Iskcon-Brochure - Domus Hare Krishna
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Iskcon-Brochure - Domus Hare Krishna
CENTRI DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PER LA COSCIENZA DI KRISHNA IN ITALIA BERGAMO Villaggio Hare Krishna 24040 Chignolo d’Isola (BG) Tel. 035 4940705 [email protected] — www.radharamana.it FIRENZE Villa Vrindavana Via Scopeti, 108 50026 San Casciano in Val di Pesa (FI) — Tel. 055 820054 [email protected] — www.villavrindavana.org MILANO Centro Culturale Govinda Via Valpetrosa, 5 — 20123 Milano — Tel. 02 862417 [email protected] — www.radharamana.it ROMA Centro Hare Krishna Via Sardegna, 55 — 00187 Roma — Tel. 3331976517 — 06 68891540 [email protected] — www.iskconroma.it TERNI Sankirtana Dhama eTravelling Sankirtan Temple loc. Pociolo 2 — 05016 Ficulle (Terni) Tel. 3465413707 — 3470012204 — [email protected] VICENZA Prabhupada-desh—Via Roma, 11—36020 Albettone (VI) Tel. 0444790573 [email protected] — www.prabhupadadesh.com Punti d’incontro: BOLOGNA Centro Culturale Vaikuntha Via Gaspare Nadi, 6 (Zona Mazzini Pontevecchio) — 40139 Bologna Tel. 051 6771810 — 3283643539 [email protected] — www.centrovaikuntha.com GENOVA Sri Prabhupada Dhama Via Rio Torbido, 3 (Doria) — 16165 Genova — Tel. 3476217898 [email protected]—www.hare-krishna-genova.oneminutesite.it LECCE Centro Nava Rama Rajya Via Cavalieri C.P. 72 — 73010 Arnesano (LE) Tel. 0832 099012 — [email protected] TORINO Centro culturale Hare Krishna Via Mongrando, 23 — Tel. 347 0194872 [email protected] — www.harekrishnatorino.it Per informazioni sulle pubblicazioni scrivere o telefonare a: B.B.T. ITALIA s.r.l. via G. Galilei 39/117—24040 Chignolo d’isola (BG) Tel. 035 903833 — [email protected] www.harekrsna.it — www.bbtitalia.com The Bhaktivedanta Book Trust maestro spirituale fondatore A.C. Bhaktivedanta Swami PrabhupĀ da HARE KRISHNA Cinquant’anni di storia in Occidente Gli HARE KRISHNA cinquant’anni di storia in occidente Nei Veda (antiche Scritture sacre) Dio è conosciuto col nome di Krishna, il più affascinante, perché possiede illimitate qualità trascendentali che possono attrarre tutti gli esseri. Cinquecento anni or sono quello stesso Signore Supremo apparve nella persona di Sri Ciaitanya e dichiarò che il canto dei Santi Nomi —Hare Krishna, Hare Rama— si sarebbe diffuso oltre i confini dell’India, in ogni città e villaggio del mondo. Trascorsero centinaia di anni mentre i Suoi fedeli si sforzavano di espandere la Sua missione, chiedendosi come e quando quell’ardita predizione si sarebbe avverata. Infine, il 13 agosto 1965, pochi giorni prima del suo sessantanovesimo compleanno, Bhaktivedanta Swami —filosofo, studioso e santo— partì alla volta dell’America per offrire il suo messaggio di pace e buona volontà. Elemosinando un biglietto presso un’agenzia di navigazione del luogo, viaggiò come unico passeggero su una piccola nave da carico scolorita, la Jaladuta. Gli unici oggetti in suo possesso erano una valigia, un ombrello, una provvista di cereali secchi, circa sette dollari in valuta indiana e alcune casse di libri. Quando, trentasette giorni dopo, la Jaladuta entrò nel porto di New York, egli era completamente solo. Andò in America senza conoscere nessuno e del tutto privo di mezzi di sostegno visibili. Non aveva denaro, amici o seguaci, né la giovinezza e la salute, e nemmeno una chiara idea di ciò che avrebbe dovuto fare per raggiungere il suo lontano obiettivo: presentare la conoscenza spirituale dei Veda alla società occidentale. In una poesia scritta poco prima del suo arrivo, rivelò la sua umile fede nel Signore e nell’istruzione ricevuta dal suo maestro, che gli aveva chiesto di diffondere gli insegnamenti di Krishna nelle nazioni di lingua inglese: “Mio caro Krishna... come potrò far capire il Tuo messaggio? Sono sfortunato e privo di qualità. Imploro quindi la Tua benedizione per poterli convincere, in quanto non ho il potere di farlo con le mie sole forze... Sono certo che quando questo messaggio trascendentale toccherà il loro cuore, si sentiranno felici e liberi dalle miserie della vita...” Scrisse questa poesia il 18 settembre 1965. Dodici anni più tardi, il 14 novembre 1977, lasciò questo mondo