n. 4 - dicembre 2013 - Confesercenti Ravenna

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n. 4 - dicembre 2013 - Confesercenti Ravenna
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Dicembre 2013 - Numero 4- Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv.ni L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - Filiali di Forlì e Ravenna
n.
Confesercenti e Assohotel
chiedono provvedimenti
immediati per il turismo
Confesercenti lancia l’allarme per le PMI:
sono 800 le attività cessate nei primi dieci
mesi di quest’anno in Romagna.
Serve una svolta nelle scelte politiche
Continua, senza tregua, la chiusura di negozi,
bar, alberghi, ristoranti, edicole, distributori, nella
nostra regione. La fotografia dell’Osservatorio
Confesercenti presentata a Bologna nei giorni
scorsi è impietosa: rappresenta le nostre città
sempre meno vitali economicamente e sempre
più povere di negozi e servizi. Nei primi dieci mesi
del 2013 in Emilia Romagna si registrano 4.783
chiusure per un saldo negativo, tra iscrizioni e
cessazioni, di 1.538 attività: 941 quelle del commercio al dettaglio, 458 le attività di alloggio e
ristorazione, e 139 quelle ambulanti.
In particolare nel settore bar, tra iscrizioni e cancellazioni, sono 164 quelli che hanno chiuso i
battenti, mentre nei ristoranti il saldo negativo e
di 201 attività.
Anche i negozi di tessile, abbigliamento e calzature registrano un -319 nei primi dieci mesi
del 2013. Diminuiscono inoltre i distributori di
benzina: 94 in meno in dieci mesi.
Analogamente le edicole sono in affanno: i negozi che vendono giornali, riviste e periodici, registrano 64 attività in meno in 10 mesi.
Continuano ad aumentare invece le imprese che
operano nel commercio via internet che hanno
raggiunto le mille unità in regione, con un saldo
positivo di 79 aperture in dieci mesi.
E tra le provincie di Ravenna e Forlì Cesena il
dato è altrettanto serio. Sono 800 le aziende che
segue a pag. 8
Le imprese guardano con attenzione
e con favore all’AUSL unica di Romagna
Il Progetto di AUSL unica di Romagna di cui si
parla da alcune settimane è motivo di forte interesse e attenzione anche per il lavoro autonomo,
per il fatto in sé, per il peso economico e sociale
e per le prospettive che apre nello stesso assetto
istituzionale del territorio romagnolo.
Ed è un argomento di rilievo su cui il mondo associativo delle imprese è sceso in campo anche
in questo unitariamente, con proposte, valutazioni e una nota polemica di merito diventata
sostanza.
Il Servizio Sanitario Regionale in territorio di Romagna accomuna in sé i più significativi fattori di
Si è tenuta nei giorni scorsi, a Modena, la Conferenza regionale sul turismo dedicata al tema:
Destinazione Emilia Romagna: innovazione
istituzionale e di prodotto per soddisfare una
domanda turistica in continua evoluzione”.
Per il presidente Confesercenti E. R. Roberto Manzoni “era inevitabile che la lunga crisi economica che ha colpito il nostro paese
avrebbe inciso anche sull’economia turistica
regionale. Non hanno certo giovato al settore
la diminuzione della capacità di spesa delle
famiglie, l’illegalità, l’aumento della pressione
fiscale e la mancanza, ad oggi, di una politica
turistica nazionale e di investimenti capaci di
promuovere le nostre ricchezze intercettando
la domanda potenziale, sia estera che italiane, quest’ultima penalizzata in questi anni. È
inaccettabile - ha continuato Manzoni - che il
turismo cresca del 3/4 % l’anno a livello mondiale e il nostro paese, il più ricco di offerta,
continui a registrare segni negativi. Occorre
perciò intervenire con urgenza e con misure concrete a partire dall’imminente Decreto “Valore Turismo” che dovrebbe essere
emanato a giorni dal Governo, che dovrebbe
prevedere, a nostro avviso, il potenziamento
della promozione del marchio Italia dotando
l’Enit di risorse adeguate a quelle dei nostri
competitor a livello internazionale; incentivi
alle imprese per riqualificazione/innovazione
delle strutture e per migliorare l’accesso al
credito; il potenziamento delle infrastrutture
di trasporto e di accessibilità alle destinazioni
turistiche.”
A giudizio del presidente di Assohotel Confesercenti E.R., Claudio Della Pasqua “occorre
una riforma strutturale delle politiche turistiche capaci di salvaguardare le imprese che
operano in Emilia Romagna, uniche al mondo.
Come la nostra regione insegna, è l’insieme di
quelle piccole che concorrono alla ricchezza
del territorio, perché pur essendo meno strutturate e più deboli sul mercato sono però più
tenaci e resistenti alla crisi e contribuiscono
in maniera determinante alla vitalità, al presidio e alla sicurezza dei nostri centri che, altrisegue a pag. 8
sviluppo economico e sociale, facendone strumenti necessari al perseguimento degli obiettivi
di welfare. La storia recente degli attori pubblici
e privati di questo territorio ci ha consegnato un
sistema di relazioni, ruoli e strategie che hanno
fatto del Servizio Sanitario Regionale un modello
di efficienza organizzativa e di efficacia assistenziale.
Pur tutta via, i mutamenti che stanno interessando la società in questi ultimi anni richiedono
un radicale ripensamento dell’architettura istitusegue a pag. 8
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Nuove imprese di successo
La Ricetta
Continuiamo la pubblicazione di articoli su nuove iniziative commerciali in Romagna. Si invitano gli
associati a segnalare esperienze da evidenziare.
“Ristorante del Lago”
di Acquapartita
Settore Alimentare
Momomanga a Lugo
Momomanga di Naldoni Celeste & C. Sas è un’impresa femminile costituita nel 2011 tra Babini Ilva e
Naldoni Celeste (madre e figlia) allo scopo di vendere
fumetti e gadget (DVD, CD, spille, articoli da regalo,
abbigliamento, accessori, ecc.) con una particolare
proposta di assortimento di prodotti d’importazione
diretta giapponese e coreana.
L’attività è iniziata nel 2011 in via Concordia in un
piccolo locale con una superficie di vendita di 32 mq.
Essendo l’unico esercizio nel territorio della Bassa Romagna con un’offerta specializzata in questo
genere di prodotti, l’attività ha da subito incontrato
il gradimento di un pubblico di appassionati di tutte
le età, provenienti da tutta la provincia di Ravenna e
oltre. Questo ha motivato l’esigenza di trasferirsi, a
luglio di quest’anno, a due anni dalla costituzione, nel
nuovo complesso immobiliare i Diamanti in Via Foro
Boario n. 8 per garantirsi maggior visibilità e maggiore
superficie espositiva.
“Con il trasferimento l’azienda ha acquisito una superficie espositiva di 104 mq” ci spiega Celeste Naldoni la
giovane titolare (26 anni) “così ho potuto specializzare ulteriormente la proposta merceologica e ampliare
l’offerta fumettistica americana, che dopo quella nipponica è la più richiesta dagli appassionati di fumetti.
Questo spazio si presta anche alla organizzazione di
iniziative, eventi, incontri e mostre dedicate non solo
alla fumettistica ma più in generale alla cultura giapponese e americana. Inoltre stiamo lavorando all’organizzazione di tornei legati a Warhammer; un gioco di
ruolo e di strategia nel quale i giocatori devono anche
realizzare modellini e miniature. Per questo ci stiamo
attrezzando anche ad organizzare corsi di pittura, modellismo e action figure”.
