Dichiarazione Amb AHL 2015 da pubblicare

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Dichiarazione Amb AHL 2015 da pubblicare
DICHIARAZIONE
AMBIENTALE
Settembre
2015
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
Secondo il Regolamento Comunitario 1221/2009
EMAS
Anno 2015
Ahlstrom Italy S.p.A.
Stabilimento di Mathi (TO)
Dati aggiornati ad Agosto 2015
Indice
1
Introduzione .................................................................................................................. 3
2
La Politica Ambientale .................................................................................................. 4
3
Ahlstrom Italy S.p.A. ..................................................................................................... 7
4
3.1
L’Organizzazione .................................................................................................... 7
3.2
Il processo produttivo............................................................................................ 11
Il Sistema di Gestione Ambientale .............................................................................. 14
4.1
Struttura del Sistema di Gestione Ambientale ...................................................... 14
4.2
Legislazione applicabile ........................................................................................ 17
4.3
Gli aspetti ambientali ............................................................................................ 18
4.3.1
Gli aspetti ambientali diretti ............................................................................ 19
4.3.2
Gli aspetti ambientali indiretti ......................................................................... 43
1 Introduzione
L’impiego di risorse naturali rinnovabili, la forte vocazione al riciclo e l’attenzione verso le
risorse idriche ed energetiche sono le basi da cui l’industria cartaria italiana ed europea si
muove verso una compiuta sostenibilità ambientale. Il miglioramento continuo delle
prestazioni ambientali è un obiettivo perseguito da un numero sempre maggiore di
aziende, nella consapevolezza che la tutela dell’ambiente può portare anche un
incremento di efficienza dei processi produttivi.
Il Gruppo Ahlstrom, di cui fa parte Ahlstrom Italy, ha da tempo adottato i principi e gli
obiettivi di rispetto e sostenibilità ambientale che sono visibili nel sito all’indirizzo:
http://www.ahlstrom.com/sustainability/Certified management systems.
Ahlstrom Italy S.p.A. ha fatto propri questi principi, attraverso la definizione della Politica
Ambientale, la decisione di realizzare e mantenere operativo un Sistema di Gestione
Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:04 e, infine, attraverso la volontà di
aderire Regolamento EMAS.
Lo scopo della certificazione risulta la “progettazione, sviluppo e produzione di:
-
mezzi filtranti per applicazioni automotive e per l’industria, tramite spappolamento di
fibre naturali e/o sintetiche, formazione su macchina continua e impregnazione;
-
tessuti-non-tessuti per applicazioni industriali tramite estrusione di polimeri”.
La portata della registrazione EMAS è “fabbricazione di carta e cartone”.
L’impegno dell’Organizzazione si manifesta nella definizione di importanti obiettivi di
miglioramento delle prestazioni ambientali, nella conseguente definizione di un
programma di attuazione, nonché di una costante attività di monitoraggio che valuti
l’andamento dell’intero Sistema di Gestione Ambientale. A ciò si affiancano il costante
impegno nella sensibilizzazione e formazione del personale e l’apertura al dialogo con
l’esterno.
Il presente documento costituisce la prima edizione della Dichiarazione Ambientale di
Ahlstrom Italy S.p.A.; in esso sono riportati i dati aggiornati a giugno 2013 relativi alle
prestazioni ambientali dell’Organizzazione, per renderli disponibili al pubblico e permettere
di osservare il loro andamento nel tempo; sono fornite anche informazioni utili a
comprendere le ragioni alla base di tali tendenze. Sono messe in evidenza le innovazioni
impiantistiche e la crescita dell’Azienda.
Ahlstrom Italy si augura, con questo documento, di favorire un rapporto con le Autorità,
con il Pubblico e con i Clienti improntato alla trasparenza e al dialogo costruttivo.
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2 La Politica Ambientale
La Politica Ambientale di Ahlstrom Italy S.p.A. è l’elemento fondante del sistema di
gestione ambientale dell’Organizzazione: costituisce la base sulla quale vengono definiti
gli obiettivi e i traguardi ambientali, in modo da conservare e potenzialmente migliorare le
prestazioni ambientali dell’Organizzazione. A partire dal 2012, la Politica Ambientale, la
Politica della Sicurezza e la Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti sono state
integrate in un unico documento.
POLITICA DELLA SICUREZZA, DELL’AMBIENTE
E DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
Ahlstrom Italy S.p.A., Società strutturata in due siti produttivi di Mathi Canavese (TO) e
Sassoferrato (AN), pone al vertice delle proprie priorità la sicurezza e la salute dei
dipendenti, della popolazione, dei soggetti coinvolti nell’attività e la protezione
dell’ambiente. Coerentemente a questa visione, la Direzione Aziendale ha elaborato la
presente Politica di Sicurezza e Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, che
rappresenta la dichiarazione ufficiale della volontà di ricercare il miglioramento continuo
della propria gestione della sicurezza e dell’ambiente e di garantire che ogni potenziale
rischio per l’uomo e per l’ambiente sia ridotto a livelli minimi, utilizzando tutte le risorse
tecniche disponibili ed economicamente sostenibili.
Considerando i vantaggi derivanti da un’efficiente gestione del sistema della sicurezza e
dell’ambiente, si definiscono ed adottano i seguenti obiettivi:
-
-
-
Mantenimento del pieno rispetto delle disposizioni normative e degli impegni
sottoscritti dall’Organizzazione in materia di salute, sicurezza ed ambiente.
Controllo e tutela costante dei fattori tecnici, gestionali ed umani che influenzano la
salute e la sicurezza, nonché l’ambiente.
Disponibilità di risorse tecniche, strumentali e gestionali per la prevenzione degli
incidenti/ infortuni, per la prevenzione dell’inquinamento, per la riduzione dei rischi e
delle possibili conseguenze.
Costante sensibilizzazione, formazione e coinvolgimento dei dipendenti, dei fornitori
e dei consulenti e del personale che opera per conto dell’Organizzazione affinché
collaborino ad attuare sempre più efficaci strategie di salute e sicurezza dei
lavoratori e salvaguardia dell’ambiente.
Riduzione dei rischi e miglioramento dei processi di lavorazione, attraverso lo
sviluppo di procedure lavorative e di emergenza, e per mezzo di strumenti di
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-
prevenzione, difesa ed intervento, tali da rendere minimi i rischi di accadimento di
incidenti/quasi incidenti, infortuni e malattie professionali o di ridurne gli impatti
sull’uomo e sull’ambiente.
Consolidamento dei processi di comunicazione e collaborazione tra il Sistema di
Gestione della Sicurezza relativo alla normativa ‘’Seveso’’ (SGS Stabilimento
Inferiore ), il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) ed i
Sistemi di Gestione dell’Ambiente e della Qualità, allo scopo di rendere sempre più
efficiente ed efficace la gestione dell’Organizzazione integrando al meglio le
necessità dei diversi settori.
Il perseguimento degli obiettivi dichiarati viene seguito e verificato attraverso specifici
indicatori interni di prestazione, tra i quali si citano:
- Valutazione degli infortuni (n. infortuni/anno; indice di frequenza; indice di gravità) e
analisi statistica.
- Valutazione dei Primi Soccorsi, e delle segnalazioni d’incidente non infortunio (INI) o
condizione di pericolo relativamente alla salute e sicurezza e all’ambiente.
- Valutazione delle prestazioni ambientali (es. emissioni, rifiuti, rumore, consumi di
risorse naturali, materie prime ed energia).
- Numero verifiche ispettive interne ed esterne (anche per il SGS Stabilimento
Inferiore).
- Ore dedicate all’addestramento e alla formazione del personale e degli addetti alle
emergenze (anche per il SGS Stabilimento Inferiore).
L’Organizzazione si impegna inoltre a:
-
-
diffondere a tutti i livelli aziendali, al pubblico e a tutti i soggetti interessati la
presente Politica ed a verificare periodicamente la sua attuazione;
rendere disponibili i mezzi tecnici ed economici e le risorse umane per un continuo
miglioramento;
raccomandare ai propri Preposti impegno mirato e costante al rispetto della presente
Politica ed al perseguimento dei suoi obiettivi;
studiare e valutare preventivamente eventuali impatti ambientali di nuove materie
prime, processi o prodotti;
stabilire obiettivi volti al continuo miglioramento delle prestazioni ambientali,
riesaminandoli alla luce dei risultati ottenuti per assicurare la prevenzione
dell’inquinamento e la riduzione degli impatti ambientali;
applicare e rispettare i requisiti di salute e di sicurezza che si basano sulla
Dichiarazione dell’ILO e sui Principi e Diritti Fondamentali nel Lavoro (1998) come
richiesto dagli standard FSC e PEFC.
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POLITICA DI SICUREZZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DELLO STABILIMENTO INFERIORE DI MATHI
Lo Stabilimento Inferiore di Mathi Canavese è soggetto alla normativa di prevenzione dei
rischi da incidenti rilevanti (D.Lgs. 105/2015 e s.m.i.) per la presenza di sostanze
pericolose.
La presente sezione della Politica esprime i principi fondamentali di prevenzione dei rischi
di incidente rilevante e di miglioramento continuo della salute e sicurezza per lo
Stabilimento Inferiore.
La declinazione rispetto alla normativa di prevenzione dei rischi da incidenti rilevanti degli
obiettivi generali di salute, sicurezza ed ambiente dichiarati precedentemente viene
garantita attraverso le seguenti prassi del SGS:
-
-
analisi storiche ed analisi del rischio;
valutazione degli incidenti, quasi incidenti e anomalie dello stabilimento inferiore
(analisi dell’esperienza operativa);
esame periodico delle prestazioni lavorative e gestionali per mezzo di visite ispettive
interne e riunioni con le funzioni aziendali impegnate nella salute e sicurezza e nella
protezione dell’ambiente;
gestione e controllo della manutenzione;
comunicazione attiva e valutazione di suggerimenti e richieste provenienti da tutti i
livelli aziendali;
formazione continua ed addestramento del personale;
elaborazione di piani e strategie di miglioramento, emissione di procedure ed
istruzioni per la gestione delle attività lavorative in sicurezza;
valutazione degli interventi di emergenza;
analisi preventiva delle modifiche;
aggiornamento in merito all’evoluzione scientifica e tecnologica.
Il Gestore stabilisce e diffonde un Programma di Miglioramento del SGS e monitora le
prestazioni del Sistema attraverso la valutazione di specifici indicatori.
Tutti gli indicatori del SGS sono riportati nel Documento di Politica, nel Programma di
Miglioramento e nel Riesame. I principali indicatori utilizzati per valutare l’andamento del
SGS, oltre quelli riferiti nella parte generale, sono i seguenti:
- incidenti, quasi incidenti e anomalie (incidenti/anno, quasi incidenti/anno,
anomalie/anno);
- numero di fermate non programmate delle impregnatrici/ore di funzionamento;
- numero delle non conformità di sistema riscontrate nell'ambito delle attività di verifica;
- percentuale anomalie ripetitive (rispetto all’anno precedente);
- grado di rispetto della manutenzione programmata;
- efficacia della formazione;
- rispetto del piano di audit interno;
- grado di rispetto del programma di miglioramento.
