Classe 5D_ITT

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Classe 5D_ITT
LICEO
LICEO SCIENTIFICO
LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE
LICEO LINGUISTICO
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
MECCANICA E MECCATRONICA
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIA AMBIENTALE
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE
5ª SEZ. D
INDIRIZZO
CHIMICA E BIOTECNOLOGIA AMBIENTALE
ANNO SCOLASTICO
2015/2016
1
INDICE
Prima Parte LA SCUOLA
Seconda
Parte
Pag.
1) Presentazione dell'Istituto: dati ed identità
4
2) Finalità educative e principi ispiratori
5
3) Presentazione dell’ITT
Sezione di Chimica-Biotecnologie Ambientali
6
LA CLASSE E IL SUO CONSIGLIO DI CLASSE
4) Presentazione della classe
9
5) Storia della classe – Attività didattiche e formative
• elenco candidati
• elenco attività formativa
• elenco attività per credito formativo per ciascuno studente
• elenco aziende per l'alternanza scuola/lavoro
• elenco stage
• elenco argomenti proposti per l'inizio del colloquio
10
6) Continuità didattica
14
7) La progettazione collegiale
14
Terza Parte PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
PER DISCIPLINA
Quarta
Parte
Quinta
Parte
2
8) Processo di insegnamento/apprendimento
18
IRC
19
Scienze Motorie
20
Italiano
21
Storia
24
Inglese
25
Matematica
26
Chimica Organica
27
Microbiologia
29
Chimica Analitica
31
Fisica Ambientale e CLIL
33
ALLEGATI
Indicatori e descrittori per la compilazione dei giudizi analitici
35
Schede di valutazione proposte dall'Istituto per le prove d'esame
37
Criteri per l'integrazione del credito scolastico
39
Risultati statistici delle simulazioni
40
Copia delle simulazioni delle prove d'esame effettuate
42
IL CONSIGLIO DI CLASSE
65
PRIMA PARTE:
LA SCUOLA
3
L’ISTITUTO
Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli”
con Sezioni Associate:
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
"CRISTOFORO MARZOLI"
LICEO SCIENTIFICO DI STATO "GALILEO GALILEI"
Via Levadello, 25036 Palazzolo S/O (BS)
Tel. 0307400391- Fax 0307302627
www.istitutomarzoli.gov.it - e-mail: [email protected]
Dirigente Scolastico
Prof. Oliva Marella
4
CLASSI LICEO
Totale
36
ALUNNI LICEO
Totale
774
CLASSI ITIS
Totale
ALUNNI ITIS
Totale
26
597
1. PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO
L’Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” situato a Palazzolo s/O, città in
posizione intermedia tra Brescia e Bergamo, accoglie oltre 1000 studenti che provengono da ben
quarantacinque comuni delle due province.
L’Istituto risponde alla richiesta di formazione scientifica, tecnologica, umanistica e culturale di un
contesto socio-economico sempre più terziarizzato.
L’Istituto comprende un Istituto Tecnico Tecnologico e un Liceo scientifico, ambedue
quinquennali.
• L’Istituto Tecnico Industriale ha 4 indirizzi: prepala al diploma in: 1) Meccanica,
Meccatronica ed Energia 2) Elettronica ed Elettrotecnica 3) Chimica, Materiali e
Biotecnologie ambientali 4) Informatica e Telecomunicazioni.
• Il Liceo Scientifico offre quattro possibilità di scelta: Liceo Scientifico, Liceo Scientifico
delle Scienze Applicate, Liceo delle Scienze Umane, Liceo Linguistico.
La varietà delle proposte formative è sostenuta da una significativa dotazione strutturale
(Laboratori Scientifici, Tecnologici, Informatici, Biblioteca, Sala Audiovisivi e Multimediale,
laboratorio linguistico, Palestra, Sala con Pesi e Macchine per il potenziamento muscolare, Bar,
Mensa) che permette ai nostri studenti e docenti di utilizzare la struttura fino alle ore 14.30 ed
eventualmente, per attività programmate, anche nel pomeriggio, fino alle 18.00.
L’attività curricolare è arricchita, infatti, da un’ampia Offerta Formativa Integrativa proposta a
tutti gli studenti, sia in orario curricolare che extra-curricolare:
insegnamento integrativo di attività sportive, corsi in preparazione alla certificazione europea di
lingua inglese e francese, corsi in preparazione alla “Patente Europea di guida del Computer ECDL -” con possibilità di sostenere gli esami in Istituto che è Test Center ECDL accreditato,
corsi di informatica avanzata, partecipazione alle Olimpiadi della Matematica.
Nell’Istituto Marzoli si realizzano stage in ambedue le sezioni.
Nella sezione ITT gli Stage sono l’esito di una ricca rete di relazioni Scuola-Industria e hanno
lo scopo di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro, agevolando le scelte
professionali mediante una conoscenza diretta del mondo del lavoro.
Nel Liceo gli Stage si effettuano presso istituti universitari, di ricerca, ASL, aziende del
territorio.
Lo studente iscritto al “Marzoli” è sostenuto nel compito dell’apprendimento da molteplici
iniziative: attività di accoglienza rivolte agli studenti neo iscritti alla classe prima, progetti per gli
studenti non italofoni e per quelli diversamente abili, sportello help, corsi di recupero pomeridiani,
attività di prevenzione del disagio, percorsi di orientamento post-diploma sia per l’Università che
per il mondo del lavoro.
2. FINALITÀ EDUCATIVE E PRINCIPI ISPIRATORI
L’Istituto di Istruzione Superiore “C.Marzoli” considera l’alunno al centro dell’organizzazione,
degli obiettivi e delle finalità dell’attività didattica e formativa, pertanto all’alunno vengono forniti
gli strumenti perché sia messo in grado di leggere con chiarezza le linee educative dell’Istituto.
Esse, avendo recepito il dettato costituzionale, sono estesamente dichiarate nel POF e qui vengono
soltanto sinteticamente richiamate.
Finalità ultime dell’Istituto sono:
5
•
•
•
•
•
•
•
formare cittadini onesti che sappiano volgere la propria cultura e le specifiche acquisizioni
disciplinari a vantaggio di tutta la comunità, in un’ottica di partecipazione piena alla vita
sociale e politica;
mettere gli studenti in condizione di usare in modo efficace le risorse e le opportunità della
cultura di cui fanno parte, rendendoli altresì capaci di affrontare un mondo in continua
evoluzione;
promuovere la dimensione europea per fondare il senso di una comune appartenenza, nella
consapevolezza sia dell'identità nazionale che di un comune impegno di cittadinanza, per
una convivenza civile democratica e pluralista;
far acquisire la conoscenza e la pratica dei diritti e doveri dell’uomo e del principio di
uguaglianza tra gli uomini, con particolare attenzione alla parità dei diritti e dei doveri tra
uomini e donne;
saper considerare la diversità di idee e di opinioni un’occasione per il confronto e la ricerca
di valori condivisi, riconoscendo il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale:
far riconoscere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e la salvaguardia
dell'ambiente quale diritto fondamentale della persona e della collettività;
formare uomini e donne capaci di saper valutare e autovalutarsi con senso critico.
3. PRESENTAZIONE DELL’ITT
PROFILO IN USCITA DEL DIPLOMATO
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
PROFILO DELLO STUDENTE
DELL’ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“CRISTOFORO MARZOLI”
Lo studente dell’I.I.S. “Marzoli” al termine della sua esperienza scolastica, attraverso percorsi
formativi specifici del curriculum prescelto, possiede:
• buone capacità logiche
che lo rendono capace di cogliere e denominare gli elementi di una realtà complessa; individuare
analogie e differenze in realtà esaminate con gli stessi parametri; comprendere i concetti chiave in
un processo, in una procedura, in un testo; riconoscere in situazioni ed ambiti non esperiti nozioni e
concetti appresi; trasferire concetti e modelli da un ambito del sapere ad un altro; definire realtà
astratte
• capacità critica
in modo da poter riconoscere vari punti di vista e di interpretazione della realtà; esprimere un
giudizio personale, strutturato e motivato su ciò che si conosce
• capacità comunicativa
in modo da usare opportunamente i codici, linguistici e non, appresi; decodificare testi ed
informazioni nei linguaggi e negli ambiti del sapere noti; intervenire in ogni situazione
comunicativa adeguatamente strutturando il discorso in modo chiaro, preciso e coerente, usando un
lessico specifico ed appropriato
• capacità di storicizzare
in modo da contestualizzare gli “eventi” ed i “prodotti” culturali; individuare e descrivere genesi,
dinamiche e sviluppi di un processo culturale; confrontare realtà e fenomeni diversi, cogliendo
elementi di continuità e di novità; riconoscere nel presente le linee del passato
• metodo di lavoro
6
autonomo e sicuro che lo rende capace di utilizzare proficuamente il tempo e le risorse a
disposizione
• bagaglio culturale
adeguato al proprio curriculum di studi; aggiornato in ogni ambito disciplinare; aperto a temi e
problemi di attualità; improntato ad una dimensione europea
• adeguate capacità relazionali
che lo pongono in una condizione di responsabilità e consapevolezza dei propri doveri; rispetto
verso impegni e scadenze; precisione nell’adempimento dei propri compiti; disponibilità ad
accettare correzioni ed a mettersi in discussione; confronto e collaborazione; rispetto verso gli altri e
le loro idee; attenzione ed apertura verso gli altri, verso la pluralità delle culture umane ed ai
fermenti di novità; autonomia nel lavoro e capacità di ragionare con la propria testa.
L’ITT MARZOLI E LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO
INDUSTRIALE
Riflessione del consiglio di classe della 5^ D sulla figura professionale del diplomato
Industriale
Il diplomato con specializzazione in Chimica e Biotecnologie Ambientali è un esperto in
problemi di organizzazione e progettazione produttiva oltre a possedere una consistente
cultura generale, accompagnata da buone capacità linguistico - espressive e logico –
interpretative, avrà conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano
l’impresa sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e progettuale.
La figura del diplomato ha subito una vera e propria rivoluzione con l’avvento
dell’automazione e della robotica nei processi analitici e produttivi. Il ruolo di tale figura
non è più quello delle semplici applicazioni tecniche, dell’esecutore, del traduttore in
pratica di input che vengono dall’alto, egli deve avere una preparazione generale adeguata
ai compiti richiesti, una mentalità flessibile, scientifica, critica, attenta ai particolari ed alle
dinamiche generali. Il diplomato vive direttamente il meccanismo produttivo, e perciò è
abilitato a proporre variazioni e miglioramenti, a saper usare strumenti e tecniche; è una
figura eclettica e polifunzionale, uno dei suoi ambiti lavorativi è l’ufficio ove la realtà
progettuale deve essere funzionale, attenta scrupolosa.
FIGURA PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN CHIMICA, MATERIALI E
BIOTECNOLOGIE
Il diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie ambientali:
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, materie
plastiche, metallurgico, ambientale, biotecnologico, nelle analisi chimico-biologiche e nel
controllo e monitoraggio dell’ambiente;
ha competenze nella gestione e nel controllo dei processi, ha competenze per l’analisi e il
controllo nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;
ha competenze specifiche nella gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro;
ha competenze nella gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi.
7
SECONDA PARTE: LA CLASSE
LA CLASSE 5ª D
E IL SUO
CONSIGLIO DI CLASSE
LA PROGETTAZIONE COLLEGIALE
8
4. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha assunto la sua fisionomia attuale nel quarto anno, poiché nel terzo costituiva una
sezione articolata con un gruppo di studenti dell'indirizzo di Informatica, dando vita ad una classe
numerosa (26) ed eterogenea.
Nel precedente anno scolastico essa è diventata un corso ad indirizzo unico con 15 studenti, che
hanno subito una selezione piuttosto significativa al termine, dal momento che non sono stati
ammessi alla quinta quattro allievi; i 13 che compongono attualmente la 5^ D sono frutto degli
undici dell'anno precedente più due che non hanno superato gli Esami di Stato a giugno 2015.
Sotto il profilo disciplinare, gli alunni hanno mantenuto comportamenti formalmente rispondenti
alle regole per una corretta vita di relazione interpersonale e di rispetto nei confronti dei docenti,
mentre qualche distinzione va fatta a proposito della partecipazione: essa, infatti, è stata
mediamente ricettiva, ma in realtà i livelli sono apparsi diversificati: un certo numero di ragazzi,
infatti, è risultato interessato e partecipativo, ma va segnalato anche un gruppo la cui attività nel
lavoro scolastico è stata limitata, alterna e non sempre costruttiva, caratterizzata da una certa
tendenza alla dispersione e alla superficialità.
Il lavoro autonomo si è mantenuto costante e significativo soltanto in relazione ad un limitato
numero di studenti, mentre per la maggior parte è stato più opportunistico e per alcuni decisamente
discontinuo.
Il rendimento e i livelli di apprendimento presentano, pertanto, una gamma piuttosto varia. Alcuni
allievi si sono distinti per l’impegno, per il metodo di studio organizzato e per la capacità di
rielaborare le conoscenze, anche se non omogeneamente nelle diverse discipline, raggiungendo
buoni o eccellenti risultati; altri si sono applicati nello studio, migliorando nel corso dell'anno il
metodo di lavoro e raggiungendo risultati sempre più stabilmente positivi; taluni, impegnandosi in
modo discontinuo, hanno conseguito un livello di conoscenze piuttosto fragile e non pienamente
consapevole dei meccanismi operativi propri delle varie discipline, per cui i risultati non sono
sempre stati soddisfacenti.
Nel corso dei mesi di settembre, ottobre e novembre 2015, la classe ha svolto, come da calendario
approvato dagli organi competenti, numerose attività sportive in orario curricolare pomeridiano, per
un totale di 33 ore.
