Corriere di Romagna - Unindustria Rimini

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Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
CONFINDUSTRIA RIMINI
Domenica, 03 novembre 2013
Domenica, 03 novembre 2013
Testate
SOLO PONTI PER LE FESTE
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Pagavano migliaia di euro all' agricoltore per ottenere il permesso di...
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Tre imprenditori denunciati: multe stellari per le violazioni
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
In spiaggia alzato il solito ?muro' di lamiere Non funziona il
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
«Serve una guida per evitare il traffico»
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Arriva un ponte d' oro fuori stagione: alberghi pieni col ?pacchetto...
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Gianni Indino: «Buoni affari anche per ristoranti, pub e...
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
«Nuova Ss16: questo è il progetto più soft»
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
E il sindaco batte cassa per i risarcimenti
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Hera porta a Coriano i rifiuti di altre regioni
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Mille euro per due notti in hotel. Monari si difende: «Non ero...
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Aeradria, pronti altri tre milioni di euro La salvezza ora dipende...
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Antincendio, ottanta hotel ?fantasma' Se non si adeguano rischiano la...
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Guagneli accende lo scontro nel Pd «Con Siliquini non vedo...
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«Abbiamo fatto dei mutui per diminuire i debiti»
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Una terra di delusi dal Pd Al voto solo metà degli iscritti
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Cattolica, Idv e civica a Del Prete: «?Folgorazione' tardiva»
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Ogni anno 20 giovani se ne vanno all' estero
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Il Palacongressi ha messo le ali
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Centro sportivo, record di corsi e nuovo look
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Il Pdl si affida ai sondaggi per battere il Pd
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
L' ex assessore: giusto il ritorno alla vecchia tassa
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
I frontalieri scendono in piazza e ?gettano' le loro tessere elettorali
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
Pasini (Iss): «Spendiamo molto meno dei nostri vicini di casa»
Da Il Resto del Carlino (ed. Rimini) del 2013­11­03T04:03:00
«Nuova Ss 16, impatto minore»
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Inceneritore, la rivolta dei sindaci
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
False assunzioni pagate dai clandestini
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Recuperata e restituita cassaforte rubata
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Multe, un "salasso" da 6,9 milioni
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Multe in vista, ma prima arrivano gli avvisi sui parabrezza
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Cavaliere della Repubblica: scelti sei riminesi
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Matis cambia vetrine ed entra in galleria
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Happiness, la moda a prezzi stracciati
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Diabete, malato uno su due ma non lo sa
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Nuovo look al salone Cgil nel segno del riciclo
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Riccione "Smart City" punta ad aggiudicarsi il contest lanciato da Telecom...
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Minacce e insulti: il sindaco denuncia
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
L’Arcobaleno: «Nessun altro come Bondi, il Pd lo deve capire»
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
«Drastico taglio al cemento»
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
«Monte Colombo pronto a rientrare nell' Unione»
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
«Tarsu, occasione da non perdere»
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Psc congelato esposto in Regione e in Provincia
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
«Castelli a tasse zero»
Da Corriere di Romagna del 2013­11­03T06:19:00
Frontalieri, la protesta scende a Rimini
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Frontalieri, la protesta scende a Rimini
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Il Ponte di Tiberio va in pensione «Basta auto, compie 2mila...
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SOLO PONTI PER LE FESTE
PER UN PONTE che funziona, ce ne sono due che
dividono la città. La riviera archivia con soddisfazione il
Ponte dei Morti che, a dispetto del nome, ha rianimato
Marina e il centro storico. Il bacio del garbino ha
regalato sorrisi agli imprenditori: non è merito nostro,
ma va bene lo stesso.
Le colpe del passato, invece, presentano il conto in via
Coletti: da martedì il ponte sul Deviatore si attraverserà
solo a senso unico alternato. Inizia un calvario per il
traffico che arriverà al culmine nel 2014, quando la
pericolante struttura andrà demolita. Al suo posto
arriverà un Ponte Bailey in ferro, come quelli che gli
Alleati costruivano nella Seconda guerra mondiale. Per
Rimini è un salto indietro di 70 anni, ma chi non progetta
niente perde anche quello che ha. In settimana si è
discusso di un altro ponte: quello di Tiberio. Il Comune
vuole (giustamente) chiuderlo alle auto e renderlo
vivibile per residenti e turisti.
Ma c' è un ?problemino' che rischia di trasformare gli
annunci in chiacchiere: mancano le alternative.
I romani, per collegare le sponde del Marecchia, ci misero otto anni. Ne sono passati altri duemila, ma
per attraversare la città bisogna passare ancora da lì. Oggi siamo più bravi nei ponti delle feste.
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Pagavano migliaia di euro all' agricoltore per
ottenere il permesso di soggiorno
L' uomo faceva risultare assunzioni che non sarebbero mai avvenute Continuano i blitz
dei carabinieri del Comando provinciale contro la piaga del lavoro nero, nel mirino ci
sono aziende agricole, cantieri edili, ma anche il settore della pesca e del tessile.
IN CAMBIO di soldi richiedeva false
autorizzazioni al lavoro stagionale per gente
che non avrebbe mai assunto o magari
licenziato nel giro di una settimana. Stranieri
che pagavano migliaia di euro per un impiego
che di fatto non esisteva, o che al massimo
sarebbe durato appunto soltanto pochi giorni.
Autore del meccanismo truffaldino, un
agricoltore riminese, denunciato qualche
giorno fa dai carabinieri dell' Ispettorato del
lavoro di Rimini, nel corso di un blitz contro la
piaga del lavoro nero che ha visto le ispezioni
dei carabinieri su tutto il territorio provinciale.
SECONDO la ricostruzione fatta dagli
investigatori, sono almeno 22 gli
extracomunitari che l' uomo avrebbe fatto
arrivare in Italia, chiedendo, grazie al decreto
flussi, autorizzazioni al lavoro stagionale nella
sua azienda agricola.
Gli inquirenti avrebbero quantificato che gli
extracomunitari avrebbero pagato all'
agricoltore dai 3 ai 5mila euro a testa per
ottenere l' agognato permesso di soggiorno
per il lavoro stagionale. Lavoro che sanno
essere soltanto un' illusione nella maggior parte dei casi, ma che consente loro di arrivare comunque
nel nostro Paese e alla fine di restarci. Ora, quei 22 sono a tutti gli effetti dei clandestini. L' uomo è stato
denunciato per favoreggimento, in cambio di somme di denaro, della permanenza di persone straniere
sul territorio nazionle, mediante fasulle richieste di autorizzazioni al lavoro. LE indagini dei carabinieri
non sono sono comunque finite qui.
Dopo la denuncia e le sanzioni amministrative, i militari hanno intenzione di andare a fondo sul ?giro d'
affari' che potrebbe essere molto più vasto. Non è infatti la prima volta che viene utilizzato un sistema
simile, con la complicità di cittadini italiani che si prestano, dietro pagamento di un bel po' di quattrini, a
fare entrare in Italia gli extracomunitari, certificando un lavoro che non gli daranno mai. Qualche anno fa,
in un giro simile erano rimasti coinvolti alcuni imprenditori e albergatori riminesi che grazie alle ?quote'
stabilite dalla legge, avevano richiesto un bel po' di mano d' opera straniera.
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I CONTROLLI.
Tre imprenditori denunciati: multe stellari per le
violazioni
Quello dei cantieri edili è risultato uno dei settori meno a rischio.
DOPO i blitz di una settimana fa, i carabinieri
t o r n a n o a c o n t r o l l a r e c a n t i e r i , aziende
agroalimentari e manifatturiere, pescherecci e
ristoranti.
Controlli a tappeto contro la piaga del lavoro
che con la crisi è sempre più difficile
debellare, e anzi è in aumento soprattutto in
alcuni settori.
Tre gli imprenditori denunciati dai militari, con
sanzioni amministrative di 16mila euro e
recuperi previdenziali e assistenziali per 2mila.
Gli investigatori hanno notato che, a differenza
che negli anni passati, ora sono i cantieri ad
essere più in regola di altri settori.
Le leggi si sono inasprite e il titolari delle ditte
edili preferiscono correre meno rischi
possibile. Qui i clandestini sono diminuiti
sensibilmente, a differenza invece che in altre
aziende, come quelle agroalimentare, tessile e
alberghiera. I carabinieri hanno quantificato
che in alcune ditte, la percentuale dei
lavoratori in nero può sfiorare il 40 per cento.
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In spiaggia alzato il solito ?muro' di lamiere Non
funziona il piano antidegrado del Comune
Ancora nessuna multa ai bagnini non in regola. Lamentele di riminesi e turisti LAMIERE
Nonostante gli appelli e le minacce (da quest' autunno) di pesanti sanzioni da parte dell'
amministrazione comunale, parecchi bagnini continuano a installare barriere fatiscenti a
protezione dei propri stabilimenti.
SPIAGGIA ?blindata' a macchia di leopardo.
Nonostante il recente annuncio di un giro di
vite da parte del Comune, che promette
sanzioni da 500 a 10.000 euro per lamiere
arrugginite e mare ostruito alla vista, una parte
d e i bagnini continua a installare barriere di
protezione da far invidia al Terzo e Quarto
mondo. Lamiere fatiscenti, legnacci malandati,
lastroni di cemento che gridano vendetta. I
varchi in genere si trovano (basta cercare un
po'), anche se alcuni stabilimenti balneari sono
recintati stile rodeo da Far West.
Ma ci sono anche zone (a Rimini nord e sulla
spiaggia libera vicino al porto) dove invece
delle barriere solide gli operatori hanno
preferito alzare le barriere di sabbia.
Molto più gradevoli. E altre, in parte di Marina
Centro, dove per ora non è stata alzata
nessuna barriera. E queste ieri mattina
risultavano le più frequentate dai tanti riminesi
e turisti che hanno preso d' assalto la spiaggia.
Chi per passeggiare, chi per sfidarsi a calcetto
o beach volley, chi per fare un bagno fuori
stagione. «Al momento non abbiamo ancora
elevato sanzioni per violazione dell' ordinanza comunale su decoro e accessibilità della spiaggia»,
spiega il comandante della polizia municipale, Vasco Talenti. La disciplina della spiaggia ?invernale' è
stata varata da diversi anni. Ma solo da poche settimane (chissà perché) è stata aggiunta la parte
sanzionatoria. «In riva al mare siamo riusciti ad arrivare, ma non sarebbe male se queste barriere,
decisamente bruttine, venissero abbellite dai graffitari con disegni artistici e colorati», dicono in coro in
coniugi Michele (libero professionista) e Antonella (casalinga), arrivati con le due figlie dal Gargano per
il ponte dei defunti. «Quelle barriere non sono un granché ? fa eco Fiorenzo Torri, pensionato riminese ?
sicuramente si può far meglio. Io ho fatto il bagno arrivando sino alla boa dei 300 metri, l' acqua è
ancora calda, oltreché pulitissima. Conto di continuare almeno sino a metà mese». «La spiaggia è
abbastanza accessibile, basta trovare i varchi», tagliano corto Esam Hanna e la moglie Dalia, residenti
nel Riminese con i figli, immigrati di origine egiziana.
«Per me la spiaggia d' inverno è perfetta ? fa eco Marco, fotografo ?: vengo qui perché mi piacciono le
stonature, certe brutture, e ne trovo parecchie». Il mondo è bello perché è vario, come si dice.
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Continua ­­>
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«A me piacerebbe trovare anche un bar aperto per prendere un caffè ? spiega Erika, signora di origine
ungherese, al mare con la figlia adolescente ? ma è tutto chiuso. Ma se c' è la crisi, perché non lavorano
anche in queste giornate così calde? Tanto le tasse devono pagarle ugualmente». Quanto a giochi,
campi di beach volley e di bocce, pedane, gazebi, la situazione è a macchia di leopardo. C' è chi ha
smontato tutto, chi ancora niente. Misteri di Rimini.
m.gra.
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VIA COLETTI ALBERGATORI PREOCCUPATI PER IL PONTE ?DIMEZZATO'
«Serve una guida per evitare il traffico»
TUTTI temono il ?Big One'. Stavolta non si
tratta di terremoto, ma del rischio traffico
legato alla riduzione della mobilità, a partire da
martedì, per il ponte di via Coletti, che
diventerà a senso unico alternato, con divieto
permanente di passaggio degli autoarticolati, e
permesso per auto e soli bus di linea, che
saranno convogliati nella parte centrale della
carreggiata. «Sarà fondamentale ? spiega l'
Associazione albergatori ? c h e c i s i a u n a
ampia e corretta informazione da parte di
categorie e amministrazione comunale, sia ai
residenti che ai nostri ospiti». Infatti l' indomani
(mercoledì 6) aprirà i battenti, sino al 9,
Ecomondo alla Fiera, con migliaia di visitatori.
