Eletto il nuovo baby sindaco di Delia
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Eletto il nuovo baby sindaco di Delia
MERCOLEDÌ 28 GENNAIO 2009 LA SICILIA CALTANISSETTA PROVINCIA .33 LA SICUREZZA A SAN CATALDO Il pacchetto approvato prevede l’aumento delle ore di servizio della Pm e l’utilizzo dell’etilometro per il controllo degli abusi alcolici DEPURAZIONE A MARIANOPOLI «Caltaqua rimborsi quel canone» VIGILI URBANI DI SAN CATALDO CON L’UFFICIO MOBILE: ALLA POLIZIA MUNICIPALE VENGONO DEMANDATI NUOVI COMPITI MARIANOPOLI. Il sindaco di Marianopoli Calogero Vaccaro ha scritto alla sede di Caltaqua per segnalare che sulle bollette di pagamento relative al primo trimestre del 2009 inviate ai cittadini non è stato effettuato alcun rimborso degli aggravi non dovuti che nei mesi scorsi la ditta aveva imposto ai cittadini. In sostanza nelle precedenti bollette ai cittadini era stato imposto il pagamento del canone di depurazione, il cui pagamento non spetta ai cittadini. Caltaqua aveva invece assicurato il rimborso delle quote pagate dagli utenti nelle bollette del primo trimestre, ma dei conguagli previsti non c’era traccia. Pertanto il primo cittadino chiede all’azienda per quale motivo non si sia posto rimedio all’evidente disagio causato alla cittadinanza «Onde evitare - scrive Calogero Vaccaro - inutili e dannosi contenziosi». Approvato il Piano per la legalità Il Consiglio comunale ha espresso parere favorevole alla proposta avanzata dall’amministrazione Di Forti SAN CATALDO. Il consiglio comunale, con la presenza dei consiglieri comunali Gaetano Vullo - che ha presieduto i lavori - on. Alessandro Pagano, Antonio Coniglio, Raimondo Fasciana, Silvio Capillo, Arcangelo Calà, Angelo Taci, Thierry Ilardo, Filippo Torregrossa, Bartolo Mangione, Enrico Fortunato Giannone, Romeo Bonsignore, Maurizio Lombardo, Cristoforo Amico, Pio Naro, Marcello Frattallone, Cataldo Arcarese e Giampiero Modaffari (con l’assistenza del vice segretario, dott. Elio Cirrito, e al banco della giunta il sindaco Giuseppe Di Forti e gli assessori comunali Rosario Sorce, Fabio Favata e Roberto Riggi) all’unanimità ha approvato un pacchetto per la sicurezza e la legalità che si articola in 19 punti con linee strategiche di intervento: prevenzione e repressione, partendo dai giovani e «coinvolgendo le scuole e le associazioni del privato sociale in una campagna di educazione alla legalità da realizzarsi con seminari tematici ristretti e con il contributo del Parlamento della Legalità e degli agenti della Polizia municipale. Il pacchetto sicurezza e legalità - presentato dal sindaco Giuseppe Di Foti - prevede: una campagna di educazione alla legalità; il potenziamento dell’organico della Polizia municipale; l’impiego all’esterno del maggior numero di vigili; l’attivazione nelle ore serali di servizi di controllo, coordinati con l’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza; l’estensione dell’orario di servizio degli agenti della Polizia municipale fino alle ore 22 (turno ordinario dalla ore 15 alle ore 21, più un’ora di straordinario); l’attivazione della telesorveglianza in tutti gli ingressi cittadini e nelle aree sensibili e di maggiore interesse. E inoltre: l’acquisto e l’utilizzo di un etilometro per il controllo degli automobilisti e degli scooteristi; l’acquisto e l’impiego di attrezzatura “Scout” da installare sul veicolo della Polizia municipale per la rilevazione delle infrazioni stradali e per la video sorveglianza mobile; l’acquisto di una autovettura di piccole dimensioni per il pattugliamento nelle strade del centro storico; completamento della dotazione informatica della Pm (palmari e radio); corsi di formazione specialistica per gli agenti della Pm; l’adozione del regolamento