Report Valutazione

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Report Valutazione
Regione Autonoma della Sardegna
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale,
Cooperazione e Sicurezza Sociale
REPORT DI VALUTAZIONE
INDICE
Premessa………………………………………………………………………….…………..….4
PRIMA PARTE
IL PROGETTO RUPAR FORMAZIONE E IL SISTEMA DI VALUTAZIONE
1. Il Progetto RUPAR Formazione………………………………………………….….……6
2. Il problema della valutazione della formazione……………………………………….10
2.1 Il sistema e gli ambiti di valutazione del Progetto……………………………………11
SECONDA PARTE
I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
3. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti………………………………………….13
3.1 La parola ai protagonisti………………………………………………………………..20
4. L’apprendimento………………………………………………………….…………….…23
4.1 Valutazione complessiva sull’efficacia del Progetto con riferimento ai
risultati di apprendimento………………………………………………………………23
4.1.1 Valutazione espressa dai partecipanti……………………………………
24
4.1.2 Valutazione espressa dagli altri attori del Progetto…………………….……25
4.2 Valutazione sull’efficacia di ciascun corso con riferimento ai risultati di
apprendimento………………………………………………………………………….28
4.3 La parola ai protagonisti………………………………………………………………41
5. La didattica……………..………………………………………...………………………..43
5.1 La valutazione dei partecipanti ai corsi………………………………………………44
5.1.1 Apprezzamento degli strumenti e dei servizi a supporto della didattica….44
5.1.2 Apprezzamento dell’efficacia dello staff didattico………………………
45
5.2 La valutazione dello staff didattico sull’impianto metodologico del Progetto
5.2.1 La parola ai protagonisti……………………………………………………….. 47
5.3 Il courseware……………………………………………………………………….…....50
5.3.1 Principi di riferimento e linee guida per la progettazione e la
personalizzazione del courseware…………………………………………..…50
5.3.2 La valutazione del courseware nel suo complesso………………………….53
5.3.3 La parola ai protagonisti………………………………………………………...53
5.3.4 La valutazione del courseware di ciascuna azione formativa………………56
5.3.5 La valutazione dei courseware a confronto…………………………………..69
2
5.4 La tutorship d’aula………………………………………………………………………71
5.4.1 Il ruolo del tutor d’aula nel Progetto RUPAR Formazione………………….71
5.4.2 La valutazione della tutorship d’aula…………………………………………..72
5.4.3 La parola ai protagonisti…………………………………………………...…....72
5.5 La videoconferenza…………………………………………………………………….74
5.5.1 Linee guida per la progettazione e la gestione della videoconferenza……74
5.5.2 La valutazione della videoconferenza………………………………………...76
5.5.3 La parola ai protagonisti………………………………………………………..76
5.6 La consulenza d’aula…………………………………………………………………..79
5.6.1 la valutazione della consulenza d’aula………………………………………..79
5.6.2 La parola ai protagonisti………………………………………………………..79
5.7 La tutorship on line……………………………………………………………………..82
5.7.1 La valutazione della tutorship on line…………………………………………82
5.7.2 La parola ai protagonisti………………………………………………………..83
5.8 Il livello di soddisfazione professionale espresso dai protagonisti
dello staff didattico………………………………………………………………………85
5.8.1 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor d’aula …………………….85
5.8.2 Il livello di soddisfazione professionale dei docenti in videoconferenza…...93
5.8.3 Il livello di soddisfazione professionale dei consulenti d’aula……………….96
5.8.4 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor on line…………………...100
5.9 Livelli di soddisfazione professionale a confronto…………………………………104
6. La capitalizzazione dell’esperienza……………………………………………………106
7. Le tecnologie………………………………………………………………………………108
7.1 L’infrastruttura tecnologica del Progetto…………………………………………….108
7.2 Il punto di vista dei partecipanti sulle tecnologie…………………………………...109
7.3 Il punto di vista dei tutor d’aula sulle tecnologie……………………………………110
8. Una valutazione qualitativa del Progetto secondo i protagonisti
dello staff didattico……………………………………………………………………….115
9. Osservazioni degli Enti aderenti al Progetto………………………………………..120
9.1 Alcuni commenti espressi dagli Enti………………………………………………..120
TERZA PARTE
IL PROCESSO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE DEL PROGETTO
10. Valutazioni sul processo organizzativo e gestionale del Progetto e
sintesi conclusiva della valutazione…………………………………………………123
10.1
10.2
Il processo organizzativo e gestionale del Progetto……………………….123
Alcune note conclusive sulla valutazione del Progetto…………………….126
3
Premessa
Il report di valutazione del Progetto RUPAR Formazione è stato redatto dal Comitato di
Valutazione1con l’obiettivo di presentare i principali risultati raggiunti dal Progetto in
rapporto alle dimensioni più significative che lo hanno caratterizzato.
Il Comitato di Valutazione è consapevole che gli ambiti su cui è stata formulata una
valutazione non sono esaustivi e non colgono tutta la complessità del Progetto, ma
ritiene tuttavia che i dati e le informazioni raccolte e utilizzate per formulare le valutazioni
siano sufficienti per esprimere un giudizio fondato sul Progetto nel suo complesso e sui
principali elementi costitutivi che lo hanno caratterizzato.
Il report presenta dati, osservazioni, commenti sulle seguenti dimensioni: gli utenti che
hanno partecipato alle diverse azioni formative proposte, i risultati di apprendimento, le
metodologie didattiche utilizzate, le tecnologie a supporto dei processi di formazione, la
possibilità di capitalizzare l’esperienza fatta, il processo organizzativo e gestionale del
Progetto.
I dati e le informazioni che hanno consentito di redigere questo documento sono stati
raccolti attraverso strumenti diversi: i data base del Progetto, che hanno consentito di
tenere sotto controllo i dati quantitativi relativi agli utenti delle azioni formative, i
questionari sottoposti ai partecipanti ed ai diversi protagonisti dello staff didattico: i tutor
d’aula, i docenti in videoconferenza, i consulenti d’aula, i tutor on line e infine ai referenti
degli Enti aderenti.
Il report è organizzato in tre parti:
1
La PRIMA PARTE presenta sinteticamente la natura e l’articolazione del Progetto
RUPAR Formazione e il sistema di valutazione dei suoi risultati, articolandosi nei
seguenti capitoli:
o Il primo, dedicato a presentare il Progetto RUPAR Formazione,
o il secondo, che introduce il tema, assai complesso e delicato, della
valutazione dei processi formativi e precisa quali sono stati gli ambiti di
valutazione presi in considerazione dal Comitato di Valutazione del
Progetto.
La SECONDA PARTE riporta i risultati della valutazione ed è anch’essa articolata
in capitoli:
o Il terzo capitolo presenta i dati quantitativi relativi agli utenti del Progetto
evidenziando in particolare e cercando di interpretare i fenomeni della
“dispersione” (la differenza cioè tra coloro che sono stati ammessi ai corsi e
Il Comitato di Valutazione del Progetto RUPAR Formazione è composto dai seguenti professionisti:
o Prof. Giuseppe Puggioni, Università di Cagliari, che ha garantito la consulenza statistica per la raccolta e
l’interpretazione dei dati ricavati dai questionari di valutazione.
o Dott. Paolo Montobbio e dott.ssa Federica Sgherri, RSO SpA che hanno impostato il sistema di valutazione,
raccolto e interpretato i dati quantitativi e le informazioni qualitative per la valutazione del Progetto e a cui va
attribuita la responsabilità della redazione del presente report a cui ha contribuito anche la Dott.ssa Sabina
Principato.
Il Comitato di Valutazione ha potuto beneficiare del costante supporto della Direzione e del Cordinamento
Didattico del Progetto, che hanno offerto contributi di metodo e di merito.
Un particolare ringraziamento alla Dott.ssa Tonina Pirisi che ha curato il sistema informativo del Progetto e a
quanti hanno collaborato con molta generosità e competenza per caricare i dati e predisporre le fonti informative
necessarie alla valutazione.
4
o
o
o
o
o
o
quanti si sono presentati in aula) e quello dell’”abbandono” (differenza tra
coloro che si sono presentati in aula e coloro che hanno portato a termine
l’esperienza formativa).
Il quarto capitolo affronta il tema dell’apprendimento e propone una
valutazione complessiva dei risultati prodotti dal Progetto e valutazioni
analitiche per ciascuna delle ventitré azioni formative realizzate. Le
valutazioni sono espresse dai partecipanti, dai diversi protagonisti dello staff
didattico, dagli Enti aderenti.
Nel quinto capitolo vengono valutate la didattica e le diverse metodologie
formative utilizzate, sempre secondo il punto di vista dei partecipanti e degli
altri ruoli coinvolti nelle attività di formazione, riportando anche, come
indicatore indiretto sull’appropriatezza della didattica, il livello di
soddisfazione professionale di ciascun protagonista dello staff didattico.
Il sesto capitolo affronta il tema della “capitalizzazione” dell’esperienza,
riportando le osservazioni dei protagonisti dello staff didattico sulle
dimensioni del Progetto che avrebbero dovuto essere maggiormente
presidiate per migliorare la qualità della prestazione dell’intero Progetto.
Il settimo capitolo riporta la valutazione sulle tecnologie messe in campo
ed utilizzate nel Progetto a supporto dei processi formativi.
Nell’ottavo capitolo viene presentata una valutazione qualitativa del
Progetto RUPAR Formazione, “dando la parola” ai ruoli dello staff didattico
che esprimono giudizi e osservazioni sull’efficacia Progetto nel suo
complesso e riportando i loro commenti raccolti attraverso i questionari di
valutazione.
Il nono capitolo riporta alcune osservazioni degli Enti aderenti al Progetto
sulla capitalizzazione dei risultati in funzione dei processi di
informatizzazione della Pubblica Amministrazione e sulle modalità con cui
l’Ente ha risposto all’opportunità formativa offerta.
La TERZA PARTE offre alcune valutazioni sul processo organizzativo e gestionale
che ha caratterizzato l’intero Progetto e una sintesi conclusiva del processo
valutativo realizzato.
Prima di entrare nel merito dei risultati del Progetto, sentiamo l’esigenza di
manifestare il nostro apprezzamento per la funzione svolta dalla Direzione di
Progetto, che ha sempre garantito un presidio attento su tutte le dimensioni del
Progetto stesso e una tempestività e un’appropriatezza decisionale richiesta per la
gestione di un intervento complesso e articolato come RUPAR Formazione. Un
analogo apprezzamento va riconosciuto al Cordinamento Didattico per il lavoro svolto
in fase di impostazione, gestione e monitoraggio quotidiano dell’intero processo.
Grazie infine anche a tutto lo staff segretariale e amministrativo, senza la cui
generosa collaborazione il Progetto non avrebbe potuto raggiungere i risultati di cui il
presente report darà testimonianza.
5
PRIMA PARTE
1. Il Progetto RUPAR Formazione
Il Progetto RUPAR Formazione nasce nel quadro delle attività previste dal POR
Sardegna 2000-2006 per sostenere il cambiamento in atto nella Pubblica
Amministrazione regionale, attraverso un investimento finalizzato al potenziamento delle
competenze del personale degli Enti Locali e delle ASL, sui temi connessi allo sviluppo
della società dell’informazione.
Obiettivo del progetto è stato dare concretezza alle grandi direttrici di cambiamento con
cui le organizzazioni pubbliche si stanno confrontando, facilitando in particolare
l’imminente realizzazione della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale.
Il Progetto, di natura articolata e complessa, è stato realizzato da un team esperto nato
dall’integrazione delle competenze sviluppate da Consorzio TecnoFor, Ancinet, RSO e
Xanto, e ha visto l’erogazione di 23 corsi in 25 sedi distribuite sul territorio regionale, per
un totale di più di 21.000 ore di formazione e il coinvolgimento di 286 Enti2 e 5.866
persone che hanno portato a termine l’esperienza formativa.
Di seguito una tabella con le azioni formative realizzate:
N°azione
N° ore
1
Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione e rete nazionale
36
2
Interoperabilità dei sistemi
18
3
Nozioni di base sull'e-government
18
4
Lingua Inglese
80
5
Business English
80
6
Privacy e sicurezza informatica
18
7
Tutela del software e delle banche dati
16
8
9
2
DENOMINAZIONE CORSO
Diritto di accesso alla documentazione amministrativa e diritto
alla privacy
Linguaggi e strumenti della comunicazione pubblica e
istituzionale e diritto all'informazione
18
36
10
Protocolli e architetture di rete - nozioni
18
11
Gestione di reti - nozioni
18
12
Sicurezza delle reti - nozioni
18
13
Internet, intranet ed extranet: infrastrutture, realizzazione,
sicurezza, navigazione
36
14
I sistemi informativi e le basi dati della Pubblica Amministrazione
18
15
I sistemi informativi statistici della Pubblica Amministrazione
18
Dei 286 Enti aderenti al Progetto: 250 Comuni, 17 Comunità Montane, 10 ASL, 4 Province e 5 altri Enti
6
16
Progettazione e amministrazione di siti Web e portali
36
17
Corsi su PC: Windows, Windows nt, Word. Excel, Access,
Powerpoint, Internet, Outlook
36
18
Sviluppo applicativo: Internet (sviluppo pagine web)
36
19
URP: strategie,azioni, strumenti, contenuti
36
20
21
Sportello
informativo:
strumenti
per
la
trasparenza,
l'informazione e la formazione
Semplificazione dell'attività amministrativa: strumenti legislativi e
di comunicazione e organizzativi
72
72
22
Telelavoro: organizzazione, strumenti, applicazioni
18
23
Multimedialità: strumenti e applicazioni
18
Le 25 sedi che hanno ospitato le azioni formative:
AULA
Ales
ENTE OSPITANTE
C.M. ALES "Alta Marmilla"
Alghero
Comune di Alghero
Cagliari 1
Provincia di Cagliari
Cagliari 2
Provincia di Cagliari
Cagliari 3
CISAPI
Cagliari ASL
Liceo Scientifico Alberti
Capoterra
C.M. XXIII di Capoterra
Carbonia
Comune di Carbonia
Iglesias
C.M. IGLESIAS "Sulcis Iglesiente"
Lanusei
C.M. LANUSEI "Ogliastra"
Macomer
C.M. MACOMER "Marghine-Planargia"
Muravera
Comune di Muravera
Nuoro 1 ASL
Nuoro 2
Olbia 1
Olbia 2 ASL
ASL 3 Nuoro
Provincia di Nuoro
C.M. OLBIA "Riviera di Gallura"
ASL 2 Olbia
Oristano 1
Comune di Oristano
Oristano 2
ASL 5 Oristano
Ozieri
Palmas
C.M. OZIERI "Monte Acuto"
C.M. PALMAS ARBOREA "Arci-Grighine"
Sassari 1
Provincia di Sassari
Sassari 2
Provincia di Sassari
Sorgono
C.M. SORGONO "Barbagia Mandrolisai"
Tempio
C.M. TEMPIO "Gallura"
Villacidro
C.M. GUSPINI "Monte Linas"
7
Il governo e le gestione del progetto sono stati garantiti attraverso i seguenti organismi:
o La Direzione di Progetto, che ha assicurato il cordinamento dei partner,
l’orientamento, il monitoraggio e la regolazione di tutte le attività del Progetto ed in
particolare di quelle di pianificazione, programmazione e gestione economica. La
Direzione ha altresì assicurato i rapporti con l’Amministrazione appaltante,
facendosi garante del rispetto degli impegni assunti. Ha inoltre supervisionato il
lavoro del Cordinamento Didattico e presieduto il Comitato di Gestione.
o Il Comitato di Gestione ha predisposto la pianificazione e il budget di progetto,
monitorandone l’andamento e intervenendo ogni qualvolta si presentassero
criticità che richiedevano una decisione tempestiva e condivisa da parte delle
organizzazioni partner.
o Il Cordinamento Didattico ha rappresentato la struttura centrale e portante del
Progetto, garantendo la realizzazione delle seguenti attività: la pubblicizzazione e
la promozione del Progetto, la gestione dei rapporti con gli Enti per la raccolta
delle adesioni e delle iscrizioni, la calendarizzazione delle attività, la supervisione
della infrastrutturazione delle aule, il cordinamento della progettazione didattica e
dell’erogazione della formazione, la selezione e la formazione del personale dello
staff didattico, il monitoraggio del Progetto e la risoluzione delle criticità.
o Il Comitato Tecnico-Scientifico, con il compito di garantire la qualità
dell’approccio tecnico-professionale e soprattutto l’appropriatezza delle soluzioni di
prodotto-servizio-processo agli obiettivi espliciti e impliciti dell’Amministrazione
appaltante. Le principali dimensioni della garanzia prestata dal Comitato hanno
riguardato: il sistema complessivo dei servizi offerti, il processo di gestione del
servizio e l’andamento del Progetto dal punto di vista didattico, organizzativo e
tecnologico. Il Comitato ha altresì svolto una supervisione dei processi di
monitoraggio e valutazione del Progetto.
o Il Comitato di Valutazione ha definito metodologie e strumenti per il monitoraggio
del progetto e per la valutazione dei suoi risultati. Ha provveduto alla raccolta e
all’interpretazione dei dati e delle informazioni qualitative e alla redazione del
seguente report.
La natura del Progetto ha impattato fin dall’inizio sulla progettazione e sulla gestione
dell’intero intervento. Il Progetto è stato infatti pensato ed elaborato dalla Regione
appaltante come un intervento multiazione di sviluppo delle competenze centrato su 23
corsi, chiaramente individuati e predeterminati, con titoli, tematiche e durate prestabilite,
con una analisi dei fabbisogni formativi implicita e comunque poco contestualizzata sulle
singole situazioni degli specifici ambiti territoriali. In sintesi, una struttura di Progetto poco
flessibile nei contenuti e nell’articolazione didattica (pur innovativa), a fronte di obiettivi
dichiarati orientati all’innovazione negli argomenti proposti e nelle modalità di erogazione.
La richiesta di un servizio di questo tipo ha posto fortemente fin dall’inizio la questione
dell’integrazione delle diverse azioni previste, dell’orientamento di Enti e individui
partecipanti, di un utilizzo appropriato delle nuove tecnologie in maniera confacente alle
esigenze del Progetto e dei suoi utenti.
8
Il raggruppamento di Progetto, nei suoi organi di governo, si è adoperato affinché venisse
garantita una gestione integrata delle singole azioni, un forte scambio delle esperienze di
prodotto e di progetto fra tutti i suoi partecipanti, una tempestiva risoluzione dei problemi
che sono emersi, un utilizzo di soluzioni informatiche e servizi on-line adatti ad una
situazione molto rigidamente legata a sedi e aule di svolgimento della formazione, un
processo di selezione-ammissione dei partecipanti molto complesso, articolato e
partecipativo, per assicurare motivazione e commitment degli individui oltre che delle
organizzazioni di riferimento.
La metodologia didattica adottata ha previsto l’integrazione di attività formative in
autoistruzione – attraverso l’utilizzo di courseware e di supporti on line – e attività di
interazione in aula e a distanza, con il supporto di docenti e di esperti di settore. La
metodologia di blended learning, o formazione integrata, con i suoi punti di forza e con le
sue debolezze, ha comunque contribuito a fare di RUPAR Formazione un Progetto di
successo soprattutto se visto come un’esperienza e un paradigma di riferimento che
dimostra come sia possibile avviare e gestire, in tempi brevi e mirati, un processo di
apprendimento diffuso sui territori regionali, rivolto a migliaia di persone
contemporaneamente, utilizzando opportune e moderne infrastrutture tecnologiche e
appropriate capacità di general management dei servizi formativi erogati.
9
2. Il problema della valutazione della formazione
La valutazione della formazione e dei suoi risultati rappresenta un problema tanto antico
quanto complesso.
La concezione della formazione, non più tanto come costo inevitabile quanto come
investimento necessario per lo sviluppo delle competenze delle persone e come supporto
ai processi di cambiamento delle organizzazioni, sottolinea la necessità di dotarsi di un
sistema appropriato di valutazione dei risultati prodotti dalla formazione (ritorno
dell’investimento), pur nella consapevolezza che non tutto è valutabile e che spesso è
difficile individuare indicatori di risultato efficaci e facilmente misurabili.
Si tratta, in altri termini, di definire e progettare un sistema di valutazione efficace, cioè in
grado di cogliere i principali fenomeni che caratterizzano un progetto formativo ed i suoi
risultati, ma contemporaneamente utilizzabile e fondato su un adeguato rapporto tra
risorse impegnate e risultati ottenuti.
Le domande che normalmente ci si pone quando si affronta il problema di valutare un
progetto di formazione complesso, o anche un singolo intervento formativo, riguardano i
seguenti aspetti:
Perché valutare: in altri termini, che utilizzo ci si propone di fare delle
informazioni ricavate dal processo valutativo. Si può valutare l’efficacia di un
intervento formativo per fare un bilancio tra risorse messe in campo e risultati
raggiunti in termini di sviluppo di conoscenze e capacità dei partecipanti, per
ottenere informazioni che consentano di migliorare analoghi progetti e interventi
formativi futuri, per accumulare memoria ed esperienza che possono orientare nel
tempo la definizione delle politiche di formazione di un’organizzazione e le scelte
progettuali specifiche.
Che cosa valutare: su quali “oggetti” cioè concentrare la valutazione, quali
apprezzare senza eccessivi approfondimenti, quali escludere. Le risposte a
questo interrogativo sono direttamente correlate a quelle che emergono dalla
precedente domanda e cioè agli obiettivi che ci si propone di perseguire
attraverso il processo valutativo e all’utilizzo prevalente che si vuole fare dei
risultati della valutazione. Com’è noto gli oggetti della valutazione possono essere
molteplici e di diversa natura: dall’apprendimento che l’intervento formativo ha
prodotto, alle metodologie didattiche utilizzate, all’apprezzamento espresso dai
partecipanti sulle diverse dimensioni che caratterizzano l’evento di formazione,
alle ricadute sull’organizzazione e sulle modalità di lavoro dei partecipanti.
Come valutare: attraverso quali strumenti e in che tempi realizzare la
valutazione. La predisposizione degli strumenti è direttamente collegata alle
finalità della valutazione e alla scelta degli oggetti su cui si vogliono raccogliere
informazioni ed esprimere un apprezzamento. La strumentazione deve essere
appropriata per rapporto a ciò che si vuole valutare e agli obiettivi che si intende
perseguire attraverso la valutazione.
Il Comitato di Valutazione del Progetto RUPAR Formazione si è posto queste domande
ed ha definito un sistema di valutazione, di cui di seguito viene presentato l’impianto
metodologico ed i risultati emersi dall’intero processo di valutazione messo in atto,
10
tenendo conto delle caratteristiche e delle dimensioni del Progetto, della sua
articolazione sul territorio regionale, della durata nel tempo.
Prima di presentare l’impianto metodologico del sistema e i risultati conoscitivi dallo
stesso prodotti va ancora chiarito che il sistema di valutazione messo a punto ed
utilizzato per RUPAR Formazione non coincide con il sistema di monitoraggio del
Progetto anche se alcuni ambiti di controllo possono essere gli stessi. Sono infatti
diverse e specifiche le finalità, la collocazione temporale dei momenti di rilevazione, gli
strumenti utilizzati, i destinatari dei risultati, le azioni che ne conseguono.
Il sistema di monitoraggio del Progetto infatti è stato messo a punto ed utilizzato dal
Cordinamento Didattico per tenere sotto controllo l’andamento delle diverse attività
che hanno caratterizzato il Progetto, lungo tutto l’arco temporale di realizzazione dello
stesso, in modo da poter intervenire tempestivamente per regolarne criticità e
varianze. Destinatari delle informazioni via via raccolte sono stati la Direzione del
Progetto, il Comitato di Gestione e lo stesso Cordinamento Didattico, per tutte le
attività di regolazione ed il Comitato Tecnico-Scientifico, affinché disponesse delle
informazioni necessarie per adempiere alla funzione di verifica e orientamento del
Progetto, anche in corso di realizzazione.
Gli elementi costitutivi del sistema di monitoraggio, gli strumenti utilizzati, le attività di
regolazione intraprese sono presentate in un apposito documento.
Nell’ultimo capitolo di questo report vengono riportati alcuni risultati del processo di
monitoraggio, all’interno della valutazione del processo organizzativo e gestionale che
ha caratterizzato l’intero Progetto.
Il sistema di valutazione viceversa è stato progettato ed utilizzato per apprezzare i
risultati raggiunti dal Progetto di formazione in rapporto agli obiettivi attesi e
concordati con il Committente, nonché la qualità e l’appropriatezza delle principali
dimensioni didattiche, metodologiche, organizzative e tecnologiche dell’intero
Progetto. Nel definire il sistema si è tenuto conto dei principali aspetti costitutivi
dell’intervento formativo e in particolare de:
o l’alto numero di partecipanti potenziali e reali
o la loro eterogeneità in termini di crediti formativi e appartenenza organizzativa
o la loro dispersione sull’intero territorio regionale
o la diversa tipologia istituzionale ed organizzativa degli Enti aderenti
o l’elevato numero di corsi proposti
o la didattica integrata e innovativa che ha caratterizzato la proposta formativa
o la rilevanza delle ICT per l’erogazione delle attività formative e per quanto
concerne i suoi risultati
2.1 Il sistema e gli ambiti di valutazione del Progetto
Così come delineato dal Comitato di Valutazione, il sistema di valutazione si è fondato
sull’apprezzamento di alcuni fenomeni quantitativi e qualitativi all’interno di specifici
ambiti di valutazione individuati tenendo conto, come già accennato, degli obiettivi, dei
destinatari e delle caratteristiche didattico-metodologiche del Progetto.
Gli ambiti di valutazione su cui il sistema è stato articolato sono:
1. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti
2. Il processo di apprendimento
3. La didattica
11
4. La tecnologia a supporto della didattica
5. La capitalizzazione dell’esperienza
6. Il processo organizzativo e gestionale del Progetto
Per ciascun ambito sono state definite:
la tipologia di informazioni significative da rilevare per una valutazione del
Progetto sufficientemente completa e articolata
le fonti informative a cui attingere dati quantitativi e valutazioni qualitative e le
relative modalità di rilevazione.
All’interno dei diversi ambiti individuati sono stati di volta in volta rilevati ed interpretati
dati oggettivi e valutazioni soggettive espresse dai partecipanti e da altri protagonisti del
Progetto (docenti, tutor d’aula, consulenti, tutor on line, referenti degli Enti aderenti),
configurando così valutazioni integrate che hanno recuperato sia la dimensione della
qualità erogata sia quella della qualità percepita.
Nei diversi capitoli del report vengono, infatti, riportati i commenti e le valutazioni
qualitative dei protagonisti del Progetto, integrando così i dati quantitativi con le loro
osservazioni.
Di seguito vengono presentati i risultati quantitativi e qualitativi della valutazione per
ciascun degli ambiti individuati, precisando di volta in volta le fonti informative e gli
strumenti utilizzati e proponendo a conclusione di ciascun passaggio valutativo le
osservazioni ed i commenti avanzati dal Comitato di Valutazione.
12
SECONDA PARTE
3. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti
Di seguito vengono riportati alcuni dati relativi ai partecipanti delle azioni formative
previste dal Progetto e agli Enti locali aderenti, con l’obiettivo di evidenziare alcune
caratteristiche oggettive degli utenti diretti ed indiretti di RUPAR Formazione e di
presentare alcuni fenomeni che hanno caratterizzato il rapporto tra quanti sono stati
ammessi ai corsi, quanti si sono presentati almeno una volta in aula e quanti, infine
hanno portato a termine l’esperienza formativa a cui si erano iscritti.
Sono stati accolte e autorizzate alla partecipazione alle 23 azioni formative 10.932
iscrizioni.
Si sono presentati almeno una volta in aula 7.466 partecipanti.
Hanno completato il corso a cui erano iscritti 5.866 persone.
Questi dati complessivi possono essere disaggregati in funzione delle variabili:
o genere
o enti
o ammessi
o presenti in aula almeno una volta
o persone che hanno concluso il corso.
GENERE
Ammessi
80%
60%
53%
47%
40%
20%
0%
uomini
donne
13
Presenti in aula almeno una volta
80%
55%
60%
45%
40%
20%
0%
uomini
donne
Persone che hanno concluso il corso
80%
56%
60%
44%
40%
20%
0%
uomini
donne
ENTI
Ammessi
100%
80%
63%
60%
40%
26%
20%
7%
2%
2%
Comunità
Montane
Altri Enti
0%
Comuni
ASL
Province
14
Presenti in aula almeno una volta
100%
80%
60%
60%
30%
40%
20%
5%
2%
2%
Province
Comunità
Montane
Altri Enti
0%
Comuni
ASL
Persone che hanno concluso il corso
100%
80%
60%
60%
30%
40%
20%
5%
3%
2%
Province
Comunità
Montane
Altri Enti
0%
Comuni
ASL
E’ interessante a questo punto analizzare sinteticamente il fenomeno della “dispersione”
e cioè la differenza tra il numero complessivo degli ammessi ai corsi ed il numero di
coloro che si sono presentati almeno una volta in aula.