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La presente Politica SGS è depositata presso lo Stabilimento Inferiore di Mathi, diffusa
a tutto il personale e riesaminata periodicamente dalla Direzione.
Mathi, 04/08/2015
L’Amministratore Delegato
Ing. Fabio Cellai
Il Gestore - Stabilimento Inferiore Mathi
Ing. Luca Bonelli
3 Ahlstrom Italy S.p.A.
3.1 L’Organizzazione
Ahlstrom Italy S.p.A. nasce nel maggio 2013 dalla scissione societaria di Ahlstrom Turin
S.p.A. appartenente alla multinazionale finlandese Ahlstrom specializzata nello sviluppo,
produzione e vendita di materiali ad alte prestazioni, a seguito della decisione da parte del
Gruppo Ahlstrom e del Gruppo svedese Munksjo, operante nel settore delle carte speciali,
di unire, a livello mondiale, la Business Area “Label and Processing” del Gruppo Ahlstrom
con il Gruppo Munksjo per costituire una nuova società denominata Munksjo Oyj.
Nell’ambito di questa operazione Ahlstrom Turin S.p.A. ha perfezionato un atto di
scissione parziale, con efficacia dal 23 Maggio 2013, in forza del quale:
-
Ahlstrom Turin S.p.A. ha variato la propria ragione sociale in Munksjo Italia S.p.A.,
sotto il cui nome continua a svolgere la propria attività legata la ramo d’azienda
“Label and Processing” (produzione di carta base da siliconare per il settore
dell’etichettatura);
-
Ahlstrom Italy S.p.A., interamente posseduta dal Gruppo Ahlstrom, è subentrata nella
titolarità dei rami d’azienda denominati “Filtration” e “Building and Energy”; e
-
una società di nuova costituzione, denominata AM Real Estate S.r.l., ha assunto la
titolarità del ramo d’azienda immobiliare relativo ai beni di uso comune delle società
industriali sopraindicate.
Il sito produttivo di Ahlstrom Italy si trova a Mathi Canavese, in via Stura 98, a circa 30 km
da Torino in direzione Nord Ovest.
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Il Gruppo Ahlstrom, leader a livello globale nello sviluppo, nella produzione e nella vendita
materiali ad alte prestazioni, impiega circa 3.500 dipendenti e dispone di impianti produttivi
e di reti di vendita in tutto il mondo. Nel 2014 il fatturato netto di Ahlstrom è stato pari a 1
miliardo di Euro.
I prodotti del Gruppo Ahlstrom sono suddivisi in tre Aree Commerciali e fabbricati in circa
una trentina di stabilimenti situati in Europa, America ed Asia:
− Filtration: è il leader internazionale nei materiali per filtrazione per il settore dei
trasporti e fornitore internazionale di materiali filtranti per aria e liquidi, con una
posizione leader sul mercato delle bioscienze e della filtrazione per turbine a gas;
− Building and Energy: è uno dei principali produttori a livello mondiale di materiali
utilizzati per rivestimenti murali, pavimentazioni e pale eoliche;
− Food and Medical: è uno dei principali produttori a livello internazionale di materiali
utilizzati nell’imballaggio di prodotti alimentari, nastri adesivi, capi di abbigliamento
e teli per il settore medicale.
Fondata nel 1851 da Antti Ahlström nel 1960, Ahlstrom fu tra le prime Società finlandesi
ad espandersi all’estero, avviando un processo che l’avrebbe portata a diventare un
Gruppo sempre più presente a livello internazionale. Il primo passo nel processo di
internazionalizzazione fu l’acquisizione delle Cartiere Giacomo Bosso (l’attuale Ahlstrom
Turin).
Lo stabilimento di Mathi fu fondato nel 1841 per la produzione di energia e pasta da
straccio. Nel 1877 fu ceduto a Don Giovanni Bosco che lo ampliò e lo dotò di una
macchina continua per la produzione di carta da stampa, di una tipografia e di una
legatoria.
Nel primo dopoguerra il sito produttivo, fu acquistato dal Senatore Giacomo Bosso per la
produzione di carta da imballo e per uso industriale. Nel 1963 la società finlandese
Ahlstrom acquistò il pacchetto di maggioranza della cartiera e ne completò l’acquisizione
nel 1966. A partire dagli anni ‘70 le linee di produzione furono potenziate e parallelamente
vennero realizzate importanti opere per il controllo dell’inquinamento.
La conformazione attuale del sito industriale presenta due stabilimenti distinti (Stabilimento
Superiore e Stabilimento Inferiore), che sebbene rispondano allo stesso indirizzo, risultano
fisicamente separati da una strada pubblica e mantengono connessioni strutturali e
logistiche legate a servizi fondamenti quali ad esempio la gestione della risorsa idrica,
dell’energia o dell’approvvigionamento/spedizione materiali.
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Figura 3.1-1
Come durante la gestione Ahlstrom Turin, anche oggi, dopo la scissione societaria, la
produzione di carta filtro si svolge sia nello stabilimento inferiore che in quello superiore,
mentre la produzione di carta base da siliconare effettuata dalla Munksjo Italia si svolge
unicamente nello stabilimento superiore.
A seguito degli accordi della scissione societaria di Ahlstrom Turin, Ahlstrom Italy ha
assunto la proprietà dello stabilimento inferiore mentre lo stabilimento superiore è di
proprietà sia di Munksjo Italia S.p.A., relativamente al fabbricato in cui è situata la linea
produttiva della carta base da siliconare, sia della società AM Real Estate per i restanti
edifici, che comprendono la Centrale termoelettrica, gli impianti di trattamento delle acque,
le officine di manutenzione, gli uffici ed i locali che ospitano le linee produttive della carta
filtro.
La logica dell’ottimizzazione nella gestione delle risorse e la volontà di non perdere le
sinergie sviluppate con la gestione Ahlstrom Turin ha portato alla sottoscrizione nel
Maggio 2013 di un accordo definito “Long Term Service Agreement” attraverso il quale le
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due società Munksjo ed Ahlstrom hanno suddiviso le proprie responsabilità e risorse per la
gestione di alcuni servizi comuni. In particolare Munksjo Italia ha assunto la gestione, a
favore anche di Ahlstrom Italy, della centrale termoelettrica, degli impianti di trattamento
acque, degli Acquisti, della Logistica e dei Magazzini. Ahlstrom Italy gestisce invece i
servizi amministrativi e contabili, il servizio di portineria e della mensa a favore di entrambe
le società.
Figura 3.1-2 – Suddivisione delle proprietà immobiliari e localizzazione degli impianti produttivi
L’attività produttiva di Ahlstrom Italy consiste nella produzione dei seguenti media filtranti:
carta filtro per applicazioni in campo automobilistico, per la realizzazione di filtri aria,
olio e carburante per automezzi e per impianti (es. gas-turbine, impianti di
depolverizzazione, ecc.) ed altre applicazioni specifiche;
tessuti-non-tessuti
per applicazioni in campo automobilistico nella filtrazione di
carburanti diesel e di olio di nuova generazione e nella filtrazione industriale di liquidi
(acque potabili ed industriali, solventi, oli, prodotti farmaceutici ed alimentari) e di aria
(gas-turbine, impianti di depolverizzazione, condizionamento ambientale).
Fa parte di Ahlstrom Italy anche uno stabilimento situato a Sassoferrato, specializzato
nella produzione di materiali per la filtrazione di aria e di liquidi. Dal punto di vista della
gestione ambientale il sito di Mathi e quello di Sassoferrato mantengono due gestioni
separate, coordinate da un responsabile nominato dall’Alta Direzione.
La presente Dichiarazione Ambientale fa riferimento unicamente al sito di Ahlstrom Italy
S.p.A di Mathi.
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L’attività dell’Organizzazione è classificata secondo il codice NACE 17.12 (fabbricazione
della carta); le attività autorizzate secondo la Direttiva IPPC, come modificata dalla
Direttiva IED, ricadono nei codici 6.1 (b) (impianti industriali destinati alla fabbricazione di
carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno) e 6.7
(impianti per il trattamento di superfici mediante l’utilizzo di solventi organici con una
capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg/h o 200 t/anno).
Nello stabilimento di Mathi lavorano per Ahlstrom Italy circa 280 dipendenti. Il fatturato
netto nel 2014 è stato di 106.122.000 Euro. La produzione viene effettua a ciclo continuo.
L’Organizzazione ha una produzione lorda di circa 40.000 ton/anno di carta filtro, di cui
circa il 90% destinato all’esportazione.
Anno
Produzione lorda di carta
filtro dopo impregnazione
(t/anno)
2012
34.537
2013
37.078
2014
38.394
Gennaio/Agosto 2015
26.905
Figura 3.1-3
3.2 Il processo produttivo
La produzione della carta comprende numerose operazioni, che si possono suddividere
schematicamente in tre fasi principali:
Preparazione dell’impasto
Formazione del nastro continuo di carta
Finitura ed allestimento.
Nella prima fase del ciclo produttivo la fibra, generalmente cellulosa e/o fibre
sintetiche, viene lavorata in grandi mixer in modo da ottenere una miscela di acqua e
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cellulosa. L’impasto così ottenuto, prima di giungere in macchina, viene lavorato
meccanicamente, additivato con prodotti chimici, depurato ed ulteriormente diluito.
Nella seconda fase, la sospensione fibrosa così ottenuta viene stesa in velocità su
una tela di formazione della macchina continua per produrre il foglio di carta. La tela
di formazione, una larga cinghia chiusa ad anello, ha la funzione di far drenare una
buona parte dell’acqua contenuta nell’impasto, favorendo nello stesso tempo l’unione
fra le fibre di cellulosa.
Al termine di tale percorso, il foglio di carta assume una consistenza tale da poter
passare dalla tela alla sezione presse (coppie di cilindri contrapposti che hanno la
funzione di schiacciare, ad elevata pressione, il foglio di carta) per permettere
l’eliminazione di un’ulteriore parte di acqua. Nella produzione della carta filtro, la prima
fase di asciugamento può avvenire in forni ad aria calda per non danneggiare la
struttura porosa della carta, indispensabile per le proprietà filtranti. Successivamente
possono venire applicati sul foglio di carta speciali trattamenti in grado di conferire al
prodotto finale le proprietà desiderate. La carta, in uscita da un’ulteriore fase di
asciugatura, viene avvolta su un’anima metallica creando una bobina.
Alcuni tipi di carta filtro, per lo sviluppo delle proprietà filtranti richieste, sono sottoposti ad
un successivo trattamento fuori linea, in cui la carta (detta “grezza”) prodotta dalla
macchina continua viene impregnata su macchine chiamate impregnatrici con resine
disperse in solvente. La carta impregnata passa quindi in una serie di batterie di forni per
l'eliminazione del solvente e per la polimerizzazione delle resine.
La fase finale del processo produttivo termina con la fase di allestimento in cui la carta
viene tagliata nei formati richiesti dal cliente ed imballata.
Nello Stabilimento Superiore sono presenti i seguenti impianti produttivi:
-
le macchine continue TUR03, TUR04 e TUR05 dedicate alla produzione di carta
filtro.
