Report Valutazione
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Regione Autonoma della Sardegna Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale REPORT DI VALUTAZIONE INDICE Premessa………………………………………………………………………….…………..….4 PRIMA PARTE IL PROGETTO RUPAR FORMAZIONE E IL SISTEMA DI VALUTAZIONE 1. Il Progetto RUPAR Formazione………………………………………………….….……6 2. Il problema della valutazione della formazione……………………………………….10 2.1 Il sistema e gli ambiti di valutazione del Progetto……………………………………11 SECONDA PARTE I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE 3. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti………………………………………….13 3.1 La parola ai protagonisti………………………………………………………………..20 4. L’apprendimento………………………………………………………….…………….…23 4.1 Valutazione complessiva sull’efficacia del Progetto con riferimento ai risultati di apprendimento………………………………………………………………23 4.1.1 Valutazione espressa dai partecipanti…………………………………… 24 4.1.2 Valutazione espressa dagli altri attori del Progetto…………………….……25 4.2 Valutazione sull’efficacia di ciascun corso con riferimento ai risultati di apprendimento………………………………………………………………………….28 4.3 La parola ai protagonisti………………………………………………………………41 5. La didattica……………..………………………………………...………………………..43 5.1 La valutazione dei partecipanti ai corsi………………………………………………44 5.1.1 Apprezzamento degli strumenti e dei servizi a supporto della didattica….44 5.1.2 Apprezzamento dell’efficacia dello staff didattico……………………… 45 5.2 La valutazione dello staff didattico sull’impianto metodologico del Progetto 5.2.1 La parola ai protagonisti……………………………………………………….. 47 5.3 Il courseware……………………………………………………………………….…....50 5.3.1 Principi di riferimento e linee guida per la progettazione e la personalizzazione del courseware…………………………………………..…50 5.3.2 La valutazione del courseware nel suo complesso………………………….53 5.3.3 La parola ai protagonisti………………………………………………………...53 5.3.4 La valutazione del courseware di ciascuna azione formativa………………56 5.3.5 La valutazione dei courseware a confronto…………………………………..69 2 5.4 La tutorship d’aula………………………………………………………………………71 5.4.1 Il ruolo del tutor d’aula nel Progetto RUPAR Formazione………………….71 5.4.2 La valutazione della tutorship d’aula…………………………………………..72 5.4.3 La parola ai protagonisti…………………………………………………...…....72 5.5 La videoconferenza…………………………………………………………………….74 5.5.1 Linee guida per la progettazione e la gestione della videoconferenza……74 5.5.2 La valutazione della videoconferenza………………………………………...76 5.5.3 La parola ai protagonisti………………………………………………………..76 5.6 La consulenza d’aula…………………………………………………………………..79 5.6.1 la valutazione della consulenza d’aula………………………………………..79 5.6.2 La parola ai protagonisti………………………………………………………..79 5.7 La tutorship on line……………………………………………………………………..82 5.7.1 La valutazione della tutorship on line…………………………………………82 5.7.2 La parola ai protagonisti………………………………………………………..83 5.8 Il livello di soddisfazione professionale espresso dai protagonisti dello staff didattico………………………………………………………………………85 5.8.1 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor d’aula …………………….85 5.8.2 Il livello di soddisfazione professionale dei docenti in videoconferenza…...93 5.8.3 Il livello di soddisfazione professionale dei consulenti d’aula……………….96 5.8.4 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor on line…………………...100 5.9 Livelli di soddisfazione professionale a confronto…………………………………104 6. La capitalizzazione dell’esperienza……………………………………………………106 7. Le tecnologie………………………………………………………………………………108 7.1 L’infrastruttura tecnologica del Progetto…………………………………………….108 7.2 Il punto di vista dei partecipanti sulle tecnologie…………………………………...109 7.3 Il punto di vista dei tutor d’aula sulle tecnologie……………………………………110 8. Una valutazione qualitativa del Progetto secondo i protagonisti dello staff didattico……………………………………………………………………….115 9. Osservazioni degli Enti aderenti al Progetto………………………………………..120 9.1 Alcuni commenti espressi dagli Enti………………………………………………..120 TERZA PARTE IL PROCESSO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE DEL PROGETTO 10. Valutazioni sul processo organizzativo e gestionale del Progetto e sintesi conclusiva della valutazione…………………………………………………123 10.1 10.2 Il processo organizzativo e gestionale del Progetto……………………….123 Alcune note conclusive sulla valutazione del Progetto…………………….126 3 Premessa Il report di valutazione del Progetto RUPAR Formazione è stato redatto dal Comitato di Valutazione1con l’obiettivo di presentare i principali risultati raggiunti dal Progetto in rapporto alle dimensioni più significative che lo hanno caratterizzato. Il Comitato di Valutazione è consapevole che gli ambiti su cui è stata formulata una valutazione non sono esaustivi e non colgono tutta la complessità del Progetto, ma ritiene tuttavia che i dati e le informazioni raccolte e utilizzate per formulare le valutazioni siano sufficienti per esprimere un giudizio fondato sul Progetto nel suo complesso e sui principali elementi costitutivi che lo hanno caratterizzato. Il report presenta dati, osservazioni, commenti sulle seguenti dimensioni: gli utenti che hanno partecipato alle diverse azioni formative proposte, i risultati di apprendimento, le metodologie didattiche utilizzate, le tecnologie a supporto dei processi di formazione, la possibilità di capitalizzare l’esperienza fatta, il processo organizzativo e gestionale del Progetto. I dati e le informazioni che hanno consentito di redigere questo documento sono stati raccolti attraverso strumenti diversi: i data base del Progetto, che hanno consentito di tenere sotto controllo i dati quantitativi relativi agli utenti delle azioni formative, i questionari sottoposti ai partecipanti ed ai diversi protagonisti dello staff didattico: i tutor d’aula, i docenti in videoconferenza, i consulenti d’aula, i tutor on line e infine ai referenti degli Enti aderenti. Il report è organizzato in tre parti: 1 La PRIMA PARTE presenta sinteticamente la natura e l’articolazione del Progetto RUPAR Formazione e il sistema di valutazione dei suoi risultati, articolandosi nei seguenti capitoli: o Il primo, dedicato a presentare il Progetto RUPAR Formazione, o il secondo, che introduce il tema, assai complesso e delicato, della valutazione dei processi formativi e precisa quali sono stati gli ambiti di valutazione presi in considerazione dal Comitato di Valutazione del Progetto. La SECONDA PARTE riporta i risultati della valutazione ed è anch’essa articolata in capitoli: o Il terzo capitolo presenta i dati quantitativi relativi agli utenti del Progetto evidenziando in particolare e cercando di interpretare i fenomeni della “dispersione” (la differenza cioè tra coloro che sono stati ammessi ai corsi e Il Comitato di Valutazione del Progetto RUPAR Formazione è composto dai seguenti professionisti: o Prof. Giuseppe Puggioni, Università di Cagliari, che ha garantito la consulenza statistica per la raccolta e l’interpretazione dei dati ricavati dai questionari di valutazione. o Dott. Paolo Montobbio e dott.ssa Federica Sgherri, RSO SpA che hanno impostato il sistema di valutazione, raccolto e interpretato i dati quantitativi e le informazioni qualitative per la valutazione del Progetto e a cui va attribuita la responsabilità della redazione del presente report a cui ha contribuito anche la Dott.ssa Sabina Principato. Il Comitato di Valutazione ha potuto beneficiare del costante supporto della Direzione e del Cordinamento Didattico del Progetto, che hanno offerto contributi di metodo e di merito. Un particolare ringraziamento alla Dott.ssa Tonina Pirisi che ha curato il sistema informativo del Progetto e a quanti hanno collaborato con molta generosità e competenza per caricare i dati e predisporre le fonti informative necessarie alla valutazione. 4 o o o o o o quanti si sono presentati in aula) e quello dell’”abbandono” (differenza tra coloro che si sono presentati in aula e coloro che hanno portato a termine l’esperienza formativa). Il quarto capitolo affronta il tema dell’apprendimento e propone una valutazione complessiva dei risultati prodotti dal Progetto e valutazioni analitiche per ciascuna delle ventitré azioni formative realizzate. Le valutazioni sono espresse dai partecipanti, dai diversi protagonisti dello staff didattico, dagli Enti aderenti. Nel quinto capitolo vengono valutate la didattica e le diverse metodologie formative utilizzate, sempre secondo il punto di vista dei partecipanti e degli altri ruoli coinvolti nelle attività di formazione, riportando anche, come indicatore indiretto sull’appropriatezza della didattica, il livello di soddisfazione professionale di ciascun protagonista dello staff didattico. Il sesto capitolo affronta il tema della “capitalizzazione” dell’esperienza, riportando le osservazioni dei protagonisti dello staff didattico sulle dimensioni del Progetto che avrebbero dovuto essere maggiormente presidiate per migliorare la qualità della prestazione dell’intero Progetto. Il settimo capitolo riporta la valutazione sulle tecnologie messe in campo ed utilizzate nel Progetto a supporto dei processi formativi. Nell’ottavo capitolo viene presentata una valutazione qualitativa del Progetto RUPAR Formazione, “dando la parola” ai ruoli dello staff didattico che esprimono giudizi e osservazioni sull’efficacia Progetto nel suo complesso e riportando i loro commenti raccolti attraverso i questionari di valutazione. Il nono capitolo riporta alcune osservazioni degli Enti aderenti al Progetto sulla capitalizzazione dei risultati in funzione dei processi di informatizzazione della Pubblica Amministrazione e sulle modalità con cui l’Ente ha risposto all’opportunità formativa offerta. La TERZA PARTE offre alcune valutazioni sul processo organizzativo e gestionale che ha caratterizzato l’intero Progetto e una sintesi conclusiva del processo valutativo realizzato. Prima di entrare nel merito dei risultati del Progetto, sentiamo l’esigenza di manifestare il nostro apprezzamento per la funzione svolta dalla Direzione di Progetto, che ha sempre garantito un presidio attento su tutte le dimensioni del Progetto stesso e una tempestività e un’appropriatezza decisionale richiesta per la gestione di un intervento complesso e articolato come RUPAR Formazione. Un analogo apprezzamento va riconosciuto al Cordinamento Didattico per il lavoro svolto in fase di impostazione, gestione e monitoraggio quotidiano dell’intero processo. Grazie infine anche a tutto lo staff segretariale e amministrativo, senza la cui generosa collaborazione il Progetto non avrebbe potuto raggiungere i risultati di cui il presente report darà testimonianza. 5 PRIMA PARTE 1. Il Progetto RUPAR Formazione Il Progetto RUPAR Formazione nasce nel quadro delle attività previste dal POR Sardegna 2000-2006 per sostenere il cambiamento in atto nella Pubblica Amministrazione regionale, attraverso un investimento finalizzato al potenziamento delle competenze del personale degli Enti Locali e delle ASL, sui temi connessi allo sviluppo della società dell’informazione. Obiettivo del progetto è stato dare concretezza alle grandi direttrici di cambiamento con cui le organizzazioni pubbliche si stanno confrontando, facilitando in particolare l’imminente realizzazione della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale. Il Progetto, di natura articolata e complessa, è stato realizzato da un team esperto nato dall’integrazione delle competenze sviluppate da Consorzio TecnoFor, Ancinet, RSO e Xanto, e ha visto l’erogazione di 23 corsi in 25 sedi distribuite sul territorio regionale, per un totale di più di 21.000 ore di formazione e il coinvolgimento di 286 Enti2 e 5.866 persone che hanno portato a termine l’esperienza formativa. Di seguito una tabella con le azioni formative realizzate: N°azione N° ore 1 Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione e rete nazionale 36 2 Interoperabilità dei sistemi 18 3 Nozioni di base sull'e-government 18 4 Lingua Inglese 80 5 Business English 80 6 Privacy e sicurezza informatica 18 7 Tutela del software e delle banche dati 16 8 9 2 DENOMINAZIONE CORSO Diritto di accesso alla documentazione amministrativa e diritto alla privacy Linguaggi e strumenti della comunicazione pubblica e istituzionale e diritto all'informazione 18 36 10 Protocolli e architetture di rete - nozioni 18 11 Gestione di reti - nozioni 18 12 Sicurezza delle reti - nozioni 18 13 Internet, intranet ed extranet: infrastrutture, realizzazione, sicurezza, navigazione 36 14 I sistemi informativi e le basi dati della Pubblica Amministrazione 18 15 I sistemi informativi statistici della Pubblica Amministrazione 18 Dei 286 Enti aderenti al Progetto: 250 Comuni, 17 Comunità Montane, 10 ASL, 4 Province e 5 altri Enti 6 16 Progettazione e amministrazione di siti Web e portali 36 17 Corsi su PC: Windows, Windows nt, Word. Excel, Access, Powerpoint, Internet, Outlook 36 18 Sviluppo applicativo: Internet (sviluppo pagine web) 36 19 URP: strategie,azioni, strumenti, contenuti 36 20 21 Sportello informativo: strumenti per la trasparenza, l'informazione e la formazione Semplificazione dell'attività amministrativa: strumenti legislativi e di comunicazione e organizzativi 72 72 22 Telelavoro: organizzazione, strumenti, applicazioni 18 23 Multimedialità: strumenti e applicazioni 18 Le 25 sedi che hanno ospitato le azioni formative: AULA Ales ENTE OSPITANTE C.M. ALES "Alta Marmilla" Alghero Comune di Alghero Cagliari 1 Provincia di Cagliari Cagliari 2 Provincia di Cagliari Cagliari 3 CISAPI Cagliari ASL Liceo Scientifico Alberti Capoterra C.M. XXIII di Capoterra Carbonia Comune di Carbonia Iglesias C.M. IGLESIAS "Sulcis Iglesiente" Lanusei C.M. LANUSEI "Ogliastra" Macomer C.M. MACOMER "Marghine-Planargia" Muravera Comune di Muravera Nuoro 1 ASL Nuoro 2 Olbia 1 Olbia 2 ASL ASL 3 Nuoro Provincia di Nuoro C.M. OLBIA "Riviera di Gallura" ASL 2 Olbia Oristano 1 Comune di Oristano Oristano 2 ASL 5 Oristano Ozieri Palmas C.M. OZIERI "Monte Acuto" C.M. PALMAS ARBOREA "Arci-Grighine" Sassari 1 Provincia di Sassari Sassari 2 Provincia di Sassari Sorgono C.M. SORGONO "Barbagia Mandrolisai" Tempio C.M. TEMPIO "Gallura" Villacidro C.M. GUSPINI "Monte Linas" 7 Il governo e le gestione del progetto sono stati garantiti attraverso i seguenti organismi: o La Direzione di Progetto, che ha assicurato il cordinamento dei partner, l’orientamento, il monitoraggio e la regolazione di tutte le attività del Progetto ed in particolare di quelle di pianificazione, programmazione e gestione economica. La Direzione ha altresì assicurato i rapporti con l’Amministrazione appaltante, facendosi garante del rispetto degli impegni assunti. Ha inoltre supervisionato il lavoro del Cordinamento Didattico e presieduto il Comitato di Gestione. o Il Comitato di Gestione ha predisposto la pianificazione e il budget di progetto, monitorandone l’andamento e intervenendo ogni qualvolta si presentassero criticità che richiedevano una decisione tempestiva e condivisa da parte delle organizzazioni partner. o Il Cordinamento Didattico ha rappresentato la struttura centrale e portante del Progetto, garantendo la realizzazione delle seguenti attività: la pubblicizzazione e la promozione del Progetto, la gestione dei rapporti con gli Enti per la raccolta delle adesioni e delle iscrizioni, la calendarizzazione delle attività, la supervisione della infrastrutturazione delle aule, il cordinamento della progettazione didattica e dell’erogazione della formazione, la selezione e la formazione del personale dello staff didattico, il monitoraggio del Progetto e la risoluzione delle criticità. o Il Comitato Tecnico-Scientifico, con il compito di garantire la qualità dell’approccio tecnico-professionale e soprattutto l’appropriatezza delle soluzioni di prodotto-servizio-processo agli obiettivi espliciti e impliciti dell’Amministrazione appaltante. Le principali dimensioni della garanzia prestata dal Comitato hanno riguardato: il sistema complessivo dei servizi offerti, il processo di gestione del servizio e l’andamento del Progetto dal punto di vista didattico, organizzativo e tecnologico. Il Comitato ha altresì svolto una supervisione dei processi di monitoraggio e valutazione del Progetto. o Il Comitato di Valutazione ha definito metodologie e strumenti per il monitoraggio del progetto e per la valutazione dei suoi risultati. Ha provveduto alla raccolta e all’interpretazione dei dati e delle informazioni qualitative e alla redazione del seguente report. La natura del Progetto ha impattato fin dall’inizio sulla progettazione e sulla gestione dell’intero intervento. Il Progetto è stato infatti pensato ed elaborato dalla Regione appaltante come un intervento multiazione di sviluppo delle competenze centrato su 23 corsi, chiaramente individuati e predeterminati, con titoli, tematiche e durate prestabilite, con una analisi dei fabbisogni formativi implicita e comunque poco contestualizzata sulle singole situazioni degli specifici ambiti territoriali. In sintesi, una struttura di Progetto poco flessibile nei contenuti e nell’articolazione didattica (pur innovativa), a fronte di obiettivi dichiarati orientati all’innovazione negli argomenti proposti e nelle modalità di erogazione. La richiesta di un servizio di questo tipo ha posto fortemente fin dall’inizio la questione dell’integrazione delle diverse azioni previste, dell’orientamento di Enti e individui partecipanti, di un utilizzo appropriato delle nuove tecnologie in maniera confacente alle esigenze del Progetto e dei suoi utenti. 8 Il raggruppamento di Progetto, nei suoi organi di governo, si è adoperato affinché venisse garantita una gestione integrata delle singole azioni, un forte scambio delle esperienze di prodotto e di progetto fra tutti i suoi partecipanti, una tempestiva risoluzione dei problemi che sono emersi, un utilizzo di soluzioni informatiche e servizi on-line adatti ad una situazione molto rigidamente legata a sedi e aule di svolgimento della formazione, un processo di selezione-ammissione dei partecipanti molto complesso, articolato e partecipativo, per assicurare motivazione e commitment degli individui oltre che delle organizzazioni di riferimento. La metodologia didattica adottata ha previsto l’integrazione di attività formative in autoistruzione – attraverso l’utilizzo di courseware e di supporti on line – e attività di interazione in aula e a distanza, con il supporto di docenti e di esperti di settore. La metodologia di blended learning, o formazione integrata, con i suoi punti di forza e con le sue debolezze, ha comunque contribuito a fare di RUPAR Formazione un Progetto di successo soprattutto se visto come un’esperienza e un paradigma di riferimento che dimostra come sia possibile avviare e gestire, in tempi brevi e mirati, un processo di apprendimento diffuso sui territori regionali, rivolto a migliaia di persone contemporaneamente, utilizzando opportune e moderne infrastrutture tecnologiche e appropriate capacità di general management dei servizi formativi erogati. 9 2. Il problema della valutazione della formazione La valutazione della formazione e dei suoi risultati rappresenta un problema tanto antico quanto complesso. La concezione della formazione, non più tanto come costo inevitabile quanto come investimento necessario per lo sviluppo delle competenze delle persone e come supporto ai processi di cambiamento delle organizzazioni, sottolinea la necessità di dotarsi di un sistema appropriato di valutazione dei risultati prodotti dalla formazione (ritorno dell’investimento), pur nella consapevolezza che non tutto è valutabile e che spesso è difficile individuare indicatori di risultato efficaci e facilmente misurabili. Si tratta, in altri termini, di definire e progettare un sistema di valutazione efficace, cioè in grado di cogliere i principali fenomeni che caratterizzano un progetto formativo ed i suoi risultati, ma contemporaneamente utilizzabile e fondato su un adeguato rapporto tra risorse impegnate e risultati ottenuti. Le domande che normalmente ci si pone quando si affronta il problema di valutare un progetto di formazione complesso, o anche un singolo intervento formativo, riguardano i seguenti aspetti: Perché valutare: in altri termini, che utilizzo ci si propone di fare delle informazioni ricavate dal processo valutativo. Si può valutare l’efficacia di un intervento formativo per fare un bilancio tra risorse messe in campo e risultati raggiunti in termini di sviluppo di conoscenze e capacità dei partecipanti, per ottenere informazioni che consentano di migliorare analoghi progetti e interventi formativi futuri, per accumulare memoria ed esperienza che possono orientare nel tempo la definizione delle politiche di formazione di un’organizzazione e le scelte progettuali specifiche. Che cosa valutare: su quali “oggetti” cioè concentrare la valutazione, quali apprezzare senza eccessivi approfondimenti, quali escludere. Le risposte a questo interrogativo sono direttamente correlate a quelle che emergono dalla precedente domanda e cioè agli obiettivi che ci si propone di perseguire attraverso il processo valutativo e all’utilizzo prevalente che si vuole fare dei risultati della valutazione. Com’è noto gli oggetti della valutazione possono essere molteplici e di diversa natura: dall’apprendimento che l’intervento formativo ha prodotto, alle metodologie didattiche utilizzate, all’apprezzamento espresso dai partecipanti sulle diverse dimensioni che caratterizzano l’evento di formazione, alle ricadute sull’organizzazione e sulle modalità di lavoro dei partecipanti. Come valutare: attraverso quali strumenti e in che tempi realizzare la valutazione. La predisposizione degli strumenti è direttamente collegata alle finalità della valutazione e alla scelta degli oggetti su cui si vogliono raccogliere informazioni ed esprimere un apprezzamento. La strumentazione deve essere appropriata per rapporto a ciò che si vuole valutare e agli obiettivi che si intende perseguire attraverso la valutazione. Il Comitato di Valutazione del Progetto RUPAR Formazione si è posto queste domande ed ha definito un sistema di valutazione, di cui di seguito viene presentato l’impianto metodologico ed i risultati emersi dall’intero processo di valutazione messo in atto, 10 tenendo conto delle caratteristiche e delle dimensioni del Progetto, della sua articolazione sul territorio regionale, della durata nel tempo. Prima di presentare l’impianto metodologico del sistema e i risultati conoscitivi dallo stesso prodotti va ancora chiarito che il sistema di valutazione messo a punto ed utilizzato per RUPAR Formazione non coincide con il sistema di monitoraggio del Progetto anche se alcuni ambiti di controllo possono essere gli stessi. Sono infatti diverse e specifiche le finalità, la collocazione temporale dei momenti di rilevazione, gli strumenti utilizzati, i destinatari dei risultati, le azioni che ne conseguono. Il sistema di monitoraggio del Progetto infatti è stato messo a punto ed utilizzato dal Cordinamento Didattico per tenere sotto controllo l’andamento delle diverse attività che hanno caratterizzato il Progetto, lungo tutto l’arco temporale di realizzazione dello stesso, in modo da poter intervenire tempestivamente per regolarne criticità e varianze. Destinatari delle informazioni via via raccolte sono stati la Direzione del Progetto, il Comitato di Gestione e lo stesso Cordinamento Didattico, per tutte le attività di regolazione ed il Comitato Tecnico-Scientifico, affinché disponesse delle informazioni necessarie per adempiere alla funzione di verifica e orientamento del Progetto, anche in corso di realizzazione. Gli elementi costitutivi del sistema di monitoraggio, gli strumenti utilizzati, le attività di regolazione intraprese sono presentate in un apposito documento. Nell’ultimo capitolo di questo report vengono riportati alcuni risultati del processo di monitoraggio, all’interno della valutazione del processo organizzativo e gestionale che ha caratterizzato l’intero Progetto. Il sistema di valutazione viceversa è stato progettato ed utilizzato per apprezzare i risultati raggiunti dal Progetto di formazione in rapporto agli obiettivi attesi e concordati con il Committente, nonché la qualità e l’appropriatezza delle principali dimensioni didattiche, metodologiche, organizzative e tecnologiche dell’intero Progetto. Nel definire il sistema si è tenuto conto dei principali aspetti costitutivi dell’intervento formativo e in particolare de: o l’alto numero di partecipanti potenziali e reali o la loro eterogeneità in termini di crediti formativi e appartenenza organizzativa o la loro dispersione sull’intero territorio regionale o la diversa tipologia istituzionale ed organizzativa degli Enti aderenti o l’elevato numero di corsi proposti o la didattica integrata e innovativa che ha caratterizzato la proposta formativa o la rilevanza delle ICT per l’erogazione delle attività formative e per quanto concerne i suoi risultati 2.1 Il sistema e gli ambiti di valutazione del Progetto Così come delineato dal Comitato di Valutazione, il sistema di valutazione si è fondato sull’apprezzamento di alcuni fenomeni quantitativi e qualitativi all’interno di specifici ambiti di valutazione individuati tenendo conto, come già accennato, degli obiettivi, dei destinatari e delle caratteristiche didattico-metodologiche del Progetto. Gli ambiti di valutazione su cui il sistema è stato articolato sono: 1. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti 2. Il processo di apprendimento 3. La didattica 11 4. La tecnologia a supporto della didattica 5. La capitalizzazione dell’esperienza 6. Il processo organizzativo e gestionale del Progetto Per ciascun ambito sono state definite: la tipologia di informazioni significative da rilevare per una valutazione del Progetto sufficientemente completa e articolata le fonti informative a cui attingere dati quantitativi e valutazioni qualitative e le relative modalità di rilevazione. All’interno dei diversi ambiti individuati sono stati di volta in volta rilevati ed interpretati dati oggettivi e valutazioni soggettive espresse dai partecipanti e da altri protagonisti del Progetto (docenti, tutor d’aula, consulenti, tutor on line, referenti degli Enti aderenti), configurando così valutazioni integrate che hanno recuperato sia la dimensione della qualità erogata sia quella della qualità percepita. Nei diversi capitoli del report vengono, infatti, riportati i commenti e le valutazioni qualitative dei protagonisti del Progetto, integrando così i dati quantitativi con le loro osservazioni. Di seguito vengono presentati i risultati quantitativi e qualitativi della valutazione per ciascun degli ambiti individuati, precisando di volta in volta le fonti informative e gli strumenti utilizzati e proponendo a conclusione di ciascun passaggio valutativo le osservazioni ed i commenti avanzati dal Comitato di Valutazione. 12 SECONDA PARTE 3. