Regolamento Pubblicità

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Regolamento Pubblicità
COMUNE DI TERNI
PROVINCIA DI TERNI
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA
DELLA
PUBBLICITA’ E DELLE AFFISSIONI E PER L’APPLICAZIONE
DELL’IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ E DEL DIRITTO SULLE
PUBBLICHE AFFISSIONI
Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale
n. 332 del 14 novembre 1994*
* Modificato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 202 del 25 settembre 2000
INDICE SISTEMATICO
TITOLO I
DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA’ E DELLE AFFISSIONI
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1
Art. 2
Art. 3
- Oggetto del Regolamento
- Gestione del Servizio
- Entrata in vigore del Regolamento
2
2
2
CAPO II
DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA’
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
4
5
6
7
8
9
-
Disciplina generale
Divieti di installazione ed effettuazione di pubblicità
Pubblicità lungo le strade: condizioni e limiti
Autorizzazioni
Procedimento per il rilascio delle autorizzazioni
Obblighi del titolare dell’autorizzazione
3
3
4
4
5
6
CAPO III
IL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICI
Art. 10
Art. 11
Art. 12
- Criteri generali
- La pubblicità esterna
- Gli impianti per le pubbliche affissioni
7
7
8
II
TITOLO II
DISCIPLINA DELL’IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ DEL SERVIZIO E DEL DIRITTO
SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI
CAPO I
DISCIPLINA GENERALE
Art.
Art.
Art.
Art.
13
14
15
16
-
Applicazione dell’imposta e del diritto
Classificazione del comune
La deliberazione delle tariffe
Categorie delle località
10
10
10
10
CAPO II
IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ – DISCIPLINA
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
Art.
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
-
Presupposto dell’imposta
Soggetto passivo
Modalità di applicazione dell’imposta
Dichiarazione
Rettifica, accertamento d’ufficio o riscossione coattiva
Pagamento
Rimborsi
Tariffa - Applicazione e misure
Imposta sulla Pubblicità - Riduzioni
Imposta sulla Pubblicità - Esenzioni
12
12
12
13
13
13
13
14
14
14
CAPO IV
IL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI
Art. 27
Art. 28
- Finalità
- Criteri e modalità per l’espletamento del servizio
15
15
III
CAPO V
DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI
TARIFFE
Art.
Art.
Art.
Art.
29
30
31
32
-
Tariffe - Applicazione e misura
Pagamento del diritto
Tariffa - Riduzione
Esenzione del diritto
17
17
17
17
TITOLO III
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
CAPO I
SANZIONI
Art. 33
Art. 34
Art. 35
- Sanzioni tributarie
- Interesse
- Sanzioni amministrative
18
18
18
CAPO II
CONTENZIOSO
Art. 36
Art. 37
- Contenzioso
- Norme finali
20
20
ALLEGATI
A
-
B
-
Elenco delle vie, piazze, ed altre aree di circolazione classificate in categoria speciale per
l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni.
Tariffe
IV
TITOLO I
DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA’ E DELLE AFFISSIONI
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1
Oggetto del regolamento
1.
2.
Il presente regolamento stabilisce le modalità per l'applicazione dell' imposta comunale sulla
pubblicità e del diritto comunale sulle pubbliche affissioni, in conformità a quanto disposto dal
Capo I del D.Lvo 15 novembre 93, n. 507.
Disciplina l'effettuazione nel territorio del Comune di Terni della pubblicità esterna e delle
pubbliche affissioni, tenuto conto di quanto stabilito:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
dal Capo I del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507;
dall' art. 23 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, modificato dall'art.13 del D.Lgs.10
settembre 1993, n. 360;
dagli art. da 47 a 59 del DPR 16 dicembre 1992, n. 495;
dell' art. 14 della legge 29 giugno 1939, n. 1497;
dall' art. 22 della legge 1° giugno 1939, n. 1089;
dalla legge 18 marzo 1959, n. 132 e dall' art. 10 della legge 5 dicembre 1989, n. 856;
dalle altre norme che stabiliscono modalità, limitazioni e divieti per l'effettuazione, in
determinati luoghi e su particolari immobili, di forme di pubblicità esterna.
Art. 2
Gestione del Servizio
La gestione del servizio di accertamento e riscossione dell'imposta di pubblicità e delle
pubbliche affissioni è effettuata in forma diretta dal Comune; qualora il Comune lo ritenga più
conveniente sotto il profilo economico e funzionale, può affidare in concessione il servizio ad apposita
azienda speciale di cui all' art. 22 comma 3 della L. 8.6.1990, N. 142, ovvero ai soggetti inscritti
nell'albo previsto dall' art. 32 del D.Lvo 507/93.
Il Comune di Terni, con atto Rep. n. 30153 registrato a Terni il 19.6.91 al n. 1251 vol. 635, ha
affidato il servizio in concessione alla Soc. A.P.A.C. S.p.A. per il periodo di anni 9 a far tempo dal
1.6.1991 fino al 31.5.2000.
La gestione del servizio dovrà essere esercitata in conformità a quanto stabilito dal presente
regolamento e dalle disposizioni del D.Lvo 507/93.
Art. 3
Entrata in vigore del Regolamento
Il regolamento entra in vigore dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello in cui la relativa
deliberazione diventa esecutiva a norma di legge.
2
CAPO II
DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA'
Art. 4
Disciplina generale
1)
2)
3)
4)
Nell'installazione degli impianti e degli altri mezzi pubblicitari e nell'effettuazione delle altre
forme di pubblicità e propaganda devono essere osservate le norme stabilite dalle leggi, dal
presente regolamento e dalle prescrizioni previste nelle autorizzazioni concesse dalle autorità
competenti.
Gli impianti ed i mezzi pubblicitari non autorizzati preventivamente od installati violando le
disposizioni di cui al primo comma devono essere rimossi in conformità a quanto previsto
dall'art. 35.
Le altre forme pubblicitarie non autorizzate preventivamente od effettuate in violazione delle
norme di cui al primo comma , devono cessare immediatamente dopo la diffida degli agenti
comunali.
