Gruppo Manfrotto
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Gruppo Manfrotto
Gruppo Manfrotto Leader mondiali nella produzione di supporti professionali per camera e lighting, video, broadcast ed entertainment. La ricerca di miglioramento approda a Quick EDD/HA Gruppo Manfrotto è “leader” mondiale nell’ideazione, produzione e distribuzione di supporti professionali per i mercati della fotografia, del video e dell'intrattenimento. Tutto ha inizio alla fine degli anni ‘60 quando il signor Lino Manfrotto, fotoreporter a Bassano del Grappa per il Gazzettino e il Giornale di Vicenza, trasforma il suo garage in un’officina per la produzione di innovative attrezzature fotografiche. All’epoca gli strumenti da studio fotografico risultavano piuttosto ingombranti e pesanti per i professionisti del settore, e Lino Manfrotto per porre rimedio a questi inconvenienti inizia la sua produzione di attrezzature più moderne. In pochi anni con l’aiuto di collaboratori, tra i quali Gilberto Battocchio, l’attività si espande; innovativi, leggeri, versatili, i treppiedi e gli stativi Manfrotto si affermano su tutti i mercati. Nel 1986 Gruppo Manfrotto è una realtà consolidata, numerosi stabilimenti in Italia, persone di prim'ordine, prodotti innovativi e di qualità, marchi forti e riconosciuti nel mondo e una distribuzione capillare in 140 paesi. Tutto questo fa scattare l’interesse di investitori internazionali, e nel 1989 l'intero pacchetto azionario di Gruppo Manfrotto è ceduto alla britannica Vitec Group plc, multinazionale quotata alla borsa di Londra attiva nel settore broadcast e a cui fanno capo società americane, tedesche, inglesi e francesi. Lino e Gilberto, rimangono comunque alla direzione del Gruppo. Il Gruppo ha i suoi headquarters a Bassano del Grappa (VI), stabilimenti a Feltre (BL) e Marcon (VE). Conta circa 1.000 dipendenti in Italia e all’estero e la quota export si aggira intorno al 95%. 4 marchi leader mondiali nei rispettivi mercati, 6 società distributive controllate in Italia, Francia, UK, Giappone, Germania e USA. Oggi Gruppo Manfrotto è composto da persone di talento e perseveranza che ascoltano il mercato, traducono impulsi in nuove idee, idee in soluzioni innovative. Negli ultimi anni l'avvento del digitale sta profondamente cambiando il settore della fotografia e del video e sta generando milioni di nuovi appassionati. Gruppo Manfrotto ha saputo anticipare questo trend e sta capitalizzando la propria esperienza per proporre nuove soluzioni per fotografi e professionisti della videoregistrazione di tutto il mondo, ampliando anche la sua presenza nella rete distributiva attraverso società controllate. Gruppo Manfrotto idea, produce e distribuisce: - treppiedi e teste per macchine fotografiche e videocamere stativi e altre attrezzature per studi fotografici e televisivi sospensioni elettromeccaniche per studi televisivi attrezzature per la cinematografia tralicci in alluminio di nuova generazione La realtà Manfrotto oggi Nel 1992 viene acquisita la società francese Gitzo, leader nel settore dei treppiedi e delle teste per fotografia professionale. Nel 1993 viene acquisita la società americana Bogen Photo, leader nella distribuzione di materiale fotografico negli States. Nel 1984 viene acquisita la società italiana IFF, leader nel settore delle attrezzature fotografiche per camere oscure e delle sospensioni per studi televisivi. Nel 1999 viene acquisita la società italiana Litec, leader nel settore dei tralicci di alluminio per il mercato dell'intrattenimento. DISTRIBUTION: 120 countries (6 wholly owned) Lo scorso anno, il gruppo Manfrotto decide di rinnovare i propri System I, con due nuovi modelli uno da 7200cpw ed uno da 2400cpw. L’analisi sulle fasi e gli scopi di un’ottimale migrazione oltre ad una particolare attenzione all’affidabilità 24x7 dei sistemi, hanno coinvolto il personale interno in uno studio volto ad analizzare le possibili soluzioni offerte dal mercato. Tra tutte le valutazioni fatte, una in particolare ha stimolato il Sig. Flavio Fiorio (IT Director) ed il Sig. Federico Soster (System Engineer): il dirigersi verso l’ottimizzazione e verso un ammodernamento funzionale. Fu così presa la decisione di rivalutare il “come e quanto” disimpegnare, in termini di risorse uomo e macchina, le attività di gestione della soluzione d’Alta Disponibilità in loro possesso. A questo punto, il team IT del Gruppo Manfrotto, decide di considerare le informazioni ricevute da più parti e lette su “System I News” di questi ultimi anni, che presentano QuickEDD/HA come una soluzione che risponde a garanzie di massima performance e sicurezza senza eccessivo dispendio di risorse umane interne, gestione “conveniente” delle linee di connessione, semplicità