Scarica l`articolo
Transcript
Scarica l`articolo
Spettacoli 55 L'ARENA Venerdì 18 Novembre 2016 CLASSICA. Al Ristoril’applauditae apprezzataesibizionedella giovanemusicistamoldava Brevi CANTINEDE L’ARENA SUSANNABANCALE CONIL MALAFEDETRIO, POP-JAZZEFUSION DALVIVO. Alle21 alGiardino diLugagnano USRails, unritorno pertuffarsi nellaWestCoast Labandstatunitense preceduta dallacantautrice Annika Borsetto Laviolinista Alexandra Conunova ei Virtuosi italianil’altrasera sul palcoscenicodelTeatroRistori FOTO BRENZONI Ilviolinodella Conunova esaltaiVirtuosi italiani ereinventaMendelssohn Ilgrande «Concerto in re minore»eseguito conmeticolosa attenzione aidettagli, inunperfetto equilibrio fralavirtuosa solistael’orchestra L’hanno cercata a lungo, Alberto Martini e i suoi Virtuosi Italiani, per portarla a Verona. E Alexandra Conunova non li ha “traditi”, offrendo una prestazione maiuscola che ha lasciato una profonda sensazione fra il plaudente pubblico presente l’altra sera al Teatro Ristori. Campo della competizione, il grande Concerto in re minore di Mendelssohn, che la giovane violinista moldava (attualmente di casa a Losanna) ha fatto risaltare in tutta la sua fascinosa invenzione tematica con il brillantissimo rilievo del suo violino, bilanciato da una scrittura orchestrale fra le più originali di tutta la letteratura romantica. Uno strumento suonato con sicurezza, slancio, eleganza, che ha cantato deliziosamente anche nei momenti più temibili, di tensione drammatica e di abbandono lirico. Ancor più pregevole è stata poi la restituzione generale del pezzo, dipanatosi con fluidità e meticolosa at- tenzione ai dettagli, in un dialogo di equilibrio fra solista e orchestra. Un’esecuzione di rara nobiltà ed unità di respiro, nella quale è stato possibile individuare due momenti di particolare riuscita: la tensione espressiva della splendida cadenza centrale del primo tempo e la ricreazione insolitamente composta e severa del tempo finale. A completare la prestazione di Alexandra Conunova c’era poi il delicato Poème di Chausson, che con il suo in- tenso cromatismo e l’articolazione formalmente libera di un poema sinfonico ha ribadito le splendide doti della solista, a partire già dal carattere meditativo del Lento e misterioso del primo tempo, armonicamente suggestivo, ripreso poi dall’orchestra per distillarne tutti gli umori. I Virtuosi Italiani hanno aperto il concerto con l’Holberg Suite di Grieg e concluso con il Concerto per archi di Rota, pagine portate (e incise) in altre occasioni. • G.V. L’INCONTRO. Oggialle 18.30a VillaQuaranta per«Donnein simposio» Pescetti:«La miavita alservizio dell’arte» Trai pochidirettori d’orchestra donna inItalia «Sulpalco non rinunciomaialla miafemminilità» A salire sul palco di «Donne in simposio» è un direttore d'orchestra, il maestro Susanna Pescetti, siciliana di nascita, napoletana di adozione, e da vent'anni anche un po' veronese. Sarà lei a raccontare la sua storia professionale, una carriera coronata da successi e riconoscimenti nei maggiori teatri del mondo, oggi alle 18.30 a Villa Quaranta Park Hotel, a Ospedaletto di Pescantina, ultimo appuntamento di «Amarone: fascino e carisma», a ingresso libero, il ciclo di incontri promossi da Cassiopea e Tommasi Family Estates in collaborazione con «Madri. All'origine del coraggio». Se non si fosse fratturata la mano, Susanna Pescetti non sarebbe diventata direttore d'orchestra. Non avrebbe tralasciato gli studi di pianoforte, intrapresi a sei