Si applicano per le violazioni suddette,a seconda della loro natura, le sanzioni previste dall'art. 24
del D.Lgs. n. 507/1993, indicate nell' art. 35 del presente regolamento.
Art. 5
Divieti di installazione ed effettuazione di pubblicità
1.
2.
3.
4.
5.
Nell'ambito ed in prossimità dei luoghi sottoposti a vincoli di tutela di bellezze naturali,
paesaggistiche ed ambientali non può essere autorizzato il collocamento di cartelli ed altri mezzi
pubblicitari se non con il previo consenso di cui all' art. 14 della legge 29 giugno 1939, n. 1497.
Sugli edifici e nei luoghi di interesse storico ed artistico, su statue, monumenti, fontane
monumentali, mura e porte della città, e sugli altri beni di cui all' art. 22 della legge 1° giugno
1939, n. 1089, sul muro di cinta e nella zona di rispetto dei cimiteri, sugli edifici adibiti a sede di
ospedali e chiese, e nelle loro immediate adiacenze, è vietato collocare cartelli ed altri mezzi di
pubblicità. Può essere autorizzata l'apposizione sugli edifici suddetti e sugli spazi adiacenti di
targhe ed altri mezzi di indicazione, di materiale e stile compatibile con le caratteristiche
architettoniche degli stessi e dell'ambiente nel quale sono inseriti.
Nelle località di cui al primo comma e sul percorso d'immediato accesso agli edifici di cui al
secondo comma può essere autorizzata l' installazione, con idonee modalità d'inserimento
ambientale, dei segnali di localizzazione, turistici e d'informazione di cui agli artt. 131,134,135 e
136 del regolamento emanato con il D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495.
Lungo le strade, in vista di esse e sui veicoli si applicano i divieti previsti dall' art. 23 del codice
della strada emanato con D.P.R. 30 aprile 1992, n. 285, modificato dall' art. 13 del D.Lgs. 10
settembre 1993, n. 360, secondo le norme di attuazione stabilite dal paragrafo 3, capo I, titolo II,
del regolamento emanato con il D.Lgs. 16 dicembre 1992, n. 495.
All'interno del centro storico del capoluogo e delle frazioni che hanno particolare pregio non è
autorizzata l'installazione di insegne, cartelli ed altri mezzi pubblicitari che, su parere della
Commissione edilizia comunale, risultino in contrasto con i valori ambientali e tradizionali che
caratterizzano le zone predette e gli edifici nelle stesse compresi. Per l'applicazione della
presente norma si fa riferimento alle delimitazioni dei centri storici previste dai piani regolatori
generali o dai programmi di fabbricazione.
3
6.
7.
E' vietata ogni forma di pubblicità fonica nel raggio circostante di metri 300 dagli ospedali, case
di riposo, cliniche, scuole di ogni ordine e grado durante l'orario di lezione. Detta pubblicità può
essere effettuata nelle restanti parti del territorio comunale durante i seguenti orari: dalle 9 alle
12 e dalle 16 alle 20.
L’affissione di manifesti, locandine e simili è vietata su edifici, muri, recinzioni, manufatti, alberi
e ogni altro spazio non autorizzato ai sensi degli artt. 7 e seguenti del presente regolamento.
Art. 6
Pubblicità lungo le strade: condizioni e limiti
1.
2.
L' installazione dei mezzi pubblicitari consentita lungo le strade od in vista di esse fuori dai
centri abitati dall' art. 13 del D.Lgs. 10 settembre 1993, n. 360, è soggetta alle condizioni,
limitazioni e prescrizioni previste da detta norma e dalle modalità di attuazione della stessa
stabilite dal par. 3°, capo I, titolo II del regolamento emanato con il D.P.R. 16 dicembre 1992, n.
495.
All'interno dei centri abitati del capoluogo e delle frazioni:
-
-
si osservano le disposizioni di cui al 5° comma dell' art. 5 per la superficie degli stessi
eventualmente classificata "centro storico";
l' installazione di mezzi pubblicitari è disciplinata dall' art. 11 ed è autorizzata con le
modalità stabilite dall' art. 7 del presente regolamento. L'Amministrazione Comunale può
concedere deroghe alle distanze minime di posizionamento dei cartelli e degli altri mezzi
pubblicitari su strade urbane di quartiere e strade locali, nel rispetto delle esigenze di
sicurezza della circolazione stradale;
gli avvisi al pubblico riguardanti la locazione o la compravendita degli immobili sono
soggetti ad autorizzazione anche nei casi d’esenzione dall’imposta di pubblicità di cui
all’art. 17, comma 1, let. b) del D. Lgs. 15 novembre 1993, n. 507.
Art. 7
Autorizzazioni
1.
2.
3.
Il rilascio delle autorizzazioni al posizionamento ed alla installazione di cartelli ed altri mezzi
pubblicitari fuori dai centri abitati, sulle strade ed aree pubbliche comunali ed assimilate o da
esse visibili è soggetto alle disposizioni stabilite dall' art. 53 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n.
495 ed è effettuato dal Comune al quale deve essere presentata la domanda con la
documentazione prevista dal successivo terzo comma.
Il rilascio delle autorizzazioni al posizionamento ed alla installazione di insegne, targhe, cartelli
ed altri mezzi pubblicitari nei centri abitati è di competenza del Comune, salvo il preventivo
nulla-osta tecnico dell'ente proprietario se la strada è statale, regionale o provinciale, in
conformità al quarto comma dell' art. 23 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285.