Gli studenti hanno aderito alle attività proposte con entusiasmo, dimostrando impegno e interesse
indirizzati, soprattutto, alla consapevolezza del proprio benessere psicofisico.
9
5. STORIA DELLA CLASSE - ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE
ANNO
CLASSE SEZ.
NUOVI
ISCRITTI PROMOSSI
NON
SCOLASTIC
INSERIMENTI
PROMOSSI
O
N°
N°
N°
N°
M
F
M
F
M
F
M
F
2013/2014
3^
D
19
7
11
7
8
2014/2015
4^
D
2
-
8
7
2015/2016
5^
D
2
-
8
5
6
5
2
RITIRATI
N°
M
F
-
-
-
-
2
ELENCO CANDIDATI ALL'ESAME DI STATO
Cognome
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Bastone
Bolis
Bosio
Brescianini
Chiodo
Cominardi
Ferrari
Mascia
Salogni
Sguerri
Urgnagni
Vavassori
Zgueb
Nome
Manuel
Alessio
Giada
Martina
Giacinto
Laura
Pierre
Giacomo
Miriam
Michele
Giada
Giovanni
Michel
ELENCO ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE NON CURRICOLARI SVOLTE
DAGLI STUDENTI
data
ATTIVITÀ
23 ottobre 2015
Milano – Visita all'EXPO
10 novembre 2015
Spettacolo teatrale sul tema della prima guerra mondiale
dal 4 dicembre 2015
Progetto laboratoriale presso l'Istituto “Natta” di Bergamo
29 gennaio 2016
Visita al Vittoriale degli Italiani – Gardone Riviera (BS)
10 febbraio 2016
Conferenza del prof. Bruno Mazza sul tema delle foibe
10 febbraio 2016
Laboratorio Biocatalisi – dott. Carlo Morelli – Università degli
Studi di Milano
20 febbraio 2016
Incontro di orientamento con rappresentati del mondo del lavoro e
del mondo universitario
8-12 marzo 2016
Viaggio di Istruzione a Bari
14 marzo 2016
Incontro con i rappresentanti di AIB sui temi del lavoro e del
mondo che lo concerne
10
15 marzo 2016
Visita al termovalorizzatore di Brescia
8 aprile 2016
Conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013 per
la Chimica (soltanto per alcuni studenti)
19 aprile 2016
Incontro con esperti di orientamento dell'agenzia “Prodest”, in
collegamento con il progetto “Natta”
22 aprile 2016
Colloqui di orientamento singoli con esperti di orientamento
dell'agenzia “Prodest” (soltanto per alcuni studenti)
23 aprile 2016
Incontro di orientamento con il prof. Ilario Amboni relativo ai corsi
di studio degli ITS
29 aprile 2016
Visita all'azienda “Brescia Grana” di Offlaga
ELENCO ATTIVITÀ FORMATIVE NON CURRICOLARI SVOLTE DA CIASCUNO
STUDENTE VALUTABILE AI FINI DELL'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
E DOCUMENTATE
STUDENTE
Bastone Manuel
ARGOMENTO
•
•
•
laboratorio BIOCATALISI
donatore AVIS
stage aziendale estivo
corso interno sull'uso del defibrillatore
•
laboratorio BIOCATALISI
attività sportiva
•
•
•
laboratorio BIOCATALISI
donatrice AVIS
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
•
Bolis Alessio
•
Bosio Giada
•
Brescianini Martina
•
•
laboratorio BIOCATALISI
attività sportiva
corso interno sull'uso del defibrillatore
•
•
•
•
laboratorio BIOCATALISI
attività sportiva
attività lavorativa estiva
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013
per la Chimica
•
Chiodo Giacinto
•
•
Cominardi Laura
•
•
•
laboratorio BIOCATALISI
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
11
•
•
Ferrari Pierre
•
•
•
•
•
Mascia Giacomo
•
•
•
•
Salogni Miriam
•
•
•
•
•
Sguerri Michele
•
•
Urgnani Giada
laboratorio BIOCATALISI
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
attività di educatrice presso oratorio
corso interno sull'uso del defibrillatore
laboratorio BIOCATALISI
certificazione B2 in lingua inglese
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013
per la Chimica
laboratorio BIOCATALISI
corso interno sull'uso del defibrillatore
conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013
per la Chimica
•
•
laboratorio BIOCATALISI
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013
per la Chimica
•
•
•
•
•
Zgueb Michel
laboratorio BIOCATALISI
donatore AVIS
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013
per la Chimica
•
•
•
Vavassori Giovanni
laboratorio BIOCATALISI
attività di collaborazione scolastica nell'ottica dell'orientamento in
entrata
corso interno sull'uso del defibrillatore
conferenza a Milano di Martin Karplus, premio Nobel nel 2013
per la Chimica
•
laboratorio BIOCATALISI
donatore AVIS
attività sportiva
corso interno sull'uso del defibrillatore
Si precisa, inoltre, che corso sia del terzo anno di corso sia del quarto gli studenti hanno effettuato
due settimana per ogni anno di alternanza scuola/lavoro (soltanto nel quarto anno per i due studenti
ripetenti la quinta)presso aziende del territorio. Di seguito l'elenco delle aziende presso cui tali attività
sono state svolte:
STAGE - ANNO SCOLASTICO 2013-2014
STUDENTE
AZIENDA
Bastone Manuel
AQM srl – Provaglio d'Iseo (BS)
Bolis Alessio
TSF spa – Adro (bs)
Bosio Giada
VALDIGRANO di F.Pagano srl – Rovato (BS)
12
Brescianini Martina FRANCESCO FRANCESCHETTI ELASTOMERI srl – Corte Franca (BS)
Chiodo Giacinto
MOLINO PIANTONI srl – Chiari (BS)
Cominardi Laura
FARMACIA BRESCIANI e C. - Seriate (BG)
Mascia Giacomo
FARMACIA LUOSI dr MASSIMO – Palazzolo s/O (BS)
Salogni Miriam
C.D.srl – Provaglio d'Iseo (BS)
Sguerri Michele
TORCHIANI srl - Brescia
Urgnani Giada
C.R.C. srl – Montichiari (BS)
Vavassori Giovanni
AMPACET ITALIA srl – Telgate (BG)
Zgueb Michel
ACQUE OVEST BRESCIANO 2 (AOB2) srl - Rovato
STAGE - ANNO SCOLASTICO 2014-2015
STUDENTE
AZIENDA
Bastone Manuel
PAGANIPRINT srl – Rovato (BS)
Bolis Alessio
FRANCESCO FRANCESCHETTI ELASTOMERI srl – Corte Franca (BS)
Bosio Giada
ACQUE OVEST BRESCIANO 2 (AOB2) srl - Rovato
Brescianini Martina TSF spa – Adro (BS)
Chiodo Giacinto
Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Chiari (BS)
Cominardi Laura
Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Chiari (BS)
Ferrari Pierre
C.D. srl – Provaglio d'Iseo (BS)
Salogni Miriam
FARMACIA BRESCIANI e C. - Seriate (BG)
Sguerri Michele
Azienda Ospedaliera Mellino Mellini – Chiari (BS)
Urgnani Giada
FARMACIA LUOSI dr MASSIMO – Palazzolo s/O (BS)
Vavassori Giovanni
MOLINO PIANTONI srl – Chiari (BS)
Due studenti, inoltre, hanno effettuato stage linguistici all'estero:
studente
a.s. 2014/2015
a.s. 2015/2016
Chiodo Giacinto
Stage a Oxford
Stage a Galway
studente
a.s. 2013/2014
a.s. 2014/2015
Sguerri Michele
Stage a Oxford
Stage a Dublino
ELENCO ARGOMENTI PROPOSTI DAI CANDIDATI PER L'APERTURA DEL
COLLOQUIO D'ESAME
STUDENTE
Bastone Manuel
ARGOMENTO
L'insulina
Bolis Alessio
Energy Drink
Bosio Giada
Il tumore al seno
Brescianini Martina
Chiodo Giacinto
Il peperoncino
La farina
13
Cominardi Laura
La bellezza
Ferrari Pierre
Motosport
Mascia Giacomo
Il formaggio
Salogni Miriam
Le api
Sguerri Michele
Il vino
Urgnani Giada
Le piante
Vavassori Giovanni
Chernobyl
Zgueb Michel
Il bianco e il nero
6. CONTINUITA’ DIDATTICA DEI DOCENTI
ANNO SCOL. 2013/14
CLASSE 3^E
INSEGNANTE
MATERIA
ANNO SCOL. 2014/15
CLASSE 4^E
INSEGNANTE
1
RELIGIONE
MAZZOTTI ELENA
MAZZOTTI ELENA
MAZZOTTI ELENA
2
SCIENZE MOTORIE
BOVI MARCO
GIULIANI LAURA
GIULIANI LAURA
3
LINGUA ITALIANA
POLINI MANUELA
POLINI MANUELA
POLINI MANUELA
4
STORIA
POLINI MANUELA
POLINI MANUELA
POLINI MANUELA
5
INGLESE
ZAFFERRI MARIA
ANGELA
ZAFFERRI MARIA
ANGELA
ZAFFERRI MARIA ANGELA
7
MATEMATICA
PAROLA LUISA
DUCI FRANCESCA
MICHELI PATRIZIA
8
CHIMICA
ORGANICA E
BIOCHIMICA
D'ASTE PAOLO
D'ASTE PAOLO
CRISTOFOLINI MARCO
8
BIOLOGIA E
MICROBIOLOGIA
FREDDURA LUCIA
CONCETTA
FREDDURA LUCIA
CONCETTA
FREDDURA LUCIA
CONCETTA
10
CHIMICA
ANALITICA E
STRUMENTALE
MUTTI CLAUDIA
MUTTI CLAUDIA
11
FISICA
AMBIENTALE
MORGESE MICHELE
MORGESE MICHELE
12
LABORATORIO
BIOLOGIA E
MICROBIOLOGIA
SAFINA MARCO
GATTA ROSETTA
13
LABORATORIO
CHIMICA
ORGANICA E
BIOCHIMICA
FRANCHI LAURA
MUTO LUCIANO
BUFFONE ROCCO
14
LABORATORIO
CHIMICA
ANALITICA E
STRUMENTALE
MANNARINO FRANCO
MANNARINO FRANCO
MANNARINO FRANCO
MOIOLI ANDREA
MORGESE MICHELE
FRANCHI LAURA
7. LA PROGETTAZIONE COLLEGIALE
14
ANNO SCOL. 2015/16
CLASSE 5^E INSEGNANTE
Obiettivi socio relazionali:
sviluppo di un comportamento responsabile rispetto ai compagni, ai docenti e agli impegni
scolastici.
Obiettivi formativi:
impegno
partecipazione al dialogo educativo
elaborazione di un efficace metodo di studio
sviluppo della capacità di comunicazione
Obiettivi cognitivi e di sviluppo dell’autonomia:
conoscenza dei contenuti
comprensione
applicazione
analisi
sintesi
rielaborazione critica
Metodi concordati per favorire il raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi
Il Consiglio di Classe concorda sui seguenti punti fondamentali attraverso i quali raggiungere gli
obiettivi precedentemente evidenziati e su cui incentivare l’attenzione e la cura degli studenti:
- rispetto delle scadenze, delle consegne, dei ruoli e delle strutture
- la elaborazione di un proficuo metodo di studio, puntando su:
o regolarità dello studio (attraverso opportuna pianificazione e frequenza delle scadenze
valutative)
o abitudine ad un corretto uso degli strumenti di lavoro (riferimento al libro di testo nelle
sue strutture essenziali e nella sua interpretazione specifica; ricorso, nell’ambito del
lavoro in classe, agli strumenti specifici, come manuali e materiali dei laboratori) in
relazione anche alla normativa sulla sicurezza, soprattutto nei laboratori
o gestione opportunamente pilotata del colloquio didattico-educativo (organizzazione degli
interventi; rispetto delle precedenze; adeguatezza dell’espressione dei contributi;
attinenza all’argomento; significatività dei contributi; spessore critico e argomentativo)
o incentivazione all’acquisizione di terminologia tecnica o, comunque, specifica
(riferimento a glossari nel testo o a definizioni precise)
o cura dei meccanismi di analisi dei contenuti (lettura attenta e acquisizione dei dati
fondamentali; gerarchizzazione dei dati)
o operatività con sintesi delle conoscenze
o scelta critica delle alternative possibili
o sistematizzazione del problem solving
o assegnazione di lavori, ricerche, relazioni individuali e di gruppo
- collegamento scuola – mondo del lavoro (possibilità anche di stage aziendali o
alternanza)
- utilizzo del metodo dell’apprendimento cooperativo (soprattutto in relazione ai
progetti delle discipline di indirizzo specifico).
Criteri collegiali per la valutazione degli apprendimenti
Per gli obiettivi oggetto di valutazione precedentemente esposti si concorda sui seguenti criteri:
- valutazione su scala numerica da 1 a 10 (compresi i livelli intermedi)
- valutazione del livello qualitativo dell’esposizione (chiarezza, fluidità, proprietà,
specificità)
- valutazione della corrispondenza tra livello di conoscenza teorica e quello di
applicazione pratica, nonché delle capacità di collegamento
15
- valutazione dell’atteggiamento generale nei confronti della vita scolastica (interesse,
partecipazione, contributo al dialogo educativo, capacità di autonomia nel lavoro...).
-
INTERVENTI DI RECUPERO
In ottemperanza al D.M. n° 80 del 3 ottobre 2007 e all’O.M. 92 del 5 novembre 2007, il Collegio dei Docenti
ha provveduto a stabilire entro il 1 marzo 2014 le modalità di recupero e di verifica dell’avvenuto
superamento delle carenze accertate per il primo quadrimestre.