Ma come è nata l’idea di avviare questa attività?
“È certamente stata un’idea coraggiosa quella di aprire a Lugo questo genere di attività che mi ha permesso
di mettere a frutto i miei studi e le mie passioni e che
ha ricevuto un contributo importante nella consulenza
della Confesercenti che ci segue fin dalla costituzione
dell’impresa”.
Celeste è diplomata al liceo linguistico, laureata in lingua e culture dell’Asia orientale (Curriculum Giappone) all’Università Cà Foscari di Venezia, ha frequentato
per tre anni i corsi della British School, ed ha realizzato
un’esperienza di studio in una scuola degli Stati Uniti.
Negli ultimi due anni ha effettuato tre viaggi di lavoro
in Giappone e Sud Corea finalizzati a curare il proprio
aggiornamento professionale, andando a conoscere
nuovi fornitori e a stringere rapporti economici.
La prossima sfida di questa giovane imprenditrice è
l’investimento in servizi di information technology, al
momento in corso di realizzazione. Infatti Momomanga
ha in progetto di espandere la propria attività di vendita
dotandosi non solo di un sito internet (che oggi vede
già la registrazione del dominio), ma anche di una piattaforma di e-commerce che sarà disponibile a breve.
Attualmente Celeste ha fatto conoscere le proprie iniziative attraverso i social network e questo ha già dato
i primi riscontri avvicinando all’azienda anche clienti
residenti in Sicilia, a Firenze, Torino, Verona e Milano.
Questa maggiore visibilità fisica e virtuale consentirà
all’azienda di poter sviluppare e raggiungere nuovi
clienti e nuovi mercati.
Saporìe a Cesena: una bella manifestazione
che fa vivere la città
Nonostante le condizioni meteorologiche avverse,
il maltempo e il freddo persistenti soprattutto nella
giornata di sabato, ha riscosso anche quest’anno
successo Saporìe, il Festival del Cibo di Strada. La
manifestazione, nata come proseguimento dei temi
del Festival Internazionale del Cibo di Strada, che si
tiene a Cesena dall’anno 2000, verteva sul gemellaggio culturale ed enogastronomico fra Romagna,
Liguria, Monferrato, Puglia, Sicilia, Campania ed Emilia e si è tenuto da venerdì 4 a domenica 6 ottobre a
Cesena confermando l’attenzione dei cesenati e dei
numerosi turisti che hanno visitato Cesena in occasione dell’evento. L’iniziativa si conferma quindi come
il vero e proprio evento che mette la città di Cesena
all’attenzione nazionale anche per i servizi realizzati da
testate giornalistiche e televisive nazionali. Grande attenzione e partecipazione anche agli Incontri di Gusto
su la Cucina di Strada ligure e monferrina, su quella
.
2
pugliese e agli incontri dedicati a “La Vecchia di Cavallo”, una antica specialità di cibo di strada parmense
che valorizza la carne di cavallo: un mangiare buono,
sano e nutriente. A cura di Fiesa-Confesercenti e del
progetto “Tipico a Tavola”. Particolarmente gradito e
di successo la presentazione dell’ultimo libro di Clara e
Gigi Padovani “Street food all’italiana - Il cibo di strada
da leccarsi le dita” con alcuni protagonisti del libro
presenti a Saporìe, che hanno raccontato le tradizioni
e le particolarità dei loro cibi.
Molto apprezzata anche la presentazione del libro di
Enrico Maltoni e Mauro Carli: Coffee Makers. Una ricerca durata due anni in giro per il mondo alla scoperta di caffettiere, preziose macchine fotografate nelle
case dei più importanti collezionisti.
Gli appassionati non hanno rinunciato ai gelati della
Centrale del Latte di Cesena, oltre alle appassionanti
degustazioni sul Caffè in diverse estrazioni.
Saporìe, il Festival del Cibo di Strada di qualità, è organizzato in collaborazione con Comune di Cesena,
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Zona A,
Atr, Touring Club Italiano, Confesercenti Emilia-Romagna, Tipico a Tavola, Associazione Noi con Loro,
Radio Bruno, Matilde Studio, Centrale del Latte di
Cesena, Fiesa, Bia Cous Cous, con il patrocinio del
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e
della Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Il Festival
aiuta la sostenibilità ambientale grazie a PieriGroup,
Eco Zema e Mater B. “Palm Oil Free” – Al Festival non
si usa olio di palma.
Il Ristorante del Lago (Località Acquapartita, nel comune
di Bagno di Romagna, tel. 0543.903406, aperto mezzogiorno e sera, chiuso il lunedì e il martedì d’inverno)
è gestito dalla famiglia di Catia Bartolini dal 1971. La
cucina è semplice, con ricette tramandate dalla nonna
Mariuccia, che Catia ha imparato insieme alla mamma ai
fornelli; dal 1997 è affiancata dal marito Paolo. La cucina
del ristorante da allora si è evoluta, legandosi strettamente ai prodotti del territorio: funghi porcini, tartufi bianchi e
neri, raccolti di persona ad ogni stagione da Paolo, e poi
cacciagione. Oggi, come un tempo, tutti i primi piatti di
pasta fresca sono fatti in casa e tirati al mattarello, i ripieni
sono attentamente creati con prelibate ricotte, erbe e
bacche selvatiche. Vengono selezionate attentamente
le carni e i salumi di Cinta Senese o di allevamenti bradi
del circondario. In inverno viene macellato il maiale e sono
proposti al clienti gli insaccati fatti in casa. Il figlio Andrea,
appassionato ed esperto sommelier, cura la fornitissima
cantina che vanta etichette pregiate regionali, nazionali
ed estere. Per nuovi abbinamenti con i vini, il ristorante
offre in menù piatti innovativi ma sempre legati ai prodotti
del territorio. Il locale dispone anche di un bar e di camere
d’albergo, ha un’ampia sala luminosa ed accogliente,
mentre d’estate si può pranzare sotto al pergolato ammirando il verde delle montagne. L’atmosfera è quella
famigliare e calorosa di chi trasmette con passione e
dedizione l’amore per ciò che fa.
Tortino di patate al forno
su vellutata di pecorino,
con scaglie di tartufo
Preparazione: schiacciare le patate con lo schiacciapatate in una boule, impastare a caldo con tutti gli
ingredienti e dividere l’impasto a metà. Pressare l’impasto a cucchiaiate nell’apposito anello precedentemente
imburrato e posizionare al centro una fetta di 15 gr di
pecorino affogandolo nel composto. Ripetere l’operazione di “formatura”. Infornare a 200° C per 15 minuti.
Nel frattempo preparare il roux facendo sciogliere il burro
e la farina. Far sfrigolare leggermente ed aggiungere la
panna e il latte. Far addensare alla consistenza voluta
e terminare sciogliendovi dentro il pecorino grattugiato.
Aggiustare di sale se necessario.
Stendere a specchio la vellutata e adagiarvi i tortini tolti
dal forno, servire subito, con scaglie di tartufo.
Dosi per 2 persone: 200 gr di patate a pasta bianca cotte
a vapore con la buccia, 50 gr di burro, 1 tuorlo d’uovo,
30 gr di pecorino a fette da mettere all’interno, 30 gr di
pecorino grattugiato, sale q.b., tartufo fresco q.b.
