'acquisto
Contabilizzazione degli investimenti
- determinazione del costo d'acquisto
- trattamento delle spese d'acquisto
Distinzione tra investimenti e costi d'esercizio
Trattamento delle poste rettificative delle operazioni passive
Obblighi di documentazione
Costi di esercizio e pluriennali
Scadenzario
Contabilizzazione dei pagamenti
• Negozi giuridici intervenuti successivamente
- Cessione del credito
- caratteristiche degli articoli 1260-1267 c.c.
- rischi e insidie per l'azienda
- gestione delle cessioni di credito
87
- Delegazione di pagamento
• Contabilità fornitori nella chiusura dei conti
-
Ratei e risconti, fatture da ricevere
Quadrature inventariali
Analisi dei saldi periodica, riconciliazione conti
Libri obbligatori: prescritti dal codice civile e dalla normativa
fiscale
Formalità nella gestione dei libri obbligatori
Obbligo di conservazione della documentazione ai fini civilistici e
fiscali
Tecniche moderne di gestione documentale (sostitutiva, ottica, in
outsourcing)
Liquidazione IVA e controlli
• Adempimenti fiscali e previdenziali nei compensi a terzi
- Ritenute del sostituto d'imposta
- prestazioni professionali
- prestazioni occasionali
- provvigioni
- Termini di versamento delle ritenute
- Certificazione dei compensi a terzi
- Dichiarazione sostituto d'imposta modello 770
• Possibili accertamenti fiscali sulla contabilità fornitori
- DPR n. 441/97: presunzione d'acquisto e di cessione
- Sistema sanzionatorio e ravvedimento operoso
Durata
16 ore
88
LEGALE
89
Titolo corso:
CORSO BASE DI DIRITTO DEL LAVORO
Destinatari
Responsabili dell'amministrazione del personale, assistenti alla direzione del
personale
Obiettivi
• Apprendere gli aspetti normativi con gli aspetti interpretativi e le varie
procedure che regolamentano i rapporti di lavoro
• Utilizzare correttamente gli strumenti e le informazioni nell'ambito della
gestione del personale
• Analizzare il quadro globale delle competenze dei vari responsabili di funzione
nell'ambito della gestione del rapporto di lavoro con il personale
• Conoscere le possibili conseguenze in ambito giuridico che possono essere
riferite ad attività o scelte dell'impresa.
Temi
• Fonti del rapporto di lavoro
-
Costituzione
Codice civile e Codice penale
Lo Statuto dei Lavoratori
Legislazione speciale; la Riforma Biagi
Contrattazione collettiva
Contratto individuale
• Tipologie di contratto di lavoro
- La fattispecie di lavoro subordinato: criteri distintivi del lavoro
autonomo
- Il lavoro interinale
• Il contratto a termine
- La sua applicazione
- Durata e utilizzo del termine
• Il Contratto Collettivo di Lavoro
90
-
La stipulazione
L’applicazione
Il contratto aziendale
Usi aziendali
• Costituzione del rapporto di lavoro
L'assunzione: il contratto di lavoro (forma, contenuto e prova)
La contrattazione individuale
Inquadramento, mansioni e qualifiche
Le modifiche del rapporto di lavoro
Gli obblighi del lavoratore (in particolare gli obblighi di fedeltà e
diligenza)
- L'orario di lavoro e gli straordinari ù
- La retribuzione
-
• I poteri disciplinari del datore di lavoro
-
Codice disciplinare
Infrazione disciplinare
Contestazione addebiti
Provvedimenti conservativi
• Cassa integrazione ordinaria e straordinaria
- Campo di applicazione
- Durata e retribuzione
- La procedura sindacale
• La cessazione del rapporto di lavoro
- La risoluzione consensuale
- Le dimissioni e il preavviso
• Il licenziamento individuale
- L'invalidità del licenziamento
- L'impugnazione del licenziamento
- I regimi sanzionatori del licenziamento (reintegrazione e
risarcimento del danno)
91
• La mobilità
- Presupposti, durata e trattamento
- La procedura
• La sicurezza sul lavoro
-
Leggi e applicazioni
Obblighi del datore di lavoro
Infortuni sul lavoro
La responsabilità penale
• Lo sciopero
- Presupposti
- Tipologie
• Il processo del lavoro
- Competenze per materia e territorio
- Tentativo obbligatorio di conciliazione
- Il ricorso giudiziario
Durata
16 ore
92
Titolo corso
CORSO BASE DI DIRITTO DEI CONTRATTI
Destinatari
Responsabili e addetti all'ufficio legale, responsabili e addetti ufficio acquisti e
approvvigionamenti, consulenti
Obiettivi
• Conoscere le fonti normative di disciplina del contratto nazionale e
internazionale
• Conoscere le norme generali in tema di contratto e dei criteri di applicazione ai
singoli contratti
• Conoscere i singoli tipi contrattuali, tipici e atipici, di maggior utilizzo pratico da
parte dell'azienda
• Individuare i criteri di scelta fra le varie tipologie contrattuali in relazione ai fini
aziendali
• Redigere le clausole base dei contratti d'impresa
Temi
• Il contratto in generale
- Definizione di contratto
- La disciplina dei contratti nazionali (Codice Civile, leggi ordinarie,
usi, intervento del giudice sul contratto)
- I tre aspetti dell'autonomia contrattuale
- Elementi essenziali e accidentali del contratto
- Le trattative
- La conclusione del contratto
- Il completamento del contratto
- Il contratto preliminare
- La proposta irrevocabile
- L'opzione
- La prelazione
- L'integrazione del contratto
- L'interpretazione del contratto
- Effetti del contratto
- Il recesso dal contratto
93
-
Clausola penale
Caparra confirmatoria e caparra penitenziale
Acconti
La rappresentanza
Il contratto per persona da nominare
Il contratto a favore di terzo
La cessione del contratto
La cessione del credito
La nullità e l'annullabilità del contratto
Lo scioglimento del contratto
Le condizioni generali di contratto
Le clausole vessatorie
• La responsabilità per inadempimento
-
La responsabilità da violazione del contratto
Onere della prova
Misura del danno
Danni risarcibili
La responsabilità nelle trattative
• I singoli contratti d'impresa
-
La compravendita
La somministrazione
L'appalto
La locazione
Il trasporto
La spedizione
La mediazione
L'agenzia
Il deposito
L'assicurazione
I contratti bancari
La fideiussione
I contratti atipici (in particolare di collaborazione fra imprese e di
garanzia)
I contratti atipici
Il leasing
Il factoring
Il franchising
94
-
Joint venture
Associazione temporanea d’imprese (ATI)
Il contratto autonomo di garanzia
Le lettere di patronage
Costituzione di pegno anomalo
• I contratti con i consumatori
-
Il codice del consumo
La vendita dei beni di consumo
La vendita di pacchetti turistici
La vendita fuori dai locali commerciali
La vendita a distanza
• I contratti internazionali
Durata
24 ore
Definizione di contratto internazionale
Le convenzioni internazionali
Le fonti comunitarie
I principi Unidroit
L'arbitrato rituale e irrituale
95
Titolo corso
GUIDA ALLA REDAZIONE DEI CONTRATTI DI IMPRESA
Destinatari
Responsabili e addetti approvvigionamenti, Responsabili e addetti acquisti,
Responsabili e addetti ufficio commerciale, Responsabili e addetti amministrazione,
Responsabili e addetti ufficio personale, Tutti coloro che in azienda hanno a che fare
con i contratti pur non avendo una preparazione giuridica
Obiettivi
• Evitare quegli approcci poco chiari che generano controversie
• Negoziare con la controparte e redigere contratti sicuri ed efficaci
• Adottare le dovute precauzioni e gli accorgimenti in relazione alle singole
clausole
• Conoscere le responsabilità che derivano dal contratto ed evitare eventuali
sanzioni
Temi
• ASPETTI LEGALI CONNESSI ALLA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI DI IMPRESA
Analisi degli elementi essenziali del contratto
-
L’accordo delle parti
La causa
L’oggetto
La forma (orale, scritta, per atto pubblico)
La complessa fase delle trattative e la conclusione del contratto
La correttezza nelle trattative
Recesso dalle trattative e responsabilità precontrattuale
Lettere di intenti
L’uso corretto dei termini "ordine", "offerta" e "contratto":
definizioni
- Esercitazione: la simulazione di una trattativa
-
96
La corretta interpretazione del contratto
- L’importanza di prendere in considerazione il testo contrattuale
nel suo complesso
- I criteri di interpretazione delle clausole ambigue
- La buona fede
Analisi di alcune delle più diffuse clausole
- L’opzione e la prelazione
- Le condizioni generali del contratto e le clausole vessatorie
- Esercitazione: stesura di alcune clausole da parte dei partecipanti
La rappresentanza nel contratto
- Il mandato e la procura
- La tutela dell’affidamento
L’invalidità del contratto
- Nullità e annullamento del contratto
- Sostituzione legale di clausole
- Conversione del contratto nullo
La rescissione del contratto
- Contratto concluso in stato di pericolo e contratto concluso in
stato di bisogno
- L’azione di rescissione
L’inadempimento e la responsabilità contrattuale
- La risoluzione per inadempimento
- Clausola risolutiva espressa, termine essenziale e diffida ad
adempiere e relative cautele nel testo contrattuale
- Il danno risarcibile
- Caparra penitenziale e caparra confirmatoria
- La clausola penale
I metodi di composizione delle controversie
97
-
Tutela della giurisdizione ordinaria
I termini di prescrizione
Previsione della clausola arbitrale
La transazione
La suddivisione del testo contrattuale
Titolo del contratto
Parti contraenti
Premesse
Definizioni
Individuazione delle obbligazioni reciprocamente assunte dalle
parti
- Rimedi ai casi di patologia contrattuale
- Entrata in vigore/scadenza del contratto
- Clausole finali
-
• I PRINCIPALI CONTRATTI D'IMPRESA
La compravendita
-
Il perfezionamento del contratto
Vendita ad effetti reali e vendita obbligatoria
Il trasferimento del rischio
Il prezzo
Le obbligazioni del venditore e la garanzia per vizi
Le obbligazioni del compratore
Gli altri tipi di contratto spesso usati nelle aziende
-
La somministrazione
La locazione
L’appalto
Il contratto d’opera
La subfornitura
Il leasing
Il comodat
Cenni sulla contrattualistica internazionale
98
I contratti conclusi tra professionista e consumatore
I contratti conclusi via internet
Durata
32 ore
99
Titolo corso
GLI ASPETTI LEGALI DEL RECUPERO CREDITI
Destinatari
Credit Manager, Addetti Recupero Crediti, Direttori e Responsabili Amministrativi,
Direttori e Responsabili Vendite, Direttori e Responsabili Commerciali
Obiettivi
• Esercitare correttamente le attività preventive per tutelarsi contro gli
inadempimenti
• Applicare correttamente le forme di garanzia del credito
• Individuare e applicare i mezzi a favore del creditore per conservare ed attuare
concretamente il suo diritto
Temi
• Quando un credito è esigibile
- Requisiti di liceità, possibilità, determinatezza o determinabilità
della prestazione
• Le attività preventive: iniziare a tutelarsi durante la fase di contrattazione
con il creditore
Le clausole contrattuali
I margini di autotutela offerti dall’ordinamento
La previsione dell’inadempimento e le cautele relative
Il procedimento di formazione del contratto e l’individuazione del
regime della prestazione
- Le condizioni generali di contratto (con brevi cenni sulle clausole
"abusive" nei contratti con i consumatori)
-
• Gli strumenti a garanzia del credito e la loro applicazione pratica
- I diritti reali di garanzia (pegno ed ipoteca)
100
- Garanzia, avallo e fideiussione (in particolare la figura della
fideiussione omnibus, con riferimento alle modifiche contenute
nell’Art.10 Legge 17 Febbraio 1992 n 154)
- La lettera di patronage
- Il diritto di ritenzione
- Confronto tra le figure della clausola penale, caparra
confirmatoria e caparra penitenziale
- Patto di riservato dominio (art.1523 c.c.)
• La gestione del credito ed il decorso del tempo
Debiti di valore e debiti di valuta
Debiti in valuta estera
Gli interessi
Interessi legali
Anatocismo
Danni nelle obbligazioni pecuniarie
Il D. Lgs. 231/2002 e le disposizioni in tema di ritardo dei
pagamenti nelle transazioni commerciali
- La prescrizione
- Sospensione ed interruzione
- Rinunzia
-
• I mezzi in favore del creditore diretti alla conservazione della garanzia
patrimoniale del debitore
- L’azione surrogatoria
- L’azione revocatoria
- Il sequestro conservativo
• La cessione del credito: quando conviene e come attuarla
-
Natura giuridica dell’istituto
Il Factoring ed i problemi del recupero
rediti e cessione d’azienda
La cartolarizzazione dei crediti
• Intentare l'azione legale: come muoversi
- L'azione ordinaria di cognizione
- I provvedimenti anticipatori della sentenza
- I titoli esecutivi e il processo di esecuzione
101
- Il procedimento di ingiunzione
- Come gestire correttamente i rapporti con il legale esterno
• Il creditore di fronte alle procedure concorsuali
- La revocatoria fallimentare dei pagamenti
- La revocatoria fallimentare degli atti
- Il regime degli atti pendenti
• Profili internazionali del recupero crediti: cenni
- Convenzione UE sulla legge applicabile alle obbligazioni
contrattuali
- Convenzione ONU sui contratti di vendita internazionali di beni
mobili
- Convenzione di Ottawa sul factoring internazionale
Durata
16 ore
102
Titolo corso
LA RESPONSABILITA’ DI IMPRESA EX D. LGS. 231/2001
Destinatari
Responsabili Amministrativi e Finanziari, Responsabili Affari Legali, Responsabili
Internal Audit, Responsabili Risorse Umane e Organizzazione
Obiettivi
• Conoscere la normativa
• Individuare e mettere in sicurezza i processi aziendali a rischio
• Individuare e definire i codici di comportamento sulla base dei quali adottare
modelli di organizzazione e gestione
• Progettare e implementare un organismo che garantisca la vigilanza e osservanza
dei modelli
Temi
• Inquadramento generale della normativa di riferimento e principali novità
apportate dal D.Lgs. 231/2001
-
Disciplina del D.Lgs. 231 del 2001
Soggetti interessati
La responsabilità dell’Ente
Individuazione delle aree e dei processi a rischio
Tipologie di reati previsti dal D.Lgs. 231
I reati contro la Pubblica Amministrazione
I reati Societari
• Come procedere alla mappatura delle attività sensibili
- Tecniche di rilevazione delle attività nel cui ambito possono
essere commessi i reati
- Ambiti di criticità maggiormente riscontrabili e tipologie di rischio
associabile
- Reati commessi da soggetti in posizione apicale e reati commessi
a sottoposti
103
- Predisposizione di organigrammi e mansionari dettagliati e
aggiornati
• I modelli organizzativi: progettazione e costruzione
-
Requisiti dei modelli organizzativi
I criteri di costruzione del modello organizzativo
Mappatura delle aree aziendali e dei processi a rischio
Identificazione e valutazione del rischio
Mappatura normativa e protocolli
• Organismo di Controllo
-
Individuare l’organismo di controllo
Caratteristiche minime richieste per la sua definizione
Alcune ipotesi di identificazione dell’organismo
Le attività principali a cui è deputato
I poteri di iniziativa e controllo
L’operatività dell’organismo di controllo
• Il Codice Etico e lo “stile comportamentale”
- Obiettivi
- Struttura
- Contenuti
• Il sistema disciplinare
- Individuare responsabilità, sanzioni e i diversi livelli di gravità
- Come applicare un sistema sanzionatorio correlato
- Inviolabilità delle norme di diritto del lavoro
Durata
16 ore
104
Titolo corso
IL CONTRATTO DI AGENZIA ED IL RAPPORTO CON GLI AGENTI
Destinatari
Responsabili del Personale, Responsabili Ufficio Legale, Responsabili
dell'Amministrazione Agenti e Contratti, Direttori e Responsabili Vendite
Obiettivi
• Identificare le caratteristiche principali del contratto di agenzia e gli obblighi
reciproci di azienda e agente
• Conoscere le norme riguardanti l'esclusiva e il patto di non concorrenza
• Sapere quando e come matura il diritto alle provvigioni per potersi tutelare
• Applicare le disposizioni riguardanti il recesso e l'indennità di scioglimento
• Avere un quadro rapido sugli aspetti previdenziali e sui problemi processuali
Temi
• Elementi costitutivi del contratto di agenzia e differenze con gli altri
contratti di collaborazione
- Il contratto di agenzia secondo l'art. 1742 c.c.:
- differenze con il rapporto di lavoro subordinato
- differenze con il lavoro di procacciatore d'affari
- le figure di subagente, agente generale e concessionario di
vendita
- agenti mono e plurimandatari
- Gli elementi costitutivi del contratto:
- stabilità
- la zona
• Il diritto di esclusiva e il patto di non concorrenza
- Il diritto di esclusiva:
105
- a favore dell'agente
- a favore del proponente
- derogabilità dell'istituto
- Il patto di non concorrenza
- forma, oggetto, corrispettivo, durata
- l'indennità:
- determinazione convenzionale
- determinazione giudiziale
• I diritti e gli obblighi dell'agente
- Gli obblighi dell'agente:
- la tutela degli interessi del preponente
- agire con lealtà e buona fede
- il dovere di conformazione e di informazione
- L'impedimento dell'agente (art. 1747 c.c.)
- I diritti dell'agente (art. 1748 c.c.):
- i diritti alle provvigioni: il momento di maturazione delle stesse
- la corresponsione delle provvigioni
- il mancato buon fine
- privilegio e prescrizione
• Gli obblighi dell'azienda
- Lealtà e buona fede
- Obblighi informativi strumentali alla promozione/retribuzione
• La durata del contratto e il recesso
- Il contratto di agenzia a tempo determinato e a tempo
indeterminato
- Il recesso ordinario dal contratto
- L'obbligo di preavviso
- Il recesso per giusta causa
- Il patto di prova
- Il recesso in prova
106
• Le indennità di cessazione del rapporto
- L'indennità ex art. 1751 c.c.
- Le indennità previste dalla contrattazione collettiva
- l'indennità di risoluzione del rapporto
- l'indennità meritocratica
• Cenni agli aspetti previdenziali Enasarco
Durata
16 ore
107
Titolo corso
PROBLEMATICHE DOGANALI: STRUMENTI PER LE IMPRESE PER FACILITARE
L’IMPORT/EXPORT
Destinatari
Responsabili area legale, commerciale
Obiettivi
• Conoscere le finalità della normativa doganale comunitaria
•
Acquisire gli specifici strumenti previsti che consentono alle aziende che
operano con i paesi non comunitari di rendere più efficaci, efficienti e sicuri i
propri scambi con l’estero.
Temi
• Procedura di domiciliazione
• Certificazione OEA
• Esperienze imprenditoriali
Durata
8 ore
108
Titolo corso
COME TUTELARE I PROPRI PRODOTTI SUL MERCATO
Destinatari
Responsabili area legale, commerciale e marketing
Obiettivi
• Fornire tutte le informazioni necessarie per poter gestire la tutela preventiva di
disegni, modelli e marchi in un mercato sempre più globalizzato.
• Fornire soluzioni pratiche sulle migliori modalità per affrontare un caso di copia
in base alle tutele preventive e all’area geografica
Temi
• Registrare disegni e modelli: i requisiti
• Marchi
• Brevettazione
•
Come tutelarsi dalla contraffazione
• Esempi pratici di applicazione (utilità, costi, tempi)
Durata
8 ore
109
Titolo corso
IL MADE IN ITALY
Obiettivi
• Avere una panoramica sulle informazioni utili per comprendere che cosa
s’intende per prodotto made in Italy
• Comprendere quali garanzie possiede il prodotto made in Italy.
