Dichiarazione Amb AHL 2015 da pubblicare
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Dichiarazione Amb AHL 2015 da pubblicare
DICHIARAZIONE AMBIENTALE Settembre 2015 DICHIARAZIONE AMBIENTALE Secondo il Regolamento Comunitario 1221/2009 EMAS Anno 2015 Ahlstrom Italy S.p.A. Stabilimento di Mathi (TO) Dati aggiornati ad Agosto 2015 Indice 1 Introduzione .................................................................................................................. 3 2 La Politica Ambientale .................................................................................................. 4 3 Ahlstrom Italy S.p.A. ..................................................................................................... 7 4 3.1 L’Organizzazione .................................................................................................... 7 3.2 Il processo produttivo............................................................................................ 11 Il Sistema di Gestione Ambientale .............................................................................. 14 4.1 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale ...................................................... 14 4.2 Legislazione applicabile ........................................................................................ 17 4.3 Gli aspetti ambientali ............................................................................................ 18 4.3.1 Gli aspetti ambientali diretti ............................................................................ 19 4.3.2 Gli aspetti ambientali indiretti ......................................................................... 43 1 Introduzione L’impiego di risorse naturali rinnovabili, la forte vocazione al riciclo e l’attenzione verso le risorse idriche ed energetiche sono le basi da cui l’industria cartaria italiana ed europea si muove verso una compiuta sostenibilità ambientale. Il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali è un obiettivo perseguito da un numero sempre maggiore di aziende, nella consapevolezza che la tutela dell’ambiente può portare anche un incremento di efficienza dei processi produttivi. Il Gruppo Ahlstrom, di cui fa parte Ahlstrom Italy, ha da tempo adottato i principi e gli obiettivi di rispetto e sostenibilità ambientale che sono visibili nel sito all’indirizzo: http://www.ahlstrom.com/sustainability/Certified management systems. Ahlstrom Italy S.p.A. ha fatto propri questi principi, attraverso la definizione della Politica Ambientale, la decisione di realizzare e mantenere operativo un Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:04 e, infine, attraverso la volontà di aderire Regolamento EMAS. Lo scopo della certificazione risulta la “progettazione, sviluppo e produzione di: - mezzi filtranti per applicazioni automotive e per l’industria, tramite spappolamento di fibre naturali e/o sintetiche, formazione su macchina continua e impregnazione; - tessuti-non-tessuti per applicazioni industriali tramite estrusione di polimeri”. La portata della registrazione EMAS è “fabbricazione di carta e cartone”. L’impegno dell’Organizzazione si manifesta nella definizione di importanti obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali, nella conseguente definizione di un programma di attuazione, nonché di una costante attività di monitoraggio che valuti l’andamento dell’intero Sistema di Gestione Ambientale. A ciò si affiancano il costante impegno nella sensibilizzazione e formazione del personale e l’apertura al dialogo con l’esterno. Il presente documento costituisce la prima edizione della Dichiarazione Ambientale di Ahlstrom Italy S.p.A.; in esso sono riportati i dati aggiornati a giugno 2013 relativi alle prestazioni ambientali dell’Organizzazione, per renderli disponibili al pubblico e permettere di osservare il loro andamento nel tempo; sono fornite anche informazioni utili a comprendere le ragioni alla base di tali tendenze. Sono messe in evidenza le innovazioni impiantistiche e la crescita dell’Azienda. Ahlstrom Italy si augura, con questo documento, di favorire un rapporto con le Autorità, con il Pubblico e con i Clienti improntato alla trasparenza e al dialogo costruttivo. 3 di 49 2 La Politica Ambientale La Politica Ambientale di Ahlstrom Italy S.p.A. è l’elemento fondante del sistema di gestione ambientale dell’Organizzazione: costituisce la base sulla quale vengono definiti gli obiettivi e i traguardi ambientali, in modo da conservare e potenzialmente migliorare le prestazioni ambientali dell’Organizzazione. A partire dal 2012, la Politica Ambientale, la Politica della Sicurezza e la Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti sono state integrate in un unico documento. POLITICA DELLA SICUREZZA, DELL’AMBIENTE E DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Ahlstrom Italy S.p.A., Società strutturata in due siti produttivi di Mathi Canavese (TO) e Sassoferrato (AN), pone al vertice delle proprie priorità la sicurezza e la salute dei dipendenti, della popolazione, dei soggetti coinvolti nell’attività e la protezione dell’ambiente. Coerentemente a questa visione, la Direzione Aziendale ha elaborato la presente Politica di Sicurezza e Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, che rappresenta la dichiarazione ufficiale della volontà di ricercare il miglioramento continuo della propria gestione della sicurezza e dell’ambiente e di garantire che ogni potenziale rischio per l’uomo e per l’ambiente sia ridotto a livelli minimi, utilizzando tutte le risorse tecniche disponibili ed economicamente sostenibili. Considerando i vantaggi derivanti da un’efficiente gestione del sistema della sicurezza e dell’ambiente, si definiscono ed adottano i seguenti obiettivi: - - - Mantenimento del pieno rispetto delle disposizioni normative e degli impegni sottoscritti dall’Organizzazione in materia di salute, sicurezza ed ambiente. Controllo e tutela costante dei fattori tecnici, gestionali ed umani che influenzano la salute e la sicurezza, nonché l’ambiente. Disponibilità di risorse tecniche, strumentali e gestionali per la prevenzione degli incidenti/ infortuni, per la prevenzione dell’inquinamento, per la riduzione dei rischi e delle possibili conseguenze. Costante sensibilizzazione, formazione e coinvolgimento dei dipendenti, dei fornitori e dei consulenti e del personale che opera per conto dell’Organizzazione affinché collaborino ad attuare sempre più efficaci strategie di salute e sicurezza dei lavoratori e salvaguardia dell’ambiente. Riduzione dei rischi e miglioramento dei processi di lavorazione, attraverso lo sviluppo di procedure lavorative e di emergenza, e per mezzo di strumenti di 4 di 49 - prevenzione, difesa ed intervento, tali da rendere minimi i rischi di accadimento di incidenti/quasi incidenti, infortuni e malattie professionali o di ridurne gli impatti sull’uomo e sull’ambiente. Consolidamento dei processi di comunicazione e collaborazione tra il Sistema di Gestione della Sicurezza relativo alla normativa ‘’Seveso’’ (SGS Stabilimento Inferiore ), il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) ed i Sistemi di Gestione dell’Ambiente e della Qualità, allo scopo di rendere sempre più efficiente ed efficace la gestione dell’Organizzazione integrando al meglio le necessità dei diversi settori. Il perseguimento degli obiettivi dichiarati viene seguito e verificato attraverso specifici indicatori interni di prestazione, tra i quali si citano: - Valutazione degli infortuni (n. infortuni/anno; indice di frequenza; indice di gravità) e analisi statistica. - Valutazione dei Primi Soccorsi, e delle segnalazioni d’incidente non infortunio (INI) o condizione di pericolo relativamente alla salute e sicurezza e all’ambiente. - Valutazione delle prestazioni ambientali (es. emissioni, rifiuti, rumore, consumi di risorse naturali, materie prime ed energia). - Numero verifiche ispettive interne ed esterne (anche per il SGS Stabilimento Inferiore). - Ore dedicate all’addestramento e alla formazione del personale e degli addetti alle emergenze (anche per il SGS Stabilimento Inferiore). L’Organizzazione si impegna inoltre a: - - diffondere a tutti i livelli aziendali, al pubblico e a tutti i soggetti interessati la presente Politica ed a verificare periodicamente la sua attuazione; rendere disponibili i mezzi tecnici ed economici e le risorse umane per un continuo miglioramento; raccomandare ai propri Preposti impegno mirato e costante al rispetto della presente Politica ed al perseguimento dei suoi obiettivi; studiare e valutare preventivamente eventuali impatti ambientali di nuove materie prime, processi o prodotti; stabilire obiettivi volti al continuo miglioramento delle prestazioni ambientali, riesaminandoli alla luce dei risultati ottenuti per assicurare la prevenzione dell’inquinamento e la riduzione degli impatti ambientali; applicare e rispettare i requisiti di salute e di sicurezza che si basano sulla Dichiarazione dell’ILO e sui Principi e Diritti Fondamentali nel Lavoro (1998) come richiesto dagli standard FSC e PEFC. 5 di 49 POLITICA DI SICUREZZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DELLO STABILIMENTO INFERIORE DI MATHI Lo Stabilimento Inferiore di Mathi Canavese è soggetto alla normativa di prevenzione dei rischi da incidenti rilevanti (D.Lgs. 105/2015 e s.m.i.) per la presenza di sostanze pericolose. La presente sezione della Politica esprime i principi fondamentali di prevenzione dei rischi di incidente rilevante e di miglioramento continuo della salute e sicurezza per lo Stabilimento Inferiore. La declinazione rispetto alla normativa di prevenzione dei rischi da incidenti rilevanti degli obiettivi generali di salute, sicurezza ed ambiente dichiarati precedentemente viene garantita attraverso le seguenti prassi del SGS: - - analisi storiche ed analisi del rischio; valutazione degli incidenti, quasi incidenti e anomalie dello stabilimento inferiore (analisi dell’esperienza operativa); esame periodico delle prestazioni lavorative e gestionali per mezzo di visite ispettive interne e riunioni con le funzioni aziendali impegnate nella salute e sicurezza e nella protezione dell’ambiente; gestione e controllo della manutenzione; comunicazione attiva e valutazione di suggerimenti e richieste provenienti da tutti i livelli aziendali; formazione continua ed addestramento del personale; elaborazione di piani e strategie di miglioramento, emissione di procedure ed istruzioni per la gestione delle attività lavorative in sicurezza; valutazione degli interventi di emergenza; analisi preventiva delle modifiche; aggiornamento in merito all’evoluzione scientifica e tecnologica. Il Gestore stabilisce e diffonde un Programma di Miglioramento del SGS e monitora le prestazioni del Sistema attraverso la valutazione di specifici indicatori. Tutti gli indicatori del SGS sono riportati nel Documento di Politica, nel Programma di Miglioramento e nel Riesame. I principali indicatori utilizzati per valutare l’andamento del SGS, oltre quelli riferiti nella parte generale, sono i seguenti: - incidenti, quasi incidenti e anomalie (incidenti/anno, quasi incidenti/anno, anomalie/anno); - numero di fermate non programmate delle impregnatrici/ore di funzionamento; - numero delle non conformità di sistema riscontrate nell'ambito delle attività di verifica; - percentuale anomalie ripetitive (rispetto all’anno precedente); - grado di rispetto della manutenzione programmata; - efficacia della formazione; - rispetto del piano di audit interno; - grado di rispetto del programma di miglioramento. 