n. 4 - dicembre 2013 - Confesercenti Ravenna
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n. 4 - dicembre 2013 - Confesercenti Ravenna
4 Dicembre 2013 - Numero 4- Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna n. Confesercenti e Assohotel chiedono provvedimenti immediati per il turismo Confesercenti lancia l’allarme per le PMI: sono 800 le attività cessate nei primi dieci mesi di quest’anno in Romagna. Serve una svolta nelle scelte politiche Continua, senza tregua, la chiusura di negozi, bar, alberghi, ristoranti, edicole, distributori, nella nostra regione. La fotografia dell’Osservatorio Confesercenti presentata a Bologna nei giorni scorsi è impietosa: rappresenta le nostre città sempre meno vitali economicamente e sempre più povere di negozi e servizi. Nei primi dieci mesi del 2013 in Emilia Romagna si registrano 4.783 chiusure per un saldo negativo, tra iscrizioni e cessazioni, di 1.538 attività: 941 quelle del commercio al dettaglio, 458 le attività di alloggio e ristorazione, e 139 quelle ambulanti. In particolare nel settore bar, tra iscrizioni e cancellazioni, sono 164 quelli che hanno chiuso i battenti, mentre nei ristoranti il saldo negativo e di 201 attività. Anche i negozi di tessile, abbigliamento e calzature registrano un -319 nei primi dieci mesi del 2013. Diminuiscono inoltre i distributori di benzina: 94 in meno in dieci mesi. Analogamente le edicole sono in affanno: i negozi che vendono giornali, riviste e periodici, registrano 64 attività in meno in 10 mesi. Continuano ad aumentare invece le imprese che operano nel commercio via internet che hanno raggiunto le mille unità in regione, con un saldo positivo di 79 aperture in dieci mesi. E tra le provincie di Ravenna e Forlì Cesena il dato è altrettanto serio. Sono 800 le aziende che segue a pag. 8 Le imprese guardano con attenzione e con favore all’AUSL unica di Romagna Il Progetto di AUSL unica di Romagna di cui si parla da alcune settimane è motivo di forte interesse e attenzione anche per il lavoro autonomo, per il fatto in sé, per il peso economico e sociale e per le prospettive che apre nello stesso assetto istituzionale del territorio romagnolo. Ed è un argomento di rilievo su cui il mondo associativo delle imprese è sceso in campo anche in questo unitariamente, con proposte, valutazioni e una nota polemica di merito diventata sostanza. Il Servizio Sanitario Regionale in territorio di Romagna accomuna in sé i più significativi fattori di Si è tenuta nei giorni scorsi, a Modena, la Conferenza regionale sul turismo dedicata al tema: Destinazione Emilia Romagna: innovazione istituzionale e di prodotto per soddisfare una domanda turistica in continua evoluzione”. Per il presidente Confesercenti E. R. Roberto Manzoni “era inevitabile che la lunga crisi economica che ha colpito il nostro paese avrebbe inciso anche sull’economia turistica regionale. Non hanno certo giovato al settore la diminuzione della capacità di spesa delle famiglie, l’illegalità, l’aumento della pressione fiscale e la mancanza, ad oggi, di una politica turistica nazionale e di investimenti capaci di promuovere le nostre ricchezze intercettando la domanda potenziale, sia estera che italiane, quest’ultima penalizzata in questi anni. È inaccettabile - ha continuato Manzoni - che il turismo cresca del 3/4 % l’anno a livello mondiale e il nostro paese, il più ricco di offerta, continui a registrare segni negativi. Occorre perciò intervenire con urgenza e con misure concrete a partire dall’imminente Decreto “Valore Turismo” che dovrebbe essere emanato a giorni dal Governo, che dovrebbe prevedere, a nostro avviso, il potenziamento della promozione del marchio Italia dotando l’Enit di risorse adeguate a quelle dei nostri competitor a livello internazionale; incentivi alle imprese per riqualificazione/innovazione delle strutture e per migliorare l’accesso al credito; il potenziamento delle infrastrutture di trasporto e di accessibilità alle destinazioni turistiche.” A giudizio del presidente di Assohotel Confesercenti E.R., Claudio Della Pasqua “occorre una riforma strutturale delle politiche turistiche capaci di salvaguardare le imprese che operano in Emilia Romagna, uniche al mondo. Come la nostra regione insegna, è l’insieme di quelle piccole che concorrono alla ricchezza del territorio, perché pur essendo meno strutturate e più deboli sul mercato sono però più tenaci e resistenti alla crisi e contribuiscono in maniera determinante alla vitalità, al presidio e alla sicurezza dei nostri centri che, altrisegue a pag. 8 sviluppo economico e sociale, facendone strumenti necessari al perseguimento degli obiettivi di welfare. La storia recente degli attori pubblici e privati di questo territorio ci ha consegnato un sistema di relazioni, ruoli e strategie che hanno fatto del Servizio Sanitario Regionale un modello di efficienza organizzativa e di efficacia assistenziale. Pur tutta via, i mutamenti che stanno interessando la società in questi ultimi anni richiedono un radicale ripensamento dell’architettura istitusegue a pag. 8 1 Nuove imprese di successo La Ricetta Continuiamo la pubblicazione di articoli su nuove iniziative commerciali in Romagna. Si invitano gli associati a segnalare esperienze da evidenziare. “Ristorante del Lago” di Acquapartita Settore Alimentare Momomanga a Lugo Momomanga di Naldoni Celeste & C. Sas è un’impresa femminile costituita nel 2011 tra Babini Ilva e Naldoni Celeste (madre e figlia) allo scopo di vendere fumetti e gadget (DVD, CD, spille, articoli da regalo, abbigliamento, accessori, ecc.) con una particolare proposta di assortimento di prodotti d’importazione diretta giapponese e coreana. L’attività è iniziata nel 2011 in via Concordia in un piccolo locale con una superficie di vendita di 32 mq. Essendo l’unico esercizio nel territorio della Bassa Romagna con un’offerta specializzata in questo genere di prodotti, l’attività ha da subito incontrato il gradimento di un pubblico di appassionati di tutte le età, provenienti da tutta la provincia di Ravenna e oltre. Questo ha motivato l’esigenza di trasferirsi, a luglio di quest’anno, a due anni dalla costituzione, nel nuovo complesso immobiliare i Diamanti in Via Foro Boario n. 8 per garantirsi maggior visibilità e maggiore superficie espositiva. “Con il trasferimento l’azienda ha acquisito una superficie espositiva di 104 mq” ci spiega Celeste Naldoni la giovane titolare (26 anni) “così ho potuto specializzare ulteriormente la proposta merceologica e ampliare l’offerta fumettistica americana, che dopo quella nipponica è la più richiesta dagli appassionati di fumetti. Questo spazio si presta anche alla organizzazione di iniziative, eventi, incontri e mostre dedicate non solo alla fumettistica ma più in generale alla cultura giapponese e americana. Inoltre stiamo lavorando all’organizzazione di tornei legati a Warhammer; un gioco di ruolo e di strategia nel quale i giocatori devono anche realizzare modellini e miniature. Per questo ci stiamo attrezzando anche ad organizzare corsi di pittura, modellismo e action