Le insufficienze in una o più discipline rilevate nei diversi momenti valutativi sono state affrontate con
differenti modalità, a seconda della tipologia delle stesse, come da indicazioni fornite dai docenti del
Consiglio di Classe:
o
o
o
con un percorso di studio personale svolto autonomamente su indicazioni fornite dall’insegnante;
durante la lezione, con percorsi individualizzati proposti e seguiti dal docente della materia
coinvolta qualora l’alunno evidenziasse incertezze lievi su specifici argomenti;
sportello di help didattico pomeridiano, per chiarimenti su argomenti circoscritti, tenuto da un
insegnante della materia.
Al termine di ognuno degli interventi programmati dal Consiglio di Classe sono state effettuate verifiche atte
ad accertare o meno il superamento del debito. Successivamente, si è data puntuale comunicazione alle
famiglie dell’esito della prova.
APPRENDIMENTI: CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE
Valutazione degli apprendimenti
•
•
•
•
16
Valutazione su scala numerica da 1 a 10 (con un livello intermedio per ciascun intervallo)
Valutazione del livello qualitativo dell’espressione (chiarezza, fluidità, proprietà).
Valutazione della corrispondenza tra livello di conoscenza teorica e quello di applicazione
pratica.
Valutazione dell’atteggiamento generale nei confronti della vita scolastica (interesse,
partecipazione, contributo al dialogo educativo, capacità di autonomia nel lavoro)
TERZA PARTE:
PROCESSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
PER DISCIPLINA
17
8. PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO PER DISCIPLINA
Il Consiglio di Classe ha individuato per ogni disciplina obiettivi e contenuti attraverso i
quali poter conseguire il raggiungimento delle competenze trasversali e disciplinari del
curriculum.
Per la scelta dei contenuti culturali delle varie discipline si è tenuto presente che:
◦ i contenuti delle singole discipline non sono fine dell’insegnamento, ma strumento
indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità generali dell’azione
educativa e didattica
◦ i programmi ministeriali sono una cornice di riferimento all’interno della quale ogni
docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato e al
contesto formativo in cui opera
◦ la progettazione collegiale per un indirizzo sperimentale è un punto di riferimento
indispensabile
Le intese sui criteri di valutazione sono state definite all’interno di:
◦ Aree Disciplinari
◦ Consigli di Classe
◦ Collegio dei Docenti
Di seguito sono indicati per ogni disciplina:
• gli obiettivi disciplinari
• livelli raggiunti
• le tecniche e la strumentazione didattica per l'insegnamento-apprendimento
• i tempi, i contenuti per macroargomenti
• i criteri di verifica e di valutazione.
18
MATERIA
RELIGIONE CATTOLICA 1 ORA SETTIMANALE
DOCENTE
MAZZOTTI ELENA
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
DIDATTICI
o BIBIANI - COCCHI
VOGLIAMO SEI
o AUDIOVISIVI
PER IL MONDO CHE
TECNICHE
ADOTTATE
NELL’INSEGNAMENT
O E PER
DIALOGO INTERATTIVO, DIBATTITO, VISIONE DI
FILM, LAVORO AL COMPUTER, LEZIONI
FRONTALI, APPROFONDIMENTI PERSONALI
L’APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI
RECUPERO
OBIETTIVI E LIVELLI
RAGGIUNTI
METODI,
STRUMENTI E
CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
VALUTAZIONE
OBIETTIVI
DISCIPLINARI
SELEZIONATI PER LA
CLASSE
VISTA LA NATURA DELLA DISCIPLINA NON SI E’
RESO
NECESSARIO
METTERE
IN ATTO
STRATEGIE DI RECUPERO
LA CLASSE HA DIMOSTRATO INTERESSE E
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÁ PROPOSTE
RAGGIUNGENDO UN LIVELLO PIU’ CHE
SODDISFACENTE
PER QUANTO CONCERNE LA VALUTAZIONE SI
SONO ATTUATE PROVE ORALI E SCRITTE
(SEMISTRUTTURATE).
ESSA
E’
STATA
ESPRESSA ATTRAVERSO I GIUDIZI: OTTIMO,
BUONO, SUFFICIENTE, INSUFFICIENTE
RISPETTO ALLA PROGRAMMAZIONE
APPRONTATA IN SEDE DIPARTIMENTALE NON E’
STATA FATTA ALCUNA SELEZIONE DISCIPLINARE
CONTENUTI PER MACROARGOMENTI
VALORI UMANI E CRISTIANI: LA COSCIENZA, LA LEGGE, LA LIBERTÁ,
LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI.
19
MATERIA
DOCENTE
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
DIDATTICI
METODI ADOTTATI
NELL’INSEGNAMENT
O E PER
L’APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI
RECUPERO
Scienze motorie e sportive
1 ORA SETTIMANALE + 33 ORE
CON “PROGETTO MULTISPORT” IN ALLEGATO
GIULIANI LAURA
Gli strumenti e i materiali utilizzati sono stati gli attrezzi specifici delle
attività e degli sport affrontati.
Si sono utilizzati metodi di approccio diversificati rispetto alle varie
attività seguendo le “leggi” della gradualità e dell’alternanza sia per
l’intensità sia per le difficoltà delle proposte. Si è utilizzato il metodo
globale-analitico e sintetico, stimolando la percezione di ogni singolo/a
allievo/a. Sono stati proposti esercizi individuali, a gruppi e sotto forma
di circuito.
Le carenze riscontrate in itinere sono state colmate durante le ore
curricolari individualizzando il lavoro proposto.
La verifica è stata effettuata attraverso:
o Test Motori (miglioramento capacità condizionali e coordinative).
o Prestazioni Sportive cronometrate o misurate.
o Osservazione Sistematica (miglioramento delle abilità tecniche
dei giochi di squadra e delle capacità coordinative e
condizionali).
CRITERI ADOTTATI
o Partecipazione alle attività extracurricolari
PER LA VERIFICA E
LA VALUTAZIONE
o Partecipazione, frequenza, comportamento e rispetto del
regolamento stabilito durante il percorso di apprendimento
curricolare
o Corretta esecuzione e miglioramento tecnico delle competenze
gestuali stabilite in sede di programmazione.
OBIETTIVI E LIVELLI
RAGGIUNTI
OBIETTIVI
DISCIPLINARI
DIPARTIMENTALI
SELEZIONATI PER LA
CLASSE
Giochi sportivi individuali
La classe, ha risposto in maniera adeguata alle proposte didattiche
raggiungendo mediamente buoni livelli.
La presenza di un’altra classe in palestra, durante le lezioni, ha reso difficoltoso
il raggiungimento degli obiettivi programmati all’inizio dell’anno
scolastico.
o Regolamento essenziale e terminologia specifica di alcuni giochi
sportivi individuali
o Regolamento essenziale e terminologia specifica di alcuni giochi
sportivi di squadra.
o Regolamento essenziale e terminologia specifica di alcune discipline
dell’atletica leggera.
CONTENUTI PER MACRO ARGOMENTI
Badminton, Tennis, Nuoto e pallanuoto, Canoa, Trekking,
Arrampicata sportiva, Orienteering
Giochi sportivi di squadra
Pallavolo, Basket, Calcio a 5, Unihockey, Ultimate-frisbee
Atletica leggera
Salto in lungo, mezzofondo (1000 m),salto in alto.
Aspetti teorici
Cenni di regolamento di alcune discipline sportive elementi di
primo soccorso
20
ALLEGATO AL PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5D ITT
Progetto curricolare sperimentale “MULTISPORT” – classe 5^D ITIS C. Marzoli – A.S. 2015/16
Delibera Collegio Docenti 14 giugno 2014
“....svolgimento nella classe quinta sez. C dell’ITIS il 50% delle ore di ed. fisica in orario pomeridiano, concentrandole nei primi
mesi dell’anno scolastico per poter svolgere attività diverse rispetto alla programmazione classica...” al fine di consentire agli
alunni un alleggerimento dell’orario curricolare mattutino in prossimità degli esami di stato a.s. 2014/15
Programmazione attività inerenti al progetto:
Data
Orario
N° ore
Attività sportiva
Docente/ Istruttore
Mar
15/09/2015
Ven
25/09/15
Mer
30/09/2015
Gio
01/10/2015
Mar
06/10/15
Mer
07/10/15
Lun
21/10/15
Mer
28/10/2015
Mer
04/11/2015
Lun
16/11/2015
Gio
18/11/2014
Ven
20/11/2015
Mer
09/12/2015
h.13,00/14,00
1
Preparazione atletica
Giuliani
h.14,00/18,00
4
Tiro con l’arco
Giuliani / Arceri Cologne
h.14,00/16,00
2
Arrampicata sportiva
h.14,00/18,00
4
Canoa/trekking sul lago d’Iseo
Giuliani / CAI Palazzolo
s/O
Giuliani / Cossetti
h.14,00/16,00
2
Pallavolo Palestra scolastica
Giuliani
h.14,00/16,00
2
Pallavolo Palestra scolastica
Giuliani
h.14,00/17,00
3
Trekking Palazzolo - Pontoglio
Giuliani/Cossetti
h.14,00/18,00
4
Trekking Palazzolo – Monte Orfano
Giuliani / Cossetti
h.14,00/16,00
2
Nuoto e pallanuoto
Giuliani
h.14,00/16,00
2
Formazione utilizzo D.A.E.
h.14,00/17,00
3
h.14,00/16,00
2
h.14,00/16,00
2
Giuliani – Formatori Croce
Rossa
Formazione utilizzo D.A.E.- Esame Giuliani – Formatori Croce
teorico/pratico
Rossa
Nuoto e pallanuoto
Giuliani
Pallacanestro Palestra scolastica
Giuliani
Tot ore:
33
MATERIA
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
(N. ORE SETTIMANALI: 4)
DOCENTE
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
DIDATTICI
Prof.ssa MANUELA POLINI
M. Materazzi, La parola letteraria, vol. 2, Loescher
M. Materazzi, La parola letteraria, vol. 3, tomo A e B, Loescher
Gli studenti sono stati chiamati, nel corso dell’anno scolastico, ad affiancare al libro di
testo altre letture di romanzi, prevalentemente, o di testi teatrali, da effettuare in maniera
autonoma e successivamente verificate in classe e valutate.
21
Nel proporre i contenuti disciplinari si è privilegiato nettamente lo strumento della
lezione frontale; nella maggior parte dei casi, ad eccezione dei momenti in cui si è
presentato un fenomeno culturale nel suo complesso, la lezione è stata costituita dal
commento formale, contenutistico e di contestualizzazione di testi letterari, da cui in
genere si sono originate le riflessioni sistematiche sia sull’opera generale dell’autore sia
TECNICHE ADOTTATE sulle correnti letterarie ed artistiche.
Nella presentazione degli argomenti, dunque, si è privilegiato senza dubbio il testo, da
NELL’INSEGNAMENTO
cui si è proceduto a delineare le linee fondamentali del pensiero di un autore, delle
E PER
sue tecniche espressive, delle sue relazioni con il contesto culturale del suo tempo; la
L’APPRENDIMENTO stessa impostazione, quando possibile, è stata mantenuta per quanto concerne le correnti
letterarie, evitando un percorso eccessivamente teorico e poco atto a creare un
coinvolgimento diretto e non di puro assorbimento.
Deducibilmente, le verifiche, scritte e orali, relative allo studio della Letteratura, hanno
posto la centralità dell’analisi testuale, sotto il profilo linguistico e retorico e sotto quello
contenutistico, cercando di far procedere lo studente alla creazione di un sistema di
conoscenze non frammentario dell’opera di uno scrittore, attraverso anche i richiami
costanti alle altre produzioni esaminate e ad autori, coevi e non, nonché
all’individuazione dei passaggi fondamentali del pensiero e al loro riscontro in liriche e
prose.
Una certa attenzione è stata attribuita allo sviluppo delle capacità critiche degli studenti
sia nei confronti delle conclusioni esistenziali elaborate dalle diverse personalità
letterarie prese in considerazione, sia a proposito dei loro percorsi logici e dei loro modi
espressivi, al fine, soprattutto, di individuarne la modernità e il legame con il mondo
proprio degli allievi; sebbene sia da riconoscere che gli sforzi in tal senso non hanno
ottenuto sempre risultati apprezzabili e continuativi nel tempo, sembra doveroso
sottolineare in questa sede che lo sti:molo è almeno stato talvolta accolto parte della
classe.
STRATEGIE DI
RECUPERO
Al termine del primo quadrimestre, si rilevavano 9 studenti con qualche difficoltà,
sebbene non particolarmente grave: 6 studenti mostravano risultati non sufficienti in
relazione alla conoscenza dei contenuti di Letteratura valutata per l'orale, mentre 8
risultavano insufficienti nella produzione scritta (5 in entrambe le aree); nella prima fase
del recupero, 5 hanno recuperato completamente le carenze e 2 parzialmente.
Per le attività di recupero, al di là di quelle formalmente imposte dalla normativa, sono,
in realtà, offerte agli studenti momenti diversi e successivi per giungere agli obiettivi
stabiliti, anche attraverso forme di verifica diversificate (strutturate, a domande aperte,
orali e scritte…): nella fase successiva (mese di marzo), un altro studente ha colmato la
carenza.
Fin dall’inizio dell’anno scolastico sono state proposte esercitazioni da svolgere
individualmente, a carattere volontario, e tale proposta si è ripetuta all’inizio del secondo
quadrimestre, rivolto all’intero gruppo di studenti e in particolar modo a chi avesse
registrato risultati insoddisfacenti nei primi mesi di lavoro.