Il soggetto interessato al rilascio dell'autorizzazione deve presentare domanda in carta legale
L'istanza deve contenere:
-
se trattasi di persona fisica o ditta individuale, le generalità, la residenza, il codice fiscale
ovvero la partita I.V.A. del richiedente;
se trattasi di società l'indicazione della ragione sociale e del tipo di società, della sede
legale, del Codice Fiscale e della partita I.V.A.; delle generalità e residenza del
rappresentante legale con la specifica indicazione della carica di questi;
4
-
il periodo per cui viene richiesta la concessione;
l'ubicazione dell'area su cui si intende installare l'impianto;
la tipologia ed una dettagliata descrizione dell'impianto stesso
All'istanza si deve allegare:
-
-
attestazione del versamento in c.c. postale dei diritti dovuti ai sensi dell' art. 228 del
D.Lvo n. 285/92;
una auto-attestazione, redatta ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15, con la quale si
dichiara che il mezzo pubblicitario che si intende collocare ed i suoi sostegni sono
calcolati, realizzati e posti in opera in modo da garantirne sia la stabilità sia la conformità
alle norme previste a tutela della circolazione di veicoli e persone, con assunzione di ogni
conseguente responsabilità;
un bozzetto od una fotografia del mezzo pubblicitario con l'indicazione delle dimensioni e
del materiale con il quale s'intende collocare il mezzo;
una planimetria con indicata la posizione nella quale s'intende collocare il mezzo;
il nulla-osta tecnico dell'ente proprietario della strada, se la stessa non è comunale.
Per l' installazione di più mezzi pubblicitari è presentata una sola domanda ed una sola autoattestazione. Se l'autorizzazione viene richiesta per mezzi aventi lo stesso bozzetto e
caratteristiche, è allegata una sola copia dello stesso.
4.
L’esposizione di manifesti, locandine e simili sulle vetrine o all’interno di locali pubblici o
privati, in maniera che siano percepibili da un luogo pubblico o aperto al pubblico, è autorizzata
con l’apposizione del timbro dell’Amministrazione Comunale o del Concessionario attestante il
pagamento dell’imposta di pubblicità e la scadenza. La stessa norma si applica a manifesti,
locandine e simili esposti sulle strutture installate nell’ambito di iniziative, spettacoli o
manifestazioni temporanee autorizzate in luoghi pubblici o aperti al pubblico, purché non
percepibili all’esterno dell’area occupata.
L’Amministrazione Comunale o il Concessionario del servizio deve mantenere un registro delle
autorizzazioni rilasciate ai sensi del presente comma che contenga, in ordine cronologico, i dati
identificativi del soggetto richiedente, una descrizione sommaria dei mezzi pubblicitari
autorizzati e dei luoghi ove devono essere installati, il numero progressivo e la data
dell’autorizzazione.
Art. 8
Procedimento per il rilascio delle autorizzazioni
La domanda, dopo la fase protocollare, deve essere inoltrata al Servizio Circolazione e
Traffico (Ufficio Concessioni Amm.ve) che è tenuto a curarne la fase istruttoria. Lo stesso
Ufficio Concessioni, acquisiti gli eventuali pareri della Commissione Edilizia, provvede a
concedere o negare l'autorizzazione. Il diniego deve essere motivato. L'autorizzazione quindi è
rimessa per posta al domicilio della Ditta del soggetto richiedente e contemporaneamente deve
essere inoltrata copia della stessa alla U.O. Tributi ed alla eventuale Ditta concessionaria del
servizio.
5
Art. 9
Obblighi del titolare dell'autorizzazione
1.
Il titolare dell'autorizzazione ha l'obbligo di:
-
2.
verificare periodicamente il buono stato di conservazione dei cartelli e degli altri mezzi
pubblicitari e delle loro strutture di sostegno;
effettuare tutti gli interventi necessari al mantenimento delle condizioni di sicurezza;
adempiere nei tempi prescritti a tutte le disposizioni impartite dal Comune, sia al
momento del rilascio dell'autorizzazione, sia successivamente per intervenute e motivate
esigenze;
provvedere alla rimozione in caso di scadenza, decadenza o revoca dell'autorizzazione o
del venir meno delle condizioni di sicurezza previste all'atto dell'installazione o di
motivata richiesta del Comune.
Il titolare dell'autorizzazione per la posa di segni orizzontali reclamistici sui piani stradali nonchè
di striscioni e stendardi, ha l'obbligo di provvedere alla rimozione degli stessi entro le
quarantotto ore successive alla conclusione della manifestazione o spettacolo per il cui
svolgimento sono stati autorizzati, ripristinando il preesistente stato dei luoghi e delle superfici
stradali.
6
Capo III
IL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI
Art. 10
Criteri Generali
1.
2.
3.
4.
5.
La pubblicità esterna e le pubbliche affissioni sono effettuate nel territorio del Comune in
conformità al piano generale degli impianti pubblicitari da realizzarsi in attuazione delle
modalità e dei criteri stabiliti dal D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507 e dal presente regolamento.
Il piano degli impianti pubblicitari è articolato in due parti. La prima parte determina gli ambiti
del territorio comunale nei quali sono localizzati i mezzi di pubblicità esterna, quantità e
tipologia degli stessi. La seconda parte definisce la localizzazione nel territorio comunale degli
impianti per le pubbliche affissioni di cui al successivo art. 12.
Il piano generale degli impianti pubblicitari è approvato con apposita deliberazione da adottarsi
dalla Giunta Comunale.
Alla formazione del piano provvede un gruppo di lavoro costituito dai funzionari comunali
responsabili dei servizi pubblicità ed affissioni, urbanistica, viabilità e polizia municipale. Se il
servizio è affidato in concessione fa parte del gruppo di lavoro il responsabile del servizio
designato dal concessionario. Il progetto del piano è sottoposto al parere della Commissione
Edilizia che è dalla stessa espresso entro 20 giorni dalla richiesta. Il gruppo di lavoro, esaminato
il parere della Commissione o preso atto della scadenza del termine senza osservazioni, procede
alla redazione del piano definitivo che è approvato secondo quanto previsto dal precedente
comma.
Il piano generale degli impianti può essere adeguato o modificato entro il 31 ottobre di ogni
anno, con decorrenza dell'anno successivo, per effetto delle variazioni intervenute nella
consistenza demografica del Comune, dell'espansione dei centri abitati, dello sviluppo della
viabilità e di ogni altra causa rilevante che viene illustrata nella motivazione del provvedimento
di modifica.
Art. 11
La pubblicità esterna
1.
Il piano comprende i mezzi destinati alla pubblicità esterna e gli ambiti del territorio comunale
nel quale è consentita la loro installazione.
