Osimo 2016/17
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Osimo 2016/17
Comune di Osimo - Assessorato alla Cultura A.S.S.O. AMAT con il contributo di Regione Marche | MiBACT TEATRO LA NUOVA FENICE STAGIONE TEATRALE 2016/17 PRESENTAZIONE PUBBLICA Osimo, Teatro La Nuova Fenice 19 settembre 2016 comunicato stampa OSIMO: AL VIA LA STAGIONE TEATRALE ALLA “NUOVA FENICE” OSIMO, 19 sett. 2016 – Dalla commedia classica a quella moderna, al musical, alla danza acrobatica, alla lectio magistralis. Realizzata da Comune, A.S.S.O. e AMAT con il contributo di MiBACT e Regione Marche, la stagione al teatro al Nuova Fenice, presentata oggi dal vicesindaco e assessore alla cultura Mauro Pellegrini e dal direttore dell’AMAT Gilberto Santini e Luigi Giacco presidente A.S.S.O., armonizza grandi nomi e titoli di qualità e va incontro ai gusti più diversi. Apre il cartellone, sabato 15 ottobre al termine di una residenza in città per il riallestimento, la Compagnia della Rancia nel musical “Cabaret” con Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello nei ruoli protagonisti. La regia è di Saverio Marconi che per la terza volta nella sua carriera si confronta con il titolo. Tradotto da Michele Renzullo, con le musiche di John Kander e liriche Fred Ebb, il testo di Joe Masteroff si muove sullo sfondo del trasgressivo club berlinese Kit Kat e mette in scena con ironia amara le ambiguità di una Germania ormai in piena furia nazista. Secondo appuntamento, domenica 30 ottobre (inizio ore 17.30), con Vittorio Sgarbi in “Caravaggio” per la regia di Angelo Generali. Al pittore fra i più grandi di tutti i tempi, a cui “la sensibilità del nostro tempo ha restituito tutti i significati e l'importanza”, il critico d’arte e opinionista dedica una performance in cui, fra gli accostamenti audaci e gli inframezzi musicali del violino di Valentino Corvino, l’opera e l’inquietudine umana dell’artista si illuminano di nuova luce. Cosa accadrebbe se a un aspirante interprete dell’”Amleto” shakespeariano apparisse il fantasma del grande attore John Barrymore? E se, nell’apparizione, colui che scrisse una pagina imprescindibile del teatro del Novecento vestendo con così tanta intensità il principe di Danimarca dichiarasse alla fine tutto il suo odio per Amleto? Paul Rudnick, drammaturgo americano, classe ‘57, lo racconta nella commedia “Odio Amleto” in scena giovedì 8 dicembre, interpretata dalla coppia Gabriel Garko e Ugo Pagliai con la partecipazione straordinaria di Paola Gassman diretti da Alessandro Benvenuti. Il primo appuntamento dell’anno nuovo è sabato 14 gennaio con “Magic Shadows” proposto dalla compagnia Catapult diretta dal newyorkese Adam Battelstein, per quasi un ventennio coreografo e direttore creativo del famoso Pilobolus Dance Theater. L’antica arte delle ombre cinesi rivive qui utilizzando il corpo umano al massimo della propria capacità espressiva. Con semplici giochi di luci e ombre i formidabili danzatori di Catapult stupiscono grandi e piccoli creando oggetti e animali che appaiono nel buio, come per magia. Domenica 5 febbraio Angela Finocchiaro e Laura Curino con un cast quasi tutto al femminile composto da Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Noemi Parroni oltre a Marco Brinzi e alla partecipazione straordinaria di Titino Carrara, presentano “Calendar girls” del cinquantenne drammaturgo inglese Tim Firth. La commedia, diventata di culto e proposta in scena in Italia con la regia di Cristina Pezzoli, si basa su un fatto realmente accaduto in Inghilterra alla fine degli anni ‘90 e muovendo da un tema drammatico libera una irresistibile vis comica. Un gruppo di donne di mezza età 1/2 appartenenti al Women's Institute, associazione femminile a sfondo religioso, impegnato a raccogliere fondi a favore di un ospedale dove poco prima era morto di leucemia il marito di una del gruppo, decide di posare per un calendario di nudi