d’ispezione dei messaggi di controllo sulle attività di Sincronizzazione dei due sistemi (oltre all’utilizzo minimo della CPW, che è dichiarato spingersi fino al 3% massimo ed una serie di “automatizzazioni” che semplificano il lavoro interno). La Manfrotto era già in possesso di una soluzione d’Alta Disponibilità e quindi dell’esperienza necessaria a comprendere tutte le fasi d’analisi e le proprie esigenze aziendali. Decidono d’installare a Quick EDD/HA in test e, dopo aver portato a termine un’approfondita analisi nel loro ambiente ed anche un’attenta valutazione tecnica con un test di SWICH reale, basandosi su parametri di semplicità e chiarezza della soluzione (lingua Italiana, tecnici su tutto il territorio, presenza costante 24x7), stabilisce di sostituire la soluzione acquistata in precedenza. Alla domanda fatta al responsabile IT del Gruppo, Sig. Fiorio “che cosa ha realmente stimolato la sua decisione di prendere in considerazione un'altra soluzione di Business Continuity?” Abbiamo avuto la seguente risposta: “L’uso proficuo d’altri prodotti dell’Azienda QSL, quali quelli relativi alla suite “Quick Software Line” è stato sicuramente un buon inizio, poi il prodotto QuickEDD/HA si è guadagnato la nostra fiducia sul campo, a seguito dei test effettuati direttamente sulle nostre macchine. Domandiamo allora al sig. Florio, qual è stata l’impressione che ha ricevuto sin dal primo incontro con i tecnici che le hanno parlato di Quick EDD/HA’? L’impressione è stata quella di un prodotto “semplice”, che fa quello che deve in modo” veloce” ed “efficiente” oltre ad essere “conveniente”. La sua precedente esperienza d’utilizzatore di una soluzione H.A, ha portato dei vantaggi? Certamente, nel Febbraio 2004 abbiamo avuto un crash di sistema causato da un piccolo bug sul Sistema Operativo, prontamente risolto da IBM, ma che ha bloccato in ogni caso la macchina principale e solo grazie al sistema di Hi Availability allora installato, siamo ripartiti senza dare disservizi alla nostra utenza. Oggi, abbiamo cercato di sfruttare l’investimento al massimo, considerando che il sistema “deve” essere sempre disponibile, abbiamo creato sul sistema di back-up anche i nostri ambienti di test ( relativamente all’ERP ), sapendo che ( con Quick EDD ) possiamo realizzare molteplici “ambienti di lavoro”. Una possibilità che apre altre strade all’uso della soluzione di H.A. Ci può dare indicazioni sull’installazione/test di Quick EDD/HA, chi se n’è incaricato? Risponde il Sig. Federico Soster: L’installazione e la configurazione del prodotto, sono state abbastanza semplici. Abbiamo impiegato solo pochi giorni per far partire la replica tramite Quick EDD/HA, tra l’altro, utilizzando la sola assistenza telefonica. Chiaramente aiuta molto partire con qualche anno d’esperienza, nel nostro caso fatta su un altro prodotto di HA, sapendo già cosa deve o non deve essere replicato sul sistema di backup. Come regola generale si può sostenere che, tramite un prodotto di HA si arriva a conoscere meglio il sistema ed il proprio ambiente applicativo. Quali requisiti di miglioramento auspicavate ottenere, attraverso la scelta di un altro fornitore di Alta Disponibilità? Ci può inoltre raccontare quali sono risultate essere le specificità che vi hanno convinto a cambiare soluzione? Una più semplice gestione del prodotto e quindi un migliore utilizzo del tempo dei tecnici dedicati a quest’attività è sicuramente stato un driver importante per la decisione finale. Non dimentichiamo poi anche una discreta “economicità” del prodotto, che di questi tempi non è assolutamente un elemento da trascurare ed inoltre le funzioni “avanzate” che in altre soluzioni non sono presenti (es: Job Follow Up il monitoraggio delle JOBQ…). Nel caso in cui dovesse dare una sua opinione sul risultato ottenuto con la sostituzione della soluzione che avevate adottato, cosa vorrebbe porre in evidenza? Grazie alla semplicità del prodotto abbiamo ridotto il tempo necessario ai controlli giornalieri ed inoltre, abbiamo oggi una minore criticità per la gestione dei “giornali di sistema”, ed un impiego di risorse macchina dedicato davvero minimo. Per concludere possiamo affermare che il Gruppo Manfrotto, con la collaborazione di QSL, ha raggiunto un obbiettivo importante: il continuo miglioramento dell’Alta Disponibilità, puntando “all’ottimizzazione” delle risorse ed, ancor più importante, alla semplicità di gestione. La semplicità è un fattore importante per far si che si liberi del tempo prezioso per chi è già impegnato nel controllo delle attività giornaliere ed offre sicurezza in un ambiente che solitamente viene ritenuto di alta complessità.. Luglio 2007
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