all’età di ottantun anni. Che cos’era accaduto in quei dodici anni? Che cosa fu in grado di compiere durante quel breve periodo, pur avendo cominciato con niente e a un’età in cui la maggior parte della gente si ritira a vita privata? L’elenco delle sue realizzazioni supera ogni umano traguardo. In breve, tra il ’65 e il ’77, mentre i suoi fedeli si avvicinavano a lui con affetto per conoscerlo, Bhaktivedanta Swami, o Srila Prabhupada (come lo chiamano i suoi discepoli), diffondeva gli insegnamenti della coscienza di Krishna in ogni grande città del mondo e formava un’associazione che include tuttora migliaia di persone. Fondava 108 templi con magnifiche proprietà nei sei continenti e faceva il giro del globo quattordici volte per guidare personalmente i membri della sua estesa missione. Come se ciò non bastasse per un uomo che si avviava all’ottantina, tradusse dal sanscrito e commentò 51 volumi, in seguito tradotti e pubblicati in tutte le lingue del mondo e distribuiti in milioni di copie. Diede migliaia di lezioni, scrisse migliaia di lettere e prese parte a migliaia di conversazioni con fedeli, ammiratori e critici. Si conquistò la stima di centinaia di eminenti studiosi e personalità pubbliche, che espressero un genuino apprezzamento per il suo contributo alla religione, alla filosofia e alla cultura. Le pagine che seguono vi offriranno la possibilità di dare uno sguardo ai suoi insegnamenti e alle sue realizzazioni. “Ora posso vedere che tutto ciò è un miracolo. Altrimenti com’è possibile che un uomo solo e vecchio, con pochi libri da vendere, sufficienti a malapena per mantenersi, abbia potuto introdurre un movimento divino in una società materialistica?” “Sono venuto qui in età avanzata non per turismo, né per interesse personale, ma per portare la scienza di Krishna, che può rendervi davvero felici.” L’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna Dopo il suo arrivo a New York nel settembre del 1965, Prabhupada lottò da solo per un anno al fine di avviare il suo movimento, che mirava a rendere l’umanità cosciente di Dio. Viveva semplicemente, teneva conferenze quando e dove se ne presentava l’occasione, e gradualmente riuscì a destare interesse per i suoi insegnamenti. Con alcuni volontari del piccolo gruppo che seguiva regolarmente le sue conferenze serali riuscì a fondare, nel luglio del 1966, un’associazione spirituale destinata a una partecipazione mondiale e la chiamò INTERNATIONAL SOCIETY FOR KRISHNA CONSCIOUSNESS (ISKCON). Questo accadeva allora. Oggi l’ISKCON (che in Italia è l’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PER LA COSCIENZA DI KRISHNA, costituita nel 1973) comprende un grande numero di templi in ogni Paese del mondo, fattorie ecosostenibili, scuole, ristoranti e progetti speciali, e include una congregazione che conta milioni di partecipanti. Le finalità dell’Associazione La Coscienza di Krishna non è un’altra fede settaria. È la scienza che tratta dei valori spirituali insiti in ogni essere umano e ha il suo fondamento negli scritti vedici, datati migliaia di anni. Lo scopo del Movimento per la Coscienza di Krishna è diffondere i princìpi universali della realizzazione di Dio, affinché tutti possano beneficiare della vera conoscenza, dell’unità e della pace. I Veda assicurano che nell’età odierna il metodo più efficace per elevarsi spiritualmente è ascoltare, glorificare e ricordare sempre il Signore, il Bene Supremo. Egli è conosciuto con un’infinità di nomi, tra cui Krishna, “il più attraente”, Rama, “la riserva di ogni piacere”, e Hare, che indica l’illimitata energia del Signore. Seguendo il consiglio dei Veda, i membri dell’ISKCON s’impegnano nel canto e nella diffusione del mantra: Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare Questo suono sublime ci pone in diretto contatto con Dio e gradualmente risveglia in noi la nostra relazione con Lui. La missione primaria dell’ISKCON è quindi incoraggiare chiunque a dedicare almeno una parte del tempo e dell’energia all’ascolto e al canto delle glorie del Signore. Tutti potranno così realizzare che ogni creatura è un’anima spirituale, eternamente collegata a Dio nel servizio e nell’amore. Gli insegnamenti del maestro