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti Di seguito vengono riportati alcuni dati relativi ai partecipanti delle azioni formative previste dal Progetto e agli Enti locali aderenti, con l’obiettivo di evidenziare alcune caratteristiche oggettive degli utenti diretti ed indiretti di RUPAR Formazione e di presentare alcuni fenomeni che hanno caratterizzato il rapporto tra quanti sono stati ammessi ai corsi, quanti si sono presentati almeno una volta in aula e quanti, infine hanno portato a termine l’esperienza formativa a cui si erano iscritti. Sono stati accolte e autorizzate alla partecipazione alle 23 azioni formative 10.932 iscrizioni. Si sono presentati almeno una volta in aula 7.466 partecipanti. Hanno completato il corso a cui erano iscritti 5.866 persone. Questi dati complessivi possono essere disaggregati in funzione delle variabili: o genere o enti o ammessi o presenti in aula almeno una volta o persone che hanno concluso il corso. GENERE Ammessi 80% 60% 53% 47% 40% 20% 0% uomini donne 13 Presenti in aula almeno una volta 80% 55% 60% 45% 40% 20% 0% uomini donne Persone che hanno concluso il corso 80% 56% 60% 44% 40% 20% 0% uomini donne ENTI Ammessi 100% 80% 63% 60% 40% 26% 20% 7% 2% 2% Comunità Montane Altri Enti 0% Comuni ASL Province 14 Presenti in aula almeno una volta 100% 80% 60% 60% 30% 40% 20% 5% 2% 2% Province Comunità Montane Altri Enti 0% Comuni ASL Persone che hanno concluso il corso 100% 80% 60% 60% 30% 40% 20% 5% 3% 2% Province Comunità Montane Altri Enti 0% Comuni ASL E’ interessante a questo punto analizzare sinteticamente il fenomeno della “dispersione” e cioè la differenza tra il numero complessivo degli ammessi ai corsi ed il numero di coloro che si sono presentati almeno una volta in aula. Il dato complessivo di tale fenomeno è pari al 32% dell’intera popolazione ammessa. Analizzando questo dato per rapporto alla variabile di genere, si può osservare come le donne abbiamo mediamente rispettato in misura superiore agli uomini, anche se di poco, l’impegno preso al momento dell’iscrizione e dell’ammissione, presentandosi in aula e portando a termine la frequenza del corso. Prendendo viceversa in considerazione la variabile relativa all’Ente di appartenenza si può osservare come il fenomeno della dispersione abbia caratterizzato maggiormente i Comuni rispetto agli altri Enti aderenti. Il dato complessivo sulla dispersione è dovuto ad alcune criticità verificatesi nelle fasi di adesione degli Enti e di iscrizione, come ad esempio: o un’insufficiente valutazione da parte degli Enti aderenti e forse degli stessi utenti, delle difficoltà a conciliare gli impegni professionali di tutti i giorni con la partecipazione ai corsi o una variazione in itinere delle autorizzazioni alla partecipazione, confermate in prima istanza 15 o La compresenza sul territorio regionale di un analogo progetto (Por.Net) che ha spesso generato incertezza e cambiamenti nelle adesioni degli Enti beneficiari. Se passiamo dall’analisi dei dati complessivi a quelli relativi ai singoli corsi possiamo rilevare che i corsi più critici, in rapporto al fenomeno della dispersione, sono stati: o o o o o o Telelavoro: dispersione pari al 60% Tutela del software e delle banche dati: dispersione pari al 59% Rupar: dispersione pari al 55% Multimedialità: dispersione pari al 54% Sportello informativo: dispersione pari al 53% Interoperabilità dei sistemi: dispersione pari al 53% Corsi con MAGGIOR DISPERSIONE 55% 54% 53% 53% Sportello informativo Interoperabilità dei sistemi 59% Multimedialità 60% 60% Rupar 80% 40% 20% Tutela del software e delle banche dati Telelavoro 0% I corsi viceversa che hanno manifestato minore dispersione sono stati: o o o o o Corsi su PC: dispersione pari al 13% Lingua inglese: dispersione pari al 21% Business English: dispersione pari al 25% Internet: dispersione pari al 28% Diritto di accesso: dispersione pari al 29% 16 Corsi con MINOR DISPERSIONE 40% 28% 29% Internet Diritto di accesso 25% 21% 20% 13% 0% Corsi su PC Lingua inglese Business english Osservando il dato della dispersione per le singole azioni formative è possibile notare una minore rilevanza del fenomeno per quei corsi tesi a sviluppare competenze di base linguistiche ed informatiche e competenze utili per gestire in modo nuovo il rapporto con il cittadino ed i problemi della privacy e della sicurezza. Un secondo dato interessante da osservare è quello relativo all’abbandono e cioè al rapporto tra coloro che si sono presentati almeno una volta in aula e coloro che hanno portato a termine il corso a cui erano iscritti. Il fenomeno dell’abbandono è assai meno rilevante rispetto a quello della dispersione testimoniando una buona capacità attrattiva delle diverse azioni formative, una volta che il partecipante fosse entrato in relazione con il corso. Il dato complessivo e cioè riferito all’insieme delle 23 azioni formative è che il 79% di coloro che si sono presentati in aula hanno concluso il corso. Gli abbandoni ammontano per tanto al 21%, considerando il Progetto nel suo complesso. E’ importante notare come questo dato medio sia determinato da dati assai differenti in rapporto alle singole azioni formative. Vediamo i corsi che hanno avuto meno abbandoni e quelli viceversa che ne hanno avuto di più e poi correliamo questi dati con alcune caratteristiche delle diverse azioni formative per avanzare alcune interpretazioni del fenomeno. I corsi con maggiore abbandono sono stati: o o o o o o Lingua inglese: abbandono pari al 50% Business English: abbandono pari al 47% Sportello informativo: abbandono pari al 30% Semplificazione dell’attività amministrativa: abbandono pari al 30% Sviluppo applicativo: Internet: abbandono pari al 23% URP: abbandono pari al 20% 17 Corsi con MAGGIOR ABBANDONO 30% 30% 23% 20% URP 40% Sviluppo applicativo: Internet 47% Semplificazion e dell'attività amministrativa 50% Sportello informativo 60% 20% Business English Lingua inglese 0% Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici: o la durata del corso, sempre superiore alle 18 ore e che nel caso dei corsi di inglese raggiungeva le 80 ore e le 72 ore nei corsi Sportello informativo e Semplificazione amministrativa o il disallineamento tra le aspettative dei partecipanti e il livello di difficoltà dei corsi di inglese, valutati come troppo elementari in alcuni casi o troppo avanzati in altri. I corsi dove il fenomeno dell’ abbandono è stato più contenuto sono stati: o o o o o o Diritto di accesso: abbandono pari al 7% Interoperabilità dei sistemi: abbandono pari al 7% Multimedialità: abbandono pari al 9% I sistemi informativi e le basi dati: abbandono pari al 9% Privacy e sicurezza informatica: abbandono pari al 9% Telelavoro: abbandono pari al 10% 18 Corsi con MINOR ABBANDONO 20% 10% 7% 9% 7% 9% 9% 10% Telelavoro Privacy e sicurezza informatica I sistemi informativi e le base dati Multimedialità Interoperabilit à dei sistemi Diritto di accesso alla documentazio ne 0% Va notato che tutti questi corsi avevano una durata di 18 ore e quindi hanno rappresentato un’opportunità formativa maggiormente compatibile con gli impegni lavorativi dei partecipanti e con le esigenze organizzative degli Enti. Un’ultima osservazione va fatta a proposito del corso sul Telelavoro che ha avuto la più alta dispersione (60%) ed uno dei più bassi abbandoni (10%). Infine alcuni dati sull’età e sulla scolarità degli utenti con l’osservazione che non compaiono significative differenze di comportamento tra i diversi cluster in relazione al fenomeno della dispersione e dell’abbandono. Distribuzione degli utenti per fasce di età 80% 60% 43% 37% 40% 20% 13% 4% 3% 0% Meno di 25 anni 25-35 36-45 19 46-55 Più di 55 anni Distribuzione degli utenti per livello di scolarità 80% 58% 60% 40% 20% 21% 18% 3% 0% Licenza media e/o qualif. professionale Diploma scuola superiore Laurea Formazione post laurea 3.1 La parola ai protagonisti Cosa hanno detto i tutor d’aula a proposito dei partecipanti e degli Enti aderenti “Riguardo ai destinatari e alle modalità didattiche, occorre una riflessione: l’eterogeneità dei partecipanti dal punto di vista del livello di conoscenza degli argomenti e della provenienza non sempre ha facilitato il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Gli enti di provenienza nel consentire la partecipazione dei loro dipendenti non sempre hanno tenuto conto delle reali esigenze formative dirottando i corsisti in corsi non utili per l’apprendimento, perché necessitanti di quantomeno un altro corso propedeutico. Ciò ha comportato in alcuni casi un approccio traumatico con le modalità didattiche.” “Per quanto riguarda le scelte dei corsisti, forse sarebbe stato opportuno scegliere meglio i partecipanti o almeno chiedere ai partecipanti di informarsi meglio sulle materie oggetto dei corsi e solo dopo confermare la loro partecipazione; nel novanta per cento dei casi, le richieste dei corsisti in aula erano di alfabetizzazione informatica e magari di lingua inglese, mentre alla fine si trovavano a frequentare dei corsi che li toccava solo marginalmente….sempre riguardo ai corsisti, il Progetto RUPAR prevede un discreto impegno da parte degli amministratori politici, i quali hanno disertato la partecipazione ai corsi stessi…Al riguardo mi chiedo visti i termini di cambiamento che si chiedono alle amministrazioni, se fosse possibile far partecipare a corsi simili, prima la parte politica degli enti, e poi la parte amministrativa…” “L’utenza di questo Progetto non è stata sicuramente facile da gestire, sia dal punto di vista di noi tutor, che da parte dell’amministrazione del Progetto, poiché si è dovuto “combattere” con diverse resistenze radicate da tempo. Sicuramente questo modello non è stato ancora accettato e capito a pieno.” 20 “L’esigenza di opportunità di formazione è molto presente da parte dei dipendenti degli enti pubblici, e credo che in tanti parteciperebbero, qualora venissero loro proposti nuovi corsi.” “Sarebbe stata necessaria una “valutazione” iniziale dei destinatari al fine di stabilire le competenze di base per ciascun corso. Tale valutazione avrebbe permesso di creare gruppi di lavoro omogenei per competenza e magari di attuare due versioni (livello base, livello avanzato) dello stesso corso.” “Scarsa presenza in generale dovuta a regole interne di alcuni enti che hanno frenato del tutto la formazione e/o previsto un numero massimo di ore totali di formazione limitando così la partecipazione a più corsi anche per i più motivati.” “A mio parere i limiti del Progetto sono solo in minima parte dovuti ai problemi tecnologici. Hanno pesato maggiormente invece l’assenza di selezione preliminare dei corsisti, una carente informazione sui contenti dei corsi presso le Amministrazioni coinvolte nel Progetto, una carente azione di responsabilizzazione delle Amministrazioni che spesso non hanno autorizzato i loro dipendenti a frequentare i corsi pur avendo aderito formalmente al Progetto.” “Da questa non breve esperienza lavorativa, a contatto con diverse centinaia di utenti, ho appreso inoltre che il problema dell’esigenza di opportunità di formazione è sentito fortemente da una gran parte dei dipendenti della P.A., ma viene “sottovalutato” dalle stesse Amministrazioni. Gli stessi utenti, qualora venissero loro proposti nuovi corsi di FaD, o una seconda edizione dello stesso Progetto, parteciperebbero, senza alcun dubbio, in gran numero.” “Come ogni Progetto così complesso, questo ha avuto sicuramente dei limiti, legati soprattutto al livello di partenza dei singoli soggetti. Una buona progettazione formativa deve tenere ben presenti quelli che sono i destinatari degli interventi. In alcuni corsi raggiungere l’obiettivo di “innovazione” e “ammodernamento” è stato difficile proprio a causa della scarsa confidenza con certi strumenti informatici, che a volte sono stati troppo complicati da utilizzare. Un questionario iniziale volto alla conoscenza più approfondita dei destinatari forse avrebbe permesso di tarare meglio gli strumenti di formazione e diversificarli a seconda del livello degli utenti.” “Per quanto riguarda i discenti spesso è sembrato fossero li a scontare una pena, forse non interessati, non informati, semplicemente “ mandati ” dalle Amministrazioni a fare dei corsi a cui non erano interessati, quando addirittura totalmente inutili alla loro pratica lavorativa. Nell’ultima parte del Progetto invece le persone arrivavano ai corsi, nella maggior parte dei casi, per una loro consapevole scelta e questo ha inciso notevolmente sull’ apprendimento complessivo perché i partecipanti hanno utilizzato tutti gli strumenti mesi a disposizione dal Progetto e sono stati molto responsabili riguardo a presenze e puntualità.” “Quello che si sarebbe dovuto curare di più, ma solo con la collaborazione effettiva di tutte le P.A. coinvolte, avrebbe dovuto essere la selezione dei giusti corsisti per il giusto corso. Molti infatti si sono presentati senza sapere come era organizzato il Progetto o su cosa verteva esattamente il corso e questo ha provocato spesso delusione e conseguentemente abbandono del corso stesso. Quindi una maggiore attenzione delle 21 P.A. e dei partecipanti nei confronti dei corsi offerti sarebbe in futuro auspicabile per una migliore riuscita del Progetto” “Un limite obiettivo: l’assenza di valutazione ex ante e la conseguente eterogeneità dei gruppi, che hanno reso difficile l’adeguamento dei contenuti formativi ai fabbisogni individuali, in particolare per i corsi di cultura generale (informatica e inglese).” “Destinatari: inizialmente critici, hanno via via apprezzato l’organizzazione nel suo complesso, tanto da prenotarsi per corsi futuri!” “L’ assenza di uno screening delle competenze pregresse dei corsisti ha fatto sì che parte del capitale di conoscenza messo a disposizione andasse disperso.” Cosa hanno detto i consulenti d’aula “I destinatari sono stati splendidi e disponibili, segno del bisogno e della sete di conoscenze molto diffusa presso la PA, oltre che della maturità ormai diffusa presso gli enti locali.” “Un altro dato di criticità molto importante per il proseguo delle azioni formative per la PA: in tutte le sedi pressoché gli allievi si sono lamentati della difficoltà a frequentare i corsi, data la indisponibilità dei dirigenti ad accordare permessi e autorizzazioni. In molti casi sono stati presenti dipendenti in ferie. “Forse dispersiva e poco chiara per gli utenti la proposta dei singoli corsi (e, in alcuni casi, ripetitiva); ad esempio URP e Linguaggi e strumenti della comunicazione.” 22 4. L’apprendimento La valutazione dell’apprendimento ha sempre rappresentato un obiettivo sfidante e complesso per chiunque si sia posto il problema di apprezzare se e quanto un intervento formativo avesse determinato un incremento di competenze dei partecipanti. Misurare in modo scientifico il gap di competenze tra prima e dopo la partecipazione non è sempre agevole. Per la valutazione dell’apprendimento sviluppato dal Progetto RUPAR Formazione sono stati consultati i diversi attori coinvolti nel processo di formazione, attraverso specifici strumenti finalizzati a raccogliere valutazioni su alcune dimensioni del Progetto ed in particolare sul processo di apprendimento: o Partecipanti: questionario di valutazione complessiva del corso ed in particolare le domande relative alla percezione dell’utilità del corso e all’apprendimento di nuove competenze o Tutor d’aula: questionario di valutazione del Progetto e dei corsi attivi nell’aula di riferimento. Ai tutor d’aula è stata chiesta una valutazione media complessiva per l’intero Progetto e per ciascun corso attivato e un giudizio sull’efficacia delle singole metodologie utilizzate con riferimento ai risultati di apprendimento o Docenti in videoconferenza: questionario di valutazione del Progetto ed in particolare la domanda relativa all’efficacia della videoconferenza con riferimento ai risultati di apprendimento che il corso ha prodotto o Consulenti d’aula: questionario di valutazione del Progetto ed in particolare la domanda relativa all’efficacia della consulenza d’aula con riferimento ai risultati di apprendimento che il corso ha prodotto o Tutor on line: questionario di valutazione del Progetto ed in particolare la domanda relativa all’efficacia della tutorship on line con riferimento ai risultati di apprendimento che il corso ha prodotto o Referenti degli Enti aderenti: questionario di valutazione del Progetto ed in particolare le domande tese a rilevare il giudizio sull’efficacia complessiva del Progetto, sul livello di apprendimento realizzato, sulla ricaduta sull’organizzazione e sull’attività professionale dei partecipanti. La valutazione dell’apprendimento è stata espressa con riferimento all’intero Progetto e a ciascuna delle ventitré azioni formative proposte. Di seguito vengono riportati i risultati di queste due valutazioni sulla base delle percezioni espresse dai diversi protagonisti del Progetto. 4.1 Valutazione complessiva sull’efficacia del Progetto con riferimento ai risultati di apprendimento La valutazione complessiva dell’efficacia del Progetto è stata espressa dai principali attori coinvolti ed in particolare da: o i partecipanti, cui è stato chiesto di esprimere un giudizio sull’utilità del Progetto nel suo complesso e su quanto lo stesso avesse prodotto apprendimento di nuove competenze o i tutor d’aula o i docenti in videoconferenza o i consulenti d’aula o i referenti degli Enti aderenti 23 4.1.1 Valutazione espressa dai partecipanti Valutazione dei partecipanti sull'utilità del Progetto 80% 53% 60% 45% 40% 20% 2% 0% Per niente utile Sufficientemente utile Molto utile Acquisizione di nuove competenze 80% 56% 60% 42% 40% 20% 2% 0% Per niente utile Sufficientemente utile Molto utile Si tratta di valutazioni sostanzialmente analoghe che testimoniano un apprezzamento medio-alto, espresso dai partecipanti sull’opportunità offerta dal Progetto di acquisire o rinforzare le competenze relative ai processi di informatizzazione della Pubblica Amministrazione Locale e delle ASL. 24 4.1.2 Valutazione espressa dagli altri attori del Progetto Valutazione espressa dai tutor d'aula 80% 60% 53% 44% 40% 20% 3% 0% Per niente utile Sufficientemente utile Molto utile I tutor d’aula, a differenza dei partecipanti, hanno potuto osservare tutte o quasi le azioni formative proposta dal Progetto. La loro valutazione quindi, se da un lato esprime un giudizio sull’apprendimento altrui (i partecipanti) assume tuttavia come riferimento l’intero Progetto e non singoli corsi. Anche i tutor d’aula hanno espresso valutazioni medie e complessive con riferimento ai diversi gruppi di partecipanti che sono passati per le loro aule e alle aree tematiche sviluppate dai corsi. La valutazione comunque non si discosta sostanzialmente da quella espressa dai partecipanti e testimonia anch’essa un significativo apprezzamento dell’’efficacia del Progetto, per rapporto ai risultati di apprendimento mediamente prodotti. Valutazione espressa dai docenti in videoconferenza 80% 60% 53% 44% 40% 20% 3% 0% Per niente utile Sufficientemente utile 25 Molto utile La valutazione espressa dai docenti in videoconferenza fa riferimento prevalentemente all’efficacia dello strumento utilizzato per rapporto all’apprendimento dei partecipanti, piuttosto che esprimere un giudizio sull’apprendimento complessivo che le diverse metodologie di formazione hanno prodotto. La valutazione appare meno positiva rispetto a quella espressa dai partecipanti e dai tutor d’aula proprio per la specificità dello strumento tecnologico utilizzato che non ha facilitato una relazione diretta e vis a vis con i partecipanti e che ha creato non poche difficoltà ai docenti che per la prima volta si sono trovati a interagire con una web camera e non con persone reali. La possibilità di calibrare in continuo la docenza sulla base dei feedback dei partecipanti è stata quasi nulla, determinando una condizione di relazione magistrale tra docente e discenti maggiormente standardizzata di quanto non avvenga nella formazione in presenza. Di ciò i docenti si sono resi conto e, pur sforzandosi di “umanizzare” la relazione didattica, hanno complessivamente espresso una valutazione maggiormente critica anche rispetto a quella formulata dai consulenti che hanno interagito direttamente nelle aule con i partecipanti. Valutazione espressa dai consulenti d'aula 80% 65% 60% 35% 40% 20% 0% 0% Per niente utile Sufficientemente utile Molto utile Anche la valutazione espressa dai consulenti d’aula fa riferimento prevalentemente alla specifica metodologia didattica utilizzata, considerata molto efficace con riferimento ai risultati di apprendimento. Come nel caso precedente del docente in videoconferenza, il consulente d’aula non ha potuto valutare l’apprendimento complessivamente prodotto dall’intero corso e dal mix delle metodologie didattiche messe in campo, essendo trainato nella formulazione del suo giudizio dall’esperienza specifica di docenza e di relazione diretta con gruppi limitati di partecipanti. E’ per questa ragione che la valutazione dei consulenti d’aula presenta i valori più elevati tra quelle formulate dai diversi protagonisti, con riferimento all’intero Progetto. 26 Valutazione espressa dai Referenti degli Enti 80% 54% 60% 36% 40% 20% 10% 0% Per niente utile Sufficientemente utile Molto utile Si tratta di una valutazione complessiva sull’efficacia del Progetto, espressa sulla base di informazioni raccolte all’interno dell’Ente di appartenenza dai partecipanti alle diverse azioni formative, ma anche probabilmente sulla base di segnali deboli che hanno concorso a formare un giudizio di massima. I Referenti degli Enti rappresentano i valutatori più indiretti dell’intero sistema di valutazione, perché non coinvolti in prima persona nei processi di apprendimento. Riferiscono di “percezioni di percezioni” raccolte più o meno formalmente dal personale del loro Ente. Non per questo il loro giudizio perde di significato e va trascurato. Integrando le specifiche valutazioni espresse dai diversi protagonisti del Progetto, emerge un giudizio sostanzialmente positivo sull’utilità e sull’efficacia dell’intero Progetto come opportunità offerta dalla Regione Sardegna al personale degli Enti locali e delle ASL regionali per lo sviluppo di nuove competenze a supporto dei processi di informatizzazione e di modernizzazione della Pubblica Amministrazione locale. Valutazione sull'utilità ed efficacia dell'intero Progetto 80% 60% 50% 45% 40% 20% 5% 0% Per niente utile-efficace Sufficientemente utileefficace 27 Molto utile-efficace Va notato che le valutazioni espresse dai tutor d’aula e cioè da coloro che più direttamente hanno vissuto l’intera esperienza formativa sono quelle che più si avvicinano a questi risultati integrati. In sintesi si può affermare che complessivamente il Progetto è stato apprezzato dalla grande maggioranza di coloro che hanno portato a termine l’esperienza formativa e da quanti, a vario titolo, hanno contribuito al trasferimento di competenze (docenti in videoconferenza e consulenti d’aula) e alla facilitazione dei processi di apprendimento dei partecipanti (tutor d’aula e tutor on line). 4.2 Valutazione sull’efficacia di ciascun corso con riferimento ai risultati di apprendimento Sono state prese in considerazione le valutazioni espresse dai partecipanti, con riferimento all’utilità del corso e all’apprendimento di nuove competenze in seguito alla partecipazione allo specifico evento formativo, quelle dei tutor d’aula e infine quelle dei referenti degli Enti aderenti. La valutazione è stata espressa su una scala a tre valori: o 1= Basso apprendimento o 2= Apprendimento sufficiente o 3= Alto apprendimento Di seguito vengono riportati gli esiti di tali valutazioni per ciascuna delle ventitré azioni formative del Progetto, precisando, per ciascuna di esse, il numero delle ore di formazione previste, la presenza o meno della consulenza d’aula, il numero di partecipanti complessivo alle diverse edizioni del corso realizzate nell’anno, che hanno portato a termine l’esperienza. Lingua inglese 2,1 Enti 2,5 Tutor 2,35 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,39 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 Partecipanti 409. Corso di 80 ore, tra formazione on line e videoconferenze Come precedentemente chiarito, il corso di Lingua inglese è quello che ha manifestato un basso tasso di dispersione tra coloro che erano stati ammessi e quanti si sono presentati almeno una volta in aula, subendo viceversa il fenomeno dell’abbandono in 28 3 misura assai consistente. Ciò è probabilmente dovuto alla ampia diversificazione delle competenze in ingresso dei partecipanti, e quindi ai reali bisogni formativi e alle aspettative, che hanno fatto valutare al 50% delle persone il corso come non idoneo perché troppo semplice o troppo complesso. La valutazione di coloro che hanno portato a termine l’esperienza appare viceversa sufficientemente elevata e nella media delle valutazioni delle altre azioni formative. Diritto di accesso alla documentazione amministrativa 2,22 Enti 2,65 Tutor Partecipanti: conoscenze acquisite 2,46 Partecipanti: utilità del corso 2,45 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 585. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula Nozioni di base sull' e-government 2,35 Enti 2,1 Tutor 2,28 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,4 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 140. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula 29 E’ significativo notare per questo corso che la valutazione più alta è quella espressa dagli Enti aderenti che probabilmente hanno apprezzato la coerenza dei temi affrontati con le reali esigenze delle Amministrazioni. Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione 2,4 Enti 2,13 Tutor 2,48 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,46 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 94. Corso di 36 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula Semplificazione dell'attività amministrativa 2,22 Enti 2,45 Tutor 2,41 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,46 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 183. Corso di 72 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula 30 I sistemi informativi e le base dati della Pubblica Amministrazione 2,33 Enti 2,32 Tutor Partecipanti: conoscenze acquisite 2,44 Partecipanti: utilità del corso 2,44 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 205. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula Sportello informativo 2,07 Enti 2,46 Tutor 2,49 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,5 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 42. Corso di 72 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula 31 I sistemi informativi statistici nella Pubblica Amministrazione 2,13 Enti 2,17 Tutor Partecipanti: conoscenze acquisite 2,44 Partecipanti: utilità del corso 2,44 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 111. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula Telelavoro 2,23 Enti 2,67 Tutor 2,59 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,41 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 77. Corso di 18 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula Come precedentemente accennato il corso di Telelavoro ha avuto un’alta dispersione ed un basso abbandono. Coloro che hanno deciso di partecipare all’azione formativa, l’hanno portata a termine (per il 90%) e l’hanno significativamente apprezzata. 32 URP: Strategie, azioni, strumenti, contenuti 2,34 Enti 2,63 Tutor Partecipanti: conoscenze acquisite 2,5 Partecipanti: utilità del corso 2,5 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 91. Corso di 36 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula Linguaggi e strumenti della comunicazione pubblica e istituzionale 2,09 Enti 2,4 Tutor 2,27 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,32 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 183. Corso di 36 ore, tra formazione on line, videoconferenze e consulenza d’aula 33 Interoperabilità dei sistemi 2,75 Enti 2,2 Tutor 2,18 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,33 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 42. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze La valutazione espressa dagli Enti aderenti è la più alta in assoluto, non solo tra quelle espresse dai diversi valutatori del corso, ma anche dei diversi corsi. E’ bene tuttavia tenere conto del ristretto numero di partecipanti che ha aderito e portato a termine l’esperienza formativa. Business English 1,88 Enti 2,52 Tutor 2,32 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,41 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 268. Corso di 80 ore, tra formazione on line e videoconferenze Il corso di Business English ha deluso le aspettative degli Enti aderenti che esprimono una valutazione sotto la media e comunque in contrasto con quella manifestata dai partecipanti e dai tutor d’aula. 34 Privacy e sicurezza informatica 2,5 Enti 2,07 Tutor 2,27 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,24 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 194. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze Tutela del software e delle banche dati 2,22 Enti 1,84 Tutor 2,33 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,47 1 1,5 2 2,5 Partecipanti 91. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze 35 3 Gestione di reti 2,17 Enti 2,27 Tutor 2,18 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,33 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 118. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze Internet, Intranet ed extranet 2,11 Enti 2,39 Tutor 2,39 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,42 1 1,5 2 2,5 Partecipanti 793. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze 36 3 Corsi su PC: Window, Office Professional 2,2 Enti 2,55 Tutor 2,38 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,48 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 1445. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze Progettazione e amministrazione di siti web e portali 2,32 Enti 2,66 Tutor 2,54 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,51 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 Partecipanti 251. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze 37 3 Sviluppo applicativo: Intenet (Sviluppo pagine web) 2,2 Enti 2,59 Tutor 2,29 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,57 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 188. Corso di 36 ore, tra formazione on line e videoconferenze Multimedialità: strumenti e applicazioni 2,15 Enti 2,05 Tutor Partecipanti: conoscenze acquisite 2,2 Partecipanti: utilità del corso 2,17 1 1,5 2 2,5 Partecipanti 129. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze 38 3 Protocolli e architetture di reti 2,23 Enti 2,33 Tutor 2,18 Partecipanti: conoscenze acquisite Partecipanti: utilità del corso 2,33 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 85. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze Sicurezza delle reti 2,23 Enti 2,56 Tutor 2,18 Partecipanti: conoscenze acquisite 2,39 Partecipanti: utilità del corso 1 1,5 2 2,5 3 Partecipanti 88. Corso di 18 ore, tra formazione on line e videoconferenze A conclusione del capitolo sulla valutazione dei risultati di apprendimento riportiamo un grafico di sintesi con i valori medi ponderati, che integrano per ciascun corso le singole valutazioni formulate dai partecipanti, dai tutor d’aula e dagli Enti aderenti. 39 Valori medi ponderati delle valutazioni sull'apprendimento Multimedialità 2,16 Tutela del software 2,16 Gestione di reti 2,24 Privacy e sicurezza informatica 2,24 Protocolli e architetture di rete 2,26 E-government 2,27 Linguaggi e strumenti 2,29 Sviluppo pagine web 2,3 Interoperabilità dei sistemi 2,31 Sistemi statistici 2,32 Business English 2,34 Sicurezza delle reti 2,36 Internet 2,36 Rupar 2,36 Lingua inglese 2,37 Sistemi informativi 2,39 Semplificazione 2,41 Sportello informativo 2,42 Corsi su PC 2,43 Diritto di accesso 2,48 Progettazione siti web 2,51 URP 2,51 Telelavoro 2,51 1 1,5 40 2 2,5 3 4.3 La parola ai protagonisti Cosa hanno detto i tutor d’aula a proposito dell’ apprendimento: “Nel complesso i corsi sono stati efficaci ed hanno reso possibile all’utenza apprendere nuove conoscenza relative alle materie dei vari corsi .” di “Sull’apprendimento complessivo ha sicuramente influito la preparazione di base del singolo corsista e il grado di motivazione alla frequenza del corso; nonché la flessibilità mostrata di fronte alla nuova modalità di apprendimento proposta. In generale, a parte qualche eccezione, si può dire che la partecipazione è stata buona e l’apprendimento complessivo buono.” "All’inizio dei corsi gli utenti erano poco informati relativamente alle materie dei corsi…solo alcuni potevano ritenersi “esperti”. Dopo una serie di contatti successivi alla fine dei vari corsi, molti utenti hanno ammesso di essersi trovati meglio sebbene la maggior parte degli utenti intervistati mi ha detto molto tranquillamente di non ricordare granché…tuttavia l’apprendimento complessivo è da considerarsi positivo e migliorato rispetto all’inizio dei corsi” “I migliori risultati sono stati ottenuti laddove le diverse modalità didattiche si sono meglio integrate tra loro: quando in videoconferenza venivano fatti riferimenti al courseware e si svolgevano esercitazioni articolate di cui io ero preventivamente informata, anche se non esperta del contenuto, le cose hanno funzionato in modo più che soddisfacente e i corsisti hanno davvero imparato molto, consapevoli di averlo fatto.” “Il livello di apprendimento complessivo è stato influenzato dalla eterogeneità delle conoscenze di partenza degli utenti; nei gruppi in cui la media di base della conoscenza era omogenea sicuramente è stato più facile apprezzare un miglioramento delle competenze/conoscenze. In gruppi in cui i partecipanti avevano livelli di base molto differenti si è verificato che alcuni hanno percepito il percorso formativo come troppo rapido e non hanno avuto la possibilità di apprendere. Altri invece hanno considerato il percorso proposto (argomenti) eccessivamente semplice e non hanno dunque apprezzato il corso.” “Dovendo fare una analisi complessiva l’apprendimento è stato buono in relazione alla durata di ciascun corso e al tipo di corso (fondamentalmente tutti i corsi erano infatti di base). Questo fermo restando che esistono profonde differenze tra un corso e l’altro” “Una preselezione in base al grado di preparazione, con relativa suddivisione dei partecipanti nelle varie edizioni dei corsi, avrebbe portato sicuramente ad un maggior apprendimento.” 41 “E’ estremamente difficile per me valutare l’apprendimento complessivo. Credo che il valore aggiunto del Progetto RUPAR sia da ricercare non tanto nella misura in cui le diverse variabili hanno inciso sull’apprendimento, ma nell’apertura che lentamente si è creata nelle Pubbliche Amministrazioni locali verso questo innovativo modo di pensare e fare formazione.” “Posso dire senz’altro che per nessun corso il livello di apprendimento è stato inesistente neppure per quelli in cui il giudizio complessivo è risultato essere medio-basso. Laddove la videoconferenza presentava criticità sono sempre intervenuta io come supporto forte in aula, anche dal punto di vista dei contenuti, per cui nessun corsista è mai andato a casa con la “valigetta” vuota.” “Ad eccezione di pochi corsi, l’apprendimento complessivo è stato di livello medio-alto. Oltre ai corsi su PC (indubbiamente i più seguiti) sono stati apprezzati, vista la loro attualità, i corsi riguardanti l’ammodernamento delle P.A.” “L’apprendimento complessivo è stato buono, soprattutto per quei corsisti che sono venuti con l’intenzione di apprendere e che quindi si sono applicati sia nell’ascolto della video conferenza sia nell’utilizzo del courseware.” “Complessivamente, per quanto riguarda i corsi fatti dopo i miglioramenti tecnici della primavera, i corsisti si sono dichiarati soddisfatti dall’apprendimento consentito dal progetto e dal contenuto formativo delle lezioni svolte. I primi corsi invece, sono stati meno soddisfacenti per i grossi problemi di collegamento a Internet e di acceso alla piattaforma.” “L’apprendimento complessivo non può essere riassunto con una sintesi unitaria per l’eterogeneità delle materie trattate. Vanno comunque ricordati: la motivazione individuale e di gruppo (si è sentito tantissimo la mancanza di preselezioni volte alla creazione di gruppi omogenei); le competenze informatiche di base (che hanno spesso costituito una barriera difficile da superare); la resistenza al cambiamento (per l’atteggiamento conflittuale con il lavoro svolto e per la mancanza di un percorso di crescita individuale).” 42 5. La didattica La metodologia didattica adottata dal Progetto RUPAR Formazione ha integrato diverse modalità formative, unendo i vantaggi della formazione tradizionale a quelli derivanti dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione. Nel percorso formativo proposto si sono alternati: o Momenti di apprendimento in autoistruzione tramite PC collegato a Internet Ciascuna delle ventitré azioni formative proposte ha previsto specifici courseware, articolati in moduli e unità didattiche che il partecipante ha potuto sviluppare collegandosi da un PC presente in aula o da altra postazione collegata ad Internet. o Sessioni di docenza remota, tramite videoconferenza La docenza remota è stata articolata in sessioni di presentazione degli argomenti del corso, lavoro in aula svolto dai partecipanti, momenti di interazione tra il docente e l’aula per rispondere a specifiche domande. o Momenti di docenza e consulenza d’aula (previsti per 10 delle 23 azioni formative). Gli argomenti affrontati nelle videoconferenze e nei moduli/unità didattiche del courseware sono stati ripresi e approfonditi dal docente in momenti di formazione/consulenza “in presenza”. o Affiancamento continuo di un tutor-formatore in ciascuna aula La presenza continua del tutor d’aula ha garantito un presidio costante del processo di apprendimento dei partecipanti e degli aspetti logistici e organizzativi delle diverse azioni formative. Il tutor ha rappresentato una risorsa a disposizione dei partecipanti, supportandoli anche nell’’utilizzo delle nuove tecnologie. o Assistenza on line di esperti (tutorship on line) I partecipanti hanno potuto interagire con gli specialisti delle aree tematiche affrontate, proponendo domande, richiedendo chiarimenti e mettendo in comune riflessioni e considerazioni. Il sistema di valutazione del Progetto ha indagato queste diverse dimensioni chiedendo un giudizio articolato sulle diverse metodologie didattiche e sulla loro efficacia a tutti i protagonisti del Progetto: i partecipanti e le staff didattico (tutor d’aula, docenti in videoconferenza, consulenti d’aula e tutor on line). Di seguito vengono presentate o le valutazioni dei partecipanti sugli strumenti ed i servizi a supporto della didattica e sull’efficacia dello staff didattico. o le specifiche valutazioni dello staff didattico su: l’impianto metodologico dell’intero progetto riportando le osservazioni di tutti i protagonisti dello staff didattico l’efficacia del courseware la docenza in remoto tramite videoconferenza la consulenza d’aula la tutorship on line la tutorship d’aula. 43 5.1 La valutazione dei partecipanti ai corsi I partecipanti alle diverse azioni formative hanno potuto esprimere una valutazione attraverso la risposta ad alcune domande proposte dal questionario di gradimento di fine corso. o Come valuta le prestazioni dei diversi strumenti tecnologici a supporto della didattica? o La presenza del tutor in aula ha facilitato lo svolgimento delle attività? o Il docente in videoconferenza in quale misura è stato efficace? o Quale è stato il livello di chiarezza espositiva del consulente in aula? o Quale è stato il livello di adeguatezza delle relazioni del consulente con l’aula? o In che misura l’interazione con il tutor d’aula è stata efficace? Di seguito vengono riportati i risultati elaborati per ciascuno di questi ambiti di valutazione, integrati da sintetici commenti. 5.1.1 Apprezzamento degli strumenti e dei servizi a supporto della didattica Di seguito vengono riportati i dati relativamente alla valutazione espressa dai partecipanti sugli strumenti e i servizi didattico-formativi messi a disposizione del Progetto. La prima valutazione riguarda: la possibilità di fruire di un intero sistema di servizi per la formazione (courseware, forum, chat, FAQ, bacheca, posta elettronica, videoconferenza, assistenza on line di un esperto, tutoraggio d'aula) l'integrazione fra diverse modalità formative (courseware, tutoraggio in presenza, assistenza e servizi on line, videoconferenza, consulenza) la pertinenza dei temi trattati con i bisogni formativi la presenza del tutor d'aula l'assistenza on-line di un esperto. I partecipanti avevano la possibilità di esprimere più di una scelta. Apprezzamento degli strumenti e dei servizi a supporto della didattica 40% 31% 20% 28% 14% 18% 8% 0% La possibilità di fruire di un intero sistema di servizi per la formazione L'integrazione fra diverse modalità formative La pertinenza dei temi trattati con i bisogni formativi 44 La presenza del tutor d'aula L'assistenza on-line di un esperto 5.1.2 Apprezzamento dell’efficacia dello staff didattico La presenza det tutor d'aula ha facilitato lo svolgimento delle attività? 2% 23% Molto poco Sufficientem ente Molto 75% Emerge da questo dato un elevato apprezzamento del ruolo svolto dal tutor d’aula che ha rappresentato il punto di riferimento costante per tutte le attività formative che si sono svolte nelle diverse sedi corsuali e il principale ruolo di contatto tra i partecipanti ed il Progetto. I tutor non solo hanno presidiato gli aspetti logistici e gestionali delle attività, in stretta relazione con il Cordinamento Didattico, ma hanno svolto una fondamentale funzione di facilitatori nell’uso della strumentazione tecnologica e più in generale dei processi di apprendimento dei corsisti. Il docente in videoconferenza in che misura è stato efficace? 28% 13% Poco efficace Sufficientem ente Molto efficace 59% La valutazione espressa dai corsisti sull’efficacia della videoconferenza appare più critica per rapporto a quella relativa alle altre metodologie e agli altri supporti didattici che hanno caratterizzato il Progetto. Ciò dipende, non solo dalla novità e dalla maggiore “freddezza” dello strumento tecnologico, ma anche dal fatto che il funzionamento delle tecnologie e della connessione tra il centro di trasmissione e le diverse aule collegate ha presentato criticità, via via decrescenti, che hanno reso meno efficace lo scambio comunicativo tra docente e discenti. Va aggiunto inoltre che pochi docenti avevano avuto precedenti 45 esperienze di videoconferenza e hanno frequentemente manifestato qualche imbarazzo di fronte alla novità dello strumento, vissuto come ostacolo ad una comunicazione diretta con i partecipanti. Chiarezza espositiva del consulente d'aula 4% Inadeguata 46% Adeguata 50% Molto adeguata . Interazione del consulente con l'aula 4% Inadeguata 47% Adeguata 49% Molto adeguata La consulenza d’aula è stata molto apprezzata dai partecipanti che hanno potuto interagire direttamente con il docente trovando questa modalità di formazione più familiare e più appropriata alle esigenze di personalizzazione della relazione con il consulente e alla possibilità di porre domande dirette ed ottenere risposte. L’apprezzamento ha riguardato sia la chiarezza espositiva del docente, sia la possibilità di interazione comunicativa. 46 In che misura l'interazione con il tutor on line è stata efficace? 25% 12% Per niente Sufficientemente Molto 63% Anche la valutazione che i partecipanti hanno dato circa l’efficacia dell’interazione con il tutor on line appare abbastanza critica, paragonabile alla valutazione sulla docenza in videoconferenza. L’opportunità di fruire di un supporto professionale on line a sostegno del processo personale di apprendimento è stata sfruttata solo in piccola parte dai partecipanti. 5.2 La valutazione dello staff didattico sull’impianto metodologico dell’intero Progetto Per questo tipo di valutazione è sembrato opportuno proporre le osservazioni che i diversi protagonisti dello staff didattico hanno espresso sull’impianto metodologico del Progetto nel suo complesso. 5.2.1 La parola ai protagonisti Cosa hanno detto i tutor d’aula “Modalità didattiche: valutazione positiva per i courseware che hanno rappresentato un elemento importante della formazione e che sono stati apprezzati dai corsisti. La presenza della consulenza d’aula per tutti i corsi sarebbe stato un elemento positivo (anche un solo incontro). La videoconferenza non dovrebbe essere impostata come lezione scolastica/universitaria ma come approfondimento di argomenti specifici e non dovrebbe mai superare le due ore perché è una modalità molto difficile da apprezzare.” “Le modalità didattiche, se all’inizio hanno destato qualche perplessità, sono comunque riuscite ad incuriosire l’utente e vista la loro varietà anche a soddisfare le diverse esigenze di ciascuno di loro( qualcuno ha apprezzato maggiormente il courseware altri la videoconferenza), ma soprattutto ho notato che tutti sono rimasti soddisfatti dalla possibilità di confrontarsi non solo con me, ma con i colleghi e poter dunque lavorare in gruppo.” “Per quanto riguarda le modalità didattiche devo dire che purtroppo chi interveniva in collegamento a distanza spesso appariva freddo e veramente poco stimolante, ma non posso dire che sia responsabilità dello strumento utilizzato perché qualcuno è riuscito 47 benissimo ad interagire nonostante la comunicazione a distanza. C’è poi da dire che secondo me in materie come l’informatica di base o la realizzazione di siti web la video conferenza non è affatto lo strumento adatto per la trasmissione dei contenuti: la presenza del docente in aula che segue passo passo l’apprendimento è in questo caso insostituibile.” “Per quanto riguarda le modalità didattiche: 1) le sei ore di mattina sono troppo pesanti; 2) avrebbero dovuto essere previste delle consulenze anche per i corsi più pratici ed operativi (come PC e sviluppo pagine web), mentre avrebbero potuto avere meno consulenze i corsi più teorici che più si prestano alla didattica in videoconferenza e allo studio attraverso il courseware.” “Riguardo alle modalità di erogazione dei corsi, sarebbe stato opportuno estendere la docenza in aula ad alcuni corsi per i quali non era stata prevista (Lingua Inglese e Business English per esempio).” “L’integrazione di più metodologie di insegnamento è stato il suo punto di forza” “Le modalità didattiche adottate non hanno ottenuto i risultati sperati in tutti i corsisti, tra i quali molti a digiuno completo di informatica e per utilizzare tutti i servizi dovevano superare prima il blocco tecnologico e poi pian piano prendere confidenza con il computer. La videoconferenza li ha annoiati parecchio non coinvolgendoli direttamente e molto spesso sono stati trattati argomenti non attinenti e interessanti per il loro lavoro. Il grosso problema è stato quello di voler uniformare le conoscenze di 300 o più corsisti per volta e pretendere che una videoconferenza soddisfacesse le esigenze formative di persone tanto diverse.” “…Alcuni corsi però potevano essere meglio organizzati, il personale docente scelto con più attenzione rispetto alle capacità comunicative, i consulenti d’aula maggiormente responsabilizzati circa la realtà formativa che andavano a visitare, vale a dire meglio predisposti verso la formazione a distanza.” “Sulle modalità didattiche ho già espresso il mio parere e lo ripeto: le videoconferenze, i courseware, tutto molto interessante, ma sarebbero state necessarie molte più ore d’ aula con docenti in presenza. Educare all’innovazione si, ma forse non in modo così esclusivo.” “I punti di forza del Progetto mi sembrano essere la grande flessibilità, sia nell’organizzazione che nello svolgimento dell’apprendimento : FAD, modalità di recupero adeguate alle caratteristiche e alla disponibilità del pubblico specifico. Questa flessibilità ha indotto la responsabilizzazione e l’ autonomia del corsista rispetto al proprio percorso formativo. La metodologia dell’ autoistruzione ha rinforzato ancora questo processo e portato l’utente a intraprendere una riflessione sulla formazione stessa, la sua necessità, le sue modalità e la sua integrazione nella pratica professionale quotidiana.” “Per quanto riguarda le modalità didattiche sarebbero state necessarie un maggior numero di consulenze in presenza e il loro inserimento nei corsi che invece hanno compreso solo autoistruzione e videoconferenza. Tale esigenza è stata particolarmente sentita nei corsi di lingua inglese.” 48 “Modalità didattiche: innovative che hanno creato disorientamento negli utenti (non sapevano delle modalità di fruizione). Dopo 1-2 lezioni tale disorientamento si trasformava in curiosità e in tanti casi, in orgoglio per essere parte di un tale Progetto. Alcuni aspetti sono si da migliorare (internet su tutti), ma nel complesso posso affermare che ..abbiamo fatto la nostra bella figura!” Cosa hanno detto i docenti in videoconferenza “Sulle modalità didattiche c'è troppo da discutere, si può fare sicuramente meglio anche se nel complesso mi sembra un ottimo inizio. I sistemi e le piattaforme andrebbero forse testate meglio.” Cosa hanno detto i consulenti d’aula “Maggiore attenzione doveva, secondo me, essere riservata al coordinamento tra i diversi attori (tutor d'aula e on line, consulenti in presenza e in video), al fine di garantire una maggiore fruibilità dei diversi momenti formativi. Infine, anche per quanto è emerso in aula dal confronto con gli utenti, se il momento della videoconferenza doveva rappresentare un punto di forza dell'azione formativa doveva ricevere più attenzione in fase di progettazione e di realizzazione.” Cosa hanno detto tutor on line “Darei più spazio a strumenti di interazione per gli utenti rendendoli più accessibili e funzionali. Migliorerei anche il metodo di immissione dati delle FAQ in maniera tale che siano sempre aggiornate.” “Come già detto, unica "pecca" il tipo di supporto per Videoconferenza scelto.” Come già detto, unica "pecca" il tipo di supporto per Videoconferenza scelto. Dalle osservazioni dei protagonisti dello staff didattico appare una valutazione sostanzialmente positiva e condivisa sull’impianto metodologico del Progetto, con alcune sottolineature di criticità e punti di miglioramento, proposti da ciascuno sulla base del ruolo svolto all’interno del Progetto. 49 5.3 Il courseware Lo strumento principale nel processo di autoistruzione è rappresentato dal courseware, vale a dire un prodotto formativo, articolato in learning objects3 fruibili attraverso la rete web e integrabili in un Learning Management System4, cioè una piattaforma informatica a supporto della formazione. I courseware sono stati personalizzati ad hoc per il Progetto, da gruppi di lavoro composti da esperti di contenuto, progettisti formativi e redattori di storyboard che hanno coniugato una metodologia di progettazione didattica per la fruizione in autoistruzione a informazioni specialistiche aggiornate per soddisfare l’esigenza degli utenti di avere a disposizione prodotti modulari, facilmente fruibili ed efficaci. 5.3.1 Principi di riferimento e personalizzazione dei courseware linee guida per la progettazione e la Ogni courseware è stato personalizzato partendo dall’individuazione degli obiettivi formativi, definiti in rapporto all’utenza di riferimento: cioè il dipendente di Enti Locali e di ASL all’interno della Regione Sardegna. Naturalmente questa astrazione ha comportato una livellazione e un’omogeneizzazione del target di riferimento, con una conseguente definizione di prodotti che per alcuni possono essere risultati adeguati, per altri sovradimensionati o addirittura sottodimensionati. Il prodotto courseware è stato proposto all’utenza nella sua caratteristica di modularità che ha consentito sia una fruizione sequenziale, partendo quindi dal primo fino ad arrivare all’ultimo modulo, sia una fruizione mirata e flessibile. Ogni utente ha potuto quindi soffermarsi più a lungo su quelle unità didattiche o quei moduli che riteneva incontrassero le sue esigenze formative, attingendo dall’intero set di strumenti predisposti dal progetto RUPAR Formazione. A proposito della modularità, il Cordinamento Didattico di Progetto ha cercato di garantire che tutti i prodotti venissero personalizzati ispirandosi a principi di riferimento e a linee guida comuni. I principi di riferimento sono riferiti alle grandi leggi che regolano i processi di apprendimento degli adulti: “L’apprendimento risulta più efficace quando il soggetto è motivato ad apprendere” Il courseware si può proporre di rinforzare e sostenere la motivazione attraverso la cura delle modalità di presentazione e fruizione, della strutturazione dei contenuti, della gradevolezza dell’interfaccia, della varietà e appropriatezza dei diversi media comunicativi. Un courseware che affatica o peggio annoia l’allievo tende ad abbassare la motivazione all’apprendimento e l’impegno. Uno stesso effetto negativo viene prodotto da un corso troppo banale nei contenuti (rimanda un’immagine di banalizzazione e scarsa considerazione dell’allievo che si sente 3 Per Learning Object intendiamo una ‘porzione’, un modulo di esperienza formativa indipendente che contiene degli obiettivi didattici, un’attività e una valutazione atta a testare l’apprendimento e che può essere riutilizzata in situazioni didattiche diverse. Un LO è come un anello di una catena che può essere aggiunto o tolto alla catena stessa, in base all’obiettivo generale che si vuol raggiungere. I LO possono dunque essere uniti e combinati fra di loro per creare degli oggetti personalizzati. 4 RUPAR Formazione ha adottato la piattaforma Pathlore. 50 svilito) o troppo complesso (produce frustrazione e disinvestimento delle energie dedicate all’apprendimento). “L’apprendimento attivo è più efficace di quello passivo” Nella scelta e nella personalizzazione del courseware ci si è posti l’obiettivo di garantire una sufficiente partecipazione attiva dell’allievo al processo di apprendimento, pur in una situazione di interazione con la tecnologia. La strutturazione del courseware ha previsto un’attivazione dell’allievo su piani diversi: la possibilità di navigazione interna al corso (tra i moduli e le unità didattiche) e verso i link previsti la possibilità di favorire un atteggiamento proattivo verso gli argomenti trattati, attraverso apposite modalità di attivazione (metafore, domande, analogie, testimonianze, aneddoti, paradossi, curiosità ecc.) la determinazione autonoma dei tempi di fruizione e utilizzo dei diversi moduli e unità didattiche lo svolgimento di prove e test di apprendimento la possibilità di accedere volontariamente e liberamente a schermate di approfondimento “Una tempestiva informazione sui risultati intermedi di apprendimento rinforza l’apprendimento complessivo” Per rispondere a questo principio, i courseware hanno previsto un certo numero di prove intermedie attraverso le quali il discente potesse apprezzare autonomamente i progressi fatti e le competenze acquisite. I test di apprendimento, uno per ogni modulo, sono stati definiti in modo da: consentire la verifica delle competenze chiave sviluppate dal modulo non essere banali, ma nemmeno troppo complessi fornire all’allievo sia feedback positivi (risposte giuste) sia feedback relativi alle risposte sbagliate. “L’apprendimento graduale è più efficace di quello concentrato” L’organizzazione dei contenuti di ciascun courseware è stata ridefinita in modo che fosse possibile apprendere per passi logici successivi, senza salti di discontinuità e in modo che il contenuto proposto in un’unità didattica fosse chiaramente collegato a quello precedente e al successivo. Questo principio è stato integrato con il successivo che stabilisce che: “L’apprendimento di una totalità è più efficace dell’apprendimento delle singole parti che costituiscono il tutto” Si tratta di un principio che sottolinea l’importanza di un’organizzazione sistemica dei contenuti/competenze da trasmettere. Un singolo contenuto viene appreso meglio se si capisce dove si colloca nell’insieme dei contenuti proposti dal corso. Alla fine del corso l’allievo deve poter possedere una “mappa cognitiva” integrata delle diverse competenze acquisite. Il courseware è stato definito in modo da consentire, all’inizio, alla fine e in ogni suo modulo/unità didattica, una visione d’insieme e integrata del percorso proposto. 51 “L’importanza dell’esercizio, per buona parte dei processi di apprendimento, è indiscussa” I test di verifica dell’apprendimento possono essere considerati, in senso lato, una sorta di esercizio che impegna l’allievo a mettere in campo quanto appreso. A questi vanno aggiunte piccole esercitazioni pratiche che consentano all’allievo di applicare quanto appreso a situazioni concrete. Nella personalizzazione del courseware non sempre è stato possibile introdurre passaggi esercitativi, anche per la natura degli argomenti affrontati. “E’ più facile apprendere conoscenze/competenze comprensibili, che conoscenze/competenze non comprensibili” Si tratta di un principio apparentemente banale, spesso dimenticato nella codificazione dei contenuti da trasmettere in un corso, a prescindere che sia erogato in forma tradizionale o a distanza. Fa riferimento alle modalità e ai linguaggi attraverso i quali i diversi saperi e saper fare vengono proposti in un corso. I courseware personalizzati hanno tenuto conto di questo principio, sforzandosi di proporre un “linguaggio” che si ipotizzava mediamente comprensibile dal target di utenti previsto. Le linee guida definite dal Cordinamento Didattico prevedevano che ogni courseware fosse organizzato in moduli, a loro volta suddivisi in unità didattiche, con step di verifica intermedi e finali. Ogni unità didattica avrebbe dovuto essere articolata in schermate con finalità specifiche: • introduzione all’argomento • attivazione • presentazione e sviluppo degli argomenti, con eventuali livelli di approfondimento • sintesi. FINALITA’ INTRODUZIONE ATTIVAZIONE ARGOMENTAZIONE APPROFONDIMENTO RIEPILOGO STRUMENTI Mappa logica, indice Presenta gli argomenti e gli ragionato, testo che esplicita obiettivi formativi. l’obiettivo formativo. Metafora, domanda, Favorisce un atteggiamento analogia, testimonianza (es. proattivo verso gli argomenti frasi famose/ aneddoti), trattati, cattura l’attenzione. paradosso, curiosità. Trasferisce i contenuti che Interazione induttiva, possono essere di tipo spiegazione, interazione di concettuale, dichiarativo, rinforzo. procedurale, linea guida. Link, bibliografia, Consente l’approfondimento documentazione di e il consolidamento. approfondimento, FaQ. Sintesi concetti proposti attraverso le parole chiave Propone il riassunto dei evidenziate nel corso concetti chiave. dell’unità, indice dei concetti chiave. 52 I ventitré courseware sono stati personalizzati da team di lavoro diversi e, pur nel rispetto di linee guida unitarie, presentano alcune significative differenze. Nel paragrafo successivo proponiamo una valutazione dei prodotti, per rapporto a diverse dimensioni e criteri. 