Il dato complessivo di tale fenomeno è pari al 32% dell’intera popolazione ammessa.
Analizzando questo dato per rapporto alla variabile di genere, si può osservare come le
donne abbiamo mediamente rispettato in misura superiore agli uomini, anche se di poco,
l’impegno preso al momento dell’iscrizione e dell’ammissione, presentandosi in aula e
portando a termine la frequenza del corso.
Prendendo viceversa in considerazione la variabile relativa all’Ente di appartenenza si
può osservare come il fenomeno della dispersione abbia caratterizzato maggiormente i
Comuni rispetto agli altri Enti aderenti.
Il dato complessivo sulla dispersione è dovuto ad alcune criticità verificatesi nelle fasi di
adesione degli Enti e di iscrizione, come ad esempio:
o un’insufficiente valutazione da parte degli Enti aderenti e forse degli stessi utenti,
delle difficoltà a conciliare gli impegni professionali di tutti i giorni con la
partecipazione ai corsi
o una variazione in itinere delle autorizzazioni alla partecipazione, confermate in
prima istanza
15
o La compresenza sul territorio regionale di un analogo progetto (Por.Net) che ha
spesso generato incertezza e cambiamenti nelle adesioni degli Enti beneficiari.
Se passiamo dall’analisi dei dati complessivi a quelli relativi ai singoli corsi possiamo
rilevare che i corsi più critici, in rapporto al fenomeno della dispersione, sono stati:
o
o
o
o
o
o
Telelavoro: dispersione pari al 60%
Tutela del software e delle banche dati: dispersione pari al 59%
Rupar: dispersione pari al 55%
Multimedialità: dispersione pari al 54%
Sportello informativo: dispersione pari al 53%
Interoperabilità dei sistemi: dispersione pari al 53%
Corsi con
MAGGIOR DISPERSIONE
55%
54%
53%
53%
Sportello
informativo
Interoperabilità
dei sistemi
59%
Multimedialità
60%
60%
Rupar
80%
40%
20%
Tutela del
software e
delle banche
dati
Telelavoro
0%
I corsi viceversa che hanno manifestato minore dispersione sono stati:
o
o
o
o
o
Corsi su PC: dispersione pari al 13%
Lingua inglese: dispersione pari al 21%
Business English: dispersione pari al 25%
Internet: dispersione pari al 28%
Diritto di accesso: dispersione pari al 29%
16
Corsi con
MINOR DISPERSIONE
40%
28%
29%
Internet
Diritto di
accesso
25%
21%
20%
13%
0%
Corsi su PC
Lingua
inglese
Business
english
Osservando il dato della dispersione per le singole azioni formative è possibile notare
una minore rilevanza del fenomeno per quei corsi tesi a sviluppare competenze di base
linguistiche ed informatiche e competenze utili per gestire in modo nuovo il rapporto con il
cittadino ed i problemi della privacy e della sicurezza.
Un secondo dato interessante da osservare è quello relativo all’abbandono e cioè al
rapporto tra coloro che si sono presentati almeno una volta in aula e coloro che hanno
portato a termine il corso a cui erano iscritti.
Il fenomeno dell’abbandono è assai meno rilevante rispetto a quello della dispersione
testimoniando una buona capacità attrattiva delle diverse azioni formative, una volta che
il partecipante fosse entrato in relazione con il corso.
Il dato complessivo e cioè riferito all’insieme delle 23 azioni formative è che il 79% di
coloro che si sono presentati in aula hanno concluso il corso. Gli abbandoni ammontano
per tanto al 21%, considerando il Progetto nel suo complesso.
E’ importante notare come questo dato medio sia determinato da dati assai differenti in
rapporto alle singole azioni formative.
Vediamo i corsi che hanno avuto meno abbandoni e quelli viceversa che ne hanno avuto
di più e poi correliamo questi dati con alcune caratteristiche delle diverse azioni formative
per avanzare alcune interpretazioni del fenomeno.
I corsi con maggiore abbandono sono stati:
o
o
o
o
o
o
Lingua inglese: abbandono pari al 50%
Business English: abbandono pari al 47%
Sportello informativo: abbandono pari al 30%
Semplificazione dell’attività amministrativa: abbandono pari al 30%
Sviluppo applicativo: Internet: abbandono pari al 23%
URP: abbandono pari al 20%
17
Corsi con
MAGGIOR ABBANDONO
30%
30%
23%
20%
URP
40%
Sviluppo
applicativo:
Internet
47%
Semplificazion
e dell'attività
amministrativa
50%
Sportello
informativo
60%
20%
Business
English
Lingua inglese
0%
Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici:
o la durata del corso, sempre superiore alle 18 ore e che nel caso dei corsi di
inglese raggiungeva le 80 ore e le 72 ore nei corsi Sportello informativo e
Semplificazione amministrativa
o il disallineamento tra le aspettative dei partecipanti e il livello di difficoltà dei corsi
di inglese, valutati come troppo elementari in alcuni casi o troppo avanzati in altri.
I corsi dove il fenomeno dell’ abbandono è stato più contenuto sono stati:
o
o
o
o
o
o
Diritto di accesso: abbandono pari al 7%
Interoperabilità dei sistemi: abbandono pari al 7%
Multimedialità: abbandono pari al 9%
I sistemi informativi e le basi dati: abbandono pari al 9%
Privacy e sicurezza informatica: abbandono pari al 9%
Telelavoro: abbandono pari al 10%
18
Corsi con
MINOR ABBANDONO
20%
10%
7%
9%
7%
9%
9%
10%
Telelavoro
Privacy e
sicurezza
informatica
I sistemi
informativi e
le base dati
Multimedialità
Interoperabilit
à dei sistemi
Diritto di
accesso alla
documentazio
ne
0%
Va notato che tutti questi corsi avevano una durata di 18 ore e quindi hanno
rappresentato un’opportunità formativa maggiormente compatibile con gli impegni
lavorativi dei partecipanti e con le esigenze organizzative degli Enti.
Un’ultima osservazione va fatta a proposito del corso sul Telelavoro che ha avuto la più
alta dispersione (60%) ed uno dei più bassi abbandoni (10%).
Infine alcuni dati sull’età e sulla scolarità degli utenti con l’osservazione che non
compaiono significative differenze di comportamento tra i diversi cluster in relazione al
fenomeno della dispersione e dell’abbandono.
Distribuzione degli utenti per fasce di età
80%
60%
43%
37%
40%
20%
13%
4%
3%
0%
Meno di 25
anni
25-35
36-45
19
46-55
Più di 55 anni
Distribuzione degli utenti per livello di scolarità
80%
58%
60%
40%
20%
21%
18%
3%
0%
Licenza media e/o
qualif.
professionale
Diploma scuola
superiore
Laurea
Formazione post
laurea
3.1 La parola ai protagonisti
Cosa hanno detto i tutor d’aula a proposito dei partecipanti e degli Enti aderenti
“Riguardo ai destinatari e alle modalità didattiche, occorre una riflessione: l’eterogeneità
dei partecipanti dal punto di vista del livello di conoscenza degli argomenti e della
provenienza non sempre ha facilitato il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Gli enti di
provenienza nel consentire la partecipazione dei loro dipendenti non sempre hanno
tenuto conto delle reali esigenze formative dirottando i corsisti in corsi non utili per
l’apprendimento, perché necessitanti di quantomeno un altro corso propedeutico. Ciò ha
comportato in alcuni casi un approccio traumatico con le modalità didattiche.”
“Per quanto riguarda le scelte dei corsisti, forse sarebbe stato opportuno scegliere meglio
i partecipanti o almeno chiedere ai partecipanti di informarsi meglio sulle materie oggetto
dei corsi e solo dopo confermare la loro partecipazione; nel novanta per cento dei casi, le
richieste dei corsisti in aula erano di alfabetizzazione informatica e magari di lingua
inglese, mentre alla fine si trovavano a frequentare dei corsi che li toccava solo
marginalmente….sempre riguardo ai corsisti, il Progetto RUPAR prevede un discreto
impegno da parte degli amministratori politici, i quali hanno disertato la partecipazione ai
corsi stessi…Al riguardo mi chiedo visti i termini di cambiamento che si chiedono alle
amministrazioni, se fosse possibile far partecipare a corsi simili, prima la parte politica
degli enti, e poi la parte amministrativa…”
“L’utenza di questo Progetto non è stata sicuramente facile da gestire, sia dal punto di
vista di noi tutor, che da
parte dell’amministrazione del Progetto, poiché si è dovuto
“combattere” con diverse resistenze radicate da tempo. Sicuramente questo modello non
è stato ancora accettato e capito a pieno.”
20
“L’esigenza di opportunità di formazione è molto presente da parte dei dipendenti degli
enti pubblici, e credo che in tanti parteciperebbero, qualora venissero loro proposti nuovi
corsi.”
“Sarebbe stata necessaria una “valutazione” iniziale dei destinatari al fine di stabilire le
competenze di base per ciascun corso. Tale valutazione avrebbe permesso di creare
gruppi di lavoro omogenei per competenza e magari di attuare due versioni (livello base,
livello avanzato) dello stesso corso.”
“Scarsa presenza in generale dovuta a regole interne di alcuni enti che hanno frenato del
tutto la formazione e/o previsto un numero massimo di ore totali di formazione limitando
così la partecipazione a più corsi anche per i più motivati.”
“A mio parere i limiti del Progetto sono solo in minima parte dovuti ai problemi tecnologici.
Hanno pesato maggiormente invece l’assenza di selezione preliminare dei corsisti, una
carente informazione sui contenti dei corsi presso le Amministrazioni coinvolte nel
Progetto, una carente azione di responsabilizzazione delle Amministrazioni che spesso
non hanno autorizzato i loro dipendenti a frequentare i corsi pur avendo aderito
formalmente al Progetto.”
“Da questa non breve esperienza lavorativa, a contatto con diverse centinaia di utenti, ho
appreso inoltre che il problema dell’esigenza di opportunità di formazione è sentito
fortemente da una gran parte dei dipendenti della P.A., ma viene “sottovalutato” dalle
stesse Amministrazioni. Gli stessi utenti, qualora venissero loro proposti nuovi corsi di
FaD, o una seconda edizione dello stesso Progetto, parteciperebbero, senza alcun
dubbio, in gran numero.”
“Come ogni Progetto così complesso, questo ha avuto sicuramente dei limiti, legati
soprattutto al livello di partenza dei singoli soggetti. Una buona progettazione formativa
deve tenere ben presenti quelli che sono i destinatari degli interventi. In alcuni corsi
raggiungere l’obiettivo di “innovazione” e “ammodernamento” è stato difficile proprio a
causa della scarsa confidenza con certi strumenti informatici, che a volte sono stati
troppo complicati da utilizzare. Un questionario iniziale volto alla conoscenza più
approfondita dei destinatari forse avrebbe permesso di tarare meglio gli strumenti di
formazione e diversificarli a seconda del livello degli utenti.”
“Per quanto riguarda i discenti spesso è sembrato fossero li a scontare una pena, forse
non interessati, non informati, semplicemente “ mandati ” dalle Amministrazioni a fare dei
corsi a cui non erano interessati, quando addirittura totalmente inutili alla loro pratica
lavorativa. Nell’ultima parte del Progetto invece le persone arrivavano ai corsi, nella
maggior parte dei casi, per una loro consapevole scelta e questo ha inciso notevolmente
sull’ apprendimento complessivo perché i partecipanti hanno utilizzato tutti gli strumenti
mesi a disposizione dal Progetto e sono stati molto responsabili riguardo a presenze e
puntualità.”
“Quello che si sarebbe dovuto curare di più, ma solo con la collaborazione effettiva di
tutte le P.A. coinvolte, avrebbe dovuto essere la selezione dei giusti corsisti per il giusto
corso. Molti infatti si sono presentati senza sapere come era organizzato il Progetto o su
cosa verteva esattamente il corso e questo ha provocato spesso delusione e
conseguentemente abbandono del corso stesso. Quindi una maggiore attenzione delle
21
P.A. e dei partecipanti nei confronti dei corsi offerti sarebbe in futuro auspicabile per una
migliore riuscita del Progetto”
“Un limite obiettivo: l’assenza di valutazione ex ante e la conseguente eterogeneità dei
gruppi, che hanno reso difficile l’adeguamento dei contenuti formativi ai fabbisogni
individuali, in particolare per i corsi di cultura generale (informatica e inglese).”
“Destinatari: inizialmente critici, hanno via via apprezzato l’organizzazione nel suo
complesso, tanto da prenotarsi per corsi futuri!”
“L’ assenza di uno screening delle competenze pregresse dei corsisti ha fatto sì che
parte del capitale di conoscenza messo a disposizione andasse disperso.”
Cosa hanno detto i consulenti d’aula
“I destinatari sono stati splendidi e disponibili, segno del bisogno e della sete di
conoscenze molto diffusa presso la PA, oltre che della maturità ormai diffusa presso gli
enti locali.”
“Un altro dato di criticità molto importante per il proseguo delle azioni formative per la PA:
in tutte le sedi pressoché gli allievi si sono lamentati della difficoltà a frequentare i corsi,
data la indisponibilità dei dirigenti ad accordare permessi e autorizzazioni. In molti casi
sono stati presenti dipendenti in ferie.
“Forse dispersiva e poco chiara per gli utenti la proposta dei singoli corsi (e, in alcuni
casi, ripetitiva); ad esempio URP e Linguaggi e strumenti della comunicazione.”
22
4. L’apprendimento
La valutazione dell’apprendimento ha sempre rappresentato un obiettivo sfidante e
complesso per chiunque si sia posto il problema di apprezzare se e quanto un intervento
formativo avesse determinato un incremento di competenze dei partecipanti. Misurare in
modo scientifico il gap di competenze tra prima e dopo la partecipazione non è sempre
agevole.
Per la valutazione dell’apprendimento sviluppato dal Progetto RUPAR Formazione sono
stati consultati i diversi attori coinvolti nel processo di formazione, attraverso specifici
strumenti finalizzati a raccogliere valutazioni su alcune dimensioni del Progetto ed in
particolare sul processo di apprendimento:
o Partecipanti: questionario di valutazione complessiva del corso ed in particolare
le domande relative alla percezione dell’utilità del corso e all’apprendimento di
nuove competenze
o Tutor d’aula: questionario di valutazione del Progetto e dei corsi attivi nell’aula di
riferimento. Ai tutor d’aula è stata chiesta una valutazione media complessiva per
l’intero Progetto e per ciascun corso attivato e un giudizio sull’efficacia delle
singole metodologie utilizzate con riferimento ai risultati di apprendimento
o Docenti in videoconferenza: questionario di valutazione del Progetto ed in
particolare la domanda relativa all’efficacia della videoconferenza con riferimento
ai risultati di apprendimento che il corso ha prodotto
o Consulenti d’aula: questionario di valutazione del Progetto ed in particolare la
domanda relativa all’efficacia della consulenza d’aula con riferimento ai risultati di
apprendimento che il corso ha prodotto
o Tutor on line: questionario di valutazione del Progetto ed in particolare la
domanda relativa all’efficacia della tutorship on line con riferimento ai risultati di
apprendimento che il corso ha prodotto
o Referenti degli Enti aderenti: questionario di valutazione del Progetto ed in
particolare le domande tese a rilevare il giudizio sull’efficacia complessiva del
Progetto, sul livello di apprendimento realizzato, sulla ricaduta sull’organizzazione
e sull’attività professionale dei partecipanti.
La valutazione dell’apprendimento è stata espressa con riferimento all’intero Progetto e
a ciascuna delle ventitré azioni formative proposte. Di seguito vengono riportati i risultati
di queste due valutazioni sulla base delle percezioni espresse dai diversi protagonisti del
Progetto.
4.1 Valutazione complessiva sull’efficacia del Progetto con riferimento ai risultati di
apprendimento
La valutazione complessiva dell’efficacia del Progetto è stata espressa dai principali attori
coinvolti ed in particolare da:
o i partecipanti, cui è stato chiesto di esprimere un giudizio sull’utilità del Progetto
nel suo complesso e su quanto lo stesso avesse prodotto apprendimento di nuove
competenze
o i tutor d’aula
o i docenti in videoconferenza
o i consulenti d’aula
o i referenti degli Enti aderenti
23
4.1.1 Valutazione espressa dai partecipanti
Valutazione dei partecipanti sull'utilità del Progetto
80%
53%
60%
45%
40%
20%
2%
0%
Per niente utile
Sufficientemente utile
Molto utile
Acquisizione di nuove competenze
80%
56%
60%
42%
40%
20%
2%
0%
Per niente utile
Sufficientemente utile
Molto utile
Si tratta di valutazioni sostanzialmente analoghe che testimoniano un apprezzamento
medio-alto, espresso dai partecipanti sull’opportunità offerta dal Progetto di acquisire o
rinforzare le competenze relative ai processi di informatizzazione della Pubblica
Amministrazione Locale e delle ASL.
24
4.1.2 Valutazione espressa dagli altri attori del Progetto
Valutazione espressa dai tutor d'aula
80%
60%
53%
44%
40%
20%
3%
0%
Per niente utile
Sufficientemente
utile
Molto utile
I tutor d’aula, a differenza dei partecipanti, hanno potuto osservare tutte o quasi le azioni
formative proposta dal Progetto. La loro valutazione quindi, se da un lato esprime un
giudizio sull’apprendimento altrui (i partecipanti) assume tuttavia come riferimento l’intero
Progetto e non singoli corsi. Anche i tutor d’aula hanno espresso valutazioni medie e
complessive con riferimento ai diversi gruppi di partecipanti che sono passati per le loro
aule e alle aree tematiche sviluppate dai corsi.
La valutazione comunque non si discosta sostanzialmente da quella espressa dai
partecipanti e testimonia anch’essa un significativo apprezzamento dell’’efficacia del
Progetto, per rapporto ai risultati di apprendimento mediamente prodotti.
Valutazione espressa dai docenti in videoconferenza
80%
60%
53%
44%
40%
20%
3%
0%
Per niente utile
Sufficientemente utile
25
Molto utile
La valutazione espressa dai docenti in videoconferenza fa riferimento prevalentemente
all’efficacia dello strumento utilizzato per rapporto all’apprendimento dei partecipanti,
piuttosto che esprimere un giudizio sull’apprendimento complessivo che le diverse
metodologie di formazione hanno prodotto.
La valutazione appare meno positiva rispetto a quella espressa dai partecipanti e dai
tutor d’aula proprio per la specificità dello strumento tecnologico utilizzato che non ha
facilitato una relazione diretta e vis a vis con i partecipanti e che ha creato non poche
difficoltà ai docenti che per la prima volta si sono trovati a interagire con una web camera
e non con persone reali. La possibilità di calibrare in continuo la docenza sulla base dei
feedback dei partecipanti è stata quasi nulla, determinando una condizione di relazione
magistrale tra docente e discenti maggiormente standardizzata di quanto non avvenga
nella formazione in presenza. Di ciò i docenti si sono resi conto e, pur sforzandosi di
“umanizzare” la relazione didattica, hanno complessivamente espresso una valutazione
maggiormente critica anche rispetto a quella formulata dai consulenti che hanno
interagito direttamente nelle aule con i partecipanti.
Valutazione espressa dai consulenti d'aula
80%
65%
60%
35%
40%
20%
0%
0%
Per niente utile
Sufficientemente utile
Molto utile
Anche la valutazione espressa dai consulenti d’aula fa riferimento prevalentemente alla
specifica metodologia didattica utilizzata, considerata molto efficace con riferimento ai
risultati di apprendimento. Come nel caso precedente del docente in videoconferenza, il
consulente d’aula non ha potuto valutare l’apprendimento complessivamente prodotto
dall’intero corso e dal mix delle metodologie didattiche messe in campo, essendo trainato
nella formulazione del suo giudizio dall’esperienza specifica di docenza e di relazione
diretta con gruppi limitati di partecipanti. E’ per questa ragione che la valutazione dei
consulenti d’aula presenta i valori più elevati tra quelle formulate dai diversi protagonisti,
con riferimento all’intero Progetto.
26
Valutazione espressa dai Referenti degli Enti
80%
54%
60%
36%
40%
20%
10%
0%
Per niente utile
Sufficientemente utile
Molto utile
Si tratta di una valutazione complessiva sull’efficacia del Progetto, espressa sulla base di
informazioni raccolte all’interno dell’Ente di appartenenza dai partecipanti alle diverse
azioni formative, ma anche probabilmente sulla base di segnali deboli che hanno
concorso a formare un giudizio di massima. I Referenti degli Enti rappresentano i
valutatori più indiretti dell’intero sistema di valutazione, perché non coinvolti in prima
persona nei processi di apprendimento. Riferiscono di “percezioni di percezioni” raccolte
più o meno formalmente dal personale del loro Ente. Non per questo il loro giudizio perde
di significato e va trascurato.
Integrando le specifiche valutazioni espresse dai diversi protagonisti del Progetto,
emerge un giudizio sostanzialmente positivo sull’utilità e sull’efficacia dell’intero
Progetto come opportunità offerta dalla Regione Sardegna al personale degli Enti locali
e delle ASL regionali per lo sviluppo di nuove competenze a supporto dei processi di
informatizzazione e di modernizzazione della Pubblica Amministrazione locale.
Valutazione sull'utilità ed efficacia dell'intero Progetto
80%
60%
50%
45%
40%
20%
5%
0%
Per niente utile-efficace
Sufficientemente utileefficace
27
Molto utile-efficace
Va notato che le valutazioni espresse dai tutor d’aula e cioè da coloro che più
direttamente hanno vissuto l’intera esperienza formativa sono quelle che più si
avvicinano a questi risultati integrati.
In sintesi si può affermare che complessivamente il Progetto è stato apprezzato dalla
grande maggioranza di coloro che hanno portato a termine l’esperienza formativa e da
quanti, a vario titolo, hanno contribuito al trasferimento di competenze (docenti in
videoconferenza e consulenti d’aula) e alla facilitazione dei processi di apprendimento
dei partecipanti (tutor d’aula e tutor on line).
4.2 Valutazione sull’efficacia di ciascun corso con riferimento ai risultati di
apprendimento
Sono state prese in considerazione le valutazioni espresse dai partecipanti, con
riferimento all’utilità del corso e all’apprendimento di nuove competenze in seguito alla
partecipazione allo specifico evento formativo, quelle dei tutor d’aula e infine quelle dei
referenti degli Enti aderenti. La valutazione è stata espressa su una scala a tre valori:
o 1= Basso apprendimento
o 2= Apprendimento sufficiente
o 3= Alto apprendimento
Di seguito vengono riportati gli esiti di tali valutazioni per ciascuna delle ventitré azioni
formative del Progetto, precisando, per ciascuna di esse, il numero delle ore di
formazione previste, la presenza o meno della consulenza d’aula, il numero di
partecipanti complessivo alle diverse edizioni del corso realizzate nell’anno, che hanno
portato a termine l’esperienza.
Lingua inglese
2,1
Enti
2,5
Tutor
2,35
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,39
Partecipanti: utilità del
corso
1
1,5
2
2,5
Partecipanti 409. Corso di 80 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Come precedentemente chiarito, il corso di Lingua inglese è quello che ha manifestato
un basso tasso di dispersione tra coloro che erano stati ammessi e quanti si sono
presentati almeno una volta in aula, subendo viceversa il fenomeno dell’abbandono in
28
3
misura assai consistente. Ciò è probabilmente dovuto alla ampia diversificazione delle
competenze in ingresso dei partecipanti, e quindi ai reali bisogni formativi e alle
aspettative, che hanno fatto valutare al 50% delle persone il corso come non idoneo
perché troppo semplice o troppo complesso. La valutazione di coloro che hanno portato
a termine l’esperienza appare viceversa sufficientemente elevata e nella media delle
valutazioni delle altre azioni formative.
Diritto di accesso alla documentazione amministrativa
2,22
Enti
2,65
Tutor
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,46
Partecipanti: utilità del
corso
2,45
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 585. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
Nozioni di base sull' e-government
2,35
Enti
2,1
Tutor
2,28
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,4
Partecipanti: utilità del
corso
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 140. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
29
E’ significativo notare per questo corso che la valutazione più alta è quella espressa dagli
Enti aderenti che probabilmente hanno apprezzato la coerenza dei temi affrontati con le
reali esigenze delle Amministrazioni.
Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
2,4
Enti
2,13
Tutor
2,48
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,46
Partecipanti: utilità del
corso
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 94. Corso di 36 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
Semplificazione dell'attività amministrativa
2,22
Enti
2,45
Tutor
2,41
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,46
Partecipanti: utilità del
corso
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 183. Corso di 72 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
30
I sistemi informativi e le base dati della
Pubblica Amministrazione
2,33
Enti
2,32
Tutor
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,44
Partecipanti: utilità
del corso
2,44
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 205. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
Sportello informativo
2,07
Enti
2,46
Tutor
2,49
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,5
Partecipanti: utilità
del corso
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 42. Corso di 72 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
31
I sistemi informativi statistici nella
Pubblica Amministrazione
2,13
Enti
2,17
Tutor
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,44
Partecipanti: utilità
del corso
2,44
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 111. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
Telelavoro
2,23
Enti
2,67
Tutor
2,59
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,41
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 77. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
Come precedentemente accennato il corso di Telelavoro ha avuto un’alta dispersione ed
un basso abbandono. Coloro che hanno deciso di partecipare all’azione formativa,
l’hanno portata a termine (per il 90%) e l’hanno significativamente apprezzata.
32
URP: Strategie, azioni, strumenti, contenuti
2,34
Enti
2,63
Tutor
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,5
Partecipanti: utilità
del corso
2,5
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 91. Corso di 36 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
Linguaggi e strumenti
della comunicazione pubblica e istituzionale
2,09
Enti
2,4
Tutor
2,27
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,32
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 183. Corso di 36 ore, tra formazione on line, videoconferenze e
consulenza d’aula
33
Interoperabilità dei sistemi
2,75
Enti
2,2
Tutor
2,18
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,33
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 42. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
La valutazione espressa dagli Enti aderenti è la più alta in assoluto, non solo tra quelle
espresse dai diversi valutatori del corso, ma anche dei diversi corsi. E’ bene tuttavia
tenere conto del ristretto numero di partecipanti che ha aderito e portato a termine
l’esperienza formativa.
Business English
1,88
Enti
2,52
Tutor
2,32
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,41
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 268. Corso di 80 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Il corso di Business English ha deluso le aspettative degli Enti aderenti che esprimono
una valutazione sotto la media e comunque in contrasto con quella manifestata dai
partecipanti e dai tutor d’aula.
34
Privacy e sicurezza informatica
2,5
Enti
2,07
Tutor
2,27
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,24
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 194. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Tutela del software e delle banche dati
2,22
Enti
1,84
Tutor
2,33
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,47
1
1,5
2
2,5
Partecipanti 91. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
35
3
Gestione di reti
2,17
Enti
2,27
Tutor
2,18
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,33
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 118. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Internet, Intranet ed extranet
2,11
Enti
2,39
Tutor
2,39
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,42
1
1,5
2
2,5
Partecipanti 793. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze
36
3
Corsi su PC: Window, Office Professional
2,2
Enti
2,55
Tutor
2,38
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,48
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 1445. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Progettazione e amministrazione di siti web e portali
2,32
Enti
2,66
Tutor
2,54
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,51
Partecipanti: utilità del
corso
1
1,5
2
2,5
Partecipanti 251. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze
37
3
Sviluppo applicativo: Intenet (Sviluppo pagine web)
2,2
Enti
2,59
Tutor
2,29
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,57
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 188. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Multimedialità: strumenti e applicazioni
2,15
Enti
2,05
Tutor
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,2
Partecipanti: utilità del
corso
2,17
1
1,5
2
2,5
Partecipanti 129. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
38
3
Protocolli e architetture di reti
2,23
Enti
2,33
Tutor
2,18
Partecipanti:
conoscenze acquisite
Partecipanti: utilità
del corso
2,33
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 85. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
Sicurezza delle reti
2,23
Enti
2,56
Tutor
2,18
Partecipanti:
conoscenze acquisite
2,39
Partecipanti: utilità del
corso
1
1,5
2
2,5
3
Partecipanti 88. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze
A conclusione del capitolo sulla valutazione dei risultati di apprendimento riportiamo un
grafico di sintesi con i valori medi ponderati, che integrano per ciascun corso le singole
valutazioni formulate dai partecipanti, dai tutor d’aula e dagli Enti aderenti.
