Le attività dell`Imes

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Le attività dell`Imes
RUBRICHE
Le
Il progetto
attività
dell'Imes
«Meridiana/Scuola/Formazione»
un seminario
di verifica
in fase
a Copanello
operativa:
Dal 18 al 20 aprile 1991 si è svolto a Copanello
un seminario
di aggiornamento
delle scuole medie superiori
di Calabria
e Sicilia, organizzato
dal
per gli insegnanti
l'Istituto
meridionale
di storia e scienze sociali. Il seminario,
incluso in un più gene
rale progetto
didattico
sui numeri 7-8 (pp. 413-16) e 9 (pp. 249-51)
già presentato
di «Meridiana»,
stati illustrati
in tre diverse giornate di lavoro, durante le quali sono
i primi materiali di un set didattico multimediale
che ha co
me tema le trasformazioni
socio-economiche
del Mezzogiorno
dall'inizio
dell'Ot
tocento
ad oggi.
I lavori
hanno
si è articolato
e discussi
sono
da una presentazione
dei presupposti
concettuali
che
di aggiornamento,
affidata al direttore dell'Imes,
questa esperienza
e al responsabile
del «Dipartimento
scuola»
Alber
Donzelli,
dell'Istituto,
ad essa ha fatto seguito una relazione
di Piero Bevilacqua,
che ha esposto
informato
Carmine
to Banti;
i caratteri
stati aperti
e le linee
di un manuale
di fondo del Testo base compreso
nel set (si tratta
interpretative
di storia del Mezzogiorno
ad oggi), di cui
dall'inizio
dell'Ottocento
Nel pomeriggio
ha avuto luogo la proiezione
di uno dei tre video pre
egli è autore.
visti dal progetto,
che ha come tema
dotto dalla regista, Chiara Ottaviano
nimata
discussione
Nella
seconda
sulle potenzialità
i partecipanti
giornata
al seminario
si sono
riuniti
in tre distinti
alle tre partizioni
tematiche
che suddividono
i ca
corrispondenti
volume
del set didattico, i Percorsi tematici. L'argomepto
del pri
pitoli
mo di questi gruppi è stato la popolazione
e l'ambiente
del Mezzogiorno;
quello
i mercati e le produzioni
del secondo
e industriali);
e quello del terzo, infi
(agricole
In ciascuno
di questi gruppi di lavoro
ne, le strutture della politica.
gli autori dei
gruppi
di lavoro,
del secondo
intro
gli uomini,
l'agricoltura»,
cui ha fatto seguito un'a
(Cliomedia,
Torino),
didattiche sia dei materiali video sia del manuale.
«L'ambiente,
testi raccolti
nel volume
hanno presentato
delle sintetiche
relazioni
illustrative
del
dei saggi, che sono stati poi discussi
in dettaglio
con gli insegnanti.
Nella giornata conclusiva,
dei tre gruppi han
infine, gli insegnanti
«portavoce»
no letto delle relazioni
di valutazione
sul lavoro svolto e sulla funzio
complessiva
nalità didattica del materiale presentato,
cui hanno fatto seguito le repliche e le con
contenuto
clusioni
del direttore
II gruppo
me la prima
dell'Imes
di coordinamento
e dei responsabili
del progetto
di aggiornamento.
del progetto considera
il seminario
di Copanello
co
nella costruzione
dell'intero
set didattico.
I materiali
tappa di verifica
saranno
ad alcune correzioni,
di cui il dibattito seminariale
sottoposti
la necessità.
Ad essi si aggiungeranno
inoltre un terzo volume
di schede
documentarie
e altri due video (che dovreb
(dati statistici, fonti, testi antologizzati)
bero riguardare
l'industria
e la politica
nella storia del Mezzogiorno).
Il pacchetto
già preparati
ha mostrato
didattico
così completato
dovrebbe
essere messo
alla prova
nel quadro
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All use subject to JSTOR Terms and Conditions
di alcune
brevi
Rubriche
nelle classi di licei o istituti tecnici, da realiz
didattiche
sperimentazioni
compiute
zarsi nel prossimo
anno scolastico
con la collaborazione
dei presidi e dei professori
che hanno
al seminario
di aggiornamento.
partecipato
Alberto
Prima
Il seminario
tappa della collaborazione
su poteri e politiche pubbliche
tra Imes
a Napoli,
M.