Per il roux (base addensante): 15 gr di burro, 12 gr di
farina, 10 cl di panna, 5 cl di latte, 30 g di pecorino grattugiato, sale q.b.
Ravenna è stata selezionata nella short list delle
sei città italiane (con Siena, Perugia-Assisi, Cagliari, Lecce e Matera) sul totale di tutte quelle
partecipanti, tra cui sarà scelta ora a fine 2014,
quella destinata a Capitale Europea della Cultura nel 2019. È un primo risultato importante
che premia e riconosce il buon lavoro svolto per
la presentazione della candidatura, lavoro che
ha interessato il Comune e diverse realtà del
territorio. Ora, dopo i giusti festeggiamenti per
un primo risultato che smentisce anche gli ultimi
scettici, lo sforzo per la comunità ravennate in
primis, ma possiamo dire della Regione e oltre,
riprende e prosegue per la gara che si apre tra
le sei città. Gara in cui Ravenna dovrà spendersi
ancora con altre idee e progetti (oltre a quelli
presentati) e con un sostegno ancora e più convinto del territorio. Il mondo del commercio e del
turismo (che ha sostenuto convintamente questa candidatura) nel valutare e dare atto dell’esito della prima selezione, e nel complimentarsi
con lo staff promotore, data l’opportunità che
può aprirsi per l’economia e per la crescita del
territorio, guarda e partecipa con attenzione e
impegno a questo appuntamento e alle varie
tappe previste. Ora deve venir fuori fino in fondo
il nostro essere e fare comunità e ben vengano
altre idee costruttive e unificanti. È una sfida
importante e qualificata nel presente e per il
futuro che si può giocare con le carte in regola.
Borsa Bis a Bologna nel 2014
Dopo la prima e positiva esperienza (il diciassette ha portato bene!) del maggio scorso, la macchina
organizzativa della Borsa del turismo delle 100 città d’arte d’Italia è già al lavoro per la diciottesima
edizione, che come noto si replica a Bologna dal 23 al 25 maggio del 2014. La formula consolidata
vedrà eventi, esposizioni (con al centro l’offerta enogastronomica oltre che della città d’arte) incontri,
seminari, degustazioni, presentazioni e un workshop commerciale internazionale (sabato 24 maggio
dalle ore 9.00) di rilievo cui sarà possibile partecipare. È l’unica vetrina in Italia riservata alle aziende
italiane di tutti i centri d’arte, anche piccoli e piccolissimi, che hanno così l’opportunità di:
• proporre la loro offerta commerciale di arte, cultura ed enogastronomia;
• aumentare la visibilità;
• fruire di appuntamenti mirati per un’agenda ottimale;
• incontrare oltre 100 Tour Operators della più selezionata domanda internazionale, al fine di acquisire nuovi clienti e stipulare nuovi contratti di collaborazione.
La segreteria organizzativa a cura della Società Iniziative Turistiche ha questi recapiti: Telefono. 0532
209499 – Fax. 0532 205220 – [email protected] – www.100cities.it
Web Economy!
In Romagna c’è voglia di tornare a crescere
Il progetto si chiama Web Economy Forum e
vede la partecipazione delle Camere di Commercio di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, con
l’obiettivo di coinvolgere imprese di tutti i settori
affinché si condividano buone prassi, soluzioni
e opportunità che il web mette a disposizione e
venga facilitato l’incontro e la collaborazione tra
le imprese del territorio che vogliono investire
sfruttando l’onda della web economy.
Il progetto WEF lunedì 16 dicembre farà tappa
a Cervia per un Focus dedicato ai settori del
Turismo e del Commercio. L’appuntamento
coordinato da Confesercenti e Confcommercio, è fissato per le ore 15:30 presso la Sala
Riunioni del Museo del Sale dove interverranno
i promotori del progetto Studio Giaccardi e Associati, che con la collaborazione di esperti affronteranno tre temi: Giuseppe Giaccardi “Web
Economy: che cosa è e perché conviene”; Lidia
Marongiu “Web Economy: come si fa e quali vantaggi ottiene l’impresa”; Giuseppe Pino
“Web economy: la finanza strutturata d’impresa
a supporto delle PMI”.
Web Economy Forum oltre al sostegno delle
Camere di Commercio vanta la collaborazione
con il gruppo Sole 24 Ore e un comitato scientifico che coinvolge personalità del settore come
Luca De Biase (Nova 24 e Commissione Agenda Digitale del Governo italiano), Rodolfo Baggio (Università Bocconi) e Maria Grazia Mattei
(Meet The Media Guru). Sul sito www.webeconomyforum.it sono disponibili informazioni, slide e potrete consultare indagini e analisi effettuata su campioni di imprese italiane o estere.
Il seminario è a ingresso libero con posti limitati;
si consiglia la prenotazione on line a questo link:
www.eventbrite.it/e/biglietti-leconomia-cresce-con-il-web-9722886415?aff=eorg
Tappa conclusiva sarà il Web Economy festival
che si svolgerà a Cesena il 7-8-9 febbraio 2014
e vedrà la partecipazione di importanti speaker
internazionali e testimonianze imprenditoriali.
Stabilità:
ne hanno bisogno
anche i balneari
La FIBA, il sindacato dei balneari di Confesercenti, che è stato tra i primi a muoversi e ad avanzare la proposta (che recentemente fu ripresa
anche da un rappresentante del governo), ha
chiesto unitamente alle altre associazioni di categoria, che le attuali proposte di privatizzazione
delle aree retrostanti gli stabilimenti balneari come eventualmente altre - siano serenamente
esaminate e discusse senza falsi quanto infondati preconcetti e senza offensive banalizzazioni.
E in effetti se ne sono lette e sentite di tutti i colori.
C’è quasi un nuovo sport nazionale: tirare sugli
operatori di spiaggia come male del paese.
Le imprese balneari italiane meritano rispetto
e considerazione e non la presa di posizione
pregiudiziale magari di chi continua ad opporsi
a qualsiasi iniziativa che riguardi questo settore con argomentazioni fragili e inconsistenti - in
alcuni casi palesemente strumentali - arrivando persino a infangare e demonizzare 30.000
aziende a conduzione familiare, mentre le stesse
ben meriterebbero di essere difese, elogiate e
sostenute quale eccellenza italiana che costituisce un fattore di successo e di competitività del
turismo nazionale.
Nelle ultime settimane il dibattito pubblico, sia
mediatico che politico, sul disegno di legge di
stabilità è stato quasi del tutto monopolizzato
dall’interrogativo se “vendere o meno le spiagge” anzi, dall’imperativo “le spiagge non si vendono!”.
Qualsiasi esame, anche superficiale, degli
emendamenti “incriminati”, presentati da senatori appartenenti a diversi schieramenti politici,
avrebbe facilmente consentito a chiunque di
verificare che nessuno propone, o ha proposto,
la vendita di tratti di spiaggia ma esclusivamente di tutto ciò che, per i cambiamenti orografici
della costa o per le trasformazioni edilizie legittime intervenute nel tempo, “hanno ormai perso
l’originale caratteristica”.
A ciò si aggiunga che, per evitare qualsiasi
sanatoria di eventuali abusi, tutte le proposte
emendative hanno escluso che la vendita possa riguardare “le superfici coperte realizzate in
assenza di titoli autorizzatori validi o in presenza
di abusi edilizi” e che la stessa, inoltre, debba
avvenire non a prezzo di favore ma “sulla base
delle valutazioni correnti di mercato”.