La verifica è stata effettuata in forme diverse per gli studenti che avevano mostrato
carenze nella produzione scritta o in quella orale.
Sia nel corso del primo sia nel corso del secondo quadrimestre la classe ha risposto in
maniera piuttosto diversificata, con un livello di partecipazione accettabile dal punto di
vista della gestione del gruppo – salvo qualche elemento frequentemente distratto e
dispersivo nel lavoro, ma decisamente varia in merito alla disponibilità verso riflessione
individuale sui contenuti: sono, comunque, presenti studenti che hanno palesato interesse
vivace e che hanno raggiunto livelli di analisi e di rielaborazione critica significativi. Per
la maggior parte della classe, in realtà, il lavoro è stato principalmente mosso da
necessità opportunistiche e per alcuni non si è mostrato adeguato alle richieste e alle
OBIETTIVI E
necessità.
LIVELLI RAGGIUNTI Nella produzione scritta permangono, nel complesso, difficoltà di carattere espositivo,
relative soprattutto al piano formale, ortografico e sintattico; per alcuni studenti, per
quanto non molti, si registrano problemi anche nell’organizzazione contenutistica e
logica degli argomenti o limiti nella dimensione dell'approfondimento personale.
Per contro, si evidenzia anche la presenza di qualche allievo sostanzialmente motivato e
che ha saputo elaborare un modello di scrittura scorrevole e funzionale, in generale
adeguatamente accurato.
Nella produzione orale, qualche alunno mostra tuttora difficoltà nel costituire
significative relazioni tra le diverse esperienze letterarie con cui si è venuto a
confrontare, dimostrando di possedere una visione piuttosto disorganica.
22
Soltanto pochi hanno elaborato un livello di conoscenza abbastanza sistematico ed
approfondito tale da essere in grado di cogliere i nodi essenziali della riflessione
letteraria ed esistenziale dell’Otto e del Novecento, per quanto concerne gli argomenti
affrontati, e di saper leggere in maniera autonoma continuità e differenze.
METODI,
STRUMENTI E
CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
VALUTAZIONE
La verifica delle prove scritte ha posto l’accento su alcuni elementi imprescindibili,
come la forma espositiva, intesa soprattutto nelle sue caratteristiche di correttezza
ortografica, innanzitutto, e sintattica, mentre meno gravemente sono stati valutati gli
errori relativi al lessico e alla piacevolezza generale della scrittura.
Sul piano contenutistico, fondamentale importanza è stata riferita alla pertinenza
rispetto alla richiesta della traccia e alla coerenza argomentativa del percorso logico
seguito, sia per quanto concerne le prove scritte di carattere letterario e di carattere
generale sia per le prove orali; in secondo luogo si è valutata la densità e la significatività
delle riflessione e/o la profondità della conoscenza relativa ai contenuti disciplinari (più
rilevante per le prove orali e per quelle di carattere letterario); significativo spazio è stato
attribuito agli sforzi nel senso dello sviluppo di una certa autonomia critica (obiettivo
che, però, rimane difficoltoso per la maggioranza degli allievi, che, in generale, si
misurano esclusivamente con uno studio se non proprio mnemonico comunque legato
all'assunzione di conoscenza tendenzialmente passiva, nonostante si colga in diverse
occasioni e da parte di qualcuno un tentativo, come già affermato in precedenza, con
risultati forse non sempre convincenti ma comunque apprezzabili).
In linea di massima, complessivamente si è cercato di effettuare almeno una verifica per
ogni macroargomento (autore/corrente) affrontato, per evitare un accumulo di lavoro che
sarebbe risultato di difficile gestione per la maggior parte degli studenti.
I criteri, come si può notare, rimandano, in linea di massima, alla scheda proposta
dall’Istituto per la valutazione della prima prova scritta d’esame.
OBIETTIVI
Analisi e contestualizzazione dei testi
comprensione del testo specifico, letterario e non
DISCIPLINARI
riconoscimento della tipologia testuale e delle sue caratteristiche
SELEZIONATI PER LA collocazione del testo nella produzione dell’autore
collocazione storica del testo
CLASSE
espressione di osservazioni critiche
Competenze di esposizione orale (Italiano e Storia)
• esposizione orale grammaticalmente
corretta e lessicalmente appropriata
• capacità di rispondere in maniera pertinente
alla richiesta
Competenze di esposizione scritta
- correttezza formale (ortografica, sintattica, lessicale)
- capacità di rispondere in maniera pertinente alla richiesta
- capacità di organizzare coerentemente la struttura del testo
CONTENUTI PER
MACROARGOMENTI
TEMPI DI
SVOLGIMENTO
settembre-ottobre
ottobre-novembre
novembre-gennaio
febbraio
febbraio-marzo
Educazione linguistica
pratica dell’esposizione orale: strutturare discorsi organici, completi, corretti, tesi alla
sinteticità e all’analisi argomentativa
pratica estesa ed organizzata della lettura
pratica della produzione scritta, da esercitare in varie forme:
schematizzazione per punti, per individuare ragionamenti, tesi, argomentazioni
commenti ai testi
temi con funzioni determinate
Educazione letteraria
Conoscenze generali ed inquadramento storico
tipi di test
procedimenti retorici
relazioni tra produzione letteraria e società
Contenuti disciplinari specifici
opera poetica di Giacomo Leopardi
Naturalismo, Verismo e opera poetica di Giovanni Verga
Decadentismo, riferimenti testuali al Simbolismo, opera poetica di Giovanni Pascoli e di
Gabriele D’Annunzio
Il Futurismo
l’opera letteraria di Luigi Pirandello e di Italo Svevo (per quest'ultimo, soltanto in
23
marzo-aprile
aprile-maggio
MATERIA
relazione alla “Coscienza di Zeno”)
la poesia del Novecento: l’opera poetica di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo ed
Eugenio Montale.
Panoramica sintetica della narrativa italiana del secondo Novecento
STORIA
(N. ORE SETTIMANALI: 2)
DOCENTE
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
Prof.ssa MANUELA POLINI
Fossati-Luppi-Zanette, Parlare di storia. Il Novecento, vol. 3 Ed.
scolastiche B. Mondadori
DIDATTICI
Gli argomenti sono generalmente stati presentati dall’insegnante con lezione frontale, ma
TECNICHE ADOTTATE si è talvolta fatto ricorso all’analisi di carte storico-geografiche, fornite dal testo in
adozione, e, in alcuni casi, alla lettura di documenti, per rendere più “visibile” la logica
NELL’INSEGNAMENTO
dei fatti e per fornire, con l’analisi di documenti coevi, un aspetto di maggiore
E PER
concretezza e di legame con la realtà.
L’APPRENDIMENTO Frequentemente sono state fornite sintesi cronologiche dei fenomeni di maggiore
importanza o di maggiore estensione, per favorire anche la fase di ripasso.
STRATEGIE DI
RECUPERO
Come per la disciplina di Italiano, anche per Storia l’attività di recupero è sempre stata
effettuata anche in termini di sostegno, nel senso che venivano costantemente fornite agli
alunni schede di schemi riassuntivi, organizzate cronologicamente, che potessero essere
affiancate al libro di testo e fornire una lettura diversa, come confronto con una diversa
impostazione.
Naturalmente, si è proceduto all’offerta di diversi momenti e differenziate prove di
verifica che consentissero allo studente ulteriori possibilità di mostrare le proprie
conoscenze.
Al termine del primo quadrimestre tre studenti facevano registrare un quadro
insufficiente; di questi, due hanno recuperato completamente nell’ambito della prima
prova stabilita per valutare il superamento delle lacune, mentre per l'altro si è trattato di
recupero parziale.
Lo studio della disciplina ha coinvolto gli studenti in modo accettabile: un certo
interesse, sebbene non continuativo e non da parte di tutto il gruppo classe, ha suscitato
l’analisi di momenti recenti della storia italiana e mondiale le cui ripercussioni si
avvertono in maggiore misura ancora oggi: tra gli argomenti che maggiormente
sembrano aver suscitato una più viva partecipazione al dialogo educativo vanno
annoverati la fase della nascita dei regimi totalitari nell’Europa nel primo dopoguerra e
OBIETTIVI E
la realtà politica specifica del nostro Paese dopo il secondo conflitto mondiale.
LIVELLI RAGGIUNTI Qualche elemento di partecipazione si è registrato anche in relazione alla guerra fredda e
alle tensioni internazionali che essa ha generato.
Per alcuni studenti l'interesse è stato addirittura vivace ed attento.
Buona parte degli studenti, dunque, ha maturato una conoscenza sufficiente degli
argomenti, e alcuni hanno evidenziato anche buone capacità di analizzare e collegare i
dati a loro disposizione, ma rimane qualche alunno (in numero decisamente ristretto) che
fatica ad effettuare collegamenti e a leggere i fenomeni in maniera approfondita, oltre a
possedere una conoscenza parziale o superficiale
METODI,
STRUMENTI E
CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
VALUTAZIONE
Le verifiche nel corso dell’anno scolastico sono state prevalentemente scritte,
organizzate in diverse tipologie: in una prima fase gli argomenti da verificare sono stati
soggetti a verifiche strutturate, costituite da esercizi di completamento e di analisi, con la
finalità di attestare la conoscenza sostanziale dei fatti; in un momento successivo, invece,
gli studenti che nella prima fase avessero evidenziato difficoltà sono stati sottoposti a
questionari a domande aperte, in genere di più ampio respiro, tese principalmente a
controllare l’acquisizione della capacità di istituire chiaramente i rapporti di causa ed
effetto tra i fatti stessi, intesi come forma di recupero.
Tale scelta è stata determinata, oltre che dal numero esiguo di ore settimanali destinati
alla disciplina e dall’estensione del programma da affrontare, dalla necessità di preparare
24
gli allievi alla terza prova d’esame, che comprende entrambe le modalità.
OBIETTIVI
DISCIPLINARI
SELEZIONATI PER LA
CLASSE
o
o
o
o
CONTENUTI PER
MACROARGOMENTI
conoscere gli eventi fondamentali, collocandoli nel loro contesto
cronologico, geografico e ambientale
riconoscere la specificità delle forme politiche, giuridiche e
socioeconomiche
riconoscere l’incidenza dei fattori, delle forze e della causalità nello
svolgimento storico
distinguere le fonti e comprendere le tesi e le analisi storiografiche.
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
Il fascismo in Italia
Il nazismo in Germania
La crisi economica alla fine degli anni
Venti
La dittatura di Stalin
La seconda guerra mondiale
La rivoluzione cinese
La guerra fredda
Il Sessantotto
L’Italia repubblicana fino al 1980
La dissoluzione della Jugoslavia
La questione mediorientale legata alla
nascita dello stato di Israele
Il permanere dei regimi di impostazione
fascista dopo il 1945 (Spagna, Portogallo,
Grecia, Cile e Argentina
Gli organismi sovranazionali dopo il 1945:
ONU e Unità Europea
INGLESE
MATERIA
DOCENTE
TECNICHE
ADOTTATE
NELL’INSEGNAMENTO E
PER
L’APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI
RECUPERO
RAGGIUNTI
settembre-ottobre
ottobre
ottobre
novembre
novembre - dicembre
dicembre
dicembre
gennaio-febbraio
febbraio
febbraio-marzo
marzo
aprile
aprile-maggio
maggio
3 ORE SETTIMANALI
Prof.ssa Maria Angela Zafferri
LIBRI DI TESTO E ALTRI
STRUMENTI DIDATTICI
OBIETTIVI
TEMPI DI SVOLGIMENTO
E
a) libri di testo:
C. Oddone, E. Cristofani, Chemistry & Co, San Marco;
L. Bonci, S.M. Howell, Grammar in Progress, Zanichelli
b) articoli e fotocopie forniti dalla docente;
c) materiale audio/video in rete.
Lezione frontale alternata con il lavoro individuale, collettivo, a coppie, per
gruppi; si è a volte utilizzato il testo ed altre volte materiale autentico o
documenti audio e video; si sono usate le tecnologie a disposizione, in modo
da favorire un atteggiamento più partecipativo che ha fornito agli studenti
occasioni diverse di contatto con la lingua straniera. I testi sono stati
letti,compresi,riassunti oralmente e/o per iscritto e sono stati spunto per
conversazioni guidate, ampliamento lessicale di micro lingua e
approfondimento/confronto con le altre discipline di indirizzo.
Revisione dei contenuti, written and oral remedial work
LIVELLI
Obiettivi:
Comprendere messaggi orali relativi all’indirizzo di specializzazione
Comprendere testi di argomento generale di microlingua
Sostenere una conversazione di argomento generico e/o specifico
25
Produrre testi orali e scritti per descrivere processi e/o situazioni.
METODI, STRUMENTI E
CRITERI PER LA VERIFICA
E LA VALUTAZIONE
Sia nel corso del primo che del secondo quadrimestre la classe ha risposto in
modo sufficientemente interessato e partecipativo ; per alcuni studenti si
segnala pure un interesse e una partecipazione costruttiva e vivace,con un
approccio ai diversi argomenti personale e approfondito . I percorsi
individuali sono stati diversi,ma tutti gli studenti,comunque, hanno raggiunto
gli obiettivi minimi necessari per poter sostenere una semplice esposizione in
lingua inglese. Per taluni si segnala una certa difficoltà nell’esposizione orale
dovuta a forte emotività o disorganicità nel saper costruire un percorso
logico. Vi sono ancora difficoltà anche nella produzione scritta, per carenze
grammaticali pregresse .Nel complesso la classe ha dimostrato buone
capacità nel saper operare collegamenti tra lo studio delle materie di
indirizzo e lo studio della lingua inglese.