Banti
e Cerim.
Marsiglia
e Palermo
Il 23, 24 e 25 maggio si è tenuto ad Ischia il seminario
di studi su «Palermo,
Na
in tre metropoli
Poteri e politiche
mediterranee»,
pubbliche
già an
scorso numero
di «Meridiana»
e organizzato
in collabora
dall'Imes
zione con il Cerim, il Centre d'Études
et de Recherches
sur l'Italie meridionale,
co
stituito presso l'Ecole
de Rome.
française
poli, Marsiglia.
nunciato
nello
La discussione
ha mostrato
chiaramente
i pregi e le difficoltà della comparazio
Per quel che riguarda Napoli
ne, sia tra le due città italiane, sia tra loro e Marsiglia.
e Palermo,
ci si è scontrati con una tradizione
che nel passato
ha visto
storiografica
continentale
e di quello insu
reciprocamente
ignorarsi gli studiosi del Mezzogiorno
lare.
Per quel che riguarda
ci si è scontrati
con le diversità
di contesto
Marsiglia,
e giuridico
oltre che economico
e sociale, tra la situazione
italiana e quella
politico
francese.
del seminario,
come ha affermato Marie-Anne
Matard
nella sua in
non era di proporre
tre discorsi in parallelo
e neanche di cercare la com
ad ogni costo, ma piuttosto
di proporre
materiali per una riflessione
più
L'intenzione
troduzione,
parazione
del Mediterraneo.
La relazione
di R. Maury sull'approvvi
sulle metropoli
idrico è stata l'unica
a prendere
in esame contemporaneamente
le tre
gionamento
sono state tutte monografiche.
Si tratta di cominciare
ad indi
città; le altre relazioni
generale
in un campo
mai dissodato,
terreni di convergenza
o di divergen
viduare,
possibili
za. Per esempio,
si è sottolineato
nell'introduzione
che la prima differenza notevole
a Marsiglia,
è nel rapporto
col mare: fortissimo
città costruita intorno al porto, città
dall'animo
città aperta, di scambi e di movimenti;
a Napoli,
marittimo,
più debole
costruita
sul mare ma dove la vita della città fa dimenticare
grande città portuale,
il mare; distante e allentato
a Palermo
dove il mare è appena
un décor. A Palermo,
la città ha dimenticato
il mare.
Le singole personalità
di queste
di storia.
su un secolo
città sono
emerse
nettamente
sieme
G. Barone
di Palermo,
dai tre sguardi
d'in
ha ricordato
ora «perla
le diverse letture ideologiche
e storiografiche
della storia
del Mediterraneo»,
città feudale e decadente,
ora città rivolu
infine come scenario
della Palermo
di
più valido un'analisi
zionaria,
proponendo
fine Ottocento
e del primo Novecento
come
i caratteri
Paolo
Macry ha invece segnalato
città «borghese».
strutturali e dure
atipici di Napoli,
d'Italia:
nei rapporti
con la provincia
dell'Unità
e il territorio,
voli, al momento
di una città che si presenta
nel peso demografico
come il più gran mercato
della
—
nella seconda
metà dell'Ottocento,
nella realtà delle élites napoletane
Penisola
in cui i rentiers e la nobiltà hanno sia ideologicamente
che economicamente
un peso
inedito — e nella persistenza
di attività violente
legate alle attività economiche.
Chi vuole scrivere la storia di Marsiglia
deve affrontare, come nel caso di Napoli
e di Palermo, il problema della molteplicità di miti,di clichés,di immagini,che ren
dono
difficile
è una
città anomala:
il cammino
della
ricerca.
la sua storia
Nell'epoca
nel Novecento
contemporanea
è quella di una
anche Marsiglia
«normalizzazione
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Le
attività
dell'Imes
In diversi periodi,
sembra
G. Chastagnaret.
infatti, Marsiglia
mancata»,
suggerisce
l'urbani
una città come altre: attraverso
la gestione sociale,
sul punto di diventare
nazionale.