Nello Stabilimento Inferiore sono invece presenti:
−
la macchina continua TUR01 per la produzione di carta filtro;
−
tre impregnatici per il trattamento della carta filtro “grezza”;
−
una linea per la fabbricazione ed accoppiamento e di tessuti non tessuti,
denominata Fine Fibers;
−
una macchina laminatrice per l’accoppiamento di media filtranti differenti.
Nel mese di agosto 2015 è stata avviata una seconda macchina laminatrice che consente
l’accoppiamento di supporti filtranti tramite l’utilizzo di adesivi di tipo “hot-melt”.
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Il ciclo produttivo si svolge nell’arco delle 24 ore e comprende anche il fine settimana con
suddivisione del personale in 3 turni (ogni turno lavora quattro giorni consecutivi ed ha
diritto a due giorni di riposo).
Prodotti per
trattamenti
superficiali
Preparazione
impasto
Cellulosa
IMPREGNAZIONE
Energia
(elettricità,
metano,
vapore)
MACCHINE
CONTINUE
Acqua
A
L
L
E
S
T
I
M
E
N
T
O
MAGAZZINO
CARTA
PRONTA
Figura 3.2-1 – Diagramma di flusso delle attività produttive
Per permettere il completamento del processo produttivo illustrato nel diagramma
precedente
è
necessaria
una
serie
di
attività
ausiliarie,
atte
a
garantire
l’approvvigionamento di acqua e di energia, la depurazione degli scarichi, il controllo e la
gestione del processo produttivo; le principali sono:
- Laboratori;
- Manutenzione;
- Trattamento acque in ingresso dal canale;
- Centrale termoelettrica;
- Centrale idroelettrica;
- Post-combustori per il trattamento delle emissioni;
- Trattamento depurazione acque;
- Area rifiuti;
- Uffici e servizi;
- Servizio mensa.
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Trattamento
acque in
ingresso
Manutenzione
Laboratori
Centrale termoelettrica
Mensa
Trattamento
emissioni
Uffici tecnici e
amministrativi
Gestione rifiuti
Trattamento scarichi
Figura 3.2-2 – Attività ausiliarie
Come anticipato, a seguito della scissione societaria, molte di queste attività sono svolte
da Munksjo Italia: fornitura di energia elettrica e vapore, approvvigionamento idrico,
trattamento dei scarichi idrici, gestione delle attività di manutenzione, gestione delle aree
di stoccaggio dei rifiuti.
4 Il Sistema di Gestione Ambientale
4.1 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale
Ahlstrom Turin aveva ottenuto la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 nel
Gennaio 2000 e la registrazione ai sensi del Regolamento EMAS nel Dicembre 2005. A
seguito della variazione di ragione sociale di Ahlstrom Turin in Munksjo Italia, tali
certificazioni sono state volturate a Munksjo Italia.
Ahlstrom Italy, sulla base dell’esperienza acquisita durante la precedente gestione, ha
quindi implementato un nuovo sistema di gestione ambientale per le proprie attività con
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che è stato certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001 ad Ottobre 2013 registrato
secondo il regolamento EMAS III nel Febbraio 2015.
L’organizzazione ha inoltre ottenuto nella seconda del 2013 anche le restanti certificazioni
già in possesso di Ahlstrom Turin, ovvero ISO/TS 16949, ISO 9001, OHSAS 18001, PEFC
e FSC.
Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) è fondato sul processo dinamico e ciclico del
miglioramento continuo che si realizza nelle fasi di pianificazione, attuazione, controllo e
riesame. Il funzionamento del SGA può essere schematizzato come nel diagramma
seguente:
Avvio del
SGA
Riesame della
Direzione
Controllo e
azioni correttive
♦ Monitoraggio e Misurazioni
♦ Non conformità, Azioni
Correttive e Preventive
♦ Registrazioni
♦ Audits di Sistema
Politica
Ambientale
Miglioramento
Continuo!
Pianificazione
♦
♦
♦
♦
Aspetti ambientali
Requisiti legislativi
Obiettivi e Traguardi
Programma ambientale
Attuazione
e funzionamento
♦Struttura e responsabilità
♦Formazione e consapevolezza
♦Comunicazione
♦Redazione e Controllo
♦Controllo operativo
♦Preparazione alle emergenze
Figura 4.1-1: Miglioramento continuo del SGA
In particolare il SGA si basa:
- su un’Analisi Ambientale Iniziale delle attività dell’Organizzazione, finalizzata
all’identificazione degli aspetti ambientali più significativi;
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- sull’adozione di una Politica Ambientale, ora integrata con la Politica della Sicurezza e
di Prevenzione degli Incidenti rilevanti, e sulla sua diffusione a tutti i soggetti
interessati, sia interni che esterni;
- sull’identificazione, l’aggiornamento e il rispetto delle normative applicabili in materia
ambientale;
- sull’elaborazione di un sistema di procedure e istruzioni operative interne che regolano
sia gli aspetti gestionali che le responsabilità e le modalità operative delle attività legate
agli aspetti ambientali significativi;
- sull’attribuzione di compiti e responsabilità specifici, tra cui la nomina di un
Rappresentante della Direzione e di un Responsabile del SGA cui sono delegate la
coordinazione delle attività del sistema e la vigilanza sull’efficacia e l’adeguatezza del
sistema;
- sulla definizione di un Programma Ambientale documentato in cui sono specificati
obiettivi di miglioramento e traguardi da raggiungere;
- sul monitoraggio dei parametri ambientali per il controllo delle prestazioni ambientali e
dello stato di avanzamento dei programmi;
- sulla formazione specialistica del personale allo scopo di accrescere la conoscenza dei
possibili effetti sull’ambiente delle attività svolte;
- sul coinvolgimento del personale interno e di enti esterni nella gestione degli aspetti
ambientali;
- su un programma di audit interni per determinare la conformità delle attività nei
confronti delle procedure, della normativa di riferimento e dei principi della Politica
Ambientale;
- su un riesame periodico del SGA e delle sue prestazioni, condotto dall’Alta Direzione o
dal suo Rappresentante, con lo scopo di verificare l’adeguatezza del sistema e
l’eventualità dell’adozione di nuove strategie di miglioramento.
La struttura della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA)
dell’Organizzazione è rappresentata nella figura seguente.
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Manuale
Procedure
Istruzioni Operative
Modelli di documenti collegati
Descrive gli elementi del Sistema di
Gestione Ambientale
Descrivono le attività necessarie per dare
attuazione a specifici elementi del SGA, le
responsabilità e le modalità operative
Consentono la raccolta dei dati e
l’applicazione dei criteri operativi descritti
nelle procedure
Figura 4.1-2: Struttura della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale
4.2 Legislazione applicabile
Al fine di garantire il rispetto della normativa in materia ambientale, l’Organizzazione valuta
costantemente la propria conformità legislativa, così come specificato nella Politica
Ambientale. Il Servizio HSE (Sicurezza & Ambiente), attraverso un’apposita procedura,
garantisce la gestione, la registrazione ed il continuo aggiornamento delle disposizioni
normative in campo ambientale a livello comunitario, nazionale e locale.
A ciò si aggiunge la valutazione preliminare delle prescrizioni legislative e autorizzative nel
caso vengano introdotte nuove attività e/o processi all’interno dell’Organizzazione.
Autorizzazioni
L’Organizzazione ha ottenuto dalla Provincia di Torino – ora Città Metropolitana di Torino con la Determinazione N. 28-19176/2013 l’aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata
Ambientale rilasciata ad Ahlstrom Turin per modifica non sostanziale e variazione di
titolarità relativamente alle attività IPPC di propria competenza:
- Codice 6.1 (b): impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con
capacità di produzione > 20 tonnellate/giorno;
- Codice 6.7: impianti per il trattamento di superfici di materie, oggetti o prodotti
utilizzando solventi organici con una capacità di consumo di solvente superiore a 150
kg/h o 200 tonnellate/anno.
L’Autorizzazione integrata ambientale è stata successivamente aggiornata con gli atti N.
77-38754/2013, 30-12364/2014 e 103-48695/2014 a seguito di modifiche non sostanziali.
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L’Autorizzazione Integrata Ambientale sostituisce ogni altra autorizzazione ambientale
(emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, ecc.) e ogni altro visto o nulla osta previsto
dalla legislazione vigente, fatta salva la normativa in materia di controllo dei pericoli di
incidenti rilevanti.
4.3 Gli aspetti ambientali
Ahlstrom Italy, in fase di avviamento del proprio Sistema di Gestione Ambientale ha
eseguito, attraverso l’Analisi Ambientale Iniziale, un accurato esame delle attività e dei
processi al fine di identificare gli aspetti ambientali significativi ed i relativi impatti.
Il Regolamento EMAS richiede che tra gli aspetti ambientali considerati nel SGA
dell’Organizzazione vengano compresi anche quelli non soggetti al controllo diretto da
parte dell’Organizzazione, i cosiddetti aspetti ambientali indiretti.
A seguito dell’identificazione degli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, è stata eseguita
una valutazione di significatività, che consiste nell’attribuire ad ogni aspetto un punteggio,
sulla base di criteri formalizzati in una apposita procedura. Il risultato della valutazione
consente di stabilire quali aspetti devono essere considerati prioritari nel definire obiettivi e
traguardi ambientali.
Nella tabella seguente vengono evidenziate le correlazioni esistenti tra i criteri di
significatività adottati dall’Organizzazione e gli elementi richiamati dal Regolamento
EMAS.
EMAS
Potenzialità di produrre danni
ambientali
SGA
Valutazione in base all’implementazione
impiantistica e gestionale (procedure,
formazione del personale, ecc.)
Fragilità dell’ambiente locale, regionale Valutazione sulla base della sensibilità della
fonte di prelievo o del corpo recettore
o globale
Entità, quantità, frequenza e
reversibilità degli aspetti o degli impatti
Valutazione sulla base di dati
quali/quantitativi correlati agli aspetti
ambientali
Esistenza di una legislazione
ambientale e relativi obblighi previsti
Valutazione in base a :
- Rispetto di leggi e regolamenti
- Entità di eventuali non conformità
legislative
18 di 49
Importanza per le parti interessate e
per il personale dell’Organizzazione
Valutazione in base alle segnalazioni interne
ed esterne
4.3.1 Gli aspetti ambientali diretti
Gli aspetti ambientali diretti sono quegli aspetti associati alle attività, ai prodotti a ai servizi
di un’organizzazione sui quali l’organizzazione può esercitare un controllo di gestione
diretto.