Si sono utilizzati strumenti per accertare l’acquisizione e la padronanza del
codice linguistico a livello testuale e socio culturale.
Più precisamente i contenuti sono stati così verificati:
1. attraverso colloqui personali in classe: test di comprensione orale,
questionari, conversazione su temi trattati in classe , riassunti orali su
brani.
2. attraverso prove scritte: domande a risposta singola, trattazione
sintetica di contenuti, riassunti, comprensioni scritte.
Si è fatto uso del dizionario monolingue.
La valutazione ha tenuto conto della forma espositiva scritta e orale,delle
conoscenze, competenze, capacità e uso del linguaggio specifico
OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE
Comprendere messaggi orali e testi scritti;sostenere una conversazione di argomento tecnico generale
e specifico;
produrre testi orali e scritti; trasporre in lingua italiana testi di microlingua
CONTENUTI PER MACROARGOMENTI
BIOCHEMISTRY; BIOTECHNOLOGY; EUROPASS, CV
TEMPI DI SVOLGIMENTO
4/ 5 ORE PER ARGOMENTO SPECIFICO
DISCIPLINA: MATEMATICA – ore settimanali: 3
DOCENTE: prof.ssa Patrizia Micheli
LIBRI DI TESTO E SUSSIDI DIDATTICI:
Matematica.verde, con maths in English, Volume 5. Massimo Bergamini, Anna Trifone,
Graziella Barozzi, Ed. Zanichelli
ARGOMENTI SVOLTI:
1) Integrazione indefinita
Definizione di funzione primitiva ed integrale indefinito. Proprietà degli integrali indefiniti.
Integrazione di funzioni immediate, mediante tabella. Integrazione delle funzioni composte.
Integrazione delle funzioni razionali fratte. Integrazione per parti e per sostituzione.
26
2) Integrazione definita
Definizione di integrale definito. Proprietà dell'integrale definito. Teorema della media (dim. ed
interpretazione geometrica). Definizione di funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo
integrale (teorema di Torricelli-Barrow, dim). Formula di Newton- Leibniz. Significato geometrico
dell’integrazione definita. Studio di una semplice funzione, con valutazione dell’area sottesa dalla
stessa su di un intervallo. Determinazione di aree, individuate da parabole e/o dall'intersezione di 2
o più coniche. Determinazione del volume di un solido di rotazione. Calcolo di semplici volumi di
rotazione (cono, cilindro, sfera).
3) Integrazione impropria
Definizione di integrale improprio. Analisi dei possibili casi di integrazione impropria: intervallo
illimitato, aperto o discontinuità interna. Calcolo per casi semplici.
3) Equazioni differenziali del I ordine
Definizione; valutazioni relative alla terminologia usata. Teorema di Cauchy per le eq. differenziali
del 1° ordine; valutazione grafica dello stesso. Equazioni differenziali del 1° ordine a variabili
separate e separabili; eq. differenziali omogenee e lineari. Eq. differenziali di Bernoulli. Risoluzione
di un’eq. differenziale, con e senza condizioni iniziali.
4) Equazioni differenziali del II ordine
Definizione. Teorema di Cauchy per le eq. differenziali del 2° ordine; valutazione grafica dello
stesso. Analisi e determinazione della soluzione di tipo esponenziale. Equazioni differenziali del 2°,
omogenee e non omogenee; tipologie analizzate e risolte:
''
'
- y +py +q=P (x ) , con P(x) polinomio di grado n;
''
'
αx
- y +py +q=e ;
''
'
- y +py +q=Asenβx+B cos βx .
MATERIA
(N. ORE SETTIMANALI: 4)
DOCENTE
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
DIDATTICI
TECNICHE ADOTTATE
NELL’INSEGNAMENTO
E PER
L’APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI
RECUPERO
CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
Marco Cristofolini, Rocco Buffone
1) Maria Pia Boschi, Pietro Rizzoni -“Biochimicamente- Le biomolecole” vol.1Ed. Zanichelli.
2) Maria Pia Boschi, Pietro Rizzoni “Biochimicamente- L’energia e i
metabolismi” vol.2- Ed.
Zanichelli.
3) Appunti del docente su specifici argomenti (capitoli 1,2,3,4).
Lezione frontale
Discussione guidata
Metodo induttivo-deduttivo
Problem solving
Lavoro sperimentale
Lavori individuali e di gruppo
Fortunatamente non sono stati necessari, ma altrimenti sarebbero in itinere.
27
Alla fine del corso lo studente deve aver compreso i rapporti struttura-funzione
delle principali
molecole biologiche, i meccanismi biochimici essenziali per una corretta
funzionalità metabolica ed
i fondamenti delle principali metodologie applicabili allo studio dei fenomeni
biologici.
OBIETTIVI E LIVELLI L’insegnamento è stato impostato in modo da far cogliere agli allievi i molteplici
RAGGIUNTI
collegamenti
esistenti con le altre discipline, in particolare con la Microbiologia, la Chimica
analitica e la
Matematica.
I discenti hanno partecipato con interesse alle lezioni svolte nel corso dell’anno;
relativamente
all’acquisizione delle conoscenze, allo svolgimento dei compiti assegnati ed in
generale
nell'applicazione di quanto appreso, la classe ha raggiunto un livello nel
complesso soddisfacente
METODI, STRUMENTI
E CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
VALUTAZIONE
Prove scritte con domande a risposta aperta su determinati argomenti
Prove scritte di simulazione della terza prova
Prove pratiche di laboratorio
Relazioni sull’attività di laboratorio
Per la valutazione si fa riferimento ai livelli indicati nel POF. La valutazione
finale ha tenuto conto
del livello di apprendimento raggiunto, della progressione rispetto ai livelli di
partenza, nonché
della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse mostrato per la disciplina nel
corso dell’intero
anno scolastico.
OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE
• CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE ACQUISITE IN CONTESTI DIVERSI
• Capacità di utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
• Conoscere la struttura di aminoacidi e proteine
• Conoscere la struttura generale e le funzioni degli enzimi
• Conoscere gli elementi basilari della cinetica enzimatica
• Conoscere la struttura degli acidi nucleici
• Conoscere le fasi del trasferimento dell’informazione genetica
• Conoscere struttura e funzione dell’ATP
• Conoscere i trasportatori di elettroni e ioni idrogeno
• Saper individuare i nodi centrali del metabolismo
• Saper spiegare le principali vie metaboliche
• Saper elaborare le vie cataboliche nel loro insieme come vie convergenti nello ione acetato
CONTENUTI
PER MACROARGOMENTI
TEORIA
1-Aminoacidi e proteine
2-Enzimi e cinetica enzimatica
3-Acidi nucleici
4-Funzioni degli acidi nucleici
5-Principi di bioenergetica
6-Il metabolismo glucidico anaerobico
7-Il metabolismo glucidico aerobico
8-Il metabolismo dei lipidi
LABORATORIO
biomolecole
analisi delle bevande energetiche
tecniche estrattive
TEMPI DI SVOLGIMENTO
PRIMO QUADRIMESTRE-TRIMESTRE
1-Aminoacidi e proteine
2-Enzimi e cinetica enzimatica
3-Acidi nucleici
SECONDO QUADRIMESTRE-PENTAMESTRE
4-Funzioni degli acidi nucleici
5-Principi di bioenergetica
6-Il metabolismo glucidico anaerobico
7-Il metabolismo glucidico aerobico
8-Il metabolismo dei lipidi
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MATERIA
(N. ORE SETTIMANALI: 6
DI CUI 4 DI
LABORATORIO)
DOCENTI
BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO
AMBIENTALE
LUCIA CONCETTA FREDDURA – ROSETTA GATTA
Libri di testo F.Fanti << Biologia, microbiologia e biotecnologie –
Microrganismi, ambiente e salute>> ed. Zanichelli (della classe 4a) e F.Fanti,
<<Biologia, microbiologia e biotecnologie – tecnologie di controllo
ambientale>> ed. Zanichelli (della classe 5a),
LIBRI DI TESTO E ALTRI
STRUMENTI DIDATTICI
TECNICHE ADOTTATE
NELL’INSEGNAMENTO E
PER
L’APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI
RECUPERO
OBIETTIVI E LIVELLI
RAGGIUNTI
METODI, STRUMENTI E
CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
VALUTAZIONE
libro di laboratorio: M. Capurso e F. Coglitore << Laboratorio di microbiologia
le basi , le analisi ambientali degli alimenti con espansione online>> ed.
Mannarino .
Consultazione, anche online, dispense e sussidi audiovisivi, informatici e/o
laboratori sia microbiologico che informatico.
Lezione frontale, dialogata, lavori a coppie, lavori di gruppo, lavori individuali,
attività peer-to-peer. Svolgimento di esercizi guidati in classe, correzione di
esercizi, elaborati di attività pratiche e teoriche.
Ripasso degli argomenti; attività peer-to-peer. Svolgimento di esercizi guidati in
classe, correzione di esercizi, mini dispense semplificate, tenendo conto sempre
degli obiettivi minimi programmati per la disciplina.
La classe, nel corso del quinquennio, ha sviluppato in crescendo la
partecipazione, l’impegno e l’apprendimento scolastico. Le relazioni
interpersonali tra gli studenti e i docenti si sono sviluppate armoniosamente, ciò
ha contribuito al progresso delle buone capacità di ascolto, di studio ed
elaborazione dei contenuti, raggiungendo un grado di capacità di sintesi ed una
padronanza degli strumenti che può ritenersi più che buono. Le attività
laboratoriali hanno contribuito ad affinare le competenze cognitive-laboratoriali
sia autonome sia di gruppo, anch’esse possono ritenersi più che buone.
Prove scritte:
strutturate e/o semistrutturate con domande aperte, a risposte multiple, a
completamento, esercizi del testo e/o forniti dall’insegnante, riassunti, temi;
Elaborazione di relazione di laboratorio scientifico.
Prove orali:
domande aperte, da esercizi, da elaborazione orale del materiale fornito in
supporto.
Prove pratiche:
dalle attività di laboratorio correlate ai contenuti in trattazione.
Ai fini della valutazione concorre una serie d’osservazioni sistematiche, che
vanno dall'esame dei livelli di ascolto, di interesse, di partecipazione ed impegno,
i risultati delle prove scritte (domande aperte, chiuse), orali (griglia predisposta*);
verifiche flash con questionare con domande precise. Relazioni sull’attività di
laboratorio o delle uscite didattiche e pratiche. Si guarda altresì alla progressione
nel rendimento e al grado di elaborazione autonoma dei contenuti.
*[griglia del POF]
OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE
o
o
o
o
o
Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di
un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.
Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro trasformazioni.
Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.
Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
29
sicurezza.
o Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
CONTENUTI PER MACROARGOMENTI
Completamento del IV a.s.2014/15:
Elementi di tossicologia (cap.21).
Indicatori biotici (cap.22).
Introduzione alle biotecnologie (cap.23).
Inserire i geni nelle cellule (cap.24).
La tecnologia del DNA ricombinante (cap.25).
Sonde molecolari (cap.26).
Applicazioni della tecnica del DNA ricombinante
(cap.27).
P r o g r a m m a z i o n e V a n n o
• Metabolismo ed energia.
• Ciclo integrato dell’acqua.
• Tecnologia per la depurazione delle acque reflue.
• Impianti di depurazione delle acque reflue.
• Tecnologie naturali per la depurazione dei reflui.
• Compost.
• Trattamento dei suoli inquinati e biorisanamento.
• Biodegradazione dei composti organici naturali e
di sintesi.
• Microrganismi geneticamente modificati e
biorisanamento.
• Le emissioni inquinanti in atmosfera.
• Rimozione delle emissioni inquinanti.
• RSU: riciclo, raccolta differenziata, smaltimento.
• Tecnologie di smaltimento degli RSU.
• Biodeterioramento dei materiali.
• Inquinanti xenobiotici e mutagenesi ambientale.
• Esposizione professionale e valutazione del danno
da xenobiotici.
• Elementi normativi e legislativi riferiti agli
argomenti trattati e ivi esaminati a grandi linee.
Laboratorio:
• Ripasso pratico di tutte le tecniche laboratoriali
acquisite nel secondo biennio.
• Matrici ambientali con simulazione e risoluzione
degli aspetti di biorisanamento.
• la carica batterica totale (conta vitale)
• Coliformi totali
• Determinazione di Clostridium perfrigens
• Determinazione degli Enterococchi (metodo della
filtrazione su membrana)
• Determinazione di Pseudomonas aeruginosa
(metodo della filtrazione su membrana)
• Controllo microbiologico dell’aria confinata
(campionamento passivo)
• Controllo microbiologico delle superfici
Determinazione carica microbica totale a 22 e 37° C
Determinazione Coliformi totali e fecali ( metodo TAL)
Controllo microbiologico dell’aria - determinazione
fungina
Ricerca nell’aria e nel bioaerosol di Legionella
Licheni come bioindicatori
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Primo quadrimestre macrotemi:
Completamento del IV a.s. 2014/15
Macrotemi comprendenti i capitoli da 1° al 6°.
Secondo quadrimestre macrotemi:
Macrotemi comprendenti i capitoli da 7° al
16°.
30
Determinazione di Batteri aerobi ed anaerobi (metodo di
conteggio in piastra)
Conteggio Attinomiceti (metodo di conteggio in piastra)
Batteri
ammonificanti,
nitrosanti,
nitrificanti,
denitrificanti.
Batteri cellulosolitici
Elettroforesi.