figure”. Ma come è nata l’idea di avviare questa attività? “È certamente stata un’idea coraggiosa quella di aprire a Lugo questo genere di attività che mi ha permesso di mettere a frutto i miei studi e le mie passioni e che ha ricevuto un contributo importante nella consulenza della Confesercenti che ci segue fin dalla costituzione dell’impresa”. Celeste è diplomata al liceo linguistico, laureata in lingua e culture dell’Asia orientale (Curriculum Giappone) all’Università Cà Foscari di Venezia, ha frequentato per tre anni i corsi della British School, ed ha realizzato un’esperienza di studio in una scuola degli Stati Uniti. Negli ultimi due anni ha effettuato tre viaggi di lavoro in Giappone e Sud Corea finalizzati a curare il proprio aggiornamento professionale, andando a conoscere nuovi fornitori e a stringere rapporti economici. La prossima sfida di questa giovane imprenditrice è l’investimento in servizi di information technology, al momento in corso di realizzazione. Infatti Momomanga ha in progetto di espandere la propria attività di vendita dotandosi non solo di un sito internet (che oggi vede già la registrazione del dominio), ma anche di una piattaforma di e-commerce che sarà disponibile a breve. Attualmente Celeste ha fatto conoscere le proprie iniziative attraverso i social network e questo ha già dato i primi riscontri avvicinando all’azienda anche clienti residenti in Sicilia, a Firenze, Torino, Verona e Milano. Questa maggiore visibilità fisica e virtuale consentirà all’azienda di poter sviluppare e raggiungere nuovi clienti e nuovi mercati. Saporìe a Cesena: una bella manifestazione che fa vivere la città Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, il maltempo e il freddo persistenti soprattutto nella giornata di sabato, ha riscosso anche quest’anno successo Saporìe, il Festival del Cibo di Strada. La manifestazione, nata come proseguimento dei temi del Festival Internazionale del Cibo di Strada, che si tiene a Cesena dall’anno 2000, verteva sul gemellaggio culturale ed enogastronomico fra Romagna, Liguria, Monferrato, Puglia, Sicilia, Campania ed Emilia e si è tenuto da venerdì 4 a domenica 6 ottobre a Cesena confermando l’attenzione dei cesenati e dei numerosi turisti che hanno visitato Cesena in occasione dell’evento. L’iniziativa si conferma quindi come il vero e proprio evento che mette la città di Cesena all’attenzione nazionale anche per i servizi realizzati da testate giornalistiche e televisive nazionali. Grande attenzione e partecipazione anche agli Incontri di Gusto su la Cucina di Strada ligure e monferrina, su quella . 2 pugliese e agli incontri dedicati a “La Vecchia di Cavallo”, una antica specialità di cibo di strada parmense che valorizza la carne di cavallo: un mangiare buono, sano e nutriente. A cura di Fiesa-Confesercenti e del progetto “Tipico a Tavola”. Particolarmente gradito e di successo la presentazione dell’ultimo libro di Clara e Gigi Padovani “Street food all’italiana - Il cibo di strada da leccarsi le dita” con alcuni protagonisti del libro presenti a Saporìe, che hanno raccontato le tradizioni e le particolarità dei loro cibi. Molto apprezzata anche la presentazione del libro di Enrico Maltoni e Mauro Carli: Coffee Makers. Una ricerca durata due anni in giro per il mondo alla scoperta di caffettiere, preziose macchine fotografate nelle case dei più importanti collezionisti. Gli appassionati non hanno rinunciato ai gelati della Centrale del Latte di Cesena, oltre alle appassionanti degustazioni sul Caffè in diverse estrazioni. Saporìe, il Festival del Cibo di Strada di qualità, è organizzato in collaborazione con Comune di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Zona A, Atr, Touring Club Italiano, Confesercenti Emilia-Romagna, Tipico a Tavola, Associazione Noi con Loro, Radio Bruno, Matilde Studio, Centrale del Latte di Cesena, Fiesa, Bia Cous Cous, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Il Festival aiuta la sostenibilità ambientale grazie a PieriGroup, Eco Zema e Mater B. “Palm Oil Free” – Al Festival non si usa olio di palma. Il Ristorante del Lago (Località Acquapartita, nel comune di Bagno di Romagna, tel. 0543.903406, aperto mezzogiorno e sera, chiuso il lunedì e il martedì d’inverno) è gestito dalla famiglia di Catia Bartolini dal 1971. La cucina è semplice, con ricette tramandate dalla nonna Mariuccia, che Catia ha imparato insieme alla mamma ai fornelli; dal 1997 è affiancata dal marito Paolo. La cucina del ristorante da allora si è evoluta, legandosi strettamente ai prodotti del territorio: funghi porcini, tartufi bianchi e neri, raccolti di persona ad ogni stagione da Paolo, e poi cacciagione. Oggi, come un tempo, tutti i primi piatti di pasta fresca sono fatti in casa e tirati al mattarello, i ripieni sono attentamente creati con prelibate ricotte, erbe e bacche selvatiche. Vengono selezionate attentamente le carni e i salumi di Cinta Senese o di allevamenti bradi del circondario. In inverno viene macellato il maiale e sono proposti al clienti gli insaccati fatti in casa. Il figlio Andrea, appassionato ed esperto sommelier, cura la fornitissima cantina che vanta etichette pregiate regionali, nazionali ed estere. Per nuovi abbinamenti con i vini, il ristorante offre in menù piatti innovativi ma sempre legati ai prodotti del territorio. Il locale dispone anche di un bar e di camere d’albergo, ha un’ampia sala luminosa ed accogliente, mentre d’estate si può pranzare sotto al pergolato ammirando il verde delle montagne. L’atmosfera è quella famigliare e calorosa di chi trasmette con passione e dedizione l’amore per ciò che fa. Tortino di patate al forno su vellutata di pecorino, con scaglie di tartufo Preparazione: schiacciare le patate con lo schiacciapatate in una boule, impastare a caldo con tutti gli ingredienti e dividere l’impasto a metà. Pressare l’impasto a cucchiaiate nell’apposito anello precedentemente imburrato e posizionare al centro una fetta di 15 gr di pecorino affogandolo nel composto. Ripetere l’operazione di “formatura”. Infornare a 200° C per 15 minuti. Nel frattempo preparare il roux facendo sciogliere il burro e la farina. Far sfrigolare leggermente ed aggiungere la panna e il latte. Far addensare alla consistenza voluta e terminare sciogliendovi dentro il pecorino grattugiato. Aggiustare di sale se necessario. Stendere a specchio la vellutata e adagiarvi i tortini tolti dal forno, servire subito, con scaglie di tartufo. Dosi per 2 persone: 200 gr di patate a pasta bianca cotte a vapore con la buccia, 50 gr di burro, 1 tuorlo d’uovo, 30 gr di pecorino a fette da mettere all’interno, 30 gr di pecorino grattugiato, sale q.b., tartufo fresco q.b. Per il roux (base addensante): 15 gr di burro, 12 gr di farina, 10 cl di panna, 5 cl di latte, 30 g di pecorino grattugiato, sale q.b. Ravenna è stata selezionata nella short list delle sei città italiane (con Siena, Perugia-Assisi, Cagliari, Lecce e Matera) sul totale di tutte quelle partecipanti, tra cui sarà scelta ora a fine 2014, quella destinata a Capitale Europea della