Classe 5D_ITT
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Classe 5D_ITT
LICEO LICEO SCIENTIFICO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO MECCANICA E MECCATRONICA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIA AMBIENTALE ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5ª SEZ. D INDIRIZZO CHIMICA E BIOTECNOLOGIA AMBIENTALE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 1 INDICE Prima Parte LA SCUOLA Seconda Parte Pag. 1) Presentazione dell'Istituto: dati ed identità 4 2) Finalità educative e principi ispiratori 5 3) Presentazione dell’ITT Sezione di Chimica-Biotecnologie Ambientali 6 LA CLASSE E IL SUO CONSIGLIO DI CLASSE 4) Presentazione della classe 9 5) Storia della classe – Attività didattiche e formative • elenco candidati • elenco attività formativa • elenco attività per credito formativo per ciascuno studente • elenco aziende per l'alternanza scuola/lavoro • elenco stage • elenco argomenti proposti per l'inizio del colloquio 10 6) Continuità didattica 14 7) La progettazione collegiale 14 Terza Parte PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO PER DISCIPLINA Quarta Parte Quinta Parte 2 8) Processo di insegnamento/apprendimento 18 IRC 19 Scienze Motorie 20 Italiano 21 Storia 24 Inglese 25 Matematica 26 Chimica Organica 27 Microbiologia 29 Chimica Analitica 31 Fisica Ambientale e CLIL 33 ALLEGATI Indicatori e descrittori per la compilazione dei giudizi analitici 35 Schede di valutazione proposte dall'Istituto per le prove d'esame 37 Criteri per l'integrazione del credito scolastico 39 Risultati statistici delle simulazioni 40 Copia delle simulazioni delle prove d'esame effettuate 42 IL CONSIGLIO DI CLASSE 65 PRIMA PARTE: LA SCUOLA 3 L’ISTITUTO Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” con Sezioni Associate: ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "CRISTOFORO MARZOLI" LICEO SCIENTIFICO DI STATO "GALILEO GALILEI" Via Levadello, 25036 Palazzolo S/O (BS) Tel. 0307400391- Fax 0307302627 www.istitutomarzoli.gov.it - e-mail: [email protected] Dirigente Scolastico Prof. Oliva Marella 4 CLASSI LICEO Totale 36 ALUNNI LICEO Totale 774 CLASSI ITIS Totale ALUNNI ITIS Totale 26 597 1. PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO L’Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” situato a Palazzolo s/O, città in posizione intermedia tra Brescia e Bergamo, accoglie oltre 1000 studenti che provengono da ben quarantacinque comuni delle due province. L’Istituto risponde alla richiesta di formazione scientifica, tecnologica, umanistica e culturale di un contesto socio-economico sempre più terziarizzato. L’Istituto comprende un Istituto Tecnico Tecnologico e un Liceo scientifico, ambedue quinquennali. • L’Istituto Tecnico Industriale ha 4 indirizzi: prepala al diploma in: 1) Meccanica, Meccatronica ed Energia 2) Elettronica ed Elettrotecnica 3) Chimica, Materiali e Biotecnologie ambientali 4) Informatica e Telecomunicazioni. • Il Liceo Scientifico offre quattro possibilità di scelta: Liceo Scientifico, Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, Liceo delle Scienze Umane, Liceo Linguistico. La varietà delle proposte formative è sostenuta da una significativa dotazione strutturale (Laboratori Scientifici, Tecnologici, Informatici, Biblioteca, Sala Audiovisivi e Multimediale, laboratorio linguistico, Palestra, Sala con Pesi e Macchine per il potenziamento muscolare, Bar, Mensa) che permette ai nostri studenti e docenti di utilizzare la struttura fino alle ore 14.30 ed eventualmente, per attività programmate, anche nel pomeriggio, fino alle 18.00. L’attività curricolare è arricchita, infatti, da un’ampia Offerta Formativa Integrativa proposta a tutti gli studenti, sia in orario curricolare che extra-curricolare: insegnamento integrativo di attività sportive, corsi in preparazione alla certificazione europea di lingua inglese e francese, corsi in preparazione alla “Patente Europea di guida del Computer ECDL -” con possibilità di sostenere gli esami in Istituto che è Test Center ECDL accreditato, corsi di informatica avanzata, partecipazione alle Olimpiadi della Matematica. Nell’Istituto Marzoli si realizzano stage in ambedue le sezioni. Nella sezione ITT gli Stage sono l’esito di una ricca rete di relazioni Scuola-Industria e hanno lo scopo di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro, agevolando le scelte professionali mediante una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Nel Liceo gli Stage si effettuano presso istituti universitari, di ricerca, ASL, aziende del territorio. Lo studente iscritto al “Marzoli” è sostenuto nel compito dell’apprendimento da molteplici iniziative: attività di accoglienza rivolte agli studenti neo iscritti alla classe prima, progetti per gli studenti non italofoni e per quelli diversamente abili, sportello help, corsi di recupero pomeridiani, attività di prevenzione del disagio, percorsi di orientamento post-diploma sia per l’Università che per il mondo del lavoro. 2. FINALITÀ EDUCATIVE E PRINCIPI ISPIRATORI L’Istituto di Istruzione Superiore “C.Marzoli” considera l’alunno al centro dell’organizzazione, degli obiettivi e delle finalità dell’attività didattica e formativa, pertanto all’alunno vengono forniti gli strumenti perché sia messo in grado di leggere con chiarezza le linee educative dell’Istituto. Esse, avendo recepito il dettato costituzionale, sono estesamente dichiarate nel POF e qui vengono soltanto sinteticamente richiamate. Finalità ultime dell’Istituto sono: 5 • • • • • • • formare cittadini onesti che sappiano volgere la propria cultura e le specifiche acquisizioni disciplinari a vantaggio di tutta la comunità, in un’ottica di partecipazione piena alla vita sociale e politica; mettere gli studenti in condizione di usare in modo efficace le risorse e le opportunità della cultura di cui fanno parte, rendendoli altresì capaci di affrontare un mondo in continua evoluzione; promuovere la dimensione europea per fondare il senso di una comune appartenenza, nella consapevolezza sia dell'identità nazionale che di un comune impegno di cittadinanza, per una convivenza civile democratica e pluralista; far acquisire la conoscenza e la pratica dei diritti e doveri dell’uomo e del principio di uguaglianza tra gli uomini, con particolare attenzione alla parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne; saper considerare la diversità di idee e di opinioni un’occasione per il confronto e la ricerca di valori condivisi, riconoscendo il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale: far riconoscere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e la salvaguardia dell'ambiente quale diritto fondamentale della persona e della collettività; formare uomini e donne capaci di saper valutare e autovalutarsi con senso critico. 3. PRESENTAZIONE DELL’ITT PROFILO IN USCITA DEL DIPLOMATO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI PROFILO DELLO STUDENTE DELL’ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CRISTOFORO MARZOLI” Lo studente dell’I.I.S. “Marzoli” al termine della sua esperienza scolastica, attraverso percorsi formativi specifici del curriculum prescelto, possiede: • buone capacità logiche che lo rendono capace di cogliere e denominare gli elementi di una realtà complessa; individuare analogie e differenze in realtà esaminate con gli stessi parametri; comprendere i concetti chiave in un processo, in una procedura, in un testo; riconoscere in situazioni ed ambiti non esperiti nozioni e concetti appresi; trasferire concetti e modelli da un ambito del sapere ad un altro; definire realtà astratte • capacità critica in modo da poter riconoscere vari punti di vista e di interpretazione della realtà; esprimere un giudizio personale, strutturato e motivato su ciò che si conosce • capacità comunicativa in modo da usare opportunamente i codici, linguistici e non, appresi; decodificare testi ed informazioni nei linguaggi e negli ambiti del sapere noti; intervenire in ogni situazione comunicativa adeguatamente strutturando il discorso in modo chiaro, preciso e coerente, usando un lessico specifico ed appropriato • capacità di storicizzare in modo da contestualizzare gli “eventi” ed i “prodotti” culturali; individuare e descrivere genesi, dinamiche e sviluppi di un processo culturale; confrontare realtà e fenomeni diversi, cogliendo elementi di continuità e di novità; riconoscere nel presente le linee del passato • metodo di lavoro 6 autonomo e sicuro che lo rende capace di utilizzare proficuamente il tempo e le risorse a disposizione • bagaglio culturale adeguato al proprio curriculum di studi; aggiornato in ogni ambito disciplinare; aperto a temi e problemi di attualità; improntato ad una dimensione europea • adeguate capacità relazionali che lo pongono in una condizione di responsabilità e consapevolezza dei propri doveri; rispetto verso impegni e scadenze; precisione nell’adempimento dei propri compiti; disponibilità ad accettare correzioni ed a mettersi in discussione; confronto e collaborazione; rispetto verso gli altri e le loro idee; attenzione ed apertura verso gli altri, verso la pluralità delle culture umane ed ai fermenti di novità; autonomia nel lavoro e capacità di ragionare con la propria testa. L’ITT MARZOLI E LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO INDUSTRIALE Riflessione del consiglio di classe della 5^ D sulla figura professionale del diplomato Industriale Il diplomato con specializzazione in Chimica e Biotecnologie Ambientali è un esperto in problemi di organizzazione e progettazione produttiva oltre a possedere una consistente cultura generale, accompagnata da buone capacità linguistico - espressive e logico – interpretative, avrà conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano l’impresa sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e progettuale. La figura del diplomato ha subito una vera e propria rivoluzione con l’avvento dell’automazione e della robotica nei processi analitici e produttivi. Il ruolo di tale figura non è più quello delle semplici applicazioni tecniche, dell’esecutore, del traduttore in pratica di input che vengono dall’alto, egli deve avere una preparazione generale adeguata ai compiti richiesti, una mentalità flessibile, scientifica, critica, attenta ai particolari ed alle dinamiche generali. Il diplomato vive direttamente il meccanismo produttivo, e perciò è abilitato a proporre variazioni e miglioramenti, a saper usare strumenti e tecniche; è una figura eclettica e polifunzionale, uno dei suoi ambiti lavorativi è l’ufficio ove la realtà progettuale deve essere funzionale, attenta scrupolosa. FIGURA PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Il diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie ambientali: ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, materie plastiche, metallurgico, ambientale, biotecnologico, nelle analisi chimico-biologiche e nel controllo e monitoraggio dell’ambiente; ha competenze nella gestione e nel controllo dei processi, ha competenze per l’analisi e il controllo nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; ha competenze specifiche nella gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro; ha competenze nella gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi. 7 SECONDA PARTE: LA CLASSE LA CLASSE 5ª D E IL SUO CONSIGLIO DI CLASSE LA PROGETTAZIONE COLLEGIALE 8 4. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha assunto la sua fisionomia attuale nel quarto anno, poiché nel terzo costituiva una sezione articolata con un gruppo di studenti dell'indirizzo di Informatica, dando vita ad una classe numerosa (26) ed eterogenea. Nel precedente anno scolastico essa è diventata un corso ad indirizzo unico con 15 studenti, che hanno subito una selezione piuttosto significativa al termine, dal momento che non sono stati ammessi alla quinta quattro allievi; i 13 che compongono attualmente la 5^ D sono frutto degli undici dell'anno precedente più due che non hanno superato gli Esami di Stato a giugno 2015. Sotto il profilo disciplinare, gli alunni hanno mantenuto comportamenti formalmente rispondenti alle regole per una corretta vita di relazione interpersonale e di rispetto nei confronti dei docenti, mentre qualche distinzione va fatta a proposito della partecipazione: essa, infatti, è stata mediamente ricettiva, ma in realtà i livelli sono apparsi diversificati: un certo numero di ragazzi, infatti, è risultato interessato e partecipativo, ma va segnalato anche un gruppo la cui attività nel lavoro scolastico è stata limitata, alterna e non sempre costruttiva, caratterizzata da una certa tendenza alla dispersione e alla superficialità. Il lavoro autonomo si è mantenuto costante e significativo soltanto in relazione ad un limitato numero di studenti, mentre per la maggior parte è stato più opportunistico e per alcuni decisamente discontinuo. Il rendimento e i livelli di apprendimento presentano, pertanto, una gamma piuttosto varia. Alcuni allievi si sono distinti per l’impegno, per il metodo di studio organizzato e per la capacità di rielaborare le conoscenze, anche se non omogeneamente nelle diverse discipline, raggiungendo buoni o eccellenti risultati; altri si sono applicati nello studio, migliorando nel corso dell'anno il metodo di lavoro e raggiungendo risultati sempre più stabilmente positivi; taluni, impegnandosi in modo discontinuo, hanno conseguito un livello di conoscenze piuttosto fragile e non pienamente consapevole dei meccanismi operativi propri delle varie discipline, per cui i risultati non sono sempre stati soddisfacenti. Nel corso dei mesi di settembre, ottobre e novembre 2015, la classe ha svolto, come da calendario approvato dagli organi competenti, numerose attività sportive in orario curricolare pomeridiano, per un totale di 33 ore. Gli studenti hanno aderito alle attività proposte con entusiasmo, dimostrando impegno e interesse indirizzati, soprattutto, alla consapevolezza del proprio benessere psicofisico. 