5.3.2 La valutazione del courseware nel suo complesso La valutazione dell’efficacia del courseware nel suo complesso, sui risultati di apprendimento, è stata chiesta ai tutor d’aula che hanno potuto osservare l’erogazione di tutte le ventitré azioni formative, anche in più edizioni e raccogliere i feedback dei partecipanti. I tutor d’aula sono stati infatti testimoni privilegiati, oltre che protagonisti, dell’intero Progetto e delle diverse azioni formative che lo hanno caratterizzato. La loro valutazione sugli aspetti didattici del Progetto assume per tanto un valore significativo proprio per la costanza e la continuità dell’ osservazione che hanno potuto garantire su tutti gli eventi di formazione, sulle diverse metodologie utilizzate, sulle reazioni dei partecipanti. Efficacia del courseware sull'apprendimento Alta 53% Sufficiente 46% 1% Bassa 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 5.3.3 La parola ai protagonisti I commenti dei tutor d’aula sul courseware “Per la maggior parte dei corsi ha rappresentato la principale fonte di apprendimento” “I courseware si sono sempre dimostrati uno strumento utile e di facile apprendimento..” “Alcuni courseware sono risultati assolutamente interattivi (Diritto d’accesso, Rete Unitaria della PA, Interoperabilità, E government, I Sistemi statistici e Telelavoro) oltre che ricchi di contenuti, tutti gli altri buoni di contenuti ma assolutamente piatti come interazione. Forte elemento di criticità la mancanza dei test intermedi su una serie di courseware nonostante le segnalazioni dalle aule.” “In linea generale realizzati bene, stimolanti a un apprendimento diversificato, fruibili molto facilmente da persone con diversi livelli di conoscenza sia degli argomenti trattati, 53 sia della tecnologia in genere. Tanti utenti sono riusciti a ”navigare” all’interno dei courseware senza aver mai toccato un computer prima di allora”. “In generale sono stati tutti apprezzati per la loro chiarezza e completezza”. “L’utilizzo del courseware è stato legato alla preparazione informatica di base (spesso carente) dei singoli corsisti, ma in generale dopo alcune spiegazioni sono riusciti ad accedere facilmente ai courseware. I contenuti invece sono stati di facile comprensione da subito, per cui l’apprendimento ne è risultato favorito”. “In generale sono stati utilizzati molto volentieri dai corsisti per i loro contenuti. Sono stati più apprezzati degli altri, quelli corredati dall’audio in ogni loro parte e soprattutto quelli che fornivano i test intermedi con le rispettive soluzioni.” “In generale l’utilizzo dei courseware è stato gradito, dopo una diffidenza iniziale, la loro consultazione è stata davvero proficua. Ovviamente, in alcuni casi, la loro fruizione è stata agevolata, oltre che dalle mie indicazioni sul funzionamento, dai riferimenti e gli stimoli proposti in videoconferenza.” “I courseware pur essendo ben strutturati non hanno soddisfatto le esigenze di tutti poiché molti di essi non sono ancora pronti per l’autoistruzione, ma sono ancora radicati all’idea di formazione con il docente in aula o ai materiali cartacei. Per quanto riguarda i corsi di inglese, la struttura e l’organizzazione erano buone soprattutto perché il corsista veniva coinvolto nello svolgimento di vari esercizi, ma l’unica nota dolente è stata la mancata traduzione in italiano degli esercizi stessi che ha creato grosse difficoltà ai principianti. L’apprendimento complessivo è stato buono soprattutto perché si poteva consultare da casa o dall’ufficio in qualsiasi momento.” “Alcuni sono decisamente ben strutturati e di facile utilizzo, cosa di fondamentale importanza nel momento in cui si propone una modalità di apprendimento così innovativa. Altri courseware, purtroppo, non hanno permesso la stessa facilità di fruizione sia a causa della struttura che imprecisioni, presenti comunque in maniera molto ridotta.” “Dopo un primo impatto in cui i partecipanti lamentavano un’eccessiva spersonalizzazione dell’apprendimento attraverso l’utilizzo del courseware, ho notato successivamente un aumento nell’uso dello strumento: i corsisti, avendo acquisito familiarità, non avevano più un rifiuto nei confronti del nuovo strumento.” “Alcuni corsi erano veramente interessanti, lo dimostra il fatto che molti utenti hanno continuato a servirsene anche dopo la fine del loro corso…tuttavia, rispetto ad alcune materie, in particolare inglese, è mancato qualcosa, nella fattispecie un dizionario; in altri corsi poi il materiale messo a disposizione era veramente poco, rispetto alle aspettative generali.” “Spesso incompleti e con molti errori. Quelli di inglese ad esempio erano difficili per utenti principianti e talvolta errati. Altri incompleti dei test di fine modulo”. 54 “Sono stati sottovalutati dai corsisti che, fondamentalmente, sono abituati al supporto cartaceo. Sarebbe potuto essere utile che i docenti in videoconferenza facessero più riferimenti al courseware.” “I courseware sono stati l’elemento ambivalente della formazione: per alcuni corsi (es.inglese) hanno rappresentato il supporto ideale per trasformare le informazioni ricevute in videoconferenza in conoscenze, hanno dunque svolto il ruolo di sedimentatori dell’apprendimento in quanto sempre disponibili e accessibili. Per altri corsi, soprattutto quelli per cui ci si aspettava un approccio più pratico, hanno rappresentato un appesantimento della lezione tenuta in videoconferenza.” “L’apprendimento attraverso il courseware è stato efficace”. “Di utilizzo facile, molto ricco di contenuto, il courseware ha globalmente risposto ai fabbisogni formativi in modo soddisfacente. Ha consentito anche a tanti utenti di scoprire e esperimentare per la prima volta l’uso didattico dell’informatica e la FAD.” “I courseware sono stati vissuti complessivamente in modo positivo, tranne l’unico caso del corso PC. La multimedialità ha svolto un ruolo fondamentale: i corsi RSO con l’audio in tutte le pagine sono stati apprezzati più degli altri. E’ stata sempre segnalata la mancanza di un supporto cartaceo dove poter studiare e/o esercitarsi.” “Niente da eccepire ne riguardo ai contenuti (ottimi), né riguardo alla presentazione grafica.” 55 5.3.4 La valutazione dei courseware di ciascuna azione formativa Di seguito vengono presentate le valutazioni analitiche di ciascuno dei ventitré courseware che facevano parte dell’offerta complessiva del Progetto RUPAR Formazione. I risultati della valutazione sono il prodotto dell’integrazione di due processi valutativi distinti: Il primo, ad opera dei tutor d’aula, le cui valutazioni sono state raccolte, attraverso apposite schede: i tutor d’aula hanno potuto osservare tutti i courseware, cogliendo anche le reazioni dei partecipanti e confrontare tra loro i diversi prodotti Il secondo, ad opera del Comitato di Valutazione, che ha analizzato comparativamente e con molta attenzione, uno per uno, i ventitré courseware, parametrandoli anche alle linee guida di progettazione/personalizzazione definite dal Cordinamento Didattico, nella fase iniziale di Progetto. Le valutazioni hanno riguardato i seguenti aspetti: La coerenza del courseware con gli obiettivi dell’azione formativa La presentazione dei contenuti Lo stile comunicativo utilizzato Lo stile grafico L’adeguatezza dell’audio Il livello di personalizzazione per rapporto alle esigenze del discente Le opportunità di approfondimenti offerti I link messi a disposizione Il glossario La bibliografia Il grado di interazione consentito L’adeguatezza dei test di verifica Le valutazioni sulle diverse dimensioni del courseware sono state espresse con riferimento ai seguenti valori: o 1= poco efficace o 2= abbastanza efficace o 3= efficace o 4= molto efficace E’ opportuno ricordare che non si tratta di valutazioni oggettive, ma di giudizi espressi soggettivamente da coloro che hanno osservato quotidianamente la fruizione dei corsi on line e da coloro che hanno condotto l’intero processo di valutazione del Progetto. 56 4 3,5 3,2 3,5 Livello di personalizzazione Approfondimenti offerti 2,7 Link 2,8 Glossario 3,8 3,8 Test di verifica 3 3 Interazione 1,4 1,4 Bibliografia Lingua inglese 3,2 Audio 2,7 2,8 Glossario 3,1 3,5 2,2 Link Test di verifica Stile grafico 2,7 Approfondimenti offerti 2,7 3,2 57 Livello di personalizzazione Stile comunicativo Business English 3,2 Audio 3 3,5 Stile grafico Interazione Presentazione contenuti 3,1 Stile comunicativo 2 2,7 Coerenza con gli obiettivi Presentazione contenuti Bibliografia 1 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 4 3,7 3,8 3,9 Livello di personalizzazione Approfondimenti offerti 3,6 Link 3 Bibliografia 3 3,4 Glossario 3,3 3 Test di verifica Diritto di accesso 3,5 Audio Interazione 3 Test di verifica 2,5 Interazione 3,5 3,2 2,7 Bibliografia Stile grafico 3,2 2,5 Glossario Stile comunicativo 2,3 2,5 58 Link Nozioni di base sull'E-government 3,8 3,5 Audio 3 3,5 Stile grafico Approfondimenti offerti Presentazione contenuti 3,2 Stile comunicativo 2 Coerenza con gli obiettivi 3,1 Presentazione contenuti Livello di personalizzazione 1 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 3 Gestione di reti 1,5 2 1,5 2,2 2,5 Test di verifica 3 Glossario Interazione 4 3,3 3 Link 2 Approfondimenti offerti Bibliografia 2,1 Bibliografia Livello di personalizzazione 2 3,1 Glossario Audio 1,5 2 Link Stile grafico 1,5 2,5 Approfondimenti offerti Internet, intranet, extranet 3 2,2 59 Livello di personalizzazione 2,8 Stile comunicativo 2 Audio 3 Presentazione contenuti 2 1 3 Stile grafico Test di verifica Coerenza con gli obiettivi 2,5 Stile comunicativo Interazione 3 Presentazione contenuti 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 4 3 2,8 3,5 3 3,5 Audio Livello di personalizzazione 3 Approfondimenti offerti 3,3 Link 3,1 3 Glossario 2,8 2 Bibliografia Test di verifica 3 2 3 2,1 Interazione Interoperabilità dei sistemi 3,2 Stile grafico 2 Linguaggi e strumenti 2,6 2,3 Glossario 2 1 3 2 Link Test di verifica Stile comunicativo 2 60 Approfondimenti offerti Interazione Presentazione contenuti 2,4 Stile grafico Bibliografia 3 Stile comunicativo Livello di personalizzazione Coerenza con gli obiettivi 2,8 Presentazione contenuti Audio 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 2,5 3 Multimedialità 2,4 Livello di personalizzazione Approfondimenti offerti 2,8 Link 2,9 3 Glossario 1,5 1,5 Bibliografia 4 3 2,6 2,2 Audio 1,9 1,5 Glossario Stile grafico 2 1,5 Link Protocolli e architetture di reti 3,1 1,9 Approfondimenti offerti 2 Stile comunicativo 1,5 61 Livello di personalizzazione Test di verifica 2,2 2,2 Interazione 2,2 2 Test di verifica 1 2,5 Stile grafico Interazione Presentazione contenuti 2,6 Stile comunicativo Bibliografia Coerenza con gli obiettivi 2,3 Presentazione contenuti Audio 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 4 3 3,1 3 2,5 2,4 Audio Corsi su PC Livello di personalizzazione 2,2 Approfondimenti offerti 2 Link 3,1 3 Glossario 2,9 2,3 Test di verifica 1,5 2,7 Interazione 1,4 Bibliografia 2,2 Test di verifica Stile grafico 2,2 2,5 2,3 Interazione Stile comunicativo 2 1,8 Glossario Bibliografia 2 1,6 62 Approfondimenti offerti Privacy e sicurezza informatica 2,3 Stile grafico Link 1 2,5 Presentazione contenuti 1,8 Stile comunicativo Livello di personalizzazione Coerenza con gli obiettivi 1,9 Presentazione contenuti Audio 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 3 2,9 3 Glossario Bibliografia Progettazione e amministrazione siti web e portali 3 Link 1,5 2,2 Test di verifica 4 3 2,5 Approfondimenti offerti Interazione 3 Test di verifica 2,5 Interazione Livello di personalizzazione 2 2,9 Bibliografia Audio 2 3,3 3 Glossario Stile grafico 2 3 Link Stile comunicativo 2 3 2,4 63 Approfondimenti offerti Presentazione contenuti 2,5 3,5 3 Audio Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione 3,5 Stile comunicativo Stile grafico 2 3 Coerenza con gli obiettivi Presentazione contenuti Livello di personalizzazione 1 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 3,2 Approfondimenti offerti 2,5 Link 3 Glossario 2,6 3 Bibliografia 2,2 Test di verifica 2,2 3 Interazione Semplificazione dell'attività amministrativa Livello di personalizzazione 3 Audio 4 3 2,7 3 Test di verifica 2,5 Interazione Stile grafico 2,2 3,3 Bibliografia Stile comunicativo 2 2,6 Glossario 2,8 3,9 3 2 64 Link I sistemi informativi e le basi di dati 3,8 Stile grafico Approfondimenti offerti 3 Presentazione contenuti Stile comunicativo Audio 2 3 Coerenza con gli obiettivi 2,5 Presentazione contenuti Livello di personalizzazione 1 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi Test di verifica 2,6 2,5 Test di verifica Sportello informativo 1,5 Interazione 2,3 Interazione 1,5 1,5 Bibliografia 3 Glossario Bibliografia 4 Link 3 3 Glossario Approfondimenti offerti 3 2 Link Livello di personalizzazione 2 2,5 Approfondimenti offerti Audio 2 2 65 Livello di personalizzazione 2,4 Stile grafico Sicurezza delle reti 2 Audio 3 Stile comunicativo 3 Stile grafico 2,5 2,5 Stile comunicativo 2,7 3 Presentazione contenuti 3 Coerenza con gli obiettivi 2 1 3 Presentazione contenuti 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 4 3,5 3,5 3,6 Link Glossario Bibliografia 3 2,2 Test di verifica 2,7 1,5 Interazione I sistemi informativi statistici nella PA 3,8 3,5 Approfondimenti offerti 3 2,4 Bibliografia Livello di personalizzazione 3,1 3,1 Glossario 3,5 2,2 Link Audio 3 2,5 Approfondimenti offerti Stile grafico 2,5 2 66 Livello di personalizzazione Sviluppo applicativo: Internet 2 Audio 3 Stile comunicativo 2,9 Stile grafico 2 3,3 Presentazione contenuti 2,5 Stile comunicativo Test di verifica Coerenza con gli obiettivi 3 Presentazione contenuti Interazione 1 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 4 3 3,5 3,5 3,5 3,9 Stile grafico Audio 3 Telelavoro Livello di personalizzazione 3 Approfondimenti offerti 3,6 1,5 Link 3,4 3 Glossario Stile comunicativo 2,4 2 Approfondimenti offerti 2 2 67 Livello di personalizzazione Glossario 3,2 1,5 Tutela del software e delle banche dati 1,8 Audio Bibliografia Interazione 3 2,2 Test di verifica 2,2 2,1 Test di verifica 1 2,9 2,5 Stile grafico Interazione Presentazione contenuti 2 Stile comunicativo Bibliografia Coerenza con gli obiettivi 2,5 Presentazione contenuti Link 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 3,1 2,5 Stile comunicativo 2,4 Stile grafico 1,9 2 68 Livello di personalizzazione 2,4 Link 3,6 Approfondimenti offerti 2,8 Glossario 2,4 Bibliografia 3,3 Interazione 2,4 Test di verifica URP: strategie, azioni, strumenti, contenuti 3 Presentazione contenuti Audio 4 3 2 1 Coerenza con gli obiettivi 5.3.5 La valutazione dei courseware a confronto Nel grafico che segue vengono messi a confronto i ventitré courseware presentando il valore medio non ponderato delle dodici dimensioni di valutazione utilizzate. Valutazione dei courseware a confronto 2,1 Protocolli e architetture di reti Tutela del software 2,2 Privacy e sicurezza informatica 2,2 2,3 Gestione di reti Sicurezza delle reti 2,4 Progettazione e amministrazione siti web 2,4 Corsi su PC 2,4 Multimedialità 2,4 Linguaggi e strumenti della comunicazione pubblica 2,4 Sviluppo applicativo: pagine web 2,5 Sportello informativo 2,5 Internet, Intranet ed Extranet 2,5 2,6 Semplificazione dell'attività amministrativa 2,7 URP 2,9 Business English Sistemi informativi e basi dati della PA 3 Rete unitaria delle Pubblica Amministrazione 3 Interoperabilità dei sistemi 3 Lingua Inglese 3 3,1 Nozioni di base di E-government Telelavoro 3,2 Sistemi informativi statistici 3,2 3,3 Diritto di accesso 0 69 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Mettendo a confronto le valutazioni complessive dei courseware con le valutazioni dell’apprendimento delle ventitré azioni formative (vedi p. 40), è possibile avanzare alcune considerazioni. Alcune azioni formative, che hanno avuto una valutazione più bassa per quanto concerne i risultati di apprendimento (comunque sempre superiore al valore sufficiente), sono le stesse che disponevano di un corso anch’esso valutato ad un livello qualitativo più basso rispetto agli altri. In particolare: Corsi Tutela del software Privacy e sicurezza informatica Gestione di reti Protocolli e architettura di reti Courseware 2,2 2,2 2,3 2,1 Apprendimento 2,16 2,24 2,24 2,26 Tutte queste quattro azioni formative hanno avuto una durata di sole 18 ore e non prevedevano la consulenza d’aula. Si può avanzare l’ipotesi che il courseware abbia influenzato in maniera significativa il livello di apprendimento complessivo, senza che la videoconferenza sia riuscita a spostare in modo significativo la percezione di apprendimento. Altre azioni formative, viceversa, hanno avuto una valutazione elevata sia dei risultati di apprendimento, sia del courseware di cui disponevano. In particolare: Corsi Diritto di accesso Telelavoro Courseware 3,3 3,2 Apprendimento 2,48 2,51 Ambedue queste azioni formative erano articolate in 18 ore e comprendevano la consulenza d’aula. Si può avanzare l’ipotesi che il courseware di buon livello abbia favorito i risultati di apprendimento, rinforzati positivamente dalla consulenza d’aula. Altre azioni formative presentano, viceversa, dati contraddittori. In particolare: Corsi Sistemi informativi statistici Nozioni di base di e-government Courseware 3,2 3,1 Apprendimento 2,32 2,27 Pur disponendo della consulenza d’aula i due corsi hanno avuto risultati di apprendimento più bassi, rispetto ad azioni formative con analoghi livelli di qualità percepita del courseware. 70 5.4 La tutorship d’aula Il tutor d’aula accompagna e gestisce i processi di formazione. A questa figura fanno riferimento profili anche molto diversi - il tutor d'aula, il tutor aziendale, il tutor FAD/on line, etc. - tutti accomunati dalla funzione di facilitatore e mentore dei processi di apprendimento. Il tutor garantisce una presenza stabile, un punto di riferimento costante per i partecipanti al percorso di formazione (allievi, docenti e altri componenti dello staff formativo) e ricopre alcuni compiti e attività durante l’intero processo di apprendimento. 5.4.1 Il ruolo del tutor d’aula nel Progetto RUPAR Formazione Il tutor d’aula ha rappresentato un ruolo centrale di tutto il Progetto ponendosi come interfaccia continua tra i partecipanti, lo staff didattico, il Cordinamento Didattico, gli Enti che ospitavano le aule. Il tutor d’aula ha rappresentato il vero facilitatore dei processi di apprendimento dei partecipanti, affiancando il docente, stabilendo nessi con i momenti formativi precedenti, fornendo chiarimenti e facilitando il reperimento di materiale documentario (raccolte di articoli, copie di lucidi, abstract, ecc.) sugli argomenti trattati. Nel caso della formazione a distanza il tutor ha avuto il compito di aiutare, guidare, motivare, gli allievi che, interagendo individualmente con la tecnologia, hanno corso il rischio di estraniarsi dal processo formativo e di non seguire la giusta programmazione temporale nelle varie fasi dell'apprendimento. Il tutor d’aula, all’interno del Progetto, ha svolto anche compiti amministrativi e gestionali, come: • l'accoglienza dei partecipanti e dei consulenti d’aula • la rilevazione delle esigenze espresse dai corsisti di cui poteva farsi portavoce presso la docenza o l'intero staff formativo • il monitoraggio delle attività, dell'apprendimento, del gradimento e dell'interesse • l'organizzazione dello spazio fisico dell'aula al fine di favorire un'interazione efficace ed efficiente tra i partecipanti al corso e i relatori • la regolazione di varianze tecnologiche e relative alle strutture fisiche • la gestione dei gruppi di lavoro • l'analisi e l'intervento sul "clima" d'aula. 71 5.4.2 La valutazione della tutorship d’aula I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della loro funzione in rapporto ai risultati di apprendimento. Efficacia della tutorship d'aula sull'apprendimento Alta 52% Sufficiente 46% Bassa 2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 5.4.3 La parola ai protagonisti I commenti dei tutor d’aula sulla funzione di tutorship “E’ stata la figura più azzeccata del progetto; il supporto continuo agli utenti, l’intermediazione tra i docenti e gli utenti è passata il più delle volte attraverso questa figura; il sostegno alle aspettative degli utenti è passato necessariamente attraverso la preparazione personale del tutor; si è rivelata una figura di sostegno, anche morale, agli utenti con poche aspettative”. “Il tutor d’aula rappresenta un elemento fondamentale per gli utenti in una situazione di formazione integrata in rete. Il ruolo del tutor è quello di mediare e facilitare gli apprendimenti attraverso la gestione dell’aula e soprattutto attraverso la gestione del gruppo. Agli occhi dei partecipanti il tutor rappresenta l’aula (riferimento fisico) e l’organizzazione (riferimento complessivo) perché è l’unico soggetto con cui entrano in contatto diretto. Il ruolo del tutor viene facilitato dalla sua competenza nella gestione delle dinamiche di gruppo nonché dalle competenze trasversali (per acquisire autorevolezza) e dalle competenze specifiche nella materia del corso; infatti nei corsi in cui il tutor possiede anche queste specifiche competenze risulta più facile stabilire una relazione costruttiva con gli utenti.” “È stato spesso difficile far capire la specificità del ruolo del tutor-formatore rispetto al tutor on-line. Mi rendo conto del fatto che se il Forum spesso non è stato sfruttato nelle sue piene potenzialità è dovuto al fatto che il tutor d’aula è stato identificato con l’esperto di contenuti”. 72 “La tutorship d’aula è un servizio indispensabile nei casi di formazione a distanza, come presidio a esigenze didattiche, tecnologiche ma anche emotivo-relazionali di cui si carica il contesto formativo. “ “Senza false modestie va detto che il ruolo del tutor d’aula ha permesso di salvare la maggior parte delle situazioni critiche non supportate né dalla tecnologia né da alcuni docenti. È vero che i tutor non erano esperti di tutte le materie e indubbiamente dove non si possedevano i contenuti specifici la possibilità di contribuire all’apprendimento era ridotta, ma nonostante queste mancanze il tutor è venuto incontro a tutti quei problemi di gestione di gruppi che hanno permesso il contenimento di problematiche derivanti dal malfunzionamento delle tecnologie o da altri aspetti, permettendo comunque il proseguimento delle attività in un clima che fosse il più possibile controllato e piacevole.” “Indispensabile, soprattutto per sopperire alle richieste dei corsisti date dal loro diverso grado di conoscenze informatiche. Penso comunque che, anche per chi non aveva dei problemi dal punto di vista dell’utilizzo della strumentazione informatica, sia stato importante avere un supporto continuo e sempre presente.” “Il tutor d’aula è stato l’unico punto di riferimento reale per i corsisti e il suo ruolo nell’apprendimento complessivo è stato decisivo. L’unica figura che si è resa davvero conto dell’effettivo livello di preparazione dei corsisti e delle reali esigenze è stato il tutor, che molto spesso ha dato loro le basi per capire alcuni argomenti trattati in videoconferenza. Oltre a facilitare e a guidare il loro processo di apprendimento attraverso la spiegazione delle varie tipologie di servizi a disposizione, molto spesso si è dovuto sostituire al docente stesso andando a rispiegare o a riassumere alcuni argomenti non chiari durante la videoconferenza.” “La mia figura ha sempre goduto di un rispetto assoluto ed ho sempre usufruito di un forte spirito di accettazione da parte di partecipanti e consulenti d’aula; i corsisti, in particolare, hanno visto fino alla fine in me l’unica figura fisicamente e fortemente presente in aula nell’arco di tutto il loro percorso formativo. Non posso segnalare nessun episodio di non accettazione da parte di oltre 300 partecipanti e non potrei che essere assolutamente soddisfatta del rapporto che ho instaurato con loro anche e soprattutto in momenti di assoluta emergenza.” “Alcuni corsi hanno reso protagonista la tutorship d’aula più che altri, ma in generale posso affermare che il mio ruolo è stato abbastanza importante soprattutto nell’apprendimento dell’uso delle nuove tecnologie e nella facilitazione ad accettare anche solo l’idea della nuova modalità di apprendimento.” “Credo che in numerose occasioni il ruolo del tutor, con un margine di discrezionalità e di “personalizzazione” del ruolo - peraltro assolutamente necessaria - sia stato fondamentale per far sì che le cose si aggiustassero quando le situazioni erano molto critiche o migliorassero in tutte le altre occasioni con interventi sempre differenti e altamente personalizzati.” “Senza falsa modestia, e riconoscendo il lavoro svolto da me e dagli altri tutor, devo dire che il progetto, se ha avuto successo, lo deve anche alla nostra presenza in aula, che soprattutto nelle fasi iniziali, ma anche dopo, è stata fondamentale per ovviare a tutti quei problemi che di volta in volta si sono presentati.” 73 “Il tutor ha fornito un sostegno individualizzato e costante ricoprendo, per i corsi più specialistici, il ruolo prioritario di mediatore dell’accesso ai servizi on line e di facilitatore nella risoluzione dei problemi tecnico-amministrativi. Il tutor è stata l’interfaccia tra coordinamento e utenti, l’unica persona fisicamente disponibile per un rapporto umano, caloroso e in grado di rassicurare l’utente di fronte all’impianto tecnologico di progetto. Il tutor ha rappresentato davanti ai corsisti tutto il dispositivo dell’intero progetto e l’immagine di RUPAR.” “La tutorship è cambiata (spero migliorando) con l’andare avanti del progetto. Ho acquisito maggiore confidenza con le diverse tecniche e tecnologie. La conoscenza delle tecnologie utilizzate è stata sicuramente un punto di forza. Per i corsi di inglese o con approfondimenti di carattere tecnico-giuridico la mancanza di competenze era un fattore limitante. “ 5.5 La videoconferenza Il progetto RUPAR Formazione come è noto ha integrato modalità formative più tradizionali, come la docenza in aula, con altre di tipo più innovativo, come l’autoistruzione, la docenza remota o il tutoraggio a distanza. All’interno di questo sistema di servizi, si colloca anche la docenza remota, tramite videoconferenza, prevista in tutti i percorsi attivati. 5.5.1 Linee guida per la progettazione e la realizzazione delle videoconferenze Le linee guida proposte ai professionisti impegnati nell’attività di docenza in remoto hanno rappresentato un supporto alla progettazione delle videoconferenze e contemporaneamente uno strumento di controllo per verificare, nei diversi passaggi della progettazione, se fossero state garantite, e come, tutte le attività previste e se si fossero prestate le attenzioni necessarie per assicurare la qualità del prodotto e la sua efficacia in termini di apprendimento. Come per ogni intervento formativo, anche la docenza remota deve essere progettata con cura, tenendo conto del target di riferimento e dell’insieme delle altre azioni/attività che costituiscono l’intero percorso d’apprendimento. Questi in sintesi i principali passaggi proposti per la progettazione delle videoconferenze. Definizione degli obiettivi formativi La docenza remota tramite videoconferenza si inserisce in un percorso di formazione più ampio. Da qui la necessità, per ogni docente, di conoscere gli obiettivi generali dell’azione formativa, nonché i contenuti e l’articolazione degli altri momenti didattici previsti. In particolare, deve essere chiaro al docente in che modo l’attività proposta concorre all’acquisizione di conoscenze e di capacità all’interno del percorso globale. Per rendere trasparente questa attività, è fondamentale che ogni docente: o formuli per iscritto gli obiettivi formativi della propria attività, e 74 o li presenti all’aula/e nei primi minuti di videoconferenza. Definizione della struttura La docenza remota prevista nelle azioni formative va scomposta in unità temporali di due o tre ore. Ogni lezione deve essere articolata in momenti di presentazione degli argomenti e in altri di lavoro collaborativo. Il docente, collegato in videoconferenza dal polo centrale, interagisce con gli utenti dislocati nelle varie aule sul territorio regionale e risponde alle domande poste dai partecipanti. Ognuna unità minima dovrà essere articolata in: • una sessione di introduzione e presentazione degli obiettivi, dei contenuti e degli orari della lezione • una sessione di presentazione degli argomenti di studio In questa fase è stato suggerito al docente di usare, per quanto possibile, strumenti e modalità di presentazione degli argomenti stimolanti: metafore, domande, analogie, testimonianze (es. aneddoti), paradossi, curiosità… • una sessione di lavoro collaborativo tra gli utenti (guidati dal tutor d’aula) • una sessione di spedizione delle domande e/o degli elaborati attraverso chat o email (da parte del tutor) • una sessione di preparazione della restituzione (da parte del docente) • una sessione di interazione fra il docente e l’aula Durante questa sessione di interazione, il docente oltre alla restituzione delle domande potrà proporre ipotesi di trasferibilità e attivare consulenza in remoto sugli specifici problemi posti dai partecipanti. • una sessione di sintesi Definizione dei contenuti: individuazione, selezione e organizzazione Gli obiettivi formativi rappresentano la guida per tutti i passaggi della progettazione della docenza remota e quindi anche dell’individuazione, della selezione e dell’organizzazione dei contenuti. Redazione dei materiali da presentare all’aula tramite videoconferenza La redazione dei materiali da presentare all’aula, tramite videoconferenza, è un’operazione molto delicata proprio per il ruolo che assumono i sussidi in un tipo di intervento come quello che stiamo esaminando. Ad ogni docente è richiesto di presentarsi in sede di videoconferenza con una serie di documenti/materiali preventivamente predisposti per la lezione. Redazione dei materiali da consegnare agli utenti Il Progetto non ha previsto l’acquisto di testi a supporto della didattica, ma la distribuzione di materiale didattico reperibile all’interno dei courseware e nelle sezioni di approfondimento e manualistica, ma anche tramite i docenti e consulenti che interverranno in videoconferenza o in aula. Il docente in videoconferenza metterà a disposizione del tutor, sulla piattaforma o inviandogli una mail, le eventuali slide utilizzate, così come altri documenti che ritenesse necessari per approfondimenti. 