Temi
• Aspetti normativi comunitari e nazionali
• Ultime novità dal panorama legislativo
• Risposte pratiche alle domande più frequenti
Durata
8 ore
110
VENDITA E
MARKETING
111
Titolo corso
L’AREA MANAGER
Destinatari
Capi area di recente nomina, Quadri e funzionari commerciali che debbano gestire
un gruppo di venditori
Obiettivi
• Avere un quadro della funzione e delle responsabilità nei confronti del team e
della direzione commerciale
• Acquisire gli strumenti, i metodi e le tecniche necessarie per svolgere con
successo i propri compiti di gestione e controllo dell'attività
• Progettare e mettere in pratica i piani d'azione commerciale e ottenere il
coinvolgimento dei venditori sugli stessi
• Assicurare il collegamento tra la strategia aziendale e le azioni operative da
mettere in atto nella propria zona
• Acquisire i comportamenti per diventare un leader riconosciuto
• Assicurare la crescita professionale dei venditori e la conseguente crescita dei
risultati
Temi
• Il ruolo del Capo Area
•
•
•
•
•
Tendenzedella funzione
Il proprio ruolo all'interno dell'organizzazione aziendale
Compiti e responsabilità
Skills di riuscita
Fare l'audit della propria attività, mission, compiti, tempi
• La gestione dei venditori come presupposto per la gestione dell'area
•
•
•
I diversi profili di venditori: identificarli per farli crescere e sviluppare l'area
Utilizzare un approccio per "processi" nella gestione
Diagnosticare punti forti e punti deboli di ogni venditore per individuare le
azioni prioritarie da condurre
112
LE COMPETENZE GESTIONALI
Migliorare le tecniche di gestione dell'area
•
•
•
•
Padroneggiare metodi pratici di analisi delle potenzialità dell'area
Cogliere opportunità e minacce di mercato nella propria specifica zona
Definire le priorità di ogni venditore in funzione delle opportunità della sua
zona
Identificare le cause di perdita di fatturato e definire le azioni di recupero
Costruire il piano di vendita per la propria area
•
•
•
•
Identificare le azioni prioritarie, i risultati attesi, negoziare i mezzi
Integrare le azioni condotte dal marketing - mailing, e-mailing, fiere,
telemarketing, offerte promozionali - per trarne il maggior beneficio
Ottimizzare la ripartizione degli sforzi tra i venditori
Prevedere le azioni di controllo, sia sui dati che sul campo
Analizzare i risultati di vendita del proprio team
•
•
•
Valutare i diversi risultati dell'attività commerciale: fatturato, margine,
dinamiche delle vendite, soddisfazione dei clienti, tasso di riacquisto
Misurare e tenere sotto controllo l'attività di ogni venditore: organizzazione,
indicatori, piani di vendita
Identificare il processo e le variabili che generano il fatturato e i margini
Tenere sotto controllo i numeri
•
•
•
•
Alcuni elementi di base di analisi dei costi
Il concetto di break even point d'area
Analizzare e sfruttare i dati e le statistiche di vendita
Tenere sotto controllo la redditività
Gestire l'area con il tableau de bord
•
•
•
•
Comunicare le cifre e condividere le informazioni
Utilizzare il tableau de bord come strumento di comunicazione
Selezionare gli indicatori più pertinenti per comunicare con i venditori
Utilizzare le informazioni con la forza vendite: definire insieme le azioni da
mettere in atto per correggere il tiro
113
LE COMPETENZE OPERATIVE
Le uscite con i venditori come strumento di supporto alla vendita e di sviluppo
delle competenze
•
•
•
•
•
•
•
•
Scegliere il tipo di affiancamento: supporto commerciale, analisi del mercato,
perfezionamento, formazione
"Vendere" l'affiancamento ai venditori
Come aiutare un venditore a concludere una vendita
Migliorare la suddivisione di ruoli
Gli elementi di base del coaching
Come fare una diagnosi dell'atto di vendita: la griglia di osservazione
Le tappe del colloquio di debriefing: dare un feed-back efficace
Predisporre un piano di miglioramento: fissare obiettivi realistici e motivanti e
mantenere alta l'attenzione su di essi
Durata
24 ore
114
Titolo corso:
GESTIRE LA FORZA VENDITA
Destinatari
Direttori e Responsabili delle vendite, Responsabili di area e capi area, Responsabili
servizio post vendita, Tutti coloro che devono gestire un gruppo di collaboratori
nell'ambito commerciale
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
Essere un leader riconosciuto dal gruppo di vendita
Identificare e sviluppare il proprio carisma nella relazione con i venditori
Acquisire efficacia nel "management del quotidiano"
Creare e rafforzare lo spirito di team
Gestire e motivare i venditori
Instaurare con la forza vendita delle relazioni positive: essere fermi sui
risultati senza demotivare, mantenere la flessibilità nei confronti degli
individui e delle situazioni
Affrontare e risolvere i casi difficili
Temi
Essere manager di un team commerciale
•
•
•
•
Chiarire il proprio ruolo e la propria mission
Le competenze chiave del manager in ambito commerciale: identificare i
propri punti di forza e i punti di crescita
Identificare il proprio stile di management: "come vengo percepito dai miei
venditori?"
Essere un vero leader, capace di lavorare efficacemente in gruppo:
- i comportamenti all'interno del gruppo
Passare dall'arte del convincimento all'arte dell'influenza
•
•
Il carisma come fiducia in sè stessi e nei propri venditori
Comunicare il proprio "progetto" suscitando motivazione
115
Adattare il proprio stile di management ai venditori e ai loro risultati
•
•
•
•
Chiarire gli obiettivi commerciali
Identificare il profilo di ogni venditore
Adattare il proprio stile di management
Fare una diagnosi del proprio team con il TAM (Tavola di Analisi del Manager)
Motivare i venditori nell'attività quotidiana
•
•
•
•
Le basi del coinvolgimento
Rispondere al bisogno di ricevere riconoscimenti
Rispondere al bisogno di "superare sè stessi": come far accettare obiettivi
ambiziosi
Rispondere al bisogno di stimoli individuali e collettivi: come rompere la
routine
Gestire e motivare i venditori
•
•
•
•
•
La sfida del management a distanza
Lavorare sulla costruzione dell'autonomia della squadra e sulle leve della
fiducia
Gli strumenti di controllo
Individuare a distanza i segnali di demotivazione
Favorire i contatti, i progetti trasversali, gli scambi di best practices per
stimolare il senso di appartenenza al gruppo
Organizzare riunioni commerciali efficaci, motivanti e coinvolgenti
•
•
Come variare e rendere dinamici i metodi di animazione
Come catturare l'attenzione, coinvolgere e far partecipare attivamente,
suscitare adesione su progetti e obiettivi, motivare all'azione
Gestire e motivare anche nelle situazioni difficili
•
•
•
Utilizzare le tecniche dell'assertività per recuperare un venditore senza
arrivare alla rottura
Reagire davanti alla demotivazione
Gestire situazioni di conflitto facendo leva sull'espressione delle emozioni
116
•
•
•
Identificare i registri di comunicazione più efficaci
Comunicare risultati insoddisfacenti
Imporre procedure e decisioni impopolari: le tecniche da utilizzare
Durata
16 ore
117
Titolo del corso
GESTIRE E PIANIFICARE LE VENDITE
Obiettivi
Acquisire metodi e strumenti per predisporre piani di vendita, per pianificare le
vendite, per individuare la giusta strategia e per controllare le azioni intraprese
Temi
•Evoluzione del ruolo del venditore
• La struttura di un piano di vendita
• L’analisi del mercato
• Le priorità e gli obiettivi
• Le azioni di vendita
Durata
8 ore
118
Titolo corso:
RIORGANIZZARE UNA RETE DI VENDITA
Destinatari
Direttori vendite, area manager
Obiettivi
• Fornire gli elementi per analizzare e valutare l’efficacia e l’efficienza di una
rete di vendita, al fine di porvi le corrette modifiche strutturali in risposta alle
reali esigenze di business
Temi
Valutare l’efficienza di una rete di vendita
•
•
•
•
•
•
•
La media delle prestazioni dei venditori è soddisfacente?
Per chi deve essere soddisfacente?
Il benchmarking: confrontarsi per capire le nostre performance
Costruire un modello ideale: cos’è e a cosa serve
Gli indicatori come i principali elementi di valutazione
Cosa indica l’indicatore?
Costruire indicatori logici (a prova di critica)
L’organizzazione di una rete di vendita
•
•
•
•
•
•
I canali di vendita: caratteristiche e peculiarità
Le aree: costruirle in modo coerente
Le zone: la loro coerenza con l’area di riferimento
I clienti: quanti, quali, come gestirli
I carichi di lavoro dei venditori
Gli indici maggiormente usati
Ristrutturazione di una rete di vendita
•
•
•
•
•
Approccio tecnico: gli elementi di valutazione
Approccio psicologico: come interagire con gli area manager
Perché riorganizzo una rete di vendita?
Il coinvolgimento delle altre funzioni aziendali
Le gestione delle informazioni
119
•
•
•
Le azioni pratiche
Cenni sugli aspetti legali
Il controllo dei risultati
La variabile tempo
•
•
•
•
•
•
•
Quando decido di riorganizzare una rete di vendita
I tempi di preparazione
Il supporto informatico
L’analisi delle ipotesi
I costi di una riorganizzazione
I suoi benefici futuri
La profondità del tempo di riorganizzazione
I canali distributivi di vendita
•
•
•
•
•
Grossisti e catene: come li colloco nel piano di riorganizzazione?
Cooperative o gruppi di acquisto: quale approccio per la riorganizzazione?
Le diverse caratteristiche dei clienti organizzati nell’ambito delle zone di
vendita
Come difendere la rete di vendita dai clienti organizzati
Casi significativi
Le nuove zone di vendita
•
•
•
•
•
•
•
Ricorda la storia per guardare meglio al futuro
Nuove zone: nuovi sistemi di valutazione?
Se cambia la struttura, cambiamo anche gli indici?
L’influenza dei grandi clienti all’interno della zona di vendita
Il ruolo del capo area sul presidio dei clienti
L’influenza trasversale dei clienti organizzati sulle zone di vendita
Il dinamismo di una rete di vendita come regola per rimanere efficaci ed
efficienti
Durata
16 ore
Titolo corso
120
GESTIRE UNA FORZA VENDITA INDIRETTA: concessionari, rivenditori, agenti
plurimandatari
Destinatari
Responsabili delle vendite e commerciali che gestiscano reti di distributori
industriali, di concessionari, rivenditori e rete di franchisee, con l'esclusione della
grande distribuzione, Gestori di reti di agenti plurimandatari
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Saper scegliere il partner (agente, distributore, rivenditore) con parametri
testati di selezione e monitoraggio
Padroneggiare strumenti di analisi del portafoglio distributori e di valutazione
della rete in termini di valore aggiunto
Redigere e negoziare gli accordi con i partner distributivi
Saper sviluppare un piano d'azione che evidenzi chiaramente obiettivi,
responsabilità, strumenti e modalità di controllo
Far sentire la propria presenza, motivare e tenere sotto controllo i risultati
Padroneggiare ed utilizzare gli strumenti per essere di supporto al proprio
partner: azioni di formazione e di supporto consulenziale ai distributori,
rappresentanti e venditori per farli lavorare insieme
Temi
Analizzare la rete distributiva per assicurare l'esecuzione della strategia aziendale
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L'analisi preliminare di marketing: segmentare i clienti e scoprire le loro attese
Comprendere cosa attendersi dalla vostra rete di distributori/venditori
indiretti
Come analizzare l'importanza della vostra azienda per il rivenditore
I 3 tipi di rete: modalità di funzionamento e specificità
Approfondire il problema dalla parte dei clienti: "incrociare" attese dei clienti
e capacità della rete
Valutare le strategie multirete/multicanale
Gli strumenti di analisi e indagine: come utilizzarli
Effettuare una "radiografia" della propria rete
Gli strumenti di reporting
Definire le priorità di intervento sulla rete distributiva
121
•
•
Dall'analisi all'azione: come sfruttare i dati emersi
Definire le priorità e stendere un piano di intervento
La gestione del rapporto con i rivenditori
•
•
•
•
•
Definizione degli obiettivi
Comprendere attese e motivazioni dei rivenditori
La matrice della fidelizzazione: conciliare attese del produttore e obiettivi del
distributore
Posizionare la propria offerta rispetto ad ogni distributore
La redditività economica del distributore
Sfruttare gli strumenti di comunicazione per stimolare le vendite del rivenditore
•
•
•
Comunicazione e sell out : i diversi tipi di obiettivi su cui attivare campagne
mirate
La scelta e l’utilizzo dei canali di comunicazione: tecniche e strumenti per
effettuare la selezione migliore
I club di distributori, i dealer meetings, le factory visits, le conventions, i
congressi : come trarne i migliori risultati
Gestire e sviluppare le performance commerciali dei distributori
•
•
•
•
•
Gestire la rete in un contesto di poteri reciproci: influenzare in modo positivo
Quando e come aiutare a motivare e gestire i commerciali del distributore
Utilizzare la formazione come strumento per sviluppare le vendite e
fidelizzare la rete
"Accompagnare" il distributore nella conquista di nuovi mercati
Supporti alla vendita "chiavi in mano": dal merchandising alle soluzioni di
offerta
La negoziazione del piano d'azione commerciale e degli obiettivi annuali
•
•
•
•
•
Definire la propria tattica e il proprio percorso di negoziazione
Partire da un bilancio delle operazioni condotte: basarsi su indicatori e numeri
chiave
Analizzare il mercato e il potenziale come base per la negoziazione
L'investimento diretto dell'azienda nella performance del rivenditore: un
argomento di "peso" nella negoziazione
I punti chiave su cui trovare un accordo chiaro e condiviso: obiettivi e sistemi
di misurazione
122
•
Definire il piano e gli obiettivi annuali, le azioni di sostegno da parte
dell'azienda e blindare gli impegni reciproci
Durata
16 ore
Titolo corso
TECNICHE AVANZATE DI VENDITA
123
Destinatari
Venditori, Agentie Tecnici commerciali, provenienti da tutti i settori: business to
business, beni industriali, largo consumo, servizi
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Padroneggiare le tecniche di vendita e migliorarle con metodi di negoziazione
Sapersi proporre al cliente come un venditore di soluzioni e non solo come un
venditore di prodotti
Saper identificare i diversi elementi del processo negoziale
Valutare ed anticipare il comportamento del compratore
Sviluppare efficacemente la comunicazione con il cliente
Resistere alle pressioni del compratore e concludere alle migliori condizioni
Temi
Conoscere l'azienda e i suoi bisogni
•
•
•
•
Un "buon ascolto"
Utilizzare diversi tipi di domande per identificare i bisogni
I metodi per scoprire i bisogni del compratore e suscitare un desiderio di
cambiamento
Analizzare il ciclo della decisione d'acquisto
Stabilire una comunicazione di qualità
•
•
•
•
Le tecniche per creare le condizioni di dialogo con il cliente
Una presentazione "che vende" della propria società
Costruire un clima di fiducia e di credibilità con atteggiamenti e
comportamenti corretti
Identificare lo stile di acquisto del cliente
Costruire la propria offerta e valorizzarla
•
Valorizzare le caratteristiche del prodotto e dell'offerta in termini di vantaggi
per il cliente. L'approccio "A C B".
124
•
•
•
•
•
Identificare le argomentazioni più adatte ai diversi interlocutori
Le regole fondamentali per discutere, convincere e ottenere dei "si"
Creare una argomentazione di vendita e svilupparla
Il linguaggio della vendita
Tecniche per trattare le obiezioni
Presentare e difendere prezzi e condizioni finanziarie
•
•
•
•
•
•
Cosa rappresenta il prezzo nella negoziazione
Appoggiarsi sull'offerta globale
I metodi per presentare il prezzo
Cosa fare quando l'interlocutore cerca di "mercanteggiare"
Come rispondere all'obiezione: "è troppo caro"
Identificare il "perchè" dell'obiezione: le inquietudini del cliente di fronte al
prezzo
Come concludere per vendere
•
•
Tecniche per concludere una vendita e condurre l'interlocutore ad una
decisione
Un metodo pratico per presentare l'offerta ad un gruppo d'acquisto
Come costruire e mantenere il rapporto con il cliente
•
•
Valutare e dare un seguito alle proprie azioni
Casi di insuccesso: soluzioni e proposte
Laboratorio pratico: sviluppare i comportamenti vincenti per vendere di più e
meglio
•
•
•
•
Suscitare l'interesse del cliente o prospect
Analizzare in modo completo i bisogni del cliente
Personalizzare la propria proposta per rafforzare l'impatto sul cliente
Guidare il cliente verso la decisione del cliente
Durata
16 ore
Titolo corso
125
TECNICHE DI TELEMARKETING
Destinatari
Venditori di sede, Addetti al telemarketing e telesales, Addetti al servizio clienti e
collaboratori dei servizi commerciali che debbano realizzare telefonate di vendita
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
Saper trasformare ogni telefonata in uscita o in entrata in un'occasione di
contatto positivo con il cliente
Sfruttare tutte le peculiarità del telemarketing per incrementare le vendite
Superare i filtri per arrivare al decisore
Conquistare l'attenzione del cliente e mantenere alto l'interesse durante la
telefonata
Migliorare le proprie capacità di comunicazione telefonica
Sviluppare un approccio commerciale per ogni tipo di situazione
Saper utilizzare la telefonata per trasmettere l'immagine di un'azienda
orientata al cliente
Temi
Le chiavi della comunicazione al telefono
•
•
•
•
•
•
Adottare un modello di comprensione che sia a tutti comprensibile
Utilizzare parole ed espressioni positive
Trovare la giusta misura di empatia
Adattare il proprio registro verbale a quello dell'interlocutore
Praticare l'ascolto attivo
Identificare le trappole che vi attendono
Vendere al telefono: la gestione delle chiamate outbound
•
•
•
•
•
L'apertura della chiamata
Porre le domande giuste per raccogliere le informazioni chiave
Determinare le attese e le motivazioni del cliente
Sviluppare un'argomentazione persuasiva
Trattare le obiezioni senza ansia
Negoziare al telefono
126
•
•
•
•
•
•
Preparare la negoziazione commerciale
Saper difendere l'offerta iniziale
Richiedere una contropartita per ogni concessione
Utilizzare le tecniche di pre-chiusura
Individuare le "trappole" del compratore
Impegnare l'interlocutore verso la conclusione e ottenere conferma scritta
Superare gli ostacoli alla conclusione della vendita
•
•
•
Superare le barriere per arrivare al decisore
Individuare velocemente il decisore
Mantenere l'iniziativa sul rilancio e sul seguito da dare alla telefonate
Utilizzare il telefono come strumento di prospezione
•
•
•
•
La preparazione della telefonata
Utilizzare correttamente lo script
Suscitare l'interesse nell'interlocutore
Proporre un appuntamento
La gestione delle chiamate inbound
•
•
•
•
•
•
•
Accogliere: le prime parole da utilizzare
Saper far attendere senza far perdere la pazienza
Utilizzare l'arte dell'intervista per scoprire i bisogni reali del cliente
Cogliere tutte le opportunità per creare un contatto commerciale
Gestire la richiesta del cliente o trasferire la chiamata sul giusto interlocutore
Trattare le situazioni difficili: insoddisfazione, reclami, conflitti
Passare da una relazione complessa e conflittuale alla fidelizzazione del
cliente
Durata
16 ore
Titolo corso
127
LA VENDITA IN NEGOZIO
Destinatari
Responsabili di Negozi, Addetti alla vendita in negozio o in show room, Agenti
rappresentanti
Obiettivi
•
•
•
•
•
Assimilare i moderni stili di relazione col consumatore per incrementare la
fedeltà della clientela al negozio
Apprendere ad utilizzare i “segnali di interesse”
Saper trasformare i plus dei prodotti in concrete argomentazioni e soluzioni
convincenti
Apprendere metodi che agevolino le vendite aggiuntive
Assimilare sistemi di risposta alle obiezioni (particolarmente quelle riguardanti
il prezzo o la richiesta di sconto)
Temi
Il “nuovo consumatore” e l’evoluzione della distribuzione
•
•
•
I cambiamenti nelle motivazioni, nei processi e nei comportamento d’acquisto
Che cosa fidelizza il consumatore alla marca e all’insegna
I motivi dell’insoddisfazione e dell’infedeltà
Vendita e servizio
•
•
•
•
•
I principi della qualità del servizio
Servizio e immagine della marca e dell’insegna
Servizio e soddisfazione
Servizio e fidelizzazione
I servizi post vendita
La preparazione
128
•
•
•
Identificare le missioni chiave del venditore: ambasciatore del marchio,
fidelizzatore dei clienti, sviluppatore di fatturato
Valutare il proprio grado di conoscenza del prodotto/servizio proposto
Preparare le argomentazioni sul proprio prodotto, valorizzarlo nel punto di
vendita
L’accoglienza del cliente
•
•
•
Dare subito una buona impressione: parole, gesti, distanza, sguardo, sorriso,
gestione dello spazio
Identificare le attese del cliente e scoprire i suoi vincoli
Accogliere nelle situazioni difficili: punto di vendita pieno, più interlocutori in
contemporanea, reclami
Scoprire le motivazioni d'acquisto
•
•
•
•
•
Identificare la richiesta del cliente: padroneggiare la tecnica delle domande
Scoprire le motivazioni d'acquisto e dare una risposta che vada oltre al
bisogno iniziale
Adattare l'atteggiamento e lo stile a quello del cliente
Imparare a riformulare per verificare che le esigenze siano state ben
comprese
Utilizzare lo spazio di vendita: prodotti, scaffali, dimostrazioni, test
La vendita e la vendita aggiuntiva
•
•
•
•
•
•
•
Mettere in evidenza i vantaggi per il cliente
Selezionare le argomentazioni a seconda delle motivazioni d'acquisto
dell'interlocutore
Rispondere serenamente alle domande
Adattare la presentazione del prezzo in funzione degli interlocutori
Adottare gli atteggiamenti e espressioni che favoriscono un clima di fiducia
Vendere di più: decodificare i segnali per andare oltre il bisogno
Gli errori da evitare
La conclusione
•
•
•
•
•
Impegnare il cliente verso la conclusione
Utilizzare i punti forti del negozio: banco, campioni, carte fedeltà...