dei notabili
nella vita politica
Tuttavia,
stica, l'integrazione
progressiva
muni
debolezza
dei mezzi dell'amministrazione
criminalità,
clientelismo,
povertà,
della real
il successo
di una «banalizzazione»
cipale sono elementi che impediscono
tà marsigliese.
nelle loro storie elet
Le specificità
di ognuna
di queste città appare chiaramente
i tratti salienti della vicenda
elettorale
di Marsiglia,
torali. A. Olivesi
ha ricordato
studiando
caratterizzata
dal lungo predominio
di Gaston Defferre. Guido d'Agostino,
del voto napoletano,
vo
a Napoli
dal '46, insiste sull'insularità
politiche
che
che riflette l'anomalia
della città. Per le preferenze
to «schizofrenico»,
politiche
e M.Ä.
si avvicina
al
il voto palermitano,
studiato
da A. Agosta
Matard,
esprime,
le elezioni
dallo scenario
differenziandosi
delle grandi città del Mezzogiorno,
com
strutturali sono comuni.
L'analisi
anche se alcune caratteristiche
napoletano,
nelle elezioni
elettorale
di Palermo
politiche,
regionali
parata del comportamento
dei sistemi di potere nella
e municipali
è molto significativa
della configurazione
nell'or
si osserva la centralità crescente del dispositivo
municipale
capitale siciliana;
comportamento
della cittadella
del potere De,
dei poteri e la costituzione
complessiva
saldo al livello del voto municipale.
sulla realtà del potere locale, sui rapporti con il centro, sui sindaci
e gli stessi
ed infine sui legami tra la criminalità
e sul potere municipale
organizzata
della
in queste tre città, temi dati spesso per caratteristici
poteri, hanno esplorato,
ganizzazione
particolarmente
Gli interventi
nelle città del Mediterraneo.
Si è rivelata una
vita politica
al ceto politico,
all'articolazione
da una città all'altra riguardo
cato
del sistema clientelare
nonché,
della Regione,
guito all'istituzione
Per Palermo,
come ha ricordato
diversità
molto grande
dei poteri, al signifi
per le due città italiane, in se
più chiaramente
che complica
il gioco.
il diventare
Rosario
Mangiameli,
capitale di una
di primaria
nel nuovo si
a statuto speciale
è un avvenimento
importanza:
Regione
il centro
stema politico,
la città perde in parte il suo peso nazionale,
per diventare
del
di organizzazione
di un ceto politico provinciale.
Soffermandosi
sui meccanismi
Alfio Mastropaolo
descrive le tappe della costituzione
della «ma
potere municipale,
che, a partire dal '56, permette ad un nuovo ceto politi
— di controllare
al centro tramite
Palermo,
legandosi
le risorse locali — lavoro, attività
nazionale
della De, ed utilizzando
rappresentanti
— attraverso
edilizia
il governo
locale.
chine politics»
palermitana
co — d'estrazione
partitica
danno un'immagine
molto particolareggiata
del ceto po
su Napoli
da Luigi Musella
fase nella quale il ruolo
per il periodo
giolittiano,
del consigliere
comunale
è molto importante.
Paolo Varvaro,
analiz
la composizione
delle giunte municipali
nel secondo
do
socio-professionale
Gli interventi
litico, studiato
di mediazione
zando
la trasformazione
del sistema di potere in quella fase. Al lauri
evidenzia
poguerra,
in cui, oltre agli avvocati,
nelle
di potere notabiliare
sono numerosi
smo, periodo
il «potere di Gava»,
fase di costitu
e i commercianti,
succede
giunte gli industriali
zione della «macchina
di im
sempre più massiccio
partito» De, inizio dell'ingresso
nelle giunte comunali.
di professione
piegati e politici
del Novecento
rivela
La storia di Marsiglia
all'inizio
versa
dell'articolazione
dei poteri
sia economico
nonché
la fragilità del potere municipale
re altrettanto
nella città: la camera
importante
della regione come
locale, l'inesistenza
politico
linea
geneo,
favoriscono
a Marsiglia
l'intervento
una configurazione
ben di
che politico.
Emile Temime
sotto
di un altro centro di pote
l'esistenza
di commercio.