anni, per dedicarsi a composizione e direzione. Tra le poche donne al mondo a svolgere una pro- SusannaPescetti,direttore d’orchestra,veronese d’adozione fessione prevalentemente maschile - «anche se, per fortuna, stiamo crescendo», sottolinea – si è fatta strada con caparbietà e talento. Oggi è docente della cattedra di pianoforte principale al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e direttore musicale dell’orchestra da camera «I Solisti di Napoli”. «Studio tra le 8 e le 10 ore al giorno: la preparazione e l'esperienza ti formano», racconta, «ma lo studio è fondamentale. A qualsiasi età». La sua bacchetta vola nel mondo, da un continente all'altro in tournée importanti, dove dirige le orchestre di Stato. Ha tenuto concerti in sale e teatri internazionali: Praga North Czech Sinfony, Città del Messico alla Bellas Artes, Kratico di Salonicco, Palais de la Musique e Salle du Conservatoire di Strasburgo, San Pietroburgo Sala Fhostacovic, Studio 4 di Bruxelles e Palais Bercy di Parigi. Tra i concerti che ricorda con particolare emozione, quello a New York, alla Carnegie Hall, con l'orchestra New England Simphony. «Suonavamo Pergolesi, nel mio stesso camerino c'era stato Arturo Toscanini». Rientrata da poco dalla tournée con I Solisti di Napoli, ripartirà presto per la Russia. «La mia è una vita a servizio dell'arte», sottolinea il Maestro Pescetti. Una vita che svelerà a «Donne in simposio» e che darà spunti di riflessione a Monica Bertini e Tiziana Recchia di Cassiopea che chiuderanno l'incontro. Al termine, degustazione di Amarone, proposto da Stefano Tommasi, un abbinamento perfetto per una donna carismatica («Sul palco non rinuncio mai alla mia femminilità») che si muove con grazia tra gli orchestrali. Prenotazioni e informazioni sulla serata: 045.7701266, 393.9276962. • M.T.F. Guardate la video intervista qui Stasera alle 22,30 alle Cantine de l’Arena, in piazzetta Scalette Rubiani, vicino a piazza Bra, il Malafede Trio incontra, per un set che unisce musica leggera, pop-jazz e fusion, la cantante pugliese Serena Brancale. Conosciuta anche come attrice, con una grande passione per il jazz (studiato al conservatorio) Serena ha partecipato a Sanremo Giovani 2015 e ha recitato accanto a Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio. Il leader del Malafede Trio è Federico Malaman, virtuoso del basso elettrico e del contrabbasso . Stasera a completare la formazione, Ricky Quagliato e Riccardo Bertuzzi. Presenteranno il cd «Touché» in uscita l’1 dicembre. L.S. PESCHIERA TEATRO PER UNA SOCIETA SENZAPENSIERI,DOMANI SUONERANNOIRIDILLO Vent’anni anni fa hanno scalato le classifiche italiane con un pop funk leggero ma il loro appeal non è invecchiato. Sono i Ridillo che domani alle 21,30 ascolteremo sul palco del Teatro per una Società Senza Pensieri di Peschiera alle prese con il loro cocktail esplosivo di funky, soul, jazz, afro-brasil, folk e lounge. La formazione: Daniele Bengi Benati, Alberto Benati, Claudio Zanoni, Paolo D’errico e Renzo Finardi. L.S. GREZZANA «DALTENCOATENCO» AL MONASTERO DI SEZANO CONVANESSAT.YORKE Stasera al Monastero di Sezano, località di Grezzana, cena/concerto per Radio Popolare. Alle 19,30, il cantautore Mosè Santamaria. Alle 21,30, concerto «Dal Tenco a Tenco», con la cantautrice Vanessa Tagliabue Yorke, il pianista Roberto De Nittis e la voce narrante di Lea Tommasi. Lo spettacolo, curato da Enrico de Angelis e Annino La Posta del Club Tenco. A Sanremo, per il Premio