6 di 49 La presente Politica SGS è depositata presso lo Stabilimento Inferiore di Mathi, diffusa a tutto il personale e riesaminata periodicamente dalla Direzione. Mathi, 04/08/2015 L’Amministratore Delegato Ing. Fabio Cellai Il Gestore - Stabilimento Inferiore Mathi Ing. Luca Bonelli 3 Ahlstrom Italy S.p.A. 3.1 L’Organizzazione Ahlstrom Italy S.p.A. nasce nel maggio 2013 dalla scissione societaria di Ahlstrom Turin S.p.A. appartenente alla multinazionale finlandese Ahlstrom specializzata nello sviluppo, produzione e vendita di materiali ad alte prestazioni, a seguito della decisione da parte del Gruppo Ahlstrom e del Gruppo svedese Munksjo, operante nel settore delle carte speciali, di unire, a livello mondiale, la Business Area “Label and Processing” del Gruppo Ahlstrom con il Gruppo Munksjo per costituire una nuova società denominata Munksjo Oyj. Nell’ambito di questa operazione Ahlstrom Turin S.p.A. ha perfezionato un atto di scissione parziale, con efficacia dal 23 Maggio 2013, in forza del quale: - Ahlstrom Turin S.p.A. ha variato la propria ragione sociale in Munksjo Italia S.p.A., sotto il cui nome continua a svolgere la propria attività legata la ramo d’azienda “Label and Processing” (produzione di carta base da siliconare per il settore dell’etichettatura); - Ahlstrom Italy S.p.A., interamente posseduta dal Gruppo Ahlstrom, è subentrata nella titolarità dei rami d’azienda denominati “Filtration” e “Building and Energy”; e - una società di nuova costituzione, denominata AM Real Estate S.r.l., ha assunto la titolarità del ramo d’azienda immobiliare relativo ai beni di uso comune delle società industriali sopraindicate. Il sito produttivo di Ahlstrom Italy si trova a Mathi Canavese, in via Stura 98, a circa 30 km da Torino in direzione Nord Ovest. 7 di 49 Il Gruppo Ahlstrom, leader a livello globale nello sviluppo, nella produzione e nella vendita materiali ad alte prestazioni, impiega circa 3.500 dipendenti e dispone di impianti produttivi e di reti di vendita in tutto il mondo. Nel 2014 il fatturato netto di Ahlstrom è stato pari a 1 miliardo di Euro. I prodotti del Gruppo Ahlstrom sono suddivisi in tre Aree Commerciali e fabbricati in circa una trentina di stabilimenti situati in Europa, America ed Asia: − Filtration: è il leader internazionale nei materiali per filtrazione per il settore dei trasporti e fornitore internazionale di materiali filtranti per aria e liquidi, con una posizione leader sul mercato delle bioscienze e della filtrazione per turbine a gas; − Building and Energy: è uno dei principali produttori a livello mondiale di materiali utilizzati per rivestimenti murali, pavimentazioni e pale eoliche; − Food and Medical: è uno dei principali produttori a livello internazionale di materiali utilizzati nell’imballaggio di prodotti alimentari, nastri adesivi, capi di abbigliamento e teli per il settore medicale. Fondata nel 1851 da Antti Ahlström nel 1960, Ahlstrom fu tra le prime Società finlandesi ad espandersi all’estero, avviando un processo che l’avrebbe portata a diventare un Gruppo sempre più presente a livello internazionale. Il primo passo nel processo di internazionalizzazione fu l’acquisizione delle Cartiere Giacomo Bosso (l’attuale Ahlstrom Turin). Lo stabilimento di Mathi fu fondato nel 1841 per la produzione di energia e pasta da straccio. Nel 1877 fu ceduto a Don Giovanni Bosco che lo ampliò e lo dotò di una macchina continua per la produzione di carta da stampa, di una tipografia e di una legatoria. Nel primo dopoguerra il sito produttivo, fu acquistato dal Senatore Giacomo Bosso per la produzione di carta da imballo e per uso industriale. Nel 1963 la società finlandese Ahlstrom acquistò il pacchetto di maggioranza della cartiera e ne completò l’acquisizione nel 1966. A partire dagli anni ‘70 le linee di produzione furono potenziate e parallelamente vennero realizzate importanti opere per il controllo dell’inquinamento. La conformazione attuale del sito industriale presenta due stabilimenti distinti (Stabilimento Superiore e Stabilimento Inferiore), che sebbene rispondano allo stesso indirizzo, risultano fisicamente separati da una strada pubblica e mantengono connessioni strutturali e logistiche legate a servizi fondamenti quali ad esempio la gestione della risorsa idrica, dell’energia o dell’approvvigionamento/spedizione materiali. 8 di 49 Figura 3.1-1 Come durante la gestione Ahlstrom Turin, anche oggi, dopo la scissione societaria, la produzione di carta filtro si svolge sia nello stabilimento inferiore che in quello superiore, mentre la produzione di carta base da siliconare effettuata dalla Munksjo Italia si svolge unicamente nello stabilimento superiore. A seguito degli accordi della scissione societaria di Ahlstrom Turin, Ahlstrom Italy ha assunto la proprietà dello stabilimento inferiore mentre lo stabilimento superiore è di proprietà sia di Munksjo Italia S.p.A., relativamente al fabbricato in cui è situata la linea produttiva della carta base da siliconare, sia della società AM Real Estate per i restanti edifici, che comprendono la Centrale termoelettrica, gli impianti di trattamento delle acque, le officine di manutenzione, gli uffici ed i locali che ospitano le linee produttive della carta filtro. La logica dell’ottimizzazione nella gestione delle risorse e la volontà di non perdere le sinergie sviluppate con la gestione Ahlstrom Turin ha portato alla sottoscrizione nel Maggio 2013 di un accordo definito “Long Term Service Agreement” attraverso il quale le 9 di 49 due società Munksjo ed Ahlstrom hanno suddiviso le proprie responsabilità e risorse per la gestione di alcuni servizi comuni. In particolare Munksjo Italia ha assunto la gestione, a favore anche di Ahlstrom Italy, della centrale termoelettrica, degli impianti di trattamento acque, degli Acquisti, della Logistica e dei Magazzini. Ahlstrom Italy gestisce invece i servizi amministrativi e contabili, il servizio di portineria e della mensa a favore di entrambe le società. Figura 3.1-2 – Suddivisione delle proprietà immobiliari e localizzazione degli impianti produttivi L’attività produttiva di Ahlstrom Italy consiste nella produzione dei seguenti media filtranti: carta filtro per applicazioni in campo automobilistico, per la realizzazione di filtri aria, olio e carburante per automezzi e per impianti (es. gas-turbine, impianti di depolverizzazione, ecc.) ed altre applicazioni specifiche; tessuti-non-tessuti per applicazioni in campo automobilistico nella filtrazione di carburanti diesel e di olio di nuova generazione e nella filtrazione industriale di liquidi (acque potabili ed industriali, solventi, oli, prodotti farmaceutici ed alimentari) e di aria (gas-turbine, impianti di depolverizzazione, condizionamento ambientale). Fa parte di Ahlstrom Italy anche uno stabilimento situato a Sassoferrato, specializzato nella produzione di materiali per la filtrazione di aria e di liquidi. Dal punto di vista della gestione ambientale il sito di Mathi e quello di Sassoferrato mantengono due gestioni separate, coordinate da un responsabile nominato dall’Alta Direzione. La presente Dichiarazione Ambientale fa riferimento unicamente al sito di Ahlstrom Italy S.p.A di Mathi. 10 di 49 L’attività dell’Organizzazione è classificata secondo il codice NACE 17.12 (fabbricazione della carta); le attività autorizzate secondo la Direttiva IPPC, come modificata dalla Direttiva IED, ricadono nei codici 6.1 (b) (impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno) e 6.7 (impianti per il trattamento di superfici mediante l’utilizzo di solventi organici con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg/h o 200 t/anno). Nello stabilimento di Mathi lavorano per Ahlstrom Italy circa 280 dipendenti. Il fatturato netto nel 2014 è stato di 106.122.000 Euro. La produzione viene effettua a ciclo continuo. L’Organizzazione ha una produzione lorda di circa 40.000 ton/anno di carta filtro, di cui circa il 90% destinato all’esportazione. Anno Produzione lorda di carta filtro dopo impregnazione (t/anno) 2012 34.537 2013 37.078 2014 38.394 Gennaio/Agosto 2015 26.905 Figura 3.1-3 3.2 Il processo produttivo La produzione della carta comprende numerose operazioni, che si possono suddividere schematicamente in tre fasi principali: Preparazione dell’impasto Formazione del nastro continuo di carta Finitura ed allestimento. Nella prima fase del ciclo produttivo la fibra, generalmente cellulosa e/o fibre sintetiche, viene lavorata in grandi mixer in modo da ottenere una miscela di acqua e 11 di 49 cellulosa. L’impasto così ottenuto, prima di giungere in macchina, viene lavorato meccanicamente, additivato con prodotti chimici, depurato ed ulteriormente diluito. Nella seconda fase, la sospensione fibrosa così ottenuta viene stesa in velocità su una tela di formazione della macchina continua per produrre il foglio di carta. La tela di formazione, una larga cinghia chiusa ad anello, ha la funzione di far drenare una buona parte dell’acqua contenuta nell’impasto, favorendo nello stesso tempo l’unione fra le fibre di cellulosa. Al termine di tale percorso, il foglio di carta assume una consistenza tale da poter passare dalla tela alla sezione presse (coppie di cilindri contrapposti che hanno la funzione di schiacciare, ad elevata pressione, il foglio di carta) per permettere l’eliminazione di un’ulteriore parte di acqua. Nella produzione della carta filtro, la prima fase di asciugamento può avvenire in forni ad aria calda per non