-
-
La definizione degli edifici, impianti, opere pubbliche, strutture ed aree attrezzate ed altri
luoghi di proprietà o in disponibilità del Comune, pubblici od aperti al pubblico, nei quali
può essere autorizzata l'installazione di mezzi per la diffusione di messaggi pubblicitari
effettuata attraverso forme di comunicazione visiva od acustica percepibili nell'interno e
dall'esterno.
Per luoghi pubblici si intendono le vie, le piazze, i giardini pubblici e le aree comunque
aperte al pubblico passaggio o a cui chiunque può accedere in ogni momento senza
limitazioni o condizioni. Per luoghi aperti al pubblico si intendono i locali e le aree che
siano destinati a spettacoli pubblici, a pubblici esercizi, ad attività commerciali o ai quali
chiunque può accedere soltanto in certi momenti o adempiendo a speciali condizioni
7
-
2.
poste da chi nel luogo medesimo eserciti un diritto o una podestà.
I criteri per la localizzazione e le modalità tecniche per la collocazione, in condizioni di
sicurezza per i terzi, di striscioni, locandine, stendardi, festoni di bandierine e simili.
Per la pubblicità esterna effettuata mediante installazione di impianti e mezzi pubblicitari di
qualsiasi natura e dei relativi sostegni su pertinenze stradali, aree, edifici, impianti opere
pubbliche ed altri beni demaniali e patrimoniali comunali o in uso, a qualsiasi titolo, al Comune,
l'applicazione dell'imposta sulla pubblicità non esclude quella della tassa per l'occupazione di
spazi ed aree pubbliche nonché il pagamento al Comune stesso di canoni di concessione o
locazione, nella misura da stabilirsi dalla Giunta comunale, secondo quanto previsto dal settimo
comma dell' art. 9 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507.
Art. 12
Gli impianti per le pubbliche affissioni
1.
La seconda parte del piano è costituita dagli impianti da adibire alle pubbliche affissioni; essi
possono essere individuati nelle seguenti fattispecie:
-
2.
3.
Tutti gli impianti hanno, di regola, dimensioni pari o multiple di cm 70 x 100 e sono collocati in
posizioni che consentano la libera e totale visione e percezione del messaggio pubblicitario da
spazi pubblici per tutti i lati che vengano utilizzati per l'affissione. Ciascun impianto reca, in alto
sul lato destro, una targhetta con l'indicazione " Comune di Terni - Servizio Pubbliche Affissioni
" nonché l'eventuale denominazione della ditta concessionaria ed il numero di individuazione
dell'impianto.
Il piano indica per ciascun impianto:
-
4.
5.
6.
stendardi
tabelle
posters
tabelloni ed altre strutture mono, bifacciali o plurifacciali, realizzate in materiali idonei
per
l'affissione dei manifesti.
la destinazione secondo quanto previsto dall'art.3 - 3° comma del D.Lvo n. 507/93;
l'ubicazione;
la tipologia secondo quanto previsto dal comma 1° ;
le dimensioni ed il numero dei fogli ( cm 70x100 ) che può contenere;
la numerazione ai fini della sua individuazione.
Il piano è corredato da un quadro di riepilogo comprendente l'elenco degli impianti con il numero
distintivo, l'ubicazione, la destinazione e la superficie.
La ripartizione degli spazi relativa alla destinazione di cui all'art. 3 - 3°comma del D.Lvo n.
507/93, può essere rideterminata, con deliberazione da adottarsi entro il 31 ottobre e che entra in
vigore dal 1 gennaio dell'anno successivo, qualora nel periodo trascorso si siano verificati
ricorrenti eccedenze od insufficienze di spazi in una o più categorie, rendendo necessario il
riequilibrio delle superfici alle stesse assegnate in relazione alle effettive necessità accertate.
Il Comune ha facoltà di provvedere allo spostamento dell'ubicazione degli impianti in qualsiasi
momento risulti necessario per esigenza di servizio, circolazione stradale, realizzazione di opere
od altri motivi. Nel caso che lo spostamento riguardi impianti attribuiti a soggetti che effettuano
affissioni dirette, convenzionati con il Comune per utilizzazioni ancora in corso al momento
dello spostamento, gli stessi possono accettare di continuare l'utilizzazione dell'impianto nella
8
7.
8.
9.
10.
nuova sede o rinunciare alla stessa.
Il Comune di Terni, con popolazione al 31/12/1992 di n. 109.810 abitanti, è tenuto
all'installazione di impianti per una superficie complessiva di almeno mq 1.980 (mq 18 per ogni
mille abitanti.
Gli attuali impianti esistenti quantificati in mq. 5000 pari a n. 7000 fogli, sono ripartiti, ai sensi
dell'art. 3 del D.Lvo n. 507/93, a seconda della natura delle affissioni, nelle seguenti misure:
mq. 2000 pari al 40 % destinati alle affissioni di natura istituzionale, sociale o culturale o
comunque priva di rilevanza economica;
mq. 3000 pari al 60% destinati alle affissioni di natura commerciale.
Il Comune stabilisce di destinare, in aggiunta agli attuali spazi esistenti del servizio pubblico, una
superficie complessiva di mq 500 per impianti da attribuire a soggetti privati, comunque diversi
dal concessionario del pubblico servizio, per l'effettuazione di affissioni dirette. Gli impianti
verranno utilizzati secondo la tipologia ed i criteri generali descritti negli articoli precedenti. Gli
spazi verranno assegnati a seguito di delibera di Giunta Comunale previa adozione di apposito
disciplinare per la ripartizione degli stessi. Lo stesso soggetto privato non potrà possedere più del
30% degli spazi complessivamente destinati alle affissioni dirette. Nella fattispecie si applica la
tariffa sulla pubblicità prevista dall'art.12 del D.Lvo n. 507/93.
Il piano degli impianti, a causa dell' apertura delle nuove strade dell' espansione o realizzazione
di complessi abitativi di recente edificazione, dovrà aumentare il quantitativo degli impianti
portandolo ad una superficie complessiva di mq. 12500, mantenendo, per quanto attiene alla
destinazione, le stesse misure percentuali previste al comma 8°.