La tabella seguente riporta una sintesi dei risultati dell’applicazione della procedura di
identificazione e di valutazione della significatività degli aspetti ambientali:
Aspetto
ambientale
Significatività
Obblighi normativi e limiti previsti dalle
autorizzazioni
sì
non applicabile
Emissioni in atmosfera
sì
sì
Scarichi nelle acque
sì
no
Produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e
smaltimento di rifiuti, in particolare di quelli
pericolosi
sì
sì
Uso e contaminazione del suolo
sì
no
Uso di risorse naturali e di materie prime
(compresa l’energia)
sì
sì
Uso di additivi e di coadiuvanti nonché di
semilavorati
sì
sì
Rumore
sì
sì
Vibrazioni
sì
no
Odori
sì
no
Polveri
sì
no
Impatto visivo
sì
no
Amianto
sì
sì
sì
no
sì
no
sì
no
Elemento delle attività, prodotti e servizi
Questioni
locali
PCB, sostanze lesive dello strato
di ozono e gas fluorurati ad effetto
serra
Radiazioni ionizzanti
Radiazioni non ionizzanti
19 di 49
Aspetti legati ai trasporti (sia per beni che per
servizi)
sì
no
Rischi di incidenti ambientali che derivano o
possono derivare a seguito di incidenti e
possibili situazioni di emergenza
sì
sì
Effetti sulla biodiversità
sì
no
L’elemento “Obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni” è stato preso in
considerazione come criterio per la valutazione della significatività degli altri aspetti
ambientali riportati in tabella.
Tutti gli aspetti ambientali significativi sono gestiti in modo pianificato per mezzo di
specifiche procedure operative che riportano il rinvio a specifiche istruzioni per elemento
dell’attività (impianto, macchina).
Le procedure:
·
contengono le corrette modalità operative da adottare per prevenire situazioni di
difformità rispetto a quanto pianificato;
·
specificano le modalità di controllo da svolgere e le attività di manutenzione;
·
indicano le responsabilità dello svolgimento dell’attività e del controllo;
·
forniscono le modalità di gestione anche per gli elementi, di solito di tipo
amministrativo, che, pur non originando effetti sull’ambiente, sono connessi a
responsabilità aziendali (quali autorizzazioni, registrazioni, ecc.).
Il monitoraggio degli aspetti ambientali significativi è garantito da una procedura di
sistema, che definisce le attività di pianificazione, programmazione, effettuazione,
registrazione su cui è basata la sorveglianza all’interno dell’Organizzazione.
Nei paragrafi seguenti è riportata una breve descrizione degli aspetti ambientali risultati
significativi ed una spiegazione della natura degli impatti ad essi connessi.
In conformità ai requisiti del Regolamento EMAS III ((Reg. (CE) 1221/2009) entrato in
vigore a gennaio 2010, sono inoltre stati riportati i cosiddetti “indicatori chiave”, ovvero
degli indicatori di prestazioni ambientali che consentono una valutazione nel tempo delle
performance dell’Organizzazione in relazione ai propri obiettivi e traguardi ambientali.
Ciascun “indicatore chiave” si compone di:
− un dato A che indica il consumo/impatto totale annuo in un campo definito,
− un dato B che indica la produzione totale lorda annua di carta impregnata,
− un dato R che rappresenta il rapporto A/B.
20 di 49
Occorre precisare che, dal momento che la Ahlstrom Italy è nata soltanto nel mese si
maggio del 2013, l’Organizzazione non dispone di dati storici per tutti gli indicatori
ambientali richiesti dal Regolamento EMAS. Ove disponibili soltanto dati aggregati,
corrispondenti alle prestazioni globali di Ahlstrom Turin, il contributo della Ahlstrom Italy è
stato stimato sulla base di ripartizioni o dati parziali utilizzati per le contabilizzazioni di
carattere economico fra le due società.
OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI
Al fine di garantire il rispetto degli obblighi normativi in materia ambientale, è stata definita
un’apposita procedura per l’identificazione e l’aggiornamento delle prescrizioni normative
applicabili alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’Organizzazione e per la relativa
valutazione di conformità. La procedura prevede inoltre la valutazione preliminare delle
prescrizioni legislative e autorizzative nel caso vengano introdotte nuove attività e/o
processi all’interno dell’Organizzazione.
Data la complessità delle normativa ambientale ed il numero crescente delle prescrizioni
da osservare, per la verifica della conformità legislativa l’Organizzazione si avvale di due
strumenti fondamentali: il “Registro delle prescrizioni applicabili” e lo “Scadenziario
legislativo”.
Nel Registro sono riportate tutte le normative ambientali (sia di carattere legale che di altro
tipo, come ad esempio i requisiti derivanti dalla Politica del Gruppo) a cui l’Organizzazione
è soggetta con una descrizione dello specifico adempimento da rispettare.
Nello Scadenziario è riportato un elenco degli adempimenti definiti nel Registro con
relative scadenze temporali, riferimenti normativi e responsabili dell’attuazione.
Il processo di valutazione della conformità legislativa diventa in questo modo un processo
continuo a cui si affianca inoltre un riesame eseguito annualmente dal Servizio HSE in
collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale.
Nei paragrafi seguenti dedicati alla descrizione degli aspetti ambientali, vengono riportati
in grafico, ove applicabili, le prestazioni ambientali rispetto ai limiti autorizzativi.
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Le emissioni in atmosfera derivanti dalle attività dell’Organizzazione sono dovute
principalmente alle seguenti tipologie di impianti e processi:
- impregnazione della carta filtro con resine in soluzione metanolica,
- essiccamento della carta,
21 di 49
- trattamenti superficiali della carta,
- bobinatura della carta,
- spappolamento cellulosa.
Sono quindi presenti numerosi punti di emissione, ognuno dei quali è autorizzato
dall’Autorizzazione Integrata Ambientale: nel dettaglio si contano 68 (23 nello stabilimento
superiore e 45 presso lo stabilimento inferiore). Dei camini esistenti soltanto 42 sono
soggetti ad autocontrolli periodici, principalmente triennali.
Gli ultimi autocontrolli, eseguiti nel 2014 da parte di un laboratorio esterno certificato,
hanno evidenziato una situazione di conformità rispetto ai limiti di emissione autorizzati. I
parametri controllati sono CO, NOx, COV e Polveri.
Le emissioni dei Post-combustori sono invece sottoposte ad un monitoraggio in continuo
per il controllo dei seguenti parametri:
- monossido di carbonio (CO)
- composti organici volatili (COV, espressi come carbonio organico totale ).
Nei grafici seguenti sono riportate le medie mensili calcolate dal sistema di monitoraggio in
continuo espresse in termini di concentrazione (mg/Nm3) al fine di consentire un confronto
con i limiti dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Gli analizzatori del sistema di monitoraggio in continuo sono sottoposti a taratura
periodica.
I dati relativi al post-combustore RTO2 sono disponibili soltanto a partire da ottobre 2012,
in quanto l’impianto è stato installato a seguito della realizzazione di una nuova linea di
impregnazione della carta filtro avviata nel 2012.
22 di 49
Emissioni di CO da post-combustori - Medie mensili
mg/Nm3
120
120
100
100
80
80
60
60
40
40
20
20
0
0
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
2012 RTO1
2012 RTO2
2013 RTO1
2013 RTO2
2014 RTO2
2015 RTO1
2015 RTO2
limite
nov
dic
2014 RTO1
Figura 4.3-1
Emissione COV da post-combustori - Medie Mensili
mg/Nm3
0
0
2012 RTO2
2013 RTO1
2013 RTO2
2014 RTO2
2015 RTO1
2015 RTO2
limite
m
e
2012 RTO1
di
ce
br
no
ve
m
ot
to
tte
m
br
se
lu
gl
ap
ri l
io
br
a
fe
b
ge
nn
ai
br
e
5
br
e
5
e
10
ag
os
to
10
io
15
gi
ug
no
15
m
ag
gi
o
20
e
20
m
ar
zo
25
o
25
2014 RTO1
Figura 4.3-2
23 di 49
Le tabelle seguenti invece riportano gli stessi parametri espressi in termini di “indicatori
chiave”; l’aumento registrato nel 2013 è dovuto al nuovo assetto del sistema di trattamento
degli effluenti a seguito dell’installazione della nuova linea di impregnazione.
2012
2013
2014
Gen_Ago 2015
A
kg totali di CO
1.307
4.305
4.580
4.594
B
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
R
kg CO/t carta
0,04
0,12
0,12
0,17
2012
2013
2014
Gen_Ago 2015
A
kg totali di COV
7.845
12.974
10.862
11.514
B
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
R
kg COV/t carta
0,25
0,35
0,28
0,43
In merito alle emissioni di gas serra, Ahlstrom Italy ha ottenuto il rilascio della propria
autorizzazione, N. 2378, il 5 Marzo 2014.
Queste emissioni sono costituite dal biossido di carbonio che si genera a seguito
dell’utilizzo di metano nel processo di produzione della carta e da quello che si sviluppa
nei postcombustori per l’abbattimento del metanolo presente nelle resine per
l’impregnazione della carta filtro.
Per l’anno 2013 Ahlstrom Italy e Munksjo Italia hanno richiesto ed ottenuto di poter
presentare la comunicazione delle emissioni di gas serra in forma congiunta da parte di
Munksjo Italia per entrambe le società.
Non sono quindi disponibili dati relativi alle sole emissioni di gas serra della sola Ahlstrom
Italy convalidati ai sensi della Dichiarazione Emission Trading.
Nella tabella seguente vengono comunque forniti i dati, non convalidati, ricavati dal
monitoraggio interno dei consumi di metano e di metanolo. Il contributo dei due flussi
all’emissione totale di biossido di carbonio di emissione è pressoché equivalente.
24 di 49
2013
2014
Agosto
2015
Target
2015
A
t CO2 equivalenti
24.221
25.924
17.809
/
B
carta prodotta (t)
37.078
38.393
26.905
/
R
t CO2/t carta
0,653
0,675
0,662
0,670
Emissione di CO2
40.000
0,653
20.000
24.221
25.924
0,7
0,662
17.809
0,6
10.000
0
t CO2/t carta
t/anno
0,675
30.000
0,5
2013
2014
CO2 emessa
2015
emissione specifica
Figura 4.3-3
SCARICHI NELLE ACQUE
Ahlstrom Italy invia il proprio scarico di acque tecnologiche ed industriali all’impianto di
trattamento reflui gestito da Munksjo Italia S.p.A. e situato presso lo stabilimento superiore
del sito di Mathi, come contemplato ed autorizzato nell’Autorizzazione Integrata
Ambientale delle due società. Esiste quindi un unico punto di scarico delle acque reflue,
comune sia per Munksjo Italia che per Ahlstrom Italy, di cui è responsabile Munksjo Italia,
che coincide con il punto in cui veniva recapitato lo scarico di Ahlstrom Turin.
Dal momento che gli scarichi delle due società non sono fisicamente separabili non si
dispone di dati specifici sugli inquinanti caratterizzanti i soli reflui derivanti dalla produzione
di carta filtro. Anche il monitoraggio degli scarichi idrici, secondo le prescrizioni
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, è di competenza della Munksjo Italia che effettua
25 di 49
nei giorni feriali analisi giornaliere dei principali parametri caratterizzanti lo scarico (pH,
COD, TSS, N, P, ecc.). L’Organizzazione si è inoltre dotata di procedure di risposta
all’emergenza qualora lo scarico denoti anomalie che potrebbero determinare un
peggioramento dello qualità dello scarico o problematiche nella gestione degli impianti di
trattamento dei reflui.
Acque meteoriche
Le acque meteoriche (acque di dilavamento dei piazzali e dei tetti) sono raccolte da
canalizzazioni che confluiscono nei seguenti punti:
-
canale consortile (stabilimento superiore e stabilimento inferiore);
-
fosso irriguo che costeggia la cartiera, lato est (stabilimento inferiore);
-
impianti di trattamento (alcune aree dello stabilimento superiore).