danneggiare la struttura porosa della carta, indispensabile per le proprietà filtranti. Successivamente possono venire applicati sul foglio di carta speciali trattamenti in grado di conferire al prodotto finale le proprietà desiderate. La carta, in uscita da un’ulteriore fase di asciugatura, viene avvolta su un’anima metallica creando una bobina. Alcuni tipi di carta filtro, per lo sviluppo delle proprietà filtranti richieste, sono sottoposti ad un successivo trattamento fuori linea, in cui la carta (detta “grezza”) prodotta dalla macchina continua viene impregnata su macchine chiamate impregnatrici con resine disperse in solvente. La carta impregnata passa quindi in una serie di batterie di forni per l'eliminazione del solvente e per la polimerizzazione delle resine. La fase finale del processo produttivo termina con la fase di allestimento in cui la carta viene tagliata nei formati richiesti dal cliente ed imballata. Nello Stabilimento Superiore sono presenti i seguenti impianti produttivi: - le macchine continue TUR03, TUR04 e TUR05 dedicate alla produzione di carta filtro. Nello Stabilimento Inferiore sono invece presenti: − la macchina continua TUR01 per la produzione di carta filtro; − tre impregnatici per il trattamento della carta filtro “grezza”; − una linea per la fabbricazione ed accoppiamento e di tessuti non tessuti, denominata Fine Fibers; − una macchina laminatrice per l’accoppiamento di media filtranti differenti. Nel mese di agosto 2015 è stata avviata una seconda macchina laminatrice che consente l’accoppiamento di supporti filtranti tramite l’utilizzo di adesivi di tipo “hot-melt”. 12 di 49 Il ciclo produttivo si svolge nell’arco delle 24 ore e comprende anche il fine settimana con suddivisione del personale in 3 turni (ogni turno lavora quattro giorni consecutivi ed ha diritto a due giorni di riposo). Prodotti per trattamenti superficiali Preparazione impasto Cellulosa IMPREGNAZIONE Energia (elettricità, metano, vapore) MACCHINE CONTINUE Acqua A L L E S T I M E N T O MAGAZZINO CARTA PRONTA Figura 3.2-1 – Diagramma di flusso delle attività produttive Per permettere il completamento del processo produttivo illustrato nel diagramma precedente è necessaria una serie di attività ausiliarie, atte a garantire l’approvvigionamento di acqua e di energia, la depurazione degli scarichi, il controllo e la gestione del processo produttivo; le principali sono: - Laboratori; - Manutenzione; - Trattamento acque in ingresso dal canale; - Centrale termoelettrica; - Centrale idroelettrica; - Post-combustori per il trattamento delle emissioni; - Trattamento depurazione acque; - Area rifiuti; - Uffici e servizi; - Servizio mensa. 13 di 49 Trattamento acque in ingresso Manutenzione Laboratori Centrale termoelettrica Mensa Trattamento emissioni Uffici tecnici e amministrativi Gestione rifiuti Trattamento scarichi Figura 3.2-2 – Attività ausiliarie Come anticipato, a seguito della scissione societaria, molte di queste attività sono svolte da Munksjo Italia: fornitura di energia elettrica e vapore, approvvigionamento idrico, trattamento dei scarichi idrici, gestione delle attività di manutenzione, gestione delle aree di stoccaggio dei rifiuti. 4 Il Sistema di Gestione Ambientale 4.1 Struttura del Sistema di Gestione Ambientale Ahlstrom Turin aveva ottenuto la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 nel Gennaio 2000 e la registrazione ai sensi del Regolamento EMAS nel Dicembre 2005. A seguito della variazione di ragione sociale di Ahlstrom Turin in Munksjo Italia, tali certificazioni sono state volturate a Munksjo Italia. Ahlstrom Italy, sulla base dell’esperienza acquisita durante la precedente gestione, ha quindi implementato un nuovo sistema di gestione ambientale per le proprie attività con 14 di 49 che è stato certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001 ad Ottobre 2013 registrato secondo il regolamento EMAS III nel Febbraio 2015. L’organizzazione ha inoltre ottenuto nella seconda del 2013 anche le restanti certificazioni già in possesso di Ahlstrom Turin, ovvero ISO/TS 16949, ISO 9001, OHSAS 18001, PEFC e FSC. Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) è fondato sul processo dinamico e ciclico del miglioramento continuo che si realizza nelle fasi di pianificazione, attuazione, controllo e riesame. Il funzionamento del SGA può essere schematizzato come nel diagramma seguente: Avvio del SGA Riesame della Direzione Controllo e azioni correttive ♦ Monitoraggio e Misurazioni ♦ Non conformità, Azioni Correttive e Preventive ♦ Registrazioni ♦ Audits di Sistema Politica Ambientale Miglioramento Continuo! Pianificazione ♦ ♦ ♦ ♦ Aspetti ambientali Requisiti legislativi Obiettivi e Traguardi Programma ambientale Attuazione e funzionamento ♦Struttura e responsabilità ♦Formazione e consapevolezza ♦Comunicazione ♦Redazione e Controllo ♦Controllo operativo ♦Preparazione alle emergenze Figura 4.1-1: Miglioramento continuo del SGA In particolare il SGA si basa: - su un’Analisi Ambientale Iniziale delle attività dell’Organizzazione, finalizzata all’identificazione degli aspetti ambientali più significativi; 15 di 49 - sull’adozione di una Politica Ambientale, ora integrata con la Politica della Sicurezza e di Prevenzione degli Incidenti rilevanti, e sulla sua diffusione a tutti i soggetti interessati, sia interni che esterni; - sull’identificazione, l’aggiornamento e il rispetto delle normative applicabili in materia ambientale; - sull’elaborazione di un sistema di procedure e istruzioni operative interne che regolano sia gli aspetti gestionali che le responsabilità e le modalità operative delle attività legate agli aspetti ambientali significativi; - sull’attribuzione di compiti e responsabilità specifici, tra cui la nomina di un Rappresentante della Direzione e di un Responsabile del SGA cui sono delegate la coordinazione delle attività del sistema e la vigilanza sull’efficacia e l’adeguatezza del sistema; - sulla definizione di un Programma Ambientale documentato in cui sono specificati obiettivi di miglioramento e traguardi da raggiungere; - sul monitoraggio dei parametri ambientali per il controllo delle prestazioni ambientali e dello stato di avanzamento dei programmi; - sulla formazione specialistica del personale allo scopo di accrescere la conoscenza dei possibili effetti sull’ambiente delle attività svolte; - sul coinvolgimento del personale interno e di enti esterni nella gestione degli aspetti ambientali; - su un programma di audit interni per determinare la conformità delle attività nei confronti delle procedure, della normativa di riferimento e dei principi della Politica Ambientale; - su un riesame periodico del SGA e delle sue prestazioni, condotto dall’Alta Direzione o dal suo Rappresentante, con lo scopo di verificare l’adeguatezza del sistema e l’eventualità dell’adozione di nuove strategie di miglioramento. La struttura della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) dell’Organizzazione è rappresentata nella figura seguente. 16 di 49 Manuale Procedure Istruzioni Operative Modelli di documenti collegati Descrive gli elementi del Sistema di Gestione Ambientale Descrivono le attività necessarie per dare attuazione a specifici elementi del SGA, le responsabilità e le modalità operative Consentono la raccolta dei dati e l’applicazione dei criteri operativi descritti nelle procedure Figura 4.1-2: Struttura della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale 4.2 Legislazione applicabile Al fine di garantire il rispetto della normativa in materia ambientale, l’Organizzazione valuta costantemente la propria conformità legislativa, così come specificato nella Politica Ambientale. Il Servizio HSE (Sicurezza & Ambiente), attraverso un’apposita procedura, garantisce la gestione, la registrazione ed il continuo aggiornamento delle disposizioni normative in campo ambientale a livello comunitario, nazionale e locale. A ciò si aggiunge la valutazione preliminare delle prescrizioni legislative e autorizzative nel caso vengano introdotte nuove attività e/o processi all’interno dell’Organizzazione. Autorizzazioni L’Organizzazione ha ottenuto dalla Provincia di Torino – ora Città Metropolitana di Torino con la Determinazione N. 28-19176/2013 l’aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata ad Ahlstrom Turin per modifica non sostanziale e variazione di titolarità relativamente alle attività IPPC di propria competenza: - Codice 6.1 (b): impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con capacità di produzione > 20 tonnellate/giorno; - Codice 6.7: impianti per il trattamento di superfici di materie, oggetti o prodotti utilizzando solventi organici con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg/h o 200 tonnellate/anno. L’Autorizzazione integrata ambientale è stata successivamente aggiornata con gli atti N. 77-38754/2013, 30-12364/2014 e 103-48695/2014 a seguito di modifiche non sostanziali. 17 di 49 L’Autorizzazione Integrata Ambientale sostituisce ogni altra autorizzazione ambientale (emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, ecc.) e ogni altro visto o nulla osta previsto dalla legislazione vigente, fatta salva la normativa in materia di controllo dei pericoli di incidenti rilevanti. 