Cultura nel 2019. È un primo risultato importante che premia e riconosce il buon lavoro svolto per la presentazione della candidatura, lavoro che ha interessato il Comune e diverse realtà del territorio. Ora, dopo i giusti festeggiamenti per un primo risultato che smentisce anche gli ultimi scettici, lo sforzo per la comunità ravennate in primis, ma possiamo dire della Regione e oltre, riprende e prosegue per la gara che si apre tra le sei città. Gara in cui Ravenna dovrà spendersi ancora con altre idee e progetti (oltre a quelli presentati) e con un sostegno ancora e più convinto del territorio. Il mondo del commercio e del turismo (che ha sostenuto convintamente questa candidatura) nel valutare e dare atto dell’esito della prima selezione, e nel complimentarsi con lo staff promotore, data l’opportunità che può aprirsi per l’economia e per la crescita del territorio, guarda e partecipa con attenzione e impegno a questo appuntamento e alle varie tappe previste. Ora deve venir fuori fino in fondo il nostro essere e fare comunità e ben vengano altre idee costruttive e unificanti. È una sfida importante e qualificata nel presente e per il futuro che si può giocare con le carte in regola. Borsa Bis a Bologna nel 2014 Dopo la prima e positiva esperienza (il diciassette ha portato bene!) del maggio scorso, la macchina organizzativa della Borsa del turismo delle 100 città d’arte d’Italia è già al lavoro per la diciottesima edizione, che come noto si replica a Bologna dal 23 al 25 maggio del 2014. La formula consolidata vedrà eventi, esposizioni (con al centro l’offerta enogastronomica oltre che della città d’arte) incontri, seminari, degustazioni, presentazioni e un workshop commerciale internazionale (sabato 24 maggio dalle ore 9.00) di rilievo cui sarà possibile partecipare. È l’unica vetrina in Italia riservata alle aziende italiane di tutti i centri d’arte, anche piccoli e piccolissimi, che hanno così l’opportunità di: • proporre la loro offerta commerciale di arte, cultura ed enogastronomia; • aumentare la visibilità; • fruire di appuntamenti mirati per un’agenda ottimale; • incontrare oltre 100 Tour Operators della più selezionata domanda internazionale, al fine di acquisire nuovi clienti e stipulare nuovi contratti di collaborazione. La segreteria organizzativa a cura della Società Iniziative Turistiche ha questi recapiti: Telefono. 0532 209499 – Fax. 0532 205220 – [email protected] – www.100cities.it Web Economy! In Romagna c’è voglia di tornare a crescere Il progetto si chiama Web Economy Forum e vede la partecipazione delle Camere di Commercio di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, con l’obiettivo di coinvolgere imprese di tutti i settori affinché si condividano buone prassi, soluzioni e opportunità che il web mette a disposizione e venga facilitato l’incontro e la collaborazione tra le imprese del territorio che vogliono investire sfruttando l’onda della web economy. Il progetto WEF lunedì 16 dicembre farà tappa a Cervia per un Focus dedicato ai settori del Turismo e del Commercio. L’appuntamento coordinato da Confesercenti e Confcommercio, è fissato per le ore 15:30 presso la Sala Riunioni del Museo del Sale dove interverranno i promotori del progetto Studio Giaccardi e Associati, che con la collaborazione di esperti affronteranno tre temi: Giuseppe Giaccardi “Web Economy: che cosa è e perché conviene”; Lidia Marongiu “Web Economy: come si fa e quali vantaggi ottiene l’impresa”; Giuseppe Pino “Web economy: la finanza strutturata d’impresa a supporto delle PMI”. Web Economy Forum oltre al sostegno delle Camere di Commercio vanta la collaborazione con il gruppo Sole 24 Ore e un comitato scientifico che coinvolge personalità del settore come Luca De Biase (Nova 24 e Commissione Agenda Digitale del Governo italiano), Rodolfo Baggio (Università Bocconi) e Maria Grazia Mattei (Meet The Media Guru). Sul sito www.webeconomyforum.it sono disponibili informazioni, slide e potrete consultare indagini e analisi effettuata su campioni di imprese italiane o estere. Il seminario è a ingresso libero con posti limitati; si consiglia la prenotazione on line a questo link: www.eventbrite.it/e/biglietti-leconomia-cresce-con-il-web-9722886415?aff=eorg Tappa conclusiva sarà il Web Economy festival che si svolgerà a Cesena il 7-8-9 febbraio 2014 e vedrà la partecipazione di importanti speaker internazionali e testimonianze imprenditoriali. Stabilità: ne hanno bisogno anche i balneari La FIBA, il sindacato dei balneari di Confesercenti, che è stato tra i primi a muoversi e ad avanzare la proposta (che recentemente fu ripresa anche da un rappresentante del governo), ha chiesto unitamente alle altre associazioni di categoria, che le attuali proposte di privatizzazione delle aree retrostanti gli stabilimenti balneari come eventualmente altre - siano serenamente esaminate e discusse senza falsi quanto infondati preconcetti e senza offensive banalizzazioni. E in effetti se ne sono lette e sentite di tutti i colori. C’è quasi un nuovo sport nazionale: tirare sugli operatori di spiaggia come male del paese. Le imprese balneari italiane meritano rispetto e considerazione e non la presa di posizione pregiudiziale magari di chi continua ad opporsi a qualsiasi iniziativa che riguardi questo settore con argomentazioni fragili e inconsistenti - in alcuni casi palesemente strumentali - arrivando persino a infangare e demonizzare 30.000 aziende a conduzione familiare, mentre le stesse ben meriterebbero di essere difese, elogiate e sostenute quale eccellenza italiana che costituisce un fattore di successo e di competitività del turismo nazionale. Nelle ultime settimane il dibattito pubblico, sia mediatico che politico, sul disegno di legge di stabilità è stato quasi del tutto monopolizzato dall’interrogativo se “vendere o meno le spiagge” anzi, dall’imperativo “le spiagge non si vendono!”. Qualsiasi esame, anche superficiale, degli emendamenti “incriminati”, presentati da senatori appartenenti a diversi schieramenti politici, avrebbe facilmente consentito a chiunque di verificare che nessuno propone, o ha proposto, la vendita di tratti di spiaggia ma esclusivamente di tutto ciò che, per i cambiamenti orografici della costa o per le trasformazioni edilizie legittime intervenute nel tempo, “hanno ormai perso l’originale caratteristica”. A ciò si aggiunga che, per evitare qualsiasi sanatoria di eventuali abusi, tutte le proposte emendative hanno escluso che la vendita possa riguardare “le superfici coperte realizzate in assenza di titoli autorizzatori validi o in presenza di abusi edilizi” e che la stessa, inoltre, debba avvenire non a prezzo di favore ma “sulla base delle valutazioni correnti di mercato”. Pur cui, un semplice esame obiettivo - e non preconcetto - di questi emendamenti avrebbe impedito il surreale dibattito sulla “svendita delle spiagge” da nessuno avanzata e, meno che mai, dalle Organizzazioni di categoria. Si tratta, pertanto, di una specificazione e semplificazione del normale procedimento di sdemasegue a pag. 7 3 Turismo & Pubblici