Il Piano di emergenza ambientale, che disciplina le azioni di tutela da attuare in caso di
incidente o eventi anomali, prevede specifiche procedure di intervento sulle paratoie
presenti in entrambi gli stabilimenti a tutela dei canali idrici esterni allo stabilimento anche
durante eventi meteorici.
Infine, in adempimento al Regolamento Regionale 20 febbraio 2006 n. 1/R sulle acque
meteoriche, Ahlstrom Turin aveva presentato alla Provincia di Torino, ad ottobre 2006, il
Piano di tutela delle acque meteoriche, sulla base di uno studio realizzato nel corso del
2006 con la collaborazione del Politecnico di Torino; nell’ambito dello studio della rete
delle acque meteoriche della cartiera, sono stati individuati alcuni punti di campionamento
delle acque meteoriche e sono stati prelevati i campioni nei volumi relativi ai primi 5 mm di
pioggia, cioè durante la fase più significativa di trascinamento degli inquinanti. Dalle analisi
è emerso che l’impatto derivante dai flussi meteorici è scarso. I valori più significativi sono
dovuti agli idrocarburi totali e ai solidi sospesi, in particolare nel punto di campionamento
rappresentativo dell’area di transito dei veicoli: l’apporto di tali inquinanti non è differente
da quello proveniente da strade e parcheggi.
A seguito dell’ampliamento dello stabilimento inferiore è stato elaborato un ulteriore
aggiornamento del Piano di Gestione e Prevenzione della acque meteoriche presentato
alla Provincia di Torino contestualmente all’istanza di aggiornamento dell’Autorizzazione
Integrata Ambientale. Dalle valutazioni effettuate risulta che, date le caratteristiche delle
strutture realizzate (baie di scarico dei prodotti chimici coperte e dotate di bacini di
contenimento
interrati,
aree
di
stoccaggio
rifiuti
coperte),
le
aree
interessate
26 di 49
dall’ampliamento non sono soggette a rischio di contaminazione. Le reti per la raccolta
delle acque meteoriche presso questa nuova parte di stabilimento sono convogliate in un
unico punto di scarico, a cui sono stati collegati altri due punti di rilascio preesistenti, e
recapitate nel canale di Nole. Al fine di intercettare eventuali sversamenti accidentali prima
dell’immissione nel corpo idrico superficiale è stata predisposta una vasca di raccolta di
circa 30 mc con trappola per oli e paratoia di chiusura manuale.
RIFIUTI
La produzione della carta comporta la produzione delle seguenti principali tipologie di
rifiuti:
-
rifili e scarti di lavorazione;
-
imballaggi provenienti dal confezionamento delle materie prime e degli ausiliari;
-
materie prime di scarto.
L’Organizzazione produce, inoltre, rifiuti da attività di manutenzione impianti e pulizia.
L’Organizzazione opera in regime di deposito temporaneo per i rifiuti pericolosi e non
pericolosi, secondo quanto previsto dall’art. 183, comma 1, lettera m) del D.Lgs. n.
152/2006.
A seguito della scissione societaria, presso lo stabilimento superiore, in cui coesistono
attività gestite sia da Ahlstrom Italy che da Munksjo Italia, sono state create nuove aree
destinate alla gestione dei rifiuti in modo che ciascuna delle due società abbia a
disposizione spazi e strutture definite e delimitate per lo stoccaggio dei propri rifiuti.
In particolare sono previste le seguenti modalità di deposito:
aree interamente pavimentate, in calcestruzzo o in asfalto;
box in muratura dotati di sistema di raccolta di eventuali perdite di materiale liquido;
cassoni per la raccolta di imballaggi, carta da macero, rottami ferrosi, legno, ecc;
Per ridurre al minimo il periodo di permanenza di rifiuti in stabilimento, si organizzano
frequenti conferimenti verso le ditte che si occupano del loro smaltimento.
Nella tabella seguente vengono riportati i quantitativi di rifiuti prodotti. Dal momento che
sotto la gestione Ahlstrom Turin i rifiuti derivanti dalle attività della linea produttiva della
carta filtro e quelli derivanti dalla produzione di carta base da siliconare risultavano prodotti
da un unico soggetto, per l’anno 2012 e per l’anno 2013 non sono disponibili i dati relativi
alla produzione di rifiuti riconducibili alle attività dell’attuale Ahlstrom Italy. In tabella è stato
quindi riportato un dato ricavato da stime o da contabilizzazioni interne di ripartizione dei
costi economici delle due tipologie di prodotto.
27 di 49
I codici seguiti da * identificano i rifiuti pericolosi.
CER
Denominazione
020201 Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia
060104 * Acido fosforico e fosforoso
060106 * Altri acidi
060204 * Idrossido di sodio e di potassio
060314
Sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui
alle voci 06 03 11 e 06 03 13
070708
Altri fondi e residui di reazione
Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli
070712 effluenti, diversi da quelli di cui alla voce
07 07 11
Pitture e vernici di scarto, contenenti solventi
080111 *
organici o altre sostanze pericolose
Scarti di inchiostro, diversi da quelli di cui alla
080313
voce 08 03 12
Fanghi di inchiostro, diversi da quelli di cui
080315
alla voce 08 03 14
Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di
080318
cui alla voce 08 03 17
Adesivi e sigillanti di scarto, contenenti
080409 *
solventi organici o altre sostanze pericolose
Adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli
080410
di cui alla voce 08 04 09
Rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e
080416 sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce 08
04 15
120112* Cere e grassi esauriti
Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi
e lubrificazione, non clorurati
140603 * Altri solventi e miscele di solventi
130205 *
140605 * Fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi
2012
2013
2014
Gen_Ago
(kg)
(kg)
(kg)
2015 (kg)
0
0
0
72.140
0
0
3.350
2.250
3.570
0
0
0
0
900
5.250
3.075
255.280
0
0
0
0
960
0
0
342.660
422.060
171.080
0
0
0
0
0
1.530
390
975
2.200
0
180
0
0
224
96
0
0
15.750
15.900
15.740
7.385
0
0
0
6.020
244
360
0
130
40
0
0
0
5.613
3.801
3.920
0
2.965
0
0
0
7.900
9.120
7.960
7.800
150101
Imballaggi in carta e cartone
485.988
433.136
842.640
619.560
150102
Imballaggi in plastica
197.900
263.528
242.520
178.340
150103
Imballaggi in legno
177.900
248.240
297.880
217.580
150104
Imballaggi in metallo
404
1.270
460
0
218.874
201.684
230.440
135.140
1.060
3.210
15.815
19.050
1.581
665
69.865
128.730
3.452.620
4.123.620
3.670.020
2.596.580
0
0
0
1.662
0
650
750
0
150106
Imballaggi in materiali misti
Imballaggi contenenti residui di sostanze
150110 *
pericolose o contaminati da tali sostanze
Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri
dell'olio non specificati altrimenti), stracci e
150202 *
indumenti protettivi, contaminati da sostanze
pericolose
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e
150203 indumenti protettivi, diversi da quelli di cui
alla voce 15 02 02
Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle
160214
di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13
Rifiuti inorganici, contenenti sostanze
160303*
pericolose
28 di 49
Rifiuti organici, contenenti sostanze
pericolose
Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla
160306
voce 16 03 05
Rifiuti organici, contenenti sostanze
160506 *
pericolose
160305*
160604
Batterie alcaline (tranne 16 06 03)
160709 * Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose
161001 *
170107
170302
170405
Soluzioni acquose di scarto, contenenti
sostanze pericolose
Miscugli o scorie di cemento, mattoni,
mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di
cui alla voce 17 01 06
Miscele bituminose, diverse da quelle di cui
alla voce 170301
Ferro e acciaio
Cavi, diversi da quelli di cui alla voce
17 04 10
Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da
170603 *
sostanze pericolose
Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle
170604
voci 17 06 01 e 17 06 03
Altri rifiuti dell'attività di costruzione e
170903* demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti
sostanze pericolose
Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti
200121 *
mercurio
200304 Fanghi delle fosse settiche
170411
Rifiuti Totali (tonnellate)
Rifiuti pericolosi (tonnellate)
0
1.530
21.950
43.210
1.270
10.590
15.205
3.740
295
0
390
0
25
0
0
0
1.455
2.115
3.550
660
0
0
3.100
3.860
7.770
39.360
13.240
0
0
38.050
0
0
28.460
25.200
10.700
6.420
0
0
0
0
580
0
0
0
0
1.040
420
0
0
900
0
0
192
0
120
95
17.640
0
69.680
6.340
5.235,840
5.848,555
5.717,240
4061,967
41,001
38,791
151,760
216,115
Nel grafico seguente è rappresentata la produzione totale e specifica dei rifiuti.
kg/t
carta
Produzione di rifiuti
t
7.500
200
152
151
151
149
150
5.000
5.236
5.849
5.717
4.062
100
2.500
50
0
0
2012
2013
Totale
2014
2015
Specifico
29 di 49
Figura 4.3-15
Come si evidenzia dalla tabella precedente, i rifiuti prodotti in quantità maggiore sono
costituiti principalmente da scarti di carta filtro (CER 150203 e in parte CER 150101) e dai
rifiuti di imballaggio.
Nel caso degli scarti di carta filtro la produzione di rifiuti è condizionata da fattori legati al
processo produttivo: i severi requisiti qualitativi delle carte speciali e l’impossibilità di
recuperare totalmente gli scarti interni determinano un significativo quantitativo di
materiale da smaltire esternamente.
Come evidenziato dal grafico di Fig. 4.3 -15 negli ultimi anni la produzione specifica di
rifiuti si è mantenuta sostanzialmente costante.
2012
2013
2014
Gen_Ago
2015
Target
2015
rifiuti totali (t)
5.236
5.849
5.717
4.062
/
rifiuti pericolosi (t)
(% su rifiuti totali)
41
(0,78)
15,6
(0,60)
151,8
(2,65)
216,1
(5,3)
/
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
/
0,152
0,151
0,149
0,151
/
1,33
1,05
3,95
8,03
/
A
B
R1
R2
t rifiuti totali/t
carta
kg rifiuti
pericolosi/ t carta
USO E CONTAMINAZIONE DEL SUOLO
L’utilizzo di suolo non rappresenta, per la tipologia di attività svolta dall’Organizzazione, un
aspetto ambientale significativo.
La contaminazione del suolo è stata presa in considerazione nella valutazione delle
emergenze ambientali e non è risultata significativa per la presenza di superfici
pavimentate, bacini e vasche di contenimento, sistemi di intercettazione delle perdite,
presenza di procedure di emergenza.
USO DI RISORSE NATURALI
Consumi idrici
30 di 49
L’acqua utilizzata nella fabbricazione della carta viene fornita da Munksjo Italia che, a
seguito della scissione societaria, ha assunto la gestione dell’approvvigionamento idrico
dal Canale di Nole per tutto il sito produttivo di Mathi e la titolarità della relativa
concessione di derivazione.