MATERIA
(N. ORE SETTIMANALI: 4)
DOCENTE
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE
MUTTI CLAUDIA_ MANNARINO FRANCO
Elementi di analisi chimica strumentale- tecniche di analisi con estensione digitale
per biotecnologie ambientali e sanitarie - Cozzi, Protti, Ruaro – Ed. Zanichelli
DIDATTICI
Elementi di analisi chimica strumentale. Analisi chimica ambientale - Cozzi,
Protti, Ruaro - Ed Zanichelli
• lezione frontale dialogata
• diagrammi dimostrativi, mappe concettuali e sottolineatura di parole
TECNICHE ADOTTATE
chiave
NELL’INSEGNAMENTO
• lettura collettiva del libro di testo e rielaborazione dei contenuti
E PER
• esercizi esplicativi alla lavagna
L’APPRENDIMENTO
• correzione dei compiti svolti a casa
• esperienze di laboratorio e rielaborazione di quanto osservato
• proposta di quesiti che richiedono l’applicazione di quanto appreso al
quotidiano
• manuali
• appunti delle lezioni
STRATEGIE DI
RECUPERO
OBIETTIVI
E LIVELLI
RAGGIUNTI
METODI, STRUMENTI
E CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
VALUTAZIONE
Recupero in itinere. Correzione di compiti assegnati. Rielaborazione dei contenuti
tramite mappe concettuali, lavoro di gruppo su moduli assegnati e restituzione alla
classe.
La classe ha mostrato durante l’anno scolastico un interesse per la materia
accettabile. Accanto a studenti che si limitano a fare lo stretto necessario per
raggiungere il livello di conoscenze minime richiesto, vi sono elementi di
indubbio valore, che hanno mantenuto alto il livello di interesse e partecipazione
alle attività sia in classe che in laboratorio.
Alcuni studenti mostrano difficoltà espositive sia dal punto di vista orale che della
produzione scritta, che potrebbero rendere difficile un’oggettiva valutazione delle
loro conoscenze.
Ai fini della valutazione globale concorre tutta una serie di osservazioni
sistematiche, che vanno dall’esame dei livelli di ascolto, di interesse, di
partecipazione ed impegno, ai risultati delle prove scritte, pratiche e orali.
Si guarda altresì alla progressione nel rendimento e al grado di elaborazione
autonoma dei contenuti.
OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE
Conoscenza ed utilizzo di una terminologia tecnico-scientifica corretta
Conoscenza dei contenuti minimi disciplinari
Saper applicare le conoscenze acquisite a problematiche analitiche pratiche
Saper preparare le soluzioni necessarie all’analisi.
31
Saper correlare i dati strumentali alla quantità e al tipo di analita.
Saper applicare tecniche strumentali alla determinazione di parametri specifici
Conoscere la normativa inerente le acque, aria, terreni
Saper valutare criticamente i risultati ottenuti dalle analisi stesse.
CONTENUTI
PER MACROARGOMENTI
Spettrofotometria di Assorbimento atomico e di
emissione
Contenuti: Assorbimento atomico: principio del metodo,
ampiezza delle righe spettrali, distribuzione di Boltzmann,
stadi
precedenti
l’atomizzazione,
atomizzazione,
Strumentazione. Interferenze fisiche e chimiche.
Atomizzazione senza fiamma. Emissione: principio del
metodo, strumentazione, differenze tra emissione ed
assorbimento
- Pratica: campionamento delle acque
analisi
Contenuti: Determinazione di K nell’acqua con AA,
determinazione del K e altri metalli in acque e terreni con
ICP
- Teoria: cromatografia
Contenuti: Principi generali della tecnica, meccanismi
fisico-chimici della separazione cromatografica, tecniche
cromatografiche, cromatogramma, grandezze, equazioni e
parametri fondamentali.
Accenni alla cromatografia su strato sottile e sulla
cromatografia classica su colonna. HPLC,
gascromatografia..
- Pratica: cromatografia
Contenuti: TLC di miscele organiche naturali
- Teoria: la matrice acqua
Contenuti: Classificazione delle acque in base alla vigente
normativa, inquinamento, trattamento delle acque,
controllo qualità, formula dell’acqua, nutrienti
- Pratica: la matrice acqua
Contenuti: Raccolta di tutte le analisi effettuate fino ad ora
sulle acque(OD, BOD, BOD5, IOD, durezza totale e
permanente, cloruri, conducibilità, pH, fosfati, solfati per
via gravimetrica, K per via ICP, alcuni metalli pesanti via
ICP e AA), determinazione di nitrati, nitriti, solfati per via
turbidimetrica, ammoniaca.
- Teoria: la matrice aria
Contenuti: Aria esterna, aria interna, inquinamento ed
analisi
- Pratica: la matrice aria
Contenuti: Determinazione degli ossidi di azoto per via
spettrofotometrica, determinazione di ammoniaca,
monossido di carbonio, anidride carbonica, benzene,
acetaldeide, ossidi di azoto e di zolfo con fiale
colorimetriche.
- Teoria: cenni sulla matrice suolo
Contenuti: Formazione del suolo, composizione,
caratteristiche fisico-meccaniche del suolo, rapporti tra
acqua e suolo, proprietà chimiche del terreno, proprietà
microbiologiche del terreno, inquinamento, analisi
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Settembre /Novembre
Dicembre/Marzo
Marzo/Aprile
Aprile/Maggio
Maggio
32
- Pratica: terreni
Contenuti: Campionamento, determinazione di K e alcuni
metalli per via ICP, determinazione dell’umidità, tessitura,
valutazione della permeabilità, pH, conducibilità,
carbonati con calcimetro, fosforo assimilabile e solfati.
MATERIA
(N. ORE SETTIMANALI: 3)
FISICA AMBIENTALE
DOCENTE
Michele Morgese
LIBRI DI TESTO E
ALTRI STRUMENTI
DIDATTICI
Fisica ambientale vol. 2^ L. Mirri, M. Parente ed. Zanichelli
Documentazione di supporto per L2 (CLIL)
TECNICHE ADOTTATE
NELL’INSEGNAMENTO E Lezione frontale.
Risoluzione di problemi applicativi.
PER
L’APPRENDIMENTO
STRATEGIE DI
Autonomo
RECUPERO
OBIETTIVI
E
LIVELLI
RAGGIUNTI
METODI, STRUMENTI E
CRITERI PER LA
VERIFICA E LA
Conoscenza dei principali fenomeni fisici relativi all’inquinamento
acustico, alla radiazione elettromagnetica e alla radiazione nucleare nel
contesto ambientale.
Adeguata integrazione con L2
Verifica orale.
Test.
Simulazione terza prova.
VALUTAZIONE
OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE
Inquinamento acustico e i fattori di rischio ambientale.
Inquinamento elettromagnetico e i fattori di rischio ambientale.
Energia del nucleo: principi fisici ed elementi di dosimetria.
CONTENUTI PER MACROARGOMENTI
Inquinamento acustico. (a)
Inquinamento elettromagnetico. (a) e (b)
Energia dal nucleo. (b)
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Primo quadrimestre (a)
Secondo quadrimestre (b)
Nella disciplina di Fisica ambientale sono stati svolti moduli CLIL per una delle tre ore settimanali.
Gli studenti sono stati chiamati ad affrontare in lingua inglese i seguenti argomenti:
•
•
•
Electromagnetic field; alternating current; Faraday’s experiment; Faraday and Neumann’s
law of induction; induced electromagnetic force.
Ultraviolet radiation; differences between UVA, UVB and UVC; ozone depletion; health
effects of UV radiation; sun protection; environmental factors that influence the UV level
The discovery of radioactivity; nuclear radiation: the nucleus, the atomic mass unit, nuclear
processes; the strong force; the mass defect; radioactive decay; Alpha decay; Beta decay;
Beta-minus decay.
33
QUARTA PARTE: ALLEGATI
34
INDICATORI / DESCRITTORI PER LA STESURA DEI GIUDIZI ANALITICI
OBIETTIVI EDUCATIVI
Interesse / partecipazione
Livello
Descrittori
Declinazione
1
DI DISTURBO
•
•
•
interviene in modo non pertinente
disturba e distrae i compagni
è continuamente distratto e disinteressato
2
INCOSTANTE
•
•
•
non interviene
si distrae e si lascia distrarre facilmente dai compagni
segue solo se sollecitato
3
RICETTIVA
•
•
•
interviene in modo opportuno anche se raramente
è generalmente attento
si dimostra disponibile a collaborare alle attività
4
ATTIVA
o
o
o
interviene in modo pertinente
segue con interesse
si dimostra disponibile a collaborare alle attività
5
COSTRUTTIVA
•
•
•
interviene in modo pertinente e propositivo
segue con interesse vivo
è collaborativi e di stimolo per i compagni
voto
1-2-3
4-5
6
7-8
9-10
Impegno
Livello
Descrittori
1
SCARSO
Declinazione
•
•
•
non esegue i compiti assegnati
è spesso impreparato
non rispetta le scadenze sottraendosi alle verifiche
•
•
•
non sempre esegue i compiti assegnati
si prepara solo in prossimità delle verifiche sommative
non sempre rispetta le scadenze e/o si sottrae ingiustificatamente ad
alcune verifiche
2
DISCONTINUO
3
SUFFICIENTE
•
•
•
esegue i compiti con sufficiente regolarità
generalmente rispetta le scadenze, ma va sollecitato
generalmente risulta preparato alle verifiche formative e sommative
4
CONTINUO
•
•
•
esegue regolarmente i compiti
rispetta le scadenze
risulta preparato alle verifiche formative e sommative
•
•
esegue regolarmente i compiti in modo ampio e preciso
rispetta le scadenze ed è sempre preparato alle verifiche formative e
sommative
è motivato a migliorare costantemente il proprio profitto
5
TENACE
•
voto
1-2-3
4-5
6
7-8
9-10
Progressione nell’apprendimento
Livello
Declinazione
Descrittori
1
NEGATIVA
•
•
2
IRRILEVANTE
•
•
Si mantiene su livelli insufficienti
Fa registrare qualche minimo progresso
3
SUFFICIENTE
•
•
Si mantiene su livelli sufficienti
Ha migliorato il livello di partenza
4
DISCRETA
•
•
Si mantiene su livelli discreti o buoni
Ha migliorato il livello di partenza
5
NOTEVOLE
Si mantiene su livelli carenti
C’è stato un regresso
o
o
Si mantiene su livelli ottimi
Ha sensibilmente migliorato il livello di partenza
voto
1-2-3
4-5
6
7-8
9-10
35
OBIETTIVI COGNITIVI
Conoscenze
Livello
Descrittori
1
FRAMMENTARIE
•
conoscenza frammentaria e lacunosa degli elementi essenziali
Declinazione
1-2-3
2
PARZIALI
•
conoscenza incompleta e superficiale degli elementi essenziali
4-5
3
SUFFICIENTI
•
conoscenza completa, ma non approfondita, degli elementi essenziali
4
COMPLETE
•
conoscenze complete e corrette
5
APPROFONDITE
•
conoscenze complete, corrette, approfondite ed ampliate
Livell
o
Descrittori
Declinazione
1
MOLTO LIMITATE
•
•
•
non sa cogliere il senso di un’informazione
non è in grado di effettuare analisi
non sa sintetizzare le conoscenze acquisite
2
GENERICHE
•
•
sa cogliere il senso di un’informazione in modo parziale o con superficialità
è in grado di effettuare analisi e sintesi parziali e/o imprecise
o
o
o
sa cogliere l’informazione, ma non sempre è in grado di organizzarla
autonomamente
sa effettuare analisi corrette, ma non approfondite
sa sintetizzare solo se guidato
3
DESCRITTIVE
4
ANALITICO SINTETICHE
•
•
•
ha autonomia nella comprensione ed organizzazione
ha acquisito autonomia nell’analisi, ma restano incertezze non determinanti
ha acquisito autonomia nella sintesi, ma restano incertezze non determinanti
5
INTERPRETATIVE
•
•
•
comprende, organizza e deduce autonomamente
analizza in modo completo, stabilendo significative relazioni
organizza in modo autonomo e critico le conoscenze e le procedure
voto
6
7-8
9-10
voto
1-2-3
4-5
6
7-8
9-10
Abilità
Competenze
Livell
o
Descrittori
Declinazione
1
NON
STRUTTURATE
•
•
Usa un linguaggio improprio, confuso e formalmente scorretto
Non sa applicare le conoscenze, nemmeno se guidato
2
POCO
STRUTTURATE
•
•
Usa con difficoltà ed in modo approssimativo il linguaggio specifico
Applica le conoscenze in modo parziale ed impreciso
3
ESECUTIVE
•
•
Usa un linguaggio semplice, ma chiaro e formalmente corretto
Sa applicare le conoscenze in modo generalmente corretto, anche se necessita
di aiuto
4
APPLICATIVE
•
•
Usa un linguaggio chiaro e formalmente corretto
Applica le conoscenze in modo autonomo e generalmente corretto
5
ELABORATIVE
•
•
Utilizza con padronanza un linguaggio chiaro, rigoroso ed efficace
Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto anche in contesti nuovi
voto
1-2-3
4-5
6
7-8
9-10
36
Proposta Scheda Misurazione della 1^ Prova Scritta
Candidato:
Indicatori
Peso
1 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica
2
Valutazione singola
4
Aderenza alla consegna in funzione della
tipologia scelta e comprensione dell’argomento
4
3 Completezza dell'informazione
2
4
Chiarezza dell'impostazione e coerenza
dell'argomentazione
3
5
Ricchezza degli apporti culturali e
approfondimento critico
2
15
PUNTEGGIO
TOTALE
Scheda Misurazione della 2^ Prova Scritta
Candidato:
Indicatori
Peso
1
Comprensione del testo, del problema o
dell'argomento proposto
5
2
Conoscenza dei contenuti disciplinari
implicati
4
3
Padronanza delle procedure, degli strumenti
e del lessico specifici
3
4
Chiarezza dell'impostazione ed efficacia della
trattazione
3
Valutazione singola
15
Punteggio
totale
Palazzolo sull'Oglio,
giugno 2016
37
Scheda Misurazione della 3^ Prova Scritta
Candidato:
Indicatori
Peso
1 Correttezza morfo-sintattica
Valutazione singola
3
2
Comprensione dei quesiti, dei problemi o dei
casi proposti
4
3
Padronanza delle procedure, degli strumenti e
del lessico specifici
4
4
Chiarezza dell'impostazione ed efficacia della
trattazione o della risoluzione
4
15
Punteggio totale
Palazzolo sull'Oglio, giugno 2016
Scheda Misurazione della Prova Orale
Candidato:
Indicatori
1
2
Chiarezza della presentazione, linearità ed
efficacia nella illustrazione dell’argomento
scelto
Ampiezza e pertinenza delle conoscenze
acquisite e utilizzate nelle argomentazioni
Punteggio
attribuibile
5
7
3
Capacità di discussione e di approfondimento
degli argomenti proposti
7
4
Padronanza delle procedure e del lessico
specifico delle diverse discipline
6
5 Correttezza e fluidità dell’esposizione
Punteggio attribuito
5
30
Punteggio totale
Palazzolo sull'Oglio, giugno 2013
38
CRITERI PER L’INTEGRAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre
anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito
scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico.