Esercizi Sostegno a Ravenna 2019 Ravenna Poc Darsena a Ravenna: basta grandi strutture commerciali. Confesercenti ha presentato una specifica osservazione Da mesi si discute di prospettive e idee per la Darsena con presentazione di percorsi e anche di desiderata, se non di progetti, anche sulla stampa locale. Il Comune in proposito aveva pubblicato un piano operativo sottoposto ad osservazioni: la Confesercenti in proposito rappresentando le istanze dei propri associati e coerentemente alle posizioni più volte espresse sulla pianificazione urbanistica e commerciale, locale e provinciale, ha presentato nei giorni scorsi formalmente e nei termini previsti dal bando (che sono scaduti l’11 novembre scorso), una specifica osservazione chiedendo che all’interno del Poc Darsena non siano inserite ulteriori previsioni commerciali aventi caratteristiche di grandi strutture commerciali, men che meno del settore alimentare, già ampiamente saturo in zona. La Confesercenti ha chiesto inoltre il coinvolgimento delle Associazioni di categoria nel confronto sulle scelte previsionali del settore. L’osservazione presentata punta a garantire uno sviluppo equilibrato e ponderato della rete commerciale della zona interessata e nel più complessivo contesto comunale e provinciale. Va considerato che già nella zona sono state fatte delle scelte di forte impatto commerciale (zona Fiat) che non abbiamo condiviso e, che ora e di per sé, depotenziano anche altre istanze e nuove gravitazioni. A poca distanza (via A. Milizia) sono previste altre strutture commerciali di dimensioni significative, mentre l’anno che verrà vedrà l’avvio dell’ampliamento altrettanto significativo dell’area commerciale dell’Esp. Stante quanto sopra e anche a fronte dell’esperienza negativa e impattante di altre aree (es. Faentina), nonché a fronte di un ridimensionamento consistente dei consumi anche nella realtà locale (e non riportiamo oltre in questa sede i negativi dati sull’andamento locale delle imprese sia di fatturato che di numero e redditività), per l’associazione è quanto mai opportuno e conseguente ridimensionare le precedenti previsioni programmatorie dimensionandole agli effettivi bisogni del territorio e dello stesso sviluppo delle aree considerate (e non viceversa) e su cui peraltro non vi è alcun studio ragionato, e senza castigare realtà territoriali con gravitazioni peraltro incompatibili con l’organizzazione urbana, ambientale e del traffico, data peraltro la stessa vicinanza all’area portuale e industriale oltre che il transito verso il mare. In ambito commerciale la scelta da intraprendere è la valorizzazione dell’esistente e una forte cautela e sospensione nello sviluppo di nuove aree di gravitazione, ponderando l’offerta commerciale per garantire e avere uno sviluppo del territorio in maniera ordinata. Questa istanza punta anche a salvaguardare l’intero quartiere interessato. Il Presidente Comunale dell’Associazione Gianluca Gasperoni inoltre, nella nota inoltrata a supporto dell’osservazione, ha sottolineato che “l’area turistica commerciale che comprende tutta la testata della Darsena, ha dimensioni ampie e con definizioni troppo a maglie larghe almeno per la parte che attiene al commerciale (pensiamo anche al progetto di riqualificazione del Sigarone accostato al recupero dell’area/ palazzina della CMC), che a nostro avviso va maggiormente circoscritto limitandolo qui agli esercizi di vicinato e verificando passo a passo e con gradualità/moderazione ogni altro sviluppo, in particolare le medie e grandi strutture. Un impegno politico in tal senso era stato manifestato e preso da amministratori precedenti, impegno che non abbiamo trovato nella versione presentata, anzi. Per questo abbiamo presentato l’osservazione al fine di mantenere un equilibrato rapporto fra realtà demografica, esigenze sociali, servizi di prima necessità e rete distributiva del territorio”. La reputazione della città d’arte Il 24 gennaio 2014 (data da confermare) Confesercenti Ravenna presenterà presso la camera di commercio di Ravenna “Ravenna Brand Index”, indagine sviluppata in due fasi di ricerca online e offline attraverso le quali si è cercato di definire la reputazione di Ravenna come destinazione turistica legata alla città d’arte. Interverranno all’iniziativa il Direttore ENIT Andrea Babbi e il sottosegretario del ministero Simonetta Giordani. La quantità e qualità di informazione raccolte grazie all’analisi di strumenti web e al monitoraggio di specifici siti, ci restituisce una base di lavoro molto solida sulla quale poter sviluppare strategie ben ponderate e progetti rivolti al settore turismo per migliorare la proposta della città. Per capire come migliorare il nostro prodotto abbiamo deciso di metterci all’ascolto dei visitatori della città attraverso l’analisi dei loro comportamenti e la catalogazione delle loro opinioni. L’obiettivo dell’indagine è quello di ascoltare i turisti o potenziali tali e capire come percepiscono l’offerta culturale della città prima, durante e dopo la loro esperienza. “Capire come e perché scelgono Ravenna, cosa si aspettano dalla loro 4 vacanza, quali opinioni hanno sui servizi erogati e il grado di soddisfazione delle loro aspettative, sono elementi che ci siamo proposti di acquisire con questo lavoro e che arricchiti dall’enorme quantità di informazioni, catalogate e organizzate, ci restituiranno una solida base di lavoro sulla quale impegnarsi con amministrazioni, altre associazioni e imprenditori, per migliorare il prodotto città d’arte”. Attenzione alla PEC Posta Elettronica Certificata Si ricorda che la casella PEC va costantemente controllata in quanto gli Enti pubblici, i Comuni, l’Agenzia delle Entrate ecc. inviano le comunicazioni alle aziende attraverso queste modalità e non più tramite la posta ordinaria. È in discussione nelle ultime settimane presso le Amministrazioni locali della Provincia di Ravenna il ritorno alla TIA per l’anno 2013: dopo un anno di pressioni (ricordiamo la manifestazione unitaria, la prima del genere di oltre 1.000 imprenditori in Piazza del Popolo il 18 aprile scorso e un emendamento accolto in Parlamento che dava questa facoltà ai Comuni), incontri e discussioni, il lavoro e la richiesta del Tavolo provinciale dell’imprenditoria è stato finalmente riconosciuto e accolto dai Sindaci. Una panoramica temporale che ci riporta all’ottobre del 2012 mette in evidenza la qualità tecnica e sindacale delle osservazioni prima e degli emendamenti poi che le Associazioni imprenditoriali unitariamente hanno prodotto sul regolamento di adozione della Tares: dalle prime voci sulla nuova tassa (dovuta ad una norma di legge del governo precedente) abbiamo sostenuto il ritorno alla TIA come unica soluzione possibile nell’interesse delle piccole e medie imprese del territorio. Dopo un’iniziale chiusura da parte della Provincia che si era fatta carico di coordinare la concertazione con le Associazioni imprenditoriali, finalmente (e dopo molte nuove pressioni) il dialogo è stato riaperto e gli emendamenti alla bozza di