Ahlstrom Italy detiene unicamente un pozzo presso lo stabilimento inferiore, ma la maggior
parte del fabbisogno idrico è soddisfatto dalle acque prelevate dal Canale di Nole
alimentato dal torrente Stura.
Le acque per i servizi igienici sono invece fornite dall’acquedotto.
Ahlstrom Turin, riconoscendo il valore della risorsa idrica quale bene collettivo e quale
materia prima strategica per la produzione della carta aveva indirizzato i propri sforzi verso
una costante riduzione dei consumi, soprattutto attraverso il riutilizzo e d il riciclaggio delle
acque di processo. Anche Ahlstrom Italy, nonostante non sia più direttamente coinvolta
nell’approvvigionamento delle acque di processo, continuerà in questa direzione
attraverso un costante monitoraggio dei consumi idrici e la definizione di propri obiettivi di
riduzione.
2012
2013
2014
Gen_Ago
2015
Target
2015
4.342.434
4.554.926
4.989.679
3.291.396
/
168.397
191.190
191.637
118.078
/
6.544
6.386
5.600
3.000
/
Consumo idrico
totale (m3)
4.517.375
4.752.502
5.186.916
3.412.474
/
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
/
Consumo idrico
R1 specifico totale
(m3/t)
130,8
128,2
135,1
126,8
/
Consumo
R2 specifico acque
di processo (m3/t)
146,5
128,0
135,0
126,7
125
A
Acque di
processo
provenienti da
acque superficiali
(m3)
Acque di
processo
prelevate da
pozzo (m3)
Acque per utenze
civili (m3)
B
31 di 49
Consumo acque di processo
m3/t
180
m3 x 1000
10.000
146,5
150
128,0
135,0
126,7
7.500
120
90
60
5.000
4.511
4.746
5.181
3.409
30
2.500
0
0
2012
2013
Specifico
2014
2015
Totale
Figura 4.3-17
L’aumento dei consumi idrici registrato nel 2014 è da attribuirsi al riavviamento della
macchina continua quarta dopo la modifica strutturale per la riconversione da produzione
di carta da parati a carta filtro.
Consumi energetici
Parte dell’energia necessaria per il processo produttivo viene fornita ad Ahlstrom Italy da
Munksjo Italia che gestisce la Centrale termoelettrica situata all’interno del sito di Mathi per
l’autoproduzione di energia elettrica e di vapore.
Un’altra fonte di energia è costituita dal metano diretto, quale combustibile per i sistemi di
essiccamento della carta installati sulle macchine continue o sugli impianti ausiliari
(caldaie, post-combustori, ecc.).
Nei grafici seguenti vengono illustrate le tendenze dei consumi di energia elettrica e di
calore di processo (metano e vapore).
32 di 49
2012
2013
2014
Gen_Ago
2015
Target
2015
A
Calore di
processo (GJ)
498.091
498.265
527.172
372.157
/
B
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
/
R
Calore di
processo (GJ/t)
14,42
13,44
13,73
13,83
/
2012
2013
2014
Gen_Ago
2015
Target
2015
A
Energia elettrica
consumata (GJ)
172.001
177.627
186.570
130.435
/
B
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
/
R
Consumo
specifico di
energia elettrica
(GJ/t)
4,98
4,79
4,86
4,85
4,73
GJ
GJ/t
Calore di processo
800.000
600.000
20,0
14,42
498.091
13,44
498.265
13,83
13,73
15,0
527.172
400.000
10,0
372.157
200.000
5,0
0
0,0
2012
2013
Totali
2014
2015
Specifici
Figura 4.3-19
33 di 49
GJ
GJ/t
Consumi di energia elettrica
250.000
6,0
4,98
4,79
200.000
172.001
4,86
4,85
4,5
186.570
177.627
150.000
130.435
3,0
100.000
1,5
50.000
0,0
2012
2013
2014
Totali
2015
Specifici
Figura 4.3-20
Materie prime, additivi e coadiuvanti
La materia prima di gran lunga più importante per la produzione della carta è la cellulosa.
La cellulosa utilizzata nello Stabilimento proviene principalmente dalla Scandinavia e dal
continente americano. Le cellulose acquistate sono state sbiancate dai produttori con
processi TCF/ECF (Total/Elementar Chlorine Free), cioè sono state sottoposte a dei
trattamenti a basso impatto ambientale, che non prevedono l’utilizzo di cloro molecolare.
Ahlstrom Corporate ha emanato una politica secondo la quale vengono promosse le
politiche di controllo forestale e i fornitori che le adottano.
Nel 2013 Ahlstrom Turin aveva conseguito la certificazione della catena di custodia
secondo gli schemi PEFC e FSC per la produzione di carta filtro. Come già ricordato
questi schemi sono stati adottati anche da Ahlstrom Italy che ne ha ricevuto la
certificazione a Giugno 2013.
34 di 49
Oltre alle fibre di cellulosa possono essere utilizzate anche fibre sintetiche (polimeriche o
fibre di vetro) per applicazioni particolari. Nella tabella seguente è riportato il consumo di
fibre per la produzione di carta filtro.
2012
2013
2014
Gen_Ago
2015
A
t cellulosa e fibre
sintetiche
30.738
31.736
33.963
23.584
B
carta prodotta (t)
34.537
37.078
38.393
26.905
R
t fibre/t carta
1,00
0,86
0,88
0,88
t x 1000
Consumi di fibre naturali e sintetiche
t/t carta
45
30,8
31,7
1,40
34,0
23,6
30
15
1,10
1
0,86
0,88
0,88
0
0,80
0,50
2012
2013
2014
Totali
2015
Specifici
Figura 4.3-21
Nella composizione della carta rientrano, oltre alle fibre, anche prodotti chimici di varia
natura, quali amidi, resine, lattici, coloranti utilizzati per conferire caratteristiche
chimico/fisiche specifiche. Altri prodotti come antischiuma e biocidi sono invece utilizzati
quali ausiliari di processo.
Nella selezione dei prodotti chimici l’Organizzazione si propone di utilizzare, ove
tecnicamente possibile, sostanze e preparati caratterizzati dalla minore pericolosità
possibile nei confronti dell’ambiente e del personale adibito alla loro manipolazione.
Come già visto per la cellulosa, l’andamento del consumo totale dei prodotti chimici segue
direttamente l’andamento della produttività, mentre l’andamento del consumo specifico è
legato alla variabilità dei mix produttivi.
35 di 49
A
Prodotti chimici (t)
17.208
20.134
20.746
Gen_:Agp
2015
14.134
B
carta prodotta (t)
30.785
37.078
38.393
26.905
R
t prodotti chimici/t carta
0,559
0,543
0,540
0,525
2012
2013
2014
QUESTIONI LOCALI
Rumore
Le sorgenti di rumore possono essere di due tipi:
sorgenti
fisse:
impianti
(macchine
continue),
centrale
termoelettrica,
apparecchiature e macchinari (ventilatori, compressori, pompe, ecc.);
sorgenti mobili: automezzi per il trasporto di materie prime, ausiliari e prodotti finiti,
carrelli elevatori per la movimentazione delle materie e del prodotto finito, dei rifiuti
e di materiale vario.
L’attività produttiva si svolge durante il corso dell’intera giornata, sette giorni alla
settimana, mentre la circolazione dei mezzi pesanti per il conferimento di materie prime e
per le operazioni di carico dei prodotti finiti è limitata alla fascia oraria compresa fra le 8.00
e le 17.00.
Le valutazioni del livello di rumorosità interna, eseguite ai sensi del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.
nel 2011, hanno confermato che soltanto per alcuni lavoratori dello Stabilimento Superiore
i valori dell’esposizione giornaliera personale al rumore [Lep.d] sono superiori a 85 dB(A);
per essi sono state previste tutte le misure di tutela della salute ed un’adeguata
formazione in merito ai rischi derivanti dall’esposizione al rumore.
Per quanto riguarda l’emissione sonora esterna, il comune di Mathi, con deliberazione del
22 luglio 2006 ha approvato la classificazione acustica comunale: lo stabilimento è inserito
in un’area classificata come esclusivamente industriale (Classe VI). Il valore limite di
immissione previsto dalla zonizzazione acustica per le aree in Classe VI è 70 dB(A) per il
periodo diurno e per il periodo notturno.
Ahlstrom Turin in data 26/10/06 ha presentato alla Provincia di Torino il Piano di
risanamento acustico, articolato in tre fasi, per adeguarsi alla zonizzazione acustica delle
aree limitrofe (classe III): il Piano, che prevede la riduzione progressiva delle emissioni
36 di 49
acustiche fino a valori inferiori ai limiti della zonizzazione acustica, è stato avviato nel 2007
ed è stato completato nel 2011.
In data 02 e 04 settembre 2013 sono state effettuate delle rilevazioni fonometriche per
valutare l’impatto acustico degli impianti produttivi dello stabilimento inferiore nei confronti
di ricettori esterni costituiti da edifici di civile abitazione e strutture ricreative. Dai
rilevamenti effettuati, presentati nella tabella seguente, è emerso il rispetto dei livelli sonori
di immissione sia diurni che notturni previsti dalla zonizzazione acustica comunale.
B
A
E
D
F
Recettore esterno
presso cui è stata
condotta la rilevazione
fonometrica
C
Ahlstrom Italy (stabilimento inferiore)
Punto di rilevazione
all’interno del confine
aziendale
Fig. 4.3-22 – Planimetria zonizzazione acustica Comune di Mathi e punti di valutazione impatto acustico
Punto di
misura
Classe di
zonizzazione
acustica
A*
A**
B*
B**
C*
C**
D
E
F
Classe III
Classe III
Classe III
Classe III
Classe IV
Classe IV
Classe VI
Classe VI
Classe VI
Limite immissione
diurno
Livello di rumore
D.M. 06/03/98
Misure fonometriche diurne
60 dB (A)
60 dB (A)
60 dB (A)
60 dB (A)
65 dB (A)
65 dB (A)
70 dB (A)
70 dB (A)
70 dB (A)
Misure fonometriche notturne
59,0 dB (A)
49,0 dB (A)
59,0 dB (A)
52,0 dB (A)
44,5 dB (A)
43,0 dB (A)
51,0 dB (A)
56,0 dB (A)
58,0 dB (A)
Conformità
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
37 di 49
A
C
D
F
Classe III
Classe IV
Classe VI
Classe VI
50 dB (A)
50 dB (A)
70 dB (A)
70 dB (A)
48,0 dB (A)
47,0 dB (A)
50,0 dB (A)
59,5 dB (A)
Sì
Sì
Sì
Sì
Note:
* Misura epurata dal traffico veicolare non proveniente dall’azienda
** Misura epurata da tutti i passaggi veicolari
Vibrazioni
Non ci sono lavoratori esposti a vibrazioni per l’intera durata del turno lavorativo, poiché le
mansioni non prevedono l’utilizzo continuo di mezzi meccanici che producono
sollecitazioni. Possono verificarsi condizioni saltuarie di esposizione a vibrazioni nel caso
di utilizzo di apparecchiature quali trapani, smerigliatrici, levigatrici o durante il passaggio
accanto alle macchine continue dei reparti produttivi.