Il credito scolastico viene attribuito, durante lo scrutinio finale, nel seguente modo:
Dopo l'assegnazione collegiale dei voti finali e la decisione di promozione, la media dei voti determina la fascia di
oscillazione del punteggio come indicato nella tabella di seguito riportata:
MEDIA DEI VOTI
CREDITO SCOLASTICO: PUNTI
3^ classe
4^ classe
5^ classe
M=6
3-4
3-4
4-5
6 < M < =7
4-5
4-5
5-6
7 < M <=8
5-6
5-6
6-7
8 < M <= 10
6-8
6-8
7-9
Nell’attribuzione del punteggio all'interno della banda di oscillazione, il consiglio di classe può tenere conto
dell’assiduità alla frequenza scolastica, dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo,
alle attività di recupero e potenziamento, alle attività complementari ed integrative e di eventuali crediti formativi.
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino
competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato, alle quali vengano anche riconosciuti
canoni di qualità e quantità di impegno. Il credito formativo viene valutato dal Consiglio di classe, insieme agli
altri elementi indicati in precedenza, all'interno della banda di oscillazione attribuita in base alla media dei voti
finali.
Al fine di garantire omogeneità e trasparenza di comportamento da parte dei singoli Consigli di Classe, i docenti del
nostro Istituto hanno concordato i seguenti criteri per la possibile integrazione nell’ambito della banda di oscillazione:
Media dei voti più vicina all’estremo superiore della banda di oscillazione;
Assidua frequenza alle lezioni, alle aree di progetto;
Partecipazione attiva e positiva alle iniziative di recupero e potenziamento;
Partecipazione ad attività e progetti dell’Istituto (deliberati dal Collegio Docenti), frequentate per almeno
l’80% delle ore inizialmente previste, valutata positivamente dal referente del progetto;
Ammissione alla fase successiva a quella di Istituto in concorsi o gare provinciali, regionali o nazionali la
cui partecipazione sia stata promossa dall’Istituto.
Un ulteriore elemento di valutazione per l’assegnazione del punto di integrazione è il riconoscimento di
crediti formativi quali:
o
o
o
o
o
o
o
Conseguimento della certificazione lingua straniera (PET, TRINITY, FCE, DELF);
Attività sportive agonistiche attestate da federazioni sportive riconosciute dal CONI per almeno 6 ore
settimanali;
Superamento di almeno tre esami ECDL nel corso dell’anno scolastico;
Partecipazione a tirocini formativi e/o orientativi presso aziende e/o enti riconosciuti con un esplicito
attestato valutativo del percorso formativo da parte dell’azienda/ente rilasciato a norma di legge;
Attività lavorative coerenti con il percorso scolastico, svolte in modo non saltuario e conformemente alle
norme di legge, debitamente attestate dal datore di lavoro.
Volontariato attestato da associazioni/enti riconosciuti (per almeno 30 ore nel corso dell’anno scolastico);
Altre esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e cognitivi del corso di studi frequentato,
debitamente attestate dall’ente organizzatore e frequentate per non meno dell’80% delle ore
complessivamente previste.
39
SIMULAZIONI DI PROVE D'ESAME
Simulazione di prima prova - 16 MARZO 2016
È stata effettuata una simulazione di prima prova d’esame in orario mattutino (dalle ore 8.00 alle
ore 13.55), per presentare l’insieme di tutte le tipologie previste dall’Esame di Stato da svolgere
secondo le tempistiche previste dalla normativa, sebbene fossero stati forniti materiali per
l’elaborazione di un saggio breve sia negli anni precedenti sia come esercitazione nell’anno
scolastico in corso.
Simulazione di seconda prova – 17 MARZO 2016
È stata effettuata una simulazione di seconda prova d’esame in orario mattutino (dalle ore 8.00 alle
ore 13.55), per simulare, oltre alla prova in sé, anche la successione temporale delle prove propria
dell'Esame in due giorni successivi.
Simulazioni di terze prove
Prima simulazione
Data 16/12/2015
Tipologia B: quesiti a domande aperte a risposta breve per 4 discipline
Tempo a disposizione: 2 ore
Discipline interessate: Inglese, Fisica Ambientale, Chimica Organica, Chimica Analitica
Seconda simulazione
Data 18/04/2016
Tipologia B: quesiti a domande aperte a risposta breve per 4 discipline
Tempo a disposizione: 2 ore
Discipline coinvolte: Inglese, Matematica, Chimica Organica, Chimica Analitica
RISULTATI STATISTICI DELLE SIMULAZIONI
RISULTATI DELLA SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA
tipologia
valutazione ottenuta
1
2
3
4
5
6
7
A
8
9
10
11
2
1
1
12
13
14
15
1
B1
B2
B3
1
B4
1
2
C
D
1
1
1
Si sottolinea che le diffuse insufficienze sono legate non tanto a significativi errori di impostazione, relativi
soltanto a rari casi, bensì soprattutto a problemi di carattere formale, a causa di scorrettezze ortografiche o
sintattiche.
Uno studente risultava assente.
40
RISULTATI DELLA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
valutazione ottenuta
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
2
2
4
3
1
Parametri di valutazione
14
Livelli di valutazione
a
Trattazione dei contenuti
1
2
3
4
b
Completezza descrittiva delle procedure
laboratoriali
1
2
3
4
c
Collegamenti interdisciplinari
1
2
3
d
Esposizione linguistica
1
2
3
15
Voto __
/ 15
5
Voto complessivo
Uno studente risultava assente.
RISULTATI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
Valutazione/15
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
assente
numero alunni nella prima
simulazione
numero alunni nella seconda
simulazione
1
1
2
2
1
4
2
2
1
4
1
1
2
1
1
41
SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Svolgi la prova scegliendo una delle quattro tipologie previste
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano
1969, p. 599. 5 10
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi
s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro
se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia;
gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale
rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi
ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il
malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di
queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere
con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto
curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie
ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi
commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la
pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il
romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si
formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie
freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 3), “memorie” (r.
7).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al
romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,
delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e
studiato.
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando i documenti e i
dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base
la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizza una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo
scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
42
Se scegli la forma dell’articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che
ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo.
Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a
circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).
(Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio di protocollo.)
•
AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO La poesia come espressione del sentimento d’amore.
DOCUMENTI
3
1
Tramontata è la luna
Tanto gentile e tanto onesta pare
e le Pleiadi a mezzo della notte;
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
anche giovinezza già dilegua,
e li occhi non l’ardiscon di guardare.
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l’anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender no la può chi non la prova:
Saffo (poetessa greca; 630 a.C. ca. - ?) e par che de la sua labbia si mova
traduzione di S.Quasimodo un spirto soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira
Dante Alighieri (1265 – 1321) da La Vita Nova
2
Odio e amo. Forse ti chiederai come io possa;
non lo so, ma sento che è così, e mi tormento
4
Terra alla terra, vieni su di me:
voglio il tuo vomere nella mia terra,
fiorire ancora traboccando e
C.Valerio Catullo (I sec. a.C.) offrire il fiore a te, mio cielo in terra
5
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione
di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di
più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Eugenio Montale (1896 – 1981)
Patrizia Valduga (1953 - )
6
Ma che cosa è cambiato dopo che ti ho incontrato?
Direi non molto
Ma che cosa è restato dopo che ti ho amato?
Direi non molto
Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu
Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu
Io giocavo a pallone sono il solito scarpone ma
ancora gioco
e per fare impressione sai che imitavo il pavone
ancora gioco
Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu
Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu
Il mio vecchio editore l’ho sempre fatto arrabbiare:
lavoravo poco...
Ora è quasi contento, dice che scrivo con più
sentimento
43
lavoro poco...
Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu
Ho un anno di più, e qualcosa in meno – tu
Ho un anno di più...
Ma che cosa è cambiato dopo che ti ho incontrato
Direi non molto
Ma che cosa è restato dopo che ti ho amato
Direi non molto
Un anno di più
Lucio Battisti (1943 – 1998) - Ho un anno di più
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità.
DOCUMENTI
«…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è
nocivo e, di conseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali,
di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso
comune di questi costituisce la famiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così
pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento dello
stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è determinazione di ciò che
è giusto.»
ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2
«Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una
modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo
altro che il vincolo necessario per tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono
nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono
ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea di qualche cosa di
reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di concepire degli uomini,
maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo quell’altra sorta di giustizia
che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense della vita avvenire.»
C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764
«Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia
utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi alle
opinioni correnti. Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è
giusto o ingiusto divergono ampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul
piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione. “A ognuno
secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice
nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che
si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.»
O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995
«La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una
distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri
umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si
devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo
incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è
difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti naturali, e ancor meno
chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.»
H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995
«La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una
teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso
modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se
44
sono ingiuste. Ogni persona possiede un’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della
società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per
qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri…Di conseguenza, in una società giusta
sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere
oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia è tollerabile solo
quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono le virtù principali
delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.»
J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982
«Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere
nella coscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure
si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile
dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano…Chi viola
leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la
rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né
vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamente nell’ordine stabilito, né coll’attendere inerti che
la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra coscienza giuridica. Questa
vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, che ha per teatro la storia, e per
tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non dobbiamo solo obbedire alle leggi, ma
anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia
di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecito
dall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle
passioni…Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.»
G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959
«In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è
quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare
l’uso della forza (non chiunque, ma solo coloro che sono autorizzati ad esercitarla); come (con un giudizio
regolato); quando (non in un qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla
legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di
diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della
forza legittima che lo Stato detiene.»
N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del '900.
DOCUMENTI
Scheda:
- Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto,
migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.
- Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di
concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000
tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati
uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000
prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari
sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.
- Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936 - 38
furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata Rossa in due anni furono
giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del
mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si
calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.
- Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex
Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono
state applicate torture su persone per reati d'opinione.
"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene
trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la
45
dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta
di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola
presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di
tutti gli elementi impuri".
S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere
completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di
membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione
intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d)
misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un
altro".
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo
martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati,
torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la
certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare".
C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975,
(L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)
"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una
manomissione completa della memoria".
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti,
2001
Cos'è un lager?
È una cosa nata in tempi tristi, dove dopo passano i turisti,
occhi increduli agli orrori visti... "Non gettar la pelle del salame!"...
Cos'è un lager?
È una cosa come un monumento e il ricordo assieme agli anni è spento,
non ce n'è mai stati, solo in quel momento, l'uomo in fondo è buono, meno il nazi infame!
Ma ce n'è, ma c'è chi li ha veduti o son balle di sopravvissuti?
Illegali i testimoni muti, non si facciano nemmen parlare!
Cos'è un lager?
Sono mille e mille occhiaie vuote, sono mani magre abbarbicate ai fili,
son baracche, uffici, orari, timbri e ruote, son routine e risa dietro a dei fucili,
sono la paura, l'unica emozione, sono angoscia d'anni dove il niente è tutto,
sono una pazzia ed un' allucinazione e la nostra noia sembra quasi un rutto,
sono il lato buio della nostra mente, sono un qualche cosa da dimenticare,
sono eternità di risa di demente, sono un manifesto che si può firmare...
È un lager
Cos'è un lager?
Il fenomeno ci fu. E' finito! Li commemoriamo, il resto è un mito!
l'hanno confermato ieri giù al partito, chi lo afferma è un qualunquista cane!
Cos'è un lager?
È una cosa sporca, cosa dei padroni, cosa vergognosa di certe nazioni,
noi ammazziamo solo per motivi buoni... Quando sono buoni? Sta a noi giudicare!
Cos'è un lager?
È una fede certa e salverà la gente, l'utopia che un giorno si farà presente
millenaria idea, gran purga d' occidente, chi si oppone è un giuda e lo dovrai schiacciare!
Cos'è un lager?
Son recinti e stalli di animali strani, gambe che per anni fan gli stessi passi,
esseri diversi, scarsamente umani, cosa fra le cose, l'erba, i mitra, i sassi,
ironia per quella che chiamiam ragione, sbagli ammessi solo sempre troppo dopo,
prima sventolanti giustificazioni, una causa santa, un luminoso scopo,
sono la furiosa prassi del terrore sempre per qualcosa, sempre per la pace,
sono un posto in cui spesso la gente muore, sono un posto in cui, peggio, la gente nasce...