9
TITOLO II
DISCIPLINA DELL’IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ DEL SERVIZIO E DEL DIRITTO
SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI
Capo I
DISCIPLINA GENERALE
Art. 13
Applicazione dell'imposta e del diritto
In conformità alle disposizioni del Capo I del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507 e del presente
regolamento, la pubblicità esterna è soggetta ad un'imposta e le pubbliche affissioni ad un diritto, dovuti
al Comune nel cui territorio sono effettuate.
Art. 14
Classificazione del Comune
1.
In base alla popolazione residente al 31 dicembre dell'anno 1992, penultimo precedente a quello
1994, in corso al momento di adozione del presente regolamento, che dai dati pubblicati
all'I.S.T.A.T. risulta costituita da n. 109.810 abitanti, il Comune è classificato, in conformità
all'art. 2 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n. 507, nella classe 2°.
Art. 15
La deliberazione delle tariffe
1.
Le tariffe dell'imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni sono deliberate dalla
Giunta Comunale entro il 31 ottobre di ogni anno ed entrano in vigore il 1° gennaio dell'anno
successivo; qualora non vengano modificate entro il termine predetto, s'intendono prorogate di
anno in anno.
Art. 16
Categoria delle località
1.
Le località del territorio del Comune, che è classificato nella classe 2°, sono suddivise in due
10
categorie, speciale e normale, in relazione alla loro importanza, agli effetti dell'applicazione:
dell'imposta sulla pubblicità;
del diritto sulle pubbliche affissioni, limitatamente alle affissioni commerciali.
2.
3.
4.
Nella categoria speciale è applicata una maggiorazione della tariffa normale dell'imposta e del
diritto del 150 %.
Le località del territorio comunale comprese nella categoria speciale sono specificate nell'elenco
allegato al presente regolamento, per costituirne parte integrante, sotto la lettera A. La loro
superficie complessiva non supera il trenta cinque per cento (35%) di quella del "centro abitato"
delimitato, ai sensi dell' art. 4 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, con deliberazione
della Giunta Comunale n. 976 del 4/10/1993 esecutiva ai sensi di legge. La categoria normale
comprende tutte le altre vie, piazze corsi del centro, periferia e delegazioni non comprese
nell'allegato A. Sono considerate di categoria speciale i capi delle piazze, corsi e vie, non
compresi nell'allegato A, che sboccano sulle suddette, limitatamente ad una estensione di otto
metri dal punto d'incrocio.
La superficie degli impianti per le pubbliche affissioni adibiti all'esposizione di messaggi di
carattere commerciale installati nella categoria speciale non superiore alla metà di quella
complessiva stabilita dall' art. 12 del presente regolamento, verrà mantenuta entro tale limite nel
caso di future modifiche del piano degli impianti stessi.
11
CAPO II
IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' – DISCIPLINA
Art. 17
Presupposto dell'imposta
1.
2.
E' soggetta all'imposta comunale sulla pubblicità la diffusione di ogni messaggio pubblicitario,
effettuata con qualsiasi forma di comunicazione visiva od acustica - diverse da quelle
assoggettate al diritto sulle pubbliche affissioni - in luoghi pubblici ed aperti al pubblico o che sia
percepibile da tali luoghi.
Si considerano rilevanti ai fini dell'imposizione
i messaggi diffusi nell'esercizio di un'attività
economica allo scopo di promuovere la domanda e la diffusione di beni e servizi ovvero
finalizzati a migliorare l'immagine del soggetto pubblicizzato.
Art. 18
Soggetto passivo
1.
2.
Soggetto passivo in via principale, è colui che dispone a qualsiasi titolo del mezzo attraverso il
quale il messaggio pubblicitario viene diffuso; questi è tenuto, oltre al pagamento dell'imposta in
via principale, all'obbligo della dichiarazione iniziale della pubblicità, delle variazioni della
stessa. Allo stesso è notificato l'eventuale avviso di accertamento e di rettifica e nei suoi
confronti sono effettuate le azioni per la riscossione coattiva dell'imposta, accessori e spese.
Nel caso in cui non sia possibile individuare il titolare del mezzo pubblicitario, installato senza
autorizzazione, ovvero il procedimento di riscossione nei suoi confronti abbia esito negativo,
l'ufficio comunale notifica avviso di accertamento, di rettifica od invito al pagamento al soggetto
obbligato in via solidale che produce o vende la merce o fornisce i servizi oggetto della
pubblicità, esperendo nei suoi confronti le azioni per il recupero del credito d'imposta, accessori
e spese.
Art. 19
Modalità di applicazione dell'imposta
1.
2.
3.
L'imposta sulla pubblicità è determinata in base alla superficie della minima figura piana
geometrica nella quale è circoscritto il mezzo pubblicitario, indipendentemente dal numero dei
messaggi nello stesso contenuti.
L'imposta per i mezzi polifacciali è calcolata in base alla superficie complessiva adibita alla
pubblicità.
Le iscrizioni pubblicitarie, espresse anche in forma simbolica, non collocate su struttura propria,
sono assoggettate all'imposta per la superficie corrispondente all'ideale figura piana minima
12
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
geometrica in cui sono comprese.
L'imposta per i mezzi pubblicitari aventi dimensioni volumetriche è calcolata in base alla
superficie complessiva determinata in base allo sviluppo del minimo solido geometrico nel quale
può essere ricompreso il mezzo.
Le superfici inferiori ad un metro quadrato sono arrotondate, per eccesso, al metro quadrato e le
frazioni di esso, oltre il primo, a mezzo metro quadrato.
L'imposta non si applica per superfici inferiori a trecento centimetri quadrati.
Agli effetti del calcolo della superficie imponibile i festoni di bandierine, i mezzi di identico
contenuto pubblicitario e quelli riferibili al medesimo soggetto passivo, purché collegati in
connessione fra loro, senza soluzione di continuità e funzionalmente finalizzati a diffondere nel
loro insieme lo stesso messaggio o ad accrescerne l'efficacia, sono considerati come unico mezzo
pubblicitario.
La pubblicità ordinaria effettuata mediante locandine da collocare a cura dell'utenza sulle vetrine
od all'interno di locali pubblici od aperti al pubblico, è autorizzata dall'ufficio, previo pagamento
dell'imposta, mediante apposizione di timbro con la data di scadenza dell'esposizione.