Pur cui, un semplice esame obiettivo - e non
preconcetto - di questi emendamenti avrebbe
impedito il surreale dibattito sulla “svendita delle
spiagge” da nessuno avanzata e, meno che mai,
dalle Organizzazioni di categoria.
Si tratta, pertanto, di una specificazione e semplificazione del normale procedimento di sdemasegue a pag. 7
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Turismo & Pubblici Esercizi
Sostegno a Ravenna 2019
Ravenna
Poc Darsena a Ravenna: basta grandi strutture commerciali.
Confesercenti ha presentato una specifica osservazione
Da mesi si discute di prospettive e idee per la
Darsena con presentazione di percorsi e anche
di desiderata, se non di progetti, anche sulla
stampa locale.
Il Comune in proposito aveva pubblicato un
piano operativo sottoposto ad osservazioni: la
Confesercenti in proposito rappresentando le
istanze dei propri associati e coerentemente alle
posizioni più volte espresse sulla pianificazione
urbanistica e commerciale, locale e provinciale,
ha presentato nei giorni scorsi formalmente e nei
termini previsti dal bando (che sono scaduti l’11
novembre scorso), una specifica osservazione
chiedendo che all’interno del Poc Darsena non
siano inserite ulteriori previsioni commerciali
aventi caratteristiche di grandi strutture commerciali, men che meno del settore alimentare,
già ampiamente saturo in zona. La Confesercenti ha chiesto inoltre il coinvolgimento delle
Associazioni di categoria nel confronto sulle
scelte previsionali del settore.
L’osservazione presentata punta a garantire
uno sviluppo equilibrato e ponderato della rete
commerciale della zona interessata e nel più
complessivo contesto comunale e provinciale.
Va considerato che già nella zona sono state
fatte delle scelte di forte impatto commerciale
(zona Fiat) che non abbiamo condiviso e, che
ora e di per sé, depotenziano anche altre istanze
e nuove gravitazioni. A poca distanza (via A.
Milizia) sono previste altre strutture commerciali
di dimensioni significative, mentre l’anno che
verrà vedrà l’avvio dell’ampliamento altrettanto
significativo dell’area commerciale dell’Esp.
Stante quanto sopra e anche a fronte dell’esperienza negativa e impattante di altre aree
(es. Faentina), nonché a fronte di un ridimensionamento consistente dei consumi anche
nella realtà locale (e non riportiamo oltre in
questa sede i negativi dati sull’andamento locale delle imprese sia di fatturato che di numero
e redditività), per l’associazione è quanto mai
opportuno e conseguente ridimensionare le
precedenti previsioni programmatorie dimensionandole agli effettivi bisogni del territorio e
dello stesso sviluppo delle aree considerate (e
non viceversa) e su cui peraltro non vi è alcun
studio ragionato, e senza castigare realtà territoriali con gravitazioni peraltro incompatibili
con l’organizzazione urbana, ambientale e del
traffico, data peraltro la stessa vicinanza all’area
portuale e industriale oltre che il transito verso il
mare. In ambito commerciale la scelta da intraprendere è la valorizzazione dell’esistente e una
forte cautela e sospensione nello sviluppo di
nuove aree di gravitazione, ponderando l’offerta
commerciale per garantire e avere uno sviluppo
del territorio in maniera ordinata. Questa istanza
punta anche a salvaguardare l’intero quartiere
interessato.
Il Presidente Comunale dell’Associazione
Gianluca Gasperoni inoltre, nella nota inoltrata a
supporto dell’osservazione, ha sottolineato che
“l’area turistica commerciale che comprende
tutta la testata della Darsena, ha dimensioni
ampie e con definizioni troppo a maglie larghe
almeno per la parte che attiene al commerciale
(pensiamo anche al progetto di riqualificazione
del Sigarone accostato al recupero dell’area/
palazzina della CMC), che a nostro avviso va
maggiormente circoscritto limitandolo qui agli
esercizi di vicinato e verificando passo a passo
e con gradualità/moderazione ogni altro sviluppo, in particolare le medie e grandi strutture. Un
impegno politico in tal senso era stato manifestato e preso da amministratori precedenti, impegno che non abbiamo trovato nella versione
presentata, anzi.
Per questo abbiamo presentato l’osservazione
al fine di mantenere un equilibrato rapporto fra
realtà demografica, esigenze sociali, servizi di
prima necessità e rete distributiva del territorio”.
La reputazione della città d’arte
Il 24 gennaio 2014 (data da confermare) Confesercenti Ravenna presenterà presso la camera di commercio di Ravenna “Ravenna Brand
Index”, indagine sviluppata in due fasi di ricerca
online e offline attraverso le quali si è cercato di definire la reputazione di Ravenna come
destinazione turistica legata alla città d’arte.
Interverranno all’iniziativa il Direttore ENIT Andrea Babbi e il sottosegretario del ministero
Simonetta Giordani.
La quantità e qualità di informazione raccolte
grazie all’analisi di strumenti web e al monitoraggio di specifici siti, ci restituisce una base di
lavoro molto solida sulla quale poter sviluppare
strategie ben ponderate e progetti rivolti al settore turismo per migliorare la proposta della città.
Per capire come migliorare il nostro prodotto
abbiamo deciso di metterci all’ascolto dei visitatori della città attraverso l’analisi dei loro
comportamenti e la catalogazione delle loro
opinioni.
L’obiettivo dell’indagine è quello di ascoltare i
turisti o potenziali tali e capire come percepiscono l’offerta culturale della città prima, durante e
dopo la loro esperienza. “Capire come e perché
scelgono Ravenna, cosa si aspettano dalla loro
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vacanza, quali opinioni hanno sui servizi erogati
e il grado di soddisfazione delle loro aspettative,
sono elementi che ci siamo proposti di acquisire
con questo lavoro e che arricchiti dall’enorme
quantità di informazioni, catalogate e organizzate, ci restituiranno una solida base di lavoro
sulla quale impegnarsi con amministrazioni, altre associazioni e imprenditori, per migliorare il
prodotto città d’arte”.
Attenzione alla PEC
Posta Elettronica
Certificata
Si ricorda che la casella PEC va costantemente controllata in quanto
gli Enti pubblici, i Comuni, l’Agenzia delle Entrate ecc. inviano le comunicazioni alle aziende attraverso
queste modalità e non più tramite la
posta ordinaria.
È in discussione nelle ultime settimane presso le
Amministrazioni locali della Provincia di Ravenna
il ritorno alla TIA per l’anno 2013: dopo un anno di
pressioni (ricordiamo la manifestazione unitaria,
la prima del genere di oltre 1.000 imprenditori in
Piazza del Popolo il 18 aprile scorso e un emendamento accolto in Parlamento che dava questa
facoltà ai Comuni), incontri e discussioni, il lavoro
e la richiesta del Tavolo provinciale dell’imprenditoria è stato finalmente riconosciuto e accolto
dai Sindaci. Una panoramica temporale che ci
riporta all’ottobre del 2012 mette in evidenza la
qualità tecnica e sindacale delle osservazioni prima e degli emendamenti poi che le Associazioni
imprenditoriali unitariamente hanno prodotto
sul regolamento di adozione della Tares: dalle
prime voci sulla nuova tassa (dovuta ad una norma di legge del governo precedente) abbiamo
sostenuto il ritorno alla TIA come unica soluzione
possibile nell’interesse delle piccole e medie imprese del territorio.