75 5.5.2 La valutazione della videoconferenza I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della videoconferenza per rapporto ai risultati di apprendimento Efficacia della videoconferenza sull'apprendimento 46% Alta Sufficiente 44% Bassa 10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 5.5.3 La parola ai protagonisti I commenti dei tutor d’aula sulla videoconferenza “La videoconferenza non in tutti i casi si è mostrato uno strumento efficace, soprattutto quando il livello complessivo di conoscenza degli argomenti era molto basso.” “La videoconferenza è stata il punto dolente di tutto il progetto. A seconda del docente è stata il massimo, ma quando il docente è stato poco attento alle esigenze delle aule e degli utenti in generale, è stata una sofferenza. Generalmente per gli utenti ha generato dispersione, poca attenzione e a volte, ahimè sonnolenza…ma le volte in cui il docente si è reso interessante e interattivo, ha attirato l’attenzione degli utenti anche quando si sono verificati dei problemi di connettività.” “Questa modalità ha creato molti problemi soprattutto per il corso di inglese, in cui per la maggior parte dei corsisti sarebbe stato necessario la presenza del docente in aula. Ho potuto riscontrare che oltre le competenze strettamente legate alla materia del corso, è fondamentale che il videoconferenziere possieda delle competenze riguardo la comunicazione a distanza, spesso docenti preparati non hanno saputo rendere in modo proficuo i loro contenuti.” “E’ sicuramente uno strumento molto valido e innovativo, soprattutto rispetto al numero molto elevato di persone che permette di raggiungere nello stesso momento, ma è ancora da perfezionare. La sua buona riuscita dipende molto dal relatore e dalla sua capacità comunicativa, indipendentemente dai contenuti. Si tratta di una capacità a sé e che è molto raro incontrare.” “Inizialmente è stato il servizio maggiormente criticato, oltre alle resistenze forse in parte prevedibili nei confronti di un mezzo così innovativo come strumento per fare formazione, anche per via della delusione ingenerata dal fatto che la maggior parte dei frequentanti i primi corsi nella mia aula non sapeva che i corsi si sarebbero svolti 76 secondo le modalità previste dal Progetto RUPAR , e per il fatto che per di più questo mezzo non funzionava a dovere. Dopo il passo falso iniziale ha avuto inizio il lungo processo che ha portato all’accettazione e valorizzazione del mezzo, anche se non totale.” “La bontà della videoconferenza è stata determinata dalla capacità del docente di trasmettere le informazioni. Questa capacità è fatta di molti elementi tra cui posso indicare: comunicazione non verbale (anche solo lo sguardo dritto verso la web o il tono della voce sono elementi essenziali), semplicità delle informazioni trasmesse e/o chiarezza espositiva (cercare di rendere semplici cose un po’ complesse e non rendere complesse cose semplici), ritmo della lezione (una videoconferenza letta come il telegiornale o troppo lenta ha spesso determinato assoluta mancanza di attenzione da parte dei partecipanti; una videoconferenza in cui sono stati proposti esempi pratici ed esercitazioni, ma non interrogazioni, ha sempre destato l’attenzione e generato curiosità e apprendimento). La bontà della videoconferenza è stata altrettanto determinata dal funzionamento dell’apparato tecnologico. Avere una videoconferenza completa ed efficiente, ovvero in cui si hanno audio perfetto, ricezione di diapositive in tempo reale e video sempre attivo con l’immagine del docente, rappresenta il primo elemento per facilitare il passaggio delle informazioni.” “Buono il metodo, non altrettanto la tecnologia a supporto. In particolare i corsisti lamentavano la totale assenza della possibilità di dialogo (audio) con il docente durante la videoconferenza.” “Le videoconferenze sono stata apprezzate quando il docente di turno era in grado di catturare l’attenzione e non si limitava ad una semplice lettura delle diapositive, altrimenti la rilevante mancanza del feed-back tradizionale si faceva sentire e tendeva a far scendere drasticamente il livello d’attenzione.” “A mio avviso la videoconferenza ha rappresentato il momento clou della formazione a distanza. Ho avuto modo di osservare come una videoconferenza ben riuscita facesse dimenticare anche i problemi tecnologici. Il sistema utilizzato, però ha una grave carenza, limita molto l’interazione: parlare direttamente col docente sarebbe stato ancora più stimolante per i discenti, ovviamente con quei docenti che hanno saputo catturare la loro attenzione.” “La videoconferenza è stata la modalità didattica sicuramente meno apprezzata anche perché purtroppo la maggior parte dei docenti non era in grado di trasmettere i contenuti attraverso la webcam e il microfono. Molti docenti non hanno coinvolto direttamente i corsisti e questo ha pesato molto: i partecipanti si sono sentiti utenti passivi e sconosciuti. “ “L’impatto con la videoconferenza spesso per molti è stato problematico, ma dopo qualche lezione si è capito meglio il meccanismo. L’apprendimento è risultato comunque dipendente dal docente e dalla sua brillantezza.” “L’apprendimento in videoconferenza è fortemente influenzato non solo dalla preparazione del docente e dalla sua effettiva competenza, ma spesso soprattutto dalla capacità di comunicare in video. La compresenza di questi due aspetti non è stata costante durante tutto il Progetto” 77 “ Efficace, a seconda delle conoscenze, ma soprattutto, delle capacità comunicative del docente. Giudizio, nel complesso, sicuramente positivo.” “Solo pochi docenti sono stati palesemente criticati dai corsisti, non tanto per la loro preparazione, quanto per le loro inadeguate capacità espositive”. “Ci sono stati degli incontri a distanza veramente interessanti sotto tutti i punti di vista, ma pochi gli interventi di docenti che hanno saputo coniugare benissimo aspetti inerenti i contenuti del corso in oggetto con la comunicazione/interazione a distanza.” “ La videoconferenza è un sistema che per poter favorire l’apprendimento dovrebbe essere curato nei minimi dettagli, compresa la voce del docente e la sua capacità comunicativa. La selezione dei docenti sarebbe dovuta essere molto più curata, spesso si è tralasciato l’aspetto della voce o della capacità espressiva del volto che in videoconferenza sono determinanti per una buona riuscita e per un fluido passaggio di informazioni.” “La videoconferenza ha inizialmente causato un certo scetticismo nei partecipanti, che lamentavano una assenza di rapporto diretto con il docente e l’impossibilità di interromperlo per chiedere chiarimenti. In realtà la possibilità di fare domande e ottenere risposte è, in astratto, la stessa che si ha nella consulenza in aula.” “Il successo della videoconferenza è legato, oltre alla capacità comunicativa del docente e alla sua familiarità con questo nuovo modo di insegnare, alla qualità e alla affidabilità del sistema tecnico. Dopo le difficoltà della prima settimana, la revisione tecnica del sistema ha permesso un miglioramento decisivo della qualità delle videoconferenze. Certi docenti hanno saputo utilizzare in modo egregio le potenzialità del supporto informatico (esercizi in gruppi, restituzione all’insieme degli elaborati di ogni aula, Chat ecc). In particolare, la videoconferenza è stata la base dell’apprendimento in inglese. In generale, sarebbe stato necessario fornire appunti scritti riprendendo i passaggi spiegati in videoconferenza.” “Le Videoconferenze sono uno strumento nuovo, come tale si è vista una differenza abissale tra docente e docente. Con docenti preparati si vinceva la “freddezza” dello strumento tecnologico e la distanza. Chi si ricordava dell’eterogeneità del pubblico, non si perdeva in digressioni, chiedeva feed-back, rispettava i tempi tecnici e motivava la platea invece che rileggere i contenuti le slides, ed è stato apprezzato.” 78 5.6 La consulenza d’aula La metodologia didattica prevedeva che gli argomenti trattati nei moduli e nelle unità didattiche in autoistruzione e tramite docenza in remoto fossero ripresi e approfonditi dal consulente d’aula. I momenti di consulenza hanno rappresentato un’occasione per approfondire le problematiche, di interesse dei partecipanti, emerse durante il corso e per creare situazioni di laboratorio e di pratica in cui i partecipanti avessero la possibilità di confrontarsi su casi di eccellenza e condividere con gli altri la propria esperienza professionale. La consulenza d’aula era prevista per dieci delle ventitré azioni formative del Progetto. 5.6.1 La valutazione della consulenza d’aula I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della consulenza d’aula in rapporto ai risultati di apprendimento Efficacia della consulenza d'aula sull'apprendimento Alta 60% Sufficiente Bassa 39% 1% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 5.6.2 La parola ai protagonisti I commenti dei tutor d’aula sulla consulenza “Laddove prevista ha contribuito in modo assolutamente positivo all’apprendimento dei partecipanti, anche perché sempre connotata da un taglio pratico, costantemente calato nella realtà lavorativa degli utenti”. “Le consulenze d’aula sono state di solito molto apprezzate e i consulenti hanno favorito l’apprendimento con la modalità della spiegazione con numerosi esempi ed esercizi pratici. La consulenza è stata nella mia aula sempre un’esperienza positiva per tutti i corsi.” “La metodologia tradizionale d’insegnamento è stata molto più apprezzata rispetto alla docenza remota oltre che per i vantaggi comunicativi intrinseci, anche per il fatto che tutti i consulenti si sono dimostrati all’altezza delle aspettative dei corsisti.” “E’ il servizio più apprezzato (quasi a prescindere dal docente), penso per abitudine all’unica situazione d’aula nota e familiare, e per i vantaggi (diversi da quelli degli altri strumenti) che innegabilmente porta con sé, di relazione e reciprocità.” 79 “In certi corsi le consulenze hanno ribaltato letteralmente la soddisfazione e apprendimento e a mio parere, per quanto impostazione volta all’innovazione e a metodi innovativi di consulenza in più avrebbe solo potuto giovare all’intero sistema. stata assolutamente necessaria.” situazione rispetto a i corsi avessero un’ formazione, qualche In taluni casi sarebbe “L’apprendimento complessivo attraverso tale modalità è stato buono soprattutto quando i docenti si informavano precedentemente sulla tipologia di utenti che avrebbero trovato in aula e nello specifico: competenze, esigenze, aspettative, necessità e ruoli all’interno dell’amministrazione.” “Si sarebbe dovuto curare maggiormente il rapporto tra i differenti docenti, per favorire una continuità di contenuti tra coloro che si avvicendavano in aula e coloro che invece svolgevano le videoconferenze.” “I docenti che si sono presentati nella mia aula hanno avuto un ottimo impatto con gli utenti, si sono dimostrati preparati, attenti alle esigenze degli utenti e disponibili al confronto. Personalmente mi sono trovato bene con tutti; tuttavia, non tutti hanno lasciato materiale a disposizione degli utenti e questo è stato un peccato, anche perché molte materie trattate avrebbero avuto bisogno di un supporto cartaceo.” “La consulenza d’aula è sempre stata fondamentale in ogni corso in cui è stata attivata e secondo me completa il lavoro svolto in videoconferenza. I corsi in cui c’è un’alternanza delle due modalità, sono quelli che sono stati più seguiti con interesse.” “La consulenza d’aula ha rappresentato un’occasione di confronto diretto con una fonte esperta di conoscenza. La preparazione del/della consulente è stata determinante ai fini della soddisfazione dei partecipanti; la disponibilità di materiale didattico differente rispetto a quello proposto dal docente in videoconferenza ha oltremodo influito sul livelli di gradimento della consulenza ma l’elemento fondamentale ai fini della buona riuscita di una giornata di consulenza è stata la capacità del consulente di entrare in relazione con i corsisti (intesi come “gruppo”); la puntualità, il ritmo, gli esempi pratici, i riferimenti ai courseware e la disponibilità al confronto con la quotidianità del lavoro dei corsisti sono stati elementi basilari. Purtroppo non sempre i consulenti sono stati capaci catturare l’attenzione dei corsisti; molto spesso non sono stati puntuali; in alcune occasioni non erano abbastanza preparati ma in altre occasioni hanno dimostrato competenza nella gestione dell’aula e competenza nella materia proposta e la differenza è stata lampante.” “Tranne alcune eccezioni, le consulenze d’aula sono state molto apprezzate ed efficaci. La consulenza ha consentito di diminuire la distanza creata dalla tecnologia”. “Efficace nella maggior parte dei casi. Solo in pochi casi i consulenti hanno deluso le aspettative dei corsisti non essendo in grado di rispondere alle loro domande.” “Le consulenze sono generalmente apprezzate perché rappresentano una metodologia di apprendimento classica, tranne nei casi in cui il consulente era completamente indifferente alle esigenze dell’utenza. Inoltre, il consulente dovrebbe evitare di criticare l’impostazione del progetto e soprattutto evitare di arrivare in ritardo.” 80 “Spesso deludente: interventi con buoni contenuti ma troppo poco strutturati, consulenti che si presentano senza sapere quello che è stato studiato prima dall’aula e che propongono un modello didattico più vicino alla lezione universitaria che alla formazione professionale. “ “Le consulenze sono state molto apprezzate per la familiarità con la formazione classica, la facilità di approfondimenti e chiarimenti: la consulenza in aula diventava uno spazio molto vivo ed interattivo. Anche per la consulenza d’aula si devono fare delle distinzioni riguardo alla gestione dei tempi e alla capacità di incuriosire con esercizi, test, domande: spesso è mancato.” 81 5.7 La tutorship on line Il tutor on line ha rappresentato una figura centrale nei percorsi di apprendimento del progetto RUPAR Formazione e da lui è dipesa l’efficacia di alcune attività nel processo di apprendimento del singolo utente e dell’aula. I benefici di un buon apprendimento possono derivare infatti non solo dall'atteggiamento positivo del corsista verso la nuova tipologia di formazione – quella integrata appunto –, ma anche dall’interazione e dalla cooperazione continua e costante che si riesce ad attivare all'interno della classe virtuale. Il tutor on line, oltre ad essere un esperto di contenuti, ha cercato di porsi, infatti, come promotore delle interazioni fra i discenti, incentivando e stimolando la partecipazione all’ambiente groupware e attivando forme di peer tutoring tra i diversi attori del gruppo classe virtuale. L’azione del tutor on line è stata trasversale alle altre attività didattiche e proprio questa peculiarità ne ha arricchito la valenza formativa. Il tutor on line, proprio per la sua funzione di interazione con gli utenti, con i tutor d’aula, con i docenti in videoconferenza avrebbe dovuto rappresentare il fil rouge fra i differenti servizi didattici. Compito fondamentale del tutor di rete è stata la personalizzazione del percorso formativo, che è stata facilitata dal processo di progressiva conoscenza reciproca con i corsisti. L’ambiente per la discussione fra tutor e utente è stata principalmente la posta elettronica che si presta, anche per la riservatezza, alla dichiarazione di un bisogno, alla comunicazione confidenziale e alla definizione di una personale strategia risolutiva. Oltre alla personalizzazione del percorso formativo, il tutor on line doveva essere in grado di: • attivare e gestire discussioni in rete • guidare lavori di gruppo basati sulla comunicazione asincrona per via testuale • utilizzare le risorse telematiche in maniera calibrata e combinata con altri media e metodi (interventi in presenza, videoconferenze, courseware, ecc.) 5.7.1 La valutazione della tutorship on line I dati di seguito riportati rappresentano la valutazione dei tutor d’aula sull’efficacia della tutorship on line in rapporto ai risultati di apprendimento. Efficacia della tutorship on line sull'apprendimento Alta 29% Sufficiente 60% 11% Bassa 0% 10% 20% 30% 82 40% 50% 60% 70% 5.7.2 La parola ai protagonisti I commenti dei tutor d’aula sulla tutorship on line “Il giudizio è mediamente positivo. In alcuni corsi – in particolare su PC – ha funzionato meno, in altri – soprattutto Lingua Inglese e Business English – ha riscosso un grandissimo successo”. “In alcuni corsi si è rivelata un aiuto fondamentale per la risposta agli utenti; in altri è stata del tutto assente come proposte e come risposte. All’interno del progetto nel suo complesso è forse la figura che meno delle altre è stata utilizzata dagli utenti; i quali tra le altre cose hanno utilizzato ben poche delle offerte del progetto..più per timore del mezzo e per mancanza dello spirito di innovazione che non per la mancanza di cognizioni in merito all’utilizzo dei servizi stessi.” “La tutorship on line è un servizio piuttosto importante nell’offerta formativa ma risulta accessibile soprattutto a coloro che hanno grande dimestichezza e confidenza con lo strumento informatico. Gli utenti che, al contrario, non sono abituati ad utilizzare il computer come strumento di comunicazione perdono di vista la funzione del tutor on line e non accedono al servizio.” “È stato uno strumento poco sfruttato e a volte poco efficace, a parte alcuni casi in cui ha invece assolto perfettamente il suo scopo.” “E’ stato uno strumento molto utile, soprattutto quando il corsista superava le difficoltà tecnologiche e comunicava personalmente attraverso la posta elettronica per chiarire i propri dubbi.” “Il tutoraggio on-line è stato spesso carente e inefficace, fatta esclusione del corso di inglese,…sia dal punto di vista dei contenuti e della modalità di comunicazione che dal punto di vista del coinvolgimento dei corsisti”. “In generale sempre “presente” e tempestiva nelle risposte”. “E’ un servizio che nella mia aula ha incontrato alcune resistenze, forse date il tutor on line non era conosciuto. Forse una mail di benvenuto ai corsisti avrebbe potuto favorire il dialogo. E’ stata infatti apprezzata la presentazione del tutor on line in videoconferenza.” “Utile per gli utenti , per il chiarimento di dubbi relativi ai corsi , ma anche al tutor d’aula per la gestione della didattica della videoconferenza e la comunicazione con il docente.” “ Pochi tutor on line si sono impegnati a fare ricerche e approfondimenti relativamente alla materia di cui avevano il tutoraggio, in modo da condividere dispense e approfondimenti da aggiungere a quelle già fornite dai docenti a distanza. Ho trovato invece utilissimi gli interventi di qualcuno di loro quando ha provato a fornirci materiale aggiuntivo da condividere con i corsisti, come approfondimento o stimolo nelle ore non di video conferenza.” “L’utilizzo e quindi l’apprendimento tramite il tutor on line, ha risentito inevitabilmente della scarsa confidenza da parte dei corsisti con le nuove tecnologie, per cui spesso 83 hanno preferito altre vie per migliorare l’apprendimento, come le domande direttamente fatte in chat al docente o a me.” “Punto di riferimento che, dal mio punto di vista e non capisco per quale motivo, non è stato sfruttato nel modo migliore dai corsisti, anche se caldamente invitati a farlo; forse una loro seppur parziale partecipazione alle videoconferenze, come è avvenuto per i corsi di inglese, avrebbe contribuito a rendere la loro figura meno “virtuale”.” “ La figura del tutor on line è stata molto apprezzata e utilizzata nei corsi di inglese, dove comunicare con il tutor on line è risultato stimolante e ha dato molta soddisfazione perché il feedback era quasi sempre immediato. In altri casi è stato di supporto certamente alle altre attività, ma credo che talvolta sia stato più utile a noi tutor (invio delle slide per la videoconferenza e/o materiale aggiuntivo) che ai corsisti.” “La tutorship on line è stata un’opportunità molto interessante, ma non abbastanza sfruttata dai corsisti, tranne che per i corsi di inglese. Malgrado la mia insistenza, è stato difficile ottenere un’interazione vera tra tutor on line e corsisti, forse per la novità di tale rapporto “virtuale”. L’inserimento sul Forum di documenti aggiuntivi o complementari alla videoconferenza è stato una pratica vincente. “ “Solo qualche raro utente ha utilizzato questo strumento. Ritengo che sia stata una scelta valida anche se non adeguatamente sfruttata. Forse un sito diverso, maggiormente accattivante e usabile avrebbero contribuito ad un maggior successo di questo servizio.” “Positiva la valutazione anche se i corsisti hanno mostrato molta riluttanza ad utilizzare questa risorsa. In genere l’hanno utilizzata attraverso il tutor e non direttamente.” “Ciò che emerge dal confronto di queste diverse valutazioni è il forte apprezzamento della consulenza d’aula come metodologia di formazione ed un giudizio mediamente più critico sull’’efficacia della video conferenza e della tutorship on line. Il courseware è stato sostanzialmente valutato positivamente dalla quasi totalità dei tutor che hanno potuto apprezzare il contributo offerto dalla formazione on line ai processi di apprendimento dei partecipanti.” 84 5.8 Il livello di soddisfazione professionale espresso dai protagonisti dello staff didattico Il livello di soddisfazione professionale espresso dai diversi protagonisti del Progetto è stato rilevato perché può rappresentare un indicatore indiretto sull’appropriatezza dei diversi strumenti didattici utilizzati ed in particolare della tutorship d’aula, della docenza in videoconferenza, della consulenza d’aula e della tutorship on line. Ai titolari di questi ruoli è stato chiesto quale fosse il livello di soddisfazione professionale complessivo che avevano ricavato dall’essere protagonisti, a vario titolo, del Progetto RUPAR Formazione. Ulteriori espressioni di soddisfazione professionale sono state raccolte per rapporto a specifiche dimensioni relazionali che hanno caratterizzato il lavoro di ciascuno. 5.8.1 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor d’aula Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale espresso dai tutor per rapporto all’esperienza nel suo complesso. Livello di soddisfazione professionale del tutor d'aula Alta 81% Media Bassa 19% 0% 0% 10% 20% 30% 40% 85 50% 60% 70% 80% 90% Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei tutor d’aula in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione svolta. Livello di soddisfazione per rapporto alla funzione di supporto ai processi di apprendimento 100% 80% 67% 60% 33% 40% 20% 0% 0% Bassa Media Alta I tutor d’aula non avevano responsabilità diretta di docenza, anche se hanno svolto costantemente la funzione di facilitatori dei processi di apprendimento dei partecipanti. La mancanza di una responsabilità magistrale specifica rappresenta probabilmente la regione della valutazione espressa che appare, se pur elevata, più bassa in rapporto a quella relativa ad altri ambiti di azione che hanno caratterizzato il ruolo e il lavoro professionale dei tutor d’aula. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i partecipanti 100% 79% 80% 60% 40% 19% 20% 2% 0% Bassa Media Alta Vale la pena rammentare che il tutor d’aula si è trovato a gestire molti gruppi di partecipanti che si sono alternati nella sua aula durante i mesi di erogazione della formazione. Ciò nonostante il livello di soddisfazione espresso relativo a questa 86 dimensione appare elevato e testimonia un’alta capacità relazionale in setting d’aula in continua evoluzione. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i consulenti d'aula 100% 80% 67% 60% 33% 40% 20% 0% 0% Bassa Media Alta Il dato esprime un alto livello di soddisfazione probabilmente perché il tutor d’aula ha avuto la possibilità di interagire direttamente con il consulente e perché riflette nella sua valutazione l’apprezzamento espresso dai partecipanti. La percentuale significativa di quanti hanno espresso una valutazione “media” può essere ricondotta ad alcuni comportamenti anomali da parte dei consulenti, prontamente segnalati e gestiti dagli stessi tutor con il supporto del Cordinamento Didattico. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i docenti in videoconferenza/tutor on line 100% 80% 60% 60% 40% 40% 20% 0% 0% Bassa Media Alta Questa valutazione, più critica delle altre, è probabilmente dovuta alle oggettive difficoltà o impossibilità di interazione diretta dei tutor d’aula con coloro che entravano in relazione con i partecipanti e con gli stessi tutor attraverso la mediazione delle tecnologie. 87 Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con il Cordinamento Didattico 100% 72% 80% 60% 40% 28% 20% 0% 0% Bassa Media Alta Data la complessità relativa alla gestione in parallelo di venticinque aule e tutor d’aula, si è reso necessario istituire, all’interno del Cordinamento Didattico, un referente dei tutor che rappresentasse la loro prima interfaccia, a cui potevano rivolgersi per tutti i problemi rispetto ai quali era utile avere supporto e orientamento per una loro rapida soluzione. Il livello di soddisfazione espresso è molto alto proprio per questa funzione essenziale di cordinamento messa a disposizione dei tutor. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i colleghi tutor 100% 81% 80% 60% 40% 19% 20% 0% 0% Bassa Media Alta Il gruppo dei tutor d’aula ha avuto poche opportunità di incontri collegiali, oltre alle giornate di formazione iniziale. Ciò nonostante nel corso del Progetto si è sviluppata un’intensa relazione fatta di scambi di esperienze, di supporto reciproco, di messa in comune di osservazioni, commenti, emozioni (sempre via e-mail) che ha concorso a sviluppare un forte senso di appartenenza di tutti al “gruppo dei tutor” e a rendere meno presente e faticoso il vissuto di isolamento e solitudine che le condizioni oggettive di dislocazione geografica avrebbero potuto potenziare. La ricchezza e l’intensificazione nel tempo degli scambi di messaggi di posta elettronica tra i tutor e tra questi ed il 88 Cordinamento Didattico del Progetto, rappresenta la testimonianza e la ragione della trasformazione di un team virtuale in un team reale. I commenti dei tutor d’aula “Dal punto di vista personale l’esperienza di tutor d’aula è stata fantastica: non avendo in passato affrontato una tipologia di lavoro simile, giorno per giorno ho arricchito il mio bagaglio di conoscenze, incontri, gestione di dinamiche di gruppo. Ho sperimentato cosa significhi lavorare all’interno di un gruppo di lavoro teso al raggiungimento di un obiettivo ambizioso, che si inserisce in un più ampio processo ormai irreversibile di ammodernamento. E sapere di aver fatto parte di un tale contesto mi ha responsabilizzato e gratificato.” “Per quel che mi riguarda ho maturato un’esperienza del tutto nuova, stimolante per la mia crescita personale e professionale anche se in molte occasioni mi sono trovato in situazioni critiche. Per quel che riguarda le relazioni con gli utenti ho maturato grandi esperienze arrivando a trovare la piena disponibilità da parte di tutti i partecipanti ai corsi; per quel che riguardava la scelta alternativa alle varie situazioni in cui la videoconferenza non funzionava, per esempio… Coloro che hanno abbandonato, lo hanno fatto perché non credevano molto nei sistemi di insegnamento a distanza oppure per eccesso di lavoro all’interno dei loro enti di appartenenza. Le relazioni con i miei colleghi sono state continue e hanno riempito completamente alcune mie giornate. La risoluzione dei loro problemi è stata una bella palestra di vita e un modo per sentirli un po’ più vicino. Insomma un’esperienza da rifare in toto.” “L’esperienza nel complesso è stata positiva in quanto sono riuscita sia ad acquisire nuove competenze nel campo delle tecnologie, sia a mettere alla prova le mie competenze riguardo la gestione dei gruppi. Ho avuto difficoltà nel gestire in modo autonomo alcune situazioni ma credo nel complesso di averle superate, grazie anche al rapporto con alcuni colleghi tutor.” “Valuto molto positivamente la mia esperienza come tutor d’aula; ho potuto apprezzare una forte crescita professionale e personale dovuta al continuo contatto e confronto con i partecipanti dei corsi, nonché una crescita delle competenze informatiche. Ritengo di aver acquisito anche maggiore competenza nel problem solving e nella gestione delle emergenze, maggior capacità di relazionarmi con un gruppo e di gestirne le dinamiche.” “Considero questa esperienza estremamente arricchente sia a livello professionale che a livello personale. Le relazioni interpersonali difficili sia con i corsisti che con l’organizzazione, quando si sono verificate, sono state sempre uno stimolo a migliorarsi, mai un limite. Ho sempre cercato di lavorare sulla creazione di un clima d’aula disponibile alla collaborazione e alla gestione dei problemi sia tecnologici che didattici. Questo ha consentito di ottenere una buona soddisfazione generale anche nei corsi più critici. Del ruolo del tutor-formatore credo debbano essere valorizzate ad approfondite soprattutto la relazione con il discente, la gestione della relazione con lo staff didattico e la gestione della relazione con il coordinamento didattico. Lavorando sul questo autentico punto di forza si sarebbe potuto migliore notevolmente l’erogazione del servizio offerto.” 