spirituale fondatore Srila Prabhupada notò che sebbene le scuole e le università odierne offrano svariati corsi di studio, mancano di una sezione dedicata alla conoscenza scientifica del sé e di Dio. Presentando nei suoi libri la scienza vedica che porta a realizzare Dio, egli colma questa lacuna e soddisfa questo bisogno vitale nel campo dell’educazione. Con gli anni, centinaia di studiosi che lo avevano incontrato personalmente o letto i suoi libri espressero il loro genuino apprezzamento per le sue qualità personali oltre che per il suo aiuto all’umanità. Dei suoi molti contributi, i libri sono senz’altro il più importante. Nel 1970 egli fondò la BHAKTIVEDANTA BOOK TRUST (BBT), diventata in breve tempo la casa editrice di letteratura vedica più grande al mondo. Grazie all’attività editoriale svolta dalla BBT in un quarto di secolo, milioni di persone hanno letto almeno uno dei libri di Prabhupada e sentito che la loro vita si è genuinamente arricchita. La perfetta conoscenza dei Veda Esistono innumerevoli forme di vita sul pianeta e la forma umana è tra queste, ma perfino un osservatore casuale noterebbe che gli umani hanno capacità uniche, che li distinguono da ogni altra specie. Che cosa ci rende così diversi da un insetto, un uccello o una scimmia? Queste creature mangiano, dormono, si riproducono e si difendono come noi, e il fatto che noi svolgiamo queste funzioni in modo più sofisticato non ci rende superiori. La nostra caratteristica è piuttosto la capacità di fare domande sull’esistenza, riflettere su noi stessi e indagare sulla nostra natura e sulla natura di Dio. I Veda consigliano dunque, mentre siamo nella forma umana, di maturare il desiderio di capire chi siamo, che cos’è l’universo, chi è Dio e qual è la relazione tra noi, l’universo e Dio. Dovremmo cercare la soluzione ai problemi basilari dell’esistenza, cioè la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte. Questa ricerca non è destinata ai cani e ai gatti, ma solo agli esseri umani. Poiché tutti abbiamo sensi imperfetti e siamo inclini a commettere errori, le nostre opinioni su temi che superano la nostra esperienza non possono garantirci informazioni valide o attendibili. Se vogliamo conoscere ciò che trascende i limiti della percezione e della cognizione umana, dobbiamo imparare da chi possiede già questa conoscenza, enunciata in origine da Dio in persona. Il Signore, l’Onnipotente, non può subire l’influsso di un’altra forza, pertanto il Suo sapere dev’essere perfetto e chiunque lo insegni senza apportarvi modifiche trasmette la conoscenza perfetta. Non dobbiamo far altro che accettare questo principio per progredire nella comprensione del pensiero vedico. La perfetta conoscenza dei Veda è stata preservata nel tempo proprio dal sistema della trasmissione, attraverso una catena ininterrotta di maestri spirituali. Srila Prabhupada rappresenta uno degli anelli di questa catena o linea di successione, che risale a Krishna stesso. La conoscenza che si trova nei suoi libri non diverge quindi da quella impartita da Dio. Egli non ha fabbricato alcuna “verità”, ma ha consegnato gli eterni insegnamenti vedici così come sono, senza nulla aggiungere, togliere o cambiare. “I Veda non sono un aggregato di conoscenza umana, ma un sapere che viene direttamente dal mondo spirituale, da Krishna stesso.” “Cinquemila anni fa il grande saggio Sukadeva spiegava la medesima scienza spirituale che noi leggiamo oggi nei libri di Srila Prabhupada” Gli argomenti presentati in questi libri si possono raggruppare in tre categorie di base: la scoperta della nostra relazione con Dio, il modo di agire in questa relazione e il conseguimento del fine supremo, la perfezione. Si tratta di tematiche universali, comuni a tutte le fedi, che ci portano gradualmente a capire Dio e la nostra relazione con Lui senza dover cambiare tendenza religiosa, nazionalità o cultura. Poiché non hanno nulla a che fare con designazioni settarie quali cristiano, indù, ebreo o musulmano, i loro obiettivi sono condivisibili da ogni fede, in quanto costituiscono l’essenza stessa della religione. La scelta del nome di Dio può variare, come anche la regole del culto, del rituale e della dottrina, ma