9 5. STORIA DELLA CLASSE - ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE ANNO CLASSE SEZ. NUOVI ISCRITTI PROMOSSI NON SCOLASTIC INSERIMENTI PROMOSSI O N° N° N° N° M F M F M F M F 2013/2014 3^ D 19 7 11 7 8 2014/2015 4^ D 2 - 8 7 2015/2016 5^ D 2 - 8 5 6 5 2 RITIRATI N° M F - - - - 2 ELENCO CANDIDATI ALL'ESAME DI STATO Cognome 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Bastone Bolis Bosio Brescianini Chiodo Cominardi Ferrari Mascia Salogni Sguerri Urgnagni Vavassori Zgueb Nome Manuel Alessio Giada Martina Giacinto Laura Pierre Giacomo Miriam Michele Giada Giovanni Michel ELENCO ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE NON CURRICOLARI SVOLTE DAGLI STUDENTI data ATTIVITÀ 23 ottobre 2015 Milano – Visita all'EXPO 10 novembre 2015 Spettacolo teatrale sul tema della prima guerra mondiale dal 4 dicembre 2015 Progetto laboratoriale presso l'Istituto “Natta” di Bergamo 29 gennaio 2016 Visita al Vittoriale degli Italiani – Gardone Riviera (BS) 10 febbraio 2016 Conferenza del prof. Bruno Mazza sul tema delle foibe 10 febbraio 2016 Laboratorio Biocatalisi – dott. Carlo Morelli – Università degli Studi di Milano 20 febbraio 2016 Incontro di orientamento con rappresentati del mondo del lavoro e del mondo universitario 8-12 marzo 2016 Viaggio di Istruzione a Bari 14 marzo 2016 Incontro con i rappresentanti di AIB sui temi del lavoro e del mondo che lo concerne 10 15 marzo 2016 Visita al termovalorizzatore di Brescia 8 aprile 2016 Conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica (soltanto per alcuni studenti) 19 aprile 2016 Incontro con esperti di orientamento dell'agenzia “Prodest”, in collegamento con il progetto “Natta” 22 aprile 2016 Colloqui di orientamento singoli con esperti di orientamento dell'agenzia “Prodest” (soltanto per alcuni studenti) 23 aprile 2016 Incontro di orientamento con il prof. Ilario Amboni relativo ai corsi di studio degli ITS 29 aprile 2016 Visita all'azienda “Brescia Grana” di Offlaga ELENCO ATTIVITÀ FORMATIVE NON CURRICOLARI SVOLTE DA CIASCUNO STUDENTE VALUTABILE AI FINI DELL'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO E DOCUMENTATE STUDENTE Bastone Manuel ARGOMENTO • • • laboratorio BIOCATALISI donatore AVIS stage aziendale estivo corso interno sull'uso del defibrillatore • laboratorio BIOCATALISI attività sportiva • • • laboratorio BIOCATALISI donatrice AVIS attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore • Bolis Alessio • Bosio Giada • Brescianini Martina • • laboratorio BIOCATALISI attività sportiva corso interno sull'uso del defibrillatore • • • • laboratorio BIOCATALISI attività sportiva attività lavorativa estiva attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica • Chiodo Giacinto • • Cominardi Laura • • • laboratorio BIOCATALISI attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore 11 • • Ferrari Pierre • • • • • Mascia Giacomo • • • • Salogni Miriam • • • • • Sguerri Michele • • Urgnani Giada laboratorio BIOCATALISI attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata attività di educatrice presso oratorio corso interno sull'uso del defibrillatore laboratorio BIOCATALISI certificazione B2 in lingua inglese attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica laboratorio BIOCATALISI corso interno sull'uso del defibrillatore conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica • • laboratorio BIOCATALISI attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica • • • • • Zgueb Michel laboratorio BIOCATALISI donatore AVIS attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica • • • Vavassori Giovanni laboratorio BIOCATALISI attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in entrata corso interno sull'uso del defibrillatore conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per la Chimica • laboratorio BIOCATALISI donatore AVIS attività sportiva corso interno sull'uso del defibrillatore Si precisa, inoltre, che corso sia del terzo anno di corso sia del quarto gli studenti hanno effettuato due settimana per ogni anno di alternanza scuola/lavoro (soltanto nel quarto anno per i due studenti ripetenti la quinta)presso aziende del territorio. Di seguito l'elenco delle aziende presso cui tali attività sono state svolte: STAGE - ANNO SCOLASTICO 2013-2014 STUDENTE AZIENDA Bastone Manuel AQM srl – Provaglio d'Iseo (BS) Bolis Alessio TSF spa – Adro (bs) Bosio Giada VALDIGRANO di F.Pagano srl – Rovato (BS) 12 Brescianini Martina FRANCESCO FRANCESCHETTI ELASTOMERI srl – Corte Franca (BS) Chiodo Giacinto MOLINO PIANTONI srl – Chiari (BS) Cominardi Laura FARMACIA BRESCIANI e C. - Seriate (BG) Mascia Giacomo FARMACIA LUOSI dr MASSIMO – Palazzolo s/O (BS) Salogni Miriam C.D.srl – Provaglio d'Iseo (BS) Sguerri Michele TORCHIANI srl - Brescia Urgnani Giada C.R.C. srl – Montichiari (BS) Vavassori Giovanni AMPACET ITALIA srl – Telgate (BG) Zgueb Michel ACQUE OVEST BRESCIANO 2 (AOB2) srl - Rovato STAGE - ANNO SCOLASTICO 2014-2015 STUDENTE AZIENDA Bastone Manuel PAGANIPRINT srl – Rovato (BS) Bolis Alessio FRANCESCO FRANCESCHETTI ELASTOMERI srl – Corte Franca (BS) Bosio Giada ACQUE OVEST BRESCIANO 2 (AOB2) srl - Rovato Brescianini Martina TSF spa – Adro (BS) Chiodo Giacinto Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Chiari (BS) Cominardi Laura Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Chiari (BS) Ferrari Pierre C.D. srl – Provaglio d'Iseo (BS) Salogni Miriam FARMACIA BRESCIANI e C. - Seriate (BG) Sguerri Michele Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Chiari (BS) Urgnani Giada FARMACIA LUOSI dr MASSIMO – Palazzolo s/O (BS) Vavassori Giovanni MOLINO PIANTONI srl – Chiari (BS) Due studenti, inoltre, hanno effettuato stage linguistici all'estero: studente a.s. 2014/2015 a.s. 2015/2016 Chiodo Giacinto Stage a Oxford Stage a Galway studente a.s. 2013/2014 a.s. 2014/2015 Sguerri Michele Stage a Oxford Stage a Dublino ELENCO ARGOMENTI PROPOSTI DAI CANDIDATI PER L'APERTURA DEL COLLOQUIO D'ESAME STUDENTE Bastone Manuel ARGOMENTO L'insulina Bolis Alessio Energy Drink Bosio Giada Il tumore al seno Brescianini Martina Chiodo Giacinto Il peperoncino La farina 13 Cominardi Laura La bellezza Ferrari Pierre Motosport Mascia Giacomo Il formaggio Salogni Miriam Le api Sguerri Michele Il vino Urgnani Giada Le piante Vavassori Giovanni Chernobyl Zgueb Michel Il bianco e il nero 6. CONTINUITA’ DIDATTICA DEI DOCENTI ANNO SCOL. 2013/14 CLASSE 3^E INSEGNANTE MATERIA ANNO SCOL. 2014/15 CLASSE 4^E INSEGNANTE 1 RELIGIONE MAZZOTTI ELENA MAZZOTTI ELENA MAZZOTTI ELENA 2 SCIENZE MOTORIE BOVI MARCO GIULIANI LAURA GIULIANI LAURA 3 LINGUA ITALIANA POLINI MANUELA POLINI MANUELA POLINI MANUELA 4 STORIA POLINI MANUELA POLINI MANUELA POLINI MANUELA 5 INGLESE ZAFFERRI MARIA ANGELA ZAFFERRI MARIA ANGELA ZAFFERRI MARIA ANGELA 7 MATEMATICA PAROLA LUISA DUCI FRANCESCA MICHELI PATRIZIA 8 CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA D'ASTE PAOLO D'ASTE PAOLO CRISTOFOLINI MARCO 8 BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA FREDDURA LUCIA CONCETTA FREDDURA LUCIA CONCETTA FREDDURA LUCIA CONCETTA 10 CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE MUTTI CLAUDIA MUTTI CLAUDIA 11 FISICA AMBIENTALE MORGESE MICHELE MORGESE MICHELE 12 LABORATORIO BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA SAFINA MARCO GATTA ROSETTA 13 LABORATORIO CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA FRANCHI LAURA MUTO LUCIANO BUFFONE ROCCO 14 LABORATORIO CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE MANNARINO FRANCO MANNARINO FRANCO MANNARINO FRANCO MOIOLI ANDREA MORGESE MICHELE FRANCHI LAURA 7. LA PROGETTAZIONE COLLEGIALE 14 ANNO SCOL. 2015/16 CLASSE 5^E INSEGNANTE Obiettivi socio relazionali: sviluppo di un comportamento responsabile rispetto ai compagni, ai docenti e agli impegni scolastici. Obiettivi formativi: impegno partecipazione al dialogo educativo elaborazione di un efficace metodo di studio sviluppo della capacità di comunicazione Obiettivi cognitivi e di sviluppo dell’autonomia: conoscenza dei contenuti comprensione applicazione analisi sintesi rielaborazione critica Metodi concordati per favorire il raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi Il Consiglio di Classe concorda sui seguenti punti fondamentali attraverso i quali raggiungere gli obiettivi precedentemente evidenziati e su cui incentivare l’attenzione e la cura degli studenti: - rispetto delle scadenze, delle consegne, dei ruoli e delle strutture - la elaborazione di un proficuo metodo di studio, puntando su: o regolarità dello studio (attraverso opportuna pianificazione e frequenza delle scadenze valutative) o abitudine ad un corretto uso degli strumenti di lavoro (riferimento al libro di testo nelle sue strutture essenziali e nella sua interpretazione specifica; ricorso, nell’ambito del lavoro in classe, agli strumenti specifici, come manuali e materiali dei laboratori) in relazione anche alla normativa sulla sicurezza, soprattutto nei laboratori o gestione opportunamente pilotata del colloquio didattico-educativo (organizzazione degli interventi; rispetto delle precedenze; adeguatezza dell’espressione dei contributi; attinenza all’argomento; significatività dei contributi; spessore critico e argomentativo) o incentivazione all’acquisizione di terminologia tecnica o, comunque, specifica (riferimento a glossari nel testo o a definizioni precise) o cura dei meccanismi di analisi dei contenuti (lettura attenta e acquisizione dei dati fondamentali; gerarchizzazione dei dati) o operatività con sintesi delle conoscenze o scelta critica delle alternative possibili o sistematizzazione del problem solving o assegnazione di lavori, ricerche, relazioni individuali e di gruppo - collegamento scuola – mondo del lavoro (possibilità anche di stage aziendali o alternanza) - utilizzo del metodo dell’apprendimento cooperativo (soprattutto in relazione ai progetti delle discipline di indirizzo specifico). Criteri collegiali per la valutazione degli apprendimenti Per gli obiettivi oggetto di valutazione precedentemente esposti si concorda sui seguenti criteri: - valutazione su scala numerica da 1 a 10 (compresi i livelli intermedi) - valutazione del livello qualitativo dell’esposizione (chiarezza, fluidità, proprietà, specificità) - valutazione della corrispondenza tra livello di conoscenza teorica e quello di applicazione pratica, nonché delle capacità di collegamento 15 - valutazione dell’atteggiamento generale nei confronti della vita scolastica (interesse, partecipazione, contributo al dialogo educativo, capacità di autonomia nel lavoro...). - INTERVENTI DI RECUPERO In ottemperanza al D.M. n° 80 del 3 ottobre 2007 e all’O.M. 92 del 5 novembre 2007, il Collegio dei Docenti ha provveduto a stabilire entro il 1 marzo 2014 le modalità di recupero e di verifica dell’avvenuto superamento delle carenze accertate per il primo quadrimestre. Le insufficienze in una o più discipline rilevate nei diversi momenti valutativi sono state affrontate con differenti modalità, a seconda della tipologia delle stesse, come da indicazioni fornite dai docenti del Consiglio di Classe: o o o con un percorso di studio personale svolto autonomamente su indicazioni fornite dall’insegnante; durante la lezione, con percorsi individualizzati proposti e seguiti dal docente della materia coinvolta qualora l’alunno evidenziasse incertezze lievi su specifici argomenti; sportello di help didattico pomeridiano, per chiarimenti su argomenti circoscritti, tenuto da un insegnante della materia. Al termine di ognuno degli interventi programmati dal Consiglio di Classe sono state effettuate verifiche atte ad accertare o meno il superamento del debito. Successivamente, si è data puntuale comunicazione alle famiglie dell’esito della prova. APPRENDIMENTI: CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE Valutazione degli apprendimenti • • • • 16 Valutazione su scala numerica da 1 a 10 (con un livello intermedio per ciascun intervallo) Valutazione del livello qualitativo dell’espressione (chiarezza, fluidità, proprietà). Valutazione della corrispondenza tra livello di conoscenza teorica e quello di applicazione pratica. Valutazione dell’atteggiamento generale nei confronti della vita scolastica (interesse, partecipazione, contributo al dialogo educativo, capacità di autonomia nel lavoro) TERZA PARTE: PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO PER DISCIPLINA 17 8. PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO PER DISCIPLINA Il Consiglio di Classe ha individuato per ogni disciplina obiettivi e contenuti attraverso i quali poter conseguire il raggiungimento delle competenze trasversali e disciplinari del curriculum. Per la scelta dei contenuti culturali delle varie discipline si è tenuto presente che: ◦ i contenuti delle singole discipline non sono fine dell’insegnamento, ma strumento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità generali dell’azione educativa e didattica ◦ i programmi ministeriali sono una cornice di riferimento all’interno della quale ogni docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato e al contesto formativo in cui opera ◦ la progettazione collegiale per un indirizzo sperimentale è un punto di riferimento indispensabile Le intese sui criteri di valutazione sono state definite all’interno di: ◦ Aree Disciplinari ◦ Consigli di Classe ◦ Collegio dei Docenti Di seguito sono indicati per ogni disciplina: • gli obiettivi disciplinari • livelli raggiunti • le tecniche e la strumentazione didattica per l'insegnamento-apprendimento • i tempi, i contenuti per macroargomenti • i criteri di verifica e di valutazione. 