artistici. L’iniziativa suscitò molto scalpore, raccolse oltre un milione di sterline e ottenne grande risonanza mediatica non solo in Inghilterra ma anche negli Stati Uniti. Tuttavia, l’improvvisa e inaspettata fama mise a dura prova le protagoniste… A chiudere la stagione di prosa è, domenica 19 marzo, “Il borghese gentiluomo” di Molière interpretato da Emilio Solfrizzi con la regia Armando Pugliese. Classico della drammaturgia di tutti i tempi commedia fra le più divertenti e archetipo del ‘parvenu’, il nuovo ricco arrampicatore sociale, il ricco signor Jourdain sogna di diventare nobile. Adulatori e opportunisti, rivali fra loro ma tutti ugualmente scrocconi, assecondano la sua follia e lo raggirano pur di ottenerne un guadagno. Al cartellone in abbonamento si affiancherà anche quest’anno "Ricerca di Teatro", che sarà presentato in seguito, dedicato ai linguaggi più innovativi dello spettacolo dal vivo e alle realtà del territorio. Gli abbonati della scorsa stagione possono rinnovare alla biglietteria del Teatro La Nuova Fenice (Piazza Marconi 3, tel. 071 7231797 orario 17/20) da venerdì 23 a mercoledì 28 settembre. Giovedì 29 e venerdì 30 sono invece riservati ai cambi di posto, mentre i nuovi abbonamenti saranno in vendita da sabato 1 ottobre. Invariati i prezzi degli abbonamenti rispetto alle stagioni precedenti: 138 euro per il settore A, 122 per il B, 97 per il settore C e 71 euro per il loggione. Riduzioni fino a 25 anni in palchi laterali di III ordine e in loggione a euro 35. Informazioni: Teatro La Nuova Fenice 071/7231797, AMAT 071/2072439 www.amatmarche.net, Call Center dello spettacolo delle Marche 071/2133600. Inizio spettacoli ore 21,15, ad eccezione di “Caravaggio” (domenica 30 ottobre) in cartellone alle 17.30. --- 2/2 Teatro La Nuova Fenice STAGIONE TEATRALE 2016.17 sabato 15 ottobre 2016 - residenza di riallestimento COMPAGNIA DELLA RANCIA GIAMPIERO INGRASSIA GIULIA OTTONELLO CABARET il musical testo Joe Masteroff, musiche John Kander, liriche Fred Ebb regia Saverio Marconi domenica 30 ottobre 2016 ore 17.30 VITTORIO SGARBI CARAVAGGIO regia Angelo Generali giovedì 8 dicembre 2016 GABRIEL GARKO, UGO PAGLIAI ODIO AMLETO di Paul Rudnick regia Alessandro Benvenuti sabato 14 gennaio 2017 CATAPULT MAGIC SHADOWS coreografie e regia Adam Battelstein domenica 5 febbraio 2017 ANGELA FINOCCHIARO, LAURA CURINO CALENDAR GIRLS di Tim Firth regia Cristina Pezzoli domenica 19 marzo 2017 ErretiTeatro30 EMILIO SOLFRIZZI IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière regia Armando Pugliese sabato 15 ottobre 2016 Compagnia della Rancia GIAMPIERO INGRASSIA Cabaret il musical testo Joe Masteroff basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood traduzione Michele Renzullo, adattamento Saverio Marconi musiche John Kander liriche Fred Ebb con GIULIA OTTONELLO, ALESSANDRO DI GIULIO, ALTEA RUSSO, MICHELE RENZULLO, VALENTINA GULLACE, ANDREA VERZICCO e con Ilaria Suss, Nadia Scherani, Marta Belloni, Marco Rigamonti, Matteo Tugnoli scene Gabriele Moreschi e Saverio Marconi costumi Carla Accoramboni coreografie Gillian Bruce supervisione musicale Marco Iacomelli direzione musicale Riccardo Di Paola disegno luci Valerio Tiberi disegno fonico Enrico Porcelli regia Saverio Marconi - residenza di riallestimento - “Cabaret” è uno spettacolo molto caro a Saverio Marconi, che lo aveva già messo in scena nel 1992 e nel 2007 in due versioni molto diverse. In questa edizione Giampiero Ingrassia è il Maestro di Cerimonie, filo conduttore che rappresenta l’aspetto ludico della storia e, allo stesso tempo, quello ambiguo e stravagante. Fragile ed evanescente, Sally Bowles (Giulia Ottonello) è la giovanissima stella del berlinese Kit Kat Klub. E, mentre Sally sogna di diventare una grande attrice, fuori dalla porta del trasgressivo cabaret il mondo va in frantumi. Nella Berlino dei primi anni Trenta, sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano le storie dell’austera Fräulein Schneider e il timido e riservato ebreo Herr Schultz e della libertina Fräulein Kost e il nazista Ernst Ludwig mentre sulla Germania, e sulle vite di tutti, sta per abbattersi la furia hitleriana. «Se per tre volte, nel corso della mia carriera, ho deciso di mettere in scena “Cabaret”, è perché in tre periodi differenti della mia vita, lontani e diversi tra loro, ho sentito la necessità di guardare (e far guardare) oltre il sipario del Kit Kat Klub. Uno spettacolo che conosco molto bene, e a cui tengo molto, che questa volta, dimenticati i riferimenti al film, ho messo in scena “come voglio io”, con una nuova e profonda sincerità nell’affrontarlo. Una lettura più dura, con alcuni momenti di teatro nel teatro, molto più attuale, dunque, che costringerà gli spettatori a mettersi di fronte alla tendenza di oggi a lamentarsi, senza però mai reagire per cambiare davvero. Ho pensato e firmato a quattro mani con Gabriele Moreschi una scenografia che “abbraccia” il palcoscenico, una pedana, un vecchio sipario, le tavole consumate e intrise di memoria: è così che ogni sera si rievoca un periodo storico, attraverso quella musica, quelle storie che come in un girotondo schnitzleriano – continuano ancora oggi il loro racconto, senza soluzione di continuità e di emozioni. Insieme a un cast straordinario, raccontano di un’indifferenza colma di paure ed egoismo, con la speranza che, al prossimo giro, per una volta vinca il coraggio di affrontare la realtà. A 25 anni di distanza da “A Chorus Line”, siamo tornati a debuttare al Todi Festival, proprio da dove ci eravamo affacciati sulla scena teatrale italiana. Venticinque anni in cui il mondo, fuori e dentro i teatri, è cambiato. Ma c’è una cosa che non è cambiata e credo che questo sia un tema che non muore mai: l’indifferenza della gente che non si occupa (o preoccupa) di quello che gli succede intorno se non ne viene toccata direttamente. Allora nacque il nazismo, oggi cosa nascerà?» Saverio Marconi domenica 30 ottobre 2016 (ore 17.30) Promo Music in collaborazione con La Versiliana Festival VITTORIO SGARBI Caravaggio uno spettacolo di Vittorio Sgarbi musiche composte da Valentino Corvino violino, elettronica scenografia, video e immagini elaborate da Tommaso Arosio regia e luci Angelo Generali Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l'Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio. Vittorio Sgarbi giovedì 8 dicembre 2016 L’Isola Trovata, Ares Film GABRIEL GARKO, UGO PAGLIAI Odio Amleto di Paul Rudnick con Claudia Tosoni, Annalisa Favetti, Guglielmo Favilla e con la partecipazione di PAOLA GASSMAN scene e costumi Carlo De Marino regia Alessandro Benvenuti Andrew Rally, giovane stella di una serie televisiva recentemente cancellata, è appena arrivato con la sua agente immobiliare, Felicia Dantine, in quello che sarà il suo nuovo appartamento a New York. Rally è scoraggiato dagli orpelli gotici della vecchia casa e il fatto che l'appartamento fosse appartenuto al leggendario attore John Barrymore non dissolve le sue riserve. Anzi, ne è doppiamente disturbato, dal momento che sta anche per interpretare sul palcoscenico la difficile parte di Amleto, il ruolo reso famoso da Barrymore, lontano dallo scintillio di Hollywood. L’agente di Rally, Lillian Troy, e la fidanzata, Deirdre McDavey li raggiungono. Troy, molti anni fa, ha avuto un breve flirt con Barrymore in questo appartamento. Eccitata, Dantine sostiene di poter comunicare con gli spiriti e suggerisce di convocare Barrymore per verificare quanto dice Lillian. Andrew viene incoraggiato a chiedere a Barrymore qualche consiglio per interpretare Amleto. Ma quando Andrew grida "Odio Amleto!" un fulmine illumina la stanza, gettando brevemente l'ombra del profilo di un uomo sul muro. Deirdre si ritira per la notte nella camera da letto al piano superiore e Barrymore, splendente nel suo costume di