89 “La mia prima esperienza in qualità di tutor d’aula nel complesso è stata positiva, in quanto sono riuscita ad applicare e sicuramente ad ampliare le mie conoscenze nel campo delle tecnologie informatiche, sia a mettere alla prova le mie competenze di gestione d’aula e di gruppo in generale. Le difficoltà sono state numerose e varie dall’inizio alla fine del progetto, ma ritengo nel complesso di averle gestite e superate, grazie, oltre alle mie conoscenze e competenze, al supporto costante di chi, facente parte al coordinamento didattico, ci ha affiancato quotidianamente, e naturalmente, grazie al reciproco supporto importantissimo con i miei colleghi tutor.” “L’esperienza di tutor d’aula è stata sicuramente positiva, mi ha permesso non solo di acquisire maggiori conoscenza, ma anche di avere soddisfazioni soprattutto dalle relazioni createsi con gli utenti, che hanno visto in me un punto di riferimento. Si è creato sicuramente un rapporto di stima reciproca. Molto positiva è stata anche la nuova esperienza di coordinamento a distanza del lavoro sia con gli altri tutor che con il coordinamento didattico.” “Ho imparato tantissimo: dal punto di vista dei contenuti erogati è come se avessi frequentato anch’io tutti i corsi e, soprattutto, ho imparato a conoscere meglio l’utenza in oggetto con le sue ansie da cambiamento, le sue perplessità e reticenze, il suo essere ancorato per necessità a vecchie modalità di espletamento dei propri incarichi professionali. RUPAR Formazione è stata un’esperienza unica per contenuti, utenza, responsabilità e gestione di criticità. Aver partecipato è stato senz’altro fonte di un’enorme soddisfazione e arricchimento personale. Lo rifarei senz’altro e lo consiglierei a chiunque intenda mettersi alla prova professionalmente nel campo delle relazioni pubbliche. Che altro dire, sono proprio contenta è soddisfatta di aver fatto parte di questo staff e non vedo l’ora di sapere come è andata nell’insieme tutta l’esperienza anche se comunque non cambierà di una virgola la mia grande soddisfazione personale.” “Dopo la laurea è stata la mia prima “vera” esperienza di lavoro. La giudico estremamente positiva perchè: mi ha fatto scoprire un settore molto interessante, quale quello della formazione, nel quale mi piacerebbe acquisire nuove e maggiori esperienze ·è stata molto “formativa” nel senso che mi ha permesso di acquisire maggiori competenze mi ha consentito di conoscere tante persone, con alcune delle quali si sono instaurati ottimi rapporti mi ha messo in grado di utilizzare strumenti tecnologici altamente sofisticati .” “Aver avuto la possibilità di partecipare come tutor-formatore a questo progetto ha consolidato ancora di più la mia esperienza professionale in questo campo. È stata un’esperienza a tutto tondo che mi ha permesso di osservare da posizione privilegiata diverse dinamiche. Intanto le dinamiche d’aula, la gestione dei corsisti e della comunicazione con loro, la gestione dei problemi e delle difficoltà. Ma anche il rapporto, seppure indiretto, con le P. A. ha arricchito di non poco quest’esperienza. Tengo a sottolineare poi il livello di autonomia che ci è stato dato; personalmente ritengo che non ci sia modo migliore di mettersi alla prova se non gestire in quasi totale autonomia un’aula attrezzata per la formazione di questo tipo. 90 Da non trascurare è anche l’aspetto di arricchimento professionale che riguarda la “confidenza” con le nuove tecnologie e la gestione delle criticità ad esse legate. Volendo riassumere quella che è stata la mia esperienza dico sicuramente che è stata più che positiva e altamente qualificante dal punto di vista professionale, nonché sicuramente spendibile in occasioni future.” “Breve ma intensa, estremamente positiva e gratificante, non solo dal punto vista lavorativo ma anche da quello umano.” “Il bilancio della mia esperienza di tutor d’aula nel complesso è positivo, nonostante tutte le difficoltà incontrate a livello tecnologico, didattico, gestionale, organizzativo e umano. ” “Un’esperienza faticosa, impegnativa, ma gratificante. Il mio bagaglio di conoscenze è aumentato di molte nuove acquisizioni, la mia capacità di gestire situazioni complesse e, a volte, problematiche è stata sollecitata e affinata, la voglia di crescere professionalmente in questo settore lavorativo si è confermata ulteriormente.” “Anche qui ci sono state cose positive e cose meno positive, ma complessivamente posso dire che è stata un’esperienza molto coinvolgente, da tutti i punti di vista, e da cui ho imparato tanto sia dal punto di vista dei contenuti che dal punto di vista della gestione di gruppi e relazioni umane. Il tutto ha sicuramente contribuito ad aumentare la mia capacità di gestione dell’imprevisto, dell’ansia e delle situazioni più critiche, ed anche la mia capacità creativa ne è uscita rafforzata. Una cosa invece penso non sia stata opportunamente gestita: come tutor avremmo dovuto avere maggiore coinvolgimento in quelle che erano le decisioni organizzativodidattiche, per il semplice fatto che, essendo immersi giornalmente tra i corsisti e le problematiche d’aula, avremmo potuto contribuire in modo forte alla risoluzione di certe problematiche che noi, per primi, vivevamo e conoscevamo molto bene, mentre invece non mi è parso ce ne sia stata data l’opportunità.” “Non è semplice riassumere le diverse impressioni e gli svariati stati d’animo vissuti nel corso di questi mesi. Sicuramente è stata un’ esperienza ricca e, per quanto mi riguarda direi anche piuttosto soddisfacente. (…) non credevo, anche se ci speravo, di riuscire a creare uno spazio e un ruolo, come credo ogni tutor abbia fatto, all’interno della mia aula che mi ha permesso una gestione per quanto possibile personalizzata della quotidianità, producendo talvolta l’instaurarsi di dinamiche simpatiche tra i componenti delle classi e comunque, quasi sempre, “scambi umani” interessanti che hanno addolcito a colorato un po’ le fredde e complicate tecnologie.” “La mia esperienza di tutor come potrei definirla se non entusiasmante. La gestione di problemi sempre diversi e complessi da risolvere costantemente, cosa si potrebbe chiedere di più ad un lavoro mai monotono e che non ti annoia mai. Quando non si trattava di risolvere problemi tecnologici, cosa che mi ha permesso di incrementare le mie conoscenze in questo campo, si trattava di risolvere problemi relazionali con i corsisti, i più diversi. Quindi nuovi comportamenti da adottare per relazionarsi con le diverse persone. Per non parlare della costruzione di un rapporto fiduciario con l’ente ospitante, inizialmente piuttosto mal disposto nei nostri confronti a causa di rapporti pregressi. Anche la parte relativa all’amministrazione registri, database, autocertificazioni è stata divertente mai noiosa e diversa nell’arco dei mesi.” 91 “Un’esperienza molto ricca, che ha richiesto una notevole capacità a gestire la complessità, ad adattarsi e ad innovare.Una progressione personale importante: nella didattica d’aula “informatizzata” e della FAD. al livello tecnico-informatico (gestione dell’aula, risoluzione dei problemi tecnici,), nella conoscenza della PA italiana e della problematica della sua modernizzazione l’occasione di praticare di nuovo l’inglese e di scoprire o approfondire certi campi di conoscenza (comunicazione, legislazione) il piacere di lavorare con persone interessanti e di lavorare assieme per uno scopo comune.” “E’ stata un’esperienza positiva, ha contribuito ad una mia crescita personale e la rifarei. Purtroppo non ho gestito adeguatamente le relazioni con i colleghi (tutor e coordinamento didattico). Probabilmente sarei dovuto essere più critico e propositivo.” “Molto positiva soprattutto per quanto riguarda la relazione con i corsisti e la gestione delle dinamiche d’aula. Ho acquisito autonomia di lavoro e tanta capacità di problem solving, soprattutto nelle situazioni di emergenza che si sono verificate a causa di difficoltà tecnologiche!” “Non ho avuto difficoltà particolari che non potessero essere risolte con un pizzico di buon senso o con l’aiuto dei colleghi o del coordinamento, per cui questo acuisce la soddisfazione di aver fatto il tutor dei miei utenti. Non posso che essere orgoglioso di aver fatto parte del progetto, esperienza più che positiva.” “Completamente positiva. Anche ciò che ho pensato non andasse bene del Progetto RUPAR credo debba rientrare nella capitalizzazione di questa esperienza che trovo estremamente formativa a vari livelli, professionali sicuramente, ma anche personali. Come già espresso penso che rilevante importanza rivesta nel lavoro del tutor la partecipazione alla fase progettuale. Forse per un progetto di così vasta portata, essendo probabilmente impraticabile far partecipare 25 diverse persone a questa fase, una alternativa avrebbe potuto consistere in un maggior coinvolgimento dei tutor nel “dietro le quinte” , sicuramente con un guadagno cospicuo in termini di maggior valorizzazione del proprio operato per i tutor, e di conseguenza anche per il Progetto.” 92 5.8.2 Il livello di soddisfazione professionale dei docenti in videoconferenza Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale espresso dai docenti in videoconferenza per rapporto all’esperienza nel suo complesso. Livello di soddisfazione professionale del docente in videoconferenza Alta 61% Media 18% Bassa 11% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei docenti in videoconferenza in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione svolta. Livello di soddisfazione per rapporto alla trasmissione dei contenuti 100% 80% 64% 60% 40% 22% 20% 14% 0% Bassa Media Alta Al di là delle difficoltà di connettività e di interazione attraverso la tecnologia, sulla valutazione non elevata di soddisfazione ha pesato molto il livello di eterogeneità dei partecipanti all’interno delle aule e tra le stesse aule con cui il docente entrava parallelamente in relazione. 93 Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i partecipanti 100% 80% 60% 41% 40% 27% 32% 20% 0% Bassa Media Alta Emerge con chiarezza la difficoltà che i docenti in videoconferenza hanno vissuto di entrare in relazione con i partecipanti “a distanza”, con cui interagivano attraverso la mediazione della tecnologia. La novità rappresentata dal medium comunicativo ed alcune criticità (via via decrescenti) di connettività con le aule, hanno probabilmente determinato un livello di soddisfazione professionale meno elevato anche per quanto concerne la funzione magistrale svolta. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i tutor d'aula 100% 80% 60% 50% 40% 20% 32% 18% 0% Bassa Media Alta Appare un livello di soddisfazione professionale non elevato dovuto, anche in questo caso probabilmente alle scarse opportunità di relazione diretta e continuativa con i tutor d’aula. 94 Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con il Cordinamento Didattico 100% 73% 80% 60% 40% 20% 18% 9% 0% Bassa Media Alta Rappresenta il livello di soddisfazione professionale più elevato, dovuta all’assistenza continua che il Cordinamento Didattico ha garantito a tutti i docenti. I commenti dei docenti sulla loro esperienza di videoconferenza “Certamente valida, come testimonia l’alto grado di interazione dei discenti, sia nel forum, sia via mail,nonché nella chat in tempo reale, quando funzionava.” “Faticosa e limitata dall’impossibilità di proporre animazioni, spezzoni di film, interazioni con i partecipanti in tempo reale, ma soddisfacente perché sono riuscito a tenere un livello di attenzione dei coristi, utile all’acquisizione di nuovi contenuti.” “Esperienza non pienamente positiva a causa della bassa interazione con gli studenti. Forse troppe aule collegate simultaneamente.” “La mia esperienza è stata positiva, soprattutto per l’elevato coinvolgimento dei partecipanti e per le ottime interazioni realizzatisi durante le lezioni.” “Il sistema è indispensabile per raggiungere un così elevato numero di partecipanti, anche se deve essere ancora accettato come sistema di formazione da parte degli allievi.” “E’ stata la mia prima esperienza di videoconferenza. Sarebbe molto interessante poterla ripetere per ottimizzarne alcuni aspetti, principalmente quelli legati all’interazione con i corsisti, i cui feedback sono stati insufficienti per capire dove ho deluso le loro aspettative e dove viceversa ho fornito un reale consributo alla loro formazione.” “L’insegnamento in videoconferenza presenta modalità ben diverso dall’insegnamento in aula: si richiedono competenze diverse si ai docenti che ai discenti per un utilizzo intelligente del mezzo di erogazione del servizio. Mi sono trovato a mio agio e non ho avuto il minimo problema a interagire con i partecipanti in caso di domande o di chiarimenti sulla lezione. L’unica limitazione di questo sistema è la scarsa qualità delle immagini trasmesse che ha reso più piatta la lezione.” 95 5.8.3 Il livello di soddisfazione professionale dei consulenti d’aula Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale espresso dai consulenti d’aula per rapporto all’esperienza nel suo complesso. Livello di soddisfazione professionale del consulente Alta 73% Media 27% Bassa 0% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei consulenti d’aula in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione svolta. Livello di soddisfazione per rapporto alla trasmissione dei contenuti 100% 80% 66% 60% 34% 40% 20% 0% 0% Bassa Media Alta Il rapporto diretto con i partecipanti, all’interno delle singole aule, ha favorito la personalizzazione della docenza in funzione dei bisogni reali emergenti dai discenti. Il livello di soddisfazione elevato manifestato dai consulenti d’aula testimonia il loro successo ed evidenzia come anche in interventi di formazione per grandi numeri di 96 partecipanti, la docenza in presenza influenzi fortemente ed in modo positivo i processi di apprendimento. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i partecipanti 100% 86% 80% 60% 40% 14% 20% 0% 0% Bassa Media Alta Appare un alto livello di soddisfazione professionale dovuto alle opportunità di entrare in relazione diretta e continuativa con i partecipanti. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con il tutor d'aula 100% 80% 80% 60% 40% 20% 20% 0% 0% Bassa Media Alta L’alto livello di soddisfazione è da ricondurre alle occasioni di relazione/scambio fra i consulenti e i tutor d’aula. Oltre alle informazioni fornite dal Cordinamento Didattico, sui contenuti e le aree di intervento, di frequente i consulenti si sono interfacciati direttamente con i tutor delle aule di riferimento per avere feedback più diretti sulla lezione e/o su specifiche richieste emerse durante le attività in videoconferenza o in autoistruzione. 97 Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con il Cordinamento Didattico 100% 80% 59% 60% 34% 40% 20% 7% 0% Bassa Media Alta In sintesi, si può affermare che i consulenti d’aula hanno manifestato un’elevata soddisfazione professionale per tutti quegli aspetti che hanno riguardato direttamente la loro funzione magistrale ed in particolare per l’interazione che hanno avuto con i partecipanti all’interno delle aule. Una valutazione più critica emerge per quanto riguarda le relazioni con il Cordinamento Didattico che, a differenza di quanto è accaduto con i docenti in videoconferenza, sono state gestite a distanza attraverso comunicazioni telefoniche ed in posta elettronica. I commenti dei consulenti d’aula sulla loro esperienza professionale “Molto positiva, ben supportata dai tutor d’aula.” “L’esperienza è stata positiva e gratificante. I partecipanti hanno interagito con me, formulando quesiti e discutendo sulle soluzioni proposte.” “Positiva in quanto, se la dimensione dei gruppi d'aula, che erano abbastanza ridotti, non ha consentito un confronto tra organizzazioni diverse e culture diverse, ha permesso di approfondire la realtà delle organizzazioni rappresentate dai partecipanti. E' abbastanza preoccupante la scarsa partecipazione dei comuni, che del resto è difficilissimo avere in qualsiasi attività formativa, che pone il problema di sperimentare modalità nuove e diverse per poter consentire la loro partecipazione alle attività formative.” “Ottima per gli aspetti relazionali e comunicativi con i discenti e il tutor d'aula. “Può senz'altro considerarsi un'esperienza significativa che è stata occasione di un ulteriore verifica del livello di competenze e conoscenze del personale dipendente della P.A, locale e delle sue necessità di riqualificazione professionale.” “Discreta la partecipazione, basso il livello di utilizzo dei supporti informatici da parte di un numero non trascurabile di studenti. Tutto sommato esperienza positiva.” “Ottima per gli aspetti relazionali e comunicativi con i discenti e il tutor d'aula.” 98 “Ritengo che la mia esperienza possa tranquillamente essere ritenuta positiva soprattutto per l'elevato coinvolgimento dei partecipanti e per le ottime interazioni realizzatesi durante le lezioni e per le soddisfacenti relazioni docente-utente instaurate.” “Ottima come rapporto con i tutor e i partecipanti, difficile in quanto si prevedeva di avere in aula soprattutto dipendenti dei Comuni mentre invece erano praticamente assenti in diversi gruppi. Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi didattici non è stato possibile trasferire contenuti approfonditi e verificare quanto sono stati raggiunti gli obiettivi posti per la parte di consulenza.” “L'esperienza è stata positiva ed il riscontro immediato con i corsisti è stato soddisfacente, nonostante il contenuto dell'intervento fosse basato su argomenti di non facile comprensione. Gli strumenti utilizzati erano consoni allo scopo e il supporto del tutor d'aula puntuale e cortese.” “Personalmente la ritengo una esperienza abbastanza interessante in quanto mi ha dato l'opportunità di riscontrare, presso i rappresentanti dei contesti organizzativi incontrati, la comune volontà e la consapevolezza che è necessario, e non solo auspicabile, migliorare lo status quo. Questo è stato lo spirito che ha condotto coloro che hanno creduto nel progetto Rupar alla decisione di portare a termine, spesso rinunciando a qualche giorno di ferie, l'intero percorso formativo con reciproca soddisfazione. Purtroppo dispiace l'assenza abbastanza generalizzata, presso le sedi in cui ho tenuto docenza, dei ruoli apicali. Questo fenomeno ha impedito il confronto diretto con coloro che, in quanto titolari di prerogative decisionali importanti, hanno una visione globale dei problemi organizzativi interni e sono pertanto in grado di poter dare attuazione alle soluzioni prospettate in aula.” “Molto positiva in quanto permette di avere un riscontro delle competenze trasmesse on line in video conferenza.” “Molto positiva. In particolare lo scambio di esperienze porta del valore aggiunto alla lezione.” “Molto positiva. L'alto livello di interazione costruito durante la lezione mi ha permesso di rispondere e mirare il mio intervento.Ho avuto un feedback positivo in modo particolare nell'aula di Cagliari.” “Buon rapporto sia con i discenti, sia con i tutor. La consulenza d'aula offre anche l'opportunità per lo scambio di esperienze e la diffusione delle soluzioni innovative tra i "discendenti" e, quindi tra le Amministrazioni.” “Penso di essere riuscita a trasmettere le nozioni di base anche se i corsisti si aspettavano altri contenuti forse più vicini al tipo di attività lavorativa che svolgono.. In generale è stata un’ottima esperienza per le relazioni che si sono create con i corsisti e per la disponibilità del tutor d'aula.” “E' stata un'esperienza formativa ed appagante, soprattutto per l'interesse dimostrato dai partecipanti al corso e per la volontà degli stessi di intervenire e di confrontarsi con realtà della P.A. diverse da quelle da loro vissute in prima persona.” 99 “Molto soddisfacente sotto il profilo professionale. Stimolante l'interazione con i discenti. Utile il confronto/incontro tra approccio giuridico-teorico e dimensione pratico-operativa.” “Si è trattata di una bella esperienza, interessante sia dal punto di vista umano che professionale. Dal punto di vista della didattica, devo sottolineare che la presenza nella stessa aula di persone con obiettivi, aspettative e soprattutto competenze di base diversificate rispetto ai contenuti da trattare, ha rappresentato un forte limite nella trasmissione di conoscenze e competenze.” 5.8.4 Il livello di soddisfazione professionale dei tutor on line Nel grafico che segue viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale espresso dai tutor on line per rapporto all’esperienza nel suo complesso. Livello di soddisfazione professionale del tutor on line Alta 50% Media 50% Bassa 0% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Nei grafici che seguono viene rappresentato il livello di soddisfazione professionale dei tutor on line in relazione alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione svolta. 100 Livello di soddisfazione per rapporto alla trasmissione dei contenuti 100% 80% 60% 50% 50% Media Alta 40% 20% 0% 0% Bassa La funzione di tutor on line è trasversale in rapporto alla trasmissione dei contenuti. Il tutor on line non ha infatti una funzione magistrale, quanto piuttosto quella di facilitatore nei processi di apprendimento: il tutor on line favorisce il dialogo negli spazi web condivisi, attiva sinergie, promuove e diffonde il sapere condiviso. La valutazione della soddisfazione da lui espressa proprio in rapporto ai contenuti si attesta tra un valore medio e un valore alto, probabilmente perché variabile è stata la relazione intercorsa fra tutor e altri membri dello staff didattico e fra tutor e gruppi in apprendimento. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i partecipanti 100% 80% 60% 43% 43% Media Alta 40% 20% 14% 0% Bassa La relazione del tutor on line con i partecipanti è stata non sempre agevole e i dati lo dimostrano. In particolare le difficoltà di relazione sono da far risalire alla poca familiarità dei discenti con gli strumenti messi a disposizione (forum, chat, posta elettronica ecc.) e ad una non sempre adeguata preparazione al ruolo, dei tutor on line stessi. 101 Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con i tutor d'aula 100% 80% 57% 60% 37% 40% 20% 6% 0% Bassa Media Alta Il livello di soddisfazione nella relazione con i tutor d’aula è mediamente più alto rispetto ai precedenti. Ciò è probabilmente riconducibile al diverso tipo di relazione possibile con un gruppo ristretto di persone, per altro appartenenti anch’essi allo staff didattico, e un gruppo più ampio ed eterogeneo come quello dei partecipanti a un corso. Inoltre, proprio a livello operativo, i tutor on line avevano a disposizione un indirizzo collettivo attraverso il quale comunicare contemporaneamente con tutti i tutor d’aula. Infine, la relazione tra i tutor on line e d’aula è stata facilitata da una conoscenza reciproca che via via nel tempo si è andata consolidando. Livello di soddisfazione per rapporto alla relazione con il Cordinamento Didattico 100% 75% 80% 60% 40% 21% 20% 4% 0% Bassa Media Alta I tutor on line rappresentano i professionisti che hanno espresso complessivamente minore soddisfazione professionale (tranne che per la relazione con il Cordinamento Didattico) a testimonianza di un insufficiente utilizzo del servizio di assistenza e supporto on line previsto e messo a disposizione dal Progetto. 102 I commenti dei tutor on line sulla tutorship a distanza “Certamente valida, come testimonia l'alto grado di interazione dei discenti sia nel forum sia via e-mail.” “E’ la prima volta che faccio un'esperienza di questo tipo. Per comunicare ho utilizzato maggiormente le e-mail e ritengo che sia stato il modo più immediato ed efficiente per entrare in contatto diretto con i tutor e avere da loro dei feed-back. Ciò che mi è mancato quasi del tutto è stata l'interattività con gli utenti dei corsi. Nonostante le varie sollecitazioni tramite i tutor d'aula e il forum non ho avuto riscontri. Complessivamente ritengo di essere soddisfatta di questa esperienza.” “Non conoscevo la figura del tutor on line e questa esperienza mi ha inizialmente incuriosito e poi anche divertito. E' stato deludente il contatto con gli allievi perché non ha avuto quasi nessun contatto con loro, se non tramite il tutor d'aula. Non so se per mancanza di tempo o per altri motivi, quasi nessuno ha partecipato al forum.” “Il tutoraggio on line mi è parso un importante supporto all'apprendimento in videoconferenza.” “Non ha rappresentato per me una novità dal punto di vista dell'attività. Ritengo che la mia esperienza possa tranquillamente essere ritenuta positiva, soprattutto per l'elevato coinvolgimento dei partecipanti e per le ottime interazioni realizzatesi durante le lezioni così come per le soddisfacenti relazioni docente-utente instaurate.” “Positiva anche come riscontro e confronto tra quanto svolto in aula e durante le videoconferenze.” “Essendo questa la mia prima esperienza come tutor on line posso ritenermi più che soddisfatta. Ho avuto la possibilità di cimentarmi con un modo tutto nuovo di trasmettere contenuti ed anche la gestione del forum è stata arricchente.” “La mia esperienza di tutor on line è stata sicuramente molto positiva, mi ha consentito di acquisire maggiori nozioni sulla didattica in videoconferenza e di migliorare la mia capacità di comunicazione.” “Il mio giudizio complessivo è positivo perché credo che il mio lavoro sia servito da completamento alle lezioni.” “Molto interessante, stimolante, coinvolgente.” “E' un'esperienza strana ma molto bella e significativa. Si impara a comunicare in maniera non tradizionale e a stabilire contatti anche a distanza. E' un esercizio molto forte che mette alla prova la propria capacità di comunicare in ogni situazione.” 103 5.9 Livelli di soddisfazione professionale a confronto A conclusione di questo paragrafo vengono messi a confronto i diversi livelli di soddisfazione professionale che sono stati espressi dai protagonisti dello staff didattico relativamente alle diverse dimensioni che hanno caratterizzato la funzione svolta all’interno del Progetto. Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla trasmissione dei contenuti 100% 80% 64% 66% 60% 50% 50% 34% 40% 22% 14% 20% 0% 0% 0% Bassa Tutor on line Media Alta Docente in VC Consulente d'aula Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla relazione con i partecipanti 100% 86% 79% 80% 60% 43% 41% 40% 20% 43% 32% 27% 14% 13% 19% 0% 2% 0% Bassa Tutor on line Docente in VC Media Consulente d'aula 104 Alta Tutor d'aula Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla relazione con i tutor d'aula 100% 80% 81% 80% 57% 60% 50% 37% 40% 32% 20% 19% 18% 20% 6% 0% 0% 0% Bassa Tutor on line Media Docente in VC Alta Consulente d'aula Tutor d'aula Confronto sul livello di soddisfazione relativa alla relazione con il Coordinamento Didattico 100% 75% 73% 80% 72% 59% 60% 34% 40% 28% 21% 18% 20% 4% 9% 7% 0% 0% Bassa Tutor on line Docente in VC Media Consulente d'aula 105 Alta Tutor d'aula 6. La capitalizzazione dell’esperienza In questo capitolo vengono riportati i risultati emersi dai questionari di valutazione sottoposti ai diversi protagonisti dello staff didattico ed in particolare le risposte date alla domanda che indagava quali fossero le dimensioni del Progetto che avrebbero dovuto essere maggiormente presidiate per migliorare la qualità della prestazione di ciascuno e dell’intero Progetto. Aspetti maggiormante da presidiare: la valutazione del tutor d'aula Conoscenza degli strumenti/servizi 40% Conoscenza degli argomenti dei corsi 30% Gestione della relazione con i discenti 25% 23% 20% 20% 10% Gestione della relazione con lo staff didattico 15% 10% 8% Gestione della relazione con il Cordinamento didattico Definizione del ruolo del tutor 0% Aspetti maggiormante da presidiare: la valutazione del consulente 40% Selezione dei contenuti da trasmettere Predisposizione dei supporti didattici Predisposizione delle esercitazioni 30% 24% 20% 19% 17% Articolazione temporale delle lezioni 17% 12% 10% Gestione della relazione con i discenti 10% Cura dello stile di comunicazione 0% 106 Aspetti maggiormante da presidiare: la valutazione del docente in videoconferenza 40% Selezione dei contenuti da trasmettere Predisposizione dei supporti didattici Predisposizione delle esercitazioni 30% 27% 23% 20% 15% 10% 8% 15% 8% 4% Articolazione temporale delle lezioni Gestione della relazione con i discenti Cura dello stile di comunicazione Familiarità con il sitema/tecnologie di VC 0% Aspetti maggiormante da presidiare: la valutazione del tutor on line Conoscenza degli strumenti/servizi disponibili 40% Predisposizione dei supporti didattici 30% Conoscenza degli argomenti 23% 19% 20% 10% 9% 21% 19% Gestione della relazione con i discenti Cura dello stile di comunicazione 9% Familiarità con il sitema/tecnologie di VC 0% 107 7. Le tecnologie 7.1 L’infrastruttura tecnologica del Progetto Il progetto RUPAR ha previsto il collegamento di 25 aule distribuite sul territorio regionale, localizzate nei capoluoghi di provincia e in località periferiche. L’infrastruttura tecnologica in dotazione in ogni aula ha previsto: 21 PC studente con le seguenti caratteristiche: Compaq Evo D310 Minitower Celeron 1.7 Ghz, HDD 20GB, 128MB DDR, Graf Integr (i845G), Audio, CD 48X, Cuffia con microfono + auricolari, Casse esterne, Microfono esterno, NIC, Monitor Compaq S7500 17" New Model, Windows 2000, Office 2000, Norton Antivirus Edu Workstation; 1 PC docente con le seguenti caratteristiche: Compaq Evo Desktop D510 Minitower convertibile, Pentium4 2.0Ghz, HDD 40GB, 256MB DDR, Graf Integr (i845G), NIC integr, Audio, CD 48X, Cuffia con microfono + auricolari, Monitor Compaq S7500 17" New Model, Scheda di rete PCI D-Link 520 + WL 22Mbps, Masterizzatore, Windows 2000, Office 2000, Norton Antivirus Edu Workstation; Rete wireless (senza cavi) equipaggiata con Access point D-Link DWL-900 AP+, Switch a 5 postazioni D-Link; Webcam Philips PC Camera USB ToUcam Pro; Stampante HP LaserJet 1200N con scheda rete; Videoproiettore Compaq iPAQ MP1200. Questo è utilizzato per la proiezione delle videoconferenze e degli altri servizi didattici quando necessario. Per l’erogazione dei servizi didattici on line dal polo di erogazione della formazione sono stati utilizzati: 1 PC Server per Groupware Compaq ML370G2 P3 1,4Ghz, 2 x HDD Mirrorati RAID 1 36,4GB, 1GB Sdram, CD 40X, Windows 2000 Server, Exchange 2000 Server Enterprise Edu, Norton Antivirus Edu Workstation; 2 PC Aula Videoconferenza Compaq Evo Desktop D510 Minitower convertibile, Pentium4 2.0Ghz, HDD 40GB, 256MB DDR, Graf Integr (i845G), Audio, CD 48X, Windows 2000, Masterizzatore, Office 2000, Norton Antivirus Edu Workstation Criticità tecnologiche5 verificatesi nella prima settimana di erogazione hanno reso necessaria una sospensione di sei settimane per ottimizzare il setting tecnologico e garantire un livello di accesso ai servizi didattici, coerente con la proposta presentata nel progetto esecutivo. 5 Dopo la prima settimana di erogazione si sono verificate criticità da far risalire all’infrastruttura di collegamento di cui il RTI si è dovuto dotare e cioè un collegamento di tipo satellitare. Per quanto riguarda le reti telematiche necessarie per la fruizione dei materiali, per il monitoraggio e per i servizi didattici a distanza, si era inizialmente valutato l’utilizzo di una infrastruttura di collegamento di tipo terrestre (reti Telecom con servizi ADSL). Questa ipotesi non ha potuto essere applicata per due motivi: - non tutto il territorio regionale è servito dall’ADSL, e si sarebbe dunque dovuto ripiegare su connettività ISDN, di costi superiori e velocità molto inferiore, tanto da pregiudicare l’efficienza dei servizi didattici; - secondo i tempi da lei stessa forniti, Telecom non sarebbe comunque riuscita a collegare le 25 aule di progetto in tempi compatibili con l’inizio delle attività formative. 108 La scelta intrapresa ha reso necessario variare l’assetto tecnologico per l’erogazione della videoconferenza, che si è stabilizzato nella seguente organizzazione: postazione del docente a Cagliari con software Hitcast (sono presenti due PC uno per la “cattura” del segnale audio-video, l’altro per la condivisione del desktop); linea CDN dedicata con due collegamenti ISDN punto-punto tra Cagliari e Padova (stazione di trasmissione satellitare); flusso dei dati tra Cagliari e Padova con protocollo Unicast; conversione del segnale Unicast in flusso Multicast (a Padova) e instradamento verso il satellite; ricezione del flusso Multicast da ogni aula attraverso la parabola; conversione del flusso attraverso un decoder TX/RX e immissione sulla LAN d’aula; ricezione della videoconferenza sulla postazione del tutor e fruibilità per tutti i partecipanti attraverso un impianto di videoproiezione. 7.2 Il punto di vista dei partecipanti sulle tecnologie Di seguito vengono presentate alcune valutazioni espresse dai partecipanti relativamente al livelli di utilità dei servizi groupware e sulla facilità nell’utilizzo delle tecnologie a supporto della formazione. Livello di utilità dei servizi groupware 4% 36% Basso Medio Alto 60% 109 Livello di facilità di utilizzo delle tecnologie 2% Facile fin da subito 47% 51% Facile dopo gli aiuti forniti Difficile Va osservato, a proposito dei servizi di groupware, che lo strumento maggiormente utilizzato è stata la posta elettronica, probabilmente perché già familiare alla gran parte dei partecipanti. Il Forum ha svolto pienamente la sua funzione solo in alcuni corsi, laddove il tutor on line è stato in grado di moderare e gestire l’utilizzo dello strumento e lo scambio delle informazioni. Anche per le FAQ, l’impegno del tutor è stato determinante. Tuttavia va osservato che una gestione più snella e diretta, dal punto di vista tecnologico, del caricamento delle FAQ stesse avrebbe probabilmente incrementato l’utilizzo di questo servizio. Tra tutti gli strumenti a supporto della didattica, la chat è stato sicuramente il servizio utilizzato in maniera minore dai docenti in videoconferenza, dai tutor on line e dai partecipanti. Il newsgroup ha svolto il suo ruolo di spazio per accogliere commenti e suggerimenti sul Progetto, solo nei momenti in cui è stato garantito un supporto da parte del Cordinamento Didattico, che ha svolto la funzione di moderatore. 7.3 Il punto di vista dei tutor d’aula sulle tecnologie Livello di prestazione: Internet 8% 25% Bassa Media Alta 67% 110 Cosa hanno detto i tutor d’aula “Il collegamento satellitare, mai provato prima dal sottoscritto, offre grandi opportunità in termini di velocità di trasmissione dei dati; tuttavia, al pari degli altri metodi di collegamento, soffre del traffico intenso sulla stessa banda…di conseguenza, molte volte sembrava più lento di un qualsiasi collegamento a 56K. Dopo la sostituzione delle parabole, i vari servizi sono migliorati, anche se è rimasta l’incognita del mal tempo, che pone ostacoli in termini di trasmissione dei segnali dai satelliti alle parabole. Per quanto riguarda il sito della Rupar , ci sarebbe da dire che ha subito poche rettifiche in termini di immagine e di aggiornamenti, cosa che avrebbe accattivato maggiormente l’attenzione dell’utenza… Le varie piattaforme sono risultate di difficile fruizione.” “Sia dopo la messa a punto della tecnologia, ma in misura ancor maggiore dopo il ripuntamento della parabola la connessione permette una navigazione ottimale, a parte qualche normale e raro problema. L’accesso ai servizi on line del Progetto è abbastanza agevole, anche se con qualche problema di usablità. Non si può dire lo stesso per l’accesso al courseware, che trovo non particolarmente funzionale. Le pagine dello student center vengono caricate lentamente ed è necessario passare attraverso numerose pagine prima di accedere finalmente al courseware. Anche le indicazioni per effettuare i passaggi di pagina in pagina, per arrivare al courseware, non sono immediatamente comprensibili a chi sperimenta per la prima volta la navigazione in rete.” “Frequenti problemi di connessione/ impossibilità di accesso ad internet (problemi quotidiani legati alla lentezza del sistema).” “In alcuni casi , soprattutto in presenza di molti utenti in aula, la navigazione su internet ha continuato a dimostrarsi lenta. Anche l’accesso alla piattaforma non sempre è stato disponibile, spesso si è dovuto ricorrere alla rete locale.” “Il sistema satellitare è risultato essere molto suscettibile alle condizioni atmosferiche oltre che troppo lento di per sé: bastava essere in 10/15 su internet ed il sistema di navigazione presentava qualche problema.” “Dopo la ripresa dei corsi la connessione internet e nello specifico la connessione alla piattaforma è stata quasi sempre stabile e veloce. L’unico aspetto negativo è stata la lentezza nell’accedere al CMS in aula.” “Il servizio internet in un primo momento dopo la pausa di marzo non ha subito miglioramenti, poi è migliorata notevolmente la velocità e tutti i PC riuscivano a stare in rete contemporaneamente. L’accesso alla piattaforma era veloce, ma non altrettanto l’accesso ai CMS, che è sempre troppo lento.” “La situazione è migliorata definitivamente con l’ultima sostituzione del router.” “Non avendo vissuto in prima persona il periodo critico e tenendo comunque presenti i limiti tecnologici della connessione satellitare, non ho riscontrato alcun problema. “ 111 “L’accesso alla piattaforma Rupar ha creato dei grossi problemi è non è mai stata in grado di reggere più di 4 o 5 connessioni per volta. Molto spesso la sua lentezza nel far accedere ai corsi ha infastidito e demotivato i corsisti. La connessione ad internet nel complesso ha funzionato abbastanza bene.” “Nonostante i miglioramenti la navigazione lenta.” tropo spesso è risultata esageratamente “In continuo miglioramento, difficoltoso all’inizio, molto soddisfacente in seguito.” “Pessimo inizialmente, migliorato in corso. Troppo variabile e dipendente da condizioni climatiche. Funzionamento insufficiente della piattaforma CMS per la lentezza. Buono il funzionamento del forum e ottimo quello della posta elettronica.” “Banda inadeguata per l’utilizzo della videoconferenza ed anche per la semplice navigazione; accesso alla piattaforma troppo lento, specialmente riguardo al CMS.” Livello di prestazione: Videoconferenza 0% 40% Bassa Media 60% Alta Cosa hanno detto i tutor d’aula “Sarebbe stato meglio se fosse stata bidirezionale” “Molto migliorato dopo l’interruzione, ha avuto giornate di buon funzionamento alternate a giornate di malfunzionamento e interruzione totale del sistema.” “Positivo, pochi problemi tecnici dopo il periodo di sospensione.” “Non ho gradito particolarmente il sistema scelto per questo progetto e dico questo avendone sperimentato altri in progetti precedenti. Pochissima interazione; livello della trasmissione troppo ballerino; interazione da parte dei corsisti minima proprio perché filtrata da noi tutor .” 112 “Stabile, affidabile ma con alcune lacune, per esempio la mancata possibilità di parlare e di far parlare i corsisti con il docente (ciò avrebbe reso la docenza in videoconferenza più “vicina”). Si sarebbe potuta ottenere, quindi, un’attenzione maggiore per diverse videoconferenze.” “Non ho grossi commenti, perché dal punto di vista tecnologico tutto ha funzionato alla perfezione.” “Sarebbe preferibile un ritorno audio dalle aule, come avveniva con il primo sistema di videoconferenza.” “Unica nota stonata la mancanza della possibilità di poter interagire anche mediante l’audio.” “Nel complesso ha funzionato bene, eccetto alcune giornate critiche.” “Un po’ limitato nello scambio di informazioni: sarebbe stato certo molto più efficace poter parlare con il docente.” “A parte gli inevitabili e imponderabili problemi dovuti alla connessione satellitare, in generale la fruizione è stata discreta.” “Funzionamento soddisfacente, con l’unico rimpianto della mancanza di possibilità di comunicazione orale tra corsisti e docente: è mancato molto in Inglese, dove il docente non ha potuto in nessun modo sentire i suoi alunni…per una lingua, è un problema !! La correzione della pronuncia è stata tutta nelle mani del tutor, così come la valutazione passo a passo dei progressi e fabbisogni degli alunni. Penso che il sistema di videoconferenza deve essere rivisto per tenere conto delle specificità dell’apprendimento delle lingue, dove la comunicazione orale e la correzione fonetica è fondamentale.” “Anche se non ha funzionato sembrava maggiormente accattivante il primo software perché permetteva una maggiore interattività e con le faccine dava l’idea di una comunità virtuale.” “Poco interattivo. Problemi al cambio delle slides sia di audio che di video. Appena sufficiente.” “Rispetto alla versione precedente di software per la videoconferenza , manca la possibilità di dialogo con il docente. Il sistema utilizzato per sopperire a tale mancanza, “mani su o giu” non era adeguato. Buona la chat.” 113 Livello di prestazione: Attrezzature d'aula 0% 23% Bassa Media Alta 77% Cosa hanno detto i tutor d’aula “Buona prestazione complessiva delle attrezzature.” “Sempre funzionante , tranne rarissimi casi.” “Nessuna nota negativa: tutto a posto”. “Pochi i guasti segnalati.” “Nessun commento particolare perché tutto è di ottima qualità a parte le cuffie, che invece hanno risentito troppo in fretta dell’usura.” “Nulla da eccepire sulla loro completezza e funzionalità.” “L’attrezzatura d’aula ha funzionato bene.” “Le attrezzature d’aula sono state soddisfacenti e hanno dato pochi problemi . La formazione ricevuta e l’aiuto dei tutor hanno consentito di risolvere le difficoltà apparse durante il progetto.” “Attrezzature funzionali e di alto livello.” “Ottime le attrezzature (affidabili e robuste). Semplice l’utilizzo.” “Le attrezzature, la logistica e la qualità degli strumenti non hanno nulla da eccepire.” 114 8. Una valutazione qualitativa del Progetto secondo i protagonisti dello staff didattico In questo capitolo del rapporto viene “ridata la parola” ai protagonisti dell’attività formativa, riferendo le loro osservazioni raccolte attraverso i questionari di valutazione. In particolare vengono riportate le annotazioni positive e critiche dei tutor d’aula, dei docenti in videoconferenza, dei consulenti d’aula e dei tutor on line, sull’efficacia del Progetto RUPAR Formazione nel suo complesso. Cosa hanno detto i tutor d’aula “Il Progetto nel suo complesso va giudicato positivamente sotto il profilo delle aree tematiche proposte, degli aspetti innovativi legati all’utilizzo di strumenti tecnologici e alle nuove modalità di apprendimento.” “ Credo che questo Progetto abbia sensibilizzato le Amministrazioni verso un nuovo modo di fare formazione ma sicuramente questo modello non è stato ancora accettato e capito a pieno” “Ottime le finalità proposte per i corsi, forse un po’ utopistici gli obiettivi soprattutto prendendo in considerazione le realtà degli enti locali” “Sensibilizzare la Pubblica Amministrazioni verso un nuovo modo di fare formazione (FaD), e soprattutto verso la formazione e l’aggiornamento in generale. Penso sia stato principalmente questo l’obiettivo raggiunto attraverso il Progetto RUPAR.” “Il Progetto RUPAR Formazione , dal mio punto di vista , nonostante le difficoltà iniziali, è riuscito a raggiungere il suo obbiettivo. I destinatari hanno capito l’importanza delle conoscenze informatiche e la necessità del cambiamento e dell’innovazione. Anche le diverse aree tematiche trattate, dall’informatica di base ai temi più amministrativi dell’accesso e della semplificazione amministrativa, sono stati in grado di aiutare l’utenza ad entrare nell’ottica del cambiamento e della semplificazione”. “Il Progetto RUPAR credo sia stata una grossa scommessa giocata tra la formazione integrata in rete e il settore Pubblico sardo. Io penso, nel mio piccolo, che questa scommessa possa considerarsi vinta.” “Uno dei grandi obiettivi raggiunti è stato senz’altro quello di essere riusciti a far rendere conto alle persone che venivamo in aula che questo cambiamento all’interno della PA ci sarà, e che non solo non è fantascienza ma si attuerà attraverso una serie di procedure e strumenti con i quali i partecipanti hanno imparato a prendere confidenza.” “La tecnologia informatica in questo Progetto è stata determinante, ma pensare che anche negli Enti possa attivarsi tutto questo sistema relazionale, è una bella scommessa. Da quanto ho potuto constatare, sono pochi gli Enti che credono nel miglioramento derivante dall’applicazione delle fattispecie previste nei vari corsi di formazione. Se la parte tecnologica è di facile soluzione, la parte delle relazioni interorganizzative deve ancora maturare molto, e soprattutto in termini di condivisione di risorse e strumenti.. e li il Progetto è mancato in termini di esempi pratici a sostegno dell’offerta formativa…” 115 “Il Progetto ha raggiunto dei risultati indubbiamente positivi. Ciò, in virtù soprattutto delle diverse aree tematiche proposte e delle modalità di erogazione dei corsi.” “Credo che un grosso Progetto come questo abbia sicuramente il merito di aver coinvolto un così grande numero di persone, ma soprattutto che abbia il merito di avere coinvolto le amministrazioni pubbliche notoriamente chiuse a questo tipo di esperienza. Spesso gli obiettivi dei singoli corsi non sono stati ben chiari, ma io credo che questo Progetto abbia avuto il merito di guardare in una direzione ben precisa che è quella dell’ammodernamento delle P.A.” “Progetto nel complesso positivo, data la sua complessità. L’integrazione di più metodologie di insegnamento è stato il suo punto di forza.” “Il Progetto è stato alquanto ambizioso con degli obiettivi altrettanto ambiziosi…..le aree tematiche sono state di sicuro interesse.” “Un Progetto complesso che ha fatto i conti con l’essere il primo e col mettere in gioco una quantità di risorse umane, tecnologiche, territoriali, didattiche, enorme. A mio avviso è riuscito ad introdurre nella formazione tradizionale gli strumenti che consentono di raggiungere un numero maggiore di utenti dislocati su tutto il territorio regionale.” “Il Progetto Rupar è stato sicuramente un Progetto innovativo e ricco di molte tecnologie e servizi, ma a volte questa molteplicità di tecnologie è stato più un ostacolo che un vantaggio soprattutto se si tiene conto dell’utenza a cui era rivolto.” “Il Progetto si proponeva grandi obiettivi, cioè quello di insegnare al maggior numero di persone possibili l’utilizzo degli strumenti informatici e delle tecniche di comunicazione in vista delle grandi riforme che si stanno verificando nella P.A. sia sul piano tecnologico sia dei rapporti nei confronti dei cittadini. Questo perché la legge migliore del modo sarà inefficace se a chi la deve applicare, e cioè i dipendenti della P.A. , non vengono date le conoscenze adeguate per la sua realizzazione.” “RUPAR Formazione è stato un Progetto ambizioso, innovativo, complesso che ha incontrato certi limiti obiettivi. Il Progetto ha dovuto affrontare l’assoluta novità della metodologia proposta ai corsisti, spesso reticenti alla formazione e poco convinti dell’efficacia della FAD. Inoltre, si è verificata una certa resistenza alla partecipazione per paura della disorganizzazione dei servizi. Infine, la partecipazione non è stata riconosciuta e valorizzata come una parte integrante del percorso professionale, in particolare da certi Comuni.” “Non ha centrato l’obiettivo perché i destinatari non hanno acquisito nei corsi le competenze necessarie. Le tematiche proposte erano e sono esatte, ben misurate e calibrate, ma la modalità didattica di somministrazione non è stata efficace. L’impressione generale è che il tutto fosse ben confezionato per rispettare i requisiti di Progetto e per poter essere finanziato da parte dei committenti, Ma l’obiettivo di fornire le competenze di base, strumentali per l’attuazione della RUPAR non è stato raggiunto.” “Obiettivi raggiunti solo in parte. Il principale motivo secondo me è l’eterogeneità delle classi per ruoli e competenze. Mancanza corrispondenza tra bisogni e aspettative dei corsisti e aree tematiche proposte.” 116 “Progetto molto complesso, organizzato in maniera molto professionale ed innovativa. Chiaramente ha presentato via via delle lacune e criticità, ma alle stesse sono state trovate delle soluzioni. Obiettivi molto ambiziosi che penso siano stati raggiunti” “E’ un Progetto di grande portata, ambizioso e innovativo. Lo valuto positivamente rispetto alle variabili sopra indicate, non senza perplessità con riferimento agli obiettivi e ai destinatari: credo che per gli obiettivi del Progetto la modalità (casuale) di composizione delle aule abbia costituito un grosso ostacolo” Cosa hanno detto i docenti in videoconferenza “Il Progetto mi sembra buono, soprattutto per quanto concerne le aree tematiche trattate. Qualche dubbio sul fatto di mettere nella stessa aula Comuni e ASL”. “Progetto ambizioso ma utile. Anzi necessario”. “Ottimo Progetto che avrebbe dovuto curare l'omogeneizzazione delle conoscenze dei partecipanti alle lezioni”. “Progetto innovativo, condotto con tecnologie che in Sardegna si possono definire “sperimentali” sia per lo stato delle infrastrutture sia per il grado di cultura tecnologica dei partecipanti. Pionieristico per le soluzioni e apprezzabile per lo sforzo organizzativo e didattico.” “La difformità delle conoscenze pregresse dei destinatari del corso ha, a mio avviso, contribuito a rendere parte delle videoconferenze, per alcuni partecipanti già a conoscenza delle tematiche, meno interessanti e fruttuose, ritengo pertanto che dovendo dare un giudizio che tenga conto dell'insieme dei fattori ci si possa attestare su “MEDIO ALTO”. “Ben organizzato. Interessanti le aree tematiche proposte.” “Nei limiti della piccola finestra di osservazione della quale ho potuto usufruire (solo 6 ore di videoconferenza e qualche contatto con il coordinamento didattico e con i tutor) ho avuto l’impressione che il Progetto stesse funzionando correttamente e che gli obiettivi prefissati venissero raggiunti…… Per quanto riguarda i contenuti la mia opinione è che fossero ben congegnati e ben tarati sul livello dei partecipanti.” Cosa hanno detto i consulenti d’aula “Personalmente ritengo l’azione formativa molto positiva ed esaltante, sotto molti aspetti. Circa gli obbiettivi ho potuto constatare personalmente i bisogni formativi nella P.A, pregressi e necessitanti di tantissime nozioni, contenuti, format, moduli etc……Un'altra segnalazione molto positiva che ritengo doverosa e da me molto apprezzata è stata l’efficienza dei tutor d’aula, veri deus ex machina di tutti i bisogni e le necessità d’aula, a loro va il mio più sincero ringraziamento”. “Complessivamente positiva.Avrei previsto una maggiore differenziazione di livello tra corsi dello stesso tipo (ad esmpio nei corsi di lingua inglese, in cui partecipanti di diverso skill hanno seguito lo stesso percorso didattico). Considerando però l'ampia tipologia di 117 utenza (dipendenti di ogni grado della P.A.), capisco le difficoltà ad organizzare percorsi differenziati”. “Complessivamente più che positivo, vista anche la complessità dell'azione formativa.” “Un buon e innovativo metodo di apprendimento per i contenuti e la trasferibilità delle nozioni”. “Considerando la durata dei corsi si è potuto trasmettere solo contenuti teorici di base, un'articolazione diversa avrebbe forse consentito una maggiore incidenza sull'organizzazione di appartenenza dei partecipanti. Ottimo il livello e la disponibilità dei tutor e del coordinamento”. “Della esperienza maturata quale consulente d'aula, non posso che esprimere un parere favorevole sia al supporto organizzativo offerto che alle attrezzature didattiche d'aula nelle quali abbiamo operato”. “Si tratta indubbiamente di un Progetto di grosse dimensioni, con obiettivi ambiziosi. I destinatari del Progetto appartengono a categorie di persone che di solito hanno bisogno di un grande stimolo per la crescita professionale. Questo stimolo per alcuni può essere stato rappresentato dalle modalità didattiche innovative, per altri dai contenuti dei diversi percorsi formativi.“ Cosa hanno detto i tutor on line “A mio parere gli utenti hanno avuto difficoltà ad entrare in contatto con questo metodo innovativo di fare formazione attraverso l'utilizzo di supporti informatici. Concordo con ciò che è stato fatto relativamente a obiettivi, modalità didattiche e aree tematiche.” “Valutazione assolutamente positiva” “Il Progetto mi sembra buono, soprattutto per quanto concerne le aree tematiche trattate. Qualche dubbio sul fatto di mettere nella stessa aula Comuni e ASL”. “Complessivamente più che positivo, vista anche la complessità dell'azione formativa. Buone le modalità didattiche, considerata la sperimentalità del Progetto. Maggiore attenzione doveva secondo me essere riservata al coordinamento tra i diversi attori (tutor d'aula e on line, consulenti in presenza e in video) al fine di garantire una maggiore fruibilità dei diversi momenti formativi.” “Ottimo Progetto che avrebbe dovuto curare l'omogeneizzazione delle conoscenze dei partecipanti alle lezioni.” “Ferma restando la valenza complessiva del Progetto, ritengo che la scarsa volontà di partecipazione dei destinatari influisca negativamente sull'apprendimento globale e, di conseguenza, sull'andamento del corso.” “Considero il Progetto RUPAR un buon Progetto. Modificherei la scelta degli utenti e il metodo di interazione fra gli utenti e il tutor on line. Darei più spazio a strumenti di 118 interazione per gli utenti rendendoli più accessibili e funzionali. Migliorerei anche il metodo di immissione dati delle FAQ in maniera tale che siano sempre aggiornate.” “Indubbiamente un ottimo Progetto realizzato con professionalità senza precedenti, almeno di mia conoscenza, con ampia gamma di scelte fra le aree tematiche proposte. Come già detto, unica "pecca" il tipo di supporto per Videoconferenza scelto.” “La mia valutazione complessiva è positiva. Credo infatti che l'obiettivo più importante sia stato raggiunto, cioè quello di dare una formazione iniziale ad alcuni e una più completa ai corsisti più esperti.” “Ritengo che l'iniziativa abbia raggiunto gli obiettivi prefissati con lodevoli considerazioni da parte degli utenti finali nonostante le difficoltà dovute a problematiche legate alla piattaforma. Non posso ritenermi quindi soddisfatta su alcune caratteristiche della stessa che, anziché affiancare e supportare la figura del tutor on line, hanno inciso negativamente sul buon andamento del lavoro.” 119 9. Osservazioni degli Enti aderenti al Progetto Di seguito riportiamo i risultati raccolti attraverso i questionari somministrati ai Referenti degli Enti aderenti. La partecipazione del suo Ente al Progetto favorisce l'implementazione degli interventi di informatizzazione? 4% 26% Non so No Abbastanza 55% 15% Molto In che modo ha risposto l'Ente all'opportunità formativa offerta dalla Regione? 10% Non soddisfacente 30% 60% Abbastanza soddisfacente Soddisfacente 9.1 Alcuni commenti espressi dagli Enti “I dipendenti di questa Amministrazione hanno trovato particolarmente validi e interessanti i corsi che hanno frequentato che si sono rivelati molto utili per lo svolgimento del lavoro di ciascun servizio dell’Ente”. 