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Arriva un ponte d' oro fuori stagione: alberghi pieni
col ?pacchetto Halloween'
Prezzi da 45­50 euro per la mezza pensione più ingresso a un parco.
UN PONTE D' ORO , quello della festività di ?
Tutti i Santi'. Spiagge prese d' assalto, così
come ristoranti, pub e distoche. Alta
percentuale di riempimento anche per i 250 ­
300 alberghi aperti in questi giorni nel solo
comune di Rimini, il grosso annuali più alcune
apertura straordinarie. I tremila di
Rinnovamento nello Spirito tirano la volata, ma
sono tantissime le famiglie, così come le
coppie e i single, che hanno scelto il Riminese
per questo ?caldissimo' ponte autunnale. «E'
stato il primo vero ponte del 2013 ? attacca
Antonio Carasso, coordinatore Unione d i
prodotto costa ?, nel senso che è caduto nel
giorno ?giusto', cioè al venerdì. Meglio di quelli
di primavera, che cascavano male , e sono
stati colpiti dal maltempo.
Novemila le presenze per i quattro giorni e tre
notti degli animatori di Rinnovamento al
Palacongressi, da giovedì a domenica
pomeriggio. Hanno chiesto soprattutto
alberghi a tre e quattro stelle». «Ma anche
tante famiglie con bambini ? prosegue ?
attirate dai pacchetti turistici proposti da molti
alberghi, che prevedevano la mezza pensione e l' ingresso a uno dei parchi tematici della riviera, molto
frequentati in questi giorni. E anche in molti casi una festicciola in costume per giovedì sera, la
ricorrenza di Halloween.
Considerando Ecomondo e il convegno al Palas, dall' 8 al 10, dell' editrice Erickson, abbiamo 15 giorni
molto buoni». Il grosso ha scelto i due o tre pernottamenti. Prezzo medio di un pacchetto in tre stelle
parco incluso: sui 45­50 euro al giorno a persona.
Soddisfatta anche Marina Lappi, presidente di Promozione alberghiera: «C' è parecchia gente, grazie
anche alle ottime condizioni meteo e alle previsioni che questa volta sono state realistiche. Tanti
alberghi di Marina Centro sono quasi pieni in questo ponte di Tutti i Santi. Ma anche nella zona nord, nel
mio caso a Viserbella, ci sono parecchi vacanzieri. E' stato un ponte vero, che unito al buon meteo, ha
confermato l' appeal e la competitività del nostro territorio. Anche se i prezzi sono quello che sono».
Lappi segnala, oltre alle famiglie con bambini, anche «molte coppie che hanno scelto alberghi con centri
benessere».
Mario Gradara.
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IL BILANCIO.
Gianni Indino: «Buoni affari anche per ristoranti, pub
e discoteche»
«UN BUON ponte di vacanza, la temperatura
molto mite ci sta certamente aiutando».
Visibilmente soddisfatto Gianni Indino,
presidente provinciale della Confcommercio.
«Abbiamo registrato un buon riempimento ? in
questi giorni di ponte novembrino per la
festività di Tutti i Santi, che peraltro ancora non
è terminato ? sia nei ristoranti che nei pub, e
sono andate bene anche le discoteche».
Buonea percentuali di riempimento anche per i
parchi tematici della provincia e di ?fuori
confine'. Tantissimi turisti a Italia in Miniatura,
Mirabilandia, Fiabilandia, Le Navi di Cattolica.
Gira a pieno ritmo in questi giorni anche la
ruota panoramica sul portocanale di Rimini,
che dopo le polemiche per il mancato
smontaggio, si sta mostrando una risorsa in
più, un' attrazione importante anche al di fuori
della stagione balneare ?ordinaria'. Manca
un... delfinario, ma quella è tutta un' altra
storia.
Della quale sentiremo ancora parlare.
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MOBILITÀ LA PROVINCIA ?SMONTA' LE NUOVE CRITICHE DEGLI AGRICOLTORI.
«Nuova Ss16: questo è il progetto più soft»
Lavori in un cantiere sulla Statale 16: continua la polemica sul nuovo tracciato.
AGRICOLTORI di traverso sulla nuova Statale
Adriatica: la Provincia non ci sta. «Va ricordato
? dice l' assessore Vincenzo Mirra ? che il
tracciato della variante alla SS16 è s t a t o
approvato da ministero dell' Ambiente e
ministero dei Beni culturali, dopo un percorso
durato più di venti anni». Mirra cita la
programmazione regionale, col Piano trasporti
del ?98, si prosegue coi Piani nazionali dell'
Anas da almeno il 2001, mentre i primi progetti
risalgono agli anni '90, e trovano conferma col
primo Ptcp del 2000 della Provincia, e le
successive versioni sino al 2012.
«Approvazioni che hanno visto il voto dei
consigli, l' esame delle osservazioni dei privati
e dei Comuni; l' opera e la sua elaborazione
non è dunque ?improvvisata' se è vero che è
prevista nei Psc o nei Prg vigenti dei Comuni
i n t e r e s s a t i ( B e l l a r i a , Rimini, R i c c i o n e ,
Coriano)». Mirra cita il nuovo approfondimento
con ben 23 parametri di analisi tecnica ed
ambientale. Si sono messe a confronto due
soluzioni: una, quella proposta da Anas, ma
modificata, eliminando una serie di
collegamenti e sovrappassi, e l' altra, alternativa, che utilizza la Tolemaide al posto della nuova bretella,
adeguandola alle caratteristiche di una strada statale.
«In entrambi i casi risulta migliorativa l' ipotesi originaria, ottimizzata, tranne in uno, quando ci si
riferisce alla quantità di materiali utilizzati». Ma l' analisi ha ampiamente assodato che il consumo di
territorio e l' impatto paesaggistico sia minore con l' ipotesi proposta da Anas rispetto all' altra soluzione.
«Ribadisco dunque ? conclude Mirra ? che le opere pubbliche sono fondamentali, soprattutto come
quelle della nuova Statale 16 che, grazie al nuovo tracciato, porterà ad un miglioramento sensibile dei
valori di impatto ambientale e, dunque, cambierà in positivo il volto del nostro territorio».
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IN BOLLETTA CHIESTI PIÙ SOLDI A HERA PER I DISAGI CAUSATI DALL' IMPIANTO.
E il sindaco batte cassa per i risarcimenti
CINQUE EURO a tonnellata non bastano.
C o r i a n o v u o l e p i ù s o l d i d a Hera, c o m e
indennità per i disagi creati dal conferimento
dei rifiuti all' inceneritore di Raibano.
Una partita complicata, quella che sta
giocando il Comune, per ottenere un maggiore
risarcimento da Hera. Q u e i s o l d i i n f a t t i
vengono finanziati dalle bollette che pagano
tutti i riminesi. Insomma, anche i residenti di
Rimini, Riccione, Santarcangelo e degli altri
comuni ?concorrono', con la tassa sui rifiuti, a
pagare i vari interventi che Coriano chiede per
migliorare l' impianto, così come le strade che
portano all' inceneritore. Le prime stime sono
già state fatte: se venisse accolta la proposta
di Coriano, l' aggravio in bolletta sarebbe di
circa 30 centesimi a nucleo. Ma prima ci sarà
da convincere anche gli altri Comuni, e la
Provincia. In ogni caso l' ultima parola spetta
all' Atersir, l' Agenzia territoriale dell' Emilia
Romagna per i servizi idrici e rifiuti. Ogni
eventuale modifica deve essere avallata dall'
ente regionale.
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Hera porta a Coriano i rifiuti di altre regioni
L' inceneritore diventa «impianto di recupero», ma Comuni e Provincia si oppongono
Nella foto in alto Domenica Spinelli, sindaco di Coriano. A fianco l' inceneritore che
riceverà i rifiuti di altre regioni.
NELLA DISCARICA di Sogliano, due passi dal
confine con Santarcangelo, già arrivano i rifiuti
di Roma. Ma ora l' immondizia delle altre
regioni dovrebbe ?sbarcare' pure a Rimini. Più
precisamente all' inceneritore di Coriano, per il
q u a l e Hera h a c h i e s t o u f f i c i a l m e n t e l a
trasformazione in «impianto di
termovalorizzazione», per il recupero e il
riutilizzo di rifiuti bruciati, magari da convertire
in combustibile.
COSA CAMBIA? Molto, moltissimo per la
provincia di Rimini, e soprattutto per Coriano e
gli altri comuni che si trovano al confine con l'
inceneritore. Perché la nuova ?vocazione' dell'
impianto consente di poter conferire all'
inceneritore non più solo i rifiuti locali, ma
anche quelli di altre regioni.
Per Hera sarebbe un buon affare, tant' è che la
m u l t i s e r v i z i h a g i à comunicato d i a v e r
m o d i f i c a t o l ' a u t o r i z z a z i o n e ambientale
ottenuta nel 2009 dalla Provincia per l'
impianto di Coriano. L' inceneritore insomma
passerà da impianto per lo smaltimento a
impianto di recupero, dando così facoltà a
Hera di poter ?bruciare' anche i rifiuti provenienti fuori dalla provincia di Rimini. E dal momento che
attualmente l' inceneritore è ampiamente sottotutilizzato, grazie alla raccolta differenziata in crescita,
non è affatto da escludere che a Coriano possano essere bruciati i rifiuti di Napoli o della stessa Roma.
MA I COMUNI e la Pro vincia intendono opporsi a questa possibilità, per scongiurare l' arrivo di rifiuti da
altre regioni. In prima linea c' è Coriano, il comune toccato più da vicino dall' attività del
termovalorizzatore. «Siamo fortemente contrari a questa riconversione dell' impianto ? attacca il sindaco
corianese, Domenica Spinelli ? A pagare le conseguenze saremmo ancora una volta noi, anche dal
punto di vista della viabilità:permettere il conferimento di rifiuti extraregionali nell' impianto di Coriano
significa consentire l passaggio di molti più mezzi pesanti, senza parlare dell' impatto ambientale».
Anche il sindaco di Riccione, Massimo Pironi, e altri colleghi si sono opposti. Così come il presidente
della Provincia, Stefano Vitali, che informando i sindaci (giovedì scorso) del progetto di Hera, ha subito
annunciato battaglia.
VITALI ha spiegato come il nuovo piano di Hera sull' inceneritore sia in aperto contrasto con l' attuale
programma provinciale sui rifiuti vigente, e per il presidente esistono consistenti elementi legali (e
amministrativi) che impediscono la ?trasformazione' dell' impianto. In ogni caso, le istituzioni non
accettano il fatto che la riconversione dell' inceneritore venga portata avanti dopo una semplice
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comunicazione del gestore. Prima di poter accogliere i rifiuti da altre regioni Hera dovrà vedersela con i
Comuni e con la Provincia, decisi a fermare in ogni modo lo sbarco di immondizia non ?riminese'
destinata a Coriano.
Manuel Spadazzi.
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CONTI PAZZI IN REGIONE MENTRE DIVAMPA LA POLEMICA SUL CAPOGRUPPO PD, LE
INDAGINI DELLA FINANZA PROSEGUONO A 360 GRADI.
Mille euro per due notti in hotel. Monari si difende:
«Non ero io»
Il capogruppo del Pd in Regione Marco Monari è finito nella bufera giudiziaria e politica
nell' ambito della vicenda delle spese pazze. E' indagato per peculato insieme agli altri 8
capigruppo.
UN WEEK end da sogno in una città da
sogno. Il tutto per 1100 euro per due notti. E'
quello cheavrebbe pagato il capogruppo Pd
all' Assemblea legislativa dell' Emilia­
Romagna, Marco Monari. La voce del 5 giugno
2011, messa a rimborso per una persona con i
fondi del gruppo, e' tra le migliaia esaminate
dalla Guardia di Finanza nell' inchiesta della
Procura di Bologna, per peculato, sulle spese
dei consiglieri regionali. Monari e' indagato
come gli altri otto capigruppo.
Lui, Marco Monari, non ci sta e tramite
agenzia, «smentisce di aver trascorso due
notti in hotel a Venezia al costo di 1.100 euro
avendo poi successivamente chiesto il
rimborso della cifra con i fondi del gruppoA'.