Identificare i segnali d'acquisto
Osare dire di no al momento giusto
Rassicurare il cliente sull'acquisto
129
•
Favorire le condizioni per fidelizzare i clienti
Durata
16 ore
130
Titolo corso
GESTIRE I RECLAMI
Destinatari
Responsabili e collaboratori del Servizio Clienti e dell'Assistenza Tecnica, Team
Leader e Supervisor di Customer Service, Addetti all'Amministrazione Vendite,
Segretarie e assistenti in costante contatto con il cliente, Venditori e tecnici
commerciali, Personale di front-line
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Saper trattare in modo rapido ed efficiente i reclami
Mantenere un atteggiamento positivo nei riguardi di un cliente esigente o
aggressivo
Sviluppare la capacità d'ascolto per ridurre i malintesi, interpretare i segnali
del cliente per comprenderne le sue reali esigenze
Trasmettere sicurezza, fiducia e competenza per fornire garanzie e certezze al
cliente
Gestire le situazioni che producono stress
Trovare soluzioni che siano positive sia per il cliente sia per l'azienda
Temi
Come trasformare un reclamo in uno strumento di fidelizzazione del cliente
•
•
•
•
L'interesse economico dell'azienda alla fidelizzazione del cliente
L'importanza e l'incidenza finanziaria dei reclami
La gestione dei reclami come strumento di fidelizzazione
La scelta del canale più adatto a gestire il reclamo
Gestire i reclami
•
•
•
•
•
Riconoscere che la soddisfazione del cliente è basata su fatti ma anche su
percezioni: padroneggiare la componente emozionale del reclamo
Individuare i comportamenti inefficaci
Utilizzare le proprie risorse personali di autocontrollo e assertività
Utilizzare gli strumenti dell'empatia e della solidarietà con il cliente
Tattica e velocità: gli aspetti chiave per un follow up che dia soddisfazione al
cliente
131
Conoscere il proprio cliente per personalizzare la relazione e la gestione del
reclamo
•
•
Caratteristiche, attese ed esigenze del cliente
Mostrare al cliente considerazione per le sue attese:
- identificare le attese principali del cliente
- focalizzarsi sulle attese principali per risparmiare tempo, stress e assicurare
una gestione più rapida del reclamo
Gestire efficacemente le situazioni difficili: conservare l'autocontrollo e affrontare
l'aggressività del cliente
•
•
•
•
•
Le fonti e i diversi canali di sbocco della tensione
Cause e caratteristiche dei comportamenti "difficili" del cliente
Conoscersi per individuare i meccanismi di difesa che rendono difficile la
relazione con il cliente
Trovare il giusto tono di comunicazione
Ascoltare, riformulare, rilanciare
Costruire e argomentare una soluzione soddisfacente per il cliente
•
Negoziare una soluzione che sia soddisfacente sia per il cliente che per
l'azienda
Gestire lo stress
•
•
Sviluppare strategie per rimanere calmi e ottimisti anche quando si è sotto
pressione
Sdrammatizzare situazioni e colloqui difficili
LE TECNICHE DI GESTIONE
La gestione telefonica dei reclami
•
•
•
Gestire una telefonata di reclamo in entrata:
- quando rispondere immediatamente
- quando prendere tempo per trovare la soluzione migliore
Utilizzare il telefono in uscita come strumento di risoluzione della controversia
Valutare la necessità di dare una risposta scritta
Come scrivere una lettera o una email per risolvere un problema
132
•
•
Migliorare la qualità delle risposte scritte:
- stile e struttura della risposta ad un reclamo
Lettere e email standard e personalizzate: pro e contro
Prevedere un sistema di controllo dei reclami
•
•
•
•
Centralizzare, individuare e selezionare le cause più frequenti di reclamo
Utilizzare i dati emersi dalla relazione con il cliente per migliorare il proprio
lavoro
Informazioni da raccogliere, chi informare e quali azioni intraprendere
Mantenere costanti relazioni con le strutture di vendita, la logistica e la
qualità
Durata
16 ore
133
Titolo corso
LA COMUNICAZIONE PERSUASIVA NELLA VENDITA
Destinatari
Tutto il personale commerciale
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Acquisire padronanza nella comunicazione
Conoscere i vari livelli di comunicazione
Cogliere la rilevanza degli aspetti comunicativi nella relazione di vendita
Lo stile comunicativo del cliente
Il linguaggio adatto
Ethos, pathos e logos
Temi
Come funziona la comunicazione
•
•
•
Caratteristiche del processo comunicativo
Gli assiomi della comunicazione
I vari livelli di comunicazione
Come comunicare con il cliente
•
•
•
•
Cogliere lo stile comunicativo del cliente
Adeguare il linguaggio al contesto
Cosa significa entrare in relazione con l’altro
Come creare un clima di fiducia
Come presentare il proprio prodotto/servizio
•
•
•
Costruire una presentazione efficace
Le componenti di pathos, ethos e logos
Stimolare la partecipazione del cliente
L’empatia
•
•
Cosa significa essere empatici
Come entrare in sintonia con l’altro
134
•
Acquisire consapevolezza del proprio stile comuncativo
Esercitazioni e simulazioni su quanto appreso
Durata
16 ore
135
Titolo corso
IL COLLOQUIO DI VENDITA
Destinatari
Tutto il personale commerciale
Obiettivi
•
•
•
•
•
Affinare la propria capacità di dialogare con il cliente
Apprendere le tecniche che stanno alla base del colloquio di vendita
Sperimentare attraverso simulazioni situazioni reali di contatto con il cliente
Padroneggiare gli strumenti che consentono di entrare in relazione con l’altro
Concludere con efficacia il processo di vendita
Temi
Il dialogo con il cliente
•
•
Intuito ed esperienza nella relazione commerciale
Acquisire consapevolezza della rilevanza di una tecnica e di un modello
ripetibili e replicabili in diversi situazioni
Il colloquio di vendita
•
•
•
Le fasi del colloquio di vendita
Individuazione per ogni fase di metodi, tecniche ed obiettivi da conseguire
Analisi di casi concreti di esperienze commerciali
La diagnosi
•
•
•
Come evidenziare i bisogni del cliente
Le domande da porre
Le trappole da evitare
La proposta
•
•
Come costruire una proposta mirata e diretta alle reali esigenze del cliente
Livello di sintesi e dettaglio nell’argomentazione
La chiusura
136
•
•
•
•
Come e quando chiudere la trattativa
La chiusura anticipata
I rischi che si corrono
Esercizi di auto consapevolezza
Il post vendita
•
•
•
La vendita è un ciclo
La fidelizzazione del cliente e i momenti relazionali
Superare le barriere, difese e resistenze nella relazione commerciale
Durata
16 ore
137
Titolo corso
VENDERE VALORE
Destinatari
Tutto il personale commerciale
Obiettivi
•
•
•
•
Valorizzare la propria proposta commerciale
Andare oltre la logica del prezzo
Creare esperienze memorabili
Il marketing dell’esperienza
Temi
Lo scenario di riferimento
•
•
•
Cosa è cambiato rispetto al passato
L’evoluzione del nostro cliente
Le nuove aspettative
I bisogni
•
•
•
•
Analizzare i bisogni del cliente
Bisogni latenti e manifesti
Tecniche e strumenti pratici per la rilevazione delle esigenze
L’arte del domandare
Creare una relazione autentica
•
•
•
La vendita è una relazione con l’altro
L’empatia e la sintonia con l’altro
Evitare manipolazione, creare fiducia
La sfera dell’esperienza
•
Principi del marketing esperienziale
138
•
•
Passare dalla vendita di un prodotto/servizio alla creazione di un’esperienza
indimenticabile
Le emozioni presenti nella relazione commerciale
Casi aziendali
•
•
•
Analisi di casi aziendali di successo
Lavoro di gruppo per favorire la nascita di un pensiero nuovo
La creatività nel lavoro quotidiano
Attrarre e stupire il cliente
•
•
•
Generare meraviglia nella vendita
Strumenti pratici per una nuova visione del processo commerciale
La fidelizzazione: una nuova ottica
Durata
16 ore
139
Titolo corso
IL RUOLO DEL VENDITORE
Destinatari
Tutto il personale commerciale
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Comprendere i nuovi scenari di riferimento del mercato e del business
Caratteristiche del venditore di ieri
Competenze e capacità richieste oggi
La complessità della relazione e dei contesti
Acquisire una nuova visione del contesto di riferimento
Cambiare i comportamenti inefficaci
Temi
Le trasformazioni del mercato
•
•
•
•
I fattori di cambiamento nel mercato
Da cosa ci accorgiamo del cambiamento
Confronto tra il passato ed il presente
Superare gli strumenti obsoleti
Il ruolo del venditore
•
•
•
•
Componenti del ruolo professionale
Competenza, capacità, atteggiamento
Il profilo del venditore del passato
Il nuovo commerciale: caratteristiche e propoensioni
Favorire il processo di cambiamento
•
•
Acquisire consapevolezza del proprio stile commerciale: punti di forza e
debolezza
Come superare le aree critiche di blocco allo sviluppo del nuovo
140
Il venditore consulente
•
•
•
•
Ritratto possibile del nuovo venditore
Le conoscenze necessarie
La rilevanza della formazione continua
Il coaching per sviluppare il potenziale proprio e delle proprie risorse
Esercizi per riflettere sui nuovi profili commerciali per appronatre un proprio piano
di miglioramento e sviluppo personale.
Durata
16 ore
141
Titolo corso
SVILUPPARE LE STRATEGIE DI MARKETING
Destinatari
Responsabili Commerciali, Responsabili Marketing, Product manager, Manager
responsabili della pianificazione di marketing e delle vendite
Obiettivi
•
•
•
•
•
Acquisire metodi e strumenti per elaborare e presentare il piano di marketing
Valutare le possibili strategie e le loro condizioni e vincoli
Elaborare un piano di marketing strategico ed operativo
Validare le tappe chiave del processo di pianificazione fino alla valutazione
della fattibilità finanziaria
Passare dal piano all'azione con la fase di execution
Temi
Obiettivi e sfide del piano marketing
•
•
•
•
I diversi tipi di piani: strategico, operativo, corporate, di prodotto, di lancio
Costruire il piano di marketing annuale: struttura tipo e tappe chiave
Gli strumenti e i metodi per ciascuna tappa
Il piano di marketing come strumento di comunicazione e facilitatore del
cambiamento
Il piano di marketing nella strategia aziendale
•
•
•
•
Tradurre gli orientamenti strategici dell'azienda
Valutare il contributo delle azioni marketing al raggiungimento degli obiettivi
generali
Stabilire e misurare l'impatto dei diversi scenari
Relazioni tra piano di marketing strategico e operativo
Il piano di marketing strategico
•
•
•
Il contributo del marketing ai progetti aziendali
La segmentazione strategica
Costruire il piano: tappe, strumenti e modelli di riferimento
142
Il piano di marketing prodotto
•
•
•
•
•
L'audit interno ed esterno: i dati rilevanti
L'analisi SWOT
Stabilire le previsioni di vendita: metodi e principi chiave
Definire le strategie vincenti, dalla segmentazione del mercato al
posizionamento del prodotto
Definire la migliore combinazione del marketing mix
Tradurre in azione il piano di marketing
•
•
•
•
•
•
Definire il piano d'azione e assicurarne la coerenza
Identificare gli strumenti necessari alla realizzazione: budget, planning, team
di progetto
Definire delle previsioni realistiche di fatturato
Fissare obiettivi quantitativi e qualitativi per azione
Misurare il ritorno delle azioni: ROI, break even...
Misurare l'impatto delle azioni: indicatori chiave
Gli aspetti economico finanziari del piano
•
•
•
I dati finanziari: break even, margine, redditività
L'elaborazione del budget
Relazione con il business plan
Presentare e comunicare con successo il piano di marketing
•
•
Presentare il piano a pubblici diversi: direzione, forza vendita...
Creare sinergie con le altre funzioni per sostenere la fase di applicazione del
piano
Durata
16 ore
143
Titolo corso
IL MARKETING DELL’INNOVAZIONE
Destinatari
Responsabili Marketing, Responsabili Vendite, Responsabili Ricerca e Sviluppo,
Manager e quadri coinvolti in progetti di innovazione
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Definire gli obiettivi reali e declinarli in strategie di innovazione
Sapere valutare il proprio portafoglio prodotti/servizi
Padroneggiare le tecniche per sviluppare un "pensiero creativo" e selezionare
le nuove idee
Preparare un business plan che integri la gestione dell’esistente e le
innovazioni
Controllare gli aspetti esecutivi e finanziari del piano di innovazione
Acquisire strumenti e metodi di testing delle azioni chiave del piano
Temi
Innovazione, mercato e azienda
•
•
•
•
Innovazione e sviluppo del business
I diversi tipi di innovazione : le matrici target/offerta e mercato/know how
Innovazione e difesa dei vantaggi competitivi
Innovazione e impatti organizzativi e operativi
STRATEGIA - Definire la strategia: obiettivi del piano di innovazione
•
•
•
•
•
L’analisi al servizio dell’innovazione
Diagnosi sulla necessità di innovare: schema di Porter ed equilibrio del
portafoglio di attività
Aspetti organizzativi e schematizzazione dell’attività di monitoraggio del
mercato e di analisi
Individuare le opportunità cliente: studi quali e quantitativi, ascolto del cliente
Valutare gli impatti della non innovazione: economici e di posizionamento
competitivo
OPPORTUNITA' - Come è possibile innovare
144
•
•
•
•
•
La griglia di risposte alle opportunità del mercato
L'innovazione guidata dal cliente:
- individuare nuove soluzioni per soddisfare il cliente
- anticipare nuovi usi e comportamenti dei consumatori
- uscire dalla routine: ri-segmentare, modificare le regole stabilite, allargare i
confini dell'attività
Sfruttare le soluzioni alternative al business model:
- pay per use
- low cost
Individuare le diverse possibilità di innovazione e valutarle
La griglia di rating delle opzioni : come usarla per selezionare le idee
realmente da approfondire
VALUTAZIONE - La condivisione del piano nella propria azienda
•
•
•
•
•
•
•
Elencare le funzioni interessate, i freni e il sistema motivante di ciascuna di
esse
La relazione tra marketing e R&D
Innovazione come leva di crescita interna
Vendere l'innovazione: missione, opzioni e obiettivi
Accrescere il flusso creativo di idee all’interno di processi gestionali controllati
Flessibilità e innovazione = atteggiamento mentale di fronte alle situazioni più
critiche
Inventare in gruppo: i nuovi approcci di problem solving creativo
SCELTA - La scelta della soluzione ottimale
•
•
•
•
•
•
Filtrare le idee: i criteri di selezione
I product concept: valutarne la potenzialità
Mettere l’innovazione a servizio del profitto: il sistema dell’analisi valoriale
per ricondurre le opzioni a comune denominatore
Le tappe e il principio del Go/no Go
I sistemi di testing della soluzione
La validazione finanziaria del piano di innovazione
EXECUTION - L’esecuzione del piano. Ricontrollare target e posizionamento :
confermare gli obiettivi numerici
•
•
•
La valutazione dei rischi, gli errori da evitare
Strategie di lancio: progressivo o di massa
I sistemi per integrare il lancio in azienda e sul mercato
145
•
•
Gli strumenti di controllo post lancio
Attivare il feedback per creare un sistema virtuoso
Durata
16 ore
146
Titolo corso
FONDAMENTI DI MARKETING
Destinatari
Addetti al marketing di nuova nomina, manager e quadri delle vendite che
desiderino aggiornare le proprie competenze e a tutti i manager di funzioni aziendali
che per tipo di attività e responsabilità contribuiscono a creare valore verso il
mercato
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Costruire un quadro obiettivo delle forze esterne ed interne che impattano sul
business aziendale
Comprendere gli effetti potenziali delle opportunità e minacce del mercato e
preparare le dovute strategie di attacco o difesa
Selezionare il target di clienti ottimale, stimarne la potenzialità e veicolare la
migliore offerta per rapporto prezzo/qualità
Effettuare analisi valoriali dell’offerta e selezionare attribuiti e soluzioni per
differenziarsi dai competitors
Controllare i processi di comunicazione, evidenziare obiettivi, ottenere
l’approvazione del budget e valutare il lavoro dei creativi
Costruire un piano di marketing personale, di funzione o aziendale che sia un
reale strumento di strategia e di pianificazione
Temi
Concetto di marketing e ruolo nel contesto aziendale
•
•
•
•
L'evoluzione del concetto di marketing: missione, obiettivi e applicabilità
Il contributo del marketing ai diversi settori di business: industria, servizi,
largo consumo….