46
È un lager...
È una cosa stata, cosa che sarà, può essere in un ghetto, fabbrica, città,
contro queste cose o chi non lo vorrà, contro chi va contro o le difenderà,
prima per chi perde e poi chi vincerà, uno ne finisce ed uno sorgerà
sempre per il bene dell'umanità, chi fra voi kapò, chi vittima sarà
in un lager?
FRANCESCO GUCCINI, Lager (1981)
B4 - AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
La scienza: dubbi e paure dello scienziato
DOCUMENTI
"Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano. E' ben
debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?".
B. PASCAL, Pensieri, n. 139, trad. it. di P. Serini, Torino 1962
"E tuttavia il ventesimo secolo non si trova a suo agio con la scienza che è il suo risultato più straordinario e
da cui esso dipende. Il progresso delle scienze naturali è avvenuto sullo sfondo di un bagliore di sospetti e
paure, che di quando in quando si è acceso in vampate di odio e di rifiuto della ragione e di tutti i suoi
prodotti. [...] I sospetti e la paura verso la scienza sono stati alimentati da quattro sentimenti: che la scienza è
incomprensibile; che le sue conseguenze pratiche e morali sono imprevedibili e forse catastrofiche; che essa
sottolinea la debolezza dell'individuo e mina l'autorità. Né infine dobbiamo trascurare il sentimento che, nella
misura in cui la scienza interferisce con l'ordine naturale delle cose, essa risulta intrinsecamente pericolosa".
E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
"Mi ricordo un colloquio che ebbi dopo la guerra con E. Fermi, poco prima che venisse sperimentata la prima
bomba all'idrogeno nel Pacifico. Discutemmo di questo progetto, ed io lasciai capire che, considerate le
conseguenze biologiche e politiche, si doveva abbandonare un simile esperimento. Fermi replicò: "Eppure è
un così bello esperimento". Questo è probabilmente il motivo più profondo che sta alla base dell'interesse per
l'applicazione pratica della scienza; lo scienziato ha bisogno di sentirsi confermare da un giudice imparziale,
dalla natura stessa, di aver compreso la sua struttura. E vorrebbe verificare direttamente l'effetto dei suoi
sforzi".
W. HEISENBERG, La tradizione nella scienza, trad. it. Milano 1982
"La politicizzazione della scienza toccò il suo culmine nella seconda guerra mondiale [...]. Tragicamente la
stessa guerra nucleare fu figlia dell'antifascismo. Una normale guerra fra diversi stati nazionali non avrebbe
quasi certamente spinto i fisici d'avanguardia, per lo più profughi dai paesi fascisti, a premere sui governi
inglese e americano perché costruissero una bomba atomica. E proprio l'orrore di questi scienziati dinanzi al
risultato ottenuto, i loro sforzi disperati all'ultimo minuto per impedire ai politici e ai generali di usare
effettivamente la bomba, e in seguito i loro sforzi per opporsi alla costruzione della bomba all'idrogeno
testimoniano della forza delle passioni politiche".
E. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it. Milano 1995
"Galileo: Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad
accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà
fonte che di nuovi triboli per l'uomo. [...] Per alcuni anni ebbi la forza di una pubblica autorità; e misi la mia
sapienza a disposizione dei potenti perché la usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro
fini. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può
essere tollerata nei ranghi della scienza".
B. BRECHT, Vita di Galileo, Torino 1961
"Ho speso tutta la mia vita per la libertà della scienza e non posso accettare che vengano messi dei
chiavistelli al cervello: l'ingegno e la libertà di ricerca è quello che distingue l'Homo Sapiens da tutte le altre
specie... Solo in tempi bui la scienza è stata bloccata. Oggi più che mai bisogna affermare il principio che gli
scienziati hanno il diritto di partecipare alle decisioni politiche piuttosto che essere vittime di movimenti
oscurantisti ed antiscientisti".
R. LEVI MONTALCINI, dal Discorso tenuto il 13 febbraio 2001 nella sala della biblioteca di Montecitorio
47
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Nonostante non sia mai completamente esplosa, la cosiddetta guerra fredda ha acuito tensioni in diverse parti
del globo nella fase in cui le due superpotenze stavano costituendo la loro identità e il loro predominio sulle
rispettive aree di influenza: definisci i limiti cronologici del fenomeno e ripercorrine le fasi salienti e più
drammatiche.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza
dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di
democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
A più di vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell’evento
ed esprima la propria opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
48
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
pag. 1/1
FAC-SIMILE_Sessione ordinaria 17/03/2016
Seconda prova scritta
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti
nella seconda parte.
Parte Prima
I problemi creati dall’inquinamento ambientale e la necessità di non disperdere le
risorse idriche, rendono indispensabili opportuni trattamenti sia delle acque naturali,
sia delle acque reflue urbane.
Il candidato, espresse alcune brevi considerazioni in proposito, tratti il processo di
depurazione di acque reflue urbane, ne illustri le fasi di svolgimento.
Indichi, poi, quali analisi chimiche e microbiologiche devono essere effettuate
prima e dopo i trattamenti per accertare le caratteristiche delle acque, soffermandosi,
per almeno due di esse, sui principi teorici dei metodi che devono essere impiegati.
Parte Seconda
Quali sono i processi di depurazione dei liquami in singoli edifici.
La gestione dei fanghi come prodotti dell’impianto di depurazione dei reflui.
Si spieghi il ruolo dei bioindicatori, esaminando con un esempio il loro utilizzo
rispetto ad una matrice ambientale.
Ciclo dell’acqua naturale e le riserve naturali della stessa.
Parametri di valutazione
Livelli di valutazione Voto __ / 15
a Trattazione dei contenuti
1
2
3
4
b Completezza descrittiva delle procedure laboratoriali
1
2
3
4
c Collegamenti interdisciplinari
1
2
3
d Esposizione linguistica
1
2
3
5
Voto complessivo
49
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 16/12/2015
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME CLASSE 5^ D
LINGUA INGLESE
NOME STUDENTE_______________________________________________________
DATE
16TH DECEMBER 2015
ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS (TIPOLOGIA B)
CAN YOU MENTION ALL THE POSSIBLE APPLICATIONS OF AGRICULTURAL BIOTECHNOLOGY TOGETHER
WITH THE RESULTS WHICH SHOULD/COULD BE OBTAINED?
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Punteggio______________
WHICH IS THE DIFFERENT SITUATION IN EUROPE AND IN THE USA ABOUT GMOs?
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Punteggio______________
MEDICAL BIOTECHNOLOGY INVOLVES THE USE OF LIVING CELLS AND CELLS MATERIAL TO RESEARCH AND DEVELOP
NEW MEDICINES. CAN YOU PRESENT THIS TOPIC.?
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Punteggio______________
Punteggio totale prova______________ /15
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 16 DICEMBRE 2016 – CHIMICA ORGANICA
ALUNNO _____________________________________________________________
TIPOLOGIA B: Il candidato risponda alle seguenti domande
1) Gli enzimi: affinità e differenze con la cinetica chimica. Si aggiunga la nomenclatura. Vanno
specificati concetti come cofattori, coenzimi ed il diagramma velocità di reazione energia.
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Punteggio_______________
2) L'equazione Michelis-Mentem. Dopo averla ricavata, se ne discuta il relativo grafico.
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Punteggio_______________
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3) Descrivere gli inibitori, il loro meccanismo di funzionamento e le loro tipologie.
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Punteggio_______________
Punteggio totale prova ____________________/15
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA - DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA
DATA: 16 DICEMBRE 2014 – STUDENTE _________________________________________
1)Illustrare nei punti essenziali le differenze tra spettrofotometria di assorbimento, emissione e
fluorescenza.
Punteggio __________________
2)Spiegare in maniera dettagliata i fenomeni che portano ad un allargamento delle bande spettrali.
Punteggio____________________
3) Determinazione spettrofotometrica del nichel in un acciaio
a. Preparazione della soluzione madre
Si deve preparare 1 L di una soluzione standard con concentrazione pari a 100 mg/L di nichel.
Quanti grammi di NiSO4. 6H2O , puro al 99,0%, occorrono?
b. Costruzione retta di taratura
Avendo a disposizione la soluzione madre, come procederesti per preparare 5 standard di
lavoro con concentrazioni di nichel comprese tra 0,500 e 4,00 mg/L?
54
La retta di taratura ottenuta, previa aggiunta dei reattivi indicati nella metodica, ha equazione:
y = 0,1052 x + 0,0042.
c. Analisi del campione
0,5248 g di un campione di acciaio vengono portati in soluzione (per attacco acido) e, dopo
opportuni trattamenti, la soluzione viene versata in un matraccio da 200,0 mL portando a volume
con acqua distillata. 10,0 mL di questa soluzione vengono trasferiti in un matraccio da 100,0 mL e
portati a volume dopo l’aggiunta dei reattivi previsti. La soluzione risultante fornisce un valore di
assorbanza pari a 0,294.
Calcola il tenore di nichel nell’acciaio in esame, espresso in percentuale in massa
Punteggio ________________
Punteggio totale prova ________________ /15
55
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 5^ D – 16 DICEMBRE 2015
Fisica ambientale
Studente:
Definire il livello di intensità acustica e il livello di intensità sonora, successivamente determinare il
livello sonoro che corrisponde alla soglia di udibilità e alla soglia del dolore.
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Punteggio _______________
Definire i termini suono e rumore precisando, in modo completo, le specifiche tipologie. Per quale
dei due termini viene fornita anche una definizione legislativa ? (esplicitare la definizione).
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Punteggio ______________________
Fisica ambientale
Studente:
L’intensità acustica (fornire definizione e unità di misura) dipende anche dalla variazione della
pressione acustica e dalle caratteristiche del mezzo di propagazione. Precisare tale dipendenza
evidenziando le grandezze e relative unità di misura coinvolte.
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Punteggio ______________
Punteggio totale prova ___________________/15
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 18/04/2016
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME CLASSE 5^ D ( CHIMICI)
LINGUA INGLESE
NOME STUDENTE_______________________________________________________________
DATE
____________________________________________________________________
1. CAN YOU MAKE A COMPARISON BETWEEN DNA AND RNA TAKING INTO
CONSIDERATION THEIR STRUCTURE AND FUNCTIONS?
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________________________________________________________________________________
2
WHAT DO YOU KNOW ABOUT THE DISCOVERY OF DNA? WHO GAVE
RELEVANT CONTRIBUTIONS TO THE DISCOVERY OF ITS STRUCTURE?
(SPECIFY NAMES AND DATES).
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3
CAN YOU WRITE ABOUT TRIGLYCERIDES AND THEIR MAIN FEATURES?
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_________________________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________________
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA
DATA: 18 APRILE 2016 – STUDENTE _______________________________________
OGNI DOMANDA HA IL MEDESIMO VALORE. SI AMMETTE L’USO DELLA
CALCOLATRICE. RISPETTARE GLI SPAZI ASSEGNATI.
1) Confronta GC e HPLC precisando: principio del metodo, meccanismo di separazione,
caratteristiche del campione ed efficienza.
2) Illustrare la teoria dei piatti in modo da trattare i seguenti punti:
d. Similitudine/analogia della cromatografia con eventuali altre tecniche di separazione
e. Dimostrazione di come si arriva a definire N partendo dalla deviazione standard
f. Significato ed importanza di N
3) La separazione di due sostanze A e B in una colonna cromatografica lunga 2 metri ha dato i
seguenti risultati:
tr (mm)
wb (mm)
A
3,8
0,47
B
4,2
0,52
•
•
Calcola NA e NB
Calcola R
60
•
A
B
Calcola NA e NB, ottenuto usando una colonna più lunga, che ha dato i seguenti
risultati:
tr (mm)
wb (mm)
5,1
0,53
6,4
0,67
E stabilite quanto può essere la lunghezza di questa nuova colonna.
61
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – CLASSE 5^ D ITT – 18 APRILE 2016
DISCIPLINA: CHIMICA ORGANICA
ALUNNO ________________________________________________________
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE.
1) Gi enzimi: funzioni, scopo e struttura. Elenca alcuni enzimi che intervengono nella sintesi del
DNA-/RNA.
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________________________________________________________________________________
PUNTI_____________
2) Descrivi brevemente la funzione del polarimetro.
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PUNTI_____________
62
3) Elenca le fasi operative della determinazione della caseina nel latte.
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________________________________________________________________________________
PUNTI_____________
PUNTEGGIO TOTALE DELLA DISCIPLINA _____________
63
64
Consiglio di classe della 5ªD
N°
DISCIPLINA
COGNOME
1
Religione
MAZZOTTI
Elena
2
Scienze
Motorie
GIULIANI
Laura
3
Italiano/Storia
4
Inglese
5
Matematica
6
Chimica
Organica
7
Microbiologia
8
Chimica
Analitica
9
Fisica
Ambientale
1
0
Lab. Chimica
Organica
1
1
1
2
POLINI
Manuela
FIRMA
_______________________________
______ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ ____ ____ ____ ____ ___ ______ ____ ____ ____ ____ ____ _____
______ ____ ____ ____ ___
_
_______________________________
Maria Angela
________________________________
Patrizia
________________________________
Marco
________________________________
Lucia Concetta
________________________________
MUTTI
Claudia
________________________________
MORGESE
Michele
________________________________
BUFFONE
Rocco
________________________________
Lab. Chimica
Analitica
MANNARINO
Franco
________________________________
Laboratorio
Microbiologia
GATTA
Rosetta
________________________________
Palazzolo s/O
ZAFFERRI
NOME
MICHELI
CRISTOFOLINI
FREDDURA
15 Maggio 2016
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Oliva Marella