18 MATERIA RELIGIONE CATTOLICA 1 ORA SETTIMANALE DOCENTE MAZZOTTI ELENA LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI o BIBIANI - COCCHI VOGLIAMO SEI o AUDIOVISIVI PER IL MONDO CHE TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENT O E PER DIALOGO INTERATTIVO, DIBATTITO, VISIONE DI FILM, LAVORO AL COMPUTER, LEZIONI FRONTALI, APPROFONDIMENTI PERSONALI L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE VISTA LA NATURA DELLA DISCIPLINA NON SI E’ RESO NECESSARIO METTERE IN ATTO STRATEGIE DI RECUPERO LA CLASSE HA DIMOSTRATO INTERESSE E PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÁ PROPOSTE RAGGIUNGENDO UN LIVELLO PIU’ CHE SODDISFACENTE PER QUANTO CONCERNE LA VALUTAZIONE SI SONO ATTUATE PROVE ORALI E SCRITTE (SEMISTRUTTURATE). ESSA E’ STATA ESPRESSA ATTRAVERSO I GIUDIZI: OTTIMO, BUONO, SUFFICIENTE, INSUFFICIENTE RISPETTO ALLA PROGRAMMAZIONE APPRONTATA IN SEDE DIPARTIMENTALE NON E’ STATA FATTA ALCUNA SELEZIONE DISCIPLINARE CONTENUTI PER MACROARGOMENTI VALORI UMANI E CRISTIANI: LA COSCIENZA, LA LEGGE, LA LIBERTÁ, LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI. 19 MATERIA DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI METODI ADOTTATI NELL’INSEGNAMENT O E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO Scienze motorie e sportive 1 ORA SETTIMANALE + 33 ORE CON “PROGETTO MULTISPORT” IN ALLEGATO GIULIANI LAURA Gli strumenti e i materiali utilizzati sono stati gli attrezzi specifici delle attività e degli sport affrontati. Si sono utilizzati metodi di approccio diversificati rispetto alle varie attività seguendo le “leggi” della gradualità e dell’alternanza sia per l’intensità sia per le difficoltà delle proposte. Si è utilizzato il metodo globale-analitico e sintetico, stimolando la percezione di ogni singolo/a allievo/a. Sono stati proposti esercizi individuali, a gruppi e sotto forma di circuito. Le carenze riscontrate in itinere sono state colmate durante le ore curricolari individualizzando il lavoro proposto. La verifica è stata effettuata attraverso: o Test Motori (miglioramento capacità condizionali e coordinative). o Prestazioni Sportive cronometrate o misurate. o Osservazione Sistematica (miglioramento delle abilità tecniche dei giochi di squadra e delle capacità coordinative e condizionali). CRITERI ADOTTATI o Partecipazione alle attività extracurricolari PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE o Partecipazione, frequenza, comportamento e rispetto del regolamento stabilito durante il percorso di apprendimento curricolare o Corretta esecuzione e miglioramento tecnico delle competenze gestuali stabilite in sede di programmazione. OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI OBIETTIVI DISCIPLINARI DIPARTIMENTALI SELEZIONATI PER LA CLASSE Giochi sportivi individuali La classe, ha risposto in maniera adeguata alle proposte didattiche raggiungendo mediamente buoni livelli. La presenza di un’altra classe in palestra, durante le lezioni, ha reso difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi programmati all’inizio dell’anno scolastico. o Regolamento essenziale e terminologia specifica di alcuni giochi sportivi individuali o Regolamento essenziale e terminologia specifica di alcuni giochi sportivi di squadra. o Regolamento essenziale e terminologia specifica di alcune discipline dell’atletica leggera. CONTENUTI PER MACRO ARGOMENTI Badminton, Tennis, Nuoto e pallanuoto, Canoa, Trekking, Arrampicata sportiva, Orienteering Giochi sportivi di squadra Pallavolo, Basket, Calcio a 5, Unihockey, Ultimate-frisbee Atletica leggera Salto in lungo, mezzofondo (1000 m),salto in alto. Aspetti teorici Cenni di regolamento di alcune discipline sportive elementi di primo soccorso 20 ALLEGATO AL PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5D ITT Progetto curricolare sperimentale “MULTISPORT” – classe 5^D ITIS C. Marzoli – A.S. 2015/16 Delibera Collegio Docenti 14 giugno 2014 “....svolgimento nella classe quinta sez. C dell’ITIS il 50% delle ore di ed. fisica in orario pomeridiano, concentrandole nei primi mesi dell’anno scolastico per poter svolgere attività diverse rispetto alla programmazione classica...” al fine di consentire agli alunni un alleggerimento dell’orario curricolare mattutino in prossimità degli esami di stato a.s. 2014/15 Programmazione attività inerenti al progetto: Data Orario N° ore Attività sportiva Docente/ Istruttore Mar 15/09/2015 Ven 25/09/15 Mer 30/09/2015 Gio 01/10/2015 Mar 06/10/15 Mer 07/10/15 Lun 21/10/15 Mer 28/10/2015 Mer 04/11/2015 Lun 16/11/2015 Gio 18/11/2014 Ven 20/11/2015 Mer 09/12/2015 h.13,00/14,00 1 Preparazione atletica Giuliani h.14,00/18,00 4 Tiro con l’arco Giuliani / Arceri Cologne h.14,00/16,00 2 Arrampicata sportiva h.14,00/18,00 4 Canoa/trekking sul lago d’Iseo Giuliani / CAI Palazzolo s/O Giuliani / Cossetti h.14,00/16,00 2 Pallavolo Palestra scolastica Giuliani h.14,00/16,00 2 Pallavolo Palestra scolastica Giuliani h.14,00/17,00 3 Trekking Palazzolo - Pontoglio Giuliani/Cossetti h.14,00/18,00 4 Trekking Palazzolo – Monte Orfano Giuliani / Cossetti h.14,00/16,00 2 Nuoto e pallanuoto Giuliani h.14,00/16,00 2 Formazione utilizzo D.A.E. h.14,00/17,00 3 h.14,00/16,00 2 h.14,00/16,00 2 Giuliani – Formatori Croce Rossa Formazione utilizzo D.A.E.- Esame Giuliani – Formatori Croce teorico/pratico Rossa Nuoto e pallanuoto Giuliani Pallacanestro Palestra scolastica Giuliani Tot ore: 33 MATERIA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA (N. ORE SETTIMANALI: 4) DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI Prof.ssa MANUELA POLINI M. Materazzi, La parola letteraria, vol. 2, Loescher M. Materazzi, La parola letteraria, vol. 3, tomo A e B, Loescher Gli studenti sono stati chiamati, nel corso dell’anno scolastico, ad affiancare al libro di testo altre letture di romanzi, prevalentemente, o di testi teatrali, da effettuare in maniera autonoma e successivamente verificate in classe e valutate. 21 Nel proporre i contenuti disciplinari si è privilegiato nettamente lo strumento della lezione frontale; nella maggior parte dei casi, ad eccezione dei momenti in cui si è presentato un fenomeno culturale nel suo complesso, la lezione è stata costituita dal commento formale, contenutistico e di contestualizzazione di testi letterari, da cui in genere si sono originate le riflessioni sistematiche sia sull’opera generale dell’autore sia TECNICHE ADOTTATE sulle correnti letterarie ed artistiche. Nella presentazione degli argomenti, dunque, si è privilegiato senza dubbio il testo, da NELL’INSEGNAMENTO cui si è proceduto a delineare le linee fondamentali del pensiero di un autore, delle E PER sue tecniche espressive, delle sue relazioni con il contesto culturale del suo tempo; la L’APPRENDIMENTO stessa impostazione, quando possibile, è stata mantenuta per quanto concerne le correnti letterarie, evitando un percorso eccessivamente teorico e poco atto a creare un coinvolgimento diretto e non di puro assorbimento. Deducibilmente, le verifiche, scritte e orali, relative allo studio della Letteratura, hanno posto la centralità dell’analisi testuale, sotto il profilo linguistico e retorico e sotto quello contenutistico, cercando di far procedere lo studente alla creazione di un sistema di conoscenze non frammentario dell’opera di uno scrittore, attraverso anche i richiami costanti alle altre produzioni esaminate e ad autori, coevi e non, nonché all’individuazione dei passaggi fondamentali del pensiero e al loro riscontro in liriche e prose. Una certa attenzione è stata attribuita allo sviluppo delle capacità critiche degli studenti sia nei confronti delle conclusioni esistenziali elaborate dalle diverse personalità letterarie prese in considerazione, sia a proposito dei loro percorsi logici e dei loro modi espressivi, al fine, soprattutto, di individuarne la modernità e il legame con il mondo proprio degli allievi; sebbene sia da riconoscere che gli sforzi in tal senso non hanno ottenuto sempre risultati apprezzabili e continuativi nel tempo, sembra doveroso sottolineare in questa sede che lo sti:molo è almeno stato talvolta accolto parte della classe. STRATEGIE DI RECUPERO Al termine del primo quadrimestre, si rilevavano 9 studenti con qualche difficoltà, sebbene non particolarmente grave: 6 studenti mostravano risultati non sufficienti in relazione alla conoscenza dei contenuti di Letteratura valutata per l'orale, mentre 8 risultavano insufficienti nella produzione scritta (5 in entrambe le aree); nella prima fase del recupero, 5 hanno recuperato completamente le carenze e 2 parzialmente. Per le attività di recupero, al di là di quelle formalmente imposte dalla normativa, sono, in realtà, offerte agli studenti momenti diversi e successivi per giungere agli obiettivi stabiliti, anche attraverso forme di verifica diversificate (strutturate, a domande aperte, orali e scritte…): nella fase successiva (mese di marzo), un altro studente ha colmato la carenza. Fin dall’inizio dell’anno scolastico sono state proposte esercitazioni da svolgere individualmente, a carattere volontario, e tale proposta si è ripetuta all’inizio del secondo quadrimestre, rivolto all’intero gruppo di studenti e in particolar modo a chi avesse registrato risultati insoddisfacenti nei primi mesi di lavoro. La verifica è stata effettuata in forme diverse per gli studenti che avevano mostrato carenze nella produzione scritta o in quella orale. Sia nel corso del primo sia nel corso del secondo quadrimestre la classe ha risposto in maniera piuttosto diversificata, con un livello di partecipazione accettabile dal punto di vista della gestione del gruppo – salvo qualche elemento frequentemente distratto e dispersivo nel lavoro, ma decisamente varia in merito alla disponibilità verso riflessione individuale sui contenuti: sono, comunque, presenti studenti che hanno palesato interesse vivace e che hanno raggiunto livelli di analisi e di rielaborazione critica significativi. Per la maggior parte della classe, in realtà, il lavoro è stato principalmente mosso da necessità opportunistiche e per alcuni non si è mostrato adeguato alle richieste e alle OBIETTIVI E necessità. LIVELLI RAGGIUNTI Nella produzione scritta permangono, nel complesso, difficoltà di carattere espositivo, relative soprattutto al piano formale, ortografico e sintattico; per alcuni studenti, per quanto non molti, si registrano problemi anche nell’organizzazione contenutistica e logica degli argomenti o limiti nella dimensione dell'approfondimento personale. Per contro, si evidenzia anche la presenza di qualche allievo sostanzialmente motivato e che ha saputo elaborare un modello di scrittura scorrevole e funzionale, in generale adeguatamente accurato. Nella produzione orale, qualche alunno mostra tuttora difficoltà nel costituire significative relazioni tra le diverse esperienze letterarie con cui si è venuto a confrontare, dimostrando di possedere una visione piuttosto disorganica. 