La pianificazione dell'attività di marketing: dall'analisi al monitoraggio dei
risultati
Valore ed efficacia di un piano di marketing: ruolo, vantaggi e applicabilità e
rivendibilità in azienda
147
L’analisi del mercato: capire per ridurre i rischi di insuccesso
•
•
•
•
I principi generali e gli strumenti per il monitoraggio del mercato
Come analizzare l’ambiente esterno. Il metodo "Stepple" Focus sull'analisi di
clienti e concorrenti: le metodologie migliori
L'analisi aziendale: rilevazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento
La matrice SWOT per realizzare e sintetizzare l’analisi
Definire la strategia di marketing
•
•
•
•
•
Il segreto della segmentazione come fattore critico di successo a scelta del
target: analisi del sistema di attese, delle motivazioni d'acquisto e del
processo decisionale del cliente
La definizione del posizionamento distintivo e la valutazione degli impatti
Definire l’architettura d’offerta: la tecnica dell’Analisi del Valore
Costruire la matrice di gestione mercato /offerta
Customizzazione e prosumerismo: parole chiave che sintetizzano l'evoluzione
del cliente
Applicare la strategia: prodotto e prezzo
•
•
•
•
•
Il concetto di marketing mix allargato:complessità applicativa
Il concetto di prodotto globale
Tattiche di marketing e prodotto: dal ciclo di vita alla gestione del portfolio
prodotti
Il prezzo: gli elementi da considerare per fissarlo
Il concetto di break even point e analisi di sensibilità prezzo mercato
Applicare la strategia: distribuzione e promozione
•
•
•
•
•
•
L'analisi di canale e la scelta della rete distributiva
Vantaggi e criticità del multichannel marketing
Pianificare il dimensionamento ottimale fra attività di direct marketing e
azioni della rete commerciale
Il piano di comunicazione media: finalità ed elementi costitutivi
Definizione del budget di comunicazione
Web Marketing & Communication: i vantaggi della rete, il potere dei
Social Network, la nascita dello "spett-autore"
148
Il piano di marketing: struttura e valore strategico
•
•
•
•
Il piano come elemento fondamentale per favorire il rapporto tra il marketing
e le altre funzioni aziendali
La responsabilizzazione sui margini e sul ritorno sugli investimenti
La duplice dimensione del piano di marketing: risultati nel breve e vantaggi
competitivi nel medio periodo
La capitalizzazione dei risultati e dei successi ottenuti
Durata
16 ore
149
Titolo corso
WEB MARKETING 2.0
Destinatari
Responsabili Marketing, Product e Brand Manager, Web Marketing Manager, ICT
Manager
Obiettivi
•
•
•
•
•
Comprendere l'importanza di trasformare parte dell'attività di marketing
tradizionale in marketing online
Conoscere le componenti della comunicazione online e i nuovi media
Utilizzare il web come strumento di promozione aziendale e di prodotto
Progettare una nuova strategia di comunicazione aziendale
Sapere come misurare i risultati e l'efficacia dell'e-marketing
Temi
Le nuove frontiere per la comunicazione e il marketing
La comunicazione interattiva e partecipativa: il superamento della one-way
communication
•
•
•
Sociologia dei nuovi consumatori
Il Web 2.0 e i nuovi media:
- blog
- social network
- content sharing
- mondi virtuali: la realtà come immaginazione condivisa
- referenziamento del territorio
La "Generazione V": generazione virtuale, blog & digital oriented
I limiti del marketing tradizionale
•
•
•
•
Unidirezionalità e progressiva riduzione di efficacia dei media classici
L'autonomia decisionale, la capacità di analisi e la nuova competenza dei
consum-attori
La componente tempo: l'utente fa e segue solo quello che gli interessa
La difficoltà nel selezionare i messaggi di reale interesse
150
Gli obiettivi del nuovo marketing: il cliente come partner
•
•
•
•
•
•
•
Dal contenuto alla relazione: il rapporto fra gli utenti come centro del
business
Fidelizzazione e realtà
Esperienza ed emozione
Conoscenza e consapevolezza
Plurimedialità e vita reale: il superamento della frontiera
Dalla persuasione all'adesione dei progetti e degli interventi
La partecipazione attiva del cliente al business aziendale
Il Marketing Web 2.0 come sinonimo di innovazione
•
Progettare una strategia di comunicazione aziendale operativa e basata sulle
nuove tecnologie:
- Corporate Blog: momento di confronto tra chi produce le informazioni e i
consumer
- Sito vs blog: scambio bidirezionale
- Viral Marketing: la partecipazione dei clienti al valore dei prodotti/servizi
- Guerrilla Marketing: caratteristiche e opportunità
- Direct Marketing nel futuro: la newsletter di posta elettronica come vero
prodotto editoriale
- Il Marketing Tribale: le community di brand quale elemento di relazione,
scambio, confronto e stile di vita
Durata
16 ore
151
Titolo corso
EMAIL MARKETING
Destinatari
Responsabili Marketing e Comunicazione, Web Marketing Manager, Responsabili
Direct Marketing, Product Manager e Brand Manager, Tutti coloro che sono
coinvolti nella creazione di campagne di email marketing
Obiettivi
•
•
•
•
Adattare le tecniche di comunicazione e i principi di marketing al messaggio
Ottenere i consensi
Acquisire i trucchi per migliorare la gestione del mezzo
Evitare di essere considerati spammer
Temi
Pianificazione di una campagna email
•
•
•
•
Strategia
Pianificazione del messaggio
Definizione della comunicazione
Analisi dei risultati
I principi
•
•
•
•
Autorizzazione all'invio: come ottenerlo e gestirlo
Privacy: come tutelare i dati del cliente
Profilazione dei clienti
Personalizzazione del messaggio
Come scrivere una email efficace
•
•
•
•
•
•
Formati disponibili
Utilizzo di immagini e grafica
Oggetto e mittente
Intestazione e footer
Inserimento di link
Allegati e disclaimer
152
Il messaggio
•
•
•
•
•
Contenuto e destinatario (BtoB - BtoC)
Promuovere un brand
Promuovere un prodotto
Promuovere un servizio
Chiedere un feedback
La comunicazione via email
•
•
•
Quando e quanto spesso pianificare l'invio di email
Gestione delle liste
Come e se utilizzare la risposta automatica
Le liste
•
•
•
•
Come costruire una lista per l'invio email
Raccolta delle informazioni
Incentivi all'iscrizione
Acquisto di liste
Come evitare di essere considerati spammer
•
•
•
Cosa intendono i consumatori per spam
Perché i consumatori si cancellano dalla mailing list
Come aumentare la percentuale di iscritti
Analisi dei risultati
•
•
Come valutare l'efficacia di una campagna
Test e ottimizzazione
Durata
16 ore
153
Titolo corso
SOCIAL NETWORK E CRM
Destinatari
Responsabili Marketing, Product e Brand Manager, Web Marketing Manager, ICT
Manager, Responsabili CRM
Obiettivi
•
•
•
•
•
Scoprire nuovi approcci di marketing, utilizzando le web communities come
canale di comunicazione con i clienti
Realizzare advertising mirato nelle communities
Conoscere gli indicatori per tenere sotto controllo l'attività di marketing svolta
attraverso i social network
Valutare come e con quali obiettivi interfacciare il CRM aziendale alle
communities
Scoprire le strategie per conquistare nuovi clienti
Temi
I social network come strumento di marketing
•
•
•
•
•
Come si è evoluto il rapporto cliente-fornitore dal punto di vista del marketing
Caratteristiche del fenomeno web 2.0:
- externalities
- punto di congestione
Principi chiave del social networking
Implicazioni economiche e ritorni ottenibili
Virtual marketing come strumento per ridurre il costo di acquisizione di nuovi
clienti
Ruolo dell'informazione nella gestione di una web community
•
•
Superare la sfiducia dell'utente
Azioni dell'utente dopo la visita di una web community
154
Come la struttura di una web community influisce sul suo successo
•
•
•
•
Il rapporto esistente tra la struttura del sito e la crescita della community
- strutture caotiche
- strutture a rete libera
Identitità digitale nella web community
- frammentarietà, fantasia, temporaneità
KPI di riferimento
- potenziale di crescita
- numero di interazioni consentite
- grado di decentralizzazione
- distanza dalla realtà
Cosa misurare per valutare il successo di un social network
Community CRM: opportunità, vincoli, ritorni
•
•
•
•
CRM vs CCRM
Creare valore nelle relazioni CtoC
- vantaggi generali
- indicatori su misura
- impatti sul valore azienda
Tipologie di communities
- per lo sviluppo base del cliente
- per la vendita
- per il customer service
Ambiti di applicazione
Come cambia l'advertising nei social network
•
•
•
L'advertising nei social network
Advertising communities
Events e sponsorship communities
155
Strategie per conquistare nuovi clienti
•
•
•
Definire la strategia: criteri e metodi
Fidelizzare attraverso la community
Acquisire nuovi clienti tramite strategie di advertising mirato
Durata
16 ore
156
LOGISTICA E
ACQUISTI
157
Titolo corso
MARKETING DI ACQUISTO
Destinatari
Responsabili Acquisti, Senior Buyer, Responsabili Marketing d'Acquisto
Obiettivi
•
•
•
•
•
Elaborare strategie d’acquisto coerenti con gli obiettivi globali dell’impresa
Incrementare l’efficacia delle proprie fonti di approvvigionamento
Utilizzare strumenti operativi per supportare l’attività di marketing d’acquisto
Utilizzare strumenti evoluti di gestione del rischio applicati agli acquisti
Saper fare una diagnosi del portafoglio acquisti
Temi
Contributo strategico degli acquisti
•
•
•
•
Obiettivi principali degli acquisti
Ruolo strategico degli acquisti
Impatto degli acquisti sulla strategia aziendale
Modelli avanzati di organizzazione degli acquisti
Influenza del piano strategico degli acquisti sul marketing
•
•
Obiettivi del piano strategico
Linee guida del piano strategico
- cliente interno
- mercato
- prodotto/servizio
Applicazioni del marketing d'acquisto
•
•
•
Definizione del piano
Processo di sviluppo
Indicatori e principali obiettivi
158
IL PROCESSO DI MARKETING D'ACQUISTO STRATEGICO
Classificazione degli acquisti
•
•
Il processo d'acquisto
Esempi di classificazione
Analisi dei bisogni
•
•
I bisogni fondamentali
Check list della conoscenza del bisogno (diagramma di Kano)
Studio del mercato e dell'ambiente
•
•
•
•
•
•
Tipologia dei mercati
Utilizzare le informazioni disponibili via web
Fare benchmarking
Ciclo di vita del prodotto
Concetto di crescita del mercato e di quota di mercato
Leadership di costo e differenziazione (livelli di qualità promessa al mercato di
riferimento)
Ricerca ed analisi dei vincoli
•
•
Ricerca dei vincoli d’acquisto e loro mappatura
Esempi di realizzazione
Risk Management negli acquisti
•
•
•
•
Fonti di rischio negli acquisti (fornitore, ambiente, prodotto)
Costruzione della curva di rischio
Modello di analisi dei rischi potenziali (risk assessment)
Gestione del rischio (risk management)
Strategia d'acquisto
•
•
•
•
•
Definizione del rapporto di forza
La strategia da adottare nel medio-lungo periodo con ciascun fornitore
Evoluzione del rapporto di fornitura
Modello di partnership
La nascita del piano strategico per famiglia merceologica
159
Definizione del procurement mix
•
•
•
•
•
Prezzo da accettare
Prodotto da acquistare
Fonti d'acquisto: valutazione fornitori/mercati
Relazioni da instaurare
Mappa dei margini di manovra
Marketing interno
•
•
•
•
Ruolo proattivo della funzione acquisti
Tableau de bord di controllo dei risultati (KPI)
Dare visibilità al lavoro degli acquisti: le informazioni da dare e ricevere dalle
altre funzioni aziendali
Migliorare le relazioni interfunzionali
IL PROCESSO DI MARKETING D'ACQUISTO OPERATIVO
Implementazione delle azioni definite nel piano strategico
•
•
•
•
•
Valutare le difficoltà e i benefici delle azioni
Stabilire le priorità d'azione
Calcolare il ritorno economico di ciascuna azione
Saper effettuare scelte tattiche
Presentare le alternative in maniera oggettiva
Scouting
•
•
•
•
•
Come strutturare un'azione di scouting
Lo scouting attivo e passivo
Gli strumenti operativi di scouting
Risk management nello scouting: il rischio economico, tecnico e logistico
Principali fonti di indagine e selezione dei potenziali fornitori per assicurarsi
elevati standard qualitativi e di consegna; eventuale valutazione di attività di
comakership
Valutazione del fornitore
•
•
Valutazione tecnica
Valutazione economico-finanziaria
160
•
Criticità e piano d'azione
E-procurement
•
•
•
•
Come avviene il processo di acquisto via internet
Selezione dei fornitori tramite la rete
Vantaggi e rischi rispetto agli acquisti tradizionali
Conseguenze organizzative sulla funzione acquisti
Durata
16 ore
161
Titolo corso
IL MANAGER DEGLI ACQ UISTI
Destinatari
Direttori e Responsabili Acquisti, Capi gruppo d’acquisto
Obiettivi
•
•
•
•
•
Sviluppare la propria leadership
Coordinare e motivare collaboratori e gruppi di lavoro
Formare i Buyer ed organizzare le loro attività
Gestire i conflitti e trovare soluzioni alle situazioni problematiche
Collaborare efficacemente con le funzioni coinvolte nel processo di
approvigionamento
Temi
Funzione acquisti: obiettivi e fattori di successo
•
•
Obiettivi e responsabilità della funzione acquisti
Il processo di approvvigionamento in relazione ai fattori di successo ed alla
strategia aziendale
Strutturare la funzione
•
•
•
•
•
Organizzare il lavoro per ottenere gli obiettivi di qualità, produttività e servizio
Funzioni e cooperazione con gli altri settori aziendali
Efficienza ed efficacia della funzione acquisti
Un modello per acquistare: dalla definizione delle specifiche e caratteristiche
di acquisto alla valutazione delle offerte e dei risultati di prestazione del
fornitore
Come redigere un tableau de bord
Organizzazione del personale interno
•
•
•
Organigramma
Posizioni e ruoli
Posizionamento del marketing d’acquisto
162
Gestire il personale e focalizzarlo sugli obiettivi aziendali
•
•
Capire le personalità dei propri collaboratori
Coordinare, motivare e responsabilizzare persone e gruppo di lavoro al
raggiungimento degli obiettivi
Sviluppare un sistema di valutazione ed incentivazione per l'ufficio acquisti
•
•
•
•
•
•
Scelta e ponderazione dei parametri
Controllo delle prestazioni
Implementazione all'interno dell'azienda/funzione acquisti
Sistema di incentivazione
Definizione degli obiettivi di prestazione
Criteri e tipologia di incentivi
Percorsi di apprendimento dei propri collaboratori: formazione, addestramento,
gestione delle conoscenze
•
•
•
Saper pianificare la formazione dei propri collaboratori: contenuti e
metodologie utilizzabili
Competenze richieste
Piano di crescita professionale
Decidere rapidamente ed in modo adeguato
•
•
•
Come prendere decisioni efficaci
Come sviluppare i tratti di un buon decision maker
Tabella delle decisioni
Conoscenze e professionalità per poter dialogare con i clienti interni
•
•
•
•
Commerciale: migliorare le previsioni di vendita e capire le esigenze del
cliente
Ricerca & sviluppo, progettazione: definizione delle specifiche d'acquisto
Controllo qualità: la raccolta dei risultati di qualità sui prodotti acquistati
Logistica: il rispetto dei tempi di approvvigionamento
Creare un clima di motivazione e non conflittualità nel gruppo di lavoro
•
•
Come considerare un conflitto in modo costruttivo
Tecniche di problem solving per gestire il conflitto
163
•
Risolvere situazioni conflittuali tra più funzioni
Marketing interno della funzione acquisti
•
•
•
•
•
La circolazione delle informazioni come strumento per anticipare le esigenze
del cliente interno
Capire le esigenze ed i problemi del cliente interno: customer satisfaction
Comunicare e relazionarsi con gli altri, ovvero come dare visibilità al proprio
ruolo: obiettivi, progetti e risultati
Negoziazione interna
Nuovo ruolo proattivo e propositivo del Buyer per gestire il cambiamento
Durata
16 ore
164
Titolo corso
IL RESPONSABILE LOGISTICA
Destinatari
Responsabili Logistica, Responsabili Acquisti, Approvvigionamento, Magazzini,
Distribuzione e Produzione che desiderano approfondire le problematiche connesse
all’intera catena logistica
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
•
Definire e gestire l’insieme delle attività del ciclo logistico
Sviluppare la propria organizzazione logistica
Approfondire la conoscenza della situazione attuale della logistica in Italia e
nel mondo
Valutare le opportunità offerte da soluzioni innovative negli ambiti supply
chain management ed e-commerce
Ottimizzare il funzionamento dei magazzini e delle piattaforme di
distribuzione
Valutare le opportunità offerte dalla terziarizzazione
Utilizzare pienamente le opportunità offerte dai sistemi informativi al servizio
della logistica
Operare un marketing interno della funzione logistica con la direzione, i clienti
interni, i collaboratori
Temi
OBIETTIVI DELLA LOGISTICA E STRATEGIE DA ADOTTARE
Logistica, contesto competitivo, stato attuale ed evoluzione
Ruolo del Responsabile Logistica
•
•
•
•
•
Difficoltà insite nella gestione del processo logistico
Influenza della logistica sull’organizzazione aziendale
Necessità di risultati operativi a breve termine
Minimizzare i costi logistici e massimizzare il livello di servizio al cliente
I principi alla base del sistema di Supply Chain
165
Analisi della strategia logistica dell'impresa
•
•
•
•
•
•
•
•
Impatto della logistica nella strategia aziendale
Definizione delle priorità strategiche
Obiettivi della logistica e suoi fattori critici di successo
Indicatori di performance
Costruire un tableau de bord logistico
Come individuare gli obiettivi logistici strategici ed ottimizzare la Supply Chain
- livello di servizio
- soddisfazione del cliente
- qualità totale (prodotto-servizio-costi)
Pianificazione degli investimenti
Costruzione di un piano d'azione annuale coerente con gli obiettivi strategici
Costi logistici
•
•
•
•
Costo totale e suoi componenti
Come identificare i costi generati dal servizio logistico
Analisi dei costi logistici
Possibili interventi di riduzione: individuare e ridurre le attività logistiche che
non aggiungono valore
Migliorare le performance dei processi logistici
•
•
•
•
•
•
Mappatura dei processi logistici e relazione con i processi aziendali
Modello SCOR
Diagrammi di flusso
Identificazione dei processi logistici critici
Passaggio da una logica push a un approccio pull
Re-Engineering della Supply Chain
- diagramma causa/effetto
- simuazione nella logistica
- gestione del cambiamento
Logistica integrata come leva competitiva
•
•
•
Flusso fisico di materiali, parti e prodotti finiti
Flusso delle informazioni
Processi della Supply Chain
- previsioni vendite
- pianificazione e programmazione della produzione
- produzione e distribuzione
166
- gestioni ordini e fatturazione
- rapporti con i fornitori
Dalla logistica integrata al Supply Chain Management
•
•
Supply Chain Management
Introduzione alle principali soluzioni di Supply Chain Management
I diversi modelli logistici
•
Logistica manifatturiera, commerciale, nel terziario avanzato, nei trasporti,
nell'amministrazione pubblica
Configurazione della rete distributiva
•
•
Soluzioni alternative di reti distributive
Criteri di scelta: impatto sui costi logistici totali e sul livello di servizio
Terziarizzazione delle attività logistiche
•
•
•
•
Vantaggi e svantaggi della terziarizzazione
Cosa, come e quando terziarizzare
Come controllare il livello di servizio dei processi terziarizzati
Come stilare un contratto di outsourcing
SCELTE OPERATIVE PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA ED IL SERVIZIO AL CLIENTE
Logistica a monte e approvvigionamento
•
•
•
•
Evoluzione della logistica nei rapporti fornitori-clienti
Gestione del ciclo passivo dell’ordine
Impostazione e gestione di un sistema di riordino
Gestione degli approvvigionamenti e dei rapporti con i fornitori
Logistica interna di produzione
•
•
•
•
•
•
Previsione della domanda
Pianificazione della produzione
MRP
Just in Time