regolamento Tares prodotti dai tecnici del nostro Tavolo hanno portato le Amministrazioni ad una decisione forte, partita proprio dal Comune di Ravenna (capofila nell’accogliere l’istanza) e seguita da tutti i Sindaci della Provincia. Il ritorno alla TIA farà risparmiare (rispetto alla paventata applicazione della Tares) alle imprese il 30-40% in media sul totale calcolato per il servizio di igiene ambientale che svolge Hera su tutto il territorio. Le associazioni, inoltre, hanno chiesto alle amministrazioni di mettere in discussione il parametro di ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche, così come fu a suo tempo fatto nel passaggio da Tarsu a Tia in quanto la realtà economico-sociale è talmente peggiorata da allora che non è più giustificata la maggiore pressione sulle Imprese. Confesercenti si è impegnata in prima linea per il ripristino del regolamento TIA, sottolineando come punto centrale l’urgenza di rivedere l’organizzazione tariffaria per combattere la concorrenza sleale tra le attività di consumo sul posto, nonchè mantenere inalterate le scontistiche previste per le attività stagionali e sulle aree esterne. Abbiamo ottenuto un grande risultato in provincia che non avviene altrove, anche nei Comuni vicini. In attesa dei consigli comunali, le Associazioni auspicano un conguaglio finale con un impatto minimo sui bilanci aziendali, favorito dai conteggi a credito in virtù delle somme in eccesso già corrisposte nei due acconti TARES di luglio e settembre: con questo l’anno solare 2013 si chiude e si aprirà per il 2014 la discussione per la nuova Tassa, non senza preoccupazione, ma sempre con l’intento di sostenere le Aziende della Provincia di Ravenna. Andamento del registro imprese Camera di Commercio di Ravenna (primi 9 mesi del 2013) periodo 1° trimestre 2° trimestre 3° trimestre TOTALE Commercio ingrosso e dettaglio Alloggio, bar e ristorazione 172 270 129 116 109 110 410 496 - 86 64 112 55 65 29 30 148 207 - 59 Iscritte Cancellate Iscritte Cancellate Iscritte Cancellate Iscritte Cancellate Concluso il corso per ristoratori Si è appena concluso il corso per ristoratori sull’utilizzo dei macchinari in cucina, organizzato da Cescot. Durante gli incontri, lo Chef Luca Zannoni ha proposto un intero menù, dagli antipasti ai dolci, utilizzando nuove tecnologie per la preparazione, cottura e conservazione dei cibi, valutandone costi, opportunità e convenienza in merito al tipo di attività ristorativa di ciascun partecipante. Il corso si è svolto presso alcuni laboratori di cucina, in particolare Tecnohelp snc a Ravenna, Romagna Grandi Impianti Srl a Cesenatico e Ristocontract Group Sas di San Mauro Mare, in questo modo i partecipanti hanno potuto conoscere le ultime novità offerte dal mercato nel campo dei macchinari e delle nuove tecnologie in cucina (nella foto i corsisti alle prese con la farinata). LugoNextLab e Reti di impresa nella Bassa Romagna: lavori in corso Diversi sono i comuni della Bassa Romagna che stanno percorrendo la strategia di agevolare con il supporto delle Associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani, la messa in rete delle imprese. Ovvero protocolli di intesa fra Amministrazione e Associazioni imprenditoriali relative alle linee strategiche di indirizzo per la promozione urbana e la valorizzazione commerciale e turistica dei territori, attraverso l’utilizzo dei fondi di perequazione (è questa una delle istanze dell’Associazione ai Comuni). I Comuni che per primi hanno fatto questi protocolli sono: Lugo che vanta già un’esperienza operativa maturata anche come consorzio di Commercianti, Bagnacavallo e Fusignano che hanno sottoscritto l’impegno e Alfonsine che si sta organizzando. Obiettivo è quello di finalizzare attività e risorse per aumentare l’attrattività nel centro storico del Comune. Progettazione e realizzazione delle iniziative e delle animazioni dovranno essere coordinate e finalizzate a valorizzare le eccellenze artistiche, culturali, del Comune con attenzione all’arredo urbano, all’accessibilità, ai parcheggi, all’illuminazione con una propensione a creare e conservare un ambiente esteticamente gradevole e accogliente. La proposta della promozione deve essere attenta alla qualità degli eventi e comunicata efficacemente attraverso un calendario dedicato ed inserito nel contesto Unione dei Comuni onde evitare sovrapposizioni di iniziative nel territorio e per essere maggiormente attrattivi. I comuni devono creare attraverso i luoghi, gli eventi e le manifestazioni, una rete di imprese e catturare attenzione di cittadini e visitatori. Secondo Confesercenti i fattori di successo di queste iniziative sono da ricercare nel raggiungimento del massimo consenso tra gli operatori aderenti attraverso ruoli definiti e partecipati, un coordinamento generale sia delle strategie che delle attività e una diffusione organizzata della comunicazione e delle informazioni ma soprattutto la continuità nel tempo. Il ruolo di Confesercenti sarà quello di facilitare la costituzione di un organismo di aggregazione tra imprese finalizzato alla promozione attraverso una serie di attori che devono impegnarsi anche dal lato economico. Queste aggregazioni inoltre saranno fondamentali in futuro in quanto destinatarie di importanti contributi pubblici che agevoleranno il percorso ed eleveranno il livello dell’offerta promo commerciale. L’auspicio ora è che questa esperienza possa essere trasferita in tutti gli altri Comuni del territorio dell’Unione prendendo esempio da chi queste strade le ha già intraprese. 5 Ravenna No alla Tares. Per il 2013 la provincia di Ravenna ritorna alla TIA: un grande risultato delle associazioni per le imprese Sul fenomeno delle Fiere in giornate domenicali, il parere del Presidente ANVA di Forlì Andrea Sali Negli ultimi anni, sulle principali piazze del nostro territorio si sono moltiplicate le iniziative commerciali rivolte agli ambulanti. Quasi sempre istituendo vere e proprie Fiere in giornate domenicali, altre volte realizzando mercati straordinari nelle giornate festive, altre volte ancora realizzando mercatini, in genere estivi, più o meno specializzati. Alle vecchie e tradizionali Fiere e Sagre si sono aggiunte, quindi, molte iniziative che vedono come protagonisti gli operatori commerciali su area pubblica. Su questo fenomeno iniziamo da questo numero del nostro periodico una serie di interviste ai presidenti ANVA del nostro territorio. Cominciamo con Andrea Sali, Presidente ANVA della Confesercenti forlivese. Qual è il giudizio che l’ANVA Confesercenti esprime in merito a questo fenomeno? Le prime domeniche “straordinarie” sono iniziate oramai da più di vent’anni. Ricordo che tra i primi a realizzare queste iniziative furono, proprio, gli ambulanti di Forlì con l’obiettivo di promuovere e far conoscere le offerte del mercato a tutti quelli che non avevano l’abitudine di frequentarlo. Non pensavamo che sarebbero state giornate utili anche dal punto di vista economico e non erano nate per quello, ma avrebbero dovuto servire, invece, a farci pubblicità. Fu