La debolezza
del ceto
ed economico
omo
spazio politico
diretto del potere centrale. Nel periodo
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Rubriche
della cit
mentre Gaston
Defferre, sindaco
guerra mondiale,
mira ad una reintegrazione
della città nell'insieme
nazionale,
una vera capitale
ad imporsi nella regione e a diventare
regio
Marsiglia
attraverso
una chiave di lettura sostanzialmente
nale. Bernard
economica,
Morel,
di un sistema
le contraddizioni
del «sistema
Defferre».
La costituzione
sottolinea
successivo
alla seconda
1953
al 1986,
non riesce
tà dal
di consenso
efficace e la crescita demografica,
politico
to rapido tra il 1859 e il 1975, lo sviluppo
dell'edilizia
a mascherare
e a ritardare gli effetti e le manifestazioni
sviluppatasi
e dei servizi
ad un ritmo
riescono
mol
soltanto
di una crisi strutturale
dell'e
dell'industria
fra l'altro dalla disgregazione
portuale.
marsigliese,
provocata
di rapporto,
con
Nel dibattito è stato sottolineato
come il rapporto,
o l'assenza
dei poteri
la Regione
siano degli elementi determinanti
per capire la configurazione
conomia
in queste tre città. La discussione
più vivace
intorno al porto, segregata
lità. Sviluppatasi
nalità marsigliese,
descritta da M.F. Attard,
si è svolta
sulla
in un ristretto
della crimina
questione
la crimi
spazio urbano,
italiana e cor
allogena,
è generalmente
in Francia
e dei traffici. Resta senza
sa, approdata
lungo la linea dell'emigrazione
locale si attua l'innesto?
la
domanda
di
M.
su
tradizione
Roncayolo:
quale
risposta
storica della
continuità
essenziale,
questa, se si pensa alla formidabile
questione
delle sue strutture e dei suoi gruppi egemoni,
mafia palermitana,
quale appare nella
nella stessa situazione
hanno ribadito
relazione
di S. Lupo.
Peraltro,
palermitana,
i fenomeni
criminali trovano
le loro aree d'elezione
10 stesso Lupo e Barone,
lungo
Una
11 confine
so dalla
tra la città e la campagna
zona
urbanizzata
che le circonda,
ambiente
e del contrabbando;
della prostituzione
portuale
marsigliese
suo, vive nei più vasti spazi della Napoli
ra, dal canto
come è risultato
tenta a cogliere
ben diver
la camor
centrale
e di quella periferica,
at
di M. Marmo
e dalla relazione
di G. Gribaudi,
dall'intervento
tra le mille sfaccettature
culturali della me
la sostanza
del fenomeno
tropoli
campana.
Marcel Roncayolo,
Fran
Nella prima tavola rotonda alla quale hanno partecipato
sulla
e Robert Ilbert si è aperto un dibattito
Giarrizzo
cesco Barbagallo,
Giuseppe
e sono stati ricordati dai relatori i punti più signifi
della comparazione
metodologia
cativi
evidenziati
domande
territorio
dalle
due
o interpretazioni
o con la regione
Di volta in volta sono state ribadite
giornate di lavoro.
con lo Stato, col
sui rapporti che queste città instaurano
di riflessione
sulle re
mentre si profilano
altre direzioni
il traffico por
attraverso
tra le metropoli
del Mediterraneo,
l'emigrazione,
e
della «mediterraneità»
Nel dibattito
ci si è posta la questione
e gli scambi.
del Mediterraneo.
Robert Ilbert ha
di città-porto
dell'esistenza
o no di un modello
temi di
il discorso
ad altre città: Alessandria,
Beirut, Algeri, proponendo
allargato
delle
che permetterebbe
una migliore comprensione
ricerca per una storia comparata,
lazioni
tuale
reti di scambio
ha invitato
e delle
a riflettere
e sul problema
delle
L'ultima
giornata
forme
di controllo
della
questione
finanze
municipali.