Gestione della logistica lungo tutto il sistema produttivo
La corretta definizione degli stock
167
•
Impatto della lean nella logistica interna
Logistica a valle e distributiva
•
•
•
•
•
Gestione degli stock di prodotto finito
Magazzini
Reti distributive
Trasporti e consegne: come selezionare i trasportatori e preparare il tableau
dei livelli di servizio attesi
I diversi tipi di trasporto e i relativi costi: via terra, aereo, marittimo
Controllare e migliorare i costi logistici
•
•
•
•
Come ridurre le attività logistiche che non aggiungono valore
Controllo dei costi dovuti alle scorte
Riduzione dei costi di trasporto
Come misurare e migliorare la produttività del personale logistico
Controllare e migliorare il livello di servizio della logistica
•
•
•
Come organizzare il monitoraggio del livello di servizio
Indicatori più significativi
Come utilizzare il benchmarking per misurare le prestazioni logistiche
Sistemi informativi per la logistica integrata
•
•
•
•
Sistema informativo e flusso di dati
Sistemi informativi per la logistica: MRP, DRP, ERP
Sistemi di identificazione automatica: codici a barre, RFID
E-commerce e logistica
Marketing interno della funzione logistica
•
•
•
Gestione delle relazioni con la direzione, i clienti interni e i collaboratori
La comunicazione efficace come strumento di marketing
Leadership
Gestione dei collaboratori
•
•
•
•
Motivare ed incentivare le persone
Gestire i conflitti in modo costruttivo
Negoziare efficacemente con le altre funzioni aziendali
Comunicazione ed ascolto attivo
168
•
•
•
Leadership e delega
Sviluppare le competenze dei propri collaboratori
Monitorare i risultati
Durata
24 ore
169
Titolo corso
ORGANIZZARE E GESTIRE IL MAGAZZINO
Destinatari
Responsabili Logistica e Gestione Materiali, Responsabili Magazzino, Capi
Magazzinieri, Capi Deposito diretti di distribuzione
Obiettivi
•
•
•
•
Sviluppare efficacia e produttività delle attività di magazzino
Saper gestire al meglio le problematiche derivanti dai rapidi cambiamenti
delle condizioni di lavoro
Revisionare i sistemi di stoccaggio nell'ottica delle logistica integrata
migliorando il servizio al cliente
Saper controllare le prestazioni del magazzino con l'utilizzo di indicatori
appropriati
Temi
Ruolo e funzioni del Responsabile di Magazzino
•
•
•
•
Il magazzino all'interno della Supply Chain
Impatto della gestione del magazzino sul livello del servizio al cliente e sui
costi aziendali
Obiettivi e responsabilità del Responsabile di Magazzino
Evoluzione del mercato e suo impatto su ruolo e competenze
Struttura e caratteristiche peculiari delle tipologie di magazzino
•
•
•
•
•
Elementi base per progettazione e dimensionamento
Magazzino di un'unità produttiva e di una commerciale
Magazzino di materie prime, di semilavorati, di prodotti finiti
Tipologia dei sistemi di movimentazione, posizionamento, identificazione
Costi e metodologie di scelta tra i differenti sistemi
Fasi operative principali
•
Analisi di operazioni e flussi fisici ed informativi
170
•
•
Flussi fisici e informativi
Fattori che influenzano la produttività del magazzino
Ricevimento delle merci
•
•
•
•
•
Operazioni al ricevimento
Responsabilità
Valutazione dei vettori
Impatto delle nuove metodologie sulle modalità di consegna
Utilizzo del kanban
Modalità di stoccaggio
•
•
•
•
Come analizzare le operazioni
Differenti soluzioni per il posizionamento
Attrezzature di movimentazione e posizionamento
Valutazione ed ottimizzazione di superfici e volumi
Picking e preparazione dell'ordine
•
•
•
•
•
Analisi della preparazione degli ordini
Parametri che influenzano la scelta
Progettazione: picking per cliente, per somma di ordini, misti, manuali ed
automatici
Attrezzature di prelievo ed utilizzo del codice a barre
Integrazione tra le possibili soluzioni in funzione del livello di servizio richiesto
e della complessità
Messa a disposizione della merce
•
•
•
•
Come progettare l'unità di carico
Sistemi di approntamento per la spedizione
Attrezzatura delle aree di spedizione
Responsabilità nella preparazione del DDT
Gestione operativa
•
Costi di gestione
- conoscenza della composizione del costo di gestione
- piano di riduzione costi
171
•
Controllo degli stock
- analisi ABC di giacenze e prelievi
- sistemi di gestione dello stock
- stock di sicurezza, indici di rotazione e di saturazione
•
Inventario
- valutazione dei differenti sistemi
- frequenza di implementazione
Riorganizzazione dei magazzini
•
•
•
Analisi della situazione attuale
Valutazione costi/benefici di una riorganizzazione da un punto di vista
organizzativo ed operativo
Opportunità e problematiche derivanti dal processo di terziarizzazione
Durata
16 ore
172
PRODUZIONE
MANUTENZIONE
173
Titolo corso
DIRETTORE E RESPONSABILE DI STABLIMENTO
Destinatari
Direttori e Responsabili di Stabilimento, Responsabili di Produzione, Responsabili
Industrializzazione
Obiettivi
•
•
•
•
•
Utilizzare una metodologia strutturata per l’individuazione, la scelta e la
gestione degli strumenti che permettono di ottenere aumenti di produttività,
garantendo una maggiore flessibilità
Mappare e governare il flusso produttivo nei suoi aspetti principali
Adeguare la produzione alle esigenze del mercato
Scegliere l'organizzazione più idonea per ottenere coinvolgimento e
motivazione del personale
Integrare gli aspetti manageriali e tecnici per portare l'azienda ad un globale
miglioramento delle competenze
Temi
STRATEGIA, BUDGET E OBIETTIVI DI PRODUZIONE
Il Direttore di Stabilimento
•
•
•
Evoluzione
Nuovi skill professionali
Necessità di interdisciplinarietà
Definizione del piano strategico in produzione
•
•
•
•
Effettuare l'autodiagnosi della situazione attuale: schematizzazione delle forze
e delle debolezze
Focalizzare la produzione verso la creazione di valore
Definire gli elementi fondamentali del proprio piano strategico
Formulare il piano strategico (3 anni) e definire gli obiettivi di performance
- riduzione costi
174
•
•
- miglioramento della qualità
- miglioramento del servizio al cliente
Definire il piano operativo (1 anno)
Modalità di formulazione dei piani per facilitare il loro aggiornamento
Economia e controllo di gestione in produzione
•
•
•
•
•
•
Fondamenti di finanza per comprendere la redditività dei capitali investiti
Scegliere il sistema di contabilità industriale più adatto a creare un efficace
sistema di controllo di gestione
Misurare le prestazioni attraverso l’analisi dei costi
Analisi del valore di prodotto per la riduzione dei costi
Analisi del valore nel flusso produttivo, ricerca delle fasi ad alta criticità e ad
alto valore aggiunto
Interventi organizzativi e riduzione costi
La logica Enterprise Resource Planning (ERP) a supporto della Produzione
•
•
•
•
Il sistema integrato ERP
Obiettivi ed effetti dell'implementazione di un ERP
Difficoltà e opportunità dell'attuazione del sistema
Come l'ERP consente di rispondere alle problematiche e ai vincoli interni ed
esterni
Definizione del budget di produzione
•
•
•
•
•
•
•
Budget degli acquisti/approvvigionamenti
Budget della manodopera diretta/indiretta
Budget dei materiali
Budget degli investimenti
Budget dei servizi tecnici di produzione
Budget operativo e budget dinamico
Utilizzare budget rigidi e flessibili e misurare gli scostamenti sui costi e sulle
quantità
Valutazione degli investimenti
•
•
•
Criteri generali
Calcolare il periodo di ritorno (payback)
Valutare la redditività degli investimenti: VAN e TIR
175
Strategie di make or buy
•
•
Elementi in base ai quali decidere
Quando conviene l’una piuttosto che l’altra
Valutazione delle prestazioni e sistemi di incentivo
•
•
•
Sistema di valutazione delle prestazioni in produzione
- scelta dei parametri
- definizione di obiettivi
- sistema di controllo
Scelta dei sistemi di incentivazione: dai premi di risultato (incentivo collettivo)
ai sistemi di incentivazione di gruppo
Passaggio da una retribuzione fissa ad una retribuzione variabile
Cenni su alcuni aspetti normativi in stabilimento
•
•
•
•
•
Punti chiave della legislazione su lavoro, ambiente, sicurezza
Rapporti con le RSU
Trattativa sindacale
Definizione degli accordi
Principali contratti con i subfornitori
MANAGEMENT, ORGANIZZAZIONE, PERFORMANCE, RISULTATI
Manager in produzione
•
•
•
•
•
Gestione dei rapporti di staff e di line
Ruoli e responsabilità
Gestione "team based"
Gestione dei team autonomi in produzione
Gestione del personale di produzione
- polivalenza e polifunzionalità degli addetti
- tecniche di motivation management
- delega ed empowerment
Organizzazione dei servizi
•
•
Programmazione della produzione
Tempi e metodi
176
•
•
•
Acquisti e logistica
Controllo qualità
Manutenzione
Approccio Lean Manufacturing
Fattore tempo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Analisi del layout e dei flussi produttivi
Sistematic Layout Planning
Cartografia dei flussi produttivi
Metodologia LTR (Lead Time Reduction)
Analisi delle curve di fluttuazione
Analisi del WIP
JIT nel processo produttivo
Metodo Kanban: quando e come utilizzarlo
Tecniche di riattrezzaggio: lo SMED
Fattore costo
•
•
•
•
•
•
•
•
Le 4 M: manodopera, metodo, materiali, macchinari
TPM
La caccia agli sprechi
La settimana Kaizen: organizzazione, conduzione, sviluppi futuri
Le 5S
Inventory Reduction and Control
Efficienza globale d’impianto (OEE)
Efficienza globale della manodopera
Fattore qualità
•
•
•
•
Costi della non qualità
Autocontrollo in produzione
SPC in produzione
FMEA di processo
Integrazione con le funzioni aziendali nella ricerca della flessibilità
•
•
•
Con il Commerciale: migliorare l’acquisizione dell’ordine
Con la Progettazione: concurrent engineering e project management
Con gli Acquisti: JIT, vendor rating, partnership
177
La costruzione del tableau de bord in produzione per garantire il miglioramento
delle performance
•
•
•
•
•
•
•
•
Monitoraggio delle leve competitive in produzione: qualità, tempi e costi
Indice di flusso
Flessibilità di produzione
Elasticità di produzione
Efficienza produttiva (manodopera e macchine)
Qualità di produzione
Analisi dei risultati e definizione di azioni correttive
Visual management e cartellonistica
Durata
24 ore
178
Titolo corso
CONTROLLO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE
Destinatari
Direttori e Responsabili di Stabilimento e di Produzione, Controller, Responsabili
Ingegneria di Produzione, Responsabili Product Costing, Tutte le persone delle aree
produzione, logistica, approvvigionamenti, ingegneria e qualità con la necessità di
dialogare efficacemente con la funzione finanza, migliorare la gestione delle attività
ed implementare progetti di riduzione costi
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
Organizzare il sistema di controllo e gestione dei costi dei prodotti e delle
unità organizzative
Razionalizzare i processi produttivi attraverso un controllo dei costi orientato
ai processi
Ridurre i costi di trasformazione attraverso l’individuazione ed eliminazione
delle attività non a valore aggiunto
Implementare un programma di riduzione costi
Realizzare una corretta valutazione e scelta di make or buy
Valutare l’impatto economico di un progetto aziendale
Farsi comprendere e ottenere collaborazione da interlocutori tecnici e
specialistici
Temi
Il ruolo del controllo di gestione
•
•
Obiettivi e strategie del controllo di gestione in produzione
- identificazione delle aree di responsabilità
- obiettivi a valore aggiunto
Collaborare con successo con le altre funzioni aziendali
Misurare le prestazioni in produzione
•
Indicatori di performance: efficacia ed efficienza
179
•
•
•
Indicatori di efficienza in produzione: rese, produttività dei macchinari e
produttività della manodopera
Utilizzo del work sampling per l’analisi e recupero di produttività di macchinari
e manodopera
I 12 indicatori dell'efficienza industriale
Fondamenti di contabilità generale ed applicazioni operative
•
•
•
•
Bilancio di esercizio
Stato patrimoniale
Conto economico
Utilizzo degli indici per valutare il rischio
Misurare le prestazioni delle unità organizzative e determinare il costo dei
prodotti: la contabilità analitica
•
•
•
•
•
Classificazione dei costi: fissi/variabili, diretti/indiretti, di prodotto/di periodo,
evitabili/non evitabili
Struttura e rilevazione corretta dei costi
Definizione di centro di costo, centro di spesa e centro di profitto in relazione
alle diverse tipologie produttive e necessità di controllo
Calcolo del costo delle unità organizzative e dei prodotti
Evoluzione nel controllo dei costi indiretti
Scegliere il sistema di contabilità analitica più appropriato
•
•
•
•
•
Quale modello di contabilità industriale utilizzare per creare un efficace
sistema di controllo di gestione
Sistemi direct/full costing: vantaggi, svantaggi, convenienze d’impiego
Modalità tradizionali di rilevazione dei costi
- Process Costing orientato al processo produttivo
- Operation Costing
- Job Order Costing o contabilità per commessa
Activity Based Costing: vantaggi, svantaggi e suggerimenti operativi
Attribuzione dei costi di periodo e calcolo del costo pieno aziendale
Migliorare i costi di gestione delle scorte
•
•
•
•
Come calcolare i costi di ordinazione, di mantenimento e rottura stock
Calcolo del lotto economico di acquisto e di produzione
Contabilizzazione delle giacenze
Utilizzo dei costi per le decisioni operative
180
•
•
•
Analisi di break even
Margine di contribuzione ed ottimizzazione del product mix
Scelte di make or buy tattico e strategico
Valutare i progetti di investimento e di riduzione costi
•
•
•
Vantaggi e svantaggi delle principali tecniche di valutazione di investimento
- Payback period
- Net Present Value (valore attuale netto)
- Internal Rate of Return (tasso interno di rendimento)
- indice di redditività
Scelta tra opzioni alternative ed analisi lease or buy
Valutazione di progetti di riduzione costi
Definire il budget, controllare i risultati ed analizzare gli scostamenti
•
•
•
•
Finalità ed utilizzi pratici del budget
Definizione dei budget operativi
Cenni di budget finanziari
Misura e controllo dei risultati ed analisi degli scostamenti
Implementare ed utilizzare un sistema di Balanced Scorecard
•
•
Limiti dei sistemi tradizionali di misura delle performance
Implementazione di un sistema di Balanced Scorecard
Come utilizzare gli strumenti per la riduzione dei costi di produzione
•
•
•
•
•
•
Target costing
Tecnica delle 5S
Utilizzo dello SMED per ridurre i costi di set up
TPM
Metodologie di analisi cost reduction (attività a valore aggiunto/non a valore
aggiunto)
Riduzione dei costi attraverso l’analisi del valore
Come implementare un programma di riduzione dei costi operativi
•
•
Definire compiti e responsabilità delle funzioni coinvolte per la riduzione dei
costi
Come gestire le professionalità coinvolte: aspetti comportamentali e
relazionali del gruppo di lavoro
181
•
•
Analizzare i driver di costo ed identificare le opportunità di miglioramento
Implementare un sistema per il controllo e la realizzazione dei progetti di
miglioramento
Durata
24 ore
182
Titolo corso
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE
Destinatari
Responsabili di Produzione, Responsabili ed Addetti della Pianificazione e
Programmazione della Produzione, Personale di Produzione e Logistica coinvolto
nella pianificazione e programmazione della produzione
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
•
Tradurre il programma commerciale acquisito o previsionale in un piano di
lavoro: Master Production Schedule (MPS)
Gestire gli approvvigionamenti e le scorte di materiali e semilavorati
Organizzare la produzione secondo modalità di tipo push o pull
Utilizzare le tecniche di gestione a fabbisogno: Material Requirement Planning
(MRP)
Comprendere come e quando utilizzare un sistema just in time
Lanciare e controllare l’avanzamento delle lavorazioni: Capacity Requirements
Planning
Controllare le performance produttive ed identificare le opportunità di
miglioramento
Avere una visione chiara e completa del processo di programmazione, lancio e
controllo della produzione
Temi
Obiettivi della programmazione della produzione
•
•
•
Obiettivi di efficienza ed efficacia
Pianificazione di lungo periodo, programmazione di medio periodo,
schedulazione e controllo della produzione
Programmazione della produzione e diverse configurazioni del sistema
produttivo
- make to stock, assemble to order, make to order, engineer to order
- job shop, linee e cellule di produzione
183
•
Costi ed opportunità di efficienza su cui la programmazione della produzione
può agire
Piano principale di produzione o Master Production Schedule (MPS)
•
•
•
•
•
Processo di costruzione del MPS e i dati necessari
Definizione del piano degli stock e degli ordini
Utilizzo delle previsioni e correzione degli errori
Definizione del MPS e valutazione della sua efficacia
Leve operative disponibili e la scelta del piano principale di produzione più
adeguato
Gestione delle scorte
•
•
•
•
Sviluppare e gestire un piano degli stock
Comprendere e determinare correttamente
- livello di scorte di sicurezza
- lotto economico di approvvigionamento
- lotto economico di produzione
Migliorare la gestione degli stock mediante l’analisi ABC e la matrice
incrociata consumi-giacenze
Misurare l’efficienza ed efficacia della gestione degli stock
Gestione PULL
•
•
•
Modello di lotto economico
Modello a intervallo di riordino
Limiti dei sistemi pull tradizionali
Gestione PUSH (a fabbisogno): il Material Requirement Planning (MRP)
•
•
•
•
•
Sviluppare e gestire la distinta base
Identificare i dati in input del MRP
Valutare politiche alternative di lottizzazione degli ordini
Aggiornare e gestire il processo MRP
Identificare e risolvere i problemi che si incontrano nell’uso pratico del
sistema MRP
184
Produzione a flusso - il sistema Just In Time (JIT)
•
•
•
•
•
•
•
Comprendere il funzionamento di un sistema JIT e l’utilizzo del Kanban
Conoscere i prerequisiti per l’implementazione di un sistema JIT
Identificare i punti chiave di una produzione tirata (pull) o spinta (push)
Identificare i potenziali ostacoli al successo del JIT
Attuare un sistema di miglioramento continuo (Kaizen)
Saper come e quando implementare un sistema JIT
Pianificare le fasi di implementazione del JIT nella propria azienda e misurarne
la performance
Elementi di lean manufacturing
•
•
•
Evoluzione dei modelli produttivi
I 5 principi dell'approccio lean
Risultati principali
Pianificazione delle capacità produttive del personale e dei macchinari
•
•
•
•
•
Sistemi di Capacity Requirement Planning (CRP)
Determinare la capacità di un centro di lavoro
Carico a capacità infinita e finita
Sistemi MRPII
Colli di bottiglia
La gestione degli ordini in conto lavoro e delle produzioni su commessa
•
•
Gestione degli ordini di conto lavoro
Programmare le produzioni su commessa
La programmazione operativa di produzione o schedulazione delle lavorazioni
•
•
•
•
•
Schedulare le lavorazioni e determinare il carico di lavoro per periodo
temporale
Identificare gli sbilanciamenti di capacità
Controllare ed analizzare i risultati provvedendo agli aggiustamenti
Gestire le priorità, code di attesa e tempi di consegna
Risolvere i problemi operativi di produzione
185
•
Individuare un appropriato sistema di misura delle performance del sistema di
schedulazione
Controllo dell’avanzamento di produzione
•
•
•
Rilevazione manuale (rapportini)
Rilevazione automatica mediante bar code
Rilevazione automatica mediante RFID
Indicatori di prestazione in produzione
•
•
•
Coerenza tra Key Perfomance Indicators (KPI) e fattori critici di successo
Indicatori di efficienza dei fattori produttivi
- rese delle materie prime
- la produttività globale degli impianti (O.E.E.)