39
Valori medi ponderati delle valutazioni
sull'apprendimento
Multimedialità
2,16
Tutela del software
2,16
Gestione di reti
2,24
Privacy e sicurezza informatica
2,24
Protocolli e architetture di rete
2,26
E-government
2,27
Linguaggi e strumenti
2,29
Sviluppo pagine web
2,3
Interoperabilità dei sistemi
2,31
Sistemi statistici
2,32
Business English
2,34
Sicurezza delle reti
2,36
Internet
2,36
Rupar
2,36
Lingua inglese
2,37
Sistemi informativi
2,39
Semplificazione
2,41
Sportello informativo
2,42
Corsi su PC
2,43
Diritto di accesso
2,48
Progettazione siti web
2,51
URP
2,51
Telelavoro
2,51
1
1,5
40
2
2,5
3
4.3 La parola ai protagonisti
Cosa hanno detto i tutor d’aula a proposito dell’ apprendimento:
“Nel complesso i corsi sono stati efficaci ed hanno reso possibile all’utenza
apprendere nuove conoscenza relative alle materie dei vari corsi .”
di
“Sull’apprendimento complessivo ha sicuramente influito la preparazione di base del
singolo corsista e il grado di motivazione alla frequenza del corso; nonché la flessibilità
mostrata di fronte alla nuova modalità di apprendimento proposta. In generale, a parte
qualche eccezione, si può dire che la partecipazione è stata buona e l’apprendimento
complessivo buono.”
"All’inizio dei corsi gli utenti erano poco informati relativamente alle materie dei
corsi…solo alcuni potevano ritenersi “esperti”. Dopo una serie di contatti successivi alla
fine dei vari corsi, molti utenti hanno ammesso di essersi trovati meglio sebbene la
maggior parte degli utenti intervistati mi ha detto molto tranquillamente di non ricordare
granché…tuttavia l’apprendimento complessivo è da considerarsi positivo e migliorato
rispetto all’inizio dei corsi”
“I migliori risultati sono stati ottenuti laddove le diverse modalità didattiche si sono meglio
integrate tra loro: quando in videoconferenza venivano fatti riferimenti al courseware e si
svolgevano esercitazioni articolate di cui io ero preventivamente informata, anche se
non esperta del contenuto, le cose hanno funzionato in modo più che soddisfacente e i
corsisti hanno davvero imparato molto, consapevoli di averlo fatto.”
“Il livello di apprendimento complessivo è stato influenzato dalla eterogeneità delle
conoscenze di partenza degli utenti; nei gruppi in cui la media di base della conoscenza
era omogenea sicuramente è stato più facile apprezzare un miglioramento delle
competenze/conoscenze. In gruppi in cui i partecipanti avevano livelli di base molto
differenti si è verificato che alcuni hanno percepito il percorso formativo come troppo
rapido e non hanno avuto la possibilità di apprendere. Altri invece hanno considerato il
percorso proposto (argomenti) eccessivamente semplice e non hanno dunque
apprezzato il corso.”
“Dovendo fare una analisi complessiva l’apprendimento è stato buono in relazione alla
durata di ciascun corso e al tipo di corso (fondamentalmente tutti i corsi erano infatti di
base). Questo fermo restando che esistono profonde differenze tra un corso e l’altro”
“Una preselezione in base al grado di preparazione, con relativa suddivisione dei
partecipanti nelle varie edizioni dei corsi, avrebbe portato sicuramente ad un maggior
apprendimento.”
41
“E’ estremamente difficile per me valutare l’apprendimento complessivo. Credo che il
valore aggiunto del Progetto RUPAR sia da ricercare non tanto nella misura in cui le
diverse variabili hanno inciso sull’apprendimento, ma nell’apertura che lentamente si è
creata nelle Pubbliche Amministrazioni locali verso questo innovativo modo di pensare e
fare formazione.”
“Posso dire senz’altro che per nessun corso il livello di apprendimento è stato inesistente
neppure per quelli in cui il giudizio complessivo è risultato essere medio-basso. Laddove
la videoconferenza presentava criticità sono sempre intervenuta io come supporto forte
in aula, anche dal punto di vista dei contenuti, per cui nessun corsista è mai andato a
casa con la “valigetta” vuota.”
“Ad eccezione di pochi corsi, l’apprendimento complessivo è stato di livello medio-alto.
Oltre ai corsi su PC (indubbiamente i più seguiti) sono stati apprezzati, vista la loro
attualità, i corsi riguardanti l’ammodernamento delle P.A.”
“L’apprendimento complessivo è stato buono, soprattutto per quei corsisti che sono
venuti con l’intenzione di apprendere e che quindi si sono applicati sia nell’ascolto della
video conferenza sia nell’utilizzo del courseware.”
“Complessivamente, per quanto riguarda i corsi fatti dopo i miglioramenti tecnici della
primavera, i corsisti si sono dichiarati soddisfatti dall’apprendimento consentito dal
progetto e dal contenuto formativo delle lezioni svolte. I primi corsi invece, sono stati
meno soddisfacenti per i grossi problemi di collegamento a Internet e di acceso alla
piattaforma.”
“L’apprendimento complessivo non può essere riassunto con una sintesi unitaria per
l’eterogeneità delle materie trattate. Vanno comunque ricordati: la motivazione individuale
e di gruppo (si è sentito tantissimo la mancanza di preselezioni volte alla creazione di
gruppi omogenei); le competenze informatiche di base (che hanno spesso costituito una
barriera difficile da superare); la resistenza al cambiamento (per l’atteggiamento
conflittuale con il lavoro svolto e per la mancanza di un percorso di crescita individuale).”
42
5. La didattica
La metodologia didattica adottata dal Progetto RUPAR Formazione ha integrato diverse
modalità formative, unendo i vantaggi della formazione tradizionale a quelli derivanti
dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione.
Nel percorso formativo proposto si sono alternati:
o Momenti di apprendimento in autoistruzione tramite PC collegato a Internet
Ciascuna delle ventitré azioni formative proposte ha previsto specifici courseware,
articolati in moduli e unità didattiche che il partecipante ha potuto sviluppare
collegandosi da un PC presente in aula o da altra postazione collegata ad
Internet.
o Sessioni di docenza remota, tramite videoconferenza
La docenza remota è stata articolata in sessioni di presentazione degli argomenti
del corso, lavoro in aula svolto dai partecipanti, momenti di interazione tra il
docente e l’aula per rispondere a specifiche domande.
o Momenti di docenza e consulenza d’aula (previsti per 10 delle 23 azioni
formative). Gli argomenti affrontati nelle videoconferenze e nei moduli/unità
didattiche del courseware sono stati ripresi e approfonditi dal docente in momenti
di formazione/consulenza “in presenza”.
o Affiancamento continuo di un tutor-formatore in ciascuna aula
La presenza continua del tutor d’aula ha garantito un presidio costante del
processo di apprendimento dei partecipanti e degli aspetti logistici e organizzativi
delle diverse azioni formative. Il tutor ha rappresentato una risorsa a disposizione
dei partecipanti, supportandoli anche nell’’utilizzo delle nuove tecnologie.
o Assistenza on line di esperti (tutorship on line)
I partecipanti hanno potuto interagire con gli specialisti delle aree tematiche
affrontate, proponendo domande, richiedendo chiarimenti e mettendo in comune
riflessioni e considerazioni.
Il sistema di valutazione del Progetto ha indagato queste diverse dimensioni chiedendo
un giudizio articolato sulle diverse metodologie didattiche e sulla loro efficacia a tutti i
protagonisti del Progetto: i partecipanti e le staff didattico (tutor d’aula, docenti in
videoconferenza, consulenti d’aula e tutor on line).
Di seguito vengono presentate
o le valutazioni dei partecipanti sugli strumenti ed i servizi a supporto della
didattica e sull’efficacia dello staff didattico.
o le specifiche valutazioni dello staff didattico su:
l’impianto metodologico dell’intero progetto riportando le osservazioni di tutti i
protagonisti dello staff didattico
l’efficacia del courseware
la docenza in remoto tramite videoconferenza
la consulenza d’aula
la tutorship on line
la tutorship d’aula.
43
5.1 La valutazione dei partecipanti ai corsi
I partecipanti alle diverse azioni formative hanno potuto esprimere una valutazione
attraverso la risposta ad alcune domande proposte dal questionario di gradimento di fine
corso.
o Come valuta le prestazioni dei diversi strumenti tecnologici a supporto della
didattica?
o La presenza del tutor in aula ha facilitato lo svolgimento delle attività?
o Il docente in videoconferenza in quale misura è stato efficace?
o Quale è stato il livello di chiarezza espositiva del consulente in aula?
o Quale è stato il livello di adeguatezza delle relazioni del consulente con l’aula?
o In che misura l’interazione con il tutor d’aula è stata efficace?
Di seguito vengono riportati i risultati elaborati per ciascuno di questi ambiti di
valutazione, integrati da sintetici commenti.
5.1.1 Apprezzamento degli strumenti e dei servizi a supporto della didattica
Di seguito vengono riportati i dati relativamente alla valutazione espressa dai partecipanti
sugli strumenti e i servizi didattico-formativi messi a disposizione del Progetto. La prima
valutazione riguarda:
la possibilità di fruire di un intero sistema di servizi per la formazione (courseware,
forum, chat, FAQ, bacheca, posta elettronica, videoconferenza, assistenza on line
di un esperto, tutoraggio d'aula)
l'integrazione fra diverse modalità formative (courseware, tutoraggio in presenza,
assistenza e servizi on line, videoconferenza, consulenza)
la pertinenza dei temi trattati con i bisogni formativi
la presenza del tutor d'aula
l'assistenza on-line di un esperto.
I partecipanti avevano la possibilità di esprimere più di una scelta.
Apprezzamento degli strumenti e dei servizi a supporto
della didattica
40%
31%
20%
28%
14%
18%
8%
0%
La possibilità
di fruire di un
intero
sistema di
servizi per la
formazione
L'integrazione
fra diverse
modalità
formative
La pertinenza
dei temi
trattati con i
bisogni
formativi
44
La presenza
del tutor
d'aula
L'assistenza
on-line di un
esperto
5.1.2 Apprezzamento dell’efficacia dello staff didattico
La presenza det tutor d'aula ha facilitato lo
svolgimento delle attività?
2%
23%
Molto poco
Sufficientem ente
Molto
75%
Emerge da questo dato un elevato apprezzamento del ruolo svolto dal tutor d’aula che ha
rappresentato il punto di riferimento costante per tutte le attività formative che si sono
svolte nelle diverse sedi corsuali e il principale ruolo di contatto tra i partecipanti ed il
Progetto. I tutor non solo hanno presidiato gli aspetti logistici e gestionali delle attività, in
stretta relazione con il Cordinamento Didattico, ma hanno svolto una fondamentale
funzione di facilitatori nell’uso della strumentazione tecnologica e più in generale dei
processi di apprendimento dei corsisti.
Il docente in videoconferenza in che misura è
stato efficace?
28%
13%
Poco efficace
Sufficientem ente
Molto efficace
59%
La valutazione espressa dai corsisti sull’efficacia della videoconferenza appare più critica
per rapporto a quella relativa alle altre metodologie e agli altri supporti didattici che hanno
caratterizzato il Progetto. Ciò dipende, non solo dalla novità e dalla maggiore “freddezza”
dello strumento tecnologico, ma anche dal fatto che il funzionamento delle tecnologie e
della connessione tra il centro di trasmissione e le diverse aule collegate ha presentato
criticità, via via decrescenti, che hanno reso meno efficace lo scambio comunicativo tra
docente e discenti. Va aggiunto inoltre che pochi docenti avevano avuto precedenti
45
esperienze di videoconferenza e hanno frequentemente manifestato qualche imbarazzo
di fronte alla novità dello strumento, vissuto come ostacolo ad una comunicazione diretta
con i partecipanti.
Chiarezza espositiva del consulente d'aula
4%
Inadeguata
46%
Adeguata
50%
Molto adeguata
.
Interazione del consulente con l'aula
4%
Inadeguata
47%
Adeguata
49%
Molto adeguata
La consulenza d’aula è stata molto apprezzata dai partecipanti che hanno potuto
interagire direttamente con il docente trovando questa modalità di formazione più
familiare e più appropriata alle esigenze di personalizzazione della relazione con il
consulente e alla possibilità di porre domande dirette ed ottenere risposte.
L’apprezzamento ha riguardato sia la chiarezza espositiva del docente, sia la possibilità
di interazione comunicativa.
46
In che misura l'interazione con il tutor on line è
stata efficace?
25%
12%
Per niente
Sufficientemente
Molto
63%
Anche la valutazione che i partecipanti hanno dato circa l’efficacia dell’interazione con il
tutor on line appare abbastanza critica, paragonabile alla valutazione sulla docenza in
videoconferenza.
L’opportunità di fruire di un supporto professionale on line a sostegno del processo
personale di apprendimento è stata sfruttata solo in piccola parte dai partecipanti.
5.2 La valutazione dello staff didattico sull’impianto metodologico dell’intero
Progetto
Per questo tipo di valutazione è sembrato opportuno proporre le osservazioni che i
diversi protagonisti dello staff didattico hanno espresso sull’impianto metodologico del
Progetto nel suo complesso.
5.2.1 La parola ai protagonisti
Cosa hanno detto i tutor d’aula
“Modalità didattiche: valutazione positiva per i courseware che hanno rappresentato un
elemento importante della formazione e che sono stati apprezzati dai corsisti.
La presenza della consulenza d’aula per tutti i corsi sarebbe stato un elemento positivo
(anche un solo incontro). La videoconferenza non dovrebbe essere impostata come
lezione scolastica/universitaria ma come approfondimento di argomenti specifici e non
dovrebbe mai superare le due ore perché è una modalità molto difficile da apprezzare.”
“Le modalità didattiche, se all’inizio hanno destato qualche perplessità, sono comunque
riuscite ad incuriosire l’utente e vista la loro varietà anche a soddisfare le diverse
esigenze di ciascuno di loro( qualcuno ha apprezzato maggiormente il courseware altri la
videoconferenza), ma soprattutto ho notato che tutti sono rimasti soddisfatti dalla
possibilità di confrontarsi non solo con me, ma con i colleghi e poter dunque lavorare in
gruppo.”
“Per quanto riguarda le modalità didattiche devo dire che purtroppo chi interveniva in
collegamento a distanza spesso appariva freddo e veramente poco stimolante, ma non
posso dire che sia responsabilità dello strumento utilizzato perché qualcuno è riuscito
47
benissimo ad interagire nonostante la comunicazione a distanza. C’è poi da dire che
secondo me in materie come l’informatica di base o la realizzazione di siti web la video
conferenza non è affatto lo strumento adatto per la trasmissione dei contenuti: la
presenza del docente in aula che segue passo passo l’apprendimento è in questo caso
insostituibile.”
“Per quanto riguarda le modalità didattiche: 1) le sei ore di mattina sono troppo pesanti;
2) avrebbero dovuto essere previste delle consulenze anche per i corsi più pratici ed
operativi (come PC e sviluppo pagine web), mentre avrebbero potuto avere meno
consulenze i corsi più teorici che più si prestano alla didattica in videoconferenza e allo
studio attraverso il courseware.”
“Riguardo alle modalità di erogazione dei corsi, sarebbe stato opportuno estendere la
docenza in aula ad alcuni corsi per i quali non era stata prevista (Lingua Inglese e
Business English per esempio).”
“L’integrazione di più metodologie di insegnamento è stato il suo punto di forza”
“Le modalità didattiche adottate non hanno ottenuto i risultati sperati in tutti i corsisti, tra i
quali molti a digiuno completo di informatica e per utilizzare tutti i servizi dovevano
superare prima il blocco tecnologico e poi pian piano prendere confidenza con il
computer. La videoconferenza li ha annoiati parecchio non coinvolgendoli direttamente e
molto spesso sono stati trattati argomenti non attinenti e interessanti per il loro lavoro. Il
grosso problema è stato quello di voler uniformare le conoscenze di 300 o più corsisti per
volta e pretendere che una videoconferenza soddisfacesse le esigenze formative di
persone tanto diverse.”
“…Alcuni corsi però potevano essere meglio organizzati, il personale docente scelto con
più attenzione rispetto alle capacità comunicative, i consulenti d’aula maggiormente
responsabilizzati circa la realtà formativa che andavano a visitare, vale a dire meglio
predisposti verso la formazione a distanza.”
“Sulle modalità didattiche ho già espresso il mio parere e lo ripeto: le videoconferenze, i
courseware, tutto molto interessante, ma sarebbero state necessarie molte più ore d’
aula con docenti in presenza. Educare all’innovazione si, ma forse non in modo così
esclusivo.”
“I punti di forza del Progetto mi sembrano essere la grande flessibilità, sia
nell’organizzazione che nello svolgimento dell’apprendimento : FAD, modalità di recupero
adeguate alle caratteristiche e alla disponibilità del pubblico specifico.
Questa flessibilità ha indotto la responsabilizzazione e l’ autonomia del corsista rispetto al
proprio percorso formativo. La metodologia dell’ autoistruzione ha rinforzato ancora
questo processo e portato l’utente a intraprendere una riflessione sulla formazione
stessa, la sua necessità, le sue modalità e la sua integrazione nella pratica professionale
quotidiana.”
“Per quanto riguarda le modalità didattiche sarebbero state necessarie un maggior
numero di consulenze in presenza e il loro inserimento nei corsi che invece hanno
compreso solo autoistruzione e videoconferenza. Tale esigenza è stata particolarmente
sentita nei corsi di lingua inglese.”
48
“Modalità didattiche: innovative che hanno creato disorientamento negli utenti (non
sapevano delle modalità di fruizione). Dopo 1-2 lezioni tale disorientamento si
trasformava in curiosità e in tanti casi, in orgoglio per essere parte di un tale Progetto.
Alcuni aspetti sono si da migliorare (internet su tutti), ma nel complesso posso affermare
che ..abbiamo fatto la nostra bella figura!”
Cosa hanno detto i docenti in videoconferenza
“Sulle modalità didattiche c'è troppo da discutere, si può fare sicuramente meglio anche
se nel complesso mi sembra un ottimo inizio. I sistemi e le piattaforme andrebbero forse
testate meglio.”
Cosa hanno detto i consulenti d’aula
“Maggiore attenzione doveva, secondo me, essere riservata al coordinamento tra i diversi
attori (tutor d'aula e on line, consulenti in presenza e in video), al fine di garantire una
maggiore fruibilità dei diversi momenti formativi. Infine, anche per quanto è emerso in
aula dal confronto con gli utenti, se il momento della videoconferenza doveva
rappresentare un punto di forza dell'azione formativa doveva ricevere più attenzione in
fase di progettazione e di realizzazione.”
Cosa hanno detto tutor on line
“Darei più spazio a strumenti di interazione per gli utenti rendendoli più accessibili e
funzionali. Migliorerei anche il metodo di immissione dati delle FAQ in maniera tale che
siano sempre aggiornate.”
“Come già detto, unica "pecca" il tipo di supporto per Videoconferenza scelto.” Come già
detto, unica "pecca" il tipo di supporto per Videoconferenza scelto.
Dalle osservazioni dei protagonisti dello staff didattico appare una valutazione
sostanzialmente positiva e condivisa sull’impianto metodologico del Progetto, con alcune
sottolineature di criticità e punti di miglioramento, proposti da ciascuno sulla base del
ruolo svolto all’interno del Progetto.
49
5.3 Il courseware
Lo strumento principale nel processo di autoistruzione è rappresentato dal courseware,
vale a dire un prodotto formativo, articolato in learning objects3 fruibili attraverso la rete
web e integrabili in un Learning Management System4, cioè una piattaforma informatica a
supporto della formazione.
I courseware sono stati personalizzati ad hoc per il Progetto, da gruppi di lavoro composti
da esperti di contenuto, progettisti formativi e redattori di storyboard che hanno coniugato
una metodologia di progettazione didattica per la fruizione in autoistruzione a
informazioni specialistiche aggiornate per soddisfare l’esigenza degli utenti di avere a
disposizione prodotti modulari, facilmente fruibili ed efficaci.
5.3.1 Principi di riferimento e
personalizzazione dei courseware
linee
guida
per
la
progettazione
e
la
Ogni courseware è stato personalizzato partendo dall’individuazione degli obiettivi
formativi, definiti in rapporto all’utenza di riferimento: cioè il dipendente di Enti Locali e di
ASL all’interno della Regione Sardegna. Naturalmente questa astrazione ha comportato
una livellazione e un’omogeneizzazione del target di riferimento, con una conseguente
definizione di prodotti che per alcuni possono essere risultati adeguati, per altri
sovradimensionati o addirittura sottodimensionati.
Il prodotto courseware è stato proposto all’utenza nella sua caratteristica di modularità
che ha consentito sia una fruizione sequenziale, partendo quindi dal primo fino ad
arrivare all’ultimo modulo, sia una fruizione mirata e flessibile. Ogni utente ha potuto
quindi soffermarsi più a lungo su quelle unità didattiche o quei moduli che riteneva
incontrassero le sue esigenze formative, attingendo dall’intero set di strumenti predisposti
dal progetto RUPAR Formazione.
A proposito della modularità, il Cordinamento Didattico di Progetto ha cercato di garantire
che tutti i prodotti venissero personalizzati ispirandosi a principi di riferimento e a linee
guida comuni. I principi di riferimento sono riferiti alle grandi leggi che regolano i processi
di apprendimento degli adulti:
“L’apprendimento risulta più efficace quando il soggetto è motivato ad
apprendere”
Il courseware si può proporre di rinforzare e sostenere la motivazione attraverso la cura
delle modalità di presentazione e fruizione, della strutturazione dei contenuti, della
gradevolezza dell’interfaccia, della varietà e appropriatezza dei diversi media
comunicativi.
Un courseware che affatica o peggio annoia l’allievo tende ad abbassare la motivazione
all’apprendimento e l’impegno.
Uno stesso effetto negativo viene prodotto da un corso troppo banale nei contenuti
(rimanda un’immagine di banalizzazione e scarsa considerazione dell’allievo che si sente
3
Per Learning Object intendiamo una ‘porzione’, un modulo di esperienza formativa indipendente che contiene degli obiettivi
didattici, un’attività e una valutazione atta a testare l’apprendimento e che può essere riutilizzata in situazioni didattiche diverse. Un
LO è come un anello di una catena che può essere aggiunto o tolto alla catena stessa, in base all’obiettivo generale che si vuol
raggiungere. I LO possono dunque essere uniti e combinati fra di loro per creare degli oggetti personalizzati.
4
RUPAR Formazione ha adottato la piattaforma Pathlore.
50
svilito) o troppo complesso (produce frustrazione e disinvestimento delle energie dedicate
all’apprendimento).
“L’apprendimento attivo è più efficace di quello passivo”
Nella scelta e nella personalizzazione del courseware ci si è posti l’obiettivo di garantire
una sufficiente partecipazione attiva dell’allievo al processo di apprendimento, pur in una
situazione di interazione con la tecnologia.
La strutturazione del courseware ha previsto un’attivazione dell’allievo su piani diversi:
la possibilità di navigazione interna al corso (tra i moduli e le unità didattiche) e
verso i link previsti
la possibilità di favorire un atteggiamento proattivo verso gli argomenti trattati,
attraverso apposite modalità di attivazione (metafore, domande, analogie,
testimonianze, aneddoti, paradossi, curiosità ecc.)
la determinazione autonoma dei tempi di fruizione e utilizzo dei diversi moduli e
unità didattiche
lo svolgimento di prove e test di apprendimento
la possibilità di accedere volontariamente e liberamente a schermate di
approfondimento
“Una tempestiva informazione sui risultati intermedi di apprendimento rinforza
l’apprendimento complessivo”
Per rispondere a questo principio, i courseware hanno previsto un certo numero di prove
intermedie attraverso le quali il discente potesse apprezzare autonomamente i progressi
fatti e le competenze acquisite.
I test di apprendimento, uno per ogni modulo, sono stati definiti in modo da:
consentire la verifica delle competenze chiave sviluppate dal modulo
non essere banali, ma nemmeno troppo complessi
fornire all’allievo sia feedback positivi (risposte giuste) sia feedback relativi alle
risposte sbagliate.
“L’apprendimento graduale è più efficace di quello concentrato”
L’organizzazione dei contenuti di ciascun courseware è stata ridefinita in modo che fosse
possibile apprendere per passi logici successivi, senza salti di discontinuità e in modo
che il contenuto proposto in un’unità didattica fosse chiaramente collegato a quello
precedente e al successivo.
Questo principio è stato integrato con il successivo che stabilisce che:
“L’apprendimento di una totalità è più efficace dell’apprendimento delle singole
parti che costituiscono il tutto”
Si tratta di un principio che sottolinea l’importanza di un’organizzazione sistemica dei
contenuti/competenze da trasmettere. Un singolo contenuto viene appreso meglio se si
capisce dove si colloca nell’insieme dei contenuti proposti dal corso. Alla fine del corso
l’allievo deve poter possedere una “mappa cognitiva” integrata delle diverse competenze
acquisite.
Il courseware è stato definito in modo da consentire, all’inizio, alla fine e in ogni suo
modulo/unità didattica, una visione d’insieme e integrata del percorso proposto.
51
“L’importanza dell’esercizio, per buona parte dei processi di apprendimento, è
indiscussa”
I test di verifica dell’apprendimento possono essere considerati, in senso lato, una sorta
di esercizio che impegna l’allievo a mettere in campo quanto appreso.
A questi vanno aggiunte piccole esercitazioni pratiche che consentano all’allievo di
applicare quanto appreso a situazioni concrete.
Nella personalizzazione del courseware non sempre è stato possibile introdurre passaggi
esercitativi, anche per la natura degli argomenti affrontati.
“E’ più facile apprendere conoscenze/competenze comprensibili, che
conoscenze/competenze non comprensibili”
Si tratta di un principio apparentemente banale, spesso dimenticato nella codificazione
dei contenuti da trasmettere in un corso, a prescindere che sia erogato in forma
tradizionale o a distanza. Fa riferimento alle modalità e ai linguaggi attraverso i quali i
diversi saperi e saper fare vengono proposti in un corso. I courseware personalizzati
hanno tenuto conto di questo principio, sforzandosi di proporre un “linguaggio” che si
ipotizzava mediamente comprensibile dal target di utenti previsto.
Le linee guida definite dal Cordinamento Didattico prevedevano che ogni courseware
fosse organizzato in moduli, a loro volta suddivisi in unità didattiche, con step di verifica
intermedi e finali. Ogni unità didattica avrebbe dovuto essere articolata in schermate con
finalità specifiche:
• introduzione all’argomento
• attivazione
• presentazione e sviluppo degli argomenti, con eventuali livelli di approfondimento
• sintesi.
FINALITA’
INTRODUZIONE
ATTIVAZIONE
ARGOMENTAZIONE
APPROFONDIMENTO
RIEPILOGO
STRUMENTI
Mappa logica, indice
Presenta gli argomenti e gli
ragionato, testo che esplicita
obiettivi formativi.
l’obiettivo formativo.
Metafora, domanda,
Favorisce un atteggiamento
analogia, testimonianza (es.
proattivo verso gli argomenti
frasi famose/ aneddoti),
trattati, cattura l’attenzione.
paradosso, curiosità.
Trasferisce i contenuti che
Interazione induttiva,
possono essere di tipo
spiegazione, interazione di
concettuale, dichiarativo,
rinforzo.
procedurale, linea guida.
Link, bibliografia,
Consente l’approfondimento
documentazione di
e il consolidamento.
approfondimento, FaQ.
Sintesi concetti proposti
attraverso le parole chiave
Propone il riassunto dei
evidenziate nel corso
concetti chiave.
dell’unità, indice dei concetti
chiave.
52
I ventitré courseware sono stati personalizzati da team di lavoro diversi e, pur nel rispetto
di linee guida unitarie, presentano alcune significative differenze. Nel paragrafo
successivo proponiamo una valutazione dei prodotti, per rapporto a diverse dimensioni e
criteri.
5.3.2 La valutazione del courseware nel suo complesso
La valutazione dell’efficacia del courseware nel suo complesso, sui risultati di
apprendimento, è stata chiesta ai tutor d’aula che hanno potuto osservare l’erogazione di
tutte le ventitré azioni formative, anche in più edizioni e raccogliere i feedback dei
partecipanti.
I tutor d’aula sono stati infatti testimoni privilegiati, oltre che protagonisti, dell’intero
Progetto e delle diverse azioni formative che lo hanno caratterizzato.
La loro valutazione sugli aspetti didattici del Progetto assume per tanto un valore
significativo proprio per la costanza e la continuità dell’ osservazione che hanno potuto
garantire su tutti gli eventi di formazione, sulle diverse metodologie utilizzate, sulle
reazioni dei partecipanti.
Efficacia del courseware sull'apprendimento
Alta
53%
Sufficiente
46%
1%
Bassa
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
5.3.3 La parola ai protagonisti
I commenti dei tutor d’aula sul courseware
“Per la maggior parte dei corsi ha rappresentato la principale fonte di apprendimento”
“I courseware si sono sempre dimostrati uno strumento utile e di facile apprendimento..”