Alla richiesta di precisare come fossero allora
andate le cose, il suo staff ­ che ha diffuso la
dichiarazione ­ non ha aggiunto altro. La
dichiarazione si conclude smentendo anche
una diversa circostanza, quella di ?'aver
chiesto rimborsi per la partecipazione a cene
dell' Ant. Nei giorni scorsi erano emersi per
Monari anche 30 mila euro spesi in ristoranti
nei 19 mesi da giugno 2010 a dicembre 2011, per cene a volte da diverse centinaia di euro per solo due
o tre persone. Tutte queste spese non sono formalmente contestate dagli inquirenti, a quanto si
apprende: non sarebbero ancora formulate imputazioni sui rimborsi ritenuti illeciti per ogni consigliere.
Sono attesi a breve gli inviti a comparire.
A prescindere dalla rilevanza penale di quanto sta emergendo nell' inchiesta, aperta da tempo, e' forte
da giorni la polemica sull' opportunita' o meno che i politici spendano in questo modo: la vicenda pone
«un tema etico», ricorda il sindaco di Bologna, Virginio Merola, piu' di tutti al Pd che «ha una base molto
reattiva a questi temi e bisogna tener conto di questo sdegno.
Dal punto di vista dei comportamenti individuali, non va bene: ci vuole maggiore sobrieta'».
Le indagini, intanto, proseguono a tutto campo mentre la bagarre politica si allarga, dove vengono
messe sotto accusa anche le spese di rappresentanza della Giunta regionale con botta e risposta tra l'
ex assessore Sabrina Freda (Idv) e l' assessore alla cultura Massimo Mezzetti (Sel).
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Aeradria, pronti altri tre milioni di euro La salvezza
ora dipende dai giudici
Domani il verdetto del tribunale sul nuovo piano del ?Fellini' Domani si conoscerà il
destino dell' aeroporto di Rimini. Il tribunale dirà se ha accettato la proposta di
concordato.
LE SORTI di Aeradria hanno le ore contate.
Domani il tribunale, salvo nuovi ripensamenti,
depositerà il parere sul concordato presentato
dalla società di gestione dell' aeroporto. Sono
ore di attesa infinita, ma negli ambienti di
Aeradria e tra i principali soci privati del
?Fellini' s i c o n t i n u a a g u a r d a r e c o n u n
prudente ottimismo al verdetto dei giudici.
PROPRIO per questo motivo, in questi giorni,
l' attività del nuovo consiglio d'
amministrazione della società non si è
fermata. Si è lavorato intensamente, sia per
prendere in esame alcune criticità del piano
messe in luce dal commissario nominato dal
tribunale, il professionista bolognese Renato
Santini, sia soprattutto per ottenere le maggiori
garanzie che il tribunale chiede per dare il via
libera definitivo al concordato. L' accordo
raggiunto con i 75 dipendenti dell' aeroporto
(contratto di solidarietà e sospensione di
alcuni benefit previsti nel contratto integrativo)
g i à d a s o l o p e r m e t t e r à a d Aeradria d i
risparmiare 900mila euro all' anno per i costi
del personale. Ma la riduzione delle spese non
basta. I giudici chiedono maggiore liquidità, ed è su questo che Aeradria e i maggiori soci privati dell'
aeroporto, ovvero Carim e Asset banca di San Marino, hanno lavorato in questi giorni. Servono almeno
altri 3 milioni di euro, e a quanto pare è stata scartata per il momento l' ipotesi di ribassare le percentuali
di rimborso ad alcuni creditori (quelli che avrebbero dovuto riavere i soldi in contanti, non in azioni).
LA SOLUZIONE che Aeradria metterà sul piatto, in caso il tribunale dica sì al concordato oppure
conceda altro tempo prezioso alla società, è quella di un prestito elargito dalle stesse banche che sono
entrate nella compagine societaria del ?Fellini'. Si tratta di prestiti obbligazionari, per una somma molto
vicina ai 3 milioni di euro, la cifra che viene ritenuta dal tribunale indispensabile per garantire
pienamente la solidità di Aeradria. Le procedure per i nuovi finanziamenti sono già state predisposte, e
si attende a questo punto solo il verdetto dei giudici.
Intanto vivono ore di angoscia i dipendenti dell' aeroporto. Dopo aver sfilato, in maniera pacifica ma
determinata davanti al tribunale nel giorno dell' ultima udienza, i lavoratori di Aeradria hanno meditato a
lungo se manifestare o no anche domani al palazzo di giustizia. «Si è deciso di non fare nulla.
Aspetteremo fiduciosi la sentenza dei giudici ? spiega Marco Pesaresi, uno dei dipendenti dell'
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aeroporto, che parla a nome anche degli altri colleghi ? Non volevamo appesantire il clima già rovente
intorno a Aeradria. Crediamo di aver spiegato chiaramente perché è importante, a nostro parere, che l'
aeroporto di Rimini possa ripartire senza passare dal fallimento». Il default del ?Fellini' significherebbe
la revoca della licenza e il commissariamento dell' aeroporto, e potrebbe far perdere a Rimini molti
contratti oggi in essere con le compagnie russe.
Manuel Spadazzi.
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NORMATIVA MOLTE STRUTTURE NON RISULTA CHE SI STIANO METTENDO IN
REGOLA.
Antincendio, ottanta hotel ?fantasma' Se non si
adeguano rischiano la licenza
L' adeguamento alle normative antincendio va fatto entro il 2013.
PER la normativa sull' antincendio, un'
ottantina di alberghi a Riccione risultano veri e
propri fantasmi. E rischiano la revoca della
licenza. Chi deve adeguarsi alle disposizioni
deve aver presentato nell' ultimo anno la
documentazione necessaria per entrare nel
cosiddetto piano comunale. «Ma in questa lista
figurano solo 324 delle 406 censite sul
territorio del Comune ? spiega Luca Cevoli
direttore dell' Associazione albergatori ?. Chi
ha la licenza annuale ha presentato la richiesta
di inserimento nel piano al fine di regolarizzare
la propria posizione, già nell' autunno scorso.
Gli stagionali lo hanno fatto quando hanno
aperto la struttura, nel periodo primaverile. I
percorsi per regolarizzarsi vanno chiusi entro
e non oltre la fine dell' anno». Fatta la
premessa ecco il problema. Oltre ottanta
strutture non risultano ?schedate' nel piano per
arrivare ad avere tutte le autorizzazioni
necessarie. In questa lista potrebbero esserci
hotel rimessi a nuovo negli ultimi anni
ottenendo tutte le autorizzazioni del caso e non
hanno sentito il bisogno di comunicare la
propria posizione. In questo caso non rischierebbero nulla. Degli ottanta fanno parte anche le strutture
chiuse da anni, e anche in questo caso le proprietà non rischiano nulla. Infine potrebbero esserci
«quelle attività che hanno avanzato una procedura di Scia e attendono l' esito per potersi
regolarizzare». Ma anche considerando le strutture riferite ai tre casi sopra esposti, «non si arriva a ben
82 strutture» dice Cevoli. Perciò «siamo preoccupati perché possono esserci hotel che già oggi devono
stare chiusi e rischiano seriamente provvedimenti da parte dell' amministrazione comunale, inclusa l'
ipotetica revoca della licenza». Insomma, se ora non hanno nulla in mano per poter tenere aperta la
struttura, per il futuro rischiano di stare al buio.
Non è l' unico problema che tante strutture si trovano ad affrontare.
Diversi titolari di attività stanno cercando di vendere o dare in gestione la propria struttura, ma non
possono farlo «perché gli manca l' abitabilità. Questo perché per decenni il documento non veniva
richiesto dopo l' esecuzione dei lavori e tante strutture ad oggi non se lo ritrovano. Ma per il cambio di
gestione o la vendita, diventa necessario. Con l' amministrazione non riusciamo a trovare un punto di
mediazione per tentare di ovviare al problema. Così i titolari sono costretti a spendere decine di migliaia
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di euro in consulenze e tecnici sperando di ritrovare la vecchia documentazione o certificare l'
esistente». Solo nelle ultime due settimane, spiega Cevoli, sono decine le richieste di aiuto giunte in
associazione.
Andrea Oliva.
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MISANO BORDATE CONTRO LE MANOVRE AL CONGRESSO.
Guagneli accende lo scontro nel Pd «Con Siliquini
non vedo rinnovamento»
Luigi Guagneli, attuale assessore comunale.
«QUESTO non è rinnovamento». Comincia
c o s ì , c o n l e p a r o l e d e l l ' assessore L u i g i
Guagneli sull' elezione a segretario di Siliquini,
il confronto all' interno del Partito democratico
misanese. La vittoria del candidato «a cui
piace Civati, simpatizzante di Renzi» (così si
era espresso lo stesso Siliquini), è un boccone
troppo amaro da ingoiare per Guagneli, per
come è maturata la sconfitta.
«La politica ­ scrive l' assessore sul social
network ­ si fa in mezzo alla gente.
Per la gente si vince senza bisogno di tessere
last minute o ancor peggio con tesserati
assoldati alla bisogna, difficile per me, come
per voi, stare dentro a questo Pd». Una
dichiarazione di battaglia e non uno sfogo fine
a se stesso. «Vedremo quali persone faranno
parte della direzione e dei circoli, ma non vedo
il rinnovamento. Aspettiamo anche di vedere l'
elenco dei nuovi tesserati prima di muovere
eventuali azioni. La situazione non è ancora
chiara». Non è un caso se Guagneli elogia gli
elettori del circolo di Villaggio Argentina e
Scacciano, dove si è registrato il minor
numero di nuovi tesserati e Siliquini ha perso. Insomma, il tentativo del neo segretario di gettare acqua
sul fuoco richiamando all' unione, appare un' impresa ardua. E ad alimentare le tensioni nel Pd ci si
mette anche l' antagonista Paolo Casadei, di Forza Italia. Da una parte annuncia la volontà di formare
una lista civica «anche senza logo del partito» in vista delle elezioni, dall' altra attacca «una elezione del
segretario Pd che si è dimostrata una prova di forza con qualcuno che di nuovo ha ben poco, ed ha
deciso di pesare portando tante nuove tessere in più». E Casadei fa anche i nomi, parlando «del
sostegno del sindaco uscente Giannini per l' elezione di Siliquini» e «di altre figure. Una elezione sulla
quale credo abbia inciso non poco il peso dell' ex sindaco Tiraferri».
Su questi aspetti c' è da segnare anche l' intesa sul social network tra lo stesso Casadei e Guagneli. Il
clima si fa teso perché la segreteria che andrà a formare Siliquini sarà un banco di prova per testare le
candidature a sindaco del futuro. Ritrovare nel segretario e nella direzione una persona con vedute
simili, rischia di aiutare non poco. Così la sfida tra Guagneli e Giannini, anche se non ufficializzata, è nei
fatti già iniziata.
Andrea Oliva.
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MORCIANO IL VICE SINDACO STEFANO DRADI SPIEGA COME SI STA AFFRONTANDO
IL PASSIVO EREDITATO.
«Abbiamo fatto dei mutui per diminuire i debiti»
DOPO la presentazione del bilancio
partecipato 2014, tiene banco a Morciano lo
stato di salute delle casse comunali. A farne la
diagnosi è il vicesindaco Stefano Dradi ( foto ).
«Nel momento in cui si è insediata ? spiega ?
la nostra amministrazione si è ritrovata sulle
spalle un consistente debito pregresso. Il
nostro impegno è sempre andato nella
direzione di ridurrlo, in modo da non dover
lasciare a chi ci succederà una situazione
economica come quella da noi ereditata. Per
saldare conti ancora in attesa di essere
onorati, si è rivelato necessario ricorrere anche
a dei mutui. Qualcuno ci contesta che
potremmo anche non riuscire a pagarli. Quel
che è certo è che la prossima amministrazione
si troverà a dover gestire una passività assai
più contenuta rispetto al passato». A proposito
di mutui, il comune di Morciano ha da poco
fatto richieste per riceverne uno da 150mila
euro. «Servirà a finanziare il progetto
selezionato dal bilancio partecipato 2013 ?
continua Dradi ? ovvero la realizzazione del
centro sociale per anziani presso l' ex scuola
media». Nel frattempo, il vicesindaco fa già programmi per il prossimo anno.
«Quest' anno l' approvazione del bilancio è stata fatta slittare ad agosto a causa delle incognite Imu e
Tares e di un taglio ai trasferimenti da ben 260mila euro. Nel 2014, invece, dovremmo essere in grado
di approvare il bilancio preventivo entro il mese di gennaio».
