Sono tranquilla e molto motivata... Ora devo solo sciare al
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Sono tranquilla e molto motivata... Ora devo solo sciare al
IL CAFFÈ 9 ottobre 2011 25 LaraGut “Sono tranquilla e molto motivata... Gli appuntamenti SÖLDEN e, È l’antipasto stagional un con gigante sulco ghiacciaio austria Con papà Pauli, mamma Gabriella e il fratello Jan ad Ushuaia, all’estremo Sud dell’Argentina (e del Mondo) ASSAGGIO D’INVERNO Durante un mese passato in Sudamerica per gli allenamenti, Lara ha già vissuto in pieno inverno ALLENAMENTO FISICO Non solo sci in Argentina, ma anche preparazione atletica in vista di una nuova stagione, che si annuncia esigente NOVEMBRE LAKE LOUIS Finalmente spazio E discipline veloci dalalle 29 al 4 dicembre -11 1DI0 CEMBRE VAL D’ISÈRE er Super Gigante e Suprno Combinata per il rito ” cus “cir del in Europa copyright @laragut copyright @laragut copyright @laragut FOTO DI FAMIGLIA LEVI In Finlandia si segue con le prove tecpro programma lo spniche, in eciale anni ottimi. Mi hanno seguito e aiutato molto nei primi successi in Coppa Europa e in Coppa del Mondo. Negli ultimi tempi ho però avuto problemi con il nuovo attacco e con la tecnologia ‘doubledeck’, perché preferisco di gran lunga sci costruiti a sandwich. Di qui la decisione di cambiare”. Le prime sensazioni del lavoro con Rossignol? “Ovviamente si cambia con la copyright @laragut È pimpante come sempre Lara Gut. E quando ride è sempre buon segno. Tanto più che in questa fase d’avvicinamento alla nuova stagione di Coppa del Mondo anche gli acciacchi sono passati da tormento a semplice ricordo. La sciatrice ti- tare dell’intenso lavoro di preparazione svolto negli scorsi mesi, soprattutto in Argentina. “È stato un mese importante, perché abbiamo sciato in gigante e slalom su piste simili a quelle di gara, ricche di dossi e cambiamenti di pendenza. Per di più su neve invernale. Sto bene, insomma”. La nuova stagione parte anche dal nuovo materiale. Perché ha cambiato? “Con Atomic ho passato cinque copyright @laragut cinese sta bene fisicamente e ha parecchia voglia di ricominciare. “Anca e caviglia sono a posto – racconta Lara – e ora possiamo pensare agli ultimi dettagli da regolare in gigante in vista di Sölden. Se correremo, perché ci sono un po’ di problemi. C’è poca neve e sono usciti dei massi sul ghiacciaio”. Dopo l’anno del rientro dall’infortunio è il momento di andare in cerca di continuità e qualità nelle prove. E di approfit- NOVEMBRE 29 Ora devo solo sciare al massimo” MASSIMO SCHIRA 12 22 OTTOBRE IN ALLEGRIA ATTIMI DI RELAX Uno scatto col sorriso durante una sessione d’allenamento sulle piste argentine, dove Lara ha lavorato sulla tecnica Non solo lavoro nel programma di Lara: per uno sportivo è importante anche sapersi riposare quando serve Le immagini 9¨¨ [ÏnÓ[nÏn £ æ£ ·A£nÝA ·æÝ¨½ æ[Ab ¯ü A££ £¨£ Ó¨£¨ A£[¨ÏA AQQAÓÝA£úA æÝ¨½ n äüüü Ó[¨¨ÝnÏ nnÝÝÏ[ nÓÝA¨ A |¨ÝÝA e Ó[¨¨ÝnÏ ·ê n[¨¨[A eÌæÏ¨·A½ £Ýn A Ó[¨¨ÝnÏ nnÝÝÏ[ n [¨ÓÝÏæÏn¨ ÏA£e ·A£Ý Ó¨AÏ Óæ ÝnÝÝ en £¨ÓÝÏ ne|[½ Ï££¨óAQ½ -nÏ [n£Ý ·ê nÓn£Ý en ¨£e¨½ convinzione di poter fare meglio (ride). Ma ho trovato un team pronto e brillante. Stimolato dalla sfida e che non si accontenta di ciò che ha, ma punta al massimo”. Avete lavorato molto sulle discipline tecniche. E la velocità? “C’è un pochino più di tempo. Abbiamo iniziato in Argentina con alcune giornate con le italiane. Poi a Zermatt con la nazionale elvetica. Ora sono con la squadra francese di Morisod proprio per insistere su discesa e Super-G”. È riuscita anche a riposare un po’ in questo periodo di allenamento e impegni continui? “Quando arrivi vicino al primo appuntamento sono tutti tesi. In squadra, in federazione, tra gli atleti c’è fibrillazione. Per fortuna sono riuscita ad andare una settimana al mare a Lanzarote per staccare un po’ la spina. Ho già un mese d’inverno alle spalle (ride)… Mi è davvero servito riposare un po’”. Sölden è però una pista che “storicamente” le piace. “Sì, sì. Però è solo la prima di molte gare. Anche perché prima di Levi poi passa un mese. Quindi c’è tempo per lavorare su altri dettagli”. Dopo un anno di transizione ci sono molte attese. Sente pressione? “No, sono tranquilla e motivata. Devo solo pensare a sciare. Il resto non è compito mio. Se sentissi pressione non riuscirei ad andare più forte con gli sci. Devo solo concentrarmi nell’ottimizzare allenamento e recupero in questo momento”. Quindi sentire spesso il proprio nome legato direttamente ai risultati non disturba? “Fa parte di questo mondo. Quando vinci dovresti sentire la pressione per rivincere. Se perdi dovresti sentirla perché devi vincere… Più che altro credo si tratti di sensazioni nervose personali. Di percezione soggettiva della gara”. Lei non “sente” la gara? “Tendo a relativizzare. A volte si fa un dramma se un risultato non arriva, ma in un anno ci sono una quarantina di gare. In 10 anni di carriera, un atleta ne fa circa 400. Se una non va bene, andrà meglio la prossima. E bisogna pur ammettere che ci sia qualcuno che può fare meglio di te. Magari cercando di capire perché e migliorare. I veri pro- blemi sono altri”. Da cosa deriva questa voglia di relativizzare? “Credo dalla consapevolezza di avere la fortuna di guadagnarmi da vivere facendo una cosa che mi piace molto. E dalla convinzione che pensare troppo ai risultati fa perdere un sacco di energie”. A proposito di energie, come va con la scuola? “Sono al lavoro già da luglio. Dopo l’esito degli esami parziali ho incontrato i docenti e sono ripartita col nuovo programma: quest’anno ci sono geografia, storia, diritto, economia ed educazione visiva. Mi sono presa un paio di settimane di full immersion nello sport e poi a Zermatt sono tornata anche sui libri. Direi che funziona, anche perché i docenti mi mettono in condizione di studiare bene, focalizzando le esigenze”. Su Facebook ha oltre 130mila fan. Cosa significa? “Fa molto, molto piacere. Soprattutto perché moltissimi lasciano un commento, un incitamento, un post… Signifgica che sono tifosi veri. Per me è facile mettere un post ogni tanto e lo faccio volentieri. Così chi mi segue sa, in breve, cosa sto facendo. È un modo molto diretto di comunicare”. Chiudiamo parlando di rischi. Sono in corso parecchie polemiche su materiali, misure, sciancrature, per migliorare la sicurezza. Almeno sulla carta Che ne pensa? “Nello sci sappiamo che ci sono dei rischi. Per esperienza personale la perplessità maggiore in questo momento è legata all’abbassamento delle placche sugli sci da discesa prevista per l’anno prossimo. Sono 5 millimetri da prendere sul serio”. In che senso? “Già oggi si tocca spesso lo scarpone sulla neve in curva. Con mezzo centimetro in meno le cadute saranno ancora più numerose. E quando cadi in discesa sono botte! È un problema che sento già io che ho il 38 di piede, figuriamoci gli uomini. Penso che la Fis farà bene ad ascoltare l’opinione degli atleti”. [email protected] 7 2NO6VE-2 MBRE ASPEN he, Ancora prove tecnic slalom e un uno con gigante in cartellone 1DI7 -18 CEMBRE COURCHEVEL Sempre in Franc ia per il ritorno di slalom e slalom specialegigante