“Alcuni courseware sono risultati assolutamente interattivi (Diritto d’accesso, Rete
Unitaria della PA, Interoperabilità, E government, I Sistemi statistici e Telelavoro) oltre
che ricchi di contenuti, tutti gli altri buoni di contenuti ma assolutamente piatti come
interazione. Forte elemento di criticità la mancanza dei test intermedi su una serie di
courseware nonostante le segnalazioni dalle aule.”
“In linea generale realizzati bene, stimolanti a un apprendimento diversificato, fruibili
molto facilmente da persone con diversi livelli di conoscenza sia degli argomenti trattati,
53
sia della tecnologia in genere. Tanti utenti sono riusciti a ”navigare” all’interno dei
courseware senza aver mai toccato un computer prima di allora”.
“In generale sono stati tutti apprezzati per la loro chiarezza e completezza”.
“L’utilizzo del courseware è stato legato alla preparazione informatica di base (spesso
carente) dei singoli corsisti, ma in generale dopo alcune spiegazioni sono riusciti ad
accedere facilmente ai courseware. I contenuti invece sono stati di facile comprensione
da subito, per cui l’apprendimento ne è risultato favorito”.
“In generale sono stati utilizzati molto volentieri dai corsisti per i loro contenuti. Sono stati
più apprezzati degli altri, quelli corredati dall’audio in ogni loro parte e soprattutto quelli
che fornivano i test intermedi con le rispettive soluzioni.”
“In generale l’utilizzo dei courseware è stato gradito, dopo una diffidenza iniziale, la loro
consultazione è stata davvero proficua. Ovviamente, in alcuni casi, la loro fruizione è
stata agevolata, oltre che dalle mie indicazioni sul funzionamento, dai riferimenti e gli
stimoli proposti in videoconferenza.”
“I courseware pur essendo ben strutturati non hanno soddisfatto le esigenze di tutti
poiché molti di essi non sono ancora pronti per l’autoistruzione, ma sono ancora radicati
all’idea di formazione con il docente in aula o ai materiali cartacei.
Per quanto riguarda i corsi di inglese, la struttura e l’organizzazione erano buone
soprattutto perché il corsista veniva coinvolto nello svolgimento di vari esercizi, ma
l’unica nota dolente è stata la mancata traduzione in italiano degli esercizi stessi che ha
creato grosse difficoltà ai principianti. L’apprendimento complessivo è stato buono
soprattutto perché si poteva consultare da casa o dall’ufficio in qualsiasi momento.”
“Alcuni sono decisamente ben strutturati e di facile utilizzo, cosa di fondamentale
importanza nel momento in cui si propone una modalità di apprendimento così
innovativa. Altri courseware, purtroppo, non hanno permesso la stessa facilità di
fruizione sia a causa della struttura che imprecisioni, presenti comunque in maniera
molto ridotta.”
“Dopo un primo impatto in cui i partecipanti lamentavano un’eccessiva
spersonalizzazione dell’apprendimento attraverso l’utilizzo del courseware, ho notato
successivamente un aumento nell’uso dello strumento: i corsisti, avendo acquisito
familiarità, non avevano più un rifiuto nei confronti del nuovo strumento.”
“Alcuni corsi erano veramente interessanti, lo dimostra il fatto che molti utenti hanno
continuato a servirsene anche dopo la fine del loro corso…tuttavia, rispetto ad alcune
materie, in particolare inglese, è mancato qualcosa, nella fattispecie un dizionario; in altri
corsi poi il materiale messo a disposizione era veramente poco, rispetto alle aspettative
generali.”
“Spesso incompleti e con molti errori. Quelli di inglese ad esempio erano difficili per utenti
principianti e talvolta errati. Altri incompleti dei test di fine modulo”.
54
“Sono stati sottovalutati dai corsisti che, fondamentalmente, sono abituati al supporto
cartaceo. Sarebbe potuto essere utile che i docenti in videoconferenza facessero più
riferimenti al courseware.”
“I courseware sono stati l’elemento ambivalente della formazione: per alcuni corsi
(es.inglese) hanno rappresentato il supporto ideale per trasformare le informazioni
ricevute in videoconferenza in conoscenze, hanno dunque svolto il ruolo di sedimentatori
dell’apprendimento in quanto sempre disponibili e accessibili. Per altri corsi, soprattutto
quelli per cui ci si aspettava un approccio più pratico, hanno rappresentato un
appesantimento della lezione tenuta in videoconferenza.”
“L’apprendimento attraverso il courseware è stato efficace”.
“Di utilizzo facile, molto ricco di contenuto, il courseware ha globalmente risposto ai
fabbisogni formativi in modo soddisfacente. Ha consentito anche a tanti utenti di scoprire
e esperimentare per la prima volta l’uso didattico dell’informatica e la FAD.”
“I courseware sono stati vissuti complessivamente in modo positivo, tranne l’unico caso
del corso PC. La multimedialità ha svolto un ruolo fondamentale: i corsi RSO con l’audio
in tutte le pagine sono stati apprezzati più degli altri. E’ stata sempre segnalata la
mancanza di un supporto cartaceo dove poter studiare e/o esercitarsi.”
“Niente da eccepire ne riguardo ai contenuti (ottimi), né riguardo alla presentazione
grafica.”
55
5.3.4 La valutazione dei courseware di ciascuna azione formativa
Di seguito vengono presentate le valutazioni analitiche di ciascuno dei ventitré
courseware che facevano parte dell’offerta complessiva del Progetto RUPAR
Formazione.
I risultati della valutazione sono il prodotto dell’integrazione di due processi valutativi
distinti:
Il primo, ad opera dei tutor d’aula, le cui valutazioni sono state raccolte, attraverso
apposite schede: i tutor d’aula hanno potuto osservare tutti i courseware,
cogliendo anche le reazioni dei partecipanti e confrontare tra loro i diversi prodotti
Il secondo, ad opera del Comitato di Valutazione, che ha analizzato
comparativamente e con molta attenzione, uno per uno, i ventitré courseware,
parametrandoli anche alle linee guida di progettazione/personalizzazione definite
dal Cordinamento Didattico, nella fase iniziale di Progetto.
Le valutazioni hanno riguardato i seguenti aspetti:
La coerenza del courseware con gli obiettivi dell’azione formativa
La presentazione dei contenuti
Lo stile comunicativo utilizzato
Lo stile grafico
L’adeguatezza dell’audio
Il livello di personalizzazione per rapporto alle esigenze del discente
Le opportunità di approfondimenti offerti
I link messi a disposizione
Il glossario
La bibliografia
Il grado di interazione consentito
L’adeguatezza dei test di verifica
Le valutazioni sulle diverse dimensioni del courseware sono state espresse con
riferimento ai seguenti valori:
o 1= poco efficace
o 2= abbastanza efficace
o 3= efficace
o 4= molto efficace
E’ opportuno ricordare che non si tratta di valutazioni oggettive, ma di giudizi espressi
soggettivamente da coloro che hanno osservato quotidianamente la fruizione dei corsi on
line e da coloro che hanno condotto l’intero processo di valutazione del Progetto.
56
4
3,5
3,2
3,5
Livello di
personalizzazione
Approfondimenti
offerti
2,7
Link
2,8
Glossario
3,8
3,8
Test di verifica
3
3
Interazione
1,4
1,4
Bibliografia
Lingua inglese
3,2
Audio
2,7
2,8
Glossario
3,1
3,5
2,2
Link
Test di verifica
Stile grafico
2,7
Approfondimenti
offerti
2,7
3,2
57
Livello di
personalizzazione
Stile comunicativo
Business English
3,2
Audio
3
3,5
Stile grafico
Interazione
Presentazione
contenuti
3,1
Stile comunicativo
2
2,7
Coerenza con gli
obiettivi
Presentazione
contenuti
Bibliografia
1
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
4
3,7
3,8
3,9
Livello di
personalizzazione
Approfondimenti
offerti
3,6
Link
3
Bibliografia
3
3,4
Glossario
3,3
3
Test di verifica
Diritto di accesso
3,5
Audio
Interazione
3
Test di verifica
2,5
Interazione
3,5
3,2
2,7
Bibliografia
Stile grafico
3,2
2,5
Glossario
Stile comunicativo
2,3
2,5
58
Link
Nozioni di base sull'E-government
3,8
3,5
Audio
3
3,5
Stile grafico
Approfondimenti
offerti
Presentazione
contenuti
3,2
Stile comunicativo
2
Coerenza con gli
obiettivi
3,1
Presentazione
contenuti
Livello di
personalizzazione
1
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
3
Gestione di reti
1,5
2
1,5
2,2
2,5
Test di verifica
3
Glossario
Interazione
4
3,3
3
Link
2
Approfondimenti
offerti
Bibliografia
2,1
Bibliografia
Livello di
personalizzazione
2
3,1
Glossario
Audio
1,5
2
Link
Stile grafico
1,5
2,5
Approfondimenti
offerti
Internet, intranet, extranet
3
2,2
59
Livello di
personalizzazione
2,8
Stile comunicativo
2
Audio
3
Presentazione
contenuti
2
1
3
Stile grafico
Test di verifica
Coerenza con gli
obiettivi
2,5
Stile comunicativo
Interazione
3
Presentazione
contenuti
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
4
3
2,8
3,5
3
3,5
Audio
Livello di
personalizzazione
3
Approfondimenti
offerti
3,3
Link
3,1
3
Glossario
2,8
2
Bibliografia
Test di verifica
3
2
3
2,1
Interazione
Interoperabilità dei sistemi
3,2
Stile grafico
2
Linguaggi e strumenti
2,6
2,3
Glossario
2
1
3
2
Link
Test di verifica
Stile comunicativo
2
60
Approfondimenti
offerti
Interazione
Presentazione
contenuti
2,4
Stile grafico
Bibliografia
3
Stile comunicativo
Livello di
personalizzazione
Coerenza con gli
obiettivi
2,8
Presentazione
contenuti
Audio
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
2,5
3
Multimedialità
2,4
Livello di
personalizzazione
Approfondimenti
offerti
2,8
Link
2,9
3
Glossario
1,5
1,5
Bibliografia
4
3
2,6
2,2
Audio
1,9
1,5
Glossario
Stile grafico
2
1,5
Link
Protocolli e architetture di reti
3,1
1,9
Approfondimenti
offerti
2
Stile comunicativo
1,5
61
Livello di
personalizzazione
Test di verifica
2,2
2,2
Interazione
2,2
2
Test di verifica
1
2,5
Stile grafico
Interazione
Presentazione
contenuti
2,6
Stile comunicativo
Bibliografia
Coerenza con gli
obiettivi
2,3
Presentazione
contenuti
Audio
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
4
3
3,1
3
2,5
2,4
Audio
Corsi su PC
Livello di
personalizzazione
2,2
Approfondimenti
offerti
2
Link
3,1
3
Glossario
2,9
2,3
Test di verifica
1,5
2,7
Interazione
1,4
Bibliografia
2,2
Test di verifica
Stile grafico
2,2
2,5
2,3
Interazione
Stile comunicativo
2
1,8
Glossario
Bibliografia
2
1,6
62
Approfondimenti
offerti
Privacy e sicurezza informatica
2,3
Stile grafico
Link
1
2,5
Presentazione
contenuti
1,8
Stile comunicativo
Livello di
personalizzazione
Coerenza con gli
obiettivi
1,9
Presentazione
contenuti
Audio
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
3
2,9
3
Glossario
Bibliografia
Progettazione e amministrazione siti web e
portali
3
Link
1,5
2,2
Test di verifica
4
3
2,5
Approfondimenti
offerti
Interazione
3
Test di verifica
2,5
Interazione
Livello di
personalizzazione
2
2,9
Bibliografia
Audio
2
3,3
3
Glossario
Stile grafico
2
3
Link
Stile comunicativo
2
3
2,4
63
Approfondimenti
offerti
Presentazione
contenuti
2,5
3,5
3
Audio
Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
3,5
Stile comunicativo
Stile grafico
2
3
Coerenza con gli
obiettivi
Presentazione
contenuti
Livello di
personalizzazione
1
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
3,2
Approfondimenti
offerti
2,5
Link
3
Glossario
2,6
3
Bibliografia
2,2
Test di verifica
2,2
3
Interazione
Semplificazione dell'attività amministrativa
Livello di
personalizzazione
3
Audio
4
3
2,7
3
Test di verifica
2,5
Interazione
Stile grafico
2,2
3,3
Bibliografia
Stile comunicativo
2
2,6
Glossario
2,8
3,9
3
2
64
Link
I sistemi informativi e le basi di dati
3,8
Stile grafico
Approfondimenti
offerti
3
Presentazione
contenuti
Stile comunicativo
Audio
2
3
Coerenza con gli
obiettivi
2,5
Presentazione
contenuti
Livello di
personalizzazione
1
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
Test di verifica
2,6
2,5
Test di verifica
Sportello informativo
1,5
Interazione
2,3
Interazione
1,5
1,5
Bibliografia
3
Glossario
Bibliografia
4
Link
3
3
Glossario
Approfondimenti
offerti
3
2
Link
Livello di
personalizzazione
2
2,5
Approfondimenti
offerti
Audio
2
2
65
Livello di
personalizzazione
2,4
Stile grafico
Sicurezza delle reti
2
Audio
3
Stile comunicativo
3
Stile grafico
2,5
2,5
Stile comunicativo
2,7
3
Presentazione
contenuti
3
Coerenza con gli
obiettivi
2
1
3
Presentazione
contenuti
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
4
3,5
3,5
3,6
Link
Glossario
Bibliografia
3
2,2
Test di verifica
2,7
1,5
Interazione
I sistemi informativi statistici nella PA
3,8
3,5
Approfondimenti
offerti
3
2,4
Bibliografia
Livello di
personalizzazione
3,1
3,1
Glossario
3,5
2,2
Link
Audio
3
2,5
Approfondimenti
offerti
Stile grafico
2,5
2
66
Livello di
personalizzazione
Sviluppo applicativo: Internet
2
Audio
3
Stile comunicativo
2,9
Stile grafico
2
3,3
Presentazione
contenuti
2,5
Stile comunicativo
Test di verifica
Coerenza con gli
obiettivi
3
Presentazione
contenuti
Interazione
1
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
4
3
3,5
3,5
3,5
3,9
Stile grafico
Audio
3
Telelavoro
Livello di
personalizzazione
3
Approfondimenti
offerti
3,6
1,5
Link
3,4
3
Glossario
Stile comunicativo
2,4
2
Approfondimenti
offerti
2
2
67
Livello di
personalizzazione
Glossario
3,2
1,5
Tutela del software e delle banche dati
1,8
Audio
Bibliografia
Interazione
3
2,2
Test di verifica
2,2
2,1
Test di verifica
1
2,9
2,5
Stile grafico
Interazione
Presentazione
contenuti
2
Stile comunicativo
Bibliografia
Coerenza con gli
obiettivi
2,5
Presentazione
contenuti
Link
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
3,1
2,5
Stile comunicativo
2,4
Stile grafico
1,9
2
68
Livello di
personalizzazione
2,4
Link
3,6
Approfondimenti
offerti
2,8
Glossario
2,4
Bibliografia
3,3
Interazione
2,4
Test di verifica
URP: strategie, azioni, strumenti, contenuti
3
Presentazione
contenuti
Audio
4
3
2
1
Coerenza con gli
obiettivi
5.3.5 La valutazione dei courseware a confronto
Nel grafico che segue vengono messi a confronto i ventitré courseware presentando il
valore medio non ponderato delle dodici dimensioni di valutazione utilizzate.
Valutazione dei courseware a confronto
2,1
Protocolli e architetture di reti
Tutela del software
2,2
Privacy e sicurezza informatica
2,2
2,3
Gestione di reti
Sicurezza delle reti
2,4
Progettazione e amministrazione siti web
2,4
Corsi su PC
2,4
Multimedialità
2,4
Linguaggi e strumenti della comunicazione pubblica
2,4
Sviluppo applicativo: pagine web
2,5
Sportello informativo
2,5
Internet, Intranet ed Extranet
2,5
2,6
Semplificazione dell'attività amministrativa
2,7
URP
2,9
Business English
Sistemi informativi e basi dati della PA
3
Rete unitaria delle Pubblica Amministrazione
3
Interoperabilità dei sistemi
3
Lingua Inglese
3
3,1
Nozioni di base di E-government
Telelavoro
3,2
Sistemi informativi statistici
3,2
3,3
Diritto di accesso
0
69
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
Mettendo a confronto le valutazioni complessive dei courseware con le valutazioni
dell’apprendimento delle ventitré azioni formative (vedi p. 40), è possibile avanzare
alcune considerazioni.
Alcune azioni formative, che hanno avuto una valutazione più bassa per quanto concerne
i risultati di apprendimento (comunque sempre superiore al valore sufficiente), sono le
stesse che disponevano di un corso anch’esso valutato ad un livello qualitativo più basso
rispetto agli altri. In particolare:
Corsi
Tutela del software
Privacy e sicurezza informatica
Gestione di reti
Protocolli e architettura di reti
Courseware
2,2
2,2
2,3
2,1
Apprendimento
2,16
2,24
2,24
2,26
Tutte queste quattro azioni formative hanno avuto una durata di sole 18 ore e non
prevedevano la consulenza d’aula. Si può avanzare l’ipotesi che il courseware abbia
influenzato in maniera significativa il livello di apprendimento complessivo, senza che la
videoconferenza sia riuscita a spostare in modo significativo la percezione di
apprendimento.
Altre azioni formative, viceversa, hanno avuto una valutazione elevata sia dei risultati di
apprendimento, sia del courseware di cui disponevano. In particolare:
Corsi
Diritto di accesso
Telelavoro
Courseware
3,3
3,2
Apprendimento
2,48
2,51
Ambedue queste azioni formative erano articolate in 18 ore e comprendevano la
consulenza d’aula. Si può avanzare l’ipotesi che il courseware di buon livello abbia
favorito i risultati di apprendimento, rinforzati positivamente dalla consulenza d’aula.
Altre azioni formative presentano, viceversa, dati contraddittori. In particolare:
Corsi
Sistemi informativi statistici
Nozioni di base di e-government
Courseware
3,2
3,1
Apprendimento
2,32
2,27
Pur disponendo della consulenza d’aula i due corsi hanno avuto risultati di
apprendimento più bassi, rispetto ad azioni formative con analoghi livelli di qualità
percepita del courseware.
70
5.4 La tutorship d’aula
Il tutor d’aula accompagna e gestisce i processi di formazione. A questa figura fanno
riferimento profili anche molto diversi - il tutor d'aula, il tutor aziendale, il tutor FAD/on
line, etc. - tutti accomunati dalla funzione di facilitatore e mentore dei processi di
apprendimento.
Il tutor garantisce una presenza stabile, un punto di riferimento costante per i partecipanti
al percorso di formazione (allievi, docenti e altri componenti dello staff formativo) e
ricopre alcuni compiti e attività durante l’intero processo di apprendimento.
5.4.1 Il ruolo del tutor d’aula nel Progetto RUPAR Formazione
Il tutor d’aula ha rappresentato un ruolo centrale di tutto il Progetto ponendosi come
interfaccia continua tra i partecipanti, lo staff didattico, il Cordinamento Didattico, gli Enti
che ospitavano le aule.
Il tutor d’aula ha rappresentato il vero facilitatore dei processi di apprendimento dei
partecipanti, affiancando il docente, stabilendo nessi con i momenti formativi precedenti,
fornendo chiarimenti e facilitando il reperimento di materiale documentario (raccolte di
articoli, copie di lucidi, abstract, ecc.) sugli argomenti trattati. Nel caso della formazione a
distanza il tutor ha avuto il compito di aiutare, guidare, motivare, gli allievi che,
interagendo individualmente con la tecnologia, hanno corso il rischio di estraniarsi dal
processo formativo e di non seguire la giusta programmazione temporale nelle varie fasi
dell'apprendimento.
Il tutor d’aula, all’interno del Progetto, ha svolto anche compiti amministrativi e gestionali,
come:
•
l'accoglienza dei partecipanti e dei consulenti d’aula
•
la rilevazione delle esigenze espresse dai corsisti di cui poteva farsi portavoce presso la
docenza o l'intero staff formativo
•
il monitoraggio delle attività, dell'apprendimento, del gradimento e dell'interesse
•
l'organizzazione dello spazio fisico dell'aula al fine di favorire un'interazione efficace ed
efficiente tra i partecipanti al corso e i relatori
•
la regolazione di varianze tecnologiche e relative alle strutture fisiche
•
la gestione dei gruppi di lavoro
•
l'analisi e l'intervento sul "clima" d'aula.
71
5.4.2 La valutazione della tutorship d’aula
I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della
loro funzione in rapporto ai risultati di apprendimento.
Efficacia della tutorship d'aula
sull'apprendimento
Alta
52%
Sufficiente
46%
Bassa
2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
5.4.3 La parola ai protagonisti
I commenti dei tutor d’aula sulla funzione di tutorship
“E’ stata la figura più azzeccata del progetto; il supporto continuo agli utenti,
l’intermediazione tra i docenti e gli utenti è passata il più delle volte attraverso questa
figura; il sostegno alle aspettative degli utenti è passato necessariamente attraverso la
preparazione personale del tutor; si è rivelata una figura di sostegno, anche morale, agli
utenti con poche aspettative”.
“Il tutor d’aula rappresenta un elemento fondamentale per gli utenti in una situazione di
formazione integrata in rete.
Il ruolo del tutor è quello di mediare e facilitare gli apprendimenti attraverso la gestione
dell’aula e soprattutto attraverso la gestione del gruppo.
Agli occhi dei partecipanti il tutor rappresenta l’aula (riferimento fisico) e l’organizzazione
(riferimento complessivo) perché è l’unico soggetto con cui entrano in contatto diretto.
Il ruolo del tutor viene facilitato dalla sua competenza nella gestione delle dinamiche di
gruppo nonché dalle competenze trasversali (per acquisire autorevolezza) e dalle
competenze specifiche nella materia del corso; infatti nei corsi in cui il tutor possiede
anche queste specifiche competenze risulta più facile stabilire una relazione costruttiva
con gli utenti.”
“È stato spesso difficile far capire la specificità del ruolo del tutor-formatore rispetto al
tutor on-line. Mi rendo conto del fatto che se il Forum spesso non è stato sfruttato nelle
sue piene potenzialità è dovuto al fatto che il tutor d’aula è stato identificato con l’esperto
di contenuti”.
72
“La tutorship d’aula è un servizio indispensabile nei casi di formazione a distanza, come
presidio a esigenze didattiche, tecnologiche ma anche emotivo-relazionali di cui si carica
il contesto formativo. “
“Senza false modestie va detto che il ruolo del tutor d’aula ha permesso di salvare la
maggior parte delle situazioni critiche non supportate né dalla tecnologia né da alcuni
docenti. È vero che i tutor non erano esperti di tutte le materie e indubbiamente dove
non si possedevano i contenuti specifici la possibilità di contribuire all’apprendimento era
ridotta, ma nonostante queste mancanze il tutor è venuto incontro a tutti quei problemi di
gestione di gruppi che hanno permesso il contenimento di problematiche derivanti dal
malfunzionamento delle tecnologie o da altri aspetti, permettendo comunque il
proseguimento delle attività in un clima che fosse il più possibile controllato e piacevole.”
“Indispensabile, soprattutto per sopperire alle richieste dei corsisti date dal loro diverso
grado di conoscenze informatiche. Penso comunque che, anche per chi non aveva dei
problemi dal punto di vista dell’utilizzo della strumentazione informatica, sia stato
importante avere un supporto continuo e sempre presente.”
“Il tutor d’aula è stato l’unico punto di riferimento reale per i corsisti e il suo ruolo
nell’apprendimento complessivo è stato decisivo. L’unica figura che si è resa davvero
conto dell’effettivo livello di preparazione dei corsisti e delle reali esigenze è stato il tutor,
che molto spesso ha dato loro le basi per capire alcuni argomenti trattati in
videoconferenza. Oltre a facilitare e a guidare il loro processo di apprendimento
attraverso la spiegazione delle varie tipologie di servizi a disposizione, molto spesso si è
dovuto sostituire al docente stesso andando a rispiegare o a riassumere alcuni
argomenti non chiari durante la videoconferenza.”
“La mia figura ha sempre goduto di un rispetto assoluto ed ho sempre usufruito di un
forte spirito di accettazione da parte di partecipanti e consulenti d’aula; i corsisti, in
particolare, hanno visto fino alla fine in me l’unica figura fisicamente e fortemente
presente in aula nell’arco di tutto il loro percorso formativo. Non posso segnalare nessun
episodio di non accettazione da parte di oltre 300 partecipanti e non potrei che essere
assolutamente soddisfatta del rapporto che ho instaurato con loro anche e soprattutto in
momenti di assoluta emergenza.”
“Alcuni corsi hanno reso protagonista la tutorship d’aula più che altri, ma in generale
posso affermare che il mio ruolo è stato abbastanza importante soprattutto
nell’apprendimento dell’uso delle nuove tecnologie e nella facilitazione ad accettare
anche solo l’idea della nuova modalità di apprendimento.”
“Credo che in numerose occasioni il ruolo del tutor, con un margine di discrezionalità e
di “personalizzazione” del ruolo - peraltro assolutamente necessaria - sia stato
fondamentale per far sì che le cose si aggiustassero quando le situazioni erano molto
critiche o migliorassero in tutte le altre occasioni con interventi sempre differenti e
altamente personalizzati.”
“Senza falsa modestia, e riconoscendo il lavoro svolto da me e dagli altri tutor, devo dire
che il progetto, se ha avuto successo, lo deve anche alla nostra presenza in aula, che
soprattutto nelle fasi iniziali, ma anche dopo, è stata fondamentale per ovviare a tutti
quei problemi che di volta in volta si sono presentati.”
73
“Il tutor ha fornito un sostegno individualizzato e costante ricoprendo, per i corsi più
specialistici, il ruolo prioritario di mediatore dell’accesso ai servizi on line e di facilitatore
nella risoluzione dei problemi tecnico-amministrativi. Il tutor è stata l’interfaccia tra
coordinamento e utenti, l’unica persona fisicamente disponibile per un rapporto umano,
caloroso e in grado di rassicurare l’utente di fronte all’impianto tecnologico di progetto. Il
tutor ha rappresentato davanti ai corsisti tutto il dispositivo dell’intero progetto e
l’immagine di RUPAR.”
“La tutorship è cambiata (spero migliorando) con l’andare avanti del progetto. Ho
acquisito maggiore confidenza con le diverse tecniche e tecnologie. La conoscenza delle
tecnologie utilizzate è stata sicuramente un punto di forza. Per i corsi di inglese o con
approfondimenti di carattere tecnico-giuridico la mancanza di competenze era un fattore
limitante. “
5.5 La videoconferenza
Il progetto RUPAR Formazione come è noto ha integrato modalità formative più
tradizionali, come la docenza in aula, con altre di tipo più innovativo, come
l’autoistruzione, la docenza remota o il tutoraggio a distanza. All’interno di questo sistema
di servizi, si colloca anche la docenza remota, tramite videoconferenza, prevista in tutti i
percorsi attivati.
5.5.1 Linee guida per la progettazione e la realizzazione delle videoconferenze
Le linee guida proposte ai professionisti impegnati nell’attività di docenza in remoto
hanno rappresentato un supporto alla progettazione delle videoconferenze e
contemporaneamente uno strumento di controllo per verificare, nei diversi passaggi della
progettazione, se fossero state garantite, e come, tutte le attività previste e se si fossero
prestate le attenzioni necessarie per assicurare la qualità del prodotto e la sua efficacia in
termini di apprendimento.
Come per ogni intervento formativo, anche la docenza remota deve essere progettata
con cura, tenendo conto del target di riferimento e dell’insieme delle altre azioni/attività
che costituiscono l’intero percorso d’apprendimento.
Questi in sintesi i principali passaggi proposti per la progettazione delle videoconferenze.
Definizione degli obiettivi formativi
La docenza remota tramite videoconferenza si inserisce in un percorso di formazione più
ampio. Da qui la necessità, per ogni docente, di conoscere gli obiettivi generali
dell’azione formativa, nonché i contenuti e l’articolazione degli altri momenti didattici
previsti.
In particolare, deve essere chiaro al docente in che modo l’attività proposta concorre
all’acquisizione di conoscenze e di capacità all’interno del percorso globale.
Per rendere trasparente questa attività, è fondamentale che ogni docente:
o formuli per iscritto gli obiettivi formativi della propria attività, e
74
o li presenti all’aula/e nei primi minuti di videoconferenza.
Definizione della struttura
La docenza remota prevista nelle azioni formative va scomposta in unità temporali di due
o tre ore.
Ogni lezione deve essere articolata in momenti di presentazione degli argomenti e in altri
di lavoro collaborativo. Il docente, collegato in videoconferenza dal polo centrale,
interagisce con gli utenti dislocati nelle varie aule sul territorio regionale e risponde alle
domande poste dai partecipanti.