Amleto, appare allo stordito Andrew e spiega che si fa vedere ad ogni giovane attore che sta affrontando il ruolo di Amleto. Con l’aiuto di Barrymore, Andrew si cala completamente nella parte ma purtroppo, non va tutto bene. Alla fine, Andrew riceve una nuova offerta televisiva rispetto alla possibilità di una vita sul palcoscenico… Si troverà quindi dinanzi ad un dilemma “amletico”! sabato 14 gennaio 2017 Bags Entertainment/Catapult CATAPULT Magic shadows musiche Antonio Vivaldi, Harold Arlen, Christopher Norton e altri coreografie e regia di Adam Battelstein Trionfatrice nell’edizione 2013 della trasmissione America’s Got Talent, sin dalla prima tournée italiana Catapult ha letteralmente conquistato il pubblico anche nel nostro paese. La formazione nasce nel 2008 dal genio creativo di Adam Battelstein, per diciannove anni danzatore, coreografo e direttore creativo del famoso Pilobolus Dance Theater. Il progetto era quello di dare una nuova linfa vitale a un’antica forma d’arte come le ombre cinesi, utilizzando il corpo umano al massimo della propria capacità espressiva. Con semplici giochi di luci e ombre i formidabili danzatori di Catapult stupiscono creando figure e facendo apparire nel buio, come per magia, elicotteri, castelli, fiori o pinguini. Lo spettacolo conduce i bambini in un mondo fatato, popolato di sogni fantastici e prende per mano i grandi facendo loro ritrovare quello stesso stupore che provavano di fronte alla magia delle fiabe. «Ho cominciato questo viaggio nel 2008 e il mio sogno era di dare nuova vita a una forma d’arte antica. Volevo raccontare storie in un modo che non fosse mai stato visto prima. I danzatori di Catapult sono performer incredibili, che possono ballare, recitare e trasformare i loro corpi in forme apparentemente impossibili. Con le loro silhouette creano delle storie che entusiasmano l’immaginazione e toccano il cuore. L’obiettivo è di creare un mondo di trasformazioni magiche fatte da corpi umani e dalle loro ombre». Adam Battelstein domenica 5 febbraio 2017 Agidi e Enfi Teatro ANGELA FINOCCHIARO, LAURA CURINO Calendar girls di Tim Firth basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth traduzione e adattamento Stefania Bertola con Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e con TITINO CARRARA scene Rinaldo Rinaldi costumi Nanà Cecchi musiche originali Riccardo Tesi disegno luci Massimo Consoli regia Cristina Pezzoli «“Calendar Girls” è una commedia di culto basata su un fatto realmente accaduto alla fine degli anni ‘90 in Inghilterra: un gruppo di donne di mezza età di un’associazione femminile legata alla chiesa, realizza un calendario di nudi artistici per una raccolta di beneficenza. L’iniziativa fece scalpore: le modelle che posano nude per il calendario sono le attempate signore dell’associazione, la location dello shooting fotografico è la sala parrocchiale accanto alla chiesa, sede dell’associazione. Il calendario raccoglie oltre un milione di sterline ed una straordinaria notorietà, così come la commedia scritta da Tim Firth partendo dai fatti accaduti, che è diventata successivamente un celebre film ed è stata rappresentata nei teatri di tutta Europa, sempre con straordinario successo. Questo è il primo allestimento di “Calendar Girls” in Italia. La traduzione e l’adattamento del testo originale sono stati affidati a Stefania Bertola, autrice che grazie alla sua ironia ed acutezza ha portato a termine brillantemente un lavoro non semplice: superare le difficoltà che pone il passaggio dalla drammaturgia inglese alla sua versione italiana. Questione di tempi e codici comici che non sempre coincidono. Lavoro ancor più indispensabile considerata l’eccellenza del cast che dà vita allo spettacolo, a partire da un’inedita Angela Finocchiaro impegnata a dar corpo e voce ad una provocatoria femmina alfa di provincia, seppellita in un modesto negozio di fiorista, ma con smanie di protagonismo