4.3 Gli aspetti ambientali Ahlstrom Italy, in fase di avviamento del proprio Sistema di Gestione Ambientale ha eseguito, attraverso l’Analisi Ambientale Iniziale, un accurato esame delle attività e dei processi al fine di identificare gli aspetti ambientali significativi ed i relativi impatti. Il Regolamento EMAS richiede che tra gli aspetti ambientali considerati nel SGA dell’Organizzazione vengano compresi anche quelli non soggetti al controllo diretto da parte dell’Organizzazione, i cosiddetti aspetti ambientali indiretti. A seguito dell’identificazione degli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, è stata eseguita una valutazione di significatività, che consiste nell’attribuire ad ogni aspetto un punteggio, sulla base di criteri formalizzati in una apposita procedura. Il risultato della valutazione consente di stabilire quali aspetti devono essere considerati prioritari nel definire obiettivi e traguardi ambientali. Nella tabella seguente vengono evidenziate le correlazioni esistenti tra i criteri di significatività adottati dall’Organizzazione e gli elementi richiamati dal Regolamento EMAS. EMAS Potenzialità di produrre danni ambientali SGA Valutazione in base all’implementazione impiantistica e gestionale (procedure, formazione del personale, ecc.) Fragilità dell’ambiente locale, regionale Valutazione sulla base della sensibilità della fonte di prelievo o del corpo recettore o globale Entità, quantità, frequenza e reversibilità degli aspetti o degli impatti Valutazione sulla base di dati quali/quantitativi correlati agli aspetti ambientali Esistenza di una legislazione ambientale e relativi obblighi previsti Valutazione in base a : - Rispetto di leggi e regolamenti - Entità di eventuali non conformità legislative 18 di 49 Importanza per le parti interessate e per il personale dell’Organizzazione Valutazione in base alle segnalazioni interne ed esterne 4.3.1 Gli aspetti ambientali diretti Gli aspetti ambientali diretti sono quegli aspetti associati alle attività, ai prodotti a ai servizi di un’organizzazione sui quali l’organizzazione può esercitare un controllo di gestione diretto. La tabella seguente riporta una sintesi dei risultati dell’applicazione della procedura di identificazione e di valutazione della significatività degli aspetti ambientali: Aspetto ambientale Significatività Obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni sì non applicabile Emissioni in atmosfera sì sì Scarichi nelle acque sì no Produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di rifiuti, in particolare di quelli pericolosi sì sì Uso e contaminazione del suolo sì no Uso di risorse naturali e di materie prime (compresa l’energia) sì sì Uso di additivi e di coadiuvanti nonché di semilavorati sì sì Rumore sì sì Vibrazioni sì no Odori sì no Polveri sì no Impatto visivo sì no Amianto sì sì sì no sì no sì no Elemento delle attività, prodotti e servizi Questioni locali PCB, sostanze lesive dello strato di ozono e gas fluorurati ad effetto serra Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti 19 di 49 Aspetti legati ai trasporti (sia per beni che per servizi) sì no Rischi di incidenti ambientali che derivano o possono derivare a seguito di incidenti e possibili situazioni di emergenza sì sì Effetti sulla biodiversità sì no L’elemento “Obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni” è stato preso in considerazione come criterio per la valutazione della significatività degli altri aspetti ambientali riportati in tabella. Tutti gli aspetti ambientali significativi sono gestiti in modo pianificato per mezzo di specifiche procedure operative che riportano il rinvio a specifiche istruzioni per elemento dell’attività (impianto, macchina). Le procedure: · contengono le corrette modalità operative da adottare per prevenire situazioni di difformità rispetto a quanto pianificato; · specificano le modalità di controllo da svolgere e le attività di manutenzione; · indicano le responsabilità dello svolgimento dell’attività e del controllo; · forniscono le modalità di gestione anche per gli elementi, di solito di tipo amministrativo, che, pur non originando effetti sull’ambiente, sono connessi a responsabilità aziendali (quali autorizzazioni, registrazioni, ecc.). Il monitoraggio degli aspetti ambientali significativi è garantito da una procedura di sistema, che definisce le attività di pianificazione, programmazione, effettuazione, registrazione su cui è basata la sorveglianza all’interno dell’Organizzazione. Nei paragrafi seguenti è riportata una breve descrizione degli aspetti ambientali risultati significativi ed una spiegazione della natura degli impatti ad essi connessi. In conformità ai requisiti del Regolamento EMAS III ((Reg. (CE) 1221/2009) entrato in vigore a gennaio 2010, sono inoltre stati riportati i cosiddetti “indicatori chiave”, ovvero degli indicatori di prestazioni ambientali che consentono una valutazione nel tempo delle performance dell’Organizzazione in relazione ai propri obiettivi e traguardi ambientali. Ciascun “indicatore chiave” si compone di: − un dato A che indica il consumo/impatto totale annuo in un campo definito, − un dato B che indica la produzione totale lorda annua di carta impregnata, − un dato R che rappresenta il rapporto A/B. 20 di 49 Occorre precisare che, dal momento che la Ahlstrom Italy è nata soltanto nel mese si maggio del 2013, l’Organizzazione non dispone di dati storici per tutti gli indicatori ambientali richiesti dal Regolamento EMAS. Ove disponibili soltanto dati aggregati, corrispondenti alle prestazioni globali di Ahlstrom Turin, il contributo della Ahlstrom Italy è stato stimato sulla base di ripartizioni o dati parziali utilizzati per le contabilizzazioni di carattere economico fra le due società. OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI Al fine di garantire il rispetto degli obblighi normativi in materia ambientale, è stata definita un’apposita procedura per l’identificazione e l’aggiornamento delle prescrizioni normative applicabili alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’Organizzazione e per la relativa valutazione di conformità. La procedura prevede inoltre la valutazione preliminare delle prescrizioni legislative e autorizzative nel caso vengano introdotte nuove attività e/o processi all’interno dell’Organizzazione. Data la complessità delle normativa ambientale ed il numero crescente delle prescrizioni da osservare, per la verifica della conformità legislativa l’Organizzazione si avvale di due strumenti fondamentali: il “Registro delle prescrizioni applicabili” e lo “Scadenziario legislativo”. Nel Registro sono riportate tutte le normative ambientali (sia di carattere legale che di altro tipo, come ad esempio i requisiti derivanti dalla Politica del Gruppo) a cui l’Organizzazione è soggetta con una descrizione dello specifico adempimento da rispettare. Nello Scadenziario è riportato un elenco degli adempimenti definiti nel Registro con relative scadenze temporali, riferimenti normativi e responsabili dell’attuazione. Il processo di valutazione della conformità legislativa diventa in questo modo un processo continuo a cui si affianca inoltre un riesame eseguito annualmente dal Servizio HSE in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale. Nei paragrafi seguenti dedicati alla descrizione degli aspetti ambientali, vengono riportati in grafico, ove applicabili, le prestazioni ambientali rispetto ai limiti autorizzativi. EMISSIONI IN ATMOSFERA Le emissioni in atmosfera derivanti dalle attività dell’Organizzazione sono dovute principalmente alle seguenti tipologie di impianti e processi: - impregnazione della carta filtro con resine in soluzione metanolica, - essiccamento della carta, 21 di 49 - trattamenti superficiali della carta, - bobinatura della carta, - spappolamento cellulosa. Sono quindi presenti numerosi punti di emissione, ognuno dei quali è autorizzato dall’Autorizzazione Integrata Ambientale: nel dettaglio si contano 68 (23 nello stabilimento superiore e 45 presso lo stabilimento inferiore). Dei camini esistenti soltanto 42 sono soggetti ad autocontrolli periodici, principalmente triennali. Gli ultimi autocontrolli, eseguiti nel 2014 da parte di un laboratorio esterno certificato, hanno evidenziato una situazione di conformità rispetto ai limiti di emissione autorizzati. I parametri controllati sono CO, NOx, COV e Polveri. Le emissioni dei Post-combustori sono invece sottoposte ad un monitoraggio in continuo per il controllo dei seguenti parametri: - monossido di carbonio (CO) - composti organici volatili (COV, espressi come carbonio organico totale ). Nei grafici seguenti sono riportate le medie mensili calcolate dal sistema di monitoraggio in continuo espresse in termini di concentrazione (mg/Nm3) al fine di consentire un confronto con i limiti dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Gli analizzatori del sistema di monitoraggio in continuo sono sottoposti a taratura periodica. I dati relativi al post-combustore RTO2 sono disponibili soltanto a partire da ottobre 2012, in quanto l’impianto è stato installato a seguito della realizzazione di una nuova linea di impregnazione della carta filtro avviata nel 2012. 22 di 49 Emissioni di CO da post-combustori - Medie mensili mg/Nm3 120 120 100 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott 2012 RTO1 2012 RTO2 2013 RTO1 2013 RTO2 2014 RTO2 2015 RTO1 2015 RTO2 limite nov dic 2014 RTO1 Figura 4.3-1 Emissione COV da post-combustori - Medie Mensili mg/Nm3 0 0 2012 RTO2 2013 RTO1 2013 RTO2 2014 RTO2 2015 RTO1 2015 RTO2 limite m e 2012 RTO1 di ce br no ve m ot to tte m br se lu gl ap ri l io br a fe b ge nn ai br e 5 br e 5 e 10 ag os to 10 io 15 gi ug no 15 m ag gi o 20 e 20 m ar zo 25 o 25 2014 RTO1 Figura 4.3-2 23 di 49 Le tabelle seguenti invece riportano gli stessi parametri espressi in termini di “indicatori chiave”; l’aumento registrato nel 2013 è dovuto al nuovo assetto del sistema di trattamento degli effluenti a seguito dell’installazione della nuova linea di impregnazione. 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 A kg totali di CO 1.307 4.305 4.580 4.594 B carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 R kg CO/t carta 0,04 0,12 0,12 0,17 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 A kg totali di COV 7.845 12.974 10.862 11.514 B carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 R kg COV/t carta 0,25 0,35 0,28 0,43 In merito alle emissioni di gas serra, Ahlstrom Italy ha ottenuto il rilascio della propria autorizzazione, N. 2378, il 5 Marzo 2014. Queste emissioni sono costituite dal biossido di carbonio che si genera a seguito dell’utilizzo di metano nel processo di produzione della carta e da quello che si sviluppa nei postcombustori per l’abbattimento del metanolo presente nelle resine per l’impregnazione della carta filtro. Per l’anno 2013 Ahlstrom Italy e Munksjo Italia hanno richiesto ed ottenuto di poter presentare la comunicazione delle emissioni di gas serra in forma congiunta da parte di Munksjo Italia per entrambe le società. Non sono quindi disponibili dati relativi alle sole emissioni di gas serra della sola Ahlstrom Italy convalidati ai sensi della Dichiarazione Emission Trading. Nella tabella seguente vengono comunque forniti i dati, non convalidati, ricavati dal monitoraggio interno dei consumi di metano e di metanolo. Il contributo dei due flussi all’emissione totale di biossido di carbonio di emissione è pressoché equivalente. 