22 Soltanto pochi hanno elaborato un livello di conoscenza abbastanza sistematico ed approfondito tale da essere in grado di cogliere i nodi essenziali della riflessione letteraria ed esistenziale dell’Otto e del Novecento, per quanto concerne gli argomenti affrontati, e di saper leggere in maniera autonoma continuità e differenze. METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE La verifica delle prove scritte ha posto l’accento su alcuni elementi imprescindibili, come la forma espositiva, intesa soprattutto nelle sue caratteristiche di correttezza ortografica, innanzitutto, e sintattica, mentre meno gravemente sono stati valutati gli errori relativi al lessico e alla piacevolezza generale della scrittura. Sul piano contenutistico, fondamentale importanza è stata riferita alla pertinenza rispetto alla richiesta della traccia e alla coerenza argomentativa del percorso logico seguito, sia per quanto concerne le prove scritte di carattere letterario e di carattere generale sia per le prove orali; in secondo luogo si è valutata la densità e la significatività delle riflessione e/o la profondità della conoscenza relativa ai contenuti disciplinari (più rilevante per le prove orali e per quelle di carattere letterario); significativo spazio è stato attribuito agli sforzi nel senso dello sviluppo di una certa autonomia critica (obiettivo che, però, rimane difficoltoso per la maggioranza degli allievi, che, in generale, si misurano esclusivamente con uno studio se non proprio mnemonico comunque legato all'assunzione di conoscenza tendenzialmente passiva, nonostante si colga in diverse occasioni e da parte di qualcuno un tentativo, come già affermato in precedenza, con risultati forse non sempre convincenti ma comunque apprezzabili). In linea di massima, complessivamente si è cercato di effettuare almeno una verifica per ogni macroargomento (autore/corrente) affrontato, per evitare un accumulo di lavoro che sarebbe risultato di difficile gestione per la maggior parte degli studenti. I criteri, come si può notare, rimandano, in linea di massima, alla scheda proposta dall’Istituto per la valutazione della prima prova scritta d’esame. OBIETTIVI Analisi e contestualizzazione dei testi comprensione del testo specifico, letterario e non DISCIPLINARI riconoscimento della tipologia testuale e delle sue caratteristiche SELEZIONATI PER LA collocazione del testo nella produzione dell’autore collocazione storica del testo CLASSE espressione di osservazioni critiche Competenze di esposizione orale (Italiano e Storia) • esposizione orale grammaticalmente corretta e lessicalmente appropriata • capacità di rispondere in maniera pertinente alla richiesta Competenze di esposizione scritta - correttezza formale (ortografica, sintattica, lessicale) - capacità di rispondere in maniera pertinente alla richiesta - capacità di organizzare coerentemente la struttura del testo CONTENUTI PER MACROARGOMENTI TEMPI DI SVOLGIMENTO settembre-ottobre ottobre-novembre novembre-gennaio febbraio febbraio-marzo Educazione linguistica pratica dell’esposizione orale: strutturare discorsi organici, completi, corretti, tesi alla sinteticità e all’analisi argomentativa pratica estesa ed organizzata della lettura pratica della produzione scritta, da esercitare in varie forme: schematizzazione per punti, per individuare ragionamenti, tesi, argomentazioni commenti ai testi temi con funzioni determinate Educazione letteraria Conoscenze generali ed inquadramento storico tipi di test procedimenti retorici relazioni tra produzione letteraria e società Contenuti disciplinari specifici opera poetica di Giacomo Leopardi Naturalismo, Verismo e opera poetica di Giovanni Verga Decadentismo, riferimenti testuali al Simbolismo, opera poetica di Giovanni Pascoli e di Gabriele D’Annunzio Il Futurismo l’opera letteraria di Luigi Pirandello e di Italo Svevo (per quest'ultimo, soltanto in 23 marzo-aprile aprile-maggio MATERIA relazione alla “Coscienza di Zeno”) la poesia del Novecento: l’opera poetica di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale. Panoramica sintetica della narrativa italiana del secondo Novecento STORIA (N. ORE SETTIMANALI: 2) DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI Prof.ssa MANUELA POLINI Fossati-Luppi-Zanette, Parlare di storia. Il Novecento, vol. 3 Ed. scolastiche B. Mondadori DIDATTICI Gli argomenti sono generalmente stati presentati dall’insegnante con lezione frontale, ma TECNICHE ADOTTATE si è talvolta fatto ricorso all’analisi di carte storico-geografiche, fornite dal testo in adozione, e, in alcuni casi, alla lettura di documenti, per rendere più “visibile” la logica NELL’INSEGNAMENTO dei fatti e per fornire, con l’analisi di documenti coevi, un aspetto di maggiore E PER concretezza e di legame con la realtà. L’APPRENDIMENTO Frequentemente sono state fornite sintesi cronologiche dei fenomeni di maggiore importanza o di maggiore estensione, per favorire anche la fase di ripasso. STRATEGIE DI RECUPERO Come per la disciplina di Italiano, anche per Storia l’attività di recupero è sempre stata effettuata anche in termini di sostegno, nel senso che venivano costantemente fornite agli alunni schede di schemi riassuntivi, organizzate cronologicamente, che potessero essere affiancate al libro di testo e fornire una lettura diversa, come confronto con una diversa impostazione. Naturalmente, si è proceduto all’offerta di diversi momenti e differenziate prove di verifica che consentissero allo studente ulteriori possibilità di mostrare le proprie conoscenze. Al termine del primo quadrimestre tre studenti facevano registrare un quadro insufficiente; di questi, due hanno recuperato completamente nell’ambito della prima prova stabilita per valutare il superamento delle lacune, mentre per l'altro si è trattato di recupero parziale. Lo studio della disciplina ha coinvolto gli studenti in modo accettabile: un certo interesse, sebbene non continuativo e non da parte di tutto il gruppo classe, ha suscitato l’analisi di momenti recenti della storia italiana e mondiale le cui ripercussioni si avvertono in maggiore misura ancora oggi: tra gli argomenti che maggiormente sembrano aver suscitato una più viva partecipazione al dialogo educativo vanno annoverati la fase della nascita dei regimi totalitari nell’Europa nel primo dopoguerra e OBIETTIVI E la realtà politica specifica del nostro Paese dopo il secondo conflitto mondiale. LIVELLI RAGGIUNTI Qualche elemento di partecipazione si è registrato anche in relazione alla guerra fredda e alle tensioni internazionali che essa ha generato. Per alcuni studenti l'interesse è stato addirittura vivace ed attento. Buona parte degli studenti, dunque, ha maturato una conoscenza sufficiente degli argomenti, e alcuni hanno evidenziato anche buone capacità di analizzare e collegare i dati a loro disposizione, ma rimane qualche alunno (in numero decisamente ristretto) che fatica ad effettuare collegamenti e a leggere i fenomeni in maniera approfondita, oltre a possedere una conoscenza parziale o superficiale METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Le verifiche nel corso dell’anno scolastico sono state prevalentemente scritte, organizzate in diverse tipologie: in una prima fase gli argomenti da verificare sono stati soggetti a verifiche strutturate, costituite da esercizi di completamento e di analisi, con la finalità di attestare la conoscenza sostanziale dei fatti; in un momento successivo, invece, gli studenti che nella prima fase avessero evidenziato difficoltà sono stati sottoposti a questionari a domande aperte, in genere di più ampio respiro, tese principalmente a controllare l’acquisizione della capacità di istituire chiaramente i rapporti di causa ed effetto tra i fatti stessi, intesi come forma di recupero. Tale scelta è stata determinata, oltre che dal numero esiguo di ore settimanali destinati alla disciplina e dall’estensione del programma da affrontare, dalla necessità di preparare 24 gli allievi alla terza prova d’esame, che comprende entrambe le modalità. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE o o o o CONTENUTI PER MACROARGOMENTI conoscere gli eventi fondamentali, collocandoli nel loro contesto cronologico, geografico e ambientale riconoscere la specificità delle forme politiche, giuridiche e socioeconomiche riconoscere l’incidenza dei fattori, delle forze e della causalità nello svolgimento storico distinguere le fonti e comprendere le tesi e le analisi storiografiche. La prima guerra mondiale La rivoluzione russa Il fascismo in Italia Il nazismo in Germania La crisi economica alla fine degli anni Venti La dittatura di Stalin La seconda guerra mondiale La rivoluzione cinese La guerra fredda Il Sessantotto L’Italia repubblicana fino al 1980 La dissoluzione della Jugoslavia La questione mediorientale legata alla nascita dello stato di Israele Il permanere dei regimi di impostazione fascista dopo il 1945 (Spagna, Portogallo, Grecia, Cile e Argentina Gli organismi sovranazionali dopo il 1945: ONU e Unità Europea INGLESE MATERIA DOCENTE TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO RAGGIUNTI settembre-ottobre ottobre ottobre novembre novembre - dicembre dicembre dicembre gennaio-febbraio febbraio febbraio-marzo marzo aprile aprile-maggio maggio 3 ORE SETTIMANALI Prof.ssa Maria Angela Zafferri LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI OBIETTIVI TEMPI DI SVOLGIMENTO E a) libri di testo: C. Oddone, E. Cristofani, Chemistry & Co, San Marco; L. Bonci, S.M. Howell, Grammar in Progress, Zanichelli b) articoli e fotocopie forniti dalla docente; c) materiale audio/video in rete. Lezione frontale alternata con il lavoro individuale, collettivo, a coppie, per gruppi; si è a volte utilizzato il testo ed altre volte materiale autentico o documenti audio e video; si sono usate le tecnologie a disposizione, in modo da favorire un atteggiamento più partecipativo che ha fornito agli studenti occasioni diverse di contatto con la lingua straniera. I testi sono stati letti,compresi,riassunti oralmente e/o per iscritto e sono stati spunto per conversazioni guidate, ampliamento lessicale di micro lingua e approfondimento/confronto con le altre discipline di indirizzo. Revisione dei contenuti, written and oral remedial work LIVELLI Obiettivi: Comprendere messaggi orali relativi all’indirizzo di specializzazione Comprendere testi di argomento generale di microlingua Sostenere una conversazione di argomento generico e/o specifico 25 Produrre testi orali e scritti per descrivere processi e/o situazioni. METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Sia nel corso del primo che del secondo quadrimestre la classe ha risposto in modo sufficientemente interessato e partecipativo ; per alcuni studenti si segnala pure un interesse e una partecipazione costruttiva e vivace,con un approccio ai diversi argomenti personale e approfondito . I percorsi individuali sono stati diversi,ma tutti gli studenti,comunque, hanno raggiunto gli obiettivi minimi necessari per poter sostenere una semplice esposizione in lingua inglese. Per taluni si segnala una certa difficoltà nell’esposizione orale dovuta a forte emotività o disorganicità nel saper costruire un percorso logico. Vi sono ancora difficoltà anche nella produzione scritta, per carenze grammaticali pregresse .Nel complesso la classe ha dimostrato buone capacità nel saper operare collegamenti tra lo studio delle materie di indirizzo e lo studio della lingua inglese. Si sono utilizzati strumenti per accertare l’acquisizione e la padronanza del codice linguistico a livello testuale e socio culturale. Più precisamente i contenuti sono stati così verificati: 1. attraverso colloqui personali in classe: test di comprensione orale, questionari, conversazione su temi trattati in classe , riassunti orali su brani. 2. attraverso prove scritte: domande a risposta singola, trattazione sintetica di contenuti, riassunti, comprensioni scritte. Si è fatto uso del dizionario monolingue. La valutazione ha tenuto conto della forma espositiva scritta e orale,delle conoscenze, competenze, capacità e uso del linguaggio specifico OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE Comprendere messaggi orali e testi scritti;sostenere una conversazione di argomento tecnico generale e specifico; produrre testi orali e scritti; trasporre in lingua italiana testi di microlingua CONTENUTI PER MACROARGOMENTI BIOCHEMISTRY; BIOTECHNOLOGY; EUROPASS, CV TEMPI DI SVOLGIMENTO 4/ 5 ORE PER ARGOMENTO SPECIFICO DISCIPLINA: MATEMATICA – ore settimanali: 3 DOCENTE: prof.ssa Patrizia Micheli LIBRI DI TESTO E SUSSIDI DIDATTICI: Matematica.verde, con maths in English, Volume 5. Massimo Bergamini, Anna Trifone, Graziella Barozzi, Ed. Zanichelli ARGOMENTI SVOLTI: 1) Integrazione indefinita Definizione di funzione primitiva ed integrale indefinito. Proprietà degli integrali indefiniti. Integrazione di funzioni immediate, mediante tabella. Integrazione delle funzioni composte. Integrazione delle funzioni razionali fratte. Integrazione per parti e per sostituzione. 