un successo anche dal punto di vista economico, tanto è che già dalle successive edizioni moltissimi ambulanti chiesero di poter aderire a queste iniziative. Da lì anche le altre città cominciarono a organizzare mercati straordinari festivi. L’ANVA condivideva l’obiettivo di valorizzare e promuovere la ricca rete commerciale rappresentata dalle fiere e dai mercati e queste iniziative si inserivano in quel contesto, per di più in una situazione economica ben più favorevole di quella attuale. Proprio per questo motivo l’ANVA di Forlì ha favorito la costituzione dei Consorzi di ambulanti che avrebbero potuto gestire le iniziative straordinarie e realizzare, con gli eventuali utili, iniziative pubblicitarie e promozionali a favore dei mercati e delle fiere normali. Molto avvedutamente, tra l’altro, l’ANVA forlivese ha sempre avuto l’attenzione a non realizzare un numero eccessivo di iniziative festive proprio per evitare che le fiere e i mercati normali non avessero ritorni negativi. L’attenzione dell’ANVA e la gestione del Consorzio Promomercato da parte dei suoi uomini migliori hanno permesso, per molto tempo di realizzare pienamente gli obiettivi che ci si era proposti. Qual è l’impatto economico che tali iniziative hanno avuto, nel medio-lungo periodo? Sono state momento di promozione dell’attività ambulante, oppure hanno tolto vitalità e risorse economiche alla normale attività delle fiere e dei mercati, dirottando parte dei consumi in queste occasioni alternative? Poiché i risultati economici di queste iniziative erano molto positivi, altre città tra le quali Ravenna e Cesena e poi Lugo, Faenza, Cesenatico, Cervia, ecc… attraverso i loro Consorzi o altre Società appositamente sorte allo scopo, decisero di realizzare a loro volta iniziative domenicali, in alcuni casi, superando quello che l’ANVA forlivese aveva individuato come limite invalicabile per rispettare l’equilibrio della rete. Sulle prime tutte le varie iniziative funzionavano più o meno bene e fino a pochi anni fa attiravano persone che migravano dalle città vicine, ampliando il bacino di utenza normale, ma col tempo l’interesse è scemato ed anche il risultato economico si è ridotto. Complessivamente si è ridotto sia nei mercati regolari sia nelle giornate festive con l’ulteriore svantaggio che in queste ultime i costi di partecipazione cominciano ad essere molto 6 Nella foto Andrea Sali. elevati. Si è inoltre aggiunto un fenomeno molto negativo e cioè quello di molti colleghi, i quali non intravvedendo più un immediato vantaggio economico, hanno ceduto il proprio posteggio ad altri operatori, spesso extra comunitari. Si è prodotto quindi un notevole abbassamento della qualità dell’offerta e si è perso completamente l’obiettivo primario di promuovere il mercato perché il visitatore occasionale di fronte ad una offerta dequalificata non torna. Qual è la prospettiva per queste iniziative, continueranno a proliferare oppure si pensa ad una loro razionalizzazione ed eventuale riduzione? Quale giudizio esprime l’ANVA in merito alla qualità dell’offerta commerciale che viene proposta in queste occasioni, sono più o meno qualificanti rispetto ai mercati settimanali? Purtroppo la liberalizzazione degli orari di vendita dei negozi in sede fissa, il moltiplicarsi degli ipermercati ed infine la crisi economica hanno fatto in modo che le nostre domeniche straordinarie non abbiano più quel fascino che esercitavano fino a qualche anno fa. L’apertura domenicale non è più una cosa straordinaria e i nostri mercati non sono più una occasione di festa, senza contare che, durante l’inverno, nelle giornate più fredde o di maltempo i consumatori si “rifugiano” in altri contenitori. Proprio per questo nel 2014 a Forlì abbiamo deciso di chiedere lo spostamento della domenica dei saldi in una data primaverile più favorevole. Secondo me le domeniche straordinarie non sono da sopprimere, almeno per quanto riguarda Forlì, che ne propone un numero abbastanza limitato, ma è bene riflet- tere complessivamente sul territorio in merito al numero ed al momento giusto in cui farle. Se è vero, che 20 anni fa pensavamo di lavorare la domenica per renderci visibili e farci conoscere dalle persone che non venivano al mercato, oggi, quando le persone vengono al mercato straordinario domenicale e vedono molti posteggi vuoti e la scarsa qualità della merce esposta, credono che il mercato settimanale sia ancora peggio, mentre spesso è il contrario. Infatti il mercato regolare, rispetto quello domenicale è molto più interessante, perché offre una gamma merceologica più completa. Obbligo invio di autocertificazione attestante la regolarità contributiva Ricordiamo a tutti i colleghi operatori commerciali su area pubblica che entro il 31 gennaio 2014 dovranno inviare a tutti i comuni, che hanno rilasciato loro le autorizzazioni commerciali, l’autocertificazione attestante la regolarità contributiva. Entro la stessa data potrà essere inviata ai comuni la comunicazione attestante la volontà di partecipare alla spunta nelle fiere e nei mercati di quel comune. I soci possono rivolgersi ai nostri uffici per ritirare la relativa modulistica. Groupon e Couponing: opportunità da valutare con attenzione Stabilità… La situazione contingente spinge i consumatori a tener conto del dilagare di offerte super scontate, dove anche in condizioni normali i vari canali di couponing: groupon, privalia, letsbonus, per citarne alcuni tra i più noti, rappresentano comunque importanti strumenti di promozione. Abbiamo fatto alcune domande a Robi Veltroni, specialista di marketing turistico e cultore della materia, che in occasione delle giornate dell’e-commerce di Ravenna ha affrontato nei particolari l’argomento couponing. nializzazione disposto dall’articolo 35 del Codice della Navigazione del lontano 1942 pacificamente attuato dalla Pubblica Amministrazione e che ha permesso nel tempo di realizzare legittimamente parti delle nostre città costiere e di modificare una linea demaniale risalente, in molti casi, a quella definita nell’ormai remoto 1899. Al contrario si è urlato alla “cementificazione delle spiagge” per colpire e orientare l’attenzione dell’opinione pubblica, quando è ormai noto a tutti che le normative ambientali e urbanistiche che governano i litorali sono minuziosamente disciplinate da leggi, regolamenti e innumerevoli strumenti di pianificazione delle Regioni, dei Comuni e delle Sovrintendenze e alle quali tutti si attengono e dovranno attenersi. Nello stigmatizzare le evidenti strumentali forzature e gli attacchi tanto grossolani quanto calunniosi di qualche esponente politico alla disperata ricerca di una visibilità e di un ruolo parlamentare magari perso, si richiama tutti a un sereno esame nel merito delle proposte scevro da “confusioni mediatiche” per comprendere il senso e la portata delle stesse che, a quanto pare, sono finalizzate a contribuire alla riduzione del debito pubblico o alle indispensabili coperture finanziarie ai provvedimenti di riduzione della pressione fiscale (a tal proposito si ricorda che