- la produttività della manodopera
Utilizzo del work sampling
- identificare le perdite di produttività dei macchinari e definire un piano
operativo di recupero di efficienza
- quantificare la saturazione della manodopera diretta e indiretta e sviluppare
un piano di recupero di insaturazione e produttività del lavoro
Sistemi informativi di supporto alla programmazione e alla produzione
•
•
•
•
MRP
MRPII
DRP
ERP
Durata
24 ore
186
Titolo corso
TEMPI E METODI PER ANALISTI DI ORGANIZZAZIONE
Destinatari
Analisti Tempi e Metodi, Cronotecnici, Analisti di Organizzazione di fabbrica,
Preventivisti e Cost Controller
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Utilizzare i metodi di lavoro per la razionalizzazione dei posti di lavoro,
dell’ottimizzazione dei processi e dell’assetto produttivo
Determinare i tempi di lavorazione con il cronometraggio e le principali
tecniche a tempi predeterminati MTM, MOST e TMC
Definire un piano di miglioramento delle performance produttive
Utilizzare gli indicatori di efficienza, saturazione, produttività della
manodopera diretta/indiretta e degli impianti
Strutturare un database di preventivazione parametrica rapida ed efficace
Avere le competenze per coinvolgere il personale di produzione e proporre
nuove soluzioni metodologiche, evitando conflittualità
Temi
La funzione tempi e metodi nelle aziende manifatturiere
•
•
•
Obiettivi ed aree di intervento
Ruolo, responsabilità e compiti principali
Tipologie degli strumenti da impiegare
Impatto dell'attività di tempi e metodi sui costi aziendali
•
•
Relazione tra ottimizzazione dei cicli e conto economico scalare e margini di
contribuzione, costi variabili della manodopera diretta, costi fissi della
manodopera indiretta
Valutazione di fattibilità economica di un investimento finalizzato al
miglioramento di un ciclo
Analisi del lavoro diretto
187
•
•
•
Scopo dell’analisi
Piano operativo di miglioramento del metodo di lavoro: come ottimizzare fasi
di lavoro, attrezzature, layout ed ergonomia
Meccanismi operativi
- distinte base, ciclo di lavorazione
- operazioni, fasi e sottofasi
- elementi di operazione
- tipologia di micro movimenti
Valutazione del ritmo di lavoro: il giudizio di efficienza
•
•
•
•
Modalità di valutazione del ritmo
Normalizzazione del tempo rilevato in base al ritmo osservato
Scale di valutazione e criteri di assegnazione
Taratura del giudizio
Valutazione del lavoro diretto con il cronometraggio
•
•
•
•
Aree di applicazione del cronometraggio diretto
Fasi preparatorie e impostazione del rilievo
Fattori di riposo fisiologico fissi e variabili: criteri di assegnazione
Calcolo degli elementi che caratterizzano l’operazione semplice
- tempo normale
- tempo attivo
- tempo passivo e saturazione
- produzione oraria
- tempo standard
Valutazione del lavoro diretto con le tecniche di preventivazione a tempi
predeterminati MTM e TMC
•
•
•
•
Confronto tra tecniche a tempi predeterminati e rilevazione cronometrica
Ottimizzazione di postazioni di produzione in serie
Il sistema MTM: vantaggi, svantaggi e aree di applicazione
Il sistema TMC: vantaggi, svantaggi e aree di applicazione
Preventivazione parametrica dei tempi diretti e indiretti
•
•
Logiche e strumenti della preventivazione parametrica: garantire velocità e
affidabilità del preventivo
Tabelle STP di supporto alla preventivazione rapida
188
•
Struttura di una banca dati di supporto alla preventivazione rapida: come
identificare e collegare variabili e parametri di prodotto e processo
Scegliere la tecnica di rilevazione tempi più adatta alla propria realtà produttiva
•
•
•
Variabili decisionali
Analisi costi e benefici
Modello per la scelta
Linee di montaggio
•
•
•
Linee continue e linee a flusso
Tipologia delle stazioni delle linee
Progettazione e bilanciamento delle linee (metodologia di calcolo)
Abbinamenti
•
•
•
•
Definizione abbinamenti e indici di analisi
Grafico delle operazioni in abbinamento
Calcolo ed ottimizzazione dell’abbinamento: 1 operaio - 2 o più macchine
Calcolo ed ottimizzazione dell’abbinamento: 2 o più operai - 1 macchina
Ottimizzazione dei tempi di cambio produzione
•
•
•
•
Vantaggi della riduzione dei tempi di set up: lotto economico e flessibilità
produttiva
La tecnica SMED
Il sistema della rilevazione statistica (work sampling): elementi di base
Dimensionamento del personale indiretto: metodologia e indicatori
Durata
24 ore
189
Titolo corso
RESPONSABILE DI MANUTENZIONE
Destinatari
Responsabili di Manutenzione, Tecnici e Responsabili d'Ingegneria di Manutenzione,
Esperti di Manutenzione
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
Definire le performance attese e allinearle agli obiettivi aziendali a breve e
medio termine
Garantire la qualità dell'esecuzione delle prestazioni
Trovare il corretto equilibrio tra azioni preventive, migliorative e curative
Organizzare e gestire in modo efficace personale di manutenzione
Migliorare le capacità di collaborazione con i colleghi di funzioni diverse
Mappare le competenze del personale di manutenzione e definire un piano di
crescita professionale individuale e di squadra
Migliorare le capacità di decisione, delega e leadership
Temi
Evoluzione del servizio manutentivo
•
•
•
Ruolo e fattori critici di successo del Servizio Manutenzione
Integrazione e corresponsabilizzazione di Produzione e Manutenzione nel
raggiungimento delle performance produttive globali (OEE)
Le tre leve di successo: organizzazione, persone, strumenti
Organizzare la manutenzione
•
•
•
•
Identificare le leve di una manutenzione efficace
Definire gli obiettivi da raggiungere
I diversi metodi: manutenzione a base zero, TPM (Total Productive
Maintenance), contratto interno di manutenzione
Adottare sistemi per misurare l'efficacia: produttività, costi manutentivi, costi
di non funzionamento, costo di medio funzionamento
190
•
Selezionale gli indicatori chiave delle performance della funzione
- media tempi di corretto funzionamento
- media tempi di riparazione
- tasso di rendimento sintetico
- Life Cicle Costing (LCC)
Strumenti e metodi di gestione della manutenzione
•
•
•
•
•
Individuare i punti deboli e le necessità di manutenzione degli impianti e dei
servizi di stabilimento
Monitorare il funzionamento di impianti e macchinari
Programmare le attività di manutenzione, ordinarie e straordinarie e i relativi
controlli di gestione
Outsourcing dei servizi di manutenzione
Lean maintenance: principi costitutivi
Gestione dei gruppi
•
•
•
•
•
Saper intervenire rapidamente
Adottare misure preventive
Organizzare l'archivio e tenerlo aggiornato
Il metodo AMDEC
Strumenti di analisi (KEPNER-TREGOE, ISHIKAWA)
Gestione dei ricambi
•
•
•
Scegliere i criteri gestionali
Ottimizzare i costi di stoccaggio
Just in Time e manutenzione programmata
La manutenzione preventiva
•
•
•
•
Il sistema informativo di manutenzione
Organizzare la manutenzione preventiva
Attivare piani manutentivi migliorativi
Sfruttare i risultati delle visite programmate
Preparare e attivare gli interventi
•
•
Pianificare i carichi di lavoro
Schedulare gli interventi
191
•
Organizzare i fermi
La relazione con le altre funzioni
•
•
•
Collaborare con le strutture tecniche
- miglioramento degli impianti
- start up di nuovi impianti
Relazioni con i fornitori esterni
Sinergia con la funzione acquisti
Gestione economica della funzione
•
•
•
Focus sul controllo costi: selezionare i KPI gestionali
Benchmarking dei costi
Stabilire il budget e giustificarlo
Sviluppare il proprio stile di leadership
•
•
•
Essere leader
Dimensione relazionale nel processo manutentivo
Dalla delega all'empowerment
Decidere rapidamente e in modo corretto
•
•
Saper prendere decisioni efficaci
Sviluppare le proprie capacità di technical decision maker
Conoscere le persone per saperle gestire
•
•
•
•
•
Coordinare, motivare e responsabilizzare al raggiungimento degli obiettivi
Gestire e risolvere situazioni di conflitto con la Produzione e imprese esterne
Negoziare efficacemente a proprio vantaggio
Sviluppare la comunicazione e l’ascolto attivo
Gestione del team: profili e strategie da adottare
Sviluppare e valutare le competenze dei propri collaboratori
•
•
•
•
•
La matrice delle professionalità manutentive
Il piano di crescita mirato e misurato: aspetti tecnici e organizzativi
Il ruolo della formazione del personale per il cambiamento culturale
Monitorare i risultati e favorire la delega
Fissare i criteri di valutazione e valutare per obiettivi
192
Garantire la circolazione snella e aggiornata delle informazioni
•
•
Saper redigere un report efficace e la cartellonistica migliore in Manutenzione
Briefing, de-briefing e follow up periodici per il controllo attivo del Servizio
Manutenzione
Durata
24 ore
193
Titolo corso
ORGANIZZARE, PIANIFICARE ED ESEGUIRE LA MANUTENZIONE
Destinatari
Responsabili di Manutenzione, Ingegneri di Manutenzione, Responsabili di
Produzione, Responsabili di Servizi Tecnici, Addetto esperti di Manutenzione,
Personale dell'Ufficio Tecnico e di Ingegneria, Responsabili e Addetti alla
programmazione lavori
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
•
Organizzare e gestire con successo le componenti chiave di un programma di
manutenzione
Definire obiettivi di breve, medio e lungo termine per il servizio
Ottenere e migliorare le informazioni sui lavori in corso nei reparti
Segmentare strategicamente gli interventi in correttivi, ordinari, ripetitivi,
preventivi
Individuare e ridurre i tempi produttivi a carico diretto del servizio
Applicare le tecniche di pianificazione per la gestione delle fermate più
complesse
Definire gli standard per tempi e metodi degli interventi esecutivi
Controllare l'avanzamento dei programmi pianificati
Temi
La manutenzione e lo stabilimento
•
Selezionare il mix di differenti strategie d’assistenza nel portafoglio del
Servizio Manutenzione
- BDM (Breakdown Maintenance): logiche di intervento a rottura, con guasti
pilotabili e/o incidenti con conseguenze di notevole impatto
- TBM (Time Based Maintenance): interventi di tipo periodico con ripristino
delle condizioni di buon funzionamento, anche mediante sentieri ispettivi
- CBM (Condition Based Maintenance): rendere più economico l’esercizio
delle funzionalità di un componente/gruppo installato discriminandone lo
stato di cattivo funziomento grazie a segnali
- RCM (Reliability Centered Maintenance): definire piani di manutenzione
194
•
•
efficaci guidati dall’analisi affidabilistica qualitativa d’impianto
(FMEA/MAGEC)
- TPM (Total Productive Maintenance): coinvolgere l'esercizio nella risoluzione
delle problematiche tecniche e gestionali all’origine di blocchi ed
inceppamenti
Progettare ed avviare il cambiamento nel proprio Servizio: conoscenze
tecniche e stile di relazione da adottare con gli altri enti di stabilimento
Verso un’organizzazione funzionale per la Lean Maintenance
Individuare e classificare gli interventi richiesti: importanza, urgenza, emergenza
•
•
•
•
Passare dal budget di manutenzione al dettaglio delle singole attività senza
perdere di vista la criticità degli interventi
Pianificazione delle posizioni critiche d'impianto: ruolo della codifica di
manutenzione
Scelta delle tecniche di gestione degli interventi in funzione della criticità
TDC (Total Downtime Cost) come elemento di progettazione e revisione delle
politiche attuali d'intervento sugli impianti
Sistema di pianificazione, programmazione, lancio e controllo dei lavori
•
•
•
•
Affrontare e risolvere i problemi specifici della pianificazione della
manutenzione
Classificare gli interventi per importanza e criticità (ABC) grazie a supporti
decisionali multiattributo
Elementi essenziali per poter pianificare i lavori manutentivi
- codifica degli impianti e livello descrittivo massimo
- scheda macchina
- scheda di intervento per un episodio manutentivo
- pianificazione e programmazione dei lavori
- consuntivazione ed analisi dei risultati raggiunti e delle spese sostenute
Leve su cui agire per contenere i costi: l’efficacia e l’efficienza del servizio e
suoi indicatori
Elaborare i piani di manutenzione
•
•
•
Deployment del piano annuale in interventi mensili e giornalieri
Gestione dei piccoli interventi di manutenzione con idonei sentieri ispettivi
Costruzione dei cicli di ispezione, serraggio, lubrificazione e controllo
195
Preparare i programmi esecutivi
•
•
•
Realizzare la programmazione settimanale degli interventi previsti dal piano
operativo
Trasformare le richieste d'intervento in ordini di lavoro alle squadre
Organizzare il lancio degli ordini di lavoro e monitorare l'andamento del carico
di lavoro
Materiali, acquisti e selezione/gestione delle imprese esterne
•
•
Gestione ottimale dei ricambi e di altri materiali generici
Le 4 vie per l’outsourcing dei servizi manutentivi
Gestione di un progetti manutentivo: specifiche, lancio, avanzamento e
consuntivazione
•
•
•
•
•
•
Organizzazione a disposizione
Il Project Charter™ per raccogliere specifiche hard e soft cui far fronte
Il supporto della pianificazione reticolare PERT nei progetti di classe A
Inserimento delle emergenze e delle urgenze: revisione del planning
Controllo dell’avanzamento: i punti di verifica
Gestione dei backlog: suggerimenti organizzativi
Gestione delle piccole fermate per manutenzioni
•
•
Visual Planning per la schedulazione degli interventi settimanali e del
ripristino guasti "day-by-day"
Esempi di cartellonistica e KPI per comunicare i lavori in corso, le risorse
impegnate e i risultati ottenuti
Indici di controllo dell’efficacia ed efficienza della Manutenzione
•
•
Quali indici significativi scegliere per svolgere un controllo manageriale della
propria funzione e riportare alla direzione ciò che serve per decidere
Esempi di KPI
Role play ed esercitazioni
•
•
•
Cross analysis (ABC) delle scorte di ricambi e relative strategie di
approvvigionamento
Valutazione del proprio servizio e delle possibilità di miglioramento
Stima del livello di criticità di sezioni e parti d'impianto con la risk analysis
196
•
•
•
•
•
•
Attitudine dell'automanutenzione
Data analysis di reparto e d'impianto (OEE, MDT, MTBF, MTTR)
Pianificazione dei lavori in una grossa fermata annuale
Esempi di buona codifica degli impianti a fine manutentivo
Valutazione del livello di criticità della componentistica installata
Pianificazione e programmazione dei piccoli interventi ripetitivi e a carattere
preventivo
Durata
16 ore
197
QUALITA’
198
Titolo corso:
RESPONSABILE CONTROLLO QUALITA’
Destinatari
Quality Manager/Responsabile Controllo Qualità, Quality Assistant, Responsabili di
laboratorio, Facilitatori TPM
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
Progettare l’organizzazione snella per il proprio controllo qualità
Definire il migliore workflow documentale e la gestione dei dati di qualità in
azienda
Sapersi rapportare con profitto con la Direzione di Stabilimento
Motivare gli addetti al miglior controllo qualità
Vendere il supporto conoscitivo del controllo qualità all’interno dell’azienda
Organizzare un tableau de bord razionale di controllo qualità
Temi
La visione attuale del controllo qualità: oltre il Sei Sigma nella congiuntura
economica attuale
•
•
•
•
Il processo di analisi e improvement: cicli PDCA e DMAIC per disporre di un
metodo a supporto della risoluzione di problemi customer oriented
Focalizzare il proprio gruppo e i propri colleghi alla qualità
Metriche di qualità
- VoP, VoC, Cp/Cpk
- principi base, applicazioni e loro limiti
Ruolo della pianificazione sui risultati aziendali
Strategie per un efficace controllo qualità nello stabilimento
•
•
•
Identificare i problemi di qualità in produzione e saperli gestire
Controllo in produzione: ruoli e responsabilità
Rolo del controllo qualità “correttivo”: punti zero difetti, autocontrollo e
control plan coordinati da un idoneo Piano di Rischio, redatto studiando i
flussi produttivi, documentali e informativi
199
Condurre gruppi di miglioramento, leadership e competenze da detenere o
sviluppare
•
•
Leadership, motivazione, delega a supporto del miglioramento continuo in
azienda
Gestione di politiche e conflitti interfunzionali
Organizzarsi per la Qualità
•
•
•
Work team e qualità nelle organizzazioni con forte delega al risultato
Empowerment per compiti e responsabilità nella struttura Qualità aziendale
Piani coordinati di miglioramento soft qualità: le 5S e micro-azioni TPM
Costi e qualità: cosa controllare?