Odori
Le attività con potenziale emissione di sostanze odorose (come ad es. la preparazione dei
trattamenti superficiali e l’impregnazione) sono svolte in aree interne e sotto aspirazione.
Non ci sono state segnalazioni o lamentele, provenienti dai dipendenti o dall’esterno, in
merito a questo aspetto ambientale.
Polveri
Come riportato nel paragrafo dedicato alle emissioni in atmosfera le polveri derivano
principalmente dalla fase di bobinatura della carta. Dalla valutazione effettuata non
risultano un aspetto significativo in quanto i limiti di emissioni risultano ampiamente
rispettati e sui principali impianti sono stati installati dei sistemi di abbattimento.
Impatto visivo
L’impatto visivo è dovuto principalmente ai fari necessari ad illuminare i piazzali durante la
notte per ragioni di sicurezza. A questo si può aggiungere la presenza di serbatoi di
stoccaggio delle materie prime a sviluppo verticale.
Nella realizzazione delle nuove strutture viene posta particolare attenzione all’adozione di
soluzioni volte ad integrare le nuove costruzioni nel contesto urbanistico preesistente.
Nello stabilimento inferiore ad esempio le nuove strutture, come il fabbricato della linea
38 di 49
Fine Fiber eretto nel 2005 e i recenti capannoni costruiti per la nuova impregnatrice ed i
relativi magazzini, riprendono il colore chiaro degli edifici antecedenti.
Amianto
A partire da 1999 sono stati effettuati diversi interventi di bonifica delle coperture in eternit
e di rimozione di manufatti in amianto (es. cilindri delle calandre). Nel luglio 2008 è stato
effettuato un sopralluogo in entrambi gli stabilimenti da parte di tecnici esterni qualificati
per verificare lo stato di conservazione delle strutture contenenti amianto ancora presenti,
da cui non è emersa urgenza di interventi di rimozioni; tali strutture sono inoltre soggette
ad un piano di monitoraggio annuale interno. L’Organizzazione ha comunque predisposto
un piano per la rimozione progressiva di tutte le strutture in amianto.
PCB, sostanze lesive dello strato di ozono e gas fluorurati ad effetto serra
Nel novembre 2008 è stato decontaminato l’ultimo trasformatore ancora contenente PCB.
Non sono presenti, invece, apparecchiature contenenti Halon; la dismissione di tali
apparecchiature è stata completata nel dicembre 1998, secondo quanto previsto dalla
legislazione vigente. Gli impianti di condizionamento sono stati rinnovati negli ultimi anni e
sono soggetti a controllo e manutenzione periodica da parte di una ditta specializzata.
Radiazioni ionizzanti
Ahlstrom Italy S.p.A. ha richiesto l’autorizzazione alla detenzione e all’impiego di sei
sorgenti radioattive installate su impianti e strumentazione acquisite da Ahlstrom Turin a
seguito della scissione societaria.
Le sorgenti ionizzanti sono presenti nei misuratori di grammatura installati sulle macchine
continue.
L’intensità della radiazione è trascurabile; i misuratori di grammatura vengono comunque
monitorati annualmente ed il personale deputato alla loro manutenzione è adeguatamente
formato, dotato di dosimetri personali e sottoposto annualmente a visita medica.
Radiazioni non ionizzanti
All’interno dello stabilimento di Mathi Canavese sono presenti due sorgenti di potenziale
inquinamento elettromagnetico:
39 di 49
elettrodotto Enel da 380 kV che attraversa l’area dello stabilimento nella zona
stoccaggio carta;
ponte radio con frequenza di emissione pari a 160 MHz, composto da 4 stazioni mobili.
Ad aprile 2008 sono state eseguiti dei rilievi di induzione magnetica e campo elettrico
finalizzati alla valutazione dell’esposizione umana: i risultati ottenuti risultano in accordo
con le prescrizioni riportate del D.Lgs. 81/08.
TRASPORTI
A partire dal 1999 Ahlstrom Turin aveva predisposto un piano per il conteggio degli
automezzi che giungono in stabilimento per l’approvvigionamento delle materie prime, per il
trasporto dei prodotti finiti e per la fornitura di altri servizi.
Attualmente non sono disponibili dati relativi ai trasporti che interessano unicamente
Ahlstrom Italy. Vengono quindi illustrati dati aggregati riguardanti l’intero insediamento
produttivo.
In media, nell’ultimo anno, mensilmente sono state effettuate circa 800 spedizioni di carta
finita verso una clientela dislocata in tutto il mondo, mentre circa 600 automezzi hanno
rifornito lo stabilimento di Mathi delle materie prime e dei prodotti accessori indispensabili
per il ciclo produttivo.
Automezzi in transito
n° automezzi
30.000
20.000
10.000
0
2012
2013
2014
2015
materie prime
6.541
3.702
4.016
2955
prodotti finiti
9.057
6.706
6.717
4839
corrieri
4.024
9.329
9.436
6400
Totale
19.622
19.737
20.169
14.194
Figura 4.3-22
Circa il 90% della produzione è destinato all’esportazione e la modalità di trasporto più
ricorrente del prodotto finito è quella stradale su gomma, seguita dall’overseas (trasporto
40 di 49
misto
stradale/marittimo)
e
dal
trasporto
intermodale
(stradale/ferroviario),
economicamente più favorevole ed ecologicamente preferibile, ma più vincolante dal
punto di vista logistico.
L’Organizzazione riceve alcune materie prime necessarie per il ciclo produttivo ed
occasionalmente invia a smaltimento talune tipologie di rifiuti sottoposti alla normativa per
il trasporto delle merci pericolose (ADR). L’Azienda ha nominato il Consulente per il
Trasporto Merci Pericolose che provvede alla formazione del personale, al supporto nella
redazione delle procedure di carico/scarico merci e alla redazione della relazione annuale.
Non si sono verificati eventi accidentali legati ai trasporti né durante la gestione Ahlstrom
Turin, né recentemente.
RISCHI DI INCIDENTI AMBIENTALI
I rischi di incidenti ambientali sono stati valutati durante l’elaborazione dell’analisi
ambientale iniziale in base ad uno specifico procedimento in cui sono stati presi in
considerazione i seguenti aspetti:
-
possibili deviazioni delle attività lavorative e relative conseguenze sull’ambiente
-
misure di prevenzione e di mitigazione eventualmente presenti,
-
modalità di intervento degli operatori
-
presenza di sistemi di allarme
-
accadimento in passato di situazioni di rischio/emergenza/incidente.
I principali rischi individuati e risultati maggiormente significativi riguardano gli sversamenti
accidentali, il rischio di incendio ed i potenziali rilasci nelle acque.
L’Organizzazione ha predisposto un Piano di Emergenza Ambientale in cui sono illustrate
le procedure di intervento per ogni situazione di emergenza identificata.
Inoltre l’Organizzazione ha predisposto un Piano di Emergenza Interno sia per lo
Stabilimento Superiore che per quello Inferiore, al fine di stabilire responsabilità e
procedure di intervento in caso di incendio o sversamento accidentale di materie prime
pericolose. È stata adeguatamente addestrata la squadra antincendio, così come sono
state fornite informazioni a tutto il personale riguardo al comportamento da tenere in caso
di incendio e di evacuazione.
Lo stabilimento è classificato a rischio di incendio medio per lo Stabilimento Superiore e a
rischio elevato per lo Stabilimento Inferiore.
A seguito della scissione societaria di Ahlstrom Turin Ahlstrom Italy ha assunto la titolarità
del Certificato di Prevenzione Incendi dello Stabilimento Inferiore.
41 di 49
Lo Stabilimento Inferiore è sottoposto alle prescrizioni del D. Lgs. 105/2015 (recepimento
Direttiva Seveso ter - Rischi di incidenti rilevanti), poiché detiene resine fenoliche a base di
metanolo.
Con l’ampliamento dello stabilimento inferiore nel 2012, a seguito dell’incremento dei
volumi di stoccaggio delle resine fenoliche, l’Organizzazione è ora soggetta alle
dell’articolo 8 della normativa Seveso.
EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ
La biodiversità rappresenta la varietà delle forme di vita vegetali e animali presenti negli
ecosistemi del pianeta. Il termine viene anche usato per indicare la variabilità genetica
all'interno di una specie. La sopravvivenza di ogni specie dipende dalla varietà di
popolazioni che la compongono: minor variabilità significa minori possibilità di
sopravvivere.
Per quanto riguarda l’aspetto della biodiversità, a livello globale, l’effetto maggiore è dato
dall’approvvigionamento della cellulosa. Una parte rilevante della cellulosa acquistata
dall’Organizzazione proviene da foreste e piantagioni gestite secondo sistemi di
certificazione forestale riconosciuti, fra cui il Forest Stewardship Council (FSC) e il
Programme for Endorsement of Forest Certification (PEFC). I sistemi di certificazione
forestale esistenti, pur variando a seconda dei paesi nei quali sono stati sviluppati (USA,
Canada, Scandinavia, Brasile, ecc), si ispirano a principi comuni di tutela del patrimonio
forestale e riconoscono nella tutela della biodiversità uno dei criteri fondamentali della
protezione delle foreste e dello sviluppo sostenibile.
Nel febbraio 2013 l’Organizzazione ha ottenuto la certificazione catena di custodia
secondo gli schemi PEFC e FSC per la produzione di carta filtro.
Occorre comunque sottolineare che la scelta dei fornitori delle materie prime, ed in
particolare della cellulosa, avviene a livello centralizzato per tutto il Gruppo Ahlstrom e non
è, quindi, un fattore sotto il totale controllo dell’Organizzazione.
A livello locale invece l’impatto dovuto all’utilizzo di terreno per l’edificazione è stato
considerato poco significativo.
Nella tabella seguente viene riportata, come richiesto dal Regolamento EMAS,
la
situazione della superficie edificata dello stabilimento inferiore in funzione della sua
estensione.
L’aumento del 2012 è conseguente all’acquisizione di alcuni terreni limitrofi per la
costruzione dei nuovi impianti.
42 di 49
2
2012
2013
2014
2015
A
m edificati
23.683
23.683
23.683
23.683
/
m2 totali
55.347
55.347
55.347
55.347
B
carta prodotta (t)
30.785
37.078
38.393
26.905
R
m2 edificati/ t carta
0,77
0,64
0,62
0,88
42,8
42,8
42,8
42,8
2
/
% m edificati/
m2 totali
4.3.2 Gli aspetti ambientali indiretti
Per
aspetti
ambientali
indiretti
si
intendono
quegli
aspetti
ambientali
su
cui
l’Organizzazione può non esercitare un controllo gestionale totale. Gli aspetti indiretti si
originano dall’interazione dell’Organizzazione con soggetti terzi, come i clienti, fornitori e
subfornitori. In genere su questi soggetti l’Organizzazione non è in grado di intervenire in
maniera diretta ma in molti casi può comunque esercitare una certa influenza
nell’orientarne i comportamenti ambientali.