sulla
sociale
in queste
nelle
«comunità»
orientata
sul presente
del convegno,
tra
ha favorito il confronto
città e alle politiche
pubbliche»,
mazione
diversa: urbanisti,
architetti, geografi, trasportisti,
delle analisi e
delle esperienze,
stioni attuali, il confronto
città:
fra l'altro, Ilbert
città del Mediteranneo
e dedicata
studiosi
«Poteri
e tecnici
nella
di for
ecc. Trattandosi
dei metodi
di que
ha suscitato
vivace tra i partecipanti.
degli interventi dei diversi poteri e la riflessione sui successi o sul
dall'esa
sono stati posti partendo
le difficoltà incontrate
dalle politiche
pubbliche
dei servizi: la questione
me della questione
idrico, presen
dell'approvvigionamento
della ricerca, non sempre facile, di una via di equili
tata da R. Maury, emblematica
un dibattito
molto
L'osservazione
brio tra il pubblico
e il privato;
il problema
dei trasporti
e presentato
da R. Gerundo
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Le
attività
dell'Imes
e da O. Domenach
studioso
ha ricordato
Quest'ultimo
per Napoli
per Marsiglia.
il settore dei trasporti è ormai decentrato
e dipende dalla competen
che, in Francia,
za delle collettività
tra di loro. Dall'esem
locali, spinte a dover trovare un accordo
emerge l'atti
a disimpegnar
intervento
è sempre
Galasso
nella discussione,
pio dei trasporti, ha sottolineato
Giuseppe
tudine diversa dello Stato in Francia e in Italia: mentre lo Stato tende
si dal settore
dei trasporti
molto
urbani
o regionali
in Francia,
il suo
in Italia.
importante
Lise Coulet rintraccia le tappe dello sviluppo
del parco degli alloggi sociali a Mar
siglia, e dell'edilizia
pubblica,
presentando
gli interventi rispettivi dello Stato e della
Si ferma sulle
crisi delle «cités», cioè dell'edilizia
popolare,
nello stesso tempo come recupero
concepita
fisico e sociale.
Giovanni
Laino
un'analisi
della questione
propone
degli alloggi a
valutando
il rapporto
tra vani ed abitanti, tra alloggi e popolazione,
mentre
Napoli,
Vincenzo
i problemi
Guarrasi
dell'abusivismo
e delle lotte per la casa a
presenta
municipalità.
e sui mezzi
Palermo.
attuali
della
cause
Per le due città italiane
bliche di recupero
— manifestazione
viene
Un
degli alloggi.
di una società
— chiude
amministrativi
della
riabilitazione
sottolineata
dibattito
l'insufficienza
delle politiche
pub
dell'abusivismo
sull'interpretazione
o espressione
di disfunzioni
sociali ed
in sviluppo
delle abitazioni.
la sezione
A proposito
dei problemi
di pianificazione
e di governo
del territorio
urbano
la diversità delle esperienze
francese e italiana, attraverso
il ruo
appare chiaramente
lo dello Stato centrale e le modalità
di coordinamento
delle politiche
amministrati
ve. P. De
Roo presenta lo schema di amenagement
dell'area
sottolinean
marsigliese,
do i rischi attuali di divorzio
tra integrazione
dell'area
e «balcanizza
metropolitana
zione» istituzionale
ed amministrativa
di Danie
della città. Gli interventi su Napoli
la Lepore,
reggiato
Carlo
e Colette
Gasparrini
situazione
napoletana,
della
Vallat
un quadro
molto particola
presentano
di progetti e di proposte
in materia di
descrivendo
l'esistenza
di un «mosaico»
di realiz
ricca
Lo ricorda Lepore,
pianificazione.
zazioni.
La relazione
di Gasparrini
a proposito
del commissariato
dell'esperienza
del centro di Napoli
e la presentazione
di Vallat sulla realizza
per la ricostruzione
zione
del Centro
una finestra sulle potenzialità
nonché
sulle
aprono
nelle città meridionali
confrontate
con le difficoltà
direzionale,
dell'urbanistica
contraddizioni
di coordinamento
già ricordate
urbanistica
e affari. Quest'ultimo
insiste
sulla
«normalità»
della
namento
della
dell'urbanistica,
decisione.