Le maggiorazioni d'imposta a qualunque titolo sono sempre applicate alla tariffa base e sono
cumulabili. Le riduzioni d'imposta non sono cumulabili.
Per la pubblicità di cui agli artt. 12 e 13 del D.Lvo n. 507/93 effettuata in forma luminosa od
illuminata la relativa tariffa d'imposta è maggiorata del 100%.
Art. 20
Dichiarazione
1.
Ottenuta l'autorizzazione prevista dall'art. 7, il soggetto passivo dell'imposta, prima di iniziare la
pubblicità, è tenuto a presentare all'ufficio comunale su apposito modulo presso lo stesso
disponibile, la dichiarazione, anche cumulativa, delle caratteristiche, quantità ed ubicazione dei
mezzi pubblicitari ai sensi del D.Lvo 507/93.
Art. 21
Rettifica, accertamento d'ufficio o riscossione coattiva
Per gli accertamenti d'ufficio da parte del Comune e per la riscossione coattiva dell'imposta
dovuta e non pagata si applicano le disposizioni degli artt. 9 e 10 del D.Lvo n. 507/93.
Art. 22
Pagamento dell'imposta
L'imposta è dovuta per la fattispecie di cui agli artt. 12 - comma 1° e 3°, 13 e 14 - comma 1° e
3°, del D.Lvo 507/93, per anno solare di riferimento cui corrisponde un'autonoma obbligazione
tributaria; per le altre fattispecie il periodo d'imposta è quello specificato nelle relative disposizioni.
Il pagamento deve essere effettuato a mezzo di conto corrente postale intestato al Comune di
Terni od alla Società eventualmente concessionaria del servizio, su apposito modello conforme a
disposizione ministeriale, con arrotondamento a L. 1.000 per difetto se la frazione non è superiore a L.
500 o per eccesso se è superiore.
Per la pubblicità relativa a periodi inferiori all'anno solare l'imposta deve essere corrisposta in
unica soluzione; per la pubblicità annuale l'imposta può essere corrisposta in rate trimestrali anticipate
qualora sia d'importo superiore a L. 3.000.000.
13
Art. 23
Rimborsi
Il contribuente può chiedere il rimborso di somme versate e non dovute, mediante apposita istanza,
entro il termine di due anni dal giorno da cui è stato effettuato il pagamento, ovvero da quello in cui è
stato definitivamente accertato il diritto al rimborso. Il Comune o la eventuale ditta concessionaria del
Servizio provvede nel termine di 90 giorni.
Art. 24
Tariffa - applicazione e misure
Nell'allegato B, che è parte integrante del presente regolamento, sono riportate le tariffe relative alle
fattispecie pubblicitarie di cui agli artt. 12 - 13 - 14 - 15 del D. Lvo n. 507/93.
Art. 25
Imposta sulla pubblicità - riduzioni
Trovano applicazione le riduzioni previste dall' art. 16 del D.Lvo 507/93.
Art. 26
Imposta sulla pubblicità – esenzioni
Trovano applicazione le esenzioni di cui all'art. 17 del D.Lvo 507/93.
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CAPO IV
IL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI
Art. 27
Finalità
1.
2.
Il Comune di Terni, a mezzo del servizio, gestito in forma diretta o a mezzo concessione assicura
l'affissione negli appositi impianti a ciò destinati, di manifesti costituiti da qualunque materiale
idoneo, contenenti comunicazioni aventi finalità istituzionali, sociali o comunque prive di
rilevanza economica e, nella misura prevista dall'art. 12 del presente regolamento, di messaggi
diffusi nell'esercizio di attività economiche.
I manifesti di natura commerciale la cui affissione viene richiesta direttamente al Servizio sono
dallo stesso collocati negli spazi di cui all' art. 12, comma 8°, nei limiti della capienza degli
stessi.
Art. 28
Criteri e modalità per l'espletamento del servizio
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
I manifesti devono essere fatti pervenire all'ufficio comunale, nell'orario di apertura, a cura del
committente, almeno due giorni prima di quello dal quale l'affissione deve avere inizio.
I manifesti devono essere accompagnati da una distinta nella quale è indicato l'oggetto del
messaggio pubblicitario e:
per quelli costituiti da un solo foglio, la quantità ed il formato;
Per quelli costituiti da più fogli, la quantità dei manifesti, il numero dei fogli dai quali
ciascuno è costituito, lo schema di composizione del manifesto con riferimenti numerici
progressivi ai singoli fogli di uno di essi, evidenziato con apposito richiamo.
Oltre alle copie da affiggere dovrà essere inviata all'ufficio una copia in più, da conservare per
documentazione del servizio.
Le affissioni devono essere effettuate secondo l'ordine di precedenza relativo al ricevimento
della commissione, risultante dal registro cronologico.
La durata dell'affissione decorre dal giorno in cui essa è stata effettuata al completo. Nello stesso
giorno, su richiesta del committente, l'ufficio comunale mette a sua disposizione l'elenco delle
posizioni utilizzate con l'indicazione dei quantitativi affissi.
Su ogni manifesto affisso viene impresso il timbro dell'ufficio comunale, con la data di scadenza
prestabilita.
Il committente può annullare la richiesta di affissione prima che venga eseguita; in tale caso
deve comunque corrispondere la metà del diritto dovuto.
Il ritardo nell'effettuazione delle affissioni causato da avverse condizioni atmosferiche è
considerato causa di forza maggiore. In ogni caso quando il ritardo è superiore a dieci giorni
15
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
dalla data che era stata richiesta, l'ufficio comunale provvede a darne tempestiva comunicazione,
per scritto, al committente.
La mancanza di spazi disponibili deve essere comunicata al committente, per scritto, entro 10
giorni dalla richiesta di affissione, con l'indicazione del periodo nel quale si ritiene che
l'affissione possa essere effettuata.
