Da Timbuctu al Paese dei Dogon Viaggio in Mali
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Da Timbuctu al Paese dei Dogon Viaggio in Mali
Da Timbuctu al Paese dei Dogon Viaggio in Mali Da ottobre ad aprile 2009 Al confine tra l’Africa nera e l’Islam e tra il deserto e la steppa, il Mali ha avuto nei sogni e nelle avventure dell’Ottocento un ruolo paragonabile a quello delle sorgenti del Nilo e dei grandi laghi dell’Africa orientale. Per Timbuctu e il Niger, come per il lago Vittoria e il Nilo Azzurro, molti esploratori occidentali hanno scelto di faticare e morire. Ma l’importanza del Mali non è soltanto nel mito. Cuore e crocevia dell’Africa occidentale questo immenso Paese ha visto fiorire tra il VIII e il XVI secolo gli imperi di Ghana, del Mali e Sonrai che, convertiti all’Islam e solidamente insediati lungo l’ansa del Niger, controllavano le grandi carovaniere attraverso il Sahara. L’oro, le spezie, gli schiavi, il sale, l’avorio sono stati i pilastri di una ricchezza che ha impressionato per secoli i commercianti provenienti dal Maghreb. Secondo il grande viaggiatore Ibn Battuta che la visitò nel 1353, Djenné era una delle più belle, grandi e ricche città nere. Anche oggi il Mali è un Paese che incanta, che trasmette allegria e speranza. Un Paese dove convivono 32 etnie diverse e tra tutte quella dei Dogon, “il popolo a cui è data la parola, il popolo delle stelle”, gente straordinaria che vive traendo energia e vitalità dal grande Niger, “il fiume dei neri”, il fiume dei fiumi, frontiera geografica del Sahara che lascia senza fiato anche nei mesi della stagione secca. Poi, nella stagione delle piogge, il fiume si dilata e diventa un mare , un oceano ai bordi del deserto. L’attuale repubblica del Mali era già un impero nel 1235 quando il re dei Mandingo, Kankou Moussa, rese celebre il territorio come formidabile crocevia culturale e mercantile alle porte del deserto. Da allora molte invasioni ed anche la colonizzazione francese fino al 1960, anno dell’indipendenza. Nel 1992 avvengono le prime elezioni democratiche con un conseguente periodo di riforme politiche ed economiche che continuano tuttora. Il clima Il periodo migliore per visitare il Mali va da ottobre ad aprile. Ottobre e novembre sono mesi perfetti: le piogge estive hanno favorito l’esplosione della vegetazione, il delta del Niger è un lago sterminato, i colori sono impressionanti. Ad agosto e settembre, improvvisi temporali scuotono l’aria. Sono i mesi preferiti dai fotografi professionisti: dopo la pioggia i cieli sono azzurri e i colori sono splendidi. L’harmattan, il vento caldo e sabbioso proveniente dal Sahara, può soffiare a fine gennaio e febbraio. 1° giorno, ITALIA/BAMAKO Arrivo a Bamako. Incontro con la guida/accompagnatore parlante italiano e disbrigo delle formalità aeroportuali. Trasferimento e sistemazione all’Hotel Plaza. Cena libera. Pernottamento. 2° giorno, BAMAKO/TIMBUCTU Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Timbuctu che si trova nel nord del Paese. (8.00-10.00). La misteriosa città di Timbuctu fu fondata nel XI secolo dai Tuareg (Tin Buctu significa “il pozzo di Buctu”). Arrivo e visita della città con le moschee, le case degli esploratori, il centro Ahmed Baba, il museo e il mercato artigianale. Ricordiamo la grande moschea di Timbuctu che ha ospitato una delle più grandi scuole craniche d’Africa. Seconda colazione in hotel e tempo libero fino alle ore 16.30 circa quando si effettuerà una escursione nel deserto a dorso di cammello per la visita di alcuni campi tuareg. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento. 3° giorno, TIMBUCTU/MOPTI Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Mopti, costruita sulle acque dei fiumi Niger e Bani. Questa Venezia del Mali, che un tempo era solo un piccolo villaggio di pescatori Bozo, è oggi uno dei centri commerciali più attivi del Paese con il suo porto colmo di piroghe che trasportano uomini e merci. Si visitano il porto, la moschea, il mercato e i quartieri Peuhl e Bella. Seconda colazione in ristorante africano Bar Bozo situato nel cuore del porto. Nel pomeriggio si effettua una passeggiata in piroga sul fiume Niger alla scoperta del mondo dei pescatori. Cena e pernottamento in hotel. 4° giorno, MOPTI/DJENNE/MOPTI Prima colazione e partenza per Djenne che si raggiunge dopo circa due ore di strada. Fondata nel IX secolo, Djenne è una delle più antiche città dell’Africa occidentale. Si visita a piedi il mercato settimanale e la famosa moschea di Djenne (il più grande monumento in terra del mondo). Visita delle scuole coraniche e delle botteghe degli artigiani che producono i tessuti Bogolan. Seconda colazione. Nel pomeriggio rientro a Mopti. Cena e pernottamento in hotel. 