Alla
degli
punto
situazione
interrogandosi
e col
interventi,
viene sviluppato
dell'intreccio
problema
da Giovanni
Ferracuti,
alle regole
palermitana
riguardo
sui meccanismi
amministrativi
tra
che
di funzio
e politici
seconda
tavola rotonda
Michel
Ada Becchi-Collidà,
Anselme,
partecipano
e Jacqueline
Lieutaud.
studiosa
Bellicini,
Quest'ultima
Pasquale
Coppola
una riflessione
a partire dalle esperienze
Bellicini
propone
comparativa
presentate.
colloca
i problemi
delle tre città studiate nel quadro dell'evoluzione
delle metropoli
Lorenzo
in Europa
e delle soluzioni
altrove a livello amministrativo.
I problemi
proposte
della cultura cittadina
nonché
della cultura dello Stato, rievocati
da Michel
Ansel
me, appaiono
di politiche
della città. Coppola
allar
prospettiva
riflessione
sul mancato
ruolo pianificatore
dell'in
Bechi Collidà
si ferma sui problemi
di volontà
politica
dibattito molto vivace su politica,
e gover
amministrazione
fondamentali,
ga il dibattito,
proponendo
tervento
mentre
pubblico,
nelle
città italiane.
no del territorio
Un
nella
una
metropolitano
chiude
infine
i lavori
del convegno.
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Cerim/Imes
Rubriche
«Progetti
di ricerca»
il
dell'Imes,
di progetti di
1990 n. 9, pp.
«Meridiana»,
da Gabriella
ha avuto
Corona,
E iniziato
presso
per la presentazione
Le attività dell'Imes,
la sede
romana
e discussione
24 aprile 1991, un ciclo di incontri
ricerca in fase di realizzazione
(cfr.
251-2). Il primo progetto
proposto
istituzioni
e
per tema: «Territorio,
la lotta per l'individualismo
società nel Regno di Napoli:
agrario nella seconda metà
inve
del Settecento». Un campo
di ricerche in corso che per la vastità dei problemi
oltre che per le metodologie
stiti, ma soprattutto
per il taglio non convenzionale,
ha offerto una piattaforma
di confronto
estremamente
dalla ricercatrice,
prescelte
alla
discussione
stimolante
ma anche per un uditorio più largo.
per i discussants «naturali»,
a cui la ricerca si riferisce ha paternità illustri (Marx, Marc Bloch)
assidua da parte di generazioni
di storici econo
una frequentazione
non solo
Il tema di fondo
ed ha suscitato
del diritto, i quali hanno prodotto
conoscenze
mici, politico-istituzionali,
sempre
— e una
—
articolazio
e spazialmente
progressiva
più circostanziate
temporalmente
ne dell'approccio.
in molte interpreta
Il tema della chiusura delle terre comuni
è venuto perdendo,
o quasi esclusivamente
recenti, una valenza
prevalentemente
i mutamenti
radicali indotti nella sfera produttiva
sono stati cioè
zioni
nessi e integrati al contesto
di modernizzazione
processo
na e contemporanea.
e istituzionale,
come
politico
che ha investito le campagne
economicistica:
sempre più con
momento
di un generale
fra età moder
d'Europa
Moore
A questo
nucleo
che ha avuto in Barrington
interpretativo,
si sono rifatte, anche in Italia,
di spicco a livello internazionale,
il passaggio
da un'economia
non solo di aver presentato
centi, meritevoli
nente
il suo
espo
ricerche re
comunita
ma anche
e involuzioni,
ria ad una privata nelle sue gradualità,
complessità
di un fenomeno
economico
fonti precedentemente
utilizzato
come probanti
irrilevanti.
rate o considerate
di aver
trascu
ratificato da leg
L'«altro
modo di possedere»,
sorretto o meramente
ingenerato,
e produt
oltre a modificare
in misura talora sostanziale
produzione
gi e istituzioni,
o incrementan
tività, ha alterato il regime dei rapporti interpersonali
provocando
di scontento
do una conflittualità
da atteggiamenti
diffusa, accompagnata
generaliz
zato all'interno
delle campagne.