la prova sta in quanta conoscenza e devozione per Dio il praticante sviluppa. Vera religione significa imparare ad amare Dio, e giungere ad amare Dio è il cuore degli insegnamenti contenuti nei libri di Prabhupada. Tutti i fenomeni, senza eccezione, hanno un inizio e una fine. La nostra cultura è dominata dall’idea che la coscienza (il sé) sia solo un altro fenomeno materiale, pertanto si crede che anch’essa muoia col corpo. Si tratta però di una semplice congettura che, pur sottoposta all’esperimento scientifico e all’osservazione, non è mai risultata verificabile. Nondimeno, resta uno dei cardini del pensiero materialistico moderno e più o meno tutti siamo stati educati fin dall’infanzia a vederci secondo quest’ottica. In pochi abbiamo riflettuto sulle implicazioni di un simile modo di pensare, che ci trascina naturalmente verso abitudini di vita contrassegnate dal nichilismo e dal materialismo sfrenato. L’insegnamento vedico di base è l’esatto opposto dell’attuale punto di vista scientifico sulla coscienza e sulla vita, in quanto presuppone che la coscienza individuale non dipende dalle funzioni neurobiologiche, ma esiste eternamente come realtà autonoma. La presenza, all’interno del corpo, di un osservatore cosciente durante le varie trasformazioni fisiche e mentali indica l’esistenza di due energie ben distinte: l’energia spirituale (il sé eterno) e l’energia materiale (il corpo temporaneo). I Veda spiegano che l’energia spirituale, il cui sintomo è la coscienza, continua a esistere anche dopo la fine del corpo materiale. “Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona riflessiva non è turbata da questo cambiamento”. (Bhagavad-gita 2.13) Ognuno di noi, essendo un’anima spirituale, vede il proprio corpo cambiare ad ogni istante e manifestarsi progressivamente nella forma di bambino, di adolescente, di adulto e di vecchio. L’anima resta invece sempre uguale, non subisce alcun mutamento e all’istante della morte trasmigra in un altro corpo. Ogni cambio di corpo porta con sé una quota di gioie e dolori, secondo le azioni svolte nel passato. Ecco perché c’è chi nasce bello, sano e ricco e chi deforme, malato e povero. Sempre secondo il karma (legge di azione e reazione), ora qualcuno può essere un re, un famoso scienziato o un artista, ma potrebbe rinascere in futuro come un cane o un gatto. Purtroppo, oggigiorno le persone non riescono a capire questa semplice verità, ossia che decidiamo la nostra prossima vita con le azioni che compiamo nella vita presente. I centri Se ognuno di noi è un’anima eterna, coperta solo da svariati abiti temporanei, possiamo logicamente concludere che il beneficio più grande per l’umanità è risvegliare la sua identità spirituale e la sua dormiente relazione con Dio. A questo fine l'ISKCON ha aperto innumerevoli centri in tutti i sei continenti e chiunque è invitato ad ascoltare gli insegnamenti sulla scienza di Krishna, a cantare il mantra Hare Krishna e a seguire corsi di bhakti-yoga. Occasionalmente, anche scuole e istituti superiori visitano le nostre sedi per scoprire la gioia della vita in coscienza di Krishna. La domenica, ogni centro organizza una festa con pasti vegetariani gratuiti e nel corso dell'anno si tengono vari festival. Tutti i programmi sono aperti al pubblico. La città spirituale in India L’edificazione di una città spirituale sul Gange, a Mayapur, in India, può considerarsi il più ambizioso tra i numerosi progetti concepiti da Srila Prabhupada per l’espansione della coscienza di Krishna a livello mondiale. Una volta completata, la città di Mayapur sarà uno degli aspetti più potenti e significativi della presentazione che l’ISKCON farà della cultura vedica nel ventunesimo secolo. Il progetto, già molto avanti nella costruzione, includerà ristoranti, alberghi, residenze permanenti, numerosi parchi su temi interattivi, una cattedrale commemorativa in onore del fondatore, oltre al “planetario vedico”, opera unica nel suo genere, che mostrerà al pubblico la struttura del cosmo secondo i Veda.
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TERNI
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GENOVA (punto d’incontro)
Sri Prabhupada Dhama
Via Rio Torb...