5° giorno, MOPTI/SONGHO/SANGHA Prima colazione e partenza per Songho dove si visita la famosa grotta di iniziazione e le pitture rupestri. Quindi proseguimento verso Sangha e arrivo verso mezzogiorno all’hotel Guinna. Dopo la seconda colazione visita di Sangha, famosa per la sua architettura, simbolo della cultura Dogon. Visita delle “toguna”, le case dei feticci, i granai e le case sacre riservate alle donne. Cena e pernottamento in hotel. 6° giorno, SANGHA/TIRELI/SANGHA/BANDIAGARA Prima colazione e partenza molto presto per una giornata di escursione attraverso maestosi paesaggi. A piedi, attraverso sentieri e dirupi, si va alla scoperta del mondo straordinario e preservato dei Dogon. Si visitano i più bei villaggi Dogon costruiti sui dirupi e pressoché inaccessibili: Banani, Ireli (patrimonio dell’umanità), Amani e i suoi coccodrilli sacri, Tirelli dove assisteremo alla spettacolare danza tribale delle maschere Dogon. Seconda colazione al sacco. Nel pomeriggio rientro a Sangha e proseguimento verso Bandiagara. Cena e pernottamento in hotel. 7° giorno, BANDIAGARA/SEGOU Prima colazione, partenza per Mopti (75 km) e proseguimento verso San. Lungo il percorso visita di Kanga, villaggio Bobo, e di numerosi granai lungo la strada. Seconda colazione al ristorante Teriya, quindi visita della moschea di San. Nel pomeriggio proseguimento verso Ségou. Cena e pernottamento all’hotel Auberge o Indépendance. 8° giorno, SEGOU/BAMAKO (235 KM) Prima colazione e breve visita di Segou con il porto dei pescatori, le case coloniali e le botteghe dei vasai. Quindi percorso di ritorno nella capitale. Seconda colazione in ristorante Santoro a Bamako (questo ristorante è famoso per le sue specialità africane e la galleria d’arte. Nel pomeriggio visita di Bamako con il Museo Nazionale, la casa degli artigiani ed il mercato del riciclo di Médine. Cena libera. Pagina 2 9° giorno, BAMAKO Prima colazione e completamento delle visite. Seconda colazione in ristorante. Pomeriggio libero da dedicare agli ultimi acquisti a ricordo di un viaggio molto significativo. Alcune camere in day-use all’hotel Plaza sono a disposizione prima del trasferimento all’aeroporto. Cena libera. 10° giorno, ITALIA Arrivo in Italia. I pernottamenti Bamako, Hotel Plaza o simile Camere standard con aria condizionata, servizi privati. Piscina. Timbuctu, Hotel Azalai o simile Camere con aria condizionata e servizi privarti. Mopti, Hotel Ambedjele o simile Camere con aria condizionata e servizi. Sul lungo fiume. Piscina. Sangha, Campement la Guinna Camere con ventilatore e servizi privati. Spartano. Unica soluzione disponibile. Bandiagara, Hotel Le Cheval Blanc Camere con aria condizionata e servizi privati. Ségou, Hotel Auberge Camere con aria condizionata e servizi. Bel giardino e piscina. I mezzi di trasporti sono tutti con aria condizionata Da 2 a 4 persone: auto 4x4 fuoristrada Da 5 a 8 persone: minibus 4x2 Toyota Hiace, auto 4x4 fuoristrada nel tratto Mopti-Sangha e ritorno. Da 9 persone: bus 4x2, auto 4x4 fuoristrada nel tratto Mopti-Sangha e ritorno. Documenti Passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza. Occorre il visto di ingresso ottenuto in Italia prima della partenza. E’ obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla. Lingua La lingua ufficiale è il francese, quella più diffusa il bambara. Elettricità Il voltaggio è di 220 volts con vari tipi di prese. Pernottamenti La sistemazione è prevista in Hotel 4 stelle a Bamako, Mopti, 3 stelle a Segou , Djennè e Tombouctou. (classificazione locale). Nel cuore del paese dei Dogon il pernottamento è previsto in “hotel campement”, che offre una sistemazione molto spartana, ma con servizi igienici privati. In Mali gli alberghi sono ancora lontani dagli standard a cui siamo abituati e presentano spesso carenze nella manutenzione e nella pulizia. Cucina La cucina tradizionale si basa sul consumo di miglio, sorgo e riso. Il piatto più comune è uno sformato a base di cereale simile ad una polenta non salata detto tò. Il tò si condisce con una salsa a base di carne, di pesce, di salsa di arachidi o di gombo. Come in altri Paesi del nord-Africa è anche molto diffuso il consumo di Cous Cous insieme al pollo e al pesce del Niger. La bevanda più comune è il The alla menta. Comunicazioni telefoniche E’ possibile comunicare anche se con qualche difficoltà solo dai grandi centri quali Bamako e Mopti. Pagina 3