Il conflitto sociale in tutte le sue forme, dalla ribellione
aperta alla non applica
alla lagnanza,
assume — in quest'otti
zione della norma, alla controversia
giuridica,
irreversibili
della sfera economi
ca — il ruolo di termometro
sensibile di alterazioni
ca e dei rapporti
sociali.
Lo studio presentato
dalla
da questa piattaforma
da metà del Settecento
menti
che prendono
demaniali
(Editto
scambio
di potere
stesso
e al tempo
le mosse
dalla
nuova
normativa
sull'utilizzazione
elaborate
in un complicato
del 1792) e dalle «risposte»
e stati: essi sono destinati
che coinvolge
privati, comuni
dei terreni
di
giuoco
a segnare
il trapasso
ad una società «moderna».
in questa indagine di taglio macroanalitico
sono essenzialmente
nel corso del seminario.
Ciò
con una scheda DBHI
presentata
a favorire
Le fonti utilizzate
elaborate
giudiziarie,
pone indubbiamente
in cui fenomeni
muove appunto
relativo al Regno di Napoli,
Corona,
concettuale.
La lotta per l'individualismo
agrario nella secon
diventa la chiave di lettura per un'interpretazione
dei muta
alcuni
e situazioni
di fonti
anche per la difficile «oggettivazione»
problemi,
ad
in una realtà fortemente
si presentano
«soggettiva»:
A ciò si possono
le prove testimoniali.
esempio
delle
difficoltà. In particolare,
un allargamento
d'altro
canto ulteriori
aggiungere
«frontiere
dello storico»
proiettato
248
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Le
delPlmes
attività
in cui alcune variabili
di documenti,
statistica computerizzata
rischia
la voce «alleanze
di difficile codificazione
sociali»)
(qui, ad esempio,
ha ricordato,
sono di per sé sfuggenti
realtà che, come la stessa Corona
di appiattire
Nel corso della ricerca in questione,
definizione.
ad una puntuale
tuttavia, il rischio
verso
l'elaborazione
risultano
controbilanciato
è probabilmente
altrimenti
sfuggente, dei
mappatura,
risorse
ricorrenti
modalità
degli scambi,
in
La conoscenza
degli ambiti territoriali
corso
una
offerta di
concretamente
possibilità
attori in conflitto,
in questione:
processi
ecc.
esiti e modo di soluzione,
coinvolte,
cui forme diverse di uso della terra — uso
— si succedono
o si sovrappon
e possesso
dalla
e uso privato, proprietà
privata
ulteriore
e suscettibile
di un eventuale
approfondimento
gono risulta circostanziata
di tipo microanalitico.
del Mez
Il territorio, che nella ricerca è dilatato allo spazio vasto e disomogeneo
locali legate non
di situazioni
nella specificità
si decompone
continentale,
zogiorno
ma anche al
dell'area
solo alla natura geomorfologica
collina, montagna)
(pianura,
in una fase
che su questa insistono
dei rapporti sociali di produzione
l'evoluzione
di ormai accertata
lunga transizione.
italiano
e sociale
del Mezzogiorno
della storia economica
rivisitazione
Questa
collettivo
tanto sul versante degli agenti istituzionali
baroni, con
(Stato, «università»,
d'antico
di un'economia
su quello dei fattori di produzione
regime
quanto
alla storia del pro
alcune note innovative
e terra) aggiungerà
probabilmente
(uomini
fra
dialettica
da una continua
scaturito
dello stato moderno:
cesso di costruzione
condotta
tadini)
e periferico,
potere centrale
te attiva.
a lungo
mediata
da una tradizione
giuridica
tenacemen
Roberta
Morelli
incontro
dei seminari
si è svolto il secondo
Il 31 maggio scorso, nella sede dell'Imes,
dello spazio e vita urbana
ai «Progetti
di ricerca» sul tema Organizzazione
dedicati
Formica.