una stima del Ministero delle finanze del lontano 1997 quantificava in 5 miliardi di euro la vendita di questi ormai “relitti del demanio marittimo”). E se l’ancoraggio alla legge di stabilità viene ritenuto non del tutto confacente (per noi lo è eccome) si recepisca il principio in un provvedimento legislativo per dare finalmente una risposta di certezza, utile a superare la precarietà attuale e a favorire gli investimenti del settore (affrontando anche il problema delle pertinenze), quanto mai necessari per qualificare ulteriormente la nostra offerta turistica. Il tema delle spiagge (anche della sua salvaguardia) e la sua risoluzione, deve essere nell’agenda politica del Governo e del Parlamento. Robi quanto vale il fenomeno couponing? Negli ultimi anni Groupon ha avuto una crescita continua ed esponenziale del volume di coupon, con un peso specifico importante nei settori ricettività e ristorazione. Le ultime analisi dicono infatti che questi sono i settori che raccolgono il maggior numero di offerte. Quali consigli ti senti di dare a chi ci sta facendo un pensiero? L’operatore che decide di affrontare una promozione di questo tipo deve esaminare con attenzione le clausole contrattuali per non trovarsi poi in difficoltà nel gestire la propria offerta, ed inoltre deve ponderare l’impatto della stessa sulla propria azienda: organizzazione, costi e reputazione. Tre errori da evitare assolutamente? 1) Arrivare al couponing senza prima aver praticato offerte home-made per la fidelizzazione del clienti già acquisiti. 2) Sottovalutare la potenza di tali piattaforme specialmente per le aziende meno piccole. 3) Firmare il contratto senza averlo letto in tutte le sue parti. Cosa può lasciare di buono una campagna couponing? Nessuno strumento è buono o cattivo per tutte le imprese e in tutti i momenti. Ci sono periodi in cui le aziende hanno bisogno di aprirsi un mercato, attirare nuovi clienti, percorrere vie pubblicitarie in- Nella foto Robi Veltroni. novative. In alcuni casi e con determinati atteggiamenti positivi e propositivi con i clienti acquisiti con i coupon si crea fidelizzazione, ma bisogna essere molto bravi e sapersi giocare il momento in cui il cliente entra in contatto con il negoziante: provare a fidelizzare il cliente, fare cross e up selling. Ma sono tute cose che andrebbero fatte comunque, con o senza couponing. Vender online: quando, perché e come? Un nuovo servizio Confesercenti La grande partecipazione alla seconda edizione de Le Giornate dell’e-commerce a Ravenna segnala l’esigenza degli imprenditori di informarsi sul mer- Obbligo di accettare pagamenti anche attraverso carte di debito A decorrere dal 1° gennaio 2014 entreranno in vigore alcune rilevanti disposizioni, contenute nel Decreto Legge n. 179/2012 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese), con particolare attenzione all’art. 15 in materia di pagamenti elettronici, che al comma 4 contempla l’onere per gli esercenti di accettare “anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito”. Il regolamento interministeriale di attuazione, previsto per l’ingresso a regime dal prossimo anno dell’obbligo di accogliere anche i pagamenti eseguiti in circuito “pago bancomat”, non risulta ad oggi esser stato emanato. Stante il ritardo nell’adozione del decreto attuativo e la presentazione in merito di emendamenti ai recenti disegni di legge, abbiamo ragione di credere che l’applicazione del provvedimento possa essere prorogata di almeno un semestre. cato digitale e sugli strumenti a loro disposizione per diversificare l’offerta in un contesto economico che vede la vendita online come nuova frontiera di sviluppo commerciale. Come Confesercenti abbiamo deciso di strutturare Le Giornate in tre appuntamenti pomeridiani e due approfondimenti serali sui temi della gestione della reputazione online, la possibilità di vendere gli ebook in libreria e un focus sugli strumenti di ecommerce. Visto il grande interesse da parte della base associativa, Confesercenti Ravenna ha deciso di dedicare un portale ad un nuovo servizio di consulenza dedicato a tutti gli imprenditori che desiderano approcciarsi alla vendita online: impresaonline. ra.it nasce con l’intento di orientare ed informare sui temi del mercato sul web fornendo un plus, consulenti sul territorio a cui poter fare riferimento. L’approccio è fresco e pensato per le Categorie della Confesercenti, a tutti i piccoli imprenditori del turismo e dei centri storici ed è per questo che il logo che abbiamo studiato non è un carrello, ma un cestino, perché ci identifica e differenzia dalla grande distribuzione, un oggetto che ci ricorda il commercio di vicinato insomma e allora perché non portarlo online? Impresaonline.ra.it è il luogo dove prendere informazioni e contattare i consulenti della Confesercenti per capire, a seconda delle caratteristiche dell’azienda e dei prodotti, quale strumento sia il migliore per affacciarsi alla vendita online: un altro servizio offerto a completare quelli riscontrabili tutti i giorni, ma in modo digitale. segue dalla terza pagina convenzione 2014 per l’acquisto dei quotidiani locali A seguito della conferma della convenzione sottoscritta per il territorio romagnolo siamo ad offrire, anche quest’anno, a tutti gli Associati interessati la possibilità di acquistare i tre quotidiani locali (Il Resto del Carlino, Il Corriere di Romagna, La Voce) a prezzi vantaggiosi attraverso la formula del coupon-tagliando da consegnare direttamente alle edicole per il ritiro del giornale. Ricordiamo che un probabile prossimo aumento di prezzo dei quotidiani non verrà applicato ai possessori dei coupon. In attesa di conoscere gli importi relativi ai singoli abbonamenti vi invitiamo fin da ora a comunicare la vostra adesione prendendo contatto con le sedi Confesercenti di Forlì, Cesena e Ravenna. 7 segue dalla prima pagina Confesercenti lancia l’allarme aiutate in questo momento e non soffocate da continue tasse, balzelli, burocrazia e stretta del credito. Sono le PMI che hanno fatto ricca l’Italia e solo dal sostegno di queste può ripartire la ripresa economica. I dati dell’Osservatorio evidenziano come il momento depressivo non sembra essere contenuto da reali interventi strutturali necessari a non far cadere questo paese nella depressione. Da tempo avanziamo proposte, per lo più inascoltate, per uscire dalla crisi del settore: riduzione del cuneo fiscale, equità nelle tasse, politiche di ampio respiro che, insieme al rigore dei bilanci, sappia coniugare gli investimenti per la ripresa. hanno chiuso e meno 261 è il saldo tra aziende aperte e cessate (e qualitativamente non è peraltro la stessa cosa). Significativo il dato per i negozi di abbigliamento, per i bar e ristoranti. I dati dell’Osservatorio confermano il trend sfaImprese registrate al 31-10-2013, flussi di iscrizioni e cancellazioni nei primi dieci mesi del vorevole del nostro settore ma noi non ci stiamo 2013 (per tipologia di comune) delle imprese di alloggio e somministrazione a restare spettatori inerti di fronte alle saracinesche