Innse-BerardI
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Innse-BerardI
L’azienda, da sempre attenta alle indicazioni e alle mutate richieste della clientela, appartiene a un primario gruppo industriale italiano quale il Gruppo Camozzi, ed è forte di una tradizione più che centenaria nel campo delle macchine utensili Innse-Berardi risponde alle richieste del mercato di macchine multitasking con Atlas, la nuova linea di macchine multifunzione a portale mobile che unisce in un unico impianto le caratteristiche operative di una fresatrice, un tornio e una rettifica. 122 Ottobre 2014 www.techmec.it tecnica [ M ultitasking ] di Davide Davò ed Ezio Zibetti 3 anime in 1 U n tornio, una fresatrice e una rettifica. In passato qualsiasi azienda meccanica impegnata nella produzione di componenti di alta qualità non poteva prescindere dall’acquisto di queste tre tipologie di impianti. Ora esiste un’alternativa: la macchina multitasking. L’innovazione tecnologica e la crisi economica hanno contribuito notevolmente alla diffusione di tali soluzioni, che attraverso un unico investimento permettono all’utilizzatore finale di effettuare tutte le lavorazioni necessarie per la realizzazione dei propri prodotti. Inoltre, la possibilità di finire il pezzo in macchina con un solo posizionamento consente di ottenere elevati livelli di precisione nelle lavorazioni, e contemporaneamente riduce i periodi di fermo macchina legati al riposizionamento dei componenti. Queste sono solo alcune delle motivazioni che stanno spingendo gli utilizzatori finali a preferire le macchine multitasking rispetto a quelle tradizionali. I costruttori di macchine utensili si stanno quindi adeguando a tale tendenza, e Innse-Berardi non fa certo eccezione. InnseBerardi, grazie all’appartenenza a un primario gruppo industriale italiano quale il Gruppo Camozzi, e forte di una tradizione più che centenaria nel campo delle macchine utensili, ha deciso di affrontare la sfida delle macchine multifunzione lanciando sul mercato la nuova linea di impianti multitasking Atlas. Trasformazione operativa «Da sempre prestiamo molta attenzione alle esigenze dei nostri clienti e alle tendenze del mercato, la cui evoluzione ci ha recentemente portato ad affrontare alcune www.techmec.it sfide che richiedevano l’impiego di macchine multifunzionali - spiega Davide Cucinella, Direttore commerciale di Innse-Berardi Tali sfide sono state vinte grazie alla nuova linea Atlas, una famiglia di impianti a portale mobile che si divide in tre macrolinee (Atlas 2, Atlas 3 e Atlas 4) il cui dimensionamento strutturale è ottimizzato in funzione delle corse degli assi e delle caratteristiche di coppia e potenza del mandrino». Una delle chiavi del successo di Atlas è racchiusa nel suo progetto a livello di ingegnerizzazione della macchina. Il passaggio da fresatrice a tornio o a rettifica infatti è un passaggio operativo in quanto molti elementi modificano la propria funzionalità, come per esempio la tavola di tornitura e di fresatura che nel passaggio da fresatrice a tornio si trasforma da supporto del pezzo in mandrino principale. Di conseguenza, cambia anche la definizione degli assi e quindi è necessaria l’implementazione di cicli di lavoro specifici per le varie configurazioni. Durante il passaggio tra una configurazione e l’altra viene eseguito uno switch del controllo numerico (Siemens 840D sl), che permette di riattrezzare la macchina nel modo migliore in funzione della lavorazione da eseguire. «Atlas non può essere classificata come una fresatrice che effettua anche altre lavorazioni, perché il passaggio tra le varie configurazioni porta modifiche tanto profonde da permetterci di affermare a tutti gli effetti che questa è una macchina che al suo interno ospita tre macchine», precisa Cucinella. «Tale risultato è stato raggiunto grazie alla filosofia che abbiamo adottato negli ultimi Sopra: da sempre attenta alle esigenze del mercato, InnseBerardi affronta la sfida delle macchine