•
•
•
Costi della non qualità: impatto sulla redditività e limiti
Quality costs: teorie e limiti
Contratti di fornitura in qualità (free pass)
Come supportare il quality management in azienda
•
•
Sistema informativo a supporto del quality management
Specifiche per automatizzare il quality data management
Controllare il processo produttivo in modo efficace
•
•
•
Hard e soft capabilities per costruire il tableau de bord qualità per controllare
il progetto
Scegliere i più idonei quality drivers, interni ed esterni, per agire e anticipare i
problemi
Usare diversi tipi di grafici per far vivere gli indicatori
Skills personali da possedere per condurre uomini di funzione
•
•
•
Il ruolo dell’educazione e della formazione alla Qualità
Quality tools tradizionali ed evoluti
Tecniche recenti per il problem solving creativo
Durata
16 ore
200
Titolo corso:
FORMAZIONE PRATICA AL CONTROLLO QUALITA’
Destinatari
Responsabili Controllo Qualità, Addetti al controllo d'accettazione, di produzione
(esterna/interna) ed al collaudo finale, Quality Auditors
Obiettivi
•
•
•
•
Comprendere compiti, responsabilità e limiti del controllo qualità
Gestire il processo di cambiamento delle attività di controllo qualità da
ispettive a preventive
Costruire una corretta data analysis da una migliore data collection di
reparto/sui fornitori
Interagire con clienti e fornitori sui temi qualitativi più sofisticati (Sigma,
Cp/Cpk)
Temi
Orientamenti attuali del controllo qualità
•
•
Come si organizza il controllo qualità in rapporto al proprio ambito aziendale
Influenza delle modalità organizzative sul livello di servizio reso allo
stabilimento e alla clientela
Come organizzare il controllo qualità
•
•
•
Evoluzione delle competenze tecniche e gestionali
Struttura efficiente del controllo qualità
Organizzare le attività day-by-day
Data collection e data analysis
•
•
•
•
Piani di campionamento per attributi, semplici, multipli, skip-lot
Control charts per dati variabili: X-R, X-S, XmR
Control charts per dati a giudizio: p/np, c/u
Indici di capacità: Cp/Cpk, Pp/Ppk
201
Effettuare il controllo sui materiali in entrata: incoming inspection
•
•
•
•
Organizzazione dell’accettazione
Esecuzione dei campionamenti: chi e come
Rapporti con la produzione e i fornitori: conoscere il free-pass e la sua
gestione
Gstione dei prodotti N/C
Come garantire il controllo qualità su prodotti critici
•
•
•
•
•
•
•
Definizione dei requisiti qualitativi del prodotto
Capitolato di controllo sofisticato: il PPAP della ISO/TS 16949:2008
Processo di fabbricazione e control plan associati
Ideazione, costruzione e (ri)omologazione dei punti zero difetti
Come effettuare l’addestramento del personale di produzione alla qualità
Attrezzature di lavoro ed addetti alla misurazione: analisi R&R
Analisi PFMEA sugli articoli prodotti per clienti esigenti
Fasi del controllo qualità in produzione e delega di alcune attività routinarie ma
essenziali
•
•
•
•
•
•
Data collection e check list in produzione
Trattamento dei materiali N/C e azioni correttive
N/C e N/M (non macchinabilità)
Identificazione dei materiali lungo il ciclo produttivo
Rintracciabilità del prodotto
Movimentazione e stoccaggio dei materiali lungo il ciclo produttivo
Gestire il collaudo del prodotto
•
•
Release del prodotto secondo il capitolato di prova
Valutare il feed-back del cliente: esempi di vendor rating
Organizzare la spedizione del prodotto
•
•
Emettere la dichiarazione di conformità del prodotto
Imballaggio e spedizione: responsabilità del controllo qualità
202
Sistema informativo e controllo qualità
•
•
Sistema informativo a supporto del controllo qualità: spunti di miglioramento
grazie alla critica del workflow esistente
Esempi di applicativi idonei al controllo qualità analitico e documentale
Durata
16 ore
203
MULTICULTURA
MULTICULTURA
CAMBIAMENTO
204
Titolo corso
CRISIS E CHANGE MANAGEMENT
Destinatari
Tutti coloro che si trovano a dover gestire processi di cambiamento organizzativo,
sia operativo sia strategico, qualunque livello aziendale coinvolga
Obiettivi
• Riconoscere i diversi tipi di cambiamento con i quali si stanno oggi
confrontando nella loro attività manageriale
• Acquisire diverse chiavi di lettura per interpretare la dinamica del
cambiamento organizzativo riconoscendone anche gli effetti inattesi e quelli
indesiderati
• Definire diverse strategie di change management coerenti con gli obiettivi e,
al contempo, con le condizioni culturali e politiche in cui il cambiamento si
realizza
• Esercitare le competenze relazionali necessarie per una efficace conduzione
del cambiamento
Temi
Le ragioni del cambiamento: crisi, cambiamenti di mercato, etc
• I differenti tipi di cambiamento: riconoscerne gli elementi costitutivi
• Progettare il processo di cambiamento, a partire dal contesto
• La dinamica del cambiamento organizzativo: effetti attesi, inattesi, pragmatici,
simbolici, desiderati, indesiderati gli ostacoli e le resistenze al cambiamento
• Le strategie di gestione del cambiamento: strategie razionali, negoziali,
simbolico-culturali
205
• Impatto sul ruolo del management
Le competenze necessarie per la gestione del cambiamento
•
•
•
•
•
comunicazione e diffusione della vision e del piano strategico aziendale;
condivisione di vision e valori con i collaboratori
identificazione di obiettivi e risultati credibili
attivazione/empowerment dei collaboratori
visibilità dei risultati di cambiamento conseguiti
• Strumenti di supporto alla gestione del cambiamento: identificazione e
superamento delle resistenze, gestione dei conflitti, pianificazione delle azioni
di coinvolgimento interno
• La diffusione della leadership nei processi di cambiamento
Durata
24 ore
206
Titolo corso:
LA NEGOZIAZIONE INTER CULTURALE
Destinatari
Quadri e responsabili che negoziano abitualmente od occasionalmente con
interlocutori appartenenti a culture diverse, sia all'interno della propria
organizzazione sia nelle relazioni commerciali
Obiettivi
• Migliorare le proprie capacità negoziali
• Sensibilizzarsi alla gestione delle variabili culturali
• Sviluppare la capacità di valutare con attenzione le controparti di culture
diverse
• Comprendere e analizzare comportamenti, dinamiche cognitive ed emotive
caratteristiche di una negoziazione inter-culturale
• Conoscere gli stili negoziali tipici delle diverse culture
Temi
• Le situazioni negoziali fondamentali: distributive e integrative
• Gli approcci strategici fondamentali: competitivo e cooperativo
• Le strategie e le tattiche di conduzione: le tattiche di pressione e di induzione,
di generazione delle alternative e di costruzione dell’ accordo
• Le cinque dimensioni culturali di Hofstede: la distanza gerarchica, il controllo
dellincertezza, l'individualismo, la mascolinità e l'orientamento di lungo
periodo
• Le dieci dimensioni culturali di Ghauri: l'ambito della relazione, l'ospitalità, la
privacy, il contesto, il tipo di impegno, il linguaggio, la forma dell'accordo,
l'orientamento del rapporto, il senso di libertà, la visione del tempo
207
• Gli stili negoziali di sei gruppi culturali omogenei: America Settentrionale,
America Latina, Europa centro-settentrionale, Europa Mediterranea, Medio
Oriente, Estremo Oriente
Durata
16 ore
208
Titolo corso
GESTIRE LA MULTICULTURALITA’
Destinatari
Per tutte le funzioni del personale che hanno contatti con l’estero.
Obiettivi
• Comprendere le variabili che determinano gli orientamenti culturali
• Prendere coscienza dei propri orientamenti culturalmente definiti e di come
questi possano influenzare la propria efficacia in diversi contesti di riferimento
• Capire meglio il "prossimo": in assoluto e quando lui/lei appartiene ad una
diversa cultura
• Utilizzare questa sensibilità per valutare e ripensare la propria comunicazione,
gestione, leadership, professione
• Allenarsi ad una maggiore flessibilità ed efficacia relazionale tramite un lavoro
su differenze culturalmente determinate
Temi
• Le dimensioni dell'identità
• Le dimensioni delle differenze: la "C.O.F.: cultural orientations framework"
• Gli equivoci possibili e il loro impatto sull'efficacia di azioni di comunicazione:
case histories
• L'autoconsapevolezza attraverso la COF
• "Mappare" diversi contesti culturali
• Rendere le differenze culturali esplicite per poterle condividere
• Condividere una vision a livello interculturale
209
• Bridging cultural gaps
• Versatilità interculturale a vantaggio della comunicazione, del teambuilding,
della leadership
Durata
16 ore
210
AMBIENTE
SICUREZZA
211
Titolo corso:
LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA, SOCIALE ED AMBIENTALE
Destinatari
Per responsabili d'azienda che vogliono uscire dalla crisi lasciando un segno positivo
nel mondo e nell'ambiente
Obiettivi
• Per dotarsi degli strumenti necessari all'analisi dei diversi attori del processo
economico e delle loro diverse prospettive su cosa è il valore
• Per comprendere come valutare gli effetti delle proprie scelte operative per i
vari attori e nel loro sviluppo temporale
• Per avere una visione di come si crea o distrugge il valore economico, sociale,
ambientale
Temi
• Gli attori del processo economico e le loro diverse prospettive su cosa è il
valore; gli aspetti di valore a breve, medio e lungo termine
• Il ciclo di business
• Casi di successo nel trasformare la responsabilità sociale in vantaggio
competitivo e impatto positivo nella società
• Il risparmio di risorse come opportunità di business, le opportunità nel campo
dell'energia, del trasporto, chi inizia a muoversi e come
• Lean & Green, nuovi concetti per la gestione dell'impresa e del suo rapporto
con clienti, partner, società e ambiente
• Il marketing e il design sostenibili: come rendere desiderabile il sostenibile
Durata
16 ore
212
Titolo corso
LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Destinatari
Tecnici che vogliano acquisire le competenze necessarie all'applicazione pratica
delle procedure di certificazione energetica e ambientale
Obiettivi
•
Fornire un aggiornamento sulla Normativa vigente e sugli strumenti
applicativi delle diverse procedure di certificazione
Temi
• Con la pubblicazione delle Linee Guida Nazionali (D.Lgs 192/05) e del D.P.R. nº
59/2009, è in vigore l’obbligo di redazione dell’Attestato di Certificazione
Energetica degli edifici
• Analisi del quadro normativo nazionale (ed eventualmente regionale) in
tema di certificazione energetica: D.Lgs. 26 giugno 2009 (Linee Guida
Nazionali) e D.P.R. n. 59/2009 e norme UNI/TS 11300 -1/2/3 con elementi
innovativi introdotti dalle recenti norme
• L’attestato di Certificazione Energetica
• Metodologia per la determinazione della prestazione energetica del sistema
edificio impianto e per la classificazione energetica: prestazioni energetiche e
termiche dei materiali; strategie e componenti per il controllo solare e
l’illuminazione naturale; sistemi passivi per il controllo ambientale e
l’efficienza energetica dell’edificio; sistemi di produzione di energia da fonti
rinnovabili integrati nell’edificio e contributo nella certificazione energetica;
valutazione costi-benefici e ritorno economico degli interventi di efficienza
energetica
• Calcolo della prestazione energetica del sistema edificio-impianto.
Durata
24 ore
213
Titolo corso
CORSO SULLA NUOVA GESTIONE DEI RIFIUTI
Destinatari
Responsabili ambiente
Obiettivi
• Informativa completa sulla Dir. 98/08/Ce sui rifiuti entrata in vigore già da
due anni finalmente recepita grazie al D. legislativo 3 dicembre 2010, n.
205. Il decreto legislativo non contiene soltanto tale seppur fondamentale
riforma, ma altresì l'adattamento della stessa parte quarta del DLvo
152/06 al SISTRI, rendendo così finalmente operativo tale sistema in tutte
le sue forme
• Portare a conoscenza su tutte le novità introdotte, evidenziandone in
particolare gli effetti dal punto di vista operativo e le eventuali criticità.
Temi
Tutte le novità introdotte dal DLvo 205/10 in materia di:
- Co-responsabilità
- Responsabilità estesa del produttore del prodotto
- Priorità nella gestione
- Preparazione al riutilizzo
- Obiettivi di riciclaggio
- Smaltimento in regioni diverse e inceneritori
- Autosufficienza e prossimità
- Rifiuti organici
- Definizioni (Produttore, Intermediario, Trattamento, Compost, Scarichi, ecc.)
- Classificazione e CER
- Sottoprodotto
- Mps sin dall’origine
- Esclusioni
- Terre e Rocce.
•
214
- Miscelazione
- Responsabilità
- SISTRI
- Registri
- Trasporto
- Trasporto transfrontaliero
- Competenze dello Stato e criteri di assimilazione
- Competenze delle Province
- Gestione integrata e Piani regionali
- Autorizzazioni
- Iscrizione all’Albo
- Oli usati
- Sanzioni (comprese le sanzioni Sistri)
- Abrogazioni
Durata
8 ore
215
Titolo corso:
IL REGOLAMENTO CLP – IL GHS EUROPEO
Destinatari
Responsabili Ambiente e Sicurezza , responsabili della Qualità, responsabili della
Logistica, responsabili della Sicurezza Prodotti, responsabili della Sicurezza Impianti,
responsabili dell’Igiene Industriale.
Obiettivi
Fornire tutte le informazioni utili a comprendere le importanti novità introdotte dal
regolamento europeo CLP e come esse influiranno su: - classificazione etichettatura - redazione delle relative schede dati di sicurezza delle sostanze e
preparati pericolosi.
Temi
• Il regolamento CLP (n. 1272/2008): Il sistema GHS (Globally Harmonized
System of Classification and Labelling of Chemicals), approvato nel dicembre
2002, è stato recepito come norma comunitaria sotto forma di Regolamento
n. 1272/2008 (c.d. Regolamento CLP da Classification, Labelling and
Packaging) pubblicato sulla G.U.U.E. L353 del 31 dicembre 2008.
• Il GHS – Sistema Globale Armonizzato:
- Principi fondamentali
- L’applicazione del GHS nel mondo Il regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP)
- Analisi delle disposizioni principali
- Legami fra Regolamento CLP e Regolamento REACH
- Criteri di classificazione delle sostanza
- Criteri di classificazione delle miscele
- Etichettatura di sostanze e miscele
- Schede Dati di Sicurezza
• Periodo transitorio CLP
• Direttive sostanze e preparati pericolosi
• Gestione del periodo transitorio ed abrogazione delle direttive 67/548/CEE e
1999/45/CE
216
• Confronto fra la classificazione ed etichettatura dei due sistemi normativi
• Impatto del regolamento CLP sulle altre norme comunitarie
Durata
8 ore
217
Titolo corso:
CORSO SULLA GESTIONE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA GENERATE DA ATTIVITÀ
INDUSTRIALI
Destinatari
Responsabili Ambiente e Sicurezza, responsabili della Sicurezza Prodotti,
responsabili della Sicurezza Impianti, responsabili dell’Igiene Industriale.
Obiettivi
• Fornire le informazioni sulla normativa e sulle applicazioni in aziendae sui
mezzi per gesti da utilizzare per la gestione e il controllo delle emissioni.
Temi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Struttura normativa e principi di base
Concetto di impianto industriale e campo di applicazione della normativa
Autorizzazione degli impianti e gestione delle modifiche
Limiti alle emissioni in atmosfera
Emissioni di sostanze organiche volatili
Emissioni di gas serra
Emissioni di sostanze lesive per l´ozono stratosferico
Controllo delle emissioni
Sistema sanzionatorio
Controllo gestionale delle emissioni in atmosfera
Ruolo degli enti di progettazione (prodotto/processo)
adempimenti successivi all’ottenimento dell’autorizzazione
Durata
8 ore
218
Titolo corso:
IL RISCHIO DELLE SOSTANZE CHIMICHE, IL REGOLAMENTO REACH E CLP
Destinatari
Responsabili del servizio di protezione e prevenzione
Obiettivi
Favorire l’acquisizione di competenze per una corretta gestione circa le modalità di
attuazione della normativa: Regolamento CE n. 1907/2006 REACH, e successive
modifiche.
Temi
• Introduzione: breve panoramica sul Regolamento REACH;
• Dal sistema GHS al CLP;
• I principali attori coinvolti: produttori/importatori, utilizzatori a valle,
produttori ed importatori di articoli;
• La disciplina sanzionatoria;
• Interconnessioni tra REACH e CLP;
• Le prossime dead-line;
• La nuova classificazione di sostanze e miscele;
• Scheda dati di sicurezza: quando deve essere fornita, quando è facoltativa e
quando è impropria;
• Scheda dati di sicurezza: che struttura deve avere, quali sono i requisiti minimi
ed in quali occasioni va aggiornata;
• Scenari di esposizione: comunicare un uso a monte ed a valle della catena di
fornitura;Responsabilità e disciplina sanzionatoria connessa alla trasmissione
di informazioni.
Durata
8 ore
219
Titolo corso:
LE ENERGIE RINNOVABILI DA BIOMASSE
Destinatari
Installatori e progettisti
Obiettivi: Acquisizione di competenze sulla Conversione Termochimica
(Combustione Diretta, Impianti di Cogenerazione con turbine a gas e turbine a
vapore, Teleriscaldamento, Tecnologia a letto fluido BFB, Gassificazione)
Temi
• Definizione di Biomassa
• Direttiva Europea 2001/77/CE
• Disponibilità della Biomassa (Residui dall’Agricoltura, Foreste, Industrie;
Coltivazioni Energetiche)
• Potere calorifico
• Processi di Conversione
• Accenni di Meccanica, Termodinamica e Chimica
• Fotosintesi Clorofilliana; Biologia Vegetale
• Ciclo della CO2
• Conversione Biochimica; Produzione di Biogas (Digestione Anaerobica,
Impianti di Depurazione, Discariche, Processi di Fermentazione, Tipologie di
Digestori; Digestione Aerobica)
• Conversione Termochimica (Combustione Diretta, Impianti di Cogenerazione
con turbine a gas e turbine a vapore, Teleriscaldamento, Tecnologia a letto
fluido BFB, Gassificazione)
• Panoramica Mondiale per la produzione di Energia da Biomassa
• Criteri progettuali di dimensionamento
• Analisi Economica e valutazione dei Tempi di ammortamento di un Impianto
da Biomassa
• Rendimenti di un Impianto da Biomassa
• Impatto sull’Ambiente.
Durata
16 ore
220
Titolo corso:
CORSO OPERATIVO SUI RIFIUTI RAEE
Destinatari
Consulenti ambientali; Responsabili della Funzione Ambiente e loro collaboratori.
Obiettivi
Fornire un quadro completo del sistema legislativo di riferimento
Quali enti e imprese devono obbligatoriamente adeguarsi;
Quali termini e quali scadenze;
Cosa cambierà per le imprese e gli enti ;
Quali sono gli obblighi e gli adempimenti per gli operatori del settore;
I documenti da gestire e modalità di compilazione
Integrazione con SISTRI
• Responsabilità e Sanzioni
•
•
•
•
•
•
•
Temi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il quadro legislativo di riferimento e le scadenze
Il ritiro “uno contro uno” da parte degli operatori della distribuzione
I soggetti obbligati
Il trasporto dei Raee ritirati dalla distribuzione
Il ritiro dei Raee domestici da parte degli operatori dell’installazione e
dell’assistenza tecnica
La gestione dei Raee professionali
La gestione delle schede RAEE
Come si compilano i documenti
Le scritture ambientali semplificate
L’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali
Impianto Sanzionatorio
L’integrazione con SISTRI
Durata
8 ore
221
Titolo corso:
LE BASI PER UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Le norme ISO 14000 e il regolamento EMAS
Destinatari
Responsabili del sistema SGA
Obiettivi
• Acquisire informazioni su cosa significa in concreto sviluppare un Sistema di
Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004 ed avere
una conoscenza di base del Regolamento EMAS II.
Temi
• Analisi Ambientale Iniziale
•
Quadro generale delle nuove norme: ISO 9000:2005, ISO 9001: 2000, ISO
9004: 2000.
•
Responsabilità della direzione
• Gestione delle risorse
• Realizzazione di prodotti e servizi
• Misurazioni analisi e miglioramento
Durata
16 ore
222
Titolo corso
CORSO DI BASE PER R.S.P.P. E A.S.P.P. (art. 32 D.lgs 81/08 - Dl.gs 106/09 - Accordo
Stato Regioni 26.01.2006)
Destinatari
Tutti i dipendenti che, in possesso di un diploma quinquennale di istruzione
secondaria superiore (requisito di legge), sono destinati a svolgere i compiti di
Responsabili e addetti del servizio di Prevenzione.
Obiettivi
• Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in
tema di igiene e sicurezza del lavoro, sui criteri e strumenti per la ricerca delle
leggi e norme tecniche riferite a problemi specifici
• Acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di
prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni
svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori
• Conoscere in particolar modo per gli aspetti normativi, relativi ai rischi e ai
danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri
metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di
valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze
Temi
• L’approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 81/2008 e successive
modifiche: la filosofia del D.Lgs. 81/2008 in riferimento alla organizzazione di
un Sistema di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto
uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di
tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi
223
• Il sistema legislativo: esame delle normative di riferimento, la gerarchia delle
fonti giuridiche, le Direttive Europee, la Costituzione, il Codice Civile e il
Codice Penale, l’evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro,
lo Statuto dei Lavoratori e la normativa sulla assicurazione obbligatoria contro
gli infortuni e malattie professionali
• Il D.Lgs. 81/2008 e D.lgs. 106/2009: l’organizzazione della prevenzione in
azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo
associato alla normativa vigente collegata
• La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile,
lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc.
• Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità
• Il Sistema di Prevenzione Aziendale e il Sistema Pubblico della Prevenzione
• I soggetti del Sistema di Prevenzione aziendale: compiti, obblighi e
responsabilità civili e penali
• Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del
SPP, il Medico Competente (MC), il Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza (RLS) e il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale
(RLST). Gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e
pronto soccorso
• ll sistema pubblico della prevenzione
• Vigilanza e controllo, il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni, le
omologazioni, le verifiche periodiche
• Informazione, assistenza e consulenza
• Organismi paritetici e Accordi di categoria
• Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione
• Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali,
rischio di molestie e mobbing
• Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi
statistica e andamento nel tempo, registro infortuni
• Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile
224
• Informazione sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi (Linee
guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, la Norma UNI EN
1050/98, ecc.)
• Il documento della Valutazione dei Rischi. Contenuti e specificità: metodologia
della valutazione e criteri utilizzati. Individuazione e quantificazione dei rischi,
misure di prevenzione adottate o da adottare. Priorità e tempistica degli
interventi di miglioramento. Definizione di un sistema per il controllo della
efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate
• La valutazione dei Rischi: rischio da ambienti di lavoro; elettrico; meccanico;
macchine; attrezzature; ;er movimentazione merci (apparecchi di
sollevamento, mezzi di trasporto); cadute dall’alto. Le verifiche periodiche
obbligatorie di apparecchi e impianti. Rischio di incendio ed esplosione:: il
quadro legislativo antincendio e C.P.I. La gestione delle emergenze
elementari.