della Pm e della polizia urbana e conseguenziale applicazione del piano sanzionatorio; la zonizzazione del territorio e il controllo dell’inquinamento acustico e particolarmente nelle ore serali (locali commerciali, schiamazzi, motorini etc); destinazione della quota di legge derivanti dai proventi contravvenzionali ad incremento della produttività degli addetti della Pm ed alla remunerazione dello straordinario; la costituzione di un fondo di solidarietà per i danni causati da atti vandalici subiti dagli agenti della Pm; il potenziamento della pubblica illuminazione nelle zone decentrate, nelle vie periferiche e nelle aree a verde; il piano di prevenzione e repressione di atti vandalici. Al dibattito hanno preso la parola l’on. Alessandro Pagano che ha evidenziato la sensibilità dell’amministrazione comunale per avere accolto i disagi della comunità, proponendo al consiglio comunale l’approvazione del piano della sicurezza. «Si deve salvaguardare la civiltà contro la barbarie; combattere il male per fare prevalere il bene; condannare gli episodi che sono succeduti e combattere la mentalità mafiosa - ha detto l’on. Alessandro Pagano -. Si devono eliminare quelle prepotenze e quegli atti di teppismo che vengono perpetrati con il danneggiamento di strutture, intimidazioni verso le forze dell’ordine e con comportamenti incivili. Bisogna prevenire, ma anche reprimere per scoraggiare episodi di inciviltà; occorre la mobilitazione delle scuole e delle famiglie per una sana educazione dei figli fin dalla tenera età con una sana educazione alla legalità a tutto campo per evitare che il permissivismo di ora trasformi i ragazzi di domani in mafiosi». Al dibattito hanno preso parte i consiglieri comunali Antonio Coniglio, Giampiero Modaffari, Enrico Fortunato Giannone, Bartolo Mangione, Thierry Ilardo, Romeo Bonsignore del Prc che ha chiesto le dimissioni del presidente della Provincia regionale, Pino Federico, a seguito delle indagini che lo riguardano per presunto voto di scambio, di Marcello Frattallone del Pd che si è associazione alla richiesta di Bonsignore, e Maurizio Lombardo. Il consiglio, infine, su iniziativa di Romeo Bonsignore, ha proposto al sindaco di inserire nel piano sicurezza la «Giornata contro la mafia» da effettuarsi nel primo giorno dell’inizio dell’anno scolastico. O IL CARCERE DI VILLALBA SEMPRE CHIUSO «Uno spreco di denaro pubblico» L’interno del carcere di Villalba La struttura penitenziaria è stata realizzata vent’anni fa e potrebbe ospitare 60 detenuti in 30 celle ANGELO CONIGLIO Si vogliono costruire nuove carceri per accogliere i detenuti in sovraffollamento nelle case penitenziarie esistenti mentre in provincia di Caltanissetta ci sono due carceri già pronte che potrebbero essere messe in funzione con poca spesa ma delle quali non si parla nemmeno facendo pensare che si vuole lasciarle ancora nell’abbandono e inutilizzate anche se è già sovraffollato anche il "Malaspina" del capoluogo. Sono le carceri di Gela e Villalba che insieme possono ospitare 100 detenuti. Il carcere di Gela è stato costruito circa 20 anni fa lungo la strada statale 115 e nel settembre dello scorso è stato consegnato dal Comune allo Stato. Ha 40 posti regolamentari e per metterlo in funzione occorrono esigue somme per il completamento. Ma non c’è accenno alcuno per renderlo funzionante anche se a Gela c’è grande necessità di un carcere in conseguenza della condizione malavitosa locale. La stessa anzianità ha il carcere di Villalba costruito anch’esso circa 20 anni fa (nel 1989) in contrada "Fiorello". Rispetto al carcere di Gela, quello di Villalba ha delle "varianti" significative che fanno maggiormente riflettere sullo spreco di denaro pubblico. Costò al- L’OPERA DEL REGISTA