24 di 49 2013 2014 Agosto 2015 Target 2015 A t CO2 equivalenti 24.221 25.924 17.809 / B carta prodotta (t) 37.078 38.393 26.905 / R t CO2/t carta 0,653 0,675 0,662 0,670 Emissione di CO2 40.000 0,653 20.000 24.221 25.924 0,7 0,662 17.809 0,6 10.000 0 t CO2/t carta t/anno 0,675 30.000 0,5 2013 2014 CO2 emessa 2015 emissione specifica Figura 4.3-3 SCARICHI NELLE ACQUE Ahlstrom Italy invia il proprio scarico di acque tecnologiche ed industriali all’impianto di trattamento reflui gestito da Munksjo Italia S.p.A. e situato presso lo stabilimento superiore del sito di Mathi, come contemplato ed autorizzato nell’Autorizzazione Integrata Ambientale delle due società. Esiste quindi un unico punto di scarico delle acque reflue, comune sia per Munksjo Italia che per Ahlstrom Italy, di cui è responsabile Munksjo Italia, che coincide con il punto in cui veniva recapitato lo scarico di Ahlstrom Turin. Dal momento che gli scarichi delle due società non sono fisicamente separabili non si dispone di dati specifici sugli inquinanti caratterizzanti i soli reflui derivanti dalla produzione di carta filtro. Anche il monitoraggio degli scarichi idrici, secondo le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, è di competenza della Munksjo Italia che effettua 25 di 49 nei giorni feriali analisi giornaliere dei principali parametri caratterizzanti lo scarico (pH, COD, TSS, N, P, ecc.). L’Organizzazione si è inoltre dotata di procedure di risposta all’emergenza qualora lo scarico denoti anomalie che potrebbero determinare un peggioramento dello qualità dello scarico o problematiche nella gestione degli impianti di trattamento dei reflui. Acque meteoriche Le acque meteoriche (acque di dilavamento dei piazzali e dei tetti) sono raccolte da canalizzazioni che confluiscono nei seguenti punti: - canale consortile (stabilimento superiore e stabilimento inferiore); - fosso irriguo che costeggia la cartiera, lato est (stabilimento inferiore); - impianti di trattamento (alcune aree dello stabilimento superiore). Il Piano di emergenza ambientale, che disciplina le azioni di tutela da attuare in caso di incidente o eventi anomali, prevede specifiche procedure di intervento sulle paratoie presenti in entrambi gli stabilimenti a tutela dei canali idrici esterni allo stabilimento anche durante eventi meteorici. Infine, in adempimento al Regolamento Regionale 20 febbraio 2006 n. 1/R sulle acque meteoriche, Ahlstrom Turin aveva presentato alla Provincia di Torino, ad ottobre 2006, il Piano di tutela delle acque meteoriche, sulla base di uno studio realizzato nel corso del 2006 con la collaborazione del Politecnico di Torino; nell’ambito dello studio della rete delle acque meteoriche della cartiera, sono stati individuati alcuni punti di campionamento delle acque meteoriche e sono stati prelevati i campioni nei volumi relativi ai primi 5 mm di pioggia, cioè durante la fase più significativa di trascinamento degli inquinanti. Dalle analisi è emerso che l’impatto derivante dai flussi meteorici è scarso. I valori più significativi sono dovuti agli idrocarburi totali e ai solidi sospesi, in particolare nel punto di campionamento rappresentativo dell’area di transito dei veicoli: l’apporto di tali inquinanti non è differente da quello proveniente da strade e parcheggi. A seguito dell’ampliamento dello stabilimento inferiore è stato elaborato un ulteriore aggiornamento del Piano di Gestione e Prevenzione della acque meteoriche presentato alla Provincia di Torino contestualmente all’istanza di aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Dalle valutazioni effettuate risulta che, date le caratteristiche delle strutture realizzate (baie di scarico dei prodotti chimici coperte e dotate di bacini di contenimento interrati, aree di stoccaggio rifiuti coperte), le aree interessate 26 di 49 dall’ampliamento non sono soggette a rischio di contaminazione. Le reti per la raccolta delle acque meteoriche presso questa nuova parte di stabilimento sono convogliate in un unico punto di scarico, a cui sono stati collegati altri due punti di rilascio preesistenti, e recapitate nel canale di Nole. Al fine di intercettare eventuali sversamenti accidentali prima dell’immissione nel corpo idrico superficiale è stata predisposta una vasca di raccolta di circa 30 mc con trappola per oli e paratoia di chiusura manuale. RIFIUTI La produzione della carta comporta la produzione delle seguenti principali tipologie di rifiuti: - rifili e scarti di lavorazione; - imballaggi provenienti dal confezionamento delle materie prime e degli ausiliari; - materie prime di scarto. L’Organizzazione produce, inoltre, rifiuti da attività di manutenzione impianti e pulizia. L’Organizzazione opera in regime di deposito temporaneo per i rifiuti pericolosi e non pericolosi, secondo quanto previsto dall’art. 183, comma 1, lettera m) del D.Lgs. n. 152/2006. A seguito della scissione societaria, presso lo stabilimento superiore, in cui coesistono attività gestite sia da Ahlstrom Italy che da Munksjo Italia, sono state create nuove aree destinate alla gestione dei rifiuti in modo che ciascuna delle due società abbia a disposizione spazi e strutture definite e delimitate per lo stoccaggio dei propri rifiuti. In particolare sono previste le seguenti modalità di deposito: aree interamente pavimentate, in calcestruzzo o in asfalto; box in muratura dotati di sistema di raccolta di eventuali perdite di materiale liquido; cassoni per la raccolta di imballaggi, carta da macero, rottami ferrosi, legno, ecc; Per ridurre al minimo il periodo di permanenza di rifiuti in stabilimento, si organizzano frequenti conferimenti verso le ditte che si occupano del loro smaltimento. Nella tabella seguente vengono riportati i quantitativi di rifiuti prodotti. Dal momento che sotto la gestione Ahlstrom Turin i rifiuti derivanti dalle attività della linea produttiva della carta filtro e quelli derivanti dalla produzione di carta base da siliconare risultavano prodotti da un unico soggetto, per l’anno 2012 e per l’anno 2013 non sono disponibili i dati relativi alla produzione di rifiuti riconducibili alle attività dell’attuale Ahlstrom Italy. In tabella è stato quindi riportato un dato ricavato da stime o da contabilizzazioni interne di ripartizione dei costi economici delle due tipologie di prodotto. 27 di 49 I codici seguiti da * identificano i rifiuti pericolosi. CER Denominazione 020201 Fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia 060104 * Acido fosforico e fosforoso 060106 * Altri acidi 060204 * Idrossido di sodio e di potassio 060314 Sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci 06 03 11 e 06 03 13 070708 Altri fondi e residui di reazione Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli 070712 effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 07 11 Pitture e vernici di scarto, contenenti solventi 080111 * organici o altre sostanze pericolose Scarti di inchiostro, diversi da quelli di cui alla 080313 voce 08 03 12 Fanghi di inchiostro, diversi da quelli di cui 080315 alla voce 08 03 14 Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di 080318 cui alla voce 08 03 17 Adesivi e sigillanti di scarto, contenenti 080409 * solventi organici o altre sostanze pericolose Adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli 080410 di cui alla voce 08 04 09 Rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e 080416 sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce 08 04 15 120112* Cere e grassi esauriti Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati 140603 * Altri solventi e miscele di solventi 130205 * 140605 * Fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi 2012 2013 2014 Gen_Ago (kg) (kg) (kg) 2015 (kg) 0 0 0 72.140 0 0 3.350 2.250 3.570 0 0 0 0 900 5.250 3.075 255.280 0 0 0 0 960 0 0 342.660 422.060 171.080 0 0 0 0 0 1.530 390 975 2.200 0 180 0 0 224 96 0 0 15.750 15.900 15.740 7.385 0 0 0 6.020 244 360 0 130 40 0 0 0 5.613 3.801 3.920 0 2.965 0 0 0 7.900 9.120 7.960 7.800 150101 Imballaggi in carta e cartone 485.988 433.136 842.640 619.560 150102 Imballaggi in plastica 197.900 263.528 242.520 178.340 150103 Imballaggi in legno 177.900 248.240 297.880 217.580 150104 Imballaggi in metallo 404 1.270 460 0 218.874 201.684 230.440 135.140 1.060 3.210 15.815 19.050 1.581 665 69.865 128.730 3.452.620 4.123.620 3.670.020 2.596.580 0 0 0 1.662 0 650 750 0 150106 Imballaggi in materiali misti Imballaggi contenenti residui di sostanze 150110 * pericolose o contaminati da tali sostanze Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e 150202 * indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Assorbenti, materiali filtranti, stracci e 150203 indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02 Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle 160214 di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13 Rifiuti inorganici, contenenti sostanze 160303* pericolose 28 di 49 Rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose Rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla 160306 voce 16 03 05 Rifiuti organici, contenenti sostanze 160506 * pericolose 160305* 160604 Batterie alcaline (tranne 16 06 03) 160709 * Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose 161001 * 170107 170302 170405 Soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06 Miscele bituminose, diverse da quelle di cui alla voce 170301 Ferro e acciaio Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10 Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da 170603 * sostanze pericolose Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle 170604 voci 17 06 01 e 17 06 03 Altri rifiuti dell'attività di costruzione e 170903* demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti 200121 * mercurio 200304 Fanghi delle fosse settiche 170411 Rifiuti Totali (tonnellate) Rifiuti pericolosi (tonnellate) 0 1.530 21.950 43.210 1.270 10.590 15.205 3.740 295 0 390 0 25 0 0 0 1.455 2.115 3.550 660 0 0 3.100 3.860 7.770 39.360 13.240 0 0 38.050 0 0 28.460 25.200 10.700 6.420 0 0 0 0 580 0 0 0 0 1.040 420 0 0 900 0 0 192 0 120 95 17.640 0 69.680 6.340 5.235,840 5.848,555 5.717,240 4061,967 41,001 38,791 151,760 216,115 Nel grafico seguente è rappresentata la produzione totale e specifica dei rifiuti. kg/t carta Produzione di rifiuti t 7.500 200 152 151 151 149 150 5.000 5.236 5.849 5.717 4.062 100 2.500 50 0 0 2012 2013 Totale 2014 2015 Specifico 29 di 49 Figura 4.3-15 Come si evidenzia dalla tabella precedente, i rifiuti prodotti in quantità maggiore sono costituiti principalmente da scarti di carta filtro (CER 150203 e in parte CER 150101) e dai rifiuti di imballaggio. Nel caso degli scarti di carta filtro la produzione di rifiuti è condizionata da fattori legati al processo produttivo: i severi requisiti qualitativi delle carte speciali e l’impossibilità di recuperare totalmente gli scarti interni determinano un significativo quantitativo di materiale da smaltire esternamente. Come evidenziato dal grafico di Fig. 4.3 -15 negli ultimi anni la produzione specifica di rifiuti si è mantenuta sostanzialmente costante. 