• I rischi specifici: principali malattie professionali, rischio cancerogeni e
mutageni, rischio chimico, biologico, rischio rumore, vibrazioni, rischio
videoterminali, rischio movimentazione manuale dei carichi, rischio da
radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, rischio da campi elettromagnetici.
Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio
che li richiedono
• Il microclima e l’illuminazione
• Le ricadute applicative e organizzative della valutazione dei rischio: il piano
delle misure di prevenzione; il piano e la gestione del pronto soccorso; la
sorveglianza sanitaria(definizione della necessità della sorveglianza sanitaria,
specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e
giudizi di idoneità, ricorsi)
• I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo
• La gestione degli appalti
• L’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori (nuovi assunti,
RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico)
Durata
28 ore
225
Titolo corso
CORSO PER ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO
Destinatari
I dipendenti designati a occuparsi al primo soccorso
Obiettivi
• Possedere un quadro completo della normativa specifica in tema di igiene e
sicurezza del lavoro per intervenire nel primo soccorso
• Avere consapevolezza di cosa fare e cosa non fare in caso di infortuni in
azienda
• Entrare in possesso di capacità di intervento.
Temi
• Allertare il sistema di soccorso Cause e circostanze dell’infortunio (luogo
dell’infortunio, numero delle persone coinvolte, stato degli infortunati, etc.);
comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa ai Servizi di
assistenza sanitaria di emergenza
• Riconoscere un’emergenza sanitaria. Nozioni elementari di anatomia e
fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio; tecniche di
autoprotezione del personale addetto al soccorso; attuare gli interventi di
primo soccorso e sostenimento delle funzioni vitali
• Conoscere i rischi specifici dell’attività: i traumi in ambiente di lavoro, cenni di
anatomia dello scheletro; conoscenze generali sulle patologie specifiche in
ambiente di lavoro, lesioni da freddo e da calore
Durata
16 ore
226
Titolo corso
CORSO ADDETTI ANTINCENDIO ATTIVITA’ A RISCHIO BASSO (D.lgs 81/08 - D.lgs
106/09 - D.M. 10.03.1998)
Destinatari
Tutti i lavoratori delle aziende a rischio basso di incendio
Obiettivi
• Informare sui rischi di incendio legati all’attività svolta, alle specifiche
mansioni svolte, sulle misure di prevenzione e di protezione incendi adottate
nel luogo di lavoro
Temi
• Incendio e la Prevenzione
• Principi della combustione
• Prodotti della combustione
• Sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio
• Effetti dell’incendio sull’uomo
• Divieti e limitazioni di esercizio
• Misure comportamentali
• La protezione Antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio
• Principali misure di protezione antincendio
227
• Evacuazione in caso di incendio
• Chiamata dei soccorsi
• Esercitazioni pratiche. Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili.
Esercitazioni sull’uso degli estintori portatili
Durata
4 ore
228
Titolo corso
CORSO ADDETTI ANTINCENDIO ATTIVITA’ A RISCHIO MEDIO (D.lgs 81/08 - D.lgs
106/09 - D.M. 10.03.1998)
Destinatari
I lavoratori delle aziende a rischio medio di incendio
Obiettivi
• Informare sui rischi di incendio legati all’attività svolta, alle specifiche
mansioni svolte, sulle misure di prevenzione e di protezione incendi adottate
nel luogo di lavoro
Temi
• Incendio e prevenzione
• Principi sulla combustione
• Le sostanze estinguenti
• Triangolo della combustione
• Le principali cause dell’incendio
• I rischi alle persone in caso di incendio
• Principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi
• La Protezione Antincendio e le procedure da adottare in caso di incendio
• Le principali misure di protezione contro gli incendi
• Vie di esodo
• Procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme
• Procedure per l’evacuazione e rapporti con i vigili del fuoco
229
• Attrezzature ed impianti di estinzione, segnaletica di sicurezza e illuminazione
di emergenza
• Esercitazioni pratiche. Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più
diffusi e sulle attrezzature di protezione individuale. Esercitazioni sull’uso
degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi ed idranti
Durata
8 ore
230
LINGUE
231
Titolo corso
CORSO INGLESE DI BASE
Destinatari
Tutti i dipendenti
Obiettivi
• Trasferire conoscenze di base della lingua inglese: nozioni fondamentali di
grammatica, comprensione della lingua parlata e scritta e capacità di
comunicazione in maniera fluida
Temi
• Acquisizione dei rudimenti del sistema temporale e grammaticale e sviluppo
delle competenze comunicative per svolgere compiti semplici e di routine
• Acquisizione di parole, espressioni e frasi semplici riferite a situazioni della
vita quotidiana, tale da permettere un’interazione semplice atta a parlare di
sé e a soddisfare bisogni immediati e la stesura di testi semplici su argomenti
di proprio interesse
• Esercitazioni pratiche di speaking e listening.
Durata
80 ore di cui: 57 ore apprendimento di teorico e 23 ore di apprendimento pratico
232
Titolo corso
CORSO INGLESE LIVELLO INTERMEDIO
Destinatari
Tutti i dipendenti che possiedono già un livello base di conoscenza della lingua
parlata e scritta
Obiettivi
• Far acquisire quelle conoscenze necessarie per avere un buon livello della
conoscenza della lingua parlata e scritta
Temi
• Ampliamento del lessico riferito a tematiche di proprio interesse e di attualità
e sviluppo della comunicazione scritta e orale su tali argomenti
• Consolidamento delle conoscenze grammaticali ed introduzione del sistema
modale e delle strutture sintattiche e grammaticali
• Sviluppo delle competenze comunicative, con particolare attenzione
all’espressione di opinioni, impressioni, esperienze riferite a argomenti
familiari
Durata
80 ore di cui: 40 ore apprendimento di teorico e 40 ore di apprendimento pratico
233
Titolo corso
CORSO DI BUSINESS ENGLISH
Destinatari
Tutti i dipendenti che possiedono già un buon livello di conoscenza della lingua
parlata e scritta. È indicato soprattutto per coloro i quali si occupano di attività
commerciali.
Obiettivi
• Far acquisire le competenze necessarie per interagire in contesti commerciali
all’estero nella lingua richiesta
Temi
• Lo studio pratico della lingua sui piani lessicale, grammaticale e sintattico,
applicato alle quattro abilità di lettura, scrittura, ascolto e parlato in situazioni
specifiche afferenti a luoghi di lavoro
•
Frasi ed espressioni usate frequentemente in contesti operativi, in modo da
ampliare il vocabolario ed esercitare la pronuncia, facilitando quindi la
comunicazione in attività semplici o di routine, con particolare attenzione ai
principali modelli linguistici per il lavoro e la carriera
• L’impiego delle strutture colloquiali più complesse in ambiti commerciali
attraverso esercitazioni concernenti il lessico da utilizzare durante incontri
d’affari, l’organizzazione di appuntamenti e la richiesta di informazioni in
merito a servizi e prodotti
• Formulazione di richieste, prenotazioni, e-mails, lettere e presentazioni
commerciali (uso del telefono, comunicazioni d’ufficio) per interagire con
234
scioltezza e spontaneità in situazioni lavorative disparate e produrre locuzioni
chiare e dettagliate su un’ampia gamma di argomenti per esporre il proprio
punto di vista con valide argomentazioni, anche avvalendosi di espressioni
idiomatiche e culturali inglesi d’uso comune in ambito affaristico.
Durata
80 ore
235
Titolo corso
CORSO BASE DI ITALIANO PER STRANIERI
Destinatari
Tutti i dipendenti che vivono da poco in Italia
Obiettivi
• Trasmettere le nozioni fondamentali per un corretto utilizzo della lingua italiana
• Imparare a scrivere, leggere e parlare correntemente la lingua italiana senza
commettere errori di grammatica, sintassi o ortografia
• Acquisire le nozioni base per comunicare sul posto di lavoro e non solo, un modo
per integrarsi a pieno nel nuovo contesto in cui operare
Temi
• Ortografia: alfabeto, uso delle maiuscole e delle consonanti, divisione in
sillabe, uso dell’apostrofo e della punteggiatura
• Grammatica: il nome concreto, astratto, comune, proprio, collettivo, alterato
e composto, il genere e numero dei nomi, nomi indeclinabili, difettivi e
sovrabbondanti; l’aggettivo e sua collocazione, il pronome, l’avverbio, le
congiunzioni
• Verbi: desinenze, tempi, modi e le tre coniugazioni, essere ed avere, verbi
regolari, attivi, regolati, passivi, riflessivi, irregolari, difettivi ed impersonali
236
• Sintassi: la proposizione (soggetto, predicato nominale, predicato verbale,
complemento oggetto, complemento predicativo del soggetto e dell’oggetto),
l’attributo e l’apposizione, i complementi indiretti (d’agente, causa efficiente,
specificazione, materia qualità, argomento, limitazione, termine, vantaggio,
causa, modo, luogo, mezzo, compagnia, origine, tempo)
• Composizione dialoghi: discorso diretto e indiretto, composizione di dialoghi
per situazioni diverse, lettura di articoli da giornali, comprensione, commento,
ascolto di audio cassette: comprensione e commento
Durata
40 ore
237
INFORMATICA
238
Titolo corso
CORSO DI INFORMATICA DI BASE
Il pacchetto office
Destinatari
Tutti i dipendenti
Obiettivi
• Acquisizione dei concetti fondamentali per l’utilizzo del PC
Temi
• Word: la finestra di Word, la gestione dei documenti, l’intestazione e piè di
pagina, formattazione e stili, elenchi e tabelle, immagini, indici, sommario e
riferimenti, la stampa del documento, le scorciatoie in Word
• Excel: panoramica su Excel, la finestra di Excel, il ruolo del mouse, il calcolo
automatico, le funzioni e i grafici
• Powerpoint: visualizzazioni, la creazione di diapositive, l'aspetto del testo e le
modifiche, effetti di transizione
• Access: introduzione ai DB relazionali, lavorare nella finestra del database,
creare un database e un’applicazione, la gestione degli oggetti del database,
l’uso dell’Autocomposizione Database per la creazione di tabelle, le regole per
l’assegnazione dei nomi agli oggetti, la creazione di una tabella, le proprietà
dei campi, la definizione degli indici, i campi di ricerca, la definizione delle
239
relazioni tra tabelle, l’inserimento dei dati, l’uso della tecnica OLE per
memorizzare immagini, suoni e altri oggetti
• Le reti informatiche: le topologie di rete, le reti di calcolatori, tipi di rete,
Intranet ed extranet, Firewall, servizi di rete locale, la comunicazione a
commutazione di pacchetto, le reti telematiche e i meccanismi di base, lo
standard ISO/OSI, Ethernet
• Le basi di Internet: TCP (Transmission Control Protocol), IP (Internet Protocol),
il World Wide Web, la Posta Elettronica, il File Transfer Protocol
Durata
40 ore
240
Titolo corso
CORSO DI INFORMATICA LIVELLO AVANZATO
Destinatari
Tutti i dipendenti che conoscono già il Pacchetto Office in modo adeguato.
Obiettivi
• Acquisire conoscenze e capacità per progettare e creare un sistema di raccolta
ed archiviazione dati di tipo relazionale - database di medio livello - con
relativa elaborazione secondo le proprie necessità;
• costruire report
• esportare dati su altri software, come Excel e Word, o per il Web.
Temi
• Word: tecniche di formattazione di carattere e paragrafi, la gestione di
tabelle, la creazione di elenchi; gli strumenti di disegno e la grafica; gli stili:
creazione e modifica; le impostazioni di pagina e l’utilizzo dei modelli
reimpostati.
• Excel: l'ambiente di lavoro (cartelle, fogli e griglia di lavoro); la formattazione
dei dati; formule e funzioni Grafici e la loro formattazione; come creare un
elenco, l’uso dei filtri, l’integrazione fra i due programmi, la condivisione dei
dati; la stampa unione; l’integrazione di grafici e tabelle.
• Access: teoria dei database relazionali; tabelle, query e dynaset; maschere e
report; macro e moduli; la creazione di un proprio database; la creazione di
una tabella, la creazione di una maschera; l’immissione e modifica dei dati; la
personalizzazione di una maschera (master/detail); ricerca, ordinamento e
visualizzazione dei dati; la creazione ed esecuzione di macro; esempi
applicativi e di valutazione di un database di MS Access.
Durata
25 ore
241
Titolo corso
ELEMENTI DI SAP
Destinatari
Personale amministrativo
Obiettivi
-Gestire il sistema aziendale delle rilevazioni Contabili
-Gestire il processo informatizzato della contabilità aziendale
-Eseguire le procedure contabili
Temi
-I concetti essenziali e le caratteristiche generali del prodotto SAP
-L'uso e la gestione contabile, in particolare con il Modulo Finanza e Contabilità SAP
FI-CO
-Sviluppare la gestione informatizzata degli adempimenti contabili e fiscali, la
gestione dei prodotti e dei servizi oggetto dell'attività d'impresa, gli strumenti per i
pagamenti
-L'applicazione delle tecniche della contabilità generale
-Saper analizzare la struttura della contabilità in azienda ed effettuare le scritture
relative ad acquisti, vendite, IVA, ammortamenti e costi del personale
Durata
40 ore
242
LEGNO
243
Titolo corso
NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE DEI PANNELLI A BASE DI
LEGNO
Destinatari
Addetti alla produzione
Obiettivi
• Fornire informazioni aggiornate sulla normativa applicabile e sulle novità in
arrivo
Temi
• Normativa tecnica volontaria e cogente
• Marcatura CE dei pannelli per le costruzioni
Durata
8 ore
244
Titolo corso
MATERIALI DI RIVESTIMENTO PER I MOBILI
Destinatari
Addetti alla produzione
Obiettivi
• Fornire un aggiornamento di conoscenze su materiali e tecnologie utilizzate e
tecnologie utilizzati per i rivestimenti dei mobili
Temi
• Prodotti vernicianti per il legno
• Rivestimenti con carte decorative
• Materiali plastici
Durata
8 ore
245
Titolo corso
PRESENTAZIONE NUOVE NORME EUROPEE PER I MOBILI PER USO NON
DOMESTICO
Destinatari
Addetti alla produzione di mobili per uso contract
Obiettivi
• Fornire un aggiornamento di conoscenze sulle nuove norme
Temi
• Presentazione delle norme UNI-EN 15372 “tavoli per uso non domestico” e
norma UNI-EN 15373 “sedute per uso non domestico”
• Requisiti e metodi di prova
Durata
8 ore
246
Titolo corso
TECNOLOGIA DEL LEGNO
Destinatari
Posatori di pavimenti di legno
Obiettivi
• Formare ed aggiornare i posatori sulle problematiche legate al legno per
pavimentazione e suoi utilizzi
Temi
• Nomenclatura botanica e commerciale
• Caratteristiche strutturali del legno
• Comportamenti e proprietà delle varie specie arboree
• Vantaggi ambientali e costruttivi del legno
Durata
8 ore
247
Titolo corso
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO A PAVIMENTO:
PROBLEMATICHE E APPLICAZIONI
Destinatari
Posatori di pavimenti di legno
Obiettivi
• Informare ed aggiornare i posatori sulle problematiche legate alla posa di
pavimenti di legno su sottofondi/massetti contenenti impianti di riscaldamento e
raffrescamento
• Fornire indicazioni e soluzioni per operare una posa corretta con l’impiego dei
prodotti più adatti: dal legno ai prodotti per la posa
Temi
• Analisi delle tipologie dei massetti
• Principi di funzionamento degli impianti radianti
• Soluzioni applicative
Durata
8 ore
248
Titolo corso
CORSO PROFESSIONALE PER POSATORI DI PAVIMENTI DI LEGNO
Destinatari
Posatori di pavimento di legno
Obiettivi
• Integrare la formazione professionale già consolidata con la gestione delle risorse
aziendali costituite dal personale e dalle attrezzature
Temi
• Lettura dei disegni tecnici (scala, quote, simbologie)
• Sezione di disegni esecutivi
• Esecuzione dei tracciamenti
• Valutazione di un progetto di posa
• Realizzazione di un progetto di posa
• Controllo delle condizioni di posa (umidità, situazione ambientale, tipologie
degli impianti, frequenza d’uso/usura da calpestio)
• Verifica di cantiere
• Cronoprogramma di cantiere
• POS (Piano Operativo di sicurezza)
• Logistica
• Elenco delle attrezzature e relativa manutenzione
• Analisi dei costi
249
• Formulazione di un preventivo
• Contratto (appalto o fornitura in opera, subappalto etc)
• Tempi, oneri e responsabilità
• Esame delle norme tecniche/legislative di riferimento
Durata
48 ore più 1 giorno di esame
Note
Il corso è tenuto in collaborazione con Formedil (Ente nazionale per la Formazione
e l’addestramento professionale nell’edilizia).
E’ previsto un esame finale di attestazione delle competenze acquisite.
250
Titolo corso
IL LEGNO: DALLA MATERIA PRIMA AI PRODOTTI FINITI
Destinatari
Tutto il personale che opera nel settore legno-arredo
Obiettivi
• Fornire una conoscenza dettagliata della materia legno, delle principali
normative tecniche relative e sui materiali di rivestimento quali adesivi e vernici
per acquisire consapevolezza sul proprio prodotto
Temi
• Anatomia del legno
• Le anomalie del legno
• Chimica del legno
• Caratteristiche fisico-meccaniche del legno
• Classificazione del legno
• Biodegradamento e preservazione del legno
• Segagione e assortimenti di legno massiccio
• Prime lavorazioni per la produzione di piallacci e pannelli
• Pannelli a base di legno
• Essicazione: prodotti e trattamenti innovativi
• La normativa tecnica
251
• La certificazione fitosanitaria ISPM15-FAO
• Marcatura CE ed esempi applicativi
• Aspetti legislativi
• Materiali di rivestimento: composizione, proprietà, applicazioni e difetti:
- Piallacci
- Carte impregnate
- Laminati
- Foglie polimeriche
•
Materiali di rivestimento: caratterizzazione
•
Adesivi: composizione, classificazione
•
Prodotti vernicianti: composizione e proprietà
•
Prodotti vernicianti: aspetti operativi di applicazione ed essicazione
•
Prodotti vernicianti: i difetti
•
Caratterizzazione delle vernici
Durata
48 ore suddivise tra teorie ed esercitazioni varie
252
Titolo corso
I SERRAMENTI
Destinatari
Tutto il personale che opera nel settore specifico
Obiettivi
• Fornire un aggiornamento a tutto tondo sulla normativa, contrattualistica e sugli
aspetti tecnici riguardanti i serramenti
Temi
• Risparmio energetico ed isolamento acustico
• Qualità ottica e visiva delle vetrate impiegate nei serramenti
• Posa in opera a regola d’arte su porte d’ingresso
• Competenze e responsabilità delle figure professionali nel processo di posa in
opera
Durata
8 ore
253
Titolo del corso
CORSO PER DIRETTORE TECNICO DELLA PRODUZIONE DI ELEMENTI IN LEGNO
STRUTTURALE
Destinatari
Responsabili e futuri responsabili della produzione
Obiettivi
Formare il personale destinato ad essere direttore tecnico di produzione qualificato
alla classificazione del legno strutturale
Temi
• Marcatura CE
• Sistema di gestione qualità
• Classificazione in base alla resistenza
• Progettazione, verifiche e controlli di accettazione
• Panorama normativo nazionale
• Contratto
• Esame
Durata
24 ore
Note
Il corso organizzato con il Ministero delle Infrastrutture prevede un esame finale
per il rilascio dell’attestato di qualificazione.
254
Titolo del corso
CORSO DI CLASSIFICAZIONE A VISTA DEL LEGNO MASSICCIO AD USO STRUTTURALE
Destinatari
Direttori tecnici della produzione
Obiettivi
Approfondire la tematica della classificazione a vista con i relativi aggiornamenti
normativi
Temi
• Classificatori (Grander UNI EN 14081 –1)
• Normativa nazionale ed comunitaria
- UNI 035
-
DIN 4074
• Esercitazione pratica sulla classificazione delle travi in legno
Durata
8 ore