LUCA VULLO È STATA PURE PROIETTATA IN CANADA «Dallo zolfo al carbone» al carcere di S. Cataldo SAN CATALDO. Dopo avere ottenuto scroscianti applausi che hanno sottolineato il successo di pubblico ricevuto in Canada (Toronto e Windsor), "Dallo zolfo al carbone", opera del regista siciliano Luca Vullo, verrà presentato il 30 gennaio presso la casa di Reclusione di S. Cataldo La proiezione, a cui seguirà un dibattito con il regista, rientra in una serie di attività culturali organizzate dal Ministero di Giustizia, dal Dap e dalla Casa di Reclusione di S. Cataldo. Il documentario offrirà molti spunti di riflessione da discutere con i detenuti. Sfrutta- mento, assenza di sicurezza sul lavoro, emigrazione, integrazione, perdita d’identità e fratellanza in condizioni di disagio, infatti, risultano gli aspetti dominanti di un documentario che mette in luce le trame perverse di un gioco di potere, quando nel secondo dopoguerra, migliaia di uomini vennero venduti dal proprio Paese per un sacco di carbone. "Dallo zolfo al carbone", patto segreto ItaloBelga, 1946: l’iniziativa assunta dal primo Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Enaudi, fu allora ritenuta di notevole vantaggio, in quanto, da un lato forniva a molti italiani la certezza di un lavoro e dall’altro garantiva al Paese una fonte energetica sicura per l’avvio di un processo industriale che riuscisse a sollevare l’economia nazionale. "Dallo zolfo al carbone" è il documentario più premiato in Italia nel 2008 ed è una produzione low budget, prodotto dalla Ondemotive di Luca Vullo con il sostegno economico di otto aziende private del territorio di Caltanissetta, una banca e l’Assessorato all’Identità e il Futuro del Comune di Caltanissetta. lora 5 miliardi delle vecchie lire ed occupa una superficie di 10.000 metri quadrati di cui 5.000 coperti. Contrariamente a quello di Gela che non è entrato mai in funzione, quello di Villalba dopo la costruzione è stato aperto ed ha pure accolto i detenuti per circa un anno. Poi fu chiuso per non essere mai più (almeno sinora) riaperto malgrado le pressioni e i solleciti fatti in tutti questi anni e rimasti inascoltati. E’ una grande costruzione che dispone di 30 celle ciascuna delle quali ha due posti letto per cui può accogliere 60 detenuti. Ci sono poi ampi locali per gli uffici e per le altre attività. Quasi tre anni fa il Comune cedette la struttura all’Associazione Casa Famiglia Rosetta che poco dopo la restituì perché non riuscì a mandare avanti le iniziative avviate per mancanza di sponsor. E’ rimasta così nuovamente inutilizzata e i pastori della zona portano le pecore a pascolare negli spazi interni coperti di erbacce. "Appena ho appreso del piano per la costruzione di nuove carceri varato dal Governo - ha detto ieri il sindaco di Villalba Eugenio Zoda - mi sono affrettato a inviare al ministro della giustizia Angelino Alfano una nota informativa con la cronistoria degli eventi che hanno caratterizzato il carcere. L’ho fatto per ricordare al ministro e al ministero l’esistenza del carcere di Villalba nel caso in cui se ne fossero dimenticati e, quindi, per far sapere che se cercano altre carceri per i detenuti, quello di Villalba è pronto e disponibile per accogliere i detenuti. Sono necessari soltanto pochi soldi per la manutenzione necessaria dopo tanti anni di abbandono". Zoda ha ricordato che "il carcere di Villalba nasce come casa mandamentale, ma è un carcere circondariale e di massima sicurezza a tutti gli effetti". Un carcere che, a prescindere dalla altre considerazioni tutte molto valide, se funzionante, potrebbe creare condizioni di occupazione e di lavoro per i villalbesi. LUIGI SCIVOLI MELANY MANCUSO HA AVUTO 142 VOTI. Angela Lo Dato si è fermata a 81 Eletto