Dopo un’iniziale chiusura da parte della Provincia
che si era fatta carico di coordinare la concertazione con le Associazioni imprenditoriali, finalmente (e dopo molte nuove pressioni) il dialogo
è stato riaperto e gli emendamenti alla bozza di
regolamento Tares prodotti dai tecnici del nostro Tavolo hanno portato le Amministrazioni ad
una decisione forte, partita proprio dal Comune
di Ravenna (capofila nell’accogliere l’istanza) e
seguita da tutti i Sindaci della Provincia.
Il ritorno alla TIA farà risparmiare (rispetto alla
paventata applicazione della Tares) alle imprese il 30-40% in media sul totale calcolato per il
servizio di igiene ambientale che svolge Hera su
tutto il territorio.
Le associazioni, inoltre, hanno chiesto alle amministrazioni di mettere in discussione il parametro di ripartizione dei costi tra utenze domestiche
e non domestiche, così come fu a suo tempo
fatto nel passaggio da Tarsu a Tia in quanto la
realtà economico-sociale è talmente peggiorata
da allora che non è più giustificata la maggiore
pressione sulle Imprese.
Confesercenti si è impegnata in prima linea
per il ripristino del regolamento TIA, sottolineando come punto centrale l’urgenza di rivedere l’organizzazione tariffaria per combattere la
concorrenza sleale tra le attività di consumo sul
posto, nonchè mantenere inalterate le scontistiche previste per le attività stagionali e sulle aree
esterne. Abbiamo ottenuto un grande risultato
in provincia che non avviene altrove, anche nei
Comuni vicini.
In attesa dei consigli comunali, le Associazioni
auspicano un conguaglio finale con un impatto
minimo sui bilanci aziendali, favorito dai conteggi a credito in virtù delle somme in eccesso già
corrisposte nei due acconti TARES di luglio e
settembre: con questo l’anno solare 2013 si
chiude e si aprirà per il 2014 la discussione per
la nuova Tassa, non senza preoccupazione, ma
sempre con l’intento di sostenere le Aziende
della Provincia di Ravenna.
Andamento del registro imprese Camera di Commercio di Ravenna (primi 9 mesi del 2013)
periodo
1° trimestre
2° trimestre
3° trimestre
TOTALE
Commercio
ingrosso e dettaglio
Alloggio, bar
e ristorazione
172
270
129
116
109
110
410
496
- 86
64
112
55
65
29
30
148
207
- 59
Iscritte
Cancellate
Iscritte
Cancellate
Iscritte
Cancellate
Iscritte
Cancellate
Concluso il corso per ristoratori
Si è appena concluso il corso per ristoratori
sull’utilizzo dei macchinari in cucina, organizzato
da Cescot. Durante gli incontri, lo Chef Luca
Zannoni ha proposto un intero menù, dagli antipasti ai dolci, utilizzando nuove tecnologie per la
preparazione, cottura e conservazione dei cibi,
valutandone costi, opportunità e convenienza
in merito al tipo di attività ristorativa di ciascun
partecipante. Il corso si è svolto presso alcuni
laboratori di cucina, in particolare Tecnohelp
snc a Ravenna, Romagna Grandi Impianti Srl
a Cesenatico e Ristocontract Group Sas di San
Mauro Mare, in questo modo i partecipanti hanno potuto conoscere le ultime novità offerte dal
mercato nel campo dei macchinari e delle nuove
tecnologie in cucina (nella foto i corsisti alle prese
con la farinata).
LugoNextLab e Reti
di impresa nella
Bassa Romagna:
lavori in corso
Diversi sono i comuni della Bassa Romagna
che stanno percorrendo la strategia di agevolare con il supporto delle Associazioni di categoria
dei commercianti e degli artigiani, la messa in
rete delle imprese. Ovvero protocolli di intesa
fra Amministrazione e Associazioni imprenditoriali relative alle linee strategiche di indirizzo per la
promozione urbana e la valorizzazione commerciale e turistica dei territori, attraverso l’utilizzo dei
fondi di perequazione (è questa una delle istanze
dell’Associazione ai Comuni).
I Comuni che per primi hanno fatto questi protocolli sono: Lugo che vanta già un’esperienza
operativa maturata anche come consorzio di
Commercianti, Bagnacavallo e Fusignano che
hanno sottoscritto l’impegno e Alfonsine che si
sta organizzando. Obiettivo è quello di finalizzare
attività e risorse per aumentare l’attrattività nel
centro storico del Comune.
Progettazione e realizzazione delle iniziative e
delle animazioni dovranno essere coordinate e
finalizzate a valorizzare le eccellenze artistiche,
culturali, del Comune con attenzione all’arredo
urbano, all’accessibilità, ai parcheggi, all’illuminazione con una propensione a creare e conservare un ambiente esteticamente gradevole e
accogliente. La proposta della promozione deve
essere attenta alla qualità degli eventi e comunicata efficacemente attraverso un calendario
dedicato ed inserito nel contesto Unione dei Comuni onde evitare sovrapposizioni di iniziative nel
territorio e per essere maggiormente attrattivi.
I comuni devono creare attraverso i luoghi, gli
eventi e le manifestazioni, una rete di imprese e
catturare attenzione di cittadini e visitatori.
Secondo Confesercenti i fattori di successo di
queste iniziative sono da ricercare nel raggiungimento del massimo consenso tra gli operatori
aderenti attraverso ruoli definiti e partecipati, un
coordinamento generale sia delle strategie che
delle attività e una diffusione organizzata della
comunicazione e delle informazioni ma soprattutto la continuità nel tempo.
Il ruolo di Confesercenti sarà quello di facilitare
la costituzione di un organismo di aggregazione
tra imprese finalizzato alla promozione attraverso
una serie di attori che devono impegnarsi anche dal lato economico. Queste aggregazioni
inoltre saranno fondamentali in futuro in quanto
destinatarie di importanti contributi pubblici che
agevoleranno il percorso ed eleveranno il livello
dell’offerta promo commerciale.
L’auspicio ora è che questa esperienza possa
essere trasferita in tutti gli altri Comuni del territorio dell’Unione prendendo esempio da chi
queste strade le ha già intraprese.
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Ravenna
No alla Tares. Per il 2013 la provincia di
Ravenna ritorna alla TIA: un grande risultato
delle associazioni per le imprese
Sul fenomeno delle Fiere in giornate domenicali,
il parere del Presidente ANVA di Forlì Andrea Sali
Negli ultimi anni, sulle principali piazze del nostro territorio si sono moltiplicate le iniziative commerciali rivolte agli ambulanti. Quasi sempre istituendo vere e proprie Fiere in giornate domenicali, altre volte realizzando mercati straordinari
nelle giornate festive, altre volte ancora realizzando mercatini, in genere estivi, più o meno specializzati.
Alle vecchie e tradizionali Fiere e Sagre si sono aggiunte, quindi, molte iniziative che vedono come protagonisti gli
operatori commerciali su area pubblica. Su questo fenomeno iniziamo da questo numero del nostro periodico una
serie di interviste ai presidenti ANVA del nostro territorio. Cominciamo con Andrea Sali, Presidente ANVA della Confesercenti forlivese.
Qual è il giudizio che l’ANVA Confesercenti
esprime in merito a questo fenomeno?
Le prime domeniche “straordinarie” sono iniziate
oramai da più di vent’anni. Ricordo che tra i primi
a realizzare queste iniziative furono, proprio, gli
ambulanti di Forlì con l’obiettivo di promuovere e
far conoscere le offerte del mercato a tutti quelli che non avevano l’abitudine di frequentarlo.