26 2) Integrazione definita Definizione di integrale definito. Proprietà dell'integrale definito. Teorema della media (dim. ed interpretazione geometrica). Definizione di funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale (teorema di Torricelli-Barrow, dim). Formula di Newton- Leibniz. Significato geometrico dell’integrazione definita. Studio di una semplice funzione, con valutazione dell’area sottesa dalla stessa su di un intervallo. Determinazione di aree, individuate da parabole e/o dall'intersezione di 2 o più coniche. Determinazione del volume di un solido di rotazione. Calcolo di semplici volumi di rotazione (cono, cilindro, sfera). 3) Integrazione impropria Definizione di integrale improprio. Analisi dei possibili casi di integrazione impropria: intervallo illimitato, aperto o discontinuità interna. Calcolo per casi semplici. 3) Equazioni differenziali del I ordine Definizione; valutazioni relative alla terminologia usata. Teorema di Cauchy per le eq. differenziali del 1° ordine; valutazione grafica dello stesso. Equazioni differenziali del 1° ordine a variabili separate e separabili; eq. differenziali omogenee e lineari. Eq. differenziali di Bernoulli. Risoluzione di un’eq. differenziale, con e senza condizioni iniziali. 4) Equazioni differenziali del II ordine Definizione. Teorema di Cauchy per le eq. differenziali del 2° ordine; valutazione grafica dello stesso. Analisi e determinazione della soluzione di tipo esponenziale. Equazioni differenziali del 2°, omogenee e non omogenee; tipologie analizzate e risolte: '' ' - y +py +q=P (x ) , con P(x) polinomio di grado n; '' ' αx - y +py +q=e ; '' ' - y +py +q=Asenβx+B cos βx . MATERIA (N. ORE SETTIMANALI: 4) DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA Marco Cristofolini, Rocco Buffone 1) Maria Pia Boschi, Pietro Rizzoni -“Biochimicamente- Le biomolecole” vol.1Ed. Zanichelli. 2) Maria Pia Boschi, Pietro Rizzoni “Biochimicamente- L’energia e i metabolismi” vol.2- Ed. Zanichelli. 3) Appunti del docente su specifici argomenti (capitoli 1,2,3,4). Lezione frontale Discussione guidata Metodo induttivo-deduttivo Problem solving Lavoro sperimentale Lavori individuali e di gruppo Fortunatamente non sono stati necessari, ma altrimenti sarebbero in itinere. 27 Alla fine del corso lo studente deve aver compreso i rapporti struttura-funzione delle principali molecole biologiche, i meccanismi biochimici essenziali per una corretta funzionalità metabolica ed i fondamenti delle principali metodologie applicabili allo studio dei fenomeni biologici. OBIETTIVI E LIVELLI L’insegnamento è stato impostato in modo da far cogliere agli allievi i molteplici RAGGIUNTI collegamenti esistenti con le altre discipline, in particolare con la Microbiologia, la Chimica analitica e la Matematica. I discenti hanno partecipato con interesse alle lezioni svolte nel corso dell’anno; relativamente all’acquisizione delle conoscenze, allo svolgimento dei compiti assegnati ed in generale nell'applicazione di quanto appreso, la classe ha raggiunto un livello nel complesso soddisfacente METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Prove scritte con domande a risposta aperta su determinati argomenti Prove scritte di simulazione della terza prova Prove pratiche di laboratorio Relazioni sull’attività di laboratorio Per la valutazione si fa riferimento ai livelli indicati nel POF. La valutazione finale ha tenuto conto del livello di apprendimento raggiunto, della progressione rispetto ai livelli di partenza, nonché della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse mostrato per la disciplina nel corso dell’intero anno scolastico. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE • CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN CONTESTI DIVERSI • Capacità di utilizzare il linguaggio specifico della disciplina • Conoscere la struttura di aminoacidi e proteine • Conoscere la struttura generale e le funzioni degli enzimi • Conoscere gli elementi basilari della cinetica enzimatica • Conoscere la struttura degli acidi nucleici • Conoscere le fasi del trasferimento dell’informazione genetica • Conoscere struttura e funzione dell’ATP • Conoscere i trasportatori di elettroni e ioni idrogeno • Saper individuare i nodi centrali del metabolismo • Saper spiegare le principali vie metaboliche • Saper elaborare le vie cataboliche nel loro insieme come vie convergenti nello ione acetato CONTENUTI PER MACROARGOMENTI TEORIA 1-Aminoacidi e proteine 2-Enzimi e cinetica enzimatica 3-Acidi nucleici 4-Funzioni degli acidi nucleici 5-Principi di bioenergetica 6-Il metabolismo glucidico anaerobico 7-Il metabolismo glucidico aerobico 8-Il metabolismo dei lipidi LABORATORIO biomolecole analisi delle bevande energetiche tecniche estrattive TEMPI DI SVOLGIMENTO PRIMO QUADRIMESTRE-TRIMESTRE 1-Aminoacidi e proteine 2-Enzimi e cinetica enzimatica 3-Acidi nucleici SECONDO QUADRIMESTRE-PENTAMESTRE 4-Funzioni degli acidi nucleici 5-Principi di bioenergetica 6-Il metabolismo glucidico anaerobico 7-Il metabolismo glucidico aerobico 8-Il metabolismo dei lipidi 28 MATERIA (N. ORE SETTIMANALI: 6 DI CUI 4 DI LABORATORIO) DOCENTI BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE LUCIA CONCETTA FREDDURA – ROSETTA GATTA Libri di testo F.Fanti << Biologia, microbiologia e biotecnologie – Microrganismi, ambiente e salute>> ed. Zanichelli (della classe 4a) e F.Fanti, <<Biologia, microbiologia e biotecnologie – tecnologie di controllo ambientale>> ed. Zanichelli (della classe 5a), LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE libro di laboratorio: M. Capurso e F. Coglitore << Laboratorio di microbiologia le basi , le analisi ambientali degli alimenti con espansione online>> ed. Mannarino . Consultazione, anche online, dispense e sussidi audiovisivi, informatici e/o laboratori sia microbiologico che informatico. Lezione frontale, dialogata, lavori a coppie, lavori di gruppo, lavori individuali, attività peer-to-peer. Svolgimento di esercizi guidati in classe, correzione di esercizi, elaborati di attività pratiche e teoriche. Ripasso degli argomenti; attività peer-to-peer. Svolgimento di esercizi guidati in classe, correzione di esercizi, mini dispense semplificate, tenendo conto sempre degli obiettivi minimi programmati per la disciplina. La classe, nel corso del quinquennio, ha sviluppato in crescendo la partecipazione, l’impegno e l’apprendimento scolastico. Le relazioni interpersonali tra gli studenti e i docenti si sono sviluppate armoniosamente, ciò ha contribuito al progresso delle buone capacità di ascolto, di studio ed elaborazione dei contenuti, raggiungendo un grado di capacità di sintesi ed una padronanza degli strumenti che può ritenersi più che buono. Le attività laboratoriali hanno contribuito ad affinare le competenze cognitive-laboratoriali sia autonome sia di gruppo, anch’esse possono ritenersi più che buone. Prove scritte: strutturate e/o semistrutturate con domande aperte, a risposte multiple, a completamento, esercizi del testo e/o forniti dall’insegnante, riassunti, temi; Elaborazione di relazione di laboratorio scientifico. Prove orali: domande aperte, da esercizi, da elaborazione orale del materiale fornito in supporto. Prove pratiche: dalle attività di laboratorio correlate ai contenuti in trattazione. Ai fini della valutazione concorre una serie d’osservazioni sistematiche, che vanno dall'esame dei livelli di ascolto, di interesse, di partecipazione ed impegno, i risultati delle prove scritte (domande aperte, chiuse), orali (griglia predisposta*); verifiche flash con questionare con domande precise. Relazioni sull’attività di laboratorio o delle uscite didattiche e pratiche. Si guarda altresì alla progressione nel rendimento e al grado di elaborazione autonoma dei contenuti. *[griglia del POF] OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE o o o o o Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla 29 sicurezza. o Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Completamento del IV a.s.2014/15: Elementi di tossicologia (cap.21). Indicatori biotici (cap.22). Introduzione alle biotecnologie (cap.23). Inserire i geni nelle cellule (cap.24). La tecnologia del DNA ricombinante (cap.25). Sonde molecolari (cap.26). Applicazioni della tecnica del DNA ricombinante (cap.27). P r o g r a m m a z i o n e V a n n o • Metabolismo ed energia. • Ciclo integrato dell’acqua. • Tecnologia per la depurazione delle acque reflue. • Impianti di depurazione delle acque reflue. • Tecnologie naturali per la depurazione dei reflui. • Compost. • Trattamento dei suoli inquinati e biorisanamento. • Biodegradazione dei composti organici naturali e di sintesi. • Microrganismi geneticamente modificati e biorisanamento. • Le emissioni inquinanti in atmosfera. • Rimozione delle emissioni inquinanti. • RSU: riciclo, raccolta differenziata, smaltimento. • Tecnologie di smaltimento degli RSU. • Biodeterioramento dei materiali. • Inquinanti xenobiotici e mutagenesi ambientale. • Esposizione professionale e valutazione del danno da xenobiotici. • Elementi normativi e legislativi riferiti agli argomenti trattati e ivi esaminati a grandi linee. Laboratorio: • Ripasso pratico di tutte le tecniche laboratoriali acquisite nel secondo biennio. • Matrici ambientali con simulazione e risoluzione degli aspetti di biorisanamento. • la carica batterica totale (conta vitale) • Coliformi totali • Determinazione di Clostridium perfrigens • Determinazione degli Enterococchi (metodo della filtrazione su membrana) • Determinazione di Pseudomonas aeruginosa (metodo della filtrazione su membrana) • Controllo microbiologico dell’aria confinata (campionamento passivo) • Controllo microbiologico delle superfici Determinazione carica microbica totale a 22 e 37° C Determinazione Coliformi totali e fecali ( metodo TAL) Controllo microbiologico dell’aria - determinazione fungina Ricerca nell’aria e nel bioaerosol di Legionella Licheni come bioindicatori TEMPI DI SVOLGIMENTO Primo quadrimestre macrotemi: Completamento del IV a.s. 2014/15 Macrotemi comprendenti i capitoli da 1° al 6°. Secondo quadrimestre macrotemi: Macrotemi comprendenti i capitoli da 7° al 16°. 30 Determinazione di Batteri aerobi ed anaerobi (metodo di conteggio in piastra) Conteggio Attinomiceti (metodo di conteggio in piastra) Batteri ammonificanti, nitrosanti, nitrificanti, denitrificanti. Batteri cellulosolitici Elettroforesi. MATERIA (N. ORE SETTIMANALI: 4) DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE MUTTI CLAUDIA_ MANNARINO FRANCO Elementi di analisi chimica strumentale- tecniche di analisi con estensione digitale per biotecnologie ambientali e sanitarie - Cozzi, Protti, Ruaro – Ed. Zanichelli DIDATTICI Elementi di analisi chimica strumentale. Analisi chimica ambientale - Cozzi, Protti, Ruaro - Ed Zanichelli • lezione frontale dialogata • diagrammi dimostrativi, mappe concettuali e sottolineatura di parole TECNICHE ADOTTATE chiave NELL’INSEGNAMENTO • lettura collettiva del libro di testo e rielaborazione dei contenuti E PER • esercizi esplicativi alla lavagna L’APPRENDIMENTO • correzione dei compiti svolti a casa • esperienze di laboratorio e rielaborazione di quanto osservato • proposta di quesiti che richiedono l’applicazione di quanto appreso al quotidiano • manuali • appunti delle lezioni STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Recupero in itinere. Correzione di compiti assegnati. Rielaborazione dei contenuti tramite mappe concettuali, lavoro di gruppo su moduli assegnati e restituzione alla classe. La classe ha mostrato durante l’anno scolastico un interesse per la materia accettabile. Accanto a studenti che si limitano a fare lo stretto necessario per raggiungere il livello di conoscenze minime richiesto, vi sono elementi di indubbio valore, che hanno mantenuto alto il livello di interesse e partecipazione alle attività sia in classe che in laboratorio. Alcuni studenti mostrano difficoltà espositive sia dal punto di vista orale che della produzione scritta, che potrebbero rendere difficile un’oggettiva valutazione delle loro conoscenze. Ai fini della valutazione globale concorre tutta una serie di osservazioni sistematiche, che vanno dall’esame dei livelli di ascolto, di interesse, di partecipazione ed impegno, ai risultati delle prove scritte, pratiche e orali. Si guarda altresì alla progressione nel rendimento e al grado di elaborazione autonoma dei contenuti. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE Conoscenza ed utilizzo di una terminologia tecnico-scientifica corretta Conoscenza dei contenuti minimi disciplinari Saper applicare le conoscenze acquisite a problematiche analitiche pratiche Saper preparare le soluzioni necessarie all’analisi. 