e slanci di generosità. […] Le prime scelte su cui ho basato la regia sono state quindi la lingua e il cast, ingredienti indispensabili per mettere in scena questa commedia che fa molto ridere ma la cui comicità evolve da un fatto drammatico: la morte di John, marito di una delle signore, per leucemia. Credo che sia indispensabile agganciare la forza comica del testo anche a questo: è una risata in faccia alla morte, è la vitalità dei girasoli che cercano la luce opponendosi al buio dello sparire». Cristina Pezzoli domenica 19 marzo 2017 Roberto Toni per ErreTiTeatro30 EMILIO SOLFRIZZI Il borghese gentiluomo di Molière con Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Lydia Giordano, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari, Roberto Turchetta costumi Sandra Cardini scena Andrea Taddei regia Armando Pugliese La trama de “Il borghese gentiluomo” è lineare e semplice: il ricco signor Jourdain sogna di diventare nobile. Adulatori e opportunisti assecondano la sua follia e lo raggirano pur di ottenerne un guadagno: il maestro di musica, quello di ballo, di scherma, di filosofia, ciascuno che predica la propria arte e scienza a fondamento dell’esser gentiluomo, rivali fra loro ma tutti ugualmente scrocconi. Ad essi si contrappone la moglie del signor Jourdain che, pratica e razionale, cerca di farlo rinsavire. Alla coppia dei Jourdain si aggiunge quella formata dai rispettivi servitori: Nicoletta, simpatica e coraggiosa, e Coviello, innamorati tra di loro. Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata, tipica del teatro comico: quella del Gran Turco. Coviello, in turco maccheronico, si presenta a Jourdain e gli fa credere che il figlio del Gran Turco, di lignaggio reale, è qui per sposare la di lui figliola Lucilla. Il signor Jourdain, lusingato dalle promesse di nobiltà, cade nel tranello. Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua figlia al non nobile ragazzo che la giovane ama, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale. Anche la moglie, che pur criticandolo aspramente lo ha sempre protetto, si schiera contro lasciandolo definitivamente solo nella sua folle illusione. Come l’avaro, come il malato immaginario, come l’ipocrita Tartufo delle omonime commedie, anche il borghese che sogna di diventare un gentiluomo è un archetipo. È il modello esemplare e imprescindibile del nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di comprare col denaro meriti e titoli che non avrà mai. INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA VENDITA ABBONAMENTI Biglietteria del Teatro La Nuova Fenice aperta dalle ore 17 alle ore 20 da venerdì 23 a mercoledì 28 settembre rinnovo con conferma del posto giovedì 29 e venerdì 30 settembre rinnovo con possibilità di cambio posto da sabato 1 ottobre nuovi abbonamenti PREZZI ABBONAMENTI PROSA [6 spettacoli] Settore A 138 euro Settore B 122 euro Settore C 97 euro Loggione 71 euro Speciale giovani 35 euro ridotto fino a 25 anni valido nei palchi laterali di III ordine e loggione PREZZI BIGLIETTI PROSA Settore A 27 euro ridotto 25 euro Settore B 24 euro ridotto 22 euro Settore C 19 euro ridotto 17 euro Loggione 14 euro ridotto 12 euro Speciale giovani 7 euro ridotto fino a 25 anni valido nei palchi laterali di III ordine e loggione Il ridotto è valido per under 25, over 65, soci Touring Club, convenzionati vari. Per Magic Shadows ridotto valido anche per iscritti scuole danza. ACQUISTO BIGLIETTI 7 giorni prima di ogni spettacolo è possibile acquistare i biglietti presso i punti vendita AMAT e on-line sul sito www.vivaticket.it BIGLIETTERIA DEL TEATRO LA NUOVA FENICE aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 17 alle ore 20; il giorno di spettacolo dalle ore 16 INFORMAZIONI AMAT 071 2072439 amatmarche.net Biglietteria Teatro La Nuova Fenice 071 7231797 Call Center 071 2133600 INIZIO SPETTACOLI ore 21.15 domenica 30 ottobre Caravaggio ore 17.30