Non pensavamo che sarebbero state giornate
utili anche dal punto di vista economico e non erano nate per quello, ma avrebbero dovuto servire,
invece, a farci pubblicità. Fu un successo anche
dal punto di vista economico, tanto è che già dalle
successive edizioni moltissimi ambulanti chiesero di poter aderire a queste iniziative. Da lì anche
le altre città cominciarono a organizzare mercati
straordinari festivi. L’ANVA condivideva l’obiettivo di valorizzare e promuovere la ricca rete commerciale rappresentata dalle fiere e dai mercati
e queste iniziative si inserivano in quel contesto,
per di più in una situazione economica ben più
favorevole di quella attuale. Proprio per questo
motivo l’ANVA di Forlì ha favorito la costituzione
dei Consorzi di ambulanti che avrebbero potuto
gestire le iniziative straordinarie e realizzare, con
gli eventuali utili, iniziative pubblicitarie e promozionali a favore dei mercati e delle fiere normali.
Molto avvedutamente, tra l’altro, l’ANVA forlivese ha sempre avuto l’attenzione a non realizzare
un numero eccessivo di iniziative festive proprio
per evitare che le fiere e i mercati normali non
avessero ritorni negativi. L’attenzione dell’ANVA
e la gestione del Consorzio Promomercato da
parte dei suoi uomini migliori hanno permesso,
per molto tempo di realizzare pienamente gli
obiettivi che ci si era proposti.
Qual è l’impatto economico che tali iniziative hanno avuto, nel medio-lungo periodo? Sono state
momento di promozione dell’attività ambulante,
oppure hanno tolto vitalità e risorse economiche
alla normale attività delle fiere e dei mercati, dirottando parte dei consumi in queste occasioni
alternative?
Poiché i risultati economici di queste iniziative
erano molto positivi, altre città tra le quali Ravenna e Cesena e poi Lugo, Faenza, Cesenatico,
Cervia, ecc… attraverso i loro Consorzi o altre
Società appositamente sorte allo scopo, decisero di realizzare a loro volta iniziative domenicali,
in alcuni casi, superando quello che l’ANVA forlivese aveva individuato come limite invalicabile
per rispettare l’equilibrio della rete. Sulle prime
tutte le varie iniziative funzionavano più o meno
bene e fino a pochi anni fa attiravano persone
che migravano dalle città vicine, ampliando il
bacino di utenza normale, ma col tempo l’interesse è scemato ed anche il risultato economico
si è ridotto. Complessivamente si è ridotto sia
nei mercati regolari sia nelle giornate festive con
l’ulteriore svantaggio che in queste ultime i costi
di partecipazione cominciano ad essere molto
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Nella foto Andrea Sali.
elevati. Si è inoltre aggiunto un fenomeno molto
negativo e cioè quello di molti colleghi, i quali
non intravvedendo più un immediato vantaggio
economico, hanno ceduto il proprio posteggio
ad altri operatori, spesso extra comunitari. Si è
prodotto quindi un notevole abbassamento della
qualità dell’offerta e si è perso completamente l’obiettivo primario di promuovere il mercato
perché il visitatore occasionale di fronte ad una
offerta dequalificata non torna.
Qual è la prospettiva per queste iniziative, continueranno a proliferare oppure si pensa ad una
loro razionalizzazione ed eventuale riduzione?
Quale giudizio esprime l’ANVA in merito alla qualità dell’offerta commerciale che viene proposta
in queste occasioni, sono più o meno qualificanti
rispetto ai mercati settimanali?
Purtroppo la liberalizzazione degli orari di vendita
dei negozi in sede fissa, il moltiplicarsi degli ipermercati ed infine la crisi economica hanno fatto
in modo che le nostre domeniche straordinarie
non abbiano più quel fascino che esercitavano
fino a qualche anno fa. L’apertura domenicale
non è più una cosa straordinaria e i nostri mercati non sono più una occasione di festa, senza
contare che, durante l’inverno, nelle giornate più
fredde o di maltempo i consumatori si “rifugiano”
in altri contenitori. Proprio per questo nel 2014 a
Forlì abbiamo deciso di chiedere lo spostamento
della domenica dei saldi in una data primaverile più favorevole. Secondo me le domeniche
straordinarie non sono da sopprimere, almeno
per quanto riguarda Forlì, che ne propone un
numero abbastanza limitato, ma è bene riflet-
tere complessivamente sul territorio in merito al
numero ed al momento giusto in cui farle. Se è
vero, che 20 anni fa pensavamo di lavorare la
domenica per renderci visibili e farci conoscere
dalle persone che non venivano al mercato, oggi,
quando le persone vengono al mercato straordinario domenicale e vedono molti posteggi vuoti
e la scarsa qualità della merce esposta, credono
che il mercato settimanale sia ancora peggio,
mentre spesso è il contrario. Infatti il mercato
regolare, rispetto quello domenicale è molto più
interessante, perché offre una gamma merceologica più completa.
Obbligo invio di
autocertificazione
attestante la regolarità
contributiva
Ricordiamo a tutti i colleghi operatori commerciali su area pubblica che entro il 31
gennaio 2014 dovranno inviare a tutti i
comuni, che hanno rilasciato loro le autorizzazioni commerciali, l’autocertificazione
attestante la regolarità contributiva. Entro
la stessa data potrà essere inviata ai comuni la comunicazione attestante la volontà
di partecipare alla spunta nelle fiere e nei
mercati di quel comune. I soci possono rivolgersi ai nostri uffici per ritirare la relativa
modulistica.
Groupon e Couponing: opportunità
da valutare con attenzione
Stabilità…
La situazione contingente spinge i consumatori a tener conto del dilagare
di offerte super scontate, dove anche in condizioni normali i vari canali di
couponing: groupon, privalia, letsbonus, per citarne alcuni tra i più noti, rappresentano comunque importanti strumenti di promozione. Abbiamo fatto
alcune domande a Robi Veltroni, specialista di marketing turistico e cultore
della materia, che in occasione delle giornate dell’e-commerce di Ravenna
ha affrontato nei particolari l’argomento couponing.
nializzazione disposto dall’articolo 35 del Codice
della Navigazione del lontano 1942 pacificamente attuato dalla Pubblica Amministrazione
e che ha permesso nel tempo di realizzare legittimamente parti delle nostre città costiere e di
modificare una linea demaniale risalente, in molti
casi, a quella definita nell’ormai remoto 1899.
Al contrario si è urlato alla “cementificazione delle spiagge” per colpire e orientare l’attenzione
dell’opinione pubblica, quando è ormai noto a
tutti che le normative ambientali e urbanistiche
che governano i litorali sono minuziosamente
disciplinate da leggi, regolamenti e innumerevoli strumenti di pianificazione delle Regioni, dei
Comuni e delle Sovrintendenze e alle quali tutti
si attengono e dovranno attenersi.
Nello stigmatizzare le evidenti strumentali forzature e gli attacchi tanto grossolani quanto
calunniosi di qualche esponente politico alla
disperata ricerca di una visibilità e di un ruolo
parlamentare magari perso, si richiama tutti a un
sereno esame nel merito delle proposte scevro
da “confusioni mediatiche” per comprendere il
senso e la portata delle stesse che, a quanto
pare, sono finalizzate a contribuire alla riduzione
del debito pubblico o alle indispensabili coperture finanziarie ai provvedimenti di riduzione della
pressione fiscale (a tal proposito si ricorda che
una stima del Ministero delle finanze del lontano
1997 quantificava in 5 miliardi di euro la vendita
di questi ormai “relitti del demanio marittimo”).