Una nota positiva, infine, sui rapporti con i fornitori. «Grazie a una norma che ha allentato i lacci del
patto di stabilità, abbiamo potuto impiegare 1 milione e 409mila per la spesa in conto capitale e il
pagamento dei fornitori».
l.m.
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VALCONCA SU 28MILA ABITANTI SI SONO ESPRESSI IN 125.
Una terra di delusi dal Pd Al voto solo metà degli
iscritti
Per il segretario Bertuccioli però è una realtà dinamica.
APPENA 125 votanti. E' questo il dato della
magra affluenza alle elezioni per il rinnovo
della segreteria provinciale del Pd nei comuni
della Valconca,Cattolica e San Giovanni
esclusi. In alcuni casi, come a Morciano, in
meno di 20 hanno preso parte al congresso.
Altrove, come a Monte Colombo, sono bastate
4 persone per eleggere un delegato. L' ultima
tornata elettorale restituisce l' immagine di un
Pd decimato, che perde pezzi. Sono solo 223
le tessere (50 meno rispetto all' anno scorso)
in un territorio di quasi 28mila abitanti. E il
coordinatore di vallata, Orianna Bertuccioli, è
da tempo dimissionario.
Bertuccioli, è vero, come ha detto
Russomanno, che in Valconca «il partito è
scomparso, e va ricostruito»?
«Non mi pare che la situazione sia così
drammatica. Il partito non è allo sfascio. Certo,
forse può contare su meno iscritti rispetto al
passato. Quei pochi, tuttavia, formano una
realtà dinamica e intraprendente. Basti
pensare alla nuova squadra di segretari: tutti
elementi impegnati nel sociale, e con un' età media di 37 anni».
In diversi comuni però hanno preso parte al congresso meno di dieci persone.
«E' un dato storico: in alcune località, come Montefiore e Montescudo, la nostra presenza non è mai
stata molto radicata».
Non le pare un controsenso che in alcuni circoli, come Monte Colombo, 4 tesserati avessero la
facoltà di eleggere due delegati?
«Questo prevedeva il sistema di regole che abbiamo deciso di adottare».
Magrini ha ricevuto 88 voti, Russomanno 39. Si può dire che il candidato cuperliano sia stato
premiato dai comuni amministrati da politici di lungo corso, come Morciano, San Clemente e
Gemmano?
«Credo soltanto che la maggioranza degli elettori di questa parte di Valconca abbia visto in Magrini un
candidato più solido rispetto a Russomanno. Forse questa è stata un po' una sorpresa per chi credeva
che la Valconca fosse interamente renziana».
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Vi spaventa il rafforzamento dei grillini nella vallata?
«Nient' affatto. Siamo convinti che fare politica a livello locale sia ancora necessaria la presenza di
persone che amano il territorio e non hanno paura di metterci la faccia».
Come suo successore qualcuno ha fatto il nome di Christian D' Andrea.
«Il sindaco di San Clemente ha già ricoperto questa carica. Non credo voglia riproporsi».
Lorenzo Muccioli.
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Cattolica, Idv e civica a Del Prete: «?Folgorazione'
tardiva»
SE il Pd nicchia, l' Idv e Lista Cattolica per
Cecchini partono all' attacco di Asl
(Arcobaleno, Sel ed Fds) dopo che questi,
rappresentati in consiglio da Enrico Del Prete,
hanno votato contro il piano dell' arenile. «Del
Prete ­ scrivono i due gruppi ­, aveva adottato
il piano nella seduta di aprile nella quale la
norma dei lastrici solari era già contenuta,
senza mai avanzare alcuna critica. Ora
annotiamo la sua posizione contraria. Una ?
folgorazione' legittima ma tardiva, sapendo, il
consigliere Del Prete, che un eventuale
bocciatura del piano avrebbe fatto mancare
agli operatori turistici uno strumento vitale per
la prosecuzione del proprio lavoro». Non
rimane che attendere la prossima settimana
per capire se saranno Pd, Idv e civica a
troncare con il ?Triciclo', o il contrario. E capire
cosa intende fare Alessandro Bondi, da due
consigli comunali seduto nel pubblico.
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CATTOLICA IL COMUNE PER LA SCUOLA GIUSTA.
Ogni anno 20 giovani se ne vanno all' estero
Il sindaco Piero Cecchini con l' assessore alle Politiche giovanili Anna Sanchi, in
consiglio comunale.
LA crisi non risparmia nessuno, ma soprattutto
i giovani. Tanto è vero che anche a Cattolica
come dicono dati ufficiosi di parrocchie e
realtà sociali, ogni anno una ventina di ragazzi
cattolichini tra i 25 ed i 30 anni si indirizza all'
estero per cercare lavoro oppure per percorsi
di studio alternativo.
Il Comune di Cattolica promuoverà incontri di
orientamento scolastico nelle scuole medie
comunali (le secondarie di primo grado) per
aiutare i 14enni a capire quale scelta compiere
per il proprio cammino scolastico alla ricerca
del diploma giusto alla fine del ciclo di studi
delle scuole dell' obbligo. «Crediamo che si
debba spiegare bene ai nostri figli e ai ragazzi
quali possibilità dà il nostro territorio e quale
sia lo stato attuale dell' economia locale _
spiega Anna Sanchi, assessore alla Cultura ed
alle Politiche Giovanili _ e dunque anche la
scelta del percorso scolastico e del tipo di
diploma di maturità da conseguire va fatta
attentamente anche perché i futuri 5 anni di
scuola superiore (secondaria di secondo
grado) poi di fatto porteranno a delle
conseguenti scelte future in ambito di cammino universitario oppure occupazionale». Anche per gli
alunni che hanno già scelto le scuole superiori e dunque anche per i 20enni il Comune ha intenzione di
proporre iniziative di formazione: «Vogliamo allestire un calendario di incontri pubblici _ spiega sempre
l' assessore Sanchi, dirigente scolastico a S.Giovanni in Marignano _ dove imprenditori locali, che
conoscono bene e vivono ogni giorno le leggi del mercato locale, possano incontrare i ragazzi in cerca
di lavoro oppure prossimi al diploma per consigliare loro su come potersi impiegare sul territorio locale
e su quali professionalità il mercato locale chiede loro».
Luca Pizzagalli.
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DAL PRIMO NOVEMBRE GESTIONE PROVVISORIA.
Il Palacongressi ha messo le ali
«Fringiglia ed Ibrida» è la rassegna ornitologica in svolgimento questo week end al
Palacongressi.
SULLE ALI di cardellini, canarini, lucherini è
decollata la nuova éra del Centro congressi
europeo, alias ?Palaveleno' (dal nome del
compianto fondatore Aldo Gino Foschi), ora
ribattezzato ?Palacongressi'. Dal primo
novembre viene gestito in maniera provvisoria
dalle categorie economiche cittadine, guidate
da Bell' Atavola, in attesa dell' aggiudicazione
definitiva tramite bando, prevista per l' inizio
del nuovo anno. Oltre tremila volatili hanno
attratto nella gabbia dorata del Centro
congressi oltre 1.000 visitatori nel primo giorno
della kermesse ?Fringiglia e ibrida', giunta alla
24esima edizione, che si conclude oggi
pomeriggio. Una ventina gli standisti che
hanno mostrato le loro creature, realizzate
soprattutto incrociando le razze più comuni,
ma anche animali esotici, per ottenere nuove
colorazioni e nuove specie di volatili. Per la
città turistica è soprattutto un businness legato
ad arrivi e presenze. Gli appassionati di volatili
provengono da tutt' Italia, e anche dall' estero,
segnatamente Germania e Belgio. «La sfida
che ci poniamo costantemente ? spiega Bruno
Zamagni, responsabile tecnico dell' Associazione Adriatica allevatori, presieduta da Gino Zamagna ? è
quella di ottenere nuovi ibridi. Un terreno che sino a pochi decenni addietro era del tutto sconosciuto ai
più, e invece oggi conquista un numero crescente di appassionati».
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SAN LEO.
Centro sportivo, record di corsi e nuovo look
PIETRACUTA è patria degli sportivi. E il
Comune investirà a breve ben 30mila euro per
sistemare il centro sportivo.
Grazie alla disponibilità della palestra
comunale oggi è possibile scegliere tra oltre
una decina di attività sportive: un vero record
di opportunità. In programma corsi per tutte le
età: danza, ballo, ginnastica ritmica, volley,
pallavolo, aerobica, zumba, basket, Tai Jii
quan, karate, ginnastica per adulti, e tanto
altro. «Anni fa l' offerta a Pietracuta ? dice il
sindaco Mauro Guerra ? era molto più limitata.
Oggi il merito va soprattutto alla
collaborazione che la nostra Amministrazione
sta portando avanti con associazioni sportive e
di volontariato, l' Istituto comprensivo Battelli e
i privati». Fa eco l' assessore ai lavori pubblici,
Guido Cardelli: «Grazie alle opportunità del
decreto del Fare, il nostro Comune s i è
aggiudicato circa 30mila euro che investiremo
p e r s v o l g e r e i lavori d i m a n u t e n z i o n e
straordinaria della palestra, compresa la
sistemazione della pavimentazione». Ma San
Leo contribuisce anche a rendere «meno
onerosi i costi degli utenti della piscina Molari di Novafeltria ? continua l' assessore Carla Bonvicini ? e
non mancano altre collaborazioni con le società calcistiche (Pietracuta e Junior Valmarecchia) e dell'
attivissimo Circolo tennis club Valmarecchia che sforna talenti e vincite a livello regionale e nazionale».
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Il Pdl si affida ai sondaggi per battere il Pd
Santarcangelo, indagine a fine anno. «Ma il ?listone' civico è solo un' ipotesi»
LA SFIDA verso il voto del 2014 si giocherà
anche attraverso i sondaggi. Se quello del Pd,
commissionato alla Swg direttamente dai
vertici regionali del partito per ?testare' l'
elettorato di Santarcangelo, dovrebbe partire a
novembre, anche in casa Pdl non resteranno
con le mani in mano. Gli ?azzurri', che stanno
preparando il ritorno a Forza Italia, hanno in
serbo anche loro un sondaggio su
Santarcangelo. Ancora da fissare il periodo,
ma sarà sicuramente verso dicembre o
addirittura a gennaio, più a ridosso dunque
delle elezioni.
INTANTO si lavora a strategie e alleanze. E al
progetto di un ?listone civico' in cui far
coinfluire varie forze politiche di centro destra
e dell' ex minoranza. «Ma è prematuro
parlarne ? avverte l' ex capogruppo in
consiglio, Daniele Macrelli ? Quella di una lista
civica unica, trasversale, è per ora soltanto
una delle ipotesi in campo, sulla quale si sta
ragionando. Non è affatto da escludere, al
tempo stesso, che il Pdl si presenti alle
elezioni con il proprio simbolo e il proprio
candidato». Il sondaggio servirà anche a ?vagliare' questa soluzione. LA PARTITA è ancora tutta da
giocare, ma nel frat tempo lascia il campo uno di quelli che doveva essere uno dei protagonisti
principali, l' architetto Mauro Ioli. Ex Pd, poi candidato alle elezioni politiche di primavera con ?Scelta
civica' per Monti, Ioli ha partecipato in questi mesi ad alcuni incontri con il Pdl e con le altre forze
politiche. Ma assicura ora di chiamarsi fuori dai giochi. «La crisi di tutti i partiti, la deplorevole
considerazione che tra la gente oggi riscuote la politica e la sua classe dirigente, e la necessità di
dedicarmi all' attività professionale, mi sconsigliano per il futuro prossimo impegni di carattere politico,
nonostante l' attenzione che continuerò a riservare anche alla realtà locale», sottolinea Ioli. L' architetto
farà insomma da spettatore. Anche se negli ambienti politici santarcangiolesi qualcuno ancora dubita
che Ioli resti realmente alla finestra.
Manuel Spadazzi.
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SANTARCANGELO.
L' ex assessore: giusto il ritorno alla vecchia tassa
HA FATTO bene Di Nuzzo ad applicare la
Tarsu, la vecchia tassa rifiuti. Dal Pd l' ex
assessore al Bilancio, Filippo Sacchetti,
plaude alla scelta del commissario prefettizio
di Santarcangelo, che ha deciso di approfittare
del recento decreto legge del governo Letta e
applicare ancora, per il 2013, i parametri della
vecchia imposta anziché quelli della Tares.