da Marina
il periodo giacobino,
a Roma
durante
proposto
romana del 1798-99, un ambito
la Repubblica
Al centro dell'attenzione,
dunque,
— che sino ad ora ha vi
— ha sottolineato
in apertura Marina Formica
di indagine
ricostruzio
ad
una
interessata
sto la ricerca storiografica
puntuale
prevalentemente
ricorrendo
in larga misura alla
e delle posizioni
ne degli avvenimenti
ideologiche,
d'archi
e all'uso
di fonti a stampa. E a partire dalla documentazione
consultazione
vio, presente tra Roma e Parigi, che prende invece le mosse la sua ricerca, per un'ul
e traumatico
nella
tanto particolare
di lettura di un «evento»
teriore ricognizione
che vede Roma,
storia della città: quello,
per la prima volta dal «sacco»
appunto,
fisico del pontefice.
da truppe straniere e l'allontanamento
1527, occupata
intesa tanto come
si allarga alla città nel suo complesso,
Il campo di osservazione
della ricerca è la doman
Filo conduttore
come «contenuto».
«contenitore»
quanto
del
urbano
elaborato
da se si possa parlare, e sino a che punto, di un preciso modello
e di
nei confronti
delle diverse città giacobine
dai francesi occupatori
e proposto
di ini
ci si trovi invece in presenza
e quanto,
Roma
in particolare
per quest'ultima,
se
ziative di fatto estranee e parentetiche
rispetto alla sua reale natura; o piuttosto
rinvìi
quella esperienza
cessi di trasformazione
a un momento
già in atto nella
successivo.
In particolare
il lavoro
di ricerca
di coagulo
ed accelerazione
realtà locale e significativi
— così come
è stato tratteggiato
e pro
per lo sviluppo
di istanze
da Marina
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For
Rubriche
mica
— si muove
stesura.
su tre piani,
corrispondenti
ad altrettante
sezioni
del progetto
di
che gli occu
del «bagaglio»
teorico
l'analisi
Da un lato (lo «spazio
teorizzato»)
urbano
in generale
al fenomeno
dietro, sia relativamente
panti francesi si portano
— il dibattito settecentesco
su tali temi era stato assai vivo — sia rispetto a un'imma
forti ed elaborati.
come particolarmente
gine e a un mito di Roma che si presentano
della concreta
la ricostruzione
gestione
amministrato»)
ter
della città, giorno dopo giorno, dell'organizzazione
con il
con occhio
attento a un confronto
ritoriale e dei provvedimenti
legislativi,
dei luoghi e degli spazi fisici attraverso
cui, in modo pri
prima e all'individuazione
Dall'altro
(lo «spazio
economico-amministrativa
vilegiato, passa questa attività e si esprime la vita politica e culturale della repubblica.
Infine (lo «spazio
vestito») l'attenzione
per il mutare della scena urbana, per gli
e per i messaggi sim
ed arredano
interventi, più o meno «effimeri», che la animano
a veicolare:
alla ricerca, anche in questo
bolici che sono chiamati
caso, di rotture
abituali
della vita cittadina.
rispetto ai ritmi e alle coreografie
offerti
di problemi
e suggestioni
un ben ricco ventaglio
complesso,
dunque,
nelle
che li hanno, infatti, ampiamente
alla discussione
ripercorsi
degli intervenuti,
e continuità
Nel
varie
direzioni.
clas
solo alcuni, l'interrogativo
i nodi maggiormente
ripresi, per ricordarne
locali ad una Repubblica
di forze e componenti
circa l'effettiva partecipazione
la valenza
non
da lontano
e secondo
sociale;
ancora,
quale composizione
portata
simbolica
da attribuire ad alcune innova
fortemente
solo materiale
ma, di nuovo,
l'illuminazione
nel periodo
zioni introdotte
come, ad esempio,
pubbli
«giacobino»
Tra
sico
civica degli
ca o la numerazione
relativi ad altre realtà europee.
edifici,
anche
sulla
base
di un confronto
con
studi
urbano».
Dallo
stesso di «spazio
il concetto
specifico di quello roma
Soprattutto
no — così come è stato vissuto dai suoi abitanti e interpretato
dagli amministratori
Un tema, questo,
francesi —, al modo in cui, più in generale, vada inteso e studiato.
molto del dibattito degli ultimi anni interno alla storia
al quale è cresciuto
e leggervi i fenomeni
di ancorarvi
nello spazio e nella capacità
urbana, che proprio
il senso della sua difficile identità disciplinare.
ha ricercato
analizzati
intorno
Lidia Piccioni
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