E se l’ancoraggio alla legge di stabilità viene ritenuto non del tutto confacente (per noi lo è eccome) si recepisca il principio in un provvedimento
legislativo per dare finalmente una risposta di
certezza, utile a superare la precarietà attuale e
a favorire gli investimenti del settore (affrontando
anche il problema delle pertinenze), quanto mai
necessari per qualificare ulteriormente la nostra
offerta turistica.
Il tema delle spiagge (anche della sua salvaguardia) e la sua risoluzione, deve essere nell’agenda
politica del Governo e del Parlamento.
Robi quanto vale il fenomeno couponing?
Negli ultimi anni Groupon ha avuto una crescita
continua ed esponenziale del volume di coupon,
con un peso specifico importante nei settori ricettività e ristorazione. Le ultime analisi dicono infatti
che questi sono i settori che raccolgono il maggior
numero di offerte.
Quali consigli ti senti di dare a chi ci sta facendo
un pensiero?
L’operatore che decide di affrontare una promozione di questo tipo deve esaminare con attenzione le
clausole contrattuali per non trovarsi poi in difficoltà
nel gestire la propria offerta, ed inoltre deve ponderare l’impatto della stessa sulla propria azienda:
organizzazione, costi e reputazione.
Tre errori da evitare assolutamente?
1) Arrivare al couponing senza prima aver praticato offerte home-made per la fidelizzazione del
clienti già acquisiti. 2) Sottovalutare la potenza di
tali piattaforme specialmente per le aziende meno
piccole. 3) Firmare il contratto senza averlo letto in
tutte le sue parti.
Cosa può lasciare di buono una campagna couponing?
Nessuno strumento è buono o cattivo per tutte le
imprese e in tutti i momenti. Ci sono periodi in cui
le aziende hanno bisogno di aprirsi un mercato,
attirare nuovi clienti, percorrere vie pubblicitarie in-
Nella foto Robi Veltroni.
novative. In alcuni casi e con determinati atteggiamenti positivi e propositivi con i clienti acquisiti con
i coupon si crea fidelizzazione, ma bisogna essere
molto bravi e sapersi giocare il momento in cui il
cliente entra in contatto con il negoziante: provare
a fidelizzare il cliente, fare cross e up selling. Ma
sono tute cose che andrebbero fatte comunque,
con o senza couponing.
Vender online: quando, perché e come?
Un nuovo servizio Confesercenti
La grande partecipazione alla seconda edizione de
Le Giornate dell’e-commerce a Ravenna segnala
l’esigenza degli imprenditori di informarsi sul mer-
Obbligo di accettare
pagamenti anche
attraverso carte di debito
A decorrere dal 1° gennaio 2014 entreranno in vigore alcune rilevanti disposizioni, contenute nel Decreto Legge n.
179/2012 (Ulteriori misure urgenti per la
crescita del Paese), con particolare attenzione all’art. 15 in materia di pagamenti
elettronici, che al comma 4 contempla l’onere per gli esercenti di accettare “anche
pagamenti effettuati attraverso carte di
debito”. Il regolamento interministeriale di
attuazione, previsto per l’ingresso a regime
dal prossimo anno dell’obbligo di accogliere anche i pagamenti eseguiti in circuito
“pago bancomat”, non risulta ad oggi esser
stato emanato. Stante il ritardo nell’adozione del decreto attuativo e la presentazione
in merito di emendamenti ai recenti disegni
di legge, abbiamo ragione di credere che
l’applicazione del provvedimento possa
essere prorogata di almeno un semestre.
cato digitale e sugli strumenti a loro disposizione
per diversificare l’offerta in un contesto economico
che vede la vendita online come nuova frontiera di
sviluppo commerciale.
Come Confesercenti abbiamo deciso di strutturare Le Giornate in tre appuntamenti pomeridiani e
due approfondimenti serali sui temi della gestione
della reputazione online, la possibilità di vendere
gli ebook in libreria e un focus sugli strumenti di
ecommerce.
Visto il grande interesse da parte della base associativa, Confesercenti Ravenna ha deciso di dedicare un portale ad un nuovo servizio di consulenza
dedicato a tutti gli imprenditori che desiderano
approcciarsi alla vendita online: impresaonline.
ra.it nasce con l’intento di orientare ed informare
sui temi del mercato sul web fornendo un plus,
consulenti sul territorio a cui poter fare riferimento.
L’approccio è fresco e pensato per le Categorie
della Confesercenti, a tutti i piccoli imprenditori del
turismo e dei centri storici ed è per questo che il
logo che abbiamo studiato non è un carrello, ma
un cestino, perché ci identifica e differenzia dalla
grande distribuzione, un oggetto che ci ricorda il
commercio di vicinato insomma e allora perché non
portarlo online?
Impresaonline.ra.it è il luogo dove prendere informazioni e contattare i consulenti della Confesercenti per capire, a seconda delle caratteristiche
dell’azienda e dei prodotti, quale strumento sia il
migliore per affacciarsi alla vendita online: un altro
servizio offerto a completare quelli riscontrabili tutti
i giorni, ma in modo digitale.
segue dalla terza pagina
convenzione 2014
per l’acquisto dei
quotidiani locali
A seguito della conferma della convenzione sottoscritta per il territorio romagnolo
siamo ad offrire, anche quest’anno, a tutti
gli Associati interessati la possibilità di acquistare i tre quotidiani locali (Il Resto del
Carlino, Il Corriere di Romagna, La Voce) a
prezzi vantaggiosi attraverso la formula del
coupon-tagliando da consegnare direttamente alle edicole per il ritiro del giornale.
Ricordiamo che un probabile prossimo
aumento di prezzo dei quotidiani non
verrà applicato ai possessori dei coupon.
In attesa di conoscere gli importi relativi ai singoli abbonamenti vi invitiamo fin
da ora a comunicare la vostra adesione
prendendo contatto con le sedi Confesercenti di Forlì, Cesena e Ravenna.
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segue dalla prima pagina
Confesercenti lancia l’allarme
aiutate in questo momento e non soffocate da
continue tasse, balzelli, burocrazia e stretta del
credito.
Sono le PMI che hanno fatto ricca l’Italia e solo
dal sostegno di queste può ripartire la ripresa
economica. I dati dell’Osservatorio evidenziano
come il momento depressivo non sembra essere
contenuto da reali interventi strutturali necessari
a non far cadere questo paese nella depressione. Da tempo avanziamo proposte, per lo più
inascoltate, per uscire dalla crisi del settore:
riduzione del cuneo fiscale, equità nelle tasse,
politiche di ampio respiro che, insieme al rigore
dei bilanci, sappia coniugare gli investimenti per
la ripresa.
hanno chiuso e meno 261 è il saldo tra aziende aperte e cessate (e qualitativamente non è
peraltro la stessa cosa). Significativo il dato per
i negozi di abbigliamento, per i bar e ristoranti.