«Ma bisogna essere chiari e non raccontare le
favole ? avverte Sacchetti ? Tornare alla Tarsu
non risolverà certo tutti i problemi dei
santarcangiolesi, anzi. Ci sarà persino un lieve
aumento per tutti. Però, in questo momento
così negativo per le imprese, far pagare i rifiuti
con la Tares avrebbe dato la mazzata brutale
a molte attività».
Sacchetti ricorda che, da assessore, aveva
introdotto un fondo di 45mila euro proprio per
?alleggerire' il peso della Tares per alcune
imprese più colpite dalla nuova imposta
(pubblici esercizi, negozi di frutta e verdura e
fiorai in particolare). Per queste attività, circa
un centinaio la Tares avrebbe comportato, nell'
anno in corso, aumenti spropositati, fino al
160% o anche più.
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3 novembre 2013
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LAVORO GAZEBO A RIMINI IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 16 NOVEMBRE.
I frontalieri scendono in piazza e ?gettano' le loro
tessere elettorali
Ieri il primo appuntamento in piazza Tre Martiri a Rimini.
VOGLIONO dare un segnale forte e chiaro alla
politica. «Raccogliamo le tessere elettorali». I
frontalieri hanno iniziato a farlo ieri pomeriggio
in piazza Tre Martiri a Rimini. Chiedono una
legge ordinaria sul trattamento fiscale dei
lavoratori italiani all' estero e, nel frattempo, il
ripristino della franchigia. Tutte richieste
ribadite più volte nel corso di una battaglia che
sembra non avere fine. I gazebo allestiti nelle
piazze per raccogliere le tessere elettorali,
intanto, sono soltanto l' aperitivo in vista della
grande manifestazione programmata per
sabato 16 novembre, sempre a Rimini. Perché
l' associazione coordinamento frontalieri non
ha nessuna intenzione di gettare la spugna. «Il
tutto ? dicono ?, rispetto a un anno fa, è
aggravato dal fatto che l' acconto Irpef di
novembre è un vero e proprio salasso perché
non tiene conto della franchigia. Cogliamo con
favore l' approvazione della mozione alla
Camera votata a livello trasversale da
parlamentari di tutti gli schieramenti, fra i quali
i parlamentari di Rimini, l' onorevole Arlotti e l'
onorevole Pizzolante che impegna l' esecutivo
a sostenere le iniziative parlamentari tese a confermare la franchigia nella legge di stabilità, disponendo
la sospensione del pagamento dell' anticipo per l' anno 2014. Questa mozione è di buon auspicio, ma
ovviamente non dà certezze».
IERI, INTANTO, al gazebo di piazza Tre Martiri si sono presentati in tanti per consegnare la propria
tessera elettorale che verrà poi restituita prima delle elezioni.
«Non possiamo più rimanere con le mani in mano ? spiega il portavoce del coordinamento Maurizio
Morigi ?, la situazione è critica e il problema non è ormai più solo dei frontalieri, ma dell' intero territorio
riminese e sammarinese. Dobbiamo assolutamente giungere a una legge ordinaria nel più breve tempo
possibile.
L' appoggio politico non basta più, ci vuole grandissima partecipazione da parte di tutti i lavoratori».
PARTECIPAZIONE, appunto.
Ecco, allora, che il gazebo sarà allestito nella piazza riminese anche sabato della prossima settimana.
Perché il segnale deve arrivare forte e chiaro. Tutto questo in vista della manifestazione del 16
novembre alla quale parteciperanno anche i frontalieri di Lombardia e Liguria. Il corteo partirà da via
Roma con l' arrivo previsto all' Arco d' Augusto, dove è previsto anche un comizio.
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3 novembre 2013
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Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
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SANITA'
Pasini (Iss): «Spendiamo molto meno dei nostri vicini
di casa»
«SPENDIAMO meno rispetto a chi ci sta
vicino, garantendo servizi d' eccellenza». Il
direttore dell' Istituto per la sicurezza sociale,
Paolo Pasini, sottolinea che la spesa sanitaria
sammarinese, 1.700 euro circa per ogni
cittadino, è «inferiore a quella di Italia, Nord
Europa e America». Fino a poco tempo fa «per
l' Oms la Repubblica era al 14esimo posto
nella classifica della spesa sanitaria. Ora
dovremmo essere scesi», spiega Pasini,
aggiungendo che «al di là di ogni reazione
epidermica, certi risultati si ottengono con
professionalità e efficienza», a dimostrazione
che «c' è la capacità di tutto il sistema di
essere protagonista nella gestione delle
risorse».
Risorse ancora più protagoniste in tempi di
spending review. Da questo punto di vista la
legge sulla libera professione si pone, sostiene
la segreteria di Stato alla Sanità, l' obiettivo di
introitare nuove risorse.
Un giudizio in merito Pasini non lo dà per «non
fare un' invasione di campo», sottolinea però
da un lato che «il comitato esecutivo farà di
tutto perché il regolamento sia applicato in maniera rigorosa»; dall' altro che il regolamento stesso verrà
«utilizzato anche per sviluppare potenzialità e relazioni con altri soggetti, assicurazioni e altre sanità,
per avere a disposizione ulteriori risorse».
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Pagina 3
Corriere di Romagna
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«Nuova Ss 16, impatto minore»
La Provincia agli agricoltori: il progetto Anas è migliore.
go. Tradotto: a Coriano potrebbero arrivare
rifiuti da altre regioni. Il presidente Vitali ha
fatto notare che la trasformazione va a cozzare
contro il Piano provinciale dei rifiuti e che può
quindi essere impedita grazie a fondati
elementi legali e amministrativi: Hera non può
cambiare la natura dell' impianto con una
semplice comunicazione. A tal riguardo viene
chiesto al più presto un parere legale.
Qua Riccione. Il sindaco Massimo Pironi (Pd)
non ha alcun dubbio: non se ne parla
nemmeno. Anche perchè quello che sta
succedendo ha quasi il sapore della beffa,
dato che l' incontro in Provincia aveva un
ordine del giorno incentrato sulla raccolta dei
rifiuti da potenziare, sull' uso dei cassonetti da
migliorare. E poi scappa fuori la richiesta da
parte di Hera.
«Su una cosa come questa ­ comunica il primo
cittadino della Perla verde ­ per quanto ci
riguarda non si discute nemmeno. Su un
potenziamento dell' inceneritore la nostra
risposta è assolutamente contraria».
Anche di fronte a una legge e a parametri che
se rispettati danno a Hera questa possibilità, la
diga degli amministratori non deve cedere.
«Non esiste ­ incalza Pironi ­. Hanno anche
esautorato la Provincia: non si chiede un'
autorizzazione, ma si comunica. Ripeto, non esiste. Da una parte chiediamo la collaborazione dei
cittadini sulla raccolta differenziata e poi cosa facciamo, si aumenta la quota dei rifiuti bruciati, mentre
altri magari sono molto meno virtuosi di noi: becchi e bastonati».
Qua Coriano. Semaforo rosso anche per Mimma Spinelli, sindaco a capo di una giunta civica. «Siamo
contrari. E' una decisione che va a discapito della differenziata, compromette la salute dei cittadini,
porta più inquinamento, vorrebbe dire un numero maggiore di mezzi in circolazione».
Come finirà? «La Provincia chiederà un parere legale, mi piace pensare ci sia un cavillo grazie al quale
bloccare tutto. La risposta politica l' abbiamo già data: no».
di opere pubbliche e di consumo del territorio (agricolo) bisognerebbe essere almeno informati. La
Provincia replica con decisione agli agricoltori che contestano il tracciato della nuova Statale 16.
In sintesi: il progetto firmato dall' Anas è meno invasivo rispetto alla soluzione che chiama in causa via
Tolemaide.
Il fatto. La nuova Statale 16 corre da Bellaria a Misano Adriatico e nel suo viaggio attraversa un certo
numero di terreni agricoli. Sono quindi 23 gli imprenditori, aiutati dalRIMINI. Quando si parla le
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Corriere di Romagna
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organizzazioni di categoria, che hanno presentato ricorso al Tar. Chiedono di rivedere il progetto,
prendendo in considerazione un percorso alternativo che a Rimini Nord utilizza via Tolemaide.
"Ennò". L' assessore provinciale alla mobilità, Vincenzo Mirra, non ci sta e replica. «Il tracciato della
variante alla Ss16 è stato approvato dal ministero dell' ambiente d' i ntesa con il ministero dei beni
culturali, dopo un percorso amministrativo che è durato più di venti anni. L' opera e la sua elaborazione
non è dunque improvvisata, se è vero che è prevista nei Psc o nei Prg vigenti dei Comuni interessati
(Bellaria, Rimini, Riccione, Coriano). Ma, poiché non si è rimasti sordi alle richieste di approfondimento,
nell' ambito della Commissione Via si è proceduto a un nuovo approfondimento che ha preso in
considerazione complessivamente ben 23 parametri di analisi tecnica e ambientale».
Nello specifico. «Si sono messe a confronto due soluzioni diverse: una, quella proposta da Anas, ma
modificata, eliminando una serie di collegamenti e sovrappassi, e l' altra, alternativa, che utilizza la
Tolemaide al posto della nuova bretella, adeguandola alle caratteristiche di una strada statale. In
entrambi i casi (le categorie di interferenza e gli indicatori presi in esame) risulta migliorativa l' ipotesi
originaria, ottimizzata, tranne in uno, quando ci si riferisce alla quantità di materiali utilizzati.
Ma l' analisi ha ampiamente assodato come il consumo di territorio e l' impatto paesaggistico sia minore
con l' ipotesi proposta da Anas rispetto all' altra soluzione. Quando si fanno delle affermazioni,
bisognerebbe avere il buon senso di farle seguire da qualche dato e da buone argomentazioni».
A questo punto, il finale è scontato. «Ribadisco dunque che le opere pubbliche sono fondamentali,
soprattutto come quelle della nuova statale 16 che, grazie al nuovo tracciato, porterà a un miglioramento
sensibile dei valori di impatto ambientale e, dunque, cambierà in positivo il volto del nostro territorio».
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Pagina 3
Corriere di Romagna
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E PROVINCIA SULLA NOSTRA PELLE.
Inceneritore, la rivolta dei sindaci
Hera vuole aumentare la quantità di rifiuti bruciati, materiale giunto anche da fuori
regione Riccione e Misano non ci stanno: non scherziamo, qua è in gioco la salute dei
cittadini.
RIMINI. Braccio di ferro sull' inceneritore di
Coriano: Provincia e sindaci si trasformano in
scudi istituzionali contro Hera. I l c o l o s s o
bolognese vuole mutare la natura dell'
impianto: non più semplice smaltitore di rifiuti,
ma produttore di energia. Sembra un cavillo
insignificante, ma non è così: si potrebbe
aprire la porta a "scorie" provenienti da fuori
regione, l' attività aumenta, così come l'
inquinamento. Unico segno meno: la qualità
della vita dei cittadini.
Il fatto. Giovedì in Provincia s i è r i u n i t a l '
assemblea dei sindaci. E il presidente Stefano
Vitali (Pd) ha reso nota una comunicazione
relativa all' impianto di Coriano e con la quale
Hera modifica l' autorizzazione rilasciata nel
2009 nell' ambito del Piano provinciale d e i
rifiuti. Ovviamente è tutto consentito e lecito:
efficienza energetica,
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Pagina 6
Corriere di Romagna
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IL BUSINESS NERO DEI CAMPI.
False assunzioni pagate dai clandestini
I controlli dei carabinieri in diverse aziende agricole: 3 denunciati e 16mila euro di multe
Scoperte 22 richieste di lavoro fasulle per permettere l' ingresso in Italia. Il costo: dai 3 ai
5mila euro.
di SIMONE MASCIA RIMINI. Pagavano per
lavorare. Migliaia di euro versati in contanti,
dai 3 ai 5mila per ognuno di loro: un fiume di
denaro versato per riuscire a trovare un posto
nei campi. Ma soprattutto per avere quei
permessi che permettevano di arrivare in Italia
e fingere di avere un' o c c upazione. Il
"giochino" è stato scoperto dal Nucleo
ispettorato del lavoro carabinieri, che nei giorni
scorsi ha fatto scattare dei controlli a tappeto a
tutela della legalità e della sicurezza in
numerose aziende l e g a t e a l l a p e s c a , a l l '
edilizia, al manifatturiero e al l' agroalimentare.