120 “L'Ente ha tardato ad aderire. L'accettazione delle iscrizioni fatte direttamente dai dipendenti ha creato problemi.” “Diversi discenti hanno avuto problemi a utilizzare la videoconferenza, dichiarando di preferire la lezione in aula con il docente. Molto soddisfatti del tutoraggio.” “Tutti i soggetti partecipanti hanno rilevato la mancanza di materiale didattico alla fine dei corsi e hanno considerato poco efficace la videoconferenza.” “L'adesione e la gestione delle iscrizioni sono state agevoli ma, per le persone che operano da anni con i computer, i corsi di informatizzazione non sono serviti.” “Considerati i tempi "contenuti" dei vari corsi si ritiene opportuna la fornitura di materiali didattici cartacei utili all'approfondimento e a consolidare le conoscenze acquisite in aula.” “Non è stata sottolineata la complementarietà di alcuni corsi.” “L’Ente non è stato sufficientemente coinvolto nella fase di iscrizione.” “Le prossime iniziative di formazione dovrebbero coinvolgere maggiormente i singoli enti interessati, invitandoli a selezionare i corsi sulla base di un effettivo progetto di formazione del personale, in modo da collegare prima i temi ai progetti di sviluppo informatico interni all'ente stesso.” “Occorre dare ai piccoli Comuni maggiore flessibilità negli orari di partecipazione, per consentire al personale una partecipazione più ampia, per evitare che le assenze creino disservizi per i cittadini.” “La sovrapposizione dell'iniziativa formativa con quella dell'altra ATS (Sosor e altri ) ha creato confusione e troppe assenze del personale dal lavoro, con lamentele dei responsabili.” “Non si è appreso niente, in quanto i corsi non erano ben organizzati. Era elevatissima la tecnologia utilizzata, ma i corsi erano praticamente nulli. Ho verificato personalmente.” “Alcune metodologie non erano necessarie e alcune si sono rivelate poco efficaci. Senza un esame finale l'efficacia non è misurabile.” “L'alto numero di ore previsto ha scoraggiato la maggior parte dei partecipanti a seguire i corsi in modo assiduo, inoltre spesso ciò è stato impedito da problemi legati al servizio.” “Buono il livello di apprendimento per il corso Semplificazione dell’attività amministrativa”. “Il tutor d'aula dovrebbe conoscere la materia oggetto del corso.” “L'Amministrazione ha dato l'opportunità di partecipare ai corsi a tutto il personale.” “Alcuni corsi hanno ottenuto un risultato medio-basso, mentre altri sono stati molto efficaci ed apprezzati.” 121 “I partecipanti avrebbero preferito avere il docente in aula.” “Tutti i partecipanti dell'Ente hanno dichiarato di preferire, per particolari materie, la presenza in aula degli insegnanti.” “I partecipanti hanno evidenziato la scarsa produttività delle due ore iniziali di autoistruzione. Le videoconferenze sono state giudicate a livello troppo elementare, forse anche perchè, almeno per noi comunali, gli argomenti trattati sono il pane quotidiano. Il tutoraggio on line non ha consentito di affrontare le problematiche più importanti. È stata evidenziata anche la mancanza di un filo logico di connessione dei vari argomenti trattati.” “I corsi non prevedevano alcun tipo di livello di preparazione e pertanto le aule erano composte da persone che non avevano mai visto un PC e persone che lo utilizzavano da anni.” “Pur aderendo con entusiasmo e molte aspettative i risultati sono assolutamente insoddisfacenti.” “L'Ente ha aderito in maniera soddisfacente, mentre il personale con poca serietà e interesse.” “L'amministrazione avrebbe potuto sfruttare al meglio quest'occasione unica per avere del personale meglio preparato e pronto a far fronte alle nuove tecnologie e alla normativa in vigore. Poteva sfruttare la possibilità di organizzare le Risorse Umane secondo le possibilità ed esperienze acquisite in queste ed in altre occasioni.” “La formazione costituisce un elemento indispensabile per consentire il miglioramento complessivo della PA. La Regione dovrebbe investire nella formazione anche nelle prossime annualità.” 122 10. Valutazioni sul processo organizzativo e gestionale del Progetto e sintesi conclusiva della valutazione 10.1 Il processo organizzativo e gestionale del Progetto Per la gestione ed il governo complessivo del Progetto e del suo andamento nel tempo, la Direzione ed il Cordinamento Didattico si sono dotati di un apposito sistema di monitoraggio che consentisse di tenere sotto controllo in continuo alcuni elementi fondamentali del Progetto e di fornire indicazioni sulle azioni da intraprendere per risolvere le criticità e regolare tempestivamente le varianze rilevate. Il “cruscotto” messo a punto ed utilizzato nel corso dell’intero Progetto è stato costruito sulla base dei seguenti criteri ed obiettivi: Efficacia: il sistema doveva essere in grado di fornire tutte quelle informazioni necessarie per il controllo dei principali aspetti costitutivi del Progetto, Tempestività: le informazioni dovevano essere rese disponibili in tempo utile per definire e mettere in atto gli interventi regolativi, ripristinando le condizioni di funzionamento ottimale del Progetto e minimizzando gli effetti negativi delle criticità intervenute, Semplicità: il sistema di monitoraggio doveva essere snello e di non complessa utilizzazione. Sulla base dei criteri e degli obiettivi definiti, il sistema di monitoraggio è stato articolato in sei aree principali, ciascuna costituita da specifiche dimensioni. 1° AREA DI MONITORAGGIO: GLI UTENTI DEL PROGETTO All’interno di questa area sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni: L’andamento delle iscrizioni ai diversi corsi/edizioni/aule Il numero degli ammessi ai corsi Le rinunce Gli abbandoni Il numero di persone che ha concluso il corso con almeno l’80% di ore fruite. Per il monitoraggio di queste dimensioni il Cordinamento Didattico si è dotato dei seguenti strumenti: Registri cartacei compilati quotidianamente dai tutor d’aula Data base gestito dal Cordinamento Didattico Data base a disposizione dei tutor Questo tipo di monitoraggio ha consentito di mettere in atto una serie di azioni per garantire la gestione ordinaria del Progetto (composizione delle aule, calendari, ecc) e per regolare le varianze riscontrate per quanto concerne il numero di partecipazioni ad alcuni corsi, in rapporto al numero degli utenti ammessi. In particolare sono state messe in atto a questo scopo: • Contatti diretti con tutti gli utenti ammessi, prima dell’avvio del rispettivo corso • Interventi periodici di richiamo e ulteriore promozione del Progetto presso i possibili Enti utilizzatori • Azioni periodiche di informazione/aggiornamento, tramite lettera, rivolte sia agli Enti aderenti sia agli iscritti • Azioni di recall telefonico rivolto ai referenti degli Enti che aderivano al Progetto 123 • • • Azioni di recall telefonico rivolte ai partecipanti in occasione delle sospensioni delle attività, finalizzate a rinforzare le informazioni precedentemente trasmesse per lettera e a sollecitare la partecipazione ai corsi cui risultavano iscritti Azioni di incentivazione alla frequenza dei corsi di Inglese e di Business English attraverso lettere e telefonate agli iscritti e offerta del CD del corso per quanti avessero portato a termine il corso stesso. Questo specifico intervento è stato messo in atto in seguito alla constatazione del numero di partecipazione ai due corsi eccessivamente basso in rapporto agli ammessi Interventi diretti da parte dei tutor d’aula e del Cordinamento Didattico per recuperare abbandoni e consentire l’eventuale recupero delle ore perse, in orari diversi da quelli programmati. 2° AREA DI MONITORAGGIO: LA DIDATTICA Le specifiche dimensioni monitorate all’interno di quest’area sono state: L’efficacia delle lezioni in videoconferenza L’efficacia delle docenze in aula La fruibilità dei corsi on line La fruizione dei diversi servizi on line messi a disposizione dalla piattaforma (chat, forum, mail, newsgroup, FAQ) Gli strumenti predisposti per il monitoraggio di quest’area sono stati: Istituzione del Comitato Tecnico-Scientifico Raccolta, da parte dei tutor d’aula, dei feedback espressi dai partecipanti sull’efficacia delle videoconferenze e delle docenze in aula Scheda di segnalazione delle criticità didattico-organizzative, sintesi dei feedback e loro trasmissione al Cordinamento Didattico Osservazione diretta da parte del Cordinamento Didattico dei docenti in video conferenza. Questionari di gradimento di fine corso compilati dai partecipanti Rilevazione della frequenza delle comunicazioni tra utenti e tutor on line Valutazioni da parte del Cordinamento Didattico dell’appropriatezza delle interazioni tra tutor on line e utenti sotto l’aspetto dell’esaustività, della forma, dello stile di relazione Rilevazione della frequenza e dell’appropriatezza dell’utilizzo dei servizi on line Il monitoraggio della didattica ha reso opportuni e ha consentito interventi di regolazione quali: • Ridefinizione e affinamento dei criteri di selezione dei docenti • Aggiornamento dei contenuti dei corsi attraverso gli interventi del docente, del consulente (dove previsto) e del tutor on line • Presentazione agli utenti, all’avvio del corso, dell’intera offerta formativa e del sistema dei servizi offerti • Richiami periodici delle linee guida precedentemente formalizzate nei manuali per i tutor d’aula, i docenti in videoconferenza, i tutor on line • Interventi del Cordinamento Didattico sui docenti, finalizzati a rendere più efficaci le loro lezioni in videoconferenza e in aula, orientati a massimizzare l’efficacia del loro intervento e a superare alcune criticità riscontrate per quanto concerne la relazione didattica • Interventi di formazione rivolti ai tutor d’aula per metterli in grado di svolgere efficacemente la funzione loro affidata e affinarne, via via, i comportamenti 124 • • • • Interventi dei tutor d’aula orientati a mantenere o ripristinare condizioni positive per i processi di apprendimento in occasione di eventi critici o di scarsa efficacia delle docenze Interventi personalizzati e collegiali del Cordinamento Didattico sui tutor d’aula, per un orientamento costante della loro funzione in rapporto alla gestione degli eventi didattici e alla soluzione delle criticità Interventi dei tutor d’aula finalizzati a sollecitare e facilitare l’utilizzo dei servizi on line Interventi del Cordinamento Didattico sui tutor on line finalizzati a sviluppare disponibilità e capacità di relazione con gli utenti. Questi interventi di graduale affinamento del ruolo del tutor on line hanno preso spunto da alcune criticità rilevate per quanto concerne le modalità di interazione tra tutor e utenti. 3° AREA DI MONITORAGGIO: LE TECNOLOGIE Sono state monitorate le seguenti dimensioni. Funzionamento delle apparecchiature hardware e delle infrastrutture in dotazione delle aule e del polo di trasmissione delle videoconferenze Connettività Internet Funzionamento della piattaforma: presenza dei courseware, assegnazione password, fruizione dei courseware e dei servizi on line Per il monitoraggio di queste dimensioni, il Cordinamento Didattico si è dotato dei seguenti strumenti: Schede di rilevazione delle criticità tecnologiche (connettività, videoconferenza, hardware, ecc.), redatte dai tutor Verifiche quotidiane dello stato di connettività e osservazioni dirette del Cordinamento Didattico in occasione delle videoconferenze Test periodici di funzionalità delle tecnologie e di utilizzo della piattaforma. A seguito delle informazioni raccolte attraverso queste azioni di monitoraggio sono stati messi in atto interventi quali: • Interruzione delle attività formative per risolvere le criticità della connettività riscontrate nella prima settimana dell’attività formativa • Ricerca e individuazione delle soluzioni tecnologiche più appropriate, avvalendosi anche della consulenza di esperti esterni di elevata competenza e notorietà • Sostituzione delle apparecchiature sulla base delle soluzioni tecnologiche definite (ampiezza della banda, parabole, router, ecc.) • Interventi di assistenza tecnica e manutenzione a fronte di criticità segnalate dai tutor d’aula o riscontrate direttamente dal Cordinamento Didattico. 4° AREA DI MONITORAGGIO: LA LOGISTICA Sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni: Accessibilità dei locali Servizi logistici: manutenzioni, pulizie, climatizzazione Per questo tipo di monitoraggio sono stati predisposti e utilizzati i seguenti strumenti: Scheda di rilevazione delle criticità logistiche Comunicazioni telefoniche e via mail dei tutor Il monitoraggio di quest’area e delle relative dimensioni ha consentito di mettere in atto: 125 • • Miglioramento delle condizioni di climatizzazione Interventi con i referenti degli Enti che ospitavano le aule finalizzati a risolvere le criticità riscontrate. 5° AREA DI MONITORAGGIO: IL CLIMA D’AULA Sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni: La motivazione e l’impegno manifestati dai partecipanti Le relazioni tra i partecipanti e tra questi e lo staff didattico (tutor, docenti, ecc) Per questo tipo di monitoraggio sono stati predisposti e utilizzati i seguenti strumenti: Scheda di rilevazione del clima d’aula, redatta periodicamente e all’occasione dai tutor d’aula e trasmesse al Cordinamento Didattico Comunicazioni telefoniche e per mail tra tutor d’aula e Cordinamento Didattico Questionari di gradimento di fine corso compilati dai partecipanti Il monitoraggio di quest’area e delle relative dimensioni ha consentito di mettere in atto: • Interventi sul docente in videoconferenza o in aula e sui tutor on line ogni qual volta la criticità riscontrata fosse riferibile alla didattica o alle modalità di assistenza on line • Interventi da parte dei tutor d’aula orientati a ripristinare condizioni di clima positive all’interno del gruppo dei partecipanti. 6° AREA DI MONITORAGGIO: L’ANDAMENTO ECONOMICO-GEST IONALE Sono state tenute sotto controllo le seguenti dimensioni: andamento dei costi di Progetto rispetto al piano economico scostamento del piano operativo dal budget ricaduta sul budget degli interventi resi necessari sulla tecnologia, programmazione didattica dei corsi, lo staffaggio del progetto affidabilità e capacità gestionale dei partner la Per questo tipo di monitoraggio sono stati predisposti e utilizzati i seguenti strumenti: piano economico-operativo del Progetto database di rendicontazione rendicontazione trimestrale incontri periodici del Comitato di Gestione Il monitoraggio di quest’area e delle relative dimensioni ha consentito di mettere in atto i seguenti interventi: • riformulazione del piano economico di Progetto con la riallocazione di voci di costo 126 10.2 Alcune note conclusive sulla valutazione del Progetto In sintesi, ripercorrendo le parti costitutive del documento, riportiamo alcune considerazioni relative alle dimensioni più significative che hanno caratterizzato il Progetto: gli utenti che hanno partecipato alle diverse azioni formative proposte e gli Enti aderenti i risultati di apprendimento le metodologie didattiche utilizzate la possibilità di capitalizzare l’esperienza fatta le tecnologie a supporto dei processi di formazione il processo organizzativo e gestionale del Progetto. Gli utenti del Progetto: le persone e gli Enti Il processo di pubblicizzazione e promozione del Progetto sul territorio ha prodotto più di 20.000 richieste di partecipazione ai ventitré corsi nel loro complesso, rispetto ai 10.800 posti disponibili previsti dal Bando. Dal processo di selezione realizzato in accordo con gli Enti aderenti, il numero degli ammessi autorizzati è stato portato a 10.900, richiedendo contemporaneamente alla Regione alcune variazioni per quanto concerneva la distribuzione dei partecipanti tra le varie azioni formative. Si sono presentati in aula 7.466 persone (dispersione pari al 32%) e hanno concluso l’esperienza formativa 5.866 (abbandono pari al 21%). Questi dati testimoniano la necessità, in interventi così complessi, articolati e con un così elevato numero di Enti e partecipanti coinvolti, che le Amministrazioni locali curino, con particolare attenzione, la fase di selezione dei partecipanti, in relazione ai reali bisogni dell’Ente, alla motivazione delle persone verso l’opportunità di apprendimento, alla compatibilità dell’impegno formativo con gli incarichi professionali di ciascuno. 127 L’apprendimento I diversi attori coinvolti nel processo di formazione (partecipanti, tutor d’aula, docenti in video conferenza, consulenti d’aula, tutor on line, referenti degli Enti aderenti), consultati attraverso specifici strumenti finalizzati a raccogliere valutazioni su alcune dimensioni del Progetto, ed in particolare sul processo di apprendimento, hanno espresso un apprezzamento medio-alto, sull’opportunità offerta dal Progetto di acquisire o rinforzare le competenze relative ai processi di innovazione e informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Il 98% dei partecipanti ha valutato il Progetto sufficientemente utile/molto utile e lo ha considerato un’opportunità per acquisire nuove competenze. L’apprezzamento espresso dai partecipanti riguarda inoltre il sistema di strumenti e di servizi a supporto della didattica. Dalle valutazioni espresse emerge un elevato apprezzamento della possibilità di fruire di un intero sistema di servizi per la formazione (courseware, forum, chat, FAQ, bacheca, posta elettronica, videoconferenza, assistenza on line di un esperto, tutoraggio d'aula). Il tutor d’aula, che ha sostenuto e facilitato i processi di apprendimento dei partecipanti, ha espresso un analogo apprezzamento relativamente ai risultati di apprendimento prodotti. Il 97% dei tutor, infatti, giudica il Progetto stesso come sufficientemente o molto utile. Ancorché positiva, i docenti in videoconferenza hanno espresso una valutazione più prudente sull’apprendimento complessivo, probabilmente riflettendo su questo giudizio la valutazione dell’efficacia della metodologia da loro utilizzata che ha presentato alcune criticità e complessità per quanto concerne la relazione con i discenti e l’attività magistrale. Molto positiva la valutazione dei consulenti d’aula (35% sufficientemente utile – 65% molto utile) dovuta probabilmente all’apprezzamento della metodologia didattica da loro utilizzata, considerata molto efficace in riferimento ai risultati di apprendimento. Anche per gli Enti aderenti, il Progetto ha costituito un’occasione di effettiva innovazione, favorendo lo sviluppo di cultura propedeutica alla modernizzazione interna, nell’ottica dell’imminente realizzazione della RUPAR. Il 36% ha considerato il Progetto molto utile a fronte di un 10% di Enti che ha espresso un giudizio negativo. La valutazione sostanzialmente positiva sui risultati di apprendimento è dovuta all’efficacia della metodologia didattica integrata e all’opera di accompagnamento e di facilitazione svolta dai tutor. Questi elementi sono stati in grado di contenere la criticità dovuta alla disomogeneità delle competenze possedute “in ingresso” dai partecipanti e dei loro reali fabbisogni formativi. 128 La didattica La ricchezza della proposta formativa del Progetto, oltre che nei contenuti, si è fondata sul sistema di servizi per la formazione, all’interno del quale ogni utente ha avuto la possibilità di configurare il proprio percorso di apprendimento e aggiornamento, sulla base dei crediti formativi personali. In questo modello di formazione integrata (blended learning), gli strumenti utilizzati sono stati i courseware, i servizi di groupware, la videoconferenza, la consulenza d’aula (prevista in sole 10 azioni formative), la tutorship on line, la tutorship d’aula. Molto elevata è la valutazione da parte dei partecipanti della figura e della funzione del tutor d’aula (ben il 75% esprime un alto apprezzamento) che ha rappresentato il punto di riferimento costante per tutte le attività formative che si sono svolte nelle diverse sedi corsuali e che è stato il principale ruolo di contatto tra i partecipanti ed il Progetto. I tutor hanno svolto una fondamentale funzione di facilitatori nell’uso della strumentazione tecnologica e più in generale dei processi di apprendimento dei corsisti. La valutazione sull’efficacia dei courseware per rapporto all’apprendimento è stata medio-alta. Sono state analizzate dimensioni significative come la coerenza del courseware con gli obiettivi dell’azione formativa, la presentazione dei contenuti, lo stile comunicativo utilizzato, lo stile grafico, l’adeguatezza dell’audio, il livello di personalizzazione per rapporto alle esigenze dei discenti, le opportunità di approfondimenti offerti, i link messi a disposizione, il glossario, la bibliografia, il grado di interazione consentito, l’adeguatezza dei test di verifica. Complessivamente i prodotti sono stati valutati positivamente, anche se emergono differenze abbastanza significative tra i diversi courseware, per rapporto alle dimensioni di valutazione prese in considerazione. La videoconferenza, pur valutata nel suo complesso sufficientemente positiva ed efficace, ha rappresentato lo strumento più debole nel sistema di formazione integrata. Il 13% dei partecipanti, infatti, l’ha considerata poco efficace, così come il 10% dei tutor d’aula. Anche i docenti in videoconferenza, pur esprimendo il loro livello di soddisfazione professionale e l’apprezzamento per il Progetto nel suo complesso, hanno evidenziato le difficoltà da loro incontrate nella gestione dell’attività didattica vera e propria. La valutazione espressa dai partecipanti sull’efficacia della consulenza d’aula è stata molto positiva. Solo il 4% ha, infatti, formulato un giudizio di inadeguatezza dell’intervento. Alto anche l’apprezzamento dei tutor d’aula e degli stessi professionisti impegnati in questa attività, che hanno manifestato un’elevata soddisfazione professionale per tutti quegli aspetti che hanno riguardato direttamente la loro funzione magistrale ed in particolare l’interazione con i partecipanti all’interno delle aule. 129 La tutorship on line, analogamente alla videoconferenza, è stata valutata poco efficace dal 12% dei partecipanti (sufficientemente utile 63% - molto utile 25%) e dagli stessi tutor d’aula che esprimono un giudizio analogo (bassa efficacia 11% - sufficiente 60% - alta efficacia 29%). I tutor on line rappresentano, d’altra parte, i professionisti che hanno espresso complessivamente minore soddisfazione professionale a testimonianza, probabilmente, di un insufficiente utilizzo del servizio di assistenza e supporto on line previsto e messo a disposizione dal Progetto. L’integrazione di metodologie didattiche è stata il punto di forza del Progetto ed è stata valutata positivamente dai partecipanti e dallo staff didattico. All’interno di questo giudizio positivo possono tuttavia essere messe in evidenza alcune debolezze: la docenza in remoto, non sempre efficace, sia per problemi tecnologici (nella prima settimana di Progetto), sia per le difficoltà di relazione tra docente e discenti; la consulenza d’aula, non debole di per sé, ma che sarebbe stata gradita in tutte le azioni formative, data la sua alta efficacia e la tutorship on line poco utilizzata. Un progetto complesso e articolato come RUPAR Formazione avrebbe richiesto una maggiore cura delle competenze dello staff didattico (docenti in videoconferenza e tutor on line), non tanto per quanto riguarda i contenuti formativi, quanto piuttosto per quello che concerne le capacità di comunicazione e di interazione attraverso le nuove tecnologie. La capitalizzazione dell’esperienza Riportiamo di seguito le dimensioni del Progetto che avrebbero dovuto essere maggiormente presidiate per migliorare la qualità della prestazione dell’intero intervento formativo. Per il Coordinamento Didattico del Progetto: garantire un ottimale funzionamento della connettività, in una Regione ancora poco infrastrutturata dal punto di vista delle reti di comunicazione differenziare e precisare maggiormente l’offerta formativa per rapporto a target di utenti più precisamente profilati, in termini di ruolo e competenze di base possedute curare, unitamente agli Enti aderenti, il processo di selezione dei partecipanti, in modo da garantire le condizioni ottimali per la fruizione dell’offerta formativa garantire, in accordo con gli Enti, aule all’interno delle quali il livello di crediti formativi posseduti fosse sufficientemente omogeneo presidiare, più di quanto non sia stato comunque fatto, il processo di diffusione della conoscenza dell’intero Progetto e di ciascuna azione formativa, su cui i protagonisti dello staff didattico erano impegnati. Per gli Enti aderenti: selezionare con più accuratezza il personale cui offrire l’opportunità formativa, in coerenza con un piano di sviluppo delle competenze, con le esigenze dell’Ente e i vincoli organizzativi interni garantire legittimazione ai dipendenti per la partecipazione ai corsi. 130 Per i partecipanti: scegliere le azioni formative a cui aderire, in accordo con i referenti dei propri Enti, e sulla base di reali motivazioni e bisogni di sviluppo delle competenze e tenuto conto degli impegni lavorativi. Per i docenti in videoconferenza: curare maggiormente gli aspetti relazionali della loro funzione magistrale, caratterizzata da modalità diverse da quelle tradizionali di docenza in presenza curare con più attenzione l’articolazione della lezione, la predisposizione delle esercitazioni e dei materiali didattici, in funzione di una maggiore attivazione dell’aula acquisire una maggiore conoscenza dell’intera azione formativa su cui si è impegnati: obiettivi, contenuti, articolazione. Per i consulenti: curare con più attenzione la predisposizione delle esercitazioni e dei materiali didattici, in funzione di una maggiore attivazione dell’aula acquisire una maggiore conoscenza dell’intera azione formativa su cui si è impegnati: obiettivi, contenuti, articolazione. Per i tutor on line: curare maggiormente gli aspetti relazionali della loro funzione di supporto on line e essere gestori efficaci dei servizi, promuovendo presso i partecipanti il loro utilizzo. Riprendendo in esame i punti di forza e le criticità possiamo dire, in sintesi, che un intervento complesso e articolato per temi e numero di partecipanti, che si avvalga di modalità di formazione integrate, necessita di: organi di governo definiti e coordinati che, lavorando in sinergia, garantiscano un buon management dell’intero progetto. staff didattico formato a rispondere alle differenti modalità didattiche. In particolare è necessaria una “formazione al ruolo” di quelle figure meno tradizionali come il tutor on line, gli esperti e i docenti che dovranno intervenire a distanza, in attività di assistenza o docenza. relazione più intensa costante con gli Enti aderenti, al fine di orientarne le scelte, ottenere un supporto alla realizzazione delle azioni formative, lungo tutto l’arco temporale del Progetto. 131 Le tecnologie La valutazione espressa dai partecipanti sul livello di facilità di utilizzo delle tecnologie è stata molto elevata. Solo il 2% ha manifestato difficoltà anche dopo gli aiuti forniti dai tutor d’aula. Un analogo giudizio è stato espresso sull’utilità dei servizi groupware, considerata elevata. Solo il 4% ha espresso, infatti, un giudizio negativo su tali servizi. I tutor d’aula, che hanno vissuto le difficoltà della settima iniziale del Progetto, hanno espresso valutazioni mediamente positive sulla connettività e sulle prestazioni di Internet. Leggermente più elevata è la valutazione sull’erogazione della videoconferenza, mentre molto alto è l’apprezzamento sulle attrezzature d’aula. Superate le difficoltà della prima settimana, il Progetto RUPAR Formazione può considerarsi un’esperienza positiva, anche per le tecnologie messe in campo perché ha consentito di sperimentare e configurare un modello di riferimento per una futura costituzione di reti stabili di connessioni, scambi, servizi di assistenza, tutoring professionale e formazione. Tutto ciò è ancora più vero se si considera che le esperienze nell’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito della formazione a distanza e dell’erogazione di servizi di assistenza-formazione on line sono, nel nostro Paese, ancora scarse, soprattutto al di fuori dei confini delle grandi aziende private multinazionali. Il processo organizzativo e gestionale del Progetto Il sistema di monitoraggio di cui la Direzione ed il Cordinamento Didattico si sono dotati per la gestione ed il governo complessivo del Progetto e del suo andamento nel tempo ha consentito di tenere sotto controllo, in continuo, alcuni elementi fondamentali e di fornire indicazioni sulle azioni da intraprendere per risolvere le criticità e regolare tempestivamente le varianze rilevate. Le principali dimensioni monitorate sono state: le iscrizioni e l’andamento delle partecipazioni la didattica nelle sue diverse articolazioni il clima all’interno delle aule di formazione il funzionamento delle tecnologie l’appropriatezza delle soluzioni logistiche adottate. La Direzione di Progetto, il Cordinamento Didattico e i tutor d’aula hanno lavorato in modo integrato e cordinato, per la rilevazione e la risoluzione delle criticità che via via si presentavano, garantendo così un presidio costante e una buona riuscita del Progetto nel suo complesso. 132