Ognuna unità minima dovrà essere articolata in:
• una sessione di introduzione e presentazione degli obiettivi, dei contenuti e degli
orari della lezione
• una sessione di presentazione degli argomenti di studio
In questa fase è stato suggerito al docente di usare, per quanto possibile,
strumenti e modalità di presentazione degli argomenti stimolanti: metafore,
domande, analogie, testimonianze (es. aneddoti), paradossi, curiosità…
• una sessione di lavoro collaborativo tra gli utenti (guidati dal tutor d’aula)
• una sessione di spedizione delle domande e/o degli elaborati attraverso chat o email (da parte del tutor)
• una sessione di preparazione della restituzione (da parte del docente)
• una sessione di interazione fra il docente e l’aula
Durante questa sessione di interazione, il docente oltre alla restituzione delle
domande potrà proporre ipotesi di trasferibilità e attivare consulenza in remoto
sugli specifici problemi posti dai partecipanti.
• una sessione di sintesi
Definizione dei contenuti: individuazione, selezione e organizzazione
Gli obiettivi formativi rappresentano la guida per tutti i passaggi della progettazione della
docenza remota e quindi anche dell’individuazione, della selezione e dell’organizzazione
dei contenuti.
Redazione dei materiali da presentare all’aula tramite videoconferenza
La redazione dei materiali da presentare all’aula, tramite videoconferenza, è
un’operazione molto delicata proprio per il ruolo che assumono i sussidi in un tipo di
intervento come quello che stiamo esaminando.
Ad ogni docente è richiesto di presentarsi in sede di videoconferenza con una serie di
documenti/materiali preventivamente predisposti per la lezione.
Redazione dei materiali da consegnare agli utenti
Il Progetto non ha previsto l’acquisto di testi a supporto della didattica, ma la distribuzione
di materiale didattico reperibile all’interno dei courseware e nelle sezioni di
approfondimento e manualistica, ma anche tramite i docenti e consulenti che
interverranno in videoconferenza o in aula.
Il docente in videoconferenza metterà a disposizione del tutor, sulla piattaforma o
inviandogli una mail, le eventuali slide utilizzate, così come altri documenti che ritenesse
necessari per approfondimenti.
75
5.5.2 La valutazione della videoconferenza
I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della
videoconferenza per rapporto ai risultati di apprendimento
Efficacia della videoconferenza
sull'apprendimento
46%
Alta
Sufficiente
44%
Bassa
10%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
5.5.3 La parola ai protagonisti
I commenti dei tutor d’aula sulla videoconferenza
“La videoconferenza non in tutti i casi si è mostrato uno strumento efficace, soprattutto
quando il livello complessivo di conoscenza degli argomenti era molto basso.”
“La videoconferenza è stata il punto dolente di tutto il progetto. A seconda del docente è
stata il massimo, ma quando il docente è stato poco attento alle esigenze delle aule e
degli utenti in generale, è stata una sofferenza. Generalmente per gli utenti ha generato
dispersione, poca attenzione e a volte, ahimè sonnolenza…ma le volte in cui il docente
si è reso interessante e interattivo, ha attirato l’attenzione degli utenti anche quando si
sono verificati dei problemi di connettività.”
“Questa modalità ha creato molti problemi soprattutto per il corso di inglese, in cui per la
maggior parte dei corsisti sarebbe stato necessario la presenza del docente in aula.
Ho potuto riscontrare che oltre le competenze strettamente legate alla materia del corso,
è fondamentale che il videoconferenziere possieda delle competenze riguardo la
comunicazione a distanza, spesso docenti preparati non hanno saputo rendere in modo
proficuo i loro contenuti.”
“E’ sicuramente uno strumento molto valido e innovativo, soprattutto rispetto al numero
molto elevato di persone che permette di raggiungere nello stesso momento, ma è
ancora da perfezionare. La sua buona riuscita dipende molto dal relatore e dalla sua
capacità comunicativa, indipendentemente dai contenuti. Si tratta di una capacità a sé e
che è molto raro incontrare.”
“Inizialmente è stato il servizio maggiormente criticato, oltre alle resistenze forse in parte
prevedibili nei confronti di un mezzo così innovativo come strumento per fare
formazione, anche per via della delusione ingenerata dal fatto che la maggior parte dei
frequentanti i primi corsi nella mia aula non sapeva che i corsi si sarebbero svolti
76
secondo le modalità previste dal Progetto RUPAR , e per il fatto che per di più questo
mezzo non funzionava a dovere.
Dopo il passo falso iniziale ha avuto inizio il lungo processo che ha portato
all’accettazione e valorizzazione del mezzo, anche se non totale.”
“La bontà della videoconferenza è stata determinata dalla capacità del docente di
trasmettere le informazioni. Questa capacità è fatta di molti elementi tra cui posso
indicare: comunicazione non verbale (anche solo lo sguardo dritto verso la web o il tono
della voce sono elementi essenziali), semplicità delle informazioni trasmesse e/o
chiarezza espositiva (cercare di rendere semplici cose un po’ complesse e non rendere
complesse cose semplici), ritmo della lezione (una videoconferenza letta come il
telegiornale o troppo lenta ha spesso determinato assoluta mancanza di attenzione da
parte dei partecipanti; una videoconferenza in cui sono stati proposti esempi pratici ed
esercitazioni, ma non interrogazioni, ha sempre destato l’attenzione e generato curiosità
e apprendimento).
La bontà della videoconferenza è stata altrettanto determinata dal funzionamento
dell’apparato tecnologico.
Avere una videoconferenza completa ed efficiente, ovvero in cui si hanno audio perfetto,
ricezione di diapositive in tempo reale e video sempre attivo con l’immagine del docente,
rappresenta il primo elemento per facilitare il passaggio delle informazioni.”
“Buono il metodo, non altrettanto la tecnologia a supporto. In particolare i corsisti
lamentavano la totale assenza della possibilità di dialogo (audio) con il docente durante
la videoconferenza.”
“Le videoconferenze sono stata apprezzate quando il docente di turno era in grado di
catturare l’attenzione e non si limitava ad una semplice lettura delle diapositive, altrimenti
la rilevante mancanza del feed-back tradizionale si faceva sentire e tendeva a far
scendere drasticamente il livello d’attenzione.”
“A mio avviso la videoconferenza ha rappresentato il momento clou della formazione a
distanza. Ho avuto modo di osservare come una videoconferenza ben riuscita facesse
dimenticare anche i problemi tecnologici. Il sistema utilizzato, però ha una grave
carenza, limita molto l’interazione: parlare direttamente col docente sarebbe stato ancora
più stimolante per i discenti, ovviamente con quei docenti che hanno saputo catturare la
loro attenzione.”
“La videoconferenza è stata la modalità didattica sicuramente meno apprezzata anche
perché purtroppo la maggior parte dei docenti non era in grado di trasmettere i contenuti
attraverso la webcam e il microfono. Molti docenti non hanno coinvolto direttamente i
corsisti e questo ha pesato molto: i partecipanti si sono sentiti utenti passivi e
sconosciuti. “
“L’impatto con la videoconferenza spesso per molti è stato problematico, ma dopo
qualche lezione si è capito meglio il meccanismo. L’apprendimento è risultato comunque
dipendente dal docente e dalla sua brillantezza.”
“L’apprendimento in videoconferenza è fortemente influenzato non solo dalla
preparazione del docente e dalla sua effettiva competenza, ma spesso soprattutto dalla
capacità di comunicare in video. La compresenza di questi due aspetti non è stata
costante durante tutto il Progetto”
77
“ Efficace, a seconda delle conoscenze, ma soprattutto, delle capacità comunicative del
docente. Giudizio, nel complesso, sicuramente positivo.”
“Solo pochi docenti sono stati palesemente criticati dai corsisti, non tanto per la loro
preparazione, quanto per le loro inadeguate capacità espositive”.
“Ci sono stati degli incontri a distanza veramente interessanti sotto tutti i punti di vista, ma
pochi gli interventi di docenti che hanno saputo coniugare benissimo aspetti inerenti i
contenuti del corso in oggetto con la comunicazione/interazione a distanza.”
“ La videoconferenza è un sistema che per poter favorire l’apprendimento dovrebbe
essere curato nei minimi dettagli, compresa la voce del docente e la sua capacità
comunicativa. La selezione dei docenti sarebbe dovuta essere molto più curata, spesso
si è tralasciato l’aspetto della voce o della capacità espressiva del volto che in
videoconferenza sono determinanti per una buona riuscita e per un fluido passaggio di
informazioni.”
“La videoconferenza ha inizialmente causato un certo scetticismo nei partecipanti, che
lamentavano una assenza di rapporto diretto con il docente e l’impossibilità di
interromperlo per chiedere chiarimenti. In realtà la possibilità di fare domande e ottenere
risposte è, in astratto, la stessa che si ha nella consulenza in aula.”
“Il successo della videoconferenza è legato, oltre alla capacità comunicativa del docente
e alla sua familiarità con questo nuovo modo di insegnare, alla qualità e alla affidabilità
del sistema tecnico. Dopo le difficoltà della prima settimana, la revisione tecnica del
sistema ha permesso un miglioramento decisivo della qualità delle videoconferenze. Certi
docenti hanno saputo utilizzare in modo egregio le potenzialità del supporto informatico
(esercizi in gruppi, restituzione all’insieme degli elaborati di ogni aula, Chat ecc). In
particolare, la videoconferenza è stata la base dell’apprendimento in inglese.
In generale, sarebbe stato necessario fornire appunti scritti riprendendo i passaggi
spiegati in videoconferenza.”
“Le Videoconferenze sono uno strumento nuovo, come tale si è vista una differenza
abissale tra docente e docente. Con docenti preparati si vinceva la “freddezza” dello
strumento tecnologico e la distanza. Chi si ricordava dell’eterogeneità del pubblico, non si
perdeva in digressioni, chiedeva feed-back, rispettava i tempi tecnici e motivava la platea
invece che rileggere i contenuti le slides, ed è stato apprezzato.”
78
5.6 La consulenza d’aula
La metodologia didattica prevedeva che gli argomenti trattati nei moduli e nelle unità
didattiche in autoistruzione e tramite docenza in remoto fossero ripresi e approfonditi dal
consulente d’aula. I momenti di consulenza hanno rappresentato un’occasione per
approfondire le problematiche, di interesse dei partecipanti, emerse durante il corso e per
creare situazioni di laboratorio e di pratica in cui i partecipanti avessero la possibilità di
confrontarsi su casi di eccellenza e condividere con gli altri la propria esperienza
professionale.
La consulenza d’aula era prevista per dieci delle ventitré azioni formative del Progetto.
5.6.1 La valutazione della consulenza d’aula
I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della
consulenza d’aula in rapporto ai risultati di apprendimento
Efficacia della consulenza d'aula
sull'apprendimento
Alta
60%
Sufficiente
Bassa
39%
1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
5.6.2 La parola ai protagonisti
I commenti dei tutor d’aula sulla consulenza
“Laddove prevista ha contribuito in modo assolutamente positivo all’apprendimento dei
partecipanti, anche perché sempre connotata da un taglio pratico, costantemente calato
nella realtà lavorativa degli utenti”.
“Le consulenze d’aula sono state di solito molto apprezzate e i consulenti hanno favorito
l’apprendimento con la modalità della spiegazione con numerosi esempi ed esercizi
pratici. La consulenza è stata nella mia aula sempre un’esperienza positiva per tutti i
corsi.”
“La metodologia tradizionale d’insegnamento è stata molto più apprezzata rispetto alla
docenza remota oltre che per i vantaggi comunicativi intrinseci, anche per il fatto che tutti
i consulenti si sono dimostrati all’altezza delle aspettative dei corsisti.”
“E’ il servizio più apprezzato (quasi a prescindere dal docente), penso per abitudine
all’unica situazione d’aula nota e familiare, e per i vantaggi (diversi da quelli degli altri
strumenti) che innegabilmente porta con sé, di relazione e reciprocità.”
79
“In certi corsi le consulenze hanno ribaltato letteralmente la
soddisfazione e apprendimento e a mio parere, per quanto
impostazione volta all’innovazione e a metodi innovativi di
consulenza in più avrebbe solo potuto giovare all’intero sistema.
stata assolutamente necessaria.”
situazione rispetto a
i corsi avessero un’
formazione, qualche
In taluni casi sarebbe
“L’apprendimento complessivo attraverso tale modalità è stato buono soprattutto quando
i docenti si informavano precedentemente sulla tipologia di utenti che avrebbero trovato
in aula e nello specifico: competenze, esigenze, aspettative, necessità e ruoli all’interno
dell’amministrazione.”
“Si sarebbe dovuto curare maggiormente il rapporto tra i differenti docenti, per favorire
una continuità di contenuti tra coloro che si avvicendavano in aula e coloro che invece
svolgevano le videoconferenze.”
“I docenti che si sono presentati nella mia aula hanno avuto un ottimo impatto con gli
utenti, si sono dimostrati preparati, attenti alle esigenze degli utenti e disponibili al
confronto. Personalmente mi sono trovato bene con tutti; tuttavia, non tutti hanno
lasciato materiale a disposizione degli utenti e questo è stato un peccato, anche perché
molte materie trattate avrebbero avuto bisogno di un supporto cartaceo.”
“La consulenza d’aula è sempre stata fondamentale in ogni corso in cui è stata attivata e
secondo me completa il lavoro svolto in videoconferenza. I corsi in cui c’è un’alternanza
delle due modalità, sono quelli che sono stati più seguiti con interesse.”
“La consulenza d’aula ha rappresentato un’occasione di confronto diretto con una fonte
esperta di conoscenza.
La preparazione del/della consulente è stata determinante ai fini della soddisfazione dei
partecipanti; la disponibilità di materiale didattico differente rispetto a quello proposto dal
docente in videoconferenza ha oltremodo influito sul livelli di gradimento della
consulenza ma l’elemento fondamentale ai fini della buona riuscita di una giornata di
consulenza è stata la capacità del consulente di entrare in relazione con i corsisti (intesi
come “gruppo”); la puntualità, il ritmo, gli esempi pratici, i riferimenti ai courseware e la
disponibilità al confronto con la quotidianità del lavoro dei corsisti sono stati elementi
basilari. Purtroppo non sempre i consulenti sono stati capaci catturare l’attenzione dei
corsisti; molto spesso non sono stati puntuali; in alcune occasioni non erano abbastanza
preparati ma in altre occasioni hanno dimostrato competenza nella gestione dell’aula e
competenza nella materia proposta e la differenza è stata lampante.”
“Tranne alcune eccezioni, le consulenze d’aula sono state molto apprezzate ed efficaci.
La consulenza ha consentito di diminuire la distanza creata dalla tecnologia”.
“Efficace nella maggior parte dei casi. Solo in pochi casi i consulenti hanno deluso le
aspettative dei corsisti non essendo in grado di rispondere alle loro domande.”
“Le consulenze sono generalmente apprezzate perché rappresentano una metodologia
di apprendimento classica, tranne nei casi in cui il consulente era completamente
indifferente alle esigenze dell’utenza. Inoltre, il consulente dovrebbe evitare di criticare
l’impostazione del progetto e soprattutto evitare di arrivare in ritardo.”
80
“Spesso deludente: interventi con buoni contenuti ma troppo poco strutturati, consulenti
che si presentano senza sapere quello che è stato studiato prima dall’aula e che
propongono un modello didattico più vicino alla lezione universitaria che alla formazione
professionale. “
“Le consulenze sono state molto apprezzate per la familiarità con la formazione classica,
la facilità di approfondimenti e chiarimenti: la consulenza in aula diventava uno spazio
molto vivo ed interattivo. Anche per la consulenza d’aula si devono fare delle distinzioni
riguardo alla gestione dei tempi e alla capacità di incuriosire con esercizi, test, domande:
spesso è mancato.”
81
5.7 La tutorship on line
Il tutor on line ha rappresentato una figura centrale nei percorsi di apprendimento del
progetto RUPAR Formazione e da lui è dipesa l’efficacia di alcune attività nel processo di
apprendimento del singolo utente e dell’aula. I benefici di un buon apprendimento
possono derivare infatti non solo dall'atteggiamento positivo del corsista verso la nuova
tipologia di formazione – quella integrata appunto –, ma anche dall’interazione e dalla
cooperazione continua e costante che si riesce ad attivare all'interno della classe virtuale.
Il tutor on line, oltre ad essere un esperto di contenuti, ha cercato di porsi, infatti, come
promotore delle interazioni fra i discenti, incentivando e stimolando la partecipazione
all’ambiente groupware e attivando forme di peer tutoring tra i diversi attori del gruppo
classe virtuale. L’azione del tutor on line è stata trasversale alle altre attività didattiche e
proprio questa peculiarità ne ha arricchito la valenza formativa. Il tutor on line, proprio per
la sua funzione di interazione con gli utenti, con i tutor d’aula, con i docenti in
videoconferenza avrebbe dovuto rappresentare il fil rouge fra i differenti servizi didattici.
Compito fondamentale del tutor di rete è stata la personalizzazione del percorso
formativo, che è stata facilitata dal processo di progressiva conoscenza reciproca con i
corsisti.
L’ambiente per la discussione fra tutor e utente è stata principalmente la posta elettronica
che si presta, anche per la riservatezza, alla dichiarazione di un bisogno, alla
comunicazione confidenziale e alla definizione di una personale strategia risolutiva.
Oltre alla personalizzazione del percorso formativo, il tutor on line doveva essere in grado
di:
• attivare e gestire discussioni in rete
• guidare lavori di gruppo basati sulla comunicazione asincrona per via testuale
• utilizzare le risorse telematiche in maniera calibrata e combinata con altri media e
metodi (interventi in presenza, videoconferenze, courseware, ecc.)
5.7.1 La valutazione della tutorship on line
I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della
tutorship on line in rapporto ai risultati di apprendimento.
Efficacia della tutorship on line
sull'apprendimento
Alta
29%
Sufficiente
60%
11%
Bassa
0%
10%
20%
30%
82
40%
50%
60%
70%
5.7.2 La parola ai protagonisti
I commenti dei tutor d’aula sulla tutorship on line
“Il giudizio è mediamente positivo. In alcuni corsi – in particolare su PC – ha funzionato
meno, in altri – soprattutto Lingua Inglese e Business English – ha riscosso un
grandissimo successo”.
“In alcuni corsi si è rivelata un aiuto fondamentale per la risposta agli utenti; in altri è
stata del tutto assente come proposte e come risposte. All’interno del progetto nel suo
complesso è forse la figura che meno delle altre è stata utilizzata dagli utenti; i quali tra
le altre cose hanno utilizzato ben poche delle offerte del progetto..più per timore del
mezzo e per mancanza dello spirito di innovazione che non per la mancanza di
cognizioni in merito all’utilizzo dei servizi stessi.”
“La tutorship on line è un servizio piuttosto importante nell’offerta formativa ma risulta
accessibile soprattutto a coloro che hanno grande dimestichezza e confidenza con lo
strumento informatico. Gli utenti che, al contrario, non sono abituati ad utilizzare il
computer come strumento di comunicazione perdono di vista la funzione del tutor on line
e non accedono al servizio.”
“È stato uno strumento poco sfruttato e a volte poco efficace, a parte alcuni casi in cui ha
invece assolto perfettamente il suo scopo.”
“E’ stato uno strumento molto utile, soprattutto quando il corsista superava le difficoltà
tecnologiche e comunicava personalmente attraverso la posta elettronica per chiarire i
propri dubbi.”
“Il tutoraggio on-line è stato spesso carente e inefficace, fatta esclusione del corso di
inglese,…sia dal punto di vista dei contenuti e della modalità di comunicazione che dal
punto di vista del coinvolgimento dei corsisti”.
“In generale sempre “presente” e tempestiva nelle risposte”.
“E’ un servizio che nella mia aula ha incontrato alcune resistenze, forse date il tutor on
line non era conosciuto. Forse una mail di benvenuto ai corsisti avrebbe potuto favorire il
dialogo. E’ stata infatti apprezzata la presentazione del tutor on line in videoconferenza.”
“Utile per gli utenti , per il chiarimento di dubbi relativi ai corsi , ma anche al tutor d’aula
per la gestione della didattica della videoconferenza e la comunicazione con il docente.”
“ Pochi tutor on line si sono impegnati a fare ricerche e approfondimenti relativamente
alla materia di cui avevano il tutoraggio, in modo da condividere dispense e
approfondimenti da aggiungere a quelle già fornite dai docenti a distanza. Ho trovato
invece utilissimi gli interventi di qualcuno di loro quando ha provato a fornirci materiale
aggiuntivo da condividere con i corsisti, come approfondimento o stimolo nelle ore non di
video conferenza.”
“L’utilizzo e quindi l’apprendimento tramite il tutor on line, ha risentito inevitabilmente
della scarsa confidenza da parte dei corsisti con le nuove tecnologie, per cui spesso
83
hanno preferito altre vie per migliorare l’apprendimento, come le domande direttamente
fatte in chat al docente o a me.”
“Punto di riferimento che, dal mio punto di vista e non capisco per quale motivo, non è
stato sfruttato nel modo migliore dai corsisti, anche se caldamente invitati a farlo; forse
una loro seppur parziale partecipazione alle videoconferenze, come è avvenuto per i
corsi di inglese, avrebbe contribuito a rendere la loro figura meno “virtuale”.”
“ La figura del tutor on line è stata molto apprezzata e utilizzata nei corsi di inglese, dove
comunicare con il tutor on line è risultato stimolante e ha dato molta soddisfazione
perché il feedback era quasi sempre immediato.
In altri casi è stato di supporto certamente alle altre attività, ma credo che talvolta sia
stato più utile a noi tutor (invio delle slide per la videoconferenza e/o materiale
aggiuntivo) che ai corsisti.”
“La tutorship on line è stata un’opportunità molto interessante, ma non abbastanza
sfruttata dai corsisti, tranne che per i corsi di inglese. Malgrado la mia insistenza, è stato
difficile ottenere un’interazione vera tra tutor on line e corsisti, forse per la novità di tale
rapporto “virtuale”. L’inserimento sul Forum di documenti aggiuntivi o complementari alla
videoconferenza è stato una pratica vincente. “
“Solo qualche raro utente ha utilizzato questo strumento. Ritengo che sia stata una
scelta valida anche se non adeguatamente sfruttata. Forse un sito diverso,
maggiormente accattivante e usabile avrebbero contribuito ad un maggior successo di
questo servizio.”
“Positiva la valutazione anche se i corsisti hanno mostrato molta riluttanza ad utilizzare
questa risorsa. In genere l’hanno utilizzata attraverso il tutor e non direttamente.”
“Ciò che emerge dal confronto di queste diverse valutazioni è il forte apprezzamento
della consulenza d’aula come metodologia di formazione ed un giudizio mediamente più
critico sull’’efficacia della video conferenza e della tutorship on line.
Il courseware è stato sostanzialmente valutato positivamente dalla quasi totalità dei tutor
che hanno potuto apprezzare il contributo offerto dalla formazione on line ai processi di
apprendimento dei partecipanti.”
84
5.8 Il livello di soddisfazione professionale espresso dai protagonisti dello staff
didattico
Il livello di soddisfazione professionale espresso dai diversi protagonisti del Progetto è
stato rilevato perché può rappresentare un indicatore indiretto sull’appropriatezza dei
diversi strumenti didattici utilizzati ed in particolare della tutorship d’aula, della docenza
in videoconferenza, della consulenza d’aula e della tutorship on line.
Ai titolari di questi ruoli è stato chiesto quale fosse il livello di soddisfazione professionale
complessivo che avevano ricavato dall’essere protagonisti, a vario titolo, del Progetto
RUPAR Formazione. Ulteriori espressioni di soddisfazione professionale sono state
raccolte per rapporto a specifiche dimensioni relazionali che hanno caratterizzato il
lavoro di ciascuno.
5.8.1 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor d’aula
Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale
espresso dai tutor per rapporto all’esperienza nel suo complesso.
Livello di soddisfazione professionale del tutor d'aula
Alta
81%
Media
Bassa
19%
0%
0%
10%
20%
30%
40%
85
50%
60%
70%
80%
90%
Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei
tutor d’aula in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione
svolta.
Livello di soddisfazione per rapporto alla funzione
di supporto ai processi di apprendimento
100%
80%
67%
60%
33%
40%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
I tutor d’aula non avevano responsabilità diretta di docenza, anche se hanno svolto
costantemente la funzione di facilitatori dei processi di apprendimento dei partecipanti. La
mancanza di una responsabilità magistrale specifica rappresenta probabilmente la
regione della valutazione espressa che appare, se pur elevata, più bassa in rapporto a
quella relativa ad altri ambiti di azione che hanno caratterizzato il ruolo e il lavoro
professionale dei tutor d’aula.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i partecipanti
100%
79%
80%
60%
40%
19%
20%
2%
0%
Bassa
Media
Alta
Vale la pena rammentare che il tutor d’aula si è trovato a gestire molti gruppi di
partecipanti che si sono alternati nella sua aula durante i mesi di erogazione della
formazione. Ciò nonostante il livello di soddisfazione espresso relativo a questa
86
dimensione appare elevato e testimonia un’alta capacità relazionale in setting d’aula in
continua evoluzione.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i consulenti d'aula
100%
80%
67%
60%
33%
40%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
Il dato esprime un alto livello di soddisfazione probabilmente perché il tutor d’aula ha
avuto la possibilità di interagire direttamente con il consulente e perché riflette nella sua
valutazione l’apprezzamento espresso dai partecipanti. La percentuale significativa di
quanti hanno espresso una valutazione “media” può essere ricondotta ad alcuni
comportamenti anomali da parte dei consulenti, prontamente segnalati e gestiti dagli
stessi tutor con il supporto del Cordinamento Didattico.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i docenti in videoconferenza/tutor
on line
100%
80%
60%
60%
40%
40%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
Questa valutazione, più critica delle altre, è probabilmente dovuta alle oggettive difficoltà
o impossibilità di interazione diretta dei tutor d’aula con coloro che entravano in relazione
con i partecipanti e con gli stessi tutor attraverso la mediazione delle tecnologie.
87
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con il Cordinamento Didattico
100%
72%
80%
60%
40%
28%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
Data la complessità relativa alla gestione in parallelo di venticinque aule e tutor d’aula, si
è reso necessario istituire, all’interno del Cordinamento Didattico, un referente dei tutor
che rappresentasse la loro prima interfaccia, a cui potevano rivolgersi per tutti i problemi
rispetto ai quali era utile avere supporto e orientamento per una loro rapida soluzione.
Il livello di soddisfazione espresso è molto alto proprio per questa funzione essenziale di
cordinamento messa a disposizione dei tutor.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i colleghi tutor
100%
81%
80%
60%
40%
19%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
Il gruppo dei tutor d’aula ha avuto poche opportunità di incontri collegiali, oltre alle
giornate di formazione iniziale. Ciò nonostante nel corso del Progetto si è sviluppata
un’intensa relazione fatta di scambi di esperienze, di supporto reciproco, di messa in
comune di osservazioni, commenti, emozioni (sempre via e-mail) che ha concorso a
sviluppare un forte senso di appartenenza di tutti al “gruppo dei tutor” e a rendere meno
presente e faticoso il vissuto di isolamento e solitudine che le condizioni oggettive di
dislocazione geografica avrebbero potuto potenziare. La ricchezza e l’intensificazione nel
tempo degli scambi di messaggi di posta elettronica tra i tutor e tra questi ed il
88
Cordinamento Didattico del Progetto, rappresenta la testimonianza e la ragione della
trasformazione di un team virtuale in un team reale.
I commenti dei tutor d’aula
“Dal punto di vista personale l’esperienza di tutor d’aula è stata fantastica: non avendo in
passato affrontato una tipologia di lavoro simile, giorno per giorno ho arricchito il mio
bagaglio di conoscenze, incontri, gestione di dinamiche di gruppo. Ho sperimentato cosa
significhi lavorare all’interno di un gruppo di lavoro teso al raggiungimento di un obiettivo
ambizioso, che si inserisce in un più ampio processo ormai irreversibile di
ammodernamento. E sapere di aver fatto parte di un tale contesto mi ha
responsabilizzato e gratificato.”
“Per quel che mi riguarda ho maturato un’esperienza del tutto nuova, stimolante per la
mia crescita personale e professionale anche se in molte occasioni mi sono trovato in
situazioni critiche.
Per quel che riguarda le relazioni con gli utenti ho maturato grandi esperienze arrivando
a trovare la piena disponibilità da parte di tutti i partecipanti ai corsi; per quel che
riguardava la scelta alternativa alle varie situazioni in cui la videoconferenza non
funzionava, per esempio…
Coloro che hanno abbandonato, lo hanno fatto perché non credevano molto nei sistemi
di insegnamento a distanza oppure per eccesso di lavoro all’interno dei loro enti di
appartenenza.
Le relazioni con i miei colleghi sono state continue e hanno riempito completamente
alcune mie giornate. La risoluzione dei loro problemi è stata una bella palestra di vita e
un modo per sentirli un po’ più vicino. Insomma un’esperienza da rifare in toto.”