il nuovo baby sindaco di Delia Sono stati nominati anche i componenti della «bulè» e quelli della Giunta che collaboreranno per portare avanti i programmi DELIA. Presso l’Istituto Comprensivo di Delia si sono svolte le elezioni del sindaco baby e dalla bulè. Con 142 voti baby Sindaco è stata eletta Melany Mancuso che ha battuto la concorrenza di Angela Lo Dato la quale si è fermata a quota 81 voti. In qualità di consiglieri sono stati eletti Arianna Greco, Giuseppe Giunta, Giulia Riggi, Francesca Genova, Vincenzo Corbo, Letizia Rumeo, Costanza Duminuco, Noemi Orlando, Anna Culmone per la lista di maggioranza; Carla Deris, Selina Vilardo, Stefano Vilardo, Enya Lodato, Carla Calabrò, Calogero Ciranni all’opposizione. Ieri mattina gli eletti e i ragazzi della scuola si sono recati presso il palazzo comunale dove, alla presenza del sindaco Calogero Messana e del presidente del consiglio Enzo Salvaggio, si è tenuto l’insediamento. Il sindaco ha dato il benvenuto ai ragazzi nella "Casa del popolo ed ha poi detto che «è motivo d’orgoglio avere qui quest’oggi il popolo giovane. A noi grandi - ha proseguito Messana spetta educare le nuove generazioni al senso del servizio sociale e civile». Prima di cedere la parola a Enzo Salvaggio, prendendo spunto dal calendario sui diritti umani realizzato dalle quinte elementari, il sindaco ha elencato tutti i diritti che sono propri degli uomini e in particolare dei bambini e dei ragazzi. Il presidente del consiglio ha ringraziato la scuola perché «anche attraverso queste iniziative si formano i nuovi cittadini. La democrazia è collegata all’essenza dell’uomo e i cittadini, i quali eleggono i loro rappresentanti, non devono avere un atteggiamento passivo ma devono agire da stimolo per gli eletti». Conclusi gli interventi delle autorità, il presidente del seggio Marco Giglia ha letto i verbali che hanno ufficializzato il sindaco e il consiglio. Il sindaco eletto Melany Mancuso si è impegnata a mantenere le promesse elettorali e ad affrontare mediante continue assemblee le problematiche relative alla scuola. Il primo consiglio è stato presieduto da Arianna Greco in quanto prima eletta ed è servito per eleggere i vertici del consiglio stesso. Presidente è stata eletta Giulia Riggi mentre Francesca Genova sarà la sua vice all’interno di un’amministrazione con un’altissima percentuale di ragazze. Nella sua giunta Melany Mancuso ha chiamato Giovanni Montana, Filippo Giordano, Costanza Duminuco, Arianna Greco, Giuseppe Stagno e Giuseppe Giunta e, vista l’incompatibilità di carica, alcuni consiglieri si sono dovuti dimettere lasciando il posto a Antonio Corsino, Calogero Insalaco e Angela Vilardo. Ieri era anche la giornata della memoria e, terminato l’insediamento, sempre nella sala consiliare, i ragazzi del Comprensivo hanno esposto i loro lavori come filmati, cartelloni, calendari e articoli tematici. «Shoah - ha detto Messana vuol dire olocausto ma vuol dire anche infanzia rubata a tanti ragazzi come voi deportati, usati come cavie o uccisi nei lager. Il giorno della memoria si ripete ogni anno per non dimenticare una delle tragedie più grandi della storia e già allora Primo Levi si augurava che questi morti non venissero dimenticati, Così noi oggi li ricordiamo per non dimenticare». «Più che di ricordo - ha detto Salvaggio - oggi è un momento di sensibilizzazione. Vi invito a fermarvi tutti e riflettere perché tutte le barbarie che mortificano l’essere umano non si ripetano più». Anche la neo sindaco Mancuso non poteva esimersi dal prendere la parola definendo il 27 gennaio "una giornata che ci deve aiutare a riflettere per costruire un futuro migliore». SEBASTIANO BORZELLINO Alcuni momenti della cerimonia d’insediamento del baby sindaco Mancuso