I dati dell’Osservatorio confermano il trend sfaImprese registrate al 31-10-2013, flussi di iscrizioni e cancellazioni nei primi dieci mesi del
vorevole del nostro settore ma noi non ci stiamo
2013 (per tipologia di comune) delle imprese di alloggio e somministrazione
a restare spettatori inerti di fronte alle saracinesche che chiudono. Chiediamo da tempo azioni
Totale provincia
Province
concrete, prima che si arrivi ad un punto di non
Imprese registrate
Iscrizioni
Cancellate
Saldo
ritorno. È necessaria una politica economica naRavenna
3.422
154
184
-30
zionale volta a sostenere i consumi e misure per
Forlì-Cesena
3.319
105
174
-69
le PMI in difficoltà che vanno particolarmente
Imprese registrate al 31-10-2013, flussi di iscrizioni e cancellazioni nei primi dieci mesi del 2013 (per provincia) delle imprese del commercio al dettaglio
Imprese registrate
Iscrizioni
Cessazioni
Saldo
Non
Non
Non
Non
Province
Alimentare Totale Alimentare Alimentare Totale Alimentare Alimentare Totale
Alimentare Alimentare
Totale
Alimentare
e non
e non
e non
e non
specializzati
specializzati
specializzati
specializzati
Ravenna
353
3.129
3.482
15
118
133
31
188
219
-16
-70
-86
Forlì-Cesena
354
3.135
3.489
14
96
110
35
188
223
-21
-92
-113
segue dalla prima pagina
Le imprese guardano…
zionale, aprendo lo sguardo a innovativi modelli
organizzativi cui ispirare le nuove politiche di welfare. Ritenuti imprescindibili i valori che la nostra
Costituzione riconosce ai diritti sociali, è dovere
delle parti dare impulso a percorsi di rinnovamento che muovano da processi organizzativi
orientati all’efficientamento della governance,
alla partecipazione decisionale degli organismi
intermedi di rappresentanza socio-economica,
alla valorizzazione del terzo settore.
Recenti studi hanno evidenziato che il nostro
Paese registra da alcuni anni un progressivo
disimpegno finanziario nel comparto salute, nel
convincimento che con le politiche di austerità
sociale si pervenga ad una riduzione significativa
della spesa pubblica.
Tale orientamento porta tuttavia a disattendere
la capacità del comparto sanitario di sollecitare
gli elementi fondamentali dello sviluppo socioeconomico nel dare corso a progetti distrettuali nei quali coniugare la clinica con la ricerca
sperimentale e traslazionale, la formazione con
l’innovazione industriale, il soddisfacimento dei
bisogni di salute con la capacità di attrarre una
domanda di assistenza specialistica cui l’Unione
Europea sta per dare un respiro su scala Comunitaria, aprendo ai cittadini europei le frontiere
dell’Unione alle politiche di welfare.
Su questi presupposti, le associazioni imprenditoriali confidano nella capacità delle Istituzioni
regionali e locali nel dare corso al processo politico-amministrativo con cui pervenire alla costituzione della AUSL di Romagna, generando
in tal modo un bacino territoriale, demografico
e socio-economico in grado di affrontare con
solide basi, sfide ed opportunità che si affacceranno già nel breve periodo.
è nostro auspicio poter concorrere nell’elaborazione di quello che appare agli occhi della collettività il più significativo progetto di rinnovamento
che vedrà coinvolto un così vasto territorio quale
è la Romagna. Per questa ragione, rappresenta
un appuntamento al quale desideriamo offrire
un contributo, muovendo dal presupposto che
è nostro convincimento non dover perseguire
asettiche politiche di contenimento della spesa, bensì coniugare i positivi effetti economici
della razionalizzazione ed efficientamento degli
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apparati pubblici e privati con strutturate iniziative
di reinvestimento, avendo cura di perseguire un
effetto contabile quanto meno neutro, a decorrere dalla costituzione dell’AUSL di Romagna.
è noto l’effetto positivo che genera la spesa in
tutela della salute sull’economia di quei territori
che sono in grado di garantire la complessa filiera
dell’offerta di prestazioni sanitarie coniugandola
con la formazione Accademica, con strutture di
ricerca scientifica, con l’artigianato dei prototipi,
sino all’industria ad alta tecnologia. Elementi tutti
presenti nel territorio di Romagna e per i quali non resta che porre le basi per una duratura
concertazione strategica ed una valorizzazione
istituzionale ed economica.
Confesercenti insieme alle altre associazioni
datoriali ha chiesto di partecipare ai tavoli istituzionali nei quali poter meglio rappresentare il
pensiero delle imprese. A tal proposito vi è stato
un incontro promosso dai Presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie della Province
di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini e dei Comuni
interessati al progetto, insieme ai Direttori generali delle attuali quattro AUSL della Romagna.
Incontro non certo esaustivo, anzi.
Infatti il mondo associativo è intervenuto nuovamente per chiedere l’istituzione di un tavolo unico
romagnolo di confronto con le rappresentanze
delle imprese per costruire insieme un pezzo delicato e importante della nostra società.
Ci sono alcuni aspetti che non ci piacciono al di
là delle polemiche tra le stesse istituzioni poco
edificanti e che non ci appassionano:
• mentre è stato sottoscritto un protocollo con i
sindacati dei lavoratori, non ha avuto (fino ad
ora) seguito il confronto con le rappresentanze
delle imprese;
• la discussione sul progetto (che non significa
solo sanità, ma tutto il comparto socio sanitario) si sta incentrando molto nella governance
e su chi sarà nella “stanza dei bottoni”;
• si sta lasciando quasi completamente in mano
ai tecnici la costruzione di tutto il nuovo modello. Questo peraltro rischia di alimentare tensioni localistiche e nuovi comitati di difesa dei
posti letto o di quel reparto che non portano
da nessuna parte.
Si torni quindi e presto a discutere del merito del
progetto e delle sue interrelazioni e l’occasione,
unica in sé, sia utile anche per gettare un ponte
unificante che apra nuove sponde di lavoro (e
coesione) tra i territori della Romagna.
segue dalla prima pagina
Confesercenti e Assohotel…
menti, diventerebbero dei deserti con gravi
conseguenze anche dal punto di vista sociale. Per questo è fondamentale incentivare gli
investimenti che ogni operatore realizza per
migliorare la propria attività, consentendo di
rientrarne in tempi accettabili, semplificando
una burocrazia farraginosa e ostile, detassandoli, rendendo semplici e certe le normative,
quali ad esempio quelle sull’antincendio. È
indispensabile, tuttavia, perché questo si attui una rivoluzione culturale, consapevole che
solo attraverso la promozione e il sostegno
delle nostre eccellenze sarà possibile uscire
dal tunnel della recessione”.
4
n.
Proprietario: Confesercenti provinciale forlivese
Autorizzazione tribunale di Forlì n. 6/2004
Autorizzazione del tribunale
di Ravenna n. 1226/2004­­­­­
Redazione: Via Grado n. 2 Forlì tel. 0543 375701
Direttore Responsabile Giancarlo Corzani
Recapito Confesercenti Ravenna
Piazza Bernini 7 tel. 0544 292711
Recapito Confesercenti Cesena
Via IV Novembre 145 tel. 0547 622601
Stampa Full Print Ravenna
Hanno collaborato a questo numero:
da Ravenna Roberto Lucchi, Giancarlo Melandri,
Riccardo Sintoni, Giacomo Costantini, Sara Reali;
da Cesena Gianpiero Giordani, Graziano Gozi;
da Forlì Giancarlo Corzani, Fabio Lucchi,
Lores Frignani, Stefania Bartoletti.
Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2013