Nei casi di cui ai commi 8 e 9 il committente può annullare la commissione con avviso da
inviarsi all'ufficio comunale entro 10 giorni dal ricevimento delle comunicazioni negli stessi
previste. L'annullamento della commissione non comporta oneri a carico del committente al
quale l'ufficio comunale provvede a rimborsare integralmente la somma versata entro novanta
giorni decorrenti dall'avviso di ricevimento i manifesti restano a disposizione del committente
presso l'ufficio per 30 giorni e, per disposizione di questo, possono essere allo stesso restituiti od
inviati ad altra destinazione dallo stesso indicata, con il recupero delle sole spese postali, il cui
importo viene detratto dal rimborso del diritto.
Nel caso in cui la disponibilità degli impianti consenta di provvedere all'affissione di un numero
di manifesti inferiore a quelli pervenuti o per una durata inferiore a quella richiesta, l'ufficio
comunale provvede ad avvertire il committente per scritto. Se entro cinque giorni da tale
comunicazione la commissione non viene annullata, l'ufficio comunale provvede all'affissione
nei termini e per le quantità rese note all'utente e dispone entro 30 giorni il rimborso al
committente dei diritti eccedenti quelli dovuti. I manifesti non affissi restano a disposizione
dell'utente presso l'ufficio per 30 giorni, scaduti i quali saranno inviati al macero, salvo che ne
venga richiesta la restituzione o l'invio ad altra destinazione, con il recupero delle sole spese, il
cui importo viene detratto dai diritti eccedenti.
In tutti i casi in cui compete al committente il rimborso totale o parziale del diritto sulle
affissioni lo stesso, con apposita comunicazione in scritto, può autorizzare l'ufficio comunale ad
effettuare il conguaglio fra l'importo dovuto per affissioni successivamente richieste e quella di
cui spetta il rimborso.
Il Concessionario ha l'obbligo di sostituire gratuitamente i manifesti strappati o comunque
deteriorati e qualora non disponga di altri esemplari dei manifesti da sostituire, deve darne
immediata comunicazione al richiedente mantenendo, nel frattempo, a sua disposizione i relativi
spazi.
I manifesti pervenuti per l'affissione senza la relativa commissione formale e l'attestazione
dell'avvenuto pagamento del diritto, se non ritirati dal committente entro 30 giorni da quando
sono pervenuti, saranno inviati al macero senz'altro avviso.
Per le affissioni richieste per il giorno in cui è stato consegnato il materiale da affiggere od entro
i due giorni successivi, se trattasi di affissioni di contenuto commerciale, ovvero per le ore
notturne dalle ore 20 alle ore 7 o nei giorni festivi, è dovuta la maggiorazione del 10% del diritto,
con un minimo di L: 50.000 per commissione.
Nell'ufficio comunale devono essere costantemente esposti, per la pubblica consultazione di
chiunque ne faccia richiesta:
a)
le tariffe;
b)
l'elenco degli spazi destinati alle pubbliche affissioni con l'indicazione delle categorie alle
quali detti spazi appartengono;
c)
il registro cronologico delle commissioni.
16
CAPO V
DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI TARIFFE
Art. 29
Tariffe - applicazione e misura
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Il diritto sulle pubbliche affissioni è dovuto al Servizio che provvede alla loro effettuazione, in
solido da chi richiede il servizio e da colui nell'interesse del quale esso viene effettuato.
Il diritto ha una natura composita, infatti è comprensivo dell'imposta sulla pubblicità e del costo
medio del servizio reso nell'esecuzione delle affissioni.
Il diritto sulle pubbliche affissioni è dovuto, per ciascun foglio di dimensioni fino a cm. 70x100,
nella misura riportata nell'allegato B che è parte integrante del presente regolamento,
distintamente per i primi 10 giorni e per ogni periodo successivo di 5 giorni o frazione.
Per le commissioni inferiori a 50 fogli il diritto di cui al precedente comma è maggiorato del 50
per cento.
Per i manifesti costituiti da 8 fino a 12 fogli il diritto è maggiorato del 50%; per quelli costituiti
da più di 12 fogli è maggiorato del 100%.
Le maggiorazioni del diritto, a qualunque titolo previsto, sono cumulabili tra loro e si applicano
sulla tariffa base.
Le eventuali aggiunte ai manifesti già affissi sono soggette al pagamento del diritto
corrispondente alla tariffa prevista per i primi 10 giorni.
Qualora il committente richieda espressamente che l'affissione avvenga in determinati spazi da
lui prescelti, è dovuta una maggiorazione del 100 per cento.
Art. 30
Pagamento del diritto
Il pagamento del diritto sulle pubbliche affissioni deve essere effettuato contestualmente alla richiesta
del servizio con le modalità previste dall' art. 22 del presente regolamento.
Le disposizioni previste per l'imposta di pubblicità si applicano, per quanto compatibili, anche al diritto
sulle pubbliche affissioni. Per il recupero di somme comunque dovute e non corrisposte si osserva la
disposizione dell' art. 9 del D.Lvo 507/93.
Art. 31
Tariffa – riduzioni
Trovano applicazione le riduzioni previste dall' art. 20 del D.Lvo 15 novembre 1993, n. 507.
Le riduzioni non sono cumulabili, non si applicano alla misura minima del diritto stabilita per
ogni commissione da effettuarsi d'urgenza (art. 32 Comma 15).
Art. 32
17
Esenzione del diritto
Trovano applicazione le esenzioni di cui all' art. 21 del D.Lvo n. 507/930.
TITOLO III
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
CAPO I
SANZIONI
Art. 33
Sanzioni tributarie
1.
2.
3.
Per l'omessa, tardiva od infedele presentazione della dichiarazione di cui all' art. 20 del presente
regolamento si applica, nei confronti del soggetto obbligato, oltre al pagamento dell'imposta o
del diritto dovuti, una soprattassa pari all'ammontare dell'imposta o del diritto, in conformità a
quanto dispone l' art. 23 del D.Lgs. n. 507/1993.
Per l'omesso o tardivo pagamento dell'imposta, delle singole rate della stessa o del diritto è
dovuta, indipendentemente dall'applicazione di quella di cui al precedente comma, una
soprattassa pari al 20 per cento dell'imposta o del diritto il cui pagamento è stato omesso o
ritardato.