Ed è stato proprio in questo settore che i
militari dell' Arma, con l' ausilio dei funzionari
del servizio ispezioni lavoro, hanno trovato le
maggiori irregolarità. Tre persone sono state
infatti deferiti alla procura della Repubblica: i
con denza una carenza di aspetti inerenti la
sicurezza dei dipendenti, ma anche la
presenza di lavoratori clandestini. E non solo:
dalle ispezioni è emerso anche che ben 22
persone, tutti di nazionalità straniera, sono
arrivate a Rimini mediante richieste fasulle di
autorizzazione al lavoro stagionale.
In pratica un imprenditore agricolo avrebbe
intascato delle somme piuttosto ingenti, dai 3
ai 5 mila euro per clandestino, in modo da
avviare la procedura richiesta dal Decreto flussi e fare avere loro dei permessi necessari per attestare
che l' ingresso in Italia era giustificato da ll' assunzione in un' azienda. Un piano escogitato, secondo la
ricostruzioni dei carabinieri, proprio per intascare i soldi, impiegare i clandestini nei campi e permettere
loro di restare in territorio italiano. Al termine dei controlli sono scattate anche delle sanzioni per 16mila
euro e sono stati recuperati contributi previdenziali e assistenziali per circa 2mila euro. I carabinieri
hanno infine annunciato che i controlli andranno avanti anche nelle prossime settimane al fine di
«debellare un fenomeno grave e dannoso per l' i ndotto economico e sociale del territorio».
Da segnalare che gli ultimi dati degli ispettori della Direzione provinciale del lavoro avevano portato a 1
milione e 700mila euro di sanzioni incassate con un' impennata vertiginosa dell' 80 per cento rispetto al
milione scarso incassato l' anno precedente. In totale su 1268 attività controllate , 717 erano stati
riscontrati degli illeciti.
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Corriere di Romagna
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Una situazione al limite del drammatico in cui emergeva, in negativo, anche il settore dell' agricoltura,
dove i su 34 posizioni lavorative verificate, ben 28 (l' 83 per cento) erano risultate irregolari.
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Pagina 6
Corriere di Romagna
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Recuperata e restituita cassaforte rubata
RIM INI. Un equipaggio della Volante della
polizia ha recuperato e restituito al legittimo
p r o p r i e t a r i o u n a cassaforte r u b a t a . L a
cassaforte, abbandonata in un fosso, è stata
notata da un cittadino che ha immediatamente
contattato il 113.
Quando la pattuglia è arrivata ha verificato il
contenuto della stessa, riscontrando la
presenza di documenti, chiavi e telecomandi
di cancelli elettrici, ma non di denaro.
Dall' esame dei documenti si è potuti risalire al
proprietario della cassaforte, un imprenditore
che nel corso della notte del 30 ottobre scorso
aveva subito, ai danni della propria attività, un
furto poi denunciato presso l' ufficio denunce
della locale questura.
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Corriere di Romagna
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DI TASCA NOSTRA Il Comune incassa però meno di quanto previsto nel bilancio dell' anno
scorso: circa 600mila euro. Colpa della crisi economica.
Multe, un "salasso" da 6,9 milioni
Metà del gettito destinato alla sicurezza stradale.
RIMINI. Sarà colpa della crisi e quindi del
costo della benzina che fa utilizzare sempre
meno le automobili, ma la "m iniera"
rappresentata dalle contravvenzioni è in
esaurimento rispetto a quanto previsto nel
2012: 6,9 milioni di euro invece di 7,5. Nei
giorni scorsi la giunta ha messo in fila le
risorse che per legge devono essere utilizzate
per finanziare interventi di sicurezza ed
educazione strad a l e . S i tratta del 50 per
cento totale: oltre 3,4 milioni di euro.
bera approvata dall' e s ecutivo il quindici
ottobre, ricorda che il Codice della strada
consentiva di utilizzare le risorse legate alle
contravvenzioni per sostenere una serie di
attività e servizi. Ad esempio: una quota pari al
50 per cento può essere destinata a finanziare
corsi di educazione stradale nelle scuole, a
migliorare la circolazione, a potenziare la
segnaletica. Non solo, il 10 per cento della
quota totale può essere destinato alla
sicurezza stradale e in particolare alla tutela
degli utenti deboli: pedoni, ciclisti, bambini,
anziani, disabili. Un paio d' anni dopo, nel
2010, è intervenuta una modifica che amplia la
gamma dei capitoli da finanziare ad esempio
all' acquisto di mezzi e attrezzature e alla
manutenzione delle strade.
Due conti. Nel 2012 il Comune ha previsto di incassare dalle contravvenzioni 7,5 milioni, mentre a
consuntivo la cifra effettivamente accertata corrisponde a 6,9 milioni. Questo significa che la somma
destinata alle finalità diciamo così di pubblica utilità corrisponde a 3,4 milioni (euro più ero meno). do. A
questo punto la delibera di Palazzo Garampi, pubblicizzata sull' Albo pretorio on line, mette in fila le
cifre e anche le att i v i t à f inanziate.
Nello specifico il capitolo sicurezza e segnaletica stradale vale 869mila euro. Una delle voci più
importanti vale 344mila euro e corrisponde al canone relativo alle telecamere del vigile elettronico e del
Vista red. Cifre ben più basse sono destinate all' acquisto di materiale per un corso di auto d i fe s a (4.8
9 7 eur o ) . Una bella somma (444mila euro) è impegnata per pagare l' attività svolta da terzi e relativa
alle funzioni connessi all' attività delle contravvenzioni e al rimborso delle spese postale anticipate per
conto del Comune.
La sicurezza è un maxi capitolo che vale 1,7 milioni di euro e la fetta più grossa è stata destinata alla
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manutenzione delle strade.
"Briciole" invece all' educazione nelle scuole: 4.806 euro.
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3 novembre 2013
Pagina 7
Corriere di Romagna
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Multe in vista, ma prima arrivano gli avvisi sui
parabrezza
Zona stazione, automobilisti avvertiti in via "informale". La polizia ferroviaria: da lunedì
scattano le sanzioni.
RIMINI. Non potranno lamentarsi che non sono
stati avvertiti. Chi da domani parcheggiare le
auto in zona stazione , a due passi dal cantiere
dove stanno facendo i lavori p e r i l Trc, s i
troverà la multa sul parabrezza. Gli
avvertimenti sono stati lasciati negli stessi
parabrezza di numerosi trasgressori che
anche in questi giorni stanno lasciando le loro
auto dove non potrebbero.
La zona che entrerà nel mirino della polizia
ferroviaria riguarda il lungo tratto di strada
compreso tra la rotatoria di via Roma, dietro il
parcheggio a p a g a m e n t o g e s t i t o d a l l a
Metropark, e la stessa stazione dei treni, all'
altezza dell' i ngresso della Coop, dove già da
un paio di mesi è partito il cantiere per il
Trasporto rapido costiero. Un' area in cui da
tempo parcheggiano decine di auto, grazie
anche alla tolleranza mostrata in tutto questo
tempo nonostante sia sottoposta al regole del
codice della strada. E la situazione sembra
tracimata, tanto che il comandante della polizia
ferroviaria, Gabriele Sarti, ammette che da
domani scatteranno le sanzioni. «I camion non
riescono più entrare nel cantiere del Trc, i
parcheggi per disabili vengono occupati, i
fornitori della Coop non riescono a entrare».
Sarti chiarisce che «i cartelli di divieto di sosta
ci sono da tempo», ma fino a questo momento, a causa anche della mancanza di posti auto in zona, non
si era voluto infierire.
Ora la musica cambierà. Ma non si è voluto colpire a freddo. Tanto che sono spuntati i fogliettini di
preavviso giovedì scorso, in cui si annunciava che le multe sarebbero scattate a partire dal giorno dopo.
L' intento, comunque, è stato quello di fare passare il weekend di feste: solo da domani, giorno di lavoro
anche del cantiere del Trc, gli agenti passeranno a setaccio l' area per elevare, eventualmente, le multe.
«Faremo solo rispettare le regole», conclude Sarti, «non si potrà dire che non c' è stato il preavviso».
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Corriere di Romagna
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Cavaliere della Repubblica: scelti sei riminesi
RIMINI. Sei cittadini della provincia di Rimini
saranno insigniti domani con il titolo di
cavaliere dell' Ordine al merito della
Repubblica italiana. L' appuntamento è per
domani, alle 12, nel palazzo della Prefettura in
via IV Novembre 40.
La cerimonia si terrà al termine delle
celebrazioni per la Festa dell' Unità nazionale
e delle Forze armate.
Sarà il prefetto Claudio Palomba a procedere
alla consegna delle onorificenze destinate a
chi si è distinto «nel campo delle lettere, delle
arti, dell' economia, nonchè per lunghi e
segnalati servizi nelle carriere civili e militari».
I diplomi sono stati conferiti il 2 giugno scorso
t r a m i t e d e c r e t o d e l Presidente d e l l a
Repubblica, Giorgio Napolitano.
I cittadini prescelti sono: il maresciallo capo
Mario Cianfagna del Nucleo informativo del
Comando provinciale dei carabinieri di Rimini;
l' avvocato Sergio De Sio di Rimini; il
comandante provinciale d e i c a r a b i n i e r i d i
Rimini colonnello Luigi Grasso; il titolare del
Caffè Pascucci Mario Pascucci; il comandante
della stazione Carabinieri di Rimini
luogotenente Nicola Quercia; il presidente
riminese dell' Associazione nazionale
perseguitati politici italiani antifascisti e
consigliere dell' Associazione nazionale partigiani d' Italia, Amerigo Zanotti.
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Pagina 8
Corriere di Romagna
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CENTRO STORICO: IL "VALZER" DEL COMMERCIO.
Matis cambia vetrine ed entra in galleria
La boutique si trasferisce in piazza Tre Martiri, al posto dei locali un tempo occupati da
Diesel Chiuso Escada abbigliamento in via IV Novembre, morìa dei negozi di sigarette
elettroniche.
RIMINI. Continua il valzer delle vetrine nel
centro storico riminese.
L' ultimo cambio in ordine di tempo riguarda la
B o u t i q u e M a t i s , importante g r i f f e d e l l '
abbigliamento donna. Dopo diversi anni nella
sede di via Tempio Malatestiano (all' angolo
con via Mentana) il negozio ha deciso di
cambiare sede e trasferirsi nella galleria di
piazza Tre Martiri.
Le nuove vetrine sono state individuate in
quella che per 20 anni è stata la sede del
monomarca Diesel, che ha chiuso i battenti
nello scorso mese di febbraio.
La data di inaugurazione è fissata per venerdì
6 dicembre. E in vista dello spostamento, la
boutique ha dato il via a una vendita
promozionale che proseguirà anche nei
prossimi giorni.
to proprio ieri in via Soardi, al civico numero
12, è stato inaugurato un nuovo negozio di a c
c e ssori e arredo bagno.
Sempre nella stessa strada, da qualche
settimana, ha fatto "capolino" il negozio di
calzature J.
Wilton che va così ad arricchire il nutrito
panorama della via, di vetrine dedicate alle
scarpe.
Fra le (quasi) novità in corso d' Augusto c' è
anche il negozio di abbigliamento M o t iv i . La boutique in franchising ha chiuso "le serrande" diversi
mesi fa, ma ora la gestione sarà curata direttamente dalla casa madre.
IV Novembre ha appena chiuso i battenti la boutique di abbigliamento E s c a da , entro pochi giorni
dovrebbe essere sostituita da un negozio di accessori e vestiti. Un passo più avanti cambia invece
gestione il bar Duom o attualmente chiuso per lavori.
In via Garibaldi ha invece lasciato il suo posto il negozio monomarca della Robe di Kappa. Le tre
vetrine, al centro della strada, sono in cerca di un nuovo acquirente.
Continua la morìa dei negozi di sigarette elettroniche che, a quanto pare, hanno vissuto una brevissima
fiammata di popolarità. Dopo la chiusura dello store di via Soardi, da qualche giorno ha detto stop all'
attività anche Smookiss in corso d' Augusto 99 (nei pressi di piazza Tre Martiri).
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3 novembre 2013
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Happiness, la moda a prezzi stracciati
A centinaia per il "Warehouse sale 2013". Oggi si replica.
RIMINI. Magliette, felpe, pantaloni e giacchetti.
Tutto e molto di più.
Rigorosamente a prezzi stracciati. E quando si
dice stracciati non si tratta di una
esagerazione. Per il secondo anno
consecutivo il mercato delle occasioni
organizzato da Happiness ha fatto il botto.
Centinaia e centinaia di ragazzini (ma non
solo) già alle prime ore del mattino si sono
messi in fila per riuscire a mettere le mani per
primi sui capi più preziosi. Il nome dell' evento:
Warehouse sale 2013.