A seconda del grado di controllo che l’Organizzazione può esercitare, gli aspetti indiretti
sono stati ulteriormente suddivisi in:
-
aspetti di primo livello, se l’organizzazione è comunque in grado di sorvegliare
l’aspetto in maniera significativa (come ad esempio nel controllo delle attività delle
imprese esterne che operano nel sito);
-
aspetti di secondo livello, se gli aspetti ambientali sono sotto il completo controllo dei
soggetti terzi e l’Organizzazione può soltanto tentare di influenzarne l’andamento
(come ad esempio nelle questioni legate ai trasporti).
Con riferimento agli elementi richiamati dal Regolamento EMAS, gli aspetti ambientali
indiretti presi in considerazione sono riportati nella seguente tabella:
43 di 49
Elemento
Aspetto
ambientale
Livello
Significatività
1°
Progettazione e
sviluppo
Emissioni in atmosfera
2°
Trasporti
Consumi energetici
Emissioni in atmosfera
Impatti
Aspetti legati al ciclo di vita del
prodotto (progettazione
sviluppo, imballaggio, trasporto,
recupero/smaltimento rifiuti)
sì
Investimenti di capitale,
concessione di prestiti e servizi
assicurativi
non
applicabile
/
no
/
Nuovi mercati
sì
2
no
/
Scelta e composizione dei
servizi (ad es. trasporto o servizi
di ristorazione)
sì
2°
Trasporti
Decisioni amministrative e di
programmazione
sì
1°
sì
Scarichi idrici
1°
sì
Scarichi idrici
Consumi idrici
Emissioni in atmosfera
Consumi di materie prime
Rifiuti
1°
Fornitori di
materie prime
2°
Trasportatori di
rifiuti
Assortimento dei prodotti
Prestazioni e pratiche ambientali
degli appaltatori, subappaltatori
e fornitori
4.2
sì
Consumi energetici
Emissioni in atmosfera
Prodotti chimici
sì
Emissioni in atmosfera
Obiettivi e Programma Ambientale
Al fine di perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, all’interno del
Sistema di Gestione Ambientale è stata stabilita una procedura per la definizione, la
registrazione, la verifica e l’aggiornamento degli obiettivi e traguardi ambientali.
Di seguito viene riportato lo stato di avanzamento delle azioni programmate per il piano di
miglioramento ambientale del triennio 2013/2015.
Per gli obiettivi futuri è stato invece deciso di formulare il programma ambientale su base
annuale anziché triennale in quanto nel corso degli anni si è spesso verificato che gli
obiettivi a lunga scadenza fossero soggetti a modifiche, posticipi o sospensioni per ragioni
non prevedibili al momento della definizione dell’obiettivo (modifiche organizzative/
strutturali, necessità di dirottare il budget verso altro investimento più urgente/strategico,
ecc.). Inoltre molti degli obiettivi del programma ambientale derivano da direttive di
Corporate che, su base annuale, definisce i target ambientali di Gruppo.
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Programma Ambientale 2013 - 2015
Aspetto
ambientale
Traguardo da raggiungere
Scadenza
del
traguardo
Azione programmata
2013
Riduzione temperatura di esercizio
postcombustore RTO1
Recupero calore nuovo
postcombustore RTO2
Riduzione temperature di esercizio forni
macchina prima
Consumi di metano:
3
200 Sm /t (riduzione del 3,5%
rispetto a Giugno 2013)
Stato di raggiungimento del traguardo alla scadenza
3
196 Sm /t
Traguardo raggiunto
Energia elettrica: 5,87 GJ/t
Calore di Processo: 11,2 GJ/t
Consumi energetici TUR04:
Energia Elettrica: 3,6 GJ/t
Calore di Processo: 11 GJ/t
2014
Modifica impiantistica della macchina
quarta (ristrutturazione per passaggio
dalla produzione di carta da parati alla
produzione di carta filtro)
Consumi
energetici
Traguardo non raggiunto
Il non raggiungimento del target è da attribuirsi alle tempistiche
di messa a regime della macchina continua che hanno richiesto,
per la realizzazione di alcuni interventi migliorativi successivi
all’avviamento, ulteriori periodi di fermo impianto.
Per questo motivo i traguardi fissati per il 2014 sono stati
riproposti per il 2015.
13,7 GJ/t
Traguardo non raggiunto
Calore di processo: 13,4 GJ/t
2014
Recupero fumi caldi forni macchina
continua per riscaldamento capannoni
stabilimento inferiore
Riduzione consumi elettrici
TUR05: saving 168 kW
2014
Realizzazione interventi individuati a
seguito di survey energetico
Consumi energetici TUR04:
Energia Elettrica: 3,6 GJ/t
Calore di Processo: 11 GJ/t
2015
Modifica macchina quarta
(riproposizione del traguardo del 2014)
L’intervento programmato è stato realizzato ed ha portato ad
una riduzione del consumo specifico di vapore dello stabilimento
inferiore rispetto all’anno precedente (4,46 GJ/t vs 5,21 GJ/t ).
Tuttavia tale riduzione non è stata sufficiente a raggiungere il
traguardo di riduzione globale dello stabilimento (13,7 GJ/t vs
13,4 GJ/t)
170 kW
Traguardo raggiunto
In corso
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3
146 m /t
Traguardo non raggiunto
Riduzione dei consumi idrici:
3
140 m /t (calcolato in funzione
della carta prodotta all’avvolgitore
della macchina continua)
2013
Controllo e ottimizzazione consumi
macchine continue
2014
Controllo e ottimizzazione consumi
macchine continue
Consumi
idrici
il mancato raggiungimento del target è da attribuire
principalmente al maggiore utilizzo di acqua prelevata dal canale
(e conseguente limitato ricircolo di acque di processo) per
esigenze produttive. Il traguardo viene quindi riproposto per
l’anno 2014.
3
Riduzione dei consumi idrici:
3
140 m /t
Riduzione dei consumi idrici:
3
125 m /t
2015
Controllo e ottimizzazione consumi
macchine continue
135 m /t
Traguardo raggiunto
In corso
Scarti carta filtro impregnata con resine: 114 kg/t
Riduzione rifiuti CER 150203:
- Scarti carta filtro impregnata
con resine: 102 kg/t
(mantenimento prestazione
2012)
- Scarti carta filtro impregnata
da TUR05: 123 kg/t (riduzione
dell’8,65% rispetto al 2012)
2013
Riduzione del 10% dei rifiuti
costituiti pedane di legno presso
stabilimento Inferiore
2013
Scarti carta filtro impregnata da TUR05: 123,8 kg/t
Riduzione rifiuti CER 150203 attraverso
la riduzione dello scarto di processo
Traguardi non raggiunti
Il non raggiungimento del traguardo dipende da esigenze legate
alla qualità del prodotto.
Ottimizzazione gestione bancali presso
stabilimento Inferiore
20%
Traguardo raggiunto
Rifiuti
149 kg/t
Traguardo non raggiunto
Riduzione rifiuti totali:
134,5 kg/t
2014
Riduzione rifiuto CER 070712
Riduzione rifiuti “Spot non pericolosi”
Per quanto riguarda i rifiuti oggetto dell’obiettivo di riduzione,
fanghi CER 070712 e “rifiuti spot (occasionali) non pericolosi”, si
sono registrate delle riduzioni significative rispetto a quanto
smaltito nel 2013
(rispettivamente 59 e 57%). Il non
raggiungimento del traguardo dipende quindi da aumenti legati
ad altre tipologie di rifiuti (es. CER 150101, CER 150202). Il
risultato raggiunto è comunque in linea con la produzione
specifica di rifiuti degli anni precedenti.
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Amianto
Rimozione coperture in eternit
ancora presenti presso lo
stabilimento Inferiore (circa 1400
mq)
Scarichi
idrici/acque
meteoriche
Copertura tetto piano zona pompe
olio diatermico nuova
impregnatrice per prevenzione
contaminazione acque meteoriche
Suolo/
Prodotti
chimici
Dismissione vecchie cucine resine
2015
Rimozione strutture in amianto ancora
presenti presso lo stabilimento Inferiore
In corso
2014
Realizzazione tettoia per protezione
bacini di contenimento pompe e
realizzazione relative canaline di scolo
delle acque piovane
In alternativa all’intervento previsto, a protezione delle acque
meteoriche, è stato installato un impianto di separazione
olio/acqua.
2014
Dismissione locali/impianti del vecchio
reparto di preparazione delle soluzioni
di impregnazione della carta filtro
presso lo stabilimento inferiore
La ristrutturazione dei locali del vecchio reparto di preparazione
delle soluzioni di impregnazione è stata temporaneamente
sospesa nell’attesa di definire una nuova destinazione dell’area,
finalizzata a nuove esigenze produttive. L’area è stata
comunque segregata ed è attualmente inutilizzata.
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Programma Ambientale 2016
Aspetto
ambientale
Scadenza
Azione programmata
Consumi energetici TUR04:
Calore di processo: 10,6 GJ/t
2016
Ottimizzazione gestione impianti macchina continua
e aumento produttività
Riduzione consumi elettrici
TUR05: 950 kWh/t
2016
Monitoraggio consumi elettrici
Interventi survey energetico
Riduzione consumi vapore
TUR05: - 5% rispetto chiusura
2015
2016
Interventi su impianto distribuzione vapore
2016
Controllo e ottimizzazione consumi macchine
continue
Riduzione CER 150203:
- scarti carta impregnata con
resine in metanolo: 105 kg/t
- scarti carta impregnata in fase
acquosa: 125 kg/t
2016
Riduzione scarto interno
Riduzione del 10% dello
smaltimento di legno (CER
150103)
2016
Ottimizzazione gestione bancali
Amianto
Rimozione materiale di isolamento
in amianto
2016
Rimozione materiale di isolamento presso impianti
stabilimento inferiore
Prodotti
chimici
Riduzione contenuto formaldeide
nelle materie prime in uso
Consumi
energetici
Consumi
idrici
Rifiuti
Traguardo da raggiungere
Riduzione dei consumi idrici:
3
125 m /t
2016
Sostituzione prodotti chimici in uso con prodotti a
ridotto contenuto di formaldeide
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RIFERIMENTI e CONTATTI
La presente dichiarazione ambientale è stata redatta in conformità al Regolamento
Comunitario n. 1221/2009 (EMAS III).
Ahlstrom Italy S.p.A. dichiara che i dati e le informazioni riportati nella presente
Informazione Ambientale sono attendibili, veritieri ed esatti coerentemente con quanto
previsto dal Regolamento CE 1221//2009 EMAS.
Il prossimo aggiornamento dell’informazione ambientale sarà emesso entro Settembre
2015.
Ahlstrom Italy S.p.A si impegna a rendere tale documento disponibile al pubblico e a
qualunque altro soggetto che fosse interessato alle informazioni in esso contenute.
La persona di riferimento per Ahlstrom Italy S.p.A. (www.ahlstrom.com) è l’Ing. Luca
Bonelli, Gestore Ambientale.
Tel. 011 92 60 111
Fax 011 92 69 617
Email: [email protected]
30 Settembre 2015
Dati aggiornati ad Agosto 2015.
Il presente documento è stato verificato dal verificatore ambientale accreditato:
SGS Italia S.p.A.,
via Via Caldera, 21 - 20153 Milano (MI),
numero di accreditamento IT-V-0007.
Data di convalida: 20/11/2015
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