che chiudono. Chiediamo da tempo azioni Totale provincia Province concrete, prima che si arrivi ad un punto di non Imprese registrate Iscrizioni Cancellate Saldo ritorno. È necessaria una politica economica naRavenna 3.422 154 184 -30 zionale volta a sostenere i consumi e misure per Forlì-Cesena 3.319 105 174 -69 le PMI in difficoltà che vanno particolarmente Imprese registrate al 31-10-2013, flussi di iscrizioni e cancellazioni nei primi dieci mesi del 2013 (per provincia) delle imprese del commercio al dettaglio Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo Non Non Non Non Province Alimentare Totale Alimentare Alimentare Totale Alimentare Alimentare Totale Alimentare Alimentare Totale Alimentare e non e non e non e non specializzati specializzati specializzati specializzati Ravenna 353 3.129 3.482 15 118 133 31 188 219 -16 -70 -86 Forlì-Cesena 354 3.135 3.489 14 96 110 35 188 223 -21 -92 -113 segue dalla prima pagina Le imprese guardano… zionale, aprendo lo sguardo a innovativi modelli organizzativi cui ispirare le nuove politiche di welfare. Ritenuti imprescindibili i valori che la nostra Costituzione riconosce ai diritti sociali, è dovere delle parti dare impulso a percorsi di rinnovamento che muovano da processi organizzativi orientati all’efficientamento della governance, alla partecipazione decisionale degli organismi intermedi di rappresentanza socio-economica, alla valorizzazione del terzo settore. Recenti studi hanno evidenziato che il nostro Paese registra da alcuni anni un progressivo disimpegno finanziario nel comparto salute, nel convincimento che con le politiche di austerità sociale si pervenga ad una riduzione significativa della spesa pubblica. Tale orientamento porta tuttavia a disattendere la capacità del comparto sanitario di sollecitare gli elementi fondamentali dello sviluppo socioeconomico nel dare corso a progetti distrettuali nei quali coniugare la clinica con la ricerca sperimentale e traslazionale, la formazione con l’innovazione industriale, il soddisfacimento dei bisogni di salute con la capacità di attrarre una domanda di assistenza specialistica cui l’Unione Europea sta per dare un respiro su scala Comunitaria, aprendo ai cittadini europei le frontiere dell’Unione alle politiche di welfare. Su questi presupposti, le associazioni imprenditoriali confidano nella capacità delle Istituzioni regionali e locali nel dare corso al processo politico-amministrativo con cui pervenire alla costituzione della AUSL di Romagna, generando in tal modo un bacino territoriale, demografico e socio-economico in grado di affrontare con solide basi, sfide ed opportunità che si affacceranno già nel breve periodo. è nostro auspicio poter concorrere nell’elaborazione di quello che appare agli occhi della collettività il più significativo progetto di rinnovamento che vedrà coinvolto un così vasto territorio quale è la Romagna. Per questa ragione, rappresenta un appuntamento al quale desideriamo offrire un contributo, muovendo dal presupposto che è nostro convincimento non dover perseguire asettiche politiche di contenimento della spesa, bensì coniugare i positivi effetti economici della razionalizzazione ed efficientamento degli 8 apparati pubblici e privati con strutturate iniziative di reinvestimento, avendo cura di perseguire un effetto contabile quanto meno neutro, a decorrere dalla costituzione dell’AUSL di Romagna. è noto l’effetto positivo che genera la spesa in tutela della salute sull’economia di quei territori che sono in grado di garantire la complessa filiera dell’offerta di prestazioni sanitarie coniugandola con la formazione Accademica, con strutture di ricerca scientifica, con l’artigianato dei prototipi, sino all’industria ad alta tecnologia. Elementi tutti presenti nel territorio di Romagna e per i quali non resta che porre le basi per una duratura concertazione strategica ed una valorizzazione istituzionale ed economica. Confesercenti insieme alle altre associazioni datoriali ha chiesto di partecipare ai tavoli istituzionali nei quali poter meglio rappresentare il pensiero delle imprese. A tal proposito vi è stato un incontro promosso dai Presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie della Province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini e dei Comuni interessati al progetto, insieme ai Direttori generali delle attuali quattro AUSL della Romagna. Incontro non certo esaustivo, anzi. Infatti il mondo associativo è intervenuto nuovamente per chiedere l’istituzione di un tavolo unico romagnolo di confronto con le rappresentanze delle imprese per costruire insieme un pezzo delicato e importante della nostra società. Ci sono alcuni aspetti che non ci piacciono al di là delle polemiche tra le stesse istituzioni poco edificanti e che non ci appassionano: • mentre è stato sottoscritto un protocollo con i sindacati dei lavoratori, non ha avuto (fino ad ora) seguito il confronto con le rappresentanze delle imprese; • la discussione sul progetto (che non significa solo sanità, ma tutto il comparto socio sanitario) si sta incentrando molto nella governance e su chi sarà nella “stanza dei bottoni”; • si sta lasciando quasi completamente in mano ai tecnici la costruzione di tutto il nuovo modello. Questo peraltro rischia di alimentare tensioni localistiche e nuovi comitati di difesa dei posti letto o di quel reparto che non portano da nessuna parte. Si torni quindi e presto a discutere del merito del progetto e delle sue interrelazioni e l’occasione, unica in sé, sia utile anche per gettare un ponte unificante che apra nuove sponde di lavoro (e coesione) tra i territori della Romagna. segue dalla prima pagina Confesercenti e Assohotel… menti, diventerebbero dei deserti con gravi conseguenze anche dal punto di vista sociale. Per questo è fondamentale incentivare gli investimenti che ogni operatore realizza per migliorare la propria attività, consentendo di rientrarne in tempi accettabili, semplificando una burocrazia farraginosa e ostile, detassandoli, rendendo semplici e certe le normative, quali ad esempio quelle sull’antincendio. È indispensabile, tuttavia, perché questo si attui una rivoluzione culturale, consapevole che solo attraverso la promozione e il sostegno delle nostre eccellenze sarà possibile uscire dal tunnel della recessione”. 4 n. Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004 Autorizzazione del tribunale di Ravenna n. 1226/2004 Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701 Direttore Responsabile Giancarlo Corzani Recapito Confesercenti Ravenna Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711 Recapito Confesercenti Cesena Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601 Stampa Full Print Ravenna Hanno collaborato a questo numero: da Ravenna Roberto Lucchi, Giancarlo Melandri, Riccardo Sintoni, Giacomo Costantini, Sara Reali; da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi; da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi, Lores Frignani, Stefania Bartoletti. Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2013