31 Saper correlare i dati strumentali alla quantità e al tipo di analita. Saper applicare tecniche strumentali alla determinazione di parametri specifici Conoscere la normativa inerente le acque, aria, terreni Saper valutare criticamente i risultati ottenuti dalle analisi stesse. CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Spettrofotometria di Assorbimento atomico e di emissione Contenuti: Assorbimento atomico: principio del metodo, ampiezza delle righe spettrali, distribuzione di Boltzmann, stadi precedenti l’atomizzazione, atomizzazione, Strumentazione. Interferenze fisiche e chimiche. Atomizzazione senza fiamma. Emissione: principio del metodo, strumentazione, differenze tra emissione ed assorbimento - Pratica: campionamento delle acque analisi Contenuti: Determinazione di K nell’acqua con AA, determinazione del K e altri metalli in acque e terreni con ICP - Teoria: cromatografia Contenuti: Principi generali della tecnica, meccanismi fisico-chimici della separazione cromatografica, tecniche cromatografiche, cromatogramma, grandezze, equazioni e parametri fondamentali. Accenni alla cromatografia su strato sottile e sulla cromatografia classica su colonna. HPLC, gascromatografia.. - Pratica: cromatografia Contenuti: TLC di miscele organiche naturali - Teoria: la matrice acqua Contenuti: Classificazione delle acque in base alla vigente normativa, inquinamento, trattamento delle acque, controllo qualità, formula dell’acqua, nutrienti - Pratica: la matrice acqua Contenuti: Raccolta di tutte le analisi effettuate fino ad ora sulle acque(OD, BOD, BOD5, IOD, durezza totale e permanente, cloruri, conducibilità, pH, fosfati, solfati per via gravimetrica, K per via ICP, alcuni metalli pesanti via ICP e AA), determinazione di nitrati, nitriti, solfati per via turbidimetrica, ammoniaca. - Teoria: la matrice aria Contenuti: Aria esterna, aria interna, inquinamento ed analisi - Pratica: la matrice aria Contenuti: Determinazione degli ossidi di azoto per via spettrofotometrica, determinazione di ammoniaca, monossido di carbonio, anidride carbonica, benzene, acetaldeide, ossidi di azoto e di zolfo con fiale colorimetriche. - Teoria: cenni sulla matrice suolo Contenuti: Formazione del suolo, composizione, caratteristiche fisico-meccaniche del suolo, rapporti tra acqua e suolo, proprietà chimiche del terreno, proprietà microbiologiche del terreno, inquinamento, analisi TEMPI DI SVOLGIMENTO Settembre /Novembre Dicembre/Marzo Marzo/Aprile Aprile/Maggio Maggio 32 - Pratica: terreni Contenuti: Campionamento, determinazione di K e alcuni metalli per via ICP, determinazione dell’umidità, tessitura, valutazione della permeabilità, pH, conducibilità, carbonati con calcimetro, fosforo assimilabile e solfati. MATERIA (N. ORE SETTIMANALI: 3) FISICA AMBIENTALE DOCENTE Michele Morgese LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI Fisica ambientale vol. 2^ L. Mirri, M. Parente ed. Zanichelli Documentazione di supporto per L2 (CLIL) TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E Lezione frontale. Risoluzione di problemi applicativi. PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI Autonomo RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA Conoscenza dei principali fenomeni fisici relativi all’inquinamento acustico, alla radiazione elettromagnetica e alla radiazione nucleare nel contesto ambientale. Adeguata integrazione con L2 Verifica orale. Test. Simulazione terza prova. VALUTAZIONE OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE Inquinamento acustico e i fattori di rischio ambientale. Inquinamento elettromagnetico e i fattori di rischio ambientale. Energia del nucleo: principi fisici ed elementi di dosimetria. CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Inquinamento acustico. (a) Inquinamento elettromagnetico. (a) e (b) Energia dal nucleo. (b) TEMPI DI SVOLGIMENTO Primo quadrimestre (a) Secondo quadrimestre (b) Nella disciplina di Fisica ambientale sono stati svolti moduli CLIL per una delle tre ore settimanali. Gli studenti sono stati chiamati ad affrontare in lingua inglese i seguenti argomenti: • • • Electromagnetic field; alternating current; Faraday’s experiment; Faraday and Neumann’s law of induction; induced electromagnetic force. Ultraviolet radiation; differences between UVA, UVB and UVC; ozone depletion; health effects of UV radiation; sun protection; environmental factors that influence the UV level The discovery of radioactivity; nuclear radiation: the nucleus, the atomic mass unit, nuclear processes; the strong force; the mass defect; radioactive decay; Alpha decay; Beta decay; Beta-minus decay. 33 QUARTA PARTE: ALLEGATI 34 INDICATORI / DESCRITTORI PER LA STESURA DEI GIUDIZI ANALITICI OBIETTIVI EDUCATIVI Interesse / partecipazione Livello Descrittori Declinazione 1 DI DISTURBO • • • interviene in modo non pertinente disturba e distrae i compagni è continuamente distratto e disinteressato 2 INCOSTANTE • • • non interviene si distrae e si lascia distrarre facilmente dai compagni segue solo se sollecitato 3 RICETTIVA • • • interviene in modo opportuno anche se raramente è generalmente attento si dimostra disponibile a collaborare alle attività 4 ATTIVA o o o interviene in modo pertinente segue con interesse si dimostra disponibile a collaborare alle attività 5 COSTRUTTIVA • • • interviene in modo pertinente e propositivo segue con interesse vivo è collaborativi e di stimolo per i compagni voto 1-2-3 4-5 6 7-8 9-10 Impegno Livello Descrittori 1 SCARSO Declinazione • • • non esegue i compiti assegnati è spesso impreparato non rispetta le scadenze sottraendosi alle verifiche • • • non sempre esegue i compiti assegnati si prepara solo in prossimità delle verifiche sommative non sempre rispetta le scadenze e/o si sottrae ingiustificatamente ad alcune verifiche 2 DISCONTINUO 3 SUFFICIENTE • • • esegue i compiti con sufficiente regolarità generalmente rispetta le scadenze, ma va sollecitato generalmente risulta preparato alle verifiche formative e sommative 4 CONTINUO • • • esegue regolarmente i compiti rispetta le scadenze risulta preparato alle verifiche formative e sommative • • esegue regolarmente i compiti in modo ampio e preciso rispetta le scadenze ed è sempre preparato alle verifiche formative e sommative è motivato a migliorare costantemente il proprio profitto 5 TENACE • voto 1-2-3 4-5 6 7-8 9-10 Progressione nell’apprendimento Livello Declinazione Descrittori 1 NEGATIVA • • 2 IRRILEVANTE • • Si mantiene su livelli insufficienti Fa registrare qualche minimo progresso 3 SUFFICIENTE • • Si mantiene su livelli sufficienti Ha migliorato il livello di partenza 4 DISCRETA • • Si mantiene su livelli discreti o buoni Ha migliorato il livello di partenza 5 NOTEVOLE Si mantiene su livelli carenti C’è stato un regresso o o Si mantiene su livelli ottimi Ha sensibilmente migliorato il livello di partenza voto 1-2-3 4-5 6 7-8 9-10 35 OBIETTIVI COGNITIVI Conoscenze Livello Descrittori 1 FRAMMENTARIE • conoscenza frammentaria e lacunosa degli elementi essenziali Declinazione 1-2-3 2 PARZIALI • conoscenza incompleta e superficiale degli elementi essenziali 4-5 3 SUFFICIENTI • conoscenza completa, ma non approfondita, degli elementi essenziali 4 COMPLETE • conoscenze complete e corrette 5 APPROFONDITE • conoscenze complete, corrette, approfondite ed ampliate Livell o Descrittori Declinazione 1 MOLTO LIMITATE • • • non sa cogliere il senso di un’informazione non è in grado di effettuare analisi non sa sintetizzare le conoscenze acquisite 2 GENERICHE • • sa cogliere il senso di un’informazione in modo parziale o con superficialità è in grado di effettuare analisi e sintesi parziali e/o imprecise o o o sa cogliere l’informazione, ma non sempre è in grado di organizzarla autonomamente sa effettuare analisi corrette, ma non approfondite sa sintetizzare solo se guidato 3 DESCRITTIVE 4 ANALITICO SINTETICHE • • • ha autonomia nella comprensione ed organizzazione ha acquisito autonomia nell’analisi, ma restano incertezze non determinanti ha acquisito autonomia nella sintesi, ma restano incertezze non determinanti 5 INTERPRETATIVE • • • comprende, organizza e deduce autonomamente analizza in modo completo, stabilendo significative relazioni organizza in modo autonomo e critico le conoscenze e le procedure voto 6 7-8 9-10 voto 1-2-3 4-5 6 7-8 9-10 Abilità Competenze Livell o Descrittori Declinazione 1 NON STRUTTURATE • • Usa un linguaggio improprio, confuso e formalmente scorretto Non sa applicare le conoscenze, nemmeno se guidato 2 POCO STRUTTURATE • • Usa con difficoltà ed in modo approssimativo il linguaggio specifico Applica le conoscenze in modo parziale ed impreciso 3 ESECUTIVE • • Usa un linguaggio semplice, ma chiaro e formalmente corretto Sa applicare le conoscenze in modo generalmente corretto, anche se necessita di aiuto 4 APPLICATIVE • • Usa un linguaggio chiaro e formalmente corretto Applica le conoscenze in modo autonomo e generalmente corretto 5 ELABORATIVE • • Utilizza con padronanza un linguaggio chiaro, rigoroso ed efficace Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto anche in contesti nuovi voto 1-2-3 4-5 6 7-8 9-10 36 Proposta Scheda Misurazione della 1^ Prova Scritta Candidato: Indicatori Peso 1 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica 2 Valutazione singola 4 Aderenza alla consegna in funzione della tipologia scelta e comprensione dell’argomento 4 3 Completezza dell'informazione 2 4 Chiarezza dell'impostazione e coerenza dell'argomentazione 3 5 Ricchezza degli apporti culturali e approfondimento critico 2 15 PUNTEGGIO TOTALE Scheda Misurazione della 2^ Prova Scritta Candidato: Indicatori Peso 1 Comprensione del testo, del problema o dell'argomento proposto 5 2 Conoscenza dei contenuti disciplinari implicati 4 3 Padronanza delle procedure, degli strumenti e del lessico specifici 3 4 Chiarezza dell'impostazione ed efficacia della trattazione 3 Valutazione singola 15 Punteggio totale Palazzolo sull'Oglio, giugno 2016 37 Scheda Misurazione della 3^ Prova Scritta Candidato: Indicatori Peso 1 Correttezza morfo-sintattica Valutazione singola 3 2 Comprensione dei quesiti, dei problemi o dei casi proposti 4 3 Padronanza delle procedure, degli strumenti e del lessico specifici 4 4 Chiarezza dell'impostazione ed efficacia della trattazione o della risoluzione 4 15 Punteggio totale Palazzolo sull'Oglio, giugno 2016 Scheda Misurazione della Prova Orale Candidato: Indicatori 1 2 Chiarezza della presentazione, linearità ed efficacia nella illustrazione dell’argomento scelto Ampiezza e pertinenza delle conoscenze acquisite e utilizzate nelle argomentazioni Punteggio attribuibile 5 7 3 Capacità di discussione e di approfondimento degli argomenti proposti 7 4 Padronanza delle procedure e del lessico specifico delle diverse discipline 6 5 Correttezza e fluidità dell’esposizione Punteggio attribuito 5 30 Punteggio totale Palazzolo sull'Oglio, giugno 2013 38 CRITERI PER L’INTEGRAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico. Il credito scolastico viene attribuito, durante lo scrutinio finale, nel seguente modo: Dopo l'assegnazione collegiale dei voti finali e la decisione di promozione, la media dei voti determina la fascia di oscillazione del punteggio come indicato nella tabella di seguito riportata: MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO: PUNTI 3^ classe 4^ classe 5^ classe M=6 3-4 3-4 4-5 6 < M < =7 4-5 4-5 5-6 7 < M <=8 5-6 5-6 6-7 8 < M <= 10 6-8 6-8 7-9 Nell’attribuzione del punteggio all'interno della banda di oscillazione, il consiglio di classe può tenere conto dell’assiduità alla frequenza scolastica, dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività di recupero e potenziamento, alle attività complementari ed integrative e di eventuali crediti formativi. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato, alle quali vengano anche riconosciuti canoni di qualità e quantità di impegno. Il credito formativo viene valutato dal Consiglio di classe, insieme agli altri elementi indicati in precedenza, all'interno della banda di oscillazione attribuita in base alla media dei voti finali. Al fine di garantire omogeneità e trasparenza di comportamento da parte dei singoli Consigli di Classe, i docenti del nostro Istituto hanno concordato i seguenti criteri per la possibile integrazione nell’ambito della banda di oscillazione: Media dei voti più vicina all’estremo superiore della banda di oscillazione; Assidua frequenza alle lezioni, alle aree di progetto; Partecipazione attiva e positiva alle iniziative di recupero e potenziamento; Partecipazione ad attività e progetti dell’Istituto (deliberati dal Collegio Docenti), frequentate per almeno l’80% delle ore inizialmente previste, valutata positivamente dal referente del progetto; Ammissione alla fase successiva a quella di Istituto in concorsi o gare provinciali, regionali o nazionali la cui partecipazione sia stata promossa dall’Istituto. Un ulteriore elemento di valutazione per l’assegnazione del punto di integrazione è il riconoscimento di crediti formativi quali: o o o o o o o Conseguimento della certificazione lingua straniera (PET, TRINITY, FCE, DELF); Attività sportive agonistiche attestate da federazioni sportive riconosciute dal CONI per almeno 6 ore settimanali; Superamento di almeno tre esami ECDL nel corso dell’anno scolastico; Partecipazione a tirocini formativi e/o orientativi presso aziende e/o enti riconosciuti con un esplicito attestato valutativo del percorso formativo da parte dell’azienda/ente rilasciato a norma di legge; Attività lavorative coerenti con il percorso scolastico, svolte in modo non saltuario e conformemente alle norme di legge, debitamente attestate dal datore di lavoro. Volontariato attestato da associazioni/enti riconosciuti (per almeno 30 ore nel corso dell’anno scolastico); Altre esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e cognitivi del corso di studi frequentato, debitamente attestate dall’ente organizzatore e frequentate per non meno dell’80% delle ore complessivamente previste. 39 SIMULAZIONI DI PROVE D'ESAME Simulazione di prima prova - 16 MARZO 2016 È stata effettuata una simulazione di prima prova d’esame in orario mattutino (dalle ore 8.00 alle ore 13.55), per presentare l’insieme di tutte le tipologie previste dall’Esame di Stato da svolgere secondo le tempistiche previste dalla normativa, sebbene fossero stati forniti materiali per l’elaborazione di un saggio breve sia negli anni precedenti sia come esercitazione nell’anno scolastico in corso. Simulazione di seconda prova – 17 MARZO 2016 È stata effettuata una simulazione di seconda prova d’esame in orario mattutino (dalle ore 8.00 alle ore 13.55), per simulare, oltre alla prova in sé, anche la successione temporale delle prove propria dell'Esame in due giorni successivi. Simulazioni di terze prove Prima simulazione Data 16/12/2015 Tipologia B: quesiti a domande aperte a risposta breve per 4 discipline Tempo a disposizione: 2 ore Discipline interessate: Inglese, Fisica Ambientale, Chimica Organica, Chimica Analitica Seconda simulazione Data 18/04/2016 Tipologia B: quesiti a domande aperte a risposta breve per 4 discipline Tempo a disposizione: 2 ore Discipline coinvolte: Inglese, Matematica, Chimica Organica, Chimica Analitica RISULTATI STATISTICI DELLE SIMULAZIONI RISULTATI DELLA SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA tipologia valutazione ottenuta 1 2 3 4 5 6 7 A 8 9 10 11 2 1 1 12 13 14 15 1 B1 B2 B3 1 B4 1 2 C D 1 1 1 Si sottolinea che le diffuse insufficienze sono legate non tanto a significativi errori di impostazione, relativi soltanto a rari casi, bensì soprattutto a problemi di carattere formale, a causa di scorrettezze ortografiche o sintattiche. Uno studente risultava assente. 40 RISULTATI DELLA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA valutazione ottenuta 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 2 2 4 3 1 Parametri di valutazione 14 Livelli di valutazione a Trattazione dei contenuti 1 2 3 4 b Completezza descrittiva delle procedure laboratoriali 1 2 3 4 c Collegamenti interdisciplinari 1 2 3 d Esposizione linguistica 1 2 3 15 Voto __ / 15 5 Voto complessivo Uno studente risultava assente. RISULTATI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA Valutazione/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 assente numero alunni nella prima simulazione numero alunni nella seconda simulazione 1 1 2 2 1 4 2 2 1 4 1 1 2 1 1 41 SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO Svolgi la prova scegliendo una delle quattro tipologie previste TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. 5 10 Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S. Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 3), “memorie” (r. 7). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizza una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). 42 Se scegli la forma dell’articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). (Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio di protocollo.) • AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO La poesia come espressione del sentimento d’amore. DOCUMENTI 3 1 Tramontata è la luna Tanto gentile e tanto onesta pare e le Pleiadi a mezzo della notte; la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta, anche giovinezza già dilegua, e li occhi non l’ardiscon di guardare. e ora nel mio letto resto sola. Scuote l’anima mia Eros, come vento sul monte che irrompe entro le querce; e scioglie le membra e le agita dolce amara indomabile belva. Ma a me non ape, non miele; e soffro e desidero. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender no la può chi non la prova: Saffo (poetessa greca; 630 a.C. ca. - ?) e par che de la sua labbia si mova traduzione di S.Quasimodo un spirto soave pien d’amore, che va dicendo a l’anima: Sospira Dante Alighieri (1265 – 1321) da La Vita Nova 2 Odio e amo. Forse ti chiederai come io possa; non lo so, ma sento che è così, e mi tormento 4 Terra alla terra, vieni su di me: voglio il tuo vomere nella mia terra, fiorire ancora traboccando e C.Valerio Catullo (I sec. a.C.) offrire il fiore a te, mio cielo in terra 5 Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. Eugenio Montale (1896 – 1981) Patrizia Valduga (1953 - ) 6 Ma che cosa è cambiato dopo che ti ho incontrato? Direi non molto Ma che cosa è restato dopo che ti ho amato? Direi non molto Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu Io giocavo a pallone sono il solito scarpone ma ancora gioco e per fare impressione sai che imitavo il pavone ancora gioco Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu Il mio vecchio editore l’ho sempre fatto arrabbiare: lavoravo poco... Ora è quasi contento, dice che scrivo con più sentimento 43 lavoro poco... Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu Ho un anno di più... Ma che cosa è cambiato dopo che ti ho incontrato Direi non molto Ma che cosa è restato dopo che ti ho amato Direi non molto Un anno di più Lucio Battisti (1943 – 1998) - Ho un anno di più 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità. DOCUMENTI «…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo e, di conseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali, di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce la famiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento dello stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è determinazione di ciò che è giusto.» ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2 «Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo altro che il vincolo necessario per tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense della vita avvenire.» C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764 «Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi alle opinioni correnti. Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è giusto o ingiusto divergono ampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione. “A ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.» O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995 «La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.» H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995 «La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se 44 sono ingiuste. Ogni persona possiede un’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri…Di conseguenza, in una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono le virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.» J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982 «Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere nella coscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano…Chi viola leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamente nell’ordine stabilito, né coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, che ha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non dobbiamo solo obbedire alle leggi, ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecito dall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle passioni…Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.» G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959 «In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza (non chiunque, ma solo coloro che sono autorizzati ad esercitarla); come (con un giudizio regolato); quando (non in un qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.» N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900. DOCUMENTI Scheda: - Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici. - Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati. - Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936 - 38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata Rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime. - Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione. "Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la 45 dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri". S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000 "Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro". Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948 "Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare". C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno) "I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria". T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001 Cos'è un lager? È una cosa nata in tempi tristi, dove dopo passano i turisti, occhi increduli agli orrori visti... "Non gettar la pelle del salame!"... Cos'è un lager? È una cosa come un monumento e il ricordo assieme agli anni è spento, non ce n'è mai stati, solo in quel momento, l'uomo in fondo è buono, meno il nazi infame! Ma ce n'è, ma c'è chi li ha veduti o son balle di sopravvissuti? Illegali i testimoni muti, non si facciano nemmen parlare! Cos'è un lager? Sono mille e mille occhiaie vuote, sono mani magre abbarbicate ai fili, son baracche, uffici, orari, timbri e ruote, son routine e risa dietro a dei fucili, sono la paura, l'unica emozione, sono angoscia d'anni dove il niente è tutto, sono una pazzia ed un' allucinazione e la nostra noia sembra quasi un rutto, sono il lato buio della nostra mente, sono un qualche cosa da dimenticare, sono eternità di risa di demente, sono un manifesto che si può firmare... È un lager Cos'è un lager? Il fenomeno ci fu. E' finito! Li commemoriamo, il resto è un mito! l'hanno confermato ieri giù al partito, chi lo afferma è un qualunquista cane! Cos'è un lager? È una cosa sporca, cosa dei padroni, cosa vergognosa di certe nazioni, noi ammazziamo solo per motivi buoni... Quando sono buoni? Sta a noi giudicare! Cos'è un lager? È una fede certa e salverà la gente, l'utopia che un giorno si farà presente millenaria idea, gran purga d' occidente, chi si oppone è un giuda e lo dovrai schiacciare! Cos'è un lager? Son recinti e stalli di animali strani, gambe che per anni fan gli stessi passi, esseri diversi, scarsamente umani, cosa fra le cose, l'erba, i mitra, i sassi, ironia per quella che chiamiam ragione, sbagli ammessi solo sempre troppo dopo, prima sventolanti giustificazioni, una causa santa, un luminoso scopo, sono la furiosa prassi del terrore sempre per qualcosa, sempre per la pace, sono un posto in cui spesso la gente muore, sono un posto in cui, peggio, la gente nasce... 46 È un lager... È una cosa stata, cosa che sarà, può essere in un ghetto, fabbrica, città, contro queste cose o chi non lo vorrà, contro chi va contro o le difenderà, prima per chi perde e poi chi vincerà, uno ne finisce ed uno sorgerà sempre per il bene dell'umanità, chi fra voi kapò, chi vittima sarà in un lager? FRANCESCO GUCCINI, Lager (1981) B4 - AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO La scienza: dubbi e paure dello scienziato DOCUMENTI "Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano. E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?". B. PASCAL, Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Serini, Torino 1962 "E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più straordinario e da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di un bagliore di sospetti e paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di odio e di rifiuto della ragione e di tutti i suoi prodotti. [...] I sospetti e la paura verso la scienza sono stati alimentati da quattro sentimenti: che la scienza è incomprensibile; che le sue conseguenze pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche; che essa sottolinea la debolezza dell'individuo e mina l'autorità. Né infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella misura in cui la scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta intrinsecamente pericolosa". E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995 "Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la guerra con E. Fermi, poco prima che venisse sperimentata la prima bomba all'idrogeno nel Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io lasciai capire che, considerate le conseguenze biologiche e politiche, si doveva abbandonare un simile esperimento. Fermi replicò: "Eppure è un così bello esperimento". Questo è probabilmente il motivo più profondo che sta alla base dell'interesse per l'applicazione pratica della scienza; lo scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale, dalla natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto dei suoi sforzi". W. HEISENBERG, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano 1982 "La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella seconda guerra mondiale [...]