L' appuntamento era in via Ungheria, apertura
cancelli della mega boutique alle ore nove. In
media la fila per entrare è durata almeno
quaranta minuti. Una "fa tica" che alla fine è
stata ampiamente ripagata grazie agli sconti
veramente straordinari. Oggi si replica.
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LA PREVENZIONE E LA CURA.
Diabete, malato uno su due ma non lo sa
Il 10 novembre la giornata mondiale contro la malattia che colpisce senza segnali
eclatanti Sono 10.200 nel Comune di Rimini, 23mila in provincia. In crescita ogni anno.
di ANNALISA BOSELLI RIMINI. Un riminese
su due ha il diabete ma non sa di averlo. Sono
10.200 i malati nel Comune di Rimini, 23mila
in provincia, della patologia che impedisce al
glucosio di essere assorbito dall' o rganismo.
Dati che di anno in anno si dimostrano in
crescita a causa della sedentarietà, dell'
obesità, della cattiva alimentazione e forse
dell' inq uinamento, così come per l' aumento
del numero di persone anziane nella
popolazione emiliana. Cifre che preoccupano
ed è per questo che in occasione della
giornata mondiale contro il diabete, davanti al
Comune di Cattolica domenica 10, dalle 9 alle
13, sarà possibile effettuare gratuitamente uno
screening e apprendere l' esercizio fisico utile
nel caso di questa patologia.
«All' inizio ­ spiega Maria Corti, presidente
dell' a ssociazione tutela diabete giovanile e
adulto ­ il diabete è latente e non da subito dà
segnali eclatanti.
La giornata ha proprio questo scopo: aiutare le
persone a scoprire se hanno qualche disturbo
e a migliorare la qualità di vita di chi ne
soffre».
Quest' anno la giornata mondiale del diabete
intende fare luce sulle reali proporzioni del
problema diabete e spingere la Regione ad
affrontarlo in modo appropriato, per esempio facendo riferimento al piano nazionale diabete, redatto dal
ministero della Salute, sottoscritto dalle Regioni e pubblicato sulla gazzetta ufficiale in febbraio. Il piano
disegna un modello ideale di assistenza completa e appropriata per ogni persona con diabete.
Se ben gestito, infatti, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del
sistema sanitario.
«Ma la persona con diabete deve avere accesso all' educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure
specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppi seri problemi al cuore, al
cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita,
sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della sanità», nota Salvatore Caputo,
presidente di Diabete Italia.
«Mentre i casi di diabete aumentano, 800 mila in più negli ultimi 10 anni in Italia, le risorse già
insufficienti messe a disposizione dal servizio sanitario, diminuiscono. Questo pone le basi di un'
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emergenza sanitaria ed economica».
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3 novembre 2013
Pagina 10
Corriere di Romagna
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Nuovo look al salone Cgil nel segno del riciclo
RIMINI. Un salone eco ­sostenibile dove
restyling fa rima con riutilizzo. Si è ispirato a
questa filosofia il nuovo look del salone della
sede della Cgil di Rimini di via Caduti di
Marzabotto 30 che verrà inaugurato giovedì 7
alle 12.30 alla presenza di Vincenzo Colla,
segretario regionale della Cgil e Franco Di
Giangirolamo, presidente regionale dell'
Auser, l' associazione che da 15 anni ha in
concessione la sala. Nulla del vecchio arredo
è stato buttato ma riutilizzato per la nuova
disposizione e sono state realizzate delle
librerie grazie al materiale di diversi scarti
industriali del legno. I tavoli non esistono più
trasformati in altri materiali d' arredo.
«Vogliamo infatti ­ afferma Paolo Zani,
presidente dell' Auser Rimini ­ che la sala sia
aperta alla città e che tutti la possano utilizzare
anche per altre attività, come mostre ed eventi
musicali. A breve infatti ospiterà una mostra di
ceramica». E' stato grazie alla maestria dei
ragazzi de ll' associazione "E con ciò" che è
stato possibile riassemblare in maniera
funzionale e con una nuova estetica gli
elementi del precedente arredo. Si sono svolti
dei workshop anche con gli studenti di design
dell' università di San Marino e anche i ragazzi
del liceo artistico Serpieri hanno sviluppato
diversi progetti. «Abbiamo chiesto alla città di usare una economia green ­ afferma Graziano Urbinati,
segretario Cgil ­ prevedendolo anche nel piano del lavoro. Ci sembrava giusto dare il buon esempio».
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Corriere di Romagna
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Riccione "Smart City" punta ad aggiudicarsi il
contest lanciato da Telecom "Italia connessa"
RICCIONE. Sempre più smart city: Riccione
ora punta ad aggiudicarsi il contest lanciato da
Telecom Italia connessa. In palio per il
Comune vincitore la realizzazione della rete a
banda ultra ­larga fissa e mobile con costi
coperti per intero da Telecom. Dopo essere
stata prescelta dal Cnr (Consiglio nazionale
per la ricerca), per la sperimentazione del
progetto di innovazione digitale sostenuto con
un milione di euro di investimenti tecnologici,
Riccione si lancia in una nuova sfida. Il
progetto, elaborato dal Servizio informatico
interno, risponde alla necessità dell' azienda di
telecomunicazioni di estendere la rete di
trasmissione dati indispensabile per garantire
servizi internet ultra veloci anche ai centri di
piccole e medie dimensioni, che in mancanza
di investimenti massicci per i prossimi anni,
rischiano di rimanere ai margini delle grandi
dorsali informatiche che collegheranno le
grandi cittá, in cui gli investimenti sono
sostenuti da una maggior mole di utenti.
Riccone mette in gioco sono quelle di un
territorio comunale già percorso da reti
sotterranee per (illuminazione, gas, acqua,
fognatura) potenzialmente preziose per
ospitare i cavi in fibra ottica. Altro punto di
interesse per Telecom è la rete in fibra ottica
di proprietà comunale che connette i servizi internet del municipio a tutte le sedi decentrate. La
candidatura di Riccione quindi potrebbe avere tutti i requisiti tecnici per la sperimentazione. Un altro
stimolo per i tecnici Telecom potrebbe essere la presenza di alcune frazioni di territorio comunale
penalizzate dal digital divide, ovvero la mancanza di collegamento internet, che penalizza diversi
cittadini e imprese.
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Corriere di Romagna
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CORIANO: IL CASO DEL CANILE.
Minacce e insulti: il sindaco denuncia
Mimma Spinelli: «Su internet oltrepassato il limite». L' assessore Fabbri: «Ora basta»
«La cosa più grave? Offese di donne che colpiscono un' altra donna per gli abiti e non
per i contenuti»
di EMER SANI CORIANO. Minacce e insulti in
rete dopo la chiusura del canile comunale:
secondo il Comune il limite del dialogo è stato
abbondantemente oltrepassato. Così gli
amministratori si tutelano e annunciano che
sono pronti ad intraprendere le vie legali. «Chi
viene con me sotto casa del sindaco... prima o
poi ci sarà qualcuno che ti viene a prendere a
casa».
E ancora la stessa persona posta sulla sua
pagina Facebook: «Toccherebbe mettergli una
bomba sotto casa a chi ha fatto chiudere il
canile a Coriano».
Parole agghiaccianti «ho già contattato le
autorità competenti per denunciare il tutto ­
anticipa il sindaco Mimma Spinelli ­, vogliono
salvare il canile e poi, per assurdo, intendono
mettere le bombe sotto casa delle persone».
Sui vari gruppi Salviamo il canile di Coriano e
Canile di Coriano i post sono un crescendo di
violenza verbale: «A costo di andare in galera
la pigliavo per il collo... tanto in galera manco
ci va il Kabobo che ha picconato 3 persone (il
fatto è accaduto a Milano qualche mese fa,
ndr)».
«Per le stupidità della vostra sindachessa
di...» e ancora, «Dalle foto che ha messo si
crede strafica...
ma va a ...», «ma cosa vuoi aspettarti da un c.... di donna altezzosa e gasata come quella, lei se la tira e
si fa fotografare con la (nostra) si fa per dire ministrazza nera». Nell' immagine in questione il sindaco
Spinelli è a fianco del Ministro dell' inte grazione Cecile Kyenge. «Non colpiscono solo le frasiprosegue
il sindaco ­, ma la cosa più grave è che a scrivere sono donne che colpiscono un' altra donna per il
modo in cui si veste, senza soffermarsi sui contenuti. Ma di fronte a un sindaco uomo si sarebbero
comportate allo stesso modo?».
Sulla diffamazione in rete è intervenuto anche l' assessore al Bilancio, Fabio Fabbri. «Credo proprio che
il limite di tolleranza sia stato oltrepassato da un po' ma ora basta. Farò quello che avremmo dovuto
fare dal primo giorno, mi limiterò a fotografare e inviare ogni esplicita minaccia e ogni offesa alle
autorità competenti: poi ci penseranno loro».
Sul tema della violenza alle donne, anche verbale, il Comune ha avviato da tempo una campagna di
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sensibilizzazione. Ieri sera al teatro Corte è stata inaugurata la mostra di pittura Il ritorno della Grande
Dea, donne in arte contro il femminicidio, mentre il 25 novembre il sindaco Spinelli sarà a Rimini al
banchetto del Fiocco bianco per dire no alla violenza sulle donne.
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Corriere di Romagna
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L’Arcobaleno: «Nessun altro come Bondi, il Pd lo
deve capire»
CATTOLICA. «Nessun altro come Bondi, il Pd lo deve
capire». E' la posizione netta che i leader di Arcobaleno
Sinistra e Libertà inviano al Pd a 24 ore dalla direzione
politica che dovrà decidere come comportarsi sul caso
Bondi (l' assessore non ha riaccettato le deleghe del
sindaco, senza il Bilancio). «Speriamo che il Partito
democratico nella direzione di lunedìaffermano Roberto
Franca (Federazione della Sinistra), Sara Iezzi (Lista
Civica Arcobaleno) e Susy Sorvino (Sinistra Ecologià e
Libertà) ­ tocchi quegli elementi politici che possono
chiarire come l' indicazione di un nome alternativo ad
Alessandro Bondi non sia la strada giusta per risolvere
la crisi attuale».
«Arcobaleno Sinistra Libertà, a differenza di altre forze
politiche ­ spiegano ­ ha partecipato alle primarie con un
proprio candidato, Alessandro Bondi che ha raccolto il
40% dei consensi tra gli elettori del centro sinistra. La
sua presenza in giunta non può, politicamente, essere
equiparata a quella degli altri assessori. Già solo questi
elementi fanno capire che mettere in discussione lui,
significhi mettere in discussione il progetto politico del
centro sinistra».
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«Drastico taglio al cemento»
Idv e Lista Cecchini bacchettano anche il consigliere Del Prete.
CATTOLICA. A differenza dell' Arcobaleno, gli
altri gruppi di maggioranza che appoggiano il
Pd, cioè Idv e Lista Cattolica Per Cecchini, con
due consiglieri eletti, hanno votato a favore del
piano spiaggia.
E ora vogliono dire perché lo hanno fatto:
«Questo piano va in direzione della città e
della sua riqualificazione dell' offerta turistica
che in una città di mare, nasce
necessariamente dalla spiaggia. M a q u a l i
ecomostri?
I l n u o v o piano, appena approvato, ci ha
svelato una drastica riduzione delle cubature e
più aree dedicate ai servizi di intrattenimento.
U n piano che nasce, non dalla volontà dell'
assessore Giovanna Ubalducci, ma da un
serrato e sistematico confronto di sindaco e
giunta con le categorie che operano sulla
spiaggia, e quindi con le forze politiche e con i
consiglieri comunali di maggioranza informati
ripetutamente dell' evoluzione nel corso del
2013». Da qui i due gruppi stigmatizzano «chi
oggi cerca di rivelare una verità diversa, allo
scopo di mostrare una maggioranza esitante.
Tra questi oltre all' opposizione annoveriamo,
e con grande meraviglia, anche il capogruppo
di maggioranza Enrico Del Prete, che pur
aveva adottato il piano in aprile quando la
norma dei lastrici solari era già contenuta, senza mai avanzare alcuna critica nei mesi successivi.
Folgorazione legittima ma tardiva».
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«Monte Colombo pronto a rientrare nell' Unione»
Il sindaco Fiorini: «Se Montefiore non vota lo statuto, rischiamo di rimanere fuori»
di THOMAS DELBIANCO VALCONCA. Monte
Colombo, se il progetto dell' Unione 2.0 non
arriverà a compimento ha da perderci più
degli altri comuni della Valconca. Il motivo?