Le soprattasse di cui ai precedenti commi sono ridotte ad un quarto se la dichiarazione è prodotta
o il pagamento viene eseguito non oltre 30 giorni dalla data in cui avrebbero dovuto essere
effettuati; sono ridotte alla metà se il pagamento viene effettuato entro 60 giorni dalla notifica
dell'accertamento.
Art. 34
Interessi
1.
2.
Sulle somme dovute e non corrisposte nei termini ordinari prescritti per l'imposta sulla pubblicità
e per il diritto sulle pubbliche affissioni e per le relative soprattasse si applicano interessi di mora
del 7 per cento per ogni semestre compiuto, a decorrere dal giorno nel quale dette somme sono
divenute esigibili e fino a quello dell'effettuato pagamento.
Per le somme dovute a qualsiasi titolo al contribuente sono dovuti allo stesso, a decorrere dalla
data del pagamento dallo stesso eseguito e del quale il Comune è tenuto al rimborso, gli interessi
di mora nella misura e con le modalità di cui al precedente comma.
Art. 35
Sanzioni Amministrative
1.
2.
Il Comune è tenuto a vigilare, a mezzo del Corpo di Polizia Municipale, del Servizio di
Vigilanza Tributaria e del Servizio Pubblicità ed Affissioni, sulla corretta osservanza delle
disposizioni legislative e regolamentari riguardanti l'effettuazione della pubblicità e delle
affissioni dirette alla stessa assimilate, richiamate o stabilite dal presente regolamento.
Le violazioni delle disposizioni di cui al primo comma comportano sanzioni amministrative per
18
3.
4.
5.
6.
7.
la cui applicazione si osservano le norme stabilite dal capo I, sezione I e II, della Legge 24
dicembre 1981, n. 689, salvo quanto espressamente stabilito dai commi successivi.
Per la violazione delle norme stabilite dal presente regolamento in esecuzione del D.Lgs. 15
novembre 1993, n. 507 e di quelle stabilite nelle autorizzazioni alle installazioni degli impianti si
applica la sanzione da L. 200.000 a L. 2.000.000. Il verbale con riportati gli estremi delle
violazioni e l'ammontare della sanzione è notificato agli interessati entro 150 giorni
dall'accertamento delle violazioni.
Il Comune dispone la rimozione degli impianti pubblicitari abusivi, dandone avviso
all'interessato a mezzo del verbale di cui al precedente comma, con diffida a provvedere alla
rimozione ed al ripristino dell'immobile occupato entro il termine nell'avviso stesso stabilito. Il
termine non può essere superiore a giorni 15. Nel caso di inottemperanza all'ordine di rimozione
e di ripristino dei luoghi entro il termine stabilito, il Comune provvede d'ufficio,(Servizio
Concessioni Circolazione e Traffico) addebitando ai responsabili le spese sostenute e
richiedendone agli stessi il rimborso con avviso notificato a mezzo raccomandata A.R. Se il
rimborso non è effettuato mediante versamento a mezzo c/c postale intestato al Comune entro il
termine prestabilito, si procede al recupero coattivo del credito mediante ruolo, con ogni spesa di
riscossione a carico dell'interessato
Ove ricorrono motivi di pericolo per la pubblica incolumità la rimozione potrà essere eseguita
immediatamente da parte dell’Amministrazione Comunale, con successiva notifica del verbale di
rimozione all’interessato. L’invio del verbale dovrà avvenire entro 7 giorni.
Indipendentemente dalla procedura di rimozione degli impianti o dall'applicazione della sanzione
di cui al terzo comma, l’Amministrazione Comunale o il Concessionario del servizio effettuano
l'immediata copertura della pubblicità abusiva, in modo che sia privata di efficacia o la rimozione
delle affissioni abusive (non autorizzate o affisse in luogo vietato). In ambedue i casi, oltre
all'applicazione delle sanzioni di cui al presente articolo, il Comune, direttamente o tramite il
Concessionario, provvede all'accertamento d'ufficio dell'imposta o del diritto dovuto per il
periodo di esposizione abusiva, disponendo il recupero degli stessi e l'applicazione delle
soprattasse e, se dovuti, degli interessi, di cui ai precedenti artt. 33 e 34.
I mezzi pubblicitari esposti abusivamente possono essere sequestrati con ordinanza del Sindaco,
a garanzia del pagamento sia delle spese di rimozione e di custodia, sia dell'imposta, delle
soprattasse ed interessi. Nella predetta ordinanza è stabilito il termine entro il quale gli interessati
possono richiedere la restituzione del materiale sequestrato versando le somme come sopra
dovute od una cauzione, stabilita nell'ordinanza stessa, d'importo non inferiore a quello
complessivamente dovuto.
I proventi delle sanzioni amministrative, da chiunque accertate, sono dovuti al Comune. Sono
dallo stesso destinati al potenziamento ed al miglioramento del servizio pubblicità ed affissioni
se gestito direttamente, all'impiantistica facente carico al Comune, alla vigilanza nello specifico
settore ed alla realizzazione, aggiornamento, integrazione, e manutenzione del piano generale
degli impianti di cui all' art. 13 .
19
CAPO II
CONTENZIOSO
Art. 36
Contenzioso
A decorrere dal 1 ottobre 1995, data di insediamento delle nuove Commissioni tributarie, la
cognizione delle controversie sulla imposta di pubblicità e sul diritto di pubbliche affissioni è attribuita
ai predetti organi di giurisdizione tributaria. In via transitoria, fino alla data di insediamento sopra
menzionata, è ammesso ricorso contro gli atti di accertamento al competente Direttore regionale delle
entrate ed in seconda istanza, solo ove l'ammontare del tributo in contestazione sia superiore a L.
300.000 al Ministero delle Finanze nei termini e con le modalità previste dall' art. 20 del D.P.R. n.
638/1972.
Art. 37
NORME FINALI
E' abrogato il Regolamento Comunale per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e
del diritto sulle pubbliche affissioni deliberate con atto C.C. n. 242 del 11.12.1972 e successive
modificazioni nonché tutte le altre disposizioni contrarie o incompatibili a quelle del presente
Regolamento.
Per tutto quanto non contemplato nel presente Regolamento si fa richiamo alle disposizioni contenute
nel D.Lvo n. 507/93 e successive modificazioni.
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