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•• 6 CAMPIONATO DI GIORNALISMO MARTEDÌ 26 MARZO 2013 Scuola media ‘Annibal Caro’ — Montegranaro Basta con la violenza sulle donne Dagli abusi sessuali e psicologici al femminicidio: una su tre è a rischio GIOVANI E LOOK La moda dai Beatles a Emma SPESSO veniamo criticati dagli adulti per il nostro look giudicato ‘strano’ dagli stessi, che non ci riconoscono il diritto di abbigliarci. Ma anche loro hanno seguito le mode del momento. Negli anni ‘60 i personaggi famosi curavano molto i capelli. Caterina Caselli era famosa per il suo ‘caschetto d’oro’, Gigliola Cinguetti per il suo ‘ciuffo a banana’. Anche i capelli di Mina erano ammirati da tante ragazze. I ragazzi si ispiravano al caschetto spettinato dei Beatles, al ciuffo di Little Toni e Bobby Solo. Ammiravano Elvis per il suo look strambo. Gli anni ‘80 furono la rivoluzione della moda. Le ragazze vestivano con colori sgargianti, minigonne e pantaloni stretti, come tutte le star. Le ispirazioni maschili erano Tom Cruise, John Travolta, Rocky, Rambo e Al Pacino. NEGLI ANNI ‘90 i ragazzi seguivano molto il look di Vasco Rossi e Michael Jackson. Le ragazze vestivano con un look pank-rock, con uno stile hip-hop molto colorato, o come le ragazze di «Non è la Rai». Oggi le ragazze si tagliano i capelli alla Emma e si vestono con jeans e t-shirt come le cantanti pop. I ragazzi vestono jeans e felpe larghe come i cantanti rap o hip-hop. La novità di oggi è la crisi di riferimenti culturali e modelli di vita che attanagliano sia i giovani che gli adulti. Giulia Silenzi, Alessia Giorgetti, Carmela Popolo, Matteo Trobbiani, Walid Sorair, Oilaya Baraoui, Yahya Ridaoui È DA POCO passata la festa delle donne e sembra una contraddizione che ci sia una giornata di festa a loro dedicata, quando basta sfogliare i giornali o ascoltare i telegiornali per apprendere il fenomeno del femminicidio. L’uccisione non è la sola forma di violenza contro le donne, esistono mezzi che tolgono la voglia di vivere, come la violenza psicologica, che lacera l’anima. La violenza sulle donne è oggi riconosciuta dalla comunità internazionale come una violazione fondamentale dei diritti umani. Uno dei casi più recenti, che ha colpito i giovanissimi come noi, è stato l’omicidio di Reeva Steenkamp, fidanzata di Pistorius. Un delitto causato dalla gelosia, come tanti altri purtroppo, ma che ha impressionato di più perché l’atleta era diventato un idolo, un esempio, un riferimento. La violenza contro le donne non appare affatto in diminuzione. Le Nazioni Unite affermano che una donna su tre nel mondo sarà picchiata o violentata nell’arco della sua vita; quindi più di un miliardo di donne, che vivono sul pianeta, subiranno violenza. Anche in Italia il fenomeno è molto esteso. Spesso è proprio da colui CRONISTI IN ERBA Gli alunni della scuola media di Montegranaro che si ama che si subisce violenza. A volte si confonde l’amore con il possesso e la rabbia è talmente grande che la si vorrebbe annientare. Invece solo gli oggetti si possono possedere e modificare secondo le nostre esigenze, mai una persona, perché ognuno di noi è speciale per ciò che è. Gli uomini usano violenza per mantenere o rafforzare il loro potere nei riguardi delle donne. La violenza di genere è rimasta a lungo invisibile: nel passato avveniva nell’ombra, in quanto coincideva con i valori dominanti, le tradizioni e le leggi, a tal punto da rendere il fenomeno un fatto naturale. Ora fortunatamente il silenzio intorno a questo fenomeno sta diminuendo, tanto che quest’anno, nel giorno di San Valentino, migliaia di donne in tutto il mondo hanno danzato nelle principali piazze per dire: «Basta! La violenza finisca!» Speriamo che questa terribile forma di violenza possa diminuire in Italia, come nel mondo, altrimenti che senso avrebbe dedicare una giornata alla donna? Classe I A SCUOLA: APPELLO ALLE ISTITUZIONI NON TRASCURATE IL LUOGO DOVE CRESCONO I CITTADINI DI DOMANI Spazi poco sicuri e attrezzature inadeguate PROBLEMI Muratura incompleta e tubature scoperte IL NOSTRO articolo denuncia le gravi condizioni in cui si trova il nostro istituto. Sappiamo di vivere un periodo di profonda crisi economica e che i trasferimenti dallo Stato ai Comuni e al mondo della scuola sono sempre meno, però non è giusto che creino sconforto in noi alunni. Nelle classi ci sono lavori in muratura incompleti: tubi scoperti, muri scrostati e cavi elettrici volanti, che potrebbero essere pericolosi per i docenti e per gli alunni. Nei bagni mancano sapone e carta, nelle classi e nelle palestre troviamo polvere e muffa, nella terza palestra c’è un solo spogliatoio con un wc all’aperto. Inoltre la scuola non dispone di sufficiente materiale per attività didattiche manuali, come le carte geografiche, che sono talmente vecchie da riportare stati che oggi non esistono più, oppure le lavagne lim, troppo poche. L’organizzazione è inadeguata nei bisogni della scuola. La nostra speranza è che ci si renda conto, a livello politico e amministrativo, che la scuola deve essere il pilastro su cui fondare una società migliore e che anche in tempo di crisi deve essere uno di quei settori, insieme alla sanità, dove non si possono fare tagli, ma si devono fare sforzi per continuare comunque ad investire. La scuola per noi giovani rappresenta un esempio per la vita, un luogo in cui crescere e diventare cittadini del domani, per questo vorremo che fosse dotata di attrezzature adeguate alle nostre esigenze e con spazi sicuri. Classe I A LA REDAZIONE ECCO I GIOVANI cronisti della classe I A della scuola media ‘Annibal Caro’ di Montegranaro, che nello svolgimento degli articoli sono stati coordinati dalla professoressa Giusy Scendoni: Federica Antolini, Madiha Azhani, Oilaya Baraoui, Diego Barbizzi, Enrico Carucci, Elisabetta Contigiani, Alessia Giorgetti, Alessandro Grisogani, Dunia Merabet, Elisa Offidani, Carmela Popolo, Yahya Ridaoui, Sara Saliheddine, Giulia Silenzi, Walid Sorair, Luca Stizza, AlìTaai, Emanuele Tedeschi, Leos Tomorri, Matteo Trobbiani, Ilaria Zega e Maria Zeicu.