Tenco, ha riscosso successo personale. B.M. CIBOECAFFÈLATERRA CONCERTOBLUEGRASS CONGLI OLD TIMES MUSICA«MADEINUSA» Oggi alle 22 al Cibo e Caffè La Terra di via Redipuglia a Verona, concerto bluegrass con gli Old Times, trio acustico che esplora le radici della musica folk Usa. I tre propongono un repertorio di classici di Doc Watson, Pete Seeger, Joan Baez, Bill Monroe, Johnny Cash. Il gruppo è composto da Genny Ferro, Marco Patteri (entrambi del gruppo Domus de Janas) e dal cantautore Lorenzo Guadagni. S.C. GliUs Rails staserasi esibiscono alGiardino diLugagnano Beppe Montresor Avevano già lasciato il segno al Giardino qualche anno fa, quando erano venuti a presentare il loro precedente album di studio, il loro più emblematico lavoro intitolato «Southern Canon», uscito per l’etichetta tedesca Blue Rose, casa – madre anche del nuovo «Ivy», materiale che verrà presentato stasera, alle 21.30, sempre nel club di Lugagnano, che sta dando sempre più spazio a gruppi e solisti sostanzialmente legati al suono Americana. In questo settore gli US Rails, un collettivo di autori/musicisti/cantanti che si sono incontrati nell’area di Philadelphia, ma che oggi vivono in diverse parti del mondo (due nella East Coast statunitense, uno ad Austin Texas, uno a Parigi), occupano uno spazio ben distinto, perché al di là delle diverse anime della tradizione popolare america- na che incarnano, il tratto più peculiare è rappresentato dal forte uso di armonie vocali che coinvolgono tutti i componenti, in odore di certa musica californiana anni ’70, segnatamente gruppi come gli Eagles o C.S.N. & Y (forse non è un caso che alcuni degli US Rails suonassero precedentemente in una band chiamata 4 Way Street). Gli US Rails hanno realizzato una mezza dozzina di album, tra studio e live. Il repertorio è in gran parte originale. Ben Arnold, l’anima della band, suona chitarra e pianoforte, e anche da solista ha inciso album sullo stile di Randy Newman. Scott Bricklin, suona chitarra e basso, Tom Gillam è il chitarrista che porta sonorità e attitudini texane, Matt Muir è alla batteria. Apertura con la cantante/autrice altoatesina Annika Borsetto, autrice di due album e innamorata del suono dell’ukulele. • IL TOUR. Il duo formato da Perbellini e Cortella JazzyFunk,inRussia peramoredellahouse MacsCortella e FilippoPerbellini, iJazzyFunk Un fine 2016 in est Europa per i JazzyFunk, duo formato dal dj e produttore Massimiliano (Macs) Cortella e dal cantante e musicista Filippo Perbellini. Stasera i JazzyFunk saranno al Terrazza XXXX a Yekaterinburg, sul confine kazako. Domani suoneranno all'Atmosphere Club di Tyumen, in Siberia. Perbellini, veronese classe ’90, nel 2009 ha partecipato al Sanremo con «Cuore senza cuore», scritta per lui da Cocciante e Cheope. Suona anche con i Double Soul e I suoi riferimenti sono George Benson, John Legend, Jamie Cullum, John Mayer, Jamiroquai e la produzione della Motown, storica etichetta Usa che ne ha pubblicato l'album «Metà & metà». I JazzyFunk sono nati nel 2010 per sperimentare vari generi e tramutarli in deep house. «Novità di quest’anno è la nostra etichetta discografica indipendente JazzyFunk Records», spiega Perbellini. La Russia non è l'unica meta del duo che il 25 novembre sarà al Freddo club di Bucarest. Tra l'1 e il 4, due date in Lituania, al Kaunas Mojo di Vilnius. «A Capodanno», conferma Filippo, «suoneremo a Mosca e a Rostov. E nel 2017 realizzeremo un nuovo singolo, con un video girato in Moldavia». • F.BOMM.