multitasking con la linea Atlas Sotto: la tavola composta si comporta sia come tavola per fresatura sia come tavola per tornitura Ottobre 2014 123 3 anime in 1 La struttura a honeycomb conferisce al piano di lavoro caratteristiche superiori rispetto alle soluzioni comunemente adottate per questo componente qualità made in italy anni e che prevede una struttura base per tutte le nostre soluzioni, che in seguito può essere declinata in tavola mobile, portale mobile o upper gantry, sia con traversa fissa che con traversa di lavoro. Non a caso nel nuovo catalogo presentiamo Atlas nella versione tavola mobile, nella versione portale mobile e nella versione tornio, mostrando ai clienti che possono acquistare Atlas sia nella configurazione dedicata a una specifica lavorazione sia nella configurazione multitasking proprio perché la macchina è come sistema modulare». Multisettore Questa modularità ha permesso a InnseBerardi di soddisfare le esigenze di clienti appartenenti a differenti ambiti industriali. Le soluzioni del costruttore bresciano infatti trovano applicazione nel settore dell’energia, dimostrandosi particolarmente adatte alla lavorazione di casse turbine, casse pompe, riduttori e componenti per impianti eolici. Possono essere impiegate per la lavorazione di carrelli in ambito ferroviario, oppure Innse-Berardi realizza internamente i componenti strategici dei propri impianti, al fine di garantire la massima qualità dei prodotti. In quanto parte del Gruppo Camozzi, realizzare internamente significa appoggiarsi anche alle altre realtà appartenenti al Gruppo, come per esempio Fonderia Mora. Quest’ultima, infatti, produce anche i piani di lavoro utilizzati da Innse-Berardi. Si tratta di soluzioni brevettare realizzate in ghisa e che presentano una struttura interna a nido d’ape (honeycomb), questa conferisce alta rigidità strutturale a questo componente. Il risultato è un piano di lavoro che a parità di peso del pezzo da lavorare può vantare dimensioni inferiori rispetto a molte altre soluzioni. È un componente che solitamente non viene riconosciuto a livello di tecnologia, e questo evidenzia ulteriormente l’attenzione che Innse-Berardi dedica a ogni elemento delle proprie macchine, oltre a valorizzare anche la qualità del Made in Italy. per realizzare telai e torrette nel settore delle macchine movimento terra. Per quanto riguarda la meccanica generale, invece, le Atlas sono adatte per esempio alla produ- A sinistra: il piano di lavoro è stato realizzato da Fonderie Mora Gavardo, la fonderia appartenente al Gruppo Camozzi Sotto: il sistema di cambio teste automatico sottolinea l’elevata flessibilità di Atlas zione di componenti di macchine automatiche, come macchine per asportazione di truciolo o taglio laser. I nuovi impianti di Innse-Berardi si trovano a proprio agio anche nel settore siderurgico, come evidenziato da una recente applicazione per la quale il cliente necessitava di una macchina in grado di lavorare le spalle e i telai dei laminatoi e di effettuare interventi di manutenzione sui componenti dei laminatoi stessi. Altra applicazione, in cui la precisione e la rigidità della macchina sono fondamentali, è quella della lavorazione di blocchi motore. In questo settore Innse-Berardi ha realizzato impianti pallettizzati (FMS) a elevato contenuto tecnologico, per esempio, in Germania. Robusta e precisa Nello specifico, la soluzione adottata per quest’ultima applicazione è una Atlas 2 con tecnologia idrostatica a portata costante sui tre assi, ma in base alle esigenze del cliente può essere equipaggiata anche con guide a rulli. La scelta della tecnologia idrostatica unita alla progettazione della struttura attraverso il calcolo strutturale agli elementi finiti 124 Ottobre 2014 www.techmec.it tecnica garantisce un’elevata rigidità del sistema. L’esperienza acquisita nel tempo da Innse-Berardi infatti ha permesso di trovare il giusto compromesso per bilanciare dimensionamenti strutturali e masse in