«Noi non siamo nell' Unione», ricorda il
sindaco Eugenio Fiorini e la legge regionale
ha posto il rischio di un commissariamento per
i comuni sotto i 5mila abitanti che non
uniscono le forze con gli altri.
Ma nell' ultima settimana il sindaco di
Montefiore Vallì Cipriani ha messo i bastoni tra
le ruote alla nuova Unione, bocciando, in
Ufficio di presidenza, la bozza di statuto
modificata, a suo parere, soltanto in parte.
«Siamo partiti da uno statuto concordato ­ dice
Fiorini ­ e in base alle indicazioni della
Regione, sul quale Montefiore si è riservata di
valutare eventuali modifiche. Ma nella riunione
di lunedì, nonostante buona parte delle cose
che aveva richiesto, fossero state concesse, la
Cipriani ha bocciato tutta la stesura».
Quali sono le concessioni ottenute?
«Ho visto che Montefiore puntava molto sul
discorso delle convenzioni, ad esempio. E
questa possibilità c' è: l' Unione, infatti, potrà
stringere convenzioni anche con altri comuni.
Sul discorso della suddivisione del patrimonio,
essendo indivisibile quello dell' Unione, si fa fatica ad accettare certe richieste».
Come andrà a finire?
«Spero che si trovi una soluzione, anche perché se un solo comune dell' Unione, vedi in questo caso
Montefiore, non approva lo statuto in consiglio comunale, salta tutto. E noi di Monte Colombo non ce lo
possiamo permettere».
Quali le conseguenze?
«In questo momento vedi le disposizioni regionali per comuni come il nostro, è quasi impensabile stare
fuori dall' Unione. E per noi che eravamo usciti e adesso vogliamo rientrare, se in questa fase il
percorso non andrà a termine, dovremo prendere iniziative. In questo senso, ho già fatto richiesta di
andare in convenzione con l' Unione in base al vecchio statuto, se entro la fine dell' anno non viene
approvato quello nuovo».
S a l u d e c i o , fuori dall' Unione, ha perso i finanziamenti della Provincia per il tra sporto pubblico. Si
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parlava di questo rischio anche per Monte Colombo.
«No, nessun problema.
A noi ce li hanno dati, perché abbiamo già inviato in Provincia un atto con il quale diciamo che vogliamo
rientrare nell' Unione.
Ed entro il 15 novembre, se non ci saranno ritardi, voteremo in consiglio il via libera allo statuto».
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Santarcangelo. »Un' opportunità che sinora non era stata concessa alle amministrazioni»
«Tarsu, occasione da non perdere»
L' ex assessore Sacchetti: «La Tares mazzata insostenibile»
a Santarcangelo, non perdiamo l' occasione».
Interviene Filippo Sacchetti, ex assessore a l
bilancio nel Comune clementino, a proposito
della possibilità di riapplicare la vecchia Tarsu
a l p o s t o d e l l a Tares, come stabilito dal
commissario prefettizio Clemente D i Nuzzo.
«Un' occasione da non perderela battezza
subito Sacchetti ­ e che finora non era stata
concessa alle amministrazioni. Certo, bisogna
essere chiari e non raccontare favole. Tornare
alla Tarsu non risolverà tutti i problemi dei
cittadini di Santarcangelo, anzi ci sarà persino
un lieve aumento per tutti, però in questo
momento così negativo per le imprese, la
Tares, per come era stata concepita, avrebbe
dato una mazzata brutale e insostenibile a
molte attività. E' giusto il principio per cui ogni
attività debba pagare la tassa in relazione alla
quantità di rifiuto prodotto, però siamo a
conoscenza di situazioni di aumenti eccessivi
e sproporzionati, ne ll ' o r d i n e anche del
400­500%».
L' ex assessore al Bilancio se la prende anche
con lo Stato, definito il «vero responsabile» di
tale confusione. «La precedente
amministrazione, in carica fino allo scorso
giugno, aveva previsto gli aumenti che ci
sarebbero stati, pertanto avevamo incontrato
le associazioni di categoria per renderle consapevoli. Avevamo persino istituito un fondo di 45mila euro
per sostenere gli aumenti che, in alcuni casi, le imprese non sarebbero state in grado di sostenere. Per
mio conto, da ex assessore al bilancio, ho sempre cercato di trovare le formule migliori e più
convenienti per i cittadini».
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Psc congelato esposto in Regione e in Provincia
Bene Comune ­ Sinistra unita: il piano non è conforme al documento preliminare.
di ANNALISA BOSELLI BELLARIA. Piano
strutturale comunale congelato da quasi
cinque anni, Bene Comune ­ Sinistra unita
presenta un esposto in Provincia e Regione.
«Un piano urbanistico realizzato senza
coinvolgere associazioni e consiglieri, e si
vogliano inserire altri elementi rispetto al
documento preliminare senza informare la
città»: è il sospetto alla base dell' esposto che
anima i membri della lista.
«Nonostante i continui proclami e le false
promesse, a cominciare dal programma
elettorale del sindaco di quattro anni e mezzo
fa (che recitava Rapida adozione del Psc), del
nuovo piano non c' è traccia. Dopo
innumerevoli annunci disattesi, il piano non è
stato presentato neppure ai tecnici e non è
stato affidato all' esame della commissione».
A difesa dell' esposto, Bene Comune cita
come tutto debba avvenire nella massima
trasparenza e tenendo informati i consiglieri
comunali «che non possono essere tenuti all'
oscuro dei programmi della giunta». La lista
cita l' articolo 32 che stabilisce come, prima di
adottare il Psc, la giunta elabori un documento
preliminare del piano e il sindaco convochi una
conferenza di pianificazione, alla quale sono
invitate anche le associazioni della città, che
possono fare valutazioni e proposte sul Piano stesso. Ma c' è dell' altro.
Per Bene Comune «l' amministrazione Ceccarelli sembra voler adottare (per l' approvazione non c' è
più il tempo necessario...) un piano urbanistico senza adempiere agli obblighi di partecipazione e
trasparenza previsti dalla legge urbanistica regionale 20/2000». Qualcosa però secondo Bene Comune
non quadra: «Perché mai ­ si chiedono ­ la giunta pensa di presentare al consiglio un piano per poterlo
adottare senza aver convocato la conferenza di pianificazione? Ciò sarebbe possibile solamente se il
Psc da adottare avesse gli stessi contenuti del documento preliminare presentato nella conferenza di
pianificazione del 2008 (ultima giunta Scenna)». Il sospetto è che nel Psc da adottare «vi siano elementi
sostanzialmente diversi rispetto a quelli contenuti nel documento preliminare del 2008 e, a norma di
legge, è obbligatorio convocare una nuova conferenza di pianificazione».
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Corriere di Romagna
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«Castelli a tasse zero»
Pedini Amati: incentiviamo il commercio.
SAN MARINO. Basta immobilismo, occorre
subito mettere in pratica proposte concrete. E'
il senso dell' intervento del consigliere
Federico Pedini Amati che tra le varie
proposte chiede «di valorizzare il centro
storico e la creazione di aree tax free, una per
ogni castello della Repubblica, dove i
commercianti vendono alcune tipologie di
prodotti a tasse zero, magari solo con l' utilizzo
della smac card».
«Altro non abbiamo visto ­ afferma il
consigliere ­ se non nuove tasse. Un paese
che aumenta la pressione fiscale senza dare
alcuna soluzione di uscita dalla crisi, o almeno
provarci, è un paese destinato alla recessione,
al fallimento, allo scontro sociale, alla ribellione
contro una casta che continua ad avere la
pancia piena. Le proposte potrebbero essere
tante, tantissime e tante altre, giuste o
sbagliate per i più, ma comunque proposte
concrete. Un governo si deve assumere nel
bene o nel male le proprie responsabili.
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Pagina 26
Corriere di Romagna
Testate
Frontalieri, la protesta scende a Rimini
Sabato 16 novembre duemila lavoratori davanti alla Prefettura.
voratori per dire no alla diseguaglianza fiscale
davanti alla Prefettura di Rimini. E' questo l'
obiettivo dello stato di agitazione dei frontalieri
sammarinesi, impegnati in questi giorni con
gazebo e incontri, in vista della manifestazione
di protesta che si terrà sabato 16 novembre.
In quell' occasione ci saranno i frontalieri di 4
regioni: Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e
Marche alzeranno la loro voce per chiedere
una legge ordinaria sul trattamento fiscale dei
lavoratori italiani all' estero e, nel frattempo, il
ripristino della franchigia. Intanto, sono già
cominciate le operazione di sensibilizzazione:
ieri i lavoratori avevano allestito un gazebo in
piazza Tre Martiri a Rimini per raccogliere le
tessere elettorali così da dare in un segnale
più forte rivolto alle istituzioni italiane. Gazebo
che ci sarà anche il prossimo sabato per tutto
il giorno. L' obiettivo è portare almeno duemila
lavoratori a manifestare di fronte alla prefettura
tra 15 giorni, chiedendo anche un incontro al
prefetto Claudio Palomba per sensibilizzarlo
allo stato di diseguaglianza fiscale a cui sono
sottoposti i frontalieri.
«Cogliamo con favore ­ aveva spiegato nei
giorni scorsi l' Associazione coordinamento
frontalieri c h e h a o r g a n i z z a t o l a
manifestazione ­ l' approvazione della mozione
alla camera presentata da diversi parlamentari locali che impegna l' esecutivo a sostenere le iniziative
parlamentari tese a confermare la franchigia nella legge di stabilità, disponendo la sospensione del
pagamento dell' anticipo per l' anno 2014. Questa mozione è di buon auspicio ma ovviamente non dà
certezze».
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3 novembre 2013
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Il Resto del Carlino
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RIMINI IL COMUNE HA DECISO: STOP AL TRAFFICO NEL 2014.
Il Ponte di Tiberio va in pensione «Basta auto,
compie 2mila anni»
Mario Gradara RIMINI DOPO duemila anni di
onorato servizio andrà in pensione il Ponte di
Tiberio, monumento dell' epoca di Roma,
insieme con l' Arco d' Augusto simbolo di
Rimini. Non ci crederete, ma ancora oggi è
utilizzato per il traffico veicolare. Il sindaco
Andrea Gnassi (Pd) ne aveva promesso il
pensionamento in campagna elettorale, due
anni fa: «Basta macchine, solo uso didattico e
di mobilità lenta, ciclo­pedonale per il nostro
ponte». Il guaio è che ne manca uno
alternativo. Naufragate per mancanza di fondi
e di progettualità le ipotesi snocciolate negli
anni: quella faraonica di un tunnel da 16 milioni
di euro per 400 metri; quella di un nuovo ponte
più a monte; quella di una strada che
aggirasse il Tiberio costeggiando il fiume
Marecchia. Così restano i palliativi. Niente
ponti nuovi: anzi, ?scricchiola' sinistramente
quello più a mare, all' ingresso nord della città
turistica, che a gennaio sarà demolito e
sostituito entro l' estate da uno prefabbricato,
modello Bailey (i ponti di guerra).
Anche per questo i commercianti del Borgo
San Giuliano ? che si affaccia sul Tiberio ? così come moltissimi riminesi sono scettici o contrari alla
chiusura: «Già oggi il traffico è un caos ? dice il leader della minoranza di centrodestra Gioenzo Renzi
?. Chiudere il ponte deviando auto, moto, furgoni e camion su strade e stradine sarà una Waterloo».
I LAVORI di costruzione del ponte iniziarono sotto l' imperatore Augusto nel 14 dopo Cristo, e
terminarono nel 21 sotto Tiberio, che gli diede il nome. L' anno prossimo ricorrono i duemila anni dalla
fondazione. E' anche per celebrarli degnamente che l' amministrazione comunale vuole regalare al
monumento lo stop definitivo al traffico automobilistico. Dalle bighe alle Bmw, di acqua ne è passata
sotto quello che i riminesi dal Dopoguerra chiamano ?Ponte del Diavolo', perché nonostante i
bombardamenti avessero distrutto mezza Rimini, il Tiberio non ne fu minimamente scalfito. Ma si teme
che il traffico intenso prima o poi lo danneggi. «Chiuderemo il ponte di Tiberio nel 2014 ? conferma l'
assessore alla Mobilità Roberto Biagini ?. L' amministrazione punta a gestire i flussi di traffico
diversamente, con una serie di interventi su nuove rotonde e migliorando la viabilità in diversi punti oggi
critici».
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