. Tragicamente la stessa guerra nucleare fu figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra diversi stati nazionali non avrebbe quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più profughi dai paesi fascisti, a premere sui governi inglese e americano perché costruissero una bomba atomica. E proprio l'orrore di questi scienziati dinanzi al risultato ottenuto, i loro sforzi disperati all'ultimo minuto per impedire ai politici e ai generali di usare effettivamente la bomba, e in seguito i loro sforzi per opporsi alla costruzione della bomba all'idrogeno testimoniano della forza delle passioni politiche". E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995 "Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. [...] Per alcuni anni ebbi la forza di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei potenti perché la usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro fini. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può essere tollerata nei ranghi della scienza". B. BRECHT, Vita di Galileo, Torino 1961 "Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso accettare che vengano messi dei chiavistelli al cervello: l'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo Sapiens da tutte le altre specie... Solo in tempi bui la scienza è stata bloccata. Oggi più che mai bisogna affermare il principio che gli scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni politiche piuttosto che essere vittime di movimenti oscurantisti ed antiscientisti". R. LEVI MONTALCINI, dal Discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di Montecitorio 47 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Nonostante non sia mai completamente esplosa, la cosiddetta guerra fredda ha acuito tensioni in diverse parti del globo nella fase in cui le due superpotenze stavano costituendo la loro identità e il loro predominio sulle rispettive aree di influenza: definisci i limiti cronologici del fenomeno e ripercorrine le fasi salienti e più drammatiche. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”. A più di vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell’evento ed esprima la propria opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema 48 SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA pag. 1/1 FAC-SIMILE_Sessione ordinaria 17/03/2016 Seconda prova scritta Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Parte Prima I problemi creati dall’inquinamento ambientale e la necessità di non disperdere le risorse idriche, rendono indispensabili opportuni trattamenti sia delle acque naturali, sia delle acque reflue urbane. Il candidato, espresse alcune brevi considerazioni in proposito, tratti il processo di depurazione di acque reflue urbane, ne illustri le fasi di svolgimento. Indichi, poi, quali analisi chimiche e microbiologiche devono essere effettuate prima e dopo i trattamenti per accertare le caratteristiche delle acque, soffermandosi, per almeno due di esse, sui principi teorici dei metodi che devono essere impiegati. Parte Seconda Quali sono i processi di depurazione dei liquami in singoli edifici. La gestione dei fanghi come prodotti dell’impianto di depurazione dei reflui. Si spieghi il ruolo dei bioindicatori, esaminando con un esempio il loro utilizzo rispetto ad una matrice ambientale. Ciclo dell’acqua naturale e le riserve naturali della stessa. Parametri di valutazione Livelli di valutazione Voto __ / 15 a Trattazione dei contenuti 1 2 3 4 b Completezza descrittiva delle procedure laboratoriali 1 2 3 4 c Collegamenti interdisciplinari 1 2 3 d Esposizione linguistica 1 2 3 5 Voto complessivo 49 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 16/12/2015 SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME CLASSE 5^ D LINGUA INGLESE NOME STUDENTE_______________________________________________________ DATE 16TH DECEMBER 2015 ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS (TIPOLOGIA B) CAN YOU MENTION ALL THE POSSIBLE APPLICATIONS OF AGRICULTURAL BIOTECHNOLOGY TOGETHER WITH THE RESULTS WHICH SHOULD/COULD BE OBTAINED? __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ Punteggio______________ WHICH IS THE DIFFERENT SITUATION IN EUROPE AND IN THE USA ABOUT GMOs? __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 50 __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ Punteggio______________ MEDICAL BIOTECHNOLOGY INVOLVES THE USE OF LIVING CELLS AND CELLS MATERIAL TO RESEARCH AND DEVELOP NEW MEDICINES. CAN YOU PRESENT THIS TOPIC.? __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Punteggio______________ Punteggio totale prova______________ /15 51 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 16 DICEMBRE 2016 – CHIMICA ORGANICA ALUNNO _____________________________________________________________ TIPOLOGIA B: Il candidato risponda alle seguenti domande 1) Gli enzimi: affinità e differenze con la cinetica chimica. Si aggiunga la nomenclatura. Vanno specificati concetti come cofattori, coenzimi ed il diagramma velocità di reazione energia. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Punteggio_______________ 2) L'equazione Michelis-Mentem. Dopo averla ricavata, se ne discuta il relativo grafico. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Punteggio_______________ 52 3) Descrivere gli inibitori, il loro meccanismo di funzionamento e le loro tipologie. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Punteggio_______________ Punteggio totale prova ____________________/15 53 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA - DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA DATA: 16 DICEMBRE 2014 – STUDENTE _________________________________________ 1)Illustrare nei punti essenziali le differenze tra spettrofotometria di assorbimento, emissione e fluorescenza. Punteggio __________________ 2)Spiegare in maniera dettagliata i fenomeni che portano ad un allargamento delle bande spettrali. Punteggio____________________ 3) Determinazione spettrofotometrica del nichel in un acciaio a. Preparazione della soluzione madre Si deve preparare 1 L di una soluzione standard con concentrazione pari a 100 mg/L di nichel. Quanti grammi di NiSO4. 6H2O , puro al 99,0%, occorrono? b. Costruzione retta di taratura Avendo a disposizione la soluzione madre, come procederesti per preparare 5 standard di lavoro con concentrazioni di nichel comprese tra 0,500 e 4,00 mg/L? 54 La retta di taratura ottenuta, previa aggiunta dei reattivi indicati nella metodica, ha equazione: y = 0,1052 x + 0,0042. c. Analisi del campione 0,5248 g di un campione di acciaio vengono portati in soluzione (per attacco acido) e, dopo opportuni trattamenti, la soluzione viene versata in un matraccio da 200,0 mL portando a volume con acqua distillata. 10,0 mL di questa soluzione vengono trasferiti in un matraccio da 100,0 mL e portati a volume dopo l’aggiunta dei reattivi previsti. La soluzione risultante fornisce un valore di assorbanza pari a 0,294. Calcola il tenore di nichel nell’acciaio in esame, espresso in percentuale in massa Punteggio ________________ Punteggio totale prova ________________ /15 55 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 5^ D – 16 DICEMBRE 2015 Fisica ambientale Studente: Definire il livello di intensità acustica e il livello di intensità sonora, successivamente determinare il livello sonoro che corrisponde alla soglia di udibilità e alla soglia del dolore. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... Punteggio _______________ Definire i termini suono e rumore precisando, in modo completo, le specifiche tipologie. Per quale dei due termini viene fornita anche una definizione legislativa ? (esplicitare la definizione). ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 56 ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... Punteggio ______________________ Fisica ambientale Studente: L’intensità acustica (fornire definizione e unità di misura) dipende anche dalla variazione della pressione acustica e dalle caratteristiche del mezzo di propagazione. Precisare tale dipendenza evidenziando le grandezze e relative unità di misura coinvolte. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................... Punteggio ______________ Punteggio totale prova ___________________/15 57 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 18/04/2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME CLASSE 5^ D ( CHIMICI) LINGUA INGLESE NOME STUDENTE_______________________________________________________________ DATE ____________________________________________________________________ 1. CAN YOU MAKE A COMPARISON BETWEEN DNA AND RNA TAKING INTO CONSIDERATION THEIR STRUCTURE AND FUNCTIONS? _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2 WHAT DO YOU KNOW ABOUT THE DISCOVERY OF DNA? WHO GAVE RELEVANT CONTRIBUTIONS TO THE DISCOVERY OF ITS STRUCTURE? (SPECIFY NAMES AND DATES). __________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 58 3 CAN YOU WRITE ABOUT TRIGLYCERIDES AND THEIR MAIN FEATURES? __________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 59 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA DATA: 18 APRILE 2016 – STUDENTE _______________________________________ OGNI DOMANDA HA IL MEDESIMO VALORE. SI AMMETTE L’USO DELLA CALCOLATRICE. RISPETTARE GLI SPAZI ASSEGNATI. 1) Confronta GC e HPLC precisando: principio del metodo, meccanismo di separazione, caratteristiche del campione ed efficienza. 2) Illustrare la teoria dei piatti in modo da trattare i seguenti punti: d. Similitudine/analogia della cromatografia con eventuali altre tecniche di separazione e. Dimostrazione di come si arriva a definire N partendo dalla deviazione standard f. Significato ed importanza di N 3) La separazione di due sostanze A e B in una colonna cromatografica lunga 2 metri ha dato i seguenti risultati: tr (mm) wb (mm) A 3,8 0,47 B 4,2 0,52 • • Calcola NA e NB Calcola R 60 • A B Calcola NA e NB, ottenuto usando una colonna più lunga, che ha dato i seguenti risultati: tr (mm) wb (mm) 5,1 0,53 6,4 0,67 E stabilite quanto può essere la lunghezza di questa nuova colonna. 61 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – CLASSE 5^ D ITT – 18 APRILE 2016 DISCIPLINA: CHIMICA ORGANICA ALUNNO ________________________________________________________ RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE. 1) Gi enzimi: funzioni, scopo e struttura. Elenca alcuni enzimi che intervengono nella sintesi del DNA-/RNA. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ PUNTI_____________ 2) Descrivi brevemente la funzione del polarimetro. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ PUNTI_____________ 62 3) Elenca le fasi operative della determinazione della caseina nel latte. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ PUNTI_____________ PUNTEGGIO TOTALE DELLA DISCIPLINA _____________ 63 64 Consiglio di classe della 5ªD N° DISCIPLINA COGNOME 1 Religione MAZZOTTI Elena 2 Scienze Motorie GIULIANI Laura 3 Italiano/Storia 4 Inglese 5 Matematica 6 Chimica Organica 7 Microbiologia 8 Chimica Analitica 9 Fisica Ambientale 1 0 Lab. Chimica Organica 1 1 1 2 POLINI Manuela FIRMA _______________________________ ______ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ___ ______ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ______ ____ ____ ____ ___ _ _______________________________ Maria Angela ________________________________ Patrizia ________________________________ Marco ________________________________ Lucia Concetta ________________________________ MUTTI Claudia ________________________________ MORGESE Michele ________________________________ BUFFONE Rocco ________________________________ Lab. Chimica Analitica MANNARINO Franco ________________________________ Laboratorio Microbiologia GATTA Rosetta ________________________________ Palazzolo s/O ZAFFERRI NOME MICHELI CRISTOFOLINI FREDDURA 15 Maggio 2016 La Dirigente Scolastica Prof.ssa Oliva Marella