movimento, in modo da potere affrontare con successo anche le sfide legate ad asportazioni pesanti. Un altro aspetto interessante è legato al fatto che al variare della morfologia della macchina la precisione nelle lavorazioni è sempre garantita. Merito della politica del Gruppo Camozzi di volere lavorare internamente i componenti e di affidarsi esclusivamente a fornitori altamente qualificati, garantendo di fatto la qualità non solo dell’impianto nel complesso ma anche dei singoli elementi che la compongono. L’adozione del sistema antigioco elettronico con doppio motore sull’asse X (disponibile anche sull’asse trasversale) costituisce un’ulteriore garanzia in termini di precisione delle lavorazioni. «Restando nell’ambito dell’applicazione in campo siderurgico citata in precedenza, la macchina in questione vanta una corsa sull’asse X di 15 m, l’asse verticale ha una corsa di 1.500 mm mentre quello trasversale misura 4.750 mm - prosegue Cucinella - Questa Atlas 2 è equipaggiata con una tavola con capacità di carico di 30 tonnellate e velocità di rotazione di 120 giri/ min, e consente la lavorazione di pezzi con diametro massimo di 2.800 mm. Si tratta di una tavola composta poiché è una tavola sia di tornitura sia di fresatura, il che rientra perfettamente nella natura multitasking della macchina». Il mandrino principale vanta una potenza di 80 kW a 3.450 giri/min e una coppia di 3.260 Nm, ma grazie al sistema di cambio teste automatico è possibile equipaggiare la Atlas 2 con una testa di tornitura, una testa universale da 40 kW e 1.910 Nm a 3.000 giri/min, una testa a squadra con 60 kW e 3.260 Nm, e infine una testa di rettifica che sviluppa 20 kW a 2.000 giri/min che può equipaggiare mole con diametro massimo di 400 mm. www.techmec.it la flessibilità di atlas è intuibile: la struttura a portale consente infatti di separare fisicamente le due zone di lavoro presenti nella macchina Atlas può essere riequipaggiata con una testa a squadra , con una testa indexabile oppure con una testa di rettifica tutte prodotte da Innse-Berardi Flessibilità anzitutto A queste possibili configurazioni si aggiunge un sistema di cambio utensili automatico che si appoggia a un magazzino utensili in grado di ospitare fino a 500 utensili, elemento che evidenzia ulteriormente la flessibilità della soluzione del costruttore bresciano. La flessibilità della macchina è facilmente intuibile anche osservando il layout dell’impianto: la struttura a portale consente di separare fisicamente le due zone di lavoro presenti nella macchina. In questo modo è possibile effettuare un set-up nella zona libera in tutta sicurezza, anche quando sono effettuate lavorazioni di asportazione pesante nell’altra zona. Inoltre, la struttura a portale consente operazioni di carico/scarico dei pezzi più agevoli rispetto ad altre configurazioni. Flessibilità è quindi la parola chiave di Atlas; a quanto detto, infatti, si aggiunge una serie di soluzioni che possono essere installate su richiesta del cliente, come per esempio un dispositivo di misura grazie al quale è possibile effettuare misure senza rimuovere il componente e quindi finire il pezzo in macchina con un solo piazzamento. Il cliente al primo posto «Innse-Berardi è sempre molto attenta alle richieste del cliente, perché è dalle sue esigenze che partiamo ogni volta per realizzare prodotti sempre migliori - conclude Cucinella - Per questo motivo offriamo anche un servizio assistenza a 360° che parte dalla prevendita, dove effettuiamo analisi dei cicli di lavoro, per arrivare al post vendita dove oltre all’assistenza tecnica coadiuvata dal teleservice mettiamo a disposizione del cliente un’hotline meccanica, elettrica ed elettronica. Infine prepariamo anche contratti di manutenzione, un’esigenza sempre più sentita dai clienti che rispetto al passato sono più inclini a effettuare interventi di manutenzione preventiva anziché correttiva». ■ Ottobre 2014 125
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