“L’esperienza nel complesso è stata positiva in quanto sono riuscita sia ad acquisire
nuove competenze nel campo delle tecnologie, sia a mettere alla prova le mie
competenze riguardo la gestione dei gruppi.
Ho avuto difficoltà nel gestire in modo autonomo alcune situazioni ma credo nel
complesso di averle superate, grazie anche al rapporto con alcuni colleghi tutor.”
“Valuto molto positivamente la mia esperienza come tutor d’aula; ho potuto apprezzare
una forte crescita professionale e personale dovuta al continuo contatto e confronto con i
partecipanti dei corsi, nonché una crescita delle competenze informatiche. Ritengo di
aver acquisito anche maggiore competenza nel problem solving e nella gestione delle
emergenze, maggior capacità di relazionarmi con un gruppo e di gestirne le dinamiche.”
“Considero questa esperienza estremamente arricchente sia a livello professionale che a
livello personale. Le relazioni interpersonali difficili sia con i corsisti che con
l’organizzazione, quando si sono verificate, sono state sempre uno stimolo a migliorarsi,
mai un limite. Ho sempre cercato di lavorare sulla creazione di un clima d’aula disponibile
alla collaborazione e alla gestione dei problemi sia tecnologici che didattici. Questo ha
consentito di ottenere una buona soddisfazione generale anche nei corsi più critici.
Del ruolo del tutor-formatore credo debbano essere valorizzate ad approfondite
soprattutto la relazione con il discente, la gestione della relazione con lo staff didattico e
la gestione della relazione con il coordinamento didattico. Lavorando sul questo autentico
punto di forza si sarebbe potuto migliore notevolmente l’erogazione del servizio offerto.”
89
“La mia prima esperienza in qualità di tutor d’aula nel complesso è stata positiva, in
quanto sono riuscita ad applicare e sicuramente ad ampliare le mie conoscenze nel
campo delle tecnologie informatiche, sia a mettere alla prova le mie competenze di
gestione d’aula e di gruppo in generale.
Le difficoltà sono state numerose e varie dall’inizio alla fine del progetto, ma ritengo nel
complesso di averle gestite e superate, grazie, oltre alle mie conoscenze e competenze,
al supporto costante di chi, facente parte al coordinamento didattico, ci ha affiancato
quotidianamente, e naturalmente, grazie al reciproco supporto importantissimo con i miei
colleghi tutor.”
“L’esperienza di tutor d’aula è stata sicuramente positiva, mi ha permesso non solo di
acquisire maggiori conoscenza, ma anche di avere soddisfazioni soprattutto dalle
relazioni createsi con gli utenti, che hanno visto in me un punto di riferimento. Si è creato
sicuramente un rapporto di stima reciproca.
Molto positiva è stata anche la nuova esperienza di coordinamento a distanza del lavoro
sia con gli altri tutor che con il coordinamento didattico.”
“Ho imparato tantissimo: dal punto di vista dei contenuti erogati è come se avessi
frequentato anch’io tutti i corsi e, soprattutto, ho imparato a conoscere meglio l’utenza in
oggetto con le sue ansie da cambiamento, le sue perplessità e reticenze, il suo essere
ancorato per necessità a vecchie modalità di espletamento dei propri incarichi
professionali.
RUPAR Formazione è stata un’esperienza unica per contenuti, utenza, responsabilità e
gestione di criticità. Aver partecipato è stato senz’altro fonte di un’enorme soddisfazione
e arricchimento personale. Lo rifarei senz’altro e lo consiglierei a chiunque intenda
mettersi alla prova professionalmente nel campo delle relazioni pubbliche.
Che altro dire, sono proprio contenta è soddisfatta di aver fatto parte di questo staff e non
vedo l’ora di sapere come è andata nell’insieme tutta l’esperienza anche se comunque
non cambierà di una virgola la mia grande soddisfazione personale.”
“Dopo la laurea è stata la mia prima “vera” esperienza di lavoro. La giudico
estremamente positiva perchè:
mi ha fatto scoprire un settore molto interessante, quale quello della formazione,
nel quale mi piacerebbe acquisire nuove e maggiori esperienze
·è stata molto “formativa” nel senso che mi ha permesso di acquisire maggiori
competenze
mi ha consentito di conoscere tante persone, con alcune delle quali si sono
instaurati ottimi rapporti
mi ha messo in grado di utilizzare strumenti tecnologici altamente sofisticati .”
“Aver avuto la possibilità di partecipare come tutor-formatore a questo progetto ha
consolidato ancora di più la mia esperienza professionale in questo campo. È stata
un’esperienza a tutto tondo che mi ha permesso di osservare da posizione privilegiata
diverse dinamiche. Intanto le dinamiche d’aula, la gestione dei corsisti e della
comunicazione con loro, la gestione dei problemi e delle difficoltà. Ma anche il rapporto,
seppure indiretto, con le P. A. ha arricchito di non poco quest’esperienza. Tengo a
sottolineare poi il livello di autonomia che ci è stato dato; personalmente ritengo che non
ci sia modo migliore di mettersi alla prova se non gestire in quasi totale autonomia
un’aula attrezzata per la formazione di questo tipo.
90
Da non trascurare è anche l’aspetto di arricchimento professionale che riguarda la
“confidenza” con le nuove tecnologie e la gestione delle criticità ad esse legate.
Volendo riassumere quella che è stata la mia esperienza dico sicuramente che è stata
più che positiva e altamente qualificante dal punto di vista professionale, nonché
sicuramente spendibile in occasioni future.”
“Breve ma intensa, estremamente positiva e gratificante, non solo dal punto vista
lavorativo ma anche da quello umano.”
“Il bilancio della mia esperienza di tutor d’aula nel complesso è positivo, nonostante tutte
le difficoltà incontrate a livello tecnologico, didattico, gestionale, organizzativo e umano. ”
“Un’esperienza faticosa, impegnativa, ma gratificante. Il mio bagaglio di conoscenze è
aumentato di molte nuove acquisizioni, la mia capacità di gestire situazioni complesse e,
a volte, problematiche è stata sollecitata e affinata, la voglia di crescere
professionalmente in questo settore lavorativo si è confermata ulteriormente.”
“Anche qui ci sono state cose positive e cose meno positive, ma complessivamente
posso dire che è stata un’esperienza molto coinvolgente, da tutti i punti di vista, e da cui
ho imparato tanto sia dal punto di vista dei contenuti che dal punto di vista della gestione
di gruppi e relazioni umane. Il tutto ha sicuramente contribuito ad aumentare la mia
capacità di gestione dell’imprevisto, dell’ansia e delle situazioni più critiche, ed anche la
mia capacità creativa ne è uscita rafforzata.
Una cosa invece penso non sia stata opportunamente gestita: come tutor avremmo
dovuto avere maggiore coinvolgimento in quelle che erano le decisioni organizzativodidattiche, per il semplice fatto che, essendo immersi giornalmente tra i corsisti e le
problematiche d’aula, avremmo potuto contribuire in modo forte alla risoluzione di certe
problematiche che noi, per primi, vivevamo e conoscevamo molto bene, mentre invece
non mi è parso ce ne sia stata data l’opportunità.”
“Non è semplice riassumere le diverse impressioni e gli svariati stati d’animo vissuti nel
corso di questi mesi. Sicuramente è stata un’ esperienza ricca e, per quanto mi riguarda
direi anche piuttosto soddisfacente. (…) non credevo, anche se ci speravo, di riuscire a
creare uno spazio e un ruolo, come credo ogni tutor abbia fatto, all’interno della mia
aula che mi ha permesso una gestione per quanto possibile personalizzata della
quotidianità, producendo talvolta l’instaurarsi di dinamiche simpatiche tra i componenti
delle classi e comunque, quasi sempre, “scambi umani” interessanti che hanno addolcito
a colorato un po’ le fredde e complicate tecnologie.”
“La mia esperienza di tutor come potrei definirla se non entusiasmante. La gestione di
problemi sempre diversi e complessi da risolvere costantemente, cosa si potrebbe
chiedere di più ad un lavoro mai monotono e che non ti annoia mai. Quando non si
trattava di risolvere problemi tecnologici, cosa che mi ha permesso di incrementare le mie
conoscenze in questo campo, si trattava di risolvere problemi relazionali con i corsisti, i
più diversi. Quindi nuovi comportamenti da adottare per relazionarsi con le diverse
persone. Per non parlare della costruzione di un rapporto fiduciario con l’ente ospitante,
inizialmente piuttosto mal disposto nei nostri confronti a causa di rapporti pregressi.
Anche la parte relativa all’amministrazione registri, database, autocertificazioni è stata
divertente mai noiosa e diversa nell’arco dei mesi.”
91
“Un’esperienza molto ricca, che ha richiesto una notevole capacità a gestire la
complessità, ad adattarsi e ad innovare.Una progressione personale importante:
nella didattica d’aula “informatizzata” e della FAD.
al livello tecnico-informatico (gestione dell’aula, risoluzione dei problemi tecnici,),
nella conoscenza della PA italiana e della problematica della sua modernizzazione
l’occasione di praticare di nuovo l’inglese e di scoprire o approfondire certi campi
di conoscenza (comunicazione, legislazione)
il piacere di lavorare con persone interessanti e di lavorare assieme per uno scopo
comune.”
“E’ stata un’esperienza positiva, ha contribuito ad una mia crescita personale e la rifarei.
Purtroppo non ho gestito adeguatamente le relazioni con i colleghi (tutor e
coordinamento didattico). Probabilmente sarei dovuto essere più critico e propositivo.”
“Molto positiva soprattutto per quanto riguarda la relazione con i corsisti e la gestione
delle dinamiche d’aula. Ho acquisito autonomia di lavoro e tanta capacità di problem
solving, soprattutto nelle situazioni di emergenza che si sono verificate a causa di
difficoltà tecnologiche!”
“Non ho avuto difficoltà particolari che non potessero essere risolte con un pizzico di
buon senso o con l’aiuto dei colleghi o del coordinamento, per cui questo acuisce la
soddisfazione di aver fatto il tutor dei miei utenti.
Non posso che essere orgoglioso di aver fatto parte del progetto, esperienza più che
positiva.”
“Completamente positiva. Anche ciò che ho pensato non andasse bene del Progetto
RUPAR credo debba rientrare nella capitalizzazione di questa esperienza che trovo
estremamente formativa a vari livelli, professionali sicuramente, ma anche personali.
Come già espresso penso che rilevante importanza rivesta nel lavoro del tutor la
partecipazione alla fase progettuale. Forse per un progetto di così vasta portata, essendo
probabilmente impraticabile far partecipare 25 diverse persone a questa fase, una
alternativa avrebbe potuto consistere in un maggior coinvolgimento dei tutor nel “dietro le
quinte” , sicuramente con un guadagno cospicuo in termini di maggior valorizzazione del
proprio operato per i tutor, e di conseguenza anche per il Progetto.”
92
5.8.2 Il livello di soddisfazione professionale dei docenti in videoconferenza
Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale
espresso dai docenti in videoconferenza per rapporto all’esperienza nel suo complesso.
Livello di soddisfazione professionale del docente in
videoconferenza
Alta
61%
Media
18%
Bassa
11%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei
docenti in videoconferenza in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato
la funzione svolta.
Livello di soddisfazione per rapporto alla trasmissione dei
contenuti
100%
80%
64%
60%
40%
22%
20%
14%
0%
Bassa
Media
Alta
Al di là delle difficoltà di connettività e di interazione attraverso la tecnologia, sulla
valutazione non elevata di soddisfazione ha pesato molto il livello di eterogeneità dei
partecipanti all’interno delle aule e tra le stesse aule con cui il docente entrava
parallelamente in relazione.
93
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i partecipanti
100%
80%
60%
41%
40%
27%
32%
20%
0%
Bassa
Media
Alta
Emerge con chiarezza la difficoltà che i docenti in videoconferenza hanno vissuto di
entrare in relazione con i partecipanti “a distanza”, con cui interagivano attraverso la
mediazione della tecnologia. La novità rappresentata dal medium comunicativo ed alcune
criticità (via via decrescenti) di connettività con le aule, hanno probabilmente determinato
un livello di soddisfazione professionale meno elevato anche per quanto concerne la
funzione magistrale svolta.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i tutor d'aula
100%
80%
60%
50%
40%
20%
32%
18%
0%
Bassa
Media
Alta
Appare un livello di soddisfazione professionale non elevato dovuto, anche in questo
caso probabilmente alle scarse opportunità di relazione diretta e continuativa con i tutor
d’aula.
94
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con il Cordinamento Didattico
100%
73%
80%
60%
40%
20%
18%
9%
0%
Bassa
Media
Alta
Rappresenta il livello di soddisfazione professionale più elevato, dovuta all’assistenza
continua che il Cordinamento Didattico ha garantito a tutti i docenti.
I commenti dei docenti sulla loro esperienza di videoconferenza
“Certamente valida, come testimonia l’alto grado di interazione dei discenti, sia nel forum,
sia via mail,nonché nella chat in tempo reale, quando funzionava.”
“Faticosa e limitata dall’impossibilità di proporre animazioni, spezzoni di film, interazioni
con i partecipanti in tempo reale, ma soddisfacente perché sono riuscito a tenere un
livello di attenzione dei coristi, utile all’acquisizione di nuovi contenuti.”
“Esperienza non pienamente positiva a causa della bassa interazione con gli studenti.
Forse troppe aule collegate simultaneamente.”
“La mia esperienza è stata positiva, soprattutto per l’elevato coinvolgimento dei
partecipanti e per le ottime interazioni realizzatisi durante le lezioni.”
“Il sistema è indispensabile per raggiungere un così elevato numero di partecipanti,
anche se deve essere ancora accettato come sistema di formazione da parte degli
allievi.”
“E’ stata la mia prima esperienza di videoconferenza. Sarebbe molto interessante poterla
ripetere per ottimizzarne alcuni aspetti, principalmente quelli legati all’interazione con i
corsisti, i cui feedback sono stati insufficienti per capire dove ho deluso le loro aspettative
e dove viceversa ho fornito un reale consributo alla loro formazione.”
“L’insegnamento in videoconferenza presenta modalità ben diverso dall’insegnamento in
aula: si richiedono competenze diverse si ai docenti che ai discenti per un utilizzo
intelligente del mezzo di erogazione del servizio. Mi sono trovato a mio agio e non ho
avuto il minimo problema a interagire con i partecipanti in caso di domande o di
chiarimenti sulla lezione. L’unica limitazione di questo sistema è la scarsa qualità delle
immagini trasmesse che ha reso più piatta la lezione.”
95
5.8.3 Il livello di soddisfazione professionale dei consulenti d’aula
Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale
espresso dai consulenti d’aula per rapporto all’esperienza nel suo complesso.
Livello di soddisfazione professionale del consulente
Alta
73%
Media
27%
Bassa
0%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei
consulenti d’aula in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione
svolta.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
trasmissione dei contenuti
100%
80%
66%
60%
34%
40%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
Il rapporto diretto con i partecipanti, all’interno delle singole aule, ha favorito la
personalizzazione della docenza in funzione dei bisogni reali emergenti dai discenti. Il
livello di soddisfazione elevato manifestato dai consulenti d’aula testimonia il loro
successo ed evidenzia come anche in interventi di formazione per grandi numeri di
96
partecipanti, la docenza in presenza influenzi fortemente ed in modo positivo i processi di
apprendimento.
Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione
con i partecipanti
100%
86%
80%
60%
40%
14%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
Appare un alto livello di soddisfazione professionale dovuto alle opportunità di entrare in
relazione diretta e continuativa con i partecipanti.
Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione
con il tutor d'aula
100%
80%
80%
60%
40%
20%
20%
0%
0%
Bassa
Media
Alta
L’alto livello di soddisfazione è da ricondurre alle occasioni di relazione/scambio fra i
consulenti e i tutor d’aula. Oltre alle informazioni fornite dal Cordinamento Didattico, sui
contenuti e le aree di intervento, di frequente i consulenti si sono interfacciati
direttamente con i tutor delle aule di riferimento per avere feedback più diretti sulla
lezione e/o su specifiche richieste emerse durante le attività in videoconferenza o in
autoistruzione.
97
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con il Cordinamento Didattico
100%
80%
59%
60%
34%
40%
20%
7%
0%
Bassa
Media
Alta
In sintesi, si può affermare che i consulenti d’aula hanno manifestato un’elevata
soddisfazione professionale per tutti quegli aspetti che hanno riguardato direttamente la
loro funzione magistrale ed in particolare per l’interazione che hanno avuto con i
partecipanti all’interno delle aule.
Una valutazione più critica emerge per quanto riguarda le relazioni con il Cordinamento
Didattico che, a differenza di quanto è accaduto con i docenti in videoconferenza, sono
state gestite a distanza attraverso comunicazioni telefoniche ed in posta elettronica.
I commenti dei consulenti d’aula sulla loro esperienza professionale
“Molto positiva, ben supportata dai tutor d’aula.”
“L’esperienza è stata positiva e gratificante. I partecipanti hanno interagito con me,
formulando quesiti e discutendo sulle soluzioni proposte.”
“Positiva in quanto, se la dimensione dei gruppi d'aula, che erano abbastanza ridotti, non
ha consentito un confronto tra organizzazioni diverse e culture diverse, ha permesso di
approfondire la realtà delle organizzazioni rappresentate dai partecipanti. E' abbastanza
preoccupante la scarsa partecipazione dei comuni, che del resto è difficilissimo avere in
qualsiasi attività formativa, che pone il problema di sperimentare modalità nuove e
diverse per poter consentire la loro partecipazione alle attività formative.”
“Ottima per gli aspetti relazionali e comunicativi con i discenti e il tutor d'aula.
“Può senz'altro considerarsi un'esperienza significativa che è stata occasione di un
ulteriore verifica del livello di competenze e conoscenze del personale dipendente della
P.A, locale e delle sue necessità di riqualificazione professionale.”
“Discreta la partecipazione, basso il livello di utilizzo dei supporti informatici da parte di un
numero non trascurabile di studenti. Tutto sommato esperienza positiva.”
“Ottima per gli aspetti relazionali e comunicativi con i discenti e il tutor d'aula.”
98
“Ritengo che la mia esperienza possa tranquillamente essere ritenuta positiva soprattutto
per l'elevato coinvolgimento dei partecipanti e per le ottime interazioni realizzatesi
durante le lezioni e per le soddisfacenti relazioni docente-utente instaurate.”
“Ottima come rapporto con i tutor e i partecipanti, difficile in quanto si prevedeva di avere
in aula soprattutto dipendenti dei Comuni mentre invece erano praticamente assenti in
diversi gruppi. Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi didattici non è stato
possibile trasferire contenuti approfonditi e verificare quanto sono stati raggiunti gli
obiettivi posti per la parte di consulenza.”
“L'esperienza è stata positiva ed il riscontro immediato con i corsisti è stato
soddisfacente, nonostante il contenuto dell'intervento fosse basato su argomenti di non
facile comprensione. Gli strumenti utilizzati erano consoni allo scopo e il supporto del
tutor d'aula puntuale e cortese.”
“Personalmente la ritengo una esperienza abbastanza interessante in quanto mi ha dato
l'opportunità di riscontrare, presso i rappresentanti dei contesti organizzativi incontrati, la
comune volontà e la consapevolezza che è necessario, e non solo auspicabile,
migliorare lo status quo. Questo è stato lo spirito che ha condotto coloro che hanno
creduto nel progetto Rupar alla decisione di portare a termine, spesso rinunciando a
qualche giorno di ferie, l'intero percorso formativo con reciproca soddisfazione. Purtroppo
dispiace l'assenza abbastanza generalizzata, presso le sedi in cui ho tenuto docenza, dei
ruoli apicali. Questo fenomeno ha impedito il confronto diretto con coloro che, in quanto
titolari di prerogative decisionali importanti, hanno una visione globale dei problemi
organizzativi interni e sono pertanto in grado di poter dare attuazione alle soluzioni
prospettate in aula.”
“Molto positiva in quanto permette di avere un riscontro delle competenze trasmesse on
line in video conferenza.”
“Molto positiva. In particolare lo scambio di esperienze porta del valore aggiunto alla
lezione.”
“Molto positiva. L'alto livello di interazione costruito durante la lezione mi ha permesso di
rispondere e mirare il mio intervento.Ho avuto un feedback positivo in modo particolare
nell'aula di Cagliari.”
“Buon rapporto sia con i discenti, sia con i tutor. La consulenza d'aula offre anche
l'opportunità per lo scambio di esperienze e la diffusione delle soluzioni innovative tra i
"discendenti" e, quindi tra le Amministrazioni.”
“Penso di essere riuscita a trasmettere le nozioni di base anche se i corsisti si
aspettavano altri contenuti forse più vicini al tipo di attività lavorativa che svolgono.. In
generale è stata un’ottima esperienza per le relazioni che si sono create con i corsisti e
per la disponibilità del tutor d'aula.”
“E' stata un'esperienza formativa ed appagante, soprattutto per l'interesse dimostrato dai
partecipanti al corso e per la volontà degli stessi di intervenire e di confrontarsi con realtà
della P.A. diverse da quelle da loro vissute in prima persona.”
99
“Molto soddisfacente sotto il profilo professionale. Stimolante l'interazione con i discenti.
Utile il confronto/incontro tra approccio giuridico-teorico e dimensione pratico-operativa.”
“Si è trattata di una bella esperienza, interessante sia dal punto di vista umano che
professionale. Dal punto di vista della didattica, devo sottolineare che la presenza nella
stessa aula di persone con obiettivi, aspettative e soprattutto competenze di base
diversificate rispetto ai contenuti da trattare, ha rappresentato un forte limite nella
trasmissione di conoscenze e competenze.”
5.8.4 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor on line
Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale
espresso dai tutor on line per rapporto all’esperienza nel suo complesso.
Livello di soddisfazione professionale del tutor on line
Alta
50%
Media
50%
Bassa
0%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei
tutor on line in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione
svolta.
100
Livello di soddisfazione per rapporto alla
trasmissione dei contenuti
100%
80%
60%
50%
50%
Media
Alta
40%
20%
0%
0%
Bassa
La funzione di tutor on line è trasversale in rapporto alla trasmissione dei contenuti. Il
tutor on line non ha infatti una funzione magistrale, quanto piuttosto quella di facilitatore
nei processi di apprendimento: il tutor on line favorisce il dialogo negli spazi web
condivisi, attiva sinergie, promuove e diffonde il sapere condiviso. La valutazione della
soddisfazione da lui espressa proprio in rapporto ai contenuti si attesta tra un valore
medio e un valore alto, probabilmente perché variabile è stata la relazione intercorsa fra
tutor e altri membri dello staff didattico e fra tutor e gruppi in apprendimento.
Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione
con i partecipanti
100%
80%
60%
43%
43%
Media
Alta
40%
20%
14%
0%
Bassa
La relazione del tutor on line con i partecipanti è stata non sempre agevole e i dati lo
dimostrano. In particolare le difficoltà di relazione sono da far risalire alla poca familiarità
dei discenti con gli strumenti messi a disposizione (forum, chat, posta elettronica ecc.) e
ad una non sempre adeguata preparazione al ruolo, dei tutor on line stessi.
101
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con i tutor d'aula
100%
80%
57%
60%
37%
40%
20%
6%
0%
Bassa
Media
Alta
Il livello di soddisfazione nella relazione con i tutor d’aula è mediamente più alto rispetto
ai precedenti. Ciò è probabilmente riconducibile al diverso tipo di relazione possibile con
un gruppo ristretto di persone, per altro appartenenti anch’essi allo staff didattico, e un
gruppo più ampio ed eterogeneo come quello dei partecipanti a un corso. Inoltre, proprio
a livello operativo, i tutor on line avevano a disposizione un indirizzo collettivo attraverso il
quale comunicare contemporaneamente con tutti i tutor d’aula. Infine, la relazione tra i
tutor on line e d’aula è stata facilitata da una conoscenza reciproca che via via nel tempo
si è andata consolidando.
Livello di soddisfazione per rapporto alla
relazione con il Cordinamento Didattico
100%
75%
80%
60%
40%
21%
20%
4%
0%
Bassa
Media
Alta
I tutor on line rappresentano i professionisti che hanno espresso complessivamente
minore soddisfazione professionale (tranne che per la relazione con il Cordinamento
Didattico) a testimonianza di un insufficiente utilizzo del servizio di assistenza e supporto
on line previsto e messo a disposizione dal Progetto.
102
I commenti dei tutor on line sulla tutorship a distanza
“Certamente valida, come testimonia l'alto grado di interazione dei discenti sia nel forum
sia via e-mail.”
“E’ la prima volta che faccio un'esperienza di questo tipo. Per comunicare ho utilizzato
maggiormente le e-mail e ritengo che sia stato il modo più immediato ed efficiente per
entrare in contatto diretto con i tutor e avere da loro dei feed-back. Ciò che mi è mancato
quasi del tutto è stata l'interattività con gli utenti dei corsi. Nonostante le varie
sollecitazioni tramite i tutor d'aula e il forum non ho avuto riscontri. Complessivamente
ritengo di essere soddisfatta di questa esperienza.”
“Non conoscevo la figura del tutor on line e questa esperienza mi ha inizialmente
incuriosito e poi anche divertito. E' stato deludente il contatto con gli allievi perché non
ha avuto quasi nessun contatto con loro, se non tramite il tutor d'aula. Non so se per
mancanza di tempo o per altri motivi, quasi nessuno ha partecipato al forum.”
“Il tutoraggio on line mi è parso un importante supporto all'apprendimento in
videoconferenza.”
“Non ha rappresentato per me una novità dal punto di vista dell'attività. Ritengo che la
mia esperienza possa tranquillamente essere ritenuta positiva, soprattutto per l'elevato
coinvolgimento dei partecipanti e per le ottime interazioni realizzatesi durante le lezioni
così come per le soddisfacenti relazioni docente-utente instaurate.”
“Positiva anche come riscontro e confronto tra quanto svolto in aula e durante le
videoconferenze.”
“Essendo questa la mia prima esperienza come tutor on line posso ritenermi più che
soddisfatta. Ho avuto la possibilità di cimentarmi con un modo tutto nuovo di trasmettere
contenuti ed anche la gestione del forum è stata arricchente.”
“La mia esperienza di tutor on line è stata sicuramente molto positiva, mi ha consentito di
acquisire maggiori nozioni sulla didattica in videoconferenza e di migliorare la mia
capacità di comunicazione.”
“Il mio giudizio complessivo è positivo perché credo che il mio lavoro sia servito da
completamento alle lezioni.”
“Molto interessante, stimolante, coinvolgente.”
“E' un'esperienza strana ma molto bella e significativa. Si impara a comunicare in
maniera non tradizionale e a stabilire contatti anche a distanza. E' un esercizio molto
forte che mette alla prova la propria capacità di comunicare in ogni situazione.”
103
5.9 Livelli di soddisfazione professionale a confronto
A conclusione di questo paragrafo vengono messi a confronto i diversi livelli di
soddisfazione professionale che sono stati espressi dai protagonisti dello staff didattico
relativamente alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione svolta
all’interno del Progetto.
Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla
trasmissione dei contenuti
100%
80%
64% 66%
60%
50%
50%
34%
40%
22%
14%
20%
0%
0%
0%
Bassa
Tutor on line
Media
Alta
Docente in VC
Consulente d'aula
Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla
relazione con i partecipanti
100%
86%
79%
80%
60%
43%
41%
40%
20%
43%
32%
27%
14%
13%
19%
0% 2%
0%
Bassa
Tutor on line
Docente in VC
Media
Consulente d'aula
104
Alta
Tutor d'aula
Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla
relazione con i tutor d'aula
100%
80% 81%
80%
57%
60%
50%
37%
40%
32%
20% 19%
18%
20%
6%
0% 0%
0%
Bassa
Tutor on line
Media
Docente in VC
Alta
Consulente d'aula
Tutor d'aula
Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla
relazione con il Coordinamento Didattico
100%
75% 73%
80%
72%
59%
60%
34%
40%
28%
21% 18%
20%
4%
9% 7%
0%
0%
Bassa
Tutor on line
Docente in VC
Media
Consulente d'aula
105
Alta
Tutor d'aula
6. La capitalizzazione dell’esperienza
In questo capitolo vengono riportati i risultati emersi dai questionari di valutazione
sottoposti ai diversi protagonisti dello staff didattico ed in particolare le risposte date alla
domanda che indagava quali fossero le dimensioni del Progetto che avrebbero dovuto
essere maggiormente presidiate per migliorare la qualità della prestazione di ciascuno e
dell’intero Progetto.