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 Target 2015 rifiuti totali (t) 5.236 5.849 5.717 4.062 / rifiuti pericolosi (t) (% su rifiuti totali) 41 (0,78) 15,6 (0,60) 151,8 (2,65) 216,1 (5,3) / carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 / 0,152 0,151 0,149 0,151 / 1,33 1,05 3,95 8,03 / A B R1 R2 t rifiuti totali/t carta kg rifiuti pericolosi/ t carta USO E CONTAMINAZIONE DEL SUOLO L’utilizzo di suolo non rappresenta, per la tipologia di attività svolta dall’Organizzazione, un aspetto ambientale significativo. La contaminazione del suolo è stata presa in considerazione nella valutazione delle emergenze ambientali e non è risultata significativa per la presenza di superfici pavimentate, bacini e vasche di contenimento, sistemi di intercettazione delle perdite, presenza di procedure di emergenza. USO DI RISORSE NATURALI Consumi idrici 30 di 49 L’acqua utilizzata nella fabbricazione della carta viene fornita da Munksjo Italia che, a seguito della scissione societaria, ha assunto la gestione dell’approvvigionamento idrico dal Canale di Nole per tutto il sito produttivo di Mathi e la titolarità della relativa concessione di derivazione. Ahlstrom Italy detiene unicamente un pozzo presso lo stabilimento inferiore, ma la maggior parte del fabbisogno idrico è soddisfatto dalle acque prelevate dal Canale di Nole alimentato dal torrente Stura. Le acque per i servizi igienici sono invece fornite dall’acquedotto. Ahlstrom Turin, riconoscendo il valore della risorsa idrica quale bene collettivo e quale materia prima strategica per la produzione della carta aveva indirizzato i propri sforzi verso una costante riduzione dei consumi, soprattutto attraverso il riutilizzo e d il riciclaggio delle acque di processo. Anche Ahlstrom Italy, nonostante non sia più direttamente coinvolta nell’approvvigionamento delle acque di processo, continuerà in questa direzione attraverso un costante monitoraggio dei consumi idrici e la definizione di propri obiettivi di riduzione. 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 Target 2015 4.342.434 4.554.926 4.989.679 3.291.396 / 168.397 191.190 191.637 118.078 / 6.544 6.386 5.600 3.000 / Consumo idrico totale (m3) 4.517.375 4.752.502 5.186.916 3.412.474 / carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 / Consumo idrico R1 specifico totale (m3/t) 130,8 128,2 135,1 126,8 / Consumo R2 specifico acque di processo (m3/t) 146,5 128,0 135,0 126,7 125 A Acque di processo provenienti da acque superficiali (m3) Acque di processo prelevate da pozzo (m3) Acque per utenze civili (m3) B 31 di 49 Consumo acque di processo m3/t 180 m3 x 1000 10.000 146,5 150 128,0 135,0 126,7 7.500 120 90 60 5.000 4.511 4.746 5.181 3.409 30 2.500 0 0 2012 2013 Specifico 2014 2015 Totale Figura 4.3-17 L’aumento dei consumi idrici registrato nel 2014 è da attribuirsi al riavviamento della macchina continua quarta dopo la modifica strutturale per la riconversione da produzione di carta da parati a carta filtro. Consumi energetici Parte dell’energia necessaria per il processo produttivo viene fornita ad Ahlstrom Italy da Munksjo Italia che gestisce la Centrale termoelettrica situata all’interno del sito di Mathi per l’autoproduzione di energia elettrica e di vapore. Un’altra fonte di energia è costituita dal metano diretto, quale combustibile per i sistemi di essiccamento della carta installati sulle macchine continue o sugli impianti ausiliari (caldaie, post-combustori, ecc.). Nei grafici seguenti vengono illustrate le tendenze dei consumi di energia elettrica e di calore di processo (metano e vapore). 32 di 49 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 Target 2015 A Calore di processo (GJ) 498.091 498.265 527.172 372.157 / B carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 / R Calore di processo (GJ/t) 14,42 13,44 13,73 13,83 / 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 Target 2015 A Energia elettrica consumata (GJ) 172.001 177.627 186.570 130.435 / B carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 / R Consumo specifico di energia elettrica (GJ/t) 4,98 4,79 4,86 4,85 4,73 GJ GJ/t Calore di processo 800.000 600.000 20,0 14,42 498.091 13,44 498.265 13,83 13,73 15,0 527.172 400.000 10,0 372.157 200.000 5,0 0 0,0 2012 2013 Totali 2014 2015 Specifici Figura 4.3-19 33 di 49 GJ GJ/t Consumi di energia elettrica 250.000 6,0 4,98 4,79 200.000 172.001 4,86 4,85 4,5 186.570 177.627 150.000 130.435 3,0 100.000 1,5 50.000 0,0 2012 2013 2014 Totali 2015 Specifici Figura 4.3-20 Materie prime, additivi e coadiuvanti La materia prima di gran lunga più importante per la produzione della carta è la cellulosa. La cellulosa utilizzata nello Stabilimento proviene principalmente dalla Scandinavia e dal continente americano. Le cellulose acquistate sono state sbiancate dai produttori con processi TCF/ECF (Total/Elementar Chlorine Free), cioè sono state sottoposte a dei trattamenti a basso impatto ambientale, che non prevedono l’utilizzo di cloro molecolare. Ahlstrom Corporate ha emanato una politica secondo la quale vengono promosse le politiche di controllo forestale e i fornitori che le adottano. Nel 2013 Ahlstrom Turin aveva conseguito la certificazione della catena di custodia secondo gli schemi PEFC e FSC per la produzione di carta filtro. Come già ricordato questi schemi sono stati adottati anche da Ahlstrom Italy che ne ha ricevuto la certificazione a Giugno 2013. 34 di 49 Oltre alle fibre di cellulosa possono essere utilizzate anche fibre sintetiche (polimeriche o fibre di vetro) per applicazioni particolari. Nella tabella seguente è riportato il consumo di fibre per la produzione di carta filtro. 2012 2013 2014 Gen_Ago 2015 A t cellulosa e fibre sintetiche 30.738 31.736 33.963 23.584 B carta prodotta (t) 34.537 37.078 38.393 26.905 R t fibre/t carta 1,00 0,86 0,88 0,88 t x 1000 Consumi di fibre naturali e sintetiche t/t carta 45 30,8 31,7 1,40 34,0 23,6 30 15 1,10 1 0,86 0,88 0,88 0 0,80 0,50 2012 2013 2014 Totali 2015 Specifici Figura 4.3-21 Nella composizione della carta rientrano, oltre alle fibre, anche prodotti chimici di varia natura, quali amidi, resine, lattici, coloranti utilizzati per conferire caratteristiche chimico/fisiche specifiche. Altri prodotti come antischiuma e biocidi sono invece utilizzati quali ausiliari di processo. Nella selezione dei prodotti chimici l’Organizzazione si propone di utilizzare, ove tecnicamente possibile, sostanze e preparati caratterizzati dalla minore pericolosità possibile nei confronti dell’ambiente e del personale adibito alla loro manipolazione. Come già visto per la cellulosa, l’andamento del consumo totale dei prodotti chimici segue direttamente l’andamento della produttività, mentre l’andamento del consumo specifico è legato alla variabilità dei mix produttivi. 35 di 49 A Prodotti chimici (t) 17.208 20.134 20.746 Gen_:Agp 2015 14.134 B carta prodotta (t) 30.785 37.078 38.393 26.905 R t prodotti chimici/t carta 0,559 0,543 0,540 0,525 2012 2013 2014 QUESTIONI LOCALI Rumore Le sorgenti di rumore possono essere di due tipi: sorgenti fisse: impianti (macchine continue), centrale termoelettrica, apparecchiature e macchinari (ventilatori, compressori, pompe, ecc.); sorgenti mobili: automezzi per il trasporto di materie prime, ausiliari e prodotti finiti, carrelli elevatori per la movimentazione delle materie e del prodotto finito, dei rifiuti e di materiale vario. L’attività produttiva si svolge durante il corso dell’intera giornata, sette giorni alla settimana, mentre la circolazione dei mezzi pesanti per il conferimento di materie prime e per le operazioni di carico dei prodotti finiti è limitata alla fascia oraria compresa fra le 8.00 e le 17.00. Le valutazioni del livello di rumorosità interna, eseguite ai sensi del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i. nel 2011, hanno confermato che soltanto per alcuni lavoratori dello Stabilimento Superiore i valori dell’esposizione giornaliera personale al rumore [Lep.d] sono superiori a 85 dB(A); per essi sono state previste tutte le misure di tutela della salute ed un’adeguata formazione in merito ai rischi derivanti dall’esposizione al rumore. Per quanto riguarda l’emissione sonora esterna, il comune di Mathi, con deliberazione del 22 luglio 2006 ha approvato la classificazione acustica comunale: lo stabilimento è inserito in un’area classificata come esclusivamente industriale (Classe VI). Il valore limite di immissione previsto dalla zonizzazione acustica per le aree in Classe VI è 70 dB(A) per il periodo diurno e per il periodo notturno. Ahlstrom Turin in data 26/10/06 ha presentato alla Provincia di Torino il Piano di risanamento acustico, articolato in tre fasi, per adeguarsi alla zonizzazione acustica delle aree limitrofe (classe III): il Piano, che prevede la riduzione progressiva delle emissioni 36 di 49 acustiche fino a valori inferiori ai limiti della zonizzazione acustica, è stato avviato nel 2007 ed è stato completato nel 2011. In data 02 e 04 settembre 2013 sono state effettuate delle rilevazioni fonometriche per valutare l’impatto acustico degli impianti produttivi dello stabilimento inferiore nei confronti di ricettori esterni costituiti da edifici di civile abitazione e strutture ricreative. Dai rilevamenti effettuati, presentati nella tabella seguente, è emerso il rispetto dei livelli sonori di immissione sia diurni che notturni previsti dalla zonizzazione acustica comunale. B A E D F Recettore esterno presso cui è stata condotta la rilevazione fonometrica C Ahlstrom Italy (stabilimento inferiore) Punto di rilevazione all’interno del confine aziendale Fig. 4.3-22 – Planimetria zonizzazione acustica Comune di Mathi e punti di valutazione impatto acustico Punto di misura Classe di zonizzazione acustica A* A** B* B** C* C** D E F Classe III Classe III Classe III Classe III Classe IV Classe IV Classe VI Classe VI Classe VI Limite immissione diurno Livello di rumore D.M. 06/03/98 Misure fonometriche diurne 60 dB (A) 60 dB (A) 60 dB (A) 60 dB (A) 65 dB (A) 65 dB (A) 70 dB (A) 70 dB (A) 70 dB (A) Misure fonometriche notturne 59,0 dB (A) 49,0 dB (A) 59,0 dB (A) 52,0 dB (A) 44,5 dB (A) 43,0 dB (A) 51,0 dB (A) 56,0 dB (A) 58,0 dB (A) Conformità Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì 37 di 49 A C D F Classe III Classe IV Classe VI Classe VI 50 dB (A) 50 dB (A) 70 dB (A) 70 dB (A) 48,0 dB (A) 47,0 dB (A) 50,0 dB (A) 59,5 dB (A) Sì Sì Sì Sì Note: * Misura epurata dal traffico veicolare non proveniente dall’azienda ** Misura epurata da tutti i passaggi veicolari Vibrazioni Non ci sono lavoratori esposti a vibrazioni per l’intera durata del turno lavorativo, poiché le mansioni non prevedono l’utilizzo continuo di mezzi meccanici che producono sollecitazioni. Possono verificarsi condizioni saltuarie di esposizione a vibrazioni nel caso di utilizzo di apparecchiature quali trapani, smerigliatrici, levigatrici o durante il passaggio accanto alle macchine continue dei reparti produttivi. Odori Le attività con potenziale emissione di sostanze odorose (come ad es. la preparazione dei trattamenti superficiali e l’impregnazione) sono svolte in aree interne e sotto aspirazione. Non ci sono state segnalazioni o lamentele, provenienti dai dipendenti o dall’esterno, in merito a questo aspetto ambientale. Polveri Come riportato nel paragrafo dedicato alle emissioni in atmosfera le polveri derivano principalmente dalla fase di bobinatura della carta. Dalla valutazione effettuata non risultano un aspetto significativo in quanto i limiti di emissioni risultano ampiamente rispettati e sui principali impianti sono stati installati dei sistemi di abbattimento. Impatto visivo L’impatto visivo è dovuto principalmente ai fari necessari ad illuminare i piazzali durante la notte per ragioni di sicurezza. A questo si può aggiungere la presenza di serbatoi di stoccaggio delle materie prime a sviluppo verticale. Nella realizzazione delle nuove strutture viene posta particolare attenzione all’adozione di soluzioni volte ad integrare le nuove costruzioni nel contesto urbanistico preesistente. Nello stabilimento inferiore ad esempio le nuove strutture, come il fabbricato della linea 38 di 49 Fine Fiber eretto nel 2005 e i recenti capannoni costruiti per la nuova impregnatrice ed i relativi magazzini, riprendono il colore chiaro degli edifici antecedenti. Amianto A partire da 1999 sono stati effettuati diversi interventi di bonifica delle coperture in eternit e di rimozione di manufatti in amianto (es. cilindri delle calandre). Nel luglio 2008 è stato effettuato un sopralluogo in entrambi gli stabilimenti da parte di tecnici esterni qualificati per verificare lo stato di conservazione delle strutture contenenti amianto ancora presenti, da cui non è emersa urgenza di interventi di rimozioni; tali strutture sono inoltre soggette ad un piano di monitoraggio annuale interno. L’Organizzazione ha comunque predisposto un piano per la rimozione progressiva di tutte le strutture in amianto. PCB, sostanze lesive dello strato di ozono e gas fluorurati ad effetto serra Nel novembre 2008 è stato decontaminato l’ultimo trasformatore ancora contenente PCB. Non sono presenti, invece, apparecchiature contenenti Halon; la dismissione di tali apparecchiature è stata completata nel dicembre 1998, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente. Gli impianti di condizionamento sono stati rinnovati negli ultimi anni e sono soggetti a controllo e manutenzione periodica da parte di una ditta specializzata. Radiazioni ionizzanti Ahlstrom Italy S.p.A. ha richiesto l’autorizzazione alla detenzione e all’impiego di sei sorgenti radioattive installate su impianti e strumentazione acquisite da Ahlstrom Turin a seguito della scissione societaria. Le sorgenti ionizzanti sono presenti nei misuratori di grammatura installati sulle macchine continue. L’intensità della radiazione è trascurabile; i misuratori di grammatura vengono comunque monitorati annualmente ed il personale deputato alla loro manutenzione è adeguatamente formato, dotato di dosimetri personali e sottoposto annualmente a visita medica. Radiazioni non ionizzanti All’interno dello stabilimento di Mathi Canavese sono presenti due sorgenti di potenziale inquinamento elettromagnetico: 39 di 49 elettrodotto Enel da 380 kV che attraversa l’area dello stabilimento nella zona stoccaggio carta; ponte radio con frequenza di emissione pari a 160 MHz, composto da 4 stazioni mobili. Ad aprile 2008 sono state eseguiti dei rilievi di induzione magnetica e campo elettrico finalizzati alla valutazione dell’esposizione umana: i risultati ottenuti risultano in accordo con le prescrizioni riportate del D.Lgs. 81/08. TRASPORTI A partire dal 1999 Ahlstrom Turin aveva predisposto un piano per il conteggio degli automezzi che giungono in stabilimento per l’approvvigionamento delle materie prime, per il trasporto dei prodotti finiti e per la fornitura di altri servizi. Attualmente non sono disponibili dati relativi ai trasporti che interessano unicamente Ahlstrom Italy. Vengono quindi illustrati dati aggregati riguardanti l’intero insediamento produttivo. In media, nell’ultimo anno, mensilmente sono state effettuate circa 800 spedizioni di carta finita verso una clientela dislocata in tutto il mondo, mentre circa 600 automezzi hanno rifornito lo stabilimento di Mathi delle materie prime e dei prodotti accessori indispensabili per il ciclo produttivo. Automezzi in transito n° automezzi 30.000 20.000 10.000 0 2012 2013 2014 2015 materie prime 6.541 3.702 4.016 2955 prodotti finiti 9.057 6.706 6.717 4839 corrieri 4.024 9.329 9.436 6400 Totale 19.622 19.737 20.169 14.194 Figura 4.3-22 Circa il 90% della produzione è destinato all’esportazione e la modalità di trasporto più ricorrente del prodotto finito è quella stradale su gomma, seguita dall’overseas (trasporto 40 di 49 misto stradale/marittimo) e dal trasporto intermodale (stradale/ferroviario), economicamente più favorevole ed ecologicamente preferibile, ma più vincolante dal punto di vista logistico. L’Organizzazione riceve alcune materie prime necessarie per il ciclo produttivo ed occasionalmente invia a smaltimento talune tipologie di rifiuti sottoposti alla normativa per il trasporto delle merci pericolose (ADR). L’Azienda ha nominato il Consulente per il Trasporto Merci Pericolose che provvede alla formazione del personale, al supporto nella redazione delle procedure di carico/scarico merci e alla redazione della relazione annuale. Non si sono verificati eventi accidentali legati ai trasporti né durante la gestione Ahlstrom Turin, né recentemente. RISCHI DI INCIDENTI AMBIENTALI I rischi di incidenti ambientali sono stati valutati durante l’elaborazione dell’analisi ambientale iniziale in base ad uno specifico procedimento in cui sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti: - possibili deviazioni delle attività lavorative e relative conseguenze sull’ambiente - misure di prevenzione e di mitigazione eventualmente presenti, - modalità di intervento degli operatori - presenza di sistemi di allarme - accadimento in passato di situazioni di rischio/emergenza/incidente. I principali rischi individuati e risultati maggiormente significativi riguardano gli sversamenti accidentali, il rischio di incendio ed i potenziali rilasci nelle acque. L’Organizzazione ha predisposto un Piano di Emergenza Ambientale in cui sono illustrate le procedure di intervento per ogni situazione di emergenza identificata. Inoltre l’Organizzazione ha predisposto un Piano di Emergenza Interno sia per lo Stabilimento Superiore che per quello Inferiore, al fine di stabilire responsabilità e procedure di intervento in caso di incendio o sversamento accidentale di materie prime pericolose. È stata adeguatamente addestrata la squadra antincendio, così come sono state fornite informazioni a tutto il personale riguardo al comportamento da tenere in caso di incendio e di evacuazione. Lo stabilimento è classificato a rischio di incendio medio per lo Stabilimento Superiore e a rischio elevato per lo Stabilimento Inferiore. A seguito della scissione societaria di Ahlstrom Turin Ahlstrom Italy ha assunto la titolarità del Certificato di Prevenzione Incendi dello Stabilimento Inferiore. 41 di 49 Lo Stabilimento Inferiore è sottoposto alle prescrizioni del D. Lgs. 105/2015 (recepimento Direttiva Seveso ter - Rischi di incidenti rilevanti), poiché detiene resine fenoliche a base di metanolo. Con l’ampliamento dello stabilimento inferiore nel 2012, a seguito dell’incremento dei volumi di stoccaggio delle resine fenoliche, l’Organizzazione è ora soggetta alle dell’articolo 8 della normativa Seveso. EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ La biodiversità rappresenta la varietà delle forme di vita vegetali e animali presenti negli ecosistemi del pianeta. Il termine viene anche usato per indicare la variabilità genetica all'interno di una specie. La sopravvivenza di ogni specie dipende dalla varietà di popolazioni che la compongono: minor variabilità significa minori possibilità di sopravvivere. Per quanto riguarda l’aspetto della biodiversità, a livello globale, l’effetto maggiore è dato dall’approvvigionamento della cellulosa. Una parte rilevante della cellulosa acquistata dall’Organizzazione proviene da foreste e piantagioni gestite secondo sistemi di certificazione forestale riconosciuti, fra cui il Forest Stewardship Council (FSC) e il Programme for Endorsement of Forest Certification (PEFC). I sistemi di certificazione forestale esistenti, pur variando a seconda dei paesi nei quali sono stati sviluppati (USA, Canada, Scandinavia, Brasile, ecc), si ispirano a principi comuni di tutela del patrimonio forestale e riconoscono nella tutela della biodiversità uno dei criteri fondamentali della protezione delle foreste e dello sviluppo sostenibile. Nel febbraio 2013 l’Organizzazione ha ottenuto la certificazione catena di custodia secondo gli schemi PEFC e FSC per la produzione di carta filtro. Occorre comunque sottolineare che la scelta dei fornitori delle materie prime, ed in particolare della cellulosa, avviene a livello centralizzato per tutto il Gruppo Ahlstrom e non è, quindi, un fattore sotto il totale controllo dell’Organizzazione. A livello locale invece l’impatto dovuto all’utilizzo di terreno per l’edificazione è stato considerato poco significativo. Nella tabella seguente viene riportata, come richiesto dal Regolamento EMAS, la situazione della superficie edificata dello stabilimento inferiore in funzione della sua estensione. L’aumento del 2012 è conseguente all’acquisizione di alcuni terreni limitrofi per la costruzione dei nuovi impianti. 42 di 49 2 2012 2013 2014 2015 A m edificati 23.683 23.683 23.683 23.683 / m2 totali 55.347 55.347 55.347 55.347 B carta prodotta (t) 30.785 37.078 38.393 26.905 R m2 edificati/ t carta 0,77 0,64 0,62 0,88 42,8 42,8 42,8 42,8 2 / % m edificati/ m2 totali 4.3.2 Gli aspetti ambientali indiretti Per aspetti ambientali indiretti si intendono quegli aspetti ambientali su cui l’Organizzazione può non esercitare un controllo gestionale totale. Gli aspetti indiretti si originano dall’interazione dell’Organizzazione con soggetti terzi, come i clienti, fornitori e subfornitori. In genere su questi soggetti l’Organizzazione non è in grado di intervenire in maniera diretta ma in molti casi può comunque esercitare una certa influenza nell’orientarne i comportamenti ambientali. A seconda del grado di controllo che l’Organizzazione può esercitare, gli aspetti indiretti sono stati ulteriormente suddivisi in: - aspetti di primo livello, se l’organizzazione è comunque in grado di sorvegliare l’aspetto in maniera significativa (come ad esempio nel controllo delle attività delle imprese esterne che operano nel sito); - aspetti di secondo livello, se gli aspetti ambientali sono sotto il completo controllo dei soggetti terzi e l’Organizzazione può soltanto tentare di influenzarne l’andamento (come ad esempio nelle questioni legate ai trasporti). Con riferimento agli elementi richiamati dal Regolamento EMAS, gli aspetti ambientali indiretti presi in considerazione sono riportati nella seguente tabella: 43 di 49 Elemento Aspetto ambientale Livello Significatività 1° Progettazione e sviluppo Emissioni in atmosfera 2° Trasporti Consumi energetici Emissioni in atmosfera Impatti Aspetti legati al ciclo di vita del prodotto (progettazione sviluppo, imballaggio, trasporto, recupero/smaltimento rifiuti) sì Investimenti di capitale, concessione di prestiti e servizi assicurativi non applicabile / no / Nuovi mercati sì 2 no / Scelta e composizione dei servizi (ad es. trasporto o servizi di ristorazione) sì 2° Trasporti Decisioni amministrative e di programmazione sì 1° sì Scarichi idrici 1° sì Scarichi idrici Consumi idrici Emissioni in atmosfera Consumi di materie prime Rifiuti 1° Fornitori di materie prime 2° Trasportatori di rifiuti Assortimento dei prodotti Prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori, subappaltatori e fornitori 4.2 sì Consumi energetici Emissioni in atmosfera Prodotti chimici sì Emissioni in atmosfera Obiettivi e Programma Ambientale Al fine di perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, all’interno del Sistema di Gestione Ambientale è stata stabilita una procedura per la definizione, la registrazione, la verifica e l’aggiornamento degli obiettivi e traguardi ambientali. Di seguito viene riportato lo stato di avanzamento delle azioni programmate per il piano di miglioramento ambientale del triennio 2013/2015. Per gli obiettivi futuri è stato invece deciso di formulare il programma ambientale su base annuale anziché triennale in quanto nel corso degli anni si è spesso verificato che gli obiettivi a lunga scadenza fossero soggetti a modifiche, posticipi o sospensioni per ragioni non prevedibili al momento della definizione dell’obiettivo (modifiche organizzative/ strutturali, necessità di dirottare il budget verso altro investimento più urgente/strategico, ecc.). Inoltre molti degli obiettivi del programma ambientale derivano da direttive di Corporate che, su base annuale, definisce i target ambientali di Gruppo. 44 di 49 Programma Ambientale 2013 - 2015 Aspetto ambientale Traguardo da raggiungere Scadenza del traguardo Azione programmata 2013 Riduzione temperatura di esercizio postcombustore RTO1 Recupero calore nuovo postcombustore RTO2 Riduzione temperature di esercizio forni macchina prima Consumi di metano: 3 200 Sm /t (riduzione del 3,5% rispetto a Giugno 2013) Stato di raggiungimento del traguardo alla scadenza 3 196 Sm /t Traguardo raggiunto Energia elettrica: 5,87 GJ/t Calore di Processo: 11,2 GJ/t Consumi energetici TUR04: Energia Elettrica: 3,6 GJ/t Calore di Processo: 11 GJ/t 2014 Modifica impiantistica della macchina quarta (ristrutturazione per passaggio dalla produzione di carta da parati alla produzione di carta filtro) Consumi energetici Traguardo non raggiunto Il non raggiungimento del target è da attribuirsi alle tempistiche di messa a regime della macchina continua che hanno richiesto, per la realizzazione di alcuni interventi migliorativi successivi all’avviamento, ulteriori periodi di fermo impianto. Per questo motivo i traguardi fissati per il 2014 sono stati riproposti per il 2015. 13,7 GJ/t Traguardo non raggiunto Calore di processo: 13,4 GJ/t 2014 Recupero fumi caldi forni macchina continua per riscaldamento capannoni stabilimento inferiore Riduzione consumi elettrici TUR05: saving 168 kW 2014 Realizzazione interventi individuati a seguito di survey energetico Consumi energetici TUR04: Energia Elettrica: 3,6 GJ/t Calore di Processo: 11 GJ/t 2015 Modifica macchina quarta (riproposizione del traguardo del 2014) L’intervento programmato è stato realizzato ed ha portato ad una riduzione del consumo specifico di vapore dello stabilimento inferiore rispetto all’anno precedente (4,46 GJ/t vs 5,21 GJ/t ). Tuttavia tale riduzione non è stata sufficiente a raggiungere il traguardo di riduzione globale dello stabilimento (13,7 GJ/t vs 13,4 GJ/t) 170 kW Traguardo raggiunto In corso 45 di 49 3 146 m /t Traguardo non raggiunto Riduzione dei consumi idrici: 3 140 m /t (calcolato in funzione della carta prodotta all’avvolgitore della macchina continua) 2013 Controllo e ottimizzazione consumi macchine continue 2014 Controllo e ottimizzazione consumi macchine continue Consumi idrici il mancato raggiungimento del target è da attribuire principalmente al maggiore utilizzo di acqua prelevata dal canale (e conseguente limitato ricircolo di acque di processo) per esigenze produttive. Il traguardo viene quindi riproposto per l’anno 2014. 3 Riduzione dei consumi idrici: 3 140 m /t Riduzione dei consumi idrici: 3 125 m /t 2015 Controllo e ottimizzazione consumi macchine continue 135 m /t Traguardo raggiunto In corso Scarti carta filtro impregnata con resine: 114 kg/t Riduzione rifiuti CER 150203: - Scarti carta filtro impregnata con resine: 102 kg/t (mantenimento prestazione 2012) - Scarti carta filtro impregnata da TUR05: 123 kg/t (riduzione dell’8,65% rispetto al 2012) 2013 Riduzione del 10% dei rifiuti costituiti pedane di legno presso stabilimento Inferiore 2013 Scarti carta filtro impregnata da TUR05: 123,8 kg/t Riduzione rifiuti CER 150203 attraverso la riduzione dello scarto di processo Traguardi non raggiunti Il non raggiungimento del traguardo dipende da esigenze legate alla qualità del prodotto. Ottimizzazione gestione bancali presso stabilimento Inferiore 20% Traguardo raggiunto Rifiuti 149 kg/t Traguardo non raggiunto Riduzione rifiuti totali: 134,5 kg/t 2014 Riduzione rifiuto CER 070712 Riduzione rifiuti “Spot non pericolosi” Per quanto riguarda i rifiuti oggetto dell’obiettivo di riduzione, fanghi CER 070712 e “rifiuti spot (occasionali) non pericolosi”, si sono registrate delle riduzioni significative rispetto a quanto smaltito nel 2013 (rispettivamente 59 e 57%). Il non raggiungimento del traguardo dipende quindi da aumenti legati ad altre tipologie di rifiuti (es. CER 150101, CER 150202). Il risultato raggiunto è comunque in linea con la produzione specifica di rifiuti degli anni precedenti. 46 di 49 Amianto Rimozione coperture in eternit ancora presenti presso lo stabilimento Inferiore (circa 1400 mq) Scarichi idrici/acque meteoriche Copertura tetto piano zona pompe olio diatermico nuova impregnatrice per prevenzione contaminazione acque meteoriche Suolo/ Prodotti chimici Dismissione vecchie cucine resine 2015 Rimozione strutture in amianto ancora presenti presso lo stabilimento Inferiore In corso 2014 Realizzazione tettoia per protezione bacini di contenimento pompe e realizzazione relative canaline di scolo delle acque piovane In alternativa all’intervento previsto, a protezione delle acque meteoriche, è stato installato un impianto di separazione olio/acqua. 2014 Dismissione locali/impianti del vecchio reparto di preparazione delle soluzioni di impregnazione della carta filtro presso lo stabilimento inferiore La ristrutturazione dei locali del vecchio reparto di preparazione delle soluzioni di impregnazione è stata temporaneamente sospesa nell’attesa di definire una nuova destinazione dell’area, finalizzata a nuove esigenze produttive. L’area è stata comunque segregata ed è attualmente inutilizzata. 47 di 49 Programma Ambientale 2016 Aspetto ambientale Scadenza Azione programmata Consumi energetici TUR04: Calore di processo: 10,6 GJ/t 2016 Ottimizzazione gestione impianti macchina continua e aumento produttività Riduzione consumi elettrici TUR05: 950 kWh/t 2016 Monitoraggio consumi elettrici Interventi survey energetico Riduzione consumi vapore TUR05: - 5% rispetto chiusura 2015 2016 Interventi su impianto distribuzione vapore 2016 Controllo e ottimizzazione consumi macchine continue Riduzione CER 150203: - scarti carta impregnata con resine in metanolo: 105 kg/t - scarti carta impregnata in fase acquosa: 125 kg/t 2016 Riduzione scarto interno Riduzione del 10% dello smaltimento di legno (CER 150103) 2016 Ottimizzazione gestione bancali Amianto Rimozione materiale di isolamento in amianto 2016 Rimozione materiale di isolamento presso impianti stabilimento inferiore Prodotti chimici Riduzione contenuto formaldeide nelle materie prime in uso Consumi energetici Consumi idrici Rifiuti Traguardo da raggiungere Riduzione dei consumi idrici: 3 125 m /t 2016 Sostituzione prodotti chimici in uso con prodotti a ridotto contenuto di formaldeide 48 di 49 RIFERIMENTI e CONTATTI La presente dichiarazione ambientale è stata redatta in conformità al Regolamento Comunitario n. 1221/2009 (EMAS III). Ahlstrom Italy S.p.A. dichiara che i dati e le informazioni riportati nella presente Informazione Ambientale sono attendibili, veritieri ed esatti coerentemente con quanto previsto dal Regolamento CE 1221//2009 EMAS. Il prossimo aggiornamento dell’informazione ambientale sarà emesso entro Settembre 2015. Ahlstrom Italy S.p.A si impegna a rendere tale documento disponibile al pubblico e a qualunque altro soggetto che fosse interessato alle informazioni in esso contenute. La persona di riferimento per Ahlstrom Italy S.p.A. (www.ahlstrom.com) è l’Ing. Luca Bonelli, Gestore Ambientale. Tel. 011 92 60 111 Fax 011 92 69 617 Email: [email protected] 30 Settembre 2015 Dati aggiornati ad Agosto 2015. Il presente documento è stato verificato dal verificatore ambientale accreditato: SGS Italia S.p.A., via Via Caldera, 21 - 20153 Milano (MI), numero di accreditamento IT-V-0007. Data di convalida: 20/11/2015 49 di 49