Aspetti maggiormante da presidiare:
la valutazione del tutor d'aula
Conoscenza degli
strumenti/servizi
40%
Conoscenza degli
argomenti dei corsi
30%
Gestione della relazione
con i discenti
25%
23%
20%
20%
10%
Gestione della relazione
con lo staff didattico
15%
10%
8%
Gestione della relazione
con il Cordinamento
didattico
Definizione del ruolo del
tutor
0%
Aspetti maggiormante da presidiare:
la valutazione del consulente
40%
Selezione dei contenuti da
trasmettere
Predisposizione dei supporti
didattici
Predisposizione delle
esercitazioni
30%
24%
20%
19%
17%
Articolazione temporale
delle lezioni
17%
12%
10%
Gestione della relazione con
i discenti
10%
Cura dello stile di
comunicazione
0%
106
Aspetti maggiormante da presidiare:
la valutazione del docente
in videoconferenza
40%
Selezione dei
contenuti da
trasmettere
Predisposizione dei
supporti didattici
Predisposizione delle
esercitazioni
30%
27%
23%
20%
15%
10%
8%
15%
8%
4%
Articolazione
temporale delle
lezioni
Gestione della
relazione con i
discenti
Cura dello stile di
comunicazione
Familiarità con il
sitema/tecnologie di
VC
0%
Aspetti maggiormante da presidiare:
la valutazione del tutor on line
Conoscenza degli
strumenti/servizi
disponibili
40%
Predisposizione dei
supporti didattici
30%
Conoscenza degli
argomenti
23%
19%
20%
10%
9%
21%
19%
Gestione della
relazione con i
discenti
Cura dello stile di
comunicazione
9%
Familiarità con il
sitema/tecnologie di
VC
0%
107
7. Le tecnologie
7.1 L’infrastruttura tecnologica del Progetto
Il progetto RUPAR ha previsto il collegamento di 25 aule distribuite sul territorio
regionale, localizzate nei capoluoghi di provincia e in località periferiche. L’infrastruttura
tecnologica in dotazione in ogni aula ha previsto:
21 PC studente con le seguenti caratteristiche: Compaq Evo D310 Minitower
Celeron 1.7 Ghz, HDD 20GB, 128MB DDR, Graf Integr (i845G), Audio, CD 48X,
Cuffia con microfono + auricolari, Casse esterne, Microfono esterno, NIC, Monitor
Compaq S7500 17" New Model, Windows 2000, Office 2000, Norton Antivirus Edu
Workstation;
1 PC docente con le seguenti caratteristiche: Compaq Evo Desktop D510
Minitower convertibile, Pentium4 2.0Ghz, HDD 40GB, 256MB DDR, Graf Integr
(i845G), NIC integr, Audio, CD 48X, Cuffia con microfono + auricolari, Monitor
Compaq S7500 17" New Model, Scheda di rete PCI D-Link 520 + WL 22Mbps,
Masterizzatore, Windows 2000, Office 2000, Norton Antivirus Edu Workstation;
Rete wireless (senza cavi) equipaggiata con Access point D-Link DWL-900 AP+,
Switch a 5 postazioni D-Link;
Webcam Philips PC Camera USB ToUcam Pro;
Stampante HP LaserJet 1200N con scheda rete;
Videoproiettore Compaq iPAQ MP1200. Questo è utilizzato per la proiezione
delle videoconferenze e degli altri servizi didattici quando necessario.
Per l’erogazione dei servizi didattici on line dal polo di erogazione della formazione sono
stati utilizzati:
1 PC Server per Groupware Compaq ML370G2 P3 1,4Ghz, 2 x HDD Mirrorati
RAID 1 36,4GB, 1GB Sdram, CD 40X, Windows 2000 Server, Exchange 2000
Server Enterprise Edu, Norton Antivirus Edu Workstation;
2 PC Aula Videoconferenza Compaq Evo Desktop D510 Minitower convertibile,
Pentium4 2.0Ghz, HDD 40GB, 256MB DDR, Graf Integr (i845G), Audio, CD 48X,
Windows 2000, Masterizzatore, Office 2000, Norton Antivirus Edu Workstation
Criticità tecnologiche5 verificatesi nella prima settimana di erogazione hanno reso
necessaria una sospensione di sei settimane per ottimizzare il setting tecnologico e
garantire un livello di accesso ai servizi didattici, coerente con la proposta presentata nel
progetto esecutivo.
5
Dopo la prima settimana di erogazione si sono verificate criticità da far risalire all’infrastruttura di collegamento di cui il RTI si è
dovuto dotare e cioè un collegamento di tipo satellitare. Per quanto riguarda le reti telematiche necessarie per la fruizione dei
materiali, per il monitoraggio e per i servizi didattici a distanza, si era inizialmente valutato l’utilizzo di una infrastruttura di
collegamento di tipo terrestre (reti Telecom con servizi ADSL). Questa ipotesi non ha potuto essere applicata per due motivi:
- non tutto il territorio regionale è servito dall’ADSL, e si sarebbe dunque dovuto ripiegare su connettività ISDN, di costi superiori e
velocità molto inferiore, tanto da pregiudicare l’efficienza dei servizi didattici;
- secondo i tempi da lei stessa forniti, Telecom non sarebbe comunque riuscita a collegare le 25 aule di progetto in tempi
compatibili con l’inizio delle attività formative.
108
La scelta intrapresa ha reso necessario variare l’assetto tecnologico per l’erogazione
della videoconferenza, che si è stabilizzato nella seguente organizzazione:
postazione del docente a Cagliari con software Hitcast (sono presenti due PC uno
per la “cattura” del segnale audio-video, l’altro per la condivisione del desktop);
linea CDN dedicata con due collegamenti ISDN punto-punto tra Cagliari e Padova
(stazione di trasmissione satellitare);
flusso dei dati tra Cagliari e Padova con protocollo Unicast;
conversione del segnale Unicast in flusso Multicast (a Padova) e instradamento
verso il satellite;
ricezione del flusso Multicast da ogni aula attraverso la parabola;
conversione del flusso attraverso un decoder TX/RX e immissione sulla LAN
d’aula;
ricezione della videoconferenza sulla postazione del tutor e fruibilità per tutti i
partecipanti attraverso un impianto di videoproiezione.
7.2 Il punto di vista dei partecipanti sulle tecnologie
Di seguito vengono presentate alcune valutazioni espresse dai partecipanti relativamente
al livelli di utilità dei servizi groupware e sulla facilità nell’utilizzo delle tecnologie a
supporto della formazione.
Livello di utilità dei servizi groupware
4%
36%
Basso
Medio
Alto
60%
109
Livello di facilità di utilizzo delle tecnologie
2%
Facile fin da subito
47%
51%
Facile dopo gli aiuti
forniti
Difficile
Va osservato, a proposito dei servizi di groupware, che lo strumento maggiormente
utilizzato è stata la posta elettronica, probabilmente perché già familiare alla gran parte
dei partecipanti. Il Forum ha svolto pienamente la sua funzione solo in alcuni corsi,
laddove il tutor on line è stato in grado di moderare e gestire l’utilizzo dello strumento e
lo scambio delle informazioni. Anche per le FAQ, l’impegno del tutor è stato
determinante. Tuttavia va osservato che una gestione più snella e diretta, dal punto di
vista tecnologico, del caricamento delle FAQ stesse avrebbe probabilmente incrementato
l’utilizzo di questo servizio. Tra tutti gli strumenti a supporto della didattica, la chat è stato
sicuramente il servizio utilizzato in maniera minore dai docenti in videoconferenza, dai
tutor on line e dai partecipanti.
Il newsgroup ha svolto il suo ruolo di spazio per accogliere commenti e suggerimenti sul
Progetto, solo nei momenti in cui è stato garantito un supporto da parte del
Cordinamento Didattico, che ha svolto la funzione di moderatore.
7.3 Il punto di vista dei tutor d’aula sulle tecnologie
Livello di prestazione: Internet
8%
25%
Bassa
Media
Alta
67%
110
Cosa hanno detto i tutor d’aula
“Il collegamento satellitare, mai provato prima dal sottoscritto, offre grandi opportunità in
termini di velocità di trasmissione dei dati; tuttavia, al pari degli altri metodi di
collegamento, soffre del traffico intenso sulla stessa banda…di conseguenza, molte volte
sembrava più lento di un qualsiasi collegamento a 56K.
Dopo la sostituzione delle parabole, i vari servizi sono migliorati, anche se è rimasta
l’incognita del mal tempo, che pone ostacoli in termini di trasmissione dei segnali dai
satelliti alle parabole.
Per quanto riguarda il sito della Rupar , ci sarebbe da dire che ha subito poche rettifiche
in termini di immagine e di aggiornamenti, cosa che avrebbe accattivato maggiormente
l’attenzione dell’utenza…
Le varie piattaforme sono risultate di difficile fruizione.”
“Sia dopo la messa a punto della tecnologia, ma in misura ancor maggiore dopo il
ripuntamento della parabola la connessione permette una navigazione ottimale, a parte
qualche normale e raro problema.
L’accesso ai servizi on line del Progetto è abbastanza agevole, anche se con qualche
problema di usablità. Non si può dire lo stesso per l’accesso al courseware, che trovo
non particolarmente funzionale. Le pagine dello student center vengono caricate
lentamente ed è necessario passare attraverso numerose pagine prima di accedere
finalmente al courseware. Anche le indicazioni per effettuare i passaggi di pagina in
pagina, per arrivare al courseware, non sono immediatamente comprensibili a chi
sperimenta per la prima volta la navigazione in rete.”
“Frequenti problemi di connessione/ impossibilità di accesso ad internet
(problemi quotidiani legati alla lentezza del sistema).”
“In alcuni casi , soprattutto in presenza di molti utenti in aula, la navigazione su internet
ha continuato a dimostrarsi lenta.
Anche l’accesso alla piattaforma non sempre è stato disponibile, spesso si è dovuto
ricorrere alla rete locale.”
“Il sistema satellitare è risultato essere molto suscettibile alle condizioni atmosferiche
oltre che troppo lento di per sé: bastava essere in 10/15 su internet ed il sistema di
navigazione presentava qualche problema.”
“Dopo la ripresa dei corsi la connessione internet e nello specifico la connessione alla
piattaforma è stata quasi sempre stabile e veloce. L’unico aspetto negativo è stata la
lentezza nell’accedere al CMS in aula.”
“Il servizio internet in un primo momento dopo la pausa di marzo non ha subito
miglioramenti, poi è migliorata notevolmente la velocità e tutti i PC riuscivano a stare in
rete contemporaneamente. L’accesso alla piattaforma era veloce, ma non altrettanto
l’accesso ai CMS, che è sempre troppo lento.”
“La situazione è migliorata definitivamente con l’ultima sostituzione del router.”
“Non avendo vissuto in prima persona il periodo critico e tenendo comunque presenti i
limiti tecnologici della connessione satellitare, non ho riscontrato alcun problema. “
111
“L’accesso alla piattaforma Rupar ha creato dei grossi problemi è non è mai stata in
grado di reggere più di 4 o 5 connessioni per volta. Molto spesso la sua lentezza nel far
accedere ai corsi ha infastidito e demotivato i corsisti. La connessione ad internet nel
complesso ha funzionato abbastanza bene.”
“Nonostante i miglioramenti la navigazione
lenta.”
tropo spesso è risultata esageratamente
“In continuo miglioramento, difficoltoso all’inizio, molto soddisfacente in seguito.”
“Pessimo inizialmente, migliorato in corso. Troppo variabile e dipendente da condizioni
climatiche. Funzionamento insufficiente della piattaforma CMS per la lentezza. Buono il
funzionamento del forum e ottimo quello della posta elettronica.”
“Banda inadeguata per l’utilizzo della videoconferenza ed anche per la semplice
navigazione; accesso alla piattaforma troppo lento, specialmente riguardo al CMS.”
Livello di prestazione: Videoconferenza
0%
40%
Bassa
Media
60%
Alta
Cosa hanno detto i tutor d’aula
“Sarebbe stato meglio se fosse stata bidirezionale”
“Molto migliorato dopo l’interruzione, ha avuto giornate di buon funzionamento alternate a
giornate di malfunzionamento e interruzione totale del sistema.”
“Positivo, pochi problemi tecnici dopo il periodo di sospensione.”
“Non ho gradito particolarmente il sistema scelto per questo progetto e dico questo
avendone sperimentato altri in progetti precedenti. Pochissima interazione; livello della
trasmissione troppo ballerino; interazione da parte dei corsisti minima proprio perché
filtrata da noi tutor .”
112
“Stabile, affidabile ma con alcune lacune, per esempio la mancata possibilità di parlare e
di far parlare i corsisti con il docente (ciò avrebbe reso la docenza in videoconferenza più
“vicina”). Si sarebbe potuta ottenere, quindi, un’attenzione maggiore per diverse
videoconferenze.”
“Non ho grossi commenti, perché dal punto di vista tecnologico tutto ha funzionato alla
perfezione.”
“Sarebbe preferibile un ritorno audio dalle aule, come avveniva con il primo sistema di
videoconferenza.”
“Unica nota stonata la mancanza della possibilità di poter interagire anche mediante
l’audio.”
“Nel complesso ha funzionato bene, eccetto alcune giornate critiche.”
“Un po’ limitato nello scambio di informazioni: sarebbe stato certo molto più efficace poter
parlare con il docente.”
“A parte gli inevitabili e imponderabili problemi dovuti alla connessione satellitare, in
generale la fruizione è stata discreta.”
“Funzionamento soddisfacente, con l’unico rimpianto della mancanza di possibilità di
comunicazione orale tra corsisti e docente: è mancato molto in Inglese, dove il docente
non ha potuto in nessun modo sentire i suoi alunni…per una lingua, è un problema !! La
correzione della pronuncia è stata tutta nelle mani del tutor, così come la valutazione
passo a passo dei progressi e fabbisogni degli alunni. Penso che il sistema di
videoconferenza deve essere rivisto per tenere conto delle specificità dell’apprendimento
delle lingue, dove la comunicazione orale e la correzione fonetica è fondamentale.”
“Anche se non ha funzionato sembrava maggiormente accattivante il primo software
perché permetteva una maggiore interattività e con le faccine dava l’idea di una comunità
virtuale.”
“Poco interattivo. Problemi al cambio delle slides sia di audio che di video. Appena
sufficiente.”
“Rispetto alla versione precedente di software per la videoconferenza , manca la
possibilità di dialogo con il docente. Il sistema utilizzato per sopperire a tale mancanza,
“mani su o giu” non era adeguato. Buona la chat.”
113
Livello di prestazione: Attrezzature d'aula
0%
23%
Bassa
Media
Alta
77%
Cosa hanno detto i tutor d’aula
“Buona prestazione complessiva delle attrezzature.”
“Sempre funzionante , tranne rarissimi casi.”
“Nessuna nota negativa: tutto a posto”.
“Pochi i guasti segnalati.”
“Nessun commento particolare perché tutto è di ottima qualità a parte le cuffie, che
invece hanno risentito troppo in fretta dell’usura.”
“Nulla da eccepire sulla loro completezza e funzionalità.”
“L’attrezzatura d’aula ha funzionato bene.”
“Le attrezzature d’aula sono state soddisfacenti e hanno dato pochi problemi . La
formazione ricevuta e l’aiuto dei tutor hanno consentito di risolvere le difficoltà apparse
durante il progetto.”
“Attrezzature funzionali e di alto livello.”
“Ottime le attrezzature (affidabili e robuste). Semplice l’utilizzo.”
“Le attrezzature, la logistica e la qualità degli strumenti non hanno nulla da eccepire.”
114
8. Una valutazione qualitativa del Progetto secondo i protagonisti dello
staff didattico
In questo capitolo del rapporto viene “ridata la parola” ai protagonisti dell’attività
formativa, riferendo le loro osservazioni raccolte attraverso i questionari di valutazione.
In particolare vengono riportate le annotazioni positive e critiche dei tutor d’aula, dei
docenti in videoconferenza, dei consulenti d’aula e dei tutor on line, sull’efficacia del
Progetto RUPAR Formazione nel suo complesso.
Cosa hanno detto i tutor d’aula
“Il Progetto nel suo complesso va giudicato positivamente sotto il profilo delle aree
tematiche proposte, degli aspetti innovativi legati all’utilizzo di strumenti tecnologici e alle
nuove modalità di apprendimento.”
“ Credo che questo Progetto abbia sensibilizzato le Amministrazioni verso un nuovo
modo di fare formazione ma sicuramente questo modello non è stato ancora accettato e
capito a pieno”
“Ottime le finalità proposte per i corsi, forse un po’ utopistici gli obiettivi soprattutto
prendendo in considerazione le realtà degli enti locali”
“Sensibilizzare la Pubblica Amministrazioni verso un nuovo modo di fare formazione
(FaD), e soprattutto verso la formazione e l’aggiornamento in generale. Penso sia stato
principalmente questo l’obiettivo raggiunto attraverso il Progetto RUPAR.”
“Il Progetto RUPAR Formazione , dal mio punto di vista , nonostante le difficoltà iniziali, è
riuscito a raggiungere il suo obbiettivo. I destinatari hanno capito l’importanza delle
conoscenze informatiche e la necessità del cambiamento e dell’innovazione. Anche le
diverse aree tematiche trattate, dall’informatica di base ai temi più amministrativi
dell’accesso e della semplificazione amministrativa, sono stati in grado di
aiutare
l’utenza ad entrare nell’ottica del cambiamento e della semplificazione”.
“Il Progetto RUPAR credo sia stata una grossa scommessa giocata tra la formazione
integrata in rete e il settore Pubblico sardo. Io penso, nel mio piccolo, che questa
scommessa possa considerarsi vinta.”
“Uno dei grandi obiettivi raggiunti è stato senz’altro quello di essere riusciti a far rendere
conto alle persone che venivamo in aula che questo cambiamento all’interno della PA ci
sarà, e che non solo non è fantascienza ma si attuerà attraverso una serie di procedure e
strumenti con i quali i partecipanti hanno imparato a prendere confidenza.”
“La tecnologia informatica in questo Progetto è stata determinante, ma pensare che
anche negli Enti possa attivarsi tutto questo sistema relazionale, è una bella scommessa.
Da quanto ho potuto constatare, sono pochi gli Enti che credono nel miglioramento
derivante dall’applicazione delle fattispecie previste nei vari corsi di formazione. Se la
parte tecnologica è di facile soluzione, la parte delle relazioni interorganizzative deve
ancora maturare molto, e soprattutto in termini di condivisione di risorse e strumenti.. e li
il Progetto è mancato in termini di esempi pratici a sostegno dell’offerta formativa…”
115
“Il Progetto ha raggiunto dei risultati indubbiamente positivi. Ciò, in virtù soprattutto delle
diverse aree tematiche proposte e delle modalità di erogazione dei corsi.”
“Credo che un grosso Progetto come questo abbia sicuramente il merito di aver coinvolto
un così grande numero di persone, ma soprattutto che abbia il merito di avere coinvolto
le amministrazioni pubbliche notoriamente chiuse a questo tipo di esperienza. Spesso gli
obiettivi dei singoli corsi non sono stati ben chiari, ma io credo che questo Progetto abbia
avuto il merito di guardare in una direzione ben precisa che è quella
dell’ammodernamento delle P.A.”
“Progetto nel complesso positivo, data la sua complessità. L’integrazione di più
metodologie di insegnamento è stato il suo punto di forza.”
“Il Progetto è stato alquanto ambizioso con degli obiettivi altrettanto ambiziosi…..le aree
tematiche sono state di sicuro interesse.”
“Un Progetto complesso che ha fatto i conti con l’essere il primo e col mettere in gioco
una quantità di risorse umane, tecnologiche, territoriali, didattiche, enorme. A mio avviso
è riuscito ad introdurre nella formazione tradizionale gli strumenti che consentono di
raggiungere un numero maggiore di utenti dislocati su tutto il territorio regionale.”
“Il Progetto Rupar è stato sicuramente un Progetto innovativo e ricco di molte tecnologie
e servizi, ma a volte questa molteplicità di tecnologie è stato più un ostacolo che un
vantaggio soprattutto se si tiene conto dell’utenza a cui era rivolto.”
“Il Progetto si proponeva grandi obiettivi, cioè quello di insegnare al maggior numero di
persone possibili l’utilizzo degli strumenti informatici e delle tecniche di comunicazione in
vista delle grandi riforme che si stanno verificando nella P.A. sia sul piano tecnologico sia
dei rapporti nei confronti dei cittadini. Questo perché la legge migliore del modo sarà
inefficace se a chi la deve applicare, e cioè i dipendenti della P.A. , non vengono date le
conoscenze adeguate per la sua realizzazione.”
“RUPAR Formazione è stato un Progetto ambizioso, innovativo, complesso che ha
incontrato certi limiti obiettivi.
Il Progetto ha dovuto affrontare l’assoluta novità della metodologia proposta ai corsisti,
spesso reticenti alla formazione e poco convinti dell’efficacia della FAD. Inoltre, si è
verificata una certa resistenza alla partecipazione per paura della disorganizzazione dei
servizi. Infine, la partecipazione non è stata riconosciuta e valorizzata come una parte
integrante del percorso professionale, in particolare da certi Comuni.”
“Non ha centrato l’obiettivo perché i destinatari non hanno acquisito nei corsi le
competenze necessarie. Le tematiche proposte erano e sono esatte, ben misurate e
calibrate, ma la modalità didattica di somministrazione non è stata efficace. L’impressione
generale è che il tutto fosse ben confezionato per rispettare i requisiti di Progetto e per
poter essere finanziato da parte dei committenti, Ma l’obiettivo di fornire le competenze di
base, strumentali per l’attuazione della RUPAR non è stato raggiunto.”
“Obiettivi raggiunti solo in parte. Il principale motivo secondo me è l’eterogeneità delle
classi per ruoli e competenze. Mancanza corrispondenza tra bisogni e aspettative dei
corsisti e aree tematiche proposte.”
116
“Progetto molto complesso, organizzato in maniera molto professionale ed innovativa.
Chiaramente ha presentato via via delle lacune e criticità, ma alle stesse sono state
trovate delle soluzioni. Obiettivi molto ambiziosi che penso siano stati raggiunti”
“E’ un Progetto di grande portata, ambizioso e innovativo. Lo valuto positivamente
rispetto alle variabili sopra indicate, non senza perplessità con riferimento agli obiettivi e
ai destinatari: credo che per gli obiettivi del Progetto la modalità (casuale) di
composizione delle aule abbia costituito un grosso ostacolo”
Cosa hanno detto i docenti in videoconferenza
“Il Progetto mi sembra buono, soprattutto per quanto concerne le aree tematiche trattate.
Qualche dubbio sul fatto di mettere nella stessa aula Comuni e ASL”.
“Progetto ambizioso ma utile. Anzi necessario”.
“Ottimo Progetto che avrebbe dovuto curare l'omogeneizzazione delle conoscenze dei
partecipanti alle lezioni”.
“Progetto innovativo, condotto con tecnologie che in Sardegna si possono definire
“sperimentali” sia per lo stato delle infrastrutture sia per il grado di cultura tecnologica dei
partecipanti. Pionieristico per le soluzioni e apprezzabile per lo sforzo organizzativo e
didattico.”
“La difformità delle conoscenze pregresse dei destinatari del corso ha, a mio avviso,
contribuito a rendere parte delle videoconferenze, per alcuni partecipanti già a
conoscenza delle tematiche, meno interessanti e fruttuose, ritengo pertanto che dovendo
dare un giudizio che tenga conto dell'insieme dei fattori ci si possa attestare su “MEDIO
ALTO”.
“Ben organizzato. Interessanti le aree tematiche proposte.”
“Nei limiti della piccola finestra di osservazione della quale ho potuto usufruire (solo 6 ore
di videoconferenza e qualche contatto con il coordinamento didattico e con i tutor) ho
avuto l’impressione che il Progetto stesse funzionando correttamente e che gli obiettivi
prefissati venissero raggiunti…… Per quanto riguarda i contenuti la mia opinione è che
fossero ben congegnati e ben tarati sul livello dei partecipanti.”
Cosa hanno detto i consulenti d’aula
“Personalmente ritengo l’azione formativa molto positiva ed esaltante, sotto molti aspetti.
Circa gli obbiettivi ho potuto constatare personalmente i bisogni formativi nella P.A,
pregressi e necessitanti di tantissime nozioni, contenuti, format, moduli etc……Un'altra
segnalazione molto positiva che ritengo doverosa e da me molto apprezzata è stata
l’efficienza dei tutor d’aula, veri deus ex machina di tutti i bisogni e le necessità d’aula, a
loro va il mio più sincero ringraziamento”.
“Complessivamente positiva.Avrei previsto una maggiore differenziazione di livello tra
corsi dello stesso tipo (ad esmpio nei corsi di lingua inglese, in cui partecipanti di diverso
skill hanno seguito lo stesso percorso didattico). Considerando però l'ampia tipologia di
117
utenza (dipendenti di ogni grado della P.A.), capisco le difficoltà ad organizzare percorsi
differenziati”.
“Complessivamente più che positivo, vista anche la complessità dell'azione formativa.”
“Un buon e innovativo metodo di apprendimento per i contenuti e la trasferibilità delle
nozioni”.
“Considerando la durata dei corsi si è potuto trasmettere solo contenuti teorici di base,
un'articolazione diversa avrebbe forse consentito una maggiore incidenza
sull'organizzazione di appartenenza dei partecipanti. Ottimo il livello e la disponibilità dei
tutor e del coordinamento”.
“Della esperienza maturata quale consulente d'aula, non posso che esprimere un parere
favorevole sia al supporto organizzativo offerto che alle attrezzature didattiche d'aula
nelle quali abbiamo operato”.
“Si tratta indubbiamente di un Progetto di grosse dimensioni, con obiettivi ambiziosi. I
destinatari del Progetto appartengono a categorie di persone che di solito hanno bisogno
di un grande stimolo per la crescita professionale. Questo stimolo per alcuni può essere
stato rappresentato dalle modalità didattiche innovative, per altri dai contenuti dei diversi
percorsi formativi.“
Cosa hanno detto i tutor on line
“A mio parere gli utenti hanno avuto difficoltà ad entrare in contatto con questo metodo
innovativo di fare formazione attraverso l'utilizzo di supporti informatici. Concordo con ciò
che è stato fatto relativamente a obiettivi, modalità didattiche e aree tematiche.”
“Valutazione assolutamente positiva”
“Il Progetto mi sembra buono, soprattutto per quanto concerne le aree tematiche trattate.
Qualche dubbio sul fatto di mettere nella stessa aula Comuni e ASL”.
“Complessivamente più che positivo, vista anche la complessità dell'azione formativa.
Buone le modalità didattiche, considerata la sperimentalità del Progetto. Maggiore
attenzione doveva secondo me essere riservata al coordinamento tra i diversi attori (tutor
d'aula e on line, consulenti in presenza e in video) al fine di garantire una maggiore
fruibilità dei diversi momenti formativi.”
“Ottimo Progetto che avrebbe dovuto curare l'omogeneizzazione delle conoscenze dei
partecipanti alle lezioni.”
“Ferma restando la valenza complessiva del Progetto, ritengo che la scarsa volontà di
partecipazione dei destinatari influisca negativamente sull'apprendimento globale e, di
conseguenza, sull'andamento del corso.”
“Considero il Progetto RUPAR un buon Progetto. Modificherei la scelta degli utenti e il
metodo di interazione fra gli utenti e il tutor on line. Darei più spazio a strumenti di
118
interazione per gli utenti rendendoli più accessibili e funzionali. Migliorerei anche il
metodo di immissione dati delle FAQ in maniera tale che siano sempre aggiornate.”
“Indubbiamente un ottimo Progetto realizzato con professionalità senza precedenti,
almeno di mia conoscenza, con ampia gamma di scelte fra le aree tematiche proposte.
Come già detto, unica "pecca" il tipo di supporto per Videoconferenza scelto.”
“La mia valutazione complessiva è positiva. Credo infatti che l'obiettivo più importante sia
stato raggiunto, cioè quello di dare una formazione iniziale ad alcuni e una più completa
ai corsisti più esperti.”
“Ritengo che l'iniziativa abbia raggiunto gli obiettivi prefissati con lodevoli considerazioni
da parte degli utenti finali nonostante le difficoltà dovute a problematiche legate alla
piattaforma. Non posso ritenermi quindi soddisfatta su alcune caratteristiche della stessa
che, anziché affiancare e supportare la figura del tutor on line, hanno inciso
negativamente sul buon andamento del lavoro.”
119
9. Osservazioni degli Enti aderenti al Progetto
Di seguito riportiamo i risultati raccolti attraverso i questionari somministrati ai Referenti
degli Enti aderenti.
La partecipazione del suo Ente al Progetto
favorisce l'implementazione degli interventi di
informatizzazione?
4%
26%
Non so
No
Abbastanza
55%
15%
Molto
In che modo ha risposto l'Ente all'opportunità
formativa offerta dalla Regione?
10%
Non soddisfacente
30%
60%
Abbastanza
soddisfacente
Soddisfacente
9.1 Alcuni commenti espressi dagli Enti
“I dipendenti di questa Amministrazione hanno trovato particolarmente validi e
interessanti i corsi che hanno frequentato che si sono rivelati molto utili per lo
svolgimento del lavoro di ciascun servizio dell’Ente”.
120
“L'Ente ha tardato ad aderire. L'accettazione delle iscrizioni fatte direttamente dai
dipendenti ha creato problemi.”
“Diversi discenti hanno avuto problemi a utilizzare la videoconferenza, dichiarando di
preferire la lezione in aula con il docente. Molto soddisfatti del tutoraggio.”
“Tutti i soggetti partecipanti hanno rilevato la mancanza di materiale didattico alla fine dei
corsi e hanno considerato poco efficace la videoconferenza.”
“L'adesione e la gestione delle iscrizioni sono state agevoli ma, per le persone che
operano da anni con i computer, i corsi di informatizzazione non sono serviti.”
“Considerati i tempi "contenuti" dei vari corsi si ritiene opportuna la fornitura di materiali
didattici cartacei utili all'approfondimento e a consolidare le conoscenze acquisite in
aula.”
“Non è stata sottolineata la complementarietà di alcuni corsi.”
“L’Ente non è stato sufficientemente coinvolto nella fase di iscrizione.”
“Le prossime iniziative di formazione dovrebbero coinvolgere maggiormente i singoli enti
interessati, invitandoli a selezionare i corsi sulla base di un effettivo progetto di
formazione del personale, in modo da collegare prima i temi ai progetti di sviluppo
informatico interni all'ente stesso.”
“Occorre dare ai piccoli Comuni maggiore flessibilità negli orari di partecipazione, per
consentire al personale una partecipazione più ampia, per evitare che le assenze creino
disservizi per i cittadini.”
“La sovrapposizione dell'iniziativa formativa con quella dell'altra ATS (Sosor e altri ) ha
creato confusione e troppe assenze del personale dal lavoro, con lamentele dei
responsabili.”
“Non si è appreso niente, in quanto i corsi non erano ben organizzati. Era elevatissima la
tecnologia utilizzata, ma i corsi erano praticamente nulli. Ho verificato personalmente.”
“Alcune metodologie non erano necessarie e alcune si sono rivelate poco efficaci. Senza
un esame finale l'efficacia non è misurabile.”
“L'alto numero di ore previsto ha scoraggiato la maggior parte dei partecipanti a seguire i
corsi in modo assiduo, inoltre spesso ciò è stato impedito da problemi legati al servizio.”
“Buono il livello di apprendimento per il corso Semplificazione dell’attività amministrativa”.
“Il tutor d'aula dovrebbe conoscere la materia oggetto del corso.”
“L'Amministrazione ha dato l'opportunità di partecipare ai corsi a tutto il personale.”
“Alcuni corsi hanno ottenuto un risultato medio-basso, mentre altri sono stati molto
efficaci ed apprezzati.”
121
“I partecipanti avrebbero preferito avere il docente in aula.”
“Tutti i partecipanti dell'Ente hanno dichiarato di preferire, per particolari materie, la
presenza in aula degli insegnanti.”
“I partecipanti hanno evidenziato la scarsa produttività delle due ore iniziali di
autoistruzione. Le videoconferenze sono state giudicate a livello troppo elementare, forse
anche perchè, almeno per noi comunali, gli argomenti trattati sono il pane quotidiano. Il
tutoraggio on line non ha consentito di affrontare le problematiche più importanti. È stata
evidenziata anche la mancanza di un filo logico di connessione dei vari argomenti
trattati.”
“I corsi non prevedevano alcun tipo di livello di preparazione e pertanto le aule erano
composte da persone che non avevano mai visto un PC e persone che lo utilizzavano da
anni.”
“Pur aderendo con entusiasmo e molte aspettative i risultati sono assolutamente
insoddisfacenti.”
“L'Ente ha aderito in maniera soddisfacente, mentre il personale con poca serietà e
interesse.”
“L'amministrazione avrebbe potuto sfruttare al meglio quest'occasione unica per avere
del personale meglio preparato e pronto a far fronte alle nuove tecnologie e alla
normativa in vigore. Poteva sfruttare la possibilità di organizzare le Risorse Umane
secondo le possibilità ed esperienze acquisite in queste ed in altre occasioni.”
“La formazione costituisce un elemento indispensabile per consentire il miglioramento
complessivo della PA. La Regione dovrebbe investire nella formazione anche nelle
prossime annualità.”
122
10. Valutazioni sul processo organizzativo e gestionale del Progetto e
sintesi conclusiva della valutazione
10.1 Il processo organizzativo e gestionale del Progetto
Per la gestione ed il governo complessivo del Progetto e del suo andamento nel tempo,
la Direzione ed il Cordinamento Didattico si sono dotati di un apposito sistema di
monitoraggio che consentisse di tenere sotto controllo in continuo alcuni elementi
fondamentali del Progetto e di fornire indicazioni sulle azioni da intraprendere per
risolvere le criticità e regolare tempestivamente le varianze rilevate.
Il “cruscotto” messo a punto ed utilizzato nel corso dell’intero Progetto è stato costruito
sulla base dei seguenti criteri ed obiettivi:
Efficacia: il sistema doveva essere in grado di fornire tutte quelle informazioni
necessarie per il controllo dei principali aspetti costitutivi del Progetto,
Tempestività: le informazioni dovevano essere rese disponibili in tempo utile per
definire e mettere in atto gli interventi regolativi, ripristinando le condizioni di
funzionamento ottimale del Progetto e minimizzando gli effetti negativi delle
criticità intervenute,
Semplicità: il sistema di monitoraggio doveva essere snello e di non complessa
utilizzazione.
Sulla base dei criteri e degli obiettivi definiti, il sistema di monitoraggio è stato articolato in
sei aree principali, ciascuna costituita da specifiche dimensioni.
1° AREA DI MONITORAGGIO: GLI UTENTI DEL PROGETTO
All’interno di questa area sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni:
L’andamento delle iscrizioni ai diversi corsi/edizioni/aule
Il numero degli ammessi ai corsi
Le rinunce
Gli abbandoni
Il numero di persone che ha concluso il corso con almeno l’80% di ore fruite.
Per il monitoraggio di queste dimensioni il Cordinamento Didattico si è dotato dei
seguenti strumenti:
Registri cartacei compilati quotidianamente dai tutor d’aula
Data base gestito dal Cordinamento Didattico
Data base a disposizione dei tutor
Questo tipo di monitoraggio ha consentito di mettere in atto una serie di azioni per
garantire la gestione ordinaria del Progetto (composizione delle aule, calendari, ecc) e
per regolare le varianze riscontrate per quanto concerne il numero di partecipazioni ad
alcuni corsi, in rapporto al numero degli utenti ammessi.
In particolare sono state messe in atto a questo scopo:
• Contatti diretti con tutti gli utenti ammessi, prima dell’avvio del rispettivo corso
• Interventi periodici di richiamo e ulteriore promozione del Progetto presso i
possibili Enti utilizzatori
• Azioni periodiche di informazione/aggiornamento, tramite lettera, rivolte sia agli
Enti aderenti sia agli iscritti
• Azioni di recall telefonico rivolto ai referenti degli Enti che aderivano al Progetto
123
•
•
•
Azioni di recall telefonico rivolte ai partecipanti in occasione delle sospensioni delle
attività, finalizzate a rinforzare le informazioni precedentemente trasmesse per
lettera e a sollecitare la partecipazione ai corsi cui risultavano iscritti
Azioni di incentivazione alla frequenza dei corsi di Inglese e di Business English
attraverso lettere e telefonate agli iscritti e offerta del CD del corso per quanti
avessero portato a termine il corso stesso. Questo specifico intervento è stato
messo in atto in seguito alla constatazione del numero di partecipazione ai due
corsi eccessivamente basso in rapporto agli ammessi
Interventi diretti da parte dei tutor d’aula e del Cordinamento Didattico per
recuperare abbandoni e consentire l’eventuale recupero delle ore perse, in orari
diversi da quelli programmati.
2° AREA DI MONITORAGGIO: LA DIDATTICA
Le specifiche dimensioni monitorate all’interno di quest’area sono state:
L’efficacia delle lezioni in videoconferenza
L’efficacia delle docenze in aula
La fruibilità dei corsi on line
La fruizione dei diversi servizi on line messi a disposizione dalla piattaforma (chat,
forum, mail, newsgroup, FAQ)
Gli strumenti predisposti per il monitoraggio di quest’area sono stati:
Istituzione del Comitato Tecnico-Scientifico
Raccolta, da parte dei tutor d’aula, dei feedback espressi dai partecipanti
sull’efficacia delle videoconferenze e delle docenze in aula
Scheda di segnalazione delle criticità didattico-organizzative, sintesi dei feedback
e loro trasmissione al Cordinamento Didattico
Osservazione diretta da parte del Cordinamento Didattico dei docenti in video
conferenza.
Questionari di gradimento di fine corso compilati dai partecipanti
Rilevazione della frequenza delle comunicazioni tra utenti e tutor on line
Valutazioni da parte del Cordinamento Didattico dell’appropriatezza delle
interazioni tra tutor on line e utenti sotto l’aspetto dell’esaustività, della forma, dello
stile di relazione
Rilevazione della frequenza e dell’appropriatezza dell’utilizzo dei servizi on line
Il monitoraggio della didattica ha reso opportuni e ha consentito interventi di regolazione
quali:
• Ridefinizione e affinamento dei criteri di selezione dei docenti
• Aggiornamento dei contenuti dei corsi attraverso gli interventi del docente, del
consulente (dove previsto) e del tutor on line
• Presentazione agli utenti, all’avvio del corso, dell’intera offerta formativa e del
sistema dei servizi offerti
• Richiami periodici delle linee guida precedentemente formalizzate nei manuali per
i tutor d’aula, i docenti in videoconferenza, i tutor on line
• Interventi del Cordinamento Didattico sui docenti, finalizzati a rendere più efficaci
le loro lezioni in videoconferenza e in aula, orientati a massimizzare l’efficacia del
loro intervento e a superare alcune criticità riscontrate per quanto concerne la
relazione didattica
• Interventi di formazione rivolti ai tutor d’aula per metterli in grado di svolgere
efficacemente la funzione loro affidata e affinarne, via via, i comportamenti
124
•
•
•
•
Interventi dei tutor d’aula orientati a mantenere o ripristinare condizioni positive per
i processi di apprendimento in occasione di eventi critici o di scarsa efficacia delle
docenze
Interventi personalizzati e collegiali del Cordinamento Didattico sui tutor d’aula, per
un orientamento costante della loro funzione in rapporto alla gestione degli eventi
didattici e alla soluzione delle criticità
Interventi dei tutor d’aula finalizzati a sollecitare e facilitare l’utilizzo dei servizi on
line
Interventi del Cordinamento Didattico sui tutor on line finalizzati a sviluppare
disponibilità e capacità di relazione con gli utenti. Questi interventi di graduale
affinamento del ruolo del tutor on line hanno preso spunto da alcune criticità
rilevate per quanto concerne le modalità di interazione tra tutor e utenti.
3° AREA DI MONITORAGGIO: LE TECNOLOGIE
Sono state monitorate le seguenti dimensioni.
Funzionamento delle apparecchiature hardware e delle infrastrutture in dotazione
delle aule e del polo di trasmissione delle videoconferenze
Connettività Internet
Funzionamento della piattaforma: presenza dei courseware, assegnazione
password, fruizione dei courseware e dei servizi on line
Per il monitoraggio di queste dimensioni, il Cordinamento Didattico si è dotato dei
seguenti strumenti:
Schede di rilevazione delle criticità tecnologiche (connettività, videoconferenza,
hardware, ecc.), redatte dai tutor
Verifiche quotidiane dello stato di connettività e osservazioni dirette del
Cordinamento Didattico in occasione delle videoconferenze
Test periodici di funzionalità delle tecnologie e di utilizzo della piattaforma.
A seguito delle informazioni raccolte attraverso queste azioni di monitoraggio sono stati
messi in atto interventi quali:
• Interruzione delle attività formative per risolvere le criticità della connettività
riscontrate nella prima settimana dell’attività formativa
• Ricerca e individuazione delle soluzioni tecnologiche più appropriate, avvalendosi
anche della consulenza di esperti esterni di elevata competenza e notorietà
• Sostituzione delle apparecchiature sulla base delle soluzioni tecnologiche definite
(ampiezza della banda, parabole, router, ecc.)
• Interventi di assistenza tecnica e manutenzione a fronte di criticità segnalate dai
tutor d’aula o riscontrate direttamente dal Cordinamento Didattico.
4° AREA DI MONITORAGGIO: LA LOGISTICA
Sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni:
Accessibilità dei locali
Servizi logistici: manutenzioni, pulizie, climatizzazione
Per questo tipo di monitoraggio sono stati predisposti e utilizzati i seguenti strumenti:
Scheda di rilevazione delle criticità logistiche
Comunicazioni telefoniche e via mail dei tutor
Il monitoraggio di quest’area e delle relative dimensioni ha consentito di mettere in atto:
125
•
•
Miglioramento delle condizioni di climatizzazione
Interventi con i referenti degli Enti che ospitavano le aule finalizzati a risolvere le
criticità riscontrate.
5° AREA DI MONITORAGGIO: IL CLIMA D’AULA
Sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni:
La motivazione e l’impegno manifestati dai partecipanti
Le relazioni tra i partecipanti e tra questi e lo staff didattico (tutor, docenti, ecc)
Per questo tipo di monitoraggio sono stati predisposti e utilizzati i seguenti strumenti:
Scheda di rilevazione del clima d’aula, redatta periodicamente e all’occasione dai
tutor d’aula e trasmesse al Cordinamento Didattico
Comunicazioni telefoniche e per mail tra tutor d’aula e Cordinamento Didattico
Questionari di gradimento di fine corso compilati dai partecipanti
Il monitoraggio di quest’area e delle relative dimensioni ha consentito di mettere in atto:
• Interventi sul docente in videoconferenza o in aula e sui tutor on line ogni qual
volta la criticità riscontrata fosse riferibile alla didattica o alle modalità di assistenza
on line
• Interventi da parte dei tutor d’aula orientati a ripristinare condizioni di clima positive
all’interno del gruppo dei partecipanti.
6° AREA DI MONITORAGGIO: L’ANDAMENTO ECONOMICO-GEST IONALE
Sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni:
andamento dei costi di Progetto rispetto al piano economico
scostamento del piano operativo dal budget
ricaduta sul budget degli interventi resi necessari sulla tecnologia,
programmazione didattica dei corsi, lo staffaggio del progetto
affidabilità e capacità gestionale dei partner
la
Per questo tipo di monitoraggio sono stati predisposti e utilizzati i seguenti strumenti:
piano economico-operativo del Progetto
database di rendicontazione
rendicontazione trimestrale
incontri periodici del Comitato di Gestione
Il monitoraggio di quest’area e delle relative dimensioni ha consentito di mettere in atto i
seguenti interventi:
• riformulazione del piano economico di Progetto con la riallocazione di voci di costo
126
10.2 Alcune note conclusive sulla valutazione del Progetto
In sintesi, ripercorrendo le parti costitutive del documento, riportiamo alcune
considerazioni relative alle dimensioni più significative che hanno caratterizzato il
Progetto:
gli utenti che hanno partecipato alle diverse azioni formative proposte e gli Enti
aderenti
i risultati di apprendimento
le metodologie didattiche utilizzate
la possibilità di capitalizzare l’esperienza fatta
le tecnologie a supporto dei processi di formazione
il processo organizzativo e gestionale del Progetto.
Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti
Il processo di pubblicizzazione e promozione del Progetto sul territorio ha prodotto più di
20.000 richieste di partecipazione ai ventitré corsi nel loro complesso, rispetto ai 10.800
posti disponibili previsti dal Bando.
Dal processo di selezione realizzato in accordo con gli Enti aderenti, il numero degli
ammessi autorizzati è stato portato a 10.900, richiedendo contemporaneamente alla
Regione alcune variazioni per quanto concerneva la distribuzione dei partecipanti tra le
varie azioni formative.
Si sono presentati in aula 7.466 persone (dispersione pari al 32%) e hanno concluso
l’esperienza formativa 5.866 (abbandono pari al 21%).
Questi dati testimoniano la necessità, in interventi così complessi, articolati e con un così
elevato numero di Enti e partecipanti coinvolti, che le Amministrazioni locali curino, con
particolare attenzione, la fase di selezione dei partecipanti, in relazione ai reali bisogni
dell’Ente, alla motivazione delle persone verso l’opportunità di apprendimento, alla
compatibilità dell’impegno formativo con gli incarichi professionali di ciascuno.
127
L’apprendimento
I diversi attori coinvolti nel processo di formazione (partecipanti, tutor d’aula, docenti in
video conferenza, consulenti d’aula, tutor on line, referenti degli Enti aderenti), consultati
attraverso specifici strumenti finalizzati a raccogliere valutazioni su alcune dimensioni del
Progetto, ed in particolare sul processo di apprendimento, hanno espresso un
apprezzamento medio-alto, sull’opportunità offerta dal Progetto di acquisire o rinforzare le
competenze relative ai processi di innovazione e informatizzazione della Pubblica
Amministrazione.
Il 98% dei partecipanti ha valutato il Progetto sufficientemente utile/molto utile e lo ha
considerato un’opportunità per acquisire nuove competenze. L’apprezzamento espresso
dai partecipanti riguarda inoltre il sistema di strumenti e di servizi a supporto della
didattica. Dalle valutazioni espresse emerge un elevato apprezzamento della possibilità
di fruire di un intero sistema di servizi per la formazione (courseware, forum, chat, FAQ,
bacheca, posta elettronica, videoconferenza, assistenza on line di un esperto, tutoraggio
d'aula).
Il tutor d’aula, che ha sostenuto e facilitato i processi di apprendimento dei partecipanti,
ha espresso un analogo apprezzamento relativamente ai risultati di apprendimento
prodotti. Il 97% dei tutor, infatti, giudica il Progetto stesso come sufficientemente o molto
utile.
Ancorché positiva, i docenti in videoconferenza hanno espresso una valutazione più
prudente sull’apprendimento complessivo, probabilmente riflettendo su questo giudizio la
valutazione dell’efficacia della metodologia da loro utilizzata che ha presentato alcune
criticità e complessità per quanto concerne la relazione con i discenti e l’attività
magistrale.
Molto positiva la valutazione dei consulenti d’aula (35% sufficientemente utile – 65%
molto utile) dovuta probabilmente all’apprezzamento della metodologia didattica da loro
utilizzata, considerata molto efficace in riferimento ai risultati di apprendimento.
Anche per gli Enti aderenti, il Progetto ha costituito un’occasione di effettiva innovazione,
favorendo lo sviluppo di cultura propedeutica alla modernizzazione interna, nell’ottica
dell’imminente realizzazione della RUPAR. Il 36% ha considerato il Progetto molto utile a
fronte di un 10% di Enti che ha espresso un giudizio negativo.
La valutazione sostanzialmente positiva sui risultati di apprendimento è dovuta
all’efficacia della metodologia didattica integrata e all’opera di accompagnamento e di
facilitazione svolta dai tutor. Questi elementi sono stati in grado di contenere la criticità
dovuta alla disomogeneità delle competenze possedute “in ingresso” dai partecipanti e
dei loro reali fabbisogni formativi.
128
La didattica
La ricchezza della proposta formativa del Progetto, oltre che nei contenuti, si è fondata
sul sistema di servizi per la formazione, all’interno del quale ogni utente ha avuto la
possibilità di configurare il proprio percorso di apprendimento e aggiornamento, sulla
base dei crediti formativi personali. In questo modello di formazione integrata (blended
learning), gli strumenti utilizzati sono stati i courseware, i servizi di groupware, la
videoconferenza, la consulenza d’aula (prevista in sole 10 azioni formative), la tutorship
on line, la tutorship d’aula.
Molto elevata è la valutazione da parte dei partecipanti della figura e della funzione del
tutor d’aula (ben il 75% esprime un alto apprezzamento) che ha rappresentato il punto di
riferimento costante per tutte le attività formative che si sono svolte nelle diverse sedi
corsuali e che è stato il principale ruolo di contatto tra i partecipanti ed il Progetto. I tutor
hanno svolto una fondamentale funzione di facilitatori nell’uso della strumentazione
tecnologica e più in generale dei processi di apprendimento dei corsisti.
La valutazione sull’efficacia dei courseware per rapporto all’apprendimento è stata
medio-alta. Sono state analizzate dimensioni significative come la coerenza del
courseware con gli obiettivi dell’azione formativa, la presentazione dei contenuti, lo stile
comunicativo utilizzato, lo stile grafico, l’adeguatezza dell’audio, il livello di
personalizzazione per rapporto alle esigenze dei discenti, le opportunità
di
approfondimenti offerti, i link messi a disposizione, il glossario, la bibliografia, il grado di
interazione consentito, l’adeguatezza dei test di verifica. Complessivamente i prodotti
sono stati valutati positivamente, anche se emergono differenze abbastanza significative
tra i diversi courseware, per rapporto alle dimensioni di valutazione prese in
considerazione.
La videoconferenza, pur valutata nel suo complesso sufficientemente positiva ed
efficace, ha rappresentato lo strumento più debole nel sistema di formazione integrata. Il
13% dei partecipanti, infatti, l’ha considerata poco efficace, così come il 10% dei tutor
d’aula. Anche i docenti in videoconferenza, pur esprimendo il loro livello di soddisfazione
professionale e l’apprezzamento per il Progetto nel suo complesso, hanno evidenziato le
difficoltà da loro incontrate nella gestione dell’attività didattica vera e propria.
La valutazione espressa dai partecipanti sull’efficacia della consulenza d’aula è stata
molto positiva. Solo il 4% ha, infatti, formulato un giudizio di inadeguatezza
dell’intervento. Alto anche l’apprezzamento dei tutor d’aula e degli stessi professionisti
impegnati in questa attività, che hanno manifestato un’elevata soddisfazione
professionale per tutti quegli aspetti che hanno riguardato direttamente la loro funzione
magistrale ed in particolare l’interazione con i partecipanti all’interno delle aule.
129
La tutorship on line, analogamente alla videoconferenza, è stata valutata poco efficace
dal 12% dei partecipanti (sufficientemente utile 63% - molto utile 25%) e dagli stessi tutor
d’aula che esprimono un giudizio analogo (bassa efficacia 11% - sufficiente 60% - alta
efficacia 29%). I tutor on line rappresentano, d’altra parte, i professionisti che hanno
espresso complessivamente minore soddisfazione professionale a testimonianza,
probabilmente, di un insufficiente utilizzo del servizio di assistenza e supporto on line
previsto e messo a disposizione dal Progetto.
L’integrazione di metodologie didattiche è stata il punto di forza del Progetto ed è stata
valutata positivamente dai partecipanti e dallo staff didattico. All’interno di questo giudizio
positivo possono tuttavia essere messe in evidenza alcune debolezze: la docenza in
remoto, non sempre efficace, sia per problemi tecnologici (nella prima settimana di
Progetto), sia per le difficoltà di relazione tra docente e discenti; la consulenza d’aula,
non debole di per sé, ma che sarebbe stata gradita in tutte le azioni formative, data la
sua alta efficacia e la tutorship on line poco utilizzata.
Un progetto complesso e articolato come RUPAR Formazione avrebbe richiesto una
maggiore cura delle competenze dello staff didattico (docenti in videoconferenza e tutor
on line), non tanto per quanto riguarda i contenuti formativi, quanto piuttosto per quello
che concerne le capacità di comunicazione e di interazione attraverso le nuove
tecnologie.
La capitalizzazione dell’esperienza
Riportiamo di seguito le dimensioni del Progetto che avrebbero dovuto essere
maggiormente presidiate per migliorare la qualità della prestazione dell’intero intervento
formativo.
Per il Coordinamento Didattico del Progetto:
garantire un ottimale funzionamento della connettività, in una Regione ancora poco
infrastrutturata dal punto di vista delle reti di comunicazione
differenziare e precisare maggiormente l’offerta formativa per rapporto a target di
utenti più precisamente profilati, in termini di ruolo e competenze di base possedute
curare, unitamente agli Enti aderenti, il processo di selezione dei partecipanti, in modo
da garantire le condizioni ottimali per la fruizione dell’offerta formativa
garantire, in accordo con gli Enti, aule all’interno delle quali il livello di crediti formativi
posseduti fosse sufficientemente omogeneo
presidiare, più di quanto non sia stato comunque fatto, il processo di diffusione della
conoscenza dell’intero Progetto e di ciascuna azione formativa, su cui i protagonisti
dello staff didattico erano impegnati.
Per gli Enti aderenti:
selezionare con più accuratezza il personale cui offrire l’opportunità formativa, in
coerenza con un piano di sviluppo delle competenze, con le esigenze dell’Ente e i
vincoli organizzativi interni
garantire legittimazione ai dipendenti per la partecipazione ai corsi.
130
Per i partecipanti:
scegliere le azioni formative a cui aderire, in accordo con i referenti dei propri Enti, e
sulla base di reali motivazioni e bisogni di sviluppo delle competenze e tenuto conto
degli impegni lavorativi.
Per i docenti in videoconferenza:
curare maggiormente gli aspetti relazionali della loro funzione magistrale,
caratterizzata da modalità diverse da quelle tradizionali di docenza in presenza
curare con più attenzione l’articolazione della lezione, la predisposizione delle
esercitazioni e dei materiali didattici, in funzione di una maggiore attivazione dell’aula
acquisire una maggiore conoscenza dell’intera azione formativa su cui si è impegnati:
obiettivi, contenuti, articolazione.
Per i consulenti:
curare con più attenzione la predisposizione delle esercitazioni e dei materiali
didattici, in funzione di una maggiore attivazione dell’aula
acquisire una maggiore conoscenza dell’intera azione formativa su cui si è impegnati:
obiettivi, contenuti, articolazione.
Per i tutor on line:
curare maggiormente gli aspetti relazionali della loro funzione di supporto on line e
essere gestori efficaci dei servizi, promuovendo presso i partecipanti il loro utilizzo.
Riprendendo in esame i punti di forza e le criticità possiamo dire, in sintesi, che un
intervento complesso e articolato per temi e numero di partecipanti, che si avvalga di
modalità di formazione integrate, necessita di:
organi di governo definiti e coordinati che, lavorando in sinergia, garantiscano un
buon management dell’intero progetto.
staff didattico formato a rispondere alle differenti modalità didattiche. In particolare
è necessaria una “formazione al ruolo” di quelle figure meno tradizionali come il
tutor on line, gli esperti e i docenti che dovranno intervenire a distanza, in attività
di assistenza o docenza.
relazione più intensa costante con gli Enti aderenti, al fine di orientarne le scelte,
ottenere un supporto alla realizzazione delle azioni formative, lungo tutto l’arco
temporale del Progetto.
131
Le tecnologie
La valutazione espressa dai partecipanti sul livello di facilità di utilizzo delle tecnologie è
stata molto elevata. Solo il 2% ha manifestato difficoltà anche dopo gli aiuti forniti dai
tutor d’aula. Un analogo giudizio è stato espresso sull’utilità dei servizi groupware,
considerata elevata. Solo il 4% ha espresso, infatti, un giudizio negativo su tali servizi.
I tutor d’aula, che hanno vissuto le difficoltà della settima iniziale del Progetto, hanno
espresso valutazioni mediamente positive sulla connettività e sulle prestazioni di Internet.
Leggermente più elevata è la valutazione sull’erogazione della videoconferenza, mentre
molto alto è l’apprezzamento sulle attrezzature d’aula.
Superate le difficoltà della prima settimana, il Progetto RUPAR Formazione può
considerarsi un’esperienza positiva, anche per le tecnologie messe in campo perché ha
consentito di sperimentare e configurare un modello di riferimento per una futura
costituzione di reti stabili di connessioni, scambi, servizi di assistenza, tutoring
professionale e formazione.
Tutto ciò è ancora più vero se si considera che le esperienze nell’utilizzo di tecnologie
dell’informazione e della comunicazione nell’ambito della formazione a distanza e
dell’erogazione di servizi di assistenza-formazione on line sono, nel nostro Paese, ancora
scarse, soprattutto al di fuori dei confini delle grandi aziende private multinazionali.
Il processo organizzativo e gestionale del Progetto
Il sistema di monitoraggio di cui la Direzione ed il Cordinamento Didattico si sono dotati
per la gestione ed il governo complessivo del Progetto e del suo andamento nel tempo
ha consentito di tenere sotto controllo, in continuo, alcuni elementi fondamentali e di
fornire indicazioni sulle azioni da intraprendere per risolvere le criticità e regolare
tempestivamente le varianze rilevate.
Le principali dimensioni monitorate sono state:
le iscrizioni e l’andamento delle partecipazioni
la didattica nelle sue diverse articolazioni
il clima all’interno delle aule di formazione
il funzionamento delle tecnologie
l’appropriatezza delle soluzioni logistiche adottate.
La Direzione di Progetto, il Cordinamento Didattico e i tutor d’aula hanno lavorato in
modo integrato e cordinato, per la rilevazione e la risoluzione